Ascoltare il vento STAGIONE TEATRALE - 2019 / 2020 Sant'Ilario D'Enza - Teatro L'Attesa
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ascoltare il vento STAGIONE TEATRALE 2019 / 2020 PICCOLO TEATRO IN PIAZZA Sant’Ilario D’Enza Comune di S ant’Ila rio d’ Enz a
Ascoltare il vento All’ingresso di Pizzo Calabro c’è una scultura fatta di rete: è il Collezionista di venti. Dice di lui il suo autore: “Il mio collezionista di venti siede su un muro tra le viuzze del centro di Pizzo, lo sguardo fisso verso le Eolie, controlla il gioco dei venti che animano gli alberi e fischiano tra i vicoli. Non c’è vento che non abbia chiacchierato con lui.” Così è il teatro: siede, aspetta, accoglie; non ostacola, non si frappone, si lascia attraversare. Controlla i venti, fiuta l’aria del proprio tempo, ascolta le storie che gli vengono portate, non le trattiene, si fa avvolgere da loro, poi lascia che tocchino altri. in copertina: Davide Tresoldi Il collezionista di venti
Stagione Teatrale 2019 / 2020 Stagione Teatrale 2019 / 2020 IN RICORDO DEI SOMMERSI, INFANZIA FELICE Giovedì 3 ottobre CAMMINANDO CON I SALVATI Venerdì 17 gennaio UNA FIABA PER ADULTI ore 21:00 ore 21:00 Proiezione del documentario Effatà Road Antonella Questa di Martino Lo Cascio RIVA LUIGI ’69 ’70 Venerdì 31 gennaio ore 21:00 EGON Mercoledì 6 novembre Sabato 1 febbraio ore 10:00 IO SONO OGNI COSA ALLO STESSO TEMPO CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO ore 20:30 Replica per le scuole Matteo Pagani Cada Die Teatro Venerdì 15 novembre TRAVIATA Venerdì 21 febbraio IL VIAGGIO ore 21:00 Artemis Danza ore 21:00 Herr Wanderlust Venerdì 29 novembre IL VANGELO SECONDO ANTONIO Venerdì 28 febbraio SETTANTA VOLTE SETTE ore 21:00 Scena Verticale ore 21:00 Controcanto Collettivo Venerdì 10 gennaio LENNON LIFE&WORKS Venerdì 20 marzo ROSA ore 21:00 Vocinarte ore 21:00 Teatro C’Art Comic Education
Cartellone Teatro Ragazzi 2019 / 2020 Corsi e Laboratori di Teatro 2019 / 2020 SCUOLA PRIMARIA corso annuale da ottobre a maggio primo corso: lunedì 16:00 | 17:30 secondo corso: lunedì 18:00 | 19:30 docente: Erika Patroncini HANSEL E GRETEL SCUOLA MEDIA Domenica 20 ottobre Rosso Teatro corso annuale da ottobre a maggio ore 16:30 Atelier Teatrodanza giovedì 15:00 | 17:00 docente: Alessandro Pastarini GIANNI E IL GIGANTE SCUOLA SUPERIORE Domenica 29 dicembre Teatro delle Briciole corso annuale da ottobre a maggio ore 16:30 Solares Fondazione delle Arti lunedì 21:00 | 23:00 docente: Gill Menozzi TEATRO MUSICALE IN LINGUA INGLESE Domenica 2 febbraio IL GIRO DELLA PIAZZA corso annuale da ottobre a maggio ore 16:30 Madame Rebiné giovedì 18:00 | 19:30 docente: Benedetta Bastianini THIORO Inzio corsi lunedì 14 ottobre (prima lezione di prova) UN CAPPUCCETTO ROSSO SENEGALESE Domenica 8 marzo Teatro delle Albe Info e iscrizioni entro l’11 ottobre ore 16:30 Accademia Perduta 3393050531 (Giovanni Borghi) Romagna Teatri Presso il Piccolo Teatro in Piazza 9-10-11 ottobre dalle 18:00 alle 20:00
ANTEPRIMA Giornata della Memoria e dell’Accoglienza Proiezione del documentario EFFATÀ ROAD di Martino Lo Cascio – 2018 – durata 65’ Il documentario che proponiamo, alla presenza del regista Martino Lo Cascio che al termine converserà col pubblico, ha per titolo “Effatà Road”, INGRESSO LIBERO dura 65 minuti e racconta di un cammino per le strade della Sicilia di quattro giovani migranti (Gambia, Kashmir, Nigeria, Burkina Faso) che attraversano lentamente i paesaggi siciliani, luoghi della frontiera dove la bellezza si mescola alle difficoltà di vita. Fanno da guida, a coppie, per altrettanti personaggi famosi (un attore, un sindaco, uno scultore, un comico). Passo dopo passo, fra imbarazzi e illuminazioni “on the road”, si conoscono e si scambiano memorie e prospettive. Nella seconda parte del documentario ascolteremo il padre di una giovane vittima del naufragio giovedì del 3 ottobre 2013 a Lampedusa. E assisteremo a una doppia emozionante 3 ottobre commemorazione a Lampedusa e a Castellammare del Golfo presso il cimitero dove riposano alcuni migranti vittime innocenti di questa strage ore 21:00 insensata. Al termine, insieme al regista, una testimonianza eccezionale: Ba Malamime è un ragazzo di 22 anni, che da gennaio svolge servizio IN RICORDO DEI SOMMERSI, civile volontario presso l’Oratorio di S. Ilario; ci racconterà di lui, del suo CAMMINANDO CON I SALVATI viaggio di 3 mesi dal Senegal a qui, di avventure tremende e di grandi Proiezione del documentario Effatà Road speranze. di Martino Lo Cascio Spettacolo consigliato agli essere umani
In collaborazione con Centro Sportivo Italiano-Comitato di Reggio Emilia di e con Alessandro Lay luci Giovanni Schirru suono Matteo Sanna scene Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni. Non ricordo molto INGRESSO LIBERO dello ‘scudetto’, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol. Alessandro Lay Alessandro Lay in un monologo di un’ora racconta le gesta sportive, ma soprattutto il volto umano di Gigi Riva e lo fa intrecciandole a episodi della sua vita personale. Il regista cagliaritano, con un doloroso e a tratti mercoledì struggente meccanismo di memorie, intreccia il suo vissuto con quello di Riva. Dall’infanzia difficile a Leggiuno, all’arrivo nel 1963 in Sardegna che 6 novembre “in quegli anni era la terra dei banditi, dei pastori, un posto da fuggir come ore 20:30 la peste”. E poi le imprese all’Amsicora, la nazionale, i gol leggendari, le 252 reti segnate e il record ancora imbattuto di capocannoniere in nazionale. Sullo sfondo la Cagliari ai tempi dello scudetto, con lo stadio pieno dalla RIVA LUIGI ’69 ’70 mattina. Frammenti del mito misti a ricordi del regista che non ha paura CAGLIARI AI DÌ DELLO SCUDETTO di confessare sul palco di non essere mai stato “fedele” al calcio, ma vedere giocare Riva è “come ascoltare gli assoli di Hendrix o Coltrane”. Arte pura. Cada Die Teatro Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: agli sportivi, ai sardi, a chi possedeva la figurina Panini di Gigi Riva, a chi ascoltava alla radio Tutto il calcio minuto per minuto
coreografia, scene, luci e costumi Monica Casadei musiche Giuseppe Verdi elaborazione musicale Luca Vianini drammaturgia musicale Alessandro Taverna coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ Dopo centinaia di repliche nei maggiori teatri italiani e alcune tournées in Europa e America abbiamo il piacere di presentare una originalissima Traviata, primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Un “corpo a corpo”, nato dal fatto di misurarsi con una musica che non possiamo pensare slegata dalle scene, complice un artista, Verdi, drammaturgo ancor prima che compositore. Ma quale Traviata vedremo stasera? Violetta contro tutti. Violetta in bianco, speranza di purezza, Violetta venerdì in rosso, perché le sanguina il cuore…. Una Traviata letta dal punto di 15 novembre vista di Violetta. Violetta, appunto, contro tutti. Violetta al centro di una società maschilista espressa da un coro in nero. Violetta moltiplicata in ore 21:00 tanti elementi femminili, in tanti spaccati di cuore. Violetta disprezzata, che anela, pur malata, pur cortigiana, a qualcosa di puro. Violetta contro cui si scagliano le regole borghesi espresse dal padre di Alfredo, TRAVIATA Giorgio Germont, emblema di una società dalla morale malsana. Una società in cui per certi versi si rispecchia a distanza anche la nostra. Artemis Danza Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: agli amanti della danza, ai patiti di Verdi, ai curiosi di originali sperimentazioni artistiche
scritto e diretto da Dario De Luca con Matilde Piana, Dario De Luca, Davide Fasano musiche originali Gianfranco De Franco scena e disegno luci Dario De Luca Spettacolo vincitore della VI edizione de I Teatri del Sacro INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ Premio per la migliore regia al Premio per il Teatro e la Drammaturgia Tragos - XIII edizione Testo segnalato al Premio Fersen alla drammaturgia 2017 – XIII edizione Don Antonio, un parroco di una piccola comunità, vicario generale del vescovo, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane diacono. La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterà avanti anche quando, alla fine, si sarà dimenticato della malattia stessa. Dimenticare di dimenticarsi può essere comunque un punto di venerdì arrivo, un ultimo approdo verso la propria interiorità. Perché il racconto 29 novembre della malattia, condito dell’involontaria comicità che si porta dietro, è anche ore 21:00 il pretesto per riflettere sulla fede e sul senso religioso che ognuno di noi, volente o nolente, ha dentro di sè. In Italia il tabù della demenza è ancora un macigno, un qualcosa che si nasconde dietro giri di parole. A più di 100 IL VANGELO anni dalla scoperta del morbo si fa fatica ad abituarsi all’idea che tanto non c’è cura, che tanto non ci sono vere e proprie terapie. In Italia i malati sono SECONDO ANTONIO più di un milione. A tutti loro e alle loro famiglie questo spettacolo è dedicato. Scena Verticale Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: a chi ha dovuto fare i conti con l’Alzheimer, ai medici, ai teologi, ai credenti in generale
attori Raffaele Rinaldi e Resi Alberici musicisti Alberto Padovani (chitarra e voce) ed Enrico Fava (piano) video edit Gabriele Mezzadri light design Silvio Mezzadri testo e regia Raffaele Rinaldi INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ Lo spettacolo a due voci ripercorre le principali tappe della vita privata, artistica e politica di John Lennon, uno dei più importanti e influenti artisti del secondo Novecento, prematuramente scomparso all’età di 40 anni nel 1980. Il racconto, ora in terza persona, ora in prima, dalla voce diretta dei protagonisti (John Lennon, Paul McCartney, Yoko Ono e altre importanti figure che hanno incrociato la strada dell’artista britannico) si dipana dai primi passi nel mondo della musica, passando attraverso la fondamentale esperienza dei Beatles e gli anni dell’impegno politico, pacifista e anarchico accanto a Yoko Ono, fino a quel drammatico 8 dicembre 1980, in cui Lennon fu assassinato davanti al Dakota Building di New York da Mark Chapman. venerdì Sullo sfondo si susseguono immagini e filmati mentre le voci di Raffaele Rinaldi e Resi Alberici dialogano nel corso della performance con le canzoni 10 gennaio di John Lennon adattate ed eseguite dal vivo da Alberto Padovani e Enrico ore 21:00 Fava, in un crescendo emotivo che coinvolge sia gli artisti che il pubblico. LENNON LIFE & WORKS Vocinarte Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: ai fans dei Beatles, agli appassionati di musica, ai curiosi di biografie celebri
di e con Antonella Questa coreografie e messa in scena una fiaba Magali B – Cie Madeleine&Alfred disegno luci e scenografia Daniele Passeri una produzione LaQ- Prod in collaborazione con Pupi&Fresedde Teatro di Rifredi INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ e con Festival InEquilibrio – Armunia Teatro Antonella Questa prosegue la ricerca sulla natura delle relazioni umane, scegliendo stavolta come tema l’educazione nell’infanzia e partendo dal libro della Rutschky “Pedagogia Nera”, una raccolta di saggi e manuali sull’educazione, pubblicati a partire dalla fine del milleseicento ai primi del secolo scorso.Un’indagine per capire soprattutto cosa stia succedendo oggi che le regole della antica “pedagogia nera” sono ormai bandite sia in famiglia che a scuola. Oggi che nelle aule non ci sono più banchi disposti rigidamente in un solo senso o cattedre rialzate, che il maestro non usa più la bacchetta sulle dita e che i genitori si limitano alla sculacciata ogni tanto venerdì o al classico schiaffone per il quale “non è mai morto nessuno”. Una maestra un po’ rigida, un gatto parlante, dei bambini capricciosi 17 gennaio e viziati, una preside dedita all’aperitivo, una madre in carriera e un ore 21:00 principe con la coppola azzurra azzurra come il mare, sono solo alcuni dei protagonisti di questa originale fiaba per adulti. Un viaggio, anche molto divertente, all’interno della famiglia e della scuola di oggi, cercando INFANZIA FELICE di capire dove affondino le radici della rabbia che anima la guerra tra UNA FIABA PER ADULTI genitori e insegnanti e che spesso spinge i nostri bambini verso il bullismo. Antonella Questa Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: agli insegnanti, ai pedagogisti, ai genitori (sia quelli organizzati con gruppi di whatsapp che gli altri), agli studenti
INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ di e con Matteo Pagani voce narrante Matteo Pagani attore Francesco Manelli pianoforte Giacomo Astolfi danzatrice Arianna Ganassi produzione Teatro De Andrè venerdì 31 gennaio Storia dell’arte a teatro ore 21:00 L’incandescente breve vita di Egon Schiele, raccontata dalle sue liriche e dall’inconfondibile segno sicuro ed elegante, incisione indelebile nella storia sabato 1 febbraio dell’arte. Un abbraccio tra arte e vita, nella Vienna del primo Novecento, ore 10:00 dall’ombra dorata di Klimt all’emancipata svolta verso l’interiorità. replica per le scuole EGON IO SONO OGNI COSA ALLO STESSO TEMPO Matteo Pagani Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: ai pittori, agli artisti in genere, ai frequentatori di mostre, agli insegnanti di disegno e storia dell’arte, agli studenti
clarinetto e sax soprano Paolo Panigari chitarra acustica e classica Fabiano Corso inserimenti da attore Luca Giovanni Luppi INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ Dai tanghi di Piazzolla alla tradizione ebraica russa, dalle musette francesi ai samba di Celso Machado, passando da Gianluigi Trovesi, Fiorenzo Carpi ed altri ancora. Si snoda attraverso questi autori un vero e proprio viaggio tutto da scoprire che porterà gli ascoltatori ad immaginare paesaggi, sapori, colori, sempre diversi. Le sonorità calde del clarinetto e del sax soprano unite alla chitarra faranno poi il resto, avvolgendo il tutto in una combinazione sonora di grande impatto emotivo. Gli arrangiamenti originali scritti direttamente dai musicisti sono di facile ascolto, ma non per questo banali, esaltando la creatività individuale attraverso improvvisazioni che rendono sempre unico lo spettacolo. venerdì Wanderlust è una parola di origine tedesca che significa letteralmente 21 febbraio desiderio di viaggiare e il “Signor Wanderlust” è l’immaginario protagonista ore 21:00 del viaggio. Immaginario fino a un certo punto, se si considera che il teatro per l’occasione si trasformerà scenicamente nella Stube del signor Wanderlust che offrirà ai suoi ospiti l’occasione per trascorrere una serata all’insegna della buona musica, condita da qualche aneddoto e da qualche IL VIAGGIO gustoso assaggio. Herr Wanderlust Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: agli amanti della buona musica, ai viaggiatori, agli assaggiatori di speck
drammaturgia originale Controcanto Collettivo ideazione e regia Clara Sancricca con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero, Clara Sancricca voce fuori campo Giorgio Stefanori INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ scenografia e costumi Controcanto Collettivo con Antonia D’Orsi disegno luci Cristiano Di Nicola in coproduzione con Progetto Goldstein e con il sostegno di Straligut Teatro, Murmuris, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, Verdecoprente Re.Te. 2017 I giovani attori di Controcanto Collettivo affrontano il tema del perdono, che oggi sembra soccombere alla logica - attualmente vincente - della vendetta. Un tempo ritenuto il punto di arrivo di un percorso destinato a pochi spiriti eletti, appare oggi, nell’opinione comune, come il rifugio dei più codardi e la scappatoia dei meno arditi, in una società che riconosce e accorda alla vendetta il primato nella risoluzione dei torti e dei conflitti. venerdì Chi perdona sembra sminuire il torto, giustificare l’offesa, mancare di rispetto alla vittima, farsi complice del colpevole. 28 febbraio Settanta volte sette racconta la vita di due famiglie i cui destini s’incrociano ore 21:00 in una sera. Racconta del rimorso che consuma, della rabbia che divora, del dolore che lascia fermi, del tempo che sembra scorrere invano. Eppure racconta anche la possibilità che il dolore inflitto e il dolore subito parlino SETTANTA VOLTE SETTE una lingua comune e che l’essere umano, che conosce il contagio del riso e del pianto, dietro la colpa possa ancora riconoscere l’uomo. Controcanto Collettivo Spettacolo consigliato agli esseri umani
di e con Teresa Bruno regia André Casaca consulenza drammaturgica Aurélia Dedieu sguardo esterno Stefano Marzuoli e Nina Lanzi disegno luci Luca Carbone • costumi Federica Novelli e Vanna Vezzosi INTERO 10€ | RIDOTTO 8€ Nei paraggi dell’8 marzo un capolavoro femminile: Rosa. In scena una donna, clown, sola. Può una donna provocare, sedurre, comandare, far ridere una platea, liberarsi dagli impacci e dagli impicci, giocare ad essere altro da sé, appropriarsi anche di un’energia maschile e divertirsi pur mantenendo una puntuale attenzione al pubblico che ha di fronte? Può una donna togliersi di dosso alcuni panni (imposti poi chissà da chi!) e vestirne altri? Diventare clown per dare voce al desiderio recondito di essere bambina, arrampicarsi, domare strani animali della sua fantasia, poi tirare fuori tutta la sua autentica femminilità e sbocciare, lasciando quasi sgomento il pubblico mentre si esibisce mostrando le sue doti canore e la potenza dei passi del venerdì Flamenco. “Rosa” è questo e altro, uno spettacolo provocatorio che si muove sul sottile filo della comicità. Una semplice scenografia e pochi oggetti di 20 marzo scena che diventano a tratti complici a tratti nemici di Rosa, oggetti stravolti ore 21:00 nella loro ordinarietà dallo sguardo del clown. Una serie di gag comiche, da cui emerge il lato buffo e allo stesso tempo delicato dell’essere umano. Rosa gioca con il suo corpo a 360° gradi, alterna scivolate e cadute clownesche a ROSA spruzzi e a urli di voce in varie lingue, passi di flamenco a equilibri precari, e poi improvvisazioni e poesia, il tutto all’ombra di un attaccapanni gigante, a cui sono appese le strampalate idee di una donna. Teatro C’art Comic Education Spettacolo consigliato agli esseri umani e in particolare: alle donne, a chi ama le donne, ai clown, a chi ama i clown
Cartellone Teatro Ragazzi 2019 / 2020
con Marianna Batelli e Alessandro Rossi musiche e sound design di Marcello Batelli animazioni Emanuele Kabu concept coreografco Marianna Batelli e Alessandro Rossi drammaturgia e regia Roberto Anglisani “Lo hanno fatto. Papà e mamma lo hanno fatto davvero. Li hanno lasciati BIGLIETTO UNICO 5 € da soli nel bosco. Hansel e Gretel devono ritrovare la strada di casa. Gretel ha paura, Hansel invece ha un segreto.” Una performance di teatro danza dove il movimento racconta la storia dei due fratelli attraverso quadri scenici in continua evoluzione e un percorso sonoro e musicale che avvolge il pubblico trasportandolo in un piccolo bosco nel quale perdersi e ritrovarsi, correre e abbracciarsi aspettando che passi la notte. Hansel e Gretel è una fiaba che lavora toccando più livelli, narrativi ed emotivi. Lo spettacolo si muove quindi in questa direzione, esplorando tali domenica livelli e utlizzando il corpo quale strumento privilegiato di comunicazione. I bambini vivono le emozioni della storia attraverso la fisicità dei 20 ottobre performer, che danno vita ad una narrazione che supera la parola per ore 16:30 arrivare direttamente al cuore degli spettatori. Il cuore è la vicenda dei due fratelli che, lasciati due volte nel bosco, cercano di superare i loro stessi limiti: una metafora sulla solitudine e sul HANSEL E GRETEL fallimento, laddove solitudine e fallimento diventano esperienze positive di crescita e maturazione. Rossoteatro/Atelier Teatrodanza Spettacolo consigliato agli appassionati dei fratelli Grimm, agli amanti del teatro-danza, agli esperti di sentieri nei boschi, ai cacciatori di streghe cattive
ideazione e regia Emanuela Dall’Aglio costumi e oggetti di scena Emanuela Dall’Aglio con la collaborazione di Andrea Bovaia, Veronica Pastorino, Paolo Romanini musiche e suoni Mirto Baliani ideazione luci Emiliano Curà BIGLIETTO UNICO 5 € voce dei giganti Daniele Bonaiuti Protagonista è un bambino, che sfida il gigante mangia-bambini in una gara tra forza e astuzia che appartiene ad una delle strutture generative della fiaba orale. Un mattino, orgoglioso della sua destrezza nell’uccidere sette mosche in un colpo, Gianni decide di prendersi un meritato giorno di vacanza, ma sulla strada di casa incontra un gigante. Comincia così una serie di avventure, in cui il bambino vincerà il temibile avversario con prove di scaltrezza che gli consentiranno di tornare vittorioso. Il tema del gigante, radicato nei racconti della tradizione orale di varie culture, domenica è reinventato qui nella figura di un antagonista smisurato, nutrito di un 29 dicembre moderno immaginario figurativo: bestione grottesco che evoca riti e miti ore 16:30 ancestrali, ma anche umoristicamente descritto in una sua bizzarra individualità. La fusione tra fiaba classica e moderna interpretazione visiva riflette la misteriosa universalità della fiaba antica, anche grazie a GIANNI E una minuziosa partitura vocale e musicale. IL GIGANTE Teatro delle Briciole/Solares Fondazione delle Arti Spettacolo consigliato ai bambini che sfidano i giganti, a tutti quelli che si chiamano Gianni, a chi è bravo ad acchiappare le mosche
di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri regia e drammaturgia Mario Gumina BIGLIETTO UNICO 5 € scenografia Biro costumi Cristian Levrini co-produzione Manicomics Teatro M.Hess Producteur Gentili signore e signori, buonasera e benvenuti al Giro della piazza. Un percorso ciclistico insidioso che negli anni ha visto lo sbocciare di atleti quali Bartali, Coppi e Pantani e che oggi vedrà in pista tre promesse del ciclismo italiano. domenica Chi sarà il vincitore? Andrea Brunello, il ciclista veloce e snello ma soprattutto bello o Tommaso, il ciclista dal grande naso? Per scoprirlo 2 febbraio non resta che scendere in piazza e fare il tifo per il vostro preferito. ore 16:30 Circo, teatro, musica, clownerie, risate e sport: e tutto in una volta! IL GIRO DELLA PIAZZA Madame Rebiné Spettacolo consigliato a chi vuole ridere, a chi ama il circo, a chi sta imparando ad andare in bicicletta e a chi ha già imparato
ideazione Alessandro Argnani, Simone Marzocchi, Laura Redaelli con Fallou Diop, Adama Gueye, Simone Marzocchi regìa Alessandro Argnani Thioro un Cappuccetto Rosso senegalese del Teatro delle Albe non BIGLIETTO UNICO 5 € é semplicemente uno spettacolo di Teatro Ragazzi. Ė una festa. Una festa del teatro, una festa popolare, una festa che unisce la Romagna all’Africa, che accompagna la fiaba europea con il suono dei tamburi, la parola narrata con il corpo snodato, che mescola i pubblici e trasforma ogni singolo spettatore in personaggio e partecipante. Sono tutti Thioro (si pronuncia Ciorò) i bambini seduti nel primo cerchio di pubblico, perché da subito vengono accolti e portati dentro la storia uno per uno, assimilati alla bambina che deve portare del cibo alla sua nonna malata. La storia é quella che ben conosciamo, cambia il luogo in cui la domenica vicenda si svolge, la savana invece della foresta e l’antagonista, Buky la jena invece del lupo, ma la varietà dei linguaggi e la forza di Fallou Diop 8 marzo e Adama Gueye i due attori legati a Mandiaye N’Diaye, il compianto ore 16:30 griot senegalese che dalla fine degli anni Ottanta ha accompagnato il Teatro delle Albe nel loro viaggio attraverso la “romagna africana”, THIORO accompagnati dalla tromba di Simone Marzocchi, rendono questo Cappuccetto Rosso una fonte inesauribile di stupore. UN CAPPUCCETTO ROSSO SENEGALESE Teatro Delle Albe / Accademia Perduta - Romagna Teatri Spettacolo consigliato a chi ama Cappuccetto Rosso, a chi sogna di andare in Africa a vedere la savana, a chi vuole sentire i brividi dei tamburi e il richiamo della tromba, a chi ama il teatro e la festa
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