CONFAGRICOLTURA CAMPANIA: 5 SPIGHE VERDI A COMUNI CAMPANI - Agricolae
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CONFAGRICOLTURA CAMPANIA: 5 SPIGHE VERDI A COMUNI CAMPANI I comuni rurali hanno la “Spiga verde” come le località turistiche balneari hanno la “Bandiera blu”. Le Spighe Verdi 2019 per i Comuni rurali sono state annunciate da FEE Italia – Foundation for Environmental Education e Confagricoltura lo scorso 25 luglio a Roma, presso Palazzo della Valle, sede di Confagricoltura. Presenti i Sindaci dei Comuni che hanno ottenuto questo riconoscimento. Ben cinque i riconoscimenti pervenuti ai comuni della Campania: Massa Lubrense nella Costiera di Sorrento, provincia di Napoli, Agropoli, Ascea, e Pisciotta nel Cilento e Positano in Costa d’Amalfi, in provincia di Salerno. “Sono ben lieto di comunicare che queste cinque realtà della nostra Campania hanno ricevuto le Spighe Verdi 2019, un risultato che premia la capacità amministrativa di valorizzare le aree rurali – ha commentato Farbizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania L’iter procedurale della “Spighe Verdi”, certificato ISO 9001-2015, ha guidato la valutazione delle candidature, permettendo alla Commissione di Valutazione il raggiungimento del risultato finale. Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali come il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’Ispra; il Cnr e Confagricoltura. In tutta Italia il titolo è andato a ben 42 località rurali “Spighe Verdi” è un programma FEE, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi
all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. “Spighe Verdi” è un efficace strumento di valorizzazione del patrimonio rurale, ricco di risorse naturali e culturali, anche in un’ottica di occupazione. Affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’Amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi”, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani. “Spighe Verdi” si basa sull’esperienza trentennale di FEE, presente in 76 Paesi, nella gestione del programma internazionale “Bandiera Blu”, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari. L’agricoltura ha un ruolo prioritario nel programma “Spighe Verdi”, poiché è qui che deve avvenire la vera rivoluzione
culturale. Da questa necessità nasce la collaborazione tra FEE Italia e Confagricoltura, già impegnata su questo fronte con il progetto EcoCloud al quale si ispirano molti degli indicatori selezionati. INTERROGAZIONE, CENNI PD CAMERA, SU PRESENTAZIONE NUOVO PAN PESTICIDI A t t o C a m e r a Interrogazione a risposta in commissione 5-02626 presentato da CENNI Susanna testo di
Venerdì 26 luglio 2019, seduta n. 216 CENNI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro della salute, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che: l’uso dei prodotti fitosanitari è stato oggetto di una revisione normativa in seguito alla direttiva 2009/128/CE, recepita nel nostro ordinamento dal decreto legislativo n. 150 del 14 agosto 2012 che ha previsto l’adozione di un piano d’azione nazionale (Pan), successivamente attuato con il decreto 22 gennaio 2014; il piano di azione ha quindi l’obiettivo di promuovere pratiche di utilizzo dei prodotti fitosanitari maggiormente sostenibili e di fornire indicazioni per ridurre l’impatto dei prodotti fitosanitari nelle aree agricole, nelle aree extra agricole (ad esempio, aree verdi urbane, strade o ferrovie) e nelle aree naturali protette; sono ormai moltissimi gli studi che provano come diserbanti e pesticidi di sintesi chimica siano dannosi per i suoli agricoli, per l’ambiente e per la salute umana e da anni il glifosato è al centro di un dibattito in Europa e in Italia in relazione al suo uso; il 18 febbraio 2018 il Parlamento europeo, dopo aver approvato l’autorizzazione all’uso di glifosato fino al 2021, ha avviato i lavori di una commissione speciale per studiare gli effetti del glifosato e le procedure per autorizzare l’uso dei pesticidi; con il decreto 9 agosto 2016 è stato vietato in Italia l’uso del glifosato nelle aree frequentate dalla popolazione o da «gruppi vulnerabili», quali parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili e aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre-raccolta «al solo scopo di ottimizzare il
raccolto o la trebbiatura»; in Austria il Parlamento ha recentemente approvato un divieto totale di utilizzo dei pesticidi a base di glifosato sul proprio territorio invocando il «principio di precauzione»; il Pan è scaduto il 12 febbraio 2019 e da mesi dovrebbe essere già stato presentato il nuovo piano per essere sottoposto a una consultazione pubblica; Wwf Italia ha denunciato a mezzo stampa che il Pan sarebbe stato bloccato dal 17 aprile 2019 dal Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, nonostante i pareri favorevoli dei gabinetti politici degli altri due Ministeri competenti, ambiente e tutela del territorio e del mare e salute; «lo stop del nuovo Pan sui pesticidi – commentano le associazioni di “Cambia la Terra”: Federbio, Legambiente, Lipu, Isde e WWF – impedisce di fatto la soluzione di gravi problemi legati all’uso dei pesticidi noti oramai a livello territoriale e segnalati da numerosi comitati di cittadini esasperati dall’esposizione ai rischi per la propria salute. In alcune aree, ad esempio nel viterbese, ci sono situazioni di vera e propria emergenza sociale che hanno indotto l’intervento dei Prefetti e ordinanze dei Sindaci»; i residenti sono esposti maggiormente agli effetti nocivi dei prodotti fitosanitari, rispetto agli agricoltori che utilizzano attrezzature di sicurezza durante le irrogazioni nelle piantagioni. La popolazione rurale, dopo anni di ignara esposizione ai prodotti fitosanitari, ha bisogno di poter contare su una normativa chiara e inderogabile di tutela che preveda, al contempo, le necessarie sanzioni in caso di violazione degli obblighi previsti; il nuovo Pan è già stato oggetto di una interrogazione parlamentare della sottoscritta (n. 5-01314) depositata il 28 gennaio 2019 a cui però non è stata data ancora risposta –:
per quali reali e giustificati motivi il nuovo piano d’azione nazionale pesticidi, citato in premessa, non sia stato ancora presentato, dal momento che rallentare l’iter della sua approvazione potrebbe causare gravi problemi di salute a molti cittadini che risiedono nelle aree rurali e se i Ministri interrogati intendano inserire nel nuovo piano d’azione nazionale misure efficaci per tutelare le popolazioni interessate e salvaguardare le coltivazioni biologiche dalla contaminazione accidentale. (5-02626) ASSOSEMENTI, EARTH OVERSHOOT DAY: L’INNOVAZIONE VEGETALE VALIDA SOLUZIONE PER TUTELA PIANETA. UE RIVEDA DIRETTIVA NBT La modifica della direttiva 2001/18/CE per consentire ai ricercatori e al settore sementiero di sfruttare le potenzialità delle New Breeding Techniques (NBTs) sarebbe una prima reale azione per difendere il nostro Pianeta. È l’appello lanciato da Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere italiane, in occasione dell’Earth Overshoot Day, la data in cui la richiesta annuale di risorse da parte dell’uomo supera quella che gli ecosistemi terrestri sono in grado di rinnovare in quell’anno e che il Global Footprint Network ha proclamato per la giornata di oggi. “Il tema della tutela dell’ambiente è di grande attualità
negli ultimi mesi, eppure dal dibattito resta spesso escluso l’impatto che le NBTs potrebbero avere nella difesa del nostro Pianeta – ha dichiarato Giuseppe Carli, Presidente di Assosementi. I benefici sono potenzialmente enormi, perché permetterebbero di velocizzare l’innovazione vegetale, senza la quale, secondo uno studio diffuso dalla piattaforma tecnologica europea “Plants for the future”, l’Europa negli ultimi 15 anni avrebbe avuto bisogno di altri 19 milioni di ettari per produrre la stessa quantità di cibo; riconvertire in campi coltivati una simile superficie di foreste, aree umide e altri habitat, significherebbe rilasciare 3,4 miliardi di tonnellate di CO₂, ovvero la stessa quantità di gas serra emessa ogni anno da un Paese come l’Olanda”. “Una maggiore sostenibilità delle produzioni agricole è uno dei principali risultati che promettono di garantire queste nuove tecniche, in grado di mettere a disposizione degli agricoltori varietà che necessitano di minori risorse idriche, fertilizzanti e fitofarmaci. Senza contare i vantaggi anche per i consumatori che troverebbero sulle loro tavole cibi più nutrienti. Con l’attuale direttiva tutto questo rischia di rimanere un miraggio, perché ci è impedito l’accesso a strumenti innovativi su cui possono invece contare i concorrenti extra-europei, che stanno rapidamente guadagnando terreno in termini di competitività” ha aggiunto Carli. “Il paradosso è che la sentenza della Corte di Giustizia Europea ha incluso le New Breeding Techniques in una direttiva che risale al 2001, quando i moderni metodi di mutagenesi neppure esistevano. Il genome editing non può in alcun modo essere accomunato al transgenico e consente di produrre in tempi molto più veloci le stesse mutazioni che si verificano spontaneamente in natura. Un quadro normativo chiaro e coerente rappresenta dunque un passo fondamentale per permettere alla nostra agricoltura di non rimanere indietro e di innovare per prendersi davvero cura del Pianeta e dei consumatori” ha concluso Carli.
CONFAGRICOLTURA ALESSANDRIA E CONFINDUSTRIA PIEMONTE INSIEME PER VALORIZZARE LE PRODUZIONI DI QUALITÀ S i s o n o i n c o n t r a t e v e n erdì scorso a Torino le delegazioni di Confindustria Piemonte -Commissione Agroalimentare e Confagricoltura Piemonte per un esame congiunto della situazione produttiva e commerciale dell’agroalimentare piemontese. In regione il settore è l’unico che continua a crescere e, per quanto riguarda il terzo trimestre 2018 – dati Unioncamere Piemonte – l’aumento è del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In
Piemonte agricoltura, industria alimentare e commercio alimentare contano oltre 65.800 imprese: circa 51.000 quelle agricole e oltre 3.800 quelle dell’industria agroalimentare. Per la Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte, con il presidente Franco Biraghi sono intervenuti la vicepresidente dell’Unione Industriale di Asti Pia Bosca, il presidente della Sezione Vini di Confindustria Cuneo Paolo Sartirano e Maria Grazia Tagliabue di Confindustria Novara Vercelli Valsesia. Per Confagricoltura hanno preso parte all’incontro il presidente nazionale Massimiliano Giansanti, in visita istituzionale in Piemonte, il presidente regionale Enrico Allasia, il componete della Giunta nazionale e presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello e i direttori Valter Parodi ed Ercole Zuccaro. Il presidente della Commissione Agroalimentare di Confindustria Piemonte Franco Biraghi ha dichiarato: “L’incontro di oggi costituisce una svolta importante per la produzione agroalimentare piemontese e pone le basi per lavorare insieme verso l’obiettivo comune delle nostre associazioni e delle aziende che rappresentiamo, ossia lo sviluppo e la crescita del settore.” Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria e membro di Giunta ha sottolineato l’importanza della convergenza di intenti. “Vogliamo lavorare per un progetto condiviso di sviluppo dell’agroalimentare piemontese, trainante per la nostra economia e per la valorizzazione paesaggistica e turistica dell’intero territorio, a vantaggio del mondo produttivo e di tutta la collettività”.
I SETTE GIORNI ‘AGRICOLI’ DELLA CAMERA. TUTTI GLI APPUNTAMENTI S i a p r e u n a s e t t i m ana intensa di lavori in commissione Agricoltura della Camera. A partire dalla Riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA, per cui sono previste audizione Nel corso della settimana la Commissione, in sede di Atti del Governo, proseguirà l’esame dello Schema di decreto legislativo concernente Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 21 maggio 2018, n. 74, recante riorganizzazione dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare ((Atto n. 96 – Rel. Gallinella, M5S), nell’ambito del quale svolgerà l’audizione informale del dottor Andrea Comacchio, Capo del Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Ministero delle politiche agricole alimentari,
forestali e del turismo. La Commissione si riunirà poi in sede di Comitato ristretto per l’esame delle proposte di legge recanti Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale (C. 1008 L’Abbate, C. 1009 D’Alessandro e C. 1636 Viviani – rel. Viviani, Lega). Inizierà quindi la discussione delle risoluzioni n. 7-00280 Spena, n. 7-00281 Cenni e n. 7-00284 Ciaburro: Misure per il lavoro e l’imprenditoria femminile in agricoltura. Svolgerà infine interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. I SETTE GIORNI ‘AGRICOLI’ DEL SENATO. TUTTI GLI APPUNTAMENTI
S i a p r e u n a i n t e n s a settimana di lavori per la commissione Agricoltura del Senato Martedì 30 luglio alle ore 10:00 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI (n. 91) Audizione informale del Gen. B. Massimiliano Conti, Comandante Raggruppamento Carabinieri Cites, in relazione all’esame del ddl n. 1335 (bracconaggio ittico acque interne) Martedì 30 luglio alle ore 11:00 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI (n. 92) Ore 11: Audizione informale in relazione all’affare assegnato n. 200 (nuove biotecnologie in agricoltura) della prof.ssa Fabiola MASSA, professore aggregato di legislazione e brevetti, Facoltà di Economia, Università degli Studi di Roma
Tor Vergata e della prof.ssa Eleonora SIRSI, professore di diritto agrario, Dipartimento Giurisprudenza, Università di Pisa Ore 11,45: Audizione informale in relazione all’affare assegnato n. 148 (affare sulle problematiche del settore agrumicolo in Italia) di rappresentanti dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA) Ore 12,30: Audizione informale in relazione all’affare assegnato n. 215 (problematiche riguardanti aspetti di mercato e tossicologici della filiera del grano duro) di rappresentanti dei GranoSalus Martedì 30 luglio alle ore 14:00 COMMISSIONI 9a e 13a RIUNITE (n. 9) Aula 9a Commissione AFFARI ASSEGNATI Seguito dell’esame affare assegnato n. 93 (Affare sulla normativa sui nitrati di origine agricola, anche con riferimento alla situazione in Campania oggetto della deliberazione della Giunta regionale n. 762 del 5 dicembre 2017) – relatori: sen. Bergesio e Paola Nugnes Martedì 30 luglio alle ore 15:00 ASSEMBLEA Mercoledi 31 luglio alle ore 8:45 PLENARIA (n. 66) IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO Seguito esame AG n. 96 (riorganizzazione dell’Agenzia per le
erogazioni in agricoltura – AGEA e per il riordino del sistema dei controlli nel settore agroalimentare) – relatore: sen. Bergesio e sen. Trentacoste SEDE REDIGENTE Seguito discussione ddl n. 1335 (bracconaggio ittico acque interne) – relatore: sen. Ripamonti SEDE REFERENTE Seguito esame ddl n. 1252 (semplificazione agricola e agroalimentare) – relatore: sen. Vallardi Mercoledi 31 luglio alle ore 9:30 ASSEMBLEA Giovedì 1 agosto alle ore 9:00 UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI (n. 93) PROGRAMMAZIONE DEI LAVORI IPPICA: CENTINAIO, SOLIDARIETÀ, A FANTINO MULAS A VARESE “Solidarietà al fantino MULAS per l’incidente occorso a Varese. E’ Necessario adottare un codice di legalità per gli ippodromi finalizzato a creare per gli operatori ippici condizioni di SICUREZZA indispensabili all’attività Ippica‼️“.
E’ quanto scrive su Facebook il Ministro alla Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio, in merito all’incidente in cui è rimasto coinvolto il Fantino Silvano MULAS. LOMBARDIA, I PRODOTTI LEGATI AL TURISMO FANNO SEGNARE UNA CRESCITA DELL’EXPORT DEL 5,8% D a l c i o c c o l a t o a i f o rmaggi, dal buon cibo al latte sino alle biciclette, alle barche e agli articoli sportivi. Cresce in maniera esponenziale l’export di prodotti
legati al turismo dalla Lombardia nel mondo: 1,8 miliardi di euro nel primo trimestre 2019, +5,8% rispetto allo stesso periodo del 2018, su un export italiano che vale oltre 10 miliardi di euro, con una crescita del 5,5%. A questo tema e’ dedicato l’approfondimento settimanale di #LombardiaSpeciale, pubblicato sul sito www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it. Il focus e’ disponibile a questo link: http://bit.ly/2JQI60U I dati sono stati elaborati sulla base di una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Milano Monza Lodi e Promos Italia, certificano il successo della Lombardia nel mondo. Dal food al vino, dalle biciclette alle barche, dagli articoli sportivi ai prodotti fotografici fino ai prodotti delle attivita’ artistiche, di intrattenimento e divertimento, l’appeal della nostra regione e’ in forte crescita. REGIONE ATTRATTIVA, ‘MADE IN LOMBARDIA’ E’ BRAND – “Regione Lombardia – commenta Lara Magoni, assessore regionale al Turismo, Marketing Territoriale e Moda – e’ sempre piu’ attrattiva a livello internazionale. Dal cibo al vino, dai prodotti artigianali sino alla tecnologia e all’innovazione, il mondo
certifica il giusto riconoscimento all’eccellenza delle nostre produzioni e alla creativita’ dei nostri maestri artigiani. L’appeal dei nostri territori e’ in continua espansione e il ‘Made in Lombardia’ sta diventando sempre di piu’ un brand di successo e di garanzia di qualita’”. PROVINCIA DI MILANO IN POLE POSITION – La prima provincia e’ Milano con 481 milioni, +7,4% rispetto allo stesso periodo del 2018. Poi, ecco Bergamo (269 milioni, +13%), Brescia e Mantova con 158 milioni, rispettivamente +7,9% e +3,2%, Cremona con 155 milioni, +13,2%. L’export di Varese vale 115 milioni (+1,5%), quello di Lodi 97 milioni (+11,8%) e quello di Lecco 81 milioni, con un +6,3% rispetto al 2018. Le altre provincie fanno registrare una flessione. ESPORTAZIONI IN EUROPA PER OLTRE 1 MILIARDO – Si esporta in Europa (1,3 miliardi), America (202 milioni), Asia (145 milioni). Si tratta in particolare di 344 milioni di altri prodotti alimentari (zucchero, cioccolato, caramelle, confetture, te’, caffe’, condimenti, sughi e spezie, pasti e piatti preparati), latte e formaggi con 309 milioni, vini con 280 milioni, biciclette e moto con 194 milioni, carni e prodotti
da forno, ognuno con oltre 150 milioni, frutta e pesce con circa 50 milioni. E, ancora: barche per 40 milioni, articoli sportivi per 27 milioni, prodotti per attivita’ artistiche e l’intrattenimento per 21 milioni. MALTEMPO TOSCANA, LA SOUP PROROGA CODICE GIALLO FINO ALLE 20:00 La Sala operativa della Protezione civile ha prorogato il codice giallo fino alle ore 20 di oggi, domenica 28 luglio. Nel pomeriggio, ancora possibilità di rovesci e temporali a carattere sparso su tutta la regione. I fenomeni, localmente forti, più probabili nelle zone interne, si esauriranno in serata. Domani, lunedì, pressione in graduale aumento, residua instabilità pomeridiana, possibilità di isolati temporali pomeridiani nelle zone interne, in particolare sui rilievi. Dettagli e consigli sui comportamenti da adottare si trovano all’interno della sezione “Allerta meteo” del sito della Regione Toscana, all’indirizzo http://www.regione.toscana.it/allertameteo
MALTEMPO TOSCANA, RIUNIONE DELLA SOUP Oggi alle ore 15 gli assessori all’ambiente Federica Fratoni e alla presidenza Vittorio Bugli terranno nella sede della Soup (Sala Operativa Unificata Permanente della Regione), una riunione con i rappresentanti delle Province e delle Prefetture, per fare il punto sui danni provocati dai violenti temporali che nella notte hanno interessato molte zone della Toscana, causando anche la morte di un uomo nell’aretino. Alla riunione parteciperanno anche i sindaci dei Comuni maggiormente interessati. Al termine della riunione, alle ore 16, gli assessori Fratoni e Bugli terranno una conferenza stampa, sempre nella sede della Soup, via Val di Pesa 3, Firenze. TOSCANA, CONFERENZA SU RINNOVO OPERAI FORESTALI Il rinnovo del contratto degli operai forestali della Toscana e le determinazioni della Regione: è questo il tema della conferenza stampa in programma lunedì 29 luglio, ore 12, presso Palazzo Strozzi Sacrati, Firenze, piazza del Duomo 10 – Sala Pegaso. Sarà presente l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi.
IPPICA, ANAG VERSO IL CAMBIAMENTO DEL GALOPPO ITALIANO la Direzione Nazionale rende noto, come da verbale N.15 del 22 luglio 2019, quanto emerso dalla riunione e quali temi sono stati affrontati. All’ordine del giorno sono stati posti i seguenti punti: 1. Attuale stato dei pagamenti; 2. Programmazione Annuale delle Corse al Galoppo; 3. D.D. n. 30523 del 29 aprile 2019 – Sovvenzione Ippodromi e Gestione dei Centri di Allenamento; 4. Regolamento Ippodromi; 5. Modifiche del Regolamento delle Corse al Galoppo in Piano; 6. Operato della Task Force; 7. Nuovo Spot Settore Ippico. Erano presenti i Consiglieri : Ottavio Di Paolo Devis Grilli Paola Palmieri Ovidio Pessi Sono risaltati assenti i Consiglieri:
Riccardo Menichetti Vittorio Oriani Erasmo Lo Piparo Giovanni Cabitza Passando subito all’analisi del primo punto all’o.d.g., la DN ha sottolineato come dopo le ripetute pressioni fatte, la situazione “pagamenti” si sia regolarizzata rispettando il temine di 90 giorni per il 2019, come chiarito dallo stesso Ministro Centinaio. Sottolinea il Presidente con soddisfazione che tale risultato si è raggiunto grazie alla forte sinergia con la A.N.G.. Passando ad analizzare il secondo punto all’o.d.g., partendo dall’analisi degli attuali stanziamenti a montepremi per l’Ippodromo di Napoli e per l’Ippodromo di Firenze, il Presidente Ottavio Di Paolo, sottolineando l’importanza di quanto scritto proprio dall’A.N.G. al Dott. Comacchio, ritiene doverosa una riprogrammazione complessiva dei montepremi destinati agli ippodromi. I due ippodromi sopracitati avrebbero necessità di disporre di stanziamenti superiori, data la loro importanza circa la programmazione tecnica delle corse, per la loro disposizione geografica e per la qualità delle piste da corsa di cui sono dotati. Partendo da questa riflessione, come già ampiamente discusso nella riunione di assemblea ordinaria dell’A.N.G. del 9 giugno 2019, presso l’Ippodromo di Milano, il Presidente informa che attualmente, seppur avuto un calendario di corse annuale da parte del Ministero, c’è troppa disomogeneità nell’erogazione dei montepremi, attribuzione delle giornate di corse e pochissima certezza sul futuro per una adeguata programmazione. La DN, richiede pertanto all’ A.N.G. di portare all’attenzione del Ministero tale nostra esigenza, in modo deciso e
perentorio a partire già dal prossimo autunno, con l’obiettivo che nel 2020, tutti i programmi delle corse al galoppo siano definiti, allineati, coordinati e pubblicati, ippodromo per ippodromo, avendo il parere favorevole e vincolante di una commissione tecnica, nominata dalla stessa A.N.G., ad inizio anno. Questa commissione tecnica dovrà essere composta da: – Presidente e Vicepresidente dell’associazione degli Allenatori; – Presidente e Vicepresidente dell’associazione dei Fantini; – Due Handicapper; – Funzionario per ogni Società di Corse che ha stilato il programma, (ippodromo per ippodromo). Sarà necessario tenere conto, al fine di rendere armonici i montepremi assegnati, dell’attuale numero di cavalli presenti in Italia, (età, sesso, etc,) ippodromo per ippodromo. L’A.N.A.G., nella persona del suo Presidente, ha affermato che la Programmazione Annuale delle Corse al Galoppo così come prospettata, è condizione necessaria e vincolante per una corretta riorganizzazione di settore. Si è passati poi ad analizzare il terzo punto all’o.d.g., relativo alle sovvenzioni e alla gestione dei centri di allenamento, analizzando in modo approfondito il D.D. n. 30523 del 29 aprile 2019. Il Presidente ricorda che su tale tema, in data 14/05/2019, si tenne una riunione presso gli uffici di Hippogroup s.r.l., dopo della quale, per conto di A.N.A.G., è stata invita una email di chiarimenti alla Dott.ssa Saltamartini del Ministero. Si riporta di seguito il testo della comunicazione inviata dal Presidente alla Dott.ssa Saltamartini: “Analizzando tale nuovo contratto, si evince subito che nella
determina della sovvenzione, non vengono considerati i centri di allenamento, onere enorme a carico degli ippodromi che hanno tali strutture e che già attualmente fanno fatica a sostenere. I criteri contemplati, fanno sì che le società che gestiscono gli ippodromi aventi tali centri di allenamento non abbiano alcun interesse diretto alla cura degli stessi. L’assenza di interesse porterebbe ad un abbandono graduale delle strutture, delle piste di allenamento e l’intero settore, già in fortissima crisi, cesserebbe di esistere poiché tali centri sono fondamentali per l’allenamento di quasi la totalità dei cavalli al galoppo e compongono, insieme agli ippodromi stessi, il prodotto ippico. E’ possibile avere chiarezza su questo punto? Ai fini della quantificazione della sovvenzione, gli ippodromi che detengono i centri di allenamento sono equiparati a quelli che invece non li hanno in gestione? Con il nuovo contratto, le società di corse che ad oggi hanno centri di allenamento, come andranno a gestirli?” Si riporta di seguito la risposta della Dott.ssa Saltamartini: “Corre l’obbligo in via preliminare di rappresentare, ribadendo un concetto già più volte espresso, che nel 2019 sono stati adottati dei criteri che hanno di fatto garantito un tendenziale equilibrio rispetto alle somme riconosciute a titolo di sovvenzione alle società di corse. Aggiungo che questi aspetti sono disciplinati dallo schema di accordo per la disciplina dei rapporti tra MIPAAFT e società di corse per l’anno 2019 che prevedono tra l’altro che nessuna società, senza il preventivo consenso del Ministero, può modificare aree dell’ippodromo o ad esso inerenti destinate specificatamente all’attività ippica, prescrive al contempo che la società DEVE PROVVEDERE alla manutenzione ordinaria dell’ippodromo e dei relativi impianti, servizi ed attrezzature, nonché agli aggiornamenti tecnici necessari, in modo da assicurare la piena efficienza e funzionalità tecnica degli impianti e servizi, l’adeguamento alle normative in
materia di sicurezza e di igiene e le condizioni statiche di conservazione e di decoro delle altre parti dell’ippodromo.” Si rende pertanto necessario rassicurare tutti gli associati allenatori e gli operatori di settore che a seguito del D.D. n. 30523 del 29 aprile 2019, riguardante la definizione della Sovvenzione Ippodromi, le società di corse che gestisce il proprio centro di allenamento deve provvedere alla manutenzione ordinaria degli stessi. Qualora tali condizioni non si manifestassero sarà cura dell’A.N.A.G. informare subito l’A.N.G. al fine di richiedere un immediato intervento del Ministero. Passando all’analisi del quarto punto all’o.d.g., la DN rende noto che sta definendo la stesura di un “Regolamento Ippodromi” che andrà a regolare nello specifico i rapporti tra le varie società di corse e gli allenatori che utilizzano i centri di allenamento. Saranno chiariti esattamente quali dovranno essere i diritti ed i doveri che ambo le parti si impegneranno a sottoscrivere. Lo scopo sarà quello di migliorare ed ottimizzare l’uso dalle strutture messe a disposizione nonché a garantire un elevato livello qualitativo dei servizi forniti agli operatori ippici partendo proprio dall’analisi dei vari “Codici Etici”, documenti pubblicati da ogni società di corse. Tale regolamento, una volta che sarà definito, dovrà essere visionato sia dall’A.N.G., sia dalle varie società di corse al fine di modificarlo ed integrarlo, prima di renderlo ufficiale. Questo, al pari del Regolamento delle Corse, sarà normativa vincolante e andrà a disciplinare i rapporti tra le società di corse e gli allenatori. Si è passati poi all’analisi del quinto punto all’o.d.g., che riguarda la modifica del Regolamento delle Corse in Piano. Il Presidente, sottolineando che tale richiesta è pervenuta da tantissimi allenatori, ha individuato alcuni punti sui quali si è aperta un ampio confronto. Vengono qui riportati:
– Eliminazione dell’adeguamento di +3kg nelle corse Handicap; – Somministrazione dei controlli anti doping sempre al cavallo vincitore o, in alternativa, tramite estrazione pubblica fatta al termine della corsa presso l’ippodromo; – Ridefinizione di alcune tipologie di corsa e delle relative proposizioni di corse tra cui: o Condizionate di prima fascia (A) e condizionate di fascia (B); o Hp Principali / Hp Limitati; o Vendere e Reclamare; – Proporre il “Sistema del Rating” (come avviene in Francia) in sostituzione dell’attuale sistema con pesi per la determinazione delle corse Handicap. Il Presidente ha chiesto alla DN di riflettere su questo importantissimo tema ed alla prossima riunione, che si terrà presumibilmente nella prima metà del mese di settembre 2019, saranno informati nel dettaglio anche tutti gli allenatori associati per eventuali suggerimenti o precisazioni. Una volta definiti i punti del regolamento da modificare, sarà onere dell’A.N.G. portali all’attenzione delle altre categorie interessate al fine di un ulteriore ufficializzazione richiesta al Ministero. In merito al sesto punto posto all’o.d.g., la DN si è soffermata commentando ampiamente l’articolo uscito sul quotidiano Libero, il 20 luglio 2019. La DN sottolinea la totale non condivisione sull’operato “segreto” della Task Force. La DN chiarisce che per definire la futura “governance” del settore ippico, ardua Mission che il Ministro avrebbe affidato alla Task Force, non bisogna in nessun modo rendere gli operatori di settore allo scuro delle decisioni che verranno prese, perché essi costituiscono il settore stesso ed
è solo grazie ai loro investimenti, al loro lavoro ed ai sacrifici spesi che l’Ippica del futuro potrà materializzarsi. A nostro avviso, non avendo chiaro su quali punti si sta lavorando, è venuto leso un importante principio, quello della trasparenza. Come già ampiamente sottolineato a Milano dal Presidente Ottavio Di Paolo, nella riunione tenuta dall’assemblea ordinaria dell’A.N.G. il 9 giugno 2019, al fine di attirare nuovi investitori nel settore, la trasparenza e una programmazione almeno di 3 anni è doverosa. Come si può attirare investimenti se non si conosce il futuro? Si rende pertanto necessario, a nostro avviso, che la Task Force, definisca insieme all’A.N.A.G. e con tutte le associazioni che rappresentano il galoppo italiano, quanto viene definito e programmato dal Ministero. Infine, passando all’analisi del settimo ed ultimo punto posto all’o.d.g., consapevoli che anche una corretta comunicazione fatta dai mass media possa contribuire al futuro rilancio del settore, la DN ritiene fondamentale che il nuovo “Spot Promozionale”, fortemente voluto dal Ministro, sia proiettato sulle reti di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 e non sul canale Unire Tv che viene seguito, per la maggior parte, da utenti che già sono appassionati al nostro sport. Sarà cura del Presidente informare l’A.N.G. su tale punto al fine di richiedere al Ministero tale possibilità. DE BONIS: “SERVE LA ROMA- MATERA, NON LA TAV TORINO-
LIONE” “Fermare la Tav è possibile. Il passaggio parlamentare che intende fare Di Maio, lavandosi le mani come Ponzio Pilato, è un alibi per scaricare le responsabilità sugli altri. Bisogna, invece, modificare radicalmente il progetto cambiando stile di comando”. Lo ha detto il senatore Saverio De Bonis commentando l’annuncio fatto dal vicepremier Luigi Di Maio sul voto in Parlamento in merito all’alta velocità Torino-Lione, progetto vecchio di trent’anni, inutile e dannoso che fa solo gli interessi di alcuni soggetti politici e non della maggioranza della popolazione. “I cittadini del Sud – ha dichiarato De Bonis – vogliono la tratta ferroviaria tra Roma e Matera. La Tav è un doppione che serve solo a trasportare merci, non persone, mentre nel Meridione i cittadini hanno serie difficoltà con gli spostamenti ferroviari”. “Occorre potenziare le infrastrutture nel Mezzogiorno per colmare un inaccettabile gap che frena il suo sviluppo. Ma, ahimè, per farlo serve uno stile politico serio e autorevole, proprio quello che oggi manca. A Matera e al Sud serve la velocità nei collegamenti ferroviari, più che quella della connessione internet. Il Mezzogiorno ha bisogno di treni e non di 5G, che sia chiaro a Di Maio come a Liuzzi”. CIA PUGLIA: AL VIA MASSERIE
SOTTO LE STELLE Da otto anni, l’agosto tarantino brilla per un evento unico nel suo genere. Il 20 agosto, “Masserie sotto le stelle, insieme con la pizzica” celebrerà la sua ottava edizione. L’evento è organizzato da CIA Agricoltori Italiani della Puglia, Area Due Mari (Taranto-Brindisi), in collaborazione con il GAL Luoghi del Mito, Vivi Web Tv e l’Associazione culturale “Gaia” di Castellaneta. Si partirà da Castellaneta e da Castellaneta Marina, alle ore 17 di martedì 20 agosto 2019, per raggiungere alcune destinazioni a sorpresa, diverse masserie del territorio dove tutto sarà allestito alla perfezione, come di consueto, per vivere una manifestazione ricca di colori, musica, divertimento, all’insegna della grande cultura rurale e contadina della Puglia. Le location sono segrete: come ogni anno, solo gli organizzatori conoscono le destinazioni. Si tratterà di luoghi suggestivi, caratteristici, capaci di esprimere la vocazione rurale della Puglia. È obbligatoria la prenotazione. Per partecipare, è necessario prenotare contattando il recapito telefonico 099-8442079. Per info, è attivo anche l’indirizzo email duemaritabr@cia.it. I posti sono limitati, per partecipare dunque è consigliabile effettuare al più presto la prenotazione. I partecipanti potranno trascorrere una piacevole serata immersi nella natura, assaporando i valori autentici della vita agreste, alla scoperta dei tesori della terra. Negli anni, la grande festa in campagna di CIA Due Mari ha portato nelle masserie ospiti di tutte le età. Tra gli ingredienti della serata, ci saranno immancabilmente le eccellenze pugliesi con una degustazione di prodotti tipici, danze popolari a cura del gruppo folk dell’Associazione Culturale Gaia e, naturalmente, lo spettacolo offerto dal cielo stellato d’agosto.
TURISMO, L’ASSESSORE PIEMONTE POGGIO AD INGRIA PER INAUGURAZIONE BIVACCO E DELL’ECOMUSEO L’assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Vittoria Poggio, è intervenuta questa mattina ad Ingria (Torino) all’inaugurazione del bivacco in località Bech, importate punto di riferimento turistico sull’itinerario sentieristico “Alta Via Canavesana”, e di un Ecomuseo ispirato alle tipicità delle montagne delle valli Orco e Soana. Erano presenti, tra gli altri, il sindaco Igor Desantis, l’onorevole Alessandro Giglio Vigna, il consigliere regionale Andrea Cane e il presidente del Gruppo di azione locale, Marco Bonati, “Ho voluto essere presente in uno dei Comuni più piccoli incastonati nelle valli Orco e Soana – ha dichiarato l’assessore Poggio – perché è importante valorizzare le identità del Piemonte. Il bivacco, primo di tanti altri di un fitto percorso di sentieri nelle nostre valli, e l’Ecomuseo sono due esempi di quel turismo ecosostenibile, sportivo e culturale che consente anche, mediante la storia raccontata dagli abitanti, di recuperare il valore delle tradizioni e dell’origine dalle loro famiglie”.
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