Cigno nero o cronaca di una morte annunciata? - 30giorni
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30 GIORNI APRILE 2020_Layout 1 12/05/20 14:54 Pagina 5 Photo by David Clode on Unsplash Cigno nero o cronaca di una morte annunciata? S i definisce “cigno nero”un evento raro, isolato, non ripetibile, imprevedibile e inaspettato. Nei media questa metafora è stata spesso utilizzata per del suo salto di specie nell’uomo. Dai wet market dell’estremo oriente a Bergamo, passando per Bari. la diffusione del SARS CoV2. Le enormi potenzialità della professione medico veteri- A prescindere dalla specie animale o forse proprio naria, le sue conoscenze e le sue esperienze sono la più perché di animali i medici veterinari si occupano, questa evidente realizzazione dell’approccio One Health. pandemia non è stata una sorpresa, almeno tra i ricer- Una professione che ancora qualcuno non conosce bene, catori o tra i professionisti che leggono pubblicazioni o che vorrebbe sminuire ma che anche in questa scientifiche. pandemia ha dimostrato di avere un alto livello di pre- Gli eventi degli ultimi mesi hanno reso impossibile de- parazione e di formazione. dicare a qualsiasi altro argomento questo numero di Le attività dell’IZSVe, anche per la sua collocazione 30giorni e abbiamo quindi posto alcune domande a tre geografica attigua a Vò Euganeo dove sono state rea- colleghi per provare a comprendere almeno una parte lizzate indagini epidemiologiche su tutti gli abitanti, delle cause e delle conseguenze di questa patologia e ne sono una conferma. 5
30 GIORNI APRILE 2020_Layout 1 12/05/20 14:54 Pagina 6 Intervista a cura di Roberta Benini Identikit del SARS-CoV-2, origine, diffusione, ruolo degli animali e dell’uomo nella pandemia Medio Oriente ed Ebola in Africa derivano tutte da virus dei pipistrelli che sono passati all’uomo, in genere attraverso un ospite intermedio, acquisendo la capacità di essere trasmessi attraverso il contagio interumano. Anche se il passaggio di agenti patogeni dagli animali all’uomo è sempre esistito nella storia dell’umanità, alcuni fattori stanno sicuramente potenziando questo fenomeno negli ultimi decenni. Tra questi, la deforestazione e la progressiva antropizzazione dell’am- biente sottraggono sempre più spazi vitali agli animali selvatici, favorendo il loro contatto con l’uomo. Inoltre i wet market presenti in Asia ed Africa rappresentano un luogo ideale dove, grazie alla presenza di animali, vivi e morti, di di- verse specie animali e dei loro fluidi biologici (sangue, feci, urine, ecc.), gli agenti pato- geni possono facilmente com- piere il salto di specie, pas- sando ad altri animali, uomo compreso. Probabilmente molti virus sono confinati a ristrette nicchie ecologiche, per cui se noi andiamo a violentare l’habitat delle spe- cie animali in cui gli agenti patogeni albergano e portiamo Photo by CDC on Unsplash questi animali nei mercati delle moderne megalopoli cinesi ed africane, diamo ad essi la possi- bilità di colonizzare una nuova specie (l’uomo), che è particolar- mente abbondante e, molto spesso, anche stupida. Una seconda conside- razione, se vogliamo anche banale, è che la globalizzazione ha dato un ecce- zionale impulso alla diffusione dell’attuale pandemia, che, in tempi passati, avrebbe im- piegato mesi, se non anni, per raggiungere aree geograficamente distanti dall’epicentro. L’epidemia di peste, la morte nera che a partire dal XIV secolo decimò la popolazione europea, imperversando con ondate successive in Europa, Medio Oriente e Nord Africa fino al XVIII secolo, si originò in Asia centrale intorno al 1320 e raggiunse l’Europa solo nel 1346. Oggi basta un volo aereo intercontinentale per consentire La pandemia pare essere originata dai pipi- ad un virus di spostarsi in poche ore di decine di strelli in Cina ed è arrivata alle tigri dello zoo migliaia di kilometri conquistando nuovi territori e po- del Bronx a NYC passando per i wet market polazioni recettive. Il nuovo coronavirus umano SARS- CoV-2 è riuscito, in poche settimane, a diffondersi in Quale potrebbe essere una prima considera- ogni parte del globo terrestre, riuscendo a mettere in zione? ginocchio i sistemi sanitari di numerose nazioni e l’intero La prima considerazione da fare è che, negli ultimi de- sistema economico mondiale. cenni, abbiamo assistito a numerosi salti di specie di virus che circolavano nei loro serbatoi naturali e che Conoscere l’origine della malattia è fonda- sono riusciti a superare le barriere di specie, adattandosi mentale, cosa sappiamo ad oggi di questo all’uomo. Le epidemie di SARS in Cina, MERS in virus? 6
30 GIORNI APRILE 2020_Layout 1 12/05/20 14:54 Pagina 7 Intervista a cura di Roberta Benini Quali sono i suoi punti di forza e le sue debo- lezze, se esistono? NICOLA DECARO Anche se non conosciamo a fondo l’origine di SARS- Dipl. ECVM Professore ordinario di malattie infettive degli CoV-2, esistono numerosi indizi che suggeriscono un’ori- animali Dipartimento di Medicina veterinaria gine zoonosica del virus. L’ipotesi più accreditata è che dell’Università di Bari questo coronavirus derivi da uno dei tanti coronavirus che circolano nei pipistrelli. Questi animali, infatti, rappresentano il serbatoio naturale di due dei quattro generi di coronavirus, gli alfa- ed i betacoronavirus, mentre gamma- e deltacoronavirus riconoscono come reservoir gli uccelli. Nel proprio serbatoio naturale i co- ronavirus tendono a vivere in equilibrio, senza causare malattia nell’ospite e senza che l’ospite attui nei loro confronti una valida risposta immunitaria. Dai serbatoi naturali, poi, questi virus possono compiere dei salti di specie, passando ad altri animali e all’uomo. Nella specie umana sono noti quattro coronavirus a bassa patogenicità, che sono associati tradizionalmente a forme di raffreddore: due alfacoronavirus, HCoV-229E e HCoV-NL63, e due betacoronavirus, HCoV-OC43 e HCoV-HKU1. Questi coronavirus, endemici nella po- polazione umana, derivano, molto probabilmente, da virus dei pipistrelli che sono passati all’uomo direttamente o tramite altri animali (alpaca per HCoV-229E e bovini per HCoV-OC43). Gli stessi virus della SARS (SARS- CoV-1), originatosi in Cina nel 2002, e della MERS (MERS-CoV), descritto per la prima volta in Medio Oriente nel 2012, derivano da betacoronavirus dei pipi- strelli che hanno compiuto il salto di specie passando all’uomo tramite ospiti intermedi, quali i carnivori sel- vatici (tra cui lo zibetto) per la SARS e il dromedario per la MERS. Pertanto, la teoria dell’origine artificiale bolezza di SARS-CoV-2 è che si tratta di un virus hanno un fondo di verità, ma che poi si articolano in di SARS-CoV-2, che vede questo virus come il frutto di dotato di una membrana esterna (envelope) che ne supposizioni, opinioni personali e teorie complottistiche, esperimenti di ingegneria genetica, in base alle attuali condiziona la stabilità ambientale. È vero che questo senza un adeguato contraddittorio che possa esprimere conoscenze, è da ritenersi puramente fantasiosa, in virus, rispetto ad altri virus dotati di envelope, presenta posizioni differenti e supportate da elementi di fatto. quanto non supportata da evidenze scientifiche. In caratteri di resistenza superiori, sopravvivendo fino a Anche la politica non è da meno, per cui si annoverano linea teorica, sarebbe possibile che il virus fosse fuoriuscito tre giorni su superfici di plastica e di acciaio; tuttavia, leader di partito che divulgano video riesumati dalle da un laboratorio, ma in questo caso sarebbe più vero- non ha certamente una resistenza ambientale parago- teche della TV di Stato per avvalorare la teoria com- similmente scappato da un pipistrello con infezione nabile a quella dei virus nudi, come rotavirus, norovirus plottistica sull’origine di SARS-CoV-2, Ministri della naturale, piuttosto che da una coltura cellulare infettata e virus dell’epatite A. Per questo è facilmente inattivabile Salute di Stati vicini che lanciano anatemi contro con un ceppo creato di sana pianta dall’uomo. Infatti, da temperature anche non estremamente elevate (56°C alcuni farmaci antinfiammatori, colpevoli, a loro dire, SARS-CoV-2 è geneticamente correlato con SARS- per 30 min), dalla radiazioni ultraviolette e da soluzioni di aggravare il decorso clinico della COVID-19, e, fi- CoV-1 (appartiene alla stessa specie virale), ma il suo alcooliche al 65-70% o di ipoclorito di sodio allo 0,1%. nanche, il leader della più grande potenza mondiale parente più prossimo attualmente noto è un altro be- Inoltre, il virus si trasmette per contatto diretto con che caldeggia l’assunzione intradermica od orale di di- tacoronavirus dei pipistrelli, mentre ceppi correlati persone infette, tramite esposizione alle goccioline dei sinfettanti a basso costo per combattere la malattia. sono stati identificati anche nel pangolino. Pertanto, secreti respiratori (e, solo in ambienti altamente conta- Un impazzimento globale, che solo in parte è dovuto almeno al momento, l’ipotesi più probabile è che SARS- minati, all’aerosol), e solo in minor misura per contatto ad ignoranza, ma molto più a calcoli politici di mero CoV-2 sia stato trasmesso all’uomo dai pipistrelli diret- con oggetti e superfici contaminati di recente. tornaconto elettorale. Devo dire, però, che anche le tamente o previo adattamento in un’altra specie di istituzioni scientifiche hanno contribuito a generare mammifero (pangolino o altro animale non ancora Fin dall’inizio dell’emergenza COVID-19 è confusione nella popolazione, rendendola più permeabile identificato). stata ribadita la pericolosità del fenomeno all’attecchimento di notizie false o, comunque, non ve- Rispetto a SARS-CoV e MERS-CoV, SARS-CoV-2 pos- della infodemia che il vocabolario Treccani rificate. Pochi forse ricordano che all’inizio della pan- siede un importante punto di forza, rappresentato da definisce Circolazione di una quantità ecces- demia, l’OMS escluse un ruolo significativo degli asin- una minore virulenza. I virus di SARS e MERS erano siva di informazioni, talvolta non vagliate tomatici nell’epidemiologia di SARS-CoV-2, lanciandosi caratterizzati da un tasso di letalità (rapporto tra con accuratezza, che rendono difficile orien- anch’essa in una affermazione non supportata da numero di morti e numero di infetti) molto elevato, tarsi su un determinato argomento per la evidenze scientifiche. Anzi, proprio l’esperienza dei co- pari rispettivamente all’11% ed al 34%, per cui erano difficoltà di individuare fonti affidabili Come ronavirus animali testimonia che gli asintomatici sono virus molto patogeni con pochi soggetti che sviluppavano docente che percezione/opinione ha? anche più pericolosi dei sintomatici; infatti l’OMS si è infezioni asintomatiche o paucisintomatiche. Al contrario, In effetti, grazie ai social network, ma anche grazie a dovuta ricredere man mano che arrivavano le prime SARS-CoV-2 ha un tasso di letalità più basso, sicuramente trasmissioni televisive poco serie, siamo bombardati da evidenze scientifiche. inferiore al 2%, nonostante i dati ufficiali in Italia ed un continuo flusso di informazioni, la cui veridicità Tra l’altro, alcuni studi di psicologia hanno dimostrato in alcuni Paesi si attestino su valori molto più elevati, a non sempre è attendibile, e facciamo fatica a vagliare che il flusso informativo incontrollato, anziché spingerci causa di una sottostima del numero totali degli infetti. questa mole di informazioni in maniera asettica ed og- ad una riflessione critica, non fa che rafforzare le con- Questo significa che SARS-CoV-2 è anche meno patogeno, gettiva. I social networks hanno introdotto un concetto vinzioni che già abbiamo, per cui siamo portati incon- per cui una larga fascia della popolazione può infettarsi pericolosissimo, in base al quale l’opinione di un ricer- sciamente a selezionare e far propri i post, i commenti in maniera asintomatica o paucisintomatica, diffondendo catore che si occupa di un argomento da una vita ed i video che confermano le nostre opinioni, anziché il virus con maggiore efficienza. Infatti, se l’infezione assume la stessa dignità di chi non ha alcuna specifica metterle in crisi. determina una malattia importante, il paziente tende competenza o titolo di studio. E la cosa più grave è che Un’infodemia che si propaga più velocemente del virus, a stare a casa, o addirittura ad essere ospedalizzato, questa falsa democrazia della scienza imperversa ormai rendendo difficile il controllo della vera epidemia grazie mentre gli infetti asintomatici, non essendo consapevoli anche in televisione, dove è possibile assistere ad una alla diffusione di fake news. Come docente sono parti- della loro condizione e stando in salute, contribuiranno becera mistificazione della cultura scientifica, per cui colarmente preoccupato, perché si tratta di un fenomeno a diffondere il virus nella popolazione nonostante eli- millantatori, imbonitori, falsi scienziati e premi Nobel molto pericoloso che potrebbe far presa anche sui nostri minino titoli virali più bassi. Il principale punto di de- in decadenza propalano notizie taroccate, che spesso studenti, facendoli deviare da un approccio rigidamente 7
30 GIORNI APRILE 2020_Layout 1 12/05/20 14:54 Pagina 8 Intervista a cura di Roberta Benini scientifico, come è quello che quotidianamente cerchiamo falsa notizia della fuga del virus da un laboratorio curezza che riguardano il versante veterinario della di dare. Non dobbiamo dimenticare che l’Italia è la cinese di contenimento biologico. In campo veterinario pandemia sono state recentemente elaborate dall’Istituto patria di Galileo, l’inventore del metodo sperimentale, la biosicurezza è ben conosciuta, poiché si applica quo- Superiore di Sanità (https://www.iss.it/rapporti-covid- che ancora oggi guida le ricerche in campo scientifico. tidianamente negli impianti di macellazione, nei labo- 19), che ha pubblicato linee guida sull’igiene degli Combattere le fake news e vagliare criticamente la ratori di sezionamento delle carni, negli allevamenti alimenti e sulla corretta gestione degli animali da com- mole di informazioni da cui siamo investiti quotidiana- degli animali da reddito, nelle cliniche veterinarie, a pagnia (queste ultime anche con il mio contributo). mente rappresentano una sfida che la comunità scientifica salvaguardia della salute umana ed animale. Tutte le deve saper vincere nel futuro immediato, se vogliamo misure restrittive ed igienico-sanitarie adottate nel- Sono stati fatti paragoni con pandemie più controllare bene e rapidamente la pandemia in corso. l’ambito della pandemia da SARS-CoV-2 rientrano recenti come la SARS. Cosa si era imparato nella biosicurezza, perché sono volte ad interrompere da quella pandemia? Le conoscenze acquisite Biosicurezza è un termine che è stato poco (o, per lo meno, a ridurre) la circolazione virale mediante sono state utilizzate ? utilizzato dai media. Perché è ostico o perché il lockdown, la quarantena dei soggetti infetti od esposti, La SARS, originatasi nel 2002 nella provincia cinese non compreso nella sua importanza? il distanziamento sociale, l’utilizzo dei dispositivi di del Guangdong, fu in grado di generare dei cluster di La mia opinione è che il termine biosicurezza non solo protezione individuale (mascherine, guanti monouso infezione, anche importanti, in altre nazioni, ma a set- sia ostico, ma possa essere compreso dalla popolazione ed altri presidi sanitari) non solo in ambito ospedaliero, tembre del 2003 era stata completamente eradicata. generale nella sua accezione più ristretta, riferita alle ma anche nel contesto lavorativo e della vita quotidiana. La SARS non è mai diventata una pandemia, arre- norme ed alle misure di sicurezza per il contenimento Oggi siamo tutti più consapevoli dell’importanza di standosi al livello di epidemia perché, pur colpendo del rischio biologico nei laboratori, evocando ancora queste misure, a volte draconiane, inizialmente avversate, Paesi di diversi continenti, non si è diffusa a livello una volta scenari inquietanti in relazione all’origine la- tanto che il semplice utilizzo delle mascherine, che in globale ed è stato possibile eradicarla. Questo ha rap- boratoristica di SARS-CoV-2. Non a caso, nel contesto una prima fase quasi ci imbarazzava, è entrato nel presentato sicuramente un fatto positivo, ma, allo di questa pandemia, si è sentito parlare di biosicurezza nostro modo di vivere e penso che ci accompagnerà per stesso tempo, ci ha illuso del fatto che qualunque virus solo quando nei media è comparsa, a più riprese, la parecchi mesi, se non anni. Specifiche norme di biosi- potenzialmente pandemico potesse essere facilmente Global examples of emerging and re-emerging diseases 8
30 GIORNI APRILE 2020_Layout 1 12/05/20 14:54 Pagina 9 Intervista Photo by Natalie Ng on Unsplash a cura di Roberta Benini debellato. La precoce estinzione dell’epidemia ha anche sviluppo di un vaccino efficace, perché l’eradicazione evidente al grande pubblico, ma molto importante disincentivato gli investimenti delle case farmaceutiche della malattia comportò anche un minore interesse dei anche per il coinvolgimento della classe medica veteri- nello sviluppo di vaccini e terapie antivirali, che oggi ricercatori e, soprattutto, un disinvestimento da parte naria, è rappresentato dalla corretta gestione delle in- avrebbero fornito conoscenze fondamentali sulle carat- delle case farmaceutiche. terazioni uomo-animali-ambiente. Se un virus del pipi- teristiche immunologiche di SARS-CoV-2 e sulla sua Quello che sicuramente avremmo dovuto imparare dalla strello si è potuto adattare all’uomo, acquisendo la ca- sensibilità a sostanze antivirali. Una migliore conoscenza SARS (e non l’abbiamo fatto!) è l’importanza dei piani pacità di trasmettersi attraverso il contagio interumano, delle caratteristiche immunologiche del virus della di preparazione e risposta alle pandemie, piani che sono lo dobbiamo anche alla miope gestione dell’ambiente e SARS sarebbe stata utile per elaborare ipotesi più con- stati elaborati, ma che spesso sono rimasti sulla carta, degli animali. C’è, però, una lezione positiva che ci crete sulla possibilità di reinfezione con SARS-CoV-2 anche per la mancanza di risorse economiche adeguate. lascia questo coronavirus, che è la nostra grande capacità (evenienza per la quale non ci sono ancora certezze). di operare in condizioni di emergenza, recuperando Allo stesso tempo, uno dei principali timori riguardo la E questa pandemia finora cosa ci insegna e lacune colpevolmente accumulate nel corso del tempo. possibilità di mettere a punto un vaccino per SARS- cosa è ancora necessario per comprenderla Un esempio è fornito proprio dalle università, che in CoV-2 deriva proprio dalla negativa esperienza dei nella sua complessità? molti casi sono state spiazzate dall’improvvisa interru- vaccini sperimentali per SARS-CoV-1. Questi vaccini, Questa pandemia, per quanto terribile e luttuosa possa zione della didattica in presenza e non sempre erano una volta testati sugli animali, sono risultati non solo essere, ci sta dando tanti insegnamenti. Il più evidente pronte a passare a modalità alternative di erogazione non protettivi, ma addirittura dannosi, perché inne- è che dobbiamo tenerci stretta la sanità pubblica dell’offerta formativa. Anche in quei contesti dove si scavano un fenomeno molto noto in medicina veterinaria italiana, con tutte le sue contraddizioni e le sue lacune, partiva da zero, si è riusciti in pochi giorni a colmare che è l’antibody dependent enhancement (ADE). In ma anche con le sue punte di diamante e la stoica ab- gap che si trascinavano da anni, assicurando in brevissimo sostanza i vaccini per la SARS stimolavano la produzione negazione della classe medica ed infermieristica. Se tempo una didattica online di qualità elevata. di bassi titoli di anticorpi citofili, che, anziché neutra- tanti pazienti hanno potuto superare la malattia, lo Molti sono ancora i punti da chiarire sulla pandemia in lizzare il virus patogeno, ne facilitavano l’ingresso nelle dobbiamo soprattutto al fatto di avere una sanità pub- corso. Il primo elemento riguarda sicuramente l’origine cellule da infettare, aggravando così il decorso clinico blica che non lascia indietro nessuno, a prescindere del virus: capire i meccanismi attraverso i quali SARS- della malattia. Una situazione analoga si è verificata dalle possibilità economiche. Certamente la pandemia CoV-2 è passato dal pipistrello all’uomo e quali eventuali con la peritonite infettiva felina, per la quale non è ha anche evidenziato che la contrazione degli investimenti ospiti intermedi sono stati coinvolti nell’adattamento stato possibile allestire un vaccino efficace e sicuro. nel sistema sanitario nazionale, a lungo andare, non del virus alla specie umana rappresenta un tassello es- Naturalmente non sappiamo se ulteriori studi e la spe- paga. Il progressivo indebolimento della medicina ter- senziale per ricomporre il puzzle della complessa ecologia rimentazione clinica nell’uomo avrebbero portato allo ritoriale e di comunità, a vantaggio delle attività ospe- dei coronavirus animali ed umani ed è utile per com- daliere, spesso private, non ha consentito un’ottimale prendere quali azioni intraprendere per ridurre il rischio gestione domiciliare dei pazienti COVID positivi, che, di insorgenza di nuovi virus pandemici. Un altro “Quello che sicuramente in molti casi, non avrebbero richiesto l’ospedalizzazione. La riduzione dei posti di terapia intensiva ha fatto sì elemento fondamentale è la piena comprensione del- l’immunologia di SARS-CoV-2: stabilire quanto sia avremmo dovuto imparare dalla che il sistema sanitario fosse impreparato alla gestione protettiva l’immunità conseguente all’infezione naturale SARS (e non l’abbiamo fatto!) è simultanea di un così alto numero di pazienti gravi. La e se siano possibili reinfezioni è di vitale importanza l’importanza dei piani di mancanza (o la mancata applicazione) di rigidi protocolli per decidere quanti sforzi debbano essere profusi (e di biosicurezza nelle strutture sanitarie, incluse le RSA, quante risorse investite) nella ricerca disperata di un preparazione e risposta alle ha determinato l’insorgenza di cluster di infezioni ospe- vaccino, oppure se sia meglio concentrare tutte le pandemie ” daliere a volte molto ampi. Un insegnamento meno energie nello sviluppo di farmaci antivirali. 9
30 GIORNI APRILE 2020_Layout 1 12/05/20 14:54 Pagina 10 Intervista a cura di Roberta Benini Agli animali vengono attribuite qualità/ruoli virus della IB è andato incontro nel corso degli anni, veterinario nell’ambito della Sanità Pubblica. Ne è diversi che spaziano da componenti del nucleo questi vaccini non proteggono da tutte le varianti at- ultima testimonianza la sconfortante interrogazione familiare a serbatoi di malattie spesso senza tualmente circolanti. Per la FIP, invece, non si è riusciti parlamentare di una deputata della Repubblica Italiana, reali conoscenze oppure per paure o antipatie a mettere a punto un vaccino sicuro ed efficace, ma la che lamentava la programmata assunzione di “ben” 18 verso una determinata specie. Le conseguen- terapia antivirale ha registrato notevoli progressi negli dirigenti veterinari presso il Ministero della Salute nel- ze sono note. ultimi anni, grazie all’impiego promettente di inibitori l’ambito della gestione dell’attuale emergenza sanitaria. È utopistico immaginare una capillare divul- delle proteasi e di analoghi nucleosidici, che rientrano La parlamentare in questione si chiedeva come mai si gazione scientifica anche e soprattutto prima nei protocolli terapeutici utilizzati anche per COVID- pensasse ad assumere veterinari nell’ambito dell’emer- delle emergenze per fornire una preparazione 19. È, inoltre, impressionante la mole di lavori scientifici genza COVID-19, non essendosi verificata una moria di base a tutta la comunità? che riguardano l’identificazione di nuovi coronavirus di vacche (e qui viene spontaneo il richiamo alla “moria Gli animali: “croce e delizia al cor”, potremmo dire, ri- negli animali, specie nei pipistrelli, e lo studio dei mec- delle vacche” nella esilarante scena della dettatura facendoci ad un passo de “La Traviata” di Giuseppe canismi evolutivi attraverso i quali i coronavirus ac- della lettera alla malafemmina del famoso film con Verdi. Se è vero che oltre il 70% delle malattie emergenti quisiscono la capacità di passare da una specie all’altra, Totò e Peppino). Tanto lavoro c’è ancora da fare perché, dell’uomo è di origine zoonosica, riconoscendo quindi fino ad infettare l’uomo. La ricerca scientifica ha am- nel sentimento comune, la figura professionale del un serbatoio animale, è anche vero che il passaggio al- piamente documentato come nei pipistrelli alberghino medico veterinario è ancora troppo legata solo ed esclu- l’uomo degli agenti patogeni di origine animale riconosce un’incredibile varietà di coronavirus e come alcuni di sivamente alla cura degli animali d’affezione e da tra le cause una poco corretta gestione del rapporto questi ceppi possano tranquillamente passare all’uomo reddito, mentre le competenze in Sanità Pubblica sono, uomo-animale. Anche in questo campo, però, è la di- senza un necessario adattamento in altri animali. Grazie in larga parte, misconosciute. Si tratta di un obiettivo sinformazione a farla da padrona. Il fatto che gli alla ricerca sappiamo anche che i wet market rappre- comune che solo il superamento degli steccati ideologici animali siano serbatoio di molte zoonosi è ben noto sentano un elemento di elevato rischio ai fini della cir- esistenti tra le varie componenti della Medicina Veteri- alla comunità scientifica ed a quella medico-veterinaria colazione interspecifica dei coronavirus e del loro naria potrà portare a compimento in una visione in modo particolare. Questa realtà, tuttavia, è ignorata possibile adattamento all’uomo. Eppure nulla si è fatto unitaria della categoria. da gran parte della popolazione che, spesso, non attua per arginare questo rischio, nonostante l’esperienza comportamenti ispirati al principio di precauzione, nel della SARS e dell’influenza aviaria da virus H5N1 ad Mentre siamo alle prese con il contenimento rispetto delle più elementari norme igienico-sanitarie elevata patogenicità, entrambe originatesi in una pro- di una malattia che si diffonde da persona a (di biosicurezza, diremmo a questo punto). L’ingiustificato vincia cinese, il Guangdong, dove la stretta coabitazione persona altre zoonosi o possibili emergenti allarmismo generato nei proprietari di animali dalle tra uomo ed animali di specie diverse e la presenza di continuano a aggirarsi. Ipotizzare una diver- sporadiche segnalazioni di casi di infezione da SARS- mercati di animali vivi, spesso appartenenti a specie sa prevenzione e in quali termini, è prema- CoV-2 in cani e gatti si inquadra bene nella campagna selvatiche, ha rappresentato e continua a rappresentare turo? di disinformazione che caratterizza la pandemia su più un’eccezionale opportunità per i coronavirus ed altri Sicuramente negli ultimi mesi la pandemia ha catalizzato fronti. Cane e gatto possono infettarsi con SARS-CoV- agenti patogeni di conquistare nuove popolazioni re- l’attenzione globale, distogliendola da problematiche 2, ma, in base alle conoscenze disponibili al momento, cettive. Per non parlare della ben più complessa pro- sanitarie e socioeconomiche che c’erano prima e reste- risultano vittime del contagio umano più che untori di blematica dell’insano rapporto uomo-ambiente, in re- ranno anche dopo questa emergenza. Fondamentalmente un virus che, è bene ribadirlo, si trasmette da uomo a lazione al quale abbiamo già dato conto di come possa si dovrebbe riflettere sulle politiche ambientali degli uomo con estrema efficienza, senza avere bisogno di un favorire la comparsa di ceppi pandemici. È evidente, ultimi decenni, per non ripetere gli stessi errori del passaggio nell’animale. Questo concetto è stato ribadito quindi, che le politiche sanitarie globali non abbiano passato. L’attuazione di politiche globali che contemplino a più riprese da organizzazioni scientifiche nazionali ed recepito fino in fondo le indicazioni che provenivano un maggiore rispetto per l’ambiente e per il territorio, internazionali, società specialistiche e singoli ricercatori, dal mondo scientifico. I tentativi, osservati negli ultimi troppo intensamente depauperati e sfruttati, nell’ottica ma probabilmente non è riuscito a penetrare la coltre decenni, di agenti virali diversi (virus influenzale H5N1, di un vantaggio immediato e senza una riflessione di diffidenza per la scienza ufficiale che ormai attanaglia SARS-CoV-1, MERS-CoV, Ebola) di adattarsi all’uomo, critica sulle ripercussioni a lungo termine dello sfrutta- larghe fasce della popolazione, segnando l’ennesima generando epidemie di notevole portata, non hanno in- mento incontrollato delle risorse naturali, rappresenta sconfitta della divulgazione scientifica. Oggi più che fluenzato in maniera significativa le politiche sanitarie una misura che nel medio-lungo termine porterebbe ad mai, in un momento di quarantena forzata, gli animali dei governi in previsione di una possibile pandemia, una riduzione del rischio zoonosico connesso alla diffu- domestici (cani, gatti e specie minori) svolgono un tanto che ci si è trovati completamente impreparati sione di patogeni animali reclusi in circoscritte nicchie ruolo sociale fondamentale, rappresentando spesso alla gestione di questa emergenza sanitaria. ecologiche. Un ripensamento delle politiche energetiche l’unica compagnia per anziani altrimenti soli. Risulta inciderebbe positivamente sui cambianti climatici, che quanto mai necessario, pertanto, che la comunità scien- tifica sia in grado di trasmettere messaggi chiari, possi- “I coronavirus sono noti in non sono direttamente coinvolti nell’insorgenza di questa pandemia, ma che giocano un ruolo di primo bilmente univoci, pur nel rispetto delle diverse posizioni medicina veterinaria da oltre un piano nelle malattie trasmesse da vettori, a causa della ed opinioni che esistono anche tra persone di scienza, secolo. La bronchite infettiva progressiva tropicalizzazione del clima nelle regioni non solo nei periodi emergenziali, ma anche e soprattutto temperate, con espansione del raggio di distribuzione del pollo e la peritonite infettiva geografica di vettori di agenti zoonosici (virus West nei periodi di “normalità”, in modo da fornire una ade- guata conoscenza di base e preparare il terreno per una felina sono tra le coronavirosi Nile, Usutu, Chikungunya, ecc.). Nell’immediato, il valutazione maggiormente critica dei flussi informativi che provengono da fonti anche incontrollate. più studiate ” bando dei wet market rappresenta una misura concreta per ridurre la circolazione virale tra le diverse specie Anche a livello nazionale poco si è tenuto conto delle animali e tra queste e l’uomo. C’è bisogno, però, del- In medicina veterinaria i Coronavirus sono conoscenze scientifiche acquisite nel corso degli anni, l’acquisizione di una coscienza collettiva perché si possa noti e studiati da molto tempo. Quale è il nonché delle competenze specifiche presenti sul territorio, fare pressione sui governi degli stati asiatici ed africani rapporto fino ad oggi fra le conoscenze scien- prime tra tutte quelle dei Dipartimenti di Medicina in modo che questo bando venga effettivamente realiz- tifiche, il grande numero di pubblicazioni e Veterinaria, che non hanno visto un pieno coinvolgimento zato, superando tradizioni culturali e culinarie che oggi le politiche sanitarie, nazionali ma soprattutto nella gestione di un’emergenza sanitaria per la quale non hanno più senso di esistere o che almeno vanno ri- globali? l’esperienza maturata in ambito universitario sarebbe condotte nell’ambito della sicurezza degli alimenti. I coronavirus, o per lo meno le malattie da essi causate, stata utile. Lo stesso ruolo del medico veterinario quale Infine, è necessario un ripensamento del rapporto tra sono noti in medicina veterinaria da oltre un secolo. La operatore di Sanità Pubblica, nell’ottica One Health, uomo ed animali, anche per quanto attiene l’adozione bronchite infettiva del pollo (IB) e la peritonite infettiva non è pienamente riconosciuto dalla stragrande mag- delle elementari norme igienico-sanitarie ogni volta felina (FIP) sono tra le coronavirosi più studiate, gioranza della popolazione e, purtroppo, anche da una che si ha a che fare con qualunque animale, anche do- proprio perché note da più tempo, e per le quali più si è parte consistente della classe politica. Pochi conoscono mestico. Oggi tutti raccomandano queste norme, ma lavorato per lo sviluppo di vaccini e/o farmaci antivirali. gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, le loro funzioni onestamente non penso che una larga fascia della po- Per la IB sono disponibili in commercio vaccini efficaci, nell’ambito del SSN ed il loro coinvolgimento nella polazione si lavasse le mani dopo aver accarezzato un che, se non proteggono dall’infezione, sono almeno in diagnostica di laboratorio della pandemia in corso. Cer- cane od un gatto. La medicina preventiva deve quindi grado di impedire la diffusione sistemica del virus, evi- tamente la diffidenza a volte esistente tra Istituti Zoo- entrare a pieno titolo nelle nostre vite quotidiane, tando la sua diffusione al tratto riproduttore ed ai reni. profilattici, università e liberi professionisti non è fun- tenendo presente che anche in questo ambito le compe- A causa della notevole variabilità antigenica, cui il zionale ad una piena conoscenza del ruolo del medico tenze della classe medico-veterinaria sono indubbie. 10
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