Location Based Services Prospettive tecnologiche e di mercato - di Marco Pancotti
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Location Based Services Prospettive tecnologiche e di mercato di Marco Pancotti In collaborazione con Destinazione >> ....
Tavola dei contenuti 1. La localizzazione: una novità tutta da esplorare ....................................................... 3 2. I Location Based Services......................................................................................... 5 2.1. I servizi legati alla sicurezza ........................................................................... 6 Il servizio E911 ....................................................................................................6 La localizzazione dei bambini ..............................................................................7 La localizzazione di persone con problemi senili.................................................9 Il supporto a persone a rischio di crisi con perdita di coscienza ........................10 La localizzazione degli animali domestici ..........................................................10 2.2. Servizi di marketing “one-to-one” ................................................................. 11 2.3. Servizi di utilità generale e di intrattenimento basati sulla localizzazione............................................................................................... 11 3. La problematica della privacy.................................................................................. 12 4. Le infrastrutture necessarie per lo sviluppo dei servizi Location Based ................. 14 5. Prospettive di mercato............................................................................................. 14 6. Glossario ................................................................................................................. 17 Pagina 2 di 19
1. La localizzazione: una novità tutta da esplorare Uno dei modi che gli analisti utilizzano per cercare di prevedere le evoluzioni nel mercato dell’Information Technology è quello di esaminare le discontinuità intervenute nel recente passato e di valutarne le potenzialità in termini di “cambiamento di paradigma”. L’innovazione, infatti, avviene in modo discontinuo. Anni, se non decenni, di progressivi e continui miglioramenti in una determinata tecnologia vengono spesso annullati dall’introduzione di una discontinuità rivoluzionaria, che cambia le regole del gioco ed azzera il valore di un approccio ad un problema per far esplodere le potenzialità di un approccio innovativo, solitamente migliore del precedente per ordini di grandezza, sia in qualità che in quantità. Gli esempio più classici, al di fuori dell’informatica, possono essere l’automobile contro il cavallo, l’aereo contro il treno, il telefono contro il telegrafo, ecc. Per fare esempi più recenti, e più attinenti all’informatica, si pensi a cosa è stato negli anni 80 il Personal Computer, che ha cambiato il modo di rapportarsi a quello che un tempo veniva pomposamente chiamato Sistema di Elaborazione e di Calcolo. Oppure si pensi a cosa è stata Internet negli anni 90, durante i quali è cambiato il modo in cui nel mondo è fruibile l’informazione. Vi sono però continuamente discontinuità meno clamorose, ma dagli effetti importanti, se non altro in mercati verticali. Si pensi, ad esempio, al campionamento digitale del suono e dell’immagine, che ha fatto sparire la riproduzione analogica (quella su dischi di vinile e sulle cassette VHS, per intenderci) dando spazio ai CD, ai DVD ed al fenomeno MP3 e del formato DIV-X con cui un intero film può essere contenuto in meno di un GigaByte, ed essere quindi riprodotto in un CD dal costo di mezzo Euro. Oppure si pensi ai cristalli liquidi, che riducendo di circa dieci volte l’ingombro, il peso ed il consumo di un video hanno permesso prima la nascita dei computer portabili, e poi la nascita di device sempre più piccoli come i Personal Organizer e, più recentemente, lettori di Mp3 e di immagini come i recenti iPod della Apple. Pagina 3 di 19
Identificare le discontinuità nel mercato dei servizi è più difficile, ma, recentemente, ve n’è una che balza agli occhi se solo si riflette su una delle conseguenze del diffondersi della telefonia cellulare e dello sviluppo della tecnologia GPS. Da qualche anno, infatti, esiste la possibilità di conoscere con elevata precisione la localizzazione di un oggetto o di una persona, non solo in modo periodico ma in modo continuo. Ovviamente, nel passato, il problema del sapere dove si trovassero persone o beni ad alto valore è stato sempre gestito, sia pure con metodi semplici. Le navi comunicavano via radio, ad intervalli sistematici, il loro punto, rilevato con metodi antichi, ma per questo non meno efficaci, come il sestante. I trasportatori comunicavano, magari via telex, ogni partenza ed ogni arrivo, e le persone facevano la solita chiamata rassicurante a casa mentre erano in viaggio. Però, come già detto, si trattava sempre di conoscenze puntuali, ad intervalli di tempo e di spazio predefiniti, non di una rilevazione continua. Oggi la combinazione di un ricevitore GPS, in grado di farsi dare dai satelliti la propria posizione, unita alla possibilità di trasmettere la posizione stessa via GPRS o UMTS, cioè con tecnologie cosiddette “always-on”, sempre attive, permette una continuità informativa così diversa da rendere possibili applicazioni altrimenti impensabili. E l’uso del GPS non è sempre indispensabile. Per determinate applicazioni, infatti, è possibile utilizzare la localizzazione che ogni provider di telefonia mobile conosce di ogni SIM a lui associata. La tecnologia della telefonia mobile, sia essa tradizionale o UMTS, prevede infatti la ripartizione del territorio in “celle”. Ogni cella è servita in via principale da una determinata antenna mentre, ad intervalli regolari, ogni telefono acceso trasmette al proprio provider un impulso per informarlo della sua presenza. I computer dei provider sanno quindi, in ogni momento, dove si trova una determinata SIM in quanto il segnale è ricevuto da una specifica antenna. L’approssimazione è dell’ordine delle centinaia di metri, ma per certe applicazioni può bastare. Del resto basti pensare a quanto spesso la cronaca nera ci informi del fatto che l’autore di un reato è stato catturato grazie al fatto che si era impadronito del telefono cellulare della vittima, lasciando una traccia digitale estremamente evidente. Quello che i giornalisti chiamano “l’esame dei tabulati della Telecom” altro non è che una inquiry di tutte le rilevazioni di un certo numero telefonico. Non esce nessun tabulato, ma una serie di coordinate che, mappate in termini geografici, possono dare informazioni preziosissime a polizia e carabinieri. Da alcuni anni ci si interroga su come sfruttare questa possibilità, soprattutto per ciò che riguarda le persone. Si tratta infatti di un’informazione che non era mai stata disponibile in passato. Pagina 4 di 19
E’ dai tempi molto antichi che si cerca di contare le persone e di determinarne il posizionamento geografico di massima (la narrazione evangelica parla di un censimento nell’anno zero organizzato dall’impero Romano proprio per avare dati certi sulle popolazioni dei territori dominati), ma mai si era data l’opportunità di poter sapere dove si trovi con precisione una certa persona in ogni momento. Gli scenari che si aprono sono diversi ed inesplorati. Invitiamo il lettore a dimenticare, per ora, l’ovvia preoccupazione sulla violazione della privacy. Se ne parlerà più avanti, in quanto il tema non è certo irrilevante. Ma, almeno per ora, proviamo ad affrontare il tema senza remore, come un esercizio intellettuale. Infatti, almeno per ora, nel nostro paese, si tratta per lo più solo di un esercizio intellettuale, in quanto lo sfruttamento delle potenzialità di questa possibilità tramite servizi specifici non è ancora iniziata. Diversa è invece la situazione in altri paesi, dove ormai da anni si parla dei cosiddetti Location Based Services (LBS), cioè dei servizi che traggono buona parte del loro valore dalla manipolazione dell’informazione relativa alla localizzazione di una persona o di un oggetto. In questo articolo mi limiterò a trattare il tema della localizzazione delle persone, ben più intrigante e dibattuto di quello sul tracciamento degli oggetti. Per altro, nell’ambito della localizzazione degli oggetti, dei servizi di tipo LBS esistono già, essenzialmente legati alla sicurezza di auto e di camion tramite posizionamento satellitare. 2. I Location Based Services L’informazione relativa alla localizzazione di una persona può essere usata in diversi modi. Per una prima segmentazione di mercato, possiamo distinguere tra: • Servizi destinati alla sicurezza delle persone stesse, dei propri familiari e degli animali domestici. • Servizi d’informazione che sfruttino la conoscenza della localizzazione per dare specificità e valore all’informazione stessa. • Intrattenimento e comunicazione sociale. Pagina 5 di 19
2.1. I servizi legati alla sicurezza Si tratta sicuramente dell’impiego più attraente della tecnologia di localizzazione in quanto il suo beneficio è indiscutibile. Conoscere la posizione di una persona potenzialmente in pericolo aumenta enormemente la possibilità di prestare soccorso e la tecnologia LBS è essenziale, in questo contesto, in quanto non è detto che la persona in pericolo sia in grado di comunicare il proprio stato con mezzi tradizionali. Esaminiamo alcuni casi di impiego dei Location Based Services nel mondo, finalizzati alla sicurezza. Il servizio E911 E911 è una sigla che sintetizza il termine “Enhanced 911”. Il numero 911 è, in tutti gli Stati Uniti, il numero da chiamare in caso di emergenza, come da noi il 113. In America una chiamata al 911 con un telefono fisso viene dirottata sul più vicino PSAP (Public Safety Answering Point, o punto pubblico di risposta per la sicurezza) che a sua volta lo gira al servizio più appropriato dopo aver rilevato l’esatta ubicazione del numero chiamante. Dal 1996 la FCC (Federal Communication Commission) ha deliberato che anche i provider di telefonia mobile dovessero essere in grado di comunicare la localizzazione dell’apparato al PSAP senza richiedere alcuna sottoscrizione di uno specifico servizio. Secondo le specifiche in vigore in USA, ogni cellulare venduto nel loro territorio deve essere in grado di essere localizzato con un errore massimo di 100 metri. E’ responsabilità dei carrier predisporre l’infrastruttura necessaria perché questo possa avvenire. L’utilità di questo servizio è evidente. Si pensi ai casi di incidente o malore, dove spesso, a causa dello stato in cui ci si trova, a stento una persona riesce a inviare la richiesta di aiuto. In quelle condizioni è impossibile che la persona riesca anche a dare indicazioni precise sulla propria localizzazione. Un’automobile caduta in un dirupo, ad esempio, evento non raro nelle zone montagnose, può essere quasi invisibile, soprattutto di notte, e solo la sua localizzazione può permettere ai soccorsi di essere tempestivi. Si noti che il servizio è pensato per garantire la riservatezza. La localizzazione avviene solo in seguito ad una chiamata al 911, non su iniziativa esterna. Questo, ovviamente, limita le potenzialità del servizio, ma non ha controindicazioni in termini di tutela della privacy. Pagina 6 di 19
La localizzazione dei bambini Ogni anno, nel mondo, circa 800.000 bambini sfuggono al controllo dei loro genitori. E’ l’equivalente di un bambino ogni 40 secondi. Negli Stati Uniti, dove esiste un ente, il Nismart (http://www.ncjrs.org/html/ojjdp/nismart/04/), specificatamente dedicato allo studio di questo fenomeno, nel 1999 sono stati denunciati alla polizia 357.600 casi di smarrimento. Per fortuna la maggior parte di loro viene ritrovato entro poche ore, in quanto si era trattato di un semplice smarrimento temporaneo. Le stime del Nismart dicono comunque che, anche quando il bambino viene immediatamente ritrovato, nel 70% dei casi si è trovato in condizioni di pericolo, se non altro per un breve periodo. Purtroppo circa 5.000 di loro, ogni anno, non vengono più ritrovati, o vengono ritrovati morti. E’ un numero agghiacciante, soprattutto se si pensa al fatto che oltre alla vittima principale, vengono distrutte anche le vite dei parenti. Se già difficile è rassegnarsi alla scomparsa di un figlio in caso di incidente o malattia, impossibile risulta continuare a vivere normalmente sapendo che il proprio figlio potrebbe essere ancora vivo ma ridotto allo stato di schiavitù in mano a sconosciuti. Prevenire un rapimento è sostanzialmente impossibile. Una larga parte di questi avviene o per iniziativa di un parente, o di una persona vicina alla famiglia, magari incaricata della sua custodia. Ciò non toglie che si possa quanto meno combattere l’allontanamento involontario, molto frequente e non scevro di pericoli, soprattutto nelle zone di campagna. Nei paesi dove esiste una infrastruttura di Assisted-GPS (di cui si parlerà in seguito) sono stati introdotti sul mercato dei dispositivi in grado di fornire la localizzazione di un bambino e di favorirne la sua richiesta di aiuto. A titolo esemplificativo, riportiamo la foto di un dispositivo in vendita negli Stati Uniti dove, ovviamente, è possibile sfruttare l’esistenza del servizio E911. Pagina 7 di 19
Come si può vedere si tratta di un orologio con colori sgargianti e immagini adatte ad un’utenza infantile, dotato di un GPS integrato, in grado di fornire la localizzazione con la precisione di pochi metri, e di due bottoni che, premuti contemporaneamente, lanciano un allarme al 911. Un servizio diverso, ma in grado di rispondere alle ansie di molti genitori, è invece fornito in Inghilterra dalla società inglese mTrack, con la collaborazione di tutti i principali carrier Inglesi. Il principio su cui si basa è che, a richiesta dell’interessato, un certo telefono risponda al cosiddetto “ping”. Il “ping” è un termine tecnico che sta ad indicare l’invio di un piccolo insignificante segnale diretto ad un elemento ricevente (come fosse una pallina da ping-pong lanciata contro un muro). L’elemento ricevente risponde con un altrettanto piccolo ed insignificante segnale, da cui, però, si può trarre l’indicazione del fatto che il ricevente esiste ed è in ascolto. Il servizio predisposto da mTrack prevede che nel segnale di risposta vi sia anche la localizzazione, in termini di cella rispondente, fornita dal provider. Pagina 8 di 19
La localizzazione è trasformata da un servizio Web in termini di mappa, con l’indicazione della posizione approssimativa del cellulare di risposta. Il genitore può quindi chiamare il sito Web della società che offre il servizio e, una volta autenticatosi, chiedere la localizzazione del proprio figlio in quel momento, vedendo comparire sulla proprio video la mappa di localizzazione. Grazie alla disponibilità di telefoni cellulari dotati di ampi schermi, l’informazione può essere richiesta anche da un dispositivo mobile, evitando quindi la necessità di dover essere davanti ad un computer. Il servizio risponde all’ansia di certi genitori senza essere invasivo rispetto al figlio, che non viene “chiamato”. Il “ping” avviene infatti con modalità tali da non richiedere nessuna azione da parte del ricevente. La localizzazione di persone con problemi senili. Il progressivo aumento dell’aspettativa media di vita, ed il contemporaneo disgregarsi del modello di famiglia patriarcale, hanno reso ancora più evidente la drammaticità dei problemi legati alle varie forme di malattie senili. Una delle malattie più devastanti è sicuramente l’Alzheimer. Nel mondo i malati di Alzheimer accertati sono circa 18 milioni, di cui circa 500.000 in Italia. Ciò significa che più di un milione di persone solo nel nostro paese sono coinvolte nel problema del dare protezione ad un anziano privo delle normali capacità mentali, per un periodo cha generalmente va dagli otto ai vent’anni. E questo dato, se non si scoprirà una cura efficace, è destinato raddoppiare entro i prossimi vent’anni. Poiché poche delle famiglie coinvolte hanno le disponibilità economiche per poter accudire al malato in maniera continua, vi è la necessità di poter seguire gli spostamenti delle persone anziane nel caso queste riescano ad uscire di casa e, inevitabilmente, si perdano. Per questo motivo, in alcuni paesi sono stati prodotti dispositivi applicabili in modo sostanzialmente ineliminabile alla persona anziana, in grado di attivarsi automaticamente Pagina 9 di 19
in caso di allontanamento rispetto ad una fonte radio situata in casa. Una volta attivato, il dispositivo comincia a trasmettere ogni 30 secondi la localizzazione della persona ad un centro servizi che allarma parenti e polizia locale in modo da permettere un immediato ritrovamento. Il supporto a persone a rischio di crisi con perdita di coscienza Un altro dei casi in cui i Location Based Services si possono dimostrare estremamente utili è quello in cui il fruitore del servizio sia cardiopatico, diabetico o comunque afflitto da una malattia che lo pone a rischio di perdita di coscienza. Anche in questo caso la possibilità di dare un allarme di propria iniziativa svanisce, e la persona può essere aiutata solo dall’intervento di terzi. Esistono già sul mercato dei corpetti che, indossati dal paziente, rilevano con sistematicità dati come battito cardiaco, sudorazione, ecc, che permettono non solo di inviare un allarme preventivo alla persona stessa qualora vi sia un rischio di crisi, ma anche di fornire un ausilio nel momento in cui vengono prestati i soccorsi. I fornitori di queste apparecchiature stanno oggi introducendo, nei paesi dove i Location Based Services sono erogabili, dei rilevatori A-GPS che vengono accesi in caso di allarme, permettendo quindi l’attivazione del soccorso anche a paziente incosciente e solo. La localizzazione degli animali domestici Una delle applicazioni più bizzarre del Location Based Service è il ritrovamento di animali domestici smarriti. Nella foto a lato si può vedere un esempio di dispositivo commercializzato in Svizzera e destinato ad essere collocato sul collare di un cane. In caso l’animale si smarrisse il padrone può inviare un SMS con un testo speciale al centro servizi del fornitore. Quest’ultimo avvia una connessione al device attivandone il dispositivo GPS di localizzazione. Le coordinate di posizionamento del cane vengono così restituite al padrone sempre via SMS, facilitando il ritrovamento dell’animale. Pagina 10 di 19
In ogni momento, comunque, il cane può essere localizzato da Internet, in modo da poterne seguire gli spostamenti, e la comunicazione tra padrone e centro servizi può avvenire anche tramite una semplice telefonata. 2.2. Servizi di marketing “one-to-one” La localizzazione del potenziale cliente apre possibilità nuove nel marketing one-to-one. Supponiamo, ad esempio, che sia disponibile un servizio Location Based per amanti della buona cucina. Una persona potrebbe iscriversi e, quando in viaggio, potrebbe chiedere al service provider di indicargli un buon ristorante nelle vicinanze. Il provider, facendosi dare dal telefono cellulare la localizzazione, potrebbe non solo indicargli l’indirizzo ed il nome dei migliori locali della zona, ma anche mandargli sul video del telefonino una mappa con l’indicazione del percorso da fare per raggiungere la destinazione a piedi, con l’auto o con i mezzi pubblici. Lo stesso principio può valere per l’offerta di spettacoli, di club specializzati o di qualunque altro bene o servizio verso cui il potenziale cliente ha manifestato interesse. E’ evidente che ben diverso è cercare di capire dove ci si trova e poi provare, con strumenti come le pagine gialle, ad individuare il servizio desiderato più vicino, dal lasciare che questo compito lo assolva un computer dopo che è avvenuta una localizzazione automatica. Allo stesso tempo la risposta ad un’esigenza informativa, una volta localizzata, può essere molto più utile in quanto già ottimizzata rispetto alle necessità di spostamento. 2.3. Servizi di utilità generale e di intrattenimento basati sulla localizzazione Svariati servizi sono stati pensati per l’intrattenimento o la semplice informazione tra amici o parenti. La società americana uLocate, con sede a Boston ha sviluppato un servizio di tracking della localizzazione familiare. Ogni membro della famiglia può, accedendo al sito di uLocate, venire a conoscenza dell’attuale localizzazione degli altri membri della stessa famiglia. Inoltre il sistema, se adeguatamente programmato, può tenere traccia degli spostamenti effettuati nell’ultima settimana o nell’ultimo mese, e può avvisare quando un membro della famiglia lascia una determinata localizzazione (ufficio, scuola, casa, ecc.). Pagina 11 di 19
Circa 1000 famiglie, al momento, hanno sottoscritto il servizio, che comprende, tra l’altro, la possibilità di sapere a che velocità sta guidando la persona chiamata, con il chiaro scopo di prevenire comportamenti pericolosi da parte dei figli al volante. Un video su questo servizio, che sarebbe sicuramente impopolare tra i nostri ragazzi, è esaminabile all’indirizzo http://easylink.playstream.com/taa/taanextel0820.wvx Un servizio più semplice, basato sostanzialmente sullo stesso principio, consiste nel dare la possibilità ad un gruppo di amici di aprire, presso un service provider, una cosiddetta “buddy list”, cioè una lista di conoscenti. Una volta membro della buddy list, l’utente potrà avvisare ed essere avvisato circa la vicinanza di persone appartenenti alla stessa lista. Immaginiamo, ad esempio, che un gruppo di soci dello stesso circolo di scacchi decidano di creare una loro buddy list. Se per caso due di loro si dovessero trovare, per motivi di lavoro, nella stessa città verrebbero automaticamente avvisati della loro vicinanza, in modo tale da potersi incontrare e giocare tra di loro. Questo servizio, nei paesi dove è già erogato (prevalentemente USA e Nord Europa) raccoglie un notevole interesse da parte soprattutto dei teen-ager, che amano ritrovarsi appena possibile e fare gruppo in ogni circostanza. Qualcuno, ad esempio in Islanda, ha provato anche ad organizzare giochi di ruolo basati sul fatto che, in certe fasi del gioco, le possibili mosse di un giocatore dovessero obbligatoriamente avvenire in una certa zona della città, in modo da favorire l’incontro tra i giocatori e la loro socializzazione. Un altro servizio di utilità generale sperimentato in USA è legato al traffico. Gli utenti del servizio sono avvisati qualora, in loro prossimità si fosse verificato un incidente stradale o, comunque, un intasamento nella rete stradale. Gli utenti, prevalentemente persone che viaggiano molto per motivi di lavoro, possono così prendere percorsi diversi rispetto a quelli abituali. 3. La problematica della privacy Il lettore sarà probabilmente, a questo punto, preoccupato dalla prospettiva dell’emergere di un’offerta di servizio che, potenzialmente, potrebbe costituire una costante e fastidiosa violazione della privacy. Pagina 12 di 19
L’idea che i propri movimenti possano essere tracciati è irritante, e potrebbe portare ad un rifiuto a priori dell’idea stessa di Location Based Service. E’ importante, al riguardo, fare tre considerazioni: La prima è che SIAMO GIÀ TUTTI TRACCIATI, che lo si voglia o no. Chiunque possieda un cellulare (e chi non lo possiede?) lascia una indelebile traccia sui computer del proprio provider telefonico, che, al momento, è utilizzabile solo dall’autorità giudiziaria. Se la preoccupazione è di natura “politica”, quindi, siamo rischio da almeno dieci anni. Chi frequenta luoghi inopportuni con il cellulare in tasca è già oggi potenzialmente ricattabile dal potere costituito (sempre che questa sia una prospettiva plausibile nell’Italia del 2000). Quindi, visto che i dati che ci riguardano sono già disponibili per polizia e carabinieri, perché non utilizzarli per qualcosa che sia utile anche a noi stessi? Se invece la preoccupazione è di tipo pratico, allora vale la seconda considerazione. Il quadro normativo Europeo prevede che i servizi di questo tipo, che trattano dati sicuramente sensibili, siano erogabili solo sulla base di una esplicita richiesta da parte dell’utente stesso. Si tratta del cosiddetto “opt-in”, termine di derivazione americana che sta ad indicare l’accettazione di un servizio come scelta attiva e frutto di un atto di volontà. L’opt-in è normalmente anteposto all’opt-out, che prevede che l’utente debba indicare il desiderio di essere escluso da un servizio che, altrimenti, gli verrebbe automaticamente erogato. Negli USA il quadro normativo è normalmente orientato verso l’opt-out, che favorisce lo sviluppo del business in quanto è molto più facile sviluppare un servizio quando il destinatario deve chiedere di esserne escluso, rispetto a quando il destinatario deve chiedere di esserne ammesso. Nel caso dei servizi Location Based, invece, anche negli USA si è preferito andare verso l’opt-in, in quanto gli stessi fornitori di servizio si sono resi conto che, altrimenti, il rifiuto sarebbe stato radicale e di massa. La terza considerazione è che la mancanza di un quadro normativo adatto al contenimento degli effetti negativi di una determinata pratica non deve distogliere dal valutare con attenzione le potenzialità in essere. Quando in Italia furono fatti i primi trapianti d’organo, la normativa non prevedeva il concetto di morte cerebrale, per cui i medici dovettero muoversi in un contesto legale contraddittorio. Fu proprio lo sviluppo della pratica del trapianto a far nascere un nuovo concetto di morte, grazie al quale si può garantire una cura a chi ha bisogno di un organo senza ledere i diritti di chi la vita sta abbandonando. Pagina 13 di 19
Allo stesso modo è plausibile che lo sviluppo del Location Based Services conduca alla nascita di uno specifico impianto legislativo che tuteli la privacy di chi non vuole alcun servizio, permettendo allo stesso tempo, a chi desidera poterne fruire, di poterlo far senza subire abusi o sciocche limitazioni. In conclusione, è interesse di tutti che i servizi basati sulla localizzazione si sviluppino in un clima di serenità e senza polemiche. Saranno quindi gli stessi fornitori, come sta succedendo in tutti i paesi dove qualcosa già si muove, a preoccuparsi che il tutto avvenga nel rispetto della privacy. 4. Le infrastrutture necessarie per lo sviluppo dei servizi Location Based Perché possa svilupparsi adeguatamente un mercato di Location Based Services non sempre basta la volontà e la fantasia dei fornitori di servizi. Alcuni servizi, in particolare quelli dove il posizionamento è basato su GPS, hanno bisogno, per poter essere erogati in modo rapido, economico ed efficiente, di una infrastruttura di antenne che permetta di realizzare il cosiddetto A-GPS (Assisted GPS). Negli USA questa struttura è presente in quanto necessaria per poter effettuare in modo efficace la localizzazione E911, ed è stata realizzata dagli stessi carrier. In Europa, in mancanza di una legislazione simile in termini di sicurezza, è improbabile che qualcuno investa solo in vista delle prospettive legate al business normale. Rimane quindi il posizionamento basato su sulle celle telefoniche a cui, nel tempo, potrebbe affiancarsi la rete Wi-Fi che, da noi, è in ritardo di circa cinque anni. 5. Prospettive di mercato Già a inizio del decennio si era sviluppato un dibattito inteso a stimare le potenzialità di questo mercato. La frase più gettonata era “le possibilità sono così tante che solo la fantasia può esserne il limite” . In realtà le cose non sono andate come molti speravano. Le ragioni delle difficoltà sono diverse, e possono essere così elencate: Pagina 14 di 19
• Le infrastrutture necessarie per poter erogare i servizi basati su A-GPS sono disponibili solo in pochi paesi al mondo • La tecnologia GPS solo recentemente ha permesso la produzione di ricevitori con dimensioni, consumi e peso adeguati al loro uso con applicazioni riguardanti le persone, gli animali ed i piccoli oggetti. Nel passato un apparato GPS era invece utilizzabile solo per la localizzazione di grandi oggetti, come le auto e i camion. • Solo in alcuni stati degli USA (California in testa), nelle grandi città è disponibile una rete Wi-Fi così fitta da poter essere utilizzata per la localizzazione. Questa prospettiva è la più interessante in termini di costo/beneficio/validità tecnologica, ma si deve ancora sviluppare in tutti gli altri paesi. • La localizzazione basata sul tracciamento dei telefoni cellulari, che per certe applicazioni è l’unica utilizzabile, richiede la disponibilità da parte dei carrier. Purtroppo, il tipo di servizio erogabile è così innovativo da essere di difficile individuazione e comprensione anche da parte loro, che non sono per nulla attivi al riguardo. • La redditività del servizio può avvenire solo con un elevato numero di utenti. Ciò significa che dovrebbero essere necessari investimenti in grado di garantire alcuni anni di sopravvivenza in perdita. Sfortunatamente, dal 2001 in poi il capital venture si è allontanato da tutto ciò che ha sapore di Internet e di Telecomunicazioni, scottato dai bagni di sangue fatti alla fine degli anni 90. Ancor più difficile è quindi lo sviluppo di un’offerta articolata e convincente. Gli analisti, che devono già farsi perdonare un eccesso di ottimismo mostrato cinque anni fa, sono oggi molto cauti nel valutare le prospettive di questo mercato. Una serie di novità fa però pendere la bilancia verso l’ottimismo: a) la generazione di cellulari che ha dominato la scienza negli anni 90 è in lenta ma progressiva sostituzione con la generazione dei cellulari UMTS, più facili da localizzare e molto più vicini ad un computer per quanto riguarda dimensione del video e software disponibile. b) la richiesta di una infrastruttura A-GPS comincia ad essere propria di diversi settori dell’industria e dei servizi, che cercano l’ottimizzazione della logistica come strada per il recupero della redditività c) la futura disponibilità del sistema satellitare Galileo, totalmente Europeo, aprirà nuove prospettive per l’utilizzazione del tradizionale GPS. Pagina 15 di 19
d) l’accumularsi di esperienza nei contesti stranieri porterà ad un’accresciuta consapevolezza da parte dei carrier nazionali, alcuni dei quali sono già coinvolti in servizi di questo tipo in paesi stranieri non lontani dall’Italia. e) La necessità di trovare nuovi segmenti che sostituiscano gli ormai asfittici mercati tradizionali porterà molte società di software a sviluppare e sperimentare applicazioni Location Based In conclusione, è plausibile che la seconda metà dei questo decennio veda il sorgere di un’offerta LBS anche in Italia, probabilmente, all’inizio, essenzialmente concentrata sulle problematiche attinenti alla sicurezza. Pagina 16 di 19
6. Glossario LBS (Location Based Services) Servizi basati sulla localizzazione. Si tratta di servizi che, per poter essere erogati, richiedono la disponibilità dell’informazione sul luogo in cui, in quel momento, si trova una persona (normalmente l’utente stesso), un animale o un oggetto. Questa informazione è normalmente acquisita tramite posizionamento GPS o un carrier telefonico. GPS Global Positioning System. E’ a sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS, acronimo di NAVigation System with Time And Ranging Global Positioning System) Si basa su un sistema satellitare a copertura globale e continua della superficie terrestre. Un dispositivo di ricezione GPS, ricevendo il segnale proveniente da almeno 3 satelliti, può determinare la propria posizione con elevata precisione. A-GPS Assisted-GPS. Sistema di antenne posizionate sulla terra (normalmente in prossimità di strade e città) utilizzabili da dispositivi riceventi GPS per accelerare e semplificare il calcolo del proprio posizionamento SIM Subscriber Identity Module - Modulo identificativo Abbonato - è la carta intelligente inserita in ogni telefono GSM e contiene i protocolli di connessione alle linee del gestore telefonico, i dati personali dell'abbonato, i messaggi SMS e la rubrica telefonica. Galileo Si tratta di un sistema di posizionamento satellitare indipendente da quello GPS del Dipartimento della Difesa degli USA e, al contrario di questo, prevalentemente dedicato ad usi civili. La sua entrata in funzione, che prevede il lancio in orbita di una costellazione di 30 satelliti, è stata fissata per il 2008. A differenza del GPS, con cui è comunque compatibile e interoperabile, Galileo Pagina 17 di 19
trasmetterà i segnali ad almeno due diverse frequenze: in questo modo, secondo gli esperti, i ricevitori terrestri potranno correggere con più accuratezza i disturbi atmosferici e calcolare la posizione con una precisione di circa 1 metro, contro i 10-20 metri del GPS. Wi-Fi Tecnologia di collegamento wireless (senza fili) basata sulla classe di protocolli IEEE 802.11; consente la realizzazione di reti locali nelle quali i computer sono collegati fra loro (o tramite un access point che garantisce il collegamento a Internet) via radio. Pagina 18 di 19
Documento reperibile, assieme ad altre monografie, nella sezione Dossier del sito http://www.sanpaoloimprese.com/ Documento pubblicato su licenza MATE s.r.l. Pagina 19 di 19
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