Capire e gestire l'hate speeCh per prevenirlo e Contrastarlo
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Il modulo è stato ideato e realizzato da Bellaria Igea Marina (RN), Italia Firenze, Italia www.zaffiria.it www.cospe.org Il Centro Zaffiria è un centro COSPE è un’associazione privata, per l’educazione ai media laica e senza scopo di lucro che lavora quotidianamente che promuove progetti in Italia con studenti, insegnanti e Europa per l’inclusione e genitori organizzando atelier, dei migranti e per la promozione laboratori, progetti e attività di pari opportunità in ambito di formazione educativo, lavorativo e sociale Un ringraziamento sentito agli insegnanti, gli studenti e le studentesse, gli attivisti e gli esperti che hanno contribuito a questo percorso. Cofinanziato dal programma Fundamental Rights and Citizenship dell’Unione Europea Questa pubblicazione è stata prodotta con il supporto finanziario del programma Fundamental Rights and Citizenship dell’Unione Europea. I contenuti di questa pubblicazione sono di esclusiva responsabilità degli autori e non riflettono necessariamente le opinioni della Commissione Europea.
Capire e gestire l’ h at e spe ec h per prevenirlo e contrastarlo
Introduzione “BRICkS - Costruire il rispetto su internet com- del flusso di informazioni, specialmente sul web. battendo l’hate speech” è un progetto europeo mirato a contrastare la diffusione online dei discorsi Il fenomeno dell’hate speech è complesso: i gio- di istigazione all’odio nei confronti dei migranti e vani rischiano di essere maggiormente esposti delle minoranze attraverso la media education e sia per il massiccio uso dei social sia per la scar- il coinvolgimento attivo dei fruitori e produttori di sità (o la mancanza) di situazioni in cui prendere contenuti sul web. Nasce nel 2014, da un’esperienza consapevolezza del discorso d’odio. La scuola si condotta in Italia dalla ONG Cospe e dal Centro trova in prima linea di fronte al difficile compito di Zaffiria, condivisa con organizzazioni in Germania, affrontare questo fenomeno, che ha senza dubbio Repubblica Ceca, Spagna e Belgio e sostenuta dal forti ripercussioni nelle relazioni tra i pari e nella programma “Diritti Fondamentali e Cittadinan- propria relazione col mondo. za” dell’Unione Europea. L’obiettivo è quello di esplorare le opportunità di dialogo interculturale Il progetto risponde al bisogno degli insegnanti di sul web. Il progetto non è rivolto solo agli utenti ma trovare delle idee per affrontare l’hate speech con anche ai professionisti dei media, che affrontano i propri studenti, attraverso l’educazione ai media, le sfide dell’informazione digitale. l’educazione interculturale e il coinvolgimento attivo Le rappresentazioni mediatiche influenzano le per- dei ragazzi e delle ragazze. cezioni pubbliche e i comportamenti, in particolare per argomenti sensibili come le migrazioni ed è La creazione del modulo formativo è frutto di quindi importante essere consapevoli degli effetti un processo caratterizzato da tre fasi distinte: Un percorso partecipativo basato Una formazione di due giorni che La sperimentazione delle atti- su 3 incontri che si sono svolti nel nel settembre 2015 ha coinvolto vità, realizzata in cinque scuole primo semestre del 2015, con 3 educatori ed educatrici dei territori secondarie dell’Emilia-Romagna e gruppi di “stakeholders”, che della Regione Emilia-Romagna della Toscana (Bologna - 1 scuola, da prospettive diverse hanno e Toscana, con interventi teorici 3 classi; Riccione, Santarcangelo e esperienza di hate speech e gio- di docenti ed esperti dei temi in Bellaria - 3 scuole, 10 classi; Prato - 1 vani: insegnanti, attivisti rom e di oggetto, a cui si sono affiancate scuola, 10 classi), per un totale di seconda generazione, giornalisti e attività di scambio e giochi di ruolo. 580 studenti coinvolti. esperti del web. Negli incontri sono emerse le esperienze concrete e spunti teorici che hanno guidato la prima elaborazione del modulo. Questo aspetto è stato per noi fondamentale: reale comporta. La sperimentazione concreta delle non si tratta di attività immaginate a tavolino ma attività ci ha permesso di interrogarci sul senso di situazioni realmente vissute. Dalla progettazio- etico di un lavoro come quello sull’hate speech, ci ne iniziale al modulo finale ci sono state tutte le ha permesso di ascoltare i ragazzi e le ragazze (le levigature e i rifacimenti che il lavoro educativo loro esperienze, le loro opinioni, le loro strategie, Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 5
le loro emozioni), ci ha evidenziato alcuni passaggi ricerca insieme agli studenti su questo tema, del modulo maggiormente faticosi (il lavoro di ponendo domande e analizzando materiali che analisi dei messaggi d’odio), ci ha permesso di possano suscitare curiosità, facendoli sentire riprogettare situazioni di apprendimento che di coinvolti, anziché dare loro da subito alcune ri- volta in volta venivano riplasmate dall’azione reale sposte che toglierebbero la possibilità alla classe e dagli scambi verbali degli studenti. di scoprirle insieme. Questo modulo ha avuto il coraggio di ragionare Le metodologie scelte nelle singole attività hanno con gli studenti su domande difficili e estrema- l’obiettivo di “far vivere il problema”, collegarlo mente attuali: le attività qui proposte sono però all’esperienza concreta degli studenti, sollecitare il solo un possibile indice di idee e piste di lavoro loro ragionamento, la loro attivazione positiva. Ecco che confidiamo ne possa generare di migliori una perché non trovate risposte giuste o sbagliate ma volta in mano ai docenti e agli educatori. idee concrete per aprire ricerche che confidiamo È costruito sull’idea che sia più interessante fare possano appassionare i vostri studenti (e voi). IL MODULO FORMATIVO PER ORIENTARSI TRA LE UNITÀ Promemoria Il modulo è uno strumento di lavoro che l’inse- gnante/animatore può utilizzare per affrontare il tema/problema dell’hate speech. Non ci sono dei percorsi prestabiliti da realizzare in classe, ma per la conduzione piste flessibili e adattabili, con le quali i condut- di un percorso sul contrasto tori possono costruire un percorso, esplorando le tante e diverse opportunità di dialogo e di lavoro educativo che il web offre. Per farlo è fondamen- tale conoscere il contesto e le caratteristiche del all’hate speech gruppo con il quale si intende lavorare: sulla base Data la delicatezza dei temi trattati, nei gruppi po- dei bisogni rilevati, delle situazioni specifiche e trebbero attivarsi delle dinamiche imprevedibili, di concrete e degli interessi del gruppo, si potranno difficile gestione, che il conduttore potrà mitigare apportare le modifiche necessarie per rendere il attuando opportune strategie di intervento: elen- lavoro accessibile a tutti i partecipanti. chiamo di seguito alcune situazioni di potenziale Punto cardine per raggiungere gli obiettivi prefis- criticità e consigli su come arginarle. sati è quello di dare struttura e contenimento al gruppo: è fondamentale per una buona riuscita del Messa in discussione del proprio percorso alla luce delle emozioni molto forti che punto di vista e dinamiche di gruppo questo tema suscita. All'interno di una cornice di riferimento stabile, i ragazzi e le ragazze possono I conduttori devono essere preparati al fatto che sperimentarsi ed esprimere la propria opinione in potrebbero doversi confrontare con situazioni in completa libertà. A tale proposito è importante cui il proprio punto di vista è messo in discussione, creare un contesto sufficientemente protetto e non che ci potrebbero essere delle emozioni/reazioni giudicante, basato sul rispetto dell'altro. Infine, è molto intense, persino dolorose, tra i partecipanti. molto utile proporre alla classe attività programmate In queste situazioni è fondamentale mantenere la e ben strutturate, stabilire con loro una relazione calma, rispettare il punto di vista di ognuno ma al empatica e avere un atteggiamento accogliente, contempo essere fermi sul proprio, avvalorandolo di ascolto attivo. attraverso testi e documenti. È fortemente consigliato 6 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
compilare il modulo di analisi e monitoraggio delle essere di incitamento all’odio, pur non contenendo attività alla fine di ogni incontro: questo permette parole scurrili ed esplicitamente offensive. Non è di supervisionare il processo e orientare gli incontri consigliato fornire ai partecipanti una lista di parole successivi, individuando nel gruppo comportamenti non adeguate all’inizio del percorso, ma andando e dinamiche, risorse e criticità. avanti potrebbe essere utile dare indicazioni su parole che potrebbero essere percepite come Mitigare il disagio offensive da determinati gruppi della società. Per approfondire questo tipo di analisi consultare Affrontare il tema dell’hate speech è una sfida sia “Carta di Roma”, un protocollo deontologico per per il conduttore, sia per i partecipanti, che saranno la professione giornalistica, concernente richiedenti impegnati in un processo che mette in discussione asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti, creato i loro valori andando inevitabilmente a toccare nel 2008 da Ordine Nazionale dei Giornalisti e corde emotive sensibili: questo potrebbe essere FNSI (http://www.cartadiroma.org/cosa-e-la-carta- un’esperienza forte, causa di disagio. Come ridurlo? di-roma/glossario). • Utilizzando un atteggiamento non giudicante; La definizione di discorso d’odio maggiormente diffusa è quella proposta della Raccomandazione • Rispettando la riservatezza delle informazioni (97)20 del CoE: emerse durante l’incontro; “L’incitamento all’odio (hate speech) deve essere inteso • Orientando il gruppo alla partecipazione e al come comprensivo di tutte le forme di espressione coinvolgimento, in modo tale che ogni parteci- che diffondono, incitano, promuovono, o giustifi- pante si senta accolto, protetto e sostenuto dal cano l’odio razziale, la xenofobia, l’antisemitismo gruppo; o altre forme d’odio generate dall’intolleranza, ivi comprese: l’intolleranza espressa dal nazionalismo, • Ancorando il più possibile il discorso alle fonti e dall’etnocentrismo aggressivi, la discriminazione e per avvalorare o meno determinate affermazioni l’ostilità nei confronti delle minoranze, dei migranti, (e spronare gli studenti ad un lavoro necessario e delle persone con origine straniera”. e fondamentale sulle fonti). (http://www.coe.int/it/web/freedom-expression). Gestione del conflitto Scelta del materiale di lavoro Il conduttore potrebbe trovarsi di fronte a un conflitto Per selezionare testi, articoli di giornale, video da tra i partecipanti e può attuare delle strategie per analizzare in classe, consigliamo di basarsi su tre sdrammatizzare la situazione e smorzare i toni. Non criteri: è opportuno ignorare un’affermazione o domande ostili, invece una buona tattica può essere quella 1) Scegliere sempre argomenti di attualità: è im- di coinvolgere il gruppo per trovare insieme una portante che la scuola possa creare un rapporto soluzione (se il conduttore sente che il gruppo è in costante con l’attualità anche per dare un luogo grado di far fronte a questo, senza che la situazione in cui condividere domande sul senso dei tempi sfugga al suo controllo). In alternativa si possono che stiamo vivendo, sulle questioni controverse e accogliere le ostilità restituendole al gruppo come complesse che investono l’umanità nell’attualità; un’occasione per mettere in discussione false cre- denze e luoghi comuni, ad esempio attraverso la 2) Contenuti vicini all’esperienza e alle pratiche consultazione di fonti ufficiali (in allegato linee guida dei ragazzi e delle ragazze: videogiochi, post sui per la gestione di conflitti in gruppi multietnici in social network, canzoni... tutto quel materiale con ambienti scolastici). cui gli adolescenti si confrontano e che spesso sfugge all’occhio dell’adulto ma che può dare Il peso delle parole stimoli e occasioni di lavoro educativo molto fertili; Il linguaggio è uno strumento potente: le parole sono importanti e possono essere utilizzate per 3) Relativi al programma didattico: è fondamentale emarginare, ferire etichettare e discriminare gruppi che gli studenti sperimentino come le discipline di persone e singoli individui. I significati possono possono essere strumenti per leggere e capire cambiare a seconda del contesto e di chi parla. il mondo, non solo materie da studiare scolle- Pertanto è buona prassi soffermarsi sulla compren- gate alla realtà. Storia e letteratura, ma anche sione dei termini stigmatizzanti e del concetto di matematica e statistica, diventano i luoghi e gli “hate speech”, alcune affermazioni possono infatti strumenti per capire in modo più articolato. Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 7
Strutturare ogni incontro Come abbiamo detto, strutturare bene ogni in- le attività da proporre al gruppo classe dopo contro contribuisce a mantenere alto il livello di un’attenta valutazione che tenga conto sia della partecipazione, favorisce l’apertura all’Altro e il situazione di partenza del gruppo sia del grado coinvolgimento di tutti i partecipanti. di intensità e complessità degli argomenti trattati Si consiglia di strutturare un percorso composto in ciascuna Unità di apprendimento. da almeno 5 incontri di 2 ore ciascuno, se questo Ogni incontro può essere suddiviso in tre momenti, non fosse possibile, il conduttore potrà scegliere con ritualità: Introduzione Attività Conclusione (20 minuti) Centrale (30 minuti) (70 minuti) All’inizio di ogni percorso preve- Ogni incontro si conclude con una dere dei “giochi rompighiaccio” Svolgimento dell’Unità con le sintesi collettiva dell’esperienza per aiutare il gruppo a rilassarsi eventuali modifiche ritenute ne- riflettendo su cosa si è fatto e e permettere ai partecipanti di cessarie e con il materiale indicato come, portando l’attenzione sui entrare in relazione sospendendo (e eventuale implementazione o contenuti, sui processi e sulle il giudizio e destrutturando le loro sostituzione dello stesso). dinamiche emerse. idee sui compagni. All’inizio di ogni In questa fase si incoraggiano le incontro, riprendere sinteticamente il riflessioni personali di ogni par- lavoro fatto nell’incontro precedente tecipante, si propone il lavoro in per permettere ai ragazzi e alle gruppo, a coppie o singolarmente ragazze di rientrare nel lavoro: può affinché acquisiscano via via maggiori essere una domanda o un’attività elementi per discutere, pensare rimasta in sospeso, può essere un e valutare. Si cerca di generare compito con cui ci si era lasciati, un processo di empowerment può essere una ripresa dei discorsi individuale e collettivo. fatti dagli studenti (è importante documentare i dibattiti tra gli studenti come materiale stesso di lavoro e di ulteriore ricerca). Analisi dell’esperienza e auto valutazione (per il conduttore e i ragazzi e le ragazze) Dopo la fine di ogni Unità di apprendimento dell’attività individuandone i punti di forza e di il conduttore compila la scheda riflessione debolezza, al fine di orientare il lavoro nei succes- sull’animazione avvenuta in aula e i ragazzi e le sivi incontri. In particolare si focalizza l’attenzione ragazze compilano la scheda per la riflessione sulle dinamiche di gruppo e l’eventuale emersione sull’animazione avvenuta in aula. di tematiche trasversali e conflitti tra i ragazzi e Questo permette di monitorare l’andamento le ragazze. 8 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
COM'È ORGANIZZATA LA GUIDA Le Unità di apprendimento che vi presentiamo di dell'hate speech: analisi e riconoscimento del di- seguito hanno in evidenza il titolo, gli obiettivi, le scorso d'odio, tema dell'identità on-line e off-line, istruzioni, i tempi di realizzazione, gli strumenti, rapporto con la tecnologie e con i media, analisi le strategie per il coinvolgimento degli studenti, e creazione di contenuti, strategie di intervento i materiali di lavoro, e i prerequisiti necessari sul web. a svolgere l’attività. Infine, le unità affrontano differenti temi che ruotano attorno alle questioni Nello specifico la guida è strutturata in tre sezioni: Unità di Monitoraggio RIFLESSIONE apprendimento e valutazione SULL’ANIMAZIONE AVVENUTA Propone giochi di ruolo, giochi Presenta la scheda di monitoraggio IN AULA cooperativi, esercizi da svolgere dell’attività “riflessione sull’anima- con il gruppo delle ragazze e dei zione avvenuta in aula” destinata Destinata ai partecipanti al gruppo ragazzi. al conduttore dell’attività. è la scheda di riflessione finale, La redazione di tale schema a ogni in allegato, per la valutazione incontro è utile per una eventuale complessiva del percorso. ridefinizione della tappa successiva del laboratorio con i ragazzi e per verificare come si sviluppa il dia- logo nei gruppi e come evolve la riflessione sull’hate speech. Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 9
Elenco delle unità di lavoro Pensare i social media: L’odio, questo conosciuto. aperitivo per cominciare Analisi dell’hate speech a riflettere sul proprio rapporto con i media L’hate speech nella vita degli adolescenti Capire la questione del punto di vista Spot video contro L’hate speech nell’esperienza l’hate speech. Chi si odia? dei ragazzi e delle ragazze Giochi Rompighiaccio Analizzo l’hate speech nella comunicazione mediale Gioco di ruolo Bafa Bafa Di cosa stiamo parlando? Italianometro Il mio punto di vista La storia di Abigail Riassunto del modulo Prima di cominciare alcune domande È fondamentale che ragazzi e ragazze si rendano Cosa vi sembra pericoloso quando si lavora e sempre più conto della complessità dell’abitare i riflette sull’hate speech? mondi virtuali. Il piacere del raccontarsi e del mostrare Una delle prime difficoltà incontrate è stata la esperienze e competenze, le nuove amicizie, i diari gestione della rabbia: alcuni studenti hanno ma- collettivi che si costruiscono a partire dai tanti post nifestato il bisogno di vendicare alcuni commenti, condivisi non sono la sola faccia della medaglia. rispondendo all’odio con l’odio. Bullismo, discorso d’odio, razzismo, offese sono L’altro problema riscontrato è nella individuazione fenomeni che sempre più si è chiamati a gestire. della linea di passaggio tra discorso d’odio e libertà La responsabilità individuale deve attivarsi, occorre d’espressione. rinforzare la costruzione di un’etica delle relazioni. Il percorso proposto è lungo 10 ore perché pensia- Quali sfide possiamo lanciare alla classe? mo sia importante permettere alle classi di sostare Di diventare consapevoli che il fenomeno esiste, su temi così delicati affinché possa attivarsi una che chiunque può essere vittima di un discorso maggiore consapevolezza e riflessione. Attraverso d’odio e che per questo è importante la sensi- attività e lavori di gruppo, partendo dall’esperienza bilizzazione di tutti. Ed è ancora più importante quotidiana degli studenti coinvolti, cercheremo di saperlo gestire online. capire, definire, prevenire l’hate speech. Dopo aver realizzato il modulo Tempo necessario: 12/14 ore Quali risultati sono stati rillevati? Suggeriamo agli insegnanti di proporre alla classe Come valuti strumenti, metodologie e strategie? una ricerca specifica e preliminare sull’immigrazione per poter poi, con questo modulo, riflettere sul linguaggio e sul discorso. 10 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
unità n°1 autore: Zaffiria Pensare i social media: aperitivo per cominciare a riflettere sul proprio rapporto con i media Panoramica Istruzioni Metodologie Materiali Visione di 4 video sul tema • Introduzione... Dalla presa di appunti Scheda (pag. 11) e video: della relazione “giovani e Il modulo comincia con individuale si passa al di- social network” e proposta la visione collettiva di 4 battito collettivo. Si chiede • Sindrome depressiva da di una scheda per prendere video e ai ragazzi viene ai ragazzi e alle ragazze di social network, canzone appunti durante la visione, consegnata una scheda concentrasi sui video (mo- del rapper Marracash per confrontarsi poi sulle su cui prendere appunti. dalità frontale - inizialmente) in cui vengono espressi proprie idee e punti di vista. per poi avere argomenti dei giudizi sulla fidanzata • Dopo ogni video viene su cui confrontarsi. I video dipendente dai social lasciato qualche minuto offrono lo stimolo per ar- https://www.youtube.com/ per la scrittura delle gomentare punti di vista, watch?v=TkmXBw7AGFU note e dei pensieri; poi per prendere posizione nel viene proiettato il video dibattito, in modo simile • I social network a tavola, successivo. ad un cineforum. videoprodottodaTreehou- Il dibattito è facilitato dalla se in cui viene presentata la Obiettivi • Per concludere... scheda e segue l’imposta- classica situazione, a cena, L’educatore o l’insegnante zione della scheda dando con figli adolescenti, cellu- 1. Lavorare con i ragazzi e guidano gli studenti in voce alle diverse risposte lari e un papà che chiede le ragazze sulla relazione una prima discussione emerse. che gli venga passato il più generale con i social collettiva, a partire dalle pepe https://www.youtube. network. note prese dai ragazzi e com/watch?v=0rQkGH-lf3g 2. Creare una curiosità dalle ragazze. rispetto alla proposta di • #Rigobitch, consigli per lavoro che si sta portando una buona foto profilo avanti. https://www.youtube.com/ 3. Creare lo spazio ne- watch?v=fqb7X6XX6Ew cessario ad una prima Strategie relazione di fiducia tra per coinvolgere • È questione di magia? il media educator e gli gli studenti Siate vigilanti. È un video studenti. Tempo: 90 min. belga che porta l’attenzio- 4. Stimolare la narrazione Suscitare curiosità attraver- ne sulla diffusione delle e la presa di parola par- so narrazioni solitamente informazioni personali tendo da stimoli video. non conosciute, favorire https://www.youtube.com/ l’espressione di ognuno watch?v=9aEiKiyuen8 grazie alla scheda personale e al dibattito. Attrezzature Pc e videoproiettore. Prerequisiti Aver visionato i video. Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 11
Struttura I contenuti su cui si lavora in questo modulo sono dell’attività incentrati sulla relazione personale che gli studenti hanno con i social media. Situazioni tra loro molto diverse vengono presentate attraverso video e L’insegnante o l’educatore distribuisce agli studenti canzoni. I temi indagati: l’amore e l’amicizia, i rap- la scheda e chiede loro di prendere appunti dopo porti in famiglia, la dimensione pubblico-privata, ogni video, creando un ritmo visione-scrittura in la narrazione del sé. Sono temi introduttivi per co- quattro tempi. minciare ad osservare le proprie pratiche mediali, il Nella nostra esperienza, partire con la canzone rapporto tra la propria vita e i social network e che di Marracash ha sempre portato molto curiosità: saranno poi la base per esplorare dove si annida è ancora insolito che i testi delle canzoni entrino l’hate speech online. a lezione e questo dà un segnale immediato agli studenti rispetto al fatto che si esplorerà il tema Fonti anche stando dentro la loro cultura mediale. Tra un video e l’altro vengono lasciati circa 5 minuti Elenco dei link: per prendere appunti sulla scheda. • Sindrome depressiva da social network: https:// Dopo le 4 proiezioni, viene proposto di suddividersi www.youtube.com/watch?v=TkmXBw7AGFU in gruppi (o a coppie, a seconda del numero degli studenti coinvolti) e di confrontarsi partendo dalla • I social network a tavola: https://www.youtube. scheda: cosa condividono e cosa no? Su cosa sono com/watch?v=0rQkGH-lf3g d’accordo e su cosa hanno punti di vista diversi? All’interno di ogni gruppo viene scelto un portavoce • #Rigobitch: https://www.youtube.com/watch?- che poi fa una sintesi alla classe. In questo modo v=fqb7X6XX6Ew c’è tempo sia per un approfondimento individuale, in piccolo gruppo, sia per una overview generale • Siate vigilanti: https://www.youtube.com/watch?- dei punti di vista della classe. v=9aEiKiyuen8 Per approfondire In alcune classi è emersa la forte interdipendenza con le tecnologie nella vita quotidiana. Alcune classi hanno proposto la settimana senza social network per fare esperienza concreta di quanto le azioni del quotidiano siano sempre più dipendenti dalla tecnologia. 12 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
scheda 1 In cosa mi riconosco Su cosa sono d’accordo In effetti a questo non avevo pensato troppo Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 13
unità n°2 autore: Zaffiria Capire la questione del punto di vista si erano minimamente A questo punto viene avvicinati alla storia rac- proiettato uno spez- contata nel video. zone del cartone ani- Gli studenti vengono in- mato di Inside Out in vitati a prendere atto del cui le diverse emozioni loro percorso di decodi- litigano tra loro perché Panoramica Istruzioni fica e ricostruzione della hanno diversi punti di storia con l’intervento vista sulla situazione che Si propone l’uso di un • Introduzione... del docente/esperto che sta accadendo a Riley video prodotto dal The L’insegnante o l’educa- propone di individuare (vedi link nella sezione Guardian in cui 2 cambi tore propone la visio- le interpretazioni più “fonti”). Nel ritaglio se- di punto di vista portano ne collettiva del video diffuse e domanda agli lezionato si vede chiara- a modificare l’interpreta- del The Guardian sul studenti cosa li ha por- mente come gioia e tri- zione della storia. tema del punto di vi- tati (quali elementi della stezza hanno un punto Si propone poi l’uso di sta. Il video mette in storia, quali loro cono- di vista completamente alcuni libri come Zoom che scena una storia molto scenze pregresse, quali diverso sulla pioggia: presentano un continuo facile da fraintendere stereotipi) a interpretare gioia è euforica perché cambiamento e sposta- e, a seconda del punto in un modo specifico. si possono usare gli om- mento del punto di vista. di vista, si è portati a brelli che sono colorati Viene presentato uno certe conclusioni. Solo • Per concludere... e si può saltare nelle spezzone del cartone ani- alla fine, col sorriso, si Proporre il libro Zoom pozzanghere; tristez- mato Inside Out e viene scopre quanto è stato che continua ad insiste- za invece pensa che la collegato al video di Gae- facile farsi fuorviare e re in modo eccellente pioggia faccia venire il tano, un ragazzino vittima essere fuorviati nell’in- sul concetto di punto di raffreddore e inzuppa di bullismo da parte dei terpretazione. Arrivati vista. Gli studenti ven- le scarpe. compagni di classe. alla fine del video è più gono accompagnati nel- Lo spezzone introduce il A questo punto sono gli facile, con gli studenti, la lettura collettiva delle tema delle emozioni che studenti che devono ar- introdurre il tema del immagini. Si tratta di contribuiscono a dare ticolare e argomentare i punto di vista perché un libro di illustrazioni, forma al nostro punto diversi punti di vista pos- ne hanno appena fatto molto belle, realizzate di vista. sibili. un’esperienza concreta. da Istvan Banyai. At traver so un pro - Segue l’esercizio sulla • Ai ragazzi viene pro- gressivo ampliarsi del storia di Gaetano. posto di interpretare campo visivo che svela https://www.youtube.com/ e raccontare la storia contesti sempre nuovi watch?v=NwIb22Ydguk? interrompendo la pro- e sorprendenti, le illu- Gaetano viene conside- iezione prima di ogni strazioni passano da un rato dai suoi compagni cambio di punta di vista. primissimo piano della di classe uno ‘sfigato’, e Obiettivi Ogni volta, tra gli stu- cresta di un gallo fino a spesso per questo viene denti, ci sarà chi proverà una visione della terra preso in giro e su inter- 1. Prendere consapevolezza ad indovinare la storia dallo spazio. net vengono caricate le dell’esistenza di diversi che sembra davvero es- Il libro insegna a guar- foto che lo ritraggono punti di vista. sere di facile interpre- dare le immagini, a im- negli scherzi pesanti 2. Provare a padroneggiare tazione se ci fermiamo maginare quello che può degli amici. le argomentazioni di un ai luoghi comuni e agli esservi attorno, a cerca- La classe organizza un punto di vista e provare stereotipi. Poi partirà la re sviluppi inattesi, a fare nuovo scherzo: Maria, ad averli presenti in seconda parte del video attenzione da che pun- una compagna molto im- simultanea. e anche in questo caso to stiamo guardando. portante per Gaetano, 3. Suscitare la partecipa- gli studenti vengono È un modo poetico per gli dà un appuntamento zione dei ragazzi. invitati a proseguire la esercitare ad una visione nel pomeriggio e lui si storia. Anche in questo più attenta. Nel nostro fida ciecamente di lei. Ma caso gli studenti pro- caso, il continuo cam- all’appuntamento d’a- pongono le loro versioni. bio di prospettiva, ad more sono invitati tutti i Arriva poi la terza parte. ogni pagina, obbliga gli componenti di classe per E la sorpresa finale: dif- studenti a riposizionarsi sbucare all’improvviso e ficilmente gli studenti rispetto all’immagine. fare l’ennesimo scherzo. 14 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
Storie di ordinario Rileggendo ad alta voce corsi mentali e sulla rico- Cyberbullismo 1 tutti i cartoncini si discu- struzione del significato. - L’amica tono insieme comporta- www.youtube.com menti e strategie. Gaetano è appena arri- vato in una scuola, ma inserirsi non è sempre Metodologie facile. Io potrei aiutarlo, ma che fare? Analisi mediale e lettura collettiva. Materiali Gli studenti pescano dei cartoncini (colorati) con Tempo: 60 min. Disponibilità del libro le diverse emozioni e de- Zoom. Preparare i carton- vono prendere il punto di cini colorati. vista di queste emozioni. Cia scuno complet a singolarmente il lavo- ro in maniera anonima: Strategie mettersi nei panni di un per coinvolgere compagno di classe e Attrezzature gli studenti prendere una decisione sul da farsi, andare allo Connessione internet, Pc Spezzare il video permette PrerequisitI scherzo, non andare, (aula informatica attrezza- agli studenti di intervenire oppure fare qualcosa di ta), videoproiettore, fogli, in modo attivo e di con- Avere visionato tutto il diverso. penne. frontarsi sui propri per- materiale. Struttura stimolo per tutt’altro lavoro educativo. Anche in dell’attività questo caso, se necessario, l’insegnante può rallen- tare e sostare sul rapporto emozioni-punto di vista. L’attività è strutturata in 4 parti. Volendo ci si può Noi lo abbiamo immediatamente usato per fare fermare alla terza parte e riprendere in un incontro l’analisi della vicenda di Gaetano. Gli studenti così successivo l’ultima parte (video di Gaetano). avevano una chiara lente per leggere e reagire: era il filtro di una (e solo una) specifica emozione. La Nella prima parte viene introdotto il tema del compresenza di tutte le cinque emozioni permette punto di vista e viene proposta una esperienza di di approfondire l’analisi grazie allo scambio dei immersione nel proprio punto di vista che cambia singoli studenti. per almeno due volte (o tre) in pochi secondi sino ad arrivare allo spiazzamento finale. Questa espe- Le fasi dell’attività, le metodologie e rienza, se ben guidata e valorizzata dall’adulto, i contenuti resta impressa negli studenti e diventa un punto di riferimento nelle analisi previste nelle successive L’output principale di questa unità didattica è de- attività. finire e dare parole al concetto di “punto di vista” in relazione alla nostra interpretazione del mondo, Nella seconda parte, oltre ad esserci un interes- delle situazioni, del rapporto con gli altri. Il tema sante apertura verso il mondo dei libri illustrati è molto complesso e non si ha nessuna pretesa che aiuta gli studenti a lavorare sul concetto del di esaustivi però, nell’ambito dell’hate speech, è punto di vista con media diversi, permette anche fondamentale che la distinzione tra punti di vista un’attività in sé: volendo l’insegnante può fermare diversi sia possibile ai ragazzi; è importante che qui l’unità e può chiedere agli studenti di lavorare accanto ad argomentazioni razionali e fonti (più o su un loro personale “zoom” muovendosi da un meno probabili) si lasci spazio alle emozioni che ci punto all’altro di un tema o di una storia, vivendo in muovono poi non solo nel farci un’idea delle cose prima persona la fatica e la poeticità della visione. ma anche nelle reazioni (o mancate reazioni) che più avanti vedremo possibili (o probabili) nell’ambito Nella terza parte viene introdotto il ruolo delle della “gestione” del discorso d’odio online. emozioni nella messa in forma del punto di vista (e come poi dai diversi punti di vista discendono le varie A livello metodologico, si è cercato di costruire delle emozioni) usando un cartone animato di successo situazioni in cui gli studenti potessero sperimentare ma che spiazza gli studenti che qui lo trovano come su se stessi, potessero verbalizzare e confrontarsi. Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 15
La molteplicità degli stimoli permette di percorrere • Il libro Zoom è acquistabile nelle librerie, in alter- strade diverse per arrivare alla consapevolezza nativa ci sono dei materiali reperibili su google, che co-esistono punti di vista diversi e possono ma l’esperienza della visione collettiva del libro essere anche conflittuali e aprire domande di è secondo noi interessante. senso profonde. L’adulto è quindi un facilitassero che supporta gli studenti nell’uso dei materiali e • Il video di Inside Out: https://www.youtube.com/ presiede il dibattito per garantire la partecipazione watch?v=_gagGQgml_Q e la molteplicità dei contenuti. • Il video di Gaetano: https://www.youtube.com/ Fonti watch?v=NwIb22Ydguk? • Il video di The Guardian racconta la storia si un uomo che corre (forse sta scappando?) https:// www.youtube.com/watch?v=fJd1X5a5L4E Per approfondire in classe, i compagni di classe gli chiederanno di descrivere quanto vede dalla finestra e loro Con questa Unità è possibile andare avanti con- scrivono quello che viene detto. Faranno caso tinuando a lavorare sul punto di vista con questi al punto dell’aula in cui il compagno di classe si due esercizi: ferma per osservare, se si sposta o se resta fermo • Prendere una storia nota e riscriverla adottando in un punto. Dopo il primo compagno, entra il diversi punti di vista: potrà essere Cappuccetto secondo, poi il terzo. Rosso ma anche l’Odissea, l’importante è che A questo punto la classe analizza le tre diverse gli studenti provino a raccontarla (o scriverla) descrizioni: sposando uno dei punti di vista dei personaggi; Cosa hanno visto i 3 compagni nonostante il • Cosa vedi dalla finestra? paesaggio fuori fosse uguale per tutti? Con questa attività tre studenti escono dall’aula Quali dettagli sono stati raccontati e quali no? e al resto della classe viene spiegato il gioco: uno Da che punto di osservazione si è guardato il alla volta, quando i tre compagni usciti entreranno paesaggio? 16 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
unità n°3 autore: Zaffiria L’hate speech nell’esperienza dei ragazzi e delle ragazze 3. Suscitare il coinvolgi- di “tirare le conclusioni”: mento dei ragazzi. ascoltano tutte le presen- tazioni dei vari gruppi e propongono una sintesi dei pensieri emersi dalla classe. Panoramica Metodologie • Per concludere... Si comincia con la visione I due studenti che non In questa unità si fa un del video di Francesco Istruzioni sono parte dei gruppi primo lavoro di analisi Sole sull’hate speech per hanno il compito di “tirare del contenuto di un video poi avviare un dibattito a • Introduzione... le conclusioni”: ascoltano che tocca due punti im- partire da alcune domande Visione del video dello tutte le presentazioni dei portanti: i social network guida: youtuber Francesco Sole. vari gruppi e propongono e il discorso d’odio. La Viene chiesto anticipata- una sintesi dei pensieri strategia di scegliere uno • Cosa ne pensate? mente di scrivere la frase/ emersi dalla classe. youtuber come Francesco • è capitato anche a voi? le frasi che colpiscono Sole è legata all’idea di • Quando si incita all’odio? di più l’attenzione degli approcciare il discorso • Cos’è per voi l’odio? studenti. Le frasi sono d’odio scollegandolo dal • Avete mai sentito discorsi anonime e vengono poi tema migratorio e presen- che vi sembravano incitare portare all’insegnante tandolo come fenomeno all’odio? Dove? o al media educator che può avere chiunque (serviranno per l’attività come vittima. Si sono usate I ragazzi e le ragazze scri- della volta successiva) TEMPo: 90 min. poi alcune strategie del vono le loro esperienze e cooperative learning per opinioni sui cartelloni murali • Alle pareti della classe arrivare a definire il quadro che vengono poi ripresi vengono at taccati 5 delle esperienze vissute nel lavoro di gruppo: ogni cartelloni con queste dalla classe nell’ambito gruppo legge le risposte domande (ogni domanda del discorso d’odio. ad una singola domanda su un cartellone diverso): Riteniamo fondamentale e ne propone una sintesi - Cosa ne pensate? che il progetto si ancori per i compagni di classe. - È capitato anche a voi? Attrezzature alla reale situazione dei Viene inoltro proposto di - Quando si incita all’odio? vissuti delle classi, che prendere nota delle frasi - Cos’è per voi l’odio? Pc e videoproiettore (oppure si possa ancorare sulle che colpiscono di più e - Avete mai sentito di- una LIM), fogli A3(oppure esperienze concrete guar- che verranno poi usate più scorsi che vi sembravano cartelloni 70x100), pennarelli dandole da punti di vista avanti nell’unità didattica incitare all’odio? Dove? o penne. diversi, rimettendo anche finale (produzione video). in causa eventuali strategie Gli studenti si alzano e, e conclusioni. muniti di penna, girano tra i vari cartelloni per rispondere alle domande. Una volta che tutti hanno risposto, la classe viene divisa in gruppi (tranne Obiettivi due studenti) e a ciascun gruppo viene dato uno Strategie 1. S c o p r i r e l ’a t t u a l i t à dei cartelloni murali da per coinvolgere dell’hate speech. leggere e raccontare ai gli studenti 2. Primi collegamenti tra compagni. I due studenti hate speech e social che non sono parte dei A t t i v a n d o l ’e m p a t i a network. gruppi hanno il compito soprattutto grazie all’e- Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 17
sperienza biografica dello la sua esperienza di commenti youtuber protagonista e discorsi d’odio nei suoi del video, usando il video confronti ed è scaricabile qui: come specchio e riflesso https://www.youtube.com/ della propria esperienza watch?v=vhWcqf0ui1U. personale. Occorre quindi la possibilità Vengono proposte at- MaterialI di proiettare (LIM, computer Prerequisiti tività partecipative che e videoproiettore); fogli permettono a ciascuno Viene proiettato il video di A3 (o cartelloni bristol), Aver visionato il materiale di esprimersi. Francesco Sole che racconta pennarelli. video. Struttura se e i due studenti /fuori dai gruppi” hanno il dell’attività compito di fare una sintesi. L’output di questa Unità è una prima presa d’atto L’attività è strutturata in 3 parti: dei luoghi frequentati dal discorso d’odio che interessano al nostro progetto educativo: i social 1) Viene visto il video e vengono trascritte, dagli network. Nella fase di sperimentazione ci siamo studenti, seconda la loro scelta e sensibilità, accorti che introdurre il tema del discorso d’odio le frasi che più li colpiscono. I fogli con le frasi partendo da materiali che avessero un collega- vengono trattenute dall’insegnante per una mento con una presunta diversità (ad esempio il successiva attività. In questa prima fase ci si colore della pelle) dirottava subito il discorso sul sofferma anche a riflettere su youtube, sulla tema migratorio allargando alla questione più possibilità di creare contenuti che possono essere generale delle migrazioni e perdendo il focus sul apprezzati o meno, sulla figura dello youtuber, discorso d’odio. Occorreva invece trovare degli sulla possibilità di scambiare opinioni online. Si stimoli che permettessero una prima analisi del fa un primo collegamento tra il discorso d’odio discorso d’odio in sé. Usare il video di Francesco e i social network. Sole ha permesso ha molti studenti incontrati di fare il collegamento con il bullismo e cyberbul- 2) Gli studenti rispondono alle domande sui car- lismo e portare all’attenzione di tutti episodi in telloni e viene lasciato loro il tempo di scrivere cui sono diventati vittime percependo su di sé il su tutti e cinque i cartelloni appesi. disprezzo degli altri. 3) La classe viene suddivisa in gruppi (tranne due Fonti studenti) e a questo punto comincia l’analisi di quanto scritto da tutti, prima in piccolo gruppo, Il video di Francesco Sole può essere visionato qui: poi avviene una condivisione con l’intera clas- https://www.youtube.com/watch?v=vhWcqf0ui1U. Per approfondire Questa Unità può essere proseguita allargando • Altri social network l’analisi sul discorso d’odio ad altri social network e spazi virtuali. Che tipo di contenuti sono stati trovati dagli stu- Possiamo proporre agli studenti di fare una ricerca denti? È possibile fare una mappa temporanea? personale, per poi condividerla in classe, a partire Quanto è facile o difficile, semplice o complesso dalle specifiche pratiche e passioni mediali, su: incontrare il discorso d’odio su internet? • Gli strumenti online per fare ricerche: Un lavoro molto interessante può essere fatto a Google, Wikipedia partire dal “Ideologies of Hate” proposto dal sito • Canzoni e video mediasmart.ca e di seguito riassunto: • Videogiochi e piattaforme multiplayer • Forum, blog Le ideologie di odio • Mondi virtuali Le ideologie di odio condividono una 18 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
serie di caratteristiche: che il loro status speciale è concesso direttamente da Dio. In entrambi i casi, 1) L’Altro - fondamentale per tutte le la rivendicazione divina serve a negare tipologie di odio è l’idea di un gruppo l’umanità di chi viene considerato Altro target (o di gruppi multipli) indicato - e per giustificare il comportamento come Altro. Tuttavia, non si tratta di un del gruppo di odio. Questa idea di gruppo vero e proprio che esiste nella una condizione speciale si manifesta realtà, ma di una finzione creata per in due modi. In primo luogo vi è l’idea consolidare l’identità del gruppo di odio di un imminente conflitto finale, in cui e giustificare la sua esistenza e le sue il gruppo sconfiggerà i suoi nemici e azioni. Per raggiungere questo obiet- riconquisterà il suo giusto posto. Per tivo, l’Altro deve essere rappresentato la maggior parte dei gruppi di odio come essere sia inferiore, per stabilire questo rimane sempre nel mito, ma la superiorità del gruppo di odio, che alcuni gruppi - e più frequentemente minaccioso, per stabilire la necessità gli individui - agiscono secondo questa prendere provvedimenti contro di lui. idea. In secondo luogo, lo status spe- ciale del gruppo eleva le sue sconfitte 2) Il “passato glorioso” - un altro ele- al livello del martirio. Questo è un tema mento essenziale dell’ideologia di odio ricorrente in materia di odio, e un altro è il concetto che il gruppo è precipitato strumento efficace per radicalizzare dal suo glorioso passato di una volta. sostenitori. Generalmente, questa caduta viene imputata o all’Altro o ai membri del È interessante fare un’analisi a livello storico per dare gruppo che è stato preso di mira o agli studenti una conseguente prospettiva storica di sovvertito dall’Altro. Di conseguenza, un tema così complesso. è solo sconfiggendo e distruggendo Il documento integrale, in inglese, può essere letto l’Altro che questo glorioso passato qui: http://mediasmarts.ca/online-hate/decon- può essere riconquistato. I membri del structing-online-hate gruppo di odio devono essere istruiti su questo glorioso passato perché i suoi Sullo stesso sito ci sono risorse audio-video in inglese nemici hanno fatto del loro meglio per che possono essere sfruttate dall’insegnante di lingua cancellarlo dalla storia. per offrire agli studenti la possibilità di lavorare su materiale di altri Centri di ricerca. 3) Vittimismo - nonostante rappresentino Una risorsa molto interessante è questa: http:// l’Altro come un essere inferiore per na- mediasmarts.ca/sites/mediasmarts/files/tutorials/ tura, il punto centrale per le ideologie di facing-online-hate/html5.html odio è l’affermare di essere vittime loro stessi e rifiutare l’idea che sia l’Altro la Si tratta però di un materiale che da risposte piuttosto vittima. Per esempio, un famoso articolo che domande e si consiglia di usarlo in un secondo di David Duke, un ex “Grande Mago” momento, non in questa fase di ricerca in cui gli studenti dei Cavalieri del Ku Klux Klan, sostiene si attivano insieme per cercare le proprie risposte. che i bianchi erano le vere vittime della schiavitù. Oltre a eliminare ogni possibile Questo modulo è costruito sull’idea che sia più inte- simpatia per il nemico, il vittimismo è ressante fare ricerca insieme agli studenti su questo estremamente efficace nel fare appello tema, ponendo domande e analizzando materiali a quei giovani che sono più vulnerabili che possano suscitare curiosità e facciano sentire ai messaggi d’odio. coinvolti gli studenti anziché dare loro da subito alcune risposte che toglierebbero la possibilità alla 4) Approvazione divina o diritto di na- classe di scoprirle insieme. Le metodologie scelte tura - un’idea collegata è che il gruppo nelle singole attività hanno l’obiettivo di “far vivere di odio è superiore per sua natura o il problema”, collegarlo all’esperienza concreta de- grazie a un’approvazione divina. I gruppi gli studenti, sollecitare il loro ragionamento, la loro di odio a sfondo razziale spesso usano attivazione positiva. teorie genetiche o antropologiche ob- Ecco perché non trovate risposte giuste o sbagliate solete o distorte per affermare la loro ma idee concrete per aprire ricerche che confidiamo superiorità, mentre altri sostengono possano appassionare i vostri studenti. Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 19
unità n°4 autore: Zaffiria Analizzo l’hate speech nella comunicazione mediale volgimento. Alla fine del menti rassegnati? video viene posta un’u- nica domanda: voi cosa In gruppo, con la tecni- avreste fatto? A coppie, ca del brainstorming, si gli studenti ne parlano cerca di dare spessore a e scrivono su un post-it queste definizioni, sem- Panoramica Obiettivi le loro risposte. I post-it pre però partendo dalle vengono attaccati alla esperienze e considera- In questa Unità cerchiamo 1. Riconoscere l’hate speech. carta da pacco prece- zioni degli studenti. di seguire alcune tracce 2. Cimentarsi con il “cosa dentemente appesa al del discorso d’odio in fare”? muro e ciascuna coppia • L’attività principale... rete, tra video e messaggi 3. Suscitare la partecipazione di studenti posiziona il A questo punto viene Facebook. dei ragazzi. suo post-it, leggendolo proiettata la locandina Vengono presentazio- ad alta voce. oggetto del nostro ca- ne degli emoticon usati Saranno 4 studenti della so-studio, pubblicata su dall’Università di Firenze classe a cercare di fare Facebook attirando più nell’ambito di una ricerca una sintesi delle reazioni di 100.000 commenti. sull’hate speech online che dei compagni per re- Alle pareti vengono ap- qui vengono proposti per stituire alla classe una pesi 4 cartelloni con i 4 proporre agli studenti una mappa dei comporta- emoticons. loro catalogazione. Istruzioni menti immaginati. Agli studenti viene data È stato scelto un caso stu- una selezione di com- dio specifico ma, come • Introduzione... Vengono successivamente menti pubblicati e viene già scritto, è importante Questo modulo comin- presentati gli emoticon chiesto loro di suddivi- che il materiale sia di at- cia con la proiezione di usati dall’Università di derli incollandoli sui vari tualità. In questo caso, il un video realizzato dal Firenze per la ricerca cartelloni, seguendo la dibattito sollevato dalla Centro per i diritti umani nazionale sull’hate spe- distinzione proposta da- realizzazione e pubblica- in Lituania. In una sala ech online (disponibile gli emoticons (possono zione di una determinata d’attesa si succedono all’indirizzo http://www. anche proporne di loro locandina (più di 100.000 persone invitate ad un b r i c k s - p r o j e c t .e u / w p/ - è successo che quan- commenti) ha permesso casting per uno spot. wp-content/uploads/2016/03/ do si è lavorato sulle di rintracciare tanti punti Nella stessa sala, ad relazione_bricks_bassa.pdf): definizioni, gli studenti di vista e di lavorare su aspettare, c’è un ragaz- abbiano proposto nuovi alcune domande sempre zo nero che chiede un 1) Buonisti emoticons). attuali (ad esempio, le di- aiuto per farsi tradurre 2) Arrabbiati Dopo averli suddivisi scussioni sulle presunte alcuni post pubblicati sul 3) Aggressivi tra i vari cartelloni, si diversità). L’analisi del di- suo profilo facebook. Il 4) Rassegnati staccano dal muro, si scorso è stato lo strumento video viene fermato fre- formano 4 gruppi e ad usato per raccogliere dati quentemente per dare Si propone agli studenti ogni gruppo viene affi- e informazioni.. modo agli studenti di di dare una definizione dato un cartellone. La comprendere i conte- alle 4 macro-categorie: consegna è di trovare nuti e la situazione e le 5 parole che vengono anche per elaborare le 1) Cosa sono e come ripetute più frequente- emozioni che si provano. sono, secondo voi i mente. In questo modo La presa di parola, nel commenti buonisti? gli studenti devono ri- silenzio delle emozioni, 2) Quali differenze tra flettere sulle cose che ha permesso nelle classi commenti arrabbiati altri hanno scritto on che hanno sperimentato e commenti aggres- line e devono avere la il modulo di guardare il sivi? postura del ricercatore video con un forte coin- 3) Come sono fatti i com- che lavora sulle fonti, 20 Media education e hate speech - Quaderno di lavoro
cataloga il materiale, ne viene fatta collettiva- A3 o bristol, pennarelli, la funzione di far sentire propone una sintesi. mente, con l’insegnan- commenti stampati da gli studenti protagonisti Tutti i cartelloni-emoti- te che supporta l’analisi distribuire, emoticons dell’analisi che stanno cons vengono poi com- linguistica. L’obiettivo è stampati per i cartelloni. facendo, come fossero mentati insieme per con- quello di tenere la classe ricercatori che devono dividere delle conclusioni nella pluralità dei punti catalogare del materiale finali a partire da uno di vista, a prescindere e dare un ordine. La scel- specifico caso-studio. dalle opinioni personali, ta delle parole più usate Vengono anche analizza- con la capacità però di permette una immediata te le parole che secondo argomentazioni che non focalizzazione anche sulle i ragazzi vengono usate provochino un discorso parole che più facilmente di più: quali sono? Che di incitamento all’odio. Metodologie vengono usate per incitare significato hanno? all’odio. Le metodologie usate si • Per concludere... incentrano sull’analisi del Propone alla classe di contenuto mediale a livello riscrivere un commen- linguistico cercando di tenere to che reputano nutrire gli studenti sul piano del l’hate speech per modifi- discorso, facendo attenzione carlo a livello linguistico. TEmpo: 120 min. alle parole, alla costruzione Il compito prevede che delle argomentazioni (o Strategie gli studenti debbano alla loro totale assenza). per coinvolgere mantenere il punto di In questo caso non si apre gli studenti vista (ad esempio quel- il dibattito su quello che lo di “contrario” all’im- pensano loro: quello che Attivando il desiderio di migrazione) ma con il pensano diventa uno degli fare ricerca insieme su un compito di riscrivere aspetti che il catalogare argomento, usando attività le argomentazioni in Attrezzature richiama in causa. Il lavoro partecipative e interagendo modo da evitare l’hate di analisi si basa su un ap- con i social con una postura speech. Questa attività Pc, videoproiettore, fogli proccio cooperativo e ha meno superficiale. Struttura un’ampia casistica) e viene chiesto agli studenti dell’attività di suddividerli seguendo gli i criteri rappresen- tati e definiti con gli emoticons. Questo lavoro permette agli studenti di ragionare su come L’attività è complessa ed è suddivisa in cinque fasi. classificare, su quale ordine e regola darsi per È possibile anche realizzarla in più di un incontro. poter decidere a quale cartellone attaccare il Le fasi sono: singolo commento. 1) Presentazione del video lituano “Experiment 4) Una volta terminati i commenti e riempiti i - Translation” e prima attività con i post-it per cartelloni, la classe si suddivide in 4 gruppi e cominciare a ragionare sui comportamenti con- ognuno lavora su un cartellone. Si propone creti. Cosa faccio quando incontro l’hate speech un’analisi quantitativa che apre ad alcune ri- online? La storia presentata nel video permette flessioni qualitative: quali sono le parole usate di porre una domanda: voi cosa avreste fatto? più frequentemente? L’elenco delle 5 parole più usate nelle 4 colonne con gli emoticons permette 2) Presentazione dello strumento di lavoro per all’insegnante di guidare una riflessione rispetto l’analisi dell’hate speech: vengono mostrati gli al linguaggio, alle argomentazioni, alle strategie emoticons usato dall’Università di Firenze per discorsive. catalogare i messaggi di hate speech e viene chiesto agli studenti di definire il significato 5) L’ultima attività che si propone è quello di sce- degli emoticons e successivamente di usarli per gliere collettivamente un commento, analizzarlo suddividere i commenti che verranno distribuiti. insieme in profondità: quali parole, quali argo- menti proposti a supporto della tesi espressa; 3) Viene presentato il caso-studio su cui ci eserci- come eventualmente riscrivere quel commento teremo insieme: si tratta della pubblicazione di evitando che diventi un discorso di incitamento una locandina su Facebook che è stata molto all’odio? dibattuta. Agli studenti vengono distribuiti una selezione dei 100.000 commenti presenti on L’obiettivo di questa unità è di imparare a ricono- line (circa una trentina a studente, per avere scere i commenti d’odio, anche se il limite è quello Media education e hate speech - Quaderno di lavoro 21
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