LIFE DINALP Gestione e conservazione dell'Orso Bruno a livello di popolazione nei Monti Dinarici del Nord e nelle Alpi
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L AYMAN’ S REPORT LIFE DINALP BEAR Gestione e conservazione dell’Orso Bruno a livello di popolazione nei Monti Dinarici del Nord e nelle Alpi
Titolo del Progetto: Gestione e conservazione dell’Orso bruno a IL PROGETTO livello di popolazione nei Monti Dinarici del Nord e nelle Alpi Acronimo: LIFE DINALP BEAR Riferimento: LIFE13 NAT/SI/000550 Durata del progetto: 01/07/2014 – 30/06/2019 Budget totale: € 5.987.478 (contributo finanziario EU: € 4.149.202) Beneficiario coordinatore: Servizio Foreste della Slovenia Partners: • Autocesta Rijeka - Zagreb d.d., (Compagnia responsabile per la costruzione e la gestione dell’autostrada Fiume – Zagabria) • Eurofins ERICo Slovenija d.o.o. • Istituto di Ricerca per l’Ecologia della Fauna Selvatica, Università di Medicina Veterinaria di Vienna • Facoltà di Medicina Veterinaria, Università di Zagabria • Provincia Autonoma di Trento • Progetto Lince Italia • Regione del Veneto • Università di Lubliana Co-finanziatori: • Ministero dell’Ambiente e Pianificazione della Slovenia • Ministero dell’Agricoltura della Repubblica di Croazia, Direzione Foreste, Caccia e Industria del Legno • Ministero della Vita (Austria), Settore II/4: Conservazione della Natura e della Fuana selvatica e Parchi nazionali • Euronatur • Fondazione Bernd Thies Sito web: www.dinalpbear.eu Social networks: dinalpbear DinalpBear
3 I NOSTRI OBIETTIVI BACKGROUND DEL PROGETTO L'orso bruno è importante per il patrimonio naturale e culturale dell'Europa. Il numero di orsi bruni è calato drasticamente in gran parte dell'Europa nel corso del XIX secolo. L'atteggiamento della gente nei confronti di questo grande carnivoro sta cambiando, e ci sono progetti in diverse parti d'Europa che fanno sforzi immen- si per ripristinare le popolazioni di orso bruno. Nell'ampia area dei Monti Dinarici, l'orso bruno è persistito perlo- più grazie alla disponibilità di habitat, ma anche grazie all'atteggia- mento positivo della popolazione locale nei confronti della specie. La protezione e la gestione di una specie così carismatica come l'orso bruno non è facile: l'opinione pubblica è solitamente divisa e il pubblico segue da vicino e nel dettaglio le decisioni gestionali. Nel panorama politicamente frammentato dell'Europa, uno degli obiettivi più importanti della conservazione e gestione dell'orso bruno è il coordinamento transfrontaliero a livello di popolazione, spesso difficile da raggiungere. Abbiamo affrontato questo pro- blema in Croazia, Slovenia, Austria e Italia attraverso un progetto indirizzato alla popolazione di orso bruno nei Monti Dinarici set- tentrionali e nelle Alpi sud-orientali.
4 OBIETTIVI IZZIVI Il principale obiettivo del progetto era di favorire il trasferimento di Gli orsi nell'area di studio ap- pratiche adottate su scala locale ai fini della conservazione a livello partengono alle popolazioni di popolazione, del monitoraggio e della gestione dell'orso bruno alpina (popolazione più picco- nell'area del progetto, riducendo al contempo i conflitti uomo-or- la e più isolata) e a quella dei so e promuovendo una migliore convivenza. Sono stati definiti tre Monti Dinarici del nord (popo- obiettivi specifici per inquadrare le attività del progetto: lazione più grande, parte della popolazione di orso delle Alpi 1. Istituire una rete transfrontaliera di specialisti, ottimizzare i me- Dinariche e del Pindo). Tuttavia, todi di monitoraggio, avviare un monitoraggio transfrontaliero la dispersione tra le due popo- a lungo termine e fornire dati sugli orsi a questo livello. lazioni è limitata e il naturale processo di ricolonizzazione 2. Definire le cause della conflittualità nelle aree critiche ed inda- dell'area alpina rimane lento. gare gli atteggiamenti delle persone nei confronti dell'orso, pro- La frammentazione dell'habi- muovere l'utilizzo di soluzioni gestionali non letali e fornire esem- tat e la bassa tolleranza delle pi di buone pratiche, promuovere l'ecoturismo e l'educazione. persone nei confronti dell'orso nelle aree in cui la specie è sta- 3. Individuare le barriere sociali e fisiche all'espansione degli orsi ta assente per decenni stanno nella regione alpina, stimolare la protezione di corridoi ecologi- rallentando questo proces- ci importanti per la specie, ridurre la mortalità legata al traffico so. Inoltre, l'attuale gestione e aumentare l'accettazione nei confronti dell'orso. di queste popolazioni di orso, che riflette gli interessi a livel- lo locale e manca del supporto rappresentato da un efficiente monitoraggio a livello di popo- lazione, fornisce una base de- bole per la conservazione a lun- go termine delle specie. Inoltre, la mortalità legata al traffico, l'insufficienza di misure di mi- tigazione dei conflitti uomo e orso e la scarsa comprensione del valore dell'orso bruno, sono minacce che ostacolano un'ef- ficiente espansione naturale dell'orso nelle Alpi.
5 L E A T T I V I T A’ S VO LT E GESTIONE DEI CONFLITTI Risorse alimentari di origine antropica La principale ragione per cui gli orsi si avvicinano agli insedia- menti umani e attraversano le autostrade è il facile accesso alle fonti di cibo antropogeniche. Sono state progettate e implemen- tate varie misure di protezione per ridurre la conflittualità tra uomo e orso nelle aree più critiche e ad alto tasso di mortalità indotta dal traffico. Per attenuare uno dei principali fattori attrat- tivi per gli orsi, la disponibilità di resti di cibo, sono stati installati 25 contenitori per l'immondizia a prova d'orso lungo l'autostrada Fiume-Zagabria. Inoltre, ulteriori 143 contenitori per l'immondizia a prova di orso e 100 contenitori per il compostaggio sono stati installati in diverse aree critiche della Slovenia. Il corretto utilizzo e la manutenzione di questi presidi sono fondamentali per mas- simizzarne l'efficacia. Per questo, in collaborazione con esperti locali, abbiamo regolarmente verificato l'uso e le condizioni dei contenitori installati. Si è quindi creato un efficace partenariato basato sulla cooperazione tra utenti locali ed esperti del proget- to, pratica che dovrebbe essere mantenuta in futuro. Abbiamo ricevuto feedback molto positivi dalle comunità locali riguardo a questi tipi di presidi di sicurezza »anti-attrattivo«. Visto il grande interesse per ricevere questi strumenti, l'attività proseguirà in fu- turo attraverso l'iniziativa delle comunità locali.
6 Prevenzione dei danni I danni alle proprietà sono una delle principali cause di conflitto uomo-orso. Per ridurre questi conflitti, sono state messe in campo diverse attività secondo due strategie principali: recinzioni elettri- Le nostre attività hanno rice- ficate e l'utilizzo di cani da guardianìa (Livestock Guardian Dogs vuto grande supporto dai me- – LGD). In Slovenia, abbiamo distribuito 55 recinzioni elettrificate dia. Per informare il pubblico agli agricoltori e agli apicoltori e abbiamo istituito il »kit di inter- in merito alla prevenzione dei vento«, costituito dall'insieme delle attrezzature necessarie ad in- danni, al comportamento cor- stallare rapidamente un sistema di protezione efficace. In Italia retto da tenere nelle aree di (Veneto), sono state istallate 120 recinzioni elettrificate per la pro- presenza dell'orso e alle mi- tezione di ovini e bovini. sure per impedire agli orsi di avvicinarsi agli insediamen- In Slovenia, cinque allevatori esperti di LGD hanno collaborato ti umani, abbiamo creato un nel progetto con quattro diverse razze di cane. Da queste linee specifico sito web, disponibi- di lavoro, sono stati consegnati 20 cuccioli a nuovi proprietari. In le in lingua slovena e inglese: Italia, la Provincia autonoma di Trento ha fornito 51 cuccioli a 30 www.varna-pasa.si. allevatori. Grazie alla collaborazione di allevatori di cani, veterinari ed esperti cinofili, il progetto ha garantito un aiuto esperto ai nuo- vi proprietari dei cani, per garantire la loro integrazione efficace nel nuovo ambiente. E' stata inoltre testata sul campo l'efficacia di varie tipologie di dis- suasori attraverso l'installazione di diversi tipi di dissuasori elet- tronici e di tappeti elettrici, questi ultimi gli unici risultati efficaci.
7 Pianificazione territoriale La ricolonizzazione delle Alpi orientali at- traverso la naturale espansione da parte di orsi provenienti dalla popolazione di- narica di Slovenia e Croazia è una delle priorità per la conservazione dell'orso in Europa. La connettività tra le aree di ha- bitat idoneo è un aspetto cruciale per la sopravvivenza a lungo termine di molte popolazioni di animali selvatici, poiché influenza direttamente non solo le dina- miche di popolazione e le possibilità di sopravvivenza a lungo termine, ma mi- gliora anche le prospettive di espansione della popolazione stessa. Una soluzione economica ed efficace per mantenere la connettività dell'habitat è prevenire lo sviluppo di infrastrutture in piccole aree strategiche per il collegamento tra grandi zone di habitat idoneo. Per rag- giungere questo obiettivo, è importan- te fornire dati scientificamente validi ai fini della valutazione dell'impatto am- bientale (VIA). Pertanto, una delle sfide per ecologi, progettisti di infrastrutture e ingegneri è sviluppare strumenti ade- guati per la valutazione, la prevenzione e la mitigazione degli impatti delle infra- strutture. Tali valutazioni devono in ogni caso basarsi su una solida comprensio- ne della connettività del paesaggio per l'orso bruno, che è il nostro obiettivo. La consulenza fornita dal »Manuale per l'in- tegrazione dell'idoneità e connettività dell'habitat per l'orso nella pianificazione territoriale«, da noi predisposto, si basa sulle conoscenze raccolte da vari e nu- merosi esperti dei paesi partecipanti. E' comunque necessario adattare le misure al contesto locale, nonché alle esigenze e alle possibilità specifiche del luogo.
8 Mortalità causata dal traffico Autostrade, strade e reti ferroviarie possono avere impatti negati- vi sull'orso e su molte altre specie di animali selvatici. I casi di mor- talità di orsi causata dai veicoli a motore e dai treni rappresenta- no una porzione significativa della mortalità totale documentata per la specie. Inoltre, le collisioni tra veicoli e orsi costituiscono un rischio importante per conducenti e passeggeri. Pertanto, sono state implementate misure di mitigazione lungo la direttrice pri- maria Lubiana - Kočevje (installazione di segnali dinamici e di de- terrenti acustici) e lungo la ferrovia Lubiana - Pivka (installazione di deterrenti acustici) per ridurre la mortalità degli orsi legata al traffico in Slovenia. Gli incidenti stradali con specie di grandi dimensioni sono effi- cacemente ridotti installando dissuasori acustici nei pali stradali. Questi apparecchi sono dotati di sensori, grazie ai quali il dissua- sore si attiva solo all'approssimarsi di veicoli, emettendo un suo- no ad alta frequenza che dissuade gli animali selvatici dall'attra- versare la carreggiata. I segnali stradali dinamici sono un metodo innovativo per aller- tare i conducenti dei veicoli della presenza di animali selvatici in prossimità della strada. Sono chiamati »dinamici«, perché vengo- no attivati dall'animale nel momento in cui entra nell'area di peri- colo ai margini della strada, intersecando il raggio del sensore. In assenza dell'animale, questi segnali non lampeggiano. Le misura- zioni radar hanno rilevato una riduzione della velocità dei veicoli, in corrispondenza dei segnali attivati, di circa 8 km / h. Nei tratti di strade nazionali in cui tali misure sono state attuate, la mortalità dell'orso è diminuita, in media, da 2 morti all'anno a 0,7, e sulla rete ferroviaria da 3 morti all'anno a 1,3. Nel tratto di auto- strada in cui sono state implementate tali misure non sono stati registrati investimenti mortali di orso. In Croazia, le misure di mitigazione sono state attuate nel tratto autostradale tra Vukova Gorica e Vrbovsko. Sono state installate 30 porte a senso unico nella recinzione dell'autostrada, già esi- stente, e sono state costruite sei rampe di uscita di emergenza. In dodici tratti autoostradali selezionati, è stata inoltre installata una recinzione elettrica lungo entrambi i lati della carreggiata, per una lunghezza totale di oltre 60 km. Il risultato di questi interventi è stato una notevole diminuzione dell'ingresso accidentale di orsi all'interno dell'area recintata dell'autostrada.
9 MONITORAGGIO DELLA POPOLAZIONE Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio integrato, a livello di popolazione, dello stato di conservazione dell'orso bruno Il monitoraggio dei parametri ciò corrisponde ad un aumen- Abbiamo migliorato, esteso e biologici di una popolazione to del 41,3% delle dimensioni armonizzato i metodi di moni- (dimensione della popolazio- della popolazione nel periodo toraggio di routine, attraverso ne, rapporto tra i sessi, fecon- totale. Abbiamo anche rile- la raccolta dei dati di mortalità, dità/mortalità ed estensione vato un aumento del numero il rilievo dei danni e il conteg- spaziale) nel tempo è fonda- di orsi nell'area di espansione gio sistematico degli orsi da mentale per la conservazione e verso le Alpi slovene. Mentre in punti fissi. Abbiamo esamina- gestione su base scientifica di quest'ultima area la presenza to lo stato sanitario della popo- qualsiasi popolazione faunisti- di orsi è ancora scarsa, il loro lazione, riscontrando l'assenza ca. L'obiettivo di questa azione numero a ovest dell'autostrada di particolari problemi di salu- era quello di attivare uno sche- Lubiana-Capodistria è più che te. Abbiamo applicato diversi ma di monitoraggio completo raddoppiato (dal 21 al 48, au- metodi per determinare le ca- e ottimizzato della popolazio- mento del 129%) e, soprattutto, ratteristiche riproduttive della ne di orso alpino-dinarico in la percentuale di femmine è popolazione. tutto l'areale interessato dei aumentata dal 30% al 40%. Tut- quattro Paesi partecipanti. tavia, l'areale di presenza del- Abbiamo iniziato a produrre le femmine rimane confinato annualmente un »Rapporto Nell'autunno 2015, per avvia- nelle aree prealpine e si espan- sullo stato della popolazione«, re il monitoraggio genetico de molto lentamente. mettendo assieme tutte le co- transfrontaliero, abbiamo or- noscenze aggiornate a livello di ganizzato un campionamento Abbiamo inoltre genotipizza- popolazione. Come ultimo pas- genetico non invasivo inten- to 2022 orsi, dei quali è stata so, abbiamo predisposto le »Li- sivo in tutta l'area di presenza anche determinata l'età attra- nee guida per l'armonizzazione dell'orso di Slovenia e Croazia, verso l'analisi delle sezioni dei transfrontaliera del monitorag- con l'aiuto di oltre 2500 volon- denti. Abbiamo usato questi gio della popolazione dell'orso tari attraverso un approccio dati per iniziare a monitorare bruno«, documento che sarà la di »citizen-science« (coinvol- l'effettiva dimensione della po- base per la futura cooperazione gimento del cittadino nella polazione (Ne), un indice che transfrontaliera. Riteniamo di ricerca scientifica). Abbiamo mostra sia il potenziale evo- aver aumentato notevolmen- stimato che nel 2015 la presen- lutivo della popolazione sia la te la conoscenza della nostra za di orsi nell'area di studio era sua vulnerabilità nei confronti popolazione di orso e gettato di 1363 (intervallo di confiden- di modificazioni genetiche ca- solide basi per il monitoraggio za 1248-1522) (numero annuo suali e del rischio di consangui- transfrontaliero a lungo termi- più basso), di cui 599 (545-655) neità. La stima più recente per ne della specie nelle Montagne in Slovenia e 764 (679-893) in il 2014 è Ne = 261,6 (247,5 - 277) Dinariche del nord e nelle Alpi Croazia. Per la Slovenia, dove – valore che indica che non c'è centro-orientali. nel 2007 era stata stata effet- pericolo di depressione da con- tuata una indagine analoga, sanguineità nella popolazione.
10 Sistema di modellizzazione delle dimensioni di popolazione dell'orso bruno e di uno scenario gestionale Abbiamo prodotto un sistema produce stime di popolazione, sioni) gestionali, sia all'interno web di modellizzazione dello basate su modelli predittivi, del loro territorio di competen- scenario gestionale e delle di- nei periodi di intervallo tra le za che a livello transfrontaliero. mensioni della popolazione di stime basate sui dati genetici. orsi, disponibile per responsa- Aspetto ancora più importan- bili della gestione e ricercatori. te, questo sistema consente Poiché questo sistema di mo- Come »back-end«, abbiamo ai responsabili della gestione dellazione di scenario è il primo usato il modello matematico di simulare diversi scenari di di questo genere di cui siamo a di dinamica della popolazione mortalità dell'orso, sia simu- conoscenza, la sua applicazio- per programmare un sistema lando gli effetti delle attuali ne ha un notevole valore dimo- di simulazione della popolazio- decisioni gestionali, che pro- strativo. Lo stesso approccio ne, aggiornato ogni anno con ducendo stime preventive del- può essere applicato ad altre nuovi dati empirici (mortalità le future dinamiche di popo- specie e/o popolazioni, può registrata, nuovi dati di dina- lazione, sulla base di proposte migliorare la cooperazione mica della popolazione ecc.). gestionali. Ciò consente ai ai transfrontaliera e promuovere Per il »front-end« , l'interfaccia responsabili della gestione di la conservazione e la sostenibi- utente, abbiamo programma- comprendere meglio i possibili lità della gestione della nostra to un'applicazione web che effetti delle decisioni (e indeci- popolazione di orso bruno.
11 PROMUOVERE LA COESISTENZA ATTRAVERSO IL TURISMO “BEAR FRIENDLY” Uno dei fattori più importanti per la sopravvivenza a lungo termi- ne dell'orso è l'accettazione da parte dell'uomo. Il turismo legato all'orso può migliorare le condizioni socio-economiche delle co- munità locali, valorizzando la presenza dell'orso bruno come risor- sa economica. A sua volta, la tolleranza nei confronti dell'orso può migliorare se la sua presenza porta benefici economici. Tuttavia, le attività turistiche legate all'orso possono anche avere un impatto negativo sull'orso stesso, se non gestite correttamen- te. Pertanto, un importante risultato del progetto è stato la pre- disposizione di chiare linee guida per un turismo responsabile le- gato all'orso. Queste linee guida forniscono agli operatori turistici indicazioni esplicite su cosa dovrebbe e cosa non dovrebbe esse- re fatto. Il portale »Discover Dinarics« (www.discoverdinarics.org) è stato istituito per presentare i migliori programmi di turismo legato all'orso, basati non solo sull'osservazione diretta dell'orso, ma anche su esperienze legate all'habitat, sul riconoscimento dei segni di presenza, e sulla comprensione dei problemi legati alla convivenza con l'orso e degli sforzi locali di gestione ambientale. Per incentivare e incoraggiare un'immagine positiva dell'orso all'interno delle comunità, abbiamo sviluppato il marchio »Bear friendly«, che è stato assegnato a una vasta gamma di prodotti e servizi, dai souvenir artigianali, ai programmi turistici e alloggi, a prodotti alimentari come miele, marmellata, carne o prodotti lattiero-caseari. Il marchio promuove pratiche rispettose nei con- fronti dell'orso, che includono misure efficaci di prevenzione dei danni, uso di bidoni della spazzatura a prova di orso, sviluppo di programmi turistici responsabili e promozione attiva della con- servazione dell'orso nelle aree locali. Più di 70 ambasciatori amici dell'orso provenienti dalla Slovenia e dalla Croazia hanno aderito al programma e quasi 90.000 pezzi dei loro prodotti sono stati etichettati con il marchio »Bear friendly« e promossi attivamente in fiere internazionali dell'agricoltura e cibo e del turismo. Attra- verso il marchio, possono comunicare storie positive sugli orsi e sull'eredità unica di convivenza tra orsi e uomini nella regione.
12 ALIMENTAZIONE ARTIFICIALE DELL’ORSO CON CARCASSE In diversi Paesi europei, l'ali- d'orso e recinzioni elettrificate. per l'1,5% del tempo totale. La mentazione artificiale degli orsi Tuttavia, nessuno studio fino- differenza deriva principalmen- bruni è una tradizione radicata, ra ha chiaramente dimostrato te dai dati del 2017. Nel 2016, gli messa in atto principalmente la preferenza o meno dell'orso orsi hanno utilizzato in genera- per mitigare i conflitti, a fini ve- per le carcasse, e nessuno stu- le i siti di alimentazione meno natori e di monitoraggio della dio ha indagato se l'accesso a frequentemente rispetto al popolazione. In Slovenia, i siti di tali fonti alimentari possa pre- 2017, probabilmente a causa di alimentazione per orsi in pas- venire i danni da parte dell'orso. una maggiore disponibilità di sato erano riforniti principal- cibo naturale rispetto al 2017. I mente con mais e carcasse di Per testare l'efficacia dell'ali- siti di alimentazione sono stati bestiame domestico, sulla base mentazione artificiale con car- visitati con frequenza maggio- del presupposto che le carcasse casse, abbiamo messo in atto re nei mesi estivi dalle 21 alle 22. abbiano un maggiore effetto at- una sperimentazione su campo trattivo per gli orsi. A partire dal della durata di due anni (2016 e Le nostre conclusioni sono che 2004, i carnai per orsi alimenta- 2017). Nella core area dell'orso gli orsi sembrano preferire le ti con carcasse di bestiame do- bruno abbiamo selezionato 22 carcasse negli anni con scarsa mestico sono stati vietati, il che siti di alimentazione sulla base disponibilità di cibo natura- ha generato un aumento della della disponibilità locale di car- le. Le carcasse possono essere preoccupazione sociale legata casse di ungulati selvatici (resti fornite se disponibili (ad esem- all'aumento della conflittualità di animali abbattuti dai caccia- pio animali morti per incidente a causa di tale divieto. Inoltre, tori e morti a causa del traffi- stradale) e se è possibile tra- convinzioni profondamente ra- co). Ogni sito di alimentazione sportarle fino al sito di alimen- dicate dell'efficacia dell'alimen- è stato foraggiato alternativa- tazione. Tuttavia, la pratica tazione artificiale sembravano mente con solo mais un anno e dell'alimentazione artificiale indurre le persone a utilizzare con carcasse più mais nell'altro. rimane controversa e dovrebbe meno altre misure di protezio- L'alimetazione sulle carcasse è essere messa in atto solo quan- ne, come contenitori per il com- stata monitorata mediante l'u- do gli effetti desiderati supera- postaggio e per rifiuti a prova so di fototrappole. Le fototrap- no quelli negativi. pole sono state impostate per scattare una foto in presenza di orsi o altri animali per un perio- do di 2 anni. Complessivamente abbiamo registrato 41.147 immagini con orsi, 77.453 immagini con altri mammiferi (18 specie) e 40.176 immagini con uccelli (35 spe- cie). In media, gli orsi hanno utilizzato siti alimentati con carcasse il 2,0% delle volte e siti alimentati solo a base vegetale
13 GESTIONE DELL’ORSO A LIVELLO DI POPOLAZIONE Documenti di indirizzo Una delle azioni fondamentali sulla frequenza e l'estensione dell'Orso bruno sulle Alpi cen- del progetto è stata la redazio- del monitoraggio ottimizzato a tro-orintali (PACOBACE) e al ne di linee guida per la gestione livello di popolazione, compre- piano nazionale di gestione degli orsi bruni a livello di po- so il campionamento genetico, dell'orso austriaco. Inoltre, at- polazione. Le linee guida sono sul mantenimento di banche traverso la piattaforma WISO state utilizzate per la predispo- dati condivise e sulle modalità della Convenzione delle Alpi sizione dei piani di gestione na- di coordinamento transfron- il documento è stato ulterior- zionale dell'orso bruno di Slove- taliero delle misure gestionali mente esteso all'intera area nia e Croazia. I piani sono stati nella core area dell'orso. Inoltre, alpina. Grazie a una buona co- scritti con un approccio parteci- le linee guida a livello di popo- municazione e alla stretta colla- pativo, coinvolgendo i portatori lazione sono state riconosciute borazione tra Croazia e Bosnia di interesse in numerosi incon- anche al di fuori dell'area del ed Erzegovina, le linee guida tri e seminari per garantire che progetto; sono state proposte comuni sono state anche ri- il documento fosse ben com- integrazioni, basate sui conte- conosciute nelle regioni a sud preso e ampiamente condiviso. nuti delle linee guida, al Piano dell'area del progetto. I piani includono informazioni italiano per la conservazione
14 Protocolli di intervento È stato fondamentale migliora- re le conoscenze e le capacità del personale addetto a lavo- rare nelle situazioni di conflitto tra uomo e orso (gestori della fauna selvatica, ispettori addet- ti alla verifica dei danni, ope- ratori dei gruppi di intervento sull'orso). Queste persone rap- presentano la principale fonte di informazioni per le comunità locali e generalmente godono della fiducia della popolazione. Abbiamo organizzato una se- rie di incontri e seminari in cui abbiamo presentato il Manuale Banche dati di campo per l'accertamento dei danni da predazione revi- superare gli aspetti negativi della gestione delle specie a li- sionato e la »Guida per la ge- vello nazionale o persino regionale. Lo scambio di dati rapi- stione dei conflitti tra l'uomo do, affidabile e coordinato tra istituzioni in tempo reale è un e i grandi carnivori«, scritta dal prerequisito alla base di qualsiasi cooperazione transfronta- dott. Seth Wilson, un esperto liera. Pertanto, abbiamo creato un geo-database web di mo- straniero collaboratore del pro- nitoraggio, che contiene decine di migliaia di dati puntuali getto. Abbiamo fatto addestra- sull'orso bruno, raccolti da diverse istituzioni in quattro Paesi. mento dei gruppi di intervento I database che contengono in modo efficiente dati a livello di orso già istituiti e ne abbiamo popolazione possono contribuire alla definizione di decisioni istituiti due nuovi in Croazia e gestionali relkative alla conservazione della specie basate su in Italia, che agiranno secondo dati scientifici. il protocollo delineato nelle »Li- nee guida per i gruppi di inter- Vi invitiamo a visitare il nostro geo-portale »MBase« su https:// vento Orso«. portal.mbase.org/, dove puoi consultare le query preinstallate nella gallery del portale. Vi invitiamo anche a richiedere il vo- stro account utente di accesso. In questo modo, potrete con- sultare liberamente i dati presenti con filtri temporali prescel- ti, nel rispetto delle licenze d'uso dei dati specificate.
CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE PER 15 LA CONSERVAZIONE DELL’ORSO E LA COESISTENZA CON L’UOMO La conservazione della natura uomo e orso e spiegano come li scout per educare i bambini e la protezione delle specie a ri- attività »Bear friendly« posso- sui grandi carnivori nell'ambito schio di estinzione richiede un no fornire un valore aggiuntivo delle loro ordinarie attività. approccio ampio, soprattutto per le economie locali. con i grandi carnivori la cui pre- Per raggiungere i gruppi di senza può causare problemi Sono state realizzate almeno portatori di interesse chia- alle popolazioni locali o porta- 11 diverse pubblicazioni, ma ve, abbiamo organizzato 48 re benefici alle comunità locali la più diffusa è stata una bro- presentazioni per i cacciatori e al turismo. Con specie come chure e il poster su come com- nell'ambito delle attività per il l'orso, è importante che le portarsi nelle aree degli orsi e campionamento genetico, e persone imparino a convivere convivere con gli orsi. Queste 86 incontri a livello nazionale e comprendendo sia i comporta- pubblicazioni rappresentano locale per agricoltori, apicoltori menti dell'orso che quelli degli un importante strumento di e pubblico generico. Attraver- uomini. La nostra campagna di sensibilizzazione per gli abitan- so numerose pubblicazioni sia sensibilizzazione e educazione ti locali e per i visitatori delle specialistiche che di carattere pubblica ha posto una forte en- aree di presenza dell'orso. La divulgativo, crediamo che dopo fasi nel cercare di raggiungere i convivenza è stata anche pro- la fine del nostro progetto, la gruppi di portatori di interesse mossa attraverso un concor- campagna di sensibilizzazione specifici che condividono il loro so fotografico internazionale, sull'orso continuerà nell'am- spazio vitale con gli orsi. nell'ambito del quale i fotografi bito di altri progetti sui grandi partecipanti hanno presentato carnivori e attraverso le orga- Le attività del progetto hanno la loro visione della convivenza nizzazioni con le quali abbiamo dimostrato la possibile coe- con l'orso bruno. Le migliori 34 stretto solide partnership. sistenza dell'orso con l'uomo fotografie sono state scelte per e l'esistenza di misure di miti- una mostra itinerante chiama- gazione dei conflitti, e hanno ta »Vivere con gli orsi«, che è contribuito a definire il ruolo stata esposta in 10 sedi diffe- dell'orso negli ecosistemi e il renti prima che le fotografie suo valore per le comunità. fossero donate a organizzazi- Pubblicazioni, presentazioni e oni che stanno lavorando sul workshops per le scuole nelle tema dei grandi carnivori. aree di presenza dell'orso non solo offrono un approfondi- Abbiamo tenuto 76 workshops mento sulla biologia della spe- presso scuole e organizzazioni cie, ma forniscono anche una scout, utilizzando un kit dida- vasta gamma di informazioni ttico sull'orso che è stato dato sulla riduzione dei conflitti tra agli insegnanti e ai responsabi-
16 Il progetto LIFE DINALP BEAR si è basato su un approccio multidisciplinare, è durato cin- que anni e ha coinvolto quat- tro Paesi. Pertanto, il suo im- patto a livello sociale è di vasta portata. I conflitti tra l'uomo e l'orso, come i danni causati alle pro- prietà e all'agricoltura, conti- nuano a costituire una minac- cia continua alla conservazione dell'orso in Europa. Uno dei principali obiettivi del progetto era di affrontare questi conflitti al fine di mantenere e miglio- rare la tolleranza dell'iuomo nei confronti dell'orso. I conflitti sono stati il motivo principale per cui le perso- ne hanno considerato questa specie come nociva, che deve essere sterminata. Oggi gli in- teressi della società intorno all'orso sono molto diversi e, sebbene gli orsi possano an- cora essere un vicino difficile, sono visti come un simbolo di natura selvaggia e un prezio- so fattore di orgoglio sia per la popolazione locale che per i vi- sitatori delle aree di presenza. La collaborazione con altri progetti e organizzazioni ci ha permesso di imparare da altri esperti e gestori dell'orso e di condividere i nostri risultati ed esperienze. Durante il progetto abbiamo presentato il nostro
lavoro in 111 occasioni e i mem- presenza della specie all'ini- 17 R I L E VA N Z A E I M P A T T O DEL PROGETTO bri del nostro team di progetto zio del progetto e ripetute alla hanno partecipato ad ulteriori fine, hanno dimostrato che 40 seminari o incontri, in cui il sostegno del pubblico alla hanno partecipato attivamente conservazione dell'orso rimane alle discussioni. Abbiamo avuto elevato, sebbene gli intervistati scambi e collaborazioni con al- della parte alpina dell'area del tri progetti LIFE in 38 diverse progetto (Italia e Alpi slove- occasioni. Sono state comple- ne) hanno espresso in media tate cinque tesi universitarie maggiori preoccupazioni per in collaborazione con il nostro le interazioni potenzialmente team di progetto ed è stata av- problematiche tra uomo e orso viata una collaborazione con il alla fine del progetto rispetto »Laboratorio di Ecologia Alpi- all'inizio del progetto. na« di Grenoble, in Francia. I mass media rappresentano Il nostro più grande succes- un'importante fonte di infor- so di networking è stato po- mazioni sulla conservazione ter ospitare la 26a Conferenza della natura a livello globa- internazionale sulla ricerca e le. Un'analisi dei contenuti su gestione dell'Orso in collabo- come i media hanno interpre- razione con la International tato il progetto LIFE DINALP Bear Association. La confe- BEAR ha fornito importanti renza di 5 giorni si è tenuta a spunti per la valutazione dei Lubiana nel settembre 2018 e risultati del progetto. Durante ha visto la partecipazione di il progetto, abbiamo cataloga- 266 partecipanti provenienti to e valutato 3702 contributi da 42 Paesi diversi. Sono stati di mass media che menziona- presentati 88 interventi orali e no gli orsi. L'analisi ha rivelato oltre 90 poster. Il nostro team che il progetto è stato men- di progetto ha contribuito con zionato in circa il 10% delle 14 presentazioni orali. clip multimediali. In media, i mass-media hanno interpre- In definitiva, è l'accettazione tato il progetto in modo posi- dell'orso da parte delle popo- tivo e i contributi che hanno lazioni locali che determina le menzionato il progetto hanno sorti della specie a lungo ter- sempre rappresentato gli orsi mine. Indagini sull'atteggia- complessivamente in modo mento del pubblico nei con- positivo, suggerendo che il froonti dell'orso, condotte su progetto sia stato presentato un campione rappresentativo dai media locali come una fon- di abitanti adulti delle aree di te di soluzioni.
18 Abbiamo sviluppato una forte partnership tra 4 Paesi che condivi- I NOSTRIL MAGGIORI SUCCESSI E IL PERCORSO FUTURO dono la stessa popolazione di orso bruno. Questo ci ha aiutato ad armonizzare e migliorare la gestione dell'orso oltre i confini e le culture nazionali, attraverso linee guida comuni. Il trasferimento di questa proposta di gestione coordinata nei documenti strate- gici e nei piani d'azione nazionali di questi paesi è un altro im- portante risultato del progetto, promosso dalla diffusione anche nell'area alpina e in Bosnia ed Erzegovina. Nel corso del progetto sono intervenuti importanti progressi nelle metodologie di monitoraggio genetico che ci hanno permesso di contare gli orsi in Slovenia e Croazia in modo più efficiente e pre- ciso. Inoltre, i nostri modelli di popolazione ci aiutano a compren- dere le dinamiche della popolazione, per cui le scelte gestionali possono basarsi su dati scientifici solidi. I dati di telemetria GPS ci hanno permesso di definire l'habitat idoneo all'orso nell'area del progetto e di individuare i corridoi di spostamento. Queste conoscenze potranno essere di supporto nella pianificazione territoriale e delle infrastrutture, nella coope- razione transfrontaliera e in altre iniziative su scala nazionale che aiuteranno a fornire all'orso buone prospettive future e promuo- veranno l'espansione della specie verso le Alpi. Gli agricoltori, gli allevatori di bestiame, gli apicoltori e i residen- ti locali sono importanti portatori di interesse del nostro progetto, sia per quanto riguarda le misure di mitigazione implementate nel territorio (recinzioni elettrificate, cani da guardianìa, cassonetti per il compostaggio e per la spazzatura a prova d'orso) che per estese iniziative di comunicazione. I sistemi di mitigazione dei conflitti sa- ranno mantenuti in uso e ulteriormente diffusi, mentre i Gruppi di Intervento Orso lavoreranno secondo protocolli d'intervento rivisti, per mantenere basso il livello di conflitto tra uomo e orso. Numerose presentazioni del progetto e workshop con bambini, giovani e adulti hanno contribuito a innalzare il livello della con- vivenza, mentre mentre il marchio »Bear friendly« ha reso i pro- dotti locali più riconoscibili. La coesistenza continuerà a essere promossa attraverso i portali Web di progetto attivi (pagina web del progetto e Facebook), seminari e info-points operativi. I pro- grammi di bear watching e di altre attività eco-turistiche legate all'orso, promossi dal nostro sito web http://www.discoverdinari- cs.org/, stanno diventando un prodotto turistico consolidato della Slovenia e della Croazia.
Quando il progetto LIFE DINALP BEAR è stato approvato, è stato uno dei RINGRAZIAMENTI momenti felici della mia vita. Ho messo mesi di lavoro e di tempo libero in qualcosa in cui credo, per fare qualcosa per i nostri orsi e per le persone che vivono con loro. È stato un piacere e un onore lavorare con un gruppo entusiasta di esperti e ricercatori di diverse istituzioni provenienti da Slovenia, Croazia, Italia e Austria. Tutti noi abbiamo investito passione ed entusiasmo nel progetto LIFE DINALP BEAR e il risultato è stato un successo! Voglio ringraziare tutti i partner che hanno investito il loro tempo durante l'anno necessario per preparare la proposta progettuale e per tutto il loro duro lavoro durante i cinque anni di progetto. Come team di progetto, estendiamo anche i nostri sinceri ringraziamenti a tutti i cacciatori, agricoltori, comunità locali, volontari e persone dei Ministeri che hanno partecipato alle varie azioni del progetto. Credo che tutti noi abbiamo lavorato per lo stesso obiettivo finale di migliorare la gestione dell'orso in questa parte del mondo. Credo che continueremo la nostra collaborazione anche in futuro e ne vedremo benefici per orsi, persone e natura. Rok Černe, coordinatore del Progetto
I N F O R M A Z I O N I S U L L AY M A N ’ S R E P O RT Pubblicato da: Slovenia Forest Service Revisione e correzione delle bozze: Seth M. Wilson, Jennifer Claire Ellis Editore: Tomaž Berce Grafica: Barbara Kralj, Prelom d.o.o. Autori: Matej Bartol, Tomaž Berce, Dejan Bordjan, Rok Černe, Urša Fležar, Klemen Lubiana, 2019 Jerina, Irena Kavčič, Bojana Lavrič, Aleksandra Majić Skrbinšek, Vesna Oražem, Nives Pagon, Zoran Pavšek, Hubert Potočnik, Tomaž Skrbinšek, Matija Stergar, Vera Zgonik Realizzato con il contributo LIFE, uno strumento finanziario dell’Unione Europea. Contributi fotografici e mappe: Matej Bartol, Tomaž Berce, Petra Draškovič Pelc, Irena Kavčič, Miran Krapež, Urša Marinko, Marko Masterl, Nives Pagon, Janez Papež, Zoran Pavšek, Hubert Potočnik, Tomaž Skrbinšek, Matija Stergar
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