Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"

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Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
Usa, Trump su conferma bando
contro musulmani: “Wow!”

“La corte suprema conferma il travel ban. Wow!”: e’ il
commento di Donald Trump alla decisione della massima istanza
giuridica americana di confermare il controverso bando contro
alcuni Paesi a maggioranza musulmana.

Con una decisione sofferta (5 a 4), i giudici hanno respinto
la tesi che il provvedimento discrimina i musulmani o eccede
l’autorità del presidente.

Casa Bianca, decisione corte su bando vittoria enorme – Una
“vittoria enorme per il popolo americano e per la
Costituzione”. Così la Casa Bianca descrive la decisione oggi
della Corte suprema che conferma il bando emanato dal
presidente Usa Donald Trump contro gli arrivi da alcuni paesi
musulmani e mette fine ad una battaglia legale cominciata di
fatto all’indomani dell’emanazione del provvedimento. La Casa
Bianca parla inoltre di questo come un “momento di forte
Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
rivincita, dopo mesi di commenti isterici dai media e dai
politici democratici”.

Migranti, Salvini sveglia la
Ue:   verso   la  fine   dei
barconi. Fondi a Turchia e
Africa

“Il Consiglio europeo dà il benvenuto all’accordo raggiunto
per il finanziamento” della seconda tranche da tre miliardi
“per i profughi in Turchia” ed il “Fondo fiduciario per
l’Africa”: lo si legge nella nuova bozza delle conclusioni del
vertice Ue, da poco in circolazione e di cui l’Ansa ha preso
Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
visione. Nelle scorse settimane, l’Italia aveva chiesto alla
Commissione Ue garanzie affinché vi fossero risorse
sufficienti per il Fondo fiduciario per l’Africa, ponendo la
riserva sulla formula di rifinanziamento dell’accordo Ue-
Turchia.

Sembra proprio che Matteo Salvini abbia svegliato la Ue. Lui
che ha saldamente respinto barche piene d’immigrati portando
l’Europa a prendere coscienza che l’Italia non può fare tutto
da sola e non può essere l’unico Paese punto di primo arrivo.
Questo anche alla luce dei 10 obiettivi presentati da Conte a
Bruxelles

Sulla riforma del “Regolamento di Dublino è necessario trovare
l’unanimità basata su un equilibrio tra responsabilità e
solidarietà. La presidenza di turno austriaca entrante è
invitata a continuare col lavoro”, si legge ancora nell’ultima
bozza di conclusioni del vertice europeo di giovedì circolata.

“Per quanto riguarda la rotta del Mediterraneo centrale –
si legge ancora nella nuova versione della bozza delle
conclusioni del summit Ue, di cui l’ANSA ha visione -, gli
sforzi per fermare i trafficanti che operano dalla Libia o da
altri luoghi devono essere intensificati. L’Ue continuerà ad
essere al fianco dell’Italia e degli altri Paesi in prima
linea. Rafforzerà il suo sostegno alla Guardia costiera
libica, alle comunità costiere e meridionali, così come la
cooperazione con gli altri Paesi di origine e transito”.

“I movimenti secondari dei richiedenti asilo tra Stati membri
– dice l’ultima bozza di conclusioni del vertice europeo
circolata – rischiano di mettere in pericolo l’integrità del
Sistema comune europeo d’asilo e quello di Schengen. Gli Stati
membri devono prevedere tutte le misure legislative e
amministrative necessarie per contrastare tali movimenti, e
cooperare gli uni con gli altri a questo fine”.

“Per smantellare il modello di business dei trafficanti,
Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
evitando tragiche perdite di vite, occorre eliminare
l’incentivo ad imbarcarsi – si legge nella nuova versione
della bozza di conclusioni del vertice Ue -. Questo richiede
un nuovo approccio agli sbarchi di quanti sono soccorsi nei
salvataggi. In questo quadro, il Consiglio europeo sostiene lo
sviluppo del concetto di piattaforme di sbarco regionali, in
stretta collaborazione con i Paesi terzi, così come Unhcr e
Oim”.

Migranti alla deriva, li
prende Barcellona. E Conte
presenta   10  obiettivi a
Bruxelles: “No all’Italia
Paese di primo arrivo”
Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
“In questo momento più di 1000 persone sono alla deriva su 7
barche, e l’Italia pretende di lasciarli nella mani della
Libia, dove si torturano, violentano e schiavizzano le
persone. Barcellona si offre come porto sicuro”. Lo scrive su
Twitter la sindaca di Barcellona Ada Colao, lanciando un
appello al governo di Pedro Sanchez ad aiutare l’ong spagnola
Proactiva Open Arms, che si trova in zona, “a salvare vite”.
Sono circa mille i migranti su diverse imbarcazioni nei cui
confronti sono in atto delle operazioni di soccorso al largo
della Libia. Lo rende noto la Ong spagnola Proactiva Open
Arms, la cui nave si trova in zona. “1000 persone alla deriva.
Ricominciano i salvataggi”, scrive su Twirtter la Ong.

“1.000 immigrati sui barconi davanti alla Libia? Lasciamo che
le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio,
recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da
tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o
facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti
italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di
esseri umani”. Così il vicepremier e ministro dell’interno
Matteo Salvini. “Caro Matteo Salvini, noi non abbiamo carne a
bordo, ma esseri umani. Noi la invitiamo gentilmente a
convincersi che si tratta di persone che noi abbiamo salvato
dall’annegamento. Venga qui, è il benvenuto”.

E’ il tweet della ong tedesca Lifeline, la cui nave di
soccorso con a bordo 239 migranti, salvati dalle acque libiche
la mattina del 21 giugno, è ormai da quattro giorni in acque
di ricerca e soccorso maltesi in attesa di avere l’indicazione
di un porto dove approdare.

La strategia di Conte
La proposta italiana per la gestione dei flussi migratori è
intitolata “Strategia europea multilivello”. Lo afferma il
premier Giuseppe Conte nel corso del punto stampa che precede
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il vertice informale europeo a Bruxelles spiegando come la
proposta si basi su “sei premesse” e abbia “dieci obiettivi”.

Il premier annuncia la proposta italiana sui migranti. La
proposta italiana mira a “una puntuale politica di regolazione
dei flussi che sia realmente efficace e sostenibile e al
totale superamento del regolamento di Dublino, che noi
riteniamo” legato “ad un quadro emergenziale” quando invece
vogliamo una gestione “strutturale”, afferma.

“Sono appena arrivato a Bruxelles per portare la proposta
italiana sul tema immigrazione: European Multilevel Strategy
for Migration. L’Italia in Europa è chiamata ad una sfida
cruciale. E vi garantisco che sarà un radicale cambio di
approccio sul tema”, scrive su twitter il premier Giuseppe
Conte.

Proposta   Italia,   superare   criterio   Paese   1/o   arrivo   –
“Superare il criterio del Paese di primo arrivo: chi sbarca in
Italia, sbarca in Europa”. E’ uno dei dieci obiettivi della
proposta italiana illustrata dal premier Conte a Bruxelles.

Macron: ‘Soluzione a 28 o tra gruppo di Stati’ – “Dobbiamo
trovare una soluzione europea sui migranti e si costruirà solo
attraverso la cooperazione dei Paesi dell’Ue, che si tratti di
una collaborazione a 28 o tra più Stati che decidono di andare
avanti assieme. Questo richiede la responsabilità di ciascuno
e spirito di solidarietà per condividere il peso che alcuni
Paesi conoscono”. Così il presidente francese Emmanuel Macron,
arrivando al minivertice.

Conte al vertice tra Macron-Muscat, rompe ghiaccio con Parigi
– Seduto tra i due ‘avversari’ di questi ultimi giorni, il
premier maltese Joseph Muscat e il presidente della Repubblica
francese Emmanuel Macron: il premier italiano Giuseppe Conte
comincia così il vertice informale tra 16 Paesi Ue organizzato
nel Palais Berlaymont. Un vertice tutto in salita, già dalle
posizioni al tavolo, con l’Italia “stretta” tra Malta e
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Francia. Ed è con Macron, più che con un silente Muscat, che
Conte, secondo quanto si vede dalle prime immagini del
vertice, rompe il ghiaccio scambiando due chiacchiere e
qualche risata. Nella foto di gruppo è ancora Muscat – assieme
questa volta al premier lussemburghese Xavier Bettel – a stare
al fianco di Conte. E il primo ministro maltese, forse
sull’onda dello scontro con l’Italia sulla competenza nei
soccorsi delle navi nel Mediterraneo, si mostra insolitamente
freddo nei confronti del premier italiano, che finora non
aveva mai incontrato.

Merkel, serve trovare accordi bi-trilaterali – “Oggi è un
incontro molto importante” per trovare “accordi bilaterali e
trilaterali” sul tema della migrazione, “l’aspettativa è che
si possa trovare una soluzione comune in questi giorni”, in
vista del vertice europeo di giovedì. Così la cancelliera
tedesca Angela Merkel arrivando al mini summit a Bruxelles sui
migranti. “Sappiamo che non esiste ancora una soluzione
europea, quindi si tratta di trovare accordi bilaterali, di
come possiamo aiutarci a vicenda e trattarci reciprocamente in
modo equo e onesto”, ha sottolineato Merkel.

Muscat, erigere muri in mare non è soluzione – “Non credo che
ci sia una sola soluzione” al problema migranti, “non credo
che alzare un muro anche in alto mare sia una soluzione, ma
credo che un approccio omnicomprensivo possa essere quello di
cui abbiamo bisogno”. Così il premier maltese Joseph Muscat
entrando al mini summit a Bruxelles.

Salvini, basta ong voraci,libici facciano loro lavoro – “1.000
immigrati sui barconi davanti alla Libia? Lasciamo che le
Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio,
recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da
tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o
facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti
italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di
esseri umani”. Così il vicepremier e ministro dell’interno
Matteo Salvini.
Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
Conte   al presidente   del
Consiglio   europeo   Tusk:
“Impensabile che possiamo
farci carico di tutti i
migranti”

E’ impensabile che l’Italia, in questo momento, possa farsi
carico dei cosiddetti movimenti secondari che sono negli altri
Paesi europei, specie dopo che in più occasioni si è
riconosciuto che il nostro Paese è quello più esposto ai
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flussi migratori. E’ questa, a quanto si apprende da fonti del
governo, la posizione che il premier Giuseppe Conte ha
espresso al presidente del Consiglio europeo nel corso del
vertice di oggi a Palazzo Chigi.

Per movimenti secondari di migranti di fatto si intende la
circolazione di chi sbarca sulle coste europee tra i Paesi
membri Ue. Secondo quanto previsto dal regolamento di Dublino,
se un richiedente asilo, la cui pratica non è stata ancora
espletata, abbandona il Paese di primo approdo per recarsi un
altro Stato membro europeo, quest’ultimo può “ricollocarlo”
nel Paese dove era sbarcato. Conte, nel corsoi dell’incontro
con Tusk, si sarebbe soffermato su questo punto, sottolineando
l’indisponibilità dell’Italia alla cosiddetta “seconda
accoglienza”: posizione, questa, che il governo poterà anche
al vertice di domenica a Bruxelles tra 8 Paesi Ue, tra i quali
Germania, Francia e appunto Italia.

“Oggi ho avuto con il Presidente Tusk un incontro molto utile.
Gli ho anticipato che al pre-vertice di Bruxelles non sono
disponibile a discutere dei “secondary movements” senza prima
aver affrontato l’emergenza dei “primary movements” che
l’Italia si ritrova ad affrontare da sola”. Lo scrive il
premier su twitter in merito alla posizione italiana sulla
prima e seconda accoglienza dei migranti sottolineata nel
vertice con il presidente del consiglio europeo.

Salvini, nostra proposta protegge frontiere Ue        – “Ci
confronteremo tra poco con il premier Conte e il vicepremier
di Maio” per la proposta italiana da presentare al vertice
europeo: “l’obiettivo è proteggere frontiere esterne, non è
dividere il problema tra paesi europei ma risolvere il
problema a monte. Se qualcuno in Ue pensa che l’Italia debba
continuare ad essere punto di approdo e campo profughi ha
sbagliato a capire”. Lo ha detto il vicepremier e ministro
dell’Interno Matteo Salvini in una conferenza stampa al
Viminale.
Usa, Trump su conferma bando contro musulmani: "Wow!"
Gli 800 morti vittime quest’anno delle traversate in mare
“pesano sulla coscienza di scafisti e buonisti“, ha detto il
ministro dell’Internoal termine dell’incontro al Viminale con
il vicepremier e con il ministro dell’interno austriaci.
“Secondo il progetto della relocation la Spagna avrebbe dovuto
accogliere 3.265 richiedenti asilo dall’Italia, ma finora ne
ha presi soltanto 235, quindi può accogliere anche i prossimi
quattro barconi”, ha concluso Salvini.

“L’aria in Europa sta cambiando e siamo ottimisti. Siamo anche
estremamente fiduciosi nella presidenza austriaca e confidiamo
nel buonsenso dei colleghi europei, anche perché non vorremmo
arrivare a ridiscutere il finanziamento italiano all’Unione
Europea“. Così Salvini ha risposto a chi gli chiedeva cosa
succederà se l’Unione non rivedrà il trattato di Dublino.

Austria,   alleati   a   Italia   per   proteggere   Ue   –   “Serve
un’alleanza di volenterosi per proteggere l’Europa da chi
vuole entrare e vogliamo promuovere questa strategia in
collaborazione con l’Italia, in modo da riacquistare la
fiducia della popolazione”. Lo ha detto il vicepremier
austriaco, Heinz Christian Strache, al termine di un incontro
al Viminale col vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo
Salvini. L’Austria assumerà dal 1 luglio la presidenza di
turno dell’Unione Europea.

Emergenza migranti: Juncker
cerca soluzioni tra gli stati
interessati
“Il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha
convocato per domenica a Bruxelles una riunione di lavoro
informale sui temi della migrazione e dell’asilo durante la
quale lavorerà con un gruppo di capi di Stato e di governo
degli Stati membri interessati per trovare soluzioni europee
in vista del prossimo Consiglio europeo”. Lo riferisce una
nota della Commissione Ue. Si tratterà, secondo quanto appreso
a Bruxelles, di un vertice a 7 con i leader di Italia,
Francia, Germania, Spagna, Grecia, Bulgaria e Austria più i
rappresentanti delle istituzioni Ue. Summit Visegrad-Austria
domani a Budapest – Minivertice dei leader dei Paesi di
Visegrad ed il cancelliere austriaco Sebastian Kurz domani a
Budapest sul dossier migrazione e asilo. Lo annuncia Bertalan
Havasi, capo ufficio stampa del premier ungherese Viktor
Orban, e lo confermano fonti diplomatiche a Bruxelles.

Trump         minaccia              il      Made         in
China
Donald Trump minaccia nuovi dazi del 10% su altri prodotti
Made in China per un valore di 200 miliardi di dollari se
Pechino replicherà a quelli già decisi da Washington pochi
giorni fa. La Cina parla di ricatto e assicura “forti
contromisure” in caso di loro attuazione. Lo scontro fa paura
alle borse asiatiche, che finiscono in forte calo (Shanghai
chiude -3,78%), mentre le quotazioni dell’oro sono
in rialzo. Piazza Affari in forte calo sul tonfo delle Borse
di Asia e Pacifico per i timori sulla guerra commerciale tra
Cina e Usa. Il primo Ftse Mib cede l’1,37% a quota 21.797
punti.

Finlandia, da oltre 70 anni
pasto gratuito per tutti gli
alunni delle scuole: ogni
giorno vengono serviti circa
900.000 pranzi scolastici

HELSINKI – Il sistema scolastico finlandese è noto in tutto il
mondo per essere considerato il migliore. Un momento
importante della giornata scolastica degli alunni finlandesi è
rappresentato dall’ora del pranzo: ogni giorno viene offerto
loro un pasto gratuito ed equilibrato a scuola. E questa
disposizione è in vigore da almeno 70 anni poiché la Finlandia
è stato il primo paese al mondo nel 1948 a stabilire per legge
che ogni alunno dovesse ricevere a un pasto gratuito a scuola.
Il pranzo scolastico gratuito offerto a tutti è una delle
caratteristiche della società e dello sviluppo scolastico
finlandese.
La Finlandia e la Svezia sono gli unici
paesi al mondo dove lo stato offre un
pasto gratuito a tutti gli allievi ogni
giorno scolastico
Sin dall’inizio il pranzo gratuito a scuola è stata una
garanzia per l’eguaglianza: senza distinzione fra le classi
sociali è stato offerto a tutti e così ha reso possibile la
partecipazione più completa alla vita scolastica. Il pranzo
viene preparato seguendo le raccomandazioni nutrizionali
nazionali.
In Finlandia ogni giorno vengono serviti circa 900.000 pranzi
scolastici. Il prezzo degli ingredienti è di circa 1 euro per
porzione e il pasto deve coprire 1/3 del fabbisogno energetico
giornaliero.

“Miglior cibo scolastico” un concorso per
i cuochi delle mense
Per definire la migliore alimentazione scolastica in
Finlandia, ogni due anni viene organizzato un concorso per i
cuochi delle mense. Quest’anno, a marzo, l’ambasciatore di
Finlandia in Italia Janne Taalas è stato il presidente della
giuria a Helsinki e ha avuto il piacere di ospitare la squadra
vincente nella sua residenza a Roma il 12 giugno scorso. Lo
scopo del concorso è di far aumentare il rispetto verso i
pasti scolastici e verso i professionisti che lavorano nelle
mense, così come produrre nuove ricette per tutte le cucine
scolastiche finlandesi. Durante il concorso le squadre
finaliste di tre cuochi preparano zuppe, secondi (a base di
carne o pesce) e piatti vegetariani. La giuria giudica
l’aspetto e il gusto dei piatti e la loro adattabilità all’uso
delle mense scolastiche.
Il concorso vuole puntare l’attenzione sulle seguenti domande:
come si fa a preparare pasti gustosi per i bambini con un
costo di un euro a porzione? Come si può ridurre lo spreco
nelle mense e aumentare l’ecologicità dei pasti?

Nella residenza dell’ambasciatore sono
intervenuti i rappresentanti degli
organizzatori dell’originale concorso:
Jutta Kontinen e Ari Korte della Continental Foods Finland
mentre era presente il trio femminile di cuoche vincitrici del
concorso, tutte provenienti dalla città di Joensuu, Finlandia
centrale e della scuola di Eno: Anne Kinnunen, Meerit Kärki e
Leena Koponen. Esse lavorano alla mensa dove giornalmente
vengono preparati ca 700 pasti scolastici, la ditta che
gestisce la mensa si chiama Polkka – Pohjois-Karjalan
tukipalvelut Oy. Secondo i vincitori i piatti preferiti
scolastici dei bambini della zona dove lavorano sono:
frittelle di spinaci, bastoncini di pesce e diversi porridge,
specialmente il porridge di orzo.
Intanto cresce la popolarità dei piatti vegetariani nelle
scuole finlandesi. Anche la squadra di Joensuu vuole aumentare
l’uso delle verdure e degli ingredienti a chilometro zero nei
piatti, come le mele e i frutti di bosco locali in autunno.
E questo è menù vincente, che è stato fatto gustare agli
ospiti dell’ambasciatore nella sua residenza:
Zuppa di carote e wurstel
Paella di pollo
Patate al forno
Purea di ceci
Insalata di cavolo cinese, ananas e piselli
Certamente un menù insolito per i gusti degli studenti
italiani ma, bisogna ammetterlo, avendolo provato, abbastanza
saporito ed equilibrato

Gianfranco Nitti

Mondiali, arriva la minaccia
dell’Isis: “Un massacro come
mai prima d’ora”

L’Isis torna a minacciare i mondiali di calcio in Russia con
un video in cui promette “un massacro come mai prima d’ora”.
In un video diffuso dal tabloid inglese Daily Star,
l’organizzazione terroristica mostra immagini di repertorio
annunciando di voler “vendetta” nei confronti di Vladimir
Putin e della Russia. Il filmato si conclude con una
panoramica dello stadio di Sochi ‘sorvegliato’ da un jihadista
in tuta mimetica e mitra a tracolla e virtualmente colpito da
esplosioni. Non è la prima volta che i terroristi minacciano
di portare il terrore ai mondali di calcio.

Al via la 21^ edizione dei Mondiali di calcio FIFA. Partiti il
14 giugno con la gara d’apertura tra i padroni di casa e
l’Arabia Saudita: 11 città coinvolte e 12 stadi a disposizione
delle 32 squadre che daranno la caccia alla finale in
programma il prossimo 15 luglio a Mosca.

Un appuntamento che si rinnova ogni quattro anni sin dalla
prima edizione disputata nel lontano 1930 in Uruguay. È
l’evento sportivo dell’anno destinato a catalizzare
l’attenzione di tifosi, giornalisti e sponsor in ogni parte
del mondo, non senza timori per la sicurezza e il rischio di
attentati terroristici.

Per la prima volta nella storia della competizione è la Russia
a ospitare la fase finale della Coppa del Mondo con 11 città
coinvolte e ben 12 stadi che verranno utilizzati nel corso
della manifestazione. Le 64 partite previste saranno disputate
a: Mosca, che ospiterà la finale del 15 luglio al Luzhniki
Stadium, San Pietroburgo, Kaliningrad, Nizhny Novgorod, Kazan,
Samara, Saransk, Volgograd, Rostov sul Don, Sochi e
Ekaterinburg. Finora sono stati venduti 1,7 milioni di
biglietti con la maggior parte delle richieste provenienti
dagli Stati Uniti, dal Brasile, dalla Colombia e dalla
Germania.

I Mondiali 2018 saranno i penultimi ad avere 32 nazionali ai
nastri di partenza. Il nuovo format scelto dalla FIFA, con
l’allargamento a 48 squadre, entrerà in vigore dopo l’edizione
del 2022 che si disputerà in Qatar. In Russia verrà confermata
la consueta formula adottata a partire da Francia ’98: una
prima fase a gironi con 8 gruppi formati da 4 squadre; una
seconda fase a eliminazione diretta con ottavi di finale (ai
quali accedono le prime due classificate di ogni girone),
quarti, semifinali e finali.

Tensioni Italia – Francia,
ministro     Tria   rinvia
l’incontro a Parigi

Roma chiede le scuse a Parigi dopo l’attacco di ieri
dall’Eliseo al governo italiano sulla gestione del caso della
nave dei migranti Aquarius. Il ministro degli Esteri Moavero
riceve l’incaricata d’affari dell’ambasciata e chiede che la
situazione sia sanata con iniziative rapide. Salvini: l’Italia
non merita gli insulti francesi, Macron passi dalle parole ai
fatti, perché ‘senza scuse ufficiali Conte fa bene a non
andare a Parigi’. Il ministro dell’Interno ringrazia poi la
Spagna e sottolinea che mai come ora il nostro paese è stato
centrale sulla questione migranti.

E c’è stata una telefonata in un       ”clima cordiale” tra il
ministro dell’Economia Giovanni Tria   e il suo omologo francese
Bruno Le Maire dopo la decisione        del primo di annullare
l’incontro odierno in seguito alle     tensioni sulla questione
migranti. Fonti del Mef spiegano che “i due ministri si sono
parlati al telefono in un clima cordiale e in vista
dell’Eurogruppo e l’Ecofin di Lussemburgo il 21 e 22 giugno si
incontreranno”. Ma allo stato non e’ nota ne’ la data ne’ il
luogo.

“L’Italia è da anni di fronte a un afflusso massiccio di
migranti e l’Europa non l’ha aiutata abbastanza”: ha detto la
ministra degli Affari europei francese, Nathalie Loiseau,
durante il question time del governo all’Assemblea nazionale.
“Dobbiamo fare molto di più – ha aggiunto la Loiseau –
rivedere le regole di Dublino, rafforzare il controllo alle
frontiere esterne dell’Ue, rafforzare Frontex e lottare più
efficacemente contro i passeur”.

Intanto il presidente francese Emmanuel Macron – intervenendo
sul caso Aquarius – ha assicurato di “lavorare con l’Italia”
ed ha lanciato un appello a “non cedere all’emozione”.

Intanto, la nave dei migranti ora naviga verso il porto
spagnolo di Valencia, scortata da due unità della Guardia
Costiera della Marina, con a bordo 400 dei 629 migranti che
erano sulla nave umanitaria. Resta nelle acque davanti alla
Libia, dove ieri è naufragato un gommone, Sea Watch 3, nave
ong con bandiera olandese. A Catania nave delle Capitanerie
con 932 migranti salvati in sette operazioni al largo della
Libia.

“Medici Senza Frontiere non ha rifiutato di evacuare dalla
Aquarius donne incinte e casi vulnerabili”. Msf, interpellata
dall’ANSA, replica così alle dichiarazioni del ministro
dell’Interno Matteo Salvini circa un presunto rifiuto ad
evacuare dalla nave le persone maggiormente a rischio.
“Abbiamo sottolineato l’importanza di non separare le famiglie
– spiega l’Ong – e di non effettuare evacuazioni contro la
volontà delle persone”.

Parigi, ‘teniamo a dialogo e cooperazione con Roma’ – “Siamo
perfettamente coscienti del carico che la pressione migratoria
fa pesare sull’Italia e degli sforzi di questo Paese. Nessuna
delle parole pronunciate dalle autorità francesi ha ovviamente
rimesso in discussione tutto questo, né la necessità di
coordinarci strettamente fra europei”. Lo ha detto un
portavoce del Quai d’Orsay rispondendo oggi a una domanda
sulle proteste dell’Italia dopo le parole pronunciate ieri da
Parigi sul caso Aquarius.

Merkel, ‘sosteniamo Roma, non può essere sola’ – “L’Italia per
la sua posizione geografica è particolarmente esposta a un
numero grande di profughi e di migranti. Noi siamo dell’idea
che nessun paese dovrebbe esser lasciato solo con questo
compito. Per questo sosteniamo l’Italia, e la riteniamo un
importante partner nella ricerca di una soluzione europea”. Lo
ha detto il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert,
rispondendo a una domanda sulla cooperazione lanciata da
Sebastian Kurz, stamattina nella capitale tedesca, fra Vienna
Roma e Berlino.

“Credo che oltre l’Italia molto esposta alla migrazione, ci
siano anche la Grecia e la Spagna in una certa misura, e
quindi ritengo che vi debbano essere più di una cooperazione
del genere”, ha affermato Merkel rispondendo a una domanda su
“l’asse dei volenterosi”, lanciata da Sebastian Kurz a
Berlino, in conferenza stampa con il ministro Horst Seehofer,
fra Germania, Austria e Italia.

Tajani,polemiche fra Stati solo beghe inutili – Sui migranti
“chiedo alla Commissione e al Consiglio di agire. Le polemiche
fra gli Stati non servono a nulla, sono soltanto delle piccole
beghe che non risolvono e rischiano di provocare effetti
nefasti nell’intera Ue”. Lo ha detto il presidente del
Parlamento Antonio Tajani aprendo il dibattito in plenaria
sulle migrazioni. “Prendete con grande serietà la richiesta
del Parlamento europeo. Noi non intendiamo rimanere in
silenzio e fare il ruolo di passacarte, ma essere protagonisti
di un problema storico per l’Ue”, ha aggiunto Tajani.
L’intervento di Salvini in Senato – “Non abbiamo niente da
imparare da nessuno in termini di solidarietà. La nostra
storia non merita di essere apostrofata in questi termini da
esponenti del Governo francese che spero diano scuse”, ha
detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini nella sua
informativa al Senato, il quale in seguito ha detto: “Senza
scuse ufficiali Conte fa bene a non andare a Parigi”. Sui
migranti Italia isolata? “Non siamo mai stati così centrali ed
ascoltati – ha detto il ministro dell’Interno, riferendo dei
vari colloqui avuti con i colleghi di altri Paesi europei: “Se
l’Europa c’è batta un colpo ora o taccia per sempre, c’è
un’attenzione che mai c’era stata prima, è l’occasione per
giocarsi bene le carte”.”Non voglio che bambini vengano messi
su un gommone e muoiono nel Mediterraneo – ha aggiunto Salvini
– perchè qualcuno li illude che in Italia c’è lavoro e casa
per tutti. Sono stufo”. “Ringrazio la Spagna e ringrazio il
buon cuore del presidente Sanchez. Mi auguro e spero che
eserciti la sua generosità anche nelle prossime settimane,
avendo spazio per farlo”, ha detto Salvini ricordando che
l’Italia accoglie 170mila migranti e la Spagna 16mila.

Storico vertice Trump – Kim
Jong-un:   “Al   lavoro   per
completa denuclearizzazione”
Impegno per lavorare a una completa denuclearizzazione della
Corea del Nord. E’ uno dei dei punti emersi dallo storico
incontro tra il presidente Usa Donald Trump e il leader
nordcoreano Kim Jong-un. “Il mio incontro con Kim è stato
onesto, diretto e produttivo”, ha detto il presidente Usa
nella conferenza stampa al termine dell’incontro. Un vertice
“storico”, ha osservato, dal quale deriva un “messaggio di
pace”. “Le sanzioni – ha fatto sapere – rimarranno in vigore
fino alla completa denuclearizzazione”. “Parliamo – ha
assicurato Trump – di denuclearizzazione completa della Corea
del Nord e sarà verificata”.

L’incontro tra Donald Trump e Kim Jong-un è avvenuto poco dopo
le 9 (le 3 in Italia) con un copione scenico e hollywoodiano:
il presidente Usa e il leader nordcoreano si sono ritrovati
sul patio del Capella Hotel, sull’isola di Sentosa,
attraversando due porticati opposti. “Abbiamo avuto un
incontro storico, abbiamo deciso di lasciarci il passato alle
spalle, abbiamo firmato un documento storico, il mondo vedrà
un importante cambiamento”, ha detto il leader nordcoreano Kim
Jong-un. Poi la firma di un documento congiunto (prima della
quale uno 007 nordcoreano ha controllato la penna) con il
presidente Usa Donald Trump dopo il vertice a Singapore.
“Vorrei esprimere gratitudine al presidente Trump per aver
fatto accadere questo incontro”, ha aggiunto Kim. Trump e Kim
si sono impegnati a “lavorare verso la completa
denuclearizzazione della penisola coreana” facendo sforzi
congiunti per “costruire una pace duratura e stabile”. Lo
prevede il documento firmato dai leader, in cui si menziona
l’avvio di “nuove” relazioni” tra Usa e Corea del Nord. Trump
ha promesso, per accompagnare il processo, “garanzie sulla
sicurezza”.

Il   processo   di   denuclearizzazione    della   Corea   del
Nord inizierà “molto velocemente”, detto il presidente
americano Donald Trump dopo la firma del documento congiunto
con il leader nordcoreano Kim Jing Un.

La Cina accoglie con favore il primo incontro assoluto tra Usa
e Corea del Nord, tra Donald Trump e Kim Jong-un, esprimendo
l’auspicio che le parti possano lavorare insieme per la
denuclearizzazione della penisola. Il summit ha “un importante
e positivo significato, e ha dato via a una nuova storia”, ha
commentato il ministro degli Esteri, Wang Yi. L’invito alle
parti, inoltre, è di risolvere i nodi sulla sicurezza
attraverso “colloqui paritari”.

Con il tappeto rosso sistemato ovunque, i due leader dei due
Paesi si sono stretti la mano per la prima da 70 anni avendo
come sfondo le bandiere dei due Paesi: è durata più di 10
secondi, con Trump che ha rafforzato il contatto col giovane
leader poggiando brevemente anche la mano sinistra sul braccio
destro di Kim.

“Nice to meet you Mr. President“, ha detto in inglese al
tycoon il “supremo comandante”. Poi, i due si sono messi in
posa per i flash dei fotografi e e telecamere per immortalare
lo storico momento. “E’ un onore essere qui”, ha detto Trump
prima di dare il via al faccia a faccia assistito dai soli
interpreti e durato circa 40 minuti, anticipando di avere con
lui una “relazione formidabile”. Ha detto di sentirsi
“veramente bene”, avendo Kim seduto sulla poltrona alla sua
sinistra. “Non era facile arrivare qui… C’erano ostacoli ma li
abbiamo superati per esserci”, ha ribattuto il leader
nordcoreano.

Alla fine del colloquio, mentre si spostavano in un’altra sala
per il meeting allargato, Trump ha avuto il tempo per una
battuta a uso dei media: è andato “molto, molto bene”, ha
affermato, anticipando che i due già hanno una “eccellente
relazione”.

Alla riunione, dedicata alla questione del nucleare, hanno
preso parte anche il segretario di Stato Mike Pompeo, il capo
di gabinetto John Kelly e il consigliere sulla Sicurezza
nazionale John Bolton; mentre per la parte nordcoreana, il
braccio destro del leader Kim Yong-chol, il ministro degli
Esteri Ri Yong-ho e Ri Su-yong, presidente della Commissione
diplomatica della Suprema assemblea del popolo.

Con Kim Jong-un “risolveremo un grande problema, un grande
dilemma”, ha detto Trump sul nucleare con il leader
nordcoreano, assicurando che “lavorando insieme ce ne faremo
carico“.

Tra sorrisi, strette di mano e atmosfera cordiale, il meeting
ha ceduto il testimone al pranzo di lavoro dove sono
proseguire le conversazioni. Un menù a base di sapori asiatici
e occidentali. Come antipasti sono previsti un cocktail di
gamberetti con insalata di avocato, kerabu’ di mango verde
condito con miele di lime e piovra fresca, cetriolo ripieno
alla coreana (Oiseon). Poi di due leader si sono concessi una
breve    passeggiata:     “Abbiamo    fatto   un   sacco    di
progressi, l’incontro e’ andato meglio di quanto chiunque
potesse aspettarsi“, ha detto Trump. Poi, il siparietto. Il
tycoon ha mostrato al leader ‘the beast’, la macchina
presidenziale del presidente americano. Il tycoon, nel
singolare siparietto, ha aperto anche lo sportello. Attesa,
inoltre, la firma di un documento.

“Ci saranno sfide davanti ma lavoreremo con Trump. Supereremo
tutti i tipi di scetticismo e le speculazioni su questo summit
– ha detto Kim secondo quanto si è appreso – e credo che
questo sarà un bene per la pace”. “Li risolveremo… e non vedo
l’ora di lavorare con lei”, ha replicato Trump.

Pericolo                 onde
elettromagnetiche: La Francia
verso il divieto di uso
cellulari e smartphone nelle
scuole
La Francia potrebbe mettere presto al bando cellulari e
smartphone dalle scuole di ogni ordine e grado. L’Assemblea
Nazionale infatti oggi ha approvato la proposta di legge
presentata da ‘En Marche’, il partito di Emmanuel Macron, che
prevede che, salvo luoghi e condizioni speciali, a partire dal
prossimo settembre sia vietato l’utilizzo dei telefonini da
parte degli studenti di tutte le scuole del Paese.

La legge, che ora dovrà essere approvata
al Senato, intende inviare un segnale
alla società, ha affermato il ministro
dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer
La misura, che Macron aveva promesso durante la campagna
elettorale, è destinata ad avere un effetto su tutte le
famiglie francesi, dal momento che, secondo dati relativi al
2016 riportati dal sito di Le Figaro, il 93% dei ragazzi tra i
12 ed i 17 anni hanno un telefono portatile. Oltre, ad un
problema di natura sociologica i telefonini e strumenti che
emettono onde elettromagnetiche, come wi-fi sono considerati
da molti come dannosi per la salute. Ma, come spesso capita
per interessi economici e qualche volta per una eccessiva
superficialità delle    persone   viene   sottovaluto      questo
probabile pericolo.

Doveroso ricordare un recentissimo studio
pubblicato sul nostro giornale:

L’incidenza dei tumori cerebrali maligni e aggressivi in
Inghilterra è più che raddoppiata negli ultimi 10 anni: il
tasso di casi di glioblastoma è salito da 2,4 a 5 ogni 100.000
persone tra il 1995 e il 2015, secondo uno studio pubblicato
sul ‘Journal of Environmental and Public Health’. E se i dati
analizzati nella ricerca riflettono solo le statistiche e non
fanno luce sul perché queste tendenze potrebbero essersi
verificate, i ricercatori indicano alcuni possibili fattori
che potrebbero aver avuto un ruolo: fra questi, l’uso del
telefono cellulare. Confrontando i casi registrati nel 2015
con quelli del 1995, i ricercatori hanno scoperto che ci sono
stati in media 1.548 tumori aggressivi in più ogni anno.

La ricerca italiana sul pericolo tumorale
dovuto da esposizione a radiofrequenza
Qualche mese fa anche una ricerca italiana aveva puntato il
dito sull’aumento di tumori dovuto all’esposizione alle
radiazioni a radiofrequenza, emesse da ripetitori della
telefonia mobile e a quelle, più dirette sull’organismo,
emesse dai cellulari. Anche la ricerca di qualche settimana fa
dell’Istituto Ramazzini di Bologna, attraverso il Centro di
ricerca sul cancro ‘Cesare Maltoni’ , parla chiaro: l’aumento
delle patologie oncologiche è di circa l’1,4%, sia per i
ripetitori che per i cellulari. Una crescita contenuta, ma se
si pensa al numero di persone esposte, il numero di individui
che rischiano di ammalarsi è elevato. Da qui gli appelli dei
ricercatori. Da una parte all’industria “perché, per quanto
riguarda i telefonini, investa non solo nel miglioramento
della tecnologia, ma anche in strumenti di salvaguardia. Per
esempio: gli auricolari, riconosciuti come strumento per
ridurre    l’impatto    delle    emissioni    sull’organismo
dell’utilizzatore, potrebbero essere migliorati. Oggi li
ritroviamo con i fili ingarbugliati nella borse e nelle
tasche, inutilizzabili. Renderli di più facile uso sarebbe un
passo avanti”. Adesso tocca agli altri paesi!

Marco Staffiero
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