BUON SANGUE NON MENTE La - nuova degli - Il Discorso
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BUON SANGUE NON MENTE La nuova commedia degli ATORIxCASO al Teatro San Giovanni Domenica 22 dicembre, alle ore 17.30, la compagnia amatoriale ATORIxCASO porterà in scena al Teatro San Giovanni la sua ultima commedia brillante in dialetto triestino: Buon sangue non mente, come sempre scritta e diretta da Antonia “Ina” Rosati. In scena: Fabio Anselmi, Alessandro Antonello, Cesare Tarabocchia, Pierluca Famularo, Donatella Ferrante, Donatella Curci, Paolo Prelog, Ariella Gracco, Mariela Nasi. Gigi Drioli e Toni Racca, rispettivamente scrittore e fumettista, giovani adulti, amici da sempre e scapoli impenitenti, condividono un appartamento in un condominio. Trovandosi momentaneamente in ristrettezze economiche, escogitano un rocambolesco stratagemma per indurre Astolfo Reis, anziano e malandato zio di Toni, ad elargire loro un po’ di denaro, facendo leva sul suo affettuoso desiderio che il nipote metta su famiglia. Ingresso unico a 5€ Per informazioni: Antonia Rosati: 339 4359676 / antoniarosati007@gmail.com
CONCERTO GATOS DO MAR_Galleria Toledo – NAPOLI – 19 dicembre 2019 L’eclettico trio composto dalla voce di Annalisa Madonna, dall’arpa di Gianluca Rovinello e dalle percussioni di Pasquale Benincasa sbarca al teatro Galleria Toledo. Sul palco assieme ai Gatos do mar tanti amici: Fabiana Martone, Luigi Esposito alla fisarmonica, Alessandro de Carolis ai flauti, Elisabetta Serio al piano, Gabriel d’ario alla chitarra flamenco, Pino Ciccarelli al clarinetto, Alessandro Grossi al sax… e poi performance artistiche con le danzatrici Lucia Cinquegrana e Noemi Capuano, la trapezista Chiara Falanga, gli artisti Beppe Gargiulo e Selvaggia Filippini… Fantastici musicisti, ballerini, trapezisti e artisti in una grande festa… tutti uniti nello splendido circo dei Gatos do Mar! Non sarà solo un concerto ma un grande show! BIO Nati nel 2012 e uniti dall’amore per la saudade brasiliana e il blues, i Gatos iniziano un viaggio ascoltando il richiamo del mare, attraversando l’oceano tra jazz e folk, bossanova e fado. Dopo due anni di concerti in club e locali italiani, e la registrazione del disco “Io pretendo dignità” per Amnesty International, esce del 2015 “La Zattera”, il disco di esordio dei Gatos do mar, annunciato dal singolo “Salamastra”, che raccoglie le esperienze maturate nei live fondendole con una ricerca talvolta anche azzardata su due strumenti, arpa e voce, dalle molteplici potenzialità. Un’arpa che diventa una zattera per viaggiare ed esplorare nuovi mondi… cosi “La Zattera” viaggia attraverso l’Italia con 90 concerti in due anni, esibendosi su palchi come il Napoli Teatro Festival, il festival Pausylipon, la Fondazione Otto Jazz, e il Teatro Bellini di Napoli. Nel 2019 esce il secondo lavoro discografico dei Gatos do mar,
ispirato alla Sindrome di Wanderlust, il desiderio di esplorare e andare oltre il proprio mondo. Infatti questo nuovo disco traghetta la precedente esperienza musicale de “La Zattera” verso una nuova ricerca sonora, attraverso anche l’uso di nuovi strumenti ed elettronica, rivolta verso Mashalaima, l’utopica isola dei musicisti naufraghi. Biglietteria posto unico 12 euro Link per acquistare i biglietti online: https://bit.ly/349ZEgf PRENOTAZIONE CONSIGLIATA! convenzionati con Supergarage via Shelley 11 – Napoli / tel. 0815518708 M linea 1 / stazioni Toledo / uscita Montecalvario indirizzo Galleria Toledo teatro stabile d’innovazione Via Concezione a Montecalvario, 34 – 80134 – Napoli SAN VITO AL TAGLIAMENTO: venerdì in scena L’ONORE PERDUTO DI KATHARINA BLUM all’Auditorium Centro Civico – Prosegue la tournée in Friuli Venezia Giulia della nuova produzione delTeatro Stabile regionale. Dopo il debutto di fine ottobre al Politeama Rossetti, le date di Sacile, Tolmezzo e Udine, L’onore perduto di Katharina Blum farà tappa per un’ulteriore replica nel Circuito ERT venerdì 20 dicembre alle 20.45 all’Auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento, ospite di SanVitoTeatro. La pièce, tratta
dall’omonimo romanzo di Heinrich Böll del 1974, è diretta Franco Però e ha per protagonisti Elena Radonicich e Peppino Mazzotta assieme agli attori della Compagnia del Teatro Stabile: Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jacopo Morra, Maria Grazia Plos. Nell’azione scenica l’irreprensibile segretaria Katharina Blum incontra a un ballo di carnevale Ludwig Götten, un piccolo criminale, sospetto terrorista. Trascorre la notte con lui e l’indomani, non del tutto consapevole della situazione, ne facilita la fuga. Katharina viene brutalmente interrogata dalla polizia con la quale collabora solo in parte. Nel frattempo la stampa scandalistica, attraverso lo spietato giornalista Werner Tötges, violando ripetutamente la privacy di Katharina e manipolando le informazioni raccolte, ne fa prima una complice del bandito e poi una vera e propria estremista. Il tema è drammatico, ma la struttura costruita da Böll è lieve, piena di simpatia per il personaggio,ed ironica. Lo scrittore, con straordinaria abilità, per tutto il racconto, non fa che parodiare illinguaggio della stampa scandalistica, con i suoi luoghi comuni, le moralizzazioni spicciole, leespressioni alla moda, la sua piattezza intrinseca. La forma del romanzo è quella del giallo: ma dove si parte dall’atto già avvenuto, andando avanti ea ritroso, permettendoci così di vedere quell’incubo mediatico che avvolge la protagonista, con lesue menzogne che ne distruggono le relazioni sociali ed intime, portandola al gesto estremo. Nonostante siano trascorsi più di quarant’anni dall’uscita del romanzo, si rimane colpiti
dall’attualità di alcune problematiche emerse nel secondo dopoguerra e sviscerate da Böll nei primianni ’70: tra queste vi sono senza dubbio quelle riguardanti l’uso dei mezzi di comunicazione dimassa e le forme di violenza intrinseche al linguaggio mediatico. Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it o chiamando il Punto IAT di San Vito al Tagliamento (0434 80251). DOMANI SERA SU RAI UNO, SHARI IN DIRETTA DA SANREMO PER LA FINALE DI SANREMO GIOVANI 2020 Shari, la diciassettenne cantautrice di Udine, giovedì 19 dicembre salirà sul palco del Teatro del Casinò a Sanremo per la finale di Sanremo Giovani 2020. La serata sarà trasmessa in diretta su Rai 1 alle 21.25 nella trasmissione condotta da Amadeus. Le 10 canzoni in gara saranno accompagnate dall’orchestra e
votate da 4 giurie, ovvero la Commissione Musicale, la Giuria Demoscopica, la Giura Televisiva e il Televoto. Il meccanismo di gara della finale vedrà impegnati i 10 finalisti in 5 duelli. Il pubblico da casa potrà votare tramite il Televoto con chiamata al numero 894.001 oppure mediante SMS al numero 475.475.1 con il codice a due cifre di identificazione della canzone-artista scelto. I cinque più votati accederanno alla Categoria Nuove Proposte del Festival di Sanremo 2020, insieme a due canzoni di Area Sanremo (“scelti sulla base di proprie insindacabili valutazioni artistiche ed editoriali dalla Commissione Musicale tra i vincitori del Concorso“) e a Tecla Insolia, vincitrice di Sanremo Young. Venerdì 8 febbraio, nella penultima giornata del Festival di Sanremo, si conoscerà infine la canzone vincitrice della categoria Nuove Proposte. Con la canzone “Stella”, scritta dopo la perdita di una cara amica, Shari ha superato le due puntate di “Sanremo giovani a Italia sì”, il programma del sabato pomeriggio di Rai1 condotto da Marco Liorni. Dopo il voto della Giuria demoscopica (per il 50%) e della Commissione musicale presieduta dal direttore artistico Amadeus e composta da Claudio Fasulo, Leonardo De Amicis, Massimo Martelli e Gian Marco Mazzi (per l’altro 50%), la giovane cantautrice è entrata tra i 10 finalisti. Shari, nata nel 2002 a Monfalcone ma cittadina udinese d’adozione dall’età di 10 anni, canta, suona il pianoforte e
si cimenta fin da piccola nella scrittura di brani inediti curandone musica e testo sia in italiano che in inglese. Comincia subito a frequentare The Groove Factory, la scuola di musica udinese, dove oltre a studiare canto con Caterina Licata e piano con i docenti della scuola, partecipa ai workshop di Paola Folli, Roberto Rossi e del cantautore Bungaro. Nel 2015 ha stregato i giudici di “Tu si que vales” con la sua intensa e avvolgente voce e nel 2016 ha partecipato come ospite a otto tappe in Italia del tour mondiale de Il Volo, presentando nell’occasione la sua versione di Imagine di John Lennon. A fine 2016 è uscito il suo primo singolo inedito“Don’t you run” per Warner Music. Recentemente ha scritto e poi duettato la canzone “Sale” con Benji e Fede. Moira Cussig PORDENONE, FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA
SACRA. DOMANI 19 dicembre CANTAR DEL ALMA Il progetto CANTAR DEL ALMA, già portato con successo a Barcis e a Cividale del Friuli, si conclude a Pordenone per il concerto natalizio dell’UTE, giovedi 19 dicembre alle ore 15.30, presso l’auditorium Lino Zanussi della Casa dello Studente di Pordenone. Il progetto è inserito nel cartellone del Festival Internazionale di Musica Sacra, promosso da Presenza e Cultura e Centro Iniziative Culturali Pordenone con la Regione Friuli Venezia Giulia, dedicato alla “Sacralità del profano”. Si tratta di un’indagine sulla musica spirituale di area spagnola e latino-americana, “Cantar del alma”, ovvero il Canto dell’Anima, condotta al pianoforte da Franco Calabretto, direttore artistico del festival insieme a Eddi de Nadai, e dalle voci di Laura Ulloa Hernandez e Daniela Esposito. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Il concerto presenta composizioni di Frederic Mompou, Gonzalo Roig, Joaquín Rodrigo, Isaac Albéniz, Antônio Carlos Gomez, William Gomez, Joaquín Nin y Castellanos. Ma contiene una chicca, probabilmente in prima esecuzione italiana: l’Ave Maria Andina di Josè (Giuseppe) Bragato, che fu violoncellista e arrangiatore di Astor Piazzolla, musicista nato a Udine a pochi passi dal Conservatorio nel lontano 1915 ed emigrato giovanissimo in Argentina. Questa Ave Maria, su ritmo di “Carnavalito”, è un delizioso omaggio alla tradizione popolare andina, una delle tante perle presenti nel programma che nasce all’interno della classe di musica da Camera del prof. Franco Calabretto al Conservatorio Tomadini: una ricerca nell’ambito della musica sacra e spirituale per voce e pianoforte, dedicata quest’anno agli autori e poeti spagnoli e latino americani; una riflessione sui grandi temi dell’esistenza umana, sulla preghiera, sulla rievocazione e reinterpretazione del ricco repertorio popolare dei canti di Natale. Proprio n quest’ultimo caso spicca l’utilizzo di diverse lingue e
dialetti che compongono lo sfaccettato mondo ispanico, e che rendono particolarmente viva e autentica questa operazione culturale. Laura Maria Ulloa Hernandez, classe 1991 nata a L’Avana (Cuba), si è diplomata con merito al Conservatorio Amedeo Roldán (Cuba) nel 2011 e recentemente si è laureata presso il Conservatorio di Udine Jacopo Tomadini sotto la guida di Domenico Balzani dove frequenta il Biennio specialistico. Lavora intanto come solista presso l’Opera Nazionale di Cuba. Grand Prix del celebre concorso di canto Raúl Camayd 2014 (Cuba), Premio di Interpretazione presso l’OperOderSpree 2015 (Germania) e Terzo Premio nel concorso internazionale Gaetano Zinetti 2016 (Italia). Il debutto nel ruolo di protagonista avviene nella Zarzuela cubana più prestigiosa Cecilia Valdés e successivamente nell’Opera contemporanea Cubanacan: a revolution of forms di Roberto Valera. Inoltre: Cavalleria Rusticana (Lola), Il Flauto Magico (Pamina), L’elisir d’amore (Adina), Suor Angelica (Angelica), Requiem di Mozart e di Faurè, Stabat Mater di Pergolesi, Lauda per la Natività del Signore di Respighi. È stata diretta da Richard Bonynge, Eribert Brewer, Walter Themel e altri. Daniela Esposito nasce a Napoli nel 1990. Studia al Conservatorio di Benevento con Carla di Censo e Chiara Chialli. Durante il percorso accademico partecipa a diverse manifestazioni promosse dal conservatorio: Stabat Mater di Pergolesi, Gloria di Vivaldi, Gianni Schicchi di Puccini, Petite Messe Solennelle di Rossini. Partecipa al Festival di Jerash in Giordania e La Casa d’Italia a Montreal. Vince nel 2016 il concorso per giovani musicisti “Campi Flegrei” e nel 2017 il concorso lirico “Enrico Caruso”. Nel 2017 consegue la laurea di primo livello in Canto lirico sotto la guida del Maestro Luigi Petrozziello. Attualmente frequenta il Biennio specialistico al Conservatorio di Udine nella classe del Maestro Domenico Balzani. Franco Calabretto, allievo di Pia Baschiera Tallon, Konstantin Bogino (Trio Čaikovskij) e Marian Mika, tra il 1982 e il 2002 ha svolto attività concertistica come solista e camerista, in Italia, Europa e Turchia. Ha inciso sei CD ed effettuato registrazioni radiofoniche in Italia, Slovenia, Svizzera e Austria. È stato poi Direttore del Conservatorio di Udine, direttore artistico per il settore musica e danza del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone, direttore artistico di
“Mittelfest”. Fa parte del Consiglio direttivo di Italiafestival ed è consulente musicale del Centro Iniziative Culturali di Pordenone. Da sempre si dedica con passione alla divulgazione musicale attraverso lezioni concerto che intendono “raccontare” la musica ai pubblici più diversi sostenuto dai promotori Il Festival internazionale di Musica sacra è promosso in collaborazione con Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese, Diocesi Concordia-Pordenone, Comune di Pordenone, Electrolux. Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film scritto e diretto da Rian Johnson Questo film è una riuscita rivisitazione moderna del giallo classico, nel quale un investigatore deve individuare il responsabile di un crimine, muovendosi tra una ristretta cerchia di sospettati, grazie alla sua innata capacità di individuare i minimi indizi, risolvendo enigmi apparentemente insolubili. In Cena con Delitto – Knives Out l’investigatore è Benoit Blanc, interpetato da un convincente Daniel Kraig, chiamato a fare luce sulla morte dell’ottuagenario romanziere Harlan Thrombey, ritrovato deceduto nella sua camera dopo la sua festa di compleanno, in circostanze apparentemente riconducibili a un suicidio. La sagacia di Benoit gli permette di fare luce su quanto veramente accaduto, grazie anche alla sua capacità di guardare
oltre il velo di perbenismo della famiglia Thrombey, apparentemente unita e felice, ma in realtà profondamente divisa e pronta a scannarsi per dividersi l’eredità. Certo, saranno necessari numerosi colpi di scena, sempre capaci di sorprendere lo spettatore, ma l’incredibile verità alla fine verrà a galla. Cena con Delitto: una fine satira della società statunitense contemporanea Questo film non è solo un piacevole giallo, ben costruito, ottimamente recitato, permeato da un sottile humor inglese e mai avaro di sorprese. È anche uno scanzonato ritratto della società statunitense e prende sottilmente per i fondelli la classe benestante, rappresentata dalla famiglia Thrombey. Nonostante il fiume di denaro che i libri di Harlan assicurano, i figli e i nipoti dell’ottuagenario patriarca sono ai ferri corti, per problemi di soldi e preoccupazioni legate all’eredità. La cosa curiosa è che nella famiglia esistono due fazioni, una legata ai valori conservatori e alla difesa a oltranza dei confini americani, l’altra progressista e favorevole all’immigrazione, almeno a parole. In realtà queste differenze sono destinate a evaporare davanti alla prospettiva di perdere il patrimonio, e i suprematisti bianchi faranno fronte comune con i teorici della libera immigrazione, quando si tratterà di difendere il portafoglio. Nel film è presente anche il mondo dei meno abbienti, bene rappresentato dalla giovane infermiera sudamericana Marta, interpretata dalla splendida Ana de Armas, che accudisce il vecchio Harlan e si guadagna la fiducia di tutta la famiglia Thrombey, grazie all’impegno profuso nella sua professione. Ma la gratitudine dei suoi datori di lavoro è destinata a durare poco, in quanto i Thrombey, messi alle strette da eventi a loro avversi, sono pronti a ricattarla, facendo leva sulla sua unica debolezza: la madre è una immigrata
clandestina, e se la polizia lo sapesse sarebbe un guaio per tutta la famiglia sudamericana. Apparentemente divisi da appartenenze politiche di facciata, ma interiormente accomunati da una avidità cieca e indifferente alle altrui necessità, i Thrombey bene rappresentano una società chiusa nella difesa di stantie rendite di posizione, incapace di prendere coscienza delle proprie contraddizioni e della propria ipocrisia. E destinata e essere travolta dal nuovo che avanza, come inevitabilmente accade nell’imprevedibile finale di questo gustoso film. Cena con Delitto: un dichiarato e riuscito omaggio al giallo classico Sui social network Rian Johnson, regista e sceneggiatore, ha postato i nomi dei film a cui si è ispirato nel creare questo suo lavoro. Troviamo molti classici, parecchi dei quali basati sui gialli di Agatha Christie: Delitto Sotto il Sole, Assassinio sul Nilo, Un Rebus per l’Assassino, Trappola Mortale, Signori il Delitto è Servito, Assassinio allo Specchio, Gosford Park, Assassinio sull’Orient Express, solo per citarne alcuni. Sebbene la trama del film non sia riconducibile con precisione a nessuno di essi, la storia messa in scena ha tutte le caratteristiche del giallo classico, applicate tuttavia nel contesto contemporaneo, con grande intelligenza ed efficacia. Rian Johnson ha poi dichiarato che per disegnare il personaggio di Benoit Blanc si è ispirato a quello di Hercule Poirot, uno dei detective inventato dal genio da Agatha Christie. I due non condividono l’aspetto fisico, ma la francofonia del nome e alcune caratteristiche caratteriali: apparentemente freddi e distaccati, molto professionali nel modo di gestire le investigazioni, nascondono sotto la maschera razionale un cuore d’oro e una grande empatia. Come Poirot, Blanc deve smascherare il colpevole tra una
ristretta cerchia di parenti e loro dipendenti, molti dei quali avrebbero un ottimo movente per eliminare il vecchio Harlan Thrombey. Come Poirot, Blanc riesce a scoprire la verità con un paziente e certosino lavoro di interrogazione dei sospetti, di ricerca di indizi e di valutazione di tutti gli elementi raccolti. Cena con Delitto: un ottimo film da vedere assolutamente Questo film ha l’indubbio merito di rinnovare un genere ormai stantio. Perché Cena delitto non è il solito, ennesimo rifacimento di un qualcosa già visto. Rian Johnson è stato capace di creare una storia originale, permeata dallo spirito dei gialli classici, è vero, ma perfettamente ambientata nel mondo contemporaneo, dominato dagli smart phone e dai social network. Il regista e sceneggiatore ha girato una pellicola ricca di colpi di scena, sostenuta da un buon ritmo, intrisa da un humor sottile, che regala un finale imprevedibile. Un film equilibrato, dove c’è spazio anche per inseguimenti e scene cariche di suspense, senza però mai scivolare nel trash o appesantire la storia con complicazioni narrative inutili. La recitazione è di alto livello, sostenuta da un cast stellare, in stato di grazia: Daniel Craig, Chris Evans, Jamie Lee Curtis, Christofer Plummer, Don Johnson, Toni Collette, solo per citare i più famosi, senza dimenticarre la bravissima Ama de Armas. Un film che ha anche il merito di avere creato un riuscito personaggio, Benoit Blanc, che probabilmente avrà un futuro, in quanto Rian Johnson ha già dichiarato che intende girare un sequel di questo ottimo film. Una sfida impegnativa, perché dopo avere visto l’eccellente Cena con Delitto – Knives Out le aspettative del pubblico saranno molto alte. Speriamo che Rian Johnson non le deluda.
Alessandro Marotta Il Chicago Mass Choir regala emozioni di Natale a Udine Strepitoso spettacolo, ieri sera, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine grazie all’energia e la carica del famoso coro gospel Chicago Mass Choir. I talentuosi cantanti dall’inequivocabile timbro vocale afro-americano hanno dato prova di capacità canore elevatissime, nel teatro gremito, elettrizzando e coinvolgendo il pubblico con il rhythm and blues. L’allegria e la gioia dei messaggi cristiani, trattenuti fin dentro le viscere, sono stati liberati come esplosioni sonore grazie ad acuti pazzeschi, gorgheggi e corpi adrenalinici impossibili da placare. I dieci coristi e il direttore d’orchestra, nei loro classici abiti da predicatori del messaggio divino, sono stati accompagnati da un irrefrenabile batterista e un imprevedibile tastierista, capaci di traghettare le incredibili voci verso l’Eden. Al ritmo incalzante si sono susseguite anche canzoni dolci e, ovviamente, canzoni di Natale. Il pubblico, totalmente coinvolto, ha partecipato alla “divina” festa con ripetuti applausi e urla di gradimento, oltra ad essersi calato completamente nel rituale del ritmo irrefrenabile del corpo, alzandosi in piedi e ballando insieme ai coristi, mischiatisi tra la gente in platea. Il Chicago Mass Choir non è solo intrattenimento e lettera morta; contribuisce, infatti, con gesti caritatevoli come la fornitura di materiale scolastico
ai bambini delle scuole materne pubbliche ed inoltre partecipa attivamente a cause di carattere sociale (AIDS Foundation di Chicago, l’American Red Cross Haiti Relief Fund e molte altre). Uno splendido regalo di Natale per la città di Udine aver ospitato e ascoltato le potenti voci gospel del Chicago Mass Choir. Thank you very much! Carlo L. Steve Hogarth dei Marillion elogia il Gran Teatro Geox sold out: “struttura eccellente, un piacere essere a Padova“ Testimonianza d’eccellenza che si unisce a quelle già spontaneamente rilasciate dal palcoscenico padovano da altri grandi come David Crosby and Graham Nash “una delle più belle strutture d’Europa”, Gaetano Curreri degli Stadio “struttura dal sapore mitteleuropeo”, Umberto Tozzi in una nota trasmissione televisiva nazionale e molti altri.
Solo due date italiane per il tour europeo dei Marillion, Roma e Padova per il celebre gruppo neoprogressive degli anni 80 e degni eredi dei Genesis. La data del Gran Teatro Geox di Padova ha raggiunto un acclamato sold out con pubblico in visibilio per una delle migliori performance registrate in questo tour. Steve Hogarth, leader del gruppo, emozionato per la straordinaria accoglienza del pubblico accorso a Padova da tutta Italia – e non solo (ospiti da Austria, Croazia e Regno Unito) ha ringraziato i presenti, la Città, l’organizzazione ed il Teatro Geox, per lui una delle più incredibili ed accoglienti strutture in cui abbia suonato nella sua lunga carriera. Al termine del concerto, ha voluto salutare personalmente la proprietà e rappresentare la sua soddisfazione con alcune bellissime parole dedicate al Gran Teatro Geox. “Vorrei dire a tutti i presenti che da molti anni non ricordo una serata perfetta come questa, gli spettatori sono stati
straordinari e su questo palco è tutto magnifico, essere qui era la cosa giusta stasera. L’acustica del teatro è perfetta e spero che torneremo presto qui”. Con la promessa che per lui ogni tour in Italia avrà sempre un riferimento a Padova. Testimonianza d’eccellenza che si unisce a quelle già spontaneamente rilasciate dal palcoscenico padovano da altri grandi come David Crosby and Graham Nash “una delle più belle strutture d’Europa”, Gaetano Curreri degli Stadio “struttura dal sapore mitteleuropeo”, Umberto Tozzi in una nota trasmissione televisiva nazionale e molti altri. MAX PEZZALI “CANTA MAX – MAX PEZZALI LIVE” 2 luglio 2020 – Ore 21.00 BIBIONE (Venezia) – Stadio Comunale Biglietti già in vendita online su Ticketone.it e disponibili in tutti i punti vendita del circuito dalle 11.00 di domenica 22 dicembre. Info e punti autorizzati su www.azalea.it e www.fvgmusiclive.it L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali Dopo lo straordinario sold out di San Siro registrato in meno di tre settimane dall’apertura delle vendite e dopo aver aggiunto un secondo concerto a luglio, sempre nel tempio della
musica live italiana, Max Pezzali, fra i cantautori più amati dal pubblico italiano di diverse generazioni, annuncia oggi un’imperdibile data zero che anticiperà i due esplosivi live milanesi, un concerto unico in programma il prossimo giovedì 2 luglio 2020 allo Stadio Comunale di Bibione (Ve). I biglietti per questo nuovo imperdibile evento, organizzato da Zenit Srl, in collaborazione con Vivo Concerti, Fvg Music Live e il Comune di San Michele al Tagliamento – Bibione, sono già in vendita online su Ticketone.it e saranno disponibili in tutti i punti vendita autorizzati del circuito dalle 11.00 di domenica 22 dicembre. Radio Italia è la radio ufficiale dell’evento. Per info e punti autorizzati visitare www.azalea.it e www.fvgmusiclive.it . «Per me l’idea di cantare a San Siro è inspiegabile, – ha commentato l’artista – devo ancora metabolizzarla: è come un sogno che ho sempre avuto paura di sognare perché troppo grande e bello. – Racconta Max Pezzali, e continua – Un sogno così bisogna meritarselo e ora so di voler mettere tutto me stesso per poterlo realizzare e per far vivere una serata unica e indimenticabile alle persone che verranno a cantare con me le mie canzoni. Per me sarà sicuramente sarà
memorabile» I live di San Siro vedranno quindi una grande anteprima a Bibione, notizia che farà sicuramente felici le decine di migliaia di fan del Nordest. Con l’odierno annuncio la città di Bibione si conferma meta e centro della grande musica italiana per l’estate 2020. Fra i grandi concerti che si terranno allo Stadio Comunale ricordiamo anche le date zero del cantautore romano Ultimo (29 maggio) e del fuoriclasse del rap italiano Salmo (9 giugno). Biglietti in vendita, info su www.azalea.it . Si prevede che i tre grandi eventi in programma potranno portare nel centro balneare in comune di San Michele al Tagliamento oltre 60 mila persone, con ovvie ricadute economiche positive per tutto il territorio. NOTE BIOGRAFICHE Max Pezzali fonda gli 883 nel 1992 con Mauro Repetto, con cui debutta al Festival di Castrocaro presentando il singolo “Non me la menare“. Nello stesso anno, i due pubblicano il loro
primo album “Hanno ucciso l’uomo ragno” e raggiungono la prima posizione della hit parade con oltre 600.000 copie vendute. L’anno successivo esce “Sei un mito“, singolo che anticipa “Nord Sud Ovest Est”, album da oltre 1.300.000 copie. Il 1993 è anche l’anno che vede il trionfo del duo al Festivalbar, prima che Mauro Repetto lasci l’Italia e anche gli 883. Così, due anni dopo, Max Pezzali partecipa al Festival di Sanremo presentando “Senza averti qui” (1995), brano con cui vince il celebre concorso canoro italiano, anteprima del nuovo album “La donna, il sogno & il grande incubo”; il disco raggiunge la prima posizione in classifica grazie a brani come “Tieni il tempo“, “Gli Anni” e “Una canzone d’amore“. Nel 1997 esce “La dura legge del gol”, che contiene “La regola dell’amico“. La vera svolta arriva nel 2001, quando Max Pezzali inaugura la sua carriera solista con l’album “1 IN +”, che conquista immediatamente la prima posizione della classifica di vendita. Seguono “Il mondo insieme a te”, disco del 2004 contenente successi quali “Lo strano percorso” e “Il mondo insieme a te”. Dopo 2 anni di silenzio esce “Time Out”: 11 brani inediti prodotti da Claudio Cecchetto e Pier Paolo Peroni, registrati e realizzati da Michele Canova. È il 2011 l’anno in cui l’artista torna in gara a Sanremo con il brano “Il mio secondo tempo”. A giugno 2013 esce “Max 20”, anticipato dal singolo “L’universo tranne noi ”, con una tracklist che vede l’amichevole partecipazione di Claudio Baglioni, Edoardo Bennato, Cesare Cremonini, Elio, Fiorello, Gianluca Grignani, Jovanotti, Nek, Raf, Eros Ramazzotti, Francesco Renga, Giuliano Sangiorgi, Davide Van De Sfroos e Antonello Venditti. Il disco rimane in vetta alle classifiche di vendita per due mesi consecutivi. Nel 2015 è la volta di “È venerdì”, il nuovo e primo singolo che anticipa l’uscita del nuovo progetto di inediti “Astronave Max” (1 giugno 2015), seguito da un tour che registra il tutto esaurito nei palazzetti italiani e da “Astronave Max New Mission 2016”, una nuova raccolta che include i brani del precedente disco, insieme a 2 inediti e 14 successi in versione live. Nel 2017 esce il nuovo singolo inedito “Le canzoni alla radio” con Nile Rodgers. A giugno
2019 pubblica il nuovo singolo “Welcome to Miami (South Beach)”, una sorta di gioco sul “tema tropicale” che invade le radio e le piattaforme di streaming in prossimità dell’estate. A novembre esce “In questa città”, un ballad in perfetto stile “pezzali” dedicata alla città di Roma. Il 10 e l’11 luglio 2020 il cantautore sarà protagonista di “SAN SIRO CANTA MAX”, due date evento che lo vedranno per la prima volta protagonista sul palco dello stadio San Siro di Milano: i live speciali saranno preceduti dalla data zero prevista il 2 luglio 2020 allo Stadio Comunale di Bibione. Centazzo sarà al Palamostre di Udine con The seer Andrea Centazzo sarà domani sera, mercoledì 18 dicembre al Palamostre di Udine alle 21.00 con The seer (il veggente), il concerto multimediale per la celebrazione dei cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Lo spettacolo è stato realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine e in collaborazione con il CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia. Centazzo ha ideato un percorso che attraversa la vita e le opere di Leonardo: diviso in sei parti ciascuna ispirata a un diverso soggetto del genio del Rinascimento, The seer conduce lo spettatore in un viaggio alla scoperta dell’artista usando immagini delle sue opere, visioni dei luoghi leonardeschi, spezzoni di film a lui dedicati e riprese fatte ad hoc per lo spettacolo. Andrea Centazzo nel corso della sua lunga carriera come
percussionista, compositore, direttore d’orchestra, artista multimediale, docente e saggista si è esibito in concerti e performance in Europa Asia e Stati Uniti. Dal Drum magazine nel 2013 è stato definito “uno dei musicisti che cambiano le regole del gioco” per il fatto di essere tra i pionieri assoluti della pratica del solo improvvisativo di percussioni negli anni 70. Ha suonato e inciso con molti tra i principali improvvisatore e compositori quali Giorgio Gaslini Lester Bowie, Alvin Curran, Franz Kloglmann, Perry Robinson, Paolo Fresu solo per citarne alcuni. Nel 2011 il Dipartimento delle Arti – sezione Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna ha istituito il Fondo e Archivio Andrea Centazzo che raccoglie un’ampia documentazione dell’attività artistica del musicista e oltre 500 volumi proveniente dalla sua biblioteca personale relativi a musica, cinema e arti plastiche.
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