Lito Fontana, "A mi manera" - Il Mascalzone

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Lito Fontana, "A mi manera" - Il Mascalzone
Lito Fontana, “A mi manera”
           ANTEPRIMA MONDIALE DEL NUOVO CD DI LITO FONTANA

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-06-19 – Oggi all’Antico Caffè Soriano di
San Benedetto il musicista sambenedettese Lito Fontana ha presentato in
anteprima mondiale il suo nuovo CD dal titolo “A mi manera” (Alla mia
maniera)

“Il cd con musiche latino-americane – dichiara Fontana – rappresenta un
nuovo impulso nel mondo delle Brass Band, dove da anni sono richiesto
come solista in tutto il mondo. È stato diretto dal miglior maestro di
questo settore, Robert Childs. In un pezzo di questo album suono in
duetto con il trombettista Thomas Gansch dei Mnozil Brass, di fama
mondiale. Mi ha accompagnato la Brass Band svizzera di Friburgo, anche
essa molto famosa. La registrazione è stata fatta a Ginevra nel DINAMEC
Studio nel febbraio di quest’anno, in uno studio nel quale spesso hanno
registrato artisti importanti del calibro di Phil Collins e tanti altri
artisti. É stato mixato a Innsbruck da Joe Laube insieme a me. Elsa Bral
e Roberta Gobbo hanno coordinato la comunicazione visiva, insieme
all’operoso staff di Wedot di Roma. Alessia Vitti ha curato con pazienza
e attenzione lo styling. Infine Fabrizia Costa ha immortalato la mia
emozione di gioia in un pregiato servizio fotografico dal quale è stata
tratta l’immagine di copertina del mio album. Questo è un sogno che mi è
Lito Fontana, "A mi manera" - Il Mascalzone
passato per la testa un anno fa – prosegue l’affermato musicista
sambenedettese – passeggiando al porto di San Benedetto del Tronto, dal
quale ho ricevuto tante ispirazioni musicali in tutti questi anni. È un
posto che mi fa stare bene e mi carica di energia. Finora nessuno ha
registrato un album con solo musica latino-americana accompagnato da una
Brassband. Per questo molte riviste musicali importanti e il World of
Brass a Londra stanno aspettando con curiosità l’uscita di questo cd”.

La presentazione del CD in Austria sarà al “Schagerl Brass Festival”
(http://www.brass-festival.com/) dove Lito Fontana suonerà con la
sächsischen Bläserphilharmonie, diretta da Thomas Clamor insieme a
artisti di fama mondiale, tutti come lui testimonial dei strumenti
Schagerl, tra cui Thomas Gansch, James Morrison, Gabor Tarkövi , Mnozil
Brass, Craig Morris e tantissimi altri.

Questa è la tracklist del cd di Lito Fontana composta da undici pezzi.
For a love lost è dedicata al padre Francesco, scomparso lo scorso 16
aprile.

A mis abuelos (Arturo Sandoval); For a love lost (Tom Davoren);
Libertango (Astor Piazzolla); Latin for Lito (Gordon Goodwin e Joe
Laube); Fandango (Joseph Turrin); Brasilia (Robin Dewhurst); Oblivion
(Astor Piazzolla); Tres palabras (Osvaldo Farres); Esperanza (Ramon
Cabrera); Torna a Surriento (Ernesto De Curtis); Bolivar (Eric Cook)

Sabato 21 giugno alle ore 21.15 Lito Fontana sarà in concerto con la
Brassband austriaca Fröschl Hall, con la quale ha collaborato come
solista per 22 anni, a San Benedetto del Tronto alla Rotonda Giorgini per
la manifestazione   SEA BLUE CONCERT.
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Lito Fontana

“Over the years I have had the opportunity to work with many
fine trombone players. During the Summer of 2007 I could add
another one to this list: it was a true pleasure to meet and
perform with Lito Fontana: not only is he a very gifted player
with a extremely easy technique and embouchure – he also
turned out to be the most charming and warm personality, which
is also reflected in his performance. We became instant
friends, and hopefully this will last for many years to come!”

Con queste parole molto indicative Johan de Meij, uno dei più
grandi compositori e direttori d’orchestra in Europa per
ottoni descrivono suo incontro con Lito Fontana al festival di
La Senia (Spagna) nel 2007.

Nato a Buenos Aires nel 1962, studia Trombone al Conservatorio
„ G. Rossini” di Pesaro con il Maestro E. Pumpo dove si
diploma nel 1984. Inizia i suoi primi passi musicali con la
Banda di San Benedetto del Tronto, sua città amata di
adozione.

Presto inizia la sua carriera sia nelle orchestre cosi come
solista . Fa parte di diversi gruppi di ottoni, dell’orchestra
RAI per la registrazione di colonne sonore e ha anche una
forte collaborazione con artisti di musica Jazz come Billy
Cobham e Chat Baker. Viene chiamato dall’Orchestra
Internazionale d’Italia come primo trombone e lo stesso ruolo
copriva nell’orchestra Camerata Musicale Pescarese.

Si trasferisce in Austria per perfezionarsi sotto il Maestro
Michael Stern ( primo trombone del Bayrischen Rundfunk). Da li
nascono collaborazioni con diverse formazioni musicali molto
note soprattutto nel centro e Europa settentrionale come gli “
Haller Stadtpfeifer”, il quartetto di tromboni “Trombonisti
Italiani” ( di quale lui è il fondatore) e soprattutto gli
ottoni della “Juvavum Brass” di Salisburgo.

Con questa formazione, di cui fanno parte membri delle
orchestre Europee più importanti, come Hans Gansch dei Wiener
Philharmoniker e Gabor Tarkövi dei Berliner Philharmoniker,
fanno spesso grandi tournèe con artisti di fama internazionale
come il trombettista americano Allen Vizzutti e l’australiano
James Morrison.

Nella sua ricerca di trovare nuove emozioni e nuove sfide
collabora con varie formazioni di diversi generi musicali. È
noto come solista della Brass Band Hall , con cui vince per
quattro volte il Campionato Europeo ( B-Section), e della
Brass Band Oberösterreich insieme al trombettista Hans Gansch,
suonando nei teatri più prestigiosi del mondo (Sudafrika,
Svezia, Norvegia, Belgio, Svizzera, Francia e Austria) e con
la quale raggiunge il terzo posto nel Campionato Europeo di
massima categoria di Brass Band a Linz (Austria) . Importante
la sua collaborazione con il noto compositore austriaco Werner
Pirchner, suonando le sue colonne sonore di film , Radio
Austria International, dei “Wiener Festwochen” e la musica per
l’intervallo del Concerto di Capodanno 2000 dei Wiener
Philharmoniker, quale lo invita a collaborare in seguito per
“Lady Macbeth” di Schostakovitsch nel Festival di Salisburgo.

Con il quartetto “Trombonisti Italiani” raggiunge successo
internazionale ed in seguito comincia una stretta
collaborazione con Steven Mead che porta alla registrazione
del CD “ 4 valves/ 4 slides” e “ Colours of the World”, quali
ricevono ottime critiche nella stampa specializzata
internazionale, soprattutto in Giappone.

Ha partecipato alle “Tiroler Festspiele” e al festival di
musica contemporanea “Klangspuren Schwaz”.

Ottiene gran successo con i suoi concerti da solista allo
Spanish Brass Festival di Valencia (E), la MIDEUROPE di
Schladming (A), Schagerl Brass Festival 2009 e 2011,al
Festival di Budapest , con la Symphonic Wind Orchestra di
Merano, Tiroler Symphonieorchester (Austria), Orchestra
Cantelli Milano, Brassband A7(Germania), Brassband de Waldsang
(Olanda), Brassband Tres Etoiles (Svizzera), Brassband BBC
Augsburg (Germania). Brassband Messina ed altri collaborando
con grandi nomi nella scena internazionale come Vince
DeMartino, Frank Pulcini, Ab Koster, Spanish Brass, Steven
Mead, Pat Sheridan, Leonard Candelaria, Roland Szentpàli,
James Watson, Gabor Tarkövi, T. Dokshizer, Johan De Meij,
Stephan Schulz, Giuseppe Paratore , Jose P. Vilaplana,
Branimir Slokar, Chris Martin, Bo Nilson.

Apprezzato come giurato in diversi concorsi nazionali ed
internazionali. Docente alla Musikschule Hall, al
Conservatorio “ C. Monteverdi” di Bolzano e docente ospite al
Conservatorio di Perugia. Dal 1997 al 2006 è stato Endorser
per la Besson (Boosey&Hawkes) di Londra.

Tiene Masterclass in tutta Europa (Valencia , Budapest,
Schladming, Val Badia, Gainberg (A), Conservatorio di Adria
(I) , Roma, Edinburgo, La Senia, Aosta, Sicilia, Linz,
Vilnius, Budapest, Val Badia, Merano; Stift Melk (A); Olanda
ed altri.)

Nel 2008 e 2010 viene nominato nella “Brassband of the Year”
(tra i tre migliori al mondo) dal 4barsrest (online magazine
for brass music) in Inghilterra raggiungendo il suo più
prestigioso successo come solista. La loro critica esalta il
suo suono e la sua tecnica, anche nel suo ultimo CD “When I
walk alone” eseguito da solista con il pianista Fausto
Quintabà e nel quale , in quattro brani, suona come ospite il
trombettista Hans Gansch dei Wiener Philharmoniker . È anche
elogiato dalla “English Trombone Association” in Inghilterra,
dal trombonista Brett Baker, presidente dell’associazione con
un esaltante articolo. È nel 2011 è stato nominato dal
4barsrest tra i 5 miglior Solo CD in ambito degli ottoni.

Recentemente è endorser della ditta “Schagerl”, la quale viene
rappresentata dalle prestigiose prime parti delle più famose
orchestre mondiali e solisti , con il suo trombone “Schagerl
Fontana ”, costruito per lui , il quale esalterà ancora di più
la perfezione in tecnica ed interpretazione di questo
straordinario artista, che con il suo suono unico incanta gli
ascoltatori.

References:

„ I appreciate Lito’s special and warm sound , which is well
known everywhere.”

Hans Gansch, Vienna Philharmonics

“Me gusto mucho la manera de Lito como emplea el trombón,
sobre todo en lo que corresponde a la sonoridad que es
diferente de los demás trombonistas”

Enrique Crespo, German Brass

“Mein Respekt für das tolle Spiel – sehr geschmeidige
Phrasierung – Bravissimo!“

Horst Küblböck, Vienna Symphonics
„ Lito has a real great sound. I enjoyed doing the solos and
the show with him!”

Allen Vizzutti

“Lito’s colleagues, fans and critics describe his way to play
the trombone as brilliant.”

Clarino, Brass Magazine/ Germany

Allora eravamo un pò giovani…
“Hollywood Party” – Ugo Gregoretti intervistato da Steve Della
                     Casa ed Efisio Mulas

                 RadioEuropa – La festa di Radio3

            Perugia – Teatro del Pavone 13.6.2014

      Giovanissimo, l’ottantaquattrenne Gregoretti che sul
palco del Teatro del Pavone si lascia strapazzare, sornione e
ironico, dal sulfureo duo Della Casa – Mulas; capelli lunghi,
camicia rossa, vistose bretelle, e quella voce immutata che se
chiudi gli occhi lo vedi ancora trentenne (durante
l’intervista scherzerà su un “gli ultraottuagenari a rischio è
bene rimangano a casa”, ascoltato la mattina in tv).

      Scoppiettante inizio, col siparietto dell’impagabile
Efisio Mulas (“attore perennemente disoccupato di vaga origine
sarda”) dalla platea pirandellianamente in cerca del suo
“autore”: reclama d’aver penato per trovare ‘sta “RadioEuropa”
(e lo sconfortato Della Casa: “Pensavo d’averla depistata,
signor Mulas…”), d’essersi perso tra Abruzzo, Marche, Umbria,
e Radio Subasio e Radio Centro Suono e chissà che altre radio
locali, ma che adesso finalmente l’ha trovato il suo autore e
quindi se lei mi permette dottor Gregoretti, vorrei fare un
provino con lei per il film che sta girando, e quindi guardi,
io salgo sul palco.

     Ed eccoli, i due buontemponi di Hollywood Party, alla
destra e alla sinistra di Gregoretti, mentre sullo schermo
alle loro spalle scorrono senza sonoro le immagini de “Il
Circolo Pickwick”, sceneggiato televisivo da lui diretto nel
’68: esperimento unico di sceneggiato in costume nel quale
s’insinua un personaggio in abiti contemporanei (lo stesso
Gregoretti) nel ruolo di “osservatore”. Di quelle scene in
bianco/nero ci colpisce il cast, stellare per la qualità degli
interpreti; viene spontaneo e impietoso il confronto con le
odierne letali “fiction all’italiana” e i loro interpreti da
recita parrocchiale. Sembra impossibile ma è stato vero, che
un tempo mamma Rai sceneggiava fior di classici della
letteratura internazionale… A quell’epoca, ironizza
Gregoretti, i canali erano due, se non ti piaceva il primo
passavi al secondo e se neanche quello andava bene, spegnevi
la luce e andavi a dormire tanto il canone era già pagato (e
non si evadeva).

     Dice del proprio ingresso in Rai il primo dicembre del
’53, e appena un mese più tardi la RAI diventava ufficiale.
All’epoca la figura del conduttore televisivo – racconta – non
era granchè ambita: io stesso che facevo documentari, poco
sapevo di cosa significasse apparire, andare in onda in video
e in audio. Fino a quella volta in cui, impiegato di categoria
C come dipendente del Tg, trovandomi alla cassa accanto a Tito
Stagno (sapete, quello che ha campato di rendita sulla luna)
sbirciando nella sua busta vidi che aveva diciottomila lire
più di me – era una cifretta, nel ‘58! – e al mio “Perché tte
ssì e io no?”, Stagno spiegava “Perché io vado in onda”, e io
“Allora ci voglio anda’ ppur’io però mi date pure a me
l’indennità…”.

Già, i soldi. A Mulas che gli ricorda la partecipazione come
attore in “C’eravamo tanto amati” con Scola (“canuto anche
lui, ha solo un mese meno di me”) e con Sordi in “Amore mio
aiutami”, confessa che proprio per soldi ha anche fatto
l’attore: Eh sì, la penuria è quella che ha dato il segno alla
mia esistenza, dovevo guadagna’ perché c’avevo cinque figli
famelici…

     Ed eccoci a Ro.Go.Pa.G. (“Laviamoci il cervello” doveva
essere il vero titolo), nato mentre nasceva il nuovo cinema
italiano, erano gli anni Sessanta: film in quattro parti,
ciascuna di un regista diverso, e lui quarto di un gruppo di
magnifici: Rossellini, Godard, Pasolini. Macchè trust di
cervelli, spiega ironico e dissacrante, ognuno lavorava per i
fatti suoi! Racconta invece con gusto la storia di quel
titolo: all’origine solo sigla burocratica – con la sillaba
iniziale dei 4 registi – che il ragioniere della Arco Film
usava per inoltrare la pratica al competente Ministero, e
tanto piaciuta poi a Rossellini che la volle prepotentemente
come titolo, solo che la sillaba del suo nome rimase monca
perché un RoGoPaGr sarebbe risultato troppo aggressivo, gli
dissero. Primo film italiano sul nuovo consumismo, di cui il
nostro Paese viveva ancora i primi conati quando già in
America imperava la “stimolazione di sentimenti superflui”.

      E poi il ’68, e quel film “Apollon, una fabbrica
occupata” girato in una tipografia romana occupata per mesi
dagli operai che la difendevano contro la proprietà decisa ad
eliminarla per speculare sui suoli edificatori così ricavati e
a mettere sul lastrico i 400 operai per i propri giochi
finanziari. Furono gli stessi operai a contattare l’ANAC, Ass.
Naz. Autori Cinematografici (“Oggi ribattezzata da noi Autori
Canuti – scherza – allora eravamo un po’ giovani…” ). Ci
chiesero un sostegno – racconta – che non sapevamo bene quale
potesse essere, e ci accordammo per un film a soggetto, un po’
documentario un po’ no. E nacque questo film che negli stessi
capannoni vuoti ricostruiva come su un set        le fasi più
drammatiche dei 6 mesi di occupazione, improvvisando giorno
per giorno il copione sui ricordi degli stessi protagonisti
(“Per esempio, ricostruivamo un’assemblea infuocata, e
chiedevamo e poi? che avete fatto? “e poi… e poi se semo presi
a bbotte”. Ok, ciak, giriamo”). Film che veniva proiettato in
scuole, università, fabbriche occupate, comitati di quartiere.
Anticinema, tipico di quegli anni.

      E poi la satira fantascientifica di “Omicron” – con
Renato Salvatori e lo stesso Gregoretti fra gli altri – girato
a Firenze anziché a Torino (che pur non nominata sarebbe stata
riconoscibile) perché era “contro la Fiat” e lo sceneggiatore
Pestelli disse che Valletta l’avrebbe fatto “licenziare in
tronco” appena l’avesse visto. Film sullo sfruttamento
classista del proletariato, in un mondo di cui
l’extraterrestre, calatovisi dentro per preparare l’invasione
della Terra, scopre le leggi e le regole. “Un’opera profetica”
dice Gregoretti.

     Si arriva ad oggi, al film che sta girando: tratto dal
suo libro La storia sono io (“Ho scritto un unico libro, che è
una mia autobiografia autosfottitoria, presentazione del lato
comico della mia esistenza ”) concepito già come una
sceneggiatura. Quel titolo, spiega, dice che ciascuno di noi è
la Storia, noi la viviamo quotidianamente senza troppo farci
caso ma nel farne il bilancio ci rendiamo conto di quanto essa
sia presente nel nostro vissuto (“Per me – dice – è stata la
storia del Fascismo, che mi sono bevuto tutto, dai balilla ai
figli della lupa…”).
Tempo scaduto: Gregoretti regista, attore, autore,
sceneggiatore, conduttore ecc. si congeda da Radio3 in festa e
dal suo pubblico, mentre la voce del vagamente sardo Mulas
deciso a strappargli la promessa di un provino – Se insiste
non glielo faccio né ora né mai… – si perde nelle note
dell’hollywoodiana sigla di Hollywood Party, “la ppiù ggrande
trasmissione de la Rai dai tempi de Marconi!”.

        19.6.’14                                         Sara
Di Giuseppe

Hollywood Party – Ugo Gregoretti intervistato da Steve Della
Casa ed Efisio Mulas
Inaugurato   il  nuovo  Day
Surgery all’Ospedale di San
Benedetto del Tronto
Il presidente Spacca: “Confermata l’attenzione della Regione
per questo territorio”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-06-19 – “L’inaugurazione di
oggi offre il senso dell’attenzione che la Regione riserva a
questo territorio in maniera puntuale. Un ringraziamento
particolare va a tutti gli operatori della sanità e al loro
grande senso di responsabilità, grazie al quale è stato
possibile percorrere tutti insieme il cammino della riforma.
Un percorso che ha consentito alla sanità marchigiana di
raggiungere risultati straordinari che la pongono al vertice
in Italia per virtuosità dei conti e qualità del servizio”. Lo
ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario
Spacca, partecipando oggi all’inaugurazione del nuovo Day
Surgery dell’ospedale di San Benedetto del Tronto. “Le Marche
– ha detto – sono la Regione che ha compiuto a livello
nazionale il percorso di maggiore rinnovamento, specializzando
e qualificando i presidi e avvicinando ulteriormente la sanità
al territorio. Proprio questo ha consentito alla sanità
regionale di ottenere una premialità molto consistente: 32
milioni di euro che saranno investiti su dotazioni e
personale, in modo da riequilibrare ulteriormente i servizi
sui territori, secondo criteri oggettivi. Il principio che
guida la Regione è la parità di accesso alla sanità da parte
di tutti i cittadini, indipendentemente dal territorio in cui
vivono”. Per quel che riguarda l’Area vasta 5, Spacca ha
ricordato che la spesa pro capite è in linea o superiore a
quella delle altre Aree vaste. In merito all’ospedale di San
Benedetto, la qualificazione della struttura viene modulata su
un mix di fattori: le esigenze della popolazione residente, i
picchi di utenti legati alla stagionalità turistica e la
mobilità attiva proveniente dall’Abruzzo e dal Sud Italia.

Maurizio Virgili dona una sua opera “…di ampie
vedute” al Day Surgery

                        Maurizio Virgili “…di ampie vedute”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2014-06-20 – L’artista Maurizio
Virgili, dona una sua opera al nuovo reparto di Day Surgery
dell’Ospedale di San Benedetto. L’opera dal titolo “…di ampie
vedute” delle dimesioni di mt 3,60×1,20 è stata esposta ieri
in occasione dell’inaugurazione avvenuta ieri appunto per il
nuovo reparto, appena ristrutturato.
L’artista ha dichiarato che farà altre opere da installare
all’interno del nuovo reparto.
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Maurizio Virgili
   “…di ampie
     vedute”
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Nadia Caporaletti                            record,
3.82 nell’asta

Un altro progresso per la montefanese dell’Atletica Avis
Macerata sulla pedana di San Marino

ANCONA – Ancora un primato marchigiano assoluto nel salto con
l’asta per Nadia Caporaletti. Stavolta la portacolori
dell’Atletica Avis Macerata supera la quota di 3.82 allo
stadio di Serravalle (San Marino), che non solo migliora di
sei centimetri il record da lei stabilito meno di un mese fa a
Sulmona (3.76 lo scorso 25 maggio), ma anche il personal best
di 3.81 ottenuto nel 2013. Infatti nelle due passate stagioni
la trentenne di Montefano (MC), allenata dal tecnico fermano
Luca Graziani, ha indossato la maglia del Cus Pisa Atletica
Cascina dopo essere cresciuta nell’Atletica Montecassiano.
L’impresa è arrivata al terzo e ultimo tentativo a
disposizione con l’asticella posizionata a 3.82, poi tre nulli
alla misura di 3.90 mancata di poco, per centrare uno dei
migliori risultati del ventunesimo Trofeo Titano, classico
appuntamento organizzato nella Repubblica di San Marino. La
Caporaletti, che detiene anche il primato regionale assoluto
indoor (3.71 saltato nel 2011), si allena regolarmente pur
lavorando come impiegata geometra delle ferrovie ad Ancona e
ha già partecipato a sette campionati italiani assoluti, fra
edizioni all’aperto e in sala.
RISULTATI:              http://www.fidal.it/risultati/-
2014/REG7041/Gara127.htm

GLI ALLIEVI DELLE MARCHE INSEGUONO IL TRICOLORE
Under 18 in gara nella rassegna nazionale di Rieti (20-22
giugno)

Più di 1500 atleti under 18 sono attesi a Rieti, nel fine
settimana, per i Campionati italiani allievi. In palio 40
titoli nazionali, da venerdì 20 a domenica 22 giugno, con
alcuni giovani marchigiani all’assalto delle posizioni che
contano. Tra questi il non ancora 16enne marciatore fabrianese
Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo), che nell’ultimo weekend di
maggio a Baku (Azerbaigian) è riuscito nell’impresa di
conquistare la qualificazione per i Giochi Olimpici giovanili
in programma a Nanchino (Cina, 20-26 agosto), sui 10.000
metri: una distanza in cui ha realizzato il primato regionale
di categoria con 44’21”81 a Macerata durante i Societari
assoluti, che vale il secondo posto italiano dell’anno, mentre
nella rassegna tricolore indoor ha ottenuto il bronzo. Si
presenta poi da capolista stagionale Nicola Cesca (Atl. Avis
Macerata) nei 110 ostacoli, grazie al 14”08 realizzato in
maglia azzurra durante i Trials Europei nella capitale azera.
L’eclettico specialista delle prove multiple, bronzo tricolore
indoor quest’anno nel pentathlon e nella staffetta 4×200
metri, è annunciato anche nel salto in lungo con l’ottava
misura di accredito. Un altro ostacolista già salito sul podio
nei campionati italiani è Loris Manojlovic (Collection Atl.
Sambenedettese): terzo durante la passata stagione da cadetto
sui 100hs, per ripetere lo stesso importante piazzamento nei
60hs indoor dello scorso febbraio, al primo anno di categoria.
Qui è atteso sui 400hs (quarto tempo degli iscritti con 55”67)
oltre che nei 110hs (sesto con 14”54) che lo hanno visto
secondo nella finale dei campionati studenteschi a L’Aquila.
Da seguire con attenzione il giavellottista Simone Comini (Asa
Ascoli Piceno), altro ragazzo classe ’98, che entra in pedana
con buone ambizioni visto che occupa il quarto posto nelle
liste nazionali dell’anno per la categoria e ha vinto la gara
al prestigioso Brixia Meeting di Bressanone. Senza dimenticare
sui 3000 metri Matteo D’Alessandro (Atl. Civitanova), autore
di un 8’45”81 al Memorial Serresi di Ancona per inserirsi
nella quinta posizione italiana stagionale. Poi il martellista
Leonardo Viozzi (Asa Ascoli Piceno), sesto nelle graduatorie,
e la velocista sangiorgese Annalisa Torquati (Team Atletica
Marche), quarta l’anno scorso sui 200 metri tricolori prima di
essere condizionata da un infortunio invernale, ma presente
nella top ten italiana su entrambe le distanze dello sprint
(100 e 200). Altri marchigiani cercheranno un risultato
significativo, come i mezzofondisti Edoardo Cittadini (Atl.
Montecassiano) e Azzurra Ilari (Atl. Amatori Osimo), il
martellista Osita Grant Okafor Idamma (Sef Stamura Ancona), la
marciatrice Giulia Cippitelli (Atl. Avis Macerata), la
lunghista Manuela Borghetti (Sef Stamura Ancona) e Sokhona
Kebe (Tam), quattrocentista di Corridonia che si è messa al
collo la medaglia di bronzo agli Studenteschi nazionali. In
tutto sono 62 gli atleti marchigiani iscritti. L’intera
manifestazione di Rieti sarà trasmessa all’indirizzo
www.10×10.tv/fidal in diretta streaming video.

ATLETI MARCHIGIANI ISCRITTI
Atl. Fabriano: Giulia Riccioni (peso, martello)
Sef Stamura Ancona: Giada Bernardi (100, 200, 4×100); Sara
Berti (2000 siepi); Manuela Borghetti (lungo, 4×100);
Alessandro Latini (alto); Precious Memè (peso); Osita Grant
Okafor Idamma (martello); Augustin Prego (200); Elisa
Dolciotti, Sara Piersigilli (4×100)
Atl. Amatori Osimo: Azzurra Ilari (3000)
Asa Ascoli Piceno: Simone Comini (giavellotto), Leonardo
Viozzi (martello)
Collection Atl. Sambenedettese: Rebecca Dondoni (100hs); Loris
Manojlovic (110hs, 400hs, 4×100); Jacopo Spinozzi (100,
4×100); Lara Maria Viola (disco, giavellotto); Gaetano
Luciani, Riccardo Mercatili (4×100)
Gp Avis Spinetoli Pagliare: Riccardo Pirozzi (800, 1500)
Sport Atl. Fermo: Luca Bartolucci (giavellotto); Giacomo
Brandi (marcia 10.000); Costanza Muratori (100, 200); Andrea
Astelli, Lucian Chiriac, Riccardo Mari, Riccardo Raggi (4×100)
Atl. Elpidiense Avis Aido: Lorenzo Berdini (1500)
Team Atletica Marche: Debora Baldinelli (800, 4×400); Sokhona
Kebe (400, 4×100, 4×400); Giorgia Moriconi (marcia 5000);
Gianluca Re (peso); Simone Sabbatini (110hs); Caterina Santoni
(alto, 4×100); Annalisa Torquati (100, 200, 4×400); Jacopo
Berini, Gioele Giachè, Enrico Luciani, Riccardo Natali
(4×100); Sofia Gismondi (4×100, 4×400); Prisca Iommi (4×100)
Atl. Avis Macerata: Giulia Antonelli (400hs); Nicola Bordi
(110hs); Elisabetta Bray, Giulia Cippitelli (marcia 5000);
Nicola Cesca (110hs, lungo, 4×400); Marco Chiodera (400hs);
Francesco Gianfelici (lungo, triplo, 4×100); Elio Orazi
(marcia 10.000); Elena Pacioni (disco); Francesca Pietroni
(alto); Riccardo Rocchi (1500); Francesco Ranzuglia,
Massimiliano Sileoni, Jacopo Tasso (4×100, 4×400)
Atl. Recanati: Luca Antonelli (marcia 10.000); Mattia
Cardinali (peso)
Atl. Montecassiano: Edoardo Cittadini (1500, 2000 siepi)
Atl. Civitanova: Gianmarco Cecchini (2000 siepi); Diego
D’Alessandro (800); Matteo D’Alessandro (1500, 3000)
Cus Urbino: Andrea Castellucci (1500)
TUTTI  GLI   ISCRITTI:     http://www.fidal.it/risultati/-
2014/COD4411/Index.htm

LINK ALLE IMMAGINI
Giacomo Brandi (FotoGP): http://www.fidalmarche.com/-
upload/2014/Brandi.jpg
Nicola Cesca (foto di Maurizio Iesari):
http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Cesca_Nicola.jpg
Loris Manojlovic (foto di Maurizio Iesari):
http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Manojlovic_-
Ancona2013.jpg
Simone Comini (foto di Giancarlo Colombo/FIDAL):
http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Comini_Jesolo2013.jpg
Matteo D’Alessandro (foto di Maurizio Iesari):
http://www.fidalmarche.com/upload/2013/DAlessandro_-
Matteo_Ancona2013.jpg
Annalisa Torquati (foto di Maurizio Iesari):
http://www.fidalmarche.com/upload/2013/Torquati_-
Serresi2013.jpg
L’astista Nadia Caporaletti in azione (foto di Maurizio
Iesari): http://www.fidalmarche.com/-
upload/2014/Caporaletti2_2014.jpg
Nadia Caporaletti dopo il record regionale a San Marino:
http://www.fidalmarche.com/upload/2014/Caporaletti_-
SanMarino2014.jpg

Le foto indicate sono libere da diritti per l’uso editoriale,
fatto salvo l’obbligo di citazione dell’autore.
E’ escluso ogni altro genere di utilizzo.
da Fermo
Staffetta Blu 2014

Per quanto riguarda la staffetta le società sportive che
partecipano per il tratto fermano, da Lido Tre Archi al
grattacielo di Porto San Giorgio e per il tratto dal Porto di
Porto San Giorgio a Marina Palmense, sono:

– Asd Kung-fu Vietnamita

– Asd Victoria Basket Fermo

– Asd CSR Tirassegno 95

– Asd Gruppo Ciclistico Comunità di Capodarco

– Gruppo Mountain Bike Capodarco

– Asd Circolo Surf Fermo

– Asd Don Celso Pallavolo

– Asd YamabushiClub Fermo – Karate

– Asd Sport Atletica Fermo

– Asd Amatori Rugby Fermo 1935

– Asd Gruppo Podistico AVIS Fermo

– Asd Calcio Futura 96

– Asd Podistica Rione Murato

– Associazione San Michele Lido – Pallavolo

– Filippide del Fermano

– Asd Pedale Fermano Eco Elpidiense
Clicca gli allegati

Cs2_Marche in blu_2014_18giu14

Programma_Marche in blu

fminblu

dalla Regione Marche
19 giu 2014
DONNE VITTIME DI VIOLENZA: L’ASSESSORE GIORGI ANNUNCIA IL
POTENZIAMENTO DEI CENTRI E DELLE CASE DI ACCOGLIENZA .

Il potenziamento dei Centri antiviolenza, delle case di
accoglienza e della casa di emergenza, la nascita di due nuove
strutture, il coinvolgimento ampio e diretto degli Enti
Locali, degli ambiti sociali, del privato convenzionato e
dell’associazionismo, secondo quanto previsto dalla Legge
32/08 per implementare e valorizzare l’esperienza acquisita
negli anni dai nostri Servizi a supporto delle donne vittime
di violenza. Questi sono stati i temi che l’assessore
regionale Paola Giorgi con delega ai Diritti e Pari
Opportunità, ha posto sul tavolo del Forum permanente contro
le molestie e la violenza di genere. L’appuntamento è ormai
una consuetudine ed ha lo scopo di confrontarsi sull’utilizzo
delle risorse regionali a disposizione e sulla loro
integrazione con i fondi statali previsti dalla legge 119/2013
e dalla proposta di intesa Stato –Regioni sbloccati nei giorni
scorsi dal governo. “Come le cronache quotidiane sottolineano
ogni giorno – afferma l’assessore Giorgi – questi temi sono
fondamentali e coinvolgono tutte le istituzioni dai ministeri
agli enti locali e alla rete delle associazioni. Per questo
nel maggio scorso ho scritto al presidente del Consiglio Renzi
e ai parlamentari marchigiani per chiedere lo sblocco dei
fondi della legge 119. Queste risorse sono fondamentali per
poter garantire un servizio, purtroppo emergente e
prioritario, per contrastare una realtà sempre più drammatica.
Nelle Marche, grazie alla legge regionale 32/08 agiscono sul
territorio cinque Centri antiviolenza (Cav). Per quanto
riguarda le strutture residenziali esistono una casa di
emergenza attiva dallo scorso dicembre, sorta grazie ad una
comune volontà di Regione ed Enti locali con l’importante
contributo della Protezione civile regionale nel pesarese, e
due case di accoglienza, una nell’anconetano ed un’altra
sempre nel pesarese”. Il bilancio regionale 2014 ha destinato
al settore 97.519 euro, 70mila per i centri antiviolenza e
27.519 per le case di accoglienza. A queste somme si
dovrebbero aggiungere i fondi statali: 30.133 per i centri
antiviolenza e 13.817 per le case di accoglienza oltre ad
ulteriori 240.196 euro grazie alla proposta di Intesa Stato
Regioni. Di questa somma l’assessore Giorgi ha proposto di
utilizzarne una metà per attività ed iniziative di rilevanza
regionale (prevenzione, informazione, progetti innovativi per
il superamento del disagio ed emarginazione delle vittime di
maltrattamenti, monitoraggio episodi di violenza attraverso i
dati forniti dai centri e dai soggetti pubblici e privati) e
l’altra sempre a sostegno delle strutture presenti sul
territorio ( CAV e case di accoglienza). In previsione
ulteriori risorse per due nuovi CAV al fine di omogeneizzare
la presenza territoriale. I Cav e le case di accoglienza sono
i luoghi deputati a garantire ospitalità, protezione e
soccorso alle vittime di abusi, indipendentemente dalla loro
cittadinanza e attraverso la specifica formazione di
operatrici. Sono a disposizione , a titolo gratuito, di tutte
le donne, italiane o straniere, vittime di violenza e
maltrattamenti fisici o psicologici, stupri e abusi sessuali.
Gli esperti offrono servizi di supporto psicologico,
consulenze legali, attivazione di reti d’emergenza.

              Ancona   Macerata   Pesaro    Fermo    Ascoli   TOTALE
                                  Urbino             Piceno
Popolazione 246.752    165.167    186.535   90.161   108.905 797.520
 femminile
 Accessi al    147        72        110       70       40      439
  Cav 2013

CAPITALE EUROPEA CULTURA, IL DIPARTIMENTO COESIONE
TERRITORIALE DEL MISE SCEGLIE IL PROGETTO DI CANDIDATURA DI
URBINO.

Urbino, già candidata al Programma Europeo “Capitale della
Cultura 2019”, è stata scelta a livello nazionale, insieme
alla sola Siracusa, per la sperimentazione delle idee e dei
progetti elaborati in vista della candidatura. Lo ha deciso il
Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione territoriale del
Ministero dello Sviluppo economico che ha scelto, tra le 15
città escluse dalla corsa a Capitale della Cultura, due
progetti di candidatura da poter realizzare attraverso proprie
risorse. “La decisione del Dipartimento della Coesione
territoriale – dice il presidente della Regione Marche, Gian
Mario Spacca – è la testimonianza del valore della
progettazione messa in campo per la candidatura di Urbino
Capitale Europea della Cultura 2019 e dell’elevato patrimonio
umano e culturale che ha contribuito alla proposta, a partire
dal presidente del Comitato promotore Jack Lang per arrivare a
sostenitori del calibro del premio Nobel Luc Montagnier, il
Maestro Ennio Morricone, la giornalista Helene Cooper, lo
scrittore Umberto Eco. Quanto è stato elaborato costituisce,
come dimostra questa scelta, un serbatoio di conoscenze, di
programmazione e anche di azioni da poter porre a patrimonio
comune a livello nazionale. L’esclusione di Urbino dalla corsa
verso il 2019 è in parte ripagata da questo importante
riconoscimento che consentirà di realizzare alcuni degli
ambiziosi progetti elaborati nelle Marche”. Il 15 novembre
scorso le 21 città italiane candidate al Programma Europeo
“Capitale della Cultura 2019” si sono date appuntamento a Roma
per la definizione della short list delle città finaliste per
l’aggiudicazione del titolo. La Commissione di valutazione ha
individuato le sei finaliste che si contenderanno il titolo di
Capitale Europea della Cultura per il 2019, escludendo tra
queste Urbino, non senza sorpresa vista la solidità e la
completezza del dossier elaborato, la proposta e il tema
originale scelti per la presentazione della candidatura. Ora a
distanza di pochi mesi l’annuncio che Urbino e Siracusa, tra
le 15 città escluse dalla selezione finale, sono state scelte
dal Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del
Ministero dello Sviluppo Economico per un progetto di Co-
design per lo sviluppo territoriale integrato nell’ambito
dell’azione sperimentale diretta a valorizzare le idee e i
progetti delle città italiane che si sono candidate al
programma delle “Capitali europee della Cultura”. La città,
come riconosciuto dal Dipartimento della Coesione territoriale
nella lettera inviata a Regione e Comune di Urbino, ha
sostenuto la candidatura con processi partecipativi; il clima
di mobilitazione ha creato attenzione e sollecitato proposte
dal basso; la discussione sull’investimento culturale da
proporre si è innestata in una più ampia riflessione
strategica sul futuro della città. Per verificare come si
possa cogliere questo potenziale e stabilire una saldatura
efficace con la programmazione 2014-2020, il Dipartimento
intende dunque aprire un “cantiere” di approfondimento alla
scala urbana, in accordo con la Regione Marche. Il DPS opererà
con proprie risorse (destinate ad iniziative di sviluppo
territoriale con natura prototipale) e in stretta
collaborazione con l’Associazione Città d’Arte e Cultura.
Grazie al cantiere sperimentale saranno individuati quegli
interventi che potranno essere inseriti entro un piano
finanziabile anche grazie all’utilizzo dei Fondi Strutturali
Europei del prossimo periodo di programmazione 2014-2020, dei
fondi di Destinazione Italia e del Fondo Sviluppo e Coesione.

SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE MARCHE E IL
COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE.

Sottoscritto questa mattina il Protocollo d’Intesa tra la
Regione Marche ed il Comando dei Carabinieri per la Tutela
della Salute (NAS). L’accordo, firmato dal Presidente della
Regione Gian Mario Spacca e dal Generale Cosimo Piccinno, si
pone l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza
complessiva dei controlli e delle attività di vigilanza in
materia di tutela della salute. “La firma dl protocollo
rafforza la collaborazione tra la Regione Marche e l’Arma dei
Carabinieri a favore della tutela del diritto alla salute
riconosciuto dalla stessa Costituzione. Un diritto, insieme a
quello dell’educazione, che rappresenta un elemento
fondamentale per la salvaguardare la coesione della nostra
comunità – ha sottolineato il presidente della Regione, Gian
Mario Spacca – L’intesa con l’Arma migliora e rafforza il
percorso qualitativo che, come governo regionale, intendiamo
percorrere. La nostra è una strategia amministrativa orientata
all’ambizione della qualità, intesa non solo come tutela della
salute, ma anche come valore economico. La tracciabilità delle
nostre produzioni va salvaguardata: da questo punto di vista
il protocollo costituisce un messaggio forte di carattere
preventivo che deve invitare i produttori a orientare il loro
impegno verso i canoni della qualità che vengono riconosciute
alle attività imprenditoriali marchigiane”. “Abbiamo già
un’ottima collazione con la Regione Marche, ma il protocollo
garantisce una marcia in più per tutelare la salute dei
marchigiani e creare un ulteriore senso di sicurezza sanitaria
a una delle realtà regionali più virtuose d’Italia – ha
evidenziato il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della
Salute (NAS) di Roma, Generale Cosimo Piccinno – Metteremo la
nostra esperienza, che costituisce una riconosciuta eccellenza
del nostro Paese anche all’estero, a disposizione della
Regione, per conferire un valore aggiunto alla sicurezza
alimentare e sanitaria di questa realtà territoriale”. Il base
al Protocollo, la Regione Marche concorrerà, nell’ambito delle
proprie competenze ed in stretto raccordo con l’Asur e le Aree
vaste, oltre che con le Aziende ospedaliere, all’incremento e
al   rafforzamento     delle    attività    del   Nas–Nucleo
Antisofisticazioni e Sanità di Ancona, in modo da: • svolgere
le proprie attività di vigilanza, controllo e monitoraggio,
favorendo lo scambio reciproco di informazioni e dati utili
all’espletamento delle funzioni conferite ai NAS; •
partecipare attivamente alle iniziative di formazione,
informazione, aggiornamento ed approfondimento che verranno
realizzate in forza del presente documento; • assicurare il
collegamento delle Banche Dati Regionali al Sistema centrale
del Comando Tutela Salute di Roma. La sottoscrizione del
Protocollo consentirà al NAS di Ancona di: • collaborare con
la Regione nell’effettuazione delle attività di vigilanza e
controllo in materia di tutela della salute; • supportare la
Regione al fine di migliorare la gestione ed il controllo
delle attività connesse alla tutela della salute, anche al
fine di prevenire infiltrazioni da parte della criminalità
organizzata nazionale ed internazionale; • acquisire i
supporti necessari per ottimizzare il sistema di controllo in
direzione del contrasto dei crimini sulla salute nell’ambito
del territorio regionale; • rendere disponibili i dati
sensibili derivanti dall’attività di cui al presente
Protocollo e le informazioni derivanti dall’attività
istituzionale, in stretta aderenza ai regolamenti dell’Arma
dei Carabinieri; • realizzare iniziative, preventivamente
concordate, di formazione/informazione e aggiornamento del
personale regionale impiegato nelle attività ispettive in tema
di tutela della salute e momenti di approfondimento,
preventivamente concordati, al fine di perseguire una
conoscenza giuridica condivisa e più ampia uniformità
interpretativa della normativa vigente in tema di tutela della
salute.
IL MERCATINO ITINERANTE DELLA BIODIVERSITA’ AGRARIA FA TAPPA A
RECANATI E INCONTRA LEOPARDI

L’A.S.S.A.M. (Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare
delle Marche) dal 2005 è l’ente attuatore della Legge
Regionale 3 giugno 2003 n. 12 ed in questo ambito realizza
iniziative ed interventi per la tutela delle risorse genetiche
animali e vegetali marchigiane, minacciate di erosione
genetica o a rischio di estinzione per le quali esista un
interesse economico, scientifico, ambientale, paesaggistico o
culturale.In particolare, gestisce i due strumenti operativi
previsti dalla stessa, il Repertorio Regionale e la Rete di
Conservazione e Sicurezza. In tale contesto, per informare e
incrementare l’interesse su tali argomenti si organizza
annualmente  un mercatino itinerante della biodiversità
agraria in alcuni Comuni e/o paesi della Regione Marche
contestualmente ad altre iniziative organizzate. L’obiettivo è
quello di diffondere negli appassionati e non, la conoscenza
dei prodotti della biodiversità attraverso l’incontro con gli
Agricoltori custodi che coltivano queste varietà, gli
approfondimenti e ricerche sulla storia di questi prodotti,
del loro legame col territorio e con la tradizione, le ricette
tradizionali ed in innovative calate nei nuovi stili di
consumo.   La prossima tappa è quella di Recanati (MC).

sabato 21 giugno 2014

Mercatino Biodiversità agraria ore 10:00 – 22:00 presso la
piazzetta del sabato del Villaggio

Si allega il programma della giornata, con invito di
diffusione a tutti gli interessati. La stampa è invitata a
partecipare.
mercatino itinerante della biodiversità agraria
PRESENTATO AD ANCONA IL XII SEMINARIO ESTIVO DI SYMBOLA,
APPUNTAMENTO IL 27 E 28 GIUGNO A TREIA

IL 24 GIUGNO DA MOGLIANO PARTE IL FESTIVAL DELLA SOFT ECONOMY
CHE FARA’ TAPPA A CAMERINO IL 25 E SI CHIUDERA’ A MACERATA IL
                          26 GIUGNO

“BELLEZZA, QUALITA’, INNOVAZIONE, GREEN ECONOMY E COESIONE PER
                          COMPETERE”

Ancona, 19 giugno 2014. Il 27 e 28 giugno, al Teatro degli
Arcangeli di Treia (Mc), torna l’appuntamento con il Seminario
Estivo promosso dalla Fondazione Symbola, da Unioncamere e
dalla Camera di Commercio di Macerata con il Patrocinio della
Regione Marche e del Comune di Treia. Arrivato alla sua XII
edizione, il Seminario quest’anno è dedicato al tema ‘Coesione
è competizione.

“Si rinnova la partnership tra Regione Marche, Fondazione
Symbola, Unioncamere e la Camera di Commercio di Macerata in
occasione del Festival della Soft Economy e del Seminario
Estivo, che vedrà la presentazione del Rapporto Cultura 2014 a
Macerata, il primo momento di confronto e dibattito sull’unico
Rapporto in Italia che annualmente quantifica il peso della
cultura nell’economia nazionale”. A spiegarlo l’assessore alla
Cultura della Regione Marche, Pietro Marcolini oggi nel corso
di una conferenza stampa a Palazzo Raffaello ad Ancona. “Le
Marche – prosegue – si confermano anche quest’anno tra le
regioni italiane dove l’incidenza del sistema produttivo
culturale è più alta sul complesso dell’economia. Non a caso
la cultura come risposta alla crisi, come leva di nuovo
sviluppo, come qualificazione del tessuto produttivo è al
centro dell’azione amministrativa regionale con progettualità
innovative come quella del Distretto Culturale Evoluto
Marche”.

“Per la XII edizione del Seminario Estivo abbiamo scelto il
titolo ‘Coesione è Competizione’ – spiega Fabio Renzi,
segretario generale di Symbola – perché questa è la chiave
interpretativa per leggere quell’Italia resiliente e positiva
che scommette sui suoi talenti, fa incontrare il nuovo
artigianato digitale con la manifattura tradizionale
contribuendo a ripopolare territori, borghi e città con le
imprese che tornano a produrre in Italia e con quelle che
nascono per rispondere alle nuove domande sociali e ai nuovi
orientamenti culturali. Per questo il Rapporto, che verrà
presentato in apertura del Seminario , elaborato da Symbola,
Unioncamere e Aaster, traccia una nuova mappa della produzione
del valore in Italia: dalle imprese low profit alle for profit
che producono beni e servizi sociali alla persona, da quelle
della sharing economy alle “nuvole” delle industrie creative e
culturali. Con il Festival della Soft Economy racconteremo
attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti l’Italia
degli artigiani delle stampanti 3D, della manifattura che si
afferma ed esporta nel mondo, della green economy delle
imprese e dei territori, della cultura che vede le Marche
piazzarsi seconde nella classifica nazionale delle Regioni
grazie soprattutto al contributo delle industrie creative”.
Partirà il 24 giugno, invece, la seconda edizione del Festival
della Soft Economy promosso anche in collaborazione con il
Consorzio Aaster. Una tre giorni realizzata anche in
collaborazione con i Comuni di Mogliano, Camerino e Macerata,
Università di Camerino e Università di Macerata, che farà
appunto tappa a Mogliano (24/6), Camerino (25/6) e Macerata
(26/6),    per parlare di nuovo artigianato, manifattura
evoluta, innovazione, made in Italy di qualità, green economy,
bellezza, cultura e creatività. L’appuntamento, al quale
parteciperanno esponenti del mondo economico e della cultura,
politici, professioni, professori e associazioni, alternerà
convegni, seminari, workshop e dimostrazioni, come quelle
dedicate a stampanti 3d e voli dimostrativi di droni, e
offrirà come di consueto numerosi spunti di riflessione sul
presente e soprattutto sul futuro del made in Italy.

“Abbiamo scelto di promuovere il Seminario Estivo insieme alla
Fondazione Symbola e ad Unioncamere – commenta Giuliano
Bianchi, presidente Camera di Commercio di Macerata – perché
siamo convinti che questo appuntamento di rilievo nazionale
sia una straordinaria occasione per far conoscere le Marche,
Macerata ed il suo territorio che ben rappresenta quell’Italia
di qualità dove convivono la bellezza dei paesaggi, la
ricchezza storica e culturale, la forza delle produzioni
manifatturiere ed agroalimentari e un sistema di servizi
sociali e culturali grazie anche al contributo assicurato
dalla Camera di Commercio. Il Seminario Estivo ci aiuta a
tracciare un quadro diverso della nostra economia, a partire
dalle nostre tante medie e piccole imprese, che sono le sole
che creano ricchezza reale e devono quindi avere la priorità
nel nostro operare quotidiano. Perché aiutare le imprese
significa aiutare l’Italia. Sosteniamo Symbola perché
rappresentiamo un territorio vocato alla qualità e alla
creatività – come dimostrano le ottime performance delle
Marche e delle nostra provincia racciate dai rapporto
sull’economia culturale di Symbola e Unioncamere – e perché
condividiamo l’idea alla base della intensa e positiva
collaborazione tra la Fondazione per le Qualità Italiane e il
sistema camerale, quella che l’Italia deve fare l’Italia.

“Siamo orgogliosi di ospitare per il terzo anno consecutivo il
Seminario Estivo di Symbola – spiega il sindaco di Treia
Franco Capponi -. Per l’Amministrazione che rappresento quello
con Symbola è un rapporto strategico, non solo perché offriamo
la nostra ospitalità, ma anche perché condivide i valori
rappresentati da Symbola e la nostra azione si ispira alle
politiche di qualità, valorizzazione dei territorio e della
cultura, innovazione e attenzione alla sostenibilità e al
patrimonio umano che la Fondazione indica da anni con i suoi
studi. Per dirla in altre parole: il nostro piccolo ma
straordinariamente bel comune vuole essere un laboratorio
della qualità, un modello per i tanti territori italiani”.

A sottolineare una riflessione che unisce cultura, economia e
territorio la presenza alla conferenza stampa degli assessori
regionali alle Attività Produttive Sara Giannini e
all’Urbanistica Antonio Canzian.

“Symbola – ha commentato Giannini       – è un’ esperienza
importante e un modo originale di riflettere su noi stessi
guardandoci da fuori e di valutare che sono tanti gli aspetti
positivi e il contributo che diamo a livello nazionale. Il
titolo dell’evento è la sintesi di quanto accaduto nella
Marche: coesione e competizione sono i fattori su cui la
Regione punta per guidare il territorio fuori dalla crisi. La
manifattura non è tramontata, ma va adeguata ai tempi e alle
esigenze del mercato mondiale. L’Italia è il Paese al mondo
che può ambire meglio di altri ad interpretare questo modello
e le Marche possono ritagliarsi, in questo contesto, un ruolo
fondamentale di indirizzo    e sperimentazione”.

“C’è grande coerenza tra gli orizzonti dispiegati da questo
seminario e le politiche regionali – ha aggiunto l’assessore
Antonio Canzian, vicepresidente della Regione Marche – . Non
si può parlare di green o soft economy senza far riferimento
alla qualità del paesaggio e del territorio, elementi
interconnessi che vanno affrontati nell’insieme. Stiamo
rivisitando il piano paesaggistico ambientale regionale e
abbiamo   presentato la proposta di legge urbanistica con
contenuti innovativi che a livello nazionale precorrono i
tempi.    Si tratta di nuovi strumenti come il        Piano
strutturale intercomunale che solleciterà        i Comuni a
pianificare tenendo conto di ciò che avviene oltre i confini
del proprio territorio. Una visione complessiva che finora a
volte è mancata, ma che oggi è più che mai indispensabile per
la valorizzazione del nostro tessuto urbano”.

I numeri del Festival della Soft Economy e del Seminario
Estivo

5 giorni – 3 di Festival della Soft Economy, 2 di Seminario

4 Comuni –   Mogliano, Camerino, Macerata e Treia

2 Teatri – Mogliano, Treia

2 Università – Camerino e Macerata

4 Convegni

7 Forum
1 Tavola Rotonda

2 Spettacoli teatrali

2 Eventi di Piazza

3 Esposizioni

1 Premio

3 Ricerche

152 Relatori – 112 Festival Soft Economy, 40 Seminario Estivo

Seminario Estivo – Il programma in pillole

I lavori si apriranno il 27 alle 9 con le riflessioni
introduttive del Segretario Generale di Symbola Fabio Renzi e
proseguiranno con la presentazione del Rapporto “Le nuove
geografie della produzione del valore in Italia”. Alla
discussione parteciperanno tra gli altri: la Presidente della
Camera Boldrini, la vicepresidente del Senato Fedeli, il
Segretario generale di Unioncamere Gagliardi, il Direttore
Nazionale    Legambiente    Muroni,   il   Direttore    di
Imprenditorialità PMI e Sviluppo Locale OCSE Arzeni, il
Direttore scientifico della Fondazione Nord Est Micelli. Dalle
15 alle 18.00 si proseguirà con la sessione “Un Expo per
raccontare il futuro”.     Ai lavori, introdotti da Bonomi,
Direttore Aaster, e De Rita, Presidente Censis, interverranno
rappresentanti delle imprese, della politica e delle
associazioni, il ministro del Lavoro Poletti, il ministro
dell’Agricoltura Martina, il Direttore per le Politiche
Industriali di Confindustria Bianchi, il responsabile Ambiente
di Coldiretti Masini, il Segretario generale di
Confartigianato Fumagalli e il Presidente nazionale di Cna
Vaccarino. Sabato 28 giugno, dalle 9.30 alle 13.30, si
svolgerà il dibattito “Coesione è competizione –        Perché
l’Italia deve fare l’Italia”, al quale prenderanno parte tra
gli altri: Bianchi, Presidente CCIAA di Macerata; Bastioli,
Presidente Terna e AD Novamont; Francesco Starace, Ad Enel;
Bonomi, Direttore Aaster; Dardanello, Presidente Unioncamere;
Brunello Cucinelli, fondatore della omonima impresa; il
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio; la
Presidente di Human Foundation Melandri e il Presidente
Regione Marche Spacca. Le conclusioni saranno affidate al
Presidente di Symbola, Realacci.

Festival della Soft Economy – Programma in pillole

Rimade in Italy è il titolo della giornata di apertura del
Festival della Soft Economy, martedì 24 a Mogliano presso il
Teatro Apollo, che prenderà il via al mattino con la sessione
Made in City dedicata a una nuova stagione gli spazi urbani
abbandonati da decenni tornano ad essere abitati anche da
attività artigiane, imprese e innovazione. Un tema su cui si
confronteranno, tra gli altri, il Presidente della Camera di
Commercio di Macerata Giuliano Bianchi, il Direttore del
Consorzio Aaster Aldo Bonomi, il Direttore della Fondazione
Nord Est Stefano Micelli, il Presidente di Legambiente Marche
il direttore de Linkiesta Marco Alfieri, l’ Assessore attività
produttive Regione Marche Sara Giannini e il Direttore
generale Ministero Sviluppo Economico Giuseppe Tripoli. Il
pomeriggio sarà invece dedicato ai ‘Campioni del mondo’ del
made in Italy. Non tutti lo sanno, ma l’Italia è prima,
seconda o terza al mondo in ben 935 prodotti sui 5.117 che
compongono il commercio mondiale. Introduce il Direttore della
Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti, ne discutono tra gli
altri Eleonora Anselmi Amministratore delegato Chimera
glamour, Francesco Carpineti del Gergo calzaturificio, Gaetano
Fausto Esposito Segretario generale Assocamerestero, Mauro
Gallegati Economista Università Politecnica delle Marche e

Nando Ottavi Presidente Nuova Simonelli e Confindustria
Marche. E alle 18 proiezione su maxischermo della partita
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