Consiglio Nazionale dei Geologi - 9 gennaio 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
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10 Giovedì 9 Gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Economia & Imprese Lombardia, l’altra faccia dello smog: in calo da 20 anni te che da anni migliori di continuo; in Lombardia rileva l’Arpa che «non l’inversione termica padana, l’aria AMBIENTE i dati medi sono sempre sotto il limi- sono stati registrati superamenti Il monitoraggio dell’Arpa fredda trattiene e schiaccia al suolo te di legge ma rilevano brevi supera- degli standard per benzene, mo- quella calda e sporca. La qualità dell’aria migliora, menti anche assai forti. Gli ecologi- nossido di carbonio e biossido di A ciò pare aggiungersi anche il restano troppe polveri: sti di Greenpeace avvisano che gli al- zolfo, ormai tutti su valori ben al di L’EVOLUZIONE COSÌ IN LOMBARDIA cambiamento climatico. Va di mo- levamenti intensivi di bestiame so- sotto dei limiti di legge». In calo ve- Concentrazione di alcuni inquinanti in Lombardia, media Rilevazioni peggiori, media annua da attribuire qualsiasi nefandezza Torino ferma i diesel euro5 no produttori feroci di polveri fini loce gli inquinanti tipici del diesel, al riscaldamento globale, ma in Dati in µg/m³ Dati in µg/m³ 2019 nell’aria (il 15,1% delle Pm10 italia- come le polveri o il biossido di azo- questo caso il fenomeno del clima Nella Pianura Padana ne), ben più di fabbriche, auto e traf- to.Purtroppo tende a restare co- PM2.5 PM10 NO2 PM2.5 sembra un alleato dello smog pada- scende l’ossido di azoto, fico sulle strade. L’assessore lom- stante l’inquinamento da ozono, un 60 17 no e un nemico dei polmoni: i lun- bardo all’Ambiente, Raffaele Catta- composto dell’ossigeno. SO ghi periodi di siccità paiono più ri- 13 ma l’ozono rimane alto neo, ha reclamato più risorse dal Go- Una ricerca degli scienziati del- 20 LC correnti e più lunghi, e se non piove CO 20 verno per sostenere l’impegno delle l’Rse aveva riscontrato tempo fa che 19 BG e non c’è vento la sporcizia non vie- VA Jacopo Giliberto Regioni intossicate dal fenomeno. nelle grandi città padane il 60-65% 20 MB BS 25 ne ramazzata via. delle polveri fini è “importato” dal- 21 MI L’inquinamento dell’aria padana è In calo da anni l’hinterland, dalle autostrade ester- 50 LO Dalle Regioni PV CR MN in calo forte e costante da anni, e chi Le centraline che fiutano l’aria del ne al centro abitato e alle campagne. Torino ha dichiarato guerra ai mo- respira oggi ha un’aria meno conta- bacino padano e della pianura vene- Lo studio aveva rilevato anche che le tori diesel, accusati da tanti all’ori- minata rispetto ai respiri di 5 anni fa, to-friulana confermano che l’inqui- polveri fini durano molti giorni (in Limite 23 26 20 gine di molti inquinamenti. Alle li- di 10 o 30 anni fa, ma non basta: c’è namento è in riduzione da molti an- media, le particelle hanno almeno NO2 e 23 mitazioni permanenti e al blocco ancora molta strada da fare. Le cro- ni. Ogni anno l’aria del piano padano una settimana di permanenza nel- 40 PM10 dei diesel euro4, in vigore da giorni, nache dall’aria sporcata dalle polve- è sempre meno polverosa. l’aria), la sporcizia respirata oggi è NO2 ieri e oggi si è sommato il blocco ri fini Pm10 e Pm2,5 (cioè più sottili L’emigrazione delle grandi indu- quella prodotta a partire da Natale, 26 degli euro5. di 10 e di 2,5 millesimi di millimetro) strie, la “terziarizzazione” e “dema- e quindi i divieti al traffico non han- SO Diversa la scelta della Lombar- 35 dicono che in diverse città dell’Alta terializzazione” dell’economia, le no effetti rilevabili in modo chiaro. 40 LC 39 dia: «Escludo che la Regione Lom- CO Italia sono stati confermati i divieti attività più sostenibili, le tecnologie 33 VA BG bardia possa decidere di bloccare i perfino alle auto diesel euro5, come migliori per produrre e per consu- I nemici dell’aria 30 46 MB BS 58 diesel euro5», dice l’assessore lom- ieri e oggi a Torino, ma lo sciopero mare — dagli impianti di riscalda- L’aria dell’Alta Italia è più sporca Limite 58 MI bardo Cattaneo . regionale dei ferrovieri della Tre- mento ai motori dei veicoli — han- per due motivi. Primo motivo, è la PM2.5 LO MN Il Veneto ieri ha censito gli anda- 25 PV CR nord ha consigliato ieri di rinunciare no tolto inquinanti dal Piemonte fi- parte più popolosa, industrializza- mento del 2019 e ha rilevato che il ai divieti in Lombardia. I dati raccolti no alla Venezia Giulia, dalla Valtelli- ta, trafficata e con l’agricoltura più valore annuale per il Pm10 è rimasto dalle centinaia di centraline delle na fino alla Romagna. Ormai sono intensiva del Paese. Secondo, fra al- 20 33 33 32 al di sotto dei limiti ma si registrano agenzie ambientali regionali Arpa impercettibili gli inquinanti di alta pi e appennini, il bacino è un accu- 35 numerosi superamenti del limite confermano che la qualità dell’aria pericolosità che negli anni ’80 im- mulatore e non disperde l’aria, so- 2000 2010 2019 Fonte: Arpa Lombardia giornaliero. padana è ancora modesta nonostan- pestavano il respiro e per esempio prattutto d’inverno quando, per © RIPRODUZIONE RISERVATA Autostrade, pronto a marzo il nuovo viadotto sull’A6 Cerrano sull’A14 in Abruzzo. Lo ha sud sia i lavori di ricostruzione». INFRASTRUTTURE riferito il sindaco di Silvi, Andrea In ogni caso, l’impegno della con- Scordella, che sta monitorando la si- cessionaria è «di ultimare tutti i la- Un tratto del ponte è crollato tuazione sulla statale 16 dopo vori del nuovo viadotto entro il pros- il 24 novembre scorso, l’emergenza di martedì, quando simo 7 marzo, compatibilmente alle 3.522 tir con rimorchio e 478 senza eventuali sospensioni dei lavori per travolto da una frana hanno attraversato il territorio co- motivi di sicurezza legate a possibili munale in 24 ore, proprio a causa nuovi movimenti della frana, con Raoul de Forcade dell’interdizione al traffico dei mezzi una completa riapertura dell’auto- pesanti sul Cerrano. È stata la Procu- strada in entrambi i sensi di marcia». Il nuovo viadotto Madonna del mon- ra di Avellino a disporre il sequestro Il nuovo viadotto Madonna del te, sull’A6, sarà pronto entro il 7 mar- preventivo delle barriere di sicurez- monte, comunica Autostrada dei zo 2020. Lo ha comunicato la società za sui viadotti autostradali. Fiori, «sarà realizzato ad unica Autostrada dei Fiori, che gestisce il Tornando alla A6, Autostrada dei campata, della lunghezza di 58 me- tronco della Torino-Savona. Un trat- Fiori fa sapere che «tra dicembre e i tri, senza supporti intermedi: ciò to del ponte autostradale è crollato lo primi giorni di gennaio sono state garantirà, pertanto, l’attraversa- scorso 24 novembre, travolto da una completate le opere di fondazione e mento del canalone sottostante sca- frana che ha trasportato a valle, se- le nuove spalle del ponte» . E che «i valcando interamente la zona og- condo le stime dei tecnici della Pro- lavori proseguono nonostante il getto della frana». Il ponte sarà «co- tezione civile, circa 30mila metri cu- movimento franoso sia ancora in stituito da un impalcato a sezione bi di materiale da un versante di corso e l’area del versante montuoso mista realizzata con due travi in ac- montagna lungo la Torino-Savona, non sia ancora stata stabilizzata da- ciaio, a cui si sovrapporrà una solet- investendo il viadotto in direzione gli enti competenti». È, però, «moni- ta in calcestruzzo». Nord tra i caselli di Savona e Altare. torata con appositi sensori che ne re- Il cronoprogramma è il seguente: Da allora la circolazione è possibile gistrano l’andamento e che, come entro la fine di questo mese realizza- solo grazie a un bypass. avvenuto già in alcune circostanze zione dell’impalcato metallico, as- Ieri, intanto, il Tribunale del Rie- nel mese di dicembre, a seguito delle semblaggio e varo; tra gennaio e feb- same di Avellino ha bocciato le tre forti piogge che hanno interessato braio 2020 realizzazione della so- istanze di dissequestro, presentate l’area, bloccano, al superamento di vrastruttura stradale; a marzo ria- da Autostrade per l’Italia, per altret- determinate soglie di sicurezza, sia pertura al traffico. tanti cavalcavia, fra i quali quello del il traffico autostradale in carreggiata © RIPRODUZIONE RISERVATA Enel svela l’illuminazione tarata sul traffico urbano servizio. L’esperimento è andato mol- sponsabile Smart Cities di EnelX. Il te- SMART CITIES to bene e ora Enel X ha cominciato a am guidato da Gambacorta ha svilup- commercializzare l'offerta nelle nuo- pato un altro servizio che sarà cruciale Il gruppo presenta al Ces ve gare o implementando i contratti per pianificare la mobilità (soprattut- le nuove tecnologie negli appalti già vinti. Questa forma di to quella elettrica) nelle città, la dislo- controllo innovativo, oltre a rispar- cazione delle colonnine di ricarica e i per i servizi pubblici miare nei consumi elettrici, consente carichi che dovranno sopportare le re- alle amministrazioni pubbliche di af- ti di distribuzione, fino alla raccolta Laura Serafini finare la pianificazione dell’illumina- dell’immondizia o alla gestione dei Dal nostro inviato zione nella città. Il sistema è basato su flussi turistici. Si chiama City Analitics LAS VEGAS collegamento attraverso telefonia la soluzione che attraverso i Big Data mobile o wireless del sensore; l’elabo- Analytics, raccoglie e analizza le in- Si chiama Adapting Lighting ed è la razione dei dati raccolti, che comun- formazioni ottenute da sensori, tele- nuova illuminazione pubblica intelli- que avviene nel rispetto della privacy, camere, ma anche da startup che ge- gente. Consente di regolare l’intensità viene poi immagazzinata in megadati stiscono app su smartphone e prele- della luce a led sulle strade cittadine in che possono anche essere utilizzati vano in maniera anonima (e consape- base al traffico, le condizioni climati- dalle forze dell’ordine. Con queste ul- vole) informazioni dagli utenti sui che e di visibilità. Un complesso siste- time, inoltre, è stata avviata un’ulte- loro spostamenti, abitudini e ma di sensori localizzati sui lampioni riore sperimentazione: il software è in quant'altro. I dati vengono elaborati e l’utilizzo di algoritmi abilitano il mo- grado di riconoscere anche alcune ca- utilizzando anche gli open data di nitoraggio in tempo reale e la regola- sistiche come incidenti, attraversa- pubbliche amministrazioni per rico- zione remota dell’illuminazione, cal- menti impropri nelle vie ad alto scor- struire l’origine e la destinazione dei colando il risparmio energetico al rimento e inversioni a u. Fenomeni flussi di persone, la stima dei residenti momento. Enel X, società dei servizi che possono ripercuotersi sul traffico e dei turisti, le mappe dei luoghi più innovativi del gruppo Enel, quest'an- e che possono essere segnalati in tem- visitati o con maggior traffico. Il team no per la prima volta espone le sue po reale alle autorità. «Nel caso di una dell'e- mobility guidato da Alberto Pi- tecnologie al Ces di Las Vegas (altri forte congestione di traffico repentina glia ha presentato l'app JuiceAbility servizi a pag 27) , nel nuovo padiglione il sistema ha la capacità di adattare il che attraverso un cavo intelligente dedicato alle Smart Cities. Il gruppo sistema di illuminazione aumentan- consente di riconoscere le batterie italiano ha sperimentato il nuovo sof- do la potenza ogni 20 minuti. A secon- delle sedie a ruote elettriche e di con- tware nel 2018 con l'amministrazione da de led istallato, è possibile anche nettere al sistema di stazioni di ricari- cittadina di Bologna, presso la quale cambiare il colore dell’illuminazio- ca dei veicoli elettrici. aveva vinto la gara per la gestione del ne», spiega Sergio Gambacorta, re- © RIPRODUZIONE RISERVATA
09 Gen 2020 Regolamento appalti, 12 gruppi al lavoro: nuovo testo entro il 31 gennaio Mauro Salerno La commissione nominata dal Mit per mettere a punto il testo del regolamento appalti avrà tempo fino a fine mese per definire una nuova bozza da consegnare al ministro. La nuova scadenza - aggiornata rispetto a quella originaria del 15 dicembre che puntava a non sforare l'ambizioso termine messo nero su bianco nel decreto Sblocca-cantieri - è stata fissata in un nuovo provvedimento firmato dalla stessa De Micheli. Dopo la pausa natalizia,la commissione di 13 esperti guidata dal consigliere di Stato Raffaele Greco (presidente di sezione) tornerà a riunirsi domani per esaminare il frutto del lavoro svolto dai vari sottogruppi a cui è stato affidato il compito di aggiornare il testo di 273 articoli messo a punto in autunno dai tecnici di Porta Pia. A questo punto è chiaro che quella primissima bozza - pur rimanendo alla base del lavoro - verrà pesantemente rivista, anche perchè in diversi punti - vedi ritorno dell'appalto integrato (addirittura sul preliminare), qualificazione, Bim dimenticato - non aveva mancato di sollevare le obiezioni e le proteste di tanti addetti ai lavori. La riunione di domani servirà allora a fare il punto della situazione e raccogliere idee e impressioni sui testi messi a punto dai diversi sottogruppi che, dopo la consultazione degli operatori, stanno lavorando al nuovo testo. I 13 esperti sono stati divisi in ben 12 sottogruppi, incaricati di scrivere una parte specifica del provvedimento. In dettaglio le materie in cui è stato diviso l'articolato della prima bozza sono: 1) Ruolo e compiti del Rup 2) Progettazione e verifica del progetto 3) Sistema di qualificazione 4) Appalti sottosoglia 5) Direzione dei lavori e dell'esecuzione 6) Esecuzione dei contratti, contabilità, sospensioni e penali 7) Collaudo e verifica di conformità 8) Affidamento dei servizi di architettura e ingegneria 9) Beni culturali 10) Partenariato e concessioni 11) Settori speciali 12) Servizi e forniture Dopo la riunione di domani la commissione dovrebbe tornare a riunirsi perlomeno un'altra volta prima del rilascio del testo finale, che comunque potrebbe subire ulteriori rimaneggiamenti. Il lavoro della commissione non esaurirà, infatti, il lavoro sul regolamento che ha un iter di approvazione piuttosto lungo. Prima dell'approvazione definitiva, dopo il concerto dell'Economia e il vaglio in Conferenza Stato-Regioni, la bozza di Dpr dovrà superare due passaggi in Consiglio dei ministri, con parere del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari competenti. P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
09 Gen 2020 Appalti, Palazzo Spada: l'interdittiva antimafia non ha scadenza Massimo Frontera «I fatti sui quali si fonda l'interdittiva antimafia possono anche essere risalenti nel tempo nel caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi attendibile l'esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata». Lo ribadisce il Consiglio di Stato (sezione III) in una recente pronuncia (n.2/2020, pubblicata il 2 gennaio scorso) che accoglie l'appello della prefettura di Crotone contro una sentenza del Tar Calabria che aveva accolto il ricorso di un'impresa colpita da interdittiva antimafia. Il ricorrente ha valorizzato il fatto che l'interdittiva si riferisse a accadimenti molto risalenti nel tempo, e più precisamente al 1998. Inoltre il ricorrente ha argomentato che un certo passaggio di denaro, frutto di della presunta estorsione, non fosse emerso da un riscontro richiesto dallo stesso Tar Calabria alla Guardia di Finanza. Del tutto opposta l'opinione del Consiglio di Stato, che ha anzi pesantemente rimproverato il primo giudice per non aver, di fatto, saputo o voluto valutare gli elementi a disposizione. «Tutti gli elementi fattuali sopra descritti - scrivono i giudici della Terza sezione - sono sufficienti a supportare l'informativa impugnata dinanzi al Tar Catanzaro, alla luce dei consolidati principi che governano tale materia, ben conosciuti dal giudice di primo grado che, pur avendoli correttamente richiamati, non ne ha fatto corretto uso». E ancora: «Il Collegio non condivide le conclusioni del primo giudice. Non ritiene infatti di poter escludere il tentativo di infiltrazione nella società appellata, che emerge dalle indagini del Gip del Tribunale ordinario di Catanzaro, nell'ambito del procedimento penale scaturito in esito all'operazione di Polizia giudiziaria denominata "-OMISSIS-" e riportate nell'ordinanza di applicazione di misura coercitiva ex art. 292 c.p.p., emessa in data 28 dicembre 2017. L'avversa conclusione del Tar poggia, infatti, sul diverso esito delle indagini che lo stesso aveva affidato alla Guardia di finanza, di durata e profondità necessariamente più limitata». Più in particolare, la circostanza che il fatto estorsivo sia riferito a vari anni fa, è «priva di giuridico», affermano i giudici: «È, infatti, sufficiente sul punto richiamare il principio secondo cui i fatti sui quali si fonda tale misura di prevenzione possono anche essere risalenti nel tempo nel caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi attendibile l'esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata. Come chiarito dalla Sezione (21 gennaio 2019, n. 515), il mero decorso del tempo, di per sé solo, non implica, cioè, la perdita del requisito dell'attualità del tentativo di infiltrazione mafiosa e la conseguente decadenza delle vicende descritte in un atto interdittivo, né l'inutilizzabilità di queste ultime quale materiale istruttorio per un nuovo provvedimento, donde l'irrilevanza della "risalenza" dei dati considerati ai fini della rimozione della disposta misura ostativa, occorrendo,
piuttosto, che vi siano tanto fatti nuovi positivi quanto il loro consolidamento, così da far virare in modo irreversibile l'impresa dalla situazione negativa alla fuoriuscita definitiva dal cono d'ombra della mafiosità». La pronuncia del Consiglio di Stato P.I. 00777910159 - Copyright Il Sole 24 Ore - All rights reserved
Soglie Appalti 2020: nuove indicazioni dall'Europa 09/01/2020 Sono entrate in vigore l'1 gennaio 2020 le nuove soglie di rilevanza valide per il biennio 2020-2021 superate le quali trova applicazione la normativa comunitaria sugli appalti pubblici. 1. Soglie Appalti 2020: Le direttive UE modificate 2. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE 3. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori ordinari 4. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori speciali 5. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE per le concessioni 6. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori della difesa e della sicurezza Soglie Appalti 2020: Le direttive UE modificate Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE 31/10/2019, L 279/23 dei Regolamenti UE nn. 1827, 1828, 1829 e 1830 sono stati infatti modificate le soglie relative alla:
• direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (per quanto riguarda le soglie delle concessioni); • direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (per quanto riguarda le soglie degli appalti di forniture, servizi e lavori e dei concorsi di progettazione); • direttiva 2014/25/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE (per quanto riguarda le soglie di appalti di forniture, servizi e lavori e i concorsi di progettazione); • direttiva 2009/81/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio 13 Luglio 2009 relativa al coordinamento delle procedure per l’aggiudicazione di taluni appalti di lavori, di forniture e di servizi nei settori della difesa e della sicurezza da parte delle amministrazioni aggiudicatrici/degli enti aggiudicatori, e recante modifica delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (per quanto riguarda le soglie degli appalti di forniture, servizi e lavori). Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE Con la modifica delle suddette direttive, come previsto dall'art. 35, comma 3 del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti), sono aggiornate anche le soglie indicate nello stesso articolo ai commi 1 e 2. In particolare le nuove soglie sono: Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori ordinari • euro 5.350.000 per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni; • euro 139.000 per gli appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di progettazione aggiudicati dalle amministrazioni aggiudicatrici che sono autorità governative centrali indicate nell’allegato III; se gli appalti pubblici di forniture sono aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici operanti nel settore della difesa, questa soglia si applica solo agli appalti concernenti i prodotti menzionati nell’allegato VIII; • euro 214.000 per gli appalti pubblici di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di progettazione aggiudicati da amministrazioni aggiudicatrici sub- centrali; tale soglia si applica anche agli appalti pubblici di forniture aggiudicati dalle autorità governative centrali che operano nel settore della
difesa, allorché tali appalti con-cernono prodotti non menzionati nell’allegato VIII; • euro 750.000 (resta inalterato l’odierno importo di 750.000 euro) per gli appalti di servizi sociali e di altri servizi specifici elencati all’allegato IX. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori speciali • euro 5.350.000 per gli appalti di lavori; • euro 428. 000 per gli appalti di forniture, di servizi e per i concorsi pubblici di progettazione; • euro 1.000.000 (resta inalterato l’odierno importo di 1.000.000 euro) per i contratti di servizi, per i servizi sociali e altri servizi specifici elencati all’allegato IX. Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE per le concessioni • 5.350.000 Euro Soglie Appalti 2020: le nuove soglie UE nei settori della difesa e della sicurezza Viene anche modificato l'art. 10 del D.Lgs. n.208/2011 recante "Disciplina dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture nei settori della difesa e sicurezza, in attuazione della direttiva 2009/81/CE" • 428.000 euro per i contratti di forniture e di servizi; • 5.350.000 euro per i contratti di lavori. Accedi allo Speciale Codice dei contratti A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata
Enti Locali: in Gazzetta le modalità per l'assegnazione del contributo per la progettazione definitiva ed esecutiva 09/01/2020 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 4 del 7 gennaio 2020 il Decreto Ministero dell'Interno 31 dicembre 2019 recante "Approvazione della modalità di certificazione per l'assegnazione, nell'anno 2020, del contributo agli enti locali per la copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza". 1. Spese soggette a contributo 2. Enti locali destinatari del contributo 3. Modalità di certificazione 4. Istruzioni e specifiche Spese soggette a contributo Gli interventi per i quali è possibile richiedere il contributo per la copertura delle spese di progettazione definitiva ed esecutiva, sono quelli relativi: • alla messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico; • alla messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio dell'ente; • alla messa in sicurezza di strade. Enti locali destinatari del contributo In riferimento ai suddetti interventi, possono richiedere il contributo:
• comuni; • province; • città metropolitane; • comunità montane; • comunità isolane; • unioni di comuni. Modalità di certificazione Per la certificazione delle spese, gli enti locali dovranno trasmettere, a pena di decadenza entro le ore 24.00 del 15 gennaio 2020, la comunicazione mediante la piattaforma riservata del Sistema certificazioni enti locali («AREA CERTIFICATI - TBEL, altri certificati»), relativa all'attribuzione, per l'anno 2020, di un contributo a copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva. Istruzioni e specifiche La richiesta di contributo, munita della sottoscrizione, mediante apposizione di firma digitale, del rappresentante legale e del responsabile del servizio finanziario, trasmessa con modalità e termini diversi, non sarà ritenuta valida. L'eventuale invio di documentazione aggiuntiva che pregiudica la certezza del dato riportato nel modello già trasmesso telematicamente, comporta la non validità dello stesso ai fini del corretto adempimento comunicativo. È facoltà degli enti, che avessero necessità di rettificare i dati già trasmessi, inviare, sempre telematicamente, una nuova certificazione, comunque entro il termine delle ore 24.00 del 15 gennaio 2020, previo annullamento della precedente certificazione che perderà la sua validità ai fini del concorso erariale. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati Decreto
CSLP: approvata la Linea guida per la progettazione, esecuzione e manutenzione di interventi di consolidamento con FRCM 09/01/2020 Con Decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 627 del 3 dicembre 2019 è stata approvata la Linea Guida per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM. Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25 ottobre 2019. Con la pubblicazione di detta Linea Guida prosegue l'attività normativa del Consiglio Superiore dei LL.PP. in linea con quanto previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, attività, come è noto, finalizzata ad una sempre migliore garanzia della qualità e sicurezza delle opere e delle infrastrutture, sia pubbliche che private, della prevenzione del rischio sismico e della valutazione e messa in sicurezza del patrimonio costruito esistente. La nuova Linea Guida recepisce i risultati cui è pervenuto il Gruppo di studio insediato dalla
Commissione CNR per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche r elative alle costruzioni, il quale ha operato in stretta connessione con il Gru ppo di lavoro istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha predisposto la “Linea Guida per la identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (FRCM) da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti”. La nuova Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al progetto ed alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di rinforzo FRCM. Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il do cumento CNR- DT 215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Int erventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica”, e suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti internazionali di comprovata validità, nel rispetto delle disposizioni del D.M. 17.01.2018 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e della Circolare Applicativa delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni n.7 del 21.01.2019. A cura di Redazione LavoriPubblici.it © Riproduzione riservata Documenti Allegati Decreto 3 dicembre 2019, n. 627 Linea Guida interventi di consolidamento mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM
Progettazione negli enti locali, in arrivo gare per 2,8 miliardi di euro Bilancio 2020: le risorse puntano alla realizzazione di opere per la messa in sicurezza e l'efficientamento energetico Foto: nyul©123RF.com 09/01/2020 – A pochi giorni dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2020, è stato pubblicato il primo decreto attuativo. La norma mette in moto il meccanismo della progettazione negli Enti locali, supportata con 2,8 miliardi di euro fino al 2034 per far fronte alla carenza di risorse economiche e personale adeguato. Fattore che spesso blocca la realizzazione delle opere. Progettazione: 2,8 miliardi di euro agli Enti locali
Ricordiamo che la Legge di Bilancio ha stanziato 85 milioni di euro per l’anno 2020, di 128 milioni di euro nell’anno 2021, di 170 milioni di euro per l’anno 2022 e di 200 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034. Le risorse copriranno i costi della progettazione definitiva ed esecutiva relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico, messa in sicurezza ed efficientamento energetico di scuole ed edifici pubblici, messa in sicurezza di strade. Contributi alla progettazione, modalità di certificazione e richiesta Gli Enti locali interessati ai contributi devono preventivamente certificarsi nell’area riservata del Sistema Certificazioni Enti Locali (“AREA CERTIFICATI - TBEL, altri certificati”) accessibile dal sito web della Direzione Centrale della Finanza Locale all’indirizzo https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify. Entro le ore 24.00 del 15 gennaio, attraverso lo stesso sito web, devono essere presentate le richieste di contributo. Entro il 28 febbraio, il Ministero determinerà l’ammontare del contributo riconosciuto ad ogni Comune richiedente. Nell’assegnazione si dovrà dare priorità: - alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico; - alla messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti; - alla messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per quelli scolastici. Contributi per la progettazione e chance per i progettisti La Legge di Bilancio prevede che, una volta ottenuto il contributo, il Comune debba affidare la progettazione entro tre mesi.
I progettisti interessati dovranno quindi monitorare quali sono gli Enti locali che si sono aggiudicati il contributo e che pubblicheranno avvisi o bandi di gara. Norme correlate Decreto Ministeriale 31/12/2019 Ministero dell'Interno - Approvazione della modalità di certificazione per l'assegnazione, nell'anno 2020, del contributo agli enti locali per la copertura della spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza
Ecobonus, lo sconto in fattura può compensare anche le accise Agenzia delle Entrate: il credito di imposta corrispondente allo sconto può essere utilizzato per pagare le imposte su produzione e vendita di energia Foto: VIKTOR Zadorozhniy©123RF.com 09/01/2020 – Lo sconto immediato in fattura può essere recuperato come credito da utilizzare in compensazione anche con i tributi dovuti a titolo di accise sul consumo di energia elettrica e gas naturale. Questa, in sintesi, la spiegazione data dall’Agenzia delle Entrate con la risposta 1/2020 all’interpello presentato da un contribuente. Sconto in fattura e accise, il caso Una società che si occupa della vendita di energia elettrica e gas naturale, che ha tra i propri clienti imprese che eseguono interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ha chiesto all’Agenzia delle Entrate chiarimenti sulle modalità di utilizzo del credito di imposta acquisito dal
proprio cliente. L’impresa avrebbe realizzato un intervento di efficientamento energetico di un edificio, praticando lo sconto immediato in fattura da recuperare come credito di imposta in cinque anni. L’impresa, a sua volta, intendeva cedere tale credito alla società che le forniva l’energia elettrica e il gas. La società, interessata ad acquisire il credito, ha chiesto quindi all’Agenzia delle Entrate se potesse utilizzarlo in compensazione con i tributi dovuti a titolo di accise sul consumo di energia elettrica e gas naturale. Sconto in fattura, credito utilizzabile anche per pagare le accise Ripercorrendo la normativa sull’argomento, l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che il committente (primo cedente) può cedere all'impresa esecutrice (primo cessionario) dell'intervento di riqualificazione energetica sull'edificio condominiale l'importo che gli spetta ai fini della detrazione d'imposta. L'impresa acquisisce così un credito d'imposta da utilizzare in compensazione in cinque rate annuali di pari importo, riconoscendo al committente un importo di pari ammontare, sotto forma di "sconto" sul corrispettivo dovuto. L'impresa può cedere tale credito d'imposta ad un proprio fornitore (secondo cessionario) che, a sua volta, può utilizzarlo solo in compensazione alle medesime condizioni del primo cessionario. SCARICA LO SCHEMA DI EDILPORTALE SULLO SCONTO IN FATTURA Dato che l’articolo 28 della Finanziaria 2001 (Legge 388/2000) consente di pagare le accise sul consumo e la produzione di energia elettrica e gas naturale mediante versamento unitario, con possibilità di compensazione
con altre imposte e contributi, l’Agenzia conclude che è possibile versare le accise utilizzando il modello di pagamento unificato "F24 ACCISE", con possibilità di compensazione con crediti per altre imposte. Questo significa che il credito di imposta ceduto dall’impresa che realizza i lavori di efficientamento energetico, e che ha praticato lo sconto, può compensare il debito per le accise dovute sulla produzione e la vendita di energia elettrica e gas naturale. Non è invece consentito, ha concluso l’Agenzia, utilizzare le eccedenze a credito per accise per compensare i debiti per altre imposte e contributi. Sconto in fattura, lo stato dell’arte È il caso di sottolineare che il caso preso in considerazione dall’Agenzia delle Entrate non riguarda i piccoli lavori, ma solo gli interventi importanti eseguiti in condominio. La Legge di Bilancio 2020 ha infatti ridimensionato di molto la disciplina dello sconto immediato in fattura alternativo all’ecobonus. Oggi è possibile praticare lo sconto in fattura solo negli interventi di importo superiore a 200mila euro, eseguiti sulle parti comuni degli edifici condominiali. Lo sconto in fattura può essere praticato solo nell'ambito dei lavori che usufruiscono dell'ecobonus. Da quest'anno non è più consentito per gli interventi agevolati con il sismabonus. Norme correlate Risposta 07/01/2020 n.1 Agenzia delle Entrate - Interpello articolo 11, comma 1, lett. a) legge 27 luglio 2000, n. 212 - utilizzo del credito d'imposta di cui all'art. 13, comma 3.1, del decretolegge 4 giugno 2013, n. 63 in compensazione con il debito per le accise
Rating di legalità, a breve il nuovo Regolamento L’Antitrust apre la consultazione pubblica per la revisione delle norme Foto: Lenetsnikolai ????? © 123rf.com 09/01/2020 - L’Antitrust ha aperto una consultazione pubblica per la revisione del regolamento in materia di rating di legalità. Il rating di legalità - ricordiamo - è lo strumento premiale con cui l’Antitrust attribuisce un punteggio, da una a tre “stellette”, alle imprese virtuose in termini di rispetto delle leggi, delle norme a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, rispetto degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali. Attualmente è disciplinato dal Regolamento del 15 maggio 2018.
Rating di legalità, a breve il nuovo Regolamento A distanza di un anno e mezzo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ritiene necessario modificare le regole al fine di valorizzare la natura premiale dell’istituto, estendendo l’ambito di applicazione soggettivo e oggettivo del Regolamento, eliminare alcuni dubbi interpretativi del Regolamento e adeguarlo alla giurisprudenza, alla semplificazione e alla chiarificazione del procedimento. L’Antitrust ha quindi deciso di sottoporre la bozza del nuovo Regolamento ad una procedura di consultazione pubblica, che durerà 30 giorni (fino al 6 febbraio 2020), per raccogliere le osservazioni dei soggetti interessati. I soggetti interessati possono esprimere le proprie valutazioni inviando una mail all’indirizzo consultazione.regolamentorating@agcm.it. Norme correlate Bozza non ancora in vigore 07/01/2020 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Regolamento attuativo in materia dirating di legalità Delibera/zione 15/05/2018 n.27165 Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato - Regolamento attuativo in materia di rating di legalità
FRCM: approvata la linea guida per la progettazione, esecuzione e manutenzione di interventi di consolidamento Peppucci Matteo - Collaboratore INGENIO 09/01/2020 Il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha approvato la Linea Guida per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo. Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25 ottobre 2019. Il decreto 627 del 3 dicembre 2019, quindi, approva la La Linea Guida per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo. Nuove linee guida per la progettazione FRCM: scopo e premesse
La presente Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al progetto ed alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di rinforzo FRCM. Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il documento CNRDT 215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica”, e suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti internazionali di comprovata validità, nel rispetto delle disposizioni del D.M. 17.01.2018 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e della Circolare Applicativa delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni n.7 del 21.01.2019. Il documento, quindi, punta a fornire principi e regole di applicazione per la progettazione, la verifica, il collaudo e la manutenzione di interventi di rinforzo strutturale con materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (Fabric Reinforced Cementitious Matrix). Tali materiali – di seguito anche chiamati sistemi di rinforzo FRCM o più semplicemente sistemi FRCM o anche rinforzi FRCM – sono utilizzati per il miglioramento delle prestazioni strutturali di costruzioni esistenti, sia in muratura, che in calcestruzzo armato. I sistemi FRCM possono essere realizzati utilizzando vari tipi di reti o tessuti, costituiti da fibre di arammide, basalto, carbonio, PBO e vetro alcali resistente (AR), oppure anche fili o trefoli di acciaio ad alta resistenza (UHTSS), abbinati a matrici inorganiche, realizzate con leganti a base di calce o di cemento, con eventuale aggiunta di additivi e promotori di adesione. L’elevato rapporto fra resistenza e peso dei sistemi FRCM consente di migliorare le prestazioni meccaniche dell’elemento rinforzato, contribuendo essenzialmente ad assorbire le tensioni di trazione, senza incrementarne la massa o modificarne significativamente la rigidezza. Per tutte le informazioni di dettaglio, si rimanda al documento integrale disponibile in allegato! Allegato
Nuova Sabatini rinforzata: tutte le novità della Legge di Bilancio 2020 Peppucci Matteo - Collaboratore INGENIO 08/01/2020 Approfondimento sulle novità apportate dalla Manovra 2020 a Nuova Sabatini, investimenti SUD ed investimenti eco-sostenibili delle PMI Segnaliamo, tra le varie misure della Legge di Bilancio 2020, quella predisposta dai commi 226-229, che dispone il rifinanziamento, per complessivi 540 milioni di euro nel periodo 2020-2025, dell’agevolazione Beni strumentali, c.d. “Nuova Sabatini”, messa a disposizione dal MISE con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle Pmi e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese. Vediamo le principali novità Rifinanziamento Nuova Sabatini: i dettagli • previsto un rifinanziamento di 105 milioni di euro per l’anno 2020, di 97 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e di 47 milioni di euro per l’anno 2025 della cd. Nuova Sabatini, misura di sostegno volta alla concessione – alle micro, piccole e medie imprese - di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd. investimenti in beni strumentali “Industria 4.0” e di un correlato contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti. Sulle somme autorizzate è mantenuta la riserva del 30% delle risorse e la maggiorazione del contributo statale del 30% per gli investimenti in beni strumentali cd. “Industria 4.0”. La maggiorazione del contributo statale per investimenti “Industria 4.0” è del
100% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nel Mezzogiorno nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, nel limite complessivo di 60 milioni di euro a valere sulle risorse autorizzate (comma 226). • un'ulteriore riserva pari al 25% delle risorse autorizzate è destinata alle micro, piccole e medie imprese a fronte dell’acquisto, anche mediante leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale. Anche per tali operazioni opera una maggiorazione del contributo statale, che viene rapportato, in via convenzionale, sul finanziamento a un tasso annuo del 3,575 % (dunque, il contributo statale è maggiorato del 30% rispetto al contributo ordinario); • le risorse delle predette riserve non utilizzate alla data del 30 settembre di ciascun anno rientrano nella disponibilità della misura; • sui finanziamenti concessi di cui al precedente periodo, la garanzia del Fondo di garanzia PMI, è concessa in favore delle micro, piccole e medie imprese a titolo gratuito, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di Stato.
approvata la Linea guida per la progettazione, esecuzione e manutenzione di interventi di consolidamento con FRCM Mercoledì 8 Gennaio 2020 CSLP: approvata la Linea guida per la progettazione, esecuzione e manutenzione di interventi di consolidamento con FRCM Scopo della Linea Guida è fornire principi e regole di applicazione Con Decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici n. 627 del 3 dicembre 2019, è stata approvata la Linea Guida per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di interventi di consolidamento strutturale mediante l’utilizzo di sistemi di rinforzo FRCM. Il documento è stato positivamente licenziato dalla Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei LL.PP. con voto n. 22 espresso nella adunanza del 25 ottobre 2019. Ai compositi fibrorinforzati FRP (Fiber Reinforced Polymer), realizzati con fibre lunghe di acciaio ad alta resistenza (Ultra High Tensile Strength Steel, UHTSS), arammide, basalto, carbonio, poliparafenilenbenzobisoxazolo (PBO), vetro alcali resistente (AR), o altri materiali, immersi in matrici polimeriche (quali le resine epossidiche), si affiancano, negli interventi di riabilitazione strutturale, i compositi fibrorinforzati FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix). Tali compositi sono il risultato dell’accoppiamento di reti (nel prosieguo anche denominate tessuti), realizzate con fibre dei materiali sopra elencati, e di una matrice inorganica.
La matrice inorganica, a base di malta cementizia o di calce può risultare vantaggiosa rispetto a quella organica, soprattutto per le applicazioni alle fabbriche murarie, attesa la sua maggiore affinità con questo tipo di supporti. Inoltre, per le sue caratteristiche di rimovibilità e traspirabilità, la rendono adatta per le applicazioni su edifici di interesse storico ed artistico. La presente Linea Guida recepisce i risultati cui è pervenuto il Gruppo di studio insediato dalla Commissione CNR per la predisposizione e l’analisi di norme tecniche relative alle costruzioni, il quale ha operato in stretta connessione con il Gruppo di lavoro istituito presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha predisposto la “Linea Guida per la identificazione, la qualificazione ed il controllo di accettazione di compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (FRCM) da utilizzarsi per il consolidamento strutturale di costruzioni esistenti”. La presente Linea Guida propone, quindi, principi e regole di applicazione relativi al progetto ed alla verifica degli interventi più comuni realizzabili con i sistemi di rinforzo FRCM. Per quanto non trattato nella presente Linea Guida è possibile utilizzare il documento CNRDT 215/2018 “Istruzioni per la Progettazione, l’Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l’utilizzo di Compositi Fibrorinforzati a Matrice Inorganica”, e suoi successivi aggiornamenti, e/o altri documenti internazionali di comprovata validità, nel rispetto delle disposizioni del D.M. 17.01.2018 Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni e della Circolare Applicativa delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni n.7 del 21.01.2019. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE. Scopo della presente Linea Guida è fornire principi e regole di applicazione per la progettazione, la verifica, il collaudo e la manutenzione di interventi di rinforzo strutturale con materiali compositi fibrorinforzati a matrice inorganica (Fabric Reinforced Cementitious Matrix). Tali materiali – di seguito anche chiamati sistemi di rinforzo FRCM o più semplicemente sistemi FRCM o anche rinforzi FRCM – sono utilizzati per il miglioramento delle prestazioni strutturali di costruzioni esistenti, sia in muratura, che in calcestruzzo armato. I sistemi FRCM possono essere realizzati utilizzando vari tipi di reti o tessuti, costituiti da fibre di arammide, basalto, carbonio, PBO e vetro alcali resistente (AR), oppure anche fili o trefoli di acciaio ad alta resistenza (UHTSS), abbinati a matrici inorganiche, realizzate con leganti a base di calce o di cemento, con eventuale aggiunta di additivi e promotori di adesione. L’elevato rapporto fra resistenza e peso dei sistemi FRCM consente di migliorare le prestazioni meccaniche dell’elemento rinforzato, contribuendo essenzialmente ad assorbire le tensioni di trazione, senza incrementarne la massa o modificarne significativamente la rigidezza. In allegato la Linea guida e il decreto Allegati dell'articolo Csllpp-decreto-n.627-2019.pdf Linea-Guida-Progettazione-FRCM.pdf
ecobonus in compensazione anche con le accise Mercoledì 8 Gennaio 2020 Agenzia delle Entrate: ecobonus in compensazione anche con le accise Il credito d’imposta può essere utilizzato, mediante F24 accise, per il pagamento di quanto dovuto sulla produzione e la vendita di energia elettrica e gas naturale Un istante, che si occupa della vendita di energia elettrica e gas naturale, espone quanto qui di seguito sinteticamente riportato. L'istante ha tra i propri clienti imprese che eseguono interventi di riqualificazione edilizia volti all'efficienza energetica. L'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, come novellato dal decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, prevede che l'importo spettante ai fini della detrazione d'imposta maturata a seguito di interventi edilizi eseguiti sull'involucro degli edifici condominiali per migliorare l'efficienza energetica possa essere ceduto all'impresa che esegue l'intervento in cambio di uno "sconto" sull'importo indicato in fattura. Per l'impresa che realizza il lavoro tale importo costituisce un credito d'imposta da utilizzare in compensazione in cinque quote annuali di uguale importo, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
In alternativa, l'impresa può cedere detto credito ai propri fornitori che, a loro volta, possono utilizzarlo in compensazione alle medesime condizioni. Premesso quanto sopra e posto che l'impresa che esegue i predetti interventi di riqualificazione edilizia di edifici condominiali, cessionaria del credito d'imposta, vuole a sua volta cederlo all'istante, che le fornisce di energia elettrica e/o gas naturale, con l'interpello viene chiesto se tale credito possa essere utilizzato in compensazione con i "tributi dovuti a titolo di accise sul consumo di energia elettrica e gas naturale". LA SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE. In sintesi, l'istante ritiene di potere utilizzare il citato credito d'imposta in compensazione, ai sensi dell'articolo 17 del d.lgs. n. 241 del 1997, anche per quanto dovuto per accise. IL PARERE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE. Con la Risposta n. 1 del 7 gennaio 2020, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che “la soluzione prospettata dall'istante è condivisibile. L'articolo 14, comma 3.1, del decreto-legge n. 63 del 2013 prevede che "Per gli interventi di efficienza energetica di cui al presente articolo, il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare, in luogo dell'utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest'ultimo rimborsato sotto forma di credito d'imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione in cinque quote annuali di pari importo, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997,n. 241 .... Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha a sua volta la facoltà di cedere il credito d'imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi...". Il committente (primo cedente) può cedere all'impresa esecutrice (primo cessionario) dell'intervento di riqualificazione energetica sull'edificio condominiale l'importo che gli spetta ai fini della detrazione d'imposta. L'impresa acquisisce così un credito d'imposta da utilizzare in compensazione in cinque rate annuali di pari importo, riconoscendo al committente un importo di pari ammontare, sotto forma di "sconto" sul corrispettivo dovuto. L'impresa può cedere tale credito d'imposta ad un proprio fornitore (secondo cessionario) che, a sua volta, può utilizzarlo solo in compensazione alle medesime condizioni del primo cessionario (cfr. provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate protocollo n. 660057 del 31 luglio 2019). Tanto premesso, l'articolo 28, comma 7, n. 388 del 2000, prevede che "A decorrere dal 1° marzo 2001 i pagamenti delle somme di cui alle lettere a), e) e g) del comma 2 [imposte sulle produzioni e sui consumi di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 - c.d. T.U. accise - (NDR)], nonché di cui al comma 10 possono essere effettuati, limitatamente a quelle che affluiscono ai capitoli di bilancio dello Stato e alla contabilità speciale ai sensi dell'articolo 3, comma 12, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, anche mediante il versamento unitario previsto dall'articolo 17del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, con possibilità di compensazione con altre imposte e contributi.".
È quindi consentito versare le accise utilizzando il modello di pagamento unificato "F24 ACCISE", con possibilità di compensazione con crediti per altre imposte. Non è, invece, consentito utilizzare le eccedenze a credito per accise per compensare i debiti per altre imposte e contributi. Pertanto, in virtù del rinvio all'articolo 17 del d.lgs. n. 241 del 1997 contenuto nell'articolo 14 del d.l. n. 63 del 2013, il credito d'imposta in argomento può essere utilizzato - mediante il modello F24 accise - per compensare il debito per le accise dovute sulla produzione e la vendita di energia elettrica e gas naturale”. In allegato la Risposta n. 1/2020 Allegati dell'articolo Rispostan.1del2020.pdf
Efficienza energetica degli edifici, la Lombardia ha aggiornato le disposizioni Mercoledì 8 Gennaio 2020 Efficienza energetica degli edifici, la Lombardia ha aggiornato le disposizioni Approvate le «Disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici» e i relativi allegati B «Descrizione dell’edificio di riferimento e parametri di verifica», C «Relazione tecnica» e H «Metodo di calcolo», in sostituzione dei corrispondenti allegati al decreto n. 2456/2017 La Regione Lombardia, con il D.d.u.o. 18 dicembre 2019 n. 18546, ha aggiornato le disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici approvate con decreto n. 2456 del 8 marzo 2017. Nel dettaglio, sono state approvate le «Disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici» e i relativi allegati B «Descrizione dell’edificio di riferimento e parametri di verifica», C «Relazione tecnica» e H «Metodo di calcolo», in sostituzione dei corrispondenti allegati al decreto n. 2456/2017. Il D.d.u.o. 18 dicembre 2019 n. 18546 – IN ALLEGATO - è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia Serie Ordinaria n. 1 del 4 gennaio 2020. Leggi anche: “Lombardia: pubblicata delibera su efficienza energetica e rinnovabili negli edifici”
Nelle premesse al nuovo provvedimento si legge che: - con d.g.r. 3868 del 17 luglio 2015 sono state approvate le «Disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e al relativo attestato di prestazione energetica a seguito dell’approvazione dei decreti ministeriali per l’attuazione del d.lgs. 192/2005, come modificato con l. 90/2013»; - la suddetta deliberazione dispone, tra l’altro, il rinvio a un provvedimento del Dirigente competente per l’approvazione di un «testo unico» che contenga le disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici e per la certificazione energetica degli stessi, in conformità a quanto previsto nel d.lgs. 192/2005, nel d.p.r. 75/2013, nei decreti ministeriali del 26 giugno 2015 e nelle disposizioni regionali allegate alla medesima deliberazione; - il «testo unico» di cui sopra è stato approvato con decreto dirigenziale n. 6480/2015, a cui hanno fatto seguito alcune modifiche ed integrazioni approvate con i decreti dirigenziali n. 224/2016 e n.176/2017; - la d.g.r. 3868/2015 è stata integrata con la d.g.r. 6276 del 27 febbraio 2017, a cui ha fatto seguito l’aggiornamento delle disposizioni attuative approvate con decreto dirigenziale n. 2456/2017; Dato atto che con d.g.r. 2480 del 18 novembre 2019 sono state introdotte nuove disposizioni per l’efficienza energetica degli edifici, prevedendo: - la possibilità di soddisfare l’obbligo di copertura del fabbisogno energetico dell’edificio, di cui all’allegato 3 del d.lgs. 28/2011, mediante l’installazione presso edifici diversi da quello direttamente soggetto all’obbligo; - l’aggiornamento dei criteri approvati con d.g.r. 1216/2014 per attribuire la funzione bioclimatica di serre e logge, al fine di riconoscere la possibilità della loro equiparazione ai volumi tecnici, come previsto dall’art. 4, comma 4, della l.r. 39/2004; - di dare mandato al Dirigente competente di provvedere, entro 30 giorni dall’approvazione della medesima deliberazione, ad aggiornare le disposizioni allegate al decreto n. 2456/2017; Considerato che: - il Ministero dello Sviluppo Economico, con chiarimenti in materia di efficienza energetica in edilizia pubblicati nell’Agosto 2016, ha precisato che, in merito al calcolo della potenza delle fonti energetiche rinnovabili elettriche da installare su un edificio soggetto all’obbligo di cui all’allegato 3 del d.lgs. 28/2011, occorre considerare la proiezione al suolo della sagoma dell’edificio; - con i precedenti decreti regionali sopra citati era stato disposto che la proiezione al suolo dell’edificio venisse calcolata escludendo balconi e terrazze, qualora non coperti, in considerazione del fatto che l’installazione di un impianto fotovoltaico sulle loro superficie era in evidente contrasto con la loro destinazione d’uso;
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