Consiglio Nazionale dei Geologi - 9 gennaio 2020 - Consiglio Nazionale dei ...

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Consiglio Nazionale dei Geologi - 9 gennaio 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
Consiglio Nazionale dei Geologi

         9 gennaio 2020
Consiglio Nazionale dei Geologi - 9 gennaio 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
10                                                                                                                                                                                                                                                       Giovedì 9 Gennaio 2020 Il Sole 24 Ore

Economia & Imprese

Lombardia, l’altra faccia dello smog: in calo da 20 anni
                                           te che da anni migliori di continuo;      in Lombardia rileva l’Arpa che «non                                                                                                                                       l’inversione termica padana, l’aria
AMBIENTE                                   i dati medi sono sempre sotto il limi-    sono stati registrati superamenti         Il monitoraggio dell’Arpa                                                                                                       fredda trattiene e schiaccia al suolo
                                           te di legge ma rilevano brevi supera-     degli standard per benzene, mo-                                                                                                                                           quella calda e sporca.
La qualità dell’aria migliora,             menti anche assai forti. Gli ecologi-     nossido di carbonio e biossido di                                                                                                                                             A ciò pare aggiungersi anche il
restano troppe polveri:                    sti di Greenpeace avvisano che gli al-    zolfo, ormai tutti su valori ben al di      L’EVOLUZIONE                                                                   COSÌ IN LOMBARDIA                              cambiamento climatico. Va di mo-
                                           levamenti intensivi di bestiame so-       sotto dei limiti di legge». In calo ve-     Concentrazione di alcuni inquinanti in Lombardia, media                        Rilevazioni peggiori, media annua              da attribuire qualsiasi nefandezza
Torino ferma i diesel euro5                no produttori feroci di polveri fini      loce gli inquinanti tipici del diesel,                                                                                                                                    al riscaldamento globale, ma in
                                                                                                                                 Dati in µg/m³                                                                  Dati in µg/m³ 2019
                                           nell’aria (il 15,1% delle Pm10 italia-    come le polveri o il biossido di azo-                                                                                                                                     questo caso il fenomeno del clima
Nella Pianura Padana                       ne), ben più di fabbriche, auto e traf-   to.Purtroppo tende a restare co-                   PM2.5       PM10         NO2                                            PM2.5                                          sembra un alleato dello smog pada-
scende l’ossido di azoto,                  fico sulle strade. L’assessore lom-       stante l’inquinamento da ozono, un          60                                                                                                                     17     no e un nemico dei polmoni: i lun-
                                           bardo all’Ambiente, Raffaele Catta-       composto dell’ossigeno.                                                                                                                       SO                          ghi periodi di siccità paiono più ri-
                                                                                                                                                                                                                13
ma l’ozono rimane alto                     neo, ha reclamato più risorse dal Go-        Una ricerca degli scienziati del-                                                                                       20            LC                               correnti e più lunghi, e se non piove
                                                                                                                                                                                                                            CO                          20
                                           verno per sostenere l’impegno delle       l’Rse aveva riscontrato tempo fa che                                                                                       19                      BG                     e non c’è vento la sporcizia non vie-
                                                                                                                                                                                                                       VA
Jacopo Giliberto                           Regioni intossicate dal fenomeno.         nelle grandi città padane il 60-65%                                                                                        20           MB               BS        25     ne ramazzata via.
                                                                                     delle polveri fini è “importato” dal-                                                                                      21           MI
L’inquinamento dell’aria padana è          In calo da anni                           l’hinterland, dalle autostrade ester-       50                                                                                               LO                           Dalle Regioni
                                                                                                                                                                                                                            PV               CR    MN
in calo forte e costante da anni, e chi    Le centraline che fiutano l’aria del      ne al centro abitato e alle campagne.                                                                                                                                     Torino ha dichiarato guerra ai mo-
respira oggi ha un’aria meno conta-        bacino padano e della pianura vene-       Lo studio aveva rilevato anche che le                                                                                                                                     tori diesel, accusati da tanti all’ori-
minata rispetto ai respiri di 5 anni fa,   to-friulana confermano che l’inqui-       polveri fini durano molti giorni (in                                                                    Limite                               23         26    20          gine di molti inquinamenti. Alle li-
di 10 o 30 anni fa, ma non basta: c’è      namento è in riduzione da molti an-       media, le particelle hanno almeno                                                                       NO2 e                          23                                 mitazioni permanenti e al blocco
ancora molta strada da fare. Le cro-       ni. Ogni anno l’aria del piano padano     una settimana di permanenza nel-            40                                                          PM10                                                              dei diesel euro4, in vigore da giorni,
nache dall’aria sporcata dalle polve-      è sempre meno polverosa.                  l’aria), la sporcizia respirata oggi è                                                                                     NO2                                            ieri e oggi si è sommato il blocco
ri fini Pm10 e Pm2,5 (cioè più sottili         L’emigrazione delle grandi indu-      quella prodotta a partire da Natale,                                                                                                                               26     degli euro5.
di 10 e di 2,5 millesimi di millimetro)    strie, la “terziarizzazione” e “dema-     e quindi i divieti al traffico non han-                                                                                                       SO                             Diversa la scelta della Lombar-
                                                                                                                                                                                                                35
dicono che in diverse città dell’Alta      terializzazione” dell’economia, le        no effetti rilevabili in modo chiaro.                                                                                      40            LC                        39     dia: «Escludo che la Regione Lom-
                                                                                                                                                                                                                            CO
Italia sono stati confermati i divieti     attività più sostenibili, le tecnologie                                                                                                                              33
                                                                                                                                                                                                                       VA               BG                     bardia possa decidere di bloccare i
perfino alle auto diesel euro5, come       migliori per produrre e per consu-        I nemici dell’aria                          30                                                                             46           MB               BS        58     diesel euro5», dice l’assessore lom-
ieri e oggi a Torino, ma lo sciopero       mare — dagli impianti di riscalda-        L’aria dell’Alta Italia è più sporca                                                                    Limite             58           MI                                bardo Cattaneo .
regionale dei ferrovieri della Tre-        mento ai motori dei veicoli — han-        per due motivi. Primo motivo, è la                                                                      PM2.5                                LO
                                                                                                                                                                                                                                                   MN
                                                                                                                                                                                                                                                                  Il Veneto ieri ha censito gli anda-
                                                                                                                                 25                                                                                         PV               CR
nord ha consigliato ieri di rinunciare     no tolto inquinanti dal Piemonte fi-      parte più popolosa, industrializza-                                                                                                                                       mento del 2019 e ha rilevato che il
ai divieti in Lombardia. I dati raccolti   no alla Venezia Giulia, dalla Valtelli-   ta, trafficata e con l’agricoltura più                                                                                                                                    valore annuale per il Pm10 è rimasto
dalle centinaia di centraline delle        na fino alla Romagna. Ormai sono          intensiva del Paese. Secondo, fra al-       20                                                                                               33         33    32          al di sotto dei limiti ma si registrano
agenzie ambientali regionali Arpa          impercettibili gli inquinanti di alta     pi e appennini, il bacino è un accu-                                                                                                   35                                 numerosi superamenti del limite
confermano che la qualità dell’aria        pericolosità che negli anni ’80 im-       mulatore e non disperde l’aria, so-              2000                     2010                          2019               Fonte: Arpa Lombardia                          giornaliero.
padana è ancora modesta nonostan-          pestavano il respiro e per esempio        prattutto d’inverno quando, per                                                                                                                                                                 © RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                                                                                                                   Autostrade, pronto a marzo
                                                                                                                                                                   il nuovo viadotto sull’A6
                                                                                                                                                                                                                   Cerrano sull’A14 in Abruzzo. Lo ha          sud sia i lavori di ricostruzione».
                                                                                                                                                                   INFRASTRUTTURE                                  riferito il sindaco di Silvi, Andrea           In ogni caso, l’impegno della con-
                                                                                                                                                                                                                   Scordella, che sta monitorando la si-       cessionaria è «di ultimare tutti i la-
                                                                                                                                                                   Un tratto del ponte è crollato                  tuazione sulla statale 16 dopo              vori del nuovo viadotto entro il pros-
                                                                                                                                                                   il 24 novembre scorso,                          l’emergenza di martedì, quando              simo 7 marzo, compatibilmente alle
                                                                                                                                                                                                                   3.522 tir con rimorchio e 478 senza         eventuali sospensioni dei lavori per
                                                                                                                                                                   travolto da una frana                           hanno attraversato il territorio co-        motivi di sicurezza legate a possibili
                                                                                                                                                                                                                   munale in 24 ore, proprio a causa           nuovi movimenti della frana, con
                                                                                                                                                                   Raoul de Forcade                                dell’interdizione al traffico dei mezzi     una completa riapertura dell’auto-
                                                                                                                                                                                                                   pesanti sul Cerrano. È stata la Procu-      strada in entrambi i sensi di marcia».
                                                                                                                                                                   Il nuovo viadotto Madonna del mon-              ra di Avellino a disporre il sequestro         Il nuovo viadotto Madonna del
                                                                                                                                                                   te, sull’A6, sarà pronto entro il 7 mar-        preventivo delle barriere di sicurez-       monte, comunica Autostrada dei
                                                                                                                                                                   zo 2020. Lo ha comunicato la società            za sui viadotti autostradali.               Fiori, «sarà realizzato ad unica
                                                                                                                                                                   Autostrada dei Fiori, che gestisce il                Tornando alla A6, Autostrada dei       campata, della lunghezza di 58 me-
                                                                                                                                                                   tronco della Torino-Savona. Un trat-            Fiori fa sapere che «tra dicembre e i       tri, senza supporti intermedi: ciò
                                                                                                                                                                   to del ponte autostradale è crollato lo         primi giorni di gennaio sono state          garantirà, pertanto, l’attraversa-
                                                                                                                                                                   scorso 24 novembre, travolto da una             completate le opere di fondazione e         mento del canalone sottostante sca-
                                                                                                                                                                   frana che ha trasportato a valle, se-           le nuove spalle del ponte» . E che «i       valcando interamente la zona og-
                                                                                                                                                                   condo le stime dei tecnici della Pro-           lavori proseguono nonostante il             getto della frana». Il ponte sarà «co-
                                                                                                                                                                   tezione civile, circa 30mila metri cu-          movimento franoso sia ancora in             stituito da un impalcato a sezione
                                                                                                                                                                   bi di materiale da un versante di               corso e l’area del versante montuoso        mista realizzata con due travi in ac-
                                                                                                                                                                   montagna lungo la Torino-Savona,                non sia ancora stata stabilizzata da-       ciaio, a cui si sovrapporrà una solet-
                                                                                                                                                                   investendo il viadotto in direzione             gli enti competenti». È, però, «moni-       ta in calcestruzzo».
                                                                                                                                                                   Nord tra i caselli di Savona e Altare.          torata con appositi sensori che ne re-         Il cronoprogramma è il seguente:
                                                                                                                                                                   Da allora la circolazione è possibile           gistrano l’andamento e che, come            entro la fine di questo mese realizza-
                                                                                                                                                                   solo grazie a un bypass.                        avvenuto già in alcune circostanze          zione dell’impalcato metallico, as-
                                                                                                                                                                       Ieri, intanto, il Tribunale del Rie-        nel mese di dicembre, a seguito delle       semblaggio e varo; tra gennaio e feb-
                                                                                                                                                                   same di Avellino ha bocciato le tre             forti piogge che hanno interessato          braio 2020 realizzazione della so-
                                                                                                                                                                   istanze di dissequestro, presentate             l’area, bloccano, al superamento di         vrastruttura stradale; a marzo ria-
                                                                                                                                                                   da Autostrade per l’Italia, per altret-         determinate soglie di sicurezza, sia        pertura al traffico.
                                                                                                                                                                   tanti cavalcavia, fra i quali quello del        il traffico autostradale in carreggiata                            © RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                                                                                                                   Enel svela l’illuminazione
                                                                                                                                                                   tarata sul traffico urbano
                                                                                                                                                                                                                   servizio. L’esperimento è andato mol-       sponsabile Smart Cities di EnelX. Il te-
                                                                                                                                                                   SMART CITIES                                    to bene e ora Enel X ha cominciato a        am guidato da Gambacorta ha svilup-
                                                                                                                                                                                                                   commercializzare l'offerta nelle nuo-       pato un altro servizio che sarà cruciale
                                                                                                                                                                   Il gruppo presenta al Ces                       ve gare o implementando i contratti         per pianificare la mobilità (soprattut-
                                                                                                                                                                   le nuove tecnologie                             negli appalti già vinti. Questa forma di    to quella elettrica) nelle città, la dislo-
                                                                                                                                                                                                                   controllo innovativo, oltre a rispar-       cazione delle colonnine di ricarica e i
                                                                                                                                                                   per i servizi pubblici                          miare nei consumi elettrici, consente       carichi che dovranno sopportare le re-
                                                                                                                                                                                                                   alle amministrazioni pubbliche di af-       ti di distribuzione, fino alla raccolta
                                                                                                                                                                   Laura Serafini                                  finare la pianificazione dell’illumina-     dell’immondizia o alla gestione dei
                                                                                                                                                                   Dal nostro inviato                              zione nella città. Il sistema è basato su   flussi turistici. Si chiama City Analitics
                                                                                                                                                                   LAS VEGAS                                       collegamento attraverso telefonia           la soluzione che attraverso i Big Data
                                                                                                                                                                                                                   mobile o wireless del sensore; l’elabo-     Analytics, raccoglie e analizza le in-
                                                                                                                                                                   Si chiama Adapting Lighting ed è la             razione dei dati raccolti, che comun-       formazioni ottenute da sensori, tele-
                                                                                                                                                                   nuova illuminazione pubblica intelli-           que avviene nel rispetto della privacy,     camere, ma anche da startup che ge-
                                                                                                                                                                   gente. Consente di regolare l’intensità         viene poi immagazzinata in megadati         stiscono app su smartphone e prele-
                                                                                                                                                                   della luce a led sulle strade cittadine in      che possono anche essere utilizzati         vano in maniera anonima (e consape-
                                                                                                                                                                   base al traffico, le condizioni climati-        dalle forze dell’ordine. Con queste ul-     vole) informazioni dagli utenti sui
                                                                                                                                                                   che e di visibilità. Un complesso siste-        time, inoltre, è stata avviata un’ulte-     loro spostamenti, abitudini e
                                                                                                                                                                   ma di sensori localizzati sui lampioni          riore sperimentazione: il software è in     quant'altro. I dati vengono elaborati
                                                                                                                                                                   e l’utilizzo di algoritmi abilitano il mo-      grado di riconoscere anche alcune ca-       utilizzando anche gli open data di
                                                                                                                                                                   nitoraggio in tempo reale e la regola-          sistiche come incidenti, attraversa-        pubbliche amministrazioni per rico-
                                                                                                                                                                   zione remota dell’illuminazione, cal-           menti impropri nelle vie ad alto scor-      struire l’origine e la destinazione dei
                                                                                                                                                                   colando il risparmio energetico al              rimento e inversioni a u. Fenomeni          flussi di persone, la stima dei residenti
                                                                                                                                                                   momento. Enel X, società dei servizi            che possono ripercuotersi sul traffico      e dei turisti, le mappe dei luoghi più
                                                                                                                                                                   innovativi del gruppo Enel, quest'an-           e che possono essere segnalati in tem-      visitati o con maggior traffico. Il team
                                                                                                                                                                   no per la prima volta espone le sue             po reale alle autorità. «Nel caso di una    dell'e- mobility guidato da Alberto Pi-
                                                                                                                                                                   tecnologie al Ces di Las Vegas (altri           forte congestione di traffico repentina     glia ha presentato l'app JuiceAbility
                                                                                                                                                                   servizi a pag 27) , nel nuovo padiglione        il sistema ha la capacità di adattare il    che attraverso un cavo intelligente
                                                                                                                                                                   dedicato alle Smart Cities. Il gruppo           sistema di illuminazione aumentan-          consente di riconoscere le batterie
                                                                                                                                                                   italiano ha sperimentato il nuovo sof-          do la potenza ogni 20 minuti. A secon-      delle sedie a ruote elettriche e di con-
                                                                                                                                                                   tware nel 2018 con l'amministrazione            da de led istallato, è possibile anche      nettere al sistema di stazioni di ricari-
                                                                                                                                                                   cittadina di Bologna, presso la quale           cambiare il colore dell’illuminazio-        ca dei veicoli elettrici.
                                                                                                                                                                   aveva vinto la gara per la gestione del         ne», spiega Sergio Gambacorta, re-                                 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Consiglio Nazionale dei Geologi - 9 gennaio 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
09 Gen 2020

Regolamento appalti, 12 gruppi al lavoro:
nuovo testo entro il 31 gennaio
Mauro Salerno

La commissione nominata dal Mit per mettere a punto il testo del regolamento appalti avrà
tempo fino a fine mese per definire una nuova bozza da consegnare al ministro. La nuova
scadenza - aggiornata rispetto a quella originaria del 15 dicembre che puntava a non sforare
l'ambizioso termine messo nero su bianco nel decreto Sblocca-cantieri - è stata fissata in un
nuovo provvedimento firmato dalla stessa De Micheli.
Dopo la pausa natalizia,la commissione di 13 esperti guidata dal consigliere di Stato Raffaele
Greco (presidente di sezione) tornerà a riunirsi domani per esaminare il frutto del lavoro svolto
dai vari sottogruppi a cui è stato affidato il compito di aggiornare il testo di 273 articoli messo a
punto in autunno dai tecnici di Porta Pia. A questo punto è chiaro che quella primissima bozza -
pur rimanendo alla base del lavoro - verrà pesantemente rivista, anche perchè in diversi punti -
vedi ritorno dell'appalto integrato (addirittura sul preliminare), qualificazione, Bim dimenticato
- non aveva mancato di sollevare le obiezioni e le proteste di tanti addetti ai lavori.
La riunione di domani servirà allora a fare il punto della situazione e raccogliere idee e
impressioni sui testi messi a punto dai diversi sottogruppi che, dopo la consultazione degli
operatori, stanno lavorando al nuovo testo. I 13 esperti sono stati divisi in ben 12 sottogruppi,
incaricati di scrivere una parte specifica del provvedimento. In dettaglio le materie in cui è stato
diviso l'articolato della prima bozza sono:
1) Ruolo e compiti del Rup
2) Progettazione e verifica del progetto
3) Sistema di qualificazione
4) Appalti sottosoglia
5) Direzione dei lavori e dell'esecuzione
6) Esecuzione dei contratti, contabilità, sospensioni e penali
7) Collaudo e verifica di conformità
8) Affidamento dei servizi di architettura e ingegneria
9) Beni culturali
10) Partenariato e concessioni
11) Settori speciali
12) Servizi e forniture
Dopo la riunione di domani la commissione dovrebbe tornare a riunirsi perlomeno un'altra
volta prima del rilascio del testo finale, che comunque potrebbe subire ulteriori
rimaneggiamenti.
Il lavoro della commissione non esaurirà, infatti, il lavoro sul regolamento che ha un iter di
approvazione piuttosto lungo. Prima dell'approvazione definitiva, dopo il concerto
dell'Economia e il vaglio in Conferenza Stato-Regioni, la bozza di Dpr dovrà superare due

passaggi in Consiglio dei ministri, con parere del Consiglio di Stato e delle commissioni
parlamentari competenti.
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09 Gen 2020

Appalti, Palazzo Spada: l'interdittiva
antimafia non ha scadenza
Massimo Frontera

«I fatti sui quali si fonda l'interdittiva antimafia possono anche essere risalenti nel tempo nel
caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi
attendibile l'esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata».

Lo ribadisce il Consiglio di Stato (sezione III) in una recente pronuncia (n.2/2020, pubblicata il 2
gennaio scorso) che accoglie l'appello della prefettura di Crotone contro una sentenza del Tar
Calabria che aveva accolto il ricorso di un'impresa colpita da interdittiva antimafia. Il ricorrente
ha valorizzato il fatto che l'interdittiva si riferisse a accadimenti molto risalenti nel tempo, e più
precisamente al 1998. Inoltre il ricorrente ha argomentato che un certo passaggio di denaro,
frutto di della presunta estorsione, non fosse emerso da un riscontro richiesto dallo stesso Tar
Calabria alla Guardia di Finanza.

Del tutto opposta l'opinione del Consiglio di Stato, che ha anzi pesantemente rimproverato il
primo giudice per non aver, di fatto, saputo o voluto valutare gli elementi a disposizione. «Tutti
gli elementi fattuali sopra descritti - scrivono i giudici della Terza sezione - sono sufficienti a
supportare l'informativa impugnata dinanzi al Tar Catanzaro, alla luce dei consolidati principi
che governano tale materia, ben conosciuti dal giudice di primo grado che, pur avendoli
correttamente richiamati, non ne ha fatto corretto uso».
E ancora: «Il Collegio non condivide le conclusioni del primo giudice. Non ritiene infatti di poter
escludere il tentativo di infiltrazione nella società appellata, che emerge dalle indagini del Gip
del Tribunale ordinario di Catanzaro, nell'ambito del procedimento penale scaturito in esito
all'operazione di Polizia giudiziaria denominata "-OMISSIS-" e riportate nell'ordinanza di
applicazione di misura coercitiva ex art. 292 c.p.p., emessa in data 28 dicembre 2017. L'avversa
conclusione del Tar poggia, infatti, sul diverso esito delle indagini che lo stesso aveva affidato
alla Guardia di finanza, di durata e profondità necessariamente più limitata».

Più in particolare, la circostanza che il fatto estorsivo sia riferito a vari anni fa, è «priva di
giuridico», affermano i giudici: «È, infatti, sufficiente sul punto richiamare il principio secondo
cui i fatti sui quali si fonda tale misura di prevenzione possono anche essere risalenti nel tempo
nel caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi
attendibile l'esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata. Come
chiarito dalla Sezione (21 gennaio 2019, n. 515), il mero decorso del tempo, di per sé solo, non
implica, cioè, la perdita del requisito dell'attualità del tentativo di infiltrazione mafiosa e la
conseguente decadenza delle vicende descritte in un atto interdittivo, né l'inutilizzabilità di
queste ultime quale materiale istruttorio per un nuovo provvedimento, donde l'irrilevanza della
"risalenza" dei dati considerati ai fini della rimozione della disposta misura ostativa, occorrendo,
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piuttosto, che vi siano tanto fatti nuovi positivi quanto il loro consolidamento, così da far virare
in modo irreversibile l'impresa dalla situazione negativa alla fuoriuscita definitiva dal cono
d'ombra della mafiosità».

La pronuncia del Consiglio di Stato

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Soglie Appalti 2020: nuove indicazioni
dall'Europa
09/01/2020

Sono entrate in vigore l'1 gennaio 2020 le nuove soglie di rilevanza valide per il
biennio 2020-2021 superate le quali trova applicazione la normativa comunitaria
sugli appalti pubblici.

   1.   Soglie Appalti 2020: Le direttive UE modificate
   2.   Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE
   3.   Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori ordinari
   4.   Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori speciali
   5.   Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE per le concessioni
   6.   Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori della difesa e della
        sicurezza

Soglie Appalti 2020: Le direttive UE modificate
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE 31/10/2019, L 279/23
dei Regolamenti UE nn. 1827, 1828, 1829 e 1830 sono stati infatti modificate le
soglie relative alla:
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•   direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio
       sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (per quanto riguarda le soglie
       delle concessioni);
   •   direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sugli appalti
       pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (per quanto riguarda le soglie
       degli appalti di forniture, servizi e lavori e dei concorsi di progettazione);
   •   direttiva 2014/25/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle
       procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia,
       dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE (per
       quanto riguarda le soglie di appalti di forniture, servizi e lavori e i concorsi di
       progettazione);
   •   direttiva 2009/81/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 13 Luglio 2009
       relativa al coordinamento delle procedure per l’aggiudicazione di taluni
       appalti di lavori, di forniture e di servizi nei settori della difesa e della
       sicurezza da parte delle amministrazioni aggiudicatrici/degli enti
       aggiudicatori, e recante modifica delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE
       (per quanto riguarda le soglie degli appalti di forniture, servizi e lavori).

Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE
Con la modifica delle suddette direttive, come previsto dall'art. 35, comma 3
del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti), sono aggiornate anche le soglie
indicate nello stesso articolo ai commi 1 e 2. In particolare le nuove soglie sono:

Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei
settori ordinari
   •   euro 5.350.000 per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni;
   •   euro 139.000 per gli appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi
       pubblici di progettazione aggiudicati dalle amministrazioni aggiudicatrici che
       sono autorità governative centrali indicate nell’allegato III; se gli appalti
       pubblici di forniture sono aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici
       operanti nel settore della difesa, questa soglia si applica solo agli appalti
       concernenti i prodotti menzionati nell’allegato VIII;
   •   euro 214.000 per gli appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi
       pubblici di progettazione aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici sub-
       centrali; tale soglia si applica anche agli appalti pubblici di forniture
       aggiudicati dalle autorità governative centrali che operano nel settore della
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difesa, allorché tali appalti con-cernono prodotti non menzionati nell’allegato
       VIII;
   •   euro 750.000 (resta inalterato l’odierno importo di 750.000 euro) per gli
       appalti di servizi sociali e di altri servizi specifici elencati all’allegato IX.

Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei
settori speciali
   •   euro 5.350.000 per gli appalti di lavori;
   •   euro 428. 000 per gli appalti di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di
       progettazione;
   •   euro 1.000.000 (resta inalterato l’odierno importo di 1.000.000 euro) per i
       contratti di servizi, per i servizi sociali e altri servizi specifici elencati
       all’allegato IX.

Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE per le
concessioni
   •   5.350.000 Euro

Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei
settori della difesa e della sicurezza
Viene anche modificato l'art. 10 del D.Lgs. n.208/2011 recante "Disciplina dei
contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e
sicurezza, in attuazione della direttiva 2009/81/CE"

   •   428.000 euro per i contratti di forniture e di servizi;
   •   5.350.000 euro per i contratti di lavori.

       Accedi allo Speciale Codice dei contratti
                                                 A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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Enti Locali: in Gazzetta le modalità per
l'assegnazione del contributo per la
progettazione definitiva ed esecutiva
09/01/2020

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio 2020 il Decreto
Ministero dell'Interno 31 dicembre 2019 recante "Approvazione della modalità di
certificazione per l'assegnazione, nell'anno 2020, del contributo agli enti locali per la
copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di
messa in sicurezza".

   1.   Spese soggette a contributo
   2.   Enti locali destinatari del contributo
   3.   Modalità di certificazione
   4.   Istruzioni e specifiche

Spese soggette a contributo
Gli interventi per i quali è possibile richiedere il contributo per la copertura delle
spese di progettazione definitiva ed esecutiva, sono quelli relativi:

   •    alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
   •    alla messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli
        edifici pubblici e del patrimonio dell'ente;
   •    alla messa in sicurezza di strade.

Enti locali destinatari del contributo
In riferimento ai suddetti interventi, possono richiedere il contributo:
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•   comuni;
   •   province;
   •   città metropolitane;
   •   comunità montane;
   •   comunità isolane;
   •   unioni di comuni.

Modalità di certificazione
Per la certificazione delle spese, gli enti locali dovranno trasmettere, a pena di
decadenza entro le ore 24.00 del 15 gennaio 2020, la comunicazione mediante la
piattaforma riservata del Sistema certificazioni enti locali («AREA CERTIFICATI -
TBEL, altri certificati»), relativa all'attribuzione, per l'anno 2020, di un contributo a
copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva.

Istruzioni e specifiche
La richiesta di contributo, munita della sottoscrizione, mediante apposizione di
firma digitale, del rappresentante legale e del responsabile del servizio finanziario,
trasmessa con modalità e termini diversi, non sarà ritenuta valida.

L'eventuale invio di documentazione aggiuntiva che pregiudica la certezza del dato
riportato nel modello già trasmesso telematicamente, comporta la non validità dello
stesso ai fini del corretto adempimento comunicativo.

È facoltà degli enti, che avessero necessità di rettificare i dati già trasmessi, inviare,
sempre telematicamente, una nuova certificazione, comunque entro il termine delle
ore 24.00 del 15 gennaio 2020, previo annullamento della precedente certificazione
che perderà la sua validità ai fini del concorso erariale.

                                                  A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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Documenti Allegati
Decreto
CSLP: approvata la Linea guida per la
progettazione, esecuzione e manutenzione di
interventi di consolidamento con FRCM
09/01/2020

Con Decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 627
del 3 dicembre 2019 è stata approvata la Linea Guida per la progettazione,
l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale
mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM.

Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del
Consiglio Superiore dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25
ottobre 2019. Con la pubblicazione di detta Linea Guida prosegue l'attività
normativa del Consiglio Superiore dei LL.PP. in linea con quanto previsto dalle
Norme Tecniche per le Costruzioni, attività, come è noto, finalizzata ad una sempre
migliore garanzia della qualità e sicurezza delle opere e delle infrastrutture, sia
pubbliche che private, della prevenzione del rischio sismico e della valutazione e
messa in sicurezza del patrimonio costruito esistente.

La nuova Linea
Guida recepisce i risultati cui è pervenuto il Gruppo di studio insediato dalla
Commissione CNR per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche r
elative alle costruzioni, il quale ha operato in stretta connessione con il Gru
ppo di lavoro istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha
predisposto la “Linea Guida per la identificazione,
la qualificazione ed il controllo di accettazione di compositi fibrorinforzati a
matrice inorganica (FRCM) da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di
costruzioni esistenti”.

La nuova Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al
progetto ed alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di
rinforzo FRCM.
Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il do
cumento CNR-
DT 215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Int
erventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati
  a Matrice Inorganica”, e suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti
internazionali di comprovata validità, nel rispetto delle disposizioni del D.M.
17.01.2018 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e della Circolare Applicativa
delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni n.7 del 21.01.2019.

                                                    A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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Documenti Allegati
Decreto 3 dicembre 2019, n. 627
Linea Guida interventi di consolidamento mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM
Progettazione negli enti locali, in
arrivo gare per 2,8 miliardi di
euro
Bilancio 2020: le risorse puntano alla realizzazione di opere per la messa in
sicurezza e l'efficientamento energetico

Foto: nyul©123RF.com

09/01/2020 – A pochi giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio
2020, è stato pubblicato il primo decreto attuativo. La norma mette in
moto il meccanismo della progettazione negli Enti locali, supportata con
2,8 miliardi di euro fino al 2034 per far fronte alla carenza di risorse
economiche e personale adeguato. Fattore che spesso blocca la
realizzazione delle opere.

Progettazione: 2,8 miliardi di euro agli Enti locali
Ricordiamo che la Legge di Bilancio ha stanziato 85 milioni di euro per
l’anno 2020, di 128 milioni di euro nell’anno 2021, di 170 milioni di euro
per l’anno 2022 e di 200 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal
2023 al 2034.

Le risorse copriranno i costi della progettazione definitiva ed
esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio dal
rischio idrogeologico, messa in sicurezza ed efficientamento energetico di
scuole ed edifici pubblici, messa in sicurezza di strade.

Contributi alla progettazione, modalità di certificazione
e richiesta

Gli Enti locali interessati ai contributi devono preventivamente certificarsi
nell’area riservata del Sistema Certificazioni Enti Locali (“AREA
CERTIFICATI - TBEL, altri certificati”) accessibile dal sito web della
Direzione Centrale della Finanza Locale all’indirizzo
https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify.

Entro le ore 24.00 del 15 gennaio, attraverso lo stesso sito web, devono
essere presentate le richieste di contributo.

Entro il 28 febbraio, il Ministero determinerà l’ammontare del contributo
riconosciuto ad ogni Comune richiedente. Nell’assegnazione si dovrà dare
priorità:
- alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico;
- alla messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
- alla messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con
precedenza per quelli scolastici.

Contributi per la progettazione e chance per i progettisti

La Legge di Bilancio prevede che, una volta ottenuto il contributo, il
Comune debba affidare la progettazione entro tre mesi.
I progettisti interessati dovranno quindi monitorare quali sono gli Enti
locali che si sono aggiudicati il contributo e che pubblicheranno avvisi o
bandi di gara.

Norme correlate
Decreto Ministeriale 31/12/2019
Ministero dell'Interno - Approvazione della modalità di certificazione per l'assegnazione, nell'anno 2020, del contributo
agli enti locali per la copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in
sicurezza
Ecobonus, lo sconto in fattura
può compensare anche le accise
Agenzia delle Entrate: il credito di imposta corrispondente allo sconto può essere
utilizzato per pagare le imposte su produzione e vendita di energia

Foto: VIKTOR Zadorozhniy©123RF.com

09/01/2020 – Lo sconto immediato in fattura può essere recuperato come
credito da utilizzare in compensazione anche con i tributi dovuti a titolo di
accise sul consumo di energia elettrica e gas naturale.

Questa, in sintesi, la spiegazione data dall’Agenzia delle Entrate con
la risposta 1/2020 all’interpello presentato da un contribuente.

Sconto in fattura e accise, il caso

Una società che si occupa della vendita di energia elettrica e gas naturale,
che ha tra i propri clienti imprese che eseguono interventi di
riqualificazione energetica degli edifici, ha chiesto all’Agenzia delle Entrate
chiarimenti sulle modalità di utilizzo del credito di imposta acquisito dal
proprio cliente.

L’impresa avrebbe realizzato un intervento di efficientamento energetico di
un edificio, praticando lo sconto immediato in fattura da recuperare
come credito di imposta in cinque anni. L’impresa, a sua volta, intendeva
cedere tale credito alla società che le forniva l’energia elettrica e il gas.

La società, interessata ad acquisire il credito, ha chiesto quindi all’Agenzia
delle Entrate se potesse utilizzarlo in compensazione con i tributi dovuti
a titolo di accise sul consumo di energia elettrica e gas naturale.

Sconto in fattura, credito utilizzabile anche per pagare le
accise

Ripercorrendo la normativa sull’argomento, l’Agenzia delle Entrate ha
ricordato che il committente (primo cedente) può cedere all'impresa
esecutrice (primo cessionario) dell'intervento di riqualificazione energetica
sull'edificio condominiale l'importo che gli spetta ai fini della detrazione
d'imposta. L'impresa acquisisce così un credito d'imposta da utilizzare in
compensazione in cinque rate annuali di pari importo, riconoscendo al
committente un importo di pari ammontare, sotto forma di "sconto" sul
corrispettivo dovuto.

L'impresa può cedere tale credito d'imposta ad un proprio fornitore
(secondo cessionario) che, a sua volta, può utilizzarlo solo in
compensazione alle medesime condizioni del primo cessionario.

SCARICA LO SCHEMA DI EDILPORTALE SULLO SCONTO IN
FATTURA

Dato che l’articolo 28 della Finanziaria 2001 (Legge 388/2000) consente di
pagare le accise sul consumo e la produzione di energia elettrica e gas
naturale mediante versamento unitario, con possibilità di compensazione
con altre imposte e contributi, l’Agenzia conclude che è possibile versare le
accise utilizzando il modello di pagamento unificato "F24 ACCISE", con
possibilità di compensazione con crediti per altre imposte. Questo significa
che il credito di imposta ceduto dall’impresa che realizza i lavori di
efficientamento energetico, e che ha praticato lo sconto, può
compensare il debito per le accise dovute sulla produzione e la
vendita di energia elettrica e gas naturale.

Non è invece consentito, ha concluso l’Agenzia, utilizzare le eccedenze a
credito per accise per compensare i debiti per altre imposte e contributi.

Sconto in fattura, lo stato dell’arte

È il caso di sottolineare che il caso preso in considerazione dall’Agenzia
delle Entrate non riguarda i piccoli lavori, ma solo gli interventi importanti
eseguiti in condominio.

La Legge di Bilancio 2020 ha infatti ridimensionato di molto la
disciplina dello sconto immediato in fattura alternativo all’ecobonus. Oggi
è possibile praticare lo sconto in fattura solo negli interventi di importo
superiore a 200mila euro, eseguiti sulle parti comuni degli edifici
condominiali. Lo sconto in fattura può essere praticato solo nell'ambito dei
lavori che usufruiscono dell'ecobonus. Da quest'anno non è più consentito
per gli interventi agevolati con il sismabonus.

Norme correlate
Risposta 07/01/2020 n.1
Agenzia delle Entrate - Interpello articolo 11, comma 1, lett. a) legge 27 luglio 2000, n. 212 - utilizzo del credito
d'imposta di cui all'art. 13, comma 3.1, del decretolegge 4 giugno 2013, n. 63 in compensazione con il debito per le
accise
Rating di legalità, a breve il
nuovo Regolamento
L’Antitrust apre la consultazione pubblica per la revisione delle norme

Foto: Lenetsnikolai ????? © 123rf.com

09/01/2020 - L’Antitrust ha aperto una consultazione pubblica per la
revisione del regolamento in materia di rating di legalità.

Il rating di legalità - ricordiamo - è lo strumento premiale con cui
l’Antitrust attribuisce un punteggio, da una a tre “stellette”, alle imprese
virtuose in termini di rispetto delle leggi, delle norme a tutela della salute e
della sicurezza sul lavoro, rispetto degli obblighi retributivi, contributivi,
assicurativi e fiscali. Attualmente è disciplinato dal Regolamento del 15
maggio 2018.
Rating di legalità, a breve il nuovo Regolamento

A distanza di un anno e mezzo l’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato (AGCM) ritiene necessario modificare le regole al fine di
valorizzare la natura premiale dell’istituto, estendendo l’ambito di
applicazione soggettivo e oggettivo del Regolamento, eliminare alcuni
dubbi interpretativi del Regolamento e adeguarlo alla giurisprudenza, alla
semplificazione e alla chiarificazione del procedimento.

L’Antitrust ha quindi deciso di sottoporre la bozza del nuovo
Regolamento ad una procedura di consultazione pubblica, che durerà 30
giorni (fino al 6 febbraio 2020), per raccogliere le osservazioni dei soggetti
interessati.

I soggetti interessati possono esprimere le proprie valutazioni inviando una
mail all’indirizzo consultazione.regolamentorating@agcm.it.

Norme correlate
Bozza non ancora in vigore 07/01/2020
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Regolamento attuativo in materia dirating di legalità

Delibera/zione 15/05/2018 n.27165
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Regolamento attuativo in materia di rating di legalità
FRCM: approvata la linea guida per la
progettazione, esecuzione e manutenzione di
interventi di consolidamento
Peppucci Matteo - Collaboratore INGENIO 09/01/2020

Il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha approvato la Linea Guida per la progettazione,
l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo
di sistemi di rinforzo.

Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del Consiglio
Superiore dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25 ottobre 2019.

Il decreto 627 del 3 dicembre 2019, quindi, approva la La Linea Guida per la progettazione,
l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante
l’utilizzo di sistemi di rinforzo.

Nuove linee guida per la progettazione FRCM: scopo e
premesse
La presente Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al
progetto ed alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di
rinforzo FRCM.

Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il documento
CNRDT 215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di
Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice
Inorganica”, e suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti internazionali di
comprovata validità, nel rispetto delle disposizioni del D.M. 17.01.2018 Nuove Norme
Tecniche per le Costruzioni e della Circolare Applicativa delle Nuove Norme Tecniche per le
Costruzioni n.7 del 21.01.2019.

Il documento, quindi, punta a fornire principi e regole di applicazione per la
progettazione, la verifica, il collaudo e la manutenzione di interventi di rinforzo
strutturale con materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (Fabric
Reinforced Cementitious Matrix).

Tali materiali – di seguito anche chiamati sistemi di rinforzo FRCM o più semplicemente
sistemi FRCM o anche rinforzi FRCM – sono utilizzati per il miglioramento delle prestazioni
strutturali di costruzioni esistenti, sia in muratura, che in calcestruzzo armato.

I sistemi FRCM possono essere realizzati utilizzando vari tipi di reti o tessuti, costituiti da
fibre di arammide, basalto, carbonio, PBO e vetro alcali resistente (AR), oppure anche fili o
trefoli di acciaio ad alta resistenza (UHTSS), abbinati a matrici inorganiche, realizzate con
leganti a base di calce o di cemento, con eventuale aggiunta di additivi e promotori di
adesione.

L’elevato rapporto fra resistenza e peso dei sistemi FRCM consente di migliorare le
prestazioni meccaniche dell’elemento rinforzato, contribuendo essenzialmente ad
assorbire le tensioni di trazione, senza incrementarne la massa o modificarne
significativamente la rigidezza.

Per tutte le informazioni di dettaglio, si rimanda al documento integrale disponibile
in allegato!

Allegato
Nuova Sabatini rinforzata: tutte le novità
della Legge di Bilancio 2020
Peppucci Matteo - Collaboratore INGENIO 08/01/2020

Approfondimento sulle novità apportate dalla Manovra 2020 a Nuova Sabatini, investimenti
SUD ed investimenti eco-sostenibili delle PMI

Segnaliamo, tra le varie misure della Legge di Bilancio 2020, quella predisposta dai commi
226-229, che dispone il rifinanziamento, per complessivi 540 milioni di euro nel
periodo 2020-2025, dell’agevolazione Beni strumentali, c.d. “Nuova Sabatini”, messa a
disposizione dal MISE con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle Pmi e accrescere
la competitività del sistema produttivo del Paese. Vediamo le principali novità

Rifinanziamento Nuova Sabatini: i dettagli
   •   previsto un rifinanziamento di 105 milioni di euro per l’anno 2020, di 97 milioni di euro per
       ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e di 47 milioni di euro per l’anno 2025 della cd. Nuova
       Sabatini, misura di sostegno volta alla concessione – alle micro, piccole e medie imprese -
       di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e
       attrezzature, compresi i cd. investimenti in beni strumentali “Industria 4.0” e di un
       correlato contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui predetti
       finanziamenti. Sulle somme autorizzate è mantenuta la riserva del 30% delle risorse e la
       maggiorazione del contributo statale del 30% per gli investimenti in beni strumentali cd.
       “Industria 4.0”. La maggiorazione del contributo statale per investimenti “Industria 4.0” è del
100% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno
    nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e
    Sicilia, nel limite complessivo di 60 milioni di euro a valere sulle risorse autorizzate (comma
    226).
•   un'ulteriore riserva pari al 25% delle risorse autorizzate è destinata alle micro, piccole e
    medie imprese a fronte dell’acquisto, anche mediante leasing finanziario, di macchinari,
    impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto
    ambientale. Anche per tali operazioni opera una maggiorazione del contributo statale, che
    viene rapportato, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575 %
    (dunque, il contributo statale è maggiorato del 30% rispetto al contributo ordinario);
•   le risorse delle predette riserve non utilizzate alla data del 30 settembre di ciascun anno
    rientrano nella disponibilità della misura;
•   sui finanziamenti concessi di cui al precedente periodo, la garanzia del Fondo di garanzia
    PMI, è concessa in favore delle micro, piccole e medie imprese a titolo gratuito, nel rispetto
    della normativa in materia di aiuti di Stato.
approvata la Linea guida per la progettazione, esecuzione e
manutenzione di interventi di consolidamento con FRCM

                                                                               Mercoledì 8 Gennaio 2020

CSLP: approvata la Linea guida per la progettazione, esecuzione e manutenzione di interventi di
consolidamento con FRCM
Scopo della Linea Guida è fornire principi e regole di applicazione
Con Decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 627 del 3 dicembre
2019, è stata approvata la Linea Guida per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di
interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM.

Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del Consiglio Superiore
dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25 ottobre 2019.

Ai compositi fibrorinforzati FRP (Fiber Reinforced Polymer), realizzati con fibre lunghe di acciaio
ad alta resistenza (Ultra High Tensile Strength Steel, UHTSS), arammide, basalto, carbonio,
poliparafenilenbenzobisoxazolo (PBO), vetro alcali resistente (AR), o altri materiali, immersi in
matrici polimeriche (quali le resine epossidiche), si affiancano, negli interventi di riabilitazione
strutturale, i compositi fibrorinforzati FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix). Tali
compositi sono il risultato dell’accoppiamento di reti (nel prosieguo anche denominate tessuti),
realizzate con fibre dei materiali sopra elencati, e di una matrice inorganica.
La matrice inorganica, a base di malta cementizia o di calce può risultare vantaggiosa rispetto a
quella organica, soprattutto per le applicazioni alle fabbriche murarie, attesa la sua maggiore
affinità con questo tipo di supporti. Inoltre, per le sue caratteristiche di rimovibilità e traspirabilità,
la rendono adatta per le applicazioni su edifici di interesse storico ed artistico.

La presente Linea Guida recepisce i risultati cui è pervenuto il Gruppo di studio insediato dalla
Commissione CNR per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche relative alle costruzioni, il
quale ha operato in stretta connessione con il Gruppo di lavoro istituito presso il Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici, che ha predisposto la “Linea Guida per la identificazione, la
qualificazione ed il controllo di accettazione di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica
(FRCM) da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti”.

La presente Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al progetto ed
alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di rinforzo FRCM.

Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il documento CNRDT
215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di
Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica”, e
suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti internazionali di comprovata validità, nel
rispetto delle disposizioni del D.M. 17.01.2018 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e della
Circolare Applicativa delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni n.7 del 21.01.2019.

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE. Scopo della presente Linea Guida è fornire principi e
regole di applicazione per la progettazione, la verifica, il collaudo e la manutenzione di interventi
di rinforzo strutturale con materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (Fabric
Reinforced Cementitious Matrix).

Tali materiali – di seguito anche chiamati sistemi di rinforzo FRCM o più semplicemente sistemi
FRCM o anche rinforzi FRCM – sono utilizzati per il miglioramento delle prestazioni strutturali di
costruzioni esistenti, sia in muratura, che in calcestruzzo armato.

I sistemi FRCM possono essere realizzati utilizzando vari tipi di reti o tessuti, costituiti da fibre di
arammide, basalto, carbonio, PBO e vetro alcali resistente (AR), oppure anche fili o trefoli di
acciaio ad alta resistenza (UHTSS), abbinati a matrici inorganiche, realizzate con leganti a base
di calce o di cemento, con eventuale aggiunta di additivi e promotori di adesione.

L’elevato rapporto fra resistenza e peso dei sistemi FRCM consente di migliorare le prestazioni
meccaniche dell’elemento rinforzato, contribuendo essenzialmente ad assorbire le tensioni di
trazione, senza incrementarne la massa o modificarne significativamente la rigidezza.

In allegato la Linea guida e il decreto

Allegati dell'articolo
    Csllpp-decreto-n.627-2019.pdf
    Linea-Guida-Progettazione-FRCM.pdf
ecobonus in compensazione anche con le accise

                                                                                  Mercoledì 8 Gennaio 2020

Agenzia delle Entrate: ecobonus in compensazione anche con le accise
Il credito d’imposta può essere utilizzato, mediante F24 accise, per il pagamento di quanto dovuto
sulla produzione e la vendita di energia elettrica e gas naturale
Un istante, che si occupa della vendita di energia elettrica e gas naturale, espone quanto qui di
seguito sinteticamente riportato.

L'istante ha tra i propri clienti imprese che eseguono interventi di riqualificazione edilizia volti
all'efficienza energetica.

L'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2013, n. 90, come novellato dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, prevede che l'importo spettante ai fini della
detrazione d'imposta maturata a seguito di interventi edilizi eseguiti sull'involucro degli edifici
condominiali per migliorare l'efficienza energetica possa essere ceduto all'impresa che esegue
l'intervento in cambio di uno "sconto" sull'importo indicato in fattura.

Per l'impresa che realizza il lavoro tale importo costituisce un credito d'imposta da utilizzare in
compensazione in cinque quote annuali di uguale importo, ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
In alternativa, l'impresa può cedere detto credito ai propri fornitori che, a loro volta, possono
utilizzarlo in compensazione alle medesime condizioni.

Premesso quanto sopra e posto che l'impresa che esegue i predetti interventi di riqualificazione
edilizia di edifici condominiali, cessionaria del credito d'imposta, vuole a sua volta cederlo
all'istante, che le fornisce di energia elettrica e/o gas naturale, con l'interpello viene chiesto se
tale credito possa essere utilizzato in compensazione con i "tributi dovuti a titolo di accise sul
consumo di energia elettrica e gas naturale".

LA SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE. In sintesi, l'istante
ritiene di potere utilizzare il citato credito d'imposta in compensazione, ai sensi dell'articolo 17 del
d.lgs. n. 241 del 1997, anche per quanto dovuto per accise.

IL PARERE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE. Con la Risposta n. 1 del 7 gennaio 2020,
l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che “la soluzione prospettata dall'istante è condivisibile.
L'articolo 14, comma 3.1, del decreto-legge n. 63 del 2013 prevede che "Per gli interventi di
efficienza energetica di cui al presente articolo, il soggetto avente diritto alle detrazioni può
optare, in luogo dell'utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma
di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a
quest'ultimo rimborsato sotto forma di credito d'imposta da utilizzare esclusivamente in
compensazione in cinque quote annuali di pari importo, ai sensi dell'articolo 17 del decreto
legislativo 9 luglio 1997,n. 241 .... Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha a sua volta la
facoltà di cedere il credito d'imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della
possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi...".

Il committente (primo cedente) può cedere all'impresa esecutrice (primo cessionario)
dell'intervento di riqualificazione energetica sull'edificio condominiale l'importo che gli spetta ai fini
della detrazione d'imposta. L'impresa acquisisce così un credito d'imposta da utilizzare in
compensazione in cinque rate annuali di pari importo, riconoscendo al committente un importo di
pari ammontare, sotto forma di "sconto" sul corrispettivo dovuto.

L'impresa può cedere tale credito d'imposta ad un proprio fornitore (secondo cessionario) che, a
sua volta, può utilizzarlo solo in compensazione alle medesime condizioni del primo cessionario
(cfr. provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate protocollo n. 660057 del 31 luglio
2019).

Tanto premesso, l'articolo 28, comma 7, n. 388 del 2000, prevede che "A decorrere dal 1° marzo
2001 i pagamenti delle somme di cui alle lettere a), e) e g) del comma 2 [imposte sulle produzioni
e sui consumi di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 - c.d. T.U. accise - (NDR)],
nonché di cui al comma 10 possono essere effettuati, limitatamente a quelle che affluiscono ai
capitoli di bilancio dello Stato e alla contabilità speciale ai sensi dell'articolo 3, comma 12, della
legge 28 dicembre 1995, n. 549, anche mediante il versamento unitario previsto dall'articolo
17del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con possibilità di compensazione con altre imposte
e contributi.".
È quindi consentito versare le accise utilizzando il modello di pagamento unificato "F24 ACCISE",
con possibilità di compensazione con crediti per altre imposte.

Non è, invece, consentito utilizzare le eccedenze a credito per accise per compensare i debiti per
altre imposte e contributi.

Pertanto, in virtù del rinvio all'articolo 17 del d.lgs. n. 241 del 1997 contenuto nell'articolo 14 del
d.l. n. 63 del 2013, il credito d'imposta in argomento può essere utilizzato - mediante il modello
F24 accise - per compensare il debito per le accise dovute sulla produzione e la vendita di
energia elettrica e gas naturale”.

In allegato la Risposta n. 1/2020

Allegati dell'articolo
    Rispostan.1del2020.pdf
Efficienza energetica degli edifici, la Lombardia ha aggiornato
le disposizioni

                                                                              Mercoledì 8 Gennaio 2020

Efficienza energetica degli edifici, la Lombardia ha aggiornato le disposizioni
Approvate le «Disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici» e i relativi allegati B
«Descrizione dell’edificio di riferimento e parametri di verifica», C «Relazione tecnica» e H
«Metodo di calcolo», in sostituzione dei corrispondenti allegati al decreto n. 2456/2017
La Regione Lombardia, con il D.d.u.o. 18 dicembre 2019 n. 18546, ha aggiornato le disposizioni
per l’efficienza energetica degli edifici approvate con decreto n. 2456 del 8 marzo 2017.

Nel dettaglio, sono state approvate le «Disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici» e
i relativi allegati B «Descrizione dell’edificio di riferimento e parametri di verifica», C
«Relazione tecnica» e H «Metodo di calcolo», in sostituzione dei corrispondenti allegati al
decreto n. 2456/2017.

Il D.d.u.o. 18 dicembre 2019 n. 18546 – IN ALLEGATO - è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale
della Regione Lombardia Serie Ordinaria n. 1 del 4 gennaio 2020.

Leggi anche: “Lombardia: pubblicata delibera su efficienza energetica e rinnovabili negli edifici”
Nelle premesse al nuovo provvedimento si legge che:

- con d.g.r. 3868 del 17 luglio 2015 sono state approvate le «Disposizioni in merito alla disciplina
per l’efficienza energetica degli edifici e al relativo attestato di prestazione energetica a seguito
dell’approvazione dei decreti ministeriali per l’attuazione del d.lgs. 192/2005, come modificato con
l. 90/2013»;

- la suddetta deliberazione dispone, tra l’altro, il rinvio a un provvedimento del Dirigente
competente per l’approvazione di un «testo unico» che contenga le disposizioni per l’efficienza
energetica degli edifici e per la certificazione energetica degli stessi, in conformità a quanto
previsto nel d.lgs. 192/2005, nel d.p.r. 75/2013, nei decreti ministeriali del 26 giugno 2015 e nelle
disposizioni regionali allegate alla medesima deliberazione;

- il «testo unico» di cui sopra è stato approvato con decreto dirigenziale n. 6480/2015, a cui
hanno fatto seguito alcune modifiche ed integrazioni approvate con i decreti dirigenziali n.
224/2016 e n.176/2017;

- la d.g.r. 3868/2015 è stata integrata con la d.g.r. 6276 del 27 febbraio 2017, a cui ha fatto
seguito l’aggiornamento delle disposizioni attuative approvate con decreto dirigenziale n.
2456/2017;

Dato atto che con d.g.r. 2480 del 18 novembre 2019 sono state introdotte nuove disposizioni per
l’efficienza energetica degli edifici, prevedendo:

- la possibilità di soddisfare l’obbligo di copertura del fabbisogno energetico dell’edificio, di cui
all’allegato 3 del d.lgs. 28/2011, mediante l’installazione presso edifici diversi da quello
direttamente soggetto all’obbligo;

- l’aggiornamento dei criteri approvati con d.g.r. 1216/2014 per attribuire la funzione bioclimatica
di serre e logge, al fine di riconoscere la possibilità della loro equiparazione ai volumi tecnici,
come previsto dall’art. 4, comma 4, della l.r. 39/2004;

- di dare mandato al Dirigente competente di provvedere, entro 30 giorni dall’approvazione della
medesima deliberazione, ad aggiornare le disposizioni allegate al decreto n. 2456/2017;

Considerato che:

- il Ministero dello Sviluppo Economico, con chiarimenti in materia di efficienza energetica in
edilizia pubblicati nell’Agosto 2016, ha precisato che, in merito al calcolo della potenza delle fonti
energetiche rinnovabili elettriche da installare su un edificio soggetto all’obbligo di cui all’allegato
3 del d.lgs. 28/2011, occorre considerare la proiezione al suolo della sagoma dell’edificio;

- con i precedenti decreti regionali sopra citati era stato disposto che la proiezione al suolo
dell’edificio venisse calcolata escludendo balconi e terrazze, qualora non coperti, in
considerazione del fatto che l’installazione di un impianto fotovoltaico sulle loro superficie era in
evidente contrasto con la loro destinazione d’uso;
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