Cultural institute la cultura - GardaMusei
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____ 1 2 ____ le opere da scoprire CULTURA , ARTE E STORIA 3 ____ Art Project Il museo dei musei: oltre 600 collezioni, oltre 12.000 artisti e quasi 200.000 opere d’arte ____ 4 provenienti da 61 nazioni. C’è tutto l’Occiden- te (l’Italia, dopo gli Stati Uniti, è il paese più rappresentato), ma anche l’area Asia-Pacifico è presente in maniera consistente. Un grande progetto collaterale è dedicato alla Street Art. Momenti storici La possibilità di esplorare, in oltre 550 esposizioni online, una mole stermina- O V UN Q UE ta di materiale (soltanto l’archivio di Life ha oltre 6 milioni di foto), video e documenti, momenti e personaggi della storia, dall’antichità ai nostri giorni. La sezione collabora con molti archivi pub- I m o m e n t i e i p e r s o n a gg i blici e con le più importanti fondazioni. c h e h a n n o fat t o l a s t o r i a per tutti a p o r tata d i c l i c Il Google Cultural Institute nasce nel 2011 • Art Project offre oggi i più importanti riale, gli Archivi Alinari, e con la straordina- per rendere accessibile il patrimonio cul- musei del mondo, con centinaia di migliaia ria sezione Made in Italy: 168 mostre virtuali turale dell’umanità, lavorando in collabora- di opere e quasi 50 mila gallerie virtuali cre- su altrettante eccellenze nel campo del cibo e zione con istituzioni culturali. ate dagli utenti. Volete visitare il MoMA o dell’artigianato. Il Google Cultural Institute non ha fini di lu- il Museo Van Gogh, la reggia di Versailles o cro e mette gratuitamente a disposizione di l’Hermitage, il Reina Sofía o la Tate Britain? • World Wonders. I siti monumentali, musei, archivi e fondazioni la tecnologia Li trovate. Per l’Italia, sono presenti 47 istitu- ma anche le bellezze naturali, patrimonio necessaria per digitalizzare opere d’arte, do- zioni: dagli Uffizi ai Musei Capitolini, dalla dell’umanità, in collaborazione con l’Unesco. cumenti e siti e per renderli visibili in Rete. La Biennale di Venezia al Maxxi, dalla Fonda- La barriera corallina e Angkor Wat, l’antica scelta del materiale viene fatta dalle istituzioni zione Torino Musei al Mart. Kyoto e il Taj Mahal, le cattedrali gotiche, le culturali. Dal 2011, nelle tre aree d’intervento regge e i castelli, le rive della Senna e i picchi (Art Project, Momenti storici e World Won- • Momenti storici, con milioni di materiali. innevati delle Alpi, persino la capanna di ders) sono stati coinvolti oltre sessanta Paesi, Il Bolshoi e il Risorgimento, le due guerre Scott in Antartide. E, in Italia, Firenze e Sie- messe online più di 4 milioni di immagini. mondiali e la Shoah, gli archivi di Nelson na, Ferrara e Urbino, Pisa e Roma, Pompei e Mandela e quelli americani, tedeschi e po- i nuraghi, l’Etna e le Cinque Terre, la Costie- lacchi, le collezioni fotografiche della rivista ra Amalfitana e i trulli, Castel del Monte e la 1 ____ Obey-Shepard Fairey, Life e di Getty Images. L’Italia è presente fra Val di Noto. E molto altro. Murale dall’esposizione l’altro con l’Istituto Luce Cinecittà, il Vitto- alla Magda Danysz Gal- lery, Museum of Street Art ____ 5 2 ____ Simone Martini, Ma- donna con bambino World Wonders (terzo decennio del XIV secolo), Fondazione L’incanto e la meraviglia: luoghi e Musei Senesi paesaggi, monumenti di ieri e di oggi. I siti dichiarati patrimonio dell’u- 3 ____ Nelson Mandela fir- manità dall’Unesco, sparsi nei cin- ma la “Bibbia del Pre- que continenti e presenti in que- sidente” 10 maggio sta sezione, sono 193. Ben 559 i 1994, Nelson Mandela tour virtuali disponibili per tutti Foundation’s Centre of Memory gli utenti utilizzando la tecnologia street view. L’Italia è ben rappre- 4____ Svetlana Savitskaya, sentata, con oltre 20 tour virtuali. Museum of Cosmonau- tics, Mosca 5____ Piramidi di Giza, Eliot I monumenti e i luoghi che sono Elisofon, Life Photo Collection d i v e n tat i pat r i m o n i o d e l l’ u m a n i t à 6____ Monastero della Trinità di San Sergio, Sergiev Posad, Russia ____ 6 www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —1
g o o g l e c u lt u r a l i n s t i t u t e L a t e c n o l o g i a c o m e s t r u m e n t o d e m o c r at i c o d i d i v u l g a z i o n e d e l l a c u lt u r a . Am i t S o o d s p i e g a c o m e è n ata l a p i at ta f o r m a G o o g l e e q u a l i s o n o g l i o b i e t t i v i f u t u r i «Nel 1964, nel Palais Garnier di Parigi, Marc Chagall portava a termine un dipinto straordinario con scene 1 ____ tratte dalle opere di vari compositori, spaziando da Mo- dest Mussorgsky a Mozart. Sfortunatamente per gli amanti dell’arte, era difficile poterlo ammirare adeguata- mente, poiché si trova sul soffitto, a 18 metri d’altezza» racconta Amit Sood, Direttore del Google Cultural In- stitute. «Ora però, grazie a internet, tutto il mondo può ammirare nel dettaglio questo capolavoro. Google ha infatti digitalizzato l’opera di Chagall, come quelle di tanti altri artisti, consentendo di ingrandire particolari che prima rimanevano nascosti, dalla consistenza delle pennellate all’irruenza della sua firma. Dalla sede del Cultural Institute, i nostri ingegneri hanno creato una piattaforma dove i musei possono condividere le loro collezioni, mostrando i dipinti (con uno straordinario livello di dettaglio) a un pubblico in- ternazionale. Per le istituzioni culturali di ogni parte del mondo, si aprono ora nuove interessanti opportunità di crescita in termini di influenza e impatto. Solo in Italia vi sono più di 80 tra musei, istituzio- ni, fondazioni, enti culturali dislocati in tutto il Paese che hanno inaugurato mostre, reso disponibili archivi o ancora condiviso collezioni attraverso il Cultural Institu- te. Non solo. Attraverso World Wonders portiamo sul web luoghi chiave del patrimonio storico e culturale mondiale attraverso il servizio di esplorazione virtuale di Street View e altre tecnologie di Google. O ancora attra- verso Momenti Storici contribuiamo a diffondere sul web la conoscenza di temi importanti e di specifici mo- menti della storia passata grazie alla fruttuosa collabora- zione con partner internazionali. A partire dalla Fonda- zione Nelson Mandela e dall’Archivio Yad Vashem, che hanno reso accessibili online migliaia di documenti, si è 2 ____ giunti al lancio di centinaia di mostre online che rac- contano alcuni degli accadimenti storici che hanno segnato il XX secolo, da diversi punti di vista. Tra questi ____ 4 l’Olocausto, l’Apartheid, la fine della Cortina di Ferro o ad esempio il periodo della Dolce Vita, che ha caratte- rizzato l’Italia tra gli anni ‘50 e ‘60. Ancora una volta, tutto questo non sarebbe stato possibile senza la collabo- razione con le istituzioni culturali che hanno aderito al progetto. Chiunque oggi abbia una connessione a Inter- net può esplorare questi preziosi tesori culturali ovunque e su qualunque dispositivo. In Italia abbiamo anche realizzato per la prima volta una piattaforma tutta dedicata a far conoscere le ec- cellenze produttive che contraddistinguono il Made offrendo un’esperienza digitale. Quando il Musée d’Or- in Italy. Su google.it/madeinitaly è possibile scoprire, say di Parigi stava preparando una mostra su Van Gogh, si attraverso oltre 160 mostre digitali, fatte di racconti, rese conto che la tela Campo di grano con volo di corvi era immagini, video e documenti storici, forniti da Union- troppo fragile per essere spostata dal Van Gogh Museum camere e dal Ministero delle Politiche Alimentari, Agri- di Amsterdam. Così, abbiamo lavorato insieme a loro per ____ cole e Forestali, le eccellenze del sistema agroalimentare sostituire il dipinto con un’immagine digitale, che è poi 3 1 ____ e dell’artigianato italiano, la loro storia e il loro legame diventata una delle opere più apprezzate della mostra. Vincent Van Gogh, La con il territorio. Più di 160 storie da scorrere online Oltre a suscitare un rinnovato interesse per l’arte e la notte stellata, 1889, MoMA per conoscere e vivere da vicino il Made in Italy: dai cultura, le collezioni digitalizzate consentono a musei prodotti più famosi, quali Parmigiano Reggiano o Grana relativamente meno noti di piccole città di contender- 2 ____ Sopravvivere all’O- Padano, Prosciutto di San Daniele o di Parma, o ancora si il pubblico internazionale con i concorrenti delle locausto: la storia di Yaakov Hollander, il vetro di Murano, fino a eccellenze meno note quali per grandi metropoli. Tali collezioni permettono inoltre a 2008, Yad Vashem esempio la fisarmonica di Vercelli, il merletto di Ascoli chiunque di diventare curatore: circa 500.000 amanti 3 ____ Piceno o la carota novella di Ispica. dell’arte hanno utilizzato il Google Cultural Institute Street View al lavoro al Teatro Bolshoi di Nel mondo sono oltre 800 i partner provenienti da per creare la propria galleria. Mosca più di 60 Paesi diversi, che hanno già messo online I musei più innovativi stanno cogliendo positivamente 4 ____ oltre 6,4 milioni di oggetti e manufatti. Gli appassio- le opportunità che arrivano dal digitale coinvolgendo gli Art Talk,The Signifi- Amit Sood nati d’arte e di cultura di tutto il mondo stanno manife- utenti, ad esempio in video conversazioni online con i cance of Crafts in the 21st century, 2015 Direttore del Google stando il proprio apprezzamento: tra giugno 2013 e curatori delle mostre, come avviene negli Hangout di Cultural Institute giugno 2014, il Google Cultural Institute ha registrato Art Talks su YouTube e Google+, in collaborazione con più di 19 milioni di visitatori, con un totale di 200 altre istituzioni, come il sodalizio stretto tra il Museo milioni di visualizzazioni in solo un anno. Bagatti Valsecchi e il Museo dell’Innocenza di Istanbul, A dispetto dei timori di chi vedeva Internet come una curato dal premio Nobel Orhan Pamuk. minaccia per musei e biblioteche, la rivoluzione digitale Da questi esempi emerge chiaramente che Internet sta rinnovando l’interesse per le loro collezioni, attraen- non rappresenta più soltanto uno strumento di seconda- do nuovi visitatori. Internet sta anzi migliorando l’e- ria importanza a supporto del fondamentale ruolo cul- sperienza dei visitatori persino nei musei fisici, i turale dei musei; è piuttosto una forza dirompente che li quali non devono più investire centinaia di migliaia di aiuta ad aumentare il proprio potenziale, conferendo dollari in ingombranti registratori per tour audioguidati. maggior valore alle loro mostre. Ci auguriamo di raffor- Per esempio, ad Anversa (Belgio), nella casa di Rubens, è zare le nostre partnership con i musei che vedono nel sufficiente puntare il cellulare verso un dipinto per iden- digitale un impulso essenziale per compiere la pro- 4 ____ tificarlo e scoprirne la storia. pria missione: fornire istruzione e ispirazione sull’arte e I musei possono dunque arricchire le mostre fisiche sulla cultura alle persone di tutto il mondo». www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —2
1____ Emilio Vedova, Vene- zia Studio, di Aurelio Amendola, 1987, Fon- dazione per l’Arte Mo- derna e Contemporanea CRT 2 ____ Untitled, Lady Aiko, 2014, Street Art Rome 3 ____ Ritratto di Anita e Giu- seppe Garibaldi, Ano- nimo, 1850, Museo Centrale del Risorgi- mento, Roma 4 ____ Limoni di Sorrento, Consorzio di Tutela Limone di Sorrento e MiPAAF 5 ____ Liuteria Cremonese, Consorzio Liutai “An- tonio Stradivaari” Cre- mona e Unioncamere ____ 1 ____ 3 ____ 4____ ____ 5 2 LA BELLEZZA ITALIANA su internet G o o g l e è s e mp r e p i ù i mp e g n ata a d i a l o g a r e c o n l e c u lt u r e l o c a l i , a p r ot e gg e r l e e va l o r i z z a r l e . P e r l’ I ta l i a è u n ’ o pp o r t u n i t à c h e p o r ta va n ta gg i a n c h e a l t u r i s m o e a l l’ e c o n o m i a «Un’azienda come Google, che ha dimensioni e per la crescita, e viceversa il digitale può es- memoria del mondo: il Google Cultural In- globali e incide su varie economie, non può sere un abilitatore importante». stitute si occupa anche di questo. «Siamo atti- più operare senza sviluppare forti radici loca- All’Italia uno strumento combinatorio e in- vi nel campo della storia e contribuiamo, col- li. Noi oggi dobbiamo capire bene le nazioni novativo come Internet è congeniale. «Si parla laborando anche con l’Unesco, a valorizzare i in cui operiamo, impregnarci della loro cul- giustamente di innovazione collaborativa, patrimoni dell’umanità. Per la storia, basta tura, perché questo migliora la nostra attivi- ma se pensiamo alla bottega rinascimentale, vedere il lavoro che abbiamo fatto sulle due tà, crea rapporti collaborativi e ha una ricadu- che cos’era in definitiva se non questo? E se guerre mondiali, sulla Shoah, su figure come ta positiva sulle economie nazionali». Parola parliamo di combinare i diversi saperi e talen- Gandhi, Lincoln e Mandela. di Carlo D’Asaro Biondo, presidente delle ti in un’unica sintesi, abbiamo precedenti lu- C’è anche l’Italia, con una documentazione relazioni strategiche di Google in Europa, minosi proprio qui in Italia: Leonardo da di tutto rispetto e con il grande progetto te- Medio Oriente e Africa. «Faccio un esempio Vinci era pittore, architetto, ingegnere, pro- matico Made in Italy, sviluppato assieme a fra i mille che si potrebbero fare. Ogni grande gettista e inventore, scienziato, anatomista, Unioncamere e al Ministero per le Politiche protagonista del made in Italy è un marchio scrittore, musicista e tanto altro: genio tout Agricole Alimentari e Forestali. E l’Italia c’è, fondamentale per il Paese, e al tempo stesso court, e genio combinatorio, è il caso di ag- più che mai, nei monumenti, nelle città trae la sua forza dall’essere italiano. Il mar- giungere. L’eredità italiana è fondamentale d’arte e nei paesaggi». chio Italia, se posso semplificare, è cultura anche per il suo futuro». Un tempo l’arte online suscitava diffidenza, millenaria, bellezza incomparabile dei pae- Ma l’Italia ha anche una vivacità e un presti- oggi questo muro è caduto. «Sì, ancora qual- saggi, unicità del patrimonio artistico ed gio culturale di oggi da esportare. «Abbiamo che anno fa l’obiezione più frequente era: se Carlo D’Asaro Biondo eccellenza di una secolare sapienza artigia- sviluppato una collaborazione importante con metto i quadri online poi la gente non viene a Presidente delle relazio- nale. Se noi rendiamo accessibili queste ca- la Biennale di Venezia, che ha 120 anni di vedere il museo, e io avevo buon gioco a ricor- ni strategiche di Google ratteristiche del marchio Italia in tutto il storia ed è un’istituzione che il mondo invidia dare che il quadro più cliccato, la Notte stellata EMEA mondo, anche i protagonisti del made in Italy all’Italia, alla quale riconosce una primazia nel di Van Gogh, è anche tra quelli che attraggo- ne beneficeranno». Diventare un motore di campo dell’arte e dell’architettura. Per non no il maggior numero di visitatori. Adesso si è crescita e di sviluppo per le realtà locali, dia- parlare poi della più antica mostra cinemato- capito che possiamo essere uno straordinario logare con tutti e valorizzare le culture na- grafica del mondo e di attività di tutto rilievo volano, e noi facciamo volentieri la nostra zionali, sviluppare un approccio più teso nel teatro, nella musica contemporanea e nella parte. Abbiamo sviluppato tecnologie come lo all’ascolto degli interlocutori, più olistico, è danza. Ecco, questo è un pezzo considerevole Street View e le immagini riprese ad altissima quello su cui Google sta lavorando. di mondo che si ritrova a Venezia, che si rico- risoluzione, le nostre piattaforme portano «Oggi Internet è ancora molto anglo-ameri- nosce nella Biennale. Noi, in accordo con traffico e visitatori ai musei. Noi scommettia- cano nei contenuti, e dal canto nostro voglia- loro, abbiamo cominciato a rendere accessibili mo su questo, e anche l’Italia deve conti- mo fare in modo che i contenuti italiani, fran- parti del loro straordinario archivio. E proprio nuare a scommetterci, perché la sua bellezza, cesi, tedeschi, come del resto quelli di tutto il negli ultimi mesi abbiamo lavorato per mette- la cultura, l’arte, la passione, lo stile e la gioia mondo, siano presenti e ben visibili. Perché le re sulla piattaforma del Cultural Institute le di vivere del nostro Paese sono il suo più im- culture locali sono un volano per il turismo opere della Biennale Arte 2015». Archivio, portante biglietto da visita». www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —3
1____ ____ 2 3____ 4 ____ Laurent Gaveau direttore del Lab di Parigi 1/2____ Il muro digitale in- terattivo 3/6____ Momenti di lavoro al Lab di Parigi 7____ Sperimentazione del muro interatti- vo, con un quadro di Van Gogh, al 5____ Musée d’Orsay ____ 7 ____ 6 IL LAB DELLE M ERAV I G LIE A Pa r i g i , i l G o o g l e C u lt u r a l I n s t i t u t e h a c r e at o u n l a b o r at o r i o c h e p e r m e t t e l’ i n c o n t r o f r a t e c n o l o g i e c r e at i v i . I l m u r o d i g i ta l e i n t e r at t i v o e l a r e a lt à v i r t u a l e d i C a r d b o a r d s o n o s tat i p r o g e t tat i q u i «Al Google Cultural Institute abbiamo una sono essere sorprendenti». Così, quando al Lab un contesto fisico. «Ma prima di tutto, insisto, certezza: quando l’arte e la tecnologia si si sono chiesti come arricchire la classica visita il Lab è il posto giusto per mettere a contatto incontrano, accadono cose incredibili. Dal al museo, è nato il muro digitale interattivo, tecnologi e mondo della cultura e dare vita a 2011 abbiamo aiutato centinaia di partner cul- che è stato sperimentato al Musée d’Orsay, al- nuove idee». Possono essere forme alternative turali a condividere le loro collezioni online e a lestendo una gigantesca parete con il Campo e sorprendenti di visualizzazione dei dati, un raggiungere nuovi pubblici in tutto il mondo. di grano con volo di corvi di Van Gogh. Lau- ciclo di incontri e performance sul ruolo delle Ora, il nuovo obiettivo di coniugare arte e tec- rent Gaveau prosegue: «Poi ci siamo chiesti se donne nell’arte e nella tecnologia, l’innovati- nologia assume una nuova dimensione». A Pa- era possibile realizzare un sogno: visitare po- vo programma in collaborazione con 89plus rigi, Laurent Gaveau guida il Lab, il campus sti straordinari, avendo la sensazione di esse- che ospita per dieci settimane giovani artisti creativo e sperimentale del Google Cultural re proprio lì, ma senza muoversi di casa. Così (si accettano solo i nati dopo il 1989) e per- Institute. «È un luogo d'incontro concepito abbiamo creato Cardboard: utilizzando la tec- mette loro di avvalersi della tecnologia e degli perché le community del settore culturale e nologia di punta della realtà virtuale, con un ingegneri del Lab per le loro creazioni. «Que- delle nuove tecnologie possano discutere, con- cartoncino e uno smartphone, chiunque può sti nuovi tipi di innovazione prendono forma dividere, sperimentare e creare. Accogliamo passeggiare nei saloni di una reggia o volare quando poniamo le domande giuste ai nostri esperti, direttori e conservatori di musei, artisti sopra una metropoli». Al Lab parigino le col- partner e a noi stessi. Perciò, al Lab, continu- e insegnanti, perché ci aiutino a costruire nuo- lezioni del Google Cultural Institute – opere iamo a domandarci: come posso spingere più vi ponti fra la tecnologia e la cultura. Quando d’arte, momenti storici o monumenti patrimo- in alto l’asticella? La risposta, ne siamo certi, ci ci si apre a nuove collaborazioni, i risultati pos- nio dell’umanità – possono essere esplorate in sorprenderà ancora una volta». www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —4
Art camera È la sofisticatissima macchina fotografica che si usa per ottenere immagini ad altissima risoluzio- ne. Facile da usare, sempre più veloce, in meno di un’ora riprende un’opera d’arte. Street View La tecnologia incorporata a Google Maps è stata perfezionata e resa più duttile per consentire un tour virtuale all’interno e all’esterno di musei e monumenti. Allo street view si accompagnano mappe e informazioni, i particolari che si vogliono evidenziare possono essere ingranditi. Zoom ad altissima definizione Offre un ingrandimento stra- ordinario delle immagini, consentendo di mettere a fuoco dettagli, o particolari della tec- nica artistica, spesso difficili da cogliere a occhio nudo. Pubblicazione e Cardboard e App organizzazione per dispositivi mobili Cardboard, che ospita uno smartphone, con- Tecnologie facili, a disposizione di tut- sente un’immersione a 360° gradi nella ti i partner. Per organizzare il materia- realtà virtuale e tour appaganti tra le stanze le e incorporare immagini, testi e video di Versailles o sui cieli di New York. Le app in una narrazione coerente. E per con- per dispositivi mobili, da scaricare, consento- sentire la pubblicazione dei contenuti no sia di avere una guida attendibile, sia di ospitati dal Google Cultural Institute condividere anche sul mobile la narrazione sul proprio sito e su altre piattaforme. già impostata su tutte le altre piattaforme. TUTTI G LI STRU M ENTI A i pa r t n e r c u lt u r a l i G o o g l e o f f r e l e t e c n o l o g i e n e c e s s a r i e p e r d i g i ta l i z z a r e , o r g a n i z z a r e , g e s t i r e e p u b b l i c a r e i l o r o c o n t e n u t i . G r at i s e i n p i e n a a u t o n o m i a P ER CONDI V IDERE LA CULTURA Il Google Cultural Institute è una piattaforma gratuita. I musei, trollare e gestire la propria collezione online. so una mobile app (molti musei italiani già lo le gallerie, le fondazioni, gli enti culturali pubblici e privati senza Scelti i contenuti, i partner del Google Cultural fanno), diventare una nuova scheda su Google fini di lucro che desiderano mettere online le loro collezioni, Institute possono disporre di uno spazio illimi- Chrome con l’estensione Art Project Tab, ap- la loro attività o i loro monumenti possono scrivere a g.co/ tato per immettere i materiali, e di tecnologie prodare in tv con Chromecast Backdrop, spo- cisignup. Il team di Google si metterà rapidamente in contatto sofisticate per gestire l’editing, le immagini e gli sarsi con la realtà virtuale per tour di incredibi- con loro. Perfezionata l’adesione, queste sono le tecnologie che strumenti di ricerca e di filtro. Anche lo le realismo con Google Cardboard. il Google Cultural Institute mette a disposizione dei partner. “storytelling” può essere organizzato con stru- menti digitali che vanno dallo zoom ai video, Attività social e interattività E gli utenti? Digitalizzazione Ripresa delle opere d’arte dalle mappe alle schede. I partner di Google Oltre ad avere a disposizione, con un clic, un in altissima risoluzione con l’Art Camera. Le possono, inoltre, creare e gestire mostre virtuali, incredibile patrimonio culturale, possono immagini possono essere presentate in collezioni pensate apposta per gli utenti online. usarlo in maniera interattiva. Per esempio statiche o, anche, all’interno di visite virtuali ai creando gallerie personalizzate, mettendo a luoghi. Per tutte le immagini è previsto lo zoom Pubblicazione Il materiale ospitato nei confronto opere dello stesso autore o di perio- in altissima definizione, che consente una straor- tre settori del Google Cultural Institute (Art di storici diversi, e condividendo le loro colle- dinaria messa a fuoco dei dettagli più minuti. Project, Momenti storici, World Wonders) può zioni attraverso i social network (Google+, essere gestito, utilizzando la tecnologia Google, Facebook, Twitter e altri). Questi strumenti di Organizzazione Collection Management su altre piattaforme. Può essere incorporato al divulgazione possono essere usati, e molto System consente, con l’aiuto di Google, di con- sito istituzionale dei partner, condiviso attraver- spesso lo sono, anche dalle istituzioni. www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —5
LA RI V OLUZIONE ART P RO J ECT Uno strumento straordinario anche per gli insegnanti e gli studiosi. P e r l a d i d at t i c a , l e r i c e r c h e e l a t u t e l a d e l pat r i m o n i o . C o m e r a c c o n ta u n g r a n d e e s p e r t o e c r i t i c o d ’ a r t e , i l p r o f e s s o r G u i d o C u r t o , d e l l’ A c c a d e m i a A l b e r t i n a d e l l a B e l l e A r t i d i T o r i n o Sandro Botticelli, La nascita di Venere, 1483-1485, Galleria de- gli Uffizi, Firenze Altissima Risoluzione La ripresa fotografica ad + altissima risoluzione per- mette di scoprire dettagli Nel 1997 ero stato appena nominato professore titolare impercettibili di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Paler- • 20 musei italiani hanno mo e, volendo far conoscere ai miei studenti gli Young almeno un’opera ad altissi- British Artists, ero costretto a fotografare pagine e pa- ma risoluzione gine del catalogo di Sensation, la grande mostra che • Altri capolavori italiani aveva portato gli YBA alla ribalta, per ottenere diaposi- si trovano nei musei stra- tive a colori da proiettare in aula. Diciott’anni fa tutti i nieri • 164 capolavori sono ad docenti di storia dell’arte facevano lezione preparando, altissima risoluzione faticosamente, lunghi caricatori fitti di diapositive o montando slide sui Kodak carousel circolari. In pochi anni tutto è cambiato. Le immagini oggi possono esse- re facilmente scannerizzate o scaricate direttamente via Internet, e poi montate in ragionate sequenze sul com- puter e da qui videoproiettate. Warburg e Franz Saxl, che prima ad Amburgo, in Ger- mania, nel 1921, e poi a Londra dal 1933, dopo l’av- Ma la vera, grande rivoluzione di questi ultimi anni vento del nazismo, ha raccolto un patrimonio straordi- è stato l’Art Project del Google Cultural Institute che nario di fotografie di opere d’arte. Perché tutti gli ha consentito ai docenti e agli studenti di entrare vir- storici dell’arte, ma in particolare i cosiddetti conosci- tualmente in centinaia di musei d’ogni parte del mon- tori, prima ancora che direttamente sulle opere, lavora- do per vedere una ad una le opere esposte nelle sale, no nelle fototeche confrontando le riproduzioni: e più penetrando negli ambiti più reconditi della collezione ce ne sono meglio è. permanente e a volte persino negli archivi. Proprio da questa linea metodologica incentrata sui L’Art Project consente ai docenti di aggiornarsi, di confronti analitici tra opere d’arte è nata la connois- Guido Curto documentarsi sulle collezioni, sulle singole opere e su- seurship, la capacità di attribuire le opere a un artista professore di Storia gli artisti, grazie ad apposite funzioni previste nel bel ben preciso, e subito dopo anche l’Iconologia: il meto- dell’arte all’Accade- sito Internet del Google Cultural Institute, che per- do di studio teorizzato da Erwin Panofsky, improntato mia Albertina delle Belle Arti di Torino mettono di fare confronti abitualmente difficili, o qua- alla ricerca del significato profondo, metaforico e sim- si impossibili; anche avvalendosi della funzione zoom bolico delle opere d’arte. Significato che si raggiunge ad altissima risoluzione che consente di vedere in det- proprio mettendo a confronto opere diverse, spesso taglio alcuni grandi capolavori. Grazie a questa lettura lontane tra loro nello spazio e nel tempo. quasi microscopica è possibile fare studi analitici e pre- parare lezioni più accattivanti per gli studenti, attuan- Per tutto questo l’Art Project è uno strumento di do indagini prima assai difficili e dai costi assai elevati. un’utilità unica e straordinaria, che facilita e rende più veloci ricerche e indagini a tutto campo, permettendo Offrendo tutte queste possibilità l’Art Project si col- persino l’accesso ad archivi prestigiosi come quello del- loca, di fatto, sulla linea metodologica del prestigioso la Biennale di Venezia. Infine, l’Art Project ha un oc- Warburg and Courtauld Institute; quello creato da Aby chio di riguardo per il patrimonio artistico italiano. Diventando così anche uno strumento di tutela, perché le opere d’arte ampiamente documentate sono molto più difficili da vendere nel malaugurato caso in cui fos- sero trafugate. www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —6
m a x x i A r t e e t e c n o l o g i a i n s i e m e p e r e s p l o r a r e l a c r e at i v i t à : p e r u n p u b b l i c o c h e n o n s ta c o n f i n at o i n u n p o s t o . e p e r u n n u o v o m o n d o a n c o r a i n fa s e d i d e f i n i z i o n e Il MAXXI di Roma, attivo dal 2010 sempre cercato di fornire una nuova nell’edificio progettato da Zaha Ha- prospettiva, un nuovo punto di vista da did, è il “Museo nazionale delle Arti del cui guardare noi stessi, la nostra vita e la XXI secolo”. E vuole essere più di un nostra identità. Insomma, la tecnologia museo: «Una piattaforma aperta a tutti non è soltanto una questione di tecnica, i linguaggi della creatività e un luogo ma un modo di pensare e immaginare. d’incontro, di scambi e di collaborazio- E il programma del MAXXI si integra ni, uno spazio aperto a tutti». Molti lin- molto bene nel dibattito sulla tecnolo- guaggi, punti di vista molteplici: mostre gia che progredisce: la collaborazio- d’arte, architettura, design e fotografia. ne tra il nostro museo e il Google Ma anche progetti di moda, cinema e Cultural Institute è un matrimonio musica, performance di teatro e danza, naturale, un’avventura condivisa per lecture e incontri. Inevitabile, per un esplorare un mondo nuovo che è in luogo culturale della contemporanei- fase di definizione». Google Cultural “ Il Google tà, la sintonia con il Google Cultural Institute come piattaforma di dialogo Cultural Institute: all’interno dell’Art Project, e di conversazione. Hou Hanru lo de- Institute è il MAXXI offre la visita guidata con finisce così: «Un luogo di esperienza il prototipo Street View, 56 opere di 25 artisti con, e incontro, il prototipo di uno spazio in bella evidenza a fare da “ambascia- comune nel tempo della tecnologia di uno spazio tore” del museo, la Mappa di Alighie- globale. La stessa sfida che si pone il comune ro Boetti. Per il direttore artistico del nostro museo». Salvaguardando l’espe- nel tempo della MAXXI, Hou Hanru, «il rapporto fra rienza fisica e personale dell’incontro tecnologia arte e tecnologia è uno dei temi chiave con l’arte, l’esperienza con Art Project del nostro tempo, ed entrambe si col- offre al museo romano «la possibilità di globale. legano al grande tema della creatività. avere un pubblico globale che non sia Il nostro museo Oggi la tecnologia non ha a che vede- confinato in un posto». Il MAXXI ha si pone re soltanto con il miglioramento delle già trasferito la piattaforma dell’Art le stesse sfide condizioni materiali di vita e con la Project sul proprio sito istituzionale ” comunicazione, a cui pure contribuisce, ma anche con la sperimentazione come mezzo per comprendere e ridefinire se e presto potrebbe pensare a mostre virtuali. «Le mostre digitali», dice Hou Hanru, «sono una buona opportunità stessi. È lo stesso principio che guida per ripensare, in maniera più inventiva, tutte le arti, fin dagli albori: l’artista ha il senso delle mostre tradizionali». Nelle foto: particolare della Mappa di Alighiero Boetti; una sala del MAXXI; il direttore artistico Hou Hanru Istituto Storico della R e s i s t e nGzr aaz i e ai unn a mTo sot rsa vci rat u anl e ac h eU rnaacrceoanlttaà glloiciatal el icahnei d i a l o g a c o n i l m o n d o . a r r u o l at i n e g l i e s e r c i t i s t r a n i e r i i n g u e r r a c o n t r o i l n a z i s m o L’Istituto Storico della Resistenza in To- it – c’era una ricca messe di materiale scana ha sede a Firenze. Studia la storia documentario e iconografico che poteva contemporanea, con particolare riguar- raggiungere un pubblico più vasto. Così do al periodo del fascismo e della secon- abbiamo preso contatti con il Google da guerra mondiale. Attivo anche nel Cultural Institute, che ha accettato la campo della didattica 2.0, è un esempio nostra proposta, ci ha aiutato ad allestire virtuoso di realtà locale che, grazie all’a- la mostra virtuale e l’ha messa online pertura ai nuovi strumenti tecnologici, nella sua piattaforma nel 2015». Il ri- riesce a dialogare con il mondo. È av- sultato è stato più che positivo. Lo spie- venuto con una ricerca che, all’inizio, ga Matteo Mazzoni, dottore di ricerca doveva essere una banca dati sui toscani in storia moderna e contemporanea e nel mondo che avevano preso parte alla direttore dell’Istituto. «Oltre alle con- guerra e, su impulso dei ricercatori e dei gratulazioni dei nostri committenti, dirigenti dell’Istituto, è presto diventata ci sono arrivate mail di apprezzamen- una suggestiva mostra virtuale, L’etnicità to e segnalazioni di nuovi dati dagli in guerra, ospitata nella sezione Momen- Stati Uniti, dal Canada, dal Brasile, ti storici del Google Cultural Institute e dal Lussemburgo e dall’Italia. Siamo dedicata di fatto a tutti i combattenti di riusciti a raggiungere in tutto il mondo origine italiana. «La ricerca ci era stata commissionata dalla Regione Toscana e dalla Consulta dei toscani nel mondo», i figli dei toscani che hanno combattuto negli eserciti alleati contro il nazismo. Con la comunità brasiliana di Firenze “ IlCultural Google spiega Simone Neri Serneri, ordinario abbiamo deciso una nuova iniziativa, Institute è uno di storia contemporanea all’università di per studiare e ricordare la presenza dei strumento Siena e presidente dell’Istituto. «Assieme soldati brasiliani in Italia». Bilancio ai ricercatori abbiamo convenuto che, positivo, dunque. «Sì, la piattaforma prezioso per oltre ai dati e alle schede su ogni singo- Google è uno strumento prezioso per accrescere lo soldato che aveva combattuto negli valorizzare i patrimoni documentari, la conoscenza eserciti americani, canadesi, brasiliani, parla ai nativi digitali e consente, con del passato australiani e così via – schede consulta- nuovi mezzi, di accrescere le conoscenze bili nel portale www.toscananovecento. del passato e di suscitare riflessioni e e suscitare riflessioni analisi sulla complessità del presente. e analisi sul presente ” Stiamo già pensando a nuove mostre da realizzare con il Cultural Institute». Nelle foto: lo screenshot iniziale della mostra virtuale L’etnicità in guerra e uno dei suoi 95 elementi; Simone Neri Serneri, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana, e Matteo Mazzoni, dottore di ricerca in storia moderna e contemporanea e direttore dell’Istituto www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —7
LA BIENNALE DI V ENEZIA C o m i n c i ata c o m e u n e s p e r i m e n t o c o n l a d i g i ta l i z z a z i o n e d e l l a m o s t r a d e l 1999, l a c o l l a b o r a z i o n e c o n i l G o o g l e C u lt u r a l I n s t i t u t e p r o s e g u e . E s i a r r i c c h i s c e a d e s s o c o n l a c o n d i v i s i o n e d e l l a m o s t r a d e l 2015 La Biennale di Venezia, che compie 120 nale, Paolo Baratta. E aggiunge: «Tra le anni, è il grande ambasciatore della cultu- istituzioni culturali, la Biennale ha un ra italiana nel mondo e, al tempo stesso, compito particolare, quello di ricercare e il luogo di incontro, selezione e valoriz- diffondere conoscenza sulle arti contem- zazione privilegiato della cultura mon- poranee. L’accesso ai risultati delle nostre diale. Al lungo cammino nel campo delle ricerche, ovvero le nostre mostre nei vari arti contemporanee, cominciato nel 1895 campi in cui operiamo, è uno dei temi e oggi più vivace che mai, si sono aggiun- centrali della nostra esistenza. Favorirne ti negli anni la Musica (1930), il Cinema l’accesso è certamente nostro compito (1932), il Teatro (1934), l’Architettura precipuo. Usare tecnologie nuove che (1980) e la Danza (1999). E il 2015 ha consentano di coinvolgere un uditorio visto un nuovo record, con 89 Paesi par- più ampio sulle nuove visioni dell’arte tecipanti alla Biennale Arte (erano 59 e dell’architettura, ma anche le visioni e nel 1999). Con il Google Cultural Insti- l’ascolto nel campo della musica piutto- tute la Biennale di Venezia ha avviato una sto che non del cinema, è dunque per noi collaborazione che, avvalendosi del suo un passaggio essenziale. ASAC (l’Archivio Storico delle Arti Con- Questo accordo che realizziamo con Go- temporanee), ha condiviso sull’Art ogle è un primo esperimento molto im- Project l’edizione 1999 della Biennale portante, ma credo che possa avere svi- Arte curata da Harald Szeemann, la pri- luppi futuri per alcuni aspetti ancora “cheUsareconsentano tecnologie di ma a poter contare in modo stabile sugli spazi dell’Arsenale, capaci di consentire lo sviluppo di due dimensioni fondamenta- imprevedibili. Ci lavoreremo! Ad una capacità tecnologica maggiore, faremo corrispondere anche una maggiore ca- raggiungere li: la mostra affidata al curatore nominato pacità editoriale, nel senso di sapere un uditorio più ampio dalla Biennale e la presenza crescente dei utilizzare meglio lo strumento tecnologi- è essenziale. padiglioni nazionali, cui si aggiungono co sia per nostra documentazione e sia ai una serie di eventi collaterali. fini di coloro a cui vantaggio tutto questo Per questo l’accordo «La collaborazione continua, dopo è destinato, ovvero il pubblico. La scom- con Google questo primo esperimento, con la condi- messa che noi vogliamo compiere è quel- potrà avere visione della 56. Esposizione Internazio- la non di sostituire alla visione diretta sviluppi futuri nale d’Arte 2015, All the World’s Futures quella virtuale o trasmessa ma, al contra- - Parliament of Forms, curata da Okwui rio, che quest’ultima invogli maggior- ancora imprevedibili Nelle foto: due sale della Biennale Arte; Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia ” Enwezor» spiega il presidente della Bien- mente alla conoscenza diretta». FONDAZIONE TORINO M USEI V i s i t e g u i d at e v i r t u a l i , c o l l e z i o n i o n l i n e , a pp p e r d i s p o s i t i v i m o b i l i , o p e r e d ' a r t e c h e a pp r o d a n o s u l b r ow s e r C h r o m e : T o r i n o è d i n a m i c a e s e mp r e p i ù c o n n e s s a . E i v i s i tat o r i , a n c h e o n l i n e , c r e s c o n o Patrizia Asproni, presidente della no tutti la visita guidata con Street View Fondazione Torino Musei, promuo- e una collezione complessiva di oltre ve a pieni voti la collaborazione con 250 elementi. «La nostra collaborazione Google.«Nell’ambito del Google Cul- con il Google Cultural Institute è inizia- tural Insitute, l’Art Project è per noi ta alla fine del 2013, il lancio ufficiale è un esempio virtuoso di come si deve avvenuto nel settembre 2014. Abbiamo fare disseminazione culturale». I quattro lavorato in sinergia con le squadre degli musei torinesi che fanno parte della fon- ingegneri e dei fotografi e con chi faceva dazione sono la GAM Galleria Civica le riprese dello Street View. È stato mol- di Arte Moderna e Contemporanea, to emozionante, ed è stata una grande Palazzo Madama Museo Civico di Arte soddisfazione vedere online contem- Antica, il MAO Museo di Arte Orienta- poraneamente sia le visite guidate, sia le, e il Borgo Medievale. «In un mondo le foto in altissima risoluzione delle sempre più globalizzato, aderire a un nostre opere». Il lavoro, a Torino, pro- progetto come quello proposto dal segue: «Per tre musei – Gam, Mao e Pa- Google Art Project è importantissimo: lazzo Madama – abbiamo sviluppato le significa essere presenti in un contesto app per i dispositivi mobili, e siamo stati mondiale. Noi che all’interno dei musei fra le prime istituzioni italiane a aderire lavoriamo molto sull’audience deve- a un progetto piccolo ma molto inte- lopment, teniamo a essere conosciuti, a ressante, un’estensione di Art Project essere disseminati e soprattutto a essere per il browser di navigazione Chrome: visti. Il Google Art Project ci permette il lettore che apre una tab trova a tutto un co-branding molto forte e la possi- schermo l’immagine di un’opera d’arte, bilità per i nostri musei di essere allegati e tra queste ci sono le nostre», spiega a un marchio importante e molto ben Carlotta Margarone, che nella Fon- conosciuto, nonché un’operazione di dazione Torino Musei è responsabile co-marketing culturale estremamente di comunicazione, marketing e web. “cheL’Artoperiamo importante. Soprattutto nei confronti «Con il team del Google Cultural In- di un pubblico giovane che è abituato ad stitute abbiamo incontri di lavoro set- Project è per noi accedere ai motori di ricerca in maniera timanali, stiamo ragionando su nuovi nei musei molto semplice e diretta». Dinamici e progetti, e i risultati sono confortan- un esempio virtuoso di come si connessi, i quattro musei torinesi offro- ti: negli ultimi novanta giorni circa 21.000 utenti hanno fatto accesso devono fare disseminazione e divulgazione culturale ” a uno dei nostri musei attraverso le collezioni di Art Project». Nelle foto: una sala di Palazzo Madama; Osvaldo Licini, Marina (1957), Galleria Civica di Arte Moderna; Patrizia Asproni, presidente della Fondazione Torino Musei, e Carlotta Margarone, responsabile comunicazione marketing e web www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —8
1 ART P RO J ECT cassino (frosinone) -CaMusAc-Museo d'Arte 2 Contemporanea di Cassino Marco Palmezzano, Madonna con il bambino in trono, 1521, Galleria Bruno Munari, Progetto per “Negativo-Positivo”, dei dipinti antichi della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Cesena 1950, MAGA - Museo Arte Gallarate cesena -Galleria dei dipinti antichi 1 della Fondazione e della genova delle Arti del XXI secolo -Fondazione per l'Arte Cassa di Risparmio di Cesena -Musei di Strada Nuova -Mercati di Traiano Moderna e Contemporanea -Musei Capitolini CRT ferrara giardini naxos (messina) -Musei di Villa Torlonia -Galleria Civica di Arte -Museo Archeologico -Emergence -Museo Carlo Bilotti Moderna e Contemporanea Nazionale -Museo dell'Ara Pacis -MAO-Museo di Arte Orientale milano -Museo della Civiltà Romana -Palazzo Madama Museo Civico firenze -fondazione federica galli -Museo delle Mura di Arte Antica -Galleria degli Uffizi -Collezione della -Museo di Roma -SAM-Street Art Museum -Museo di Palazzo Vecchio Fondazione Cariplo -Museo di Roma in Trastevere -Museo Bagatti Valsecchi -Museo di Scultura Antica venaria (torino) gallarate (varese) -Museo Diocesano Milano Giovanni Barracco -La Venaria Reale -MAGA-Museo Arte Gallarate 2 -Museo Napoleonico -Museo Poldi Pezzoli -Museo Pietro Canonica venezia murano (venezia) -Street Art Rome - Ca' Pesaro-Galleria Borgo Medievale 3 -Museo del Vetro Internazionale d'Arte rovereto (trento) Moderna reggio emilia -Mart, museo di arte -Ca' Rezzonico-Museo del -Musei Civici moderna e contemporanea Settecento veneziano -La Biennale di Venezia- roma siena Archivio Storico delle Arti -Casa Museo Alberto Moravia -Fondazione Musei Senesi Contemporanee 4 -Centrale Montemartini 4 -Museo Correr -Galleria d'Arte Moderna torino -Palazzo Ducale Centrale Montemartini -MAXXI Museo nazionale -Borgo Medievale 3 -Palazzo Grassi -Palazzo Mocenigo , momenti storici 3 Piazza del Campo Steve Allen, Getty Images bra (cuneo) -Fondazione Slow Food per la Biodiversità-Arca del Gusto liguria firenze -Cinque Terre -Archivi Alinari -Istituto Storico della marche wo r l d Resistenza in Toscana -Centro storico di Urbino -Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della puglia wo n d e r s Scienza -Castel del Monte, Andria -Teatro della Pergola- -Trulli di Alberobello Fondazione Teatro della Toscana sardegna -Su Nuraxi, Barumini 4 1 gardone riviera basilicata (brescia) Casa di Gabriele D’An- -Chiese rupestri, Matera sicilia nunzio, Stanza del -Città tardo barocche della -Vittoriale degli Italiani 1 Mappamondo, Gio- vanni Vanoglio, Vitto- campania Val di Noto riale degli Italiani -Area archeologica di Pompei -Etna milano -Centro storico di Napoli -La Triennale -Costiera Amalfitana toscana -Reggia di Caserta -Centro storico di Firenze pioltello (milano) -Fondazione 3M -Centro storico di San emilia romagna Gimignano -Ferrara, città del -Centro storico di Siena 3 roma Federico Fellini torna in Italia dopo aver vin- Rinascimento, e delta del Po -Piazza del Duomo, Pisa -Istituto Luce Cinecittà 2 to l’Oscar per Otto e -ministero delle politiche mezzo, 1963, Istituto agricole alimentari e Luce Cinecittà 2 lazio -Chiostro dei Santi Quattro forestali Coronati, Roma -Museo Centrale del -Tempio di Ercole, Roma Risorgimento -Tempio di Portuno, Roma m a d e i n i ta ly -unioncamere -Villa Adriana, Tivoli -Villa d'Este, Tivoli 168 mostre virtuali 4 Su Nuraxi, Dea-A. Vergani / Getty Images www. g o o g l e . c o m / c u lt u r a l i n s t i t u t e —9
Allegato a ‘Prima Comunicazione’ n. 465 - Ottobre 2015 - DIRETTORE RESPONSABILE: Umberto Brunetti CONDIRETTORE: Alessandra Ravetta A CURA DI: Roberto Casalini GRAFICA: Bianca Milani E D I TO R I A L E G E N E S I S S R L V i a V i n c e n z o M o n t i , 1 5 - 2 0 1 2 3 M i l a n o - Te l e f o n o : 0 2 . 4 8 . 1 9 . 4 4 . 0 1 ( 6 l i n e e r. a . ) F a x r e d a z i o n e : 0 2 . 4 8 . 1 8 . 6 5 8 - p r i m a @ p r i m a o n l i n e . i t STAMPA Rotolito Lombarda spa - Via Sondrio, 3 - 20096 Seggiano di Pioltello (Mi) Registrazione del Tribunale di Milano n. 174 del 21.4.1973 - Iscrizione nel Registro degli Operatori della Comunicazione n. 2713 Il I l t e a m Google d i Cultural G o o g l e s i Institute è m e t t e r à una piattaforma r a p i d a m e n t e i n gratuita. I g.co/cisignup musei, c o n t a t t o le c o n m e t t e r e o n l i n e l e l o r o c o l l e z i o n i, l a l o r o at t i v i t à o i l o r o m o n u m e n t i p o s s o n o s c r i v e r e a le fondazioni, gli enti culturali pubblici e privati senza fini di lucro che desiderano l o r o . gallerie, google cultural institute
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