Canarie Segrete Alla scoperta della natura, delle energie e dei misteri antichi delle "Islas Afortunadas" - Ancient Spirit Tours
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Canarie Segrete Alla scoperta della natura, delle energie e dei misteri antichi delle “Islas Afortunadas”
I L F I L O D ’ A R I A N N A Canarie Segrete Alla scoperta della natura, delle energie e dei misteri antichi delle “Islas Afortunadas” date a scelta - dal 1 Dicembre 2020 al 15 Aprile 2021 Con Arianna Mendo ed Enrico edificato monumenti enigmatici di cui immergerci nella vitalità di quest’isola Gelain. andremo alla scoperta. E di questa felice ma anche fatto per entrare in noi civiltà andremo a conoscere i culti, i riti, stessi, per percepire il nostro cuore e la Ci sono luoghi privilegiati. Luoghi che le tradizioni. nostra essenza interiore, per ritrovare la possiedono una loro anima, un loro nostra integrità e l’armonia con il Tutto. spirito, che evocano in ognuno di Per questo durante il viaggio ci noi emozioni e forti sensazioni. saranno momenti dedicati alla Luoghi che riescono a riportare meditazione e all’ascolto delle l’individuo ad un contatto più energie sottili e delle vibrazioni intimo con se stesso, foriero di dei posti . E per questo sarà anche libertà, benessere e pienezza. un viaggio di scambio e condivisione. Ma anche un viaggio Tenerife e La Palma, queste piccole dove ognuno potrà prendersi del isole dell’arcipelago delle Canarie, tempo per se stesso. incastonate nell’Oceano Atlantico al largo delle coste marocchine, Un viaggio adatto a chi ama la sono due di questi luoghi di natura, le antiche civiltà, a chi è potenza. Luoghi che vibrano e sul percorso palpitano grazie alle energie di spirituale, a chi si Fuoco dei suoi vulcani, alla natura occupa di energie sorprendente e a tratti sottili, a chi rigogliosissima risalente a epoche vuole perse nel Tempo. Sarà un viaggio a ritmo pacato per accostarsi a Un luogo dai cieli tersi e stellati come poter godere appieno dei panorami un luogo non mai, dai tramonti spettacolari e dal mozzafiato dell’isola, per poter dell’anima… clima gradevolissimo. Un’isola con un camminare, godere del sole e dei cieli Vi aspettiamo! passato poco conosciuto e ancora ricco notturni, per sentire le energie dei posti di mistero. La civiltà che qui ha vissuto che toccheremo via via. Un viaggio per prima della colonizzazione europea ha Il progetto di collaborazione de "Il filo d'Arianna" da più di 20 anni tocca i temi della storia e dell'archeologia, delle energie telluriche con le loro proprietà di guarigione e la spiritualità arcaica e misteriosa dell'antico popolo dei nuragici. Un popolo vissuto tra il 6000 e l'800 a.C, grande conoscitori delle energie della terra e costruttore dei molti monumenti megalitici conosciuti come Nuraghi, Tombe dei Giganti e Pozzi Sacri. In questi luoghi allineati spesso astronomicamente sono custodite conoscenze e spiritualità che sanno evocare ancora, dopo più di 8000 anni, gli antichi rituali magico-religiosi dei culti che venivano praticati intorno ad essi. Il Filo d’Arianna si occupa di organizzare itinerari per divulgare al pubblico queste antiche conoscenze simboliche e spirituali, espandendola anche alle altre civiltà arcaiche di questo pianeta e facendo anche esperienza di queste energie con meditazioni nelle vestigia di questi luoghi sacri ed il Filo d’A!anna evocativi immersi nella natura selvaggia.
Itinerari Olistici Personalizzati Come funzionano? L'itinerario lo deciderai liberamente tu a tuo piacimento e gusto, grazie al supporto della nostra ventennale esperienza e delle nostre conoscenze archeologiche e spirituali degli antichi culti. Ti sapremo infatti: 1. consigliare i luoghi più adatti alle tematiche spirituali che desideri approfondire, 2. montare un itinerario adatto a te, sia per le tematiche da affrontare che anche per la logistica di viaggio (mappe stradali e distanze, tempistiche, alloggi, pasti…), adattandola alle tue esigenze (gruppi, coppie, singoli, in fascia economica, media o alta di prezzo) 3. condurre nei meandri culturali, spirituali, energetici e misterici delle Canarie, nonché lavorare energeticamente insieme a voi conducendo meditazioni guidate ed operando con le energie del luogo. Come operiamo nei luoghi di energia? Attraverso di noi questi templi sacri vi si dischiuderanno davanti non solo come un libro aperto, ma come dei veri e propri esseri senzienti con cui è possibile parlare, scambiare, interagire. Questi sono infatti luoghi della memoria, luoghi dove l’uomo antico viveva la sua spiritualità e la sua connessione completa con la natura ed il cosmo. E’ per questo che abbiamo deciso di dedicare la nostra vita a scoprire le ricchezze spirituali dei luoghi di energia di tutto il pianeta. Questi itinerari sono infatti il frutto delle nostre lunghe e personali ricerche di archeologia psichica, ricerca ideata da Arianna Mendo nel 2007 e portata avanti da lei ed Enrico Gelain utilizzando fonti di indagine archeologica, approfondite ricerche sulla scienza del sacro e del religioso di queste popolazioni ma portata avanti soprattutto con tante tecniche energetiche come la radiestesia, le regressioni, varie meditazioni e canalizzazioni per supplire alla scarsità di indizi archeologici che spesso non sono in grado di dirci nulla sulle conoscenze, sulla filosofia, sulle religioni, sulla spiritualità e sui rituali di questi antichi popoli. Il nostro obiettivo è dunque quello di condurvi a conoscere il “genius loci”, cioè l’anima dei luoghi, con cui voi potrete interagire liberamente attraverso gli itinerari, gli esercizi energetici, le frequenti meditazioni e i rituali che vi proporremo. Queste attività rilasciano *su richiesta* attestati valevoli Centro di Ricerca Erba Sacra all’accumulo di crediti formativi ECP Accreditamento ASPIN per Professionisti per la formazione continua della Naturopatia e delle Discipline Olistiche professionale, ai sensi di legge 4/2013. www.erbasacra.com/aspin
Gli itinerari Tenerife Le Piramidi del Sole I Guanches, antica popolazione misteriosa di queste isole, edificarono numerosissimi templi a grotta e a gradoni in onore di Madre Terra e del dio Sole e sparsi in tutto l’arcipelago. Andremo a vedere uno dei monumenti più grandi che questa civiltà ci ha lasciato, un complesso di piramidi interconnesse da degli ampi terrazzamenti collinari, allineati ai due solstizi annuali, dove svolgevano i loro rituali collettivi, gli oracoli e i giochi sacri comuni a tutte le tribù. Il Malpaís - passeggiata o camminata Le Badlands, o i Malpaìs in spagnolo, sono dei territori aridi e inospitali, inadatti alla vita. Quelle che visiteremo sono state formate da un’antichissima esplosione vulcanica del Teide che ha fatto crollare parte di una costa dell’isola, lasciando soltanto un mare di roccia lavica rossa che ora giace pietrificato a due passi dal mare, punteggiato soltanto da qualche cactus qua e là che ancora si aggrappa alla vita. Il Teide - passeggiata o camminata Il Teide è la cima più alta della Spagna nonché quella che da sola ha sollevato e generato l’intera isola di Tenerife. Già a suo tempo un’esplosione antichissima fece crollare la cima originaria, probabilmente alta intorno ai 4500 e più metri, creando una caldera circolare larga 26 km alla quota di 2.200 m sul livello del mare. Continuando le eruzioni si creò di nuovo un’altra cima dall’interno della caldera, che oggi tocca i 3.700 m e che è facilmente visitabile grazie ad una funivia. Noi visiteremo a piedi la caldera in alcuni suoi punti di roccia e di lava più suggestivi. Il fiume di lava nera - trekking Questo sentiero ad anello di circa 1.30h circumnaviga i suggestivi pinnacoli alla base del Teide, svoltando anche intorno ad un incredibile fiume di lava nera pietrificato. E’ anche possibile vedere alcune delle enormi pietre tondeggianti che il Teide ha sputato durante una delle sue eruzioni, lanciandole a chissà quanti metri d’altezza prima di farle ricadere giù. E’ di facile percorrenza, ed anche qui sosteremo per una meditazione nei punti più suggestivi della camminata. Foresta dei Lauri - passeggiata o trekking L’intera punta a nord dell’isola, esposta ai venti umidi dell’Atlantico, è lievemente più fresca della costa sud, ma molto umida. Il clima ha reso favorevole la sopravvivenza di questa enorme foresta, che presenta tra la sua fauna un vero gioiello fossile vivente: le felci giganti, con delle foglie lunghe anche due metri.
La costa selvaggia L’intera zona presenta delle creste rocciose molto frastagliate, che creano numerosi barrancos, gole difficilmente accessibili che fino agli anni ’70 non avevano neanche una strada percorribile. Qui si trovano delle stupende scogliere e spiagge nere, selvagge, ricche di faraglioni e soggette a mareggiate continue. Museo della Natura e dell’Uomo Questo museo di ben quattro piani spiega meravigliosamente la formazione geologica dell’arcipelago, i cristalli, la fauna e la flora antichi ed attuali nonché tutta la storia dei Guanches in ogni suo minimo aspetto: le loro origini, le tecniche di sopravvivenza dell’età del bronzo, le loro abitazioni e costruzioni, gli usi e i costumi delle diverse tribù sparse nell’arcipelago ed i loro culti ancestrali. La cosa che più colpisce però, è l’esposizione e le tecniche di preparazione dei reperti più preziosi che siano mai stati trovati alle Canarie: le mummie Guanches. La Madonna Nera di Candelaria L’origine di questa Cattedrale, dedicata alla matrona cattolica di tutte le isole Canarie, è estremamente singolare. Questa Madonna, incredibile ma vero, era già venerata dai Guanches prima ancora che arrivassero gli spagnoli a conquistare le isole. Un naufragio infatti fece sì che questa statua di legno scuro arrivasse di fronte alla omonima grotta e, essendo i Guanches molto devoti alla figura del Femminile Sacro e alle loro Harimaguadas, le sacerdotesse vergini aborigene, iniziarono a venerare questo idolo cattolico dove poi venne eretta questa cattedrale, di fianco alla grotta dove lei veniva adorata. La Piramide degli Antenati Questa nascostissima piramide, incastonata tra le lussureggianti coltivazioni di bananeti e frutta tropicale verdissimi della costa nord, fu costruita dagli aborigeni proprio sopra la baia dove secondo le loro leggende i loro antenati sbarcarono la prima volta su queste isole. Luogo di intense energie spirituali, qui loro evocavano gli spiriti dei saggi Antenati, coloro che avevano portato la loro cultura, conoscenza e tradizione in queste isole, per entrare in comunicazione con loro e chiedere consigli e divinazioni sul futuro della loro dinastia. Il Drago Millenario Il Drago è una specie di pianta della famiglia delle Agave. Pianta sacra ai guanches, essi ne tagliavano la corteccia per raccogliere il sangue di drago, una resina rossa dalle proprietà magiche e taumaturgiche. Questo esemplare raggiunge i 1.300 anni ed ha un’energia formidabile. La gola di Macchu Picchu - solo visita o trekking Questo è un piccolo paesino in pietra costruito sopraelevato su dei terrazzamenti in pendenza al centro di una gola, in una situazione naturalistica, panoramica e ambientale molto simile alla peruviana Macchu Picchu. La strada che la raggiunge è molto tortuosa e si arrampica sui costoni di queste cime rocciose ricoperte di prati verdi e palme: ogni curva si apre su un panorama diverso. L’unico vecchio sentiero di comunicazione che esisteva un tempo, con tre ore di trekking in discesa dal paese portava fino al mare lungo il fondo del barranco, seguendo il torrente. Queste pareti di roccia altissime sfociano su delle scogliere altissime che fronteggiano l’oceano Atlantico, un punto naturalistico di enorme suggestione.
L’Almogarén: un altare rupestre aborigeno È in cima alle pareti di roccia del paesino prima descritto che il popolo Guanches ha costruito l’Almogarén più suggestivo di tutta l’isola: degli strani simboli o glifi incisi nella roccia con vista su queste gole e sulla vastità dell’oceano 1000 m più in basso: un altare perfetto dove marcare le direttive del sole durante i solstizi e gli equinozi e dove concludere l’anno, tracciando gli auspici per l’anno futuro grazie alla posizione delle nuvole, degli uccelli e di altri fenomeni naturali nel momento sacro del solstizio. Un Tagoror: la sacra capanna del consiglio aborigena Il Tagoror del parco naturale del Teno è anch’esso costruito in cima a una parete rocciosa altissima sul mare, ed attraverseremo una magnifica foresta di erica gigante e un piccolo deserto di sabbie rocciose a piedi per raggiungerlo. Troveremo quello che per loro era uno dei monumenti sacri più importante di questa civiltà, utilizzato per le riunioni del consiglio dei villaggi, per le decisioni comuni, i tribunali, gli insegnamenti sacri e per il contatto con i saggi antenati del passato, le vere e uniche guide spirituali di questo popolo dopo gli sciamani e i nobili consiglieri del villaggio. Il Mondo Aborigeno Questo piccolo e magnifico museo, poco espositivo ma molto interattivo, riproduce in scala reale lo stile di vita di questo popolo nelle sue varie manifestazioni quotidiane, come la vita domestica, la pastorizia e le riunioni del consiglio con i faycanes, i loro sacerdoti/sciamani, all’interno dei Tagoro. Ci sarà possibile apprendere l’essenza della vita e delle loro credenze. Le piscine di lava Questo piccolo paesino storico era a suo tempo il principale porto di attracco di Tenerife per le navi dirette verso il Nuovo Mondo, ma fu quasi completamente distrutto da un’eruzione storica che da 600 m di quota scese addirittura fino al mare. Le lingue di lava, a contatto diretto con l’acqua del porto di questo paesino, si consolidarono all’istante immergendosi in nuvole di vapore e scintille incandescenti, generando così delle vasche di lava rialzate dal pelo dell’acqua ma comunicanti con il mare, in cui è ancora possibile nuotare serenamente. Due spiagge all’interno di riserve naturali protette La prima spiaggia è talmente lunga e ventosa da sembrare molto simile alle Dune di Porto Pollo in Sardegna, con la sola differenza che alle sue spalle si ergono due piccoli coni vulcanici di circa 300 m, creando così un paradiso non solo per i surfisti, ma anche per gli amanti della natura, che ci avvolge dentro striatissime rocce geologiche fossili di colore rosso, nero e giallo. La seconda spiaggia, doppia, è all’interno di una baia rocciosa dalle pareti molto alte, al punto da nasconderla completamente dalla civiltà moderna.
I borghi coloniali Il primo che vi consigliamo di visitare è stato la prima capitale storica dell’isola, con ben due palazzi nobiliari in stile classico canario visitabili all’interno, uno completamente in pietra lavica nera e l’altro in pietra lavica rossa. Il secondo, sulla costa nord, è stato il maggior porto dell’isola fino a circa il 1700, quando una colata lavica l’ha distrutto per quasi ¾ della sua superficie. Sono rimasti il portale d’ingresso della città, immerso in un bellissimo giardino tropicale, la piazza canaria, il castello difensivo e le piscine naturali di lava di fronte al porto. Il porto principale dell’isola è stato poi spostato nel terzo borgo coloniale che abbiamo selezionato per voi, sempre nella costa nord, ancora ricco di edifici storici canari, con i loro caratteristici balconi in legno di pino canario, ma anche ricco di vita serale e notturna turistica contemporanea. Nel quarto borgo, incastonato al centro di una grande vallata molto fertile, è possibile visitare interamente uno di questi edifici storici e nobiliari canari, con ancora tutto il mobilio dell’epoca, oltre a una grande villa massonica parzialmente visitabile con annesso giardino simbolico e cenotafio del proprietario storico che l’ha fatta costruire. L’ultimo borgo della costa nord è quello in cui si trova, a nostro parere, una delle più belle piazze canarie tipiche di queste isole, ricco di vegetazione lussureggiante e alberi esotici centenari. Qui è possibile assaggiare tutti i prodotti tipici locali prodotti da questo angolo molto fertile dell’isola, come marmellate, vini, liquori e formaggi dai gusti inusuali: gusti al platano, latte di capra, cactus, gofio, caramello e sangue di drago, la linfa di un albero tipico dell’isola, inusualmente rossa. Il borgo storico della costa sud è invece la sede della grande basilica dedicata alla figura sacra protettrice di tutto l’arcipelago canario, dalle misteriose origini pre-cristiane nonostante sia una Madonna nera cattolica. Di fronte alla basilica troviamo, a conclusione della piazza con vista sul mare, una serie di statue dedicate ai più famosi capi tribù Guanches che hanno fatto la storia dell’isola. Ultimo ma non ultimo, è possibile visitare il centro storico della capitale Santa Cruz, anch’esso con edifici storici coloniali e rinascimentali, il mercato in stile suk marocchino, chiesette e molte piazze Canarie immerse nella esotica vegetazione lussureggiante, attorniate dall’architettura contemporanea del famoso teatro sul mare costruito dall’architetto Calatrava, le piscine in stile Manrique sul lungomare davanti al teatro, il palazzo dell’arte e il Palmetum, un giardino botanico con più di un centinaio di tipologie di palme diverse.
La Palma I simboli rupestri dello sciamanesimo Benahoarita Questo è, sia a livello energetico che anche a livello naturalistico e storico, uno dei siti più belli e vibranti di tutto l’arcipelago. Immerso nella rigogliosa foresta dei lauri, è situato alla confluenza di due gole/barrancos, entrambi portatrici d’acqua, rendendo questa intersezione una sorgiva d’acqua naturale perenne. Sito sacro alla popolazione benahoarita (i guanches dell’isola di La Palma), qui vi costruirono una piccola fonte sacra. Attorno alla fonte, alte pareti rocciose scavano delle grandi grotte naturali, luogo perfetto per degli immensi altari rupestri, completamente intarsiati dall’inizio alla fine di petroglifi ancestrali a cerchi, spirali, scacchiere e altri simboli geometrici, usati anticamente come dei veri e propri circuiti energetici per attivare portali o per svolgere rituali di evocazione degli spiriti della foresta. Il cielo più stellato d’Europa Grazie ad una condizione geoclimatica privilegiata, il punto più alto della caldera dell’isola si trova ad avere i cieli più puliti d’Europa, sia dalle nuvole che dall’inquinamento luminoso. Quasi una trentina di osservatori astronomici provenienti dai paesi di tutta Europa si concentrano in questo incredibile punto di osservazione, ma anche nel resto dell’isola si segnalano non meno di 15 punti di osservazione per cannocchiali amatoriali. Per questa escursione notturna potete scegliere se arrivare fino a queste altezze (2.400 m), oppure se accontentarsi di un luogo più vicino. Un sentiero sacro Benahoarita - passeggiata o trekking Un trekking di 6 ore, tutte in discesa, lungo le pendici interne di una immensa caldera vulcanica dalla vista mozzafiato, attraverso i luoghi più sacri e nascosti di questa popolazione: un altare rupestre a petroglifi, un grande pinnacolo di roccia verticale oggetto di devozione e di offerte, un’altra unione di due torrenti d’acqua, uno di acqua azzurra e l’altro d’acqua gialla vulcanica, ed infine un barranco di roccia azzurra lungo il sentiero per il ritorno (se si sceglie la passeggiata breve è possibile visitare solamente quest’ultimo sito). Un’altra piramide solare Questa è l’unica altra piramide solare che si è conservata intatta nelle isole Canarie oltre a quella di Tenerife. Luogo di culto degli aborigeni questa piramide venne costruita su un’altura proprio di fronte al mare. Attorno alle piramidi benahoarites, l’intero terreno veniva terrazzato, creando diverse aree adatte ad accogliere i fedeli in preghiera attorno alla piramide, ma anche per danze sacre ed altri tipi di celebrazioni.
Il sentiero dei vulcani - passeggiata, camminata o trekking Questo largo, facile e spettacolare sentiero attraversa due delle quattro bocche vulcaniche di questo lato dell’isola. L’ultima eruzione in questa zona si è avuta solamente 40 anni fa, dandoci così la possibilità di ammirare la scenografia di un evento così potente da vicino. Il sentiero termina sul mare, in una spiaggia a fianco del quale hanno costruito in epoca storica delle vasche per la raccolta dei sali di mare, che è ancora attivo e ancora prosegue con le tecniche genuine di una volta, dando vita a una vasta gamma di sali arricchiti ed aromatizzati naturalmente (il tempo di percorrenza è di circa 2 ore e mezza in discesa per la camminata, e di 4 ore e mezza per il trekking, che devia un paio di volte dal sentiero principale per andare a vedere degli altri petroglifi su un roccione fonico ed anche la cima della seconda bocca vulcanica, in salita e a tratti su rocce. E’ incluso il biglietto d’entrata al museo geologico del sito se si vuole visitare la bocca del primo vulcano, il più grande, con più panorama e con un tratto di sentiero breve e tutto in piano di 7 minuti). I porti verso il Nuovo Mondo Essendo La Palma l’isola più a nord-ovest dell’arcipelago, è sempre stata il porto più importante per le Americhe. Quest’isola è sempre stata una delle più ricche dell’arcipelago, e sicuramente anche quella più influenzata dalla cultura sudamericana, in particolare da Cuba. Il capoluogo storico dell’isola ha locali e nomi delle vie di ispirazione cubana, mentre il porto commerciale della costa opposta, oltre ad essere una piccola ma fornita località di mare, è anche un grazioso centro storico coloniale di stile tropicale immerso tra i bananeti, in cui è anche possibile visitare la primissima Casa del Governatore costruita sull’isola, che ora è un lussuoso hotel e ristorante con arredi storici, anche orientali, di tutte le epoche. La piscina lavica Questa tipica piscina naturale canaria, creata dalle colate laviche che entrarono nell’oceano e consolidatosi all’istante, ci permetterà di nuotare nelle azzurrissime acque circondati da queste incredibili e portentose formazioni naturali. Una cascata nella foresta pluviale - passeggiata All’interno di questa altissima gola, immersa dentro la vegetazione montuosa lussureggiante della laurisilva, ricca di felci e di arbusti risalenti a un’epoca addirittura precedente a quella giurassica, potremo godere di una splendida cascata: essa cade dalla cima delle pareti rocciose sul fondo della gola, da dove potremo agevolmente passeggiare e rinfrescarci sotto le sue acque. Potremo toccare con mano gli spessi muschi umidi che ricoprono la gola, nonché esplorare le profondità della montagna attraverso alcuni tunnel che raggiungono la cascata lungo il facile sentiero turistico attrezzato.
Una grotta sacra Questa è una delle tante grotte dove questo popolo era uso abitare, ricca di bassorilievi meandriformi dalle forme interiori e femminili. In questa particolare grotta sono anche presenti delle incisioni rupestri ed un piccolo museo per comprendere qualcosa in più sullo stile di vita di questi antichi abitanti delle isole Canarie. Museo Archeologico Questo museo è il più completo dell’isola, e oltre a diversi oggetti sacri ed amuleti benahoarites, presenta anche moltissime indicazioni sui periodi annuali di coltivazioni e festività, nonché diverse informazioni sulla loro antica lingua parlata di origine berbera, legata alla tribù nordafricana Tamazigh. Saline, antichi fari e una spiaggia termale di guarigione Questa spiaggia possiede una sorgiva naturale vulcanica sulfurea, utilizzata fin dal 1500 dagli europei per il benessere e il trattamento di diverse patologie. Sepolta dall’eruzione del 1677, rimase sotto una colata di lava solida per 300 anni prima che il municipio decise di disseppellirla e restaurarla nel 2005. La fonte è ancora attiva ma purtroppo ora è chiusa alle visite. Nella stessa location possiamo passeggiare attorno alle saline storiche, ancora funzionanti, dove producono con metodi naturali il sale speziato e mineralizzato più pregiato delle Canarie, e il bellissimo faro antico in basalto che ancora adorna l’estrema punta sud dell’isola. Grotte, petroglifi e draghi millenari - camminata Questa bellissima passeggiata in discesa passa tra le tipiche case Canarie antiche, la vegetazione locale, diversi alberi millenari di drago canario, per arrivare ad una grotta abitata in primis dagli aborigeni, che lasciarono diversi mistici petroglifi incisi nella roccia, e le popolazioni agresti successive, di cui potremo vederne le capanne incassate dentro le grotte. È anche possibile visitare il museo del Gofio, la farina di cereali tostata tipica degli aborigeni, direttamente all’interno del mulino originale dove veniva tritato in epoca coloniale. La stele incisa Questa è l’unica, rarissima stele di epoca pre-ispanica che è stata trovata nelle Canarie, con incisi dei simboli magico- religiosi che probabilmente venivano utilizzati durante i loro misteriosi rituali.
Gran Canaria La grotta dipinta Questo è uno dei poli museali e siti archeologici più importante di tutto l’arcipelago per ampiezza del sito, reperti trovati e per il suo stato di conservazione. Si tratta di un villaggio abitativo costruito fuori terra, con annesso sistema di camere ad uso sacro e cerimoniale scavato direttamente dentro la roccia basale dell’isola, che presenta incisioni e il più ampio e bell’esemplare di pittura rupestre dell’arcipelago, che forse rappresenta geometricamente con differenti colori i periodi calendariali delle fasi solari, lunari, stagionali e celebrative del sacro dell’anno. Le sacerdotesse vergini Enorme complesso di grotte abitative e santuario sospesi sul vuoto con vista sull’infinito orizzonte dell’isola e dell’oceano, ad uso esclusivo di una particolare e inusuale casta gerarchica e nobiliare dedicata al sacro dell’etnia dei canarii residenti di quest’isola: le Harimaguadas. Scelte da bambine e praticanti almeno fino ai 20 anni di età, le harimaguadas vivevano in disparte rispetto alla società, per dedicarsi completamente al sacro femminile e a un insieme di studi - probabilmente lunari - non noti neanche al principale sacerdote/sciamano della tribù, a cui a volte le sacerdotesse prestavano assistenza durante i più importanti rituali pubblici. Le grotte sospese - trekking Queste tre grotte, scavate in cima a una parete rocciosa e sospese sul vuoto di fronte alle catene montuose dell’interno, sono tutte dedicate al Femminile Sacro. Difatti, in epoche successive agli aborigeni, moltissime Brujas, le "streghe" dell’epoca, sono state segnalate frequentare queste grotte per i loro riti magici, viste in lontananza di notte sotto forma di varie candele accese che si aggregavano su questa parete rocciosa. Coperte da centinaia di bassorilievi raffiguranti triangoli pubici, vagine e rappresentazioni di crateri lunari, questi luoghi probabilmente erano il cuore sacro dei rituali svolti dalle harimaguadas di Gran Canaria. Il sentiero, pianeggiante, panoramico e facile da seguire, si trasforma in vertiginoso ed estremamente emozionante quando ci si avvicina all’accesso della prima grotta, proprio sul ciglio e oltre la parete rocciosa, calandosi in verticale, ma comunque in sicurezza, poco sotto il suo bordo, con delle scalette in acciaio saldamente ancorate alla roccia. Non è comunque necessaria alcuna capacità tecnica o condizione fisica particolare per visitare questi incredibili luoghi. La cattedrale aborigena Questa grotta santuario, scavata con pareti perfettamente lisce a formare una enorme cupola sotterranea, è un’altro dei tantissimi siti dedicati al Femminile Sacro. Anch’essa coperta di triangoli pubici incisi sulle pareti dell’enorme volta sotterranea, rappresentante il grembo di Madre Terra, stavolta queste incisioni ci riserveranno un incredibile mistero in più da svelare. Il loro posizionamento è infatti assolutamente non casuale, in quanto fungono da meridiana preistorica
per il passare del tempo solare: vengono difatti illuminate una per una dal sole passante per il foro praticato come un rosone al di sopra della porta d’accesso, individuando tutte le date sacre degli equinozi e dei solstizi. Un santuario aborigeno Questo santuario, nascosto in una vallata a sud dell’isola e accessibile a piedi solo attraverso un breve ma incredibile tunnel di lava ellittico che attraversa il picco di una montagna, presenta numerose piccole grotte, tutte rivolte verso i picchi di roccia circostanti il panorama, da cui era possibile osservare numerosi fenomeni di allineamento celesti differenti. Una di queste grotte presenta un piccolo altare costituito da un pesante pietrone perfettamente tagliato in maniera orizzontale e leggermente rialzato da terra. L’intero sito era anche protetto da una lunga muraglia megalitica che fungeva da themenos, cioè da recinto che separava l’area sacra da quella profana. Le dune di sabbia più alte d’Europa Anche se in realtà geograficamente collocate nel continente africano, nel sud dell’isola è presente il deserto con le dune di sabbia più alte d’Europa: le dune di Maspalomas. Comprendenti un’area abbastanza vasta da dare l’impressione di essere all’interno di un vero e proprio deserto, è possibile fare l’emozionante esperienza di errare faticosamente a piedi su e giù per queste alte montagne di sabbia e, a volte, anche trovarsi all’interno di una vera e propria tempesta di sabbia, lasciando la civiltà alle spalle per almeno un paio d’ore, fino a vedere l’immensità del mare Atlantico aprirsi di fronte a noi. La Memoria degli Antenati Sito che colpisce fin da subito per la sua particolarissima conformazione circolare ed a raggi, come se fosse una vera e propria ruota, in una stupenda collocazione ambientale in cima a una scogliera di fronte a un’ampia baia a volte in tempesta. È possibile vedere diverse ruote, tutte costruite in onore dei primissimi antenati che hanno dato origine alla tribù dei canarii, nel luogo dove per la prima volta sono sbarcati sull’isola. Una roccia santuario - passeggiata Questo santuario rupestre, abbarbicato in cima a una punta rocciosa al centro di Gran Canaria, è il cuore sacro dell’isola. Con incisioni insistenti su assi di allineamento archeoastronomico agli equinozi, in queste date il sole compare da una naturale fessura nell’altissimo ed aguzzo roccione di pietra all’alba, creando al centro dello spazio sacro una forma di luce circolare esattamente delle dimensioni del bacile che è stato da loro inciso, dove venivano lasciate le loro offerte votive. Le grotte abitate A Gran Canaria da millenni si è abitato nelle grotte vulcaniche, ma non solo in epoca aborigena: anche in epoca coloniale, contadina e perfino ancora oggi ci si abita. Non stiamo parlando di colonie hippie, ma di vere e proprie case con attrezzi agricoli, camere da letto, dispense, frigoriferi e addirittura cucine che utilizzano le rocce bollenti vulcaniche del sottosuolo come fornelli per cucinare. Potremo vedere due dei punti più suggestivi dell’isola a questo riguardo, uno scavato sotto una parete rocciosa quasi a picco sul panorama montuoso dell’interno; e l’altro a poca distanza dalla costa e con anche un polo museale multimediale dedicato, entrambi utilizzati già dall’epoca aborigena e riadattati nel corso delle varie epoche successive per l’uso continuativo fino anche all’epoca moderna.
Le cime sacre dell’isola - camminata Oltre alla roccia santuario allineata agli equinozi, la terza cima più importante dell’isola, i canarii frequentavano altri due pinnacoli di roccia altissimi nel centro di Gran Canaria, che secondo loro fungevano da pilastri a sostegno del cielo, e per questo erano tenuti in altissima considerazione e costantemente venerati. La seconda cima più alta dell’isola e la più venerata dagli aborigeni, è accessibile con una facilissima, larga, pianeggiante ma un po’ lunga passeggiata di tre quarti d’ora immersa nel verde e tra le rocce laviche; mentre il tetto dell’arcipelago orientale delle Canarie, di 1949 metri, è immediatamente accessibile dal parcheggio auto. Da entrambe le vette è possibile rimanere estasiati di fronte alle profondissime gole di Gran Canaria, fino a vederne la costa, o anche fare esperienza del suggestivo mare di nubi entro cui verrebbe voglia di tuffarcisi, nuotando o volando al di sopra di esse. L’Altare delle Acque - trekking Questo magnifico Almogarén, collocato in posizione dalle vedute ampissime e vertiginose su una cresta rocciosa nella congiunzione tra due valli del sud dell’isola, fungeva da altare per i rituali dedicati alla prosperità e all’abbondanza associati al simbolo delle Acque Sacre, in questo caso piovane. Con un sofisticato allineamento ad una vetta rocciosa di fronte a sé, dove all’inizio della stagione delle piogge compariva per la prima volta in cielo la stella Canopo, si venerava in questo modo la dea Guayarmina, protettrice dalla siccità, identificata da loro proprio con questa stella, durante l’Equinozio d’Autunno, attraverso la raccolta delle acque piovane all’interno delle numerose coppelle incise sulla nuda roccia di questo altare. Sicuramente venivano praticate qui anche delle pratiche oracolari, attraverso l’osservazione delle acque scorrere nelle canalette che collegano le varie coppelle, come anche venivano osservati altri fenomeni archeoastronomici indicati dalle stesse canalette. Il meraviglioso sentiero panoramico per raggiungerlo, di media pendenza e difficoltà, è di circa 2 orette in andata e 1 ora e un quarto al ritorno, per circa 5,2 km in totale. L’Altare dei Petroglifi Questa incredibile formazione rocciosa vulcanica, a colonne geometriche regolari rossastre, appare all’improvviso dal nulla dal fondo di una gola scoscesa, quasi come una rosa del deserto gigantesca di almeno 20 metri di lunghezza e di 4 metri di altezza. Sicuramente identificata immediatamente come una manifestazione del sacro, è stata negli anni ricoperta dai simboli rupestri più belli di Gran Canaria. Barche, figure umane stilizzate, lettere alfabetiche tamazigh e altri misteriosi simboli aborigeni ricoprono questa formazione rocciosa, dal significato misterioso ancora da scoprire. Museo Canario Questo è il museo più importante delle isole Canarie, contenente alcuni tra i reperti più famosi dell’arcipelago. Oltre ad alcuni esemplari di mummie aborigene, l’ala più importante del museo espone tutti gli idoli sacri più belli del clan dei canarii, quasi tutte legate ai riti della fertilità e al Femminile Sacro, tra cui la magnifica statuina della dea madre canaria Tara, oltre a delle ceramiche geometriche legate ai calcoli archeoastronomici dei movimenti del Sole e della Luna.
Un arco di roccia in cima a un grand canyon - trekking Questo grandioso percorso lungo il fondo di un grand canyon ci porta fino a uno dei punti naturalistici più belli e nascosti di Gran Canaria: un arco di roccia sospeso nell’aria in posizione dominante sul canyon e con vista su tutto il sud dell’isola. Potremo attraversare l’alta gola di roccia e arrampicarci in cima all’arco, come anche scegliere di attraversare un tunnel nella roccia per evitare l’ultima salita, giusto sotto il vuoto dell’arco. Il percorso consta di un sentiero largo e molto pianeggiante in quasi tutti i suoi punti, per un totale di 2 ore di camminata, inclusi sia l’andata e anche il ritorno, per una lunghezza complessiva di 7 km. Città storiche Immancabile quando ci si trova a Gran Canaria, la visita del centro di Las Palmas: il suo spettacolare 'casco historico’ è ricco di palazzi coloniali dei nobili e dei commercianti spagnoli arricchiti dal traffico con le Americhe di beni, mercanzie e frutta esotica. Da visitare anche il palazzo storico del Circolo Letterario, il teatro, le piazzette attorno, Triana, il quartiere dei negozietti nascosti tra le calli del centro storico, la Cattedrale di Santa Ana e la sua piazza antistante, costruiti fin da subito per essere le più importanti delle Canarie quando ancora la conquista dell’arcipelago non era stata completata, con le sue statue dei famosi cani tipici da cui queste isole hanno preso il nome. Interessanti anche la visita dentro la casa museo storica dell’ex Governatore, dove ha dimorato Cristoforo Colombo durante i preparativi per la sua spedizione di scoperta verso le Americhe, ancora pieno degli arredi dell’epoca, e la passeggiata di svago sul lungomare della città, molto vitale e pieno di locali, bar, ristorantini e di viavai di surfisti, sportivi e gente comune con vista sulla spiaggia di Las Canteras. Magnifica anche la visita di un paesino storico canario pieno di fascino, di parchi e di vegetazione lussureggiante. Qui è possibile fare esperienza della spettacolare basilica gotica che, anche se in realtà costruita di recente, è stata pensata e progettata con metodi antichi da un simbolista ed è ricca di riferimenti nascosti e di rosoni colorati, e dello splendido giardino botanico di una Marchesa, annesso alla villa storica di famiglia, con piante esotiche, fiori, stagni e pavoni che scorrazzano liberamente tra la vegetazione. Da visitare anche altri due paesini tradizionali, uno con le rappresentazioni di tutte le isole e di tutti i comuni Canari lungo uno scalone urbano segnato dal passaggio nel suo centro da una cascatella che ci accompagna lungo la visita del centro, e l’altro con delle magnifiche dimore storiche con arredi originali dell’epoca.
Lanzarote Il Parco Vulcanico - visita o trekking Uno dei parchi più importanti d’Europa di questo tipo, copre la quasi totalità dell’area interessata dalle eruzioni avvenute nel 1730 e continuate per 6 anni che a suo tempo ha coperto ¾ dell’isola con le sue colate, costringendo quasi tutti i suoi abitanti a fuggire. L’attività vulcanica è ancora presente tutt’oggi, con temperature attorno ai 100°-600° ad appena 13m di profondità, che sono in grado di far prendere fuoco alla legna in appena 3 secondi e di generare geyser istantanei appena si versa dell’acqua su questa superficie sotterranea. È possibile visitare le immense colate multicolore del parco sia in pullman che con un trekking, per fare esperienza di un paesaggio a dir poco marziano, come anche attraversarne un breve tratto in cammello. Visiteremo anche una bellissima scogliera lavica con grotte a pelo d’acqua, ed un particolarissimo lago verde vulcanico davanti alla spiaggia nera del parco, dovuto ai sali minerali eruttivi, il sale marino e un batterio unico al mondo che vive lì, dando questo colore al lago. Il tunnel di Lava - passeggiata Questo lunghissimo tubo vulcanico, proveniente dalla bocca vulcanica più alta dell’isola e che arriva fino all’oceano, è diviso nella sua parte visitabile in due parti, una lasciata completamente al naturale ed utilizzata per i concerti di musica classica per la sua risonanza acustica, e nell’altra dove è intervenuto il famosissimo architetto naturalista César Manrique, creando un’incredibile area polifunzionale con piscine, bar, sala concerti e teatro, locale da ballo incastonata nella spettacolarità della natura, vera protagonista della sua architettura. Con piccole modifiche ha valorizzato la magnificenza di ogni angolo del tunnel parzialmente crollato, con strutture a basso impatto ambientale a cielo aperto e all’interno del tubo, usando pietra e altri materiali naturali, con giochi di luci, ombre e riflessi creati dal sole, dalle grotte e dalle acque coinvolgenti l’intero polo culturale. Meditazione sul Cratere Vulcanico - camminata Avremo l’opportunità, con una breve e facile camminata in mezzo ai vigneti, di salire sul bordo di un cratere vulcanico e di rimirarne il suo interno, oltre all’incredibile paesaggio intorno, essendo questo cratere anche il tetto dell’isola. Potremo vedere anche un Taro, una costruzione aborigena di riparo dalle intemperie, prima di raggiungere il cratere, e di meditare di fronte a questa immensità della natura. Il doppio Tagoror - camminata Dopo una breve ma ripida camminata raggiungeremo la cima di una delle vette a sud dell’isola, con vista sul mare, su metà dell’isola e anche sull’isola vicina, Fuerteventura. Luogo sacro agli aborigeni, questo doppio Tagoror veniva utilizzato per gli incontri con le personalità più nobili e importanti di entrambe le isole che, insieme allo sciamano in contatto con gli spiriti degli antenati, prendevano parte al consiglio. L’atmosfera è densa di spiritualità e di silenziosa contemplazione.
Queseras aborigenes Queste misteriose e profonde incisioni su roccia sono da sempre state oggetto di enigmi, tutt’ora senza spiegazioni, per gli archeologi. Ne vedremo un esempio canario, qui chiamato quesera, e ne studieremo le sue energie della terra. Il sentiero dell’Architettura Organica Chiamate così in quanto definite esse stesse un "organismo vivente e trasformabile, un tutt’uno in evoluzione con la natura stessa di cui fa parte", queste architetture non sono solo arte, natura, architettura, ma anche un’incredibile esperienza sensoriale data dalle atmosfere degli interni di questi spazi. Potremo goderne degli esempi incredibili costruiti da César Manrique, artista nativo dell’isola e divenuto famoso a New York, come i bagni balinesi vetrati all’aperto della sua Casa Museo, i salotti, i giardini e le piscine all’interno delle dome vulcaniche della sua Fondazione, la villa di Omar Sharif disegnata all’interno della roccia viva di una alta parete rocciosa, il suo giardino botanico dedicato alla specie dei cactus di Lanzarote, il belvedere a 360° su La Graciosa costruito sotto una collina, il centro culturale e riserva dei rarissimi granchietti albini, che vivono all’interno di una piscina lavica di acqua salata. La Graciosa - camminata o biciclettata Isola desertica di roccia e dune di sabbia dai colori che vibrano dal giallo al rosso bordeaux intenso, questa bellissima isola a mezz’ora di traghetto da Lanzarote, immersa nel silenzio meditativo del deserto, è visitabile in giornata per camminate, biciclettate o anche solo per prendere il sole sulla spiaggia più bella di Spagna. Meditazione a strapiombo sul mare - passeggiata Questo incredibile belvedere, sulla vetta dell’isola e a strapiombo su una scogliera che si tuffa in verticale quasi dritta sul mare, offre panorami mozzafiato, tra archi di roccia, grotte e scorci sull’isola. La città pietrificata Luogo di ritrovo per rituali dall’epoca aborigena, questo sito continua ad essere utilizzato così dai gruppi olistici locali per meditazioni, danze sacre e rituali. Immersi in un labirinto di archi, tunnel, alti pinnacoli e passaggi scavati nella cenere vulcanica condensata in morbida roccia grigia, ci perderemo tra i suoi picchi per un’esperienza sensoriale senza paragoni. Spiagge e Piscine di Lava Per intercalare le visite energetiche, meditative e culturali potremo passare diverse mezze giornate di relax facendo il bagno nelle varie piscine laviche dell’isola, tra cui alcune anche nudiste, come anche nelle più selvagge spiagge dei surfisti o in quelle più calde e famose del centro e del sud, dentro o a poca distanza dai centri turistici con tutti i servizi per lo svago e il relax, come ristoranti, bancarelle, negozi e intrattenimenti.
El Hierro L’albero Sacro Questo grande albero sacro ai Bimbaches, gli aborigeni di quest’isola, era stato da loro venerato e utilizzato per secoli grazie alla sua peculiare capacità di estrarre acqua potabile direttamente dalle nuvole. Propio così: collocato in posizione strategica sull’isola e anche rispetto al costone verticale di roccia dove si trova, è stato anche lavorato nelle sue pareti rocciose attorno proprio per poter cogliere nella maniera più efficace possibile il misterioso fenomeno della pioggia orizzontale, segreto di queste isole che all’epoca non era conosciuto dai colonizzatori e dunque custodito gelosamente dagli aborigeni e utilizzato per il loro approvvigionamento quotidiano. I Ginepri Secolari Quando si parla di quest’albero lo si fa con un certo rispetto. Questo rugoso albero, piegato ma non sconfitto dal vento furibondo che taglia la piana dei ginepri nella parte sud-occidentale dell’isola, è maestoso nella sua spettacolare ed enorme contorsione. Ma non è l’unico prodigio della Natura, qui sono diversi i ginepri prostrati dal vento, Alcuni sembrano figure scolpite, altri si sono così attorcigliati da avere creato enormi intrighi di rami, dove sedersi e lasciarsi attorniare e incantare dalla natura urlante al vento. Un alfabeto da decifrare - passeggiata Questo sito, il più importante in assoluto in tutte le Canarie per quanto riguarda i reperti trovati, oltre a diversi monumenti aborigeni come lo spettacolare Tagoror con altare, un secondo tagoror, numerose grotte di sepoltura e il villaggio abitativo, contiene i petroglifi meglio conservati dell’arcipelago. Il tutto a circa 1000m a strapiombo sul Mar de las Calmas, da dove è possibile avvistare a occhio nudo le balene di transito emergere e inabissarsi, lasciandoci intravedere le loro code. Tra i tanti simboli incisi sulle colate laviche di questo sito, come pesci, uomini, animali, genitali e tanto altro, ci sono anche le indecifrabili lettere dell’alfabeto aborigeno, di origini nordafricane della tribù berbera Tamazigh, di cui non si è ancora compreso il significato.
La Fonte della Salute - trattamenti termali e SPA Questa incredibile acqua, sia con proprietà chimiche e minerali di guarigione testate scientificamente, che anche con forti proprietà energetiche di luce, ha incredibili effetti benefici sul nostro corpo fisico e sottile. Furono scoperte le sue proprietà nei primi del 1700, a causa dell’incredibile sopravvivenza di uomini e animali che la bevevano durante una epidemia diffusa da un insetto, e vennero studiate e confermate scientificamente già nel 1844. Efficaci sul Sistema Nervoso Centrale, sul tratto Gastro-Intestinale, sul Cardiovascolare e sulla Pelle, è possibile prenotare dei periodi di trattamento detox con bagni termali e assunzioni orali di quest’acqua presso l’hotel dedicato. Le Lucertole Giganti degli aborigeni Sono in pochi a sapere che nelle Canarie esisteva una specie di lucertola gigante, che secondo alcuni poteva addirittura essere paragonabile al Drago di Komodo, ma con certezza si sa che poteva raggiungere almeno 1,20m di lunghezza. A causa degli aborigeni e dei predatori importati dai conquistadores spagnoli, ad ora la specie si è molto ridotta di dimensioni, arrivando ai 60-70cm, di cui possiamo vedere alcuni esemplari in questo centro, assieme alle abitazioni aborigene, che poi sono state adattate e riutilizzate nelle epoche successive, scavate all’interno del tubo vulcanico più lungo dell’isola, anch’esso visitabile Spiagge e Piscine di Lava Giusto vicino all’hotel della Salute sono disponibili le due spiagge più belle dell’isola, una nerissima, selvaggia e da cui è possibile godere dei tramonti spettacolari, e l’altra bianca per via dei resti di conchiglie che l’hanno generata, nonché una delle piscine vulcaniche più belle delle Canarie, per metà dentro una grotta e contornata da pilastri esagonali lavici naturali. Passeggiate Per chi amasse le passeggiate nella natura, possiamo accompagnarvi a visitare il faro più a ovest d’Europa e il monumento al Meridiano Zero, che una volta passava per la zona più arida e rocciosa di El Hierro. Sulla cima dell’isola, Pico Malpaso, si può anche percorrere una breve ma piacevole passeggiata sulla cenere vulcanica e tra i boschi di Pino Canario, con vista sull’oceano 1.501m sotto di noi e sul Teide, di cui si scorge nitidamente il profilo dal mare. È anche possibile passeggiare sul sentiero dai cento gradini che discende verso un antico paesino di pescatori, ora abbandonato, costruito su una colata lavica discesa a picco sul mare dalla scogliera verticale alle sue spalle. Ci sono anche due bei piccoli circuiti naturali da visitare, uno immerso nel pino canario e nella laurisilva, e l’altro che serpeggia tra i cactus e la vegetazione di piante grasse e termofile, con vista panoramica sull’area di recenti eruzioni dell’isola e sull’oceano.
Conducono gli Itinerari ARIANNA MENDO Enrico Gelain Arianna Mendo nasce a Torino il 3 febbraio del '60, ma Originario di Padova, da piccolo desiderava fare l'architetto. ormai è di adozione sarda. Studi classici, laureata in lingue Studia un primo anno in Svizzera a Lugano, poi prosegue gli studi nella sua città natale, in seguito ha lavorato, per oltre dieci di architettura a Venezia. Il suo percorso di crescita personale anni, come insegnante di inglese e di italiano per stranieri. inizia a 18 anni con un forte interesse per la psicologia, con studi Per formarsi come insegnante ha seguito corsi di sviluppo personali sui meccanismi mentali ed emotivi di blocco e di ferita. personale e comunicazione e corsi di teatro apprendendo Dallo studio della psicologia e soprattutto di Jung, raggiunge la così tecniche di recitazione, improvvisazione e dizione. comprensione delle dinamiche comuni a tutta l’umanità tramite Da sempre interessata alle discipline simboliche e gli archetipi, proseguendo poi gli studi spirituali attraverso le metafisiche si diploma in Astrologia presso il CIDA, Centro discipline simboliche ed oracolari, che lo porta a diventare Italiano di Astrologia, nel 1994. Poco dopo vince il concorso conoscitore dei tarocchi ma specializzandosi nelle Rune e nell'I per i Nuovi Talenti in Astrologia e nel '97 partecipa come Ching. Dopo gli studi di architettura e gli studi personali relatrice al II° congresso Internazionale di Astrologia interiori, collabora per 7 anni con un centro di studio delle energie tenutosi a Venezia al Palazzo del Cinema. sottili nei luoghi sacri di energia, trasferendosi in Sardegna e Da allora Arianna Mendo ha svolto anche attività dedicandosi anima e corpo a queste attività, imparando la giornalistica specializzata collaborando per diverse testate e Radiestesia e la Geobiologia, di cui è co-autore di un corso di ha preso parte a diversi programmi televisivi fra cui formazione online per Erba Sacra con Arianna, l’Astrologia e i "Voyager", "Sereno Variabile", "La porta sull'infinito". principi di Archeoastronomia, per poter verificare gli allineamenti Tiene seminari e conferenze di argomento astrologico e nei templi e monumenti sacri e capirne meglio i loro culti astrali. conduce lavori di meditazione e di utilizzo delle energie Approfondisce anche la Cristalloterapia, usando i cristalli sottili per la crescita personale e la consapevolezza del sé. soprattutto per attivare e potenziare i luoghi di energia e per E' formatrice nel campo olistico e autrice di due libri: condurre le meditazioni e i rituali di gruppo, e lo Sciamanesimo "Astrologia e Meditazione" e “Tra Cielo e Terra: i luoghi Hawaiiano Huna, di cui è autore di un corso online per Erba sacri dell’energia”. E’ presente fra i ricercatori intervistati Sacra. Conduce insieme ad Arianna i gruppi nei luoghi di energia, nel documentario "Sardegna Megalite Cosmico" di Ilaria divulgando le ricerche e le conoscenze sugli antichi. Godani, vincitore di diversi premi. Operatore Olistico Formatore L.4/2013, reg. ASPIN n° OT-0447-OP-F Operatrice Olistica Formatrice L.4/2013, reg. ASPIN n° OT-0446-OP-F P.I: 02666120908
Consigli di Viaggio Clima e vestiario: Tenerife sud rimane tutto l’inverno su una media generale di 24°. Da Settembre a Novembre le temperature sono ancora da piena estate, con 32° di giorno e 26° la notte; a Dicembre stanno sui 26° di giorno e 22° di notte, mentre da Gennaio a inizio Marzo scendono sui 24°/18°, tenendo però presente che il sole raggiunge le stesse altezze del Marocco (le Canarie in effetti sono anche un po’ più a sud, all’altezza del Sahara). In estate si scalda ancora un po’, raggiungendo i 36°/28°. Le piogge quasi non esistono, essendo il clima semi-arido e molto secco. L’intera isola però, come tutte le altre isole Canarie, è molto variabile a seconda dei lati esposti di più o di meno ai venti forti e umidi, alle nuvole di transito e alle varie altitudini (la cima del Teide raggiunge i 3.700 m). Gran Canaria ha un clima quasi identico a quello di Tenerife, ma leggermente più fresco. La Palma ed El Hierro invece sono abbastanza fresche e umide. Lanzarote e Fuerteventura, non avendo monti che bloccano i venti forti e umidi, sono molto umide e ventilate. Portate abiti corti e leggeri, ma anche lunghi e leggeri da indossare ‘a cipolla’, felpe o giacche a vento leggere o medie, creme solari ed anche scialli o cappelli per riparare la testa e le spalle. Ricordatevi di portare almeno un cambio di vestiti medio/pesanti per le visite sui versanti nord e in altitudine. Preferite scarpe leggere ma adatte alle camminate su sentieri di roccia lavica. Portate ovviamente anche il necessario per il mare, come asciugamani, costumi o eventualmente cuffie per le piscine e SPA degli hotel. Lingue, prezzi, bagagli e fuso orario: Alle Canarie si parla lo spagnolo, ma anche un ottimo inglese per chi lo sa. L’italiano è ben capito, ed in genere anche gli italiani riescono a capire bene lo spagnolo senza troppi problemi. I prezzi alle Canarie sono in Euro, e circa il 30% più economici rispetto all’Italia (l’IVA è al 7%). I bagagli devono raggiungere al massimo 23 kg per quelli in stiva e 10 kg per quelli a bordo. Il fuso è di 1 ora indietro rispetto all’Italia. Info e Costi Costo Di un itinerario: Il costo giornaliero viene stabilito in base alla distanza dell’itinerario e al numero dei partecipanti, e può oscillare dai € 20 ai € 70 a persona al giorno. Dovrete invece organizzarvi autonomamente per quanto riguarda i voli o i traghetti, il noleggio delle auto, gli hotel o gli affitti di un appartamento. Se lo desiderate, per scegliere e prenotare possiamo comunque darvi il nostro supporto, garantendo anche prezzi più bassi grazie a convenzioni con agenzie e strutture. Volendo, possiamo anche guidare noi l’auto o il van senza costi aggiuntivi. iscrizioni: E’ sufficiente contattarci via e- mail, via telefono o via WhatsApp, noi ci metteremo subito in moto per soddisfare qualsiasi vostra richiesta. Contattateci sempre agli stessi recapiti per qualsiasi informazione sul viaggio, sulle destinazioni e/o sulle modalità di viaggio. Prenotazioni: Le partenze dall’Italia per le isole Canarie avvengono da Milano Malpensa, Bergamo Orio al Serio, Roma Fiumicino, Bologna o Pisa con voli diretti per l’aeroporto di Tenerife Sud (TFS), Gran Canaria (LPA), Lanzarote (ACE). Se desiderate risiedere nella località di Playa de Las Americas (consigliatissimo per i numerosissimi servizi, per i negozi a basso prezzo, per le numerose attività offerte ed i ristoranti di qualità, per le spiagge e per il clima migliore dell’isola), è importantissimo avere già prenotato un hotel o un appartamento al massimo ENTRO OTTOBRE, soprattutto se lo desiderate per il periodo delle vacanze di Natale/Capodanno, periodo di alta stagionale tanto quanto Ferragosto in Sardegna. Per prenotare IL TUO ITINERARIO PERSONALIZZATO: il Filo d’A!anna +39 335 8165504, info@ilfilodarianna.net
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