PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO - DIDATTICA - SCUOLA DELL'INFANZIA "EUROPA" BUSSERO A.S.2017/18
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Nella quotidianità i bambini provano varie emozioni, tuttavia non sempre riescono a riconoscerle ed a esprimerle in modo adeguato. Con il progetto si vuole trasmettere ai bambini il messaggio che tutte le emozioni, anche quelle apparentemente negative, come rabbia o paura, fanno parte dell’essere umano e tutti, grandi e piccini si trovano a “conviverci” nei diversi contesti senza per questo doversene vergognare. Le insegnanti hanno pensato di utilizzare il libro "Sei folletti nel mio cuore" di Rosalba Corallo, edizioni Erickson. La storia narra di un bimbo di nome Tommy che si sente preso in giro da adulti e compagni perché troppo sensibile. Un giorno Tommy scopre che il suo cuore è abitato da sei minuscoli folletti: Gaietto, Stuporello, Tremolino, Lacrimoso, Scatto e Perfettino, e che sono proprio loro i colpevoli della sua eccessiva sensibilità! Sarebbe disposto a tutto pur di liberarsene, ma come fare? Sarà la streghetta Renza, misteriosa inquilina del suo frigorifero, a offrirgli il suo aiuto. Ma le conseguenze saranno imprevedibili..." Un libro che parla al cuore di grandi e piccini con la gioia, lo stupore, la paura, la tristezza, la rabbia e il disgusto dei suoi protagonisti, insegnando il valore e l’importanza di ogni singola emozione. Il libro verrà letto a puntate per assaporare lentamente le avventure di Tommy e dei sei folletti che abitano il suo cuore e tramite il dialogo, la riflessione e varie attività pratiche si cercherà di avvicinare i bambini alla presa di coscienza di tutte le emozioni.
Il percorso che vogliamo realizzare è “alfabetizzare alle emozioni” e nasce dall’esigenza di fornire al bambino strumenti per conoscere e riconoscere il linguaggio delle emozioni. L’azione didattica si soffermerà in particolar modo su ciò che il bambino prova in una precisa circostanza, per aiutarlo ad analizzare le diverse emozioni e sensazioni percepite fisicamente e dar loro un nome. Dare un nome a ciò che sta avvenendo in lui lo aiuterà poi, non solo a conoscere le emozioni ma a riconoscerle successivamente, in sé stesso e negli altri, in un allenamento che durerà tutta la vita. Lo scenario della scuola è teatro ideale perché il bambino possa vivere e consolidare la sua affettività, offrendogli la possibilità di mettersi in gioco, per la prima volta, in un ambiente diverso da quello familiare. Partendo dalle motivazioni sopra citate e dalla lettura dei bisogni emotivi dei bambini di ogni specifica fascia di età, il percorso educativo-didattico di quest’anno, prendendo spunto dal libro di Rosalba Corallo, si propone di offrire ai bambini la possibilità di: manifestare i propri stati d’animo, conoscere e riconoscere le emozioni e raccontare sensazioni. La rabbia, la felicità, la tristezza, la paura, lo stupore e il disgusto sono gli aspetti emotivi su cui ruoterà l’intero percorso che vedrà le diverse emozioni trattate da un punto di vista ludico - narrativo con la lettura e drammatizzazione di storie , la realizzazione di giochi, libretti, attività creative ed espressive ed esperienze varie sia individuali che di gruppo.
Il Sé e l’Altro -Educare alla solidarietà-Educare ai concetti di bene comune e convivialità Immagini, Suoni,Colori -Conoscenza di sé ,delle proprie origini e della propria storia. -Progettare e costruire I Discorsi e le Parole -Sviluppare il senso di appartenenza -Manipolare ad un gruppo -Lettura di storie,fiabe,favole. -Sperimentare creativamente -Rispetto verso differenti modi di -Saper codificare immagini e suoni -Piccole drammatizzazioni di pensare. storie. -Rielaborazioni grafiche delle storie raccontate -Acquisizione di nuovi termini, in base alle letture affrontate in classe. -Racconti e leggende La Conoscenza del Mondo -Racconti di alcune parti tratte -Osservare differenze tra giorno/ Il Corpo, dal libro “Sei folletti nel mio cuore” notte luce buio pioggia sole Movimento,Salute -Saper denominare e decodificare -La conoscenza del sé fenomeni naturali ed atmosferici -La conoscenza del proprio corpo -Osservazione di ciò che mi sta intorno -Io sto bene quando -Svolgere alcuni esperimenti ed -Guardiamo dentro al nostro corpo osservare gli effetti -Io in relazione nello spazio
“Negli anni dell’infanzia la scuola accoglie, promuove ed arricchisce l’esperienza vissuta dai bambini in una prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età, dai tre ai sei anni. La Scuola dell’Infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo e sull’esistenza di altri punti di vista. La Scuola dell’Infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati nell’avventura della conoscenza. La Scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica.
Il curricolo della Scuola dell’Infanzia non coincide con la sola organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e nelle intersezioni, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine (l ’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni. L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo…” Dalle “INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE” 4 Settembre 2012
I CAMPI DI ESPERIENZA E I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Nella Scuola dell’Infanzia, i campi di esperienza creano occasioni ludiche che favoriscono l’organizzazione di piste e di percorsi che permettono al bambino, pur procedendo per tentativi ed errori, di approfondire gli apprendimenti e di avviare i primi processi di simbolizzazione e formalizzazione. A tal fine, le “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” (settembre 2012), suggeriscono all’insegnante i traguardi per lo sviluppo delle competenze come orientamento nel creare occasioni ed esperienze per l’alunno stimolando le sue competenze in modo globale ed unitario. Riportiamo i “Traguardi per lo sviluppo della competenza” che si intendono perseguire, così come sono riportate nelle recenti “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia”. IL SE’ E L’ALTRO Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni di famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli alti e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città. IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola de all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti, fenomeni, viventi – Numero e spazio Il bambino raggruppa e ordina oggetti materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha la familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenza, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Il bambino riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cosa, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Padroneggia prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.
Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Considerando queste premesse affronteremo il progetto educativo “I sei folletti nel mio cuore” partendo da un piano MOTIVANTE: più aderente alla realtà, agli interessi e all’esperienza emotiva dei bambini. Per fare questo proporremo: -PROGETTI DI EDUCAZIONE TATTILE /SENSORIALE e GRAFICO/ESPRESSIVE: per un avvicinamento consapevole e critico dei temi trattati. -UTILIZZO DI VARI MATERIALI ALL’INTERNO DEL PERCORSO SCOLASTICO: per riappropriarsi di un rapporto diretto con essi attraverso il “FARE” concreto.
FINALITA’ -Conoscersi reciprocamente in situazioni di scoperta e di ascolto. - Trovare condizioni, motivi e stimoli per star bene con se stessi e con gli altri. -Rispettare i turni nel piccolo e grande gruppo. -Esprimere legami di fiducia tra pari e con gli adulti di riferimento. - Esprimere situazioni emotive di diversa natura L’ITINERARIO DI TALE PROGETTO SEGUIRA’ I SEGUENTI OBIETTIVI GENERALI - esplorare dei percorsi emotivi attraverso il racconto di storie mirate -utilizzo di varie tecniche creative volte alla scoperta e alla manipolazione dei vari materiali inerenti alla storia del piccolo principe per poi realizzare un libro tattile. -Sviluppare modalità personali e creative di conquista delle conoscenze -Sviluppare la capacità di attenzione, di interiorizzazione e di verbalizzazione di una storia letta o rappresentata. -Sviluppare una modalità di comunicazione intesa come capacità di esprimersi, di partecipare e mettersi in relazione con gli altri in varie circostanze. Tutte le attività saranno svolte nel pieno rispetto del bambino, riconoscendolo come persona con i suoi limiti e le sue potenzialità. In particolare i bambini saranno seguiti con attenzione nei loro tempi di apprendimento e nel loro stile di lavoro.
I bambini saranno sempre sollecitati a pensare, a chiedersi sempre le ragioni di ciò che vedono, ascoltano e compiono, aiutandoli così ad appropriarsi di un atteggiamento di attiva partecipazione e di primo pensiero critico. METODOLOGIA Ogni itinerario di apprendimento sarà così caratterizzato da: Flessibilità: che permetterà di adattare gli obiettivi formativi alle reali capacità dei bambini di età diverse e di apportare le modifiche necessarie man mano che il lavoro prosegue. Scelta ragionata dei contenuti più significativi della conoscenza: non si può proporre tutto a tutti, ma è necessario operare delle scelte per realizzare percorsi personalizzati rispetto al gruppo di bambini e in base all’età. Scelta di strategie educativo-didattiche che prevedono la sollecitazione di esperienze dirette da parte del bambino nei vari settori manipolativi, grafici e linguistici; la rappresentazione del vissuto attraverso i sistemi simbolici culturali del disegno, della scrittura, dei simboli matematici etc., la successiva fase del decentramento con la rielaborazione cognitiva. Ruolo dell’insegnante: sarà prevalentemente di regia per la predisposizione e l’allestimento di un ambiente ricco e stimolante. Prevederà inoltre l’assunzione di un atteggiamento di ascolto dei bambini e di accoglienza e soddisfacimento dei bisogni e delle curiosità emergenti. Tutto ciò attraverso laboratori di intersezione, strutturati per fascia d’età, definiti dall’inizio dell’anno per offrire opportunità educative che consentano ai bambini di conquistare una progressiva autonomia, di rafforzare l’identità personale, di ampliare le competenze e le relazioni con gli altri.
DIVENTARE CONSAPEVOLI CONDIVIDERE CONOSCERE CANALI DIFFERENTI DEI ESPERIENZE PER COMUNICARE PROPRI VISSUTI EMOZIONI E STATI D’ANIMO INVENTARE E PROGETTARE I LABORATORI SPERIMENTARE LA PROPRIA INTERDISCIPLINARI AUTONOMIA E INTERAGIRE AVERE LIBERTA’ D’AZIONE CON GLI ALTRI SENTIRSI CREARE GRATIFICATI IMMAGINARE OSSERVARE ESPRIMERE LA PROPRIA ESSERE LA REALTA’ PERSONALITA’ PROTAGONISTA PERSONALITA’
Il progetto di manipolazione nasce per soddisfare nel bambino i bisogni di FARE SCOPRIRE E CREARE . Con attività sensoriali di manipolazione si sviluppa nel bambino la MANUALITA’ Attraverso l’utilizzo, l’esplorazione e la scoperta di vari materiali si permetterà al bambino di VEDERE ,SENTIRE E PROVARE EMOZIONI. OBIETTIVI FORMATIVI Portare il bambino a cogliere le caratteristiche dei vari materiali usati . Percepire sensazioni tattili e visive Portare i bambini ad esplorare e conoscere Sviluppare le capacità manipolative Rafforzare nel bambino la capacità d’espressione e l’autonomia COMPETENZE Esprimere la propria creatività Acquisire sicurezza nell’agire Acquisire o consolidare la coordinazione oculo-manuale Saper collaborare con i compagni PERSONE COINVOLTE Insegnante referente Bambini di 3 anni SPAZI Sezione abilitata a laboratorio TEMPI Da gennaio a maggio per due giorni alla settimana
MATERIALI ALIMENTI farina, zucchero, sale, mais, riso, pasta, lenticchie, fagioli e pasta di sale. MATERIALI NATURALI foglie, legni, sabbia. Tempera colorata, carta di quotidiani e riviste, pennelli, spugne… Verranno proposte al bambino varie esperienze manipolative e tattili. L’insegnante attraverso l’osservazione delle strategie messe in atto dai bambini li aiuterà e li spronerà a FARE ed AGIRE in autonomia e in gruppo. Il termine “psicomotorio” si riferisce al periodo della vita del bambino, che va dagli 0 ai 7 anni, in cui mente e corpo agiscono in maniera integrata e inscindibile: questo è il periodo psicomotorio per eccellenza in cui “agire è pensare e pensare è agire” L’obiettivo della proposta psicomotoria non è di sviluppare competenze motorie specializzate, ma di stimolare la crescita, il cambiamento e lo sviluppo del bambino come soggetto attivo, cioè artefice della sua esperienza, perché partendo da un’esperienza corporea profonda mira a condurre il bambino ad un livello più cognitivo e mentale del vissuto. Ogni seduta psicomotoria ripropone al bambino, di volta in volta, un percorso che va dal corporeo al mentale, attraverso il gioco libero e spontaneo. Metodologia: Percorsi motori strutturati e spontanei con l’utilizzo degli attrezzi della palestra della scuola. Ruolo dell’adulto: osserva il bambino, ne coglie il bisogno e lo aiuta a costruire il suo percorso di gioco, è aperto sull’ascolto della comunicazione e non sull’imposizione dell’azione. Si tratta in realtà di una libertà apparente per il bambino, perché infatti anche se l’adulto si astiene da ogni intervento è costantemente presente in qualità di autorità strutturante: l’adulto non è colui che impone il processo di crescita e di apprendimento, ma è colui che si pone in una posizione di ascolto nei confronti del bambino, di accoglienza, di contenimento e di accompagnamento. Obiettivi evolutivi: sostenere il passaggio da una dimensione pre-simbolica a simbolica; favorire le prime conquiste di decentramento e rappresentazione, per il passaggio ad un livello più cognitivo dell’esperienza. Obiettivi comportamentali: interiorizzazione delle regole di gruppo.
Obiettivi relazionali: creare un’area di relazione e di comunicazione con l’adulto e con gli altri bambini, a partire dal piacere del movimento vissuto dal bambino e dalle situazione simboliche Obiettivi Psicomotori specifici: favorire l’espressività globale del bambino; sostenere il piacere di agire e di interagire; permettere e favorire l’esperienza senso-motoria come veicolo di apertura verso il mondo. Tempi: 2 ore a settimana per i tutti i bambini di 3 anni da gennaio a maggio Spazi e materiali : La stanza di psicomotricità è pensata il più possibile sicura per permettere al bambino di esplicitare liberamente il proprio desiderio e il proprio bisogno, senza le costrizioni che caratterizzano solitamente i contesti istituzionali; utilizzo del materiali psicomotori. Verifica: Osservazioni in situazione. LABORATORIO/VIAGGIO MUSICALE ALLA SCOPERTA DELLE EMOZIONI Premessa e finalità: Non è sempre facile parlare con i bambini di emozioni per insegnare loro a conoscerle e gestirle nel migliore dei modi, e poiché la musica è uno strumento di comunicazione universale, da sempre utilizzato come uno dei mezzi più immediati per esprimere quello che si prova, che si sente e si crede, essa può diventare, per l’appunto, un mezzo fondamentale attraverso cui capire le proprie emozioni e imparare a gestirle. Il laboratorio è scaturito da questi presupposti: vuole essere un’opportunità ludico-motoria-musicale-emotiva offrendo a tutti i bambini, non solo un’ulteriore possibilità di stare insieme e socializzare, ma anche l’occasione di far vivere loro sensazioni ed emozioni, in grado di dare un nome agli stati d’animo esternati, infatti, questo percorso parte proprio dalla convinzione che la musica è un “linguaggio delle emozioni”. Che sia gioia, commozione, serenità, eccitamento, malinconia: nessuna emozione è assente dalla tavolozza della musica, e non vi è nessuno che non abbia provato un particolare sentimento all’ascolto di uno speciale brano, per cui il progetto, oltre alle varie attività, verterà non solo sull’ascolto di differenti musiche ma, anche sulla rielaborazione della favola musicale “Pierino e il lupo” di Sergey Prokofiev. Per “Emozioni in musica” si intendono, non solo emozioni ispirati dalla musica prodotta dagli strumenti musicali, ma anche
quella di varia natura scaturita da suoni ad essa correlati: della natura, degli animali, della voce, degli oggetti. Le attività del percorso si inseriranno perfettamente nella programmazione di plesso ”Sei folletti nel mio cuore”. Obiettivi didattici: - Sperimentare che anche il nostro corpo è una fonte di suoni e rumori. - Favorire un equilibrato percorso emotivo, cognitivo e sociale sviluppando: sicurezza, senso di appartenenza, autocontrollo e perseveranza. - Esprimere le proprie emozioni attraverso linguaggi: verbale, musicale e motorio. - Descrivere le sensazioni/emozioni che suscitano suoni/rumori utilizzando voce, corpo, oggetti e strumenti musicali. - Offrire contesti funzionali che contribuiscano ad evidenziare emozioni di amicizia, paura, rabbia, tristezza e gioia. - Percepire ed evocare emozioni attraverso l’ascolto di brani musicali e la rielaborazione della summenzionata favola sonora “Pierino e il lupo”. - Prendere consapevolezza delle proprie emozioni ed essere in grado di identificarle e saperle gestire. Attività: - Suoni e rumori nell’ambiente ( Racconto drammatizzato: “Rumorino e Mago Silenzio”, giochi psicomotori, sequenze ritmiche) - Suoni e rumori con il corpo - Giochi su suono, silenzio e nomi (forte/piano, veloce/lento, ecc.) - Giochi con la voce, la musica e con oggetti di varia natura. - Riproduzione di effetti sonori, ottenibili con semplici oggetti o con la voce. - Esperienze ludico-musicali che promuovano percorsi dove il gioco e la musica si incontrano suscitando sentimenti. - Riproduzione di emozioni attraverso la mimica facciale. - Ascolto di brani capaci di evocare particolari stati d’animo: felicità: Inno alla gioia di Beethoven, Happy di Alexa; rabbia: Baba Yaga di Mussorgsky; tristezza: Tristesse di Chopin; paura: Toccata e Fuga di Bach. - Stimoli musicali per ricreare situazioni emotive ( es. tremarella costituita da due tipi di tremolii musali: il primo con gli archi e il secondo con i flauti; tristi sospiri con la frase introduttiva di Lacrimosa di Mozart; qualche piccolo spavento da vivere con il brano “ Il gatto con gli stivali”; ridarella a suon di mambo; ecc.). - Rielaborazione della favola musicale “Pierino e il lupo”. - Attività di gruppo volte a favorire la socializzazione e la collaborazione, nonché il coinvolgimento emotivo e l’esternazione dei sentimenti.
Materiali: Oggetti di varia natura (foglie secche, sassi, bottoni, bottiglie, riso, coperchi, stoffe, ecc.). Semplici strumenti musicali in possesso della scuola. Libri di racconti, fogli e colori. CD, favole musicali e stereo. Destinatari: il Laboratorio è rivolto ai bambini di quattro anni. Spazi: Sarà utilizzata l’aula di “munaria” Tempi: Due ore a settimana. Verifica: In itinere e tramite l’osservazione, si verificherà se il bambino sa riconoscere ed esternare i vari stati d’animo nonché il suo grado di curiosità, di partecipazione e di collaborazione. (Ovvero…”storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”) FINALITA’: Favorire lo sviluppo delle capacità espressive e comunicative attraverso l’utilizzo del racconto e l’uso creativo del linguaggio grafico – pittorico Educare al senso di appartenenza e di solidarietà attraverso una prima riflessione sulle proprie e le altrui emozioni, sulla propria identità personale e la propria storia familiare, favorendo l'acquisizione di comportamenti orientati all’amicizia e all’aiuto reciproco MODALITA’: Lettura di brani del libro di Luis Sepulveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” visione del film animato conversazioni libere e guidate attività grafico- pittoriche drammatizzazioni di situazioni e storie
CONDUTTORI: un’insegnante del plesso (pad.A) METODOLOGIA: Ascoltare e comprendere un testo narrativo Rievocare e raccontare storie ascoltate, mostrando di riconoscere personaggi, luoghi, azioni Rielaborare graficamente in forma spontanea e/o guidata fenomeni osservati e storie ascoltate SPAZI E MATERIALI: in aula Leprotti come spazio strutturato per l’ascolto e l’attività grafico-pittorica TV E DVD per la visione del film animazione come momento conclusivo VERIFICA: Consolidare le abilità socio-relazionali con particolare riferimento ad atteggiamenti di amicizia, solidarietà e collaborazione riflettere sulla propria appartenenza al gruppo-famiglia, gruppo classe e al più esteso gruppo- amicale Osservare la natura e il susseguirsi degli eventi; Descrivere e spiegare fatti, eventi, semplici fenomeni Manifestare rispetto per la natura e gli animali Rapportarsi agli altri con atteggiamenti di amicizia, solidarietà e collaborazione Mostrare rispetto e comprensione per i bisogni e i sentimenti dell’altro. Manifestare empatia .
ARTE…TULLET Perché proporre un percorso d’arte nella scuola…. Per arricchire il sapere infantile ho pensato di presentare ai bambini alcune opere d’arte, facendone notare i diversi aspetti: forme, spazi, superfici, estensioni di colore, segni grafici rintracciabili nelle opere d’arte stimolano idee e riflessioni in continua trasformazione. Dopo la visione di alcune opere saranno i bambini a diventare “piccoli artisti”, l’attività grafico-pittorica non è solo piacevole per il bambino ma anche avvio alla costruzione di un linguaggio personale per esprimersi e comunicare. Il contesto di fruizione deve offrire un ambiente in cui si alimenta il gusto estetico del bambino educando la sua percezione di forme e colori per poi rappresentarli nella realtà. Esplorare , selezionare, cogliere i tratti essenziali, analizzare, selezionare, confrontare, astrarre: alcune delle operazioni messe in moto dalle attività grafico-pittoriche. FINALITA’ DEL PROGETTO *avvicinare il bambino al mondo dell’arte e della immagine attraverso l’osservazione di alcuni libri e opere d’arte che per caratteristiche e soggetti completano e rinforzano le attività disciplinari in corso. *far vivere situazioni stimolanti per esprimere sé stessi e le proprie emozioni. TRAGUARDI DI SVILUPPO -sa osservare i quadri interpretandoli e rielaborandoli -dimostra senso critico ed estetico nell’osservare l’opera d’arte -dimostra personale opinione nella lettura delle opere artistiche -esprime sensazioni, sentimenti, stati d’animo nell’osservare l’opera -sviluppa creatività individuale e collettiva attraverso tecniche e modalità particolari -utilizza in modo personale il segno e il colore sul foglio -accetta di sperimentare tecniche d’arte diverse
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ° essere capaci di esprimere liberamente sensazioni, emozioni, stati d’animo °collaborare con i compagni per realizzare “un’opera d’arte” °proporre soluzioni °confrontare le proprie idee con quelle degli altri RICADUTE DEL LABORATORIO *la proposta va nella direzione d rendere la scuola un ambiente ricco e stimolante in cui i bambini provano il piacere di stare insieme per realizzare se stessi tramite pratiche laboratoriali che valorizzano e potenziano le capacità individuali. *gli alunni coinvolti in attività sperimentate concretamente diventano maggiormente consapevoli del proprio percorso personale come persona che conquista via via competenze nella vita e non solo a scuola 1.MUSICA: i bambini compiono un percorso che poi vanno a disegnare…il percorso disegnato viene segnato da una corda (spago o lana);l’interno dei cerchi che si formano possono essere colorati in modo differente e creativo 2.POLLOCK: mettiamo nella scatola un cartoncino …mettiamo poi molti colori vivaci…chiudiamo la scatola con all’interno le biglie e muoviamo la scatola; al termine del lavoro si osserva il quadro in relazione ad un’opera di Pollock 3 RE-ROLLING: con rulli di carta passati su un foglio pieno di colore 4 KERRI AMBROSINO: la sua arte è tipica messicana, ama dipingere grandi alberi con fiori rotondi multicolore 5 REX RAY: con le cannucce si formano tanti fili d’erba e poi con palle colorate fare i fiori “…come linee forme e colori possono essere usati per esprimere e provocare diverse emozioni dalla felicità alla tristezza, dalla tranquillità alla rabbia… Per osservare, leggere e interpretare un’immagine artistica, un’opera d’arte, un libro, cogliendone la funzione espressiva ed esprimere sentimenti e emozioni ad essa legati…”
Molte delle attività svolte nella scuola dell’infanzia hanno come finalità l’acquisizione dei prerequisiti necessari al bambino per poter affrontare in seguito, con successo, l’apprendimento della scrittura e della lettura. Questo progetto di training fonologico stimola nel bambino le competenze linguistiche in generale: fluidità e precisione articolatoria, consapevolezza fonologica, comprensione e produzione di messaggi verbali sempre più complessi, arricchimento del lessico e della sintassi. Per consapevolezza fonologica si intende la capacità di riflessione sull’aspetto sonoro delle parole. Le competennze metafonologiche rendono possibile individuare, distinguere, analizzare e confrontare i suoni che compongono le parole, e favoriranno grandemente il bambino quando verrà a contatto con la loro veste grafica, le lettere, e quindi con la parola scritta. Le ricerche di molti autori hanno dimostrato che “le conoscenze linguistiche giocano un ruolo centrale nel determinare le modalità e l’efficienza dell’apprendimento. Il bambino apprende la lettura attraverso un processo attivo di manipolazione e trasformazione del proprio linguaggio orale” prima di acquisire il codice scritto. Molti studi hanno infatti analizzato il rapporto di reciproca influenza tra linguaggio orale e scritto ed è dimostrata ampia correlazione tra sensibilità e competenza metafonologica in epoca prescolare e successo nelle prime fasi dell’alfabetizzazione. E’ proprio “fra i 4 e i 5 anni che prende avvio una graduale dissociazione tra significato e significante necessaria per l’accesso al codice alfabetico”. Alcuni bambini possono essere portati più di altri a sviluppare le abilità metalinguistiche: esattamente come alcuni bambini sono abili più di altri nella motricità, nel disegno, nel canto, altri invece stentano ad apprendere il meccanismo di analisi e sintesi fonologia e incontrano maggiori difficoltà nell’alfabetizzazione.
Le attività di prevenzione rivolte alla generalità dei bambini portano ad anticipare e a potenziare queste competenze e a individuare precocemente eventuali ritardi. OBIETTIVI DEL PROGETTO - RIFLETTERE E RICONOSCERE SUONI POSTI ALL’INIZIO DELLE PAROLE - RICONOSCERE LA FORMA DELLE PAROLE, DIFFERENZIANDOLE TRA LUNGHE E CORTE - RICONOSCERE LA SOMIGLIANZA FONETICA TRA DUE PAROLE IN RIMA - DIFFERENZIARE I SUONI CHE COMPONGONO LE PAROLE DELLA NOSTRA LINGUA - INCREMENTARE LA FLUIDITA’ ARTICOLATORIA ATTRAVERSO CANTI, FILASTROCCHE, SCIOGLILINGUA,ECC. Tempi addietro erano spontaneamente in uso tra i bambini giochi di tipo linguistico: prima dell’avvento della televisione, del computer, dei videogiochi, era consuetudine vivere e giocare in gruppo utilizzando ciò che era disponibile, tra cui il linguaggio e la voce. A tale proposito non va sottovalutata la valenza positiva del divertirsi, del trovare piacere nel giocare con suoni e parole: ciò aiuterà i bambini a sostenere la motivazione ad apprendere. Le schede di questo progetto propongono una riflessione sui suoni e la presentazione scritta delle lettere corrispondenti per non far perdere l’opportunità a che fosse già pronto, anche alla scuola dell’infanzia, di avvicinarsi alla loro veste grafica. Se per alcuni bambini ciò fosse prematuro, l’insegnante non dovrà far altro che ignorare le lettere scritte assecondando il più possibile un percorso libero. Il progetto è rivolto ai bambini di 5 anni del padiglione B.
MOTIVAZIONE L’attività di pregrafismo comprende tutti quegli esercizi che consistono nel disegnare, partendo da sinistra verso destra, segni di diverso tipo senza mai staccare lo strumento dal foglio, dentro ad uno spazio più o meno limitato e utilizzando strumenti che producono nel foglio tracce diverse per compattezza o omogeneità, per grossezza, per scorrevolezza sul foglio. Attraverso questi esercizi il bambino della scuola dell’infanzia raggiunge degli importanti obiettivi che saranno necessari prerequisiti per il grafismo alla scuola primaria. DESTINATARI Bambini di 5 anni del padiglione A SPAZI Aula Sezione Cerbiatti FINALITA’ Le abilità motorie devono essere sviluppate accuratamente in questa fase di sviluppo infantile, per promuovere un corretto equilibrio posturale e una presa funzionale dello strumento grafico, ai fini del successivo apprendimento della scrittura. COMPETENZE, OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO, ATTIVITA’ E CONTENUTI Sviluppare la capacità di coordinazione oculo- manuale ossia coordinare la percezione dell’occhio con il movimento della mano; Possedere sicurezza nel tratto: allenare il bambino all’armonia e alla sicurezza nei diversi movimenti della mano proposti allenare alla motricità fine ossia ai movimenti precisi della mano stimolando il bambino a rispettare uno spazio di lavoro sempre più limitato;
Sviluppare la capacità di organizzazione spaziale nel foglio,far apprendere al bambino il senso della scrittura da sinistra verso destra ( direzionalità) TEMPI febbraio-maggio 2018 incontri per gruppo della durata in 1 ora ATTIVITA’ Il percorso è accompagnato da precise indicazioni procedurali, fornite agli alunni di volta in volta, di tipo grafico (punti di attacco, direzioni, disposizione spaziale, ecc.), posturale e relativo alla presa dei diversi strumenti grafici utilizzati; Si caratterizzano le attività per un criterio di gradualità del percorso che procede attività psicomotorie, di motricità fine e di rilassamento (giochi di infilaggi, chiodini e tappi); dal piano verticale al piano orizzontale (inizialmente su fogli A3 successivamente sul banco con fogli A4); dalla postura in piedi alla posizione seduta; dal grande al piccolo (ad esempio, da ampi gesti nell’aria o tracciati su grandi fogli di carta da pacco ad analoghi gesti grafici più in piccolo sul foglio) "percorsi scivolati"," il gioco coi tappi" e "il percorso invisibile" VALUTAZIONE Durante l’attività dare importanza ai gesti, all’impegno al di là dei risultati.
“ TANTI DONI UN SOLO DONATORE” PROGETTO INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Finalità: Sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendoli alla dimensione religiosa e contribuendo a rispondere al loro bisogno di significato. Modalità: La programmazione annuale per la scuola dell’infanzia presenta un tema suddiviso ed è così strutturata: campi di esperienza, unità di lavoro, traguardi di competenza, contenuti. Metodologia: Attività relative all’unità di lavoro da svolgere con i bambini, conversazione, drammatizzazione, racconti, giochi, attività grafica, pittorica, canti, poesie. Spazi: La sezione. Materiale: Libri appropriati, audiocassette, carta ,colori, forbici, colla. Verifica: Osservazione diretta del bambino durante le attività, raccolta di elaborati grafici sui contenuti proposti, conversazione, racconti e narrazioni per comprendere maggiormente le esigenze di ogni singolo bambino. AI BAMBINI DI 5 ANNI SARANNO PROPOSTI INOLTRE DUE PROGETTI GESTITI DA SPECIALISTI ESTERNI CHE RIGUARDERANNO UN PRIMO APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE E AL TEATRO MUSICALE. PER I BAMBINI DI 4 ANNI QUEST’ANNO E’ PREVISTA L’ATTUAZIONE DI UN LABORATORIO DI MUSICO-TERAPIA GESTITO DA UNO SPECIALISTA ESTERNO.
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