Milano, riapre il Mercato agricolo dei navigli
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Milano, riapre il Mercato agricolo dei navigli MILANO – Via libera da oggi alla riapertura dei mercati agricoli in città. L’ordinanza firmata dall’Amministrazione equipara ai mercati settimanali scoperti, per le modalità di svolgimento, i 23 mercati scoperti per la vendita diretta da parte degli agricoltori, stabilendo una serie di parametri per
il loro svolgimento al fine di assicurare il rispetto di condizioni idonee alla tutela della salute e della sicurezza. “Con questo provvedimento – dichiara l’assessore all’Agricoltura Pierfrancesco Maran – riportiamo un servizio importante nei quartieri e sosteniamo le attività dei tanti agricoltori che lavorano con passione offrendo prodotti di qualità e a km zero. Confidiamo che, come già visto nella gestione dei mercati comunali, anche in questo caso saranno rispettate le norme di sicurezza”. “La riapertura dei mercati agricoli – commenta l’assessora alle Attività produttive e Commercio Cristina Tajani – affianca e implementa la ripresa sperimentale di 26 mercati scoperti in città avvenuta la settimana scorsa. Questa ripartenza permetterà ai produttori di riprendere la vendita diretta dopo mesi di stop e ai consumatori di conoscere direttamente il produttore di ciò che si acquista. Un rapporto umano recuperato che è già garanzia di qualità”. Il piano di riapertura per ognuno dei 23 siti sarà valutato dall’Amministrazione in base alle proposte presentate dai referenti di mercato. In particolare, dovrà essere delimitata con transenne l’area di occupazione, prevedendo un varco di accesso separato da quello di uscita, con personale preposto al controllo e al contingentamento degli accessi. Dovrà essere garantita la distanza interpersonale di almeno un metro e osservato il divieto di assembramento tramite il controllo da parte di personale dedicato. Sarà consentito l’accesso alle singole porzioni dell’area di mercato ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé
minori di anni 14, persone con disabilità o anziani. Sarà individuato un “Covid manager” per coordinare sul posto il personale addetto ai fini dell’assistenza a clienti ed operatori del mercato. Potrà essere effettuata la rilevazione della temperatura corporea – da parte di personale addetto – sia ai clienti, prima dell’accesso all’area di mercato, sia agli operatori commerciali. Questi ultimi avranno l’obbligo di mascherina a copertura di naso e bocca e di guanti e dovranno rispettare il distanziamento di almeno due metri e mezzo tra le proprie attrezzature di vendita e quelle dei vicini. Infine è consentita la presenza di non più di due operatori simultaneamente in ogni posteggio. L’attività riparte da oggi con il Mercato agricolo dei navigli, mentre sono in corso di istruttoria i piani proposti per la riapertura del Mercato della terra alla Fabbrica del vapore e di quello di piazza Sant’Eustorgio, che potrebbero riaprire già dalla prossima settimana.
Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021 E’ ufficiale: Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel 2021. Lo ha stabilito il Decreto Rilancio approvato dal Governo mercoledì 13 maggio accogliendo la richiesta fatta a gran voce nei mesi scorsi dalla città e dalla regione e sostenuta da moltissime città italiane in corsa a loro volta per il titolo. L’emergenza sanitaria ha sospeso tutte le attività legate alla nomina, rischiando così di vanificare il lavoro e gli investimenti fatti per rendere questo anno eccezionale. Ma Parma non si è mai arresa.
«Quando tutto è o pare perduto semplicemente bisogna mettersi all’opera e ricominciare dall’inizio. È quel che faremo dopo la splendida notizia arrivata dal governo.» Dichiara il sindaco di Parma Federico Pizzarotti. «Parma Capitale Italiana della Cultura 2021 rappresenta una decisione giusta e lungimirante: la città e la sua gente hanno lavorato tanto per creare un anno della cultura all’altezza delle aspettative del Paese, avevamo una gran voglia di dimostrare tutto il potenziale di Parma. Ce l’abbiamo tuttora: nel 2021 torneremo ancora più forti. La cultura continuerà a battere il tempo e a essere metronomo della nostra crescita.» L’anno da Capitale Italiana della Cultura rappresenta una grandissima opportunità per tutto il territorio circostante, come dimostra il sodalizio con Piacenza e Reggio Emilia, che ha dato vita a Emilia2020, soprattutto per quei settori – cultura e turismo – che rappresentano la vera forza del paese e che si ritrovano in questo momento a pagare un prezzo altissimo. La decisione del Governo, in primis del Ministro Dario Franceschini, sulla quale Parma è sempre stata fiduciosa, dimostra che dalla cultura può davvero partire la rinascita dei territori riportando quelle esperienze e quel desiderio di condivisione di cui, al termine di questo periodo di privazioni, ci troveremo più affamati che mai. «Il prolungamento di Parma 2020 al 2021 rappresenta una sfida culturale e gestionale» afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra «cui ci accostiamo con lo stesso entusiasmo che ha fin qui accompagnato l’avventura di Capitale Italiana della Cultura. Il tema del Tempo, oggi sospeso, recluso, iperconnesso, rimane il filo rosso di un programma che sarà in grado di parlare anche al passaggio
storico che stiamo vivendo. Avremo infatti la responsabilità di sostenere la nostra proposta culturale in questo periodo di impensati mutamenti comportamentali e di grandi incertezze e dovremo dimostrare, con ancora più forza, che è dai territori della cultura che può muovere i suoi primi passi il pensiero di una nuova vita comunitaria.» Parma dunque è pronta a ripartire riprendendo il cammino iniziato, raddoppiando gli sforzi per portare a compimento quello che ancora si potrà fare nel 2020 e soprattutto preparando un nuovo anno, il 2021, da grande Capitale Italiana della Cultura.
Palermo, con reddito di cittadinanza allestisce coltivazione di droga e ruba pure l’energia elettrica PALERMO – I Carabinieri di Palermo, durante un servizio antidroga, hanno tratto in arresto per il reato di coltivazione, detenzione ai fini di spaccio e furto aggravato R.A. 58enne del luogo. Nel corso delle attività, i militari hanno eseguito una perquisizione a Partinico presso l’abitazione dell’arrestato, all’interno della quale aveva allestito una serra per la coltivazione “indoor” di marijuana, rinvenendo oltre 200 piante alte circa 25 cm.
La serra, accessibile da un cunicolo realizzato sotto il pavimento del piano terreno, era munita di materiale fertilizzante, lampade alogene, ventilatori, impianti di condizionamento ed aspirazione, il tutto allacciato abusivamente alla rete elettrica, così come confermato da una squadra di tecnici verificatori ENEL intervenuti sul posto. Lo stupefacente è stato campionato per le successive analisi quantitative e qualitative a cura del L.A.S.S. dei Carabinieri di Palermo e le rimanenti piante sono state distrutte in loco; il materiale utilizzato per realizzare la serra è stato sottoposto a sequestro. Da ulteriori accertamenti è emerso che il 58enne percepiva il
reddito di cittadinanza, pertanto è stato denunciato per inosservanza delle disposizioni in materia e la carta RdC è stata sequestrata. L’arrestato, su disposizione dell’autorità giudiziaria, si trova ora ristretto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo. I.C. Matteotti Aprilia- Sezione Musicale: Articolo e link ai video Finisce con Azzurro proposto dalla prima A dell’indirizzo musicale, con “L’Italiano” della seconda A ad indirizzo musicale e con “Un quadro di pace” proposto da Luca Cappetta al piano e Martina Gavillucci della III E, l’impegno della sezione ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado Matteotti di Aprilia. È un quadro bellissimo, quello che emerge dai lavori della sezione ad indirizzo musicale della Matteotti di Aprilia, realizzato dai ragazzi nonostante tutto, nonostante le difficoltà della didattica a distanza e nonostante questa bruttissima pandemia. Ed è un lavoro che dà veramente tanta speranza perché tutta questa situazione possa
essere superata il più presto possibile. “Azzurro” è la versione corale su base realizzata dai docenti di strumento musicale: Bruno Soscia al clarinetto, Francesco Deantoni al violino e Riccardo Toffoli al pianoforte sotto la direzione corale della professoressa Gabriella Vescovi. Il laboratorio corale è curato dai professori Gabriella Vescovi e Riccardo Toffoli. Sulla canzone, la prof.ssa Lucia Gnerre di arte ha costruito un laboratorio artistico “Azzurro….come il cielo”. I bellissimi disegni dei ragazzi sono inseriti nel video. “L’Italiano”, grande successo di Toto Cutugno, è realizzato dalla classe II A con le stesse modalità di Azzurro. “Un quadro di pace” è invece, il prodotto finale di un laboratorio iniziato a gennaio dopo la partecipazione degli alunni al viaggio della memoria. È composto dalla elaborazione al pianoforte, suonata da Luca Cappetta della III E, della colonna sonora di Schindler’s List di Williams e della Vita è Bella, musica di Piovani, con voce solista Martina Gavillucci della III E. Accompagnano queste musiche, le riflessioni sul viaggio della memoria e alcune poesie scritte per non dimenticare e per un mondo di pace, da cui il titolo del lavoro. “Azzurro”, “L’Italiano” e “Un quadro di pace” insieme ai brani già diffusi in precedenza come “Inno di Mameli” e “Nessun Dorma” realizzato con l’Orchestra Matteotti sotto la bacchetta di Bruno Soscia, sono tutti i lavori dell’indirizzo musicale che sono stati inviati al Miur per la partecipazione alla XXXI Rassegna Nazionale delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado “La musica unisce la scuola” promossa da Indire in collaborazione con il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica dal titolo “La musica unisce la scuola”. La rassegna si svolgerà dal 25 al 30 maggio 2020 sulla piattaforma INDIRE in occasione della settimana della musica. Essi rappresentano il prodotto finale del lavoro di didattica a distanza mentre i brani scelti puntano sulla nostra identità di italiani, in un periodo difficilissimo per la nostra Italia. Il lavoro di coordinamento è stato portato avanti dalla dirigente scolastica Raffaela Fedele che supporta ogni iniziativa della sezione ad indirizzo musicale con tanta
passione. Un grazie va ai genitori e agli alunni, i veri protagonisti di tutto questo. Un grazie infine a Gina Antobenedetti, il nostro animatore digitale, che ci sostiene in ogni iniziativa. Vaccino Covid, Ema: pronto entro un anno salvo ritardi burocratici BRUXELLES – Nella migliore delle ipotesi un vaccino per il nuovo coronavirus potrebbe essere pronto in un anno. Lo ha detto Marco Cavaleri dell’Agenzia europea del farmaco (Ema). “Dai dati sugli studi in corso e se tutto procede come previsto” alcuni vaccini attualmente in sperimentazione
“potrebbero essere pronti per l’approvazione tra un anno”, ha detto Cavaleri ai giornalisti in conferenza stampa. Cavaleri ha però precisato che si tratta di “uno scenario ottimista”, perché “non tutti i vaccini che entrano in fase di sviluppo potrebbero arrivare all’autorizzazione” e “potrebbero esserci ritardi”. Se l’Ema, ha aggiunto, è “un po ‘scettica” riguardo alle notizie secondo cui un vaccino poteva essere pronto già a settembre, vanno anche ridimensionati i timori dell’Organizzazione mondiale della sanità secondo cui il virus “potrebbe non scomparire mai”. “Penso che sia un po’ presto per dirlo – ha spiegato Cavaleri – ma abbiamo buone ragioni per essere sufficientemente ottimisti sul fatto che alcuni vaccini ce la faranno”. L’accesso al vaccino contro il coronavirus deve essere “universale”, ha ribadito nel frattempo un portavoce della Commissione europea, ricordando che la “solidarietà e lo stretto coordinamento è la migliore risposta contro il coronavirus”.
Milano, identificato il violentatore e rapinatore seriale di prostitute: si tratta di un 30enne già recluso nel carcere di Monza MILANO – I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Milano Duomo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, dott.ssa Raffaella Mascarino, nei confronti di CORONA Davide, pregiudicato 30enne di origini sarde, domiciliato nel lodigiano, attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Monza, resosi responsabile di numerose violenze sessuali e rapine ai danni soprattutto di prostitute, avvenute nelle province di Lodi, Milano e Cremona, tra maggio e novembre 2019. L’attività d’indagine – diretta dal P.M. dott. Giovanni Tarzia facente parte del V Dipartimento della Procura della Repubblica di Milano, coordinato dal Procuratore Aggiunto dott.ssa Maria Letizia Mannella – era stata avviata a seguito dell’intervento effettuato da personale del citato Nucleo Operativo il 3 novembre scorso, presso l’abitazione di una donna italiana 70enne, la quale aveva riferito agli operanti di essere stata sequestrata, rapinata e violentata sessualmente – per circa undici ore, all’interno del proprio appartamento nella zona dell’Arco della Pace – da parte di un uomo, conosciuto su un sito di incontri per adulti, con il quale aveva inizialmente concordato una prestazione sessuale a pagamento. L’uomo si era però rivelato sin da subito aggressivo e violento, aveva chiuso la donna in casa,
abbassato le tapparelle e, dopo essersi impossessato dei cellulari di quest’ultima, l’aveva picchiata, minacciata con un coltello a serramanico, costringendola a compiere ripetutamente atti sessuali. Infine, prima di andarsene, aveva anche sottratto alla vittima 500 € in contanti. Le serrate indagini che ne sono seguite, attraverso gli elementi raccolti mediante l’analisi della scena del crimine e l’acquisizione dei filmati dei circuiti di videosorveglianza, hanno permesso agli inquirenti di convergere sulla figura del CORONA Davide, riconosciuto poi dalla stessa vittima come autore dei fatti. La spregiudicatezza ed efferatezza adottata dal reo, le accortezze prese per evitare che la vittima chiamasse i soccorsi, la sottrazione del denaro nonché la scelta della vittima in base alla condizione di particolare vulnerabilità della stessa, lasciavano tuttavia supporre che il CORONA non avesse agito d’impeto ma sulla scorta di un consolidato modus operandi, motivo per cui erano stati approfonditi i suoi spostamenti al fine di capire se vi fossero stati ulteriori analoghi episodi. I successivi accertamenti, svolti con il concorso della Squadra Mobile della Questura di Lodi, in effetti hanno poi permesso di accertare il carattere seriale delle condotte, ricostruendo 5 episodi di violenza sessuale, prevalentemente ai danni di prostitute, tutti connotati da particolare crudeltà e violenza, poiché spesso consumati sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, dopo aver sequestrato, minacciato e percosso la vittima, a cui venivano peraltro, in più circostanze, sottratti i cellulari ed il denaro contante di cui aveva la disponibilità.
Cassa integrazione in deroga: tanti annunci e tanti lavoratori che ancora aspettano i soldi di marzo “Accordo raggiunto fra Governo e Regioni sulla Cassa integrazione in deroga”: lo annuncia il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. “L’obiettivo che ha accomunato Stato e Regioni è quello – spiega – di individuare procedure e strumenti che possano far arrivare nel più breve tempo possibile i soldi nelle tasche di chi ne ha diritto”. Intanto tantissimi lavoratori ancora aspettano di vedere la
Cassa Integrazione in deroga relativa il mese di marzo 2020. E siamo arrivati a metà maggio. Trento, la Fontana del Nettuno si rifà il look: iniziati i lavori di restauro TRENTO – Dureranno circa sei mesi i lavori di restauro alla fontana del Nettuno, che iniziano oggi con la consegna del cantiere alla ditta restauratrice.
Il primo passo sarà il montaggio di un ponteggio per raggiungere tutte le parti scultoree, dotato di una scala per consentire la visita al cantiere la cui recinzione sarà rivestita con pannelli descrittivi con immagini storiche e brevi testi (in italiano ed inglese) sulla storia della fontana e sui restauri in corso. Una proposta grafica (vedi allegato) – elaborata da Trentino Marketing, con il contributo del Servizio Cultura e turismo del Comune – che riproduce l’evoluzione dell’uso della piazza da metà Ottocento ai giorni nostri, attingendo all’archivio fotografico del Comune e della Sovrintendenza, con brevi didascalie. Uno dei pannelli riporta le motivazioni del restauro e la possibilità di effettuare donazioni tramite Artbonus. I lavori – che sono stati iniziati in primavera perché questo tipo di restauro richiede temperature miti e un cantiere “asciutto” e che dovrebbero terminare a novembre – costeranno 175 mila euro. Il progetto di restauro di questo simbolo di Trento – da 250 anni centro e cuore della città di Trento – è finalizzato a intervenire sui principali fenomeni di degrado che caratterizzano attualmente il monumento, con l’intento di ridurne l’impatto, migliorare la conservazione e al contempo recuperare l’estetica visibilmente compromessa. Le fasi operative dell’intervento prevedono tra l’altro l’approfondimento dei principali fenomeni degenerativi tramite apposita diagnostica non distruttiva, la documentazione
grafica e fotografica durante tutte le fasi salienti dell’intervento, la verifica della metodologia di pulitura, la rimozione delle stuccature non più coerenti, il consolidamento strutturale e la protezione finale degli elementi lapidei e il restauro della statua in bronzo del Nettuno. Il gruppo misto di progettazione e direzione lavori è costituito dall’architetto Daniela Tessarin del Comune di Trento, dalla restauratrice Monica Endrizzi e dall’ingegner Massimo Maccani per il coordinamento della Sicurezza.
Prato, continua a trafficare
droga nonostante le misure cautelari: 30enne arrestato e portato in carcere PRATO – Arrestato un 30enne originario della Cina e residente a Prato. L’uomo, nonostante fosse stato già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora con prescrizione di permanenza notturna presso la sua abitazione in centro, continuava a trafficare droga. A tradirlo sono state le attività di osservazione e controllo sul soggetto il quale aveva continuato a tenere una condotta ambigua e frequentazioni in ambienti controindicati. Il fatto che stanotte fosse stato notato fuori dalla propria abitazione in orari a lui non consentiti, ha portato i militari a sospettare che dietro l’assunzione del rischio di tale violazione ci fosse un interesse illecito per il quale valesse la pena di azzardare. E’ stato così sottoposto ad un preliminare pedinamento da parte di personale in borghese fino al successivo fermo effettuato da una pattuglia del radiomobile che permetteva di rinvenire in suo possesso 4 pasticche di ecstasy destinate allo spaccio. Scattavano cosi le perquisizioni presso il domicilio di espiazione, ma anche presso un’altra abitazione di cui aveva comunque disponibilità, a seguito delle quali venivano rinvenute complessivamente altre 255 pasticche ecstasy, un
quantitativo di ketamina per grammi 130, nonché centinaia di bustine e materiale per il confezionamento in dosi dello stupefacente per la sua vendita al dettaglio. Il 30enne, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, è stato quindi trasferito al carcere della Dogaia.
Cellulari e droga nelle carceri, un fenomeno fuori controllo: Silvestroni (FdI) chiede le dimissioni del ministro Bonafede Il deputato di Fratelli d’Italia on. Marco Silvestroni ha depositato alla Camera una interrogazione al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per fare chiarezza sulle misure di impenetrabilità dei telefoni cellulari nel carcere di Velletri e sulla sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria. Ormai il fenomeno dei detenuti che comunicano all’esterno grazie ai cellulari introdotti all’interno delle carceri sembra essere fuori controllo e solo ieri l’ultimo caso che ha visto gli agenti della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere in servizio presso il settore controllo e smistamento pacchi del Penitenziario, durante i controlli di routine, intercettare 7 telefonini occultati nei generi alimentari destinati ai detenuti. “Troppe le falle – ha detto Silvestroni – che soprattutto in questi ultimi mesi sono emerse nel sistema carcerario tra i problemi di sovraffollamento, alla carenza di personale, per arrivare alle incresciose rivolte che hanno portato a 13 morti, 400 boss mafiosi scarcerati e svariate evasioni, fino alla discutibile vicenda della nomina del DAP del 2018 e delle sue dimissioni che Bonafede ha riferito, ma non chiarito, in Aula questa mattina. Ancor più grave – prosegue Sivestroni – perciò, alla luce di tutto questo, il ritrovamento nel carcere
di Velletri sia di un telefonino con tanto di scheda nascosto in una scatola elettrica della saletta ricreativa del nuovo padiglione che di alcune dosi di hashish nelle celle. Non è possibile consentire che passi il principio della permeabilità dei carceri e che venga ulteriormente messa a repentaglio l’incolumità degli agenti. E’ tempo che Bonafede – conclude Silvestroni – si dimetta perché non in grado di dare risposte precise e concrete. Per gli incompetenti a 5 stelle onestà e legalità sono semplici slogan buoni solo per prendere voti”. Palermo, dramma della gelosia: 45enne prende a
colpi di accetta l’ex moglie con il suo nuovo compagno PALERMO – Prende a colpi di accetta la ex moglie e il suo nuovo compagno. Il fatto è successo a Misilmeri in provincia di Palermo la sera dello scorso 8 maggio quando un 45enne di Palermo dopo essersi recato sotto l’abitazione dei familiari della ex moglie, è stato raggiunto dalla donna e dal suo nuovo compagno. Dopo una violenta lite, scaturita per motivi passionali e di gelosia, S.a. ha prelevato dalla sua autovettura un’accetta e con la stessa ha sferrato più fendenti contro la coppia. L’azione violenta è stata interrotta dall’intervento provvidenziale di alcuni familiari della donna che hanno evitato il peggio. I Carabinieri allertati dalla ex moglie hanno raggiunto il luogo dell’aggressione e hanno arrestato il 45enne. La donna subiva atti persecutori e minacce da parte dell’ex coniuge da oltre un anno e lo aveva più volte denunciato. A seguito dei fatti le persone coinvolte sono state sentite dai Carabinieri della “Rete Antiviolenza Carabinieri di Palermo”, scelti, nella delicatissima materia della violenza di genere, per le particolari attitudini professionali e umane.
Il Gip del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere dell’indagato.
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