Carabinieri, ammissione al Allievi

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Carabinieri, ammissione al Allievi
Carabinieri, ammissione al
corso   triennale   Allievi
Marescialli: c’è tempo fino
al 15 marzo

La strada che porta ad indossare la divisa dei Carabinieri
passa dai concorsi pubblici.
Per uno di essi, quello per l’ammissione all’11° corso
triennale Allievi Marescialli, i termini di presentazione
delle domande sono ancora aperti fino al 15 marzo. I dati
relativi alle domande finora pervenute dimostrano un trend in
forte incremento (+45%) rispetto allo stesso periodo dell’anno
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scorso, con 13.506 domande presentate online sul portale
www.carabinieri.it.
Possono partecipare al concorso tutti i cittadini italiani tra
i 17 e i 25 anni compiuti in possesso di un diploma di
istruzione secondaria di II grado (o che siano in grado di
conseguirlo al termine dell’anno scolastico 2020-2021), nel
pieno godimento dei diritti civili e politici, non condannati
o imputati per delitti non colposi.
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Lo svolgimento del concorso prevede l’effettuazione di una
prova preliminare, prove di efficienza fisica, una prova
scritta di conoscenza della lingua italiana, accertamenti
psico-fisici e attitudinali e di una prova orale.
I vincitori del concorso sono chiamati a frequentare un iter
formativo su impostazione universitaria della durata di 3
anni, al termine del quale, oltre al grado di Maresciallo,
conseguiranno la laurea in “Scienze Giuridiche della
Sicurezza”.
La formazione rappresenta certamente la più importante forma
di investimento per il futuro dell’Arma: nella recente
cerimonia di avvicendamento nell’incarico di Comandante delle
Scuole dell’Arma presso la Legione Allievi Carabinieri di
Roma, il Comandante Generale Teo Luzi ha evidenziato appunto
la massima importanza dell’Organizzazione Addestrativa, che ha
la delicata funzione di fornire la necessaria professionalità
al personale reclutato, ma soprattutto di trasmettere ai
giovani Carabinieri i valori dell’Arma.
Alla fine del triennio di formazione presso la Scuola
Marescialli e Brigadieri, con sede in Firenze, coloro che
vestiranno i panni di Marescialli del ruolo Ispettori
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dell’Arma dei Carabinieri, oltre ad espletare i propri compiti
di carattere militare svolgeranno funzioni di sicurezza
pubblica e di polizia giudiziaria. Potranno sostituire i
diretti superiori gerarchici in caso di assenza o di
impedimento e, dopo aver maturato alcuni anni di esperienza,
potranno essere preposti al Comando di Stazioni Carabinieri,
di unità operative o addestrative, nonché assumere la
direzione di uffici o funzioni di coordinamento di più unità
operative, con piena responsabilità per l’attività svolta.
Anche gli altri due concorsi indetti nell’ultimo periodo
(termini scaduti), quello per l’ammissione al 203° Corso
dell’Accademia per la formazione di base degli Ufficiali e
quello per il 140° corso Allievi Carabinieri, hanno fatto
registrare dati incoraggianti: 7.485 domande ricevute nel
primo caso e 42.694 nel secondo, con un incremento
rispettivamente del 22,5% e del 14,8% rispetto al precedente
anno, a testimonianza di un rinnovato interesse dei giovani
nelle prospettive umane e professionali che una carriera
nell’Arma può offrire.
Per raggiungere la platea più ampia di potenziali interessati
e in particolare le fasce giovani che sono il target di
riferimento, la campagna di informazione relativa al concorso
viene condotta attraverso una vasta gamma di strumenti
divulgativi. Agli spot televisivi e radiofonici e alla
pubblicazione su internet si aggiunge in particolare la
pubblicazione di post su tutti i principali social network
(Facebook, Twitter, Instagram, Youtube) attraverso i canali
dell’Arma con post e video appositamente realizzati per la
pubblicizzazione dei concorsi.

Link concorsi
https://www.carabinieri.it/concorsi/area-concorsi/concorsi-pub
blici
https://www.carabinieri.it/concorsi/area-concorsi/concorsi-pub
blici/concorso-pubblico-per-titoli-ed-esami-per-ammissione-11-
corso-triennale-di-626-allievi-marescialli-ruolo-ispettori-
arma-dei-carabinieri
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video spot
https://we.tl/t-M3jv7fx57J

Pomezia, preso spacciatore
con la droga sotto felpa

POMEZIA – Nella serata di ieri, i Carabinieri della Compagnia
di Pomezia hanno arrestato un uomo di 49 anni originario di
Roma in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di
sostanze stupefacenti.

I militari dell’Aliquota Radiomobile, nel corso di uno dei
quotidiani servizi di pattuglia finalizzati alla prevenzione
dei reati nel centro abitato di Pomezia, hanno notato il
49enne mentre si aggirava nervosamente in una nota “piazza di
spaccio” ubicata nei pressi di via Catullo.

Alla vista dei Carabinieri, l’uomo ha manifestato un eccessivo
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nervosismo, tale da indurli ad effettuare accertamenti più
approfonditi: sottoposto alla perquisizione personale,
nascosto sotto la felpa che stava indossando, i Carabinieri
hanno recuperato un pacchetto contenente 108 grammi di
marjiuana.

Il pusher è stato ammanettato e, su disposizione dell’Autorità
Giudiziaria, posto agli arresti domiciliari in attesa del rito
direttissimo.

Canale Monterano, raggiunto
l’accordo per le risorse
forestali

CANALE MONTERANO – È stato recentemente sottoscritto un
importante accordo tra Comune di
Canale Monterano (quale Ente gestore della Riserva Naturale
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Regionale Monterano) ed Università
Agraria di Canale Monterano per la soluzione delle
problematiche legate alla cronologia (in funzione
dell’estensione) delle particelle forestali destinate al
taglio nell’ambito del Piano Generale di
Assestamento forestale dell’Università Agraria di Canale
Monterano, agevolando l’attuale fase di
approvazione.
L’Università Agraria di Canale Monterano intende garantire la
duratura gestione ed
utilizzazione del patrimonio boschivo dell’Ente, al fine di
trarre il maggior beneficio economico da
detta utilizzazione e garantire l’operatività gestionale
dell’Ente stesso. La Riserva Naturale Regionale
Monterano persegue finalità, congiuntamente alla duratura e
razionale utilizzazione del patrimonio
boschivo, volte alla tutela della biodiversità propria della
Riserva Naturale Regionale Monterano, con
tagli orientati per quanto possibile ad una selvicoltura di
tipo “naturalistico”.
Congiuntamente le parti hanno dichiarato ed affermato il
comune interesse alla tutela del
paesaggio e dei diritti di uso civico, finalità e compiti
istituzionali assegnati ad entrambi dal quadro
normativo vigente. “L’accordo – dichiara il Vicesindaco
Stefano Ciferri del Comune di Canale
Monterano con delega al Bilancio, Ambiente e Riserva –
rappresenta la soluzione ad un’annosa
problematica riguardante l’utilizzo delle risorse forestali
dentro la nostra Area Protetta, che in
passato ha visto contrapposti appunto la Riserva e
l’Università Agraria. Sono sempre stato convinto e
lo sono a maggior ragione adesso che il dialogo e la
mediazione siano la strada maestra per trovare la
soluzione a gran parte dei problemi. Questo approccio ha
consentito di ottenere un risultato
importantissimo in una materia quale quella della
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pianificazione forestale. Questo accordo è il
secondo in ordine di tempo che mi vede testimone di adesione a
buone pratiche. Lo scorso anno
infatti l’U.A. ha rinunciato al taglio di alcune particelle
forestali con alto valore paesaggistico in
cambio dei cosiddetti crediti di carbonio (una sorta di
indennizzo) che la Riserva è riuscita a veicolare
sul nostro territorio. Ringrazio per il risultato raggiunto il
Presidente della U.A. Maurizio D’Aiuto, il
suo Vicepresidente Fabrizio Lavini, il nuovo Direttore della
Riserva Naturale Monterano Fernando
Cappelli ed il Tecnico forestale naturalista della Riserva
Fabio Scarfò”.
“Come Università Agraria – prosegue il Presidente Maurizio
D’Aiuto – siamo sempre stati
convinti che, in una piccola realtà quale è il nostro Comune,
il confronto, il dialogo ed infine la
collaborazione tra le parti interessate, possano portare solo
vantaggi che vanno a beneficio di tutta la
comunità. In questo caso in particolare, grazie alla
disponibilità del Vicesindaco Stefano Ciferri e del
nuovo Direttore della Riserva Naturale Fernando Cappelli, si è
riusciti a sbloccare una situazione che
si protraeva da anni, un ringraziamento particolare al nostro
Vicepresidente Fabrizio Lavini che ha la
delega al patrimonio boschivo e che ha avuto un ruolo
determinante per il raggiungimento del buon
esito dell’incontro. Concludo con l’augurio che si possa
proseguire su questo percorso di
collaborazione fattiva, con la speranza che, Comune, Riserva
Naturale ed Università Agraria, insieme,
possano continuare ad ottenere ulteriori risultati positivi
che vadano a vantaggio del paesaggio e di
tutta la comunità di Canale Monterano”.

“Sono veramente soddisfatto del risultato ottenuto con il
lavoro congiuntamente svolto con
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l’Università Agraria di Canale Monterano – aggiunge il nuovo
Direttore della Riserva Naturale
Regionale Monterano Fernando Cappelli – Questo approccio, di
cui sono convinto sostenitore,
avvicina le problematiche che quotidianamente affronta l’Ente
Agrario nella conduzione dei diritti
d’uso civico, con le esigenze e le potenzialità di una tutela
attiva del territorio interessato. Ed in
questo nuovo approccio auspichiamo congiuntamente un risvolto
percettivo della Comunità locale in
discontinuità con il passato. La Riserva Naturale come
opportunità di sviluppo compatibile condivisa
con la popolazione. Non vincolo ma risorsa. Ma è solo
l’inizio. Occorre consolidare tale metodologia
di lavoro. Per questo ho previsto la destinazione di parte
delle risorse del bilancio annuale della
Riserva in favore dell’Università Agraria per attività di
manutenzione da effettuare sul territorio, a
vantaggio degli Utenti e della Collettività. Abbiamo inoltre
programmato altri incontri per concordare
interventi congiunti sui quali attivare           richieste    di
finanziamento e sviluppare sinergie. La struttura da
me diretta sarà a disposizione, con il personale altamente
qualificato che vanta e che qui ringrazio
per l’impegno quotidianamente profuso,      per    assistere    e
supportare iniziative dei portatori
d’interesse coinvolti, cercando di contribuire al processo
gestionale del territorio per uno sviluppo
socio economico che condivida al contempo, con gli stessi
“attori sociali”, l’importanza di continuare
a conservare un territorio di altissimo pregio ambientale
riconosciuto da ricorrenti attestazioni e
dalla stessa Comunità Europea.”
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Obesità-Covid 19: la dieta
chetogenica aiuta a ridurre i
rischi da Sars-Covid2
Roma, 05 marzo 2021 – “L’obesità e le sue comorbidità sono
strettamente legate alla prognosi più grave del COVID-19, e un
aspetto poco considerato nell’affrontare l’emergenza è che una
corretta consulenza nutrizionale costituisce una priorità per
affrontare la pandemia di COVID-19, al fine di ridurre il
rischio di infezione e le relative complicanze”. Lo afferma il
prof. Massimiliano Caprio, responsabile dell’Unità
Endocrinologia cardiovascolare dell’IRRCS San Raffaele Roma,
coautore di un articolo pubblicato dalla rivista Journal of
Translational Medicine, citato peraltro dal sito web americano
“Eat This, Not That” (www.eatthis.com).

Le diete chetogeniche si sono dimostrate efficaci per una
rapida riduzione della massa grassa e delle complicanze
metaboliche dell’obesità, preservando la massa magra e
fornendo uno stato nutrizionale adeguato. “Possono avere un
ruolo importante nella modulazione dell’immunità innata e di
quella   adattativa,    determinando     effetti   benefici
sull’infiammazione cronica di basso grado, potendo prevenire
il rischio di tempesta citochinica del COVID-19. Inoltre –
prosegue il prof. Caprio – le diete chetogeniche potrebbero
essere protettive durante l’infezione da Sars-COV2 grazie agli
effetti antinfiammatori e immunomodulanti dei corpi chetonici.
Questo è stato dimostrato in studi preclinici. Per questo
motivo, diversi studi clinici sono attualmente in corso,
utilizzando diete chetogeniche eucaloriche in pazienti con
malattia COVID-19”.

Varianti covid – 19, Marco
Manzo: “Nel Lazio la legge
regionale mette in sicurezza
i   tatuatori   regolari                                   e
l’intero settore”

Approvata dalla Regione Lazio la legge n. 2 del 03/03/2021 che
disciplina tutti gli aspetti legati alla pratica di tatuaggi e
piercing. Nella Regione Lazio sono stimati 1350 studi di
tatuaggi regolari e 30000 abusivi.

Come sappiamo i rischi in strutture non regolari possono
essere molto alti: si possono rischiare malattie infettive
come epatite ed Aids; inoltre i pigmenti utilizzati potrebbero
essere non a norma e quindi potenzialmente tumorali.

A ciò si aggiunga che in questo momento, col Coronavirus, i
rischi sono ancora maggiori. L’obiettivo è far sì che gli
operatori del settore lavorino alla luce del sole e siano
controllati. Una legge era necessaria perché gli operatori
lavorano basandosi sulle linee guida del Ministero della
Sanità    del   1998.    Un   altro    aspetto   che   viene
regolamentato è quello relativo alla durata dei corsi
obbligatori, che passa dalle attuali 90 ore complessive a 800
ore per i tatuaggi e 300 per i piercing.
Sono esclusi dall’obbligo di frequentare i percorsi formativi
coloro che abbiano frequentato e superato un corso di
formazione regionale di almeno novanta ore istituito ai sensi
della normativa vigente in materia ovvero che, alla data di
entrata in vigore della legge , certifichi di avere esercitato
l’attività di tatuaggio o piercing in modo continuativo per
almeno cinque anni.

Le sanzioni previste per gli abusivi in assenza della SCIA o
dei percorsi formativi vanno dai 3000 ai 15000 Euro , col
sequestro delle attrezzature e dei materiali utilizzati;
inoltre restano ferme le sanzioni amministrative e penali in
tema di rifiuti previste dal decreto legislativo 3 aprile 2006
n. 152 ( Norme in materia ambientale) e successive modifiche.

La regione Lazio, inoltre, stanzierà dei contributi per le
donne che hanno subito una mastectomia e volessero ricorrere
ad un tatuaggio per nascondere gli esiti cicatriziali.

La Giunta regionale del Lazio ha trattato con competenza i
vari aspetti riguardanti la nostra attività, a cominciare
dall’aumento di ore dei corsi obbligatori portate ad 800 per i
tatuaggi e 300 per i piercing, oltre ai corsi d’aggiornamento
per i professionisti. Lo dichiara Manco Manzo ,storico
tatuatore romano famoso in Italia e nel mondo, titolare del
Tribal Tattoo Studio di Via Cassia, uno dei primi e più
frequentati della capitale anche per i suoi elevatissimi
standard di igiene e sicurezza e tatuatore di fiducia di
personaggi noti come Asia Argento, Max Gazzè, Gabriel Garko e
tanti altri da noi intervistato,   commenta :

“Molto apprezzabile lo stanziamento di fondi per le donne che
abbiano subito una mastectomia e vogliano coprirne gli esiti
cicatriziali con un tatuaggio.

D’altra parte, il tatuaggio è già frequentemente utilizzato
per coprire cicatrici di varia natura: questo tipo di lavoro
personalmente mi da molta soddisfazione perché oltre a
realizzare un tatuaggio si aiuta una persona che a volte ha
difficoltà a mostrare alcune parti del corpo.
Vengono   inoltre    disciplinate                         le
manifestazioni pubbliche
Personalmente, auspico una futura legge nazionale , con le
stesse regole su tutto il territorio, con corsi professionali
di durata triennale come già avviene per gli altri servizi di
cura alla persona come estetica o parrucchieri,            per
consentire una formazione che possa dare uno sbocco lavorativo
più facile a chi aspira a questa professione con adeguata
preparazione e competenza “

Prosegue Manzo, che è anche primo docente nei corsi
professionali obbligatori in materia di igiene e sicurezza del
lavoro e tecnica di tatuaggio e piercing sin dalla loro
istituzione:

“Avevamo bisogno di una legge: io ho aperto la mia
attività ben prima delle linee guida del Ministero della
Sanitàdel 1998 , ed all’epoca tutto era molto complicato
poiché non si sapeva come autorizzare l’inizio dell’attività,
le regole ce le auto imponiamo per etica o competenza
specifica , avevamo sempre timore di eventuali chiusure o
divieti; avere regole certe consente di poter investire sulla
propria attività e di condurla facilmente.

Per quanto riguarda un altro aspetto della Legge della Regione
Lazio, ossia il divieto di tatuaggio e piercing ai minori di
14 anni , fatto salvo il lobo dell’orecchio , era una prassi
già consolidata tra i professionisti del settore che non
accontentano i minorenni, soprattutto in zone del corpo
visibili che potessero costituire una limitazione per
l’approccio ad alcuni ambienti di lavoro.

E’ necessario quindi ribadire quanto sia importante rivolgersi
esclusivamente a tatuatori e piercer professionisti , cha
abbiano le qualità per condurre queste pratiche in sicurezza:
scegliere un tatuatore qualificato a Roma è molto facile data
l’abbondanza di offerta a qualunque prezzo e per qualunque
stile di tatuaggio si desideri.

La Regione Lazio durante l’emergenza Covid aveva già dato
linee guida per l’esecuzione di tatuaggi       e piercing in
sicurezza che hanno permesso agli operatori di lavorare con
più tranquillità e dare garanzie ai propri clienti: al Tribal
Tattoo Studio e negli altri studi professionali le applichiamo
scrupolosamente: è stato imposto di far entrare un cliente
alla volta, gli accompagnatori sono consentiti solo in caso di
minorenne o di persona disabile, a tutti viene misurata la
temperatura, vengono igienizzate le mani e gli ambienti di
lavoro, vengono forniti dispositivi di protezione individuale
e si cerca di evitare assembramenti lavorando solo su
appuntamento.”

Marco Manzo , a cui si deve l’ingresso del tatuaggio nel mondo
dell’arte contemporanea, nei Musei, nelle loro collezioni,
nelle grandi mostre e nei monumenti pubblici, segnando così
una nuova tappa nella storia dell’arte conclude: “La prima
garanzia che si deve dare ad un cliente non                  è
la capacità artistica ma la sicurezza igienico sanitaria”.

Marsala, doppio intervento di
pulizia per il Parco di
Salinella
MARSALA (TP) – Uno spettacolo indecoroso quello che si
presentava ieri all’interno del Parco di Salinella di Marsala,
un    sito     che    viene     periodicamente      ripulito
dall’Energetikambiente.

Personale e mezzi della Società di gestione del servizio
raccolta differenziata sono intervenuti su indicazione
dell’Amministrazione comunale, a seguito di segnalazioni da
parte di alcuni cittadini.

“Sul fronte della pulizia della città, è lodevole la crescente
collaborazione dei marsalesi con le Istituzioni, afferma
l’assessore Michele Milazzo. Tuttavia, riscontriamo ancora
tanta inciviltà, ingiustificata e incomprensibile, su cui il
cerchio va sempre più restringendosi”.

Gli operatori ecologici hanno effettuato un doppio intervento
di pulizia. In mattinata, hanno provveduto a pulire dai
rifiuti – che avevano formato una vera e propria
microdiscarica – alcuni sentieri tra le siepi del Parco; nel
pomeriggio, poi, l’Energetikambiente ha rimosso il notevole
materiale ingombrante accatastato lungo gli stessi siti.
Football Club Frascati, il
co-presidente       Laureti:
“Nessuna fusione, nascerà un
settore futsal”
Frascati (Rm) – Irrompe Claudio Laureti. Il co-presidente del
Football Club Frascati, nella settimana in cui ha festeggiato
49 anni, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla pagina
Facebook ufficiale del club che “lanciano” la programmazione
del sodalizio tuscolano per i prossimi mesi. Innanzitutto
sgombrando il campo dalle “solite” voci che accompagnano la
sua avventura da quando è arrivato (ormai quattro anni fa)
all’ombra del Tuscolo assieme al suo gruppo di lavoro. “Sin
dai primi mesi, c’è stato sempre chi ci accostava a questo o
quell’altro club. D’altronde la crescita del Football Club
Frascati è stata notevole e il segreto sta tutto nella grande
passione che i dirigenti, i tecnici, i segretari che hanno
fatto parte di questo progetto hanno saputo mettere
quotidianamente sul campo. Una volta c’erano voci insistenti
di un accordo con l’ex presidente della Lupa Frascati Franco
Nicolanti che è un mio amico, poi con altre realtà calcistiche
del territorio castellano. Posso assicurare, invece, che anche
il prossimo anno continueremo come Football Club Frascati e
che in questi giorni stiamo mettendo a punto la programmazione
per la prossima stagione. Veniamo da un’annata dura che
cercheremo di concludere nel migliore dei modi: nonostante ai
ragazzi sia mancata terribilmente l’attività ufficiale, le
risposte in termini di partecipazioni agli allenamenti sono
state sempre eccellenti e di questo ringraziamo i nostri
atleti e le loro famiglie”. Laureti ha quindi accennato ad
alcune iniziative che il Football Club Frascati ha messo in
cantiere: “L’annuncio dell’arrivo di un nuovo direttore
generale, la cui identità non può essere ancora svelata perché
si tratta di una persona sotto contratto con un club
professionistico di serie A, ha fatto molto scalpore: si
tratta di un investitore che ci aiuterà a crescere dal punto
di vista della solidità societaria. Inoltre, da un’idea del
nostro responsabile del settore di base Lorenzo Marcelli,
stiamo portando avanti il progetto della creazione di un
settore futsal che comprenda una prima squadra in grado di
militare nel campionato di serie D federale e che, al tempo
stesso, consenta ai nostri giovani di fare degli allenamenti
specifici per “stimolare” la loro velocità di pensiero e
migliorare la tecnica di base, così come hanno già cominciato
a fare alcuni club professionistici. Più a breve termine,
posso annunciare che ci sarà una grossa sorpresa per i nostri
bambini della Scuola calcio per il periodo di Pasqua. Invito
tutti a seguirci: la prossima stagione ci divertiremo”.
Nemi, il lago custode di
scienza ed enogastronomia

Frascati Scienza si fa collettore di realtà e
promotore di questo viaggio alla scoperta delle
tecniche più antiche e tradizionali di
conservazione dei cibi e del gusto enogastronomico
locale
NEMI (RM) – Il cuore del Lago di Nemi, dopo aver custodito per
secoli le maestose opere di ingegneria navale fatte costruire
da Caligola in onore della dea Diana, accudirà anche prodotti
tipici dell’enogastronomia locale. Il fondo del lago infatti,
grazie alla sua temperatura costante, la scarsità di luce e
ossigeno, si pone come cantina perfetta per la conservazione
di cibi e vini. L’idea nasce nel 2019 da Josè Amici,
proprietario de “Il Borgo Ariccia” e istruttore di sub presso
l’Underwater Team, il quale aveva già sperimentato
l’affinamento di 500 bottiglie del suo vino Roma DOC Bio.

Insieme al nuovo partner Castelli Romani Food and Wine e
grazie alla preziosa collaborazione di Simone Bozzato ed
Ernesto Di Rienzo, docenti presso il Dipartimento di storia,
patrimonio culturale, formazione e società dell’Università
degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Frascati Scienza si fa
collettore di realtà e promotore di questo viaggio alla
scoperta delle tecniche più antiche e tradizionali di
conservazione dei cibi e del gusto enogastronomico locale.
Lo chef Alain Rosica del Ristorante Belvedere di Frascati ha
realizzato artigianalmente anfore in terracotta, smaltate sia
all’esterno che all’interno per evitare proliferazione
batterica e chiuse con tappi di sughero sigillati da
ceralacca, utilizzate per conservare i prodotti. I cibi sono
stati, inoltre, impagliati e ricoperti di sale così da
provvedere all’assorbimento dell’umidità. All’interno delle
anfore, oltre ai vini e all’olio di produzione delle aziende
Merumalia, Casale Mattia, Azienda Biologica De Sanctis e
Gabriele Magno sono state poste forme di formaggio
dell’Azienda Agricola Depau di Grottaferrata, i prodotti de Il
Norcino Bernabei di Marino, il miele prodotto dall’Agriturismo
Monte Due Torri di Genzano, la marmellata realizzata dal Bar
Spartaco Il Grottino con le fragoline di Nemi e del “garum” la
salsa tipica della Roma Antica a base di interiora di pesce,
utilizzata per condire i cibi.
La cassa contenente le anfore in cui sono stati riposti questi
cibi, grazie all’ausilio di sub esperti dell’Underwater Team,
è stata depositata sul fondo del lago a circa una decina di
metri di profondità.

Tra sei mesi o più – sarà fatta una valutazione in relazione
alla temperatura esterna che influenza quella del lago, per
evitare la eventuale compromissione dei prodotti – verranno
fatti riemergere.

Non resta quindi che lasciarli riposare e attendere. E
l’appuntamento è fissato per la cerimonia di fine affinamento,
per assaggiare insieme tutto il gusto della tradizione del
territorio dei Castelli Romani.
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