L'ISOLA DEL TESORO - IN VOLO SULLA PALUDE NUMERO 3 - Giugno 2018 - IC Corrado Melone

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L'ISOLA DEL TESORO - IN VOLO SULLA PALUDE NUMERO 3 - Giugno 2018 - IC Corrado Melone
L’ISOLA DEL TESORO
Il giornalino dei bambini e dei ragazzi che gestiscono
              la Palude di Torre Flavia

      IN VOLO SULLA PALUDE
    (in allegato Il giornalino dei bambini di Ladispoli 1)

                                     NUMERO 3 – Giugno 2018
L'ISOLA DEL TESORO - IN VOLO SULLA PALUDE NUMERO 3 - Giugno 2018 - IC Corrado Melone
L’idea del giornalino è nata per dare una continuità al progetto
«l’Isola del tesoro». Assieme a Corrado abbiamo messo le
fondamenta ed il resto è nato tutto da sé… GRAZIE A VOI!
Siete stati voi, piccole guide, che con le vostre esperienze avete
contribuito a rendere originale questo giornalino. La nostra idea
era quella di raccogliere le vostre esperienze ma anche di cercare
di fornirvi del materiale di approfondimento da utilizzare in aula.

Ma non solo!
Il giornalino è utile anche a tutti coloro che si trovano ad
attraversare quotidianamente quel sentiero per arrivare al mare e
che forse poco ne sanno dell’importanza della palude e grazie a voi
e ai vostri racconti, oggi forse si soffermeranno qualche minuto ad
ammirare il paradiso che hanno la fortuna di avere sotto casa e
forse quel sentiero non sarò solo la strada che conduce alla
spiaggia!!!

Il giornalino si compone di 3 numeri, nel primo «un viaggio nel
monumento naturale Palude di Torre Flavia» si è scelto di
descrivere la palude delineando un percorso immaginario
dall’ingresso alla spiaggia, nel secondo «Pirati contro Corsari»
abbiamo scelto di descrivere tutto ciò che altera i delicati equilibri
della palude, ed infine in quest’ultimo «In volo sulla palude» si è
scelto di dare spazio ai due uccelli protetti, vanto della nostra
palude il fratino e il corriere piccolo.

Sperando di esser riusciti nell’intento, vi lasciamo alla vostra
lettura.
                                             Francesca e Corrado
L'ISOLA DEL TESORO - IN VOLO SULLA PALUDE NUMERO 3 - Giugno 2018 - IC Corrado Melone
L’esperto risponde alle curiosità arrivate
                in redazione

Si può costruire un piccolo ponticello al posto del tronco di
legno?
R. Certo, non aspettiamo altro! Quando ci venite ad aiutare?
Abbiamo comprato un po’ di tavole.

Si potrebbe evitare di far entrare le persone con i cani perché
sporcano l’ambiente con i loro escrementi e abbaiando
spaventano la fauna?
R. Si, si potrebbe. Però sarebbe meglio parlarci. Ci sono tante
brave persone con il cane e potrebbero restare dispiaciute se
gli diciamo di non entrare da noi. Dialogando si trova sempre
una soluzione.

Si potrebbero mettere maggiori protezioni intorno alle dune
per evitare di calpestare le uova di fratino?
R. Si, è però ci vuole molto lavoro. Se ci organizziamo lo
facciamo insieme.

Si potrebbero mettere le telecamere nascoste per sorvegliare
la Riserva?
R. Si. Costano un bel po’ e dobbiamo trovare i soldi.. Però è
una bella idea.
Da quanto tempo Corrado svolge questo lavoro e come è
nata questa passione?
R. Da quando ero piccolo. Volevo sempre stare nella natura.
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Quante volte a settimana ripulite dalla plastica l’arenile
prospiciente la riserva? La quantità di plastica che si ritrova è in
diminuzione?
R. Tutte le settimane puliamo perché il mare è pieno di plastica.
Dovremmo tutti consumarne meno. Purtroppo il mare ne porta
sempre tanta. Deve essere un lavoro continuo: appena
molliamo la spiaggia si riempie di nuovo.

Nella riserva avete mai rinvenuto animali morti perché avevano
ingerito della plastica?
R. Si. Un Gabbiano aveva ingerito una pila ed è morto
avvelenato. Una volta anche un cucciolo di delfino che è rimasto
soffocato da una busta della spesa.

Oggi la popolazione dei Fratini a Torre Flavia è aumentata?
Quanti ce ne sono?
R. Tutti gli anni ci sono due o tre coppie. L’anno scorso sono
nati 5 piccoletti.

Perché vengono istituite delle riserve naturali come Torre
Flavia?
R. Per proteggere la natura, le piante e gli animali. Ma anche
per avvicinare tutti alla natura e passare una bella giornata.
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Notizie dell’ultima ora!
   7 nuovi piccoli cigni sono nati alla
        Palude di Torre Flavia!

Foto: Marco Azzari
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L’importanza della palude
      di Torre Flavia

La   Zona     di   Protezione    Speciale    “Torre    Flavia”

L’area protetta di Torre Flavia è anche una Zona di Protezione
Speciale (Z.P.S. “Torre Flavia”; Codice IT6030020), individuata
in base alla Direttiva 79/409/CEE “Uccelli” e inserita
nell’elenco ufficiale dal Ministero dell’Ambiente. Il perimetro
della Z.P.S. coincide in gran parte con quello del Monumento
naturale comprendendo anche la fascia litorale sabbiosa
(non compresa nel perimetro dell’area protetta). Nella zona
antistante di mare aperto è anche presente un Sito di
Importanza Comunitaria (“Secche di Torre Flavia”, S.I.C.
IT6000009; Dir. 92/43/CEE “Habitat”) individuato per la
presenza di praterie di Posidonia oceanica (Regione Lazio,
2004).
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Nella Scheda Natura 2000 (Regione Lazio, 2004) si fa
riferimento, tra i tipi di habitat presenti nella Z.P.S. “Torre
Flavia” ai “Pascoli inondati mediterranei” (1410: Juncetalia
maritimi).
L’area è Zona di Protezione Speciale per l’elevata presenza di
specie migratorie che utilizzano l’area come sito di sosta,
transito e nidificazione. Nel Monumento naturale “Palude di
Torre Flavia” sono state rilevate oltre 180 specie, cui si
devono aggiungere 6 specie alloctone non naturalizzate
sfuggite alla cattività, osservate in modo occasionale nell’area
di studio e la cui nidificazione nel Lazio non è stata accertata.
Oltre 40 rientrano nell’Allegato I della Direttiva 92/43/CEE.
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Conosciamo il Fratino
                 (Charadrius alexandrinus)

 Difficile da confondere con altre specie, con quel corpo
 raccolto e le lunghe zampe esili che ne fanno tra i più
 piccoli limicoli nidificanti in Italia. In realtà, il Fratino è
 un uccello tendenzialmente cosmopolita, essendo
 presente dall’Europa all’Asia, dall’Africa all’India, con
 altre cinque sottospecie presenti negli altri continenti.
 Il Fratino vive e nidifica sulle nostre spiagge,
 praticamente lungo l’intero perimetro della penisola
 Italiana, più Sicilia e Sardegna. Il colore degli adulti –
 grigi sul dorso – rende questa specie difficile da
 distinguere dalla sabbia, sulla quale costruisce il nido.
 Gli esemplari più giovani, poi, sono privi di quelle
 macchie più scure che rendono gli adulti meglio visibili,
 con il risultato di confondersi ancora meglio tra le dune
 e la battigia.
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Costruito sulla sabbia ma non lontano dall’acqua, il nido del
Fratino viene di solito riempito con tre uova, covate per un
mese circa. Da rilevare l’abitudine “nidifuga” dei piccoli, che si
allontanano dal nido poco dopo la nascita, diventando
facilmente attaccabili dai predatori. La sua presenza, in ogni
caso, è un buon indice dello stato di salute dell’intero
ecosistema costiero: ogni qualvolta c’è il nido del Fratino
significa, insomma, che si tratta di una spiaggia correttamente
tutelata e conservata.
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Days of love
Il Corriere piccolo
                     (Charadrius dubius)

Il Corriere piccolo ha dimensioni modeste – non supera i 15
cm di lunghezza – e corporatura esile. Anche il becco è corto
e sottile, la coda tondeggiante, mentre le ali appaiono
lunghe e appuntite, con un’apertura alare che può
raggiungere i 42-48 cm. In entrambi i sessi, la livrea appare
bruno-chiara sul dorso, bianco è invece il ventre.
Piuttosto ampio è l’areale di nidificazione della specie: dalle
coste atlantiche dell’Europa all’Africa settentrionale, fino
all’Estremo Oriente e al Giappone, tendenzialmente al di
sotto del 60° parallelo. In Europa come nel nostro Paese la
specie è nidificante mentre lo svernamento avviene a sud
del Sahara.

Modesti contingenti svernanti si ritrovano anche in alcuni
siti del Mediterraneo, tra cui l’Italia, dove poche decine di
coppie sono censite con regolarità nelle due isole maggiori.

Il Corriere piccolo frequenta ambienti con sassi e ghiaia,
quindi greti e isolotti di corsi d’acqua, laghi, stagni, lagune
costiere, saline. Gradualmente, sta colonizzando ambienti
artificiali con caratteristiche simili agli habitat naturali:
sottofondi di inerti per costruzioni, cave di sabbia o ghiaia.
Di indole vivace, possiede un volo rapido e basso con battiti
d’ala regolari.

La stagione riproduttiva è compresa tra aprile e luglio.

Il maschio predispone sul terreno diverse depressioni, in
una delle quali la femmina individua il nido, che decora con
piccoli ciottoli, frammenti di conchiglie e di vegetali secchi.
In genere vengono deposte 4 uova, per due covate l’anno,
che sono incubate sia dalla femmina sia dal maschio per
24-25 giorni. I pulcini abbandonano il nido subito dopo la
nascita e vengono accuditi da entrambi i genitori.
IL CANTO DEGLI UCCELLI
Noi, la classe 1F, abbiamo ricevuto Corrado Battisti, che ci
ha spiegato e fatto imitare il canto degli uccelli. Ha iniziato
subito a spiegarci che ogni uccello ha un canto diverso e
che sarebbe fantastico riconoscere un uccello dal suo
canto!
Il canto è la loro via di comunicazione come noi quando
parliamo; alcuni uccelli come l’airone bianco maggiore,
l’aquila reale, la beccaccia, la cannaiola, la civetta lo usano
per “attirare” una femmina o per mandare via un altro
uccello dal suo albero. Essi di solito, preferiscono cantare
all’alba per dimostrare al partner di essere pieni di
energia.
La loro voce ha una grande varietà di suoni complessi che
sostituiscono un vero e proprio linguaggio: il TECK secco
di una capinera; il GHECK GHECK di un picchio rosso; il
CIRRIP di un’allodola.
Loro hanno anche una chiamata d’allarme che in genere
consiste in suoni brevi ma udibili.
Questa lezione ci è piaciuta molto anche perché ci ha
fatto imitare i loro canti!

                                                Larisa Bucatariu
                                        1F I.C. Corrado Melone
Campo di sorveglianza

Grazie anche all’attività di riduzione del calpestìo
promosse dall’Ente gestore e finalizzate alla tutela delle
dune, il settore litorale dell’area protetta Monumento
naturale Palude di Torre Flavia è stato scelto come sito di
nidificazione da parte di due specie di uccelli,
il Fratino (Charadrius alexandrinus) e il Corriere
piccolo (Charadrius dubius), estremamente localizzate e
in declino numerico nel nostro Paese (una di esse, il
Fratino è inserita in All. 1, Dir. 79/409/CEE e s.m.i.
147/2009/CE).
Tali specie sono caratterizzate da un’ecologia e
comportamento estremamente particolari: esse, infatti,
costruiscono il nido direttamente a terra, sulla sabbia,
nel periodo compreso tra fine aprile e giugno quando
l’afflusso di fruitori sulle spiagge è particolarmente
elevato.

Proprio per mitigare gli impatti sui nidi di queste specie
di grande interesse ecologico e conservazionistico, la Città
metropolitana di Roma Capitale ha, da alcuni anni,
avviato alcune iniziative per una loro tutela, con la
collaborazione delle scuole primarie e secondarie di
Cerveteri e Ladispoli che hanno provveduto a realizzare
pannelli informativi e strutture a delimitazione delle
dune.

Nell’aprile 2017 è stato attivato il primo campo di
sorveglianza dei nidi di queste specie.

Da aprile a luglio 2017 hanno aderito al Campo 74
operatori, sia appartenenti alla Città metropolitana di
Roma Capitale, sia volontari cittadini, indipendentemente
o in quanto aderenti a molte Associazioni ambientaliste
sia locali (Scuolambiente), sia regionali e nazionali (WWF
Roma, WWF Litorale, WWF Young, LIPU, SROPU).
Plastic blitz: 22 aprile 2018
              16 sacchi di plastica rimossi!

spettacolare pulizia della spiaggia (oramai tra le più pulite
del Lazio e oltre...).

Molti partecipanti, molta plastica rimossa tra cui molte
lenze e ami (impattanti per umani e uccelli!).

Grazie ai colleghi Carlo ed Egidio.

Grazie ai tanti volontari intervenuti.
Anche questo anno …
    Campo Fratino

Il 17 marzo 2018 è partito il secondo Campo di
sorveglianza ai nidi di Fratino.
Il Campo durerà per tutto il periodo di nidificazione di
questa specie (da marzo a giugno e anche oltre) e si
articolerà su 4 sottoprogetti: (1) delimitazione dei
settori di duna corrispondenti agli habitat di questa
specie; (2) sorveglianza attiva dei siti da parte dei
volontari; (3) raccolta di lenze e altra plastica
impattante su questa specie (nonché sul valore
estetico delle dune); (4) comunicazione al pubblico
del valore di questo ecosistema e di questa specie
caratteristica e unica.
L’esperienza
 L’istituto comprensivo Ladispoli 1 in visita alla
              Palude di Torre Flavia

Nell’Istituto Comprensivo «Ladispoli 1», da anni si presta
grande attenzione ai temi dell’educazione ambientale, nella
consapevolezza che questa disciplina non sia solo strumento
utile alla cultura naturalistica, ma soprattutto elemento
chiave nella formazione delle coscienze dei giovani cittadini,
nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, che sempre più deve
essere lo scenario di riferimento per la vita dell’uomo.
Attraverso i progetti di Educazione ambientale abbiamo
puntato su un’offerta educativa che nel tempo si è ampliata e
si è affacciata a nuove metodologie, nuove pedagogie,
portando un grande arricchimento alla formazione delle
professionalità e nuove possibilità di esplorare la natura e di
scoprire il valore di un rapporto positivo con essa.
Il Progetto in questione, denominato “ Piccole Guide di
Torre Flavia” coordinato dalla Maestra Marina Cozzi, è
stato avviato nel nostro Istituto, quest’anno diretto dalla
Prof.ssa. Renza Rella e dalla sua collaboratrice Vicaria E.
Sierri, sempre attente e sensibili nell’accogliere progetti
di ampio respiro, a garanzia di stimoli importanti per
l’apprendimento dei nostri numerosi allievi presenti nei
tre ordini di scuola. Le zone di interesse, sono quelle
presenti ovviamente, nel nostro territorio e fra queste , la
nostra Palude di Torre Flavia, monumento naturale e
splendida testimone della tutela di biodiversità.

In questo scrigno prezioso ma fragile, i ragazzi delle classi
3^ C e 1^A del Plesso G. Falcone, si sono recati in visita ,
nella giornata del 18 aprile, accompagnati dalle loro
docenti. Il programma della mattinata ha previsto la
speciale guida Corrado Battisti, responsabile della
gestione della Palude di Torre Flavia e quella di Claudio
Cerini, esperto di sostenibilità della Città Metropolitana
Roma Capitale, che da diversi anni ormai ci offrono
momenti di confronto, aggiornamento e condivisione
delle conoscenze: un lavoro di rete che ha permesso di
presentare le aree protette non come singole realtà locali
ma come parte di un sistema territoriale complesso che
va tutelato e salvaguardato sempre.
Superato il piccolo sbarramento che indica l’inizio del
percorso, siamo partiti dunque per la nostra passeggiata.
Mentre si camminava, con un folto canneto sul nostro lato
destro, l’attenzione è stata attirata dal canto e dal volo dei
molti uccelli che popolano la riserva. Tra questi, i bellissimi
aironi bianchi e cinerini Ma non ci sono solo loro e con un
po’ di fortuna abbiamo potuto ammirare molte specie di
uccelli: dal germano reale alle folaghe, all’alzavole e
ascoltare il delizioso canto dell’usignolo di fiume.

La zona è ricca anche di mammiferi, anfibi, rettili, pesci,
insetti che vivono perfettamente inseriti in un microcosmo
dagli equilibri molto delicati. La vegetazione è quella tipica
delle zone umide. La stradina, dopo un primo tratto ,arriva
alla spiaggia, dove accolti da un’esplosione di colori, i
nostri ragazzi hanno potuto ammirare la Torre, simbolo
della loro città. Poi il ritorno a scuola con in mano il
diploma di Piccola Guida, un altro tesoro da portare a
scuola e a casa per rendere partecipi i genitori
dell’incontro con questi luoghi meravigliosi.

Noi infatti crediamo fortemente nel valore di una
educazione che sia anche capacità di sentire la natura
come parte di sé e dunque presupposto per maturare una
vera e propria affettività verso l’ambiente naturale
Incontro con il fotografo
Il giorno 30/01/2018 ci siamo recati nell’aula teatro con il fotografo
Riccardo Lucietti. Ci ha spiegato come funziona la sua professione, ed
inizialmente ci ha mostrato un video che parlava di un uccello: il fratino
Il video ha avuto inizio con l’accoppiamento dei due uccelli, e di
conseguenza avvenne la covata: la cosa piu’ bella è stata la nascita dei
piccoli chiamati Speedy e Gonzalez. I genitori li proteggevano da ogni
pericolo e gli insegnavano a difendersi e a volare.

Successivamente abbiamo fatto un viaggio nel sud-Africa: ci ha mostrato
delle foto di animali; a molti e’ piaciuta quella dello squalo che mangiava
un pezzo di foca; esso aveva la bocca tutta
insanguinata con dei denti spezzati ,ma cio’ non gli importava perche’ i
denti danneggiati venivano sostituiti da altri; la potenza della loro
mascella equivale a 2000 tonnellate.

Il signor Lucietti ha voluto fare un esperimento: si e’ immerso in una
gabbia , e finche’ stava fermo gli squali gli gironzolavano intorno, ma
quando si agito’, essi iniziarono a sbattere contro la gabbia. In quei mari
ci sono onde che raggiungono i 3 m; e su quelle onde si pratica il surf.
Infatti i serfisti sulle tavole stesse hanno morsi di squali.

Altri ragazzi hanno ammirato il “Mamba Nero” che e’ il serpente piu’
velenoso al mondo. Un’ altra immagine apprezzata e’ stata quella del
leone che dormiva ,ma quando gli e’ stata scattata la foto si e’ svegliato.
Anche le immagini degli elefanti, giraffe, serpenti ed antilopi sono state
interessanti. Pero’ la cosa che piu’ ci e’ rimasta impressa e stato ‘il
grande spirito della curiosità!

Cio’ ci ha insegnato a guardare le immagini sotto un altro punto di vista.
                           Alessia Gavrilescu 1F I.C. Corrado Melone
L’esperienza

La Corrado Melone in visita a Torre Flavia
 Il giorno 14/02/2018 la 1^ F si è recata a scuola come al solito ma
 pronta per incamminarsi presso Torre Flavia; purtroppo il tempo
 non prometteva nulla di buono infatti, alle 8.40 iniziò a piovere a
 dirotto. Nonostante il brutto tempo la classe riuscì ad arrivare a
 Torre Flavia verso le 9.00. Una volta arrivati, tutti gli
 alunni hanno sostato con una merenda sotto un gazebo: così,
 dopo la sosta gli alunni e i professori si sono rifugiati nella casetta
 dei guardia parco della palude di Torre Flavia. Ed è qui che il
 naturalista Corrado ha spiegato ai ragazzi del continuo
 inquinamento delle spiagge e del fatto che gli abitanti di queste
 se ne stavano andando via. Ma il guardia parco ha detto anche
 che alcune squadre di volontari si erano messe d’ accordo per
 ripulire spesso la spiaggia. Dato il brutto tempo l’attività dovette
 proseguire a scuola.
 Qui il naturalista insieme alla sua collega ha presentato ai ragazzi
 della 1^ F diversi tipi di animali abitanti della zona naturalistica di
 Torre Flavia come i molluschi: tipo i Gastropodi, i Bivalvi, i
 Scafopodi, i Cefalopodi.
 Ci hanno spiegato che anche le piante vivono in queste zone come
 la Camomilla Marina, la Poseidonia e insieme ad esse anche
 moltissimi tipi di uccelli come la Beccaccia di mare, il Fratino, il
 Corriere Piccolo e il Falco.
 Nonostante il brutto tempo per la 1^ F è stata un’ attività
 divertente e inoltre abbiamo imparato a vedere e sentire tutte le
 bellezze della natura. Non vediamo l’ ora di tornarci con il sole.
                              Andrea Bocchini 1F I.C. Corrado Melone
L’esperienza

               Gita alla Torre Flavia
Oggi sono andato in gita a Torre Flavia insieme alla mia classe e
insieme ai miei professori. Appena siamo arrivati alla palude di
Torre Flavia abbiamo fatto merenda e abbiamo seguito la guida che
si chiamava Corrado. Nel nostro cammino abbiamo incontrato
molte cose ad esempio abbiamo visto una casetta per
uccelli messa al contrario, abbiamo visto dei pesciolini che poi
abbiamo catturato e messi nell’acquario insieme alle aragoste che
poi se li son mangiati e abbiamo anche visto una lucertola che ha
preso la guida e ha fatta tenere in mano a un nostro compagno di
classe. Poi siamo andati sulla spiaggia dove abbiamo preso delle
conchiglie bellissime e poi abbiamo fatto un’altra merenda. Infine
abbiamo fatto un gioco che consisteva nel ricostruire un recinto con
delle pietre e dopo siamo tornati a casa. E’ stata un’esperienza
bellissima.

                               Aradoaie Stefan 1D Corrado Melone
Pensieri a testa in su
Vorrei subito premettere, che sinceramente, non sono un
grande osservatore di uccelli, però, bisogna renderci conto
dell’utilità di questi grandiosi animali e dei tanti servizi che
ci offrono gratuitamente durante la giornata: ci svegliano la
mattina con il loro melodioso canto; ci “servono il pranzo e
la cena” sacrificandosi, o semplicemente con un ovetto; ci
liberano da mosche e insetti fastidiosi; ed aiutano perfino,
con le loro stesse uova, gli scienziati nella ricerca della
medicina.
Tutti sappiamo che la caratteristica principali degli uccelli è
il volo, ma alcuni uccelli sono famosi proprio perché non
volano, come ad esempio il pinguino che nuota benissimo; e
lo struzzo che è un corridore eccezionale. Ma passiamo ora
agli uccelli che volano, e le loro straordinarie caratteristiche,
tra cui c’è: la Cicogna che secondo una leggenda porta i
bambini alle proprie famiglie;
il Corvo, che nero com’ è era un tempo conosciuto come il
simbolo della morte; le Rondini, che arrivano con la
primavera;
i Falchi pellegrini, che quando si lanciano in picchiata per
prendere le prede , possono superare anche i 100 chilometri
orari.
Insomma direi che gli uccelli con la loro grande diversità
rendono il mondo variopinto, melodico … tutto da
scoprire!!! Buon volo nel fantastico mondo degli uccelli.

               Giovanni Paolo Motzo IIF, I.C. Corrado Melone.
L’esperienza

      Di Giulia Paolone
    1D Corrado Melone
L’esperienza

Il 13 Ottobre 2017 la classe 1°D si è recata alla palude di Torre
Flavia per il progetto Aula Verde. Sono partiti dal plesso C.
Melone alle 8.30. Si sono recati a piedi insieme alla professoressa
Riccio e alla professoressa De Filippo. Arrivati ad aspettarli ci fu il
naturalista Corrado Battisti e il suo collega, il signor Narciso.
Insieme visitarono il suo “ufficio” e prese dei retini. Si
incamminarono nella palude.
Nello stagno delle Alzavole, Corrado fece provare ai ragazzi il suo
binocolo per guardare meglio gli uccelli. Dopo di che sono andati
a vedere un cartello che rappresentava la fauna marina. Hanno
potuto ammirare da vicino una lucertola dal manto verde.
Davanti allo stagno delle Gambusie, Corrado pescò tre gambusie
e le mise in un acquario di acqua dolce. Pescò anche quattro
cefali.
Presso la spiaggia la classe raccolse diverse conchiglie. Corrado
descrisse ai ragazzi i diversi tipi di conchiglie e spiegò che alcuni
animali si cibano di esse. Dopo Corrado fece raccogliere a tutti
diversi sassi per costruire un muretto in mode che le persone non
oltrepassino la zona di nidificazione del Corriere Piccolo.
Tornati all’ufficio Corrado diede diversi souvenir ai ragazzi e un
cartellone con tutti i tipi di uccelli presenti nella palude. Sono
rientrati a scuola stanchi ma contenti di aver imparato tanto.

                                              Helena Pastuszek
                                              1°D Corrado Melone
L’esperienza
Il giorno 13 Ottobre 2017 la classe 1°D si è recata alla
palude di Torre Flavia per il progetto “Aula Verde”.

Intorno alle 8:30 siamo partiti insieme alla professoressa
Riccio e alla professoressa De Filippo. Arrivati, ci hanno
guidato nella visita Corrado Battisti e il suo collega il
Signor Narciso. Insieme abbiamo visitato il loro ufficio e
abbiamo preso dei retini per prendere i pesci.

Dopo siamo andati nello stagno delle Alzavole dove
Corrado, per vedere meglio, ci ha fatto usare il suo
binocolo. Successivamente siamo andati a vedere un
cartello raffigurante la fauna marina. Davanti allo stagno
delle Gambusie Corrado ne ha pescate 3 e le ha messe in
un acquario di acqua dolce; ha preso anche 4 cefali.

Dopodiché siamo andati in spiaggia e ogni volta che
trovavamo delle conchiglie, Corrado ci diceva la
provenienza e ce le faceva mettere dentro un sacco per
poi portarle in classe. Infine Corrado ci ha fatto
raccogliere dei sassi per costruire un muretto in modo che
le persone non oltrepassassero la zona di nidificazione del
Corriere Piccolo.
Tornati in ufficio, Corrado ci ha regalato dei gadget e un
cartellone con tutti gli uccelli presenti nella palude.

                                           VALERIO ROCCHI
L’esperienza
La mattina del 13/10/17 io e la mia classe la 1d abbiamo
visitato la palude di Torre Flavia, con la professoressa
Riccio e la professoressa De Filippo. Grazie ad un progetto
chiamato aula verde.
Per prima cosa siamo entrati in classe per fare l’appello e
poi ci siamo incamminati verso la palude arrivati li
abbiamo fatto merenda e abbiamo aspettato la guida che
si chiamava Corrado, davanti ad una casetta che Corrado ci
ha illustrato.
Cominciata la nostra visita, abbiamo visto uccelli in
lontananza grazie ad un binocolo, e anche una lucertola da
vicino.
Arrivati in spiaggia abbiamo pescato dei pesci in un piccolo
canale.
Lungo la spiaggia abbiamo raccolto vari tipi di conchiglie e
arrivati ad un certo punto, ci siamo fermati sotto un
albero, e grazie all’aiuto di Corrado abbiamo classificato
tutte e conchiglie raccolte.
E dopo aver classificato le conchiglie Corrado ci ha
proposto un gioco, cioè raccogliere più sassi possibili per
recintare un’area specifica.
E dopo siamo tornati davanti alla casetta dove Corrado ci
ha regalato dei cartelloni con alcuni animali e ci ha salutati.
Infine siamo ritornati a scuola .

                                                       Giulia Nistor
                                          1D, I.C. Corrado Melone
L’esperienza
La Palude di Torre Flavia è situata lungo la costa di Ladispoli, è stata istituita nel
1997 e con i suoi 48 ettari di terreno paludoso ospita varie specie di animali e di
vegetazione. È inoltre una zona molto importante per la tutela dell’avifauna
migratoria e per la conservazione dell’ultimo lembo di maremma laziale.
Comprende stagni di tutti tipi, piccoli laghi, dune sabbiose, boschetti formati da
alberi di vario genere e molte zone di nidificazione degli uccelli e tartarughe
marine.
La palude è in tratti bagnata da mare a differenza di altre dove la terra è
caratterizzata dalla presenza di piscine e canali.
C’è un molo che porta a Torre Flavia (una torretta erosa dall’acqua del mare) che si
trova a soli 80 metri dalla palude.
Questa zona paludosa è meta di scolaresche di ogni ordine e grado che recandosi lì,
ammirano le varie specie di animali che la popolano e la miriade di piante, rare e
non, presenti nella palude.
Con la mia classe ho visitato la palude il 13 Ottobre 2017; ci ha accompagnati la
Professoressa Riccio, la nostra insegnante di religione e la Professoressa De Filippo,
la nostra insegnante di matematica.
Era una giornata soleggiata, noi, muniti di zainetto con acqua e cibarie varie siamo
partiti da scuola e percorrendo un bel pezzo di strada a piedi siamo arrivati
stanchissimi alla palude.
La nostra guida si chiamava Corrado Battisti, un naturalista, che per prima cosa ci
ha mostrato la casetta in legno dove lui e altri naturalisti, i quali proteggono la
palude, tengono gli strumenti adatti alla protezione ambientale. Successivamente
ha affidato a qualche ragazzo bandiere, ceste e vasi in vetro per svolgere pulizie e
giochini insieme.
Un’ attività che ho trovato molto divertente è stata pescare i pesci da un
fiumiciattolo che arrivava sino al mare e inserirli nel vaso di vetro per poi metterli
nell’acquario della casetta. Successivamente abbiamo raccolto delle conchiglie e
pulito la spiaggia (cosa che ogni cittadino dovrebbe fare).
Di seguito abbiamo ricostruito il muretto che protegge dall’uomo i nidi dei Corrieri
Piccoli e dei Fratini che nidificano a terra.
Infine abbiamo classificato secondo forma, dimensione e tipologia le conchiglie che
abbiamo poi portato in classe per creare un cartellone. Corrado ci ha regalato un
ricordino e ci ha nominati suoi aiutanti.
E’ stata una bellissima esperienza aver dato un aiuto a chi pensa a rendere
accogliente la Palude Di Torre Flavia a tutti gli animali e le specie vegetali che la
popolano e a tutti noi che la visitiamo e usufruiamo dei suoi beni e della sua
bellezza, essendo l’ultimo lembo di Maremma Laziale.
                                                               Di Giordana Moscatelli
Il terrario - acquario
Giovedì cinque aprile la nostra classe, la Prima I, insieme alla Prima E
ha fatto un terrario-acquario rappresentando in scala la palude di
Torre Flavia. Ci ha aiutati Corrado, un operatore del posto. Aveva
portato del materiale per il nostro progetto e noi alunni abbiamo
collaborato portando due scatole di plastica.

Corrado ha distribuito:
• una conchiglia
• polpette di mare (che in realtà vengono dalla poseidonia marina,
  una pianta acquatica, che viene mischiata e girata nell’acqua per
  poi formare delle palline);
• un pezzo di legno di palma
• una ghianda appena nata
• uno scoglio proveniente da una roccia situata a due chilometri
  dalla costa di Torre Flavia e quaranta metri sotto il livello del mare
• un vasetto con un lombrico ed un porcellino di terra
• un vasetto riempito parzialmente d’acqua con dei pesci gambusìe
  e cefali con un gambero killer
• terra
• piante di Torre Flavia (camomille di mare, tamerici e canne)

Tutte queste cose fanno parte dell’occorrente per il terrario-
acquario.
La tamerice possiede una straordinaria capacità di rigenerazione:
se si taglia un ramo e lo si pianta nasce un’altra pianta. Questa
tecnica è usata anche da agricoltori e floricoltori ed è chiamata
talea. Abbiamo riempito le scatole : una interamente di terra e
l’altra d’acqua. Dopo dei ragazzi hanno preso delle canne e della
tamerice, mentre altri le rendevano più stabili mettendo: sotto ad
esse, della terra.
Abbiamo messo della sabbia in acqua, perché l’acqua della palude
è sporca per la terra, le piante e gli escrementi degli animali;
abbiamo aggiunto delicatamente i pesci ed il gambero, che si è
subito nascosto dietro ad una conchiglia: noi, infatti avevamo
anche messo le conchiglie date da Corrado. Con il legno di palma
abbiamo rappresentato la terra; abbiamo messo il lombrico ed il
porcellino di terra e piantato la camomilla di mare. Infine siamo
passati alla teoria. Corrado ci ha detto che a Torre Flavia ci sono
degli uccelli, tra cui il fratino, la cannaiola, l’usignolo di fiume, il
tarabusino ed il pettirosso. Il fratino depone uova che i
responsabili dell’oasi circondano con reti e paletti, per evitare che
vengano calpestate. Le sue impronte sono rade se si è lontani dal
nido; più ci si avvicina più sono fitte.
La cannaiola, l’usignolo di fiume ed il tarabusino hanno specifici
versi che Corrado ci ha fatto ascoltare (tramite una smart TV) ed
imitare.
Esperienza fantastica !!!

Classe: 1E e 1I, I.C.
Corrado Melone- progetto Aula Verde.
Stiamo lavorando per le prossime attività

                              Sapevate che in ufficio
                              abbiamo un piccolo
                              acquario con girini e
                              pesci di Torre Flavia?
Con il patrocinio          Con il patrocinio
del Comune di Ladispoli   del Comune di Cerveteri

A tutte le scuole di Cerveteri e Ladispoli che hanno aderito al progetto
A tutti i volontari della Palude di Torre Flavia
A tutti gli amici di Torre Flavia
Ai fotografi della Palude di Torre Flavia
Ai colleghi Carlo ed Egidio

                                                    Francesca Laurini
                                                    Corrado Battisti
In allegato!
          Il libricino           :
                        di «Ladispoli 1»

Grazie alla Maestra Gaia Retrosi!
TORRE FLAVIA E LA PALUDE COME
     UNA VOLTA
     UN RACCONTO SCRITTO E IDEATO DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 3^C
     CON ILLUSTRAZIONI DEGLI ALUNNI DELLA CLASSE 1^A

Quel giorno nonno Airone Cinerino se ne stava
appollaiato su Torre Flavia e osservava il cielo,
il mare, la spiaggia e la palude di Ladispoli. Era
pensieroso.
Ad un certo punto sentì urletti gioiosi: "Nonno, nonno!"
Ecco arrivare Airone Cinerino Junior e Cinerina,
i suoi adorati nipotini.

 I piccoli gli chiesero: ”Perché sei giù di morale? ”Il nonno
 rispose loro: "Prima Torre Flavia era bellissima.
 In questo posto l'acqua del mare e della Palude era pulita,
 trasparente.
 La spiaggia era nera, ferrosa e pulita. La Palude era meno
 inquinata e ricca di animali e piante …
... adesso gli incivili hanno sporcato tutto: la sabbia è
 diventata bianca
 perché gli uomini hanno dovuto sostituire quella nera per
 l'erosione del mare.

Sulla spiaggia ci sono buste di plastica, bottiglie di vario tipo, lattine,
bicchieri di plastica, cicche di sigarette, resti di falò, carta ..."
Il nonno sospirò: "Sapete che molti insetti e rettili
entrano nelle bottiglie,
attirati dallo zucchero e restano prigionieri e muoiono?
Così possono morire anche molti altri animali, che si
nutrono di essi!"

     Allora i nipotini chiesero: "Cosa possiamo fare?
     Che ne dici se ripuliamo tutto?"
Ecco arrivare il simpatico Beccaccino. Gli raccontarono
la loro discussione
e lui fu d'accordo con i piccoli aironi a darsi da fare
nel togliere l'immondizia.

Ma quando provarono a sollevare la prima bottiglia con il loro
 beccuccio,
non ci riuscirono! Ci provarono più volte senza risultato e così si
scoraggiarono.
Ma il giglio di mare esclamò: "Fate come me, amici,
che resisto sulla sabbia senza acqua. Non arrendetevi!«

         "Giusto!" dissero in coro gli uccelli.
         "Pensiamo ad un altro modo."
         Propose Cinerina.
Così decisero di chiedere aiuto ai bambini della terza
C e della prima A della scuola primaria "Giovanni
Falcone", perché Beccaccino sapeva che i piccoli alunni
stavano lavorando su un progetto che riguardava il
rispetto dell'ambiente e la raccolta differenziata.

Insieme volarono fino a via Castellammare di Stabia,
nel momento dell'uscita.
Cinerina tirò per i capelli Maya e Cinerino li tirò ad Alex;

     Beccaccino volò in testa alla maestra Marianna,
     che impensierita, esclamò: "Ci sarà un problema
     di sicuro! Che ne dite bimbi di seguirli?"
"Sì!" gridarono i bambini e guidati dagli uccelli, primo
fra tutti nonno Airone, e insieme ai genitori
andarono alla palude di Torre Flavia.

 Subito capirono cosa dovevano fare: ripulire tutto!
Iniziarono a raccogliere la plastica con la plastica, la
           carta con la carta e così via ...
… e non si accorsero nemmeno di non aver mangiato
nulla, quando arrivò la sera.

  Ora dovevano tornare tutti a casa. Gli uccelli, l'istrice, la
  rana,
  la lucertola muraiola, la nutria e tutti gli altri animaletti
  che avevano collaborato erano tristi, ma gli alunni
  promisero che sarebbero tornati un altro giorno sempre
  con i genitori.
Da allora tutte le domeniche le famiglie e gli animaletti
  si ritrovano là, sulla spiaggia, per mantenere pulito
                         l'ambiente.
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