Indici delle riviste di Diritto Tributario n. 5/2016 Summary of Tax Law Legal Journals - a cura di Mario Grandinetti Università degli Studi di ...
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Indici delle riviste di Diritto Tributario n. 5/2016 (Summary of Tax Law Legal Journals) a cura di Mario Grandinetti (Università degli Studi di Torino) Indici riviste di Diritto Tributario n. 5_2016
Indici riviste di Diritto Tributario n. 5/2016 Riviste sfogliate in questo numero NUMERO DELLA NOME RIVISTA RIVISTA Corriere Tributario n. 1 – 4 / 2017 Giurisprudenza delle imposte n. 1 / 2017 Giurisprudenza italiana n. 11 / 2016 Rassagna tributaria n. 4 / 2016 Rivista di diritto finanziario e n. 3 / 2016 scienza delle finanze Rivista di diritto tributario n. 6 / 2016 Rivista di giurisprudenza n. 12 / 2016 tributaria GT British tax review n. 5 /2016 Bulletin for international taxation n. 1 / 2017 Indici riviste di Diritto Tributario n. 5_2016
European taxation n. 1 / 2017 International tax review Nov. / 2016 Revista espanola de derecho n. 172 / 2016 financiero Revue de droit fiscal n. 44 – 52 / 2016 La raccolta degli indici è svolta in collaborazione con la Biblioteca di Economia e Management dell’Università degli Studi di Torino. Qualora aveste bisogno di articoli presenti nelle elencate riviste è possibile, solo ed esclusivamente tramite la Vostra biblioteca di riferimento, utilizzare il servizio di document delivery (http://www.bem.unito.it/it/servizi/servizi-interbibliotecari - dd.bem@unito.it). Indici riviste di Diritto Tributario n. 5_2016
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0005_17-CORR01/ 00135026_2017_01_SOMMARIO.3d 2 gennaio 2017 Sommario 1 Lavoro autonomo Novità introdotte e in arrivo per i titolari di reddito di lavoro autonomo La disciplina del reddito di lavoro autonomo è stata interessata in modo marginale dal D.L. n. 193/2016 (cd. De- creto fiscale), che ha stabilito che le spese per le prestazioni di viaggio e di trasporto sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista e non sono deducibili dallo stesso in sede di dichiarazione dei redditi. Novità più rilevanti sono state previste nel disegno di legge sulla tutela del la- voro autonomo, in corso di esame alla Camera dei Deputati dopo l’approvazione del Senato, che disciplina, tra l’altro, tutte le spese sostenute dal committente ma con una differente decorrenza temporale. di Gianfranco Ferranti 9 Riscossione Più appeal per la definizione agevolata dei ruoli Il D.L. n. 193/2016 (cd. Decreto fiscale) ha previsto la possibilità, per i contribuenti, di accedere ad una definizio- ne agevolata delle somme riscosse tramite iscrizione a ruolo, affidate all’agente della riscossione, dal 2000 al 2015, mediante il pagamento unicamente della sorte, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e dell’aggio, con espressa esclusione di sanzioni ed interessi di mora. La legge di conversione del Decreto, nel mantenere gli aspetti fondamentali di un pagamento agevolato, ha anche tentato di migliorare il proprio appeal nei confronti del contribuente, per far sı̀ che lo stesso possa ritenere conveniente aderire alla procedura. Tuttavia la norma, pure in forza delle modifiche apportate, non pare aver posto fine alle criticità, dettate, soprattutto, dalla breve durata della rateazione e dalla concentrazione dei tempi di pagamento. di Enrico Fronticelli Baldelli 17 Voluntary disclosure Le evasioni da ‘‘interposizione fittizia’’ nella nuova voluntary disclosure L’interposizione fittizia costituisce fattispecie assimilabile all’evasione tout court e non all’elusione. Integrare la violazione di specifiche disposizioni tributarie sull’occultamento della fonte reddituale non darebbe luogo all’abu- so del diritto fiscale. Questa grave patologia di evasione fiscale potrà essere regolarizzata nella nuova voluntary disclosure introdotta dal D.L. n. 193/2016 (cd. Decreto fiscale). Il riferimento è alle strutture ibride intermedie, in- terposte fittiziamente, prive di sostanza economica, quali trust revocabili, abusati, veicoli ‘‘leggeri’’, conduit, po- lizze a prevalente carattere finanziario: entità giuridiche che potranno essere azzerate e destrutturate nella volun- tary disclosure, al fine di ripristinare le coerenze perdute. Imputare in voluntary gli averi all’effettivo possessore farà sı̀ che quest’ultimo si autodenuncerà sulla fittizietà di quei veicoli/vincoli. di Fabio Ciani 22 Redditi d'impresa Le nuove regole per accesso e rinnovo dei regimi opzionali Il legislatore si è occupato, in sede di conversione del D.L. n. 193/2016 (cd. Decreto fiscale), delle modalità di accesso e rinnovo di taluni regimi opzionali, tra cui il consolidato fiscale e la trasparenza. È stato previsto, anche per risolvere una problematica riscontrata nei gruppi societari, che, al termine di validità dell’opzione, la stessa si intende tacitamente rinnovata per un ulteriore periodo a meno che non sia revocata. Inoltre, nel caso del con- solidato è stata prevista la possibilità di modificare il criterio di attribuzione delle perdite residue, in caso di inter- ruzione anticipata o mancato rinnovo della tassazione di gruppo, rispetto a quanto indicato in sede di opzione. Il legislatore conferma, infine, l’utilizzo della c.d. remissione in bonis in base all’attuale meccanismo che consente l’esercizio dell’opzione in dichiarazione dei redditi e non tramite apposito modello come avveniva sino al 2014. di Gian Marco Committeri ed Emiliano Ribacchi 28 Corriere Tributario 1/2017 5
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0005_17-CORR01/ 00135026_2017_01_SOMMARIO.3d Sommario 2 gennaio 2017 Consolidato Consolidato tra sorelle per opzioni già in corso: troppe le limitazioni alla riportabilità delle perdite L’Agenzia delle entrate ha esaminato a fondo le importanti novità introdotte, a far data dal periodo d’imposta in corso al 7 ottobre 2015, dal Decreto internazionalizzazione (D.Lgs. n. 147/2015) relativamente alla disciplina del consolidato fiscale nazionale. Nella circolare n. 40/E/2016 è stata, tra l’altro, analizzata l’introduzione della possi- bilità di partecipare al predetto regime anche in favore di società controllanti UE o SEE prive di una stabile orga- nizzazione in Italia che possono costituire una fiscal unit tra le proprie controllate residenti (c.d. consolidato ‘‘oriz- zontale’’ o ‘‘tra sorelle’’). Anche l’introduzione della possibilità di optare per il regime in favore di stabili organiz- zazioni di soggetti non residenti, sia in qualità di consolidante, che di consolidata, ha formato oggetto di specifici approfondimenti, cosı̀ come le condizioni per la trasformazione in un consolidato tra sorelle di un consolidato (di tipo ‘‘verticale’’) già avviato. Proprio con riferimento all’impatto delle nuove disposizioni alle opzioni già in corso di validità alla data di entrata in vigore del Decreto internazionalizzazione, sono ravvisabili le precisazioni di mag- giore interesse. Precisazioni che suscitano più di una perplessità, finendo, in molti casi, per penalizzare il suben- tro in un consolidato verticale preesistente di una società sorella controllata dalla medesima madre UE o SEE. di Gianfilippo Scifoni 33 Agevolazioni Sempre cumulabile, nel limite dei costi sostenuti, il credito d’imposta ricerca e sviluppo Una corposa e articolata circolare di Confindustria, del 28 settembre 2016, illustra i chiarimenti forniti dall’Agen- zia delle entrate in materia di credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo. Fra i chiarimenti ufficiali esami- nati da Confindustria, di particolare rilevanza, ove si consideri l’assoluta mancanza di una norma che disciplini la questione, appare quello della cumulabilità del predetto credito d’imposta con altre eventuali misure spettanti per gli stessi costi agevolati. Al riguardo, come già auspicato da una precedente circolare di Confindustria, l’A- genzia ha confermato, in assenza di un espresso divieto di cumulo, il principio della cumulabilità fra più misure agevolative, nel rispetto, tuttavia, del limite massimo rappresentato dai costi sostenuti. di Guido Berardo e Vito Dulcamare 41 IVA Esclusa da IVA la cessione di terreno agricolo divenuto edificabile? L’ordinanza della Suprema Corte n. 11600/2016 appare criticabile nel punto in cui ritiene che il terreno, solo per effetto del mutamento di destinazione da agricolo a edificabile, perda automaticamente il carattere di bene stru- mentale all’esercizio dell’impresa, con conseguente esclusione della sua cessione da IVA. Un fondo, anche se classificato come edificabile, potrebbe anche essere utilizzato (o continuare ad essere utilizzato) come bene strumentale di un’impresa agricola. di Roberto Fanelli 47 La forza attrattiva ‘‘moderata’’ del rappresentante fiscale Con l’ordinanza n. 19482/2016 la Corte di cassazione ha disposto la rimessione alle Sezioni Unite della questio- ne relativa alla portata della forza attrattiva del rappresentante fiscale, ovvero se essa sia da intendere come parziale e, dunque, limitata alle sole operazioni veicolate dal rappresentato non residente o più ampia e, quindi, idonea a includere tutte le operazioni riferibili a tale soggetto. Nell’attesa che la questione trovi un assetto defini- tivo in via giurisprudenziale, si fornisce un’analisi dei commi 2 e 3 dell’art. 17 del Decreto IVA, da cui si ritiene che emergano spunti di critica della posizione assunta nell’ordinanza interlocutoria, secondo la quale il rappre- sentante fiscale eserciterebbe una forza attrattiva ‘‘totalizzante’’ delle operazioni poste in essere (direttamente) dal rappresentato. di Matteo Balzanelli e Massimo Sirri 54 6 Corriere Tributario 1/2017
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0005_17-CORR01/ 00135026_2017_01_SOMMARIO.3d Sommario 2 gennaio 2017 Imposte indirette Sempre tassabili le liberalità indirette? La sentenza della Corte di cassazione n. 13133/2016 ha di nuovo sollevato dubbi sul corretto trattamento da ri- servare, ai fini dell’applicazione dell’imposta sulle successioni e donazioni, ad alcuni atti di liberalità non risultanti da atti pubblici ovvero da atti da sottoporre a registrazione in termine fisso secondo il Testo Unico dell’imposta di registro. Le conclusioni della Suprema Corte in tema di imponibilità degli atti di liberalità appaiono piuttosto di- scutibili e in alcuni punti addirittura in contrasto con le disposizioni vigenti. di Norberto Arquilla 68 IRAP Permangono incertezze sulla deduzione IRAP del costo del lavoro Dopo gli interventi operati con le circolari nn. 17/2015 e 21/2015, Assonime, con la circolare n. 23/2016, è torna- ta a commentare la deduzione dalla base imponibile IRAP delle spese per il lavoro dipendente a tempo indeter- minato, evidenziando taluni aspetti che, a oltre due anni dall’introduzione delle modifiche normative ad opera della Legge di stabilità 2015, rimangono irrisolti e sollecitando al contempo un intervento chiarificatore da parte dell’Amministrazione finanziaria. Peraltro, molte delle difficoltà incontrate dai contribuenti derivano dall’incertezza di fondo che caratterizza la nuova deduzione, complice la circostanza che, con il termine ‘‘costo del lavoro’’, ta- lune funzioni aziendali - tipicamente quelle dedite alla predisposizione del bilancio di esercizio - fanno riferimento al costo determinato secondo i principi di competenza civilistica mentre altre - in primis, la funzione addetta al- l’elaborazione delle paghe - al principio di cassa. di Camilla Golzi e Giuseppe Marianetti 76 Per la consultazione della normativa, della prassi e della giurisprudenza tributaria citate nel presente fascicolo si rinvia alla Banca Dati BIG Suite, IPSOA. Corriere Tributario 1/2017 7
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0011_17-CORR02/ 00135026_2017_02_SOMMARIO.3d 9 gennaio 2017 Sommario 2 Accertamento La presunzione sui prelevamenti: un correttivo contraddittorio e insufficiente Il D.L. n. 193/2016 (cd. Decreto fiscale) recepisce gli effetti della sentenza n. 228/2014 della Corte costituziona- le, per effetto della quale i prelevamenti e gli importi riscossi non possono più essere presunti come compensi dell’attività del professionista. Il Decreto, inoltre, incide sulla portata della presunzione nei confronti degli impren- ditori, limitandola ai prelevamenti di importi superiori a 1.000 euro giornalieri e, comunque, a 5.000 euro mensili. Su tale modifica si possono fare almeno tre ordini di considerazioni, su tre piani distinti: quello della portata della innovazione, quello della ragionevolezza della innovazione e quello della ragionevolezza complessiva della disci- plina. di Alberto Marcheselli 91 IVA Emendabilità della dichiarazione IVA a dosaggio limitato L’emendamento della dichiarazione tende a correggere un errore di cui abbia illegittimamente sofferto l’opera- tore in proprio: situazione che, se normale nell’imposizione diretta, non è altrettanto usuale nel sistema dell’IVA, in virtù del meccanismo di traslazione dell’imposta. Di conseguenza, la rettifica della dichiarazione IVA non può prescindere dalla valutazione dell’impatto che può determinarsi, in termini di maggiore o minore imposta dovu- ta, a favore o a carico dei soggetti che sono controparte delle operazioni che si intende rettificare. di Paolo Centore 97 Nuovi elenchi e comunicazioni fiscali: il costo per i contribuenti e l’incertezza sui risultati Il nostro Paese detiene il non gradevole primato europeo del VAT gap, con una stima di mancato gettito IVA per quasi 37 miliardi di euro. È quindi giusto che si intensifichino i controlli, ma è più che doveroso chiedersi se il costo degli adempimenti che vengono via via accollati ai contribuenti è proporzionato al recupero dell’evasio- ne. Sarebbe pertanto necessario che ogni provvedimento di questo genere venisse accompagnato da serie in- dagini per individuare il rapporto costi/benefici e, soprattutto, che venisse rendicontata l’evasione fiscale che non si sarebbe altrimenti accertata in assenza del singolo adempimento a carico dei contribuenti onesti. Questa riflessione è la premessa all’esame degli adempimenti IVA introdotti dal D.L. n. 193/2016 (cd. Decreto fiscale), relativi ai nuovi elenchi trimestrali e alle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche. di Raffaele Rizzardi 103 Accise Modifiche alle accise tra rateizzazione del debito, sanatoria e tutela del contraddittorio Il D.L. n. 193/2016 (c.d. Decreto fiscale) è intervenuto in materia di accise con una serie di importanti modifiche, tutte di impatto sostanziale, per gli operatori impegnati nella produzione, nella detenzione, nel trasporto e nella distribuzione, in particolare, di carburanti, prodotti alcolici e, in parte, di energia elettrica. Per i depositi fiscali, ad esempio, è stata introdotta una ipotesi di rateizzazione, mentre cambiano i termini per i rimborsi e gli accerta- menti degli Uffici, con l’estensione del periodo di prescrizione e l’obbligo rafforzato di tutela del contraddittorio. Inoltre, viene introdotta una sanatoria generale in materia di accise che consente la chiusura di contenziosi pen- denti con il pagamento imposte in forma ridotta, senza applicazione di sanzioni ed interessi. Il Decreto fiscale si innesta dunque sul regime nazionale delle accise, ridisegnandone alcuni profili di carattere sostanziale, tutti da ricondurre a modifiche sul Testo Unico delle Accise, aggiornandone alcuni aspetti più datati agli ultimi sviluppi della prassi e della giurisprudenza propria non solo dell’imposizione sui consumi. di Benedetto Santacroce ed Ettore Sbandi 109 Corriere Tributario 2/2017 87
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0011_17-CORR02/ 00135026_2017_02_SOMMARIO.3d Sommario 9 gennaio 2017 Abuso del diritto Niente elusione se ci si ‘‘predispone’’ ad una operazione agevolata Con le risoluzioni nn. 93/E/2016 e 101/E/2016 l’Agenzia delle entrate ha chiarito che non costituisce abuso di di- ritto, tanto l’assegnazione finalizzata a beneficiare del risparmio d’imposta consistente nella cessione a terzi del- l’immobile assegnato da parte del socio, in luogo della cessione diretta da parte della società, quanto la scissio- ne realizzata allo scopo di poter procedere alla trasformazione agevolata in società semplice della beneficiaria immobiliare. Con queste affermazioni, l’Agenzia prosegue sul sentiero già intrapreso con le circolari sulle opera- zioni agevolate, nelle quali era stato analogamente ritenuto non elusivo, tanto il cambio di destinazione del bene finalizzato all’assegnazione, quanto la scelta tra le diverse operazioni agevolate per minimizzare il carico fiscale. di Giorgio Gavelli 115 Imposte indirette Imposta di registro e cessione di partecipazioni totalitarie: gli equivoci della giurisprudenza La Commissione tributaria regionale Toscana, con sentenza n. 1252/2016, e la Commissione tributaria regiona- le Liguria, con sentenza n. 946/2016, hanno ritenuto fondato l’operato dell’Ufficio che riqualificava, ai fini dell’im- posta di registro, una cessione totalitaria di partecipazioni in cessione di azienda. Le sentenze sono criticabili per diverse ragioni: (i) l’art. 20 del T.U.R. non è una norma antielusiva; (ii) occorre analizzare quali sono gli effetti giuridici dell’atto soggetto a registrazione; (iii) si ritiene che sia stata invocata impropriamente la teoria della cau- sa concreta. di Massimo Antonini e Maria Letizia Mariella 121 Redditi d'impresa Le società agricole che producono energia elettrica da fonti rinnovabili Con la risoluzione n. 98/E/2016 l’Agenzia delle entrate ha chiarito che le società agricole possono optare per la tassazione del reddito su base catastale purché i requisiti oggettivi siano raggiunti nel corso del periodo di impo- sta. Il caso analizzato dall’Agenzia riguarda una società agricola, proprietaria di un impianto fotovoltaico di poten- za nominale di 996 kW utilizzato per la produzione di energia elettrica. Fino all’anno 2015, la società non era in possesso dei requisiti per qualificare, ai fini fiscali, l’attività di produzione di energia elettrica come attività con- nessa a quella agricola. Nel corso del 2016, invece, tale requisito è stato raggiunto. Cosı̀ la società ha interpella- to l’Agenzia per chiedere se l’attività di produzione di energia possa essere considerata connessa a quella agri- cola già a partire dall’anno 2016 e per l’intero anno e, di conseguenza, se la società possa già dal corrente perio- do di imposta esercitare l’opzione per la tassazione su base catastale. di Stefano Chirichigno e Vittoria Segre 131 Sanzioni Sempre definibili le sanzioni su atti di contestazione per omessi o ritardati versamenti La sentenza della Corte di cassazione n. 18682/2016 afferma che in tutti i casi in cui la sanzione per omesso o ritardato versamento di tributi sia irrogata mediante un atto di contestazione al contribuente è sempre concessa la possibilità di definire in via agevolata l’illecito, mediante il pagamento di un importo pari ad un terzo della san- zione indicata. L’impossibilità della definizione agevolata riguarda infatti solo le sanzioni iscritte direttamente a ruolo senza previa contestazione. Ciò è perfettamente coerente con la possibilità concessa dall’ordinamento 88 Corriere Tributario 2/2017
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0011_17-CORR02/ 00135026_2017_02_SOMMARIO.3d Sommario 9 gennaio 2017 nell’ipotesi in cui l’omesso o ritardato versamento delle imposte sia comunicato al contribuente a seguito del controllo automatizzato della dichiarazione. di Roberto Baboro 136 Tributi locali Le piattaforme petrolifere sono soggette ad ICI/IMU? Secondo la sentenza della Corte di cassazione n. 19510/2016, le piattaforme petrolifere, essendo classificabili nella categoria catastale D/7, sono soggette all’ICI/IMU, secondo il disposto normativo per il quale per i fabbrica- ti classificabili nel gruppo catastale D, non iscritti in catasto, il valore è determinato secondo i criteri contabili. La Corte infatti ritiene esistente la piena potestà degli enti locali anche nell’ambito del mare territoriale, fino ad una distanza di 12 miglia marine, paragonabile a quella esercitata sul proprio territorio. Proprio quest’ultima valutazio- ne non sembra conformarsi con la legge catastale, che da sempre circoscrive il proprio ambito applicativo al so- lo territorio e non anche ai fondali marini. Pertanto, anche in attesa dell’auspicato intervento del legislatore, l’at- tuale quadro normativo contiene già tutti gli elementi in ragione dei quali non possono ritenersi soggette al tri- buto le piattaforme petrolifere, nonostante il diverso avviso della giurisprudenza di legittimità. di Mario del Vaglio 146 Asterischi * La ‘‘soppressione’’ di Equitalia con un provvedimento d’urgenza lascia spazi aperti alla discussione L’emanazione del D.L. n. 193/2016 apre il discorso su dove comincia e dove finisce la necessità e l’urgenza della ‘‘soppressione’’ di Equitalia messa in atto con il Decreto legge. La particolarità del provvedimento, le cui disposizioni decorrono dopo un lasso di tempo inusuale nei provvedimenti che - per definizione - sono a ‘‘decor- renza immediata’’. La irrazionalità nella misura e nella imputazione dell’aggio di riscossione. di Tommaso Lamedica 157 Per la consultazione della normativa, della prassi e della giurisprudenza tributaria citate nel presente fascicolo si rinvia alla Banca Dati BIG Suite, IPSOA. Corriere Tributario 2/2017 89
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0020_17-CORR03/ 00135026_2017_03_SOMMARIO.3d 16 gennaio 2017 Sommario 3 Redditi d'impresa Le agevolazioni per i beni strumentali nuovi acquisiti in proprietà e in leasing a partire dal 2017 La Legge di bilancio 2017 ha stabilito che la disciplina del ‘‘super-ammortamento’’ del 40% si applica anche agli investimenti in beni strumentali nuovi, esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto, effettuati entro il 2017 ovve- ro, a certe condizioni, entro il 30 giugno 2018. È stato poi introdotto ‘‘l’iper-ammortamento’’, in base al quale si applica la maggiorazione del 150% per gli investimenti relativi ai beni materiali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0. I soggetti che beneficiano di tale incentivo posso- no applicare il ‘‘super-ammortamento’’ ai beni immateriali strumentali funzionali alla stessa trasformazione. di Gianfranco Ferranti 167 Accertamento Nuove forme di notificazione degli atti di accertamento e riscossione Il D.L. n. 193/2016 (c.d. Decreto fiscale), nel testo risultante dalla conversione operata dalla Legge n. 225/2016, ha introdotto ulteriori forme di notificazione degli atti di accertamento e riscossione, non obbligatorie per l’Uffi- cio. Al già esistente obbligo di consentire la ricezione degli atti in forma elettronica da parte di professionisti e imprese, si aggiunge l’opzione di ricezione delle comunicazioni su richiesta, all’indirizzo certificato di cui siano in- testatari soggetti diversi o all’indirizzo di altri soggetti legati da vincoli di mandato o di parentela. Il nuovo siste- ma appare più funzionale per l’Ufficio e un po’ meno garantito per il destinatario. di Marco Mecacci 175 Procedure concorsuali Falcidia dell’IVA e transazione fiscale: la sentenza ‘‘Degano trasporti’’ è ‘‘tamquam non esset’’? Secondo la sentenza della Cassazione n. 18561/2016, nel caso in cui sia presentato ricorso per concordato preventivo con transazione fiscale, che preveda una falcidia dell’IVA rispetto alle somme oggetto di conso- lidamento, deve essere esclusa la riduzione nonostante l’incapienza dei beni su cui gravi il privilegio mobi- liare, a nulla rilevando la recente giurisprudenza comunitaria (sentenza in causa C-546/16, ‘‘Degano traspor- ti’’), che ammette la riduzione dell’IVA fino all’importo ottenibile in sede di vendita fallimentare. La giuri- sprudenza di legittimità manifesta ancora una certa difficoltà a recepire il nuovo trend giurisprudenziale e normativo in materia di transazione fiscale, stentando a cogliere la generalità della natura disponibile del- l’obbligazione tributaria tramite l’istituto disciplinato dall’art. 182-ter, l.f.; senza dubbio lo scenario cambierà con le modifiche apportate all’art. 182-ter dalla Legge di bilancio 2017. di Valerio Ficari 181 IVA Diritto di detrazione e rimborso IVA sull’acquisto di terreni destinati all’edificazione di immobili strumentali La sentenza n. 19481/2016 conferma il rigoroso schema interpretativo per il quale, ai fini della spettanza del di- ritto al rimborso dell’IVA, rileva, in relazione all’acquisto di un terreno edificabile destinato a futura edificazione di immobile strumentale, esclusivamente la nozione di bene ammortizzabile, da considerare con riferimento al be- ne nella condizione giuridica e fattuale nella quale si trova al momento del trasferimento. In mancanza di una specifica definizione nella disciplina IVA essa va ricercata, in via di interpretazione analogica, in quella sulle impo- ste sui redditi d’impresa. Ben diverso rispetto al diritto di rimborso è quello di detrazione dell’IVA, che è conna- turato al principio di neutralità ed ha come presupposto l’inerenza del bene acquistato all’attività d’impresa. Re- sta aperta, ‘‘de iure condendo’’, la questione della limitata capacità della norma vigente ad intercettare la ratio sottesa al rimborso dell’IVA, che, in relazione all’asincronia del recupero finanziario mediante la vendita graduale dei prodotti rispetto all’anticipazione dell’IVA in sede di acquisto dei beni strumentali, ammortizzabili o meno, ri- Corriere Tributario 3/2017 163
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0020_17-CORR03/ 00135026_2017_03_SOMMARIO.3d Sommario 16 gennaio 2017 chiederebbe la coerenza del riferimento ai beni strumentali, che costituiscono immobilizzazioni, piuttosto che a quelli ammortizzabili. di Mario Damiani 187 Esenti da IVA i servizi di incasso nelle operazioni di cartolarizzazione L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 106/E/2016, affronta il tema del regime IVA applicabile alle com- missioni addebitate alle società di cartolarizzazione dei crediti (Special Purpose Vehicle - SPV) nell’ambito di ope- razioni di cartolarizzazione ex Legge n. 130/1999, collocandole nel novero della ‘‘gestione dei crediti’’ di cui al- l’art. 10 del D.P.R. n. 633/1972. L’esenzione da IVA è tuttavia subordinata alla presenza di elementi soggettivi ed oggettivi. di Renzo Parisotto 199 Redditi di capitale Finanziamenti esteri senza obblighi dichiarativi, ma esenzione soggetta a vincolo regolamentare Con la risoluzione n. 84/E/2016 l’Agenzia delle entrate ha ribadito come gli interessi corrisposti da imprese italia- ne su finanziamenti a medio e lungo termine, di cui all’art. 26, comma 5-bis, del D.P.R. n. 600/1973, siano solle- vati da qualunque forma d’imposizione sui redditi in Italia. Nell’occasione l’Agenzia ha ripercorso l’impianto nor- mativo soggiacente al regime di esenzione degli interessi, concludendo come dallo stesso non potrebbe deriva- re un ‘‘ben più gravoso obbligo’’ dichiarativo in capo al soggetto non residente, pena l’eliminazione del fine age- volativo della norma. Il parere positivo rilasciato all’istante in merito all’applicazione del regime di esenzione è stato subordinato al soddisfacimento delle disposizioni in tema di riserva di attività per l’erogazione di finanzia- menti. Tale requisito, nelle more dell’emanazione da parte di Banca d’Italia delle disposizioni attuative dell’art. 46-ter del D.Lgs. n. 58/1998, potrebbe generare alcune incertezze interpretative in merito all’applicazione dell’e- senzione ai fondi di credito rientranti nella categoria dei Fondi d’Investimento Alternativi (FIA) europei. di Marco Palanca 206 Fiscalità internazionale Holding intermedia e credito d’imposta indiretto su dividendi di fonte black list Con la risoluzione n. 108/E/2016 l’Agenzia delle entrate ha fornito importanti chiarimenti in merito alle condizioni per la spettanza del credito d’imposta c.d. indiretto a fronte del prelievo fiscale subı̀to dagli utili da cui promana- no i dividendi distribuiti da una società controllata estera potenzialmente assoggettabile alla disciplina sulle CFC di cui all’art. 167 del T.U.I.R. Tale credito d’imposta costituisce una delle novità di maggior rilievo tra quelle intro- dotte in tale ambito dal D.Lgs. n. 147/2015 (c.d. Decreto ‘‘internazionalizzazione’’) ed è finalizzato ad ovviare ad una discrasia che nel sistema previgente veniva a determinarsi a danno del socio residente di controllo qualora, relativamente alla società controllata estera distributrice dei dividendi, fosse stata disapplicata la disciplina CFC per la c.d. prima circostanza esimente (i.e. svolgimento di un’effettiva attività commerciale o industriale nel terri- torio estero di insediamento). Nella risoluzione è stato chiarito che il credito d’imposta indiretto spetta anche quando la partecipazione nella CFC sia detenuta per il tramite di una società intermedia che, essendo anch’es- sa CFC, provvede all’imputazione reddituale per trasparenza del proprio reddito (comprensivo dei dividendi di- stribuiti dalla CFC di ‘‘secondo livello’’) in capo al socio controllante residente. di Gianfilippo Scifoni 215 Con la convenzione multilaterale le azioni BEPS entrano direttamente negli accordi dei singoli Stati Il 24 novembre 2016 l’OCSE ha messo a disposizione della comunità internazionale il testo della convenzione multilaterale che recepisce un certo numero di conclusioni dell’iniziativa BEPS. L’accordo è aperto alla firma dal 31 dicembre 2016 e all’inizio del giugno 2017 è prevista la prima cerimonia di sottoscrizione. Per raggiungere un risultato concreto in tempi brevi, le attività OCSE sono attuabili mediante l’adesione ad un trattato multilate- rale, che evita la necessità di stipulare un numero indefinito di accordi bilaterali, ciascuno dei quali dovrebbe es- sere negoziato ed oggetto di una legge che autorizzi la ratifica e l’esecuzione dell’accordo. L’adesione ad un 164 Corriere Tributario 3/2017
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0020_17-CORR03/ 00135026_2017_03_SOMMARIO.3d Sommario 16 gennaio 2017 trattato multilaterale necessita di una sola legge di ratifica, che esplica effetto nei confronti di tutti gli altri Stati che hanno sottoscritto l’intesa. di Raffaele Rizzardi 223 Riscossione È sempre obbligatoria la comunicazione preventiva dell’ipoteca esattoriale Si condivide l’ordinanza della Corte di cassazione n. 18349/2016, che ritiene illegittima l’iscrizione ipotecaria esattoriale, senza l’attivazione di alcun contraddittorio, cioè senza alcuna comunicazione preventiva, e ciò anche con riguardo alle ipoteche iscritte in epoca antecedente all’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazione pre- ventiva dell’iscrizione ipotecaria. L’ordinanza va condivisa anche nella parte in cui ribadisce il principio per cui la preclusione all’esecuzione forzata sui beni del fondo patrimoniale, prevista dall’art. 170 c.c., comporta pure la preclusione all’ipoteca, sempre in forza di detta norma civilistica, e a prescindere dalla dibattuta questione della assimilabilità o meno dell’atto ipotecario all’atto esecutivo. di Amedeo Grassotti 230 IRPEF Categorie reddituali e somme ad esse non riconducibili Sovente il sostituto d’imposta si trova nella necessità di decidere se una data somma, alla cui corresponsione sia tenuto, assuma valenza ai fini fiscali. In generale ci si interroga se la stessa tende a risarcire un mancato guadagno o un danno patrimonialmente rilevante. In realtà, ci si deve però interrogare se la somma stessa sia inquadrabile o meno in una delle categorie di reddito dell’art. 6 del T.U.I.R., tenendo conto del disposto del comma 2 dello stesso. Se ciò fosse provabile con certezza, si potrebbe allora parlare di materia non imponibile, dal che discende la non ricorrenza di obblighi di sostituzione d’imposta. di Franco Petrucci 238 Asterischi * Legge di bilancio 2017: per gli interventi antisismici serve un credito d’imposta Per gli interventi di riqualificazione energetica sono state introdotte specifiche detrazioni d’imposta ‘‘trasformabi- li’’ - sia pure su base opzionale - in credito d’imposta. Una soluzione assolutamente coerente con le misure per- seguite per incentivare la crescita. Per gli interventi antisismici manca la stessa soluzione alternativa; ma il siste- ma della detrazione d’imposta, in casi del genere, non è soddisfacente. di Tommaso Lamedica 241 Per la consultazione della normativa, della prassi e della giurisprudenza tributaria citate nel presente fascicolo si rinvia alla Banca Dati BIG Suite, IPSOA. Corriere Tributario 3/2017 165
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0036_17-CORR04/ 00135026_2017_04_SOMMARIO.3d 23 gennaio 2017 Sommario 4 IVA È il vincolo finanziario a determinare, salvo eccezioni, l’ingresso nel gruppo IVA Con la Legge di bilancio 2017 (Legge n. 232/2016) è stato finalmente introdotto in Italia l’istituto del gruppo IVA, che, previsto in via opzionale dall’art. 11 della Direttiva 2006/112/CE, risulta già in vigore ormai da diversi anni nell’ambito degli ordinamenti di molti importanti Stati membri dell’UE. In questo modo il sistema dell’IVA domestica si è allineato a quelli, più moderni, vigenti in altri Paesi dell’Unione, riducendo, in tale particolare am- bito, il dislivello competitivo esistente a danno dei soggetti passivi italiani. Il gruppo IVA appena varato è utilizza- bile esclusivamente da soggetti stabiliti nel territorio dello Stato e si caratterizza per la natura ad un tempo op- zionale (essendo l’attivazione facoltativa al ricorrere dei requisiti di legge) ed onnicomprensiva (una volta eserci- tata la scelta di istituire il regime, la stessa deve necessariamente riguardare tutti i soggetti in possesso dei re- quisiti normativamente previsti). L’applicazione pratica del regime è stata, tuttavia, inopinatamente differita, nella migliore delle ipotesi, al 2019, di talché gli operatori avranno quanto meno a disposizione un congruo lasso di tempo per valutare appieno i profili di convenienza sottesi all’avvio del regime. di Gianfilippo Scifoni 251 Le regole sui depositi IVA per il contrasto dei comportamenti fraudolenti Dal 18 aprile 2017 si applicheranno le disposizioni in materia di depositi IVA che il D.L. n. 193/2016 (c.d. De- creto fiscale) ha introdotto per contrastare determinati comportamenti fraudolenti riscontrati nel settore. A seguito della conversione del Decreto, l’IVA dovuta in sede di estrazione dei beni di provenienza extraco- munitaria continuerà ad essere assolta con il meccanismo del reverse charge, ma previa prestazione di un’idonea garanzia, verosimilmente diversa da quella già prevista per l’introduzione degli stessi beni in de- posito. Il versamento diretto dell’IVA da parte del gestore del deposito sarà, pertanto, limitato all’estrazione dei beni oggetto di precedente cessione interna, anche se - in via transitoria - è prevista la possibilità che l’imposta sia assolta direttamente dal depositario anche per i beni oggetto di immissione in libera pratica. Per quanto, invece, riguarda le operazioni di introduzione nel deposito che possono essere effettuate sen- za il pagamento dell’imposta, con la conversione del D.L. n. 193/2016 è stato confermato che l’agevolazio- ne sarà estesa a tutte le cessioni di beni destinati ad essere introdotti nel deposito, senza avere riguardo alla categoria merceologica del bene e alla nazionalità del cessionario. di Marco Peirolo 258 Versamenti Il ‘‘nuovo’’ calendario fiscale Il D.L. n. 193/2016 (c.d. Decreto fiscale) ha modificato il ‘‘calendario’’ dei principali adempimenti fiscali. L’IRPEF, le relative addizionali, l’IRES, l’IRAP e altri tributi collegati alla dichiarazione annuale dovranno essere versati en- tro il 30 giugno, l’IMU e la TASI entro il 16 giugno. La semplificazione è parziale: probabilmente per una dimenti- canza l’acconto della cedolare secca dovrà essere versato come in precedenza entro il giorno 16, mentre il sal- do sarà dovuto entro la nuova scadenza del giorno 30. di Nicola Forte 265 Dogane Il ravvedimento operoso in dogana Il D.L. n. 193/2016 (c.d. Decreto fiscale) ha, per la prima volta, disciplinato l’istituto del ravvedimento ope- roso in dogana, che consente agli operatori di regolarizzare la propria posizione, con il versamento di una sanzione in misura ridotta, sia in assenza, sia in presenza di un controllo da parte dell’Autorità doganale. L’importatore o il rappresentante che ha curato l’operazione in dogana ha, infatti, la possibilità di ravvedersi anche quando ha avuto conoscenza di un’attività di verifica nei propri confronti e anche trascorsi due anni dalla data della dichiarazione doganale. Il nuovo istituto, tuttavia, pone alcune criticità, giacché, da un lato, il ravvedimento in assenza di indagini rischia di sovrapporsi alla disciplina della revisione dell’accertamento su istanza di parte, che non prevede l’irrogazione delle sanzioni, dall’altro, il ravvedimento in presenza di una verifica non sembrerebbe trovare una preclusione applicativa nella notifica del processo verbale di con- statazione, ma soltanto nell’emissione di atti impositivi. di Lorenzo Ugolini 271 Corriere Tributario 4/2017 247
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0036_17-CORR04/ 00135026_2017_04_SOMMARIO.3d Sommario 23 gennaio 2017 Redditi d'impresa Il nuovo regime della conversione dei saldi in valuta Il D.L. n. 193/2016 (c.d. Decreto fiscale) ha apportato alcune modifiche inerenti alla rilevanza fiscale, ai fini IRES, della conversione in euro dei conti espressi in valuta delle stabili organizzazioni estere e delle imprese con con- tabilità plurimonetaria. In particolare, introducendo il riferimento al ‘‘cambio utilizzato nel bilancio in base ai cor- retti principi contabili’’, il legislatore ha attribuito piena rilevanza fiscale ai princı̀pi contabili, allineandovi la discipli- na del T.U.I.R. Tale modifica elimina la preesistente alterità tra valori contabili e fiscali dei saldi in valuta, sancen- do l’irrilevanza delle differenze di traduzione imputate al Patrimonio netto, ai fini della determinazione del reddito imponibile della casa madre residente. di Paolo Ronca 277 La risoluzione del contratto di cessione d’azienda con patto di riservato dominio In ragione delle differenti tutele che la normativa intende garantire ai vari soggetti, si è realizzata nel nostro ordi- namento un’autonoma configurazione della cessione d’azienda con riserva di proprietà considerata ai fini civili- stici, in cui assume rilevanza traslativa della proprietà il completo pagamento del prezzo da parte del comprato- re, e a quelli tributari, in cui tale elemento è del tutto irrilevante. La riconsegna dell’azienda al cedente per effet- to della risoluzione per inadempimento costituisce perciò un’operazione di retrocessione fiscalmente realizzativa ed autonoma per l’acquirente inadempiente rispetto a quella precedente. Ciò espone il cedente a rischi di re- sponsabilità tributaria solidale ‘‘di ritorno’’. Un ulteriore profilo fiscale attiene all’applicazione della disciplina del reddito d’impresa, per i riflessi derivanti, tanto dall’eventuale plus o minusvalenza dovuta alla differenza tra il va- lore dell’azienda riconsegnata, che s’intende oggetto di un nuovo trasferimento all’inverso, e l’ammontare del credito residuo non soddisfatto dal compratore/debitore, quanto dall’eventuale indennità a carico del venditore che il giudice potrebbe attribuire al compratore per tenere equamente conto delle rate già pagate dal comprato- re stesso se il contratto ne prevede la ritenzione da parte del venditore. Il contributo dato dall’Agenzia delle en- trate alla tematica, esaminata con la risoluzione n. 91/E/2016, è da considerare uno spunto di carattere sistema- tico che merita apprezzamento e comporta riflessioni significative. di Mario Damiani 285 Abuso del diritto La natura speciale dell’abuso del diritto nell’IVA L’estensione applicativa del principio antiabuso all’IVA, codificato nell’art. 10-bis dello Statuto dei diritti del contri- buente, richiede la valutazione della sua compatibilità con le indicazioni espresse dalla Corte di Giustizia, che ha delineato i confini dell’abuso per una sua concreta e sensata applicazione. In quest’ottica, i giudici europei han- no stabilito che nella valutazione delle condizioni di sussistenza della pratica abusiva occorre avere riguardo ri- spettivamente al principio di neutralità fiscale, alla libertà di scelta, fra diverse configurazioni lecite, del percorso meno oneroso per l’esecuzione delle operazioni economiche e, infine, all’obbligo di ripristino delle operazioni ri- tenute abusive. di Clino De Ieso 293 Imposte sui redditi Ancora contrasti giurisprudenziali sull’indeducibilità dei costi da reato A quasi cinque anni dalla novella legislativa, che ha riformulato il testo della norma disciplinante l’indeducibilità dei costi da reato, ancora non si è formato un consolidato orientamento giurisprudenziale. Da un lato, la Corte di cassazione, con sentenza n. 21633/2016, ritenendo lo ius superveniens applicabile con efficacia retroattiva e rilevabile anche ex officio, ha statuito che il semplice coinvolgimento dell’acquirente in operazioni soggettiva- mente inesistenti non è più sufficiente a fondare l’indeducibilità. In altre pronunce, invece, la Suprema Corte aveva ritenuto che il contribuente, al fine di ottenere la deduzione dei costi, dovrebbe provare di non aver avuto 248 Corriere Tributario 4/2017
ABCompos - 3B2 v. 11.0.3108/W Unicode-x64 (Dec 17 2013) - {AAAAA_FISCALE}0036_17-CORR04/ 00135026_2017_04_SOMMARIO.3d Sommario 23 gennaio 2017 consapevolezza della falsità soggettiva nelle fatture concernenti le forniture ricevute o, addirittura, ha subordina- to la deduzione dei costi ad un’ulteriore indagine sulla presenza di tutti i requisiti di deducibilità. di Angelo Vozza 301 Reati tributari L’insostenibile incompatibilità dell’ordinamento nazionale con il principio del ne bis in idem Nel corso degli ultimi anni è via via aumentata la consapevolezza dei molteplici profili d’incompatibilità dell’ordi- namento tributario nazionale rispetto ai princı̀pi del Diritto Europeo, declinati, sia secondo il Diritto UE, sia secon- do il Diritto CEDU. Gli ultimi mesi del 2016 hanno conosciuto l’intensificarsi dell’attività delle Alte Corti nazionali, sempre più sollecitate sul conflitto tra il sistema sanzionatorio nazionale e il rispetto del ne bis in idem. Aumen- tano anche le pronunce della Corte EDU. Di particolare rilievo la sentenza sul Caso ‘‘A. e B. v. Norvegia’’, che ri- visita i criteri applicativi del ne bis in idem: anche alla luce di tale sviluppo l’ordinamento nazionale disvela un in- tollerabile grado di incompatibilità. di Alberto Calzolari 309 Riscossione Ripartizione dell’onus probandi sulle contestazioni del contenuto del plico postale In caso di contestazioni in ordine al contenuto del plico spedito a mezzo posta, l’onere probatorio, secondo quanto statuito dalla sentenza della Suprema Corte n. 21852/2016, deve essere ripartito in base alla qualifica del soggetto coinvolto nella spedizione (destinatario piuttosto che mittente). E tuttavia l’applicazione dei princı̀pi generali dovrebbe portare a privilegiare la regola ordinaria, che pone tale onere in capo a chi voglia trarre da un dato contenuto effetti favorevoli alle proprie tesi. Nella persistenza di una difformità di decisioni da parte del giu- dice di legittimità, non pare fuori luogo pensare alla opportunità di una presa di posizione da parte delle Sezioni Unite. di Michele Nardelli 319 Per la consultazione della normativa, della prassi e della giurisprudenza tributaria citate nel presente fascicolo si rinvia alla Banca Dati BIG Suite, IPSOA. Corriere Tributario 4/2017 249
GIURISPRUDENZA DELLE IMPOSTE n. 1/ 2017 L'omessa istituzione del registro dei beni ammortizzabili entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione preclude la deducibilità del costo. di Nicola Pennella, nota a Cass., sez. trib., 30 novembre 2016, n.24385. Il preventivo contraddittorio tra contribuente e ufficio finanziario necessario nel procedimento di accertamento standardizzato mediante l'applicazione dei parametri o degli studi di settore non può essere sostituito dal contraddittorio attivato dal contribuente dopo la notifica del relativo avviso di accertamento affetto, quindi, da nullità. di Nicola Pennella, nota a Cass., sez. trib., 24 novembre 2016, n.24003. La rinuncia al credito, seppure nell’ambito di una transazione volta a garantire futuri sviluppi di mercato, non è un’immobilizzazione immateriale qualificabile come onere pluriennale per carenza di utilità futura, ma una sopravvenienza passiva ai fini IRPEG e non deducibile ai fini IRAP. di Nicola Pennella, nota a Cass., sez. trib., 23 novembre 2016, n.23827. La nullità dell’atto di riassunzione, privo di qualsivoglia richiamo alle domande esperite nell’atto introduttivo del giudizio, può essere sanata in sede di memorie, a condizione che queste vengano prodotte entro il termine per la riassunzione stessa. di V. Capozzi, nota a Cass., sez. trib., 7 ottobre 2016, n.20166. In caso di prestazioni di trasporto di beni in esportazione, è detraibile l’imposta dovuta qualora la prova dell’effettiva uscita dei beni dal territorio dell’Unione europea non sia fornita nei modi di legge. di F. Mancuso, nota a Cass., sez. trib., 11 agosto 2016, n.16971.
Indici Indice sommario Recentissime Cassazione civile Senza mandato scritto della P.A. l’attività dell’ingegnere non ha diritto a com- penso Cassazione civile, Sez. II, 25 ottobre 2016, n. 21537 ............................................. 2309 Responsabilità dei soci delle associazioni non riconosciute Cassazione civile, Sez. III, 19 ottobre 2016, n. 21066 ........................................... 2310 L’animus possidendi è la volontà di comportarsi come titolare del diritto reale Cassazione civile, Sez. II, 18 ottobre 2016, n. 21015 ............................................. 2311 L’Asl non indennizza il medico convenzionato per l’uso del suo mezzo per visite fiscali Cassazione civile, Sez. lav., 14 ottobre 2016, n. 20808 .......................................... 2313 Tutela del lavoro: il datore di lavoro risarcisce il danno biologico differenziale Cassazione civile, Sez. lav., 14 ottobre 2016, n. 20807 .......................................... 2314 Equitalia può ipotecare il fondo patrimoniale solo per debiti dovuti a bisogni familiari Cassazione civile, Sez. lav., 14 ottobre 2016, n. 20799 .......................................... 2315 Obbligazioni solidali: il giudicato non si applica nel giudizio di regresso con altre parti Cassazione civile, Sez. III, 13 ottobre 2016, n. 20653 ........................................... 2316 Il riscatto agrario va chiesto dal coltivatore diretto anche se esercita agriturismo Cassazione civile, Sez. III, 13 ottobre 2016, n. 20638 ........................................... 2318 Nulli gli aumenti del canone locativo di immobili adibiti ad uso non abitativo Cassazione civile, Sez. III, 11 ottobre 2016, n. 20384 ........................................... 2319 Eccezione della convivenza triennale ‘‘come coniugi’’ ostativa alla nullità canonica Cassazione civile, Sez. I, 4 ottobre 2016, n. 19811 ................................................ 2320 Cassazione penale Misura cautelare del divieto di espatrio e pericolo di cd. reiterazione criminosa Cassazione penale, Sez. I, 24 ottobre 2016 (ud. 15 luglio 2016), n. 44727 .......... 2322 Udienza preliminare, restituzione degli atti per citazione diretta e termini caute- lari di fase Cassazione penale, Sez. II, 14 ottobre 2016 (ud. 8 settembre 2016), n. 43666 ... 2323 Legittimo impedimento difensivo, deduzione e rilevanza nel camerale in appello Cassazione penale, Sez. un., 3 ottobre 2016 (ud. 21 luglio 2016), n. 41432 ........ 2323 Consiglio di Stato Valutazione numerica nelle pubbliche gare Consiglio di Stato, Sez. V, 20 settembre 2016, n. 3911 ......................................... 2325 Acquisizione coattiva sanante come ipotesi di ultima istanza Consiglio di Stato, Sez. IV, 19 settembre 2016, n. 3905 ....................................... 2326 Distacco di comuni e partecipazione delle popolazioni interessate Consiglio di Stato, Sez. V, 23 agosto 2016, n. 3679 (ordinanza) .......................... 2327 Termine lungo per l’impugnativa e computo a mesi Consiglio di Stato, Sez. VI, 8 agosto 2016, n. 3537 ............................................... 2328 Corti Europee Meccanismo di stabilità e rispetto del diritto dell’Unione europea Corte di giustizia dell’Unione europea (Grande Sezione), 20 settembre 2016, cause riunite da C-8/15 a C-10/15 .................................................................................... 2330 Concessioni nel settore di giochi e scommesse: inapplicabile la disciplina degli appalti Corte di giustizia dell’Unione europea (Sez. II), 8 settembre 2016, causa C-225/15 2331 Quesito di diritto (nel ricorso per cassazione) e accesso al giudice ex art. 6 CEDU Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. I, 15 settembre 2016, ricorso n. 32610/ 07 ............................................................................................................................... 2333 Diritto di visita del figlio minore da parte del coniuge separato e diritto alla vita familiare Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. I, 15 Settembre 2016 ......................... 2334 Diritto Civile Clausola risolutiva espressa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, Sez. II, 23 febbraio 2016, ricorso n. 6845/13 2336 Rilascio del permesso di soggiorno per motivi familiari anche a partner dello stesso sesso di Cecilia Sperti Trattamento dei dati personali Cassazione civile, Sez. II, 5 luglio 2016, n. 13663 .................................................. 2342 Privacy e videosorveglianza di Marco Rizzuti Responsabilità solidale Cassazione civile, Sez. III, 3 maggio 2016, n. 8643 ............................................... 2345 Infortunio stradale e responsabilità (equa e) solidale di Stefano Cherti Giurisprudenza Italiana - Novembre 2016 III
Indici Diffida ad adempiere Cassazione civile, Sez. II, 3 marzo 2016, n. 4205 ................................................... 2351 Il conteso effetto risolutivo nella diffida ad adempiere: indisponibilità o rinuncia- bilità? di Valentina Viti Retratto successorio Cassazione civile, Sez. II, 26 novembre 2015, n. 24151 ....................................... 2359 L’intrasmissibilità del diritto di prelazione ereditaria di Marco Forina Clausola risolutiva espressa Cassazione civile, Sez. I, 23 novembre 2015, n. 23868 .......................................... 2364 Clausola risolutiva espressa, buona fede in executivis e controllo giudiziale sul- l’inadempimento di Davide Achille Le clausole risolutive espresse alla prova della buona fede di Ilaria Pepe Successione Cassazione civile, Sez. II, 22 ottobre 2015, n. 24151 ............................................. 2378 Sulla intrasmissibilità all’erede del coerede del diritto alla prelazione ereditaria di Paolo De Martinis Diritto Processuale Civile Esecuzione forzata Cassazione civile, Sez. III, 20 aprile 2016, n. 7780 ................................................ 2382 Sulla forma dell’intervento del cessionario del credito nel processo esecutivo di Chiara Mastracchio Decreto ingiuntivo opposto Cassazione civile, Sez. II, 30 marzo 2016, n. 6155 ................................................. 2387 Opposizione a decreto ingiuntivo e domanda riconvenzionale di Laura Moretti Spese giudiziali Cassazione civile, Sez. III, 22 febbraio 2016, n. 3438 ............................................ 2391 Soccombenza reciproca per accoglimento parziale nel quantum della domanda in unico capo e compensazione delle spese di Alberto Renzi Ricorribilità in Cassazione della sentenza d’appello Cassazione civile, Sez. un., 22 dicembre 2015, n. 25774 ....................................... 2407 Sull’immediata ricorribilità per cassazione della sentenza d’appello meramente rescindente ex artt. 353 e 354 c.p.c. di Alberto Ronco Procedimento civile Corte d’appello di Napoli, Sez. I civile, 23 giugno 2016 (ordinanza) ................... 2417 La sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza di primo grado: orientamen- ti a confronto di Marta Barafani Diritto Commerciale Insolvenza internazionale Corte di giustizia dell’Unione Europea, Sez. VI, 15 ottobre 2015, causa C-310/14 2421 Certezza dei traffici e limiti al law shopping: la revocatoria fallimentare nel diritto UE di Luca Boggio S.r.l. – Prelazione statutaria Cassazione civile, Sez. I, 21 marzo 2016, n. 5507 .................................................. 2429 Prelazione statutaria: intestazione fiduciaria delle partecipazioni e loro conferi- mento di Sergio Luoni e Maurizio Cavanna Società di persone Cassazione civile, Sez. I, 25 gennaio 2016, n. 1261 ............................................... 2436 Note sull’applicazione analogica dell’art. 2395 c.c. nelle società di persone di Edoardo Morino Procedimenti sanzionatori Banca d’Italia Cassazione civile, 14 dicembre 2015, n. 25142 ...................................................... 2440 Procedimenti sanzionatori della Banca d’Italia: l’ ‘‘insostenibile leggerezza’’ dei termini di Eva Desana Diritto del Lavoro Controllo a distanza del quantum della prestazione Cassazione civile, Sez. lav., 13 maggio 2016, n. 9904 ............................................ 2451 Brevi riflessioni in tema di controllo a distanza del quantum della prestazione di Marco Marazza Licenziamento disciplinare Cassazione civile, Sez. lav., 23 marzo 2016, n. 5777 .............................................. 2455 Cassazione civile, Sez. lav., 30 marzo 2016, n. 6165 .............................................. 2455 IV Giurisprudenza Italiana - Novembre 2016
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