BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo

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BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo
n.7                                                                             11 | 2017

BELLAFACTORY
                                                                FOCUS
LA SORPRESA AUTO
 LA FABBRICA 4.0 AUMENTA LA QUOTA DI LAVORO NEI PRODOTTI

           L’automotive sta trainando la ripresa italiana: il fatturato sale del 17% e l’occupazione
           torna oltre quota 170.000 unità. In questo numero ne presentiamo una radiografia
           articolata su quattro direttrici: industria, lavoro, innovazione, export. E approfondiamo i
           temi di un comparto alla vigilia di un rivolgimento epocale.
           Con una prima grossa novità: nella fabbrica d’auto 4.0 la quota di lavoro presente in ogni
           vettura aumenta. Leggere per credere.
                                                                              www.fondazionergo.it
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COMITATO SCIENTIFICO

COORDINATORE:
SANDRO TRENTO

CONSIGLIERI:
GIUSEPPE BERTA
PAOLO BRICCO
LUISA CORAZZA
LUCIANO PERO
DIODATO PIRONE
PAOLO REBAUDENGO
GIANFRANCO VIESTI

CHI HA CONTRIBUTO A QUESTO
NUMERO

MARCO BALDI
Responsabile Area Economia e
Territorio, CENSIS

GIUSEPPE DELLA ROCCA
Docente Associato di Sociologia
Industriale, Università della Calabria

LUCIANO PERO
Docente di Organizzazione del
lavoro, MIP - Politecnico di Milano

DIODATO PIRONE
Giornalista, Il Messaggero

ANDREA SIGNORETTI
Ricercatore di Sociologia
Economica, Università di Trento

STEFANIA SPAZIANI
Collaboratrice Centro Studi,
Fondazione Ergo

EDITING A CURA DI:
GIULIA NICORA
RACHELE SESSA

SEDE OPERATIVA
VIA PROCACCINI N. 10
21100 VARESE
TEL. +39 0332 239 979

PER INFORMAZIONI:
CENTRO STUDI
RACHELE SESSA
E-MAIL R.SESSA@FONDAZIONERGO.IT

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BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo
INDICE

           DI COSA PARLIAMO IN QUESTO NUMERO                           5
           L’AUTOMOTIVE ITALIANO DATO PER DATO - INFOGRAFICA           6
           COME E PERCHÈ L’AUTO CAMBIERÀ STRADA
           - SERGIO MARCHIONNE, ESTRATTI LECTIO MAGISTRALIS           10
           SE TI COCCOLO MI AMI, COME CAMBIA IL LAVORO
           IN UNA GRANDE FABBRICA DEL SUD - DIODATO PIRONE            12
           QUANDO NON BASTA LA LEAN - ANDREA SIGNORETTI               14
           NEW SKILL 4.0 - INDAGINE SULLE COMPETENZE DEL FUTURO
                                                                      18
           FOCUS - ADDIO TIMBRATURA: IL CONTROLLO DELL’ORARIO
           NELL’ERA 4.0 - GIUSEPPE DELLA ROCCA                        24
           2017 MTM EXPERIENCE NORD E SUD                             26

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                           3
BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo
PREMESSA

                                                               Sandro Trento, Direttore Fondazione Ergo

3 ottobre 2017, commento dI Sandro Trento alla Lectio Magistralis di Sergio Marchionne

“LA SELF-DRIVING CAR RIVOLUZIONERÀ L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA E ANCHE LE CITTÀ.
MOLTI NON COMPRERANNO PIÙ L'AUTO MA L'AFFITTERANNO PER LE ORE O I GIORNI NECESSARI.
NON SERVIRANNO PIÙ I TANTI GARAGE E PARCHEGGI IN GIRO PER LA CITTÀ.

CI SARANNO SOCIETÀ DI AUTONOLEGGIO CHE TI INVIERANNO A CASA LA SELF-DRIVING CAR, TU LA
USERAI E POI MAGARI L'AUTO ANDRÀ DA UN ALTRO CLIENTE. IL NUMERO DI VEICOLI PRODOTTI SARANNO
MOLTI DI MENO. DALL'AUTO COME BENE DI PROPRIETÀ SI PASSERÀ ALL'AUTO COME SERVIZIO DI
TRASPORTO DA NOLEGGIARE.

QUESTO AVRÀ UN IMPATTO SULLE SOCIETÀ DI ASSICURAZIONE, SULLE SCUOLE GUIDA, SUI BENZINAI,
SULLE OFFICINE DI RIPARAZIONE, SUL MODO IN CUI I TRASPORTI SARANNO ORGANIZZATI.

SARÀ UNA RIVOLUZIONE EPOCALE.”

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Premessa

   IL PERIODICO BELLAFACTORY FOCUS:
   EVOLUZIONE O RIVOLUZIONE EPOCALE?

Q        uesta è la domanda che ci siamo posti progettando questo numero del nostro periodi-

                                                                                                        DI COSA
co, nato dall’osservazione dei grandi temi che si intersecano con l’industria dell’auto. Le sfide
che il settore dell’automotive sta affrontando sono molteplici, si pensi alle opportunità e ai

                                                                                                        PARLIAMO
rischi legati al mercato cinese, alle innovazioni sull’auto connessa, ai cambiamenti tecnologici
e alla crescente attenzione all’efficienza energetica da parte dei governi, … quali saranno gli

                                                                                                        IN QUESTO
impatti sulle famiglie e sul possesso di un bene di proprietà come l’auto, e ancora come si mo-
dificheranno le città? La mobilità urbana?

                                                                                                        NUMERO
Si pensi ai più recenti progetti di car sharing, alla diffusione di pratiche come Enjoy (ENI), già
attive in molte città, quanto è distante ancora il self-driving? Come tutto ciò sta modificando e
modificherà il settore dell’auto?
Senza la presunzione di definire temi ancora così incerti, abbiamo cercato di mettere in fila
alcuni elementi, attraverso interviste e approfondimenti, guardando alle produzioni, ai modelli
organizzativi interni alle fabbriche, osservando il lavoro che cambia nei modi e nei tempi, pro-
ponendovi alcune riflessioni di chi opera in questo campo e ha una visione e una panoramica sul
lungo periodo nettamente chiara e a fuoco.

Il nostro racconto inizia con una mappa che descrive in 20 infografiche gli elementi chiave
che caratterizzano l’automotive italiano.
Un settore che il Centro Studi di Confindustria ha definito nell’ultimo Rapporto sui Settori In-
dustriali come quello “più importante per trainare la ripresa in Occidente nel periodo 2013-16”.
“Le stime per il 2017 indicano che nel corso dell’ultimo anno, con la rilevante eccezione dell’I-
talia, l’automotive ha passato il testimone della crescita in tutte le principali economie occi-
dentali, registrando variazioni addirittura negative negli Stati Uniti, in Spagna e nel Regno
Unito.” “In questo settore è ancora marcata la predominanza dei paesi avanzati” “Il primo
produttore mondiale è ora la Cina.”

Fino a quando l’auto rimarrà un bene di proprietà considerato necessario? Sergio Marchionne,
Amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, durante la Lectio Magistralis tenuta
recentemente, ha parlato molto di guida autonoma e di veicoli elettrici.

Cambia il mercato, ma cambiano anche le produzioni: Andrea Signoretti, Ricercatore dell’U-
niversità di Trento, descrive come stanno evolvendo i modelli organizzativi dei grandi gruppi
industriali e quali sono le difficolta che incontrano le medie e piccole aziende dell’indotto.

Diodato Pirone, giornalista de Il Messaggero, intervista per noi Marco Baldi, Responsabile
Economia e Territorio del Censis, e ci racconta di un’indagine ancora inedita condotta per FCA a
Melfi, con l’obiettivo di mappare il profilo degli operai Fiat e conoscerne il lavoro, le percezioni,
ma con uno sguardo attento anche a quello che accade appena fuori dai cancelli della fabbrica.

E poi ancora gli esiti della survey NEWSKILL 4.0 un po’ per capire come le attuali richieste
in termini di abilità e skill si modificheranno nel breve e nel lungo periodo e un po’ per capire
come sarà il lavoro operaio del futuro. Viene, inoltre, proposto un approfondimento del pro-
fessor Giuseppe Della Rocca sul tema della timbratura, con un’analisi del fattore tempo nel
contesto lavoro.

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                                                                         5
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L’AUTOMOTIVE ITALIANO
INDUSTRIA
    1. Ilspetto
           fatturato dell’automotive cresce nel 2015/2014 del 17,3% ri-
                 all’1,2% della media nazionale e del 2% rispetto all’indu-                         2. Fatturato regionale
                                                                                                                   4
                                                                                                                           industria automotive nel 2015
                                                                                                                                1,5%
                                                                                                                           8,2%      1 mld     10
          stria manifatturiera
                                                                                                                         5,5 mld
                                                                                                              50,9%                            2,3% 7
                                                  + 17,3%                                                1
                                                                                                              34,4 mld
                                                                                                                                             1,5 mld 11,3%
                                                                                                                                                               2
                                                                                                                                                     7,6 mld
                                                                                                                    9 1,7%                            7,1%
                                                                                                                      1,1 mld                                5
                                                                                                                                                    4,8 mld
                                                                                                                              8 2%                                3% 6
                                                                                                 Valle D’Aosta: da 0 a                                          2 mld
                                                                                                                                1,3 mld                  9,2%
                                                  68,6 miliardi €                                53 mln € di fatturato                                6,2 mld 3
              2014               2015
                                                  7,8% dell’industria manifatturiera             Basilicata: fatturato
                                                             885 miliardi                        quadruplicato

    3. Trend di crescita. Variazione tendenziale positiva per i mesi di maggio e giugno 2017 rispetto al 2016
                                           +20,3%                             +10,5%                                                +17%                      +12,2%

          Ordinativi                                                                                    Fatturato

                             mag. 16         mag. 17              giu. 16      giu. 17                                   mag. 16 mag. 17             giu. 16 giu. 17

     4. L’automotive   contribuisce con il 7% della produzione
        dell’industria manifatturiera (2015: 59,1 miliardi la pro-
                                                                                                  5. Auto prodotte nel 2016 - EU
            duzione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi su 899                                 1.GERMANIA            2.SPAGNA         3.UK               7. ITALIA
            miliardi nell’industria manifatturiera – 3.131 miliardi la
            produzione dell’intera economia)

                                                                 7%                                  5,7 mln             2,3 mln         1,7 mln              713.812
                                                                                                     4.FRANCIA        5.REP. CECA    6.SLOVACCHIA
                                                 899 miliardi
                                                 manifattura
                                                                59,1 miliardi
                                                                                                       1,6 mln           1,3 mln       1 mln

     6. L’automotive contribuisce con l’1,5% all’economia italiana
        con un valore aggiunto ai costi dei fattori al 2015 di circa                                7.       Il contributo dell’automotive rappresenta il 4,9% del mani-
                                                                                                             fatturiero in Italia. Nel 2015 rispetto al 2014 ha registrato
            10,4 miliardi di euro                                                                            una crescita del 12,8% (l’economia cresce in totale del 4% e
                                                                                                             il settore manifatturiero del 4,4%)

                                                                                                                                                       +12,8%

NOTE e FONTI
_Automotive italiano - Settore ateco C29 Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
_Box 1,2,3,4,6, 7 - Fonte: elaborazione dati DWH Istat
BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo
DATO PER DATO
     8. Ilmigliore
           settore “Fabbricazione di mezzi di trasporto” ottiene la
                   performance con +8,2% (percentuale più alta nei
            settori manifatturieri) in riferimento ai tassi di crescita della                                                     + 8,2%
            produttività del lavoro del 2014 rispetto al 2013 (valore ag-
            giunto per ora lavorata)

     9. Auto vendute nel 2016 - EU                                                                   10.         Le spese di acquisto, uso e manutenzione autoveicoli
                                                                                                                 in Italia è pari a 189 miliardi (11% PIL)
                                                                                                                 +10 miliardi rispetto al 2016 (+0,3% del PIL)

                                                                                                                                                          11% PIL
                                                                                                                                                          189 miliardi

    LAVORO
  11. Imprese attive nell’ automotive nel 2015                                                  12. Glinifatturiero
                                                                                                           occupati dell’automotive rappresentano il 5% del ma-

    389.317 Imprese                                       10%
            manifatturiere                          medieimprese
                                               4%                                                              170.455 occupati nel 2015
                                         grandiimprese

                                                                             57%
                                                  29%                   microimprese
                                            piccoleimprese
                                                                                                                                                      6% lavoratorei esterni o
                                                                                                                    94% addetti                       temporanei
                                                       imprese
                                         2.242         automotive
                                                                                                           - 98,6% è un lavoratore dipendente (157.900)
                                                                                                           - 1,4% è un lavoratore indipendente (2.246)

  13. 43 startup innovative - settore automotive ita, nov. 2017                                 14. 23.762 € è lo stipendio medio di un operaio del settore
                                                                                                    automotive
            capitale                                               capitale                                1% in più rispetto al corrispettivo manifatturiero
         5-10.000 €                                                < 5.000 €                               5% in più rispetto alla media generale

                               18                  11
                                                                      capitale

                           capitale          9 3                      50-100.000 €
                                                                                                              23.762 €                      23.568 €                      22.700 €
                       10-50.000 €
                                              2                 capitale
                                                                100-250.000 €                                                        Stipendio medio

NOTE e FONTI
_Box.8 - “Fabbricazione mezzi di trasporto” comprende Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi   _Box 10 - Fonte: Promotor
e semirimorchi (Ateco c29) e Fabbricazione di altri mezzi di trasporto (Ateco c30)             _Box 11, 12 - Fonte: elaborazione dati DWH Istat
_Box 8 - Fonte: elaborazione dati DWH Istat                                                    _Box 13 - Fonte: registro imprese Infocamere
_Box9 - Fonte: dati OICA                                                                       _Box 14 - Fonte: dati DWH Istat - Retribuzioni contrattuali di cassa per dipendente (base 2010)
BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo
INNOVAZIONE E RICERCA
    15. Spesa in R&S in Italia, 2014 - 23,2 miliardi €                                                   16.        Investimenti fissi lordi in R&S, 2015
    Istituzioni private                                                         Imprese
          no profit 3%                                                55% - 12 miliardi €
                                                                                                                                             279,6 mld                    Italia

                                                                              >
     Università                                                        Manifatturiero
          29%                                                     70,8% - 8,7 miliardi €                                                           57,2 mld              manifatturiero

                                                                                                                                                    9,2 mld               Fabbricazione
                                                                                                                                                                          mezzi di trasporto

                                                                               >
    Istituzioni pubbliche                                          Fabbricazione auto
                     13%                                                 1,7 miliardi €                      “Fabbricazione mezzi di trasporto” registra il più alto valore
                                                                                                             degli investimenti pari al 16 % del manifatturiero

    17. Totale brevetti EU, 2016 - 4.166 nel 2016 contro 3.986
        del 2015 (+4,5%) in tutti i settori                                                               18.        Big data. Nel 2016, il 9% delle imprese con almeno 10 ad-
                                                                                                                     detti ha dichiarato di aver analizzato, nel corso dell’anno
                                                                                                                     precedente grandi quantità di dati

         3
        3 3                                            +37,6%                                                                 -    +                                 -

                                                                                                                                                               12%
                                                                                                                                                                           +

                                                                                                                      10
                                                                                                                 <

                                                                                                                                                         @
                                                                                                                7     40,1%             2
                                                                                                                                                           7 4    3,8% 3,999999
                                                                                                                                                                        5
                                                           rispetto al 2015                                         2/8   #        15                      +x#       #   %
                                                                                                                                                                               1
                                                                                                                          $    %
                                                                                                                                                                     $
                                                                                                                                   @

                                                                                                                                                               <
        brevetti nel settore
        tecnologico dei trasporti
        2016                                                                                              7,1% MANIFATTURA
                                                                                                               Uso Big Data                        9,4% FABB. MEZZI DI TRASPORTO
                                                                                                                                                        Uso Big Data

EXPORT
   19. Migliori settori e posizione dell’Italia nella classifica
       mondiale, 2016 - mld €                                                                            20. Nel primo semestre 2017, aumentano le vendite di auto-
                                                                                                             veicoli, in particolare in Lazio e in Piemonte
   Posizione                                                 Export        Saldo comm.le
    2. Meccanica non elettronica                               77,7              +48,3
    3.      Manufatti di base
                                                               43,9              +11,9

    2.      Mezzi di trasporto
                                                               40,1               +1,0
    2.      Altri manufatti
                                                               37,9               +14,4                                           LAZIO                                  PIEMONTE
                                                                                                                              + 226,9%                                 + 40,5%
     5.     Alimenti confezionati
                                                               25,9               +5,1

NOTE e FONTI
_Box.15 - Fonte: elaborazione dati DWH Istat - Spesa per la ricerca interna (intra-muros). La        _Box.16 - Fonte: elaborazione dati DWH Istat
spesa per attività di ricerca scientifica e sviluppo sperimentale (R&S) svolta da istituzioni pub-   _Box 10 - Fonte: elaborazione dati International Trade Center, http://tradecompetitivenes-
bliche, istituzioni private non profit, imprese e università con proprio personale e con proprie     smap.intracen.org
attrezzature                                                                                         _Box 19 - Fonte: dati ITC, International Trade Center
_Box 15, 16, 18 - Nota: “Fabbricazione mezzi di trasporto” comprende Fabbricazione di auto-          _Box 20 - Fonte: elaborazione dati DWH Istat
veicoli, rimorchi e semirimorchi (Ateco c29) e Fabbricazione di altri mezzi di trasporto (Ateco
c30)
_Box 17 - Fonte: elaborazione dati EPO, European Patent Office - Il settore Trasporti copre tutti
i tipi di tecnologie sul trasporto e i brevetti riguardano principalmente l’automotive
BELLAFACTORY LA SORPRESA AUTO FOCUS - Fondazione Ergo
71,875

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LE SFIDE DELL’AUTOMOTIVE SECONDO SERGIO MARCHIONNE

 COME E PERCHÈ L’AUTO CAMBIERÀ STRADA
                                                                 Estratti dalla Lectio magistralis di Sergio Marchionne –
                                                                 Amministratore Delegato di Fiat Chrysler Automobiles

Il 2 ottobre 2017 presso il Polo Meccatro-       “Nel corso degli ultimi 20-25 anni, la           in modo combinato. E’ certamente più
nica di Rovereto, Sergio Marchionne rice-        quota di energia elettrica generata dallo        utile concentrarsi sui miglioramenti dei
ve la Laurea honoris causa in Ingegneria         sfruttamento di fonti non rinnovabili è          motori tradizionali e lavorare alla diffusio-
meccatronica dall’Università di Trento.          cresciuta di quasi 10 punti percentuali.         ne di carburanti alternativi, soprattutto il
La lectio magistralis da lui tenuta in           La quantità di energia elettrica prodotta        metano, che per la sua origine e le sue qua-
quell’occasione presso l’Università di Tren-     a livello globale è più che raddoppiata nel      lità è oggi il più virtuoso e più pulito in ter-
to è stata caratterizzata senza dubbio dal       corso degli ultimi 15 anni, spingendo lo         mini di emissioni.”
suo solito pragmatismo. Gli spunti emersi        sfruttamento dei combustibili fossili a li-
dalle sue riflessioni sono molteplici sia        velli allarmanti. Anche se l’elettrico – spes-   La self-driving car
per il futuro dell’auto che nello specifico      so per ragioni politiche – viene presentato
del gruppo FCA.                                  come la soluzione che salverà il pianeta, la     “I benefici che possono derivare
                                                 realtà è ben diversa.                            sono moltissimi: in termini di si-
Di cosa ha parlato? Di veicoli elettrici, di     Già quattro anni fa, una ricerca svolta dalla    curezza, riduzione del traffico e
auto che si guidano da sole e del valore         Norvegian University of Science and Tech-        potenziale azzeramento degli in-
del brand nel futuro del mercato dell’auto.      nology sosteneva che le vetture elettriche       cidenti causati da errore umano,
                                                 costituiscono una minaccia ambientale            oltre ad un nuovo livello di indi-
I veicoli elettrici                              quasi doppia rispetto ai veicoli tradizionali,   pendenza e di qualità della vita
                                                 in termini di potenziale riscaldamento glo-      per le persone anziane e disabili”.
Parla di una sfida ambientale ma anche           bale del pianeta.
sociale perché legata alla coscienza col-                                                         Due gli approcci citati da Marchionne alla
lettiva consapevole degli impatti della          L’attuale livello di CO2 in atmosfera non è      guida autonoma: «Il primo, che potremo
dipendenza dal petrolio e delle emissioni        mai stato così alto da 66 milioni di anni. Ci    chiamare “evoluzionista”, prevede uno svi-
di anidride carbonica. Ma dopo l’idroge-         si aspetta che arrivi a circa mille parti per    luppo progressivo della tecnologia, attra-
no oramai passato di moda sarà davve-            milione (ppm) entro il 2100. Un tale livello     verso cinque livelli successivi.
ro l’elettrico il futuro più concreto su cui     di concentrazione di CO2 porterebbe alla         L’altro, di tipo “rivoluzionario”, consiste in-
puntare?                                         scomparsa dei ghiacciai e all’aumento del        vece nel saltare la progressione e lavorare
Marchionne ha poi concentrato il suo in-         livello del mare di 40 metri.                    da subito allo sviluppo di un sistema total-
tervento sui cambiamenti tecnologici più                                                          mente autonomo. “Noi, in FCA, pensiamo
significativi che vedremo nel prossimo           Non voglio suonare apocalittico, ma la           che il giusto approccio sia a metà strada.”
futuro “Noi, in FCA stiamo lavorando su          produzione di veicoli elettrici su larga scala
tutte le diverse forme di auto elettrica:        non farebbe che esacerbare la situazione.        “Per questo, da una parte, stiamo lavo-
dagli ibridi leggeri a 48 volt, agli ibridi                                                       rando sull’evoluzione delle tecnologie, per
tradizionali, ai plug-in, ai sistemi total-      Dobbiamo essere realisti. La auto elettri-       tappe successive; dall’altra, siamo impe-
mente elettrici.”                                che possono sembrare una meraviglia tec-         gnati in un progetto rivoluzionario sulla
                                                 nologica, soprattutto per abbattere i livelli    guida autonoma insieme a Google.
Quali sono gli impatti dei vei-                  di emissioni nei centri urbani, ma si tratta
coli elettrici?                                  di un’arma a doppio taglio.                      Da circa un anno, ingegneri di FCA e di
                                                                                                  Waymo, che è la società di Google dedica-
“A livello globale, due-terzi dell’energia       Forzare l’introduzione dell’elettrico su sca-    ta alle vetture autonome, lavorano fianco
elettrica deriva da fonti fossili. Il carbone,   la globale, senza prima risolvere il proble-     a fianco per integrare e sperimentare le
che è il peggiore in termini di inquinamen-      ma di come produrre l’energia da fonti pu-       tecnologie a guida autonoma su una flot-
to, pesa per circa il 40 per cento.” …           lite e rinnovabili, rappresenta una minaccia     ta di Chrysler Pacifica Hybrid.
                                                 all’esistenza stessa del nostro pianeta.         Nessuna sa esattamente quando appari-
Le emissioni di un’auto elettri-                                                                  ranno le prime auto che si guidano da sole
ca, quando l’energia è prodot-                   Quella dell’elettrico è un’operazione che        e quanto velocemente si diffonderanno.
ta da combustibili fossili, nel-                 va fatta senza imposizioni di legge e            Uno studio di Frost & Sullivan evidenzia
la migliore delle ipotesi sono                   continuando nel frattempo a sfruttare i          che, nel giro dei prossimi 7-8 anni, sulle
equivalenti a un’auto a benzina.                 benefici delle altre tecnologie disponibili,     strade di Europa e Stati Uniti, il numero di

10                                                                                                          www.fondazionergo.it
vetture con sistemi di guida parzialmente       sviluppate meglio e più velocemente da             Le opzioni per reagire non ci mancano.
autonomi potrebbe raggiungere i sei mi-         uno dei nuovi attori esterni.”                     Possiamo trasformarci in un’azienda del-
lioni, mentre quelle totalmente autonome                                                           la Silicon Valley.
sarebbero ancora sotto le 100.000 unità.        “I nostri concorrenti non sono solo più gli
                                                altri costruttori, ma sono anche aziende           Possiamo decidere quale livello di intera-
McKinsey stima che la quota di veicoli          esterne al settore che stanno adottando            zione avere con gli “intrusi”.
a guida autonoma possa arrivare anche           formule del tutto nuove. Si sta aprendo
fino al 15% del mercato nel 2030, se ver-       una frontiera nuova e la transizione sarà          Possiamo scommettere su uno dei nuovi
ranno risolti i problemi legali e normativi,    dolorosa per molti.                                attori, sperando di aver puntato sul caval-
oltre che il nodo dei costi.                                                                       lo giusto e non su quello che ci porta al
                                                Il più grande errore che possiamo com-             fallimento. Possiamo scegliere la via del
Noi crediamo che la guida autonoma sarà         mettere è pensare che la storica capacità          consolidamento e condividere competen-
una realtà nel giro di un decennio e che i      di sopravvivere del settore possa essere di        ze, rischi e investimenti con un altro gran-
sistemi avanzati di ausilio alla guida svol-    qualche garanzia per il futuro.”                   de costruttore. Alcune di queste alterna-
geranno un ruolo cruciale nel preparare                                                            tive non sono neppure praticabili.
legislatori, consumatori e aziende per un       “Ma se c’è una cosa chiara è che
mondo in cui il controllo dell’auto sarà        il cambiamento sta arrivando,                      Ma ve lo ho portate perché sono convinto
passato nelle mani dell’auto stessa.            rapidamente, in ogni angolo del                    che oggi, più che mai, dobbiamo rimanere
                                                settore. E sarà dirompente”                        aperti a tutto. Anche a inventarci da capo.
L’insieme di queste due forze di innova-                                                           Non possiamo illuderci pensando di rim-
zione – propulsione elettrica e guida au-       Se nel mezzo di tutto ciò non rimania-             piazzare i giganti tecnologici.
tonoma – provocherà un cambio di para-          mo consapevoli e flessibili, rischiamo di
digma totale, che è destinato a cambiare        svegliarci una mattina come Sherlock               Ma dobbiamo essere pronti al nuovo, ad
il volto dei trasporti come lo abbiamo          Holmes e Watson e di accorgerci che la             accoglierlo ed a trarne beneficio.n
sempre inteso”.                                 nostra tenda è sparita.

Il brand - Esisterà ancora un va-               Il testo integrale della Lectio magistralis è disponibile sul sito dell’Università di Trento
lore associato al marchio e per-
ché ai clienti dovrebbe importare?

“Alcuni marchi, molto forti e altamente              LA CURIOSITÀ: ELEMENTARE WATSON!
specializzati, che rimarranno indenni o sa-
ranno solo parzialmente toccati da questa
rivoluzione.                                          Sergio Marchionne inizia la sua lectio magistralis citando il più famoso detective al
Per quanto ci riguarda, mi riferisco ad               mondo Sherlock Holmes per dirci che siamo alle soglie di una rivoluzione nel mondo
esempio ad Alfa Romeo e Maserati, la cui              dei trasporti e che va affrontata tenendo i piedi ben ancorati a terra.
identità è nell’esperienza stessa di guida.
Penso anche a Jeep, che è un’icona dei                “Sherlock Holmes e il Dottor Watson decidono di andare in campeggio. Piantano la
fuoristrada ed è sempre stato associato ai            tenda sotto le stelle e vanno a dormire.
concetti di libertà e avventura.
E penso, ovviamente, a Ferrari che vive del           Nel mezzo della notte, Sherlock Holmes sveglia Watson e gli dice: “Watson, guarda il
suono del motore e di qualcuno alla guida.            cielo e dimmi cosa vedi”.

Ma nel mercato di massa, il                           Watson risponde: “Vedo milioni e milioni di stelle”.
marchio non sarà più così im-
portante.                                             E Sherlock Holmes: “E che cosa ne puoi dedurre?”.

In una vettura elettrica, il valore aggiunto          Watson riflette e gli dice: “Se ci sono milioni di stelle, e se anche solo alcune di esse
del costruttore è relativo, dal momento               hanno dei pianeti, allora è molto probabile che esistano altri pianeti come la Terra. E
che acquista le batterie e i motori elettrici         se esistono altri pianeti come la Terra, allora potrebbero esserci altre forme di vita”.
da un fornitore esterno.
                                                      E Sherlock Holmes: “Watson, sei un idiota. Vuol dire che qualcuno ci ha rubato la
Allo stesso modo, in un’auto che si guida             tenda”.
da sola, il sistema di propulsione diventa
abbastanza irrilevante.                               Arthur Conan Doyle, che ha creato Sherlock Holmes e la sottile arte della deduzione,
In più, gli algoritmi che governano il pro-           ci ha anche lasciato una grande lezione ricordandoci che “Non c’è nulla di più ambi-
cesso di guida autonoma richiedono com-               guo e ingannevole di un fatto ovvio”.”
petenze che non fanno parte del “DNA” di
un costruttore e, magari, possono essere

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                                                                                           11
INTERVISTA A MARCO BALDI (CENSIS), COORDINATORE DI UNA RICERCA SOCIOLOGICA
  SULLA RIVOLUZIONE DELLA FABBRICA FCA DI MELFI

  SE TI COCCOLO MI AMI, COME CAMBIA
  IL LAVORO IN UNA GRANDE FABBRICA DEL SUD

                                                                                                                   Diodato Pirone

N        el 2017 cos’è una grande fabbrica
d’auto? E oggi che razza di popolo è quello
                                                  Dottor Baldi, che cosa l’ha colpita di
                                                  più della fabbrica di Melfi?
                                                                                               rivano direttamente in fabbrica senza
                                                                                               passare per il magazzino, al “just in se-
della fabbrica? Ciò che resta dei Cipputi      Inizierei da un dato che molti non cono-        quence” ovvero all’arrivo in linea dei
italiani è davvero invisibile al resto della   scono: nei suv che escono oggi da Melfi         pezzi già nell’ordine programmato di
società? E su che strada è avviata quella      c’è una quota di lavoro maggiore rispetto       montaggio.
che un tempo era considerata un’aristo-        a quella che c’era nelle utilitarie.            L’insieme di questi meccanismi ha au-
crazia di classe: la classe operaia Fiat?                                                      mentato la quota di lavoro per vettura.
                                                  Come? Nell’era della digitalizzazione
Sono tante le domande che si affollano            4.0 in fabbrica cresce la quota del            Melfi ha potuto assumere perché è
alla mente preparando l’intervista al so-         lavoro?                                        diventato uno stabilimento globale
ciologo Marco Baldi, responsabile area         Confermo. Per dirla in termini tecnici: è         che lavora per quasi tutto il mondo e
economia e territorio del Censis.              aumentata l’applicazione di lavoro per            in particolare per gli Stati Uniti. Sono
Baldi, assieme ad un gruppo di colleghi        ogni autovettura. Melfi si è riposizionata        nate quattro squadre di lavoro che co-
del Centro studi romano, ha condotto           con i suv che hanno un valore intrinseco          prono tre turni lungo la giornata con
una ricerca sullo stabilimento Fiat di         molto superiore rispetto alle auto più sem-       un sistema complesso, capitano tre
Melfi in Basilicata, commissionata dalla       plici che ha prodotto per una ventina d’anni.     giorni di riposo consecutivi ma anche
multinazionale torinese, che ha prodot-                                                          vari sabati di lavoro. Come è stata ac-
to un report di oltre 200 pagine tenuto          Dunque essendo i suv auto più com-              colta questa rivoluzione?
per ora riservato.                               plesse e con maggior valore aggiunto          Non abbiamo riscontrato livelli di malcon-
                                                 parte di questo valore si è trasferito al     tento alti sui turni. Anzi la gente si è orga-
Obiettivo prioritario dell’indagine è stato      lavoro?                                       nizzata, in particolare i neoassunti, per
quello di definire il profilo degli operai     Mettiamola così: non si tratta solo di mag-     utilizzare al meglio il tempo libero. Il vero
Fiat in questa sorta di Mirafiori del Sud      gior valore aggiunto ma anche di un colle-      problema di Melfi è il pendolarismo ep-
che dal 2014 è praticamente approdata          gamento molto stretto della fabbrica al         pure in pochi hanno cambiato residen-
ad una seconda vita.                           mercato. Lo stabilimento è capace di sfor-      za dopo l’assunzione avvicinandosi al
                                               nare molte versioni dello stesso modello e      proprio posto di lavoro.
Dopo vent’anni di produzione di utilita-       questo crea una capacità di soddisfare la
rie, essenzialmente per l’Italia, dal 2015     domanda che aggiunge valore al valore.             Perché?
Melfi assembla suv e crossover (Jeep           Non a caso a Melfi il sistema produttivo        Spesso i lavoratori preferiscono mante-
Renegade e Fiat 500X) per tutto il mon-        è passato dal just in time, i pezzi che ar-     nere i legami costruiti nelle loro piccole
do, ad eccezione di Brasile e Cina.                                                            comunità. L’operaio Fiat che abita in Ba-
                                                                                               silicata, in Puglia o in Campania resta un
Dopo anni di cassaintegrazione, la fab-                                                        privilegiato. Spesso coccolato in famiglia.
brica è ora una delle più produttive d’Eu-
ropa con circa 400.000 pezzi all’anno                                                             Privilegiato?
(un suv al minuto H24 per sei giorni su                                                        Con i turni e i premi di produttività gli sti-
sette, più una quota di Punto) e ha as-                                                        pendi degli operai di Melfi configurano, ri-
sunto 1.800 operai ventenni e diplomati                                                        spetto alla media della regione e del Mez-
che, per la prima volta nella storia della                                                     zogiorno, redditi di buon livello, che le
Fiat, hanno affiancato 4.000 colleghi di                                                       famiglie hanno tutto l’interesse a difendere
40/50 anni con la terza media.                                                                 mettendo in campo il loro a supporto
                                                                                               dell’attività dei loro breadwinner.
Un enorme caleidoscopio industriale e                                                          Gli indicatori collettivi della zona di Mel-
sociologico nel cuore del Sud.                                                                 fi, poi, hanno registrato quasi tutti dei
                                                     Marco Baldi, CENSIS

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FCA MELFI
miglioramenti: il pil e l’occupazione sono
cresciuti. In questo contesto lavorare nel-
la grande fabbrica significa collocarsi in
un ceto sociale di buon livello.

  Un esempio dell’impatto sul sistema
  sociale?
Nell’area di Melfi i tassi di divorzi sono più
bassi di quelli medi della Basilicata.

   Con i nuovi modelli è cambiato molto
   il modo di lavorare. Cosa ne pensano
   gli operai?
L’ossessione della fabbrica è il saving:
l’ottimizzazione dei fattori produttivi.
Si applica a tutto: l’acqua, l’energia, il
tempo. I dipendenti sono spinti a contri-
buire a questo sforzo con idee e suggeri-
menti e anche con un certo livello di com-
petizione interna.

Tutto questo fa sì che le persone che la-
vorano in fabbrica conoscano il valore           cialmente in un’area del Mezzogiorno                Perché una trasformazione così pro-
di quello che producono.                         che non ha molti record nel suo carniere.           fonda di una grande fabbrica e dell’e-
                                                 Intorno alla rinascita della fabbrica poi si è      sperienza di lavoro di migliaia di per-
   Risultato?                                    mosso tutto il territorio: da un lato l’indot-      sone non viene raccontata fuori dello
Intanto fra i “padri” assunti negli anni No-     to, dai fornitori di componentistica alle           stabilimento?
vanta e i “figli” (i nuovi arrivati) non si      aziende di pulizie; dall’altro il sistema dei     Difficile dirlo, la questione è complessa.
sono creati attriti che pure potevano esse-      trasporti locale ed extralocale, per il pendo-    Fiat è da sempre un’azienda “sotto osser-
re prevedibili. Ho visto team leader di 24       larismo delle maestranze e per la logistica.      vazione” in Italia, in positivo e in negativo.
anni coordinare serenamente squadre di                                                             Questo sia per il fatto di essere l’icona della
cinquantenni. Il fatto è che nella fabbrica si   Senza contare che l’impatto di Melfi arri-        grande azienda manifatturiera in una paese
respira una diffusa sensazione di orgo-          va al porto di Civitavecchia ed alle na-          fatto di piccole e piccolissime imprese, sia
glio di stabilimento, non solo di gruppo.        vi-bisarca che varcano l’oceano. Chi la-          per la relazionalità della Fiat con il sistema
                                                 vora a Melfi si sente al centro di una            pubblico che ha fortemente caratterizzato i
Tutti sono consapevoli che Melfi produce         filiera lunga e importante.                       decenni scorsi.
profitti e che a Melfi si concentra il 3/4%
dei dipendenti del gruppo ma il 7/8% della          E’ riemerso il vecchio orgoglio operaio        E’ naturale che l’azienda abbia un riserbo
produzione. Dunque Melfi è posizionata              del saper fare?                                a parlare di sé, anche se la fabbrica di Mel-
su un crinale strategico per FCA ma nel-         Non direi che si tratti solo di orgoglio per il   fi ha una sua apertura verso l’esterno (ad
la fabbrica sanno che per non tornare agli       proprio ruolo. A Melfi si respira responsa-       esempio accoglie le scuole) finalizzata so-
anni della cassaintegrazione non devono          bilità. Qui la Fiat è riuscita a costruire un     prattutto a mostrare l’eccellenza tecnolo-
perdere il vantaggio acquisito. La cultura       clima assai simile a quello che c’è in Vene-      gica e organizzativa.
del lavoro è molto cambiata.                     to o nel Nord-Est: lavoro e capitale colla-       C’è poi anche un problema più ampio: no-
                                                 borano in modo fecondo.                           nostante la forte presenza del manifattu-
  Come viene alimentato questo orgo-             Non c’è solo coinvolgimento dei dipen-            riero e la ripresa recente della produzione
  glio di stabilimento?                          denti, c’è una linea di condotta comune           industriale, in particolare con l’export,
Le linee di montaggio sono curate, le            azienda/dipendente.                               nel Paese rimangono tracce di una stri-
operazioni di lavoro sono filtrate da si-                                                          sciante cultura anti-industriale.
stemi ergonomici. Se ti mettono sotto i             In questo contesto che ruolo può ave-
piedi un pavimento che assorbe e redistri-          re il sindacato?                                   Che errore bisogna evitare a Melfi?
buisce il tuo peso corporeo perché devi la-      In prospettiva è inevitabile che cambi, non       Il rischio è di adagiarsi sugli allori. La cultu-
vorare bene e non ammalarti, è chiaro che        tanto per il just in sequence, quanto per         ra che si respira in quella fabbrica ha bi-
tu ti senti una risorsa.                         industry 4.0. Penso che sulla formazione          sogno di una manutenzione certosina e
                                                 e riqualificazione dei dipendenti si gio-         di compiere un ulteriore salto di qualità. n
Poi c’è l’analisi dei risultati: alcuni sono     chi una partita fondamentale, rispetto
migliori di quelli del benchmark, la Toyota.     alla quale le due parti hanno tutto l’interes-
Vivere nel Sud e battere i giapponesi            se a collaborare in maniera evoluta pensan-
non accade per caso: questo conta spe-           do anche a nuovi modelli di intervento.

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                                                                                                13
LA PRODUZIONE LEAN

                       I modelli organizzativi oggi adottati nelle grandi
                      aziende trovano degli ostacoli culturali nelle PMI,
                                ma le soluzioni sono a portata di mano

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LA PRODUZIONE SNELLA FUNZIONA SE TUTTI GLI STAKEHOLDERS CI CREDONO

  QUANDO NON BASTA LA LEAN

                                                                                                                 Andrea Signoretti

L      a produzione snella, o lean pro-
duction, rappresenta un sistema orga-
                                                 Del resto, alcuni studi hanno evidenziato
                                                 come le aziende che intraprendono un
                                                                                                 apertamente, tutti i manager e i
                                                                                                 lavoratori partecipano congiun-
nizzativo che le imprese del settore             processo di cambiamento in ottica lean          tamente alle attività formative e
auto dei paesi occidentali hanno inizia-         siano chiamate ad impegnarsi profon-            alla definizione delle modifiche
to ad adottare nel corso degli anni ‘80          damente nel progetto al fine di portarlo        da introdurre
in risposta alla maggiore competitività          a compimento e consolidarlo nel tempo.
delle case produttrici giapponesi, e dei                                                         definite anche interrompendo il normale
loro fornitori, che proprio grazie all’ap-       Quali    sono i fattori più impor-              flusso di lavoro. In tal modo, il cambia-
plicazione di tale modello risultavano in        tanti che favoriscono una piena                 mento diviene profondo e nel contempo
grado di offrire prodotti di maggior qua-        attuazione di questo modello                    condiviso fra i diversi attori aziendali.
lità a un minor prezzo.                          organizzativo?
                                                 Un primo elemento è costituito dall’inve-       In secondo luogo, la trasformazione or-
Negli anni successivi, la lean production        stitura al cambiamento da parte delle           ganizzativa legata all’attuazione della
si è progressivamente diffusa tra le case        figure apicali di un’azienda, siano esse        lean production dev’essere sostenuta da
produttrici e tra i fornitori di maggiori di-    rappresentate dal proprietario o dall’am-       un’adeguata conoscenza di questo si-
mensioni attraverso disegni organizzativi e      ministratore delegato.                          stema organizzativo. Infatti, il modello
gestionali sempre più sofisticati (basti pen-                                                    si compone di una serie di pratiche, di
sare al sistema World Class Manufacturing        Per esempio, in un’azienda impegnata            tipo tecnico-produttivo e gestionale, che
applicato da Fiat-Chrysler).                     nella produzione di impianti a gas me-          richiedono importanti competenze per
                                                 tano e Gpl, il management aveva iniziato        essere applicate adeguatamente.
Tant’è che oggi queste imprese monito-           ad attuare alcune pratiche di lean pro-
rano e comparano fra loro i propri stabi-        duction, come la standardizzazione delle        Implementare in modo appro-
limenti in giro per il mondo anche sulla         attività lavorative, che avevano portato a      priato un kaizen, ovvero un’
base di precisi indicatori propri di questo      significativi miglioramenti sul piano della     attività di miglioramento conti-
modello produttivo. Sotto questo profilo,        produttività.                                   nuo, richiede conoscenze speci-
risulta interessante osservare come                                                              fiche ed è quindi opportuno in-
                                                 L’amministratore delegato aveva quindi          vestire nel loro sviluppo.
all’eterogeneità dei contesti isti-              dato il proprio benestare a queste iniziative
tuzionali di regolazione delle re-               in virtù dei buoni risultati prodotti, ma non   Terzo, la convinzione delle imprese nel
lazioni di lavoro si accompagni                  si era impegnato in prima persona per so-       cogliere le opportunità offerte dalla lean
l’implementazione di un unico                    stenere un cambiamento più complessivo.         production risulta rafforzata nella misu-
sistema organizzativo.                                                                           ra in cui i miglioramenti di performance
                                                 Ovvero, i responsabili aziendali dovevano       associati all’applicazione del modello
Nel corso della mia attività di ricerca in       ritagliarsi autonomamente spazi di for-         sono illustrati da altre aziende.
ambito sia nazionale che internazionale,         mazione e progetti di cambiamento legati
ho potuto riscontrare come la produzio-          alla lean production. Una situazione che        Ciò vale soprattutto nel caso delle piccole
ne snella abbia significativamente mi-           non consentiva loro di spingersi verso          imprese. In un’attività di studio che coin-
gliorato la performance delle imprese            una trasformazione più radicale, anche          volgeva anche alcune aziende di piccole
del settore automobilistico (e non solo)         rispetto al ruolo da attribuire al personale    dimensioni, inferiori alle 100 persone, del
che l’hanno adottata, indipendentemen-           operativo. Al contrario,                        settore automobilistico, il proprietario e i
te dalle loro dimensioni. Tuttavia, soprat-                                                      suoi più stretti collaboratori erano consa-
tutto al di fuori delle case produttrici e dei   nelle imprese dove l’ammini-                    pevoli di non possedere una conoscenza
fornitori di grandi dimensioni, ci sono an-      stratore delegato o il proprieta-               adeguata della lean production ma, nel
cora molte aziende che non hanno colto           rio credono nel progetto di cam-                contempo, consideravano spesso tale si-
quest’opportunità.                               biamento e lo sostengono                        stema non adatto per le proprie aziende.

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                                                                                          15
LA PRODUZIONE LEAN
In questi casi, i proprietari avevano rivisto
completamente la propria posizione una
volta sentita l’esperienza vissuta da im-
prenditori come loro, veicolata o meno dal
le associazioni datoriali, che avevano con
successo implementato il nuovo modello.
                                                                                     LA LEAN EVOLUTA
Un esempio interessante è relativo al
proprietario di un’azienda di 10 persone
attiva nella progettazione, realizzazione e
commercializzazione di ravvivatori e cam-
bio-elettrodi. Questo imprenditore era ve-            Come ed in che modo evolvono i modelli organizzativi nelle fabbriche automotive?
nuto a conoscenza della produzione snella             Luciano Pero, docente di organizzazione del lavoro, al Politecnico di Milano, descrive il
in un incontro con un ‘collega’, titolare di          percorso tipico evolutivo delle aziende del contesto italiano in tre fasi tipiche.
un’impresa di 15 dipendenti, che aveva da
tempo iniziato il processo di trasformazio-           Le tre fasi storiche dei sistemi di lean, come visto dal lato dei lavoratori, sono:
ne organizzativa lean con ottimi risultati,           1. La prima lean in Italia è stata applicata con il principio del flusso teso, la riduzione
anche grazie all’aiuto di consulenti esterni.         dei magazzini, l’eliminazione delle attese delle lavorazioni, minor tempo di attraver-
                                                      samento, presenza di isole di montaggio o linee flusso per una messa a flusso vera e
L’imprenditore decise quindi di approfon-             propria del sistema produttivo
dire il tema e successivamente di iniziare il
percorso di cambiamento, che nel tempo                2. La seconda fase invece, venuta successivamente, è quella della lotta allo spreco,
gli ha consentito di migliorare in modo               alle attività inutili ai guasti, alle microfermate delle macchine, della manutenzione
significativo la performance aziendale                predittiva e non solo quella su guasti
utilizzando tecniche quali il one-piece-
flow, l’organizzazione efficiente degli               3. Oggi, soprattutto nei grandi gruppi industriali, si può parlare di “lean evoluta”,
spazi, il focus sui processi produttivi, la           caratterizzata per la presenza di nuovi elementi:
standardizzazione dei processi, ecc.                  - LA ROTAZIONE E I SUGGERIMENTI - la rotazione strutturata, non occasionale,
                                                      formalizzata che favorisce il suggerimento
La maggiore competitività con-                        - IL LAVORO IN TEAM FORMALIZZATO - caratterizzato dalla presenza di obiettivi,
seguita era risultata così si-                        da un grado di autonomia ben definito ad esempio sulla distribuzione dei compiti,
gnificativa che questo stesso                         sulle saturazioni, …
imprenditore aveva successiva-                        - INDUSTRY 4.0 - uso diffuso delle nuove tecnologie 4.0 con ricerca di integrazione
mente iniziato a svolgere egli                        e sinergia uomo - macchina
stesso un ruolo di ‘promozione’
del modello presso altre azien-
de della zona.

Quarto, risulta cruciale comprendere
come la produzione snella non sia esclu-
sivamente un modello produttivo tecni-           Di conseguenza, sono in grado di rico-             l’importanza della formazione
co-ingegneristico in quanto necessita di         noscere errori e spazi di miglioramento            Simili cambiamenti in termini di organiz-
essere sostenuto da personale, anche             che possono essere di grande utilità per           zazione del lavoro richiedono l’implemen-
operativo, coinvolto nelle attività azien-       l’azienda, il cui compito diventa pertanto         tazione di coerenti attività formative.
dali e adeguatamente formato.                    quello di far emergere e valorizzare tali
                                                 input nonché le competenze che queste              La produzione snella, come detto, si
Le ricerche mostrano come i migliori risul-      persone possiedono.                                basa su tecniche che hanno contenuti
tati vengano conseguiti quando le imprese                                                           precisi, che devono essere appresi anche
decidono di valorizzare la conoscenza e il       Ciò significa predisporre e utilizzare in          dal personale per essere implementate
contributo delle persone. Questo è ciò che       modo constante strumenti di parteci-               adeguatamente. Pertanto,
mi è stato spiegato da numerosi impren-          pazione diretta come cassette dei sug-
ditori e dirigenti di imprese attive nel set-    gerimenti, attività di miglioramento               la conoscenza tacita del perso-
tore dell’auto.                                  continuo, ecc., nonché di progettare               nale dev’essere integrata e ar-
                                                 un’organizzazione del lavoro che as-               ricchita da conoscenze più spe-
I lavoratori/lavoratrici possiedono una co-      segni maggiore autonomia e respon-                 cifiche e formali.
noscenza profonda, spesso tacita in quan-        sabilità a operai e operaie, delegando
to non formalizzata e non codificata in sa-      loro compiti di prima manutenzione e               L’aspetto più importante da considerare
peri scientifici o professionali, dei processi   di controllo della qualità.                        per le imprese diventa, a questo punto,
produttivi in cui operano.

16                                                                                                            www.fondazionergo.it
LA PRODUZIONE LEAN

E IL COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI

Ogni azienda adotta e fa suo un proprio modello organizzativo, che può avere nomi diversi come il WCM per FCA o Pirelli
Production System per Pirelli e così via, sono sistemi lean in cui c’è un modello di miglioramento continuo struttu-
rato con delle forme di coinvolgimento dei lavoratori basato su suggerimenti, su un sistema snello integrato, dove la
gerarchia soprattutto ai bassi livelli è molto semplificata e spesso ci sono le figure del team leader e c’è una forma di
coinvolgimento dei lavoratori o attraverso team o comunità di pratiche.

Il settore automotive è oggi tra quelli in cui le aziende, soprattutto le grandi, ma trascinando anche le medie imprese
dell’indotto, ha un elevato grado di innovazione nel modello di produzione che è sicuramente più evoluto del toyotismo
e molto lontano dal fordismo, dove al lavoratore è chiesta più competenza e più partecipazione, molto vicino al paradigma
dell’organizzazione che apprende e dove quindi le tecnologie 4.0 si sviluppano molto meglio.

Questo, tra l’altro, è uno dei risultati ottenuti da una recente indagine CISL “Le tecnologie e il lavoro che cambia” condotto
dal Laboratorio CISL Industria 4.0, in cui si dimostra che il settore della meccanica e dell’automotive rientrano tra le tipolo-
gie di aziende oggi più innovative sia dal punto di vista tecnologico che organizzativo. In particolare la ricerca fa emergere
che “Più il sistema sociale è aperto al cambiamento e più l’innovazione sarà veloce”, infatti, si delinea in diversi settori
una correlazione abbastanza evidente tra innovazione tecnologica, innovazione organizzativa e nuovi tipi di lavoro.

Si tratta di due percorsi evolutivi collegati e che procedono con influssi reciproci. Tuttavia il rapporto non è lineare, né
riconducibile a schemi troppo semplificati, come «prima la tecnologia e poi l’organizzazione» o viceversa. Al contrario,
molti manager innovatori hanno dichiarato che l’applicazione delle nuove tecnologie è resa possibile ed è facilitata da
«10 anni di sperimentazione di lean evoluta e di Wcm», oppure che la velocità del cambiamento non è determinata dalla
difficoltà tecnica o dalla velocità di sviluppo delle macchine, ma piuttosto dal tempo di adattamento da parte del sistema
organizzativo e sociale”. n

capire come progettare attività formati-            noscenza teorica rispetto alle tecniche di          L’impegno delle figure apicali aziendali,
ve che possano risultare effettivamente             analisi e di problem-solving da applicare,          una conoscenza adeguata del modello e
utili e ripagare così il costo sostenuto in         e di farli partecipare poi all’utilizzo pratico     la valorizzazione del ruolo del personale
termini di personale sottratto ai processi          di tali tecniche nei processi produttivi re-        operativo rappresentano alcuni aspetti di
produttivi, visto che il costo dei corsi può        ali all’interno delle proprie aziende, sotto        grande importanza che possono favorire
essere oggi coperto, perlomeno in buona             la guida di esperti.                                una piena e duratura applicazione della
parte, dai diversi fondi a disposizione.                                                                produzione snella in grado di far crescere
                                                    Le tecniche vengono quindi                          la competitività aziendale. n
Su questo punto le aziende che hanno                spiegate e nello stesso tempo
conseguito i migliori risultati nell’attua-         applicate, cogliendone così il
zione della produzione snella hanno le              loro significato pratico e veden-
idee chiare.                                        done concretamente i risultati.
Risulta necessaria un’integrazione tra
formazione teorica e pratica, dove nes-             Questi risultati tratti specificatamente
suna dev’essere vista superiore all’altra           dal settore auto testimoniano le oppor-
sulla base di pregiudiziali ideologiche.            tunità che l’implementazione della lean
                                                    production offre alle aziende, e alcuni dei
Le imprese hanno visto l’importanza di              fattori più rilevanti che possono aiutare le
fornire al personale una preliminare co-            imprese nel processo di cambiamento.

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                                                                                               17
SE È FALSO CHE I ROBOT RUBANO IL LAVORO È VERO INVECE CHE LA TECNOLOGIA
   CAMBIA LE MANSIONI. MA IN CHE MODO CAMBIANO QUELLE DEL SETTORE
   AUTOMOTIVE?

   NEW SKILL 4.0 - INDAGINE SULLE COMPETENZE
   DEL FUTURO

C      ome molti altri settori dell’indu-
stria manifatturiera, quello dell’auto-
                                                  La richiesta di nuove skill riguarderà
                                                  anche l’evoluzione degli ambienti di
                                                                                                  La survey New Skill 4.0 -
                                                                                                  metodologia
motive italiano sta vivendo una fase di           produzione, ovvero come il sistema or-          Il Centro Studi di Fondazione Ergo ha
passaggio, seguendo l’onda dell’Industry          ganizzativo evolverà verso modelli di lean      condotto, nei mesi di ottobre e novembre
4.0. Dal lato della domanda aumenta               sempre più evoluta.                             2017, una survey sul tema delle nuove
la pressione per soddisfare le richieste                                                          competenze richieste per il settore au-
del consumatore che chiede un prodot-             La richiesta di nuove competenze sarà           tomotive italiano, intervistando diverse
to sempre più personalizzabile, quasi             quindi definita anche da aspetti come:          figure professionali qualificate (plant
“sartoriale”. Questo dal punto di vista           la modalità con la quale vengono prese          manager, responsabili HR, specialisti di
produttivo significa progettare una pro-          le decisioni, la delega, il tipo di struttura   produzione, dell’engineering e della sup-
duzione che sia sempre più flessibile:            gerarchica, il lavoro in team, la gestione      ply chain). Le interviste, proposte sotto
riducendo tempi e costi e accelerando             del tempo e dello spazio, il grado di auto-     forma di questionario, hanno coinvolto
la velocità sul mercato con l’obiettivo           nomia, il contenuto cognitivo e l’ambiente      4 plant produttivi del settore automotive
ultimo di rimanere competitivi.                   fisico di lavoro.                               italiano per un totale di 38 interviste.

Tra le sfide primarie che le aziende si tro-
vano quindi ad affrontare vi è quella di
sviluppare una forza lavoro in grado di
adattarsi e di evolversi con i cambia-            TABELLA 1 - SKILL DI BASE
menti tecnologici. Il dato di fatto è che
oggi queste competenze mancano nelle
imprese italiane, mancano le professio-
nalità e le skills adeguate ad affrontare
questo cambiamento.

L’indagine che qui viene presentata par-
te da una premessa di fondo, ovvero che
l’avvento della tecnologia non elimina il
lavoro dell’uomo, ma sicuramente preve-
de un cambio di competenze, quindi si è
deciso di guardare alla carenza di compe-
tenze globali, anche perchè oggi sono po-
chi gli ingegneri sufficientemente qualifi-
cati per progettare macchinari e software
sofisticati usando le tecnologie emergenti.

In un recente convegno, Luciano Pero evi-
denzia come pochi production system
possano fare affidamento interamente sui
robot, anzi i manager e gli ingegneri che li
progettano hanno bisogno del contributo
intellettuale e partecipativo degli operai, per
ottimizzare l’organizzazione interna.

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NEWSKILL 4.0
L’obiettivo del sondaggio è quello di fare il       TABELLA 2 - NUOVE COMPETENZE 4.0
quadro delle nuove competenze Industry
4.0 specifiche del settore automotive ita-
liano, ma anche, perché no, di indirizzare
i giovani studenti, che nei prossimi anni
vorranno scegliere un percorso formativo
con reali sbocchi occupazionali.

Cosa abbiamo chiesto?
L’indagine del Centro Studi di Fondazione
Ergo prende spunto elaborando la classi-
ficazione delle skill come proposta dalla
survey “Future of Jobs” da parte del WEF
- World Economic Forum. In particolare la
survey si divide in due parti distinte: la pri-
ma parte vuole indagare come evolvono le
attuali skill.

Le competenze attuali di base possono
essere classificate in 3 macroaree (tabel-
la1): abilità (cognitive e fisiche), compe-
tenze di base (di contenuto e analitiche),
competenze trasversali (di sistema, re-
lazionali, gestione delle risorse, abilità          Queste nuove abilità non sostituiranno          stria dell’automotive vedrà un aumento
tecniche). L’indagine si concentra quindi           quelle esistenti, ma è verosimile che sa-       della domanda relativamente alle capaci-
inizialmente su questo primo set di abilità         ranno richieste oltre alle competenze im-       tà di contenuto (79,8%), abilità cognitive
e su come si modificherà la domanda di              portanti nello scenario attuale.                (79,6%), competenze relazionali (76,1%),
queste da oggi al 2025.                                                                             competenze di sistema (73,1%) e capacità
                                                    Per questo la seconda parte dell’analisi si     analitiche (68,4%).
Le modifiche che subiranno gli ambienti             focalizza su questo secondo set di abilità,
di lavoro, con l’avvento della tecnologia           prendendo sempre come riferimento ed            Con l’adozione dell’automazione e dell’in-
e di nuovi modelli organizzativi più evo-           elaborando la proposta del WEF (tabella 2).     telligenza artificiale, saranno invece elimi-
luti porteranno a cambiamenti anche del                                                             nate attività che comportano abilità fisiche
contenuto di lavoro, ne consegue che le             Le skill di base – chi vince                    (riduzione pari al 55,3%), abilità tecniche
richieste di competenze rispetto alle at-           e chi perde                                     (41,1%) e si ridurranno anche le capacità di
tuali si modificheranno.                            Dall’indagine condotta emerge che l’indu-       gestione delle risorse (32,9%) (grafico1).

GRAFICO 1 - CAMBIAMENTO NELLA DOMANDA RELATIVA ALLE SKILL DI BASE

SETTORE AUTOMOTIVE 2017 - 2025

       79,6               15,8               79,8         68,4              73,1            76,1            51,3              50,0

                         28,9

                         55,3
                                                                                                           15,8              8,9

                                                                                                                             41,1
                                                           31,6                                            32,9
                                                                            25,0             18,3
      16,4                                  20,2
      4,0                                                                                    5,6
                                                                            1,9

       ABILITÀ            ABILITÀ        COMPETENZE       CAPACITÀ      COMPETENZE COMPETENZE               CAPACITÀ          ABILITÀ
      COGNITIVE           FISICHE        CONTENUTO       ANALITICHE       SISTEMA  RELAZIONALI              GESTIONE         TECNICHE
                                                                                                             RISORSE

          Aumentano                 Rimangono costanti             Diminuiscono

11 | 2017 • LA SORPRESA AUTO                                                                                                              19
NEWSKILL 4.0
                                                                                                   Tra le skill proposte in analisi, nel 2025 si
TABELLA 3 - CLASSIFICA COMPETENZE DI BASE , CONFRONTO 2017-25                                      prevede una forte richiesta (tabella 4) in
                                                                                                   termini di conoscenze dell’ICT ma con un
                                                                                                   focus specifico sulle nuove applicazioni,
                                                                                                   software e tecnologie innovative 4.0.
                                                                                                   Sempre più lavoratori utilizzeranno di-
                                                                                                   spositivi come smartphone e tablet per la
                                                                                                   comunicazione e il funzionamento della
                                                                                                   macchina. E’ fondamentale quindi che ol-
                                                                                                   tre all’utilizzo se ne conoscano anche gli
                                                                                                   aspetti ICT.

                                                                                                   Molto interessante notare che al secondo
                                                                                                   posto, sono richieste nuove abilità perso-
                                                                                                   nali e relazionali più dell’analisi dei dati.
                                                                                                   Il lavoro di squadra sarà, come sta ini-
                                                                                                   ziando ad esserlo, sempre più centrale. I
                                                                                                   nuovi posti di lavoro richiederanno che i
                                                                                                   dipendenti entrino a far parte del pro-
                                                                                                   cesso di pianificazione e che vengano
                                                                                                   coinvolti in attività di ottimizzazione
                                                                                                   dei processi.

                                                                                                   Se queste competenze sono ritenute pri-
Entrando nello specifico (tabella 3) delle          sifica delle prime dieci la formazione e       marie, si pensi come e quanto ciò non
competenze analizzate emerge che l’orien-           insegnamento ad altri.                         venga attualmente insegnato ai ragazzi
tamento al cliente è, e resterà, un ele-            Escono dalla classifica completamente          nelle scuole. Sarà fondamentale concen-
mento chiave e primario da considera-               le abilità fisiche (destrezza e precisione     trarsi anche sulle cosiddette soft skill,
re tra le competenze relazionali anche              manuale), questo anche a conferma della        ovvero lavorare in gruppo, rispettare gli
in un contesto produttivo come quello               riduzione dei posti di lavoro monotoni         orari, gli obiettivi, sono tutte competenze
dell’automotive.                                    ed ergonomici, tra le competenze di si-        che ancora prima delle competenze speci-
                                                    stema, l’analisi dei sistemi e dei processi    fiche saranno tra gli strumenti abilitanti e
Secondo i dati rilevati, si prevede che le          e tra le capacità di gestione delle risorse,   trasversali per molti lavori.
attività lavorative vedranno un aumento             la gestione delle persone e del tempo.
nella richiesta di competenze di contenuto                                                         Rimane invece ancora secondaria la capa-
in particolare un aumento dell’esigenza di          Le   nuove competenze: non solo                cità di lavorare con i dati e di prendere de-
alfabetizzazione informatica e ICT che nella        industry    4.0, ma anche parteci-             cisioni basate su questi, così come il know
classifica delle skill richieste per il 2025 rag-   pazione evoluta al modello or-                 tecnico (Capacità di utilizzare e interagire
giunge il secondo posto.                            ganizzativo                                    con computer e smart machine come i ro-
                                               Nel 2025 si prevede che un certo numero             bot, i tablet etc.; Adattabilità e capacità di
La domanda di abilità tecniche è predo-        di competenze, che oggi non sono ancora             cambiament; Gestione dei nuovi applica-
minante, si pensi alle operazioni di riso-     considerate significative lo diventeranno e         tivi a supporto dei processi di produzio-
luzione problemi e manutenzione (terza         affiancheranno il set di skill e abilità di base,   ne e relativa capacità di analisi; Gestione
posizione) così come il controllo della        viste in precedenza, senza necessariamente          della comunicazione tra macchine e della
qualità (quinta posizione) che nel primo       sostituirle, ma integrandole.                       sicurezza informatica; Comprensione e
caso rimangono costanti in classifica
mentre nel secondo decrescono tra le pri- TABELLA 4 - CLASSIFICA NUOVE COMPETENZE 4.0, CONFRONTO 2020-25
orità ma ne aumenta la richiesta.
Entrano nella classifica delle più richieste
anche la programmazione e la progettazio-
ne della tecnologia e della user experience
(settimana e nona posizione).

Il problem solving e la flessibilità cogniti-
va sono tra le abilità cognitive che vedono
un aumento nella richiesta. Se le compe-
tenze relazionali rimangono importanti,
nello specifico nella richiesta del coordi-
namento con altri, esce invece dalla clas-

20                                                                                                          www.fondazionergo.it
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