CINA:PUTIN A SHANGHAI PER NEGOZIATI

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CINA:PUTIN A SHANGHAI PER NEGOZIATI
CINA:PUTIN                A  SHANGHAI PER
SUGGELLARE                  I    NEGOZIATI
BILATERALI                PER I PROSSIMI
DIECI ANNI
A Shangai nuova tappa nel partenariato globale e nella
cooperazione strategica tra le due potenze mondiali, Cina e
Russia espanderanno gli scambi bilaterali, gli investimenti
transfrontalieri e i finanziamenti e rafforzerà gli scambi per
la formulazione di politiche macro-economiche. L’obiettivo
comune è quello di intensificare e aumentare il commercio
bilaterale a 100 miliardi di dollari entro il 2015 e 200
miliardi dollari entro il 2020 rispetto ai 90 miliardi dollari
dell’anno precedente

di Cinzia Marchegiani

Shanghai (Cina) – L’oriente è sotto l’occhio indiscreto dei
partners mondiali che scrutano e monitorano la crisi asiatica
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innescata nella contesa della supremazia delle acque
territoriali nel Mar Cinese meridionale, ma non solo.

Oggi Vladimir Putin, come anticipato, si è recato in visita
ufficiale a Shangai, per stringere importanti negoziati
bilaterali con la Cina, apostrofati come i più ambiziosi per i
prossimi decenni. Il presidente della Russia, Putin e la sua
delegazione incontra al summit della Conferenza sulle Misure
di Interazione e Rafforzamento della Fiducia in Asia (Cica),
il presidente cinese, Xi Jinping e avanza importanti nonché
strategici accordi e intese tra cui il contratto per forniture
trentennali di gas russo a Pechino.

La protagonista indiscussa in questo summit tra giganti
mondiali è l’"economia" e la presenza delle quarantasei
aziende russe tra cui Gazprom, Rosneft e Novatek, che sono gli
incontrastati colossi del petrolio e gas, ne testimonia la sua
forte valenza. Lo stesso Vladimir Putin ha confermato in
un’intervista ai media cinesi che è determinato a
concretizzare con i partner cinesi gli scambi commerciali a
100 miliardi di dollari nel 2015 e a 200 miliardi nel 2020: ”
Nel 2013, il volume di scambi è stato di 90 miliardi di
dollari, la Russia oggi mette la Cina al top tra i suoi
partner commerciali esteri." La Russia vede come un’ottima
strategia i contratti per l’approvvigionamento di gas alla
Cina, alternativa che va a colmare la fornitura destinata
all’Europa che vedrà un trend negativo, poiché si prevede
un’Europa sempre meno dipendente dalla loro fornitura. I due
paesi espanderanno gli scambi bilaterali, gli investimenti
transfrontalieri e i finanziamenti e rafforzerà gli scambi per
la formulazione di politiche macro-economiche. Uno scenario
che condizionerà le macro politiche ed economiche globali
poiché sia Russia che Cina intensificheranno i rapporti per
garantire l'equilibrio negli scambi, andando ad ottimizzare la
struttura del commercio e gli investimenti reciproci nei
settori come infrastrutture di trasporto, sviluppo minerario.

Le due parti hanno promesso di approfondire la cooperazione
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nel settore petrolifero, rilanciare la fornitura di gas
naturale della Russia alla Cina il più presto possibile e lo
sviluppo congiunto di miniere di carbone in Russia. In agenda
sarà inserita anche la costruzione congiunta delle centrali
elettriche in Russia per aumentare la potenza di alimentazione
in Cina. Inoltre nel settore energetico e progettuale i due
paesi rafforzeranno la cooperazione nei grandi progetti per
l'uso pacifico dell'energia nucleare nonché la ricerca sulle
tecnologie aerospaziali di base, l'aviazione civile oltre la
navigazione satellitare e il volo spaziale con equipaggio.
L’aiutante del presidente russo Yury Ushakov, aveva anticipato
sui media 43 accordi, di cui circa trenta dovranno essere
firmati. Tra i progetti presentati, finalizzati alla capacità
di condivisione delle capacità tecnologiche, si parla di un
primo progetto in merito alla costruzione di un aereo giunto a
lungo raggio “widebody” che andrebbe a concorrere con gli
Stati Uniti per la produzione di aerei europei e sembra che la
Cina sia interessata alla creazione di almeno un migliaio di
campioni: Scenari in mutazione quelli internazionali che
vedono queste due nazioni protagoniste per i prossimo dieci
anni nel cooperare e rafforzare le relazioni economiche oltre
che commerciali che sfidano una crisi globale e anche della
stabilità del pianeta stesso.
Nel frattempo le tensioni nate tra la Cina e il suo vicino
Vietnam sembrano acuirsi. Le notizie citano il rimpatrio in
Cina con un volo aereo di emergenza di sedici operai cinesi
che sono stati feriti in Vietnam duranti le aggressioni nei
precedenti giorni da parte dei nazionalisti che hanno
attaccato con ferocia le aziende straniere, che rivendicano la
sovranità e la contarietà alla supremazia cinese. Così la
tensione rimane alta e le cifre dichiarano quattro mila cinesi
pronti a partite mentre nel fine settimana circa tre mila
lavoratori hanno lasciato il paese. Il ministero dei trasporti
cinese sembra abbia organizzato cinque imbarcazioni per poter
aiutare l’evacuazione dei connazionali.

Lo scenario globale è in continua metamorfosi, di certo gli
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Stati Uniti non son rimasti a guardare, allacciando rapporti
sempre più stretti con il Vietnam, con concordati miltari e
accesso ai porti e alle basi militari.

CIAMPINO   ELEZIONI,    MAURO
TESTA   PUNTA   IL  DITO:"LA
SOCIETA' AMBIENTE UTILIZZATA
COME SERBATOIO DI VOTI"
Redazione

Ciampino (RM) – Ecco la nota del candidato a sindaco del
Partito Socialista MauroTesta sul bando di selezione presso
Ambi.en.te Spa di Genzano, inviatoci dal portavoce di Mauro
Testa:

Il nuovo che avanza, con metodi di comprovata reiterazione,
puntuale, il “votificio” di PD e accoliti prepara un bando per
40 (quaranta) posti in Ambiente Energia e Territorio S.p.A nel
comune di Genzano. Per amor di cronaca, è bene sottolineare
che per il 99% ASP e Ambi.en.te sono di proprietà del comune
di Ciampino. Recita l’avviso “L’Amministratore Unico di
Ambi.en.te. Spa, con sede legale in Ciampino P.zza J. F.
Kennedy n. 15 RENDE NOTO che, è indetta una selezione pubblica
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finalizzata alla composizione di una graduatoria da cui
attingere per l’assunzione di personale per lo svolgimento di
prestazioni nel Servizio di raccolta differenziata “porta a
porta” dei rifiuti solidi urbani sul territorio del Comune di
Genzano di Roma. Tra tutti i partecipanti verranno assunti al
massimo n.17 (diciassette) candidati – di cui 7 (sette) con
contratto “full time” e 10 (dieci) con contratto “part time”
che si posizioneranno ai primi 40 (quaranta) posti della
graduatoria, riservandosi l’Azienda -a suo insindacabile
giudizio- la possibilità, nel caso di imprevedibili ed
ulteriori esigenze di servizio, di attingere dalla graduatoria
per l’inserimento di ulteriori lavoratori”.

Per completezza di informazione il bando è scaduto alle ore
13,00 del 28/04/2014, cioè a meno di un mese dal voto. I
metodi di selezione sono sempre gli stessi: chiamata per
titoli, senza concorso. Il peso dell’eventuale residenza a
Genzano? Due miseri punti. Con l’ASP al tracollo, Ambi.en.te.
Spa viene utilizzato come serbatoio di voti, tecnica identica,
immutata nei trent’anni di regno del PD alla guida
dell’amministrazione di Ciampino. Intanto, le lapidi sono
ricoperte dalle erbacce, i genitori devono pagare per le gite
d’istruzione dei propri figli, perché gli autisti di pulmini
non sono sufficienti a coprire il servizio. E
l’amministrazione comunale continua a giocare con i disperati
bisogni dei cittadini, mettendo a rischio i posti di lavoro
delle partecipate. Terzulli (assessore alla partecipate del
comune di Ciampino) guarda avanti, dritto, davanti a sé,
puntando un obiettivo che non riguarda la città di Ciampino ed
i suoi cittadini.
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POMEZIA MENSE SCOLASTICHE: IL
DOLCETTO SOLO AI BAMBINI CHE
PAGANO L'"EXTRA"
Redazione

Pomezia (RM) – "Le peggiori avvisaglie di un regime populista
sono le politiche discriminatorie all'interno delle scuole.
Accade ad esempio che a Pomezia, la Giunta comunale targata
Movimento 5 Stelle metta in atto un'odiosa discriminazione in
base al censo, nelle mense delle scuole primarie e
dell'infanzia, concedendo il dolce a fine pasto solo a quei
bambini le cui famiglie possono permettersi di pagare un bonus
extra". Lo dichiara in una dura nota Ileana Piazzoni, deputata
di Sinistra Ecologia Libertà. "Nonostante il messaggio
'grillino' su una presunta salvaguardia delle fasce più
colpite dalla crisi economica, l'amministrazione del Sindaco
Fabio Fucci si sta dimostrando una degna discepola della
peggiore destra elitaria, andando a colpire il nervo più
debole della società cittadina: i suoi bambini. Creare alunni
di serie A e di serie B in base alla disponibilità economica
delle famiglie, con tutti gli effetti che ne conseguono sulla
vita del bambino nel contesto scolastico e in palese conflitto
con la promozione dello sviluppo sociale e personale
dell'alunno, è assolutamente inaccettabile. D'altra parte è
noto come il discorso politico demagogico, laddove non
esistono proposte concrete e una visione costruttiva della
società, abbia come unici strumenti la discriminazione e
l'emarginazione dei più deboli".
"La salute e il benessere psico-sociale dei bambini – prosegue
la parlamentare di Sel – non possono essere messi in
discussione, anche di fronte alle difficoltà finanziarie che
tutti i comuni italiani si trovano ogni giorno ad affrontare.
Proprio in questa direzione ho presentato assieme alla collega
Chiara Scuvera (PD) una proposta di legge per garantire
l'eguaglianza nell'accesso dei minori ai servizi di mensa
scolastica. Pensare di risolvere problemi di cassa a discapito
della tenuta sociale democratica di una comunità – conclude la
Piazzoni – è il primo passo verso una temibile, e questa volta
reale, suddivisione in 'caste' della società".
CIAMPINO                 ELEZIONI:    EL
"MATADOR"               PORCHETTA CONTRO
TESTA
Redazione

Ciampino (RM) – Riceviamo e pubblichiamo da Alessandro
Porchetta in merito all'intervista a Mauro Testa pubblicata
ieri sul nostro giornale. Ecco la nota:

Il candidato sindaco Mauro Testa, che appartiene ad un partito
di lunga tradizione, dovrebbe sapere che la verità è sempre
rivoluzionaria, ma molto spesso sembra dimenticarsene.

A seguito dell’ultima intervista rilasciata, riteniamo
doveroso chiarire diversi aspetti che non risultano chiari se
non mistificatori.
In merito al tanto sbandierato PRINT ricordiamo che questo
sanerebbe 62 abusi nella zona del Palacavicchi. Questo sembra
essere un peccato veniale per Testa che considera quelle
strutture già condonate per il semplice fatto che sono lì da
molto tempo. La verità è che non sono sanate, né sanabili
perché sotto il cono di volo dell’aeroporto e contigue al
parco dell’Appia Antica, tanto che su di esse pende
un’ordinanza di demolizione sulla quale aspettiamo il giudizio
del TAR.
Su questa vicenda, per altro, Testa non è l’unico ad avere
delle amnesie, in particolare è vergognoso che il Partito
Democratico non abbia ritenuto necessario aprire un confronto
con i cittadini e i commercianti su un progetto con così tante
conseguenze sulla vita della nostra città, a partire dal danno
per il tessuto economico e sociale che comporterebbe una Città
del Grande commercio a ridosso dei nostri confini.
Ma è sulla questione del Parco dei Casali che Testa dà il
meglio di sé, dimenticando i lunghi anni di amministrazione
nei quali i beni archeologici e architettonici di Ciampino
sono stati lasciati andare in malora. A volte in modo
letterale come per il portale del Rainaldi, quando nel 2008 in
qualità di assessore alla cultura di fronte ad un’affollata
assemblea in sala consiliare lasciò cadere nel vuoto l’appello
di Mario Maruffi per la salvaguardia del portale. O come
quando, da vicesindaco, ha deliberato di costruire 70mila mc
nello sbandierato Parco dei Casali.
Infine sulla genesi della proposta del Parco dei Casali
puntualizziamo che esiste una storia ben più articolata e
complessa di come la raccontano Mauro Testa ed il suo
candidato di Italia Nostra. Basti pensare che la prima
proposta la fecero i progettisti del cimitero comunale nel
1983 e che poi fu ripresa più volte sia in ambito politico che
accademico: ricordiamo in particolare la splendida tesi di
laurea in Museologia(aa 2002-2003) di uno studente ciampinese,
G.M.Piantadosi, “Ipotesi per un Parco dei Casali”.
Non è quindi questione di chi possa intestarsi l’idea,
piuttosto vorremmo far riflettere i cittadini su chi
concretamente abbia agito per ottenere l’obiettivo e chi
invece ha sostenuto scelte opposte! Su questo Ciampino Bene
Comune ha agito negli ultimi anni in perfetta solitudine
contro un’amministrazione (TUTTA) sorda e legata mani e piedi
agli interessi dei costruttori e dei proprietari dei terreni.
Anche Italia Nostra dovrebbe spiegare perché, al contrario di
Legambiente, non si è ancora costituita in giudizio contro il
ricorso, che il comune di Ciampino ha emesso per opporsi al
vincolo della Soprintendenza sull’area.
La Città in Comune su tutto questo invita i cittadini a non
lasciarsi ingannare dagli spot, ma piuttosto a mobilitarsi da
subito in difesa del territorio da ogni forma di speculazione.
Solo la costante ricerca della verità e la partecipazione dei
cittadini alle scelte può assicurare un futuro diverso a
questa città.

Alessandro Porchetta
candidato sindaco per la lista Città in Comune"
GRILLO E VESPA: SALTA                                    IL
PRIMO, PUNGE IL SECONDO
di Daniele Rizzo

Grillo torna in Rai ventuno anni dopo l’ultima volta, e lo fa
rientrando dalla Porta (a Porta) principale, quella di Vespa.
Sarà rimasto però deluso chi pensava che ci sarebbe stata
un’intervista vera e propria; il leader del Movimento 5 Stelle
ha tenuto un comizio elettorale per circa un ora, e a nulla
sono valsi i pur numerosi tentativi del padrone di casa di
riportare il confronto in una dimensione più giornalistica.

Il solito Grillo
Preso atto della situazione, a Vespa non è restato altro da
fare che assecondare Grillo in tutto il suo soliloquio,
disorganico e disorganizzato, tentando di frapporre al
discorso dell’ex comico genovese qualche domanda qua e là. Il
solito Grillo ha iniziato deridendo il pubblico, accusato di
essere pagato da una società per partecipare a queste kermesse
televisive senza poter intervenire; un po’ come il popolo
italiano, ha continuato Grillo, che negli ultimi anni si è
trovato ad essere spettatore non partecipe della situazione
politica italiana. Da manuale poi le battute sugli altri
esponenti politici: Monti “Rigor Montis”, Bersani
“Gargamella”, Renzi “l’ebetino”, Berlusconi “museo che regala
dentiere”; tutte battute ormai assodate da tempo.

"La prima forza politica del Paese"
Se con “flusso di coscienza” potessimo descrivere lo stile
usato ieri sera da Grillo senza offendere nella memoria chi
prima di lui ha fatto di questo un “vero” stile narrativo,
allora potremmo certamente classificarlo come tale. Grillo ha
cominciato il suo discorso chiarendo che le elezioni del 25
maggio saranno un banco di prova politico e che anche se il
governo non si dimetterà, qualora dovesse andare male per il
PD, loro andranno comunque al Quirinale a dire che Napolitano
non li rappresenta e che le larghe intese non hanno
funzionato. Alla questione posta da Vespa su con chi andranno
eventualmente a governare, con chi faranno l’alleanza, Grillo
ha poi risposto che loro non fanno alleanze, devono andare
tutti a casa gli altri perché il Movimento 5 Stelle andrà a
governare solo con i cittadini. A nulla sono valse le
richieste di chiarimento da parte del conduttore che chiedeva
praticamente come sarebbe stato possibile prendere la
maggioranza dei seggi: Grillo ha insistito sul fatto che sono
la prima forza del paese. Poi il leader pentastellato ha
ricordato che, grazie a lui e al suo movimento, in Italia non
si sono creati gruppi o partiti estremisti, come invece è
successo in Finlandia, in Grecia con Alba Dorata o in Francia
con Le Pen; il Movimento è stato in grado di convogliare tutte
quelle forze “incattivite” in un progetto politico
democratico. Su questo punto è arrivata la punzecchiatura di
Vespa, che ha definito il Movimento talmente democratico e
pluralistico che tutti quelli che la pensavano diversamente
dal leader sono stati cacciati.

Reddito di cittadinanza
Decisamente corposa la parte del “comizio” dedicata alla
questione del reddito di cittadinanza, un progetto per il
quale servirebbero 19 miliardi, soldi che a detta di Grillo
sarebbe possibile trovare tagliando i rimborsi elettorali,
tagliando i rimborsi agli editori (inevitabile l’attacco alla
stampa giudicata semilibera), alzando la tariffa sul gioco
d’azzardo online e tagliando le spese militari. Proprio sulle
spese militari è intervenuto Vespa, che ha ricordato come ci
siano circa 6300 persone che lavorano sugli F-35 nell’ambito
dell’Alta Tecnologia, posti di lavoro che non è possibile
tagliare; e infatti Grillo ha risposto che queste persone
sarebbero da spostare in altri settori dove l’Alta Tecnologia
è più utile.

L’expo di Milano
Immancabile la critica all’Esposizione Universale del prossimo
anno a Milano. L’EXPO secondo Grillo andrebbe chiuso perché è
una rapina, una truffa, uno spreco di soldi. Dice di essere
andato con 40 deputati grillini dentro i cantieri dell’EXPO ed
aver trovato il nulla, solo opere infrastrutturali; e ancora
terreni che dopo l’esposizione passeranno dalla destinazione
agricola a quella edificabile, un’autostrada a 15 corsie che
da Milano porta a Monza (neanche a Los Angeles); e poi imprese
colluse con la mafia e Cantone, il supercommissario designato
da Renzi, che arriva quando tutti gli appalti sono stati già
assegnati. Insomma un Grillo scatenato che non ha risparmiato
niente e nessuno.

L'appello ai votanti
Tanti quindi gli argomenti toccati, e riportarli tutti è anche
molto complicato visti i voli pindarici che hanno accompagnato
il discorso del leader a cinque stelle. Comunque la chiusura
della pseudo-intervista non poteva che essere un appello al
voto, e così è stato. “La rivoluzione nostra” ha intimato
Grillo “è inserire nei posti giusti una persona onesta; un
onesto poi si circonda di onestà”, per questo motivo “premiate
le persone; io non sono candidato, non ho guadagnato nulla…il
nostro è un movimento di comunità”.
Se l’appello di Grillo abbia colpito nel segno o sia caduto
nel vuoto lo scopriremo tra cinque giorni; intanto resta un
dubbio: le elezioni europee saranno veramente un banco di
prova politico?

B2F/G.,     ORA    È   ANCHE
UFFICIALE: IL VOLLEY CLUB
FRASCATI E COLLAVINI INSIEME
PURE L’ANNO PROSSIMO
Redazione

Frascati (Rm) – La notizia era da tempo nell’aria, ma ora c’è
anche l’ufficialità. Il direttore sportivo del Volley Club
Frascati Ivano Di Giacobbe comunica che la società e il coach
della serie B2 femminile Paolo Collavini hanno trovato un
accordo per continuare a lavorare assieme anche nella prossima
stagione. «Come siamo arrivati al rinnovo? C’era la volontà di
migliorare tutte le cose che sono andate meno bene in questa
stagione, dove siamo entrambi arrivati senza una nostra
programmazione – specifica il diesse -. Ora siamo pronti e
motivati a far bene e riportare una piazza importante come
Frascati ai livelli che le competono. Non parlo solo della
prima squadra, ovviamente: partirà un progetto di grande
qualità per tutto il settore giovanile». Sulle prospettive
della prima squadra è ancora presto per sbilanciarsi.
«Difficile stabilire ora gli obiettivi, lavoreremo per dare a
mister Collavini una rosa che quest'anno non dovrà
preoccuparsi di salvarsi e basta – rimarca Di Giacobbe -.
Alcune conferme le abbiamo già ricevute e siamo ottimisti che
si possa ripetere quanto visto di buono quest'anno nei momenti
più difficili e decisivi della stagione. Il momento più
esaltante dell’annata? Come importanza di risultato ovviamente
il 3-0 in casa della Roma 7 che ci ha consentito la salvezza
con largo anticipo, come prestazione senza dubbio il 3-2
all'Ostia che allora era in piena corsa per un posto ai play-
off. In ogni caso, come ho ribadito più volte dopo alcune
sconfitte, non ho mai avuto dubbi in merito alla salvezza. Una
rosa così importante, se ricominciasse la stagione ora,
arriverebbe quinta o sesta – dice sicuro il diesse -. Nel
concreto le vittorie esterne in Sardegna sono state
fondamentali». Nel finale di stagione ci sono visti importanti
innesti in prima squadra dal settore giovanile. «Sarebbe
troppo semplice dire che mi ha sorpreso la crescita delle due
atlete impiegate in B2 – rimarca Di Giacobbe -, ma ho visto
molte ragazze giovani in crescita anche in serie D femminile,
grazie all'ottimo lavoro di coach De Notarpietro: se quel
gruppo non fosse stato a rischio play-out, alcune di loro
avrebbero sicuramente esordito in prima squadra. Comunque sono
sul taccuino di coach Collavini e arriverà presto il loro
momento». Chiusura sul programma delle altre squadre del
settore femminile del Volley Club Frascati. «La serie D sarà
sicuramente molto importante per prima squadra, verrà
organizzato un lavoro di grande collaborazione e punteremo a
creare un gruppo competitivo. Il settore giovanile – conclude
Di Giacobbe – sarà fondamentale per il nostro futuro,
Collavini e il team di tecnici che stiamo componendo
lavoreranno assieme con l’obiettivo primario della crescita
tecnica del settore, con la possibilità per le nostre giovani
promesse dell'esordio nel campionato nazionale».
IL FRASCATI SCHERMA VINCE
PURE IL TROFEO “BULGHERINI”
DEDICATO ALLE PRIME LAME
Redazione

Frascati (Rm) – Il Frascati Scherma si aggiudica il trofeo
“Nazzareno Bulgherini”, kermesse dedicata alle Prime Lame
(piccoli schermitori tra i 7 e i 10 anni). La società del
presidente Paolo Molinari è sugli scudi anche per i talenti in
erba: nella gara tenutasi a Roma, infatti, grazie ai
piazzamenti ottenuti nelle tre armi (fioretto, sciabola e
spada) il club frascatano si è portato a casa la coppa. In
particolare nel fioretto si sono registrate la vittoria di
Gian Marco Gridelli tra i maschietti, mentre tra le bimbe
Martina Conti e Alice De Belardini si sono piazzate
rispettivamente al secondo e quarto posto. Anche le altre due
armi non sono state da meno: nelle bambine di sciabola Giulia
Nobiloni si è classificata seconda, seguita a ruota da Elena
Sofia Furfaro (terza) e Sofia Giammarioli (quarta), mentre tra
i maschietti vanno segnalati il terzo posto di Matteo Pio
Karol Simeone e il quarto di Davide Guglielmi. Nella spada
femminile bel quarto posto per Ludovica Nicastro con Alessia
Mottini che si è piazzata sesta, mentre nei maschi Edorado
Cesali ha chiuso al quinto posto e Valerio Padoan al settimo.
Va poi segnalato un altro importante risultato ottenuto dal
settore del kickboxing, che ormai fa parte della grande
famiglia del Frascati Scherma: Alice Oggianu, già campionessa
regionale assoluta e vincitrice della Coppa del presidente
nella specialità del light contact, si è laureata vice-
campionessa italiana nella kermesse tenutasi a Catania lo
scorso fine settimana. La vittoria dell’atleta che combatte
per il team allenato dal maestro Alessandro Manfredi è un
segno ulteriore dell’attenta gestione degli spazi della
“Simoncelli” curati dal Frascati Scherma che di fatto ormai
opera come una polisportiva che ospita ed aiuta a crescere
altre discipline all’infuori della pedana.
Intanto il club ha organizzato due importanti eventi: il 13
giugno dalle ore 19, presso l’ormai tradizionale location
della scuola di Villa Sora, si svolgerà il “Gran Galà” di fine
anno. Prima della cena, presso il teato della scuola, verrà
assegnato il premio “bravo-bravissimo”, si terrà la
premiazione dei tornei “Banana Mango Cup” e “Fioretto Cup” e
infine ci sarà la presentazione della nuova tuta sociale.
Inoltre dal 23 giugno (e fino al 18 luglio) apre il centro
estivo “Mini Olimpiadi” organizzato dal Frascati Scherma e
rivolto a tutti i bambini della scuola primaria (dai 6 agli 11
anni). L’attività si svolgerà all’interno delle varie palestre
del palazzetto dello sport “Cesare Simoncelli” e negli ampi
spazi esterni, non mancheranno inoltre trasferimenti nella
vicinissima “Villa Torlonia”. Si avrà l’opportunità di
praticare varie attività sportive senza trascurare attività di
laboratorio come il teatro ed il ballo. I bambini saranno
divisi in piccole squadre ed ognuna rappresenterà una
“Nazione” che sfiderà le altre per scalare il medagliere
olimpico.

CECCHINA CASILINA CALCIO: LA
JUNIORES REGIONALE SFIORA
L’IMPRESA MA CHIUDE TERZA
Redazione

Roma – I tre gol da fare sono puntualmente arrivati. Ma
purtroppo per la Juniores regionale del Cecchina Casilina non
sono bastati. La squadra di mister Luigi Di Stante ha battuto
per 3-2 il San Lorenzo nel match giocato sabato scorso al “De
Fonseca”, ma pur raggiungendo in classifica l’avversario, è
costretta ad “accontentarsi” di un terzo posto (per via di una
peggiore differenza reti negli scontri diretti) che
probabilmente non varrà la qualificazione alla categoria
d’Elite. «Abbiamo fatto comunque un bellissimo campionato –
dice con orgoglio Di Stante -. A settembre eravamo partiti con
l’obiettivo della salvezza che praticamente a dicembre avevamo
già centrato. Con la vittoria di sabato scorso abbiamo
collezionato 64 punti che è il miglior punteggio di una
Juniores regionale qui al “De Fonseca” negli ultimi cinque
anni (e il precedente “record”, 52 punti, era di una Juniores
del Casilina di tre anni fa sempre allenata da Di Stante,
ndr). Insomma siamo davvero molto felici di come è andata
questa stagione, anche se il secondo posto lo abbiamo sfiorato
davvero di un soffio». Lo scontro diretto, in cui al Cecchina
Casilina serviva una vittoria per 3-0, si era messo anche
bene. «Un netto rigore assegnatoci e trasformato da Carboni a
metà primo tempo ci aveva mandato in vantaggio e anche in
superiorità numerica. Stavamo interpretando la gara alla
perfezione, così come l’avevamo preparata. Poi pochi minuti
dopo il nostro vantaggio, purtroppo, ci sono stati due episodi
estremamente dubbi (un rigore praticamente inesistente e un
gol in sospetto fuorigioco, ndr) con cui il San Lorenzo,
squadra comunque di ottima fattura, ha ribaltato il risultato
prima dell’intervallo. Ma nell’intervallo ho visto che i
ragazzi volevano almeno vincere questa partita e nel secondo
tempo hanno di nuovo portato la gara dalla loro parte grazie
ai gol di Stan e Caranci. Onore al San Lorenzo per il secondo,
ma grandi applausi ai miei ragazzi che hanno lottato fino alla
fine». Per capire quello che accadrà l’anno prossimo è ancora
presto. «Nei prossimi giorni parleremo con la società per
capire le strategie e valuteremo il da farsi» dice Di Stante.
La sua Juniores regionale ha chiuso un campionato da applausi.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014:
4087 COMUNI CHIAMATI ALLE
URNE PER ELEGGERE I NUOVI
SINDACI
di Maurizio Costa

Domenica 25 maggio 2014 si svolgeranno le Elezioni
Amministrative, in contemporanea con quelle Europee, dalle
7.00 alle 23.00 per eleggere le nuove Giunte Comunali. Sono
4.087 i Municipi coinvolti: 3.993 dovranno rinnovare le Giunte
Comunali elette nel 2009 , molti dovranno uscire dal
Commissariamento e 26 Comuni di nuova istituzione saranno
chiamati per la prima volta ad eleggere i propri Sindaci.
Le città più grandi che sceglieranno il proprio primo
cittadino sono Firenze (per il dopo-Renzi), Bari, Campobasso,
Perugia, Potenza, Bergamo, Ferrara, Foggia, Forlì, Livorno,
Modena, Padova, Pescara, Prato, Reggio Emilia, Sassari e
Terni.

Regione Lazio
Sono 167 su 378 i Comuni Laziali chiamati alle urne: 40 in
Provincia di Frosinone, 8 in quella di Latina, 51 in Provincia
di Rieti, 41 in quella di Roma e 27 a Viterbo.

Le Novità
Saranno molte le novità per quel che riguarda queste elezioni
amministrative. Nelle Regioni a Statuto Ordinario, le norme di
contenimento delle spesa e di riduzione dei costi della
politica non prevedono la riduzione di Consiglieri Comunali e
Assessori. Nei Comuni con meno di 10.000 abitanti,
addirittura, il numero di Consiglieri e Assessori salirà: i
primi aumenteranno di 13.488 unità e gli altri di 2.612 grazie
al Decreto Legge proposto da Graziano Delrio, Sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le spese, quindi,
aumenteranno a favore di una maggiore democrazia all'interno
dei vari Municipi.

Le elezioni amministrative riguarderanno soprattutto piccoli
Comuni: 2.954 paesi, infatti, hanno meno di 3.000 abitanti. Si
prevede un grande astensionismo, soprattutto alle Europee, ma
dobbiamo capire che eleggere chi ci rappresenta è il primo
diritto ed il primo dovere del cittadino. Per cambiare bisogna
cambiare chi ci comanda, soprattutto per quel che riguarda i
Municipi che sono stati commissariati. L'Italia verrà
rinnovata per quasi metà dei suoi Comuni e si potranno aprire
nuovi orizzonti e nuove prospettive per la politica italiana.
MARSALA MALASANITA’: GIOELE
GENOVA    POTRA'   OTTENERE
L'ASSISTENZA DOMICILIARE
Con un urlo di gioia papà Antonio riscuote la forza e le
coscienze di tutti con un emblematico e ed energico
“VITTORIAAAAAAAA GIOELE TORNA A CASAAAAA. Il mio piccolo
Gioele con il suo dolore ha permesso che tutti i malati
presenti e futuri fossero rispettati per come meritano.” Una
notizia di una battaglia che doveva essere solo questione di
civiltà e decenza. Un papà e una mamma che hanno insegnato
alle istituzioni e alla comunità tutta, che la civiltà in
questo paese è soggiogata dall’indifferenza delle istituzioni
sanitarie e dal governo stesso. L’Osservatore d’Italia manda
un bacio al piccolo Gioele e alla famiglia Genova, avete
insegnato che il mondo davvero si può cambiare

di Cinzia Marchegiani

Marsala – Questione di malasanità tutta nostrana. In questo
paese di slogan elettorali, di battaglie evocate
nell’immaginario collettivo che suscitano sdegno e orrore per
le mancate promesse, il piccolo Gioele potrà tornare a casa,
dopo una battaglia lunga quasi tre anni, perché gli è stata
riconosciuta l’assistenza sanitaria domiciliare. L’Osservatore
d’Italia già aveva raccontato la storia e il dramma della
famiglia Genova, quella di un’altra battaglia legale che aveva
perorato affinché il proprio figlio, malato di SMA, potesse
continuare le infusioni a Brescia con il metodo stamina. Il
giudice Genna, presso il Tribunale di Marsala, in merito non
aveva alcun dubbio e nella sentenza ordinava: ”Avuto riguardo
alle peculiarità del caso, appare quindi confermata la
sussistenza del quadro cautelare che legittima l’adozione del
provvedimento d’urgenza a tutela del diritto alla vita del
piccolo Gioele. Con riferimento al Fumus Boni Iuri è infatti
innegabile che il piccolo vanta il fondamentale diritto di
continuare ad essere curato con la stessa terapia che si è
pacificamente rilevata satisfattiva delle aspettative di
miglioramento delle condizioni di sofferenza sue proprie e dei
suoi familiari. E’ giuridicamente arduo infatti non ravvisare
un’atroce barbarie nel privare un malato anorché grave e senza
speranza, di un sollievo ancora possibile e umanamente
praticabile poiché ciò equivarrebbe a ‘ledere in modo
delittuosamente illecito la dignità umana’ e un migliore
livello di benessere non solo del paziente ma anche dei
familiari, in quanto assorbiti intrinsecamente nella
sofferenza del proprio congiunto.”
Occorre anche spiegare ai nostri lettori che questa vittoria è
stata subito depredata da un sistema sanitario assurdo, poiché
la stessa l’Azienda ospedaliera che doveva eseguire
l’ordinanza ha incaricato un avvocato, ovviamente pagato con i
soldi dei contribuenti, per presentare ricorso ed opporsi alla
sentenza emessa. Un paradosso di cui nessuno grida vergogna
poiché lo stesso Commissario Belleri ha dovuto presentare alla
Commissione Conoscitiva al senato la rendicontazione che vede
nel periodo 2012/2013, per l’assistenza giuridica in merito ai
ricorsi presentati una fattura di 929.828,18 euro, contro la
somma di 249.295,35 euro costo complessivo relativo alle
terapie somministrate.

Di fatto un ospedale pubblico sta dilapidando ingenti somme
per fare ricorso avverso le sentenze dei giudici che
applicando il principio etico e di legge sulle cure
compassionevoli autorizzano le infusioni con il metodo
stamina. Lungimirante sicuramente è stata la sentenza con N.
R.G. 2013/1740 emessa dal Tribunale ordinario di Mantova
poichè riporta ulteriori informazioni su come questa vicenda
portata nelle aule dei tribunali, abbia più ombre che luci.
Infatti, l’ordinanza illustra come il giudice designato
riteneva la sussistenza del fumus boni iuris del diritto della
ricorrente al trattamento richiesto e che il provvedimento
AIFA del 15.5.2012 doveva essere disapplicato alla luce
dell’art. 32 Costituzionale, poiché l’ispezione che ha
preceduto l’ordinanza è stata imposta come se presso la
resistente fossero in atto sperimentazioni e non cure
compassionevoli. La stessa ordinanza del giudice Antonio
Genna, su analisi e studio della documentazione delle cartelle
cliniche di Gioele, riporta il fondamentale principio
dell’art.32 della nostra costituzione che tutela il diritto
alla salute: ”Le pacifiche allegazioni attoree sul punto
dimostrano, infatti che a seguito l’interruzione del
trattamento, ‘le condizioni di Gioele hanno ripreso a
regredire e sono da ultimo ritornate a livelli di alto allarme
per la sua sopravvivenza’ sul punto che il padre Rosario, ha,
anzi, fornito precise indicazioni temporali avute dai medici
che hanno attualmente in cura il piccolo, secondo cui, che non
intervenga alcun fattore di sorpresa nel giro di poche
settimane, le condizioni del piccolo potrebbero precipitare
irreversibilmente verso un imminente decesso".

Nell’attesa che il nuovo giudice possa riconfermare la
sentenza di Genna, i genitori di Gioele hanno ottenuto una
giustizia inseguita e combattuta con estrema tenacia da troppi
lunghi anni. Oltre la sua grave malattia, Giole ha dovuto fare
i conti con un sistema irrazionale che vede primeggiare la
malasanità italiana e l’indifferenza di chi è preposto alla
tutela dei malati e della giustizia sociale. Gioele con la sua
battaglia di civiltà è entrato di diritto nella storia della
malasanità italiana. I suoi genitori ieri, hanno voluto far
partecipi gli amici e i supporters della propria guerra in una
trincea invisibile ma concreta, combattuta in solitudine anche
da parte di altre famiglie di malati che potevano amplificare
con il proprio peso la richiesta dei diritti del malato. Vi
riportiamo le parole di papà Antonio, perché nessuna
sofferenza può essere raccontata se non con le proprie
emozioni: “Dopo due anni e sette mesi di lotta contro L’ASP
per la mancanza assistenza domiciliare per i malati gravi come
mio figlio GIOELE, con varie denunce sia civile che penali,
dopo tanti questioni, liti, delusioni, rabbia, dopo vari
incontri con la Borsellino Assessore alla sanità in Sicilia ,
dopo avere avuto contatti in tutta Italia, oggi possiamo
confermare……LA VITTORIA.
Confermato dalla ASL di Marsala Di Trapani Di Palermo, nel
nostro territorio che da oggi ci sarà assistenza adeguata per
i malati gravi. Gioele da oggi apre un nuovo capitolo in
Sicilia per lui e per tutti i ‘gioiellini’ presenti e che
verranno in futuro, cosa che io spero che siano meno
possibile. La cosa più amara che non posso accettare è nel
dover sentire che per creare nuove realtà ci deve      essere
sempre chi deve lottare con fatica. Mi sento di ringraziare
per questa vittoria di civiltà, per il loro aiuto in questo
lungo percorso alcune persone, come la Senatrice Bonfrisco, il
Senatore Lumia, il dr Lipari, il sindaco Giulia Adamo, e per
finire per ultima, ma non per importanza Chiara Mastella. Lei
è stata il perno più importante in questa triste e assurda
lotta. Chiara Mastella con la sua grinta, tenacia e la sua
conoscenza è stata capace in sette mesi circa, di fare si che
tutto ciò diventasse realtà. Gioele dopo due anni e sette mesi
può tornare a casa con la sua famiglia. Ringrazio Mastella e
tutti coloro che ho nominato, grazie anche a mia moglie che
non mi ha mai lasciato da solo in questo lungo calvario, e un
grazie particolare va per il protagonista, mio figlio Gioele..
amore tu sei venuto al mondo con lo scopo proprio di
migliorare il mondo, grazie amore mio. Per tutte le famiglie
con figli disabili che ho contattato cercando aiuto e che mi
hanno ignorato totalmente perché pensavano che io fosse solo
in pazzo convinto di cambiare le cose, vi dico oggi, eccovi
serviti! Spero solo che in futuro il nome di mio figlio non
venga dimenticato, ma che venga ricordato come il piccolo
Gioele che con il suo dolore ha permesso che tutti i malati
presenti e futuri fossero rispettati per come meritano. Lo
avevo giurato che non mi sarei fermato finché tutto ciò non
fosse reso reale, oggi posso dire c'è l’ho fatta, felice per
mio figlio e per tutti coloro che ne avranno bisogno. Un
pensiero alla Lorenzin e alla Borsellino che dopo vari
contatti non hanno fatto altro che prendermi in giro…..

Questa è il riconoscimento dei diritti di Giole: Infermieri
professionali 8 ore al giorno per 7 giorni settimana. Più 4
ore messi dal comune totale 12 ore, terapista della
riabilitazione 3 accessi settimana, medici della online 2
accessi settimana, logopedista 2 accessi settimana, assistenti
sociale 1 accesso settimana, psicologo 1 accesso settimana PLS
1 accesso settimana, pediatra 1 accesso settimana.
Più 118 avvisato in caso di chiamata da parte della famiglia
Genova per Gioele, ambulanza urgente con rianimatore, cosa
anche mancante da noi ,assurdo ma vero".
Con un urlo di gioia Antonio riaccende la forza e risveglia le
coscienze di tutti con un emblematico e ed energico
“Vittoriaaa Gioele casaaaaa". Una piccola grande conquista. Un
papà e una mamma che hanno insegnato alle istituzioni e alla
comunità tutta, che la civiltà in questo paese è vittima del
silenzio delle istituzioni sanitarie e del governo stesso.
L’Osservatore d’Italia manda un bacio al piccolo Gioele e alla
famiglia Genova: " Ci avete insegnato che il mondo davvero si
può cambiare".

Due riflessioni poniamo al Ministero della Salute e al Governo
tutto: E' etico riportare nelle aule di un tribunale,
depredando denaro pubblico, i malati dopo che un giudice gli
ha riconosciuto il diritto a curarsi, privandolo dell'unica
chance che gli permetta di vivere nella giusta dignità che
dovrebbe avere ogni essere vivente? Esiste una giustizia
sociale che tuteli tutti i malati allo stesso modo, anche
quelli che non possono permettersi battaglie legali onerose?

Neanche le elezioni euorpee alle porte son riuscite a
svegliare da questo torpore dell'ingiustizia e purtroppo alcun
partito al parlamento ha pensato di spendersi per far
rispettare la nostra magnifica costituzione…un bel vedere
ovviamente!

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     31/07/2013 ROMA, SIT MONTECITORIO PRO METODO VANNONI: PER AGGRAPPARSI ALLA
VITA CI VUOLE L'AIUTO DI TUTTE LE ISTITUZIONI

CERVETERI,   AMMODERNAMENTO
ACQUEDOTTO DE I TERZI: OGGI
L'INCONTRO   PUBBLICO                                  TRA
COMUNE, ACEA ED ARSIAL
Redazione

Cerveteri (RM) – L’Amministrazione comunale di Cerveteri ha
invitato Arsial e Acea Ato2 ad un incontro pubblico con i
cittadini della Frazione I Terzi, che si terrà questo
pomeriggio alle ore 18.00 i locali della Parrocchia di
Sant’Eugenio.
“Al centro dell’incontro – ha detto Andrea Mundula, Assessore
alla Tutela e Organizzazione del Territorio – ci sarà il
programma di interventi di ammodernamento della rete idrica de
I Terzi. Come avevamo già annunciato, a margine della riunione
del 2 aprile scorso a Tragliatella, insieme al Delegato di
Zona Riccardo Pelliccioni abbiamo richiesto al Commissario
straordinario di Arsial, dott. Antonio Rosati, e al Presidente
di Acea Ato2, dott. Sandro Cecili, di poter incontrare i
cittadini de I Terzi anche all’interno del territorio di
Cerveteri, raccogliendo subito la loro disponibilità.
Invitiamo i cittadini a partecipare all’incontro per avere un
quadro chiaro e approfondito di quale sia la situazione delle
reti e di come si intendono risolvere i problemi che oggi
interessato l’infrastruttura”.
Poco prima di aprire l’incontro pubblico, alle ore 17.30,
l’Amministrazione comunale di Cerveteri insieme alla
Multiservizi Caerite invitano i cittadini de I Terzi ad un
altro incontro pubblico.
Si tratta del simbolico taglio del nastro dell’impianto di
dearsenificazione che è già entrato in funzione in Piazza
Tisserant, proprio di fianco alla scuola elementare. La nuova
“fontanella” eroga gratuitamente acqua dearsenificata potabile
e sicura.
“Siamo molto soddisfatti di aver installato e messo in
funzione in tempi brevi questo impianto che, finalmente,
interviene su un problema importantissimo per I Terzi – ha
detto Alessandro Gazzella, Presidente della Multiservizi
Caerite – in una zona centrale della Frazione è possibile
rifornirsi gratuitamente di acqua potabile sempre fresca.
Inoltre, grazie ad un accordo stretto dalla Multiservizi con
la società Logica Srl, il nuovo impianto non è costato
assolutamente nulla ai cittadini di Cerveteri”.
“Restano comunque disponibili – ha detto l’Assessore Andrea
Mundula – le due cisterne da 4mila litri che Acea Ato2 ha
posizionato in Piazza Falcone e su Via Casetta Mattei. Anche
qui è possibile rifornirsi quotidianamente di acqua potabile
in modo gratuito”.
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