OLIMPIADI DI FILOSOFIA - XXV EDIZIONE A.S. 2016-2017 - Philolympia
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OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXV EDIZIONE A.S. 2016-2017 VERBALE DELLA SELEZIONE D'ISTITUTO Liceo Scientifico S. Valentini – Castrolibero 31 gennaio 2017 Il giorno 31 del mese di Gennaio dell’anno 2017, alle ore 08:00 nei locali del Liceo Scientifico «S. Valentini» di Castrolibero, via A. Cannata n° 1, destinati allo svolgimento della prova scritta di saggio per la selezione d'Istituto della Olimpiade di Filosofia, XXIV edizione, si riuniscono per sovrintendere allo svolgimento della prova stessa, il referente d'Istituto prof. Angelo Mammone Rinaldi ed i componenti della Commissione per la revisione dei lavori di entrambi i canali (nazionale e internazionale) della medesima Olimpiade. Funge da verbalizzante il referente d'istituto. Commissarî: Rosetta LUCA, Rachele MONTESANTI Per la revisione dei saggi del Canale in lingua straniera, i suddetti componenti la Commissione saranno affiancati da un docente di lingua straniera, per la lettura e la esatta interpretazione dei lavori. CRITERÎ DI COMPOSIZIONE E SCELTA DELLE TRACCE La Commissione prende visione delle tracce proposte dai commissarî, improntate a mettere in opposizione due punti di vista differenti su un determinato problema filosofico. Le tracce sono state preparate seguendo 4 criterî: 4 tracce di argomento differente, minimo due documenti con tesi in opposizione fra loro, con citazioni ampie che contengano un’argomentazione, per un massimo di 4 facciate (due fogli fronte/retro). Viene estratta a sorte una quaterna di tracce. La Commissione decide inoltre che opererà collegialmente tanto nella revisione che nella valutazione delle prove, operazioni che verranno svolte immediatamente dopo la consegna dell'ultimo elaborato. Dopo aver radunato i candidati nell'aula destinata alla prova ed aver rivolto a tutti un saluto di benvenuto e qualche chiarimento sulle finalità della prova, si fa l'appello degli studenti presenti. Risultano presenti alla prova n. 01 candidati per il canale internazionale e 46 per quello nazionale. Non si riportano i nominativi dei candidati inizialmente previsti, ma assenti. Vengono distribuiti i fogli con la sigla del presidente di Commissione. Le tracce, deliberate precedentemente, sono riprodotte in copia per ciascun candidato (si riporta in allegato il testo integrale e). Ricordate ai candidati le norme vigenti che regolano lo svolgimento delle prove scritte, si precisa che: ● i criterî di valutazione saranno «problematizzazione, argomentazione, contestualizzazione, attualizzazione»; ● è consentito l'uso di un dizionario (d'italiano o d'inglese) di carattere non enciclopedico, ● la prova dev'essere svolta nei limiti di quattro ore, ● essendo le ore 08:45 il termine utile per la presentazione degli elaborati scade alle 12:45. L’assistenza alle prove è realizzata dal referente d'Istituto. Per gli adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte, ci si ispira, con ovvî adattamenti, alle norme dei pubblici concorsi (DPR. 487/94 solo gli art.li 13-14). Il Comitato di vigilanza e la Commissione curano che la prova si svolga in un clima sereno e disteso, che la selezione sia improntata ad una sana, leale, trasparente verifica delle competenze richieste, poiché trattasi, comunque, di un impegno ‘sportivo’, ove ogni modalità fraudolenta è bandita. I telefonini e ogni strumento tecnologico atto a connessione o comunicazione è stato consegnato al comitato di vigilanza fino al termine della prova. Infatti, i candidati che dovessero essere trovati in possesso di appunti, libri o pubblicazioni saranno allontanati dall’aula, con segnalazione di demerito. Nel caso in cui risulti che uno o più candidati 1
abbiano copiato, in tutto o in parte, l’esclusione è disposta nei confronti di tutti i candidati coinvolti. Nulla di tutto questo viene, tuttavia, rilevato. Per garantire l’anonimato nella fase della valutazione, il candidato, dopo aver svolto il tema, senza apporvi sottoscrizione, estrae alla cattedra un numero fra 47 possibili, riporta sul compito e sulla busta il numero estratto (scelto a caso e senza alcuna relazione né con l’elenco dei partecipanti, né con l’ordine di consegna), scrive il proprio nome e cognome e classe su un cartoncino appositamente predisposto e lo inserisce in una busta da lettere, consegnando poi i fogli di bella e brutta copia al presidente. Durante lo svolgimento della prova non si rilevano contravvenzioni alle norme che disciplinano gli esami o episodî che ne turbino il regolare andamento. Gli ultimi tre elaborati vengono consegnati alle ore 12:45. Il presidente, unitamente ai singoli componenti il Comitato di vigilanza, accertato il numero degli elaborati e delle buste consegnati dai candidati, inizia le procedure di valutazione degli elaborati alle ore 13:00. CRITERÎ PER LA REVISIONE DEI SAGGI Nel prosieguo della seduta, nella stessa giornata del 31/01/2017, tenuto conto delle caratteristiche proprie delle prove selettive anche in lingua straniera, considerate le finalità precipue e la specificità che esse assumono nel quadro della scrittura filosofica e negli obiettivi della SFI e dello stesso MIUR, si stabilisce che i criterî definitivi e di sintesi per la revisione e valutazione dei saggi sono quelli fissati al punto 4.3 (quattro.tre) del bando di concorso ed indicati nel regolamento internazionale delle International Philosophy Olympiad (IPO). Entro detti criteri, la Commissione stabilisce ed esplicita i ‘pesi’ ed i ‘livelli’ sui quali formulare il giudizio globale, riportati qui di seguito, in testa all’elenco con la valutazione delle prove. Vengono, pertanto, individuati gli obiettivi, gli indicatori analitici, i descrittori. La Commissione valuterà le prove dei candidati in scala di valori decimale, come richiesto dal bando, e non su quindicesimi, come nella prassi vigente degli esami di stato e si uniforma ai criterî fissati al punto quattro del bando di concorso che vengono comunque ribaditi: ● aderenza alla traccia e capacità di individuazione corretta dei problemi, da cui si può ricavare il livello delle Competenze di problematizzazione (peso: 2,5); ● comprensione filosofica dell'argomento e capacità di pensare in proprio attraverso la lezione dei filosofi, da cui si può ricavare il livello delle Competenze di problematizzazione, la capacità di vedere più punti di vista (peso: 2,5) ● argomentazione, validità e capacità di esprimere nella forma scritta le proprie conoscenze, i propri pensieri, di difenderli e dimostrare la tesi in forma coerente ed efficace (peso: 2,5); ● originalità concettuale ed espositiva, e coerenza e capacità di riconoscere nel presente le grandi lezioni del passato, dimostrando, altresì, di essere motivato alla lettura ed esame critico dei testi filosofici (peso: 2,5) Per la revisione dei saggi in Lingua straniera, propri del canale internazionale dell’olimpiade, si decide di adottare gli stessi criterî e di integrare la griglia di valutazione per il canale nazionale, predisposta per il giudizio sui contenuti specifici di Filosofia, aggiungendo un quinto obiettivo con indicatori analitici per una valutazione sul possesso, l’uso e la padronanza della lingua straniera, soprattutto nei suoi aspetti formali: Esposizione (chiarezza continuità essenzialità fluenza), pertinenza lessicale (enciclopedia, vocabolario, espressioni), Ortografia (carattere, segni diacritici), punteggiatura (formato, impaginazione). Al fine di valutare la prova in decimi, la Commissione adegua tutta la griglia di valutazione, che fa parte integrante del presente verbale, su cinque gruppi di indicatori. Ogni voce verrà valutata con pt 1 se insufficiente o mediocre 1,5 se sufficiente 2 se buono 2,25 se distinto 2,5 se ottimo 2
ELENCO COMPLETO DEI PARTECIPANTI Quest’anno si è preferito non distinguere da subito i partecipanti alla prova in due canali, italiano ed inglese, visti i problemi dell’anno precedente, quando alcuni ragazzi, non sentendosela di affrontare la prova in lingua straniera, come inizialmente previsto, hanno rinunziato a partecipare alle Olimpiadi. La distinzione dei canali avverrà dunque in fase di valutazione, e l’elenco dei partecipanti sarà comune alle due prove. Aiello Simone V sez. D Azzato Davide V sez. A Azzato Sofia IV sez. B Belmonte Francescapia V sez. D Bilotto Emanuele Samuele V sez. D Blandi Davide V sez. A Bruno Mario IV sez. A Canonaco Martina V sez. D Chiappetta Francesco V sez. D Cipparrone Sara V sez. D Colonna Teresa Erminia V sez. D Conforti Alessia V sez. D Covelli Francesco IV sez. B Di Foggia Sara V sez. D Dodaro Martina V sez. D Falbo Francesco V sez. A Falbo Maria Giovanna IV sez. B Filice Gabriel V sez. A Fusaro Ida Elena IV sez. B Gallo Francesco IV sez. C Gentile Sharon IV sez. B Granieri Maria Vittoria IV sez. D Greco Alessio V sez. A Greco Mattia V sez. C Guerriero Lorenza V sez. D Iaccino Federica IV sez. D Le Piane Concetto IV sez. B Lupiano Veronica IV sez. B Manes Martina V sez. D Manna Mario Francesco V sez. A Marasco Francesco IV sez. C Mazza Paolo IV sez. C Mazzulla Ferdinando V sez. A Migaldi Teresa IV sez. D Mollica Maria Vittoria V sez. D Palermo Federico V sez. D Paura Leida V sez. D 3
Pecora Carmelo IV sez. C Pescatore Giulia Maria IV sez. B Ragusa Giovanni IV sez. C Ruffolo Benedetta V sez. C Sammarro Vincenzo V sez. D Sassi Omar V sez. A Scrivano Francesca IV sez. D Sicilia Fabio V sez. D Siviero Francesca V sez. D Tedesco Diego V sez. C PER IL CANALE A IN LINGUA ITALIANA Lo studente affetto da DSA decide di non far ricorso ad un aiuto esterno per leggere le tracce. La Commissione di valutazione, al termine della revisione di tutti i saggi, ha redatto la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato dai candidati: 1. primo classificato: saggio n° 25 2. secondo classificato: saggio n° 26 3. terzo classificato, ex-aequo: saggi n° 5, n° 27, n° 45. Oltre ai saggi sopramenzionati viene ritenuto meritevole di menzione speciale il saggio n° 7, per la forza dell’argomentazione, purtroppo poco problematizzata. La Commissione sottolinea che, essendo stati estratti a caso i numeri da associare ai nomi degli studenti, che non son dunque legati ad alcun ordine né di elenco né di consegna, il fatto che tre classificati abbiano numeri consecutivi è solo un curioso caso. Al termine delle predette operazioni si procede all'apertura della busta al fine di individuare i nominativi dei concorrenti vincitori della selezione regionale nonché di quelli cui è stata attribuita la menzione speciale: primo classificato: saggio n° 25 = Francesco Gallo, classe IV sez. C secondo classificato: saggio n° 26 = Mattia Greco, classe V sez. C terzo classificato: saggio n° 5 = Sara Di Foggia, classe V sez. D saggio n° 27 = Maria Vittoria Mollica, classe V sez. D saggio n° 45 = Paolo Mazza, classe IV sez. C I primi due classificati parteciperanno alla finale regionale in Rosarno, i 3° classificati sono inclusi come vincitori solo per la terna d'istituto. All’apertura della busta, l’identità dell’autore/trice dei saggi, a cui è attribuita una menzione speciale, risulta come di seguito: saggio n. 7 = Gabriel Filice, classe V sez. A. Viene inoltre deciso di non procedere al riscontro, con l’apertura della busta piccola, dell’identità degli autori di tutti gli altri saggi, non essendo rilevante ai fini della proclamazione dei vincitori del concorso d'istituto, di cui tuttavia di seguito si riportano i punteggi attribuiti. 4
Argomentazione Problematizz Aderenza Coerenza Traccia Voto Id 1 1 6 2 1 2 3 2 1 5 2 1 1 2 3 1 8 2 4 4 3 4 1 7.25 4 3 2 2 5 3 8.75 4 3 4 4 6 2 7 3 1 3 3 7 4 8 3 2 4 4 8 3 6 2 2 2 2 9 1 5.5 2 2 2 1 10 4 6 2 2 1 3 11 3 6.5 2 1 3 3 12 1 5 2 1 1 2 13 1 7 3 1 3 3 14 3 5.5 2 2 1 2 15 3 7.5 3 3 3 2 16 4 5 2 2 1 1 17 4 5 2 2 1 1 18 1 8 4 2 4 3 19 1 5.5 2 2 2 1 20 1 6.5 3 1 2 3 21 3 6 3 3 1 1 22 3 7 3 3 1 3 23 1 8 4 4 3 2 24 2 5 2 2 1 1 25 4 9.5 4 4 5 5 26 3 9 4 4 4 4 27 3 8.75 4 3 4 4 28 1 5 2 2 1 1 29 1 5.5 2 2 1 2 30 4 6 2 2 2 2 31 1 5 2 1 2 1 32 4 5 2 1 2 1 33 1 5.5 2 1 2 2 34 2 5 2 2 1 1 35 4 5 2 1 1 2 36 4 6.5 3 1 2 3 37 3 8 4 3 4 2 39 4 5 2 1 2 1 40 2 5 2 2 1 1 41 1 5 2 2 1 1 42 1 5 2 2 1 1 43 4 5 2 2 1 1 44 4 5 2 1 2 1 45 3 8.75 4 3 4 4 46 4 5 2 2 1 1 47 1 5 2 1 1 2 Alla Gara regionale per il Canale A parteciperanno, pertanto, i seguenti due studenti: Francesco Gallo e Mattia Greco. 5
PER IL CANALE B IN LINGUA STRANIERA Stabilito di non distinguere sin dall’inizio i partecipanti al canale in lingua straniera, al termine della prova si constata che è stato prodotto un saggio in lingua inglese. Numero di studenti partecipanti: 01 - Elenco: Cipparrone Sara, classe V sez. C. La Commissione di valutazione, con l’aiuto della prof.ssa Basile, insegnante d’Inglese, ha letto il saggio, che ha trovato ben problematizzato ed argomentato, e ben scritto in lingua inglese. Vi è dunque un’unica vincitrice della selezione per l’Olimpiade, canale internazionale, nell’Istituto S. Valentini. Alla gara regionale parteciperà dunque: Cipparrone Sara della classe V sez. C opz. scienze applicate. Il presente verbale, composto da n° 6 pagine (+ 4 di allegati), redatto in forma elettronica presente la totalità della Commissione il giorno 31 Gennaio 2016, dalle ore 8:00 alle ore 19:30, quale conclusione ed approvazione di tutte le operazioni fin qui compiute da tutta la commissione per entrambi i canali previsti dal bando dell’olimpiade 2017. Data 31/01/2017 Referente d’Istituto Angelo Mammone Rinaldi 6
Liceo Scientifico Scipione Valentini – Castrolibero Olimpiadi della Filosofia 2016-17 Il candidato svolga a propria scelta una delle seguenti tracce, in lingua italiana od inglese, nei limiti di 4 ore GNOSEOLOGIA - Verità e menzogna. Cos’è il falso? Abbiamo il diritto di dire il falso? Impedire l'espressione di un'opinione è un crimine particolare, perché significa derubare la razza umana, i posteri altrettanto che i vivi, coloro che dall'opinione dissentono ancor più di chi la condivide: se l'opinione è giusta, sono privati dell’opportunità di passare dall’errore alla verità; se è sbagliata, perdono un beneficio quasi altrettanto grande, la percezione più chiara e viva della verità, fatta risaltare dal contrasto con l'errore. [...] Non possiamo mai essere certi che l'opinione che stiamo cercando di soffocare sia falsa; ed anche se lo fossimo, soffocarla sarebbe un male. In primo luogo, l'opinione che si cerca di sopprimere d'autorità può forse essere vera. Naturalmente, coloro che desiderano sopprimerla ne negheranno la verità: ma non sono infallibili. [...]
«Verità» non è il suo valore universale, ma la sua conformità allo spirito della razza, della nazione o della classe, la sua utilità razziale, nazionale o sociale. [...] Le filosofie ufficiali dei regimi totalitarî negano il valore proprio del pensiero che, secondo loro, non è una luce ma un’arma; il suo scopo, la sua funzione, affermano, non è di rivelarci la realtà, ossia ciò che è, ma di aiutarci a modificarla, a trasformarla guidandoci verso ciò che non è. Ecco perché [...] il mito è spesso preferibile alla scienza, e la retorica che si rivolge alle passioni alla dimostrazione che si rivolge all’intelletto. A. Koyré, Sulla menzogna politica, Torino, Lindau 2010, pp.7-12 [Scritto composto nel 1943] Il termine post truth è da un lato troppo ingenuo, dall’altro troppo ingegnoso. E comunque è troppo generico. Non è altro che la balla dell’altro, mentre la tua, di balla, passa come una considerazione. Il voto, in realtà, è viscerale E. Mentana intervistato da V. Della Sala, «Bufale web, Mentana: “Controlli dannosi e inutili. Basterebbe vietare l’anonimato”», Il Fatto quotidiano del 3 gennaio 2017 DIRITTO - Una Lega fra gli Stati per evitare la guerra? Secondo articolo definitivo per la pace perpetua Il diritto internazionale deve esser fondato sopra una federazione di Stati esteri. I popoli, quali Stati, possono venir giudicati come semplici individui che nelle condizioni di natura (cioè nell’indipendenza da leggi esterne) già si ledono colla semplice coesistenza, e ognuno dei quali può e deve esigere dagli altri, per la propria sicurezza, che formino una Costituzione affine alla civile, che garantisca ad ognuno il proprio diritto. Dovrebbe essere una lega di popoli non uno Stato composto di popoli (Völkerstaat). In quest’ultimo vi sarebbe contraddizione, giacché si presupporrebbe un rapporto da superiore (che detta leggi) ad inferiore (che ubbidisce) e molte Nazioni in uno Stato formerebbero una Nazione sola, il che contraddice al nostro assunto, avendo qui noi da esaminare il diritto delle Nazioni le une verso le altre in quante esse formano Stati e non sono fuse in un solo. Ora, siccome noi consideriamo con sublime disprezzo l’affezione che i selvaggi hanno per la libertà loro anarchica di piuttosto azzuffarsi continuamente che sottoporsi ad una coazione determinata da loro stessi; di preferire, cioè, una libertà pazza ad una ragionevole, e consideriamo cioè come rozzezza, brutalità e degradazione animalesca, così dovremmo credere che i paesi incivilitisi affrettino ad udire il più presto possibile da tale abbietta condizione. Kant, Per la pace perpetua, Milano, Sonzogno 1883 Non c’è nessun pretore tra gli Stati. Al massimo, ci possono essere àrbitri e mediatori, ma anche questi solo in modo accidentale, cioè secondo volontà particolari. La rappresentazione kantiana di una pace perpetua, da attuare mediante una lega di Stati che appiani ogni controversia e che, in quanto potere riconosciuto da ogni singolo Stato, componga ogni discordia rendendo quindi impossibile la decisione per via bellica, presuppone la concordia tra gli Stati. Tale concordia, però, si baserebbe su fondamenti ed aspetti morali, religiosi o quali che siano: in generale, avrebbe pur sempre per base delle volontà sovrane particolari, e perciò rimarrebbe affetta da accidentalità. Hegel, Lineamenti di Filosofia del Diritto, Milano Rusconi 1996, pp. 555-557 Secondo il New York Times, il neo-presidente starebbe per firmare [...] due ‘ordini esecutivi’, simili a quelli sulla riforma sanitaria o al muro con il Messico, che ridurrebbero in modo drastico il ruolo americano nel Palazzo di vetro, ridurrebbero i finanziamenti e abrogherebbero alcuni trattati multilaterali. [...] In uno dei due ‘ordini esecutivi’ di cui riferisce il New York Times, la Casa Bianca ipotizza di tagliare i finanziamenti a ogni agenzia dell'Onu o a ogni altra organizzazione internazionale in cui l'Autorità palestinese ha un seggio autonomo, o che sostiene programmi che favoriscono l'aborto [...]. Il 2
documento impone poi una riduzione del 40 per cento dei contributi americani alle organizzazioni internazionali, [...] suggerendo vengano colpiti i programmi di peacekeeping (caschi blu), il tribunale penale internazionale e i fondi per lo sviluppo per programmi contrastati dall'attuale Casa Bianca. A. Zampaglione, «Trump, offensiva anti-Onu: tagli a finanziamenti e a programmi pro aborto», Repubblica del 25 gennaio 2017 TEORETICA - La Filosofia ha ancora un ruolo, un senso? E qual è? Lo scopo di tutte queste conoscenze è dunque [...] quello di procurare che per mezzo di esse siano sviluppate in modo uniforme, però con costante progresso, tutte le attitudini proprie dell'umanità; e di qui si ricava, allora, la vera missione che è assegnata alla classe colta: essa consiste nel sorvegliare dall'alto il progresso effettivo del genere umano in generale e nel promuovere costantemente questo progresso. [..] Il dotto dunque deve impiegare a vantaggio della società quella dottrina che appunto per la società ha acquistata: deve condurre gli uomini alla consapevolezza dei loro veri bisogni e far loro conoscere i mezzi per soddisfarli. Questo non vuol dire, ben s’intende, ch’egli debba addentrarsi insieme con loro in quelle profonde ricerche che dovette compiere lui per giungere a trovare qualche cosa di sicuro e certo. Questo metodo equivarrebbe alla pretesa di voler fare di tutti gli uomini dei dotti al suo stesso livello; e ciò è impossibile e contrario allo scopo. J. G. Fichte, La missione del dotto, Quarta lezione, Milano, Mursia 1987, pp. 124, 130 Quando mi chiedono che lavoro faccio, dico che insegno filosofia. A volte, dico che studio la filosofia. E anche questo corrisponde al vero. La mia risposta è scelta con cura; perché, a differenza di chi dicesse «sono un avvocato, un soldato, un carpentiere», rispondere «sono un filosofo» non suonerebbe altrettanto semplice, chiaro e diretto; anzi, potrebbe sembrare frutto di una buona dose di presunzione e di impudenza. [...] Alla mia risposta, vedo disegnarsi sul viso del mio interlocutore una nuova espressione interrogativa. «Che cosa fa un filosofo quando si alza la mattina?» si chiede fra sé. [...] Alla fine mi sento chiedere: «Come ha cominciato a fare questo tipo di lavoro?». La risposta è semplice. A volte siamo noi a scegliere la nostra professione, altre volte invece è la nostra professione a scegliere noi. [...] Di solito [...] non è per scelta ma, come per chi scrive, dipinge o compone musica, è una sorta di urgenza verso un'attività che sentiamo di gran lunga troppo interessante perché possa essere subordinata a qualsiasi altra. [...] venne lo stimolo che mi indusse a dedicare la mia vita allo studio della filosofia. Lessi quel dialogo a dodici anni, [...] per mia fortuna, si tratta di una delle prime opere di Platone, che sono tutte semplici e accessibili; e immediatamente sentii l'impulso a leggerne ancora. Non c'era nulla di particolarmente precoce in questo, perché tutti i bambini inizialmente sono filosofi, e non fanno che reiterare con le loro domande (perché?, che cosa?, quale) la meraviglia che provano di fronte al mondo: finché il loro desiderio di interrogarsi non viene soffocato dall’irritazione dei genitori e dall'autorità scolastica preposta all'insegnamento dei Fatti. A. C. Grayling, «Diventare filosofi», in Lo sguardo della filosofia, Milano, TEA 2004, pp. 237-239 ETICA - Una vita per una vita: dove fermarsi? Avvocato della difesa Servatius: Testimone, prenda il seguente caso. Si trova in una città invasa dalla peste. Lei, come medico, ha un medicinale per combattere la peste. Ma deve però testarlo su qualcuno. La persona in carica, o meglio, diciamo il sindaco della città viene da lei e le dice: «Ecco qui un criminale condannato a morte. Ci salvi facendo esperimenti su di lui». Si rifiuterebbe di farlo, o invece accetterebbe? [...] «comprenderebbe l’importanza di mantenere intatti i principî di etica medica che si applicano a lungo termine, e non a 3
breve termine». [...] «Quindi è del parere che la vita di un prigioniero debba essere preservata anche se un’intera città muore?» Processo di Norimberga, estratto della testimonianza di A. C. Ivy, controinterrogato dall’avvocato R. Servatius, che difendeva i medici nazisti accusati di esperimenti su esseri umani, in Vivien Spitz, La stenografa, Milano, Piemme, 2015, pp. 281-283. L’applicazione delle tecniche di preimpianto solleva un problema normativo. Ci chiediamo se sia compatibile con la dignità della vita umana il fatto di essere generato con riserva, di essere giudicato degno di vita e di sviluppo in base all’esito di un test genetico. Possiamo noi disporre liberamente della vita umana per fini di selezione? Lo stesso problema si pone quando vediamo usare embrioni nella vaga speranza di potere un giorno (magari utilizzando cellule del proprio corpo) coltivare e applicare tessuti trapiantabili senza fenomeni di rigetto. Se si accetta come normale la generazione e l’impiego di embrioni ai fini della ricerca medica, si trasforma anche la percezione culturale della vita umana prenatale, con il risultato di rendere sempre meno affilato il sensorio morale che stabilisce i limiti entro cui far valere il calcolo costi-benefici. […] Entrambi questi temi, la diagnosi di preimpianto e la ricerca sulle cellule staminali, confluiscono in una medesima prospettiva: quella di una autostrumentalizzazione e auto-ottimizzazione che l’uomo sta per intraprendere a partire dai fondamenti biologici della sua esistenza. J. Habermas, «I rischi di una genetica liberale», in Die Zukunft der menschlichen Natur. Auf dem Weg zu einer liberalen Eugenetik?, Frankfurt an M., Suhrkamp, 2001, p. 23. Embrioni umani resistenti al virus Hiv. Sono stati creati in Cina dal gruppo coordinato da Yong Fan dell’Università di Guangzhou e il risultato è stato pubblicato sul Journal of Assisted Reproduction and Genetics. [...] Per il nuovo esperimento sono stati scelti 231 embrioni provenienti da trattamenti per la fecondazione in vitro, non adatti all’impianto perché contenevano una coppia di cromosomi in più, e sono stati distrutti dopo tre giorni dal test. Ne sono stati modificati ventisei, ma solo su quattro l’esperimento è riuscito: nel loro genoma è stato introdotta una mutazione che solo poche persone hanno naturalmente (CCR5 Delta 32) e che protegge dall’Hiv perché altera una delle principali proteine che impediscono al virus di entrare nelle cellule, il recettore CCR5. [...] sollevato un acceso dibattito sulla sicurezza e i limiti dell’editing genetico, dimostrando che è possibile manipolare la vita umana, ma che ci sono ancora molti ostacoli tecnici ed etici. La principale paura è che queste tecniche di manipolazione possano un giorno portare alla creazione di bambini “su misura”. L. Cuppini, «Cina, creati embrioni geneticamente modificati: sono resistenti all’Hiv / metodo crispr: taglia-incolla del Dna», Corriere della Sera dell’11 aprile 2016 4
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