Lito Fontana, "A mi manera" - Il Mascalzone
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Lito Fontana, “A mi manera” ANTEPRIMA MONDIALE DEL NUOVO CD DI LITO FONTANA SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-06-19 – Oggi all’Antico Caffè Soriano di San Benedetto il musicista sambenedettese Lito Fontana ha presentato in anteprima mondiale il suo nuovo CD dal titolo “A mi manera” (Alla mia maniera) “Il cd con musiche latino-americane – dichiara Fontana – rappresenta un nuovo impulso nel mondo delle Brass Band, dove da anni sono richiesto come solista in tutto il mondo. È stato diretto dal miglior maestro di questo settore, Robert Childs. In un pezzo di questo album suono in duetto con il trombettista Thomas Gansch dei Mnozil Brass, di fama mondiale. Mi ha accompagnato la Brass Band svizzera di Friburgo, anche essa molto famosa. La registrazione è stata fatta a Ginevra nel DINAMEC Studio nel febbraio di quest’anno, in uno studio nel quale spesso hanno registrato artisti importanti del calibro di Phil Collins e tanti altri artisti. É stato mixato a Innsbruck da Joe Laube insieme a me. Elsa Bral e Roberta Gobbo hanno coordinato la comunicazione visiva, insieme all’operoso staff di Wedot di Roma. Alessia Vitti ha curato con pazienza e attenzione lo styling. Infine Fabrizia Costa ha immortalato la mia emozione di gioia in un pregiato servizio fotografico dal quale è stata tratta l’immagine di copertina del mio album. Questo è un sogno che mi è
passato per la testa un anno fa – prosegue l’affermato musicista sambenedettese – passeggiando al porto di San Benedetto del Tronto, dal quale ho ricevuto tante ispirazioni musicali in tutti questi anni. È un posto che mi fa stare bene e mi carica di energia. Finora nessuno ha registrato un album con solo musica latino-americana accompagnato da una Brassband. Per questo molte riviste musicali importanti e il World of Brass a Londra stanno aspettando con curiosità l’uscita di questo cd”. La presentazione del CD in Austria sarà al “Schagerl Brass Festival” (http://www.brass-festival.com/) dove Lito Fontana suonerà con la sächsischen Bläserphilharmonie, diretta da Thomas Clamor insieme a artisti di fama mondiale, tutti come lui testimonial dei strumenti Schagerl, tra cui Thomas Gansch, James Morrison, Gabor Tarkövi , Mnozil Brass, Craig Morris e tantissimi altri. Questa è la tracklist del cd di Lito Fontana composta da undici pezzi. For a love lost è dedicata al padre Francesco, scomparso lo scorso 16 aprile. A mis abuelos (Arturo Sandoval); For a love lost (Tom Davoren); Libertango (Astor Piazzolla); Latin for Lito (Gordon Goodwin e Joe Laube); Fandango (Joseph Turrin); Brasilia (Robin Dewhurst); Oblivion (Astor Piazzolla); Tres palabras (Osvaldo Farres); Esperanza (Ramon Cabrera); Torna a Surriento (Ernesto De Curtis); Bolivar (Eric Cook) Sabato 21 giugno alle ore 21.15 Lito Fontana sarà in concerto con la Brassband austriaca Fröschl Hall, con la quale ha collaborato come solista per 22 anni, a San Benedetto del Tronto alla Rotonda Giorgini per la manifestazione SEA BLUE CONCERT.
Galleria Fotografica © www.ilmascalzone.it nb: per immagini ad alta definizione scrivere a redazione@ilmascalzone.it Lito Fontana “Over the years I have had the opportunity to work with many fine trombone players. During the Summer of 2007 I could add another one to this list: it was a true pleasure to meet and perform with Lito Fontana: not only is he a very gifted player with a extremely easy technique and embouchure – he also turned out to be the most charming and warm personality, which
is also reflected in his performance. We became instant friends, and hopefully this will last for many years to come!” Con queste parole molto indicative Johan de Meij, uno dei più grandi compositori e direttori d’orchestra in Europa per ottoni descrivono suo incontro con Lito Fontana al festival di La Senia (Spagna) nel 2007. Nato a Buenos Aires nel 1962, studia Trombone al Conservatorio „ G. Rossini” di Pesaro con il Maestro E. Pumpo dove si diploma nel 1984. Inizia i suoi primi passi musicali con la Banda di San Benedetto del Tronto, sua città amata di adozione. Presto inizia la sua carriera sia nelle orchestre cosi come solista . Fa parte di diversi gruppi di ottoni, dell’orchestra RAI per la registrazione di colonne sonore e ha anche una forte collaborazione con artisti di musica Jazz come Billy Cobham e Chat Baker. Viene chiamato dall’Orchestra Internazionale d’Italia come primo trombone e lo stesso ruolo copriva nell’orchestra Camerata Musicale Pescarese. Si trasferisce in Austria per perfezionarsi sotto il Maestro Michael Stern ( primo trombone del Bayrischen Rundfunk). Da li nascono collaborazioni con diverse formazioni musicali molto note soprattutto nel centro e Europa settentrionale come gli “ Haller Stadtpfeifer”, il quartetto di tromboni “Trombonisti Italiani” ( di quale lui è il fondatore) e soprattutto gli ottoni della “Juvavum Brass” di Salisburgo. Con questa formazione, di cui fanno parte membri delle orchestre Europee più importanti, come Hans Gansch dei Wiener
Philharmoniker e Gabor Tarkövi dei Berliner Philharmoniker, fanno spesso grandi tournèe con artisti di fama internazionale come il trombettista americano Allen Vizzutti e l’australiano James Morrison. Nella sua ricerca di trovare nuove emozioni e nuove sfide collabora con varie formazioni di diversi generi musicali. È noto come solista della Brass Band Hall , con cui vince per quattro volte il Campionato Europeo ( B-Section), e della Brass Band Oberösterreich insieme al trombettista Hans Gansch, suonando nei teatri più prestigiosi del mondo (Sudafrika, Svezia, Norvegia, Belgio, Svizzera, Francia e Austria) e con la quale raggiunge il terzo posto nel Campionato Europeo di massima categoria di Brass Band a Linz (Austria) . Importante la sua collaborazione con il noto compositore austriaco Werner Pirchner, suonando le sue colonne sonore di film , Radio Austria International, dei “Wiener Festwochen” e la musica per l’intervallo del Concerto di Capodanno 2000 dei Wiener Philharmoniker, quale lo invita a collaborare in seguito per “Lady Macbeth” di Schostakovitsch nel Festival di Salisburgo. Con il quartetto “Trombonisti Italiani” raggiunge successo internazionale ed in seguito comincia una stretta collaborazione con Steven Mead che porta alla registrazione del CD “ 4 valves/ 4 slides” e “ Colours of the World”, quali ricevono ottime critiche nella stampa specializzata internazionale, soprattutto in Giappone. Ha partecipato alle “Tiroler Festspiele” e al festival di musica contemporanea “Klangspuren Schwaz”. Ottiene gran successo con i suoi concerti da solista allo Spanish Brass Festival di Valencia (E), la MIDEUROPE di Schladming (A), Schagerl Brass Festival 2009 e 2011,al Festival di Budapest , con la Symphonic Wind Orchestra di
Merano, Tiroler Symphonieorchester (Austria), Orchestra Cantelli Milano, Brassband A7(Germania), Brassband de Waldsang (Olanda), Brassband Tres Etoiles (Svizzera), Brassband BBC Augsburg (Germania). Brassband Messina ed altri collaborando con grandi nomi nella scena internazionale come Vince DeMartino, Frank Pulcini, Ab Koster, Spanish Brass, Steven Mead, Pat Sheridan, Leonard Candelaria, Roland Szentpàli, James Watson, Gabor Tarkövi, T. Dokshizer, Johan De Meij, Stephan Schulz, Giuseppe Paratore , Jose P. Vilaplana, Branimir Slokar, Chris Martin, Bo Nilson. Apprezzato come giurato in diversi concorsi nazionali ed internazionali. Docente alla Musikschule Hall, al Conservatorio “ C. Monteverdi” di Bolzano e docente ospite al Conservatorio di Perugia. Dal 1997 al 2006 è stato Endorser per la Besson (Boosey&Hawkes) di Londra. Tiene Masterclass in tutta Europa (Valencia , Budapest, Schladming, Val Badia, Gainberg (A), Conservatorio di Adria (I) , Roma, Edinburgo, La Senia, Aosta, Sicilia, Linz, Vilnius, Budapest, Val Badia, Merano; Stift Melk (A); Olanda ed altri.) Nel 2008 e 2010 viene nominato nella “Brassband of the Year” (tra i tre migliori al mondo) dal 4barsrest (online magazine for brass music) in Inghilterra raggiungendo il suo più prestigioso successo come solista. La loro critica esalta il suo suono e la sua tecnica, anche nel suo ultimo CD “When I walk alone” eseguito da solista con il pianista Fausto Quintabà e nel quale , in quattro brani, suona come ospite il trombettista Hans Gansch dei Wiener Philharmoniker . È anche elogiato dalla “English Trombone Association” in Inghilterra, dal trombonista Brett Baker, presidente dell’associazione con
un esaltante articolo. È nel 2011 è stato nominato dal 4barsrest tra i 5 miglior Solo CD in ambito degli ottoni. Recentemente è endorser della ditta “Schagerl”, la quale viene rappresentata dalle prestigiose prime parti delle più famose orchestre mondiali e solisti , con il suo trombone “Schagerl Fontana ”, costruito per lui , il quale esalterà ancora di più la perfezione in tecnica ed interpretazione di questo straordinario artista, che con il suo suono unico incanta gli ascoltatori. References: „ I appreciate Lito’s special and warm sound , which is well known everywhere.” Hans Gansch, Vienna Philharmonics “Me gusto mucho la manera de Lito como emplea el trombón, sobre todo en lo que corresponde a la sonoridad que es diferente de los demás trombonistas” Enrique Crespo, German Brass “Mein Respekt für das tolle Spiel – sehr geschmeidige Phrasierung – Bravissimo!“ Horst Küblböck, Vienna Symphonics
„ Lito has a real great sound. I enjoyed doing the solos and the show with him!” Allen Vizzutti “Lito’s colleagues, fans and critics describe his way to play the trombone as brilliant.” Clarino, Brass Magazine/ Germany Allora eravamo un pò giovani… “Hollywood Party” – Ugo Gregoretti intervistato da Steve Della Casa ed Efisio Mulas RadioEuropa – La festa di Radio3 Perugia – Teatro del Pavone 13.6.2014 Giovanissimo, l’ottantaquattrenne Gregoretti che sul palco del Teatro del Pavone si lascia strapazzare, sornione e ironico, dal sulfureo duo Della Casa – Mulas; capelli lunghi, camicia rossa, vistose bretelle, e quella voce immutata che se chiudi gli occhi lo vedi ancora trentenne (durante
l’intervista scherzerà su un “gli ultraottuagenari a rischio è bene rimangano a casa”, ascoltato la mattina in tv). Scoppiettante inizio, col siparietto dell’impagabile Efisio Mulas (“attore perennemente disoccupato di vaga origine sarda”) dalla platea pirandellianamente in cerca del suo “autore”: reclama d’aver penato per trovare ‘sta “RadioEuropa” (e lo sconfortato Della Casa: “Pensavo d’averla depistata, signor Mulas…”), d’essersi perso tra Abruzzo, Marche, Umbria, e Radio Subasio e Radio Centro Suono e chissà che altre radio locali, ma che adesso finalmente l’ha trovato il suo autore e quindi se lei mi permette dottor Gregoretti, vorrei fare un provino con lei per il film che sta girando, e quindi guardi, io salgo sul palco. Ed eccoli, i due buontemponi di Hollywood Party, alla destra e alla sinistra di Gregoretti, mentre sullo schermo alle loro spalle scorrono senza sonoro le immagini de “Il Circolo Pickwick”, sceneggiato televisivo da lui diretto nel ’68: esperimento unico di sceneggiato in costume nel quale s’insinua un personaggio in abiti contemporanei (lo stesso Gregoretti) nel ruolo di “osservatore”. Di quelle scene in bianco/nero ci colpisce il cast, stellare per la qualità degli interpreti; viene spontaneo e impietoso il confronto con le odierne letali “fiction all’italiana” e i loro interpreti da recita parrocchiale. Sembra impossibile ma è stato vero, che un tempo mamma Rai sceneggiava fior di classici della letteratura internazionale… A quell’epoca, ironizza Gregoretti, i canali erano due, se non ti piaceva il primo passavi al secondo e se neanche quello andava bene, spegnevi la luce e andavi a dormire tanto il canone era già pagato (e non si evadeva). Dice del proprio ingresso in Rai il primo dicembre del ’53, e appena un mese più tardi la RAI diventava ufficiale. All’epoca la figura del conduttore televisivo – racconta – non era granchè ambita: io stesso che facevo documentari, poco sapevo di cosa significasse apparire, andare in onda in video
e in audio. Fino a quella volta in cui, impiegato di categoria C come dipendente del Tg, trovandomi alla cassa accanto a Tito Stagno (sapete, quello che ha campato di rendita sulla luna) sbirciando nella sua busta vidi che aveva diciottomila lire più di me – era una cifretta, nel ‘58! – e al mio “Perché tte ssì e io no?”, Stagno spiegava “Perché io vado in onda”, e io “Allora ci voglio anda’ ppur’io però mi date pure a me l’indennità…”. Già, i soldi. A Mulas che gli ricorda la partecipazione come attore in “C’eravamo tanto amati” con Scola (“canuto anche lui, ha solo un mese meno di me”) e con Sordi in “Amore mio aiutami”, confessa che proprio per soldi ha anche fatto l’attore: Eh sì, la penuria è quella che ha dato il segno alla mia esistenza, dovevo guadagna’ perché c’avevo cinque figli famelici… Ed eccoci a Ro.Go.Pa.G. (“Laviamoci il cervello” doveva essere il vero titolo), nato mentre nasceva il nuovo cinema italiano, erano gli anni Sessanta: film in quattro parti, ciascuna di un regista diverso, e lui quarto di un gruppo di magnifici: Rossellini, Godard, Pasolini. Macchè trust di cervelli, spiega ironico e dissacrante, ognuno lavorava per i fatti suoi! Racconta invece con gusto la storia di quel titolo: all’origine solo sigla burocratica – con la sillaba iniziale dei 4 registi – che il ragioniere della Arco Film usava per inoltrare la pratica al competente Ministero, e tanto piaciuta poi a Rossellini che la volle prepotentemente come titolo, solo che la sillaba del suo nome rimase monca perché un RoGoPaGr sarebbe risultato troppo aggressivo, gli dissero. Primo film italiano sul nuovo consumismo, di cui il nostro Paese viveva ancora i primi conati quando già in America imperava la “stimolazione di sentimenti superflui”. E poi il ’68, e quel film “Apollon, una fabbrica occupata” girato in una tipografia romana occupata per mesi dagli operai che la difendevano contro la proprietà decisa ad eliminarla per speculare sui suoli edificatori così ricavati e
a mettere sul lastrico i 400 operai per i propri giochi finanziari. Furono gli stessi operai a contattare l’ANAC, Ass. Naz. Autori Cinematografici (“Oggi ribattezzata da noi Autori Canuti – scherza – allora eravamo un po’ giovani…” ). Ci chiesero un sostegno – racconta – che non sapevamo bene quale potesse essere, e ci accordammo per un film a soggetto, un po’ documentario un po’ no. E nacque questo film che negli stessi capannoni vuoti ricostruiva come su un set le fasi più drammatiche dei 6 mesi di occupazione, improvvisando giorno per giorno il copione sui ricordi degli stessi protagonisti (“Per esempio, ricostruivamo un’assemblea infuocata, e chiedevamo e poi? che avete fatto? “e poi… e poi se semo presi a bbotte”. Ok, ciak, giriamo”). Film che veniva proiettato in scuole, università, fabbriche occupate, comitati di quartiere. Anticinema, tipico di quegli anni. E poi la satira fantascientifica di “Omicron” – con Renato Salvatori e lo stesso Gregoretti fra gli altri – girato a Firenze anziché a Torino (che pur non nominata sarebbe stata riconoscibile) perché era “contro la Fiat” e lo sceneggiatore Pestelli disse che Valletta l’avrebbe fatto “licenziare in tronco” appena l’avesse visto. Film sullo sfruttamento classista del proletariato, in un mondo di cui l’extraterrestre, calatovisi dentro per preparare l’invasione della Terra, scopre le leggi e le regole. “Un’opera profetica” dice Gregoretti. Si arriva ad oggi, al film che sta girando: tratto dal suo libro La storia sono io (“Ho scritto un unico libro, che è una mia autobiografia autosfottitoria, presentazione del lato comico della mia esistenza ”) concepito già come una sceneggiatura. Quel titolo, spiega, dice che ciascuno di noi è la Storia, noi la viviamo quotidianamente senza troppo farci caso ma nel farne il bilancio ci rendiamo conto di quanto essa sia presente nel nostro vissuto (“Per me – dice – è stata la storia del Fascismo, che mi sono bevuto tutto, dai balilla ai figli della lupa…”).
Tempo scaduto: Gregoretti regista, attore, autore, sceneggiatore, conduttore ecc. si congeda da Radio3 in festa e dal suo pubblico, mentre la voce del vagamente sardo Mulas deciso a strappargli la promessa di un provino – Se insiste non glielo faccio né ora né mai… – si perde nelle note dell’hollywoodiana sigla di Hollywood Party, “la ppiù ggrande trasmissione de la Rai dai tempi de Marconi!”. 19.6.’14 Sara Di Giuseppe Hollywood Party – Ugo Gregoretti intervistato da Steve Della Casa ed Efisio Mulas
Inaugurato il nuovo Day Surgery all’Ospedale di San Benedetto del Tronto Il presidente Spacca: “Confermata l’attenzione della Regione per questo territorio” SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-06-19 – “L’inaugurazione di oggi offre il senso dell’attenzione che la Regione riserva a questo territorio in maniera puntuale. Un ringraziamento particolare va a tutti gli operatori della sanità e al loro grande senso di responsabilità, grazie al quale è stato possibile percorrere tutti insieme il cammino della riforma. Un percorso che ha consentito alla sanità marchigiana di raggiungere risultati straordinari che la pongono al vertice in Italia per virtuosità dei conti e qualità del servizio”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando oggi all’inaugurazione del nuovo Day Surgery dell’ospedale di San Benedetto del Tronto. “Le Marche – ha detto – sono la Regione che ha compiuto a livello nazionale il percorso di maggiore rinnovamento, specializzando e qualificando i presidi e avvicinando ulteriormente la sanità al territorio. Proprio questo ha consentito alla sanità regionale di ottenere una premialità molto consistente: 32
milioni di euro che saranno investiti su dotazioni e personale, in modo da riequilibrare ulteriormente i servizi sui territori, secondo criteri oggettivi. Il principio che guida la Regione è la parità di accesso alla sanità da parte di tutti i cittadini, indipendentemente dal territorio in cui vivono”. Per quel che riguarda l’Area vasta 5, Spacca ha ricordato che la spesa pro capite è in linea o superiore a quella delle altre Aree vaste. In merito all’ospedale di San Benedetto, la qualificazione della struttura viene modulata su un mix di fattori: le esigenze della popolazione residente, i picchi di utenti legati alla stagionalità turistica e la mobilità attiva proveniente dall’Abruzzo e dal Sud Italia. Maurizio Virgili dona una sua opera “…di ampie vedute” al Day Surgery Maurizio Virgili “…di ampie vedute” SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-06-20 – L’artista Maurizio Virgili, dona una sua opera al nuovo reparto di Day Surgery dell’Ospedale di San Benedetto. L’opera dal titolo “…di ampie vedute” delle dimesioni di mt 3,60×1,20 è stata esposta ieri in occasione dell’inaugurazione avvenuta ieri appunto per il nuovo reparto, appena ristrutturato. L’artista ha dichiarato che farà altre opere da installare all’interno del nuovo reparto.
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Maurizio Virgili “…di ampie vedute”
il taglio del nastro © www.ilmascalzone. it Nadia Caporaletti record, 3.82 nell’asta Un altro progresso per la montefanese dell’Atletica Avis Macerata sulla pedana di San Marino ANCONA – Ancora un primato marchigiano assoluto nel salto con l’asta per Nadia Caporaletti. Stavolta la portacolori dell’Atletica Avis Macerata supera la quota di 3.82 allo stadio di Serravalle (San Marino), che non solo migliora di sei centimetri il record da lei stabilito meno di un mese fa a Sulmona (3.76 lo scorso 25 maggio), ma anche il personal best di 3.81 ottenuto nel 2013. Infatti nelle due passate stagioni
la trentenne di Montefano (MC), allenata dal tecnico fermano Luca Graziani, ha indossato la maglia del Cus Pisa Atletica Cascina dopo essere cresciuta nell’Atletica Montecassiano. L’impresa è arrivata al terzo e ultimo tentativo a disposizione con l’asticella posizionata a 3.82, poi tre nulli alla misura di 3.90 mancata di poco, per centrare uno dei migliori risultati del ventunesimo Trofeo Titano, classico appuntamento organizzato nella Repubblica di San Marino. La Caporaletti, che detiene anche il primato regionale assoluto indoor (3.71 saltato nel 2011), si allena regolarmente pur lavorando come impiegata geometra delle ferrovie ad Ancona e ha già partecipato a sette campionati italiani assoluti, fra edizioni all’aperto e in sala. RISULTATI: http://www.fidal.it/risultati/- 2014/REG7041/Gara127.htm GLI ALLIEVI DELLE MARCHE INSEGUONO IL TRICOLORE Under 18 in gara nella rassegna nazionale di Rieti (20-22 giugno) Più di 1500 atleti under 18 sono attesi a Rieti, nel fine settimana, per i Campionati italiani allievi. In palio 40 titoli nazionali, da venerdì 20 a domenica 22 giugno, con alcuni giovani marchigiani all’assalto delle posizioni che contano. Tra questi il non ancora 16enne marciatore fabrianese Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo), che nell’ultimo weekend di maggio a Baku (Azerbaigian) è riuscito nell’impresa di conquistare la qualificazione per i Giochi Olimpici giovanili in programma a Nanchino (Cina, 20-26 agosto), sui 10.000 metri: una distanza in cui ha realizzato il primato regionale di categoria con 44’21”81 a Macerata durante i Societari assoluti, che vale il secondo posto italiano dell’anno, mentre nella rassegna tricolore indoor ha ottenuto il bronzo. Si presenta poi da capolista stagionale Nicola Cesca (Atl. Avis Macerata) nei 110 ostacoli, grazie al 14”08 realizzato in maglia azzurra durante i Trials Europei nella capitale azera. L’eclettico specialista delle prove multiple, bronzo tricolore
indoor quest’anno nel pentathlon e nella staffetta 4×200 metri, è annunciato anche nel salto in lungo con l’ottava misura di accredito. Un altro ostacolista già salito sul podio nei campionati italiani è Loris Manojlovic (Collection Atl. Sambenedettese): terzo durante la passata stagione da cadetto sui 100hs, per ripetere lo stesso importante piazzamento nei 60hs indoor dello scorso febbraio, al primo anno di categoria. Qui è atteso sui 400hs (quarto tempo degli iscritti con 55”67) oltre che nei 110hs (sesto con 14”54) che lo hanno visto secondo nella finale dei campionati studenteschi a L’Aquila. Da seguire con attenzione il giavellottista Simone Comini (Asa Ascoli Piceno), altro ragazzo classe ’98, che entra in pedana con buone ambizioni visto che occupa il quarto posto nelle liste nazionali dell’anno per la categoria e ha vinto la gara al prestigioso Brixia Meeting di Bressanone. Senza dimenticare sui 3000 metri Matteo D’Alessandro (Atl. Civitanova), autore di un 8’45”81 al Memorial Serresi di Ancona per inserirsi nella quinta posizione italiana stagionale. Poi il martellista Leonardo Viozzi (Asa Ascoli Piceno), sesto nelle graduatorie, e la velocista sangiorgese Annalisa Torquati (Team Atletica Marche), quarta l’anno scorso sui 200 metri tricolori prima di essere condizionata da un infortunio invernale, ma presente nella top ten italiana su entrambe le distanze dello sprint (100 e 200). Altri marchigiani cercheranno un risultato significativo, come i mezzofondisti Edoardo Cittadini (Atl. Montecassiano) e Azzurra Ilari (Atl. Amatori Osimo), il martellista Osita Grant Okafor Idamma (Sef Stamura Ancona), la marciatrice Giulia Cippitelli (Atl. Avis Macerata), la lunghista Manuela Borghetti (Sef Stamura Ancona) e Sokhona Kebe (Tam), quattrocentista di Corridonia che si è messa al collo la medaglia di bronzo agli Studenteschi nazionali. In tutto sono 62 gli atleti marchigiani iscritti. L’intera manifestazione di Rieti sarà trasmessa all’indirizzo www.10×10.tv/fidal in diretta streaming video. ATLETI MARCHIGIANI ISCRITTI Atl. Fabriano: Giulia Riccioni (peso, martello)
Sef Stamura Ancona: Giada Bernardi (100, 200, 4×100); Sara Berti (2000 siepi); Manuela Borghetti (lungo, 4×100); Alessandro Latini (alto); Precious Memè (peso); Osita Grant Okafor Idamma (martello); Augustin Prego (200); Elisa Dolciotti, Sara Piersigilli (4×100) Atl. Amatori Osimo: Azzurra Ilari (3000) Asa Ascoli Piceno: Simone Comini (giavellotto), Leonardo Viozzi (martello) Collection Atl. Sambenedettese: Rebecca Dondoni (100hs); Loris Manojlovic (110hs, 400hs, 4×100); Jacopo Spinozzi (100, 4×100); Lara Maria Viola (disco, giavellotto); Gaetano Luciani, Riccardo Mercatili (4×100) Gp Avis Spinetoli Pagliare: Riccardo Pirozzi (800, 1500) Sport Atl. Fermo: Luca Bartolucci (giavellotto); Giacomo Brandi (marcia 10.000); Costanza Muratori (100, 200); Andrea Astelli, Lucian Chiriac, Riccardo Mari, Riccardo Raggi (4×100) Atl. Elpidiense Avis Aido: Lorenzo Berdini (1500) Team Atletica Marche: Debora Baldinelli (800, 4×400); Sokhona Kebe (400, 4×100, 4×400); Giorgia Moriconi (marcia 5000); Gianluca Re (peso); Simone Sabbatini (110hs); Caterina Santoni (alto, 4×100); Annalisa Torquati (100, 200, 4×400); Jacopo Berini, Gioele Giachè, Enrico Luciani, Riccardo Natali (4×100); Sofia Gismondi (4×100, 4×400); Prisca Iommi (4×100) Atl. Avis Macerata: Giulia Antonelli (400hs); Nicola Bordi (110hs); Elisabetta Bray, Giulia Cippitelli (marcia 5000); Nicola Cesca (110hs, lungo, 4×400); Marco Chiodera (400hs); Francesco Gianfelici (lungo, triplo, 4×100); Elio Orazi (marcia 10.000); Elena Pacioni (disco); Francesca Pietroni (alto); Riccardo Rocchi (1500); Francesco Ranzuglia, Massimiliano Sileoni, Jacopo Tasso (4×100, 4×400) Atl. Recanati: Luca Antonelli (marcia 10.000); Mattia Cardinali (peso) Atl. Montecassiano: Edoardo Cittadini (1500, 2000 siepi) Atl. Civitanova: Gianmarco Cecchini (2000 siepi); Diego D’Alessandro (800); Matteo D’Alessandro (1500, 3000) Cus Urbino: Andrea Castellucci (1500)
TUTTI GLI ISCRITTI: http://www.fidal.it/risultati/- 2014/COD4411/Index.htm LINK ALLE IMMAGINI Giacomo Brandi (FotoGP): http://www.fidalmarche.com/- upload/2014/Brandi.jpg Nicola Cesca (foto di Maurizio Iesari): http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Cesca_Nicola.jpg Loris Manojlovic (foto di Maurizio Iesari): http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Manojlovic_- Ancona2013.jpg Simone Comini (foto di Giancarlo Colombo/FIDAL): http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Comini_Jesolo2013.jpg Matteo D’Alessandro (foto di Maurizio Iesari): http://www.fidalmarche.com/upload/2013/DAlessandro_- Matteo_Ancona2013.jpg Annalisa Torquati (foto di Maurizio Iesari): http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Torquati_- Serresi2013.jpg L’astista Nadia Caporaletti in azione (foto di Maurizio Iesari): http://www.fidalmarche.com/- upload/2014/Caporaletti2_2014.jpg Nadia Caporaletti dopo il record regionale a San Marino: http://www.fidalmarche.com/upload/2014/Caporaletti_- SanMarino2014.jpg Le foto indicate sono libere da diritti per l’uso editoriale, fatto salvo l’obbligo di citazione dell’autore. E’ escluso ogni altro genere di utilizzo.
da Fermo Staffetta Blu 2014 Per quanto riguarda la staffetta le società sportive che partecipano per il tratto fermano, da Lido Tre Archi al grattacielo di Porto San Giorgio e per il tratto dal Porto di Porto San Giorgio a Marina Palmense, sono: – Asd Kung-fu Vietnamita – Asd Victoria Basket Fermo – Asd CSR Tirassegno 95 – Asd Gruppo Ciclistico Comunità di Capodarco – Gruppo Mountain Bike Capodarco – Asd Circolo Surf Fermo – Asd Don Celso Pallavolo – Asd YamabushiClub Fermo – Karate – Asd Sport Atletica Fermo – Asd Amatori Rugby Fermo 1935 – Asd Gruppo Podistico AVIS Fermo – Asd Calcio Futura 96 – Asd Podistica Rione Murato – Associazione San Michele Lido – Pallavolo – Filippide del Fermano – Asd Pedale Fermano Eco Elpidiense
Clicca gli allegati Cs2_Marche in blu_2014_18giu14 Programma_Marche in blu fminblu dalla Regione Marche 19 giu 2014 DONNE VITTIME DI VIOLENZA: L’ASSESSORE GIORGI ANNUNCIA IL POTENZIAMENTO DEI CENTRI E DELLE CASE DI ACCOGLIENZA . Il potenziamento dei Centri antiviolenza, delle case di accoglienza e della casa di emergenza, la nascita di due nuove strutture, il coinvolgimento ampio e diretto degli Enti Locali, degli ambiti sociali, del privato convenzionato e dell’associazionismo, secondo quanto previsto dalla Legge 32/08 per implementare e valorizzare l’esperienza acquisita negli anni dai nostri Servizi a supporto delle donne vittime di violenza. Questi sono stati i temi che l’assessore regionale Paola Giorgi con delega ai Diritti e Pari Opportunità, ha posto sul tavolo del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere. L’appuntamento è ormai una consuetudine ed ha lo scopo di confrontarsi sull’utilizzo delle risorse regionali a disposizione e sulla loro integrazione con i fondi statali previsti dalla legge 119/2013 e dalla proposta di intesa Stato –Regioni sbloccati nei giorni scorsi dal governo. “Come le cronache quotidiane sottolineano
ogni giorno – afferma l’assessore Giorgi – questi temi sono fondamentali e coinvolgono tutte le istituzioni dai ministeri agli enti locali e alla rete delle associazioni. Per questo nel maggio scorso ho scritto al presidente del Consiglio Renzi e ai parlamentari marchigiani per chiedere lo sblocco dei fondi della legge 119. Queste risorse sono fondamentali per poter garantire un servizio, purtroppo emergente e prioritario, per contrastare una realtà sempre più drammatica. Nelle Marche, grazie alla legge regionale 32/08 agiscono sul territorio cinque Centri antiviolenza (Cav). Per quanto riguarda le strutture residenziali esistono una casa di emergenza attiva dallo scorso dicembre, sorta grazie ad una comune volontà di Regione ed Enti locali con l’importante contributo della Protezione civile regionale nel pesarese, e due case di accoglienza, una nell’anconetano ed un’altra sempre nel pesarese”. Il bilancio regionale 2014 ha destinato al settore 97.519 euro, 70mila per i centri antiviolenza e 27.519 per le case di accoglienza. A queste somme si dovrebbero aggiungere i fondi statali: 30.133 per i centri antiviolenza e 13.817 per le case di accoglienza oltre ad ulteriori 240.196 euro grazie alla proposta di Intesa Stato Regioni. Di questa somma l’assessore Giorgi ha proposto di utilizzarne una metà per attività ed iniziative di rilevanza regionale (prevenzione, informazione, progetti innovativi per il superamento del disagio ed emarginazione delle vittime di maltrattamenti, monitoraggio episodi di violenza attraverso i dati forniti dai centri e dai soggetti pubblici e privati) e l’altra sempre a sostegno delle strutture presenti sul territorio ( CAV e case di accoglienza). In previsione ulteriori risorse per due nuovi CAV al fine di omogeneizzare la presenza territoriale. I Cav e le case di accoglienza sono i luoghi deputati a garantire ospitalità, protezione e soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro cittadinanza e attraverso la specifica formazione di operatrici. Sono a disposizione , a titolo gratuito, di tutte le donne, italiane o straniere, vittime di violenza e maltrattamenti fisici o psicologici, stupri e abusi sessuali.
Gli esperti offrono servizi di supporto psicologico, consulenze legali, attivazione di reti d’emergenza. Ancona Macerata Pesaro Fermo Ascoli TOTALE Urbino Piceno Popolazione 246.752 165.167 186.535 90.161 108.905 797.520 femminile Accessi al 147 72 110 70 40 439 Cav 2013 CAPITALE EUROPEA CULTURA, IL DIPARTIMENTO COESIONE TERRITORIALE DEL MISE SCEGLIE IL PROGETTO DI CANDIDATURA DI URBINO. Urbino, già candidata al Programma Europeo “Capitale della Cultura 2019”, è stata scelta a livello nazionale, insieme alla sola Siracusa, per la sperimentazione delle idee e dei progetti elaborati in vista della candidatura. Lo ha deciso il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione territoriale del Ministero dello Sviluppo economico che ha scelto, tra le 15 città escluse dalla corsa a Capitale della Cultura, due progetti di candidatura da poter realizzare attraverso proprie risorse. “La decisione del Dipartimento della Coesione territoriale – dice il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – è la testimonianza del valore della progettazione messa in campo per la candidatura di Urbino Capitale Europea della Cultura 2019 e dell’elevato patrimonio umano e culturale che ha contribuito alla proposta, a partire dal presidente del Comitato promotore Jack Lang per arrivare a sostenitori del calibro del premio Nobel Luc Montagnier, il Maestro Ennio Morricone, la giornalista Helene Cooper, lo scrittore Umberto Eco. Quanto è stato elaborato costituisce, come dimostra questa scelta, un serbatoio di conoscenze, di programmazione e anche di azioni da poter porre a patrimonio comune a livello nazionale. L’esclusione di Urbino dalla corsa
verso il 2019 è in parte ripagata da questo importante riconoscimento che consentirà di realizzare alcuni degli ambiziosi progetti elaborati nelle Marche”. Il 15 novembre scorso le 21 città italiane candidate al Programma Europeo “Capitale della Cultura 2019” si sono date appuntamento a Roma per la definizione della short list delle città finaliste per l’aggiudicazione del titolo. La Commissione di valutazione ha individuato le sei finaliste che si contenderanno il titolo di Capitale Europea della Cultura per il 2019, escludendo tra queste Urbino, non senza sorpresa vista la solidità e la completezza del dossier elaborato, la proposta e il tema originale scelti per la presentazione della candidatura. Ora a distanza di pochi mesi l’annuncio che Urbino e Siracusa, tra le 15 città escluse dalla selezione finale, sono state scelte dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico per un progetto di Co- design per lo sviluppo territoriale integrato nell’ambito dell’azione sperimentale diretta a valorizzare le idee e i progetti delle città italiane che si sono candidate al programma delle “Capitali europee della Cultura”. La città, come riconosciuto dal Dipartimento della Coesione territoriale nella lettera inviata a Regione e Comune di Urbino, ha sostenuto la candidatura con processi partecipativi; il clima di mobilitazione ha creato attenzione e sollecitato proposte dal basso; la discussione sull’investimento culturale da proporre si è innestata in una più ampia riflessione strategica sul futuro della città. Per verificare come si possa cogliere questo potenziale e stabilire una saldatura efficace con la programmazione 2014-2020, il Dipartimento intende dunque aprire un “cantiere” di approfondimento alla scala urbana, in accordo con la Regione Marche. Il DPS opererà con proprie risorse (destinate ad iniziative di sviluppo territoriale con natura prototipale) e in stretta collaborazione con l’Associazione Città d’Arte e Cultura. Grazie al cantiere sperimentale saranno individuati quegli interventi che potranno essere inseriti entro un piano finanziabile anche grazie all’utilizzo dei Fondi Strutturali
Europei del prossimo periodo di programmazione 2014-2020, dei fondi di Destinazione Italia e del Fondo Sviluppo e Coesione. SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE MARCHE E IL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE. Sottoscritto questa mattina il Protocollo d’Intesa tra la Regione Marche ed il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS). L’accordo, firmato dal Presidente della Regione Gian Mario Spacca e dal Generale Cosimo Piccinno, si pone l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza in materia di tutela della salute. “La firma dl protocollo rafforza la collaborazione tra la Regione Marche e l’Arma dei Carabinieri a favore della tutela del diritto alla salute riconosciuto dalla stessa Costituzione. Un diritto, insieme a quello dell’educazione, che rappresenta un elemento fondamentale per la salvaguardare la coesione della nostra comunità – ha sottolineato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – L’intesa con l’Arma migliora e rafforza il percorso qualitativo che, come governo regionale, intendiamo percorrere. La nostra è una strategia amministrativa orientata all’ambizione della qualità, intesa non solo come tutela della salute, ma anche come valore economico. La tracciabilità delle nostre produzioni va salvaguardata: da questo punto di vista il protocollo costituisce un messaggio forte di carattere preventivo che deve invitare i produttori a orientare il loro impegno verso i canoni della qualità che vengono riconosciute alle attività imprenditoriali marchigiane”. “Abbiamo già un’ottima collazione con la Regione Marche, ma il protocollo garantisce una marcia in più per tutelare la salute dei marchigiani e creare un ulteriore senso di sicurezza sanitaria a una delle realtà regionali più virtuose d’Italia – ha evidenziato il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) di Roma, Generale Cosimo Piccinno – Metteremo la nostra esperienza, che costituisce una riconosciuta eccellenza del nostro Paese anche all’estero, a disposizione della
Regione, per conferire un valore aggiunto alla sicurezza alimentare e sanitaria di questa realtà territoriale”. Il base al Protocollo, la Regione Marche concorrerà, nell’ambito delle proprie competenze ed in stretto raccordo con l’Asur e le Aree vaste, oltre che con le Aziende ospedaliere, all’incremento e al rafforzamento delle attività del Nas–Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ancona, in modo da: • svolgere le proprie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio, favorendo lo scambio reciproco di informazioni e dati utili all’espletamento delle funzioni conferite ai NAS; • partecipare attivamente alle iniziative di formazione, informazione, aggiornamento ed approfondimento che verranno realizzate in forza del presente documento; • assicurare il collegamento delle Banche Dati Regionali al Sistema centrale del Comando Tutela Salute di Roma. La sottoscrizione del Protocollo consentirà al NAS di Ancona di: • collaborare con la Regione nell’effettuazione delle attività di vigilanza e controllo in materia di tutela della salute; • supportare la Regione al fine di migliorare la gestione ed il controllo delle attività connesse alla tutela della salute, anche al fine di prevenire infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nazionale ed internazionale; • acquisire i supporti necessari per ottimizzare il sistema di controllo in direzione del contrasto dei crimini sulla salute nell’ambito del territorio regionale; • rendere disponibili i dati sensibili derivanti dall’attività di cui al presente Protocollo e le informazioni derivanti dall’attività istituzionale, in stretta aderenza ai regolamenti dell’Arma dei Carabinieri; • realizzare iniziative, preventivamente concordate, di formazione/informazione e aggiornamento del personale regionale impiegato nelle attività ispettive in tema di tutela della salute e momenti di approfondimento, preventivamente concordati, al fine di perseguire una conoscenza giuridica condivisa e più ampia uniformità interpretativa della normativa vigente in tema di tutela della salute.
IL MERCATINO ITINERANTE DELLA BIODIVERSITA’ AGRARIA FA TAPPA A RECANATI E INCONTRA LEOPARDI L’A.S.S.A.M. (Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare delle Marche) dal 2005 è l’ente attuatore della Legge Regionale 3 giugno 2003 n. 12 ed in questo ambito realizza iniziative ed interventi per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali marchigiane, minacciate di erosione genetica o a rischio di estinzione per le quali esista un interesse economico, scientifico, ambientale, paesaggistico o culturale.In particolare, gestisce i due strumenti operativi previsti dalla stessa, il Repertorio Regionale e la Rete di Conservazione e Sicurezza. In tale contesto, per informare e incrementare l’interesse su tali argomenti si organizza annualmente un mercatino itinerante della biodiversità agraria in alcuni Comuni e/o paesi della Regione Marche contestualmente ad altre iniziative organizzate. L’obiettivo è quello di diffondere negli appassionati e non, la conoscenza dei prodotti della biodiversità attraverso l’incontro con gli Agricoltori custodi che coltivano queste varietà, gli approfondimenti e ricerche sulla storia di questi prodotti, del loro legame col territorio e con la tradizione, le ricette tradizionali ed in innovative calate nei nuovi stili di consumo. La prossima tappa è quella di Recanati (MC). sabato 21 giugno 2014 Mercatino Biodiversità agraria ore 10:00 – 22:00 presso la piazzetta del sabato del Villaggio Si allega il programma della giornata, con invito di diffusione a tutti gli interessati. La stampa è invitata a partecipare.
mercatino itinerante della biodiversità agraria
PRESENTATO AD ANCONA IL XII SEMINARIO ESTIVO DI SYMBOLA, APPUNTAMENTO IL 27 E 28 GIUGNO A TREIA IL 24 GIUGNO DA MOGLIANO PARTE IL FESTIVAL DELLA SOFT ECONOMY CHE FARA’ TAPPA A CAMERINO IL 25 E SI CHIUDERA’ A MACERATA IL 26 GIUGNO “BELLEZZA, QUALITA’, INNOVAZIONE, GREEN ECONOMY E COESIONE PER COMPETERE” Ancona, 19 giugno 2014. Il 27 e 28 giugno, al Teatro degli Arcangeli di Treia (Mc), torna l’appuntamento con il Seminario Estivo promosso dalla Fondazione Symbola, da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Macerata con il Patrocinio della Regione Marche e del Comune di Treia. Arrivato alla sua XII edizione, il Seminario quest’anno è dedicato al tema ‘Coesione è competizione. “Si rinnova la partnership tra Regione Marche, Fondazione Symbola, Unioncamere e la Camera di Commercio di Macerata in occasione del Festival della Soft Economy e del Seminario Estivo, che vedrà la presentazione del Rapporto Cultura 2014 a Macerata, il primo momento di confronto e dibattito sull’unico Rapporto in Italia che annualmente quantifica il peso della
cultura nell’economia nazionale”. A spiegarlo l’assessore alla Cultura della Regione Marche, Pietro Marcolini oggi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Raffaello ad Ancona. “Le Marche – prosegue – si confermano anche quest’anno tra le regioni italiane dove l’incidenza del sistema produttivo culturale è più alta sul complesso dell’economia. Non a caso la cultura come risposta alla crisi, come leva di nuovo sviluppo, come qualificazione del tessuto produttivo è al centro dell’azione amministrativa regionale con progettualità innovative come quella del Distretto Culturale Evoluto Marche”. “Per la XII edizione del Seminario Estivo abbiamo scelto il titolo ‘Coesione è Competizione’ – spiega Fabio Renzi, segretario generale di Symbola – perché questa è la chiave interpretativa per leggere quell’Italia resiliente e positiva che scommette sui suoi talenti, fa incontrare il nuovo artigianato digitale con la manifattura tradizionale contribuendo a ripopolare territori, borghi e città con le imprese che tornano a produrre in Italia e con quelle che nascono per rispondere alle nuove domande sociali e ai nuovi orientamenti culturali. Per questo il Rapporto, che verrà presentato in apertura del Seminario , elaborato da Symbola, Unioncamere e Aaster, traccia una nuova mappa della produzione del valore in Italia: dalle imprese low profit alle for profit che producono beni e servizi sociali alla persona, da quelle della sharing economy alle “nuvole” delle industrie creative e culturali. Con il Festival della Soft Economy racconteremo attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti l’Italia degli artigiani delle stampanti 3D, della manifattura che si afferma ed esporta nel mondo, della green economy delle imprese e dei territori, della cultura che vede le Marche piazzarsi seconde nella classifica nazionale delle Regioni grazie soprattutto al contributo delle industrie creative”.
Partirà il 24 giugno, invece, la seconda edizione del Festival della Soft Economy promosso anche in collaborazione con il Consorzio Aaster. Una tre giorni realizzata anche in collaborazione con i Comuni di Mogliano, Camerino e Macerata, Università di Camerino e Università di Macerata, che farà appunto tappa a Mogliano (24/6), Camerino (25/6) e Macerata (26/6), per parlare di nuovo artigianato, manifattura evoluta, innovazione, made in Italy di qualità, green economy, bellezza, cultura e creatività. L’appuntamento, al quale parteciperanno esponenti del mondo economico e della cultura, politici, professioni, professori e associazioni, alternerà convegni, seminari, workshop e dimostrazioni, come quelle dedicate a stampanti 3d e voli dimostrativi di droni, e offrirà come di consueto numerosi spunti di riflessione sul presente e soprattutto sul futuro del made in Italy. “Abbiamo scelto di promuovere il Seminario Estivo insieme alla Fondazione Symbola e ad Unioncamere – commenta Giuliano Bianchi, presidente Camera di Commercio di Macerata – perché siamo convinti che questo appuntamento di rilievo nazionale sia una straordinaria occasione per far conoscere le Marche, Macerata ed il suo territorio che ben rappresenta quell’Italia di qualità dove convivono la bellezza dei paesaggi, la ricchezza storica e culturale, la forza delle produzioni manifatturiere ed agroalimentari e un sistema di servizi sociali e culturali grazie anche al contributo assicurato dalla Camera di Commercio. Il Seminario Estivo ci aiuta a tracciare un quadro diverso della nostra economia, a partire dalle nostre tante medie e piccole imprese, che sono le sole che creano ricchezza reale e devono quindi avere la priorità nel nostro operare quotidiano. Perché aiutare le imprese significa aiutare l’Italia. Sosteniamo Symbola perché rappresentiamo un territorio vocato alla qualità e alla creatività – come dimostrano le ottime performance delle Marche e delle nostra provincia racciate dai rapporto
sull’economia culturale di Symbola e Unioncamere – e perché condividiamo l’idea alla base della intensa e positiva collaborazione tra la Fondazione per le Qualità Italiane e il sistema camerale, quella che l’Italia deve fare l’Italia. “Siamo orgogliosi di ospitare per il terzo anno consecutivo il Seminario Estivo di Symbola – spiega il sindaco di Treia Franco Capponi -. Per l’Amministrazione che rappresento quello con Symbola è un rapporto strategico, non solo perché offriamo la nostra ospitalità, ma anche perché condivide i valori rappresentati da Symbola e la nostra azione si ispira alle politiche di qualità, valorizzazione dei territorio e della cultura, innovazione e attenzione alla sostenibilità e al patrimonio umano che la Fondazione indica da anni con i suoi studi. Per dirla in altre parole: il nostro piccolo ma straordinariamente bel comune vuole essere un laboratorio della qualità, un modello per i tanti territori italiani”. A sottolineare una riflessione che unisce cultura, economia e territorio la presenza alla conferenza stampa degli assessori regionali alle Attività Produttive Sara Giannini e all’Urbanistica Antonio Canzian. “Symbola – ha commentato Giannini – è un’ esperienza importante e un modo originale di riflettere su noi stessi guardandoci da fuori e di valutare che sono tanti gli aspetti positivi e il contributo che diamo a livello nazionale. Il titolo dell’evento è la sintesi di quanto accaduto nella Marche: coesione e competizione sono i fattori su cui la Regione punta per guidare il territorio fuori dalla crisi. La manifattura non è tramontata, ma va adeguata ai tempi e alle esigenze del mercato mondiale. L’Italia è il Paese al mondo che può ambire meglio di altri ad interpretare questo modello e le Marche possono ritagliarsi, in questo contesto, un ruolo
fondamentale di indirizzo e sperimentazione”. “C’è grande coerenza tra gli orizzonti dispiegati da questo seminario e le politiche regionali – ha aggiunto l’assessore Antonio Canzian, vicepresidente della Regione Marche – . Non si può parlare di green o soft economy senza far riferimento alla qualità del paesaggio e del territorio, elementi interconnessi che vanno affrontati nell’insieme. Stiamo rivisitando il piano paesaggistico ambientale regionale e abbiamo presentato la proposta di legge urbanistica con contenuti innovativi che a livello nazionale precorrono i tempi. Si tratta di nuovi strumenti come il Piano strutturale intercomunale che solleciterà i Comuni a pianificare tenendo conto di ciò che avviene oltre i confini del proprio territorio. Una visione complessiva che finora a volte è mancata, ma che oggi è più che mai indispensabile per la valorizzazione del nostro tessuto urbano”. I numeri del Festival della Soft Economy e del Seminario Estivo 5 giorni – 3 di Festival della Soft Economy, 2 di Seminario 4 Comuni – Mogliano, Camerino, Macerata e Treia 2 Teatri – Mogliano, Treia 2 Università – Camerino e Macerata 4 Convegni 7 Forum
1 Tavola Rotonda 2 Spettacoli teatrali 2 Eventi di Piazza 3 Esposizioni 1 Premio 3 Ricerche 152 Relatori – 112 Festival Soft Economy, 40 Seminario Estivo Seminario Estivo – Il programma in pillole I lavori si apriranno il 27 alle 9 con le riflessioni introduttive del Segretario Generale di Symbola Fabio Renzi e proseguiranno con la presentazione del Rapporto “Le nuove geografie della produzione del valore in Italia”. Alla discussione parteciperanno tra gli altri: la Presidente della Camera Boldrini, la vicepresidente del Senato Fedeli, il Segretario generale di Unioncamere Gagliardi, il Direttore Nazionale Legambiente Muroni, il Direttore di Imprenditorialità PMI e Sviluppo Locale OCSE Arzeni, il Direttore scientifico della Fondazione Nord Est Micelli. Dalle 15 alle 18.00 si proseguirà con la sessione “Un Expo per raccontare il futuro”. Ai lavori, introdotti da Bonomi, Direttore Aaster, e De Rita, Presidente Censis, interverranno rappresentanti delle imprese, della politica e delle associazioni, il ministro del Lavoro Poletti, il ministro dell’Agricoltura Martina, il Direttore per le Politiche Industriali di Confindustria Bianchi, il responsabile Ambiente di Coldiretti Masini, il Segretario generale di Confartigianato Fumagalli e il Presidente nazionale di Cna Vaccarino. Sabato 28 giugno, dalle 9.30 alle 13.30, si svolgerà il dibattito “Coesione è competizione – Perché l’Italia deve fare l’Italia”, al quale prenderanno parte tra
gli altri: Bianchi, Presidente CCIAA di Macerata; Bastioli, Presidente Terna e AD Novamont; Francesco Starace, Ad Enel; Bonomi, Direttore Aaster; Dardanello, Presidente Unioncamere; Brunello Cucinelli, fondatore della omonima impresa; il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio; la Presidente di Human Foundation Melandri e il Presidente Regione Marche Spacca. Le conclusioni saranno affidate al Presidente di Symbola, Realacci. Festival della Soft Economy – Programma in pillole Rimade in Italy è il titolo della giornata di apertura del Festival della Soft Economy, martedì 24 a Mogliano presso il Teatro Apollo, che prenderà il via al mattino con la sessione Made in City dedicata a una nuova stagione gli spazi urbani abbandonati da decenni tornano ad essere abitati anche da attività artigiane, imprese e innovazione. Un tema su cui si confronteranno, tra gli altri, il Presidente della Camera di Commercio di Macerata Giuliano Bianchi, il Direttore del Consorzio Aaster Aldo Bonomi, il Direttore della Fondazione Nord Est Stefano Micelli, il Presidente di Legambiente Marche il direttore de Linkiesta Marco Alfieri, l’ Assessore attività produttive Regione Marche Sara Giannini e il Direttore generale Ministero Sviluppo Economico Giuseppe Tripoli. Il pomeriggio sarà invece dedicato ai ‘Campioni del mondo’ del made in Italy. Non tutti lo sanno, ma l’Italia è prima, seconda o terza al mondo in ben 935 prodotti sui 5.117 che compongono il commercio mondiale. Introduce il Direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti, ne discutono tra gli altri Eleonora Anselmi Amministratore delegato Chimera glamour, Francesco Carpineti del Gergo calzaturificio, Gaetano Fausto Esposito Segretario generale Assocamerestero, Mauro Gallegati Economista Università Politecnica delle Marche e Nando Ottavi Presidente Nuova Simonelli e Confindustria Marche. E alle 18 proiezione su maxischermo della partita
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