CALA IL SIPARIO SULLE COPPE - NR.9 2017 - Tifa Verona
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nr. 9 - Maggio/Giugno 2017 TifaVerona è un’associazione senza fini di lucro, lo sport professionistico della provincia, oltre che persegue l’obiettivo di incentivare lo sport la cronaca, cucito addosso al tifoso per i propri Suggerisci rubriche a: veronese, è apartitica, non ha fini politici ed ha interessi sportivi e consultabile su carta e in Redazione@tifaverona.net come scopo: digitale. Invia foto, filmati, vignette, caricature, 1. Promuovere lo sport presso le associazioni TifaVerona offre dati, statistiche, informazione ecc. a: Grafica@tifaverona.net sportive dilettantistiche del territorio veronese giornalistica ed intrattenimento, “su misura” Per la tua pubblicità: attraverso la raccolta fondi, l’organizzazione di per il tifoso, all’interno di un sistema sportivo Comunicazione@tifaverona.net eventi, manifestazioni, convegni, partecipazione integrato e multimediale . a fiere ed eventi a carattere sportivo in genere; Distribuita da: TifaVerona è una community partecipativa e Associazione TifaVerona 2. Destinare risorse al sostegno delle associazioni dinamica, con un modello che mette al centro Via del Commercio n. 8 sportive dilettantistiche del territorio veronese una forma di socialità cementata dalle emozioni, 37066 – Sommacampagna (Vr) mediante la pubblicazione di una o più riviste e dalle passioni, dai sentimenti, dal divertimento, P. IVA 04424000232 di uno o più siti internet dedicati all’associazione, dal piacere dello stare bene insieme: info@tifaverona.net attraverso cui si propone di raccogliere risorse economiche, provenienti dalla vendita di il tifo per la propria squadra del cuore. Settimanale telematico registrato presso il Tribunale di Pisa il 21/09/2007 Reg. n. 23/07 spazi pubblicitari, di “gadgets” e materiale TifaVerona è un completo ed esclusivo database Editore: Football.it srl pubblicitario ispirato in particolare alle realtà statistico digitale, con la storia delle squadre Direttore Responsabile: Giuseppe Boni I contenuti sono soggetti alle norme sul diritto di sportive professioniste veronesi sia del settore e dei giocatori, grazie al quale è possibile autore. maschile che femminile, proporre dati, analisi, curiosità e statistiche, I tifosi sono al centro della nostra piattaforma sia sul web che sul mobile. editoriale. TifaVerona è gioco, intrattenimento, sfida e TifaVerona è un “territorio” sportivo virtuale interazione, su web e mobile. Una community dove tutti i tifosi si possono incontrare. sempre a disposizione del tifoso in ogni luogo e in ogni ambito. TifaVerona è un periodico dove si racconta REGISTRATI SU TIFAVERONA.NET • Per consultare e scaricare il magazine • Per avere sempre le ultime notizie relative allo sport della nostra città • Per richiedere la tessera associativa di TifaVerona • Per usufruire dei servizi che verranno messi a disposizione degli associati INDICE Serie A La finestra sul cortile 2 l'album dei ricordi Gli antenati del calcio 16 Serie B La finestra sul cortile 3 Il giardino del vicino Calcio internazionale 18 Serie B Focus sul campionato dell'Hellas 4 I grandi club Manchester City 19 Tutti sanno che Le classifiche sotto la lente 5 La Promessa Marco Asensio Willemsen 20 Serie D La finestra sul cortile 6 Fuori dal tunnel Core stability e mal di schiena 21 Calcio Rosa La finestra sul cortile 8 Giocatori Fantozziani 22 Rugby Terzo tempo 9 Un po’ di Curiosità dal pianeta calcio 23 Due pedali Giro d'Italia 2017 10 leggerezza La foto del mese 24 Basket Sotto canestro 11 Viste in curva/ 25 Marianna Gautieri La storia La favola del Verona 12 Poesia e risate Gol e Visti da Rima 26 Il Bidone Javier Saviola 14 La Bandiera Domenico Penzo 15 Giochi Crucipuzzle 27 MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 1
LE PAGELLE DI FINE STAGIONE ATALANTA SORPRENDENTE, INTER IMBARAZZANTE ATALANTA – Non sarà il Leicester, ma sesto titolo consecutivo. Bastano le cifre a rac- parzialmen- la Dea orobica ha messo insieme un super contare il predominio della Vecchia Signora: te riscattato campionato, valorizzando tantissimi giovani. 75 reti all'attivo, 26 al passivo. Super. Voto 9 dall'ottimo finale. Bastano i nomi di Conti, Caldara, Kessie e Ga- LAZIO – Torneo da copertina, quello Voto 6 gliardini, ceduto a peso d'oro all'Inter già a dell'Aquila, e non era semplice dopo un'e- TORINO gennaio ? Voto 9 state tribolata, ricordate il caso Bielsa? “Inza- Torneo strano quello dei BOLOGNA – Ci si aspettava qualcosa di ghino” invece ci ha messo un po' ma poi la granata, forse la squadra più dai felsinei, che salvo qualche guizzo si sua squadra ha cominciato a volare, logica più indecifrabile dell'intero sono resi protagonisti di un campionato ano- conseguenza la qualificazione alla prossima campionato, capace di bloccare nimo. Bene ha fatto la società a confermare Europa League. Voto 7 la Juve e di prenderne, una Donadoni, ma per sperare in qualcosa di me- MILAN – Sufficienza stretta per la squadra settimana dopo, 5 dal Napoli. L'efficacia glio urgono rinforzi. Voto 5,5 di Montella, comunque brava ad agganciare dell'attacco (Belotti in primis ma anche Iago CAGLIARI – Bene o male stiamo parlan- la prossima Europa League nonostante una Falque e Ljajic) andava sfruttato meglio. do di una neopromossa, ed allora l'aver con- rosa non certo da copertina. Certo, i tempi di Voto 6 quistato la salvezza senza dannarsi troppo Gullit e Van Basten sono lontani anni luce. SAMPDORIA – Quel maestro di calcio l'anima è comunque risultato da apprezzare. Voto 6 che è Marco Giampaolo ci ha messo un po' Da oscar il rilancio di Borriello ed il lancio di NAPOLI – Grande campionato, quello del ma alla fine i blucerchiati giocavano a me- qualche giovane promettente, Barella in pri- Napoli, in barba alla cessione, con annesse moria, mostrando meccanismi oliati e con- mis. Voto 6,5 polemiche di Higuain. Sarri è stato bravis- solidati. Due le perle: le vittorie in entrambi CROTONE – Gli uomini di Nicola hanno simo a costruire un meccanismo nel quale i derby e la valorizzazione di Schick. Voto 7 giocato un finale travolgente, acciuffando ogni ingranaggio è oliato alla perfezione e a UDINESE – Campionato di medio cabo- una salvezza che a due mesi dal termine valorizzare Mertens ed Insigne, nella passata taggio per i friulani, soprattutto dopo l'arrivo sembrava un pio desiderio. Ed invece i pi- stagione all'ombra del “Pipita”. Voto 8 di Gigi Delneri, bravo a dare fisionomia ad tagorici ci hanno sempre creduto, venendo PALERMO – Stavolta il canonico tourbil- una squadra che in avvio di campionato premiati proprio all'ultima giornata. Voto 8 lon di allenatori non è serviti a niente; i ro- arrancava. Peccato che quella di Pozzo sia EMPOLI – Come rovinare tutto in 90'; i to- sanero hanno disputato un pessimo campio- un'autentica multinazionale, con tanti, trop- scani devo salutare la compagnia dopo una nato, colpa di una rosa davvero inadatta alla pi stranieri. Non è un caso che i tifosi mugu- stagione anonima, che neanche gli squilli a massima serie. Si salva solo mister Bortoluzzi gnino, e neanche poco. Voto 6,5 Firenze e nella Milano rossonera sono riusci- con 11 punti nelle ultime 7 partite e 2 sole ti a salvare. Complice la sconfitta finale, sul sconfitte. Risalire non sarà facile, alla nuova CHIEVO, salvezza tranquilla, peccato per campo del già retrocesso Palermo. Voto 5,5 proprietà il compito di provarci. Voto 4 il calo finale. I molossi gialloblu di fatto non FIORENTINA – Cammino altalenante PESCARA – Nelle ultime due apparizio- sono mai stati impelagati nella lotta per non quello dei viola, incappati in qualche scon- ni in A, gli abruzzesi erano retrocessi già a Na- retrocedere, ed hanno blindato con largo fitta clamorosa, vedi sconfitta casalinga con tale, e non va bene. Per colpa di un organico anticipo la permanenza nella massima serie. l'Empoli, che li ha spinti fuori dalle prossime ancor più debole di quello dello scorso anno Grazie anche alle scelte in sede di mercato; Coppe. Nota di merito, il lancio di Chiesa e si è bruciato un tecnico interessante come aver confermato per larga parte la rosa della la definitiva valorizzazione di Bernardeschi. Massimo Oddo. Di quanto poche fossero le passata stagione ha pagato, e neanche poco. Voto 5,5 sue colpe si è visto anche con l'arrivo di Ze- Così come quella di affidarsi all'esperienza, il man. Voto 4 Chievo era infatti la squadra dall'età media GENOA – Una delle delusioni del campio- più alta non solo della Serie A, ma di tutti i nato, ad un buon girone di andata ha fatto ri- ROMA – Non era facile tenere vivo il cam- campionati europei più importanti. Peccato scontro un ritorno inguardabile, che ha fatto pionato fino alla penultima giornata, i giallo- che, una volta raggiunto il traguardo salvez- anche temere una clamorosa retrocessione. rossi ce l'hanno fatta. Mostrando anche un za, i clivensi abbiano tirato i remi in barca Voto 5 gioco sempre propositivo e votato all'offen- chiudendo il campionato con le marce basse. INTER – La grande delusione, nessuno siva, da sempre simbolo della Roma di Spal- Adesso l'obiettivo del nuovo direttore sporti- dei quattro allenatori succedutisi in panchina letti. Peccato che per arrivare al titolo manchi vo, che non sarà come si pensava fino a pochi (da Mancini a Vecchi) è stato in grado di siste- sempre qualcosa. Voto 7,5 giorni fa Stefano Marchetti, è ringiovanire mare le cose. Rimane un mistero il perchè, in SASSUOLO – Gli emiliani hanno paga- l'organico e, soprattutto, cercare un bomber rosa ci sono comunque giocatori di valore as- to le fatiche di Europa League, manifestazio- che possa far coppia con Inglese, ammesso soluto, in primis Icardi e Candreva, tra i pochi ne nella quale sono partiti dai preliminari. che l'attaccante di Lucera, entrato nell'orbi- a salvarsi. Voto 4 Facendo una buona figura, ma sprecando ta della Nazionale, continui a vestire i colori JUVENTUS – Mancano le parole per tante, tantissime energie. Ed il dazio è stato gialloblu. Voto 7 definire la stupenda cavalcata bianconera, al pagato con un campionato anonimo, solo 2 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
Serie B LA FINESTRA SUL CORTILE MANCA POCO E IL CAMPO AVRÀ EMESSO LE SUE SENTENZE I n attesa che il palazzo scelga uno tra girone di ritorno. Non l’ha presa bene elogio a parte lo meritano la Ternana Andrea Corradino e Claudio Lotito il Frosinone, a pari punti degli scaligeri e il suo allenatore Fabio Liverani. Chia- quale successore di Abodi alla presi- ma penalizzato dalla differenza di un mato al capezzale di un malato ormai denza della Lega di serie B e scongiu- solo gol negli scontri diretti. Per l’in- pronto per l’estrema unzione, l’ex cen- rare così il commissariamento, il cam- gresso dalla porta di servizio dei playoff trocampista di Perugia e Lazio ha sapu- po ha emesso le sue sentenze. Spal e la squadra di Marino è comunque quel- to rivitalizzarlo e infilare una striscia di Verona entrano nel salotto in Serie A la che gode di maggior credito: i nove 10 punti nelle ultime cinque partite, dalla porta principale. Ferrara rivede la punti che ha messo tra sé e le dirette risultate decisive per il miracolo. massima categoria dopo 49 anni. Lo concorrenti Benevento e Perugia sono ha fatto partendo dalle ceneri di un fal- un valore reale che andrebbe premia- limento societario che nel 2012 aveva to. Attenzione però al Carpi, avversario relegato il club tra i dilettanti. L’accesso ostico e astioso soprattutto in trasferta. alla Lega Pro tramite la fusione con una Vedremo. Appare del tutto evidente che piccola squadra locale, la Giacomense, al di là degli interessi legati al business ha segnato l’inizio della lunga risalita dei proventi televisivi, qualcosa vada ri- avviata con lungimiranza e program- visto nel meccanismo del mini torneo mazione dal patron Colombarini e dal per la promozione. Dieci punti tra la presidente Mattioli. Il giovane tecnico terza e la quarta ci sembrano troppi per Leonardo Semplici è stato insieme ad evitare gli spareggi. Diciamo che sette un gruppo di giocatori entusiasti e de- potrebbero bastare. Niente playout in terminati l’artefice del miracolo. Segno coda. Pisa e Latina affondano insieme che i soldi non sono tutto. ai debiti e alle casse esangui. A far loro compagnia è toccato a Vicenza e Tra- Il Verona era la grande pani. I biancorossi parevano rigenerati favorita della vigilia dall’arrivo di Vincenzo Torrente in pan- L’inizio di stagione sembrava poter con- china. Si è trattato però di un placebo. fermare il pronostico. Poi la squadra ha La pirotecnica sconfitta nel derby con il perso brillantezza e ha rallentato. Ha sa- Verona è stata un’autentica mazzata e puto poi reagire e ritrovarsi nel momen- ha decretato la fine. Da lì sono arrivati to cruciale del campionato. Decisivi i 23 infatti altri tre ko. Proprio quando gusta- gol di un bomber di razza come Pazzini, va una salvezza dal sapore d’impresa, il ma grande merito va attribuito anche a Trapani di Calori è letteralmente crol- Fabio Pecchia capace di trovare equili- lato inanellando quattro batoste nelle brio e solidità nella fase più delicata del ultime cinque gare della stagione. Un MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 3
Serie B FOCUS SUL CAMPIONATO DELL'HELLAS IL VERONA È TORNATO A CASA S embrava poter essere la marcia trionfale collocazione di propri alfieri, ma era solo grazie ai dell’Aida il campionato del Verona. In effetti gol a raffica di Pazzini che si salvava dal naufragio. per i primi due mesi della stagione così è Seppur balbettando, il Verona si laureava campio- stato. Partita con i favori del pronostico in virtù di un ne d’inverno. Individuate le lacune, Filippo Fusco organico di prim’ordine impreziosito da due pedine pescava nelle reti del mercato invernale due pre- di categoria superiore quali Pazzini, e Romulo e da ziosi rinforzi: Bruno Zuculini, un nerboruto spacca- innesti di qualità come Fossati e Bessa, la squadra legna in mezzo al campo, e Alex Ferrari, duttile e di Fabio Pecchia è scattata fuori dai blocchi a razzo. valido giovane difensore. L’av- Il Verona della prima parte della stagione sapeva vio del girone di ritorno fu vincere e soprattutto convincere offrendo sprazzi di tuttavia un mezzo disastro; calcio a dir poco spumeggiante. L’altisonante suc- scialbe prestazioni segnate cesso di La Spezia ne era il momento più esaltante. da tre sconfitte consecutive Poi però sono venuti i clamorosi tonfi contro Nova- in trasferta (Latina, Avellino, ra e Cittadella (nove gol subiti in una settimana), Frosinone) e due pareggi interni due sconfitte pesantissime che hanno seminato negli scontri diretti con Beneven- dubbi e angosce. Da lì qualcosa si è inceppato, la to e Spal mettevano il Verona fuori squadra ha perso brillantezza e sicurezza eviden- dalla zona promozione diretta. La piaz- za ziando pericolosi limiti sia in fase difensiva (troppe rumoreggiava e a carnevale esplodeva una frago- le amnesie) che costruttiva (una manovra spesso rosa contestazione che non risparmiava nessuno. stucchevole e priva della necessaria fluidità). Pec- Nemmeno con l’arrivo della primavera, la squadra chia cercava rimedio ruotando continuamente la riusciva a trovare continuità. La sconfitta del 4 aprile al Bentegodi con lo Spezia era per molti la pietra tombale posta sui sogni di risalita. Il momento peggiore ha però conciso con la tanto attesa svol- ta. Un duro confronto fra uomini nello spogliatoio e da quel giorno i gialloblu non hanno più perso. Hanno ripreso a correre, mostrando un volto maga- ri meno bello ma decisamente più solido. Merito in gran parte di Fabio Pecchia, capace di ridefinire gli assetti e dare il giusto equilibrio con un Daniel Bes- sa messo finalmente nella condizione d’inventare e suggerire. Con un piede nella fossa, l’Hellas rie- mergeva e infilava la serie utile che gli spalancava i cancelli del paradiso dopo un solo anno di purga- torio. Gli schizofrenici ultimi cinque minuti del der- by vinto al cardiopalma con il Vicenza rimarranno nella storia sulle note dell’inno alla gioia. L’approdo in serie A è la nostra Itaca. Vorremmo ora rimanerci per un bel po’. 4 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
Tutti sanno che LE CLASSIFICHE SOTTO LA LENTE LUNA CALANTE Sicuramente la salvezza ottenuta con largo anticipo ha condizionato il ren- dimento del Chievo nel finale di stagione, davvero poco lusinghiero dal punto di vista dei risultati. Almeno si sono visti all’opera alcuni giovani molto interessanti. I mesi di Aprile (3 punti su 15) e Maggio (2 punti su 12) sono stati quelli in cui la formazione di Maran ha ottenuto il più basso risultato, in punti, di tutta la stagione. Brillano invece i mesi di Settembre (vittorie con Udinese e Sassuolo, pareggio con Lazio e ko con Napoli), Dicembre (3 punti con Palermo e Sampdoria, 1 punto col Genoa e 0 con la Roma) ed infine Mese Punti % Febbraio (vittoria con Sassuolo e Pescara, pareggio con Udinese e sconfit- Agosto 3 50 ta col Napoli). I 43 punti totali conquistati, abbastanza per la salvezza, sono Settembre 7 59 Ottobre 8 34 lontani dal valore dell’anno scorso dove i clivensi toccarono quota 50 e sono Novembre 3 50 uno dei valori più bassi degli ultimi anni. Il minimo è stato raggiunto nel Dicembre 7 59 2013/14 con soli 36 punti, mentre il top è stato ottenuto nella lontanssima Gennaio 3 25 stagione 2002-03 con 55 punti. Febbraio 7 59 Marzo 3 34 Aprile 3 20 Maggio 2 17 Squadra Età N ELISIR Totale campionato: 25.9 679 DI LUNGA VITA CLASSIFICA SQUADRE PER ETÀ GIOCATORI Frosinone 27.8 26 Viene da pensare che a Verona si vive bene, s’invec- Trapani 27.3 31 chia meglio e si campa più a lungo perché anche in Salernitana 27.2 25 ambito sportivo i giocatori “gialloblu” hanno una car- Hellas Verona 27.2 25 riera sportiva più lunga. Questa curiosità esce dal fatto Benevento 26.6 28 che sia il Chievo che il Verona hanno l’età media più Cittadella 26.5 26 elevata delle due categorie di appartenenza. Qual- Pisa 26.4 32 cuno potrà obiettare che le due squadre tendono a Spal 26.4 30 pescare tra gli svincolati e i fine carriera per garantirsi Cesena 26.2 29 esperienza e ridurre al minimo il monte ingaggi. Il Spezia 26 28 Chievo con quasi 30 anni di media, nonostante gli Ternana 26 32 inserimenti finali di Vignato, Kiyine e Depaoli, guar- Bari 25.9 39 da tutti dall’alto al basso, distanziando piuttosto net- Avellino 25.7 30 Vicenza 25.6 34 tamente la Juventus (2° con 28 anni di media), ma Pro Vercelli 1892 25.4 34 lontano anni luce dalla Lazio che con 24,9 anni è la Carpi 25.3 33 squadra più giovane del campionato di serie A. In se- Virtus Entella 25.2 32 rie B c’è un maggior equilibrio, ma Frosinone, Trapani Perugia 25 35 ed Hellas con 27,3 anni capeggiano la classifica delle Novara 25 36 squadre con più “vecchietti” in rosa. Ferdinando Cop- Ascoli 25 27 pola, 0 partite giocate e prossimo ai 40 anni, è il “non- Latina 24.8 35 netto” della squadra, mentre a ruota segue lo svinco- Brescia 24.5 32 lato Enzo Maresca (37 anni). A precedere Pazzini (33 anni), troviamo l’altro attaccante Troianello (34 anni). www.football.it MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 5
Serie D LA FINESTRA SUL CORTILE IL VIGASIO SALUTA LA CATEGORIA VIRTUS VECOMP AD UN PASSO DAL SUCCESSO NEI PLAYOFF C i eravamo lasciati un mese fa con alcuni verdetti, la truppa di Zironelli sia uscita troppo presto dalla corsa allo ci ritroviamo a bocce ferme, nel momento perfetto scudetto; i veneti erano inseriti nel gruppo A, con Cuneo e per riepilogare quanto accaduto in un campionato Monza. Prima hanno battuto i piemontesi per 2-1, reti di davvero appassionante. Il Mestre torna in Lega Pro dopo 14 Sottovia e Bussi, poi hanno ceduto ai brianzoli per 3-1, no- anni, giusto premio ad una cavalcata solitaria. Peccato che nostante l'iniziale vantaggio del solito Sottovia. Playoff e Bollini. Nella finalissima la terminati senza lo straccio di bardato con 33 e alla difesa Hanno invece strappato il Virtus Vecomp ha sfiorato la una rete, hanno dovuto salu- del Mestre con 34. Il titolo di ticket per la post season vittoria: passati in vantaggio tare la categoria. Non un lieto “Pichichi” è del triestino Fran- Triestina, Campodarsego, dopo appena 8' con Scianca- fine per la favola biancocele- ca; per lui 23 centri, uno in Virtus Vecomp ed Abano, in lepore, gli uomini di Fresco ste, scivolata nella categoria più di Lauria del Campodar- rigoroso ordine di classifica. sembravano poter condurre inferiore complice un fina- sego. Terzo gradino del podio Nelle semifinali gli alabardati in porto il blitz ed invece in le davvero da dimenticare. per Sottovia, del Mestre. hanno impattato al “Rocco” pieno recupero ecco il bersa- Adesso l'obbligo è uno solo, con l'Abano guadagnando glio di Sini che porta le squa- lottare per tornare in Serie D. il pass per la finale grazie al dre ai supplementari. Nei 30' miglior piazzamento in cam- di extra-time il punteggio Le Stats finali pionato, mentre la Virtus ha non cambia più ed alla fine Del Mestre l'attacco più proli- compiuto un autentico capo- ad esultare sono gli alabar- fico, con ben 73 reti all'attivo, lavoro espugnando il terreno dati. 10 in più della Triestina se- del Campodarsego per 2-0, conda nella relativa classifica. punteggio interamente ma- Playout Terzo gradino per il Campo- turato nei supplementari. Al Retrocesse senza appello darsego, a 55. Il reparto arre- 111' grazie a Mensah, al 123' Carenipievigina e Vigontina, trato meno perforato è stato a N'Ze. Un partita a dir poco rimanevano da assegnare invece quello della Virtus Mensah (Virtus Verona) nervosa, soprattutto nel fina- altri due posti, tra le forma- Vecomp con appena 30 reti al le con le espulsioni di Lebran zioni terminate dal 13° al 16° passivo, davanti a quello ala- posto. Gli accoppiamenti pre- vedevano le sfide tra Tamai e Cordenons, vinta dai padroni di casa per 1-0, e tra Calvi Noale e Vigasio. Gli uomini Sono pienamente di Frutti, subentrato in corso d'opera a Cogliandro, nella d’accordo a metà trasferta di Noale hanno ven- col mister. duto cara, carissima la pelle Luigi Garzja difensore del Lecce ma dopo 120' emozionanti, Formoso (Legnago) Franca (Triestina) 6 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
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Calcio Rosa LA FINESTRA SUL CORTILE VERONA REGINA DEL CALCIO I n serie A maschile non sono tantis- Classifica crisi economica e sportiva vista la par- simi i derby possibili e se lo pos- Squadra Punti tenza di numerose giocatrici straniere. sono permettere solo città come 1. Valpolicella 71 A conti fatti, quello che poteva apparire Milano, Roma, Torino, Genova e dal 2. Inter Milano 69 come un grosso guaio per la formazio- prossimo anno anche Verona. In campo ne veronese si è invece dimostrato alla 3. San Bonifacio 54 femminile questa opportunità è un’e- fine un grosso affare. La AGSM ha infat- 4. Meda 42 sclusiva ancora della sola città di Verona ti raggiunto questo pregevole risultato 5. Orobica 40 che nella prossima stagione avrà due con la squadra più giovane del campio- 6. Trento Clarentia 38 squadre nella massima serie, la conso- nato, ha messo in bella mostra un sacco 7. Fortitudo Mozzecane 37 di giovani promettenti calciatrici ed ha lidata AGSM Verona e la neo promossa 8. Unterland Damen 37 posto le basi per costruire una grande Valpolicella. La città scaligera, senza 9. Azalee 37 squadra per la prossima stagione. Il distinzione tra maschile e femminile è la vera capitale del calcio. Complimenti 10. Riozzese 30 salto di qualità della squadra dovrà es- al Valpolicella che approda alla serie A 11. Milan 24 sere nelle partite in trasferta visto che per la seconda volta nella sua storia, ma 12. Trento Azzurra 19 in via Sogare il ruolino di marcia è stato questa volta con ambizioni ed idee mol- 13. Vicenza 13 perfetto, avendo vinto 10 gare su 11 e to più chiare e con il dichiarato intento 14. Sudtirol 0 perdendo solo contro la neo-scudettata di rimanerci, anche perché il grande Fiorentina. Cinque sconfitte in tutto il risultato ottenuto è arrivato all’ultima ter Milano, formazione dal grandissi- campionato, di cui due solo nel 2017, giornata dopo un lunghissimo t e s t a mo potenziale economico e sportivo. due contro il “monstre viola” ed una a testa con l’In- AGSM SUL PODIO a testa con Brescia, Mozzanica e Res Il Verona è una squa- Roma. dra dalle sette vite, Come volevasi di- Classifica mostrare, ancora Squadra Punti una volta la squa- Fiorentina 63 dra di Longega Brescia 55 ha disputato un Verona 45 lusinghiero cam- Mozzanica 44 pionato, piazzan- Roma Res 35 dosi al 3° posto Tavagnacco 33 della classifica Cuneo 26 generale, no- San Zaccaria 21 nostante tante Como 19 malelingue Chieti 15 v e d e s s e - Luserna 14 ro l’undici Jesina 9 gialloblù in 8 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
Rugby TERZO TEMPO SFUMA IL SOGNO DEL VERONA RUGBY MA IL FUTURO E’ ROSEO A nche i sogni hanno un inizio e nel finale ha ceduto alla maggior fre- stata una battaglia e probabilmente sor- una fine. Quello del Rugby Ve- schezza e forza atletica dei toscani che presi dall'animus pugnandi dei toscani. rona è durato lo spazio di una così incassavano il primo round con il Una pesante sconfitta che però non scal- settimana, ma si è trattato di una favola punteggio di 21-14. Un risultato che fisce minimamente quanto la squadra che tutto l'ambiente della palla ovale lasciava l'amaro in bocca per l'evolversi veronese ha fatto in questa stagione. scaligera ha vissuto con grande empatia degli eventi, ma altrettanta soddisfa- Non va dimenticato che aver centrato il ed entusiasmo. Come temuto, i Medicei zione per aver giocato alla pari con una traguardo playoff per l'Eccellenza è sta- Firenze si sono dimostrati formazione formazione di alto profilo sia tecnico che to un grande risultato, conquistato con di levatura superiore, pronta a giocarsi fisico. Tutt'altra storia nel retour match i denti e grande merito perché arrivato le proprie ambizioni di promozione al di Firenze dove i Medicei hanno impo- a spese di una formazione forte e com- salotto dell'Eccellenza. Verona, ha fatto sto sin dalle prime battute la propria petitiva come il Colorno. Si può quindi quello che ha potuto; soprattutto nel schiacciante superiorità senza lasciare guardare con fiducia al prossimo futuro match di andata, sul campo amico di scampo a Verona travolta nel gioco e nel della palla ovale sulle rive dell'Adige. Il Parona, ha messo alla frusta i più quo- severo punteggio finale di 69-10. Feroci Verona Rugby gode di ottima salute, il tati avversari e ha sfiorato la clamorosa nei punti di incontro, esplosivi nei plac- presidente Raffaella Vittadello ha idee impresa al termine di un confronto, caggi, reattivi e implacabili sui palloni molto chiare e ha in agenda program- duro, aspro, e trascorso sul filo dell'e- vaganti, imbattibili nell’uno contro uno, mi ambiziosi già definiti e pianificati. Il quilibrio. Di fronte ad un numeroso e velocissimi nelle accelerazioni, spietati prossimo anno avrà un suo stadio tutto caloroso pubblico, a dieci minuti dalla nel punire ogni errore ed incertezza, i nuovo. Viste le premesse, il sodalizio fine il quindici di coach Zanichelli con- gigliati hanno annichilito i ragazzi vero- non può che continuare a crescere. E noi duceva infatti 14 a 13 in virtù di una nesi, apparsi troppo tesi, troppo provati a sostenerlo. Arrivederci alla prossima prova gagliarda e coraggiosa. Soltanto da una stagione lunga in cui ogni gara è stagione. MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 9
Due pedali GIRO D'ITALIA 2017 SPECIALE GIRO D’ITALIA 2017 TRIONFO DI TOM DUMOULIN, IL VERONESE FORMOLO CHIUDE DECIMO L’ edizione centenaria del Giro d’Italia, ribat- nella successiva crono individuale di 40km tezzata con l’hashtag #Giro100 sui social, (Foligno – Montefalco), letteralmente passerà alla storia per essere la prima dominata dall’olandese. Quel giorno conclusasi con la vittoria di un ciclista olandese, Tom Tom rifilò 2’07” a Nibali, 2’42” a Pinot Dumoulin. I Paesi Bassi non si erano mai spinti sul e 2’53” a Quintana volando in testa gradino più alto del podio. Finora il miglior risultato alla corsa. era stato il secondo posto centrato da Erik Breukink nel Terza settimana (le Alpi): la 16^ 1988. Ma parliamo di un Giro memorabile anche per tappa (Bormio – Rovetta), frazione l’equilibrio che lo ha caratterizzato: i primi cinque della regina di questa edizione, con Mor- generale racchiusi in meno di 2’ con Nairo Quintana tirolo, Stelvio e Umbrail Pass, è sta- secondo a 31”, Vincenzo Nibali terzo a 40”, Thibaut Pi- ta la più complicata per Dumoulin not quarto a 1’17” e Ilnur Zakarin quinto a 1’56”. Come andato in crisi per un problema in- si è arrivati all’epilogo di Milano dopo tre settimane di testinale e staccato da tutti i principali corsa? rivali. Anche nei giorni successivi Tom Prima settimana (lo studio): sette giorni sviluppati non è apparso brillantissimo perdendo fra Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia con 4 arrivi ap- secondi preziosi in ogni tappa, ma il suo pannaggio dei velocisti. La tappa più interessante è merito è stato quello di non affondare stata però la quarta con traguardo posto sull’Etna. Vit- mai conscio del fatto che l’ultima crono toria di Polanc e primato generale al lussemburghese lo avrebbe potuto riportare in rosa come Jungels capace di rimanere in rosa per 5 giorni. Chiu- poi si è puntualmente verificato. derà poi ottavo vincendo la classifica dei giovani. Il Giro di Formolo: anche Verona ha fatto Seconda settimana (Dumoulin): dopo l’innocua parlare di sé al Giro 100 grazie a Davide Molfetta – Peschici, la nona e decima tappa hanno Formolo, detto “roccia”. Il 24enne origi- fatto da spartiacque al Giro. L’arrivo al Blockhaus del nario di Negrar, ha chiuso al decimo posto 14 Maggio aprì scenari di gloria per Quintana; lo sca- della classifica generale, terzo italiano alle latore colombiano staccò tutti indossando il simbolo spalle di Nibali e Pozzovivo! Un grandissi- rosa del primato, subito perso a favore di Dumoulin mo risultato per il corridore della Cannonda- le-Drapac che curiosamente si era piazzato 31esi- mo in entrambi i precedenti Giri disputati (2015 e 2016). Formolo, sesto nella tappa regina Rovetta - Bor- mio, si è anche tolto la soddisfazione di salire sul gradino più basso del podio della classifica dei gio- vani contraddistinta dalla maglia bianca. La vittoria è andata al lussemburghese Jungels - che ha gua- dagnato nelle crono – davanti al britannico Yates e Formolo, rispettivamente ottavi, noni e decimi in generale. Stazione di Servizio VERONA - Piazzale Porta Nuova, 3 Tel. 045 8032033 VERONA - Corso Milano, 108 Tel. 045 578048 VERONA - Via Francesco Torbido, 25/a Tel. 045 8031736 SAN GIOVANNI LUPATOTO - Via Monte Pastello, 15/a Tel. 045 8751773 10 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
Basket SOTTO CANESTRO IN QUATTRO SI CONTENDONO LA PROMOZIONE TEMPO DI BILANCI PER LA TEZENIS VERONA innesto mirato e la conferma di Luca Dal- monte il futuro può davvero sorridere alla Tezenis. Le “Stats” I saluti con qualche numero, stavolta facen- do riferimento alle statistiche individuali, partendo dal girone Est: Adam Terrel Smith di Roseto con i suoi 24,7 punti di media è stato il miglior realizzatore, Laen Reynolds della retrocessa Recanati il miglior rimbal- zista (12.8), Yankiel Moreno di Ferrara il mi- S ono rimaste in quattro al termi- le residue energie fisiche e mentali, man- glior “smazzatore” di assist (6.2 a partita). ne di una stagione massacrante dando i veneti alla tripla sfida con Ravenna Nell'Ovest i 20,4 del biellese Jazzmar Fer- a contendersi l'unico passaporto con la spia della riserva accesa. Si è visto guson gli valgono il titolo di miglior realiz- per l'olimpo della nostra pallacanestro, la benissimo, nonostante la voglia di lottare zatore, Mike Hall, anche lui di Biella, è stato Serie A1. Si tratta delle due “cugine” di Bo- in ogni sfida, è arrivata puntuale l'elimina- il miglior rimbalzista (13.1), John Brown, logna, Virtus e Fortitudo, di Trieste e della zione. Che però non deve far dimenticare della Virtus Roma, quello che ha regalato sorprendente Ravenna che nei quarti di quanto di buono è stato fatto. Già perchè più assist ai compagni (4.4). finale ha eliminato la Tezenis Verona. Da dopo il pessimo avvio, culminato con l'eso- notare che le ultime squadre rimaste in liz- nero di Fabrizio Frates, la rotta si è invertita. za arrivano dallo stesso raggruppamento, Con Luca Dalmonte, in passato secondo di a testimonianza dello squilibrio di valori Pianigiani alla guida della nostra naziona- Ringraziamo la Scaligera Basket per la gentile fornitura della foto esistente tra i due gironi, lo si è visto anche le, è partita una rimonta pazzesca che ha dall'eliminazione della prima del girone regalato la grande soddisfazione di aggan- Ovest, Biella, già al primo turno, da parte di ciare i playoff, sia pure dall'ottavo posto, una scatenata Scaligera Basket, capace di l'ultimo utile per agganciare la giostra pro- ribaltare le due sconfitte iniziali espugnan- mozione. Il nuovo tecnico si è dimostrato il do il parquet biellese nella decisiva gara 5. perfetto architetto per costruire un gruppo affiatato, regalando a tutti gli effettivi auto- La stagione della Tezenis stima e sicurezza nei propri mezzi. Questa Una serie, quella con la capolista del gi- deve essere la stagione sulla quale basare rone Ovest, e finalista di Coppa Italia, a un programma che, nel giro di pochi anni, doppia faccia per la Tezenis. Da una parte riporti Verona nell'olimpo del basket italia- ha regalato agli uomini di Dalmonte una no; le premesse ci sono tutte, a partite da impresa che rimarrà scolpita nella storia un pubblico straordinario e da un roster di della Scaligera, dall'altra ha prosciugato tutto rispetto per la categoria. Con qualche MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 11
La storia LA FAVOLA DEL VERONA LE NOVE SINFONIE DIARIO DI NOVE PROMOZIONI IN SERIE A Pecchia (2016/17) C on la notte di Cesena il Verona ha 1967-68 Cadè parte bene, ma poi qualcosa s’inceppa composto la nona sinfonia. Tante Saverio Garonzi ha rilevato la società che non ed entra in crisi. All’indomani della sconfitta sono infatti le promozioni in serie A riesce a risalire dalla serie cadetta. Il presiden- di Novara, con la squadra al secondo posto in centrate dai gialloblù nello loro lunga storia. te affida la panchina al direttore tecnico Nils classifica, il presidente esonera il tecnico ber- Liedohlm coadiuvato da Ugo Pozzan. Il colpo gamasco e affida la guida tecnica al suo vice 1956-57 di scena arriva alla trentasettesima giornata. Luigi Mascalaito. La promozione arriva nel Il presidente Chiampan ha passato la mano Il Bari agguanta la zona promozione, l’Hellas drammatico spareggio di Terni contro il Catan- e ceduto il testimone a Giorgio Mondadori, si divide la posta con il Lecco, ma subisce la zaro di Di Marzio. Un gol di Roberto Mazzanti, figlio di Arnoldo ed erede dell’impero edito- squalifica del campo dopo il lancio in campo un vero pezzo di magia, mette fine al purga- riale che ha sede in Borgo Venezia. La squadra di una bottiglietta, che colpisce all’occhio il ter- torio. Si racconta che il presidente Saverio Ga- guidata in panchina da Angelo Piccioli è pro- zino lariano Fracca, che per questo infortunio ronzi, nello spogliatoio, sostituisca lo champa- tagonista di un’ottima partenza che la vede dovrà dire addio alla carriera. La classifica a tre gne con l’aranciata facendo sperimentare, per restare imbattuta nelle prime sette giornate. I giornate dal termine sembra condannare il punizione, il “bagno San. Pellegrino”. Gian- gialloblù si presentano all’ultima giornata con Verona che ottiene la promozione battendo il franco Zigoni, l’idolo della tifoseria, è il miglior 43 punti, uno di margine sul Catania, e due Bari fuori casa nella penultima giornata e gra- marcatore con 9 reti. sulla coppia Brescia e Alessandria. Nell’ultima zie alla vittoria per 1-0 all’epilogo in trasferta giornata si sfiora l’infarto. Il Como va in van- a Padova, mentre i galletti pugliesi impattano taggio con “Pinella” Baldini, abbonato al gol a Perugia. Capitanata da Giancarlo Savoia, contro il Verona. Bassetti risolve la situazione la squadra ha nel duo delle meraviglie Italo al 17° della ripresa concretizzando di testa il Bonatti e Gianni Bui una meravigliosa coppia cross di Galassini dopo aver dribblato, uno d’attacco. Sergio Maddè ed Emiliano Mascetti dietro l’altro, tre avversari. Il pareggio 1-1- di sono i due giovani che negli anni a venire di- Como sancisce la prima storica promozione verranno due bandiere dell’Hellas. Nonostan- in serie A del club scaligero visto che il Cata- te la promozione Nils Liedohlm farà le valigie nia perde a Modena. Questi i magnifici un- e al suo posto tornerà, Giancarlo Cadè. dici dell’impresa: Ghizzardi, Donzelli, Begalli, Frasi, Cardano, Stefanini, Galassini, Ghiandi, 1974-1975 Maccacaro, Bertucco, Bassetti, guidati da An- Retrocesso per la famigerata telefonata di gelo Piccioli, secondo, con 225 presenze solo Garonzi al suo ex pupillo Clerici, il Verona af- a Osvaldo Bagnoli. fronta il campionato da favorita. La squadra di Steril Verona s.r.l. Via San Giuseppe n° 31 , 37060 Erbè -VR- Italy tel. 0039 045 6670006 12 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
La storia LA FAVOLA DEL VERONA 1981-82 capace di guidare la scalata dalla serie C. L’Hel- L’era Garonzi si conclude con la retrocessione las chiude al secondo posto con 82 punti alle del 1979. La società è stata rilevata da una cor- spalle del data di imprenditori locali, guidati da Tino Gui- Sassuolo e davanti al Livorno. Daniele Cacia è dotti. Dopo tredici anni di buio, il Verona torna il capocannoniere del campionato con 24 gol. a vedere la luce. Alla guida della squadra è ar- rivato Osvaldo Bagnoli, che ha lasciato il Cese- 2016-2017 na dopo averlo riportato in serie A. L’avvio non Storia di questi giorni. Dopo una sola stagione è entusiasmante, ma pian piano la squadra Verona riconquista la serie A a Cesena, dove ingrana la marcia, recupera e, trascinata dai 27 anni prima Osvaldo Bagnoli aveva chiuso gol di Nico Penzo e Mauro Gibellini, conquista un ciclo epico con un’amara retrocessione. Fa- la quarta promozione arrivando per la prima bio Pecchia ottiene il secondo posto alle spalle volta in vetta alla serie B con 48 punti. Dietro, della Spal a pari punti con il Frosinone, ma in ad un solo punto, Sampdoria e Pisa. vantaggio sui ciociari per una miglior differen- za reti negli scontri diretti. Giampaolo Pazzini 1990-91 è il capocannoniere del torneo con 23 reti. Gli anni d’oro dello scudetto e delle notti euro- pee si chiudono con la retrocessione del 1990. La società è allo sbando e vive i giorni nefasti le ceneri del tribunale. Tuttavia la serie A dura del fallimento. Nonostante ciò, Eugenio Fa- appena una stagione. Vi si fa ritorno nel 1996 scetti firma un’autentica impresa centrando il quando sulla panchina dell'Hellas arriva Atti- secondo posto alle spalle dello stupefacente lio Perotti. Dopo una straordinaria cavalcata Foggia di Zeman. La forza della squadra sta i gialloblu conquistano il secondo posto e nella difesa, la meno battuta del campionato, strappano il biglietto per la massima serie. e in un gruppo di uomini che danno tutto per Salgono in cattedra l’enfant du pays Damiano la maglia e che nell’esperienza di Piero Fanna Tommasi e il bomber Totò De Vitis, autore di hanno il leader. 13 reti. 1995-1996 1998-1999 La famiglia Mazzi ha assunto la proprietà dal- Giambattista Pastorello centra la risa- lita al primo tentativo da presidente. In panchina ha puntato su Cesare Prandelli. La scelta è azzeccatissi- ma. La squadra vola e regala spet- tacolo. Il Verona mette insieme una striscia di 8 vittorie di fila tra la sesta e la tredicesima giornata, stabilendo un record. Vince il campionato con un punto di vantaggio sul Torino. Fabrizio Cammarata è il marcatore più prolifico con 15 reti. 2012-2013 Dopo undici anni d’inferno, aggravati dall’on- ta della serie C, il presidente Maurizio Setti riporta il Verona in massima serie. L’artefice della risalita è il tecnico Andrea Mandorlini, www.football.it MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 13
JAVIER SAVIOLA DA “NUOVO MARADONA” A COMPARSA SCALIGERA PER IL “CONEJO” SOLO 15 PRESENZE ED UNA RETE CON L'HELLAS E state 2001, il Barcellona vive un periodo diffi- e 4 reti) con la “blanca” casacca Real dove non vede cile, gli olandesi (Kluivert ed i fratelli De Boer, quasi mai il campo, a sancire una carriera da compar- Overmars) sono in ribasso, Rivaldo è altalenan- sa, ancor più amara per uno che a 18 anni sembrava te e la generazione dei Puyol e degli Xavi è ancora agli un predestinato. Unica luce, in Portogallo, a Lisbona albori della carriera. Ed allora la società catalana deci- dove il “coniglio” ricomincia dar segni di vita, infilando de di guardare al futuro, lo fa puntando su un ra- 24 reti in 69 partite, non tante, ma neanche pochissi- gazzino di appena 20 anni. Ha strani incisivi, lo me. Poi comparsate a Malaga, in Grecia con la casacca chiamano “Conejo” (il coniglio) per quello, ma dell'Olympiakos prime di finire nel Bel Paese. ha talento da vendere. Al mondiale Under 19 ha Verona, male segnato 11 reti in 6 partite, trascinando A lui pensa la società scaligera, c'è da sostituire il fu- l'“Albiceleste” al titolo. Si chiama nambolo Iturbe, venduto a peso d'oro alla Roma. Serve Javier Saviola, sembra un giocatore rapido, bravo ad inserirsi negli spazi aperti avere le stimmate dalle spallate di Luca Toni. Identikit che porta il Verona del fuoriclasse ed a scegliere proprio il “Conejo”. Scelta sbagliata, concet- il “Barca” lo ve- tualmente sbagliata; il nostro più che un esterno d'attac- ste di “Blaugra- co, perfetto per il tridente offensivo di Mandorlini è una na”. La stampa seconda punta, bravo in area e dal discreto fiuto del gol. lo ribattezza el pi- Ruolo non contemplato nello schieramento del tecnico bito, in riferimento al Pibe de scaligero, un integralista del 4-3-3. Ed i risultati sui verdi oro, lo stesso Maradona lo in- manti erbosi di tutta Italia si vedono, anzi non si vedo- dica come suo erede. I primi no. Mandorlini non lo schiera quasi mai, e quando lo tre anni in Catalogna sono fa ne riceve in cambio un rendimento insufficiente. Alla buoni, il “puntero” argen- fine per l'argentino appena 15 presenze, con lo straccio tino segna 44 reti nella di una rete, all'Atalanta oltre a quella segnata durante Liga ma non esplode il match di Coppa Italia, contro il Perugia, su rigore, che definitivamente. Ed consente ai gialloblu di passare al turno successivo del- arriva la bocciatura, la competizione. La rete contro l’Atalanta rimane l'unica netta ed inequivoca- sua prodezza nel nostro campionato; poco, troppo poco bile; ha le sembianze per uno che a 20 anni veniva etichettato come l'erede di un prestito, al Mo- di Diego Armando Maradona e che, comunque, vanta naco. Di lì inizia il suo ben 40 presenze con la nazionale argentina, la mitica personale giro del “Albiceleste” nella quale ha realizzato anche 11 reti. mondo, manco fosse il sir Phileas Fogg de “Il giro del mon- do in 90 giorni” Unico lampo, Lisbona "Ho speso molti soldi in droghe, Monaco, Siviglia, Bar- alcol e donne... cellona, addirittura una tutti gli altri li ho sperperati". stagione (17 presenze George Best 14 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
DOMENICO PENZO CENTRAVANTI VERO, PER LUI 29 RETI IN DUE STAGIONI CON L'HELLAS “LA COPPA ITALIA RESTA IL VERO RIMPIANTO DEI MIEI DUE ANNI CON L'HELLAS” V eneziano di nascita, ma ormai veronese d'adozione, fine saranno 14 i centri “griffati” Penzo. E non è finita qua.... nella città di Giulietta e Romeo si è stabilito ed è uno degli animatori della “Asd Ex Calciatori Hellas Verona Quella cavalcata in Coppa Italia Onlus”, Domenico, ma per tutti “Nico” è stato il primo numero 9 “Nico” si conferma, eccome, anche al piano superiore, pren- del Verona che poi conquistò lo scudetto più stupefacente nel- dendosi la rivincita su quella massima serie che lo aveva re- la storia del nostro calcio, una specie di Leicester ante litteram. spinto troppo in fretta. In estate arrivano alla corte dell'Hellas Prototipo perfetto del classico centravanti di altri tempi, forte giocatori di grande talento come Marangon, Spinosi, Volpati, fisicamente ed imbattibile di testa, doti Sacchetti, Dirceu, Fanna e Zmuda che vanno a rinforzare un che univa ad una generosità fuori telaio già rodato ed organizzato e che fanno degli scaligeri la dal normale, connubio difficile da grande rivelazione del campionato. Penzo è l'indiscusso cen- trovare in una punta centrale. Pen- travanti titolare e fa stropicciare gli occhi ai suoi tifosi, segnando zo, il “venessian”, ebbe con il pub- tanto, di testa e con i piedi. Alla fine sigla 15 reti, classificandosi blico del “Bentegodi” un feeling secondo nella classifica dei marcatori, dietro solo allo juventi- incredibile, che lo portò a vivere in no Michel Platini. E’ l'annata decisamente migliore della sua gialloblu le sue stagioni migliori. carriera. Penzo è grande protagonista anche nella cavalcata in Coppa Italia, suo il gol al “Meazza” che al 90’ elimina il Milan Al primo anno è subito nei quarti e spinge l'Hellas in semifinale con il Toro. Una corsa promozione forsennata che si interrompe solo nella finale contro la Juven- A Verona arriva nell'estate del 1981; tus, nella quale Penzo sigilla il 2-0 dell'andata, poi vanificato ha già 28 anni ed il suo ruolo sem- a Torino, all’ultimo minuto dei supplementari, dalla rimonta bra ormai quello del classico attac- bianconera. cante di categoria, cadetta. Fino a quel momento ha giocato appena Dopo Verona una stagione nella massima serie, E che la Juventus sia nel suo destino lo racconta anche la con la Roma nel 74/75, segnando campagna acquisti successiva, “Nico” passa alla corte della la miseria di un gol, nonostante le Vecchia Signora conquistando una Coppa delle Coppe ed uno 19 presenze. La squadra giallo- scudetto. A Torino si rese protagonista di un exploit in Coppa rossa, reduce da un campionato delle Coppe, segnando 4 reti nella partita contro i polacchi del di media classifica, lo utilizzava Lechia Danzica, e contribuendo con 5 reti in 25 partite alla con- come attaccante di scorta die- quista del double continentale. Tuttavia non riesce a convince- tro al veterano Prati. Penzo, è re appieno l'ambiente juventino, e la Juve lo cede al Napoli. E’ vero, non gioca tantissimo l'inizio del declino, a Fuorigrotta, a fianco di Maradona, il bom- segnando una sola rete ber di Chioggia non è che la pallida controfigura di se stesso ma a fine anno festeg- e gioca e segna pochissimo. In due stagioni appena 21 pre- gia con la squadra uno senze e 2 sole reti, niente per uno che appena tre anni prima splendido terzo posto. era stato il miglior centravanti della serie A. Dopo una stagione Niente male per uno che fuori rosa, ancora tra le file degli azzurri, chiuse la carriera nel dieci mesi prima giocava nei Trento, in Serie C1, nella stagione 87/88. Terminata la carriera campetti di provincia. Prima del “Nico” decide di stabilirsi proprio a Verona, a cui è profonda- Verona, tre stagioni a Brescia mente legato, dove visse le due stagioni più belle della sua e l’anno precedente del suo carriera trovando una completa maturità agonistica. arrivo segna solo 4 reti. Per questo all'annuncio del suo acquisto molti storcono la boc- ca, ma se ne ricrederanno presto. Il bomber di Chioggia è subito parte integrante dei meccanismi di Bagnoli e forma con il concittadino Gi- bellini una implacabile coppia di bom- ber. Il suo apporto è fondamentale nella promozione nella massima serie. Alla MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 15
L’album dei ricordi GLI ANTENATI DEL CALCIO LA NASCITA DEL CALCIO IN GIRO PER IL MONDO D al 1860 la Gran Bretagna vide una religione laica. La partecipazione nella sua patria di origine il nuovo gio- una proliferazione dei club di popolare produsse i primi fenomeni di co aveva contaminato pressoché tutte le calcio. Alcuni erano diretti eredi massificazione dello spettacolo sportivo classi sociali, nell’Europa continentale si delle attività dei college ma buona parte con quantità di spettatori che stipavano volse verso l’alto, verso coloro che aveva- erano formazioni nuove sorte nel clima gli spalti degli stadi. Si pensi che alla fi- no del “tempo libero” e che si misero a di sviluppo industriale della seconda nale di FA Cup del 1887 erano presenti praticarlo come un’attività esclusiva del metà del secolo. Alla passione degli 27.000 spettatori che furono 110.000 proprio ceto. La figura dello studente, ai studenti si aggiunse prima quella degli nel 1901. Sorse così la figura del “fo- fini del suo sviluppo, fu preminente in imprenditori, che contribuirono alla co- otballer proletario” che reclamava il tutti i paesi europei anche grazie ai sog- struzione degli stadi e al finanziamento riconoscimento del suo nuovo mestiere giorni di studio all’estero degli studenti. dei club, e poi quella dei ceti medi e dei e per questo il passaggio dallo sport Pur tuttavia le istituzioni scolastiche eu- colletti bianchi delle manifatture e del- praticato per diletto a quello professio- ropee erano abbastanza riluttanti all’as- le banche. Il miglioramento del tenore nistico fu abbastanza rapido, nel 1885 sunzione dei giochi sportivi in ambito di vita della classe dei lavoratori ingle- fu istituito dall’Inghilterra, seguita poi universitario e fu proprio allora che si si con la riduzione delle ore di lavoro e dalla Scozia nel 1893. creò il solco tra la cultura sportiva euro- l’introduzione del pomeriggio festivo Nel lungo periodo di pace compreso tra pea e quella anglosassone. del sabato aveva fatto nascere il “leisure il 1871 e il 1914 il football attraversò la A favorire lo sviluppo del calcio furono time” cioè il tempo dedicato al diverti- Manica, il mare del Nord, il Baltico, cor- spesso le società di ginnastica fatte di mento anche per le classi più popolari. se lungo i grandi fiumi europei, toccò le esercizio e disciplina che si aprirono ai Ciò rese accessibili i nuovi svaghi ai ceti sponde del continente da quelle atlanti- giochi sportivi fatti invece di agonismo; operai della città, che furono rapidamen- che della penisola iberica fino alle rive successe in Belgio, Austria, Spagna, Ita- te conquistati dal calcio in modo così del mediterraneo travalicando le bar- lia, e Ungheria. profondo da penetrare nella vita quoti- riere nazionali ed etniche, senza alcuna I resoconti storici hanno parlato spesso diana della gente comune quasi come alterazione delle sue regole. Ma mentre della sua diffusione grazie allo spirito associazione Via Fantoni, 46 – 37069 Villafranca di Verona professionale tel. 045 6305276 fax 045 7978546 Silvano Pizzoli pizzoli@abcstudioassociato.it Massimo Fusini fusini@abcstudioassociato.it 16 TIFA VERONA | MAGGIO/GIUGNO 2017
L’album dei ricordi GLI ANTENATI DEL CALCIO di emulazione del “football dei moli” cioè il calcio giocato dalle squadre della marina britannica durante le soste nel- le città portuali che avrebbe contribuito alla nascita di squadre locali che desi- deravano competere contro i giocatori venuti dal mare. La memoria sportiva ricorda anche il “football delle am- basciate e dei consolati britannici” promosso dalle autorità diplomatiche nei vari paesi o il “football delle co- munità dei residenti stranieri” anche se a dire il vero il ruolo di diffusione di questi ultimi fu minore di quanto si possa pensare per la tendenza a isolarsi dall’ambiente locale e a vedere questo sport come un diritto di extraterritoria- lità. Il “calcio delle industrie e delle mi- delle compagnie di assicurazione e di imparato durante i loro viaggi in Gran niere” si sviluppò soprattutto in Belgio, navigazione, dai negozianti stranieri. Era Bretagna intendendo il nuovo gioco Germania e Spagna grazie agli impren- il “calcio delle agenzie”. Infine in tante come una via per integrarsi o per impor- ditori stranieri che cercavano un metodo regioni europee si diffuse per contiguità si nelle élite locali attraverso l’immagine per divertirsi ma soprattutto per familia- tra regioni; era il “football di confine” e di modernità e la seduzione della nuova rizzare con le loro maestranze locali. Ma l’esempio più tipico fu quello che dalla moda sportiva da essi praticata. il maggiore impegno per la sua diffusio- Svizzera portò il calcio in Lombardia. ne si ebbe soprattutto dagli agenti delle La ricerca storica dimostra anche che società commerciali e dei tecnici delle molte figure locali promossero, come imprese industriali, dai rappresentanti pionieri, il football che avevano visto e Date storiche* 1890 Nel 1890, il Nottingham Forest giocò la prima partita in cui vennero usate le reti di porta Venne ufficialmente disposto l'uso di reti a chiusura posteriore delle porte Introduzione della regola del calcio di rigore; Il calcio rigore viene battuto dalla distanza di 11 metri (in precedenza veniva battuto da un qualsiasi punto all’interno di un semicerchio trac- ciato dal centro della porta, con un raggio di 11 metri). La porta era difesa solo dal guardiano (così veniva chiamato a quei tempi il portiere). 1891 L’arbitro (il referee) oltre al fischietto e taccuino, fece il suo ingresso in campo; i guardalinee ( gli empire) furono dislocati lungo le linee laterali con il solo compito di segnalare il punto in cui il pallone usciva dal campo. Al fine di garantire una maggiore stabilità ai giocatori, sia nei movimenti sia nel controllo della palla, sugli sdrucciolevoli terreni erbosi ingle- si, resi ancora più infidi dalle frequenti piogge, nel 1891 fu autorizzato l'uso di scarpe fornite di tacchetti (o bulloni) e di strisce da applicare alle suole, purché tali supporti fossero di cuoio. L'altezza dei tacchetti e delle strisce non doveva essere superiore a 12,7 mm. La stessa misura costituiva il diametro minimo consentito per i tacchetti 1893 Ammessa la carica al portiere 1894 Le decisioni dell'arbitro diventano inappellabili. (in precedenza venivano discusse con i capitani delle due squadre) *Le date precedenti sono presenti nel N° 8 di TifaVerona MAGGIO/GIUGNO 2017 | TIFA VERONA 17
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