Cult Il mensile culturale RSI Maggio 2017
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Il coraggio Cambiare Intervista a dell’ottimismo prospettiva per Cristian Mungiu cult capire meglio la letteratura Il mensile culturale RSI Maggio 2017
Il coraggio dell’ottimismo Sandra Sain Produttrice Rete Due SGUARDI 20 Bimbi, ragazzi 4 e giovani… Cambiare cantando in coro! prospettiva per capire meglio la letteratura DUETTO Le classifiche dei libri più venduti sono un curioso specchio ONAIR 22 Intervista a dei gusti e della sensibilità di quella fetta di popolazione Cristian Mungiu che ancora acquista e legge libri. Da alcuni mesi tra i volumi 8 sul podio resiste L’arte di essere fragili, libro che Alessandro Nel bosco D’Avenia ha dedicato alla vita e all’opera di Giacomo Leopardi. con Rete Due RENDEZ-VOUS Il successo di questo libro non deve sorprendere: negli ultimi anni il fascino di Leopardi ha nutrito film, pubblicazioni, spettacoli teatrali e sempre più il poeta di Recanati si sta affran- 10 28 L’agenda cando da quell’etichetta di pessimista che con tanta ostinazio- La radio comunica di maggio ne gli era stata attribuita. Sin dal titolo D’Avenia insiste sulla direttamente con forza ossimorica di Giacomo: un ragazzo che sa trarre dalla l’anima, esaltandola sua acuta sensibilità, dalla sua delicatezza e dalla sua inadegua- NOTA BENE tezza le risorse e le energie per creare un sistema di pensiero, ancor prima di un universo poetico, di straordinaria coerenza 12 30 e bellezza. Arte e follia Voci Recensioni Pietro Citati gli ha dedicato nel 2010 una splendida biografia dipinte in diretta che lo descrive, giovane menomato, recluso e profondo conosci- da Villa dei Cedri tore delle lettere classiche, costantemente confrontato con una noia annichilente: “Nel mondo antico, nel tragico-felice 31 Proposte Club mondo antico, quando tutte le cose erano piene di vita, di movi- 14 mento, di varietà, di illusioni, di avventure e figure antropo- Buongiorno morfiche, la noia non esisteva. La noia è una passione moderna, Svizzera perché è la fine delle passioni”. Leopardi è prigioniero del suo corpo prima ancora che del palazzo, conosce e indaga la frustrazione legata a un corpo che 18 è misura della distanza tra desideri, aspirazioni e realtà, scrigno A proposito della di una impotenza ontologica, e da questa constatazione parte “verità nascosta” per affermare la propria umanità e la propria individualità Colpo di scena a 100 attraverso una tensione costruttiva e creatrice. Osserva se stesso anni dalla nascita impietosamente e cerca risposte che non valgano solo per lui. di JFK “La somma felicità possibile dell’uomo in questo mondo, è quando egli vive quietamente nel suo stato con una speranza riposata e certa di un avvenire molto migliore”. Non era pessi- mista Leopardi. Dovremmo avere la forza di non esserlo noi. In copertina: il secondo manoscritto autografo de l’Infinito di Giacomo Leopardi. Visso, Archivio Comunale. ACCENTO
Cambiare prospettiva per capire meglio la letteratura Maria Grazia Rabiolo Ci sono tanti modi di considerare la lettera- tura, passata o presente che sia. Ogni letto- Non so quanto sia corretto pensare che queste sensazioni siano in qualche re di testi letterari ne ha uno proprio. È così modo, magari anche solo parzialmente, anche per chi si limita a leggere romanzi. legate ad uno dei libri più importanti della Infatti c’è chi ha questa passione perché critica letteraria del Novecento, la raccolta ama essere trasportato in altri ambienti o di saggi di Carlo Dionisotti intitolata “Geo- in situazioni diverse dalla sua, o perché, al grafia e storia della letteratura italiana”. contrario, vi si immedesima pienamente, A me pare lecito. Oso affermarlo, perché oppure, ancora, perché vuole conoscere meglio una certa realtà. È partendo da que- ‹ La storia sti aspetti, da queste impostazioni, maga- della letteratura ri anche inconsce, che è emersa l’esigenza di costruire, per il nuovo ciclo di incontri non è unitaria. › pubblici di Rete Due in collaborazione con l’Istituto di Studi italiani dell’USI che inizia sta di fatto che quel volume ha creato in a metà del mese di maggio, un percorso let- chi ha avuto la fortuna di avvicinarlo un terario che si muove contemporaneamente approccio diverso, più consapevole, ai sin- nel tempo e nello spazio, ben consapevoli goli autori e ai loro testi. Ha aperto una che le due dimensioni sono strettamente strada nuova, che si allontana consape- intrecciate. E sì, basta essere su un treno volmente dalla concezione di unitarietà che ti sta portando, per esempio, a Paler- della storia della letteratura italiana, quel- mo, con davanti agli occhi un libro, che la inseguita da De Sanctis per intenderci, so, di Gianni Celati, per provarla. È come per mostrare con evidenza che per fare la se uno sentisse, attraverso le parole scritte, storia della letteratura italiana, e non solo anche i colori, i profumi, le peculiarità delle italiana, occorre dare spazio alle diverse singole terre, delle singole regioni. E allora, unicità, rispettandole come tali, all’inter- per finire, non può non tenerne conto nelle no del flusso cronologico e della loro col- sue scelte del momento. locazione geografica. 5 SGUARDI 4
Rispetto delle diversità, senza for- no che sono stati organizzati nel solco di Primo Levi, lo scrittore nato a Torino, de- A noi toccherà il privilegio di farli o zature di stampo politico e/o ideologico. "Geografia e storia della letteratura italia- portato ad Auschwitz e tornato a Torino, tornare a farli nostri, assistendo agli in- Questo, in parole povere, il lascito di Carlo na", appunto, uscito da Einaudi nel 1967, il cui rigore stilistico e morale è impregna- contri, che sono aperti al pubblico e gra- Dionisotti, uomo di lettere come pochi al- esattamente cinquant’anni fa. Una felice to di piemontesità (con Marco Belpoliti); tuiti, oppure, ma solo in un secondo mo- tri, che i casi della vita hanno portato a vi- combinazione, come si suol dire. e restando nel Novecento e ai nostri ultimi mento, ascoltando la Rete Due quando ne vere dal 1947, a 39 anni d’età, in Inghilter- Gli incontri condurranno ad una anni del Duemila, ai due nomi della Sviz- riproporrà le registrazioni. ra. Piemontese, originario di Romagnano duplice ascesa, spazio-temporale, dalla zera italiana che più di tutti hanno sapu- La letteratura, con tutta la varietà di Sesia, in provincia di Novara, formatosi Sicilia alla Svizzera italiana, dal Medioevo to dare spessore allo stretto legame che ci cui dispone, affascinerà sempre e comun- al XX secolo, in compagnia di una serie di unisce all’Italia, Giorgio e Giovanni Orelli que. ‹ Spazio e tempo giganti della letteratura di lingua italia- (con Fabio Pusterla). na. Passeremo infatti da San Francesco Si tratta di una selezione, natural- come duplice lente. › d’Assisi e dai poeti della corte di Federico mente, e qualcuno potrà dire, come sem- II a Palermo, i precursori del "dolce stil pre capita per esempio con le Antologie, a Torino e poi a Roma, ticinese per parte di nuovo" (con Lino Leonardi) a Niccolò che si è trascurato questo o quell’autore. madre, molto legato alla nostra regione e Machiavelli e dunque alla Firenze d’inizio Ne siamo coscienti. Lo stesso pensiamo ai suoi migliori esponenti - primo fra tutti Cinquecento (con Maurizio Viroli, che Padre Giovanni Pozzi - esemplare per fe- non potrà non tener conto del volume ‹ Il mestiere di chi legge deltà al proprio modello di studioso serio, "Machiavellerie" di Dionisotti), a Giam- i testi criticamente. › ma anche molto ironico e gioviale, Dioni- battista Basile, l’autore dell’esplosivo Fotografie pagina 5: sotti è stato indiscutibilmente un grande "Cunto de li Cunti", il testo in napoletano Carlo Dionisotti - miniatura-italiana.com. Pagina 6: maestro. È una fortuna immensa, allo- più rappresentativo del Seicento (con Gia- che, per quanto limitata, la rosa di autori Francesco d’Assisi - giandri.altervista.org. ra, sapere che il Fondo dei suoi libri, ora como Jori). E poi dal commediografo set- proposta saprà offrire una bella occasione Niccolò Macchiavelli - biografieonline.it. ordinato, sia custodito nella Biblioteca tecentesco Carlo Goldoni che da Venezia, per ripensare al mestiere di chi scrive, ma Giambattista Basile - wikipedia. dell’Università di Lugano. Verrà inaugu- incompreso per la sua riforma teatrale, se soprattutto di chi studia i testi con impe- Carlo Goldoni - wikipedia. rato il 31 ottobre, alla presenza della figlia ne partì per Parigi (con Cesare De Miche- gno e rispetto, illuminandoli di prospet- Pagina 7: Giacomo Leopardi - wikipedia. Carlotta, e sarà una grande festa. lis) a Giacomo Leopardi, dunque all’Ot- tive e significati nuovi. Proprio come ha Primo Levi - biografieonline.it. Prima però ci aspetta una serie di in- tocento, il cui disperante fulcro creativo è fatto durante la sua laboriosa esistenza, Giorgio Orelli - polimniaprofessioni.com. contri allo Studio 2 della Radio di Luga- Recanati, nelle Marche (Giorgio Ficara), a Carlo Dionisotti. Giovanni Orelli - Imagofilm Lugano. 7 SGUARDI 6
Rete Due a Chiasso/letteraria Finestra Aperta venerdì 5 dalle 17.00 alle 17.30 Passatempo sabato 6 dalle 14.30 alle 15.00 e dalle 15.30 alle 16.00 domenica 7 dalle 14.30 alle 15.00 Nel bosco con Rete Due Moira Bubola È considerato un classico della letteratura ecologista, lo scrisse un autore americano del XIX Secolo, filosofo, pacifista dal carattere singolare e ribelle: Walden, ovvero la vita nei boschi di Henry David Thoreau ha rappresentato, e ancora rappre- senta, un testo dall’aura mitica che ha profondamente inciso la cultura del Novecento. Poeti e pensatori si sono rifatti al suo sfidare le convenzioni ritrovando la propria umanità nel contatto con il bosco, con la natura non addomesticata che Accanto alla Svizzera paesaggio d’elezione per gli amanti della potenzia la nostra anima. Anche le generazioni più giovani, natura. Chiasso/letteraria presenterà l’estremo Nord con le grazie al film L’attimo fuggente di Peter Weir, hanno conosciuto voci di due scrittori finlandesi e un norvegese, ma anche il la forza di frasi come: “Andai nei boschi perché desideravo versante meridionale delle Alpi. Il Festival ci darà l’occasione vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della di incontrare Paolo Cognetti, autore di Le otto montagne, roman- vita (…) per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto. zo del momento, in lizza per lo Strega, in corso di traduzione (…) Volevo vivere profondamente e succhiare tutto il midollo in numerosi paesi. Una vicenda in cui i rapporti più difficili della vita.” Potremo rivivere queste atmosfere grazie a Chiasso/ - un padre e un figlio, due amici da tempo lontani - si riflettono letteraria. Rete Due seguirà la dodicesima edizione dal titolo nell’aspro panorama delle vette della Val d’Aosta. Nel bosco e assieme agli autori invitati (Leo Tuor, Paolo Finestra Aperta e Passatempo con Matteo Martelli e Mario Fabio Cognetti, Alain Mabanckou e tanti altri ancora) sonderà il saranno in diretta da Chiasso, negli spazi del M.a.x. Museo, mistero della “selva oscura”, vi racconterà le meraviglie di uno per restituirvi le voci dei protagonisti di questa dodicesima scenario che continua a ispirare ingegni di tutto il mondo. edizione. 9 ONAIR 8
Rete Due / Colpo di scena Cittadella e dal 1970 al 1983 del “Gruppo studenti Scuole me- da lunedì 15 a venerdì 19 alle ore 13.30 die superiori” di Lugano e la fondazione nel 1984 del “Teatro Domenica in scena la Maschera”. Anni ricchi di incontri e confronti nei quali si domenica 14, 21 e 28 alle ore 17.35 evidenzia per la sua figura carismatica ed innovativa. Particolar- rsi.ch/rete-due/radiodrammi mente interessanti gli intrecci con i compagni di lavoro di quegli anni: Enrico Romero, Fabio Barblan, Vittorio Ottino, La radio comunica Carlo Contini che scrivevano per la radio quasi in simbiosi con coloro che poi realizzavano praticamente le opere. Capace di affrontare e sdoganare testi esigenti o politici, si confrontava direttamente con senza timore reverenziale coi grandi classici, interrogando e monitorando anche la produzione letteraria svizzera. Ma è soprattutto la passione che entra prepotente nel lavoro l’anima, esaltandola di Alberto Canetta cultore di Cechov, Brecht, Beckett (imperdi- bile l’interpretazione de L’ultimo nastro di Krapp in onda dome- nica 21 maggio) e di un teatro “d’attore” fondato sulla capacità Francesca Giorzi dell’uomo di trasmettere ad altri uomini la propria anima. “La radio è un mezzo che mette in comunicazione diretta con l’anima, esaltandola” diceva. Fa impressione, ma le registra- zioni hanno fissato quell’anima intatta nei suoi toni, nei suoi colori sonori e sembra di incontrarlo, di poterlo conoscere e Passione, competenza, impegno, estro e una voce, magistral- afferrare anche a 30 anni dalla scomparsa avvenuta a Lugano mente modulata, capace di legare gli ascoltatori alla radio. il 25 maggio 1987. Alberto Canetta ha segnato la vita culturale della Svizzera ita- liana attraverso la sua trentennale attività presso la RSI e le sue molteplici iniziative teatrali realizzate sul territorio. Iniziò a lavorare a Lugano come attore radiofonico nel 1956 e dal 1970 assunse la direzione del settore del teatro classico realizzando produzioni di prestigio: nell’archivio RSI sono più di mille i documenti sonori, tra regie ed interpretazioni, che testimoniano i suoi variegati e puntuali interessi. Cominciò a recitare fin da ragazzo nella Compagnia di prosa della RAI diretta da Enzo Ferrieri (passando da compagnie quali quelle di Renzo Ricci e Peppino de Filippo) e fu in quel contesto che colleghi lo indirizzarono alla radio di Lugano che iniziò a frequentare fino alla decisione nel 1955 di trasferirsi in Ticino. Cultore del teatro d’attore, è affascinato anche dal teatro di regia (Strehler) e dal teatro povero (Grotowski), tradizioni che ben si integrano col mezzo radiofonico nel quale Canetta sfoga la sua voglia di lavorare sui testi e l’interpretazione vocale. La radio non era il suo unico orizzonte creativo, propose da Alberto Canetta subito un discorso teatrale esteso anche ai palcoscenici “fisici” della Svizzera italiana, impegnandosi anche “sul territorio” con l’animazione dal 1961 al 1966 della Compagnia Teatro 11 ONAIR 10
Rete Due / Voci dipinte domenica 21 alle ore 10.35 rsi.ch/retedue Arte e follia Voci dipinte in diretta da Villa dei Cedri Emanuela Burgazzoli Il magazine d’arte di Rete Due torna a trasmettere dalle sale di un museo: dopo la Fondazione Beyeler è la volta di Villa dei Cedri a Bellinzona in occasione dell’esposizione realizzata in collaborazione con il CACT (Centro d’arte contemporanea Chaim Soutine, Le boeuf écorché Ticino) e intitolata Verleihung der Narrenkappe. Essere ed espres- sione. Riflessioni sulla degenerazione nell’arte contemporanea. Una collettiva che attraverso le opere di artisti svizzeri e inter- nazionali (da Martin Disler a Louise Bourgeois, da Paolo Mazzucchelli a Robert Mapplethorpe) riflette sulla relazione Fritz Pauli, Autoritratto fra arte e follia. Una relazione ambigua che non riguarda soltanto la così detta “arte irregolare”, ma che si gioca anche sul confine fra il luogo mentale in cui si sviluppano la libertà e l’individualità dell’artista e lo spazio sociale condiviso. Una relazione che porta inevitabilmente a riesaminare il ruolo dell’artista nella società. Spunti che come di consueto saranno approfonditi insieme agli ospiti: la conservatrice del museo Carole Haensler Huguet e lo storico dell’arte Giovanni Castaldi. 13 ONAIR 12
LA 1 / Buongiorno Svizzera domenica 21, 28 maggio e 4, 11 e 18 giugno alle ore 20.40 rsi.ch/buongiornosvizzera Buongiorno Svizzera Consuelo Marcoli Partire è un po’ morire, recita un detto popolare. Abbandona- re tutto: le certezze, gli affetti, i propri riferimenti culturali e sociali per trasferirsi altrove, chi per sfuggire a guerre e povertà, chi per scoprire nuovi orizzonti, chi più semplicemente spinto dalla voglia di avventura. È la storia che accomuna i migranti di ogni epoca, di ogni luogo, da quanti hanno lasciato il nostro Paese nel passato a coloro che scelgono oggi la Svizzera come terra d’immigrazione. E simbolicamente, con il nuovo ciclo Immagine tratta da uno dei documentari di Buongiorno Svizzera di Buongiorno Svizzera, anche noi ci incammineremo per le stra- de della Svizzera italiana per raccontare e riflettere con ospiti e documentari su un tema che tanto divide e fa discutere, quale la presenza straniera nel nostro paese. Cinque episodi, in onda a partire dal 21 maggio su RSI LA 1 dalle 20.40, che prende- ranno spunto da un racconto a puntate, in cui si narrano e si intrecciano le vicende di alcuni immigrati, appena giunti nel nostro Paese. Protagonisti di questa serie di documentari, realizzata per la seconda volta a livello nazionale (e a cui parte- dall’emigrazione. A commentare il primo documentario e cipa anche il regista ticinese Stefano Ferrari), sono una giovane a riflettere su quando a partire eravamo noi, ci saranno Claudio coppia francese, una donna portoghese, da poco divorziata, Taddei, artista e cantautore, il cui passato e presente parlano una famiglia di profughi siriani e una coppia indiana con la di emigrazione, e Tarcisio Cima, originario della valle e da sem- loro figlioletta. Le loro speranze, i loro sogni, le loro delusioni, pre legato ai problemi delle regioni periferiche. Poi di settima- ma anche lo stupirsi e l’interrogarsi su modalità e consuetu- na in settimana ci sposteremo verso destinazioni diverse, con dini che rimandano alla nostra “svizzeritudine” saranno nuovi ospiti per approfondire altre tematiche legate al fenome- oggetto di discussione per la conduttrice Rachele Bianchi Porro no migratorio. Buongiorno Svizzera, un modo insomma per e i suoi ospiti. Nella prima puntata di Buongiorno Svizzera ricordarci che il mondo è sempre in cammino. La regia è di saremo in Val di Blenio, luogo che, come le altre vallate della Giovanni Invernizzi, conduce Rachele Bianchi Porro, la produ- Svizzera italiana, in passato è stato fortemente segnato zione è di Michael Beltrami e Consuelo Marcoli. 15 ONAIR 14
La produzione artistica contemporanea è spesso ossessionata dalla rappresentazione dei corpi. Il corpo umano è inda- si contorce e assume la forma di esseri altri, animali o alieni. Immagini che esasperano e rendono palpabile la distanza gato, esplorato, i suoi limiti prima definiti e poi superati, la sua ambiguità e molteplicità è riflessa, ad esempio, nelle opere tra natura e cultura. © Arthur Cadre 17 di Cindy Sherman. Arthur Cadre è un ballerino e acrobata impegnato in un progetto fotografico in cui il suo corpo 16
Rete Due / Colpo di scena Lo scrittore americano Sherwood Anderson ha affermato che da lunedì 22 maggio a venerdì 16 giugno alle ore 13.30 l’uomo, fin dalla sua comparsa sulla terra, ha fabbricato tante rsi.ch/rete-due/radiodrammi verità, tutte bellissime. Ma una volta che se ne è impadronito, ha trasformato ogni verità in una falsità. Sull’assassinio di John A proposito della Fitzgerald Kennedy sono state scritte tante “verità” che, anche ammesso che vengano desecretate dagli archivi di Stato, è assai probabile che non vengano credute affatto facendo sorgere “verità nascosta” nuove e diverse domande. Con questo spirito, assieme a Cesare Ferrario (che ne cura anche la regia), si è atteso alla stesura dello sceneggiato JFK - La verità nascosta. Domande che, sorrette Colpo di scena a 100 da una forte impalcatura drammaturgica e attraverso il potere fascinatorio ed evocativo di un racconto variegato, vergono rimbalzate all’attenzione dell’ascoltatore a cui spetterà il com- anni dalla nascita pito di trovare nuove risposte ai numerosi interrogativi. Il primo: l’assassinio fu veramente, come sempre si è dichiarato, di JFK l’azione solitaria di Lee Harwey Oswald, un povero esaltato? Oppure dietro ai fatti del 22 novembre ’63 c’è un più intricato complotto? Chi ha veramente ucciso Kennedy? Chi lo ha voluto? Chi Giampaolo Tarzi ci ha guadagnato? Perché il più giovane Presidente che l’Ameri- storico e autore ca abbia avuto era diventato, nei suoi meno di mille giorni di governo, un uomo così scomodo? A soli 43 anni aveva varcato la soglia della Casa Bianca e subito si era trovato al centro di uno scenario infuocato: la guerra in Vietnam, le lotte per i diritti civili e la crisi di Cuba che aveva messo l’intera umanità di fronte allo spettro dell’olocausto nucleare. Il sogno di John Fitzgerald Kennedy, il “presidente della nuova frontiera”, era basato sulla pace fra i popoli, su una più equa distribuzione delle ricchezze. Dopo il fallimento della dissennata avventura della “Baia dei Porci” non ebbe la minima esitazione nell’usare la mano forte, anche contro i servizi segreti, arrivando perfino a modificarne la struttura. Aveva avviato un piano per ridurre i contingenti militari nel Vietnam e, sul versante interno, insieme al fratello Robert, aveva attaccato in modo duro la criminalità organizzata. Facile dedurre che Kennedy si trovò di fronte a diversi “nemici”: sia esterni che interni. Lo sceneggiato non pretende di dare risposte, ma mette sul tavolo un’infinita serie di “tessere” di un mosaico assai complicato da comporre. Chissà, forse per misteriose alchimie, le risposte ascoltando, verranno da sole. 19 ONAIR 18
Festival Svizzero di Cori giovanili e di bambini sulle radio RSI, RTR, RTS, SRF da giovedì 25 a domenica 28 il programma su rsi.ch/certenote Bimbi, ragazzi e giovani… cantando in coro! Olivier Bosia È un appuntamento importante nel panorama musicale del nostro paese quello che avrà luogo a Lugano alla fine di maggio: il Festival Svizzero di Cori giovanili e di bambini, giunto alla sesta Il 5. Festival svizzero di cori giovanili e di bambini a Disentis/Mustér, maggio 2015 edizione, che per la prima volta si svolgerà in terra italofona Fotografia di Mattias Nutt, RTR sull’arco di quattro giorni, dal 25 al 28 maggio. La manifestazione, organizzata ogni due anni, porterà in Tici- no oltre 1600 giovani, che canteranno sia con le loro forma- zioni nel contesto di singole esibizioni, sia riuniti nell’ambito di momenti d’incontro e di un grande concerto finale; tutto si svolgerà in numerosi luoghi della città sul Ceresio, da Piazza della Riforma al Centro Esposizioni, dal Palazzo dei Congressi a numerose altre chiese e piazze del centro. La manifestazione rappresenta l’occasione per centinaia di giovani coristi d’incontrarsi, di conoscersi, di confrontarsi e di passare momenti insieme facendo musica… un’occasione Il Festival 2017 è sostenuto con grande entusiasmo dalle auto- anche per scoprire altre realtà della Svizzera, con la sua ricchez- rità nazionali, cantonali e comunali, così come dalla SSR-SRG, za e diversità linguistica, sociale, culturale e artistica. Di questo che vedrà impegnate le sue forze in un’ampia serie di trasmis- ricco orizzonte il canto è certo espressione importante, ancor sioni, registrazioni e servizi, coinvolgendo Rete Uno, Rete Due, più se in forma collettiva, con il coro ad esprimere valori ed Radio Rumantsch, RTS La Première e SRF Musikwelle, a testi- emozioni che toccano nel profondo, lasciando spesso ricordi di moniare l’attenzione e l’impegno della Radiotelevisione di momenti indimenticabili per tutti: interpreti e ascoltatori, servizio pubblico per un settore di rilievo della società e della appassionati e curiosi, maestri, amici e familiari… cultura del nostro paese. 21 ONAIR 20
Intervista a cura Riascoltabile su di Marco Zucchi rsi.ch/mungiu Cristian Mungiu Un cinema senza compromessi La quinta edizione di L’immagine e la pa- appare calato in una dimensione artisti- rola, manifestazione primaverile orga- ca totalizzante e priva di compromessi, Nato a Iaşi nel 1968. Formatosi in Letteratura inglese, nel 2007 ottiene nizzata dal Locarno Festival, ha portato ma riesce a raccontarla e a raccontarsi la Palma d’Oro al Festival di Cannes con 4 luni, 3 săptămâni şi 2 zile (4 mesi, nella Svizzera italiana uno dei massimi in maniera quasi bambinesca, con quel 3 settimane e 2 giorni). I due film successivi, Dupa dealuri (Oltre le colline, registi cinematografici contemporanei. candore “del fare” che i ragionamenti 2012) e Bacalaureat (Un padre, una figlia, 2016), ottengono numerosi premi Quasi cinquantenne, sulla breccia al- sul “come fare” sostengono e non offu- e lo consacrano tra i più interessanti registi europei. meno dalla sorprendente (e meritata) scano. Palma d’oro vinta a Cannes 2007 con Emblematica la passione con cui il suo secondo lungometraggio 4 mesi, durante il workshop mostra e illustra 3 settimane, 2 giorni, il romeno Cristian la prima scena del suo recente Un pa- Mungiu non si preoccupa di sfornare dre, una figlia. Il film parla di come an- un film ogni anno, ma quando lo fa dif- che l’animo più integerrimo e intriso ficilmente passa inosservato. di moralità possa cedere alla corruzio- Con un’etichetta un po’ alla moda ne quando di mezzo ci sono questioni lo si potrebbe definire un autore radi- personali forti, ad esempio il futuro di cale, perché le sue scelte estetiche trova- una figlia. La scena in questione mostra no vie esigenti e meticolose per mani- alcuni caseggiati consunti di epoca so- festarsi. Ascoltarlo mentre racconta il cialista. Si tratta del quartiere in cui si suo cinema, come avvenuto durante il svolge la vicenda. Le palazzine hanno workshop locarnese, permette però di facciate trascurate e scrostate, ma guar- incontrarne anche la grande modestia: dando con moltissima attenzione si 23 DUETTO 22
può notare un dettaglio, forse infinite- versi della scena. Dunque è importante che che Mungiu ha mostrato anche durante il A volte i personaggi possono anche simale ma cruciale nelle intenzioni del tu sappia perché decidi in un certo modo. workshop, ndr), mi sono reso conto che la cambiare, ma quello che voglio dire è che la regista: alcuni punti della facciata, qua e forza era molto maggiore concentrandosi convenzione, nel cinema americano, è che là, sono imbiancati e ripuliti. “In questa sul personaggio principale e tralasciando il personaggio a fine film sia cambiato ver- scena - evidenzia Mungiu - è già presente Stiamo per domandargli di portare gli altri. Certo, per gli attori non era molto so una maggiore conoscenza di sé (e della tutto il senso del mio film: c’è l’interesse qualche esempio concreto, ma non simpatico non essere presenti in scena con vita in generale) rispetto all’inizio. È come dell’individuo che prevale sull’interes- ce n’è bisogno: riprende a parlare il loro volto, ma solo con la voce, però per il se diventasse più intelligente e compren- se collettivo, c’è il senso di badare solo come se avesse già capito… film la cosa funzionava molto bene. È pro- desse qualcosa che lo riguarda. Ma nella re- alle cose proprie”. Guardando il film prio uno di quei momenti in cui mi sono altà questo non sempre avviene. In un film lo spettatore probabilmente non se ne posto un perché, mi sono chiesto cosa il personaggio può cambiare anche senza accorge, ma non fa niente. Le immagini non funzionasse nella scena. La risposta fare niente: è diverso rispetto a prima, per- lavorano e ti lavorano dentro - si intui- che mi sono dato è stata che continuavo ché è passato attraverso un’esperienza. Ma sce dal ragionamento - e quindi vanno a portare avanti una scelta convenzionale, ha davvero compreso qualcosa di chiaro e pensate e realizzate con la precisione di mentre in quella situazione avevo bisogno razionale a partire da ciò che gli è capitato? un cesellatore. di distruggere la regola. Dovevo decidere Io ne dubito. A volte abbiamo bisogno di L’intervista con Cristian Mungiu di concentrarmi solo sugli elementi im- molto più tempo, non di una sola giorna- che segue è stata trasmessa il 13 marzo portanti, anche se non era il modo in cui ta, per capire ciò che ci è successo oggi. Le 2017 su Rete Due. gli altri normalmente avrebbero fatto un cose richiedono tempo. Quindi quando fai film. un film che racconta un periodo corto del- la vita di un personaggio, un giorno o una Lei ha affermato che un regista settimana, non è molto probabile che il deve sempre sfidare le sue decisioni personaggio cambi in maniera così dram- e non dare niente per scontato. matica. È solo un punto di vista molto con- Cosa intende? “Per esempio quando ho avuto que- venzionale quello di pensare che le persone sta rivelazione, ai tempi in cui giravo 4 mesi, cambino improvvisamente. È una maniera Normalmente quando cominci guar- 3 settimane, 2 giorni, ho iniziato a chiedermi per selezionare solo i momenti del film che di tanto cinema, osservi i film e capisci che perché facessi un taglio dopo ogni battuta permettono di compiere il cambiamento. c’è un modo di fare le cose. Inizi copiando del dialogo, dopo ogni piano, come capita- È ciò che succede nel cinema concepito per quel modo, senza domandarti perché gli va nei miei cortometraggi. Mi sono chiesto un pubblico ampio. Per me però è di gran altri abbiano deciso di fare così. Poi arri- se non fosse meglio avere un’inquadratura lunga più importante che il cinema d’au- va un momento nella tua vita di regista in continua, perché la vita si svolge in conti- tore si occupi, attraverso quei momenti cui provi a porti delle domande: per finire nuità e a me interessava fare qualcosa che piccolissimi che nelle nostre vite esistono, ho capito come si fa, ma in effetti… perché assomigliasse alla vita. Perché dunque non di raccontare fatti minuscoli e non parti- faccio così? È una cosa positiva arrivare a avere momenti lunghi, che rispettassero il colarmente drammatici. Ad esempio, io quel punto. Serve ad avere buone risposte modo in cui si dipana la realtà? Avevo già non so come potrei mai raccontare la vita per le decisioni che devi prendere come la risposta: perché è difficile da fare. Ma mi Lei parla anche di una sorta di di qualcuno. C’è troppo materiale per un autore. Essere un regista significa decidere sono detto che valeva la pena di provare. esigenza di verità nel modo di con- solo film. Per me è importante trovare la continuamente, fare scelte che riguardano Un altro esempio di decisione che ho pre- siderare i personaggi. Non è ne- verità di ogni semplice istante che capita la narrazione, gli attori. Per esempio è po- so sempre per 4 mesi, 3 settimane, 2 giorni: se cessario nel suo cinema - ha detto - nella vita reale, e metterla nel cinema, per- sitivo sapere come girare una scena in cui metti un attore in una scena, ovviamente, che un personaggio cambi, che ché sono queste le cose che contano per due personaggi parlano tra loro: ci sono vuoi che l’attore si veda. È per quello che abbia un’evoluzione da un punto noi. Nella vita reale non ci capitano ogni tante situazioni possibili, ognuna ha un stanno lì. Ma in una specifica scena collet- iniziale A a un punto finale B. giorno episodi significativi, ci sono piutto- suo ritmo e mette l’accento su aspetti di- tiva (quella di una conversazione a tavola, Cosa intende? sto tanti piccolissimi eventi che ci prepara- 25 DUETTO 24
no ai grandi momenti, che in effetti arriva- mente spero di parlare anche della società menti in cui parlo intensamente di ciò che in cui siamo apparsi sulla scena, facendo i no solo ogni tanto. Io sono convinto che contemporanea. Non necessariamente e provano come protagonisti. Che si tratti nostri primi film. Forse è per questo che a nel cinema che si realizza oggi sia pregnan- non solo di quella romena. I film parlano di Romeo in Un padre, una figlia o delle gio- volte la gente pensa che noi facciamo tut- te avere anche quegli eventi infinitesimali. delle grandi questioni dell’oggi, ad esem- vani donne protagoniste degli altri film, ti parte di una sorta di scuola romena del pio dell’empatia che abbiamo perso nei cerco sempre di parlare di ciò che pensa- cinema, ma a me pare che rimaniamo le- confronti degli altri, dell’individualismo no, conservando però l’idea che tutto ri- gati a modi individuali di comprendere la Se però consideriamo 4 mesi, 3 set- spinto che viviamo, del fanatismo religio- manga verosimile e molto reale. Visto che materia. A volte mi pare di avere delle cose timane, 2 giorni o Oltre le colline so che pervade il mondo. Oltre le colline non nella vita non è che arrivi della musica di in comune con i miei connazionali, altre o anche il suo film più recente si riferiva solo alla chiesa ortodossa, ma ad commento in ogni momento topico, cerco volte invece di avere molta più sintonia Un padre, una figlia, troviamo piccoli un determinato modo di vedere le cose. 4 sempre di vendere il contenuto solo attra- drammi individuali, storie di persone, mesi, 3 settimane, 2 giorni parlava di società verso gli attori e il suono d’ambiente. C’è dietro le quali nel suo cinema c’è autoritaria e bisogno di libertà. Parlava una corrispondenza tra suoni di un certo sempre anche il grande dramma so- della necessità di capire che le decisioni tipo e i momenti di stress che un personag- ciale, ci sono le grandi questioni che prendiamo da giovani fanno di noi ciò gio principale vive. Per chi guarda il film collettive… che saremo più avanti nella vita. Siamo la risulta tutto più naturale. Dunque lavoro somma delle decisioni che prendiamo e la molto al montaggio sonoro dei miei film, nostra responsabilità arriva insieme alla per creare un buon ritmo e un’atmosfera, libertà di decidere. Trovo che questi temi per avere a livello di suoni una vicenda che siano validi per tutti. Ciò che cerco è un si sviluppi contemporaneamente a quella modo per raccontare piccole storie indivi- delle immagini. duali, che ricompongano alla fine il grande paesaggio universale del mondo. Lei si sente parte di quella che potremmo chiamare una scuola na- Parallelamente al tema che ha trat- zionale? Ci sono vari altri registi con i fratelli Dardenne, con Apichatpong tato prima, quello di non voler romeni che, come lei, si stanno cre- Werasetakul o con registi che creano film spezzettare le immagini perché la vita scentemente affermando in ambito in altri paesi. Il cinema ha il potere straor- si svolge “in continuità”, possiamo internazionale. Possiamo citare dinario di permetterti di concepire qual- forse considerare la materia sonora. Cristi Puiu, Adrian Sitaru, Călin Peter cosa insieme a qualcuno che non hai mai Ha parlato della scelta esplicita di Netzer, Corneliu Porumboiu, Radu incontrato, che magari viene da un paese Cerco sempre di fare questo. Cerco non utilizzare musica extradiegetica Jude e altri. C’è in voi la sensazione diversissimo dal tuo. Il cinema riesce quin- sempre di avere una vicenda individuale nei suoi film, per privilegiare un uso di fare un lavoro comune, di rappre- di a parlare di un modo di vedere il mondo abbastanza forte, ma che possa diventare pervasivo dei suoni d’ambiente. sentare qualcosa di unitario più generale. universale alla fine del film, tale da poter Anche questa modalità risponde ad nell’ambito del cinema mondiale? essere compresa nella maggior parte dei un’esigenza realistica? paesi in cui il film esce. Perché penso che Sì, credo che ci sia qualcosa in comu- ci sia qualcosa di molto universale nelle Quello che è importante per me è ca- ne, ad esempio la preoccupazione nei con- piccole storie che scelgo, anche se si svol- pire quali sono le molle della realtà, le mol- fronti del realismo, della vita, del voler fare gono in un contesto molto preciso. I miei le attraverso cui la fiction riprende la realtà, dei film molto diretti e che si svolgano nel- film si svolgono sempre in Romania, ma in e di provare a rispettarle nel mio cinema. la realtà. Nello stesso tempo però ci sono ultima analisi spero di parlare della natu- Nei miei film mi piace molto, ad esempio, grandi differenze tra noi registi nel modo Immagini tratte da Youtube. ra umana delle persone. Tratto problemi avere delle scene in cui sento molta emo- di concepire il cinema. In comune abbia- Sullo sfondo la protagonista di 4 mesi, che tutti incontriamo nella vita. E natural- zione attraverso i personaggi, oppure mo- mo sicuramente l’età biologica e il periodo 3 settimane, 2 giorni. 27 DUETTO 26
5. Lu 8 Do 14 Ma 16 Me 17 Me 24 2017 ore 20.30 Teatro del Gatto, Ascona ore 15.00 e 17.00 Sala Teatro LAC, Lugano Geografia e storia della letteratura italiana Le origini tra Umbria e Sicilia ore 18.30 Palazzo Civico, Bellinzona ore 21.00 Studio 2 RSI, Lugano Tra jazz e nuove musiche Concerti per le famiglie con Lino Leonardi Serate d’ascolto 2017 Showcase Elias Bertini Steve Gadd Band in occasione della Festa della (Università degli Studi di Siena) Le eroine di Puccini In diretta su Rete Tre Ma 2 Steve Gadd, batteria Mamma con Giada Marsadri rsi.ch/retetre Ma 23 Walt Fowler, tromba e flicorno Sogno di una notte Michael Landau, chitarre di mezza estate In collaborazione con da ore 21.00 Kevin Hays, tastiere di Felix Mendelssohn RSI Rete Due Studio 2 RSI, Lugano Jimmy Johnson, basso Musiche di scena composte Firenze e il Cinquecento nel 1843 di Niccolò Machiavelli Prevendita: Ufficio turistico Gio 25 Showcase Statuto Una collaborazione Direttore Philippe Béran con Maurizio Viroli Bellinzona tel. 091 825 21 31 In diretta su Rete Tre Jazz Cat Club - Rete Due Mimi e artisti delle ombre cinesi (Università della Svizzera bellinzona.ch rsi.ch/retetre Orit Guttmann e Roberto italiana, ISI - Princeton a In diretta su Rete Due Gerbolés University) Gio 18 rsi.ch/jazz Presenta Carla Norghauer Sa 6 Diretta televisiva su LA 1 Ma 30 Do 28 Gio 11 alle ore 17.00 ore 20.30 ore 11.00 Napoli e il Seicento Sala Teatro LAC, Lugano Teatro Sociale, Bellinzona di Giambattista Basile Do 14 ore 20.30 con Giacomo Jori Concerti RSI - Festival Svizzero di Cori Do 7 Sala Teatro LAC, Lugano (Università della Svizzera OSI al LAC giovanili e di bambini italiana, ISI) Orchestra della Svizzera Per la prima volta in Ticino Concerti RSI - ore 20.30 italiana l’importante manifestazione ore 11.00 OSI al LAC Auditorio Stelio Molo RSI, ore 18.00 Direttore Howard Griffiths musicale animerà piazze, Museo Vincenzo Vela, Orchestra della Svizzera Lugano Studio 2 RSI, Lugano Boris Brovtsyn, violino chiese e altri luoghi della città Ligornetto italiana Musiche di Khačaturjan, di Lugano Direttore Pablo González Concerti RSI Geografia e storia della Schumann ore 17.00 Nikolai Lugansky, pianoforte I Barocchisti letteratura italiana Vedi articolo a pagina 20 e 21 Aula magna SUPSI, Locarno Musiche di Prokof’ev Solisti: Vassilis Kavayas, Incontri aperti al pubblico In diretta su Rete Due Il programma completo su e Sibelius Roberta Mameli, Liudmila viaggiando tra luoghi rsi.ch/concertirsi rsi.ch/certenote Concerti Aperitivo Velinskaya, Yuiry Mynenko e regioni, al fianco dei con i musicisti dell’OSI In diretta su Rete Due Direttore Diego Fasolis protagonisti della nostra Do 21 Me 31 e Atelier musicali per rsi.ch/concertirsi Musiche di Baldassare Galuppi storia letteraria i bambini dai 4 ai 7 anni Adamo ed Eva, oratorio Ciclo di incontri prodotti Marco Schiavon, oboe a quattro voci da RSI Rete Due Paolo Beltramini, clarinetto in collaborazione con l’Istituto ore 10.35 ore 21.00 Robert Kowalski, violino In diretta su Rete Due di studi italiani dell’USI Villa dei Cedri, Bellinzona Studio 2 RSI, Lugano Aurélie Adolphe, viola rsi.ch/retedue David Desimpelaere, Entrata libera Voci dipinte Showcase Davide Shorty contrabbasso rsi.ch/geografialetteraria in diretta da Villa dei Cedri In diretta su Rete Tre Musiche di Glière, Prokof’ev Arte e follia rsi.ch/retetre e Penderecki Riflessioni sui confini Entrata libera. Prenotazione dell’espressione nell’arte obbligatoria per gli atelier contemporanea. scrivendo a osi@rsi.ch Con il contributo di CORSI In diretta su Rete Due rsi.ch/retedue 29 RENDEZ-VOUS 28
club da venerdì 24 a lunedì 27 novembre 2017 Nel guscio Ian McEwan La Storia di Orfeo Miséricorde di Fulvio Bernasconi Palermo sulle note Traduzione Susanna Basso Monteverdi - Rossi - Sartorio Philippe Jaroussky, (Svizzera/Canada/Monaco 2016) di Pollini e Rossini Ancora alcuni posti Laura Forti Emőke Baráth Marco Zucchi Coro della Radiotelevisione Come Amleto, l'io narrante svizzera, I Barocchisti di questo romanzo, un feto che Progetto ambizioso per il regi- Direzione Diego Fasolis Venerdì 24 Partenza dal Ticino, volo Alitalia da Linate (ore 13.40). Incontro con la guida e primo parla dall'utero materno, pur sta ticinese Fulvio Bernasconi, sentendosi re di uno spazio che è andato a girare un film tour panoramico della città. Al termine: sistemazione, cena e pernottamento in hotel****. Valentina Bensi infinito, è sconvolto da cattivi nel profondo nord canadese. Sabato 25 dopo colazione, con il bus raggiungeremo il Palazzo dei Normanni che custodisce la pensieri. E ne ha tutte le ragio- La trama, che ruota intorno ad Cappella Palatina, famosa per i suoi bellissimi mosaici Bizantini. Terminata la visita ci recheremo Per secoli la storia di Orfeo è ni: il mondo degli adulti che un ragazzo nativoamericano nella vicina Monreale con il suo Duomo famoso in tutto il mondo grazie ai suoi 6’430 mq di stata un motivo popolare nelle intuisce grazie ai rumori e alle investito da una misteriosa auto mosaici dorati. Rientro a Palermo per il pranzo libero e pomeriggio. La sera alle ore 20.30, come arti e nella musica. Claudio voci esterne è qualcosa di terri- nera, ricorda nemmeno troppo attività facoltativa, la possibilità di assistere al concerto del grande pianista Maurizio Pollini Monteverdi, di cui quest’anno ficante. La madre Trudy, con la vagamente Ritorno alla vita di (programma non ancora disponibile) al Teatro Massimo. Cena libera e pernottamento in hotel. si celebra il 450mo anniversa- complicità dello zio Claude, Wim Wenders. Le ambientazio- rio dalla nascita, ha dedicato trama di uccidere il padre bio- ni invece calano lo spettatore Domenica 26 dopo colazione, visita guidata a piedi alla scoperta di monumenti importanti e luo- la sua opera forse più nota logico e anche le notizie che in una dimensione cinefila che ghi insoliti fuori dai consueti circuiti turistici. Ci recheremo per esempio nel quartiere San Giorgio al mito di Orfeo, così come arrivano da radio e televisione sembra appartenere al Fargo dei Genovesi che racchiude l’Oratorio di Santa Cita decorato dalla famiglia Serpotta, celebri Luigi Rossi e Antonio Sartorio. non sono delle più confortanti. dei Coen, a Twin Peaks di maestri dello stucco; la via dei Bambinai e la visita dell'Oratorio del Rosario con una nota tela Il controtenore francese Costretto nel suo guscio, im- Lynch e soprattutto a La pro- di Van Dick. Proseguiremo attraverso il quartiere catalano verso la chiesa di San Francesco Philippe Jaroussky, con il suo possibilitato all'azione, il giova- messa di Sean Penn. Proprio di Assisi e termineremo con l'Oratorio di San Lorenzo. Pranzo libero e pomeriggio a disposizione nuovo album, registrato nel nissimo protagonista deve con quest’ultimo film Miséricor- per le visite individuali o, facoltativo, alle ore 17.30 al Teatro Massimo L’Italiana in Algeri, 2016 alla RSI, gli rende omag- adattarsi al crimine, salvo scom- de condivide il profilo ossessi- dramma giocoso in 2 atti di Gioacchino Rossini. Cena libera e pernottamento in hotel. gio in un progetto concepito binare i piani dei due amanti vo del protagonista in cerca di come una “opera in miniatura” Lunedì 27 dopo colazione, a pochi passi dall’hotel andremo a Palazzo Valguarnera Gangi, con un colpo di scena finale. una verità. Là era il tormentato con due soli personaggi, Orfeo per la visita guidata di un raffinato esempio di architettura palaziale. Il palazzo è divenuto celebre E una volta venuto alla luce, investigatore dürrenmattiano e ed Euridice. Le tre opere si per essere stato lo scenario del famoso film di Luchino Visconti Il Gattopardo, tratto dal romanzo capirà che è impossibile sot- anche qui, non a caso, è un concentrano su diversi aspetti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Pranzo libero e ritrovo nel primo pomeriggio per recarci trarsi alla scelta tra bene e poliziotto svizzero in vacanza. della storia: Sartorio e Rossi all’aeroporto da dove partiremo con volo di linea Alitalia per Milano Linate. male, alla coscienza che può Il film, scritto da Bernasconi con raffigurano la felicità dei giova- far sentire uomini liberi o Antoine Jaccoud a partire da ni amanti; Monteverdi invece Prezzo per persona in camera doppia CHF 1’240.- per i soci e 1’290.- per i non soci condannare ad una nuova, un’idea di Pierre-Pascal Rossi, si concentra più sulla ricerca definitiva prigione morale. intercetta uno spaccato umano La quota comprende trasferimento Ticino - Linate - Ticino in bus granturismo / volo di linea Alitalia di Euridice nel mondo sotter- quasi primordiale, che rara- Linate - Palermo - Linate / 3 notti in hotel**** centrale con colazioni a buffet / 1 cena in hotel (1/2 l. raneo. Culmine è la celebre mente viene messo in eviden- acqua incluso) / tutti i trasferimenti in bus locale come da programma / visite guidate come da aria “Possente spirto”, eseguita za. Ha il torto di osare troppe programma / ingressi: Cappella Palatina, Monreale, Pal. Ganci per la prima volta su disco ellissi, di fidarsi eccessivamente da un controtenore. Jaroussky Supplementi (per persona) camera singola CHF 260.- / concerto Maurizio Pollini (biglietto in dei non detti. Lo spettatore è affiancato dal soprano platea e bus in rientro) CHF 90.- / opera L’Italiana in Algeri (biglietto in platea) CHF 110.- rischia un po’ di perdersi, ma Emőke Baráth, da I Barocchisti probabilmente nelle intenzioni e dal Coro della Radiotele- Iscrizioni Fosca Vezzoli, T +41 91 803 56 60, clubretedue@rsi.ch del regista è giusto così. visione svizzera, con la Penale in caso di annullamento: 75% dal 1. giugno, 100% dal 1. luglio. Coproduzione di RTS, è nelle direzione di Diego Fasolis. sale ticinesi dal 4 maggio. 31 NOTA BENE 30
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