Museo del Sintesi - Rijksmuseum - Fondazione Symbola
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Museo del Futuro Sintesi ERASMUS+ / SECTOR SKILLS ALLIANCES Mu.SA: Museum Sector Alliance Result Number: R1.1 575907-EEP-1-2016-1-EL-EPPKA2-SSA www.project-musa.eu Title: Project Management Handbook Version: DRAFT Editori Domenico Sturabotti Direttore Fondazione Symbola Table of Contents Romina Surace Ufficio Ricerche Fondazione Symbola Gruppo 1. ThediMu.SA lavoro project .............................................................. 7 Sabina Rosso Fondazione Symbola 1.1 Key Romina Information Surace Fondazione ............................................................. Symbola 7 Antonia Silvaggi Melting Pro Learning 1.2 The Mu.SA Consortium ....................................................7 Grafica 1.3 Aims and Objectives .......................................................8 Viviana Forcella Fondazione Symbola 1.4 Mu.SA Results ................................................................9 Fotografie Il report contiene immagini date in concessione dai partner di progetto o su licenze 1.4.1Commons Creative Overview of short-term results ...................................9 1.4.2 ISBN Summary of Project Results...................................... 12 9788899265182 1.4.3 Summary of Key Project Deliverables ........................ 18 Mu.SA Project (2016-2019) 2. Management Il progetto & Communication Mu.SA “Museum Strategy Skills Alliance” ............................. ha lo scopo di diminuire la distanza24 crescente tra formazione accademica e mondo del lavoro, in seguito alla rapida adozione delle tecnologie di- 2.1nelWorking gitali Methodology, settore museale roles and e all’emergere responsibilities di nuovi ............... profili professionali. Per 24rispondere alla man- 2.2 Steering Committee ...................................................... 27
canza di capacità digitali nel settore museale e supportare la formazione continua degli operatori del settore, il progetto Mu.SA sta sviluppando un innovativo percorso formati- vo. Il progetto triennale Mu.SA (01/11/2016-31/10/2019) è finanziato dalla Commissione Euro- pea nell’ambito del programma Erasmus + Sector Alliances. 575907-EEP-1-2016-1-EL-EPPKA2-SSA www.project-musa.eu Mu.SA Consortium Il partenariato Mu.SA è ricco e variegato, composto da istituzioni di alta formazione, cen- tri di ricerca indipendenti e nazionali, organizzazioni culturali e sociali, oltre ad un grande network europeo. Capofila Hellenic Open University (HOU) Greece Partners di progetto Symbola – Fondazione per le qualità italiane Italia Melting Pro Learning (MeP), Italia ICOM Portugal, Portogallo Link Campus University (LCU), Italia National Organisation for the Certification of Qualifications and Vocational Guidance (EOPPEP), Grecia University of Porto (U.PORTO), Portogallo Institute of Vocational Training AKMI (AKMI), Grecia Istituto per I Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna (IBACN), Italia ICOM Greece, Grecia Culture Action Europe (CAE), Belgio Mapa das Ideias (MAPAS), Portogallo La riproduzione e/o diffusione parziale o totale delle informazioni contenute nel presente volume è consentita esclusivamente con la citazione completa della fonte: “Symbola Foundation – Museum of the future”. 3 The European Commission support for the production of this publication does not constitute an endorsement of the contents which reflects the views only of the - authors, and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. 2
Internet è oggi quello che fu lelettricità per negli 80 su musicassette, nei 90 su cd: poi il secolo scorso: un grande acceleratore di sono arrivati gli mp3, il download, lo streaming, innovazione. Ogni giorno nel mondo vengono con nuovi device (dai Pc agli iPod ai telefonini) inviate circa 300 miliardi di mail, realizzati 5 e piattaforme di vendita (iTunes, Google play, milioni di post, oltre 500 milioni di tweet e Amazon, Spotify) dalle quali attingere. Il ruolo 20 miliardi di pagine web consultate solo nel delle major, che un tempo orientavano le principale motore di ricerca (nel 1997 il motore dinamiche del mercato e gli equilibri della filiera, di ricerca Altavista ne esaminava “solo” 8000). è stato ridimensionato e ridefinito: negli anni tra Più della metà della popolazione mondiale il 2001 e il 2013 i ricavi dellindustria mondiale accede regolarmente a internet (in crescita del sono passati da 27,6 miliardi a 153. I vecchi 10% rispetto al 2015)1 ed usa uno smartphone, device e i vecchi mercati (quello del vinile, ad mentre più di un terzo ha un account attivo esempio) non sono scomparsi, ma vivono ormai sui social media (in crescita del 21% rispetto in un ecosistema completamente rinnovato. lanno precedente). E se più di una persona La musica è solo uno degli esempi di come il su cinque nel mondo ha effettuato almeno un digitale cambi la carte in tavola. I testi, che una acquisto online negli ultimi 30 giorni, anche volta si fruivano sui libri comprati in libreria o il numero delle abitazioni collegate alla rete sui giornali acquistati in edicola, oggi si leggono è in forte crescita. In Europa nel 2015 erano su internet o si scaricano su kindle, tablet o l83%, in aumento del 13% rispetto al 20102. cellulare. Le librerie non sono scomparse, Dati impressionanti che disegnano una società ma giganti come Borders, la seconda grande in grande trasformazione, dove le nuove catena Usa, hanno chiuso i battenti. Piattaforme tecnologie pervadono tutti gli aspetti della vita, come Booking hanno rivoluzionato il modo di spesso modificando stili di consumo e prodotti. organizzare viaggi e vacanze, a vantaggio dei Nell’industria della musica lavvento delle consumatori e a danno delle agenzie di viaggio tecnologie digitali ha rivoluzionato il rapporto tradizionali. La Kodak, unica impresa insieme tra artisti, case discografiche, negozi di musica al a General Electric in vetta nella classifica per dettaglio e consumatori, con la nascita di nuovi capitalizzazione finanziaria per quasi tutto il modelli di business. La musica è sempre fatta secolo scorso, è scomparsa in pochi anni, non di note, ma negli anni 70 viaggiava su vinile, perché non si facciano più fotografie, ma perché la tecnologia ci ha regalato nuovi strumenti: le 1 http://wearesocial.com/it/blog/2017/01/digital-in-2017- in-italia-e-nel-mondo 3 I valori si riferiscono al fatturato dell’industria (trade 2 Cultural Statistics 2016 edition, Eurostat. revenues), IFPI Report 2013.
compatte digitali e poi i cellulari. a queste nuove dinamiche, a favore di Cosa accadrà al mondo dei musei quando il sistemi più orizzontali e nuovi linguaggi digitale mostrerà tutte le sue potenzialità? di comunicazione. Un tempo queste Che caratteristiche avrà il museo del futuro? istituzioni culturali esibivano oggetti. Oggi Come riuscirà a cogliere le opportunità mettono in connessione la pluralità di idee messe in campo dallinnovazione digitale? Di e conoscenze che popoli diversi hanno quali competenze ha oggi bisogno il settore sviluppato a partire da questi oggetti. per traghettare listituzione museale dal Mettere in condivisione le proprie collezioni Novecento alla contemporaneità? Abbiamo e la molteplicità dei contenuti generati dai posto queste domande a dieci musei suoi reperti, allinterno e fuori dal museo, è europei di fama internazionale, custodi il compito che oggi il museo è chiamato a di collezioni di diversa natura e di diversa svolgere, on-site e on-line. scala, per capire che ruolo sta giocando il driver digitale nel rinnovamento del settore. 1. Dove sta andando il museo del La liquefazione delle gerarchie e delle funzioni sociali spinge allapertura dei musei, futuro non più sistemi chiusi di novecentesca La cultura digitale rinnova il lessico dei memoria, ma parti di sistemi ampi di musei, tra le parole d’ordine del futuro cè relazioni scientifiche, culturali, territoriali. sicuramente condivisione. Condividere le Lutente non è più solo consumatore di collezioni e gli spazi, creare connessioni con prodotti culturali, ma soggetto sempre più nuovi pubblici, anche quelli apparentemente attivo nella produzione e nella veicolazione distanti. La condivisione è opportunità di dei contenuti. Il museo del futuro o sarà crescita, strumento di marketing indiretto opera collettiva o non sarà. Sviluppato e per ampliare i propri pubblici. co-creato con le ampie comunità che lo Con l’affermarsi della centralità del sostengono, capace quindi di una maggiore pubblico, il tipo di esperienza che il museo condivisione delle scelte. In questa è in grado di offrire ai suoi visitatori, on-site transizione, linnovazione digitale fornisce e on-line, diventa il cuore della sua offerta 5 linfrastruttura che moltiplica le opportunità culturale. La conoscenza approfondita dei di scambio, accessibilità e partecipazione. propri pubblici è lelemento indispensabile - I musei hanno avviato un lungo processo per soddisfare al meglio la richiesta di che li sta portando a ritararsi rispetto contenuti culturali da fruire attraverso 4
l’esperienza, dove la componente cognitiva contenuti culturali, grazie a nuove forme si unisce a quella emozionale. I visitatori, da di interazione, servizi e metodologie di parte loro, saranno sempre più attratti dalla apprendimento. Il museo del futuro è, quindi, e capacità del museo di raccontare storie in cui arriviamo qui alla terza parola chiave, co-creato immedesimarsi, presentate con uno sguardo con le persone, sempre più opera collettiva, sul intimo e autentico, in grado di colpire le modello del web 2.0, alimentata e promossa persone non solo attraverso il pensiero, ma dalla cittadinanza locale e scientifica. È così anche attraverso le emozioni. Arriviamo così alla che il valore sociale dell’istituzione museale seconda parola: storytelling, mezzo attraverso crea generatività nelle comunità. In questo il quale oggi passa l’apprendimento moderno4. modo il museo diventa un posto da frequentare E se il fine è agevolare un nuovo modo di creare fin da piccoli, nella vita di tutti i giorni, al pari coinvolgimento a lungo termine nel pubblico, del cinema, il parco, il supermercato. In poche il museo del futuro opterà per un mix virtuoso parole: non un tempio rivolto al passato, ma di storytelling diretto (il museo si racconta) un’istituzione viva che guardi al futuro, capace e indiretto (i visitatori raccontano il museo), a di stimolare la partecipazione e la creatività del favore di uno storytelling partecipativo, grazie suo pubblico, a tutti i livelli. Il museo deve quindi a cui il museo incoraggia gli individui a creare aspirare ad essere rilevante per la società, come storie personali e connessioni con il museo e luogo dispirazione e stimolo per la produzione con la storia che esso rappresenta, sia che si di nuovi significati. Il beneficio sarà a 360 gradi: tratti dei suoi pubblici o del suo staff. individuale e dellintera comunità. In parallelo, per supportare il cittadino a In sintesi il museo del futuro, sarà un museo districarsi nella miriade di informazioni, più affettivo con cui instaurare relazioni di scientifiche e pseudoscientifiche, in cui siamo vario genere, in cui dimensione fisica e digitale quotidianamente immersi, oggi i musei sono saranno sempre più interconnesse, due facce chiamati a rispondere ai reali bisogni della della stessa medaglia, sia per i visitatori che per società: trovare dei ponti tra varie discipline il personale. e conoscenze. Da un lato, i cittadini come destinatari di informazioni; dall’altro, come 2. In che termini il digitale sta cambiando protagonisti nei processi di produzione dei questa istituzione culturale 4 Carson G., The End of History Museums: What’s plan B?, Le tecnologi digitali sono un mezzo per in The Public Historian, Colonial Williamsburg Foundation, 2007. realizzare la mission museale più che un fine a
sé. Per questo investono tutti gli ambiti della delle esigenze dellistituzione museale e vita museale e, seppur in misura diversa, lallineamento con alcuni standard imposti riguardano il lavoro di tutto il personale. dal software. Lo sviluppo delle nuove Tutto parte dalla digitalizzazione del tecnologie non riguarda solo il lavoro di patrimonio, database da cui il museo archivisti e conservatori, ma anche quello attinge tutti i suoi contenuti. Grazie alle dei curatori, sempre più impegnati nella scansioni 3D oggi è possibile avere archivi raccolta di opere digitali. Negli ultimi anni, digitali di altissimo livello, che permettono infatti, l’internet art è in crescita e alcuni un accesso rapido e immediato a tutta una musei hanno già inaugurato nuove collezioni serie di informazioni relative alle collezioni accessibili solo sul web. conservate. Il vantaggio è per tutti gli Oltre al patrimonio, a farsi sempre più stakeholder, sia interni (per l‘organizzazione digitale è la comunicazione, chiamata di mostre, la scelta su eventuali acquisizioni, a coniugare contenuto cognitivo ed la stima del patrimonio, etc.) che esterni emozionale, in linea con le richieste dei (per attività di ricerca, richieste di prestito suoi visitatori, fisici e virtuali. Grazie ai da parte di altri musei, etc). Per la messa social media i musei possono approfondire in rete del catalogo digitale, accanto a i rapporti con i propri pubblici, sia nel corso musei che hanno già reso accessibile al della visita, sia da casa. In base al target da pubblico gran parte del loro patrimonio, ce raggiungere, personalizzano contenuti e ne sono molti altri impegnati nella ricerca linguaggi. Età, genere, provenienza, livello del sistema di visualizzazione più adatto. di scolarizzazione e interessi sono tutte A volte i musei ricorrono a software già informazioni necessarie per sviluppare una esistenti; in altri casi, invece, decidono di comunicazione adeguata. A rendere unica sviluppare dei prodotti ad hoc, in stretta e personalizzata la comunicazione, oltre sinergia con i loro fornitori. Nella seconda che la visita al museo, intervengono l’analisi ipotesi, lo staff museale mantiene un ruolo dei big data e la profilazione degli utenti, importante nella definizione dei criteri da con cui è possibile venire a conoscenza di seguire per lo sviluppo di sistemi funzionali. una serie di dati riguardanti le opinioni e 7 Spesso, l’integrazione tra le richieste del le preferenze degli utenti, prima, durante museo e le soluzioni proposte dalle aziende (attraverso i iBeacon) e dopo la sua visita di information technology richiede molto – fisica e virtuale che sia, per preparare - tempo, per coniugare lalta specificità un’offerta culturale ad hoc. Oltre ad una 6
maggiore personalizzazione dei contenuti, aggiornate sui cambiamenti incessanti che quello che riesce a fare un social media il mondo dellimmagine e del suono vivono team oggi va oltre le esigenze tradizionali di ogni giorno. Anche realtà aumentata e game comunicazione. Il lavoro di questi professionisti design possono avere un ruolo rivoluzionario in alimenta ogni giorno la vita delle istituzioni questo: riuscendo a far “vivere” le opere d’arte museali nel web, mettendo in connessione in maniera del tutto nuova e unica, offrono tutte le attività svolte e le conoscenze che il opportunità ancora tutte da esplorare. Nella museo vuole condividere. Così facendo, cresce progettazione di ambienti immersivi e applied la reputazione dellistituzione tra i diversi games va tenuto conto che il museo è un luogo pubblici, di pari passo con la sua capacità di in cui il visitatore cerca in ugual misura evasione produrre nuovi contenuti culturali. e sviluppo cognitivo. Il gaming, inoltre, Dalla comunicazione alla fruizione digitale. favorisce la partecipazione attiva, l’interazione Altrettanto importante è la produzione di degli utenti e fidelizza i rapporti con l’utente, contenuti attraverso la creazione di supporti prima e dopo la visita. La scelta tra i mezzi digitali aggiuntivi, destinati alle situazioni più tecnologici da utilizzare dipende dagli obbietti varie: dagli allestimenti nelle sale espositive, che il museo vuole raggiungere, oltre che dalle agli strumenti di arricchimento della visita, sue disponibilità finanziarie. In tutti i casi, il fine alla realizzazione di eventi. Lo sviluppo di è lo stesso: sviluppare tecniche innovative di supporti digitali aggiuntivi è indispensabile per apprendimento che non si limitino a fornire agli consegnare al visitatore, in modo immediato e utenti delle nozioni, ma a favorirne l’assimilazione intuitivo, tutta una serie di informazioni in grado attraverso un coinvolgimento di tipo emotivo. di avvicinarlo al modo di lavorare dell’artista, Quello che bisogna evitare è la banalizzazione alla sua personale idea di arte, al mondo in degli strumenti tecnologici: se non inseriti in una cui si è sviluppata la sua opera e via dicendo. strategia complessiva, possono tramutarsi in I mezzi utilizzati fino ad oggi non consentono inutili gadget incapaci di apportare alcun valore alle persone meno addentro a questo mondo aggiunto all’esperienza e all’apprendimento. In di sentirsi davvero coinvolte e di cogliere più, in un museo contemporaneo la tecnologia appieno l’opera e i suoi significati. Per questo, digitale è indispensabile ma non deve bloccare alcuni musei si sono dotati di dipartimenti la percezione del reperto e lempatia unica interni dedicati alla produzione audio-video, che solo la sua materialità può generare. seppur fondamentale rimane la collaborazione Nella società digitale, il museo deve rimanere con professionalità tecniche specifiche, il luogo dove l’utente entra in connessione
intima e diretta con gli oggetti conservati. finanziari ed amministrativi) allinsieme di La disponibilità di un tablet o il ricorso alla attività e indicatori che consentono ai musei realtà aumentata, ad esempio, non devono di valutare il modo in cui vengono percepite impedire di cogliere appieno la potenzialità (es. la soddisfazione degli utenti), per rivedere degli oggetti. Mentre unesperienza filtrata strategie sulla base dei risultati raggiunti. attraverso uno schermo può avvenire Nei processi gestionali - amministrativi, ovunque, entrare in connessione con i linnovazione digitale rende più efficiente e reperti di un museo è unesperienza unica. standardizzate le misurazioni. Un sistema di Quella che serve, è una tecnologia che cè biglietteria digitale integrato, ad esempio, ma che non si vede, che non porti altrove che consente lacquisto e la prenotazione ma che, al contrario, faciliti l’engagement di una serie di servizi on-site e on-line, non con l’oggetto. Inoltre, serve una tecnologia solo abbassa i costi, ma può essere anche che non crei gap fra nativi digitali e i diversi attrattivo per gli utenti e facilitare l’accesso pubblici, ma che sia “responsiva”, in grado a loro dati e contatti. Il tutto consente un cioè di rispondere in modo diverso a maggior monitoraggio delle performance seconda di chi la utilizza. e, sulla base delle informazioni raccolte, E accanto alla comunicazione e alla facilita l’offerta di servizi innovativi, grazie fruizione, anche il marketing e il Customer ad una migliore conoscenza dei pubblici. Relation Management ricorrono a strumenti sempre più digitali. Molte sono le istituzioni 3. Cosa può aiutare i musei ad che stanno investendo nello sviluppo di applicazioni volte a rafforzare il marketing, affrontare la sfida digitale sia per raggiungere i visitatori durante la loro L’ampia diffusione di alta tecnologia visita al museo (per esempio, avvisandoli all’interno di un museo contemporaneo di eventi che si sviluppano nel territorio), comporta la necessità di rivolgersi a degli oppure, viceversa, per richiamarli al museo specialisti per lo sviluppo e la gestione dei attraverso il geofencing una volta arrivati software utilizzati, sia che riguardino la nella destinazione turistica. gestione degli allestimenti, l’archiviazione 9 Infine, linnovazione digitale può migliorare delle collezioni o, semplicemente la gestione i processi gestionali della vita museale. Da tecnologica delle strutture, nel caso di edifici - innovativi sistemi di archiviazione (non solo all’avanguardia. Accanto a competenze delle collezioni ma anche di documenti tecniche perlopiù esternalizzate, la 8
diffusione delle tecnologie digitali richiede lo legate ai nuovi media. Molte di queste persone sviluppo di alcune competenze strategiche da utilizzano moltissima tecnologia nella loro sviluppare all’interno del museo. Questo vale in vita privata, ma non sono abituati a farlo nella particolar modo per tutto quello che riguarda loro vita lavorativa. Per questo, è opportuno la produzione di contenuti per il pubblico. Per stimolarli attraverso workshop, training, attività essere all’altezza dei cambiamenti in atto, il multidisciplinari e interdipartimentali. La personale del museo è chiamato sempre più a creazione di squadre di lavoro trasversali tra i produrre contenuti digitali di vario tipo: clip, vari dipartimenti è molto utile e assicura una video, foto e testi adatti ai social o al blogging. Non maggiore sinergia tra professionalità legate al solo il personale dedicato alla comunicazione mondo dellinformatica, della comunicazione, digitale, ma tutto lo staff museale, da chi si della curatela e della didattica. occupa di accoglienza ai curatori. La diffusione La formazione del personale va stimolata generalizzata di queste competenze a volte anche con la condivisione costante di buone trova ostacoli, da parte di chi vuole controllare pratiche, sia all’interno che all’esterno del il cambiamento o di chi, semplicemente, museo. L’apporto di alcune piattaforme digitali ne ha paura. Ma è indispensabile: ricorrere è essenziale per avere un confronto costante alla conoscenza e all’expertise del proprio con l’esterno e accrescere la propria cerchia di personale, sviluppandolo e arricchendolo contatti. Lobbiettivo è la creazione di network in base alle nuove esigenze, permette di sempre più consolidati, che sappiano andare ottenere risultati migliori nella produzione dei anche oltre il settore museale e includere, contenuti, consentendo un livello maggiore per esempio, partner strategici come gli di autenticità delle storie raccontate, e sviluppatori di software e hardware, università quindi, un maggior impatto sul pubblico. Ad o centri per linnovazione tecnologica. Alleanze oggi, sono ancora notevoli le differenze nelle che possono rivelarsi utili per la risoluzione di competenze digitali dei professionisti del alcune questioni sempre più dirimenti per il settore: a seconda del ruolo ricoperto, cè chi museo digitale, dalla conservazione a lungo utilizza gli strumenti tecnologici a disposizione termine dei contenuti digitali e all’obsolescenza in modo avanzato, chi invece ha capacità molto tecnologica degli strumenti utilizzati. più limitate. È molto importante accrescere la confidenza di tutto il personale del museo con il mondo digitale, soprattutto tra chi non ricopre ruoli manageriali e non svolge attività
4. Fattori che incidono sullo sviluppo investire è fondamentale per consolidare il posizionamento del museo. Da un lato, evita di una strategia digitale di disperdere risorse a vantaggio di prodotti La strategia digitale di un museo dipende “alla moda” ma poco in linea con la strategia da molti fattori: è una questione di complessiva dell’istituzione. Dall’altro, risorse economiche ma anche di apertura il ricorso ad un numero troppo elevato mentale e di capacità della leadership di prodotti digitali può avere un effetto di gestire il cambiamento. Maggiore è la fuorviante, a discapito della comprensione chiarezza nel definire obbiettivi e priorità, da parte degli utenti della mission museale. migliore è il coinvolgimento ottenuto In parallelo, investire nell’analisi big data per nei vari dipartimenti dellorganizzazione misurare l’impatto delle azioni realizzate per mettere in atto il cambiamento. permette di valutare costantemente la Difatti, nessun prodotto digitale qualità della proposta culturale offerta e il viene alla luce senza aver promosso suo continuo miglioramento. significative innovazioni di processo, nuovi La parola d’ordine per qualsiasi strategia comportamenti e metodologie. È necessario digitale è aumentare laccessibilità delle rendere consapevoli tutti i dipendenti e proprie collezioni, sia on-site sia on- collaboratori del museo delle potenzialità line. Per migliorare laccessibilità on- e dei benefici che il digitale può apportare site intervengono investimenti a favore nel funzionamento dellistituzione. Solo il di soluzioni tecnologiche per generare riconoscimento di tutto il personale nella uguali opportunità a vantaggio di target mission museale e la condivisione degli specifici, dai portatori di disabilità alle strumenti adottati per raggiungerla, digitali persone che vivono condizioni economico- e non, assicura il raggiungimento dei sociali svantaggiate. Da questo punto di risultati. Bisogna essere molto chiari nella vista, lofferta museale è ancora carente e definizione degli obbietti complessivi del necessita di una maggiore strutturazione museo e lavorare in modo digitale per il loro per rispondere a questa domanda già conseguimento. esistente e potenzialmente in crescita. Per - 11 Posto che il processo di miglioramento quanto riguarda il mondo on-line, incisivi è continuo ed incrementale, una ricerca sono gli investimenti rivolti all’infrastruttura di mercato approfondita e costante per digitale: in primis il sito web, elemento decidere su che tipo di prodotto digitale 10 fondante attorno cui si costruisce il brand
dell’istituzione museale. Più forte è il brand, acquisiscono tutti i diritti ad essa connessa maggiore è la capacità del museo di portare per l’utilizzo delle sue riproduzioni. Nei paesi visitatori nelle sue sale. Investire sul sito è in cui la sensibilità attorno a questo tema è importante non solo in termini di miglioramento molto alta, finanziamenti pubblici intervengo della reputazione ma va considerato come asset a pagare i diritti di copyright che altrimenti strategico in termini di business. Investire nella i musei non potrebbero permettersi (vedi qualità della piattaforma proposta, aumenta la Finlandia). Ma molte volte questo non accade. possibilità che la visita virtuale degli utenti si Inoltre, la mancanza di una normativa chiara e traduca in un’azione qualsiasi, dalla semplice trasparente sulla regolazione del copyright per iscrizione alla newsletter, all’acquisto di un le opere e le collezioni nate digitali (internet art), biglietto o di un prodotto di merchandising. non aiuta nella definizione delle metodologie di Investire in un buon sito significa generare indicizzazione per questo tipo di patrimonio. traffico ed incrementare il volume degli affari. In parallelo, avere una buona strategia nell’utilizzo 5. Opportunità per i musei di dimensione dei social è altrettanto decisivo. L’obbiettivo non sono solo le metriche, ma cercare di ridotta migliorare il livello di engagement complessivo I piccoli musei sono la maggior parte dei delle comunità di riferimento. Per fare questo è musei nel mondo. A causa della loro ridotta necessario conoscere in profondità le esigenze disponibilità di risorse, risentono molto di più degli utenti. Come precedentemente anticipato, dei grandi musei della situazione economica il tutto funziona se alla produzione di contenuti globale di crisi. E se in alcuni paesi europei la digitali partecipa tutta l’organizzazione, non solo maggioranza dipende finanziariamente dalle il social media team. Per questo, in questa fase amministrazioni locali (cosa che a volte si di transizione la cosa più funzionale è creare un traduce in minore autonomia nella produzione gruppo guida, trasversale a tutti i dipartimenti di contenuti digitali), è soprattutto a loro maggiormente coinvolti (dalla conservazione vantaggio che alcune tecnologie digitali offrono alla comunicazione, dall’ICT al marketing, fino soluzioni nuove a costi finalmente accessibili. alla didattica) per animare l’intero staff museale. Se ancora per molti piccoli musei i costi di Per quanto riguarda laumento dellaccessibilità sviluppo e gestione di un sito proprietario delle collezioni online, il copyright può risultano insostenibili, l’ampia diffusione dei rappresentare, a volte, un grande limite. Molto social media ha fortemente ridotto le barriere di spesso i musei, pur acquisendo l’opera non accesso alla comunicazione digitale, offrendo
strumenti molto potenti per la creazione di persona sia chiamata a svolgere diverse reti. Per i piccoli musei, ancor più che per mansioni che afferiscono a più discipline. i grandi musei, è indispensabile superare Il Grazie agli effetti delle tecnologie e delle modello tradizionale che li vedeva abituati reti, i piccoli musei possono sfruttare a lavorare in un mondo chiuso. Nel mondo l’effetto della “coda lunga” teorizzato da digitale anche il piccolo museo di nicchia Chris Anderson per spiegare il modello può trovare il suo target di riferimento o altri commerciale ed economico condiviso musei di nicchia dallaltra parte del mondo da Amazon e Netflix. Preso atto che per con cui collaborare e costruire dei progetti. È questi colossi il volume di vendita totale dei banale, ma l’unione fa la forza. Oggi anche i prodotti poco popolari supera quello dei piccoli musei sono chiamati ad uscire dai loro prodotti molto popolari, Anderson conclude confini per guardare oltre, sviluppare nuove che un’offerta illimitata rende illimitata attività per accrescere il proprio network di la domanda, a vantaggio soprattutto dei riferimento e stringere solide alleanze con prodotti di nicchia.5 Nel settore museale, altre istituzioni museali, più o meno vicine le tecnologie digitali consentono anche dal punto di vista geografico o tematico, ai musei più piccoli di arrivare al mercato ma anche con altri soggetti fuori dal settore globale e, più consolidate sono le reti in museale. Avviare delle collaborazioni con il cui sono inseriti, maggiore è la visibilità mondo delle università, legate allo sviluppo che riescono ad ottenere. Così, mentre il delle competenze digitali, può creare, ad consumo di cultura di massa si trasforma esempio, un terreno fertile per la formazione in un arcipelago di nicchie sempre più delle nuove generazioni di professionisti alla portata di tutti grazie al digitale, digitali. Più in generale, costruire network lattenzione e linteresse verso i musei consolidati di supporto e di collaborazione, di grandi dimensioni si riversa anche sui dentro e fuori la filiera, permette un lavoro musei di nicchia, se inseriti in sistemi di di rete più efficace nella ricerca di risorse, comunicazione territoriali che amplificano oltre che fornire l’occasione per costruire la scelta dell’utente. momenti di formazione informale con Infine, una pianificazione ragionata - 13 i grandi musei, per condividere la loro delle risorse può tornare estremamente conoscenza e sopperire alla mancanza di vantaggiosa. Se le risorse finanziarie sono figure specialiste. Nei piccoli musei, infatti, 5 C. Andwerson, The Long Tail, How Endless Choice is 12 le scarse risorse umane fanno sì che ogni Creating Unlimited Demand, Paperback 2009.
esigue, non ha senso distribuirle a pioggia: è junior. Di fatto, solo l’esperienza permette preferibile scegliere meno attività da portare di sviluppare le competenze strategiche avanti e farlo nel miglior modo possibile, sia necessarie per ottenere un buon livello di dal punto di vista della qualità del lavoro, sia in engagement. Gli analisti dei dati sono invece unottica di sviluppo. Bisogna essere strategici cruciali per leggere le informazioni raccolte ed avere in mente che tipo di pubblico si vuole sugli utenti e tradurle in attività e nuove raggiungere, per scegliere le piattaforme e gli priorità, a supporto delle scelte strategiche del strumenti più adatti. museo. Per la produzione di contenuti digitali il museo necessita di tutte le professionalità che 6. Le competenze e i profili che facilitano se ne occupano: dalla produzione editoriale a quella video e fotografica. In questo ambito, è la trasformazione digitale del museo importante offrire contenuti rilevanti rispetto Investimenti e infrastrutture digitali a al contesto e al canale utilizzato, carichi di parte, competenze e interesse dello staff significato per i pubblici cui ci si rivolge. Infine, influenzano più di ogni altra cosa la velocità considerando che la visita on-site e on-line al in cui il museo si muove nel mondo digitale. museo va intesa sempre più come un’esperienza Quello di cui il settore ha bisogno è un buon per l’utente, la user-experience è un elemento mix di competenze che spaziano dalla storia fondante di qualsiasi progetto e prodotto dell’arte alla comunicazione digitale, dal digitale da implementare. È quindi utile avere marketing online al management culturale, fino persone abili nella progettazione di sistemi con all’information technology. Ancor più funzionale cui gli utenti possano interagire con efficacia e è la contaminazione e la collaborazione tra le in modo naturale. Per questo, è indispensabile diverse professionalità presenti, in uno scambio conoscere il rapporto che i diversi pubblici reciproco di competenze. hanno con il digitale, oltre ad avere buone Le competenze digitali indispensabili per competenze di design, inteso come interaction affrontare le trasformazioni in atto riguardano design, digital design e graphic design. la comunicazione, l’analisi dei big data, la Ma le competenze digitali non sono tutto. produzione di contenuti e la user experience. Sul Per lavorare sulle collezioni digitali e mettere tema comunicazione, per un utilizzo strategico in rete la propria collezione, ad esempio, è dei social media, servono social media specialist necessario avere degli esperti di copyright che senior, a differenza di quello che accade nella sappiano muoversi con sicurezza in questo maggior dei musei dove prevalgono le figure ambito. Ma soprattutto, davanti ad un piano
di trasformazione digitale, nello staff di un staff di un museo deve saper guardare oltre museo si incontrano ancora moltissime il settore culturale, interessandosi a tutto resistenze e per questo la presenza di quello che riguarda la società e leconomia. alcune soft skills è altrettanto importante. Curiosità ad uscire dal proprio ambito di Le persone, a volte, rifiutano mansioni azione per capire cosa accade nel mondo, aggiuntive, ma soprattutto, hanno seguendo le ultime novità in tutti i campi, paura di essere immerse in un mondo digitale incluso. La centralità crescente completamente digitale. Con l’avanzare della condivisione a scapito della proprietà, dell’utilizzo della tecnologia nella vita di ad esempio, alla base della scelta di alcuni ogni giorno e nei rapporti interpersonali, musei all’avanguardia che hanno reso molte cose stanno cambiamento e le accessibile la propria collezione digitale persone stanno via via capendo che la senza restrizioni, ha preso ispirazione dalla loro crescita personale passa attraverso diffusione di alcune dinamiche sociali che lo sviluppo delle competenze digitali. Ma, riguardano la mobilità sostenibile (dal car per fare accettare il cambiamento, la cosa sharing ad Uber) e il turismo low cost (da più efficace è far capire loro di avere una Airbnb al turismo esperienziale). Motivo strategia chiara, rispetto a cosa si vuole per cui la contaminazione tra settori è fare e a dove si vuole arrivare, per ognuna strategica e lavorare con partner diversi delle azioni intraprese. Serve quindi una favorisce le nuove idee. Bisogna quindi buona leadership che sappia alimentare e saper pianificare in modo strategico, coordinare il lavoro di persone motivate e guardando aldilà degli obbiettivi di breve carismatiche. Riguardo l’utilizzo dei social, termine. E visto che lavorare con persone ad esempio, i risultati che si possono con background diversi è auspicabile sia raggiungere, sono molto diversi a seconda allinterno che allesterno del museo, la che le persone che se ne occupano abbiano capacità di lavorare in gruppo è decisiva, il carisma, le capacità comunicative e così come avere una mentalità aperta e una persuasive necessarie a generare interesse predisposizione alla collaborazione. all’interno delle community e a fidelizzare il Linteresse delle persone è alla base della - 15 loro seguito. E non solo: la predisposizione al qualità del loro lavoro. Capacità e dedizione cambiamento, all’apprendimento continuo si sviluppano laddove cè passione. e lo spirito di iniziativa sono indispensabili Stimolare linteresse e la passione verso 14 in tutti i dipartimenti, a qualsiasi livello. Lo il mondo e le tecnologie digitali è quindi
la chiave per favorire il cambiamento. Il tutto che riguarda la pianificazione e la gestione di in un ottica di “gardening management”6, in un piano di comunicazione digitale efficace, cui lobbiettivo del management è lo sviluppo svolge un ruolo di mediazione a tutto tondo dei singoli, perché lo sviluppo di unistituzione tra il museo e l’esterno, riuscendo a parlare ai passa attraverso lo sviluppo degli individui che diversi stakeholders, sia che si tratti di partners la fanno vivere ogni giorno con il loro lavoro. con cui collaborare, sia che si tratti delle diverse I profili che servono in questa fase di comunità, online e offline, da coinvolgere. trasformazione sono capaci di coniugare tradizione e innovazione. Si tratta di figure che hanno sviluppato competenze curatoriali, scientifiche o editoriali e che, allo stesso tempo, sanno coniugare i saperi “tradizionali” ad una conoscenza approfondita dei nuovi mezzi di comunicazione digitale. Nella maggior parte dei casi è preferibile formare i profili esistenti con le nuove competenze digitali, piuttosto che assumere figure ex novo, anche considerando le ridotte capacità economiche a disposizione della maggior parte delle istituzioni culturali. Per diffondere una cultura digitale e fare acquisire le competenze digitali necessarie a modernizzare il museo di oggi si afferma una figura chiave: il Cultural ICT Consultant, responsabile della strategia digitale del museo e della pianificazione finanziaria destinata alle risorse tecnologiche. Il profilo è strategico per tutti i musei che vogliono rispondere al meglio alle sfide della trasformazione digitale in atto perché, oltre a conoscere tutto quello 6 http://www.ilgiornaledellefondazioni.com/content/ la-vera-risorsa-dei-musei-italiani-sono-le-sue-persone- perch%C3%A9-il-denaro-segue-le-idee
Cosa accadrà al mondo dei musei quando il digitale mostrerà tutte le sue potenzialità? Che caratteristiche avrà il museo del futuro? Come riuscirà a cogliere le opportunità messe in campo dall’innovazione digitale? Di quali competenze ha oggi bisogno il settore per traghettare l’istituzione museale dal Novecento alla contemporaneità? - 17 16
Abbiamo posto queste domande a dieci musei europei di fama internazionale, custodi di collezioni di diversa natura e di diversa scala, per capire che ruolo sta giocando il driver digitale nel rinnovamento del settore. Qui di seguito, l’elenco dei musei intervistati: Hermitage Kiasma Museum of Contemporary Art MAAT Museum of Art, Architecture and Technology MUSE Museo delle Scienze di Trento Musée du Louvre
National Museum Wales Amgueddfa Cymru Museo Nacional del Prado POLIN Museum of the History of Polish Jews Rijksmuseum Victoria and Albert Museum - 19 Le interviste sono nella versione integrale inglese e verranno pubblicate in doppia lingua sul nostro sito www.symbola.net e sui nostri social network 18
Bibliografia ARUP, Museum in the digital Age, 2014. Digital R&D Fund for the Arts, Arts and Humanities http://publications.arup.com/publications/m/mu- Research Council, Nesta, Digital Culture 2015 Re- seums_in_the_digital_age port, United Kingdom, 2015. http://www.artscouncil.org.uk/sites/default/files/ Axiell, Digital transformation in the Museum Indu- download-file/Digital-Culture-2015-Final.pdf stry, 2016. http://d3kwy1mfkdaadt.cloudfront.net/sites/de- e-CULT Skills, Lifelong Learning Programme, 2015. fault/files/Axiell%20ALM%20Digitise%20Museu- http://www.e-jobs-observatory.eu/si- ms%20Report.pdf tes/e-jobs-observatory.eu/files/eCultSkills_Role_ profiles_EN.pdf Andwerson C., The Long Tail, How Endless Choice is Creating Unlimited Demand, Paperback 2009. Espinós, Alex., Museums on social media: Analyzing growth through case studies, MW2016: Museums Carson G., The End of History Museums: What’s and the Web 2016. Published January 31, 2016. Con- plan B?, in The Public Historian, Colonial William- sulted March 21, 2017. sburg Foundation, 2007. http://mw2016.museumsandtheweb.com/ paper/museums-on-social-media-analy- Dafydd J., Amgueddfa Cymru (National Museum zing-growth-through-case-studies/ Wales, Wales), Royston C., Stewart I. (Gardner Mu- seum, USA), How to be a digital leader and advoca- Eurostat, Cultural Statistics 2016 edition. te: The changing role of the digital department http://ec.europa.eu/eurostat/documen- http://mw2015.museumsandtheweb.com/pa- ts/3217494/7551543/KS-04-15-737-EN-N. per/how-to-be-a-digital-leader-and-advoca- pdf/648072f3-63c4-47d8-905a-6fdc742b8605 te-the-changing-role-of-the-digital-department/ Freeman, A., Adams Becker, S., Cummins, M., Dafydd J., Amgueddfa C. (National Museum Wales, McKelroy, E., Giesinger, C., Yuhnke, B. (2016). NMC Wales), Co-designing the future of museum digital Horizon Report: 2016 Museum Edition. Austin, literacy, in Museums and the Web 2016. Texas: The New Media Consortium. http://www.slideshare.net/DafyddJames2/codesi- http://cdn.nmc.org/media/2016-nmc-horizon-re- gning-the-future-of-museum-digital-literacy port-museum-EN.pdf De Biase L., Valentino P.A. (a cura di), #Socialmu- Guerzoni G. (a cura di), Museums on the Map 1995-2012, seums, Civita Associazione, Silvana Editoriale, 2016. Fondazione Venezia, Umberto Allemandi & C, 2014.
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Result Number: R1.1 Title: Project Management Handbook Version: DRAFT Table of Contents 1. The Mu.SA project ..............................................................7 1.1 Key Information .............................................................7 1.2 The Mu.SA Consortium ....................................................7 1.3 Aims and Objectives .......................................................8 1.4 Mu.SA Results ................................................................9 1.4.1 Overview of short-term Mu.SAresults Project................................... (2016-2019) 9 Cosa accadrà al mondo dei musei quando il digitale mostrerà tutte le sue potenzialità? Che carat- 1.4.2 Summary teristiche avrà il museoofdel Project futuro? Results ...................................... Come riuscirà a cogliere le opportunità messe 12 in campo dall’in- novazione digitale? Di quali competenze ha oggi bisogno il settore per traghettare l’istituzione mu- 1.4.3 seale Summaryalla dal Novecento of contemporaneità? Key Project Deliverables Abbiamo posto ........................ queste domande 18 a dieci musei europei di fama internazionale, custodi di collezioni di diversa natura e di diversa scala, per capire che ruolo 2. Management & Communication Strategy ............................. 24 sta giocando il driver digitale nel rinnovamento del settore. 2.1 Working Methodology, roles and responsibilities ............... 24 Il report “Il Museo del futuro” è parte del progetto europeo Mu.SA “Museum Sector Alliance”, volto 2.2 Steering a ridurre Committee la distanza crescente...................................................... tra formazione e mondo del lavoro, in seguito 27 alla rapida diffusione delle nuove tecnologie nel settore museale e l’emerge di nuovi profili professionali. Per rispondere 2.3 Communication alla mancanza di capacitàflow and digitali neltools ........................................ settore e supportare la formazione continua 28 degli operatori, il progetto Mu.SA sta sviluppando un innovativo percorso formativo. 2.3.1 Project Meetings ..................................................... 30 3. Monitoring and Reporting procedures .................................. 32 575907-EEP-1-2016-1-EL-EPPKA2-SSA 3.1 Reporting obligations of thewww.project-musa.eu Partners .............................. 32 3.2 Reporting obligations with the EACEA .............................. 33 4. Financial Management ....................................................... 34 The European Commission 4.1 Reimbursement of pre-determined support................... unit costs for the production of34 this publication does not constitute an endorsement of the contents which reflects the views only of the authors, 4.2 Unit Costs VS Real Costs and the Commission cannot be held responsible35 ............................................... for any use which may be made of the information contained therein. 4.3 Eligible STAFF .............................................................. 36
SYMBOLA FONDAZIONE PER LE Q U A L I TÀ I TA L I A N E via Maria Adelaide, 8 c a p 0 0 1 9 6 Ro m a ( R M ) tel. +39 06 45430941 fax. +39 06 45430944 w w w.symbola.net - 23 ISBN 9788899265182 22
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