CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona

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CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
NR.9
                            MAGGIO/GIUGNO
                               2017
nr. 9 -Maggio/Giugno 2017

          CALA IL SIPARIO
            SULLE COPPE
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
nr. 9 - Maggio/Giugno 2017

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INDICE

                               Serie A La finestra sul cortile                 2      l'album dei ricordi Gli antenati del calcio                            16
                                Serie B La finestra sul cortile                3    Il giardino del vicino Calcio internazionale                             18
                                Serie B Focus sul campionato dell'Hellas       4             I grandi club Manchester City                                   19
                    Tutti sanno che Le classifiche sotto la lente              5             La Promessa Marco Asensio Willemsen                             20
                               Serie D La finestra sul cortile                 6         Fuori dal tunnel Core stability e mal di schiena                    21
                          Calcio Rosa La finestra sul cortile                  8
                                                                                                             Giocatori Fantozziani                           22
                                Rugby Terzo tempo                              9
                                                                                                 Un po’ di Curiosità dal pianeta calcio                      23
                           Due pedali Giro d'Italia 2017                       10              leggerezza La foto del mese                                   24
                                Basket Sotto canestro                          11                            Viste in curva/
                                                                                                                                                             25
                                                                                                             Marianna Gautieri
                             La storia La favola del Verona                    12
                                                                                           Poesia e risate Gol e Visti da Rima                               26
                             Il Bidone Javier Saviola                          14
                         La Bandiera Domenico Penzo                            15                    Giochi Crucipuzzle                                      27

                                                                                                        MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 1
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
LE PAGELLE DI FINE STAGIONE
ATALANTA SORPRENDENTE, INTER
IMBARAZZANTE
ATALANTA – Non sarà il Leicester, ma                sesto titolo consecutivo. Bastano le cifre a rac-   parzialmen-
la Dea orobica ha messo insieme un super            contare il predominio della Vecchia Signora:        te riscattato
campionato, valorizzando tantissimi giovani.        75 reti all'attivo, 26 al passivo. Super. Voto 9    dall'ottimo finale.
Bastano i nomi di Conti, Caldara, Kessie e Ga-      LAZIO – Torneo da copertina, quello                 Voto 6
gliardini, ceduto a peso d'oro all'Inter già a      dell'Aquila, e non era semplice dopo un'e-          TORINO
gennaio ? Voto 9                                    state tribolata, ricordate il caso Bielsa? “Inza-   Torneo strano quello dei
BOLOGNA – Ci si aspettava qualcosa di               ghino” invece ci ha messo un po' ma poi la          granata, forse la squadra
più dai felsinei, che salvo qualche guizzo si       sua squadra ha cominciato a volare, logica          più indecifrabile dell'intero
sono resi protagonisti di un campionato ano-        conseguenza la qualificazione alla prossima         campionato, capace di bloccare
nimo. Bene ha fatto la società a confermare         Europa League. Voto 7                               la Juve e di prenderne, una
Donadoni, ma per sperare in qualcosa di me-         MILAN – Sufficienza stretta per la squadra          settimana dopo, 5 dal Napoli. L'efficacia
glio urgono rinforzi. Voto 5,5                      di Montella, comunque brava ad agganciare           dell'attacco (Belotti in primis ma anche Iago
CAGLIARI – Bene o male stiamo parlan-               la prossima Europa League nonostante una            Falque e Ljajic) andava sfruttato meglio.
do di una neopromossa, ed allora l'aver con-        rosa non certo da copertina. Certo, i tempi di      Voto 6
quistato la salvezza senza dannarsi troppo          Gullit e Van Basten sono lontani anni luce.         SAMPDORIA – Quel maestro di calcio
l'anima è comunque risultato da apprezzare.         Voto 6                                              che è Marco Giampaolo ci ha messo un po'
Da oscar il rilancio di Borriello ed il lancio di   NAPOLI – Grande campionato, quello del              ma alla fine i blucerchiati giocavano a me-
qualche giovane promettente, Barella in pri-        Napoli, in barba alla cessione, con annesse         moria, mostrando meccanismi oliati e con-
mis. Voto 6,5                                       polemiche di Higuain. Sarri è stato bravis-         solidati. Due le perle: le vittorie in entrambi
CROTONE – Gli uomini di Nicola hanno                simo a costruire un meccanismo nel quale            i derby e la valorizzazione di Schick. Voto 7
giocato un finale travolgente, acciuffando          ogni ingranaggio è oliato alla perfezione e a       UDINESE – Campionato di medio cabo-
una salvezza che a due mesi dal termine             valorizzare Mertens ed Insigne, nella passata       taggio per i friulani, soprattutto dopo l'arrivo
sembrava un pio desiderio. Ed invece i pi-          stagione all'ombra del “Pipita”. Voto 8             di Gigi Delneri, bravo a dare fisionomia ad
tagorici ci hanno sempre creduto, venendo           PALERMO – Stavolta il canonico tourbil-             una squadra che in avvio di campionato
premiati proprio all'ultima giornata. Voto 8        lon di allenatori non è serviti a niente; i ro-     arrancava. Peccato che quella di Pozzo sia
EMPOLI – Come rovinare tutto in 90'; i to-          sanero hanno disputato un pessimo campio-           un'autentica multinazionale, con tanti, trop-
scani devo salutare la compagnia dopo una           nato, colpa di una rosa davvero inadatta alla       pi stranieri. Non è un caso che i tifosi mugu-
stagione anonima, che neanche gli squilli a         massima serie. Si salva solo mister Bortoluzzi      gnino, e neanche poco. Voto 6,5
Firenze e nella Milano rossonera sono riusci-       con 11 punti nelle ultime 7 partite e 2 sole
ti a salvare. Complice la sconfitta finale, sul     sconfitte. Risalire non sarà facile, alla nuova     CHIEVO, salvezza tranquilla, peccato per
campo del già retrocesso Palermo. Voto 5,5          proprietà il compito di provarci. Voto 4            il calo finale. I molossi gialloblu di fatto non
FIORENTINA – Cammino altalenante                    PESCARA – Nelle ultime due apparizio-               sono mai stati impelagati nella lotta per non
quello dei viola, incappati in qualche scon-        ni in A, gli abruzzesi erano retrocessi già a Na-   retrocedere, ed hanno blindato con largo
fitta clamorosa, vedi sconfitta casalinga con       tale, e non va bene. Per colpa di un organico       anticipo la permanenza nella massima serie.
l'Empoli, che li ha spinti fuori dalle prossime     ancor più debole di quello dello scorso anno        Grazie anche alle scelte in sede di mercato;
Coppe. Nota di merito, il lancio di Chiesa e        si è bruciato un tecnico interessante come          aver confermato per larga parte la rosa della
la definitiva valorizzazione di Bernardeschi.       Massimo Oddo. Di quanto poche fossero le            passata stagione ha pagato, e neanche poco.
Voto 5,5                                            sue colpe si è visto anche con l'arrivo di Ze-      Così come quella di affidarsi all'esperienza, il
                                                    man. Voto 4                                         Chievo era infatti la squadra dall'età media
GENOA – Una delle delusioni del campio-
                                                                                                        più alta non solo della Serie A, ma di tutti i
nato, ad un buon girone di andata ha fatto ri-      ROMA – Non era facile tenere vivo il cam-           campionati europei più importanti. Peccato
scontro un ritorno inguardabile, che ha fatto       pionato fino alla penultima giornata, i giallo-     che, una volta raggiunto il traguardo salvez-
anche temere una clamorosa retrocessione.           rossi ce l'hanno fatta. Mostrando anche un          za, i clivensi abbiano tirato i remi in barca
Voto 5                                              gioco sempre propositivo e votato all'offen-        chiudendo il campionato con le marce basse.
INTER – La grande delusione, nessuno                siva, da sempre simbolo della Roma di Spal-         Adesso l'obiettivo del nuovo direttore sporti-
dei quattro allenatori succedutisi in panchina      letti. Peccato che per arrivare al titolo manchi    vo, che non sarà come si pensava fino a pochi
(da Mancini a Vecchi) è stato in grado di siste-    sempre qualcosa. Voto 7,5                           giorni fa Stefano Marchetti, è ringiovanire
mare le cose. Rimane un mistero il perchè, in       SASSUOLO – Gli emiliani hanno paga-                 l'organico e, soprattutto, cercare un bomber
rosa ci sono comunque giocatori di valore as-       to le fatiche di Europa League, manifestazio-       che possa far coppia con Inglese, ammesso
soluto, in primis Icardi e Candreva, tra i pochi    ne nella quale sono partiti dai preliminari.        che l'attaccante di Lucera, entrato nell'orbi-
a salvarsi. Voto 4                                  Facendo una buona figura, ma sprecando              ta della Nazionale, continui a vestire i colori
JUVENTUS – Mancano le parole per                    tante, tantissime energie. Ed il dazio è stato      gialloblu. Voto 7
definire la stupenda cavalcata bianconera, al       pagato con un campionato anonimo, solo

2 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
Serie B
LA FINESTRA SUL CORTILE

MANCA POCO E IL CAMPO
AVRÀ EMESSO LE SUE SENTENZE
I
  n attesa che il palazzo scelga uno tra       girone di ritorno. Non l’ha presa bene         elogio a parte lo meritano la Ternana
  Andrea Corradino e Claudio Lotito            il Frosinone, a pari punti degli scaligeri     e il suo allenatore Fabio Liverani. Chia-
  quale successore di Abodi alla presi-        ma penalizzato dalla differenza di un          mato al capezzale di un malato ormai
denza della Lega di serie B e scongiu-         solo gol negli scontri diretti. Per l’in-      pronto per l’estrema unzione, l’ex cen-
rare così il commissariamento, il cam-         gresso dalla porta di servizio dei playoff     trocampista di Perugia e Lazio ha sapu-
po ha emesso le sue sentenze. Spal e           la squadra di Marino è comunque quel-          to rivitalizzarlo e infilare una striscia di
Verona entrano nel salotto in Serie A          la che gode di maggior credito: i nove         10 punti nelle ultime cinque partite,
dalla porta principale. Ferrara rivede la      punti che ha messo tra sé e le dirette         risultate decisive per il miracolo.
massima categoria dopo 49 anni. Lo             concorrenti Benevento e Perugia sono
ha fatto partendo dalle ceneri di un fal-      un valore reale che andrebbe premia-
limento societario che nel 2012 aveva          to. Attenzione però al Carpi, avversario
relegato il club tra i dilettanti. L’accesso   ostico e astioso soprattutto in trasferta.
alla Lega Pro tramite la fusione con una       Vedremo. Appare del tutto evidente che
piccola squadra locale, la Giacomense,         al di là degli interessi legati al business
ha segnato l’inizio della lunga risalita       dei proventi televisivi, qualcosa vada ri-
avviata con lungimiranza e program-            visto nel meccanismo del mini torneo
mazione dal patron Colombarini e dal           per la promozione. Dieci punti tra la
presidente Mattioli. Il giovane tecnico        terza e la quarta ci sembrano troppi per
Leonardo Semplici è stato insieme ad           evitare gli spareggi. Diciamo che sette
un gruppo di giocatori entusiasti e de-        potrebbero bastare. Niente playout in
terminati l’artefice del miracolo. Segno       coda. Pisa e Latina affondano insieme
che i soldi non sono tutto.                    ai debiti e alle casse esangui. A far loro
                                               compagnia è toccato a Vicenza e Tra-
Il Verona era la grande                        pani. I biancorossi parevano rigenerati
favorita della vigilia                         dall’arrivo di Vincenzo Torrente in pan-
L’inizio di stagione sembrava poter con-       china. Si è trattato però di un placebo.
fermare il pronostico. Poi la squadra ha       La pirotecnica sconfitta nel derby con il
perso brillantezza e ha rallentato. Ha sa-     Verona è stata un’autentica mazzata e
puto poi reagire e ritrovarsi nel momen-       ha decretato la fine. Da lì sono arrivati
to cruciale del campionato. Decisivi i 23      infatti altri tre ko. Proprio quando gusta-
gol di un bomber di razza come Pazzini,        va una salvezza dal sapore d’impresa, il
ma grande merito va attribuito anche a         Trapani di Calori è letteralmente crol-
Fabio Pecchia capace di trovare equili-        lato inanellando quattro batoste nelle
brio e solidità nella fase più delicata del    ultime cinque gare della stagione. Un

                                                                                             MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 3
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
Serie B
FOCUS SUL CAMPIONATO DELL'HELLAS

IL VERONA
È TORNATO A CASA
S
         embrava poter essere la marcia trionfale           collocazione di propri alfieri, ma era solo grazie ai
         dell’Aida il campionato del Verona. In effetti     gol a raffica di Pazzini che si salvava dal naufragio.
         per i primi due mesi della stagione così è         Seppur balbettando, il Verona si laureava campio-
stato. Partita con i favori del pronostico in virtù di un   ne d’inverno. Individuate le lacune, Filippo Fusco
organico di prim’ordine impreziosito da due pedine          pescava nelle reti del mercato invernale due pre-
di categoria superiore quali Pazzini, e Romulo e da         ziosi rinforzi: Bruno Zuculini, un nerboruto spacca-
innesti di qualità come Fossati e Bessa, la squadra         legna in mezzo al campo, e Alex Ferrari, duttile e
di Fabio Pecchia è scattata fuori dai blocchi a razzo.      valido giovane difensore. L’av-
Il Verona della prima parte della stagione sapeva           vio del girone di ritorno fu
vincere e soprattutto convincere offrendo sprazzi di        tuttavia un mezzo disastro;
calcio a dir poco spumeggiante. L’altisonante suc-          scialbe prestazioni segnate
cesso di La Spezia ne era il momento più esaltante.         da tre sconfitte consecutive
Poi però sono venuti i clamorosi tonfi contro Nova-         in trasferta (Latina, Avellino,
ra e Cittadella (nove gol subiti in una settimana),         Frosinone) e due pareggi interni
due sconfitte pesantissime che hanno seminato               negli scontri diretti con Beneven-
dubbi e angosce. Da lì qualcosa si è inceppato, la          to e Spal mettevano il Verona fuori
squadra ha perso brillantezza e sicurezza eviden-           dalla zona promozione diretta. La piaz-              za
ziando pericolosi limiti sia in fase difensiva (troppe      rumoreggiava e a carnevale esplodeva una frago-
le amnesie) che costruttiva (una manovra spesso             rosa contestazione che non risparmiava nessuno.
stucchevole e priva della necessaria fluidità). Pec-        Nemmeno con l’arrivo della primavera, la squadra
chia cercava rimedio ruotando continuamente la              riusciva a trovare continuità. La sconfitta del 4 aprile
                                                            al Bentegodi con lo Spezia era per molti la pietra
                                                            tombale posta sui sogni di risalita. Il momento
                                                            peggiore ha però conciso con la tanto attesa svol-
                                                            ta. Un duro confronto fra uomini nello spogliatoio
                                                            e da quel giorno i gialloblu non hanno più perso.
                                                            Hanno ripreso a correre, mostrando un volto maga-
                                                            ri meno bello ma decisamente più solido. Merito in
                                                            gran parte di Fabio Pecchia, capace di ridefinire gli
                                                            assetti e dare il giusto equilibrio con un Daniel Bes-
                                                            sa messo finalmente nella condizione d’inventare
                                                            e suggerire. Con un piede nella fossa, l’Hellas rie-
                                                            mergeva e infilava la serie utile che gli spalancava
                                                            i cancelli del paradiso dopo un solo anno di purga-
                                                            torio. Gli schizofrenici ultimi cinque minuti del der-
                                                            by vinto al cardiopalma con il Vicenza rimarranno
                                                            nella storia sulle note dell’inno alla gioia. L’approdo
                                                            in serie A è la nostra Itaca. Vorremmo ora rimanerci
                                                            per un bel po’.

4 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
Tutti sanno che
LE CLASSIFICHE SOTTO LA LENTE

                                                                                                          LUNA CALANTE
                                                                                                          Sicuramente la salvezza ottenuta con largo anticipo ha condizionato il ren-
                                                                                                          dimento del Chievo nel finale di stagione, davvero poco lusinghiero dal
                                                                                                          punto di vista dei risultati. Almeno si sono visti all’opera alcuni giovani molto
                                                                                                          interessanti. I mesi di Aprile (3 punti su 15) e Maggio (2 punti su 12) sono
                                                                                                          stati quelli in cui la formazione di Maran ha ottenuto il più basso risultato, in
                                                                                                          punti, di tutta la stagione. Brillano invece i mesi di Settembre (vittorie con
                                                                                                          Udinese e Sassuolo, pareggio con Lazio e ko con Napoli), Dicembre (3 punti
                                                                                                          con Palermo e Sampdoria, 1 punto col Genoa e 0 con la Roma) ed infine
                                                                    Mese           Punti       %
                                                                                                          Febbraio (vittoria con Sassuolo e Pescara, pareggio con Udinese e sconfit-
                                                                    Agosto           3         50
                                                                                                          ta col Napoli). I 43 punti totali conquistati, abbastanza per la salvezza, sono
                                                                    Settembre        7         59
                                                                    Ottobre          8         34
                                                                                                          lontani dal valore dell’anno scorso dove i clivensi toccarono quota 50 e sono
                                                                    Novembre         3         50
                                                                                                          uno dei valori più bassi degli ultimi anni. Il minimo è stato raggiunto nel
                                                                    Dicembre         7         59
                                                                                                          2013/14 con soli 36 punti, mentre il top è stato ottenuto nella lontanssima
                                                                    Gennaio          3         25
                                                                                                          stagione 2002-03 con 55 punti.
                                                                    Febbraio         7         59
                                                                    Marzo            3         34
                                                                    Aprile           3         20
                                                                    Maggio           2         17

                                        Squadra              Età         N      ELISIR
                                        Totale campionato:   25.9       679     DI LUNGA VITA
 CLASSIFICA SQUADRE PER ETÀ GIOCATORI

                                        Frosinone            27.8       26
                                                                                Viene da pensare che a Verona si vive bene, s’invec-
                                        Trapani              27.3       31
                                                                                chia meglio e si campa più a lungo perché anche in
                                        Salernitana          27.2       25
                                                                                ambito sportivo i giocatori “gialloblu” hanno una car-
                                        Hellas Verona        27.2       25
                                                                                riera sportiva più lunga. Questa curiosità esce dal fatto
                                        Benevento            26.6       28
                                                                                che sia il Chievo che il Verona hanno l’età media più
                                        Cittadella           26.5       26
                                                                                elevata delle due categorie di appartenenza. Qual-
                                        Pisa                 26.4       32
                                                                                cuno potrà obiettare che le due squadre tendono a
                                        Spal                 26.4       30
                                                                                pescare tra gli svincolati e i fine carriera per garantirsi
                                        Cesena               26.2       29
                                                                                esperienza e ridurre al minimo il monte ingaggi. Il
                                        Spezia               26         28
                                                                                Chievo con quasi 30 anni di media, nonostante gli
                                        Ternana              26         32
                                                                                inserimenti finali di Vignato, Kiyine e Depaoli, guar-
                                        Bari                 25.9       39
                                                                                da tutti dall’alto al basso, distanziando piuttosto net-
                                        Avellino             25.7       30
                                        Vicenza              25.6       34
                                                                                tamente la Juventus (2° con 28 anni di media), ma
                                        Pro Vercelli 1892    25.4       34
                                                                                lontano anni luce dalla Lazio che con 24,9 anni è la
                                        Carpi                25.3       33
                                                                                squadra più giovane del campionato di serie A. In se-
                                        Virtus Entella       25.2       32
                                                                                rie B c’è un maggior equilibrio, ma Frosinone, Trapani
                                        Perugia              25         35
                                                                                ed Hellas con 27,3 anni capeggiano la classifica delle
                                        Novara               25         36
                                                                                squadre con più “vecchietti” in rosa. Ferdinando Cop-
                                        Ascoli               25         27
                                                                                pola, 0 partite giocate e prossimo ai 40 anni, è il “non-
                                        Latina               24.8       35      netto” della squadra, mentre a ruota segue lo svinco-
                                        Brescia              24.5       32      lato Enzo Maresca (37 anni). A precedere Pazzini (33
                                                                                anni), troviamo l’altro attaccante Troianello (34 anni).

                                                                                                                                              www.football.it

                                                                                                                                        MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 5
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
Serie D
LA FINESTRA SUL CORTILE

 IL VIGASIO SALUTA LA CATEGORIA
 VIRTUS VECOMP AD UN PASSO DAL SUCCESSO NEI PLAYOFF

  C
          i eravamo lasciati un mese fa con alcuni verdetti,        la truppa di Zironelli sia uscita troppo presto dalla corsa allo
          ci ritroviamo a bocce ferme, nel momento perfetto         scudetto; i veneti erano inseriti nel gruppo A, con Cuneo e
          per riepilogare quanto accaduto in un campionato          Monza. Prima hanno battuto i piemontesi per 2-1, reti di
  davvero appassionante. Il Mestre torna in Lega Pro dopo 14        Sottovia e Bussi, poi hanno ceduto ai brianzoli per 3-1, no-
  anni, giusto premio ad una cavalcata solitaria. Peccato che       nostante l'iniziale vantaggio del solito Sottovia.

Playoff                           e Bollini. Nella finalissima la   terminati senza lo straccio di      bardato con 33 e alla difesa
Hanno invece strappato il         Virtus Vecomp ha sfiorato la      una rete, hanno dovuto salu-        del Mestre con 34. Il titolo di
ticket per la post season         vittoria: passati in vantaggio    tare la categoria. Non un lieto     “Pichichi” è del triestino Fran-
Triestina,    Campodarsego,       dopo appena 8' con Scianca-       fine per la favola biancocele-      ca; per lui 23 centri, uno in
Virtus Vecomp ed Abano, in        lepore, gli uomini di Fresco      ste, scivolata nella categoria      più di Lauria del Campodar-
rigoroso ordine di classifica.    sembravano poter condurre         inferiore complice un fina-         sego. Terzo gradino del podio
Nelle semifinali gli alabardati   in porto il blitz ed invece in    le davvero da dimenticare.          per Sottovia, del Mestre.
hanno impattato al “Rocco”        pieno recupero ecco il bersa-     Adesso l'obbligo è uno solo,
con l'Abano guadagnando           glio di Sini che porta le squa-   lottare per tornare in Serie D.
il pass per la finale grazie al   dre ai supplementari. Nei 30'
miglior piazzamento in cam-       di extra-time il punteggio        Le Stats finali
pionato, mentre la Virtus ha      non cambia più ed alla fine       Del Mestre l'attacco più proli-
compiuto un autentico capo-       ad esultare sono gli alabar-      fico, con ben 73 reti all'attivo,
lavoro espugnando il terreno      dati.                             10 in più della Triestina se-
del Campodarsego per 2-0,                                           conda nella relativa classifica.
punteggio interamente ma-         Playout                           Terzo gradino per il Campo-
turato nei supplementari. Al      Retrocesse senza appello          darsego, a 55. Il reparto arre-
111' grazie a Mensah, al 123'     Carenipievigina e Vigontina,      trato meno perforato è stato
a N'Ze. Un partita a dir poco     rimanevano da assegnare           invece quello della Virtus          Mensah (Virtus Verona)
nervosa, soprattutto nel fina-    altri due posti, tra le forma-    Vecomp con appena 30 reti al
le con le espulsioni di Lebran    zioni terminate dal 13° al 16°    passivo, davanti a quello ala-
                                  posto. Gli accoppiamenti pre-
                                  vedevano le sfide tra Tamai e
                                  Cordenons, vinta dai padroni
                                  di casa per 1-0, e tra Calvi
                                  Noale e Vigasio. Gli uomini                                            Sono pienamente
                                  di Frutti, subentrato in corso
                                  d'opera a Cogliandro, nella
                                                                                                         d’accordo a metà
                                  trasferta di Noale hanno ven-                                             col mister.
                                  duto cara, carissima la pelle                                                   Luigi Garzja
                                                                                                              difensore del Lecce
                                  ma dopo 120' emozionanti,           Formoso (Legnago)
 Franca (Triestina)

6 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
Ti piacerà, ritornerai e dopo alcune volte sarai nostro ospite.
   Vieni a scoprire come fare, e se sei un tifoso del calcio,
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                                          MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 7
CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
Calcio Rosa
LA FINESTRA SUL CORTILE

VERONA REGINA DEL CALCIO

I
     n serie A maschile non sono tantis-     Classifica                                    crisi economica e sportiva vista la par-
     simi i derby possibili e se lo pos-                Squadra                Punti       tenza di numerose giocatrici straniere.
     sono permettere solo città come          1. Valpolicella                    71        A conti fatti, quello che poteva apparire
Milano, Roma, Torino, Genova e dal            2. Inter Milano                    69
                                                                                           come un grosso guaio per la formazio-
prossimo anno anche Verona. In campo                                                       ne veronese si è invece dimostrato alla
                                              3. San Bonifacio                   54
femminile questa opportunità è un’e-                                                       fine un grosso affare. La AGSM ha infat-
                                              4. Meda                            42
sclusiva ancora della sola città di Verona                                                 ti raggiunto questo pregevole risultato
                                              5. Orobica                         40
che nella prossima stagione avrà due                                                       con la squadra più giovane del campio-
                                              6. Trento Clarentia                38
squadre nella massima serie, la conso-                                                     nato, ha messo in bella mostra un sacco
                                              7. Fortitudo Mozzecane             37        di giovani promettenti calciatrici ed ha
lidata AGSM Verona e la neo promossa
                                              8. Unterland Damen                 37        posto le basi per costruire una grande
Valpolicella. La città scaligera, senza
                                              9. Azalee                         37         squadra per la prossima stagione. Il
distinzione tra maschile e femminile è
la vera capitale del calcio. Complimenti      10. Riozzese                      30         salto di qualità della squadra dovrà es-
al Valpolicella che approda alla serie A      11. Milan                         24         sere nelle partite in trasferta visto che
per la seconda volta nella sua storia, ma     12. Trento Azzurra                19         in via Sogare il ruolino di marcia è stato
questa volta con ambizioni ed idee mol-       13. Vicenza                       13         perfetto, avendo vinto 10 gare su 11 e
to più chiare e con il dichiarato intento     14. Sudtirol                       0         perdendo solo contro la neo-scudettata
di rimanerci, anche perché il grande                                                       Fiorentina. Cinque sconfitte in tutto il
risultato ottenuto è arrivato all’ultima     ter Milano, formazione dal grandissi- campionato, di cui due solo nel 2017,
giornata dopo un lunghissimo t e s t a       mo potenziale economico e sportivo. due contro il “monstre viola” ed una
a testa con l’In-                                          AGSM SUL PODIO a testa con Brescia, Mozzanica e Res
                                                                Il Verona è una squa- Roma.
                                                                  dra dalle sette vite,
                                                                   Come volevasi di- Classifica
                                                                    mostrare, ancora                  Squadra              Punti
                                                                    una volta la squa- Fiorentina                           63
                                                                    dra di Longega Brescia                                  55
                                                                     ha disputato un Verona                                 45
                                                                     lusinghiero cam- Mozzanica                             44
                                                                     pionato, piazzan- Roma Res                             35
                                                                     dosi al 3° posto Tavagnacco                            33
                                                                      della classifica Cuneo                                26
                                                                       generale, no- San Zaccaria                           21
                                                                        nostante tante Como                                 19
                                                                         malelingue Chieti                                  15
                                                                           v e d e s s e - Luserna                          14
                                                                           ro l’undici
                                                                                           Jesina                            9
                                                                           gialloblù in

8 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
Rugby
TERZO TEMPO

SFUMA IL SOGNO
DEL VERONA RUGBY
MA IL FUTURO E’ ROSEO
A
           nche i sogni hanno un inizio e   nel finale ha ceduto alla maggior fre-        stata una battaglia e probabilmente sor-
           una fine. Quello del Rugby Ve-   schezza e forza atletica dei toscani che      presi dall'animus pugnandi dei toscani.
           rona è durato lo spazio di una   così incassavano il primo round con il        Una pesante sconfitta che però non scal-
settimana, ma si è trattato di una favola   punteggio di 21-14. Un risultato che          fisce minimamente quanto la squadra
che tutto l'ambiente della palla ovale      lasciava l'amaro in bocca per l'evolversi     veronese ha fatto in questa stagione.
scaligera ha vissuto con grande empatia     degli eventi, ma altrettanta soddisfa-        Non va dimenticato che aver centrato il
ed entusiasmo. Come temuto, i Medicei       zione per aver giocato alla pari con una      traguardo playoff per l'Eccellenza è sta-
Firenze si sono dimostrati formazione       formazione di alto profilo sia tecnico che    to un grande risultato, conquistato con
di levatura superiore, pronta a giocarsi    fisico. Tutt'altra storia nel retour match    i denti e grande merito perché arrivato
le proprie ambizioni di promozione al       di Firenze dove i Medicei hanno impo-         a spese di una formazione forte e com-
salotto dell'Eccellenza. Verona, ha fatto   sto sin dalle prime battute la propria        petitiva come il Colorno. Si può quindi
quello che ha potuto; soprattutto nel       schiacciante superiorità senza lasciare       guardare con fiducia al prossimo futuro
match di andata, sul campo amico di         scampo a Verona travolta nel gioco e nel      della palla ovale sulle rive dell'Adige. Il
Parona, ha messo alla frusta i più quo-     severo punteggio finale di 69-10. Feroci      Verona Rugby gode di ottima salute, il
tati avversari e ha sfiorato la clamorosa   nei punti di incontro, esplosivi nei plac-    presidente Raffaella Vittadello ha idee
impresa al termine di un confronto,         caggi, reattivi e implacabili sui palloni     molto chiare e ha in agenda program-
duro, aspro, e trascorso sul filo dell'e-   vaganti, imbattibili nell’uno contro uno,     mi ambiziosi già definiti e pianificati. Il
quilibrio. Di fronte ad un numeroso e       velocissimi nelle accelerazioni, spietati     prossimo anno avrà un suo stadio tutto
caloroso pubblico, a dieci minuti dalla     nel punire ogni errore ed incertezza, i       nuovo. Viste le premesse, il sodalizio
fine il quindici di coach Zanichelli con-   gigliati hanno annichilito i ragazzi vero-    non può che continuare a crescere. E noi
duceva infatti 14 a 13 in virtù di una      nesi, apparsi troppo tesi, troppo provati     a sostenerlo. Arrivederci alla prossima
prova gagliarda e coraggiosa. Soltanto      da una stagione lunga in cui ogni gara è      stagione.

                                                                                         MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 9
Due pedali
GIRO D'ITALIA 2017

SPECIALE GIRO D’ITALIA 2017
TRIONFO DI TOM DUMOULIN,
IL VERONESE FORMOLO CHIUDE DECIMO
L’
             edizione centenaria del Giro d’Italia, ribat-    nella successiva crono individuale di 40km
             tezzata con l’hashtag #Giro100 sui social,       (Foligno – Montefalco), letteralmente
             passerà alla storia per essere la prima          dominata dall’olandese. Quel giorno
conclusasi con la vittoria di un ciclista olandese, Tom       Tom rifilò 2’07” a Nibali, 2’42” a Pinot
Dumoulin. I Paesi Bassi non si erano mai spinti sul           e 2’53” a Quintana volando in testa
gradino più alto del podio. Finora il miglior risultato       alla corsa.
era stato il secondo posto centrato da Erik Breukink nel      Terza settimana (le Alpi): la 16^
1988. Ma parliamo di un Giro memorabile anche per             tappa (Bormio – Rovetta), frazione
l’equilibrio che lo ha caratterizzato: i primi cinque della   regina di questa edizione, con Mor-
generale racchiusi in meno di 2’ con Nairo Quintana           tirolo, Stelvio e Umbrail Pass, è sta-
secondo a 31”, Vincenzo Nibali terzo a 40”, Thibaut Pi-       ta la più complicata per Dumoulin
not quarto a 1’17” e Ilnur Zakarin quinto a 1’56”. Come       andato in crisi per un problema in-
si è arrivati all’epilogo di Milano dopo tre settimane di     testinale e staccato da tutti i principali
corsa?                                                        rivali. Anche nei giorni successivi Tom
Prima settimana (lo studio): sette giorni sviluppati          non è apparso brillantissimo perdendo
fra Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia con 4 arrivi ap-     secondi preziosi in ogni tappa, ma il suo
pannaggio dei velocisti. La tappa più interessante è          merito è stato quello di non affondare
stata però la quarta con traguardo posto sull’Etna. Vit-      mai conscio del fatto che l’ultima crono
toria di Polanc e primato generale al lussemburghese          lo avrebbe potuto riportare in rosa come
Jungels capace di rimanere in rosa per 5 giorni. Chiu-        poi si è puntualmente verificato.
derà poi ottavo vincendo la classifica dei giovani.           Il Giro di Formolo: anche Verona ha fatto
Seconda settimana (Dumoulin): dopo l’innocua                  parlare di sé al Giro 100 grazie a Davide
Molfetta – Peschici, la nona e decima tappa hanno             Formolo, detto “roccia”. Il 24enne origi-
fatto da spartiacque al Giro. L’arrivo al Blockhaus del       nario di Negrar, ha chiuso al decimo posto
14 Maggio aprì scenari di gloria per Quintana; lo sca-        della classifica generale, terzo italiano alle
latore colombiano staccò tutti indossando il simbolo          spalle di Nibali e Pozzovivo! Un grandissi-
rosa del primato, subito perso a favore di Dumoulin           mo risultato per il corridore della Cannonda-
                                                              le-Drapac che curiosamente si era piazzato 31esi-
                                                              mo in entrambi i precedenti Giri disputati (2015
                                                              e 2016).
                                                              Formolo, sesto nella tappa regina Rovetta - Bor-
                                                              mio, si è anche tolto la soddisfazione di salire sul
                                                              gradino più basso del podio della classifica dei gio-
                                                              vani contraddistinta dalla maglia bianca. La vittoria
                                                              è andata al lussemburghese Jungels - che ha gua-
                                                              dagnato nelle crono – davanti al britannico Yates e
                                                              Formolo, rispettivamente ottavi, noni e decimi in
                                                              generale.

               Stazione di Servizio                                                   VERONA - Piazzale Porta Nuova, 3
                                                                                            Tel. 045 8032033
                                                                                         VERONA - Corso Milano, 108
                                                                                             Tel. 045 578048

                                                                                    VERONA - Via Francesco Torbido, 25/a
                                                                                              Tel. 045 8031736

                                                                             SAN GIOVANNI LUPATOTO - Via Monte Pastello, 15/a
                                                                                            Tel. 045 8751773

10 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
Basket
                                                                      SOTTO CANESTRO
                                                                      IN QUATTRO SI CONTENDONO LA PROMOZIONE
                                                                      TEMPO DI BILANCI
                                                                      PER LA TEZENIS VERONA
                                                                                                                                                                             innesto mirato e la conferma di Luca Dal-
                                                                                                                                                                             monte il futuro può davvero sorridere alla
                                                                                                                                                                             Tezenis.
                                                                                                                                                                             Le “Stats”
                                                                                                                                                                             I saluti con qualche numero, stavolta facen-
                                                                                                                                                                             do riferimento alle statistiche individuali,
                                                                                                                                                                             partendo dal girone Est: Adam Terrel Smith
                                                                                                                                                                             di Roseto con i suoi 24,7 punti di media è
                                                                                                                                                                             stato il miglior realizzatore, Laen Reynolds
                                                                                                                                                                             della retrocessa Recanati il miglior rimbal-
                                                                                                                                                                             zista (12.8), Yankiel Moreno di Ferrara il mi-

                                                                      S
                                                                               ono rimaste in quattro al termi-         le residue energie fisiche e mentali, man-           glior “smazzatore” di assist (6.2 a partita).
                                                                               ne di una stagione massacrante           dando i veneti alla tripla sfida con Ravenna         Nell'Ovest i 20,4 del biellese Jazzmar Fer-
                                                                               a contendersi l'unico passaporto         con la spia della riserva accesa. Si è visto         guson gli valgono il titolo di miglior realiz-
                                                                      per l'olimpo della nostra pallacanestro, la       benissimo, nonostante la voglia di lottare           zatore, Mike Hall, anche lui di Biella, è stato
                                                                      Serie A1. Si tratta delle due “cugine” di Bo-     in ogni sfida, è arrivata puntuale l'elimina-        il miglior rimbalzista (13.1), John Brown,
                                                                      logna, Virtus e Fortitudo, di Trieste e della     zione. Che però non deve far dimenticare             della Virtus Roma, quello che ha regalato
                                                                      sorprendente Ravenna che nei quarti di            quanto di buono è stato fatto. Già perchè            più assist ai compagni (4.4).
                                                                      finale ha eliminato la Tezenis Verona. Da         dopo il pessimo avvio, culminato con l'eso-
                                                                      notare che le ultime squadre rimaste in liz-      nero di Fabrizio Frates, la rotta si è invertita.
                                                                      za arrivano dallo stesso raggruppamento,          Con Luca Dalmonte, in passato secondo di
                                                                      a testimonianza dello squilibrio di valori        Pianigiani alla guida della nostra naziona-
Ringraziamo la Scaligera Basket per la gentile fornitura della foto

                                                                      esistente tra i due gironi, lo si è visto anche   le, è partita una rimonta pazzesca che ha
                                                                      dall'eliminazione della prima del girone          regalato la grande soddisfazione di aggan-
                                                                      Ovest, Biella, già al primo turno, da parte di    ciare i playoff, sia pure dall'ottavo posto,
                                                                      una scatenata Scaligera Basket, capace di         l'ultimo utile per agganciare la giostra pro-
                                                                      ribaltare le due sconfitte iniziali espugnan-     mozione. Il nuovo tecnico si è dimostrato il
                                                                      do il parquet biellese nella decisiva gara 5.     perfetto architetto per costruire un gruppo
                                                                                                                        affiatato, regalando a tutti gli effettivi auto-
                                                                      La stagione della Tezenis                         stima e sicurezza nei propri mezzi. Questa
                                                                      Una serie, quella con la capolista del gi-        deve essere la stagione sulla quale basare
                                                                      rone Ovest, e finalista di Coppa Italia, a        un programma che, nel giro di pochi anni,
                                                                      doppia faccia per la Tezenis. Da una parte        riporti Verona nell'olimpo del basket italia-
                                                                      ha regalato agli uomini di Dalmonte una           no; le premesse ci sono tutte, a partite da
                                                                      impresa che rimarrà scolpita nella storia         un pubblico straordinario e da un roster di
                                                                      della Scaligera, dall'altra ha prosciugato        tutto rispetto per la categoria. Con qualche

                                                                                                                                                                            MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 11
La storia
LA FAVOLA DEL VERONA

                                                                        LE NOVE
                                                                        SINFONIE
                                                                        DIARIO DI NOVE
                                                                        PROMOZIONI
                                                                        IN SERIE A
  Pecchia (2016/17)

C
        on la notte di Cesena il Verona ha           1967-68                                                Cadè parte bene, ma poi qualcosa s’inceppa
        composto la nona sinfonia. Tante             Saverio Garonzi ha rilevato la società che non         ed entra in crisi. All’indomani della sconfitta
        sono infatti le promozioni in serie A        riesce a risalire dalla serie cadetta. Il presiden-    di Novara, con la squadra al secondo posto in
centrate dai gialloblù nello loro lunga storia.      te affida la panchina al direttore tecnico Nils        classifica, il presidente esonera il tecnico ber-
                                                     Liedohlm coadiuvato da Ugo Pozzan. Il colpo            gamasco e affida la guida tecnica al suo vice
1956-57                                              di scena arriva alla trentasettesima giornata.         Luigi Mascalaito. La promozione arriva nel
Il presidente Chiampan ha passato la mano            Il Bari agguanta la zona promozione, l’Hellas          drammatico spareggio di Terni contro il Catan-
e ceduto il testimone a Giorgio Mondadori,           si divide la posta con il Lecco, ma subisce la         zaro di Di Marzio. Un gol di Roberto Mazzanti,
figlio di Arnoldo ed erede dell’impero edito-        squalifica del campo dopo il lancio in campo           un vero pezzo di magia, mette fine al purga-
riale che ha sede in Borgo Venezia. La squadra       di una bottiglietta, che colpisce all’occhio il ter-   torio. Si racconta che il presidente Saverio Ga-
guidata in panchina da Angelo Piccioli è pro-        zino lariano Fracca, che per questo infortunio         ronzi, nello spogliatoio, sostituisca lo champa-
tagonista di un’ottima partenza che la vede          dovrà dire addio alla carriera. La classifica a tre    gne con l’aranciata facendo sperimentare, per
restare imbattuta nelle prime sette giornate. I      giornate dal termine sembra condannare il              punizione, il “bagno San. Pellegrino”. Gian-
gialloblù si presentano all’ultima giornata con      Verona che ottiene la promozione battendo il           franco Zigoni, l’idolo della tifoseria, è il miglior
43 punti, uno di margine sul Catania, e due          Bari fuori casa nella penultima giornata e gra-        marcatore con 9 reti.
sulla coppia Brescia e Alessandria. Nell’ultima      zie alla vittoria per 1-0 all’epilogo in trasferta
giornata si sfiora l’infarto. Il Como va in van-     a Padova, mentre i galletti pugliesi impattano
taggio con “Pinella” Baldini, abbonato al gol        a Perugia. Capitanata da Giancarlo Savoia,
contro il Verona. Bassetti risolve la situazione     la squadra ha nel duo delle meraviglie Italo
al 17° della ripresa concretizzando di testa il      Bonatti e Gianni Bui una meravigliosa coppia
cross di Galassini dopo aver dribblato, uno          d’attacco. Sergio Maddè ed Emiliano Mascetti
dietro l’altro, tre avversari. Il pareggio 1-1- di   sono i due giovani che negli anni a venire di-
Como sancisce la prima storica promozione            verranno due bandiere dell’Hellas. Nonostan-
in serie A del club scaligero visto che il Cata-     te la promozione Nils Liedohlm farà le valigie
nia perde a Modena. Questi i magnifici un-           e al suo posto tornerà, Giancarlo Cadè.
dici dell’impresa: Ghizzardi, Donzelli, Begalli,
Frasi, Cardano, Stefanini, Galassini, Ghiandi,       1974-1975
Maccacaro, Bertucco, Bassetti, guidati da An-        Retrocesso per la famigerata telefonata di
gelo Piccioli, secondo, con 225 presenze solo        Garonzi al suo ex pupillo Clerici, il Verona af-
a Osvaldo Bagnoli.                                   fronta il campionato da favorita. La squadra di

                                                                                           Steril Verona s.r.l.
                                                                                              Via San Giuseppe n° 31 ,
                                                                                               37060 Erbè -VR- Italy
                                                                                               tel. 0039 045 6670006

12 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
La storia
LA FAVOLA DEL VERONA
1981-82                                                                                                  capace di guidare la scalata dalla serie C. L’Hel-
L’era Garonzi si conclude con la retrocessione                                                           las chiude al secondo posto con 82 punti alle
del 1979. La società è stata rilevata da una cor-                                                        spalle del
data di imprenditori locali, guidati da Tino Gui-                                                        Sassuolo e davanti al Livorno. Daniele Cacia è
dotti. Dopo tredici anni di buio, il Verona torna                                                        il capocannoniere del campionato con 24 gol.
a vedere la luce. Alla guida della squadra è ar-
rivato Osvaldo Bagnoli, che ha lasciato il Cese-                                                         2016-2017
na dopo averlo riportato in serie A. L’avvio non                                                         Storia di questi giorni. Dopo una sola stagione
è entusiasmante, ma pian piano la squadra                                                                Verona riconquista la serie A a Cesena, dove
ingrana la marcia, recupera e, trascinata dai                                                            27 anni prima Osvaldo Bagnoli aveva chiuso
gol di Nico Penzo e Mauro Gibellini, conquista                                                           un ciclo epico con un’amara retrocessione. Fa-
la quarta promozione arrivando per la prima                                                              bio Pecchia ottiene il secondo posto alle spalle
volta in vetta alla serie B con 48 punti. Dietro,                                                        della Spal a pari punti con il Frosinone, ma in
ad un solo punto, Sampdoria e Pisa.                                                                      vantaggio sui ciociari per una miglior differen-
                                                                                                         za reti negli scontri diretti. Giampaolo Pazzini
1990-91                                                                                                  è il capocannoniere del torneo con 23 reti.
Gli anni d’oro dello scudetto e delle notti euro-
pee si chiudono con la retrocessione del 1990.
La società è allo sbando e vive i giorni nefasti    le ceneri del tribunale. Tuttavia la serie A dura
del fallimento. Nonostante ciò, Eugenio Fa-         appena una stagione. Vi si fa ritorno nel 1996
scetti firma un’autentica impresa centrando il      quando sulla panchina dell'Hellas arriva Atti-
secondo posto alle spalle dello stupefacente        lio Perotti. Dopo una straordinaria cavalcata
Foggia di Zeman. La forza della squadra sta         i gialloblu conquistano il secondo posto e
nella difesa, la meno battuta del campionato,       strappano il biglietto per la massima serie.
e in un gruppo di uomini che danno tutto per        Salgono in cattedra l’enfant du pays Damiano
la maglia e che nell’esperienza di Piero Fanna      Tommasi e il bomber Totò De Vitis, autore di
hanno il leader.                                    13 reti.
1995-1996                                           1998-1999
La famiglia Mazzi ha assunto la proprietà dal-      Giambattista Pastorello centra la risa-
                                                    lita al primo tentativo da presidente.
                                                    In panchina ha puntato su Cesare
                                                    Prandelli. La scelta è azzeccatissi-
                                                    ma. La squadra vola e regala spet-
                                                    tacolo. Il Verona mette insieme una
                                                    striscia di 8 vittorie di fila tra la sesta
                                                    e la tredicesima giornata, stabilendo
                                                    un record. Vince il campionato con un
                                                    punto di vantaggio sul Torino. Fabrizio
                                                    Cammarata è il marcatore più prolifico con
                                                    15 reti.
                                                    2012-2013
                                                    Dopo undici anni d’inferno, aggravati dall’on-
                                                    ta della serie C, il presidente Maurizio Setti
                                                    riporta il Verona in massima serie. L’artefice
                                                    della risalita è il tecnico Andrea Mandorlini,

                                                                                                              www.football.it

                                                                                                        MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 13
JAVIER SAVIOLA
        DA “NUOVO MARADONA”
        A COMPARSA SCALIGERA
        PER IL “CONEJO” SOLO 15 PRESENZE ED UNA
        RETE CON L'HELLAS

        E
                 state 2001, il Barcellona vive un periodo diffi-         e 4 reti) con la “blanca” casacca Real dove non vede
                 cile, gli olandesi (Kluivert ed i fratelli De Boer,      quasi mai il campo, a sancire una carriera da compar-
                 Overmars) sono in ribasso, Rivaldo è altalenan-          sa, ancor più amara per uno che a 18 anni sembrava
        te e la generazione dei Puyol e degli Xavi è ancora agli          un predestinato. Unica luce, in Portogallo, a Lisbona
        albori della carriera. Ed allora la società catalana deci-        dove il “coniglio” ricomincia dar segni di vita, infilando
             de di guardare al futuro, lo fa puntando su un ra-           24 reti in 69 partite, non tante, ma neanche pochissi-
               gazzino di appena 20 anni. Ha strani incisivi, lo          me. Poi comparsate a Malaga, in Grecia con la casacca
                chiamano “Conejo” (il coniglio) per quello, ma            dell'Olympiakos prime di finire nel Bel Paese.
                ha talento da vendere. Al mondiale Under 19 ha            Verona, male
                         segnato 11 reti in 6 partite, trascinando        A lui pensa la società scaligera, c'è da sostituire il fu-
                                l'“Albiceleste” al titolo. Si chiama      nambolo Iturbe, venduto a peso d'oro alla Roma. Serve
                                        Javier Saviola, sembra            un giocatore rapido, bravo ad inserirsi negli spazi aperti
                                                avere le stimmate         dalle spallate di Luca Toni. Identikit che porta il Verona
                                                   del fuoriclasse ed     a scegliere proprio il “Conejo”. Scelta sbagliata, concet-
                                                     il “Barca” lo ve-    tualmente sbagliata; il nostro più che un esterno d'attac-
                                                      ste di “Blaugra-    co, perfetto per il tridente offensivo di Mandorlini è una
                                                     na”. La stampa       seconda punta, bravo in area e dal discreto fiuto del gol.
                                                   lo ribattezza el pi-   Ruolo non contemplato nello schieramento del tecnico
                                    bito, in riferimento al Pibe de       scaligero, un integralista del 4-3-3. Ed i risultati sui verdi
                                     oro, lo stesso Maradona lo in-       manti erbosi di tutta Italia si vedono, anzi non si vedo-
                                     dica come suo erede. I primi         no. Mandorlini non lo schiera quasi mai, e quando lo
                                        tre anni in Catalogna sono        fa ne riceve in cambio un rendimento insufficiente. Alla
                                        buoni, il “puntero” argen-        fine per l'argentino appena 15 presenze, con lo straccio
                                         tino segna 44 reti nella         di una rete, all'Atalanta oltre a quella segnata durante
                                           Liga ma non esplode            il match di Coppa Italia, contro il Perugia, su rigore, che
                                            definitivamente. Ed           consente ai gialloblu di passare al turno successivo del-
                                              arriva la bocciatura,       la competizione. La rete contro l’Atalanta rimane l'unica
                                              netta ed inequivoca-        sua prodezza nel nostro campionato; poco, troppo poco
                                              bile; ha le sembianze       per uno che a 20 anni veniva etichettato come l'erede
                                              di un prestito, al Mo-      di Diego Armando Maradona e che, comunque, vanta
                                              naco. Di lì inizia il suo   ben 40 presenze con la nazionale argentina, la mitica
                                               personale giro del         “Albiceleste” nella quale ha realizzato anche 11 reti.
                                               mondo, manco fosse
                                                il sir Phileas Fogg
                                                de “Il giro del mon-
                                                do in 90 giorni”
                                              Unico lampo,
                                              Lisbona
                                                                                "Ho speso molti soldi in droghe,
                                            Monaco, Siviglia, Bar-                        alcol e donne...
                                          cellona, addirittura una               tutti gli altri li ho sperperati".
                                            stagione (17 presenze
                                                                                                    George Best

14 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
DOMENICO PENZO
CENTRAVANTI VERO, PER LUI 29 RETI
IN DUE STAGIONI CON L'HELLAS
“LA COPPA ITALIA RESTA IL VERO RIMPIANTO
DEI MIEI DUE ANNI CON L'HELLAS”

V
           eneziano di nascita, ma ormai veronese d'adozione,         fine saranno 14 i centri “griffati” Penzo. E non è finita qua....
           nella città di Giulietta e Romeo si è stabilito ed è uno
           degli animatori della “Asd Ex Calciatori Hellas Verona     Quella cavalcata in Coppa Italia
Onlus”, Domenico, ma per tutti “Nico” è stato il primo numero 9       “Nico” si conferma, eccome, anche al piano superiore, pren-
del Verona che poi conquistò lo scudetto più stupefacente nel-        dendosi la rivincita su quella massima serie che lo aveva re-
la storia del nostro calcio, una specie di Leicester ante litteram.   spinto troppo in fretta. In estate arrivano alla corte dell'Hellas
Prototipo perfetto del classico centravanti di altri tempi, forte     giocatori di grande talento come Marangon, Spinosi, Volpati,
                        fisicamente ed imbattibile di testa, doti     Sacchetti, Dirceu, Fanna e Zmuda che vanno a rinforzare un
                              che univa ad una generosità fuori       telaio già rodato ed organizzato e che fanno degli scaligeri la
                                dal normale, connubio difficile da    grande rivelazione del campionato. Penzo è l'indiscusso cen-
                                trovare in una punta centrale. Pen-   travanti titolare e fa stropicciare gli occhi ai suoi tifosi, segnando
                               zo, il “venessian”, ebbe con il pub-   tanto, di testa e con i piedi. Alla fine sigla 15 reti, classificandosi
                               blico del “Bentegodi” un feeling       secondo nella classifica dei marcatori, dietro solo allo juventi-
                              incredibile, che lo portò a vivere in   no Michel Platini. E’ l'annata decisamente migliore della sua
                              gialloblu le sue stagioni migliori.     carriera. Penzo è grande protagonista anche nella cavalcata in
                                                                      Coppa Italia, suo il gol al “Meazza” che al 90’ elimina il Milan
                          Al primo anno è subito                      nei quarti e spinge l'Hellas in semifinale con il Toro. Una corsa
                            promozione                                forsennata che si interrompe solo nella finale contro la Juven-
                            A Verona arriva nell'estate del 1981;     tus, nella quale Penzo sigilla il 2-0 dell'andata, poi vanificato
                            ha già 28 anni ed il suo ruolo sem-       a Torino, all’ultimo minuto dei supplementari, dalla rimonta
                            bra ormai quello del classico attac-      bianconera.
                           cante di categoria, cadetta. Fino a
                           quel momento ha giocato appena             Dopo Verona
                          una stagione nella massima serie,           E che la Juventus sia nel suo destino lo racconta anche la
                           con la Roma nel 74/75, segnando            campagna acquisti successiva, “Nico” passa alla corte della
                            la miseria di un gol, nonostante le       Vecchia Signora conquistando una Coppa delle Coppe ed uno
                              19 presenze. La squadra giallo-         scudetto. A Torino si rese protagonista di un exploit in Coppa
                               rossa, reduce da un campionato         delle Coppe, segnando 4 reti nella partita contro i polacchi del
                                di media classifica, lo utilizzava    Lechia Danzica, e contribuendo con 5 reti in 25 partite alla con-
                                 come attaccante di scorta die-       quista del double continentale. Tuttavia non riesce a convince-
                                   tro al veterano Prati. Penzo, è    re appieno l'ambiente juventino, e la Juve lo cede al Napoli. E’
                                     vero, non gioca tantissimo       l'inizio del declino, a Fuorigrotta, a fianco di Maradona, il bom-
                                       segnando una sola rete         ber di Chioggia non è che la pallida controfigura di se stesso
                                         ma a fine anno festeg-       e gioca e segna pochissimo. In due stagioni appena 21 pre-
                                         gia con la squadra uno       senze e 2 sole reti, niente per uno che appena tre anni prima
                                         splendido terzo posto.       era stato il miglior centravanti della serie A. Dopo una stagione
                                       Niente male per uno che        fuori rosa, ancora tra le file degli azzurri, chiuse la carriera nel
                                    dieci mesi prima giocava nei      Trento, in Serie C1, nella stagione 87/88. Terminata la carriera
                                campetti di provincia. Prima del      “Nico” decide di stabilirsi proprio a Verona, a cui è profonda-
                                  Verona, tre stagioni a Brescia      mente legato, dove visse le due stagioni più belle della sua
                                   e l’anno precedente del suo        carriera trovando una completa maturità agonistica.
                                   arrivo segna solo 4 reti. Per
                                  questo all'annuncio del suo
                                 acquisto molti storcono la boc-
                                ca, ma se ne ricrederanno presto.
                              Il bomber di Chioggia è subito
                            parte integrante dei meccanismi di
                         Bagnoli e forma con il concittadino Gi-
                       bellini una implacabile coppia di bom-
                      ber. Il suo apporto è fondamentale nella
                        promozione nella massima serie. Alla

                                                                                                   MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 15
L’album dei ricordi
GLI ANTENATI DEL CALCIO

LA NASCITA DEL CALCIO
IN GIRO PER IL MONDO

D
          al 1860 la Gran Bretagna vide        una religione laica. La partecipazione          nella sua patria di origine il nuovo gio-
          una proliferazione dei club di       popolare produsse i primi fenomeni di           co aveva contaminato pressoché tutte le
          calcio. Alcuni erano diretti eredi   massificazione dello spettacolo sportivo        classi sociali, nell’Europa continentale si
delle attività dei college ma buona parte      con quantità di spettatori che stipavano        volse verso l’alto, verso coloro che aveva-
erano formazioni nuove sorte nel clima         gli spalti degli stadi. Si pensi che alla fi-   no del “tempo libero” e che si misero a
di sviluppo industriale della seconda          nale di FA Cup del 1887 erano presenti          praticarlo come un’attività esclusiva del
metà del secolo. Alla passione degli           27.000 spettatori che furono 110.000            proprio ceto. La figura dello studente, ai
studenti si aggiunse prima quella degli        nel 1901. Sorse così la figura del “fo-         fini del suo sviluppo, fu preminente in
imprenditori, che contribuirono alla co-       otballer proletario” che reclamava il           tutti i paesi europei anche grazie ai sog-
struzione degli stadi e al finanziamento       riconoscimento del suo nuovo mestiere           giorni di studio all’estero degli studenti.
dei club, e poi quella dei ceti medi e dei     e per questo il passaggio dallo sport           Pur tuttavia le istituzioni scolastiche eu-
colletti bianchi delle manifatture e del-      praticato per diletto a quello professio-       ropee erano abbastanza riluttanti all’as-
le banche. Il miglioramento del tenore         nistico fu abbastanza rapido, nel 1885          sunzione dei giochi sportivi in ambito
di vita della classe dei lavoratori ingle-     fu istituito dall’Inghilterra, seguita poi      universitario e fu proprio allora che si
si con la riduzione delle ore di lavoro e      dalla Scozia nel 1893.                          creò il solco tra la cultura sportiva euro-
l’introduzione del pomeriggio festivo          Nel lungo periodo di pace compreso tra          pea e quella anglosassone.
del sabato aveva fatto nascere il “leisure     il 1871 e il 1914 il football attraversò la     A favorire lo sviluppo del calcio furono
time” cioè il tempo dedicato al diverti-       Manica, il mare del Nord, il Baltico, cor-      spesso le società di ginnastica fatte di
mento anche per le classi più popolari.        se lungo i grandi fiumi europei, toccò le       esercizio e disciplina che si aprirono ai
Ciò rese accessibili i nuovi svaghi ai ceti    sponde del continente da quelle atlanti-        giochi sportivi fatti invece di agonismo;
operai della città, che furono rapidamen-      che della penisola iberica fino alle rive       successe in Belgio, Austria, Spagna, Ita-
te conquistati dal calcio in modo così         del mediterraneo travalicando le bar-           lia, e Ungheria.
profondo da penetrare nella vita quoti-        riere nazionali ed etniche, senza alcuna        I resoconti storici hanno parlato spesso
diana della gente comune quasi come            alterazione delle sue regole. Ma mentre         della sua diffusione grazie allo spirito

                                    associazione                           Via Fantoni, 46 – 37069 Villafranca di Verona
                                    professionale                                      tel. 045 6305276 fax 045 7978546
                                    Silvano Pizzoli                                               pizzoli@abcstudioassociato.it
                                    Massimo Fusini                                                  fusini@abcstudioassociato.it

16 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
L’album dei ricordi
GLI ANTENATI DEL CALCIO

di emulazione del “football dei moli”
cioè il calcio giocato dalle squadre della
marina britannica durante le soste nel-
le città portuali che avrebbe contribuito
alla nascita di squadre locali che desi-
deravano competere contro i giocatori
venuti dal mare. La memoria sportiva
ricorda anche il “football delle am-
basciate e dei consolati britannici”
promosso dalle autorità diplomatiche
nei vari paesi o il “football delle co-
munità dei residenti stranieri” anche
se a dire il vero il ruolo di diffusione
di questi ultimi fu minore di quanto si
possa pensare per la tendenza a isolarsi
dall’ambiente locale e a vedere questo
sport come un diritto di extraterritoria-
lità. Il “calcio delle industrie e delle mi-         delle compagnie di assicurazione e di                      imparato durante i loro viaggi in Gran
niere” si sviluppò soprattutto in Belgio,            navigazione, dai negozianti stranieri. Era                 Bretagna intendendo il nuovo gioco
Germania e Spagna grazie agli impren-                il “calcio delle agenzie”. Infine in tante                 come una via per integrarsi o per impor-
ditori stranieri che cercavano un metodo             regioni europee si diffuse per contiguità                  si nelle élite locali attraverso l’immagine
per divertirsi ma soprattutto per familia-           tra regioni; era il “football di confine” e                di modernità e la seduzione della nuova
rizzare con le loro maestranze locali. Ma            l’esempio più tipico fu quello che dalla                   moda sportiva da essi praticata.
il maggiore impegno per la sua diffusio-             Svizzera portò il calcio in Lombardia.
ne si ebbe soprattutto dagli agenti delle            La ricerca storica dimostra anche che
società commerciali e dei tecnici delle              molte figure locali promossero, come
imprese industriali, dai rappresentanti              pionieri, il football che avevano visto e

Date storiche*
 1890 Nel 1890, il Nottingham Forest giocò la prima partita in cui vennero usate le reti di porta

          Venne ufficialmente disposto l'uso di reti a chiusura posteriore delle porte
          Introduzione della regola del calcio di rigore;
          Il calcio rigore viene battuto dalla distanza di 11 metri (in precedenza veniva battuto da un qualsiasi punto all’interno di un semicerchio trac-
          ciato dal centro della porta, con un raggio di 11 metri). La porta era difesa solo dal guardiano (così veniva chiamato a quei tempi il portiere).
 1891 L’arbitro (il referee) oltre al fischietto e taccuino, fece il suo ingresso in campo; i guardalinee ( gli empire) furono dislocati lungo le linee
      laterali con il solo compito di segnalare il punto in cui il pallone usciva dal campo.
          Al fine di garantire una maggiore stabilità ai giocatori, sia nei movimenti sia nel controllo della palla, sugli sdrucciolevoli terreni erbosi ingle-
          si, resi ancora più infidi dalle frequenti piogge, nel 1891 fu autorizzato l'uso di scarpe fornite di tacchetti (o bulloni) e di strisce da applicare
          alle suole, purché tali supporti fossero di cuoio. L'altezza dei tacchetti e delle strisce non doveva essere superiore a 12,7 mm. La stessa misura
          costituiva il diametro minimo consentito per i tacchetti

 1893 Ammessa la carica al portiere

 1894 Le  decisioni dell'arbitro diventano inappellabili.
       (in precedenza venivano discusse con i capitani delle due squadre)
                                                     *Le date precedenti sono presenti nel N° 8 di TifaVerona

                                                                                                           MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 17
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