Breaking the Lady (Il senso comune si ribella) - Pièce semiseria di Irene Loesch Anno 2020/2021 - Wikimedia Commons

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Breaking the Lady
  (Il senso comune si ribella)

       Pièce semiseria

               di

         Irene Loesch

       Anno 2020/2021

                                 1
Loesch Irene
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PERSONAGGI

Lady:                       Busto inglobato in una montagna di oggetti, essere
                            di sembianze femminili, affascinante, eccessivo,
                            bulimico nell'accumulare tutto ciò che può avere
                            diritti e licenze di utilizzo per costruire monopoli.
                            Rappresenta la cultura "proprietaria" per il mero
                            profitto.

Sophy:                      Stagista, laureata in giornalismo

Mangy:                      Giovane rampante nel mondo della finanza

Delly:                      Assistente virtuale

V.F.C.                      Del reparto IT

Lawrence Lessig             Appare sugli schermi

Coraline Ada Ehmke          Appare sugli schermi

Emma Irwin                  Appare sugli schermi

Nelson Mandela              Appare sugli schermi

NOTE DELL'AUTRICE

La pièce è ambientata in un futuro tra il distopico e l'utopico dal tono grottesco e
contiene riferimenti e citazioni che strizzano continuamente l'occhio alla cultura
remix. I video e le immagini sugli schermi costituiscono una parte fondamentale
dello spettacolo. La narrazione dei contenuti visivi è solo accennata nel testo.
La loro elaborazione avverrà durante l’allestimento, considerando anche le
soluzioni tecniche a disposizione. Le battute di Lessig, Ehmke e Irwin sono
tratte e/o liberamente ispirate ai loro scritti e/o alle loro conferenze. Il presente
testo è da considerarsi non del tutto definitivo e subirà modifiche (non
sostanziali nei contenuti) durante le prove, che sono per la nostra compagnia
una fase fondamentale di “revisione drammaturgica” collettiva. La versione
definitiva del testo sarà disponibile a messa in scena ultimata.

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SCENA 1

 Lo spazio scenico è dominato da una montagna di prodotti simbolo del potere
 commerciale, del copyright e delle licenze proprietarie: dalla farmaceutica alla
cultura passando per l'agricoltura, la tecnologia e le materie prime. In cima alla
   montagna, inglobati, sbucano busto, braccia e testa di LADY. Dappertutto
troneggia il marchio “DiLady”. Alcuni schermi sono parte integrante della scena
 e trasmettono spot. Lady imprime con frenesia il timbro sugli oggetti. Il gesto è
accompagnato da un suono tintinnante. Su uno schermo un contatore mostra la
   crescita del profitto. Un'altro schermo passa un annuncio redazionale di un
                       imminente lancio del gruppo editoriale.

LADY:               (controllando s u l suo smartphone le reazioni al lancio)
                    Razza di imbecilli! Pago una mandria di idioti incapaci!
                    Mangy!!!!!
MANGY:              (arriva trafelato, si inchina, è agitato) Lady, mi ha chiamato?
LADY:               E questo cosa sarebbe? (rimanda lo spot)
MANGY:              (balbettando) Il lancio del nuovo gruppo editoriale mondiale,
                    Lady. La campagna prepara il suo trionfo solitario anche nel
                    mondo della cultura e dell'entertainment, ecco a lei, Lady.
                    (le porge una cartella con dei documenti)
LADY:               (sarcastica) La mia disfatta vorrai dire.
MANGY:              Lady, la campagna è appena partita. C'è un piano di
                    comunicazione accuratamente studiato.
LADY:               Fatto da dilettanti!
MANGY:              Sono i migliori creativi sul mercato, Lady.
LADY:               (beffarda) Davvero! I migliori creativi sul mercato!
MANGY:              Non ce ne sono più altri, li abbiamo comprati tutti.
LADY:               Con quello che mi sono costati! Qui: Controlla i like! Quanti
                    sono? Una miseria! Conta i follower! 4 sfigati! Se voglio una
                    cosa fatta bene in questo posto, me la devo fare da sola.
        Lady regista il suo spot come una influencer e lo manda in rete.
LADY:               “Stufo di passare ore a scegliere il film ed addormentarti
                    prima di aver deciso? Stanca di quarte di copertina
                    criptiche? Rete culturale DiLady. So io quel che ti piace,
                    scelgo io per te. Fidati DiLady”

DELLY:              (l’assistente virtuale si attivo con un suono) Sono le ore 9.
                    Appuntamento con la stagista. (Sugli schermi appare il
                    profilo della ragazza in forma di identikit) Sophy, 35 anni,
                    laurea in giornalismo, massimo dei voti. Da 4 anni stagista
                    nella sezione marketing DiLady. Selezionata per le sue doti:
                    scrive senza errori grammaticali e di sintassi, diligente,
                    docile, deve pagare 3 mutui, potenzialmente innocua.

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LADY:               Falla entrare! (a Mangy) E tu, di a quegli imbecilli che entro
                    stasera voglio raggiungere 1,5 Mil di follower con questo
                    profilo, altrimenti li licenzio. E ora fuori di qui!
MANGY:              (con un inchino) Milady! (esce)

Lady sfoglia la cartella consegnata da Mangy, è visibilmente irritata e compone
                            un numero sulla tastiera.

DELLY:              Sophy: È il tuo turno. Raggiungi il cubo.

   Lady mentre telefona osserva l'ingresso di Sophy, una giovane donna poco
truccata, vestita in modo sobrio e sportivo. In mano ha un taccuino e nello zaino
       tasparente porta tablet, computer, smartphone. Si ferma sul cubo.

LADY:               (telefona, squadrando Sophy dalla testa ai piedi) Cos'è
                    questa storia. Ho dato ordini precisi sull'outfit. Quello che
                    vedo è inaccettabile.
SOPHY:              (guardandosi) Signora, io non sapevo..
LADY:               (la zittisce a gesti, continua a telefonare) Voglio sapere
                    come si chiama...
SOPHY:              Sophy.
LADY:               (la zittisce a gesti, continua a telefonare) Ma per chi si
                    crede di lavorare!?
SOPHY:              (confusa) Per lei, Signora ...
LADY:               (la zittisce a gesti, continua a telefonare) Torni al lavoro
                    immediatamente e risolva la questione.
SOPHY:              Quale questione? Mi scusi, mi ha chiamato Lei … Io...
LADY:               (la zittisce a gesti, continua a telefonare) Arrivederci! (con
                    un gesto sull'auricolare bluetooth chiude la telefonata)
SOPHY:              Arrivederci. (sta per andare via)
LADY:               E tu dove ti credi di andare?
SOPHY:              (leggermente irritata) Mi ha detto Lei di andare e risolvere
                    non so bene che.
LADY:               (scuotendo la testa) Sono davvero circondata da imbecilli!
                    Ero al telefono! Com'è che ti chiami?
SOPHY:              Sophy, signora. (con tono distaccato quasi meccanico). Il
                    direttore dell'ufficio marketing mi ha detto di presentarmi a
                    lei per un incarico molto delicato e voglio dirle che sono
                    onorata di essere stata scelta e anche di conoscerla. A sua
                    disposizione. Signora.
LADY:               Sophy hai detto?
SOPHY:              Sì Signora.
LADY:               E smettila di chiamarmi Signora. Sono Lady, e tu chiamami
                    Lady.

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SOPHY:             Va bene, Lady. Grazie, Signora.

Lady la fulmina con lo sguardo e scorre con una certa stizza le pagine sul suo
             tablet. Non trovare niente su Sophy la insospettisce.

LADY:              Ma tu chi sei? Da dove sbuchi?
SOPHY:             Ecco il mio curriculum (Sophy le porge un fascicolo che
                   Lady ignora). Sono laureata in giornalismo, ho parecchie
                   esperienze di stage post laurea, sogno di fare la giornalista
                   d'inchiesta, lavoro in DiLady come stagista da 4 anni e
                   (con tono distaccato quasi meccanico) spero un giorno di
                   far parte definitivamente della sua grande famiglia.
LADY:              Silenzio! Tutto questo non conta. Qui, (indicando lo
                   schermo del tablet) qui non c'è niente su di te. Come
                   facciamo a sapere chi sei? Facebook, Instagram, Pinterest,
                   Flickr, Snapchat, Tik Tok, Youtube, WeChat, Reddit, Parler,
                   Twitch, Qzone, Weibo, Non esisti da nessuna parte! Non
                   esisti!
SOPHY:             (con fermezza) Ho un mio profilo su Linkedin.
LADY:              (risata fragorosa) Linkedin. Hai sentito Delly, è su Linkedin!
DELLY:             Invio profilo Linkedin di Sophy.

              sullo schermo appare il profilo Linkedin di Sophy

LADY:              Ah eccolo! Carino! Ma che tenerezza! E che carriera
                   accademica! E tu pensi davvero che ti possa servire?
                   Ricordati che non sei nessuno se non sei social! E si vede
                   che tu non sei nessuno! Guardati! Il tuo stile! Il tuo
                   portamento! Lo vuoi un consiglio?!

              sullo schermo appare Lady in uno spot del Brand
              “DiLady - Dai il meglio per te; è il meglio per me”

SOPHY:             Mi dispiace, non pensavo di non essere come lei desidera.
                   Non mi avevano detto che ...
LADY:              Zitta! Zitta e ascolta e impara! (all'assistente virtuale) Delly
                   ordino dress code per tutti. Chi lavora per me si veste
                   DiLady e deve essere attivo su almeno 5 social! Non voglio
                   più vedere un'indecenza simile!
DELLY:             Dress Code per tutti! Attivi su 5 social!
LADY:              (a Delly) Perché l'avrebbero scelta?
DELLY:             Selezionata per le sue doti: scrive senza errori grammaticali
                   e di sintassi,    diligente, docile, deve pagare 3 mutui,
                   potenzialmente innocua.

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SOPHY:   Signora Lady, mi scusi ma io non capisco perché ...
LADY:    Zitta! Tu non sei niente, non sai niente! Dubito che tu possa
         essere adatta al compito. Hai una qualche opinione in
         merito?
SOPHY:   Lady, perdonatemi, non posso risponderle perché non so di
         che si tratta.
LADY:    Ecco vedi, quello che ho detto!
SOPHY:   Mi sarei presentata preparata se avessi saputo. Come
         solito affronto qualunque incarico con metodo e
         approfondimento.
LADY:    Sciocchezze! Zitta! Zitta e ascolta! (all'assistente virtuale)
         Delly, fa partire le slide: (sullo schermo scorrono le slide)
         Ecco: Dopo una sapiente azione di convincimento, fusioni e
         acquisizioni, da oggi DiLady possiede tutto il mondo
         dell'edizione, della produzione e della diffusione di contenuti
         culturali e di entertainment reali e virtuali. Abbiamo il
         controllo su tutto ciò che è stato scritto, pensato, detto,
         creato in passato, e su tutto ciò che viene scritto, pensato,
         detto e creato in questo preciso momento e che sarà scritto,
         pensato, detto e creato in qualunque futuro. DiLady ha
         costruito una grande casa protetta che rinchiude tutte le
         idee e io ne sono il capo! (chiude con enfasi la
         presentazione. Rivolta a Sophy) E tu dovresti scrivere il mio
         profilo per il primo numero della testata principale.
SOPHY:   Oh! (con tono ambiguo) Sono onorata! Mi metto subito al
         lavoro. Butto giù delle domande …. (inizia a scrivere sul
         suo taccuino)
LADY:    Dubito che tu ne sia all'altezza. (chiama al telefono il
         responsabile di Sophy). Franky, Voglio sapere cosa ti è
         passato per il cervello quando hai deciso di mandarmi
         questo essere inesistente e insignificante che scrive a
         mano! (ascolta) Intelligente? Non deve essere intelligente
         per scrivere di me! Per scrivere di me servono i like e
         questa non ce l'ha! Non sta nemmeno su Facebook!
         (ascolta) Stronzate! Per l'ortografia ci sono i correttori
         automatici. (ascolta) Ah, è una donna e saprà sviluppare
         empatia nel lettore per me come donna?! Stronzate! Io non
         sono una donna! Sono il capo! (ascolta) E va bene, ma se
         fallisce ti caccio insieme a lei! (ascolta) Siete un branco di
         imbecilli e tu sei quello più grande! (mette giù, manda un
         selfie in rete e si rivolge a Sophy) Pare che non abbiamo di
         meglio. Mi dovrò accontentare di te. Dunque, al lavoro. Hai
         una settimana per scrivere l'articolo. Mi seguirai come
         un'ombra e ti consiglio di stare molto attenta a quel che dico
         e quel che faccio.
SOPHY:   Per me possiamo iniziare anche subito. Ho già pronto delle
         domande. Ecco, per la presentazione iniziale, parlerei della
         sua infanzia. Ai lettori piace entrare in confidenza con i
         grandi personaggi.

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LADY:               Non ora!
SOPHY:              Qual'è suo nome di battesimo?
LADY:               Zitta! Non ora! Ora devo occuparmi dei doni.
SOPHY:              Mi scusi ma come faccio ad avere le informazioni se non
                    posso farle le domande.
LADY:               Delly, pensaci tu.
DELLY:              Invio link al sito DiLady confidential e assisto nella ricerca.

Scena 2

  Mangy con un carrello della spesa dorato porta oggetti in dono a Lady che li
timbra. Questa azione è sottolineata dalla musica e si trasforma in una sorta di
 “danza”. Sugli schermi appaiono spot di prodotti. Sophy si è sistemata su uno
 standing-desk, svolge la sua ricerca e si interfaccia con l'assistente virtuale. I
    commenti di Sophy sono in contemporanea e intervallati dalla “danza”.

SOPHY:              (legge ad alta voce i tratti salienti della bio dal sito ufficiale)
                    Lady. Cresce in una famiglia di umili origini. Crea la sua
                    prima startup nella soffitta di casa, dove piove dentro. (tra
                    se) Si vede che lei non aveva un garage. (continua a
                    leggere) Con i risparmi della nonna su un libretto postale
                    intestato a lei. (tra se) Beh, sicuramente un inizio che piace
                    e commuove! (continua a leggere) Mentre lavora studia
                    management e fa un master per influencer. (tra se) Dove e
                    quando non si capisce. (continua a leggere) E' sposata con
                    Billy, ha 3 figli 1 maschio e 2 femmine e 1 cane di nome
                    Stevie. Un po' di ville con parco sparse qua e là. Tante foto
                    patinate. (tra se) Più che una biografia è una pubblicità. Un
                    po' poco per rendere interessante l'articolo. (cerca altre
                    notizie) Sulla rete sembra non ci sia altro. (gli schermi
                    trasmettono gli spot con qualche interruzione e
                    interferenze) Aspetta, cos'è è? Sembra un'interferenza. Che
                    succede, dove sono? (sorpresa, si guarda intorno intimorita
                    e cerca di nascondere lo schermo da occhi indiscreti)
                    Wikipedia, allora esiste ancora, resiste! Ah! Vedi. Lo
                    sapevo! Ecco qui: Le origini di Lady non sono affatto così
                    umili. Un'ascesa da manuale nel gotha della finanza
                    mondiale ai tempi dell'invenzione di internet con i soldi fatti
                    con le licenze proprietarie dei software. Anche con più di un
                    lato oscuro. Pratiche monopolistiche, corruzione di politici,
                    fondi alle Cayman, cartelli. Interessante. Questo sì che è
                    finalmente un'inchiesta come si deve! Devo trovare il modo
                    di insinuare qualcosa nell'articolo. I lettori dovrebbero
                    sapere tutto questo. Però, non devo farmi scoprire, devo
                    stare attenta! (con tono innocente) Delly, vorrei farti qualche
                    domanda.
DELLY:              Come posso aiutarti? Fai la domanda.
SOPHY:              Quanti anni ha Lady?

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DELLY:   Mi dispiace non trovo questa informazione.
SOPHY:   Dove è nata?
DELLY:   Mi dispiace nell'elenco “trova la posizione” non è stato
         aggiunto nessun luogo.
SOPHY:   Come si chiamava sua prima start-up?
DELLY:   Mi dispiace non ho questa informazione.
SOPHY:   (si avvicina a Lady e cerca di attirare la sua attenzione)
         Lady. Devo farle qualche domanda per chiarire alcuni punti.
LADY:    Ho da fare. Chiedi a Delly.
SOPHY:   Delly non ha queste informazioni.
LADY:    Delly sa tutto quello che si deve sapere di me!
SOPHY:   (cercando le parole) Mi perdoni, Lady. E' che io ... io non
         sono abituata a scrivere senza documentarmi e senza
         approfondire. Sa, l'etica professionale ...
LADY:    (risatina ironica) Etica! Che parola desueta. Sembri venire
         dal secolo scorso, anzi da due secoli fa! Ah, come passa il
         tempo!
SOPHY:   Ho trovato alcune notizie contraddittorie e vorrei, per il
         bene della sua immagine, chiarire queste divergenze.
LADY:    Non è possibile! Non esistono divergenze.
SOPHY:   Si dice che lei è, ehm, non è nata povera ma è l'erede di
         un impero finanziario cresciuto enormemente con
         l'invenzione della rete.
LADY:    (u rl an d o ) Falsità! Come ti permetti, piccola vipera
         inesistente. Chi ha osato dire questo?!
SOPHY:   In rete ho trovato ...
DELLY:   Ha consultato l'enciclopedia libera online costruita con la
         collaborazione di tutti gli utenti, chiamata Wikipedia!
LADY:    (ripete il nome con disprezzo) W i k i p e d i a ? Wikipedia
         non esiste più! Wikipedia è distrutta, è fallita, è incenerita, è
         morta!        Come softwareheritage, sci-hub, pub-med,
         reserchgate, zenodo         (continua l’elencazione che si
         trasforma in una specie di grammelot. Su uno schermo
         appare il logo di Wikipedia in grande e insieme con tutti gli
         altri loghi si crea un grande universo colorato)
LADY:    Non è possibile! Devono essere spariti tutti!! (urla) Mangy!
MANGY:   (entra trafelato con altri oggetti da timbrare. Sottomesso e
         timoroso) Milady?
LADY:    Non ti avevo detto di comprare tutti i cervelli pensanti?
MANGY:   Sì Lady.
LADY:    E lo hai fatto?
MANGY:   Sì Lady.

                                                                        9
LADY:             E io ho il totale controllo e tutti i diritti totalmente di tutto ciò
                  che esce da tutti questi cervelli?
MANGY:            Sì Lady? Perché me lo chiede?
LADY:             Perché il mio più grande nemico, il pensiero creativo,
                  comune e condiviso, è libero e agisce nell'ombra contro di
                  me. E questo essere inutile (indica Sophy) e inesistente lo
                  ha trovato in rete, nella MIA rete!
MANGY:            (inquieto e servizievole) Non è possibile! Sarà un bug, un
                  fake, un glitch, una rievocazione storica.
LADY:             Devono essere cancellati! Fate qualcosa!

 Mangy incomincia freneticamente a scrivere su uno schermo per intervenire.
 Appaiono messaggi d'errore che Delly ripete meccanicamente ad alta voce.

DELLY:            Indice non trovato. Impossibilità di accedere o svolgere
                  alcun tipo di operazione. Impossibile fare logout.
                  Impossibile effettuare la connessione al server remoto.
                  Indice oltre i limiti della matrice. Riferimento ad un oggetto
                  non impostato su un’istanza di oggetto. Si è generato un
                  errore nel mostrare l’errore precedente. Questa pagina ha
                  un potenziale errore di sicurezza non specificato. Vuoi
                  continuare? Errore tastiera o tastiera non presenta.
                  Premere F12 per continuare.

                       Lessig appare su uno schermo

SOPHY:            Professor Lessig! Lei qui?
LADY:             Chi? .. L e s s i g?
SOPHY:             Il professor Lawrence Lessig! (fa le presentazioni) È il
                  fondatore di Creative Commons, (a Lessig) se mi permette,
                  (a Lady) è il mio eroe, il paladino del pensiero libero, della
                  cultura libera, del diritto di tutti di accedere alla cultura, di
                  condividerla, del riuso e del remix. Il professore rivendica la
                  libertà di costruire sulle idee per far crescere la creatività
                  nella comunità e combatte le restrizioni legali sul diritto
                  d'autore, e sui marchi commerciali.
LADY:             Zitta! Professore! Ancora lei?! (a Sophy) Noi ci conosciamo
                  bene! (a Lessig) Sappia che io in fondo in fondo la stimo. Le
                  sue idee romantiche mi piacciono e mi commuovono, ma
                  non si illuda: la cultura non è libera! Appartiene a chi la
                  governa, e chi la finanzia la controlla. Tutto è in vendita e
                  tutto ha un prezzo.
LESSIG:           Lei si sbaglia! Le persone amano ancora condividere gesti,
                  parole, idee, cose, senza pensare al profitto. Siamo in tanti
                  a pensarla così, siamo un esercito. I cervelli non sono
                  vendita.
LADY:             Ma davvero?

                                                                                    10
(sullo schermo appare un'immagine di centinaia di cervelli con il marchio
                                          DiLady)
LADY:               Le svelo un segreto, Professore. Le idee ormai sono sotto il
                    mio controllo. Io controllo la tecnologia e controllo le leggi
                    che la regolano e così è diventato tutto mio perché sono io
                    (con tono sarcastico) a finanziare e concedere, o meglio a
                    vendere, miei sono tutti i creatori e tutti i fruitori.
LESSIG:             Lo so bene e lo dico da sempre che il problema sta proprio
                    lì, nella proprietà intellettuale esclusiva. Lo ricorda il mio
                    famoso refrain?

  Sullo schermo appare la presentazione di slide: Free Culture, simbolo free
                                  Mickey

SOPHY:              (lo ripete a memoria) Lo so! Lo so! La creatività e
                    l'innovazione si basano sempre sul passato e il passato poi
                    cerca sempre di controllare la creatività su cui si basa. Le
                    società libere permetteranno il futuro solo limitando questo
                    potere del passato.
LESSIG:             (soddisfatto a Sophy) Brava! (a Lady) La vostra non è più
                    una società libera e uccide la creatività difendendo solo lo
                    status quo. Ma non si illuda! Nessuno può mettere le briglia
                    al pensiero libero.
LADY:               Quanti paroloni, professore. Le pongo una domanda: Se
                    tutti sono liberi di pensare e di scegliere perché tutti
                    scelgono di stare con me?
DELLY:              (ripete il claim di DiLady “Di Lady: Dai il meglio per te; è il
                    meglio per me”)
SOPHY:              (si avvicina allo schermo, cercando di non farsi sentire da
                    Lady) Professore, volevo dirle che la ammiro tanto e che le
                    sue opere mi hanno aperto gli occhi. Adoro le sue
                    presentazioni. Grazie a lei ho capito cos'è davvero la
                    cultura e cosa conta veramente. Il suo impegno contro la
                    corruzione nella politica mi ha fatto sognare e credere in un
                    futuro migliore!
MANGY:              (continuando a agire sul suo tablet) Le Contromisure
                    elettroniche anti-intrusione non funzionano. Ma possiamo
                    provare a …...
LADY:               Siete solo un branco di imbecilli. Dovete usare tutta
                    l'artiglieria! Devo pensare a tutto io! (si fa un selfie e lo
                    manda sugli schermi dove arriva distorto cancellando
                    Lessig la cui immagine svanisce lentamente)
         Appare il messaggio d'errore che viene ripetuto a voce da Delly
DELLY:              Errore HTTP 418 Sono una teiera.
LADY:               (inorridisce davanti alla sua immagine distorta che mostra
                    una sorta di automa vecchio) Fate qualcosa!

                                                                                11
SOPHY:             Professore! Professor Lessig! Come posso rintracciarla?
LADY:              Fate qualcosa!
DELLY:             Ricerca suggerimenti in internet: spegnere e riaccendere.
                   Spengo!
 (Tutte le luci si spengono. Lady si accascia. Buio. Solo Delly rimane con una
                                   luce fioca.)

Scena 3

MANGY:             (accende un fiammifero e cerca illuminare la scena) Dio
                   mio, che paura! Milady sta bene?
DELLY:             Riaccendo!

 (Tutte le luci si riaccendono. Lady si rianima. Gli schermi si accendono con il
                                  logo DiLady )

LADY:              Ah, bene! Finalmente! L'ordine è ristabilito! Forza abbiamo
                   anche perso troppo tempo. Dobbiamo occuparci dei nostri
                   affari (rivolgendosi minacciosa a Sophy) e tu signorina, fa il
                   suo lavoro come ti viene chiesto e ti consiglio vivamente di
                   lasciar perdere quel tuo bel professorino. Lui e la sua cricca
                   sono solo un ricordo nostalgico del passato, hanno perso!
                   Mangy, cosa abbiamo ora?
MANGY:             (prende un pacchetto dal carrello della spesa dorato e lo
                   passa a LADY) Qui l'accordo per la gestione dell'acqua
                   potabile. Sorgenti, rete di distribuzione e la
                   commercializzazione. Tutto acquisito. Senza vincoli e senza
                   l'obbligo di rifornire territori scomodi. Il prezzo lo decidiamo
                   noi.
LADY:              E quel fastidioso comitatuccio civico che sbraitava “Acqua
                   Bene Comune”? Come si chiamava?
DELLY:             Acqua nostra.
MANGY:             Gli abbiamo concesso dei benefit tramite i punti fedeltà
                   DiLady che danno accesso gratis alla rete. Ma non abbiamo
                   specificato quale rete! (ride soddisfatto) Alla fine daremo a
                   tutti un account sul Web DiLady e la faccenda è chiusa.
LADY:              (risata che diventa sempre più fragorosa)
MANGY:             E' andato tutto liscio.
LADY:              come l'acqua (ride sguaiata).
MANGY:             Come l'olio che abbiamo messo negli ingranaggi. E' pronta
                   anche la campagna. (fa partire lo spot)

                                                                                12
sugli schermi appare lo spot dell'acqua potabile DiLady con il claim: Rete idrica
   DiLady. Pura come l'acqua, trasparente come me. Sophy intanto dal suo
       standing desk osserva, prende appunti e si prepara una domanda.

SOPHY:              Lady, mi scusi, qual’è la sua opinione sul benessere delle
                    persone nella comunità. Lei, nella sua posizione ha una
                    grande responsabilità e anche un grande potere di influire
                    sul benessere delle persone. Come vede il suo ruolo?
LADY:               Semplice: Il mio benessere è il benessere di tutti. Scrivi
                    pure che faccio tanta beneficenza, faccio regali e do a tutti
                    la possibilità di assomigliare a me con i gadget del catalogo
                    dei punti fedeltà DiLady.
SOPHY:              Parlavo più del benessere sociale.
DELLY:              Misurazione dei parametri di benessere. Lady necessita di
                    nutrimento tra esattamente 57 minuti. Elaboro menu di
                    eterna giovinezza: tartare di balena dei mari giapponesi su
                    letto di soia transgenica e riduzione di fondo di filetto di
                    bovino dell'Amazzonia. Contorno di croco etrusco fritto in
                    olio di palma. Croccante al cacao, avocado e fiocchi di
                    quinoa. Caffè monorigine dell'Indonesia Kopi Luwak.
                    Confermare prego.
LADY:               Va bene Delly! Hai altro per me Mangy?
MANGY:              Ecco il pacchetto full optional all-in per gli agricoltori. Semi
                    selezionati transgenici sterili e non ripiantabili, forniti
                    direttamente da DiLady insieme al terreno arricchito di tutte
                    le sostanze necessarie per inibire la crescita di qualunque
                    altro vegetale nel raggio di 1km² per i prossimi 200 anni.
                    Questo permette un controllo totale senza scampo di tutte
                    le coltivazioni anche per il futuro. Gli agricoltori
                    diventeranno i più grandi follower del sistema integrato
                    DiLady e non potranno più vivere senza di lui, (si corregge)
                    di lei, d i Lady. Gli accordi sono siglati, lo sviluppo nei
                    laboratori DiLady è terminato e la campagna può iniziare.

sugli schermi appare lo spot con il claim: DiLady per l'agricoltura. Semi di prima
mano e sempre unici, come me. Non potrete più vivere senza. Sul finire dello
spot, sull'immagine della campagna verde arriva in sovrimpressione l'immagine
  di una landa desolata, con zolle crepate e file di persone in viaggio a causa
 della carestia. Appare il Simbolo di Free Culture. L'interferenza si stabilizza e
            appaiono sugli schermi Lawrence Lessig e Coraline Ehmke.

EHMKE:              Interrompiamo la regolare programmazione di falsità.
LADY:               Ancora queste fastidiose interferenze!? Fate qualcosa!
DELLY:              Chiamo reparto IT. (squillo)
V.F.C:              Pronto IT, ha provato a spegnere e riaccendere?

                                                                                 13
LADY:     Nooo! Non farlo! Questi imbecilli non sanno programmare
          neanche un sistema di protezione del segnale?
EHMKE:    Sono bravi, non li insulti, ma noi siamo più bravi. Perché
          siamo tanti e lavoriamo per smascherare le vostre bugie.
LESSIG:   Lady, le presento Coraline Ada Ehmke. programmatrice e
          attivista per i diritti umani. Sua è l'idea della licenza
          Ippocratica che tende a rivoluzionare il mondo dell’Open
          Source.
LADY:     Nessun piacere di conoscerla. Voi mi state danneggiando,
          mi state derubando. State interferendo nei miei affari e
          mettete in pericolo l'intero sistema.
EHMKE:    Siete voi il vero pericolo per la comunità. I vostri monopoli
          e i vostri traffici vanno contro i diritti fondamentali
          dell'umanità.
LADY:     Davvero? E chi lo dice? Lei? Una smanettona sciatta e
          malvestita? Quello che faccio è perfettamente legale. Vero
          Mangy?
MANGY:    Certo Lady. Abbiamo i migliori avvocati.
LESSIG:   Le credo sulla parola! Conosco bene la categoria!
          Proteggono voi e i vostri loschi affari. Il vostro sistema frena
          la ricerca libera e democratica facendo incetta del maggior
          numero possibile di diritti di proprietà intellettuale.
EHMKE:    Così come è stato con le licenze per i software così è per i
          brevetti applicati alle sementi e a tutto ciò che è di vostra
          proprietà, farmaci, materie prime, tecnologia.
LADY:     Quante falsità! Quanto astio!
MANGY:    Noi finanziamo la ricerca per il bene di tutti. Le nostre
          sementi OGM combinati ai nostri fitofarmaci sfamano il
          mondo.
EHMKE:    Avvelenano il mondo. Provocano malattie incurabili come i
          morbi di Parkinson e di Alzheimer, tumori, sterilità
          malformazioni dei feti e patologie dello sviluppo.
MANGY:    E per questo sviluppiamo anche le cure riservate in
          anteprima ai nostri clienti con solo un piccolo sovrapprezzo.
LADY:     La salute della gente è il NOSTRO bene più prezioso e la
          nostra ricerca...
MANGY:    (chiude la frase di Lady)... non conosce confini.
LESSIG:   La vostra ricerca è stitica e solo indirizzata alla protezione
          dei diritti IP e non ve ne frega niente della gente e della
          fame. Questa è la verità!
LADY:     Questo è semplicemente oltraggioso! Vi siete introdotti
          illegalmente nel mio mondo e ora parlate di giustizia e
          volete farmi il processo? Mangy! Fai qualcosa!
MANGY:    Ci sto provando! (armeggia con fili, stacca e riattacca spine
          inutilmente)

                                                                       14
LESSIG:            Il vostro operato è sotto processo perché va contro gli
                   interessi collettivi e dei singoli e interferisce con le politiche
                   economiche democratiche. Fate aumentare i prezzi a
                   dismisura e non lasciate scelta agli agricoltori e ai
                   consumatori.
EHMKE:             State distruggendo la biodiversità e questo è una evidente
                   violazione del diritto umano fondamentale al cibo e a un
                   ambiente sano. State togliendo il diritto alla condivisione.
LADY:              Condivisione. Parlate una lingua orrenda e incomprensibile!
SOPHY:             Condivisione è quando dai a qualcun altro qualcosa che
                   hai.
LESSIG:            Brava!
LADY:              (a Sophy) Zitta! Che ne sai tu!
SOPHY:             Non lo dico io. Lo dice Richard Stallman, il fondatore della
                   Free Software Foundation.
LESSIG:            Provo a spiegare: La condivisione delle idee permette alla
                   comunità di prendere liberamente per costruire un bene
                   comune intellettuale, un bene comune culturale. E senza
                   bisogno di avvocati.
LADY:              Prendere liberamente nel mio mondo significa rubare. Le
                   licenze e i brevetti sono solo una tutela dai furti e dalla
                   pirateria. La cultura libera è fuorilegge p e rch é è
                   un'associazione a delinquere. Le nostre giuste leggi hanno
                   spazzato via i pirati dal web.
EHMKE:             La rete poteva diventare un'opportunità di
                   democratizzazione della conoscenza e di produzione
                   creativa, di coinvolgimento, di partecipazione. Voi l'avete
                   imbrigliata e infettata usando la tecnologia contro i diritti
                   umani.
LESSIG:            La pirateria non è che una conseguenza delle regole del
                   del copyright esclusivo.
MANGY:             Le possibilità le avete create voi. Avete scritto voi i codici,
                   avete sviluppato voi la tecnologia. Noi li abbiamo solo
                   comprati e li stiamo usando per tenere in vita il sistema che
                   regge questo mondo.
LADY:              E io sono il cuore pulsante di questo mondo. Niente può
                   sopravvivere senza un cuore. E adesso basta! (si agita)
DELLY:             Pulsazioni in aumento! Eseguo check-up generale. Valori
                   fuori dalla norma. Attivo protocollo telemedicina.
 (sugli schermi appare un avatar di medico che cancella lentamente gli hacker
               che capiscono di essere stati espulsi dal sistema)
EHMKE:             (mentre svaniscono) Non finisce qui! Torneremo! Siamo in
                   tanti!
LADY:              (urlando) Io sempre vi caccerò!

                                                                                  15
MANGY:            (applaude) Delly, i miei complimenti! Lady, si calmi, è tutto
                  sotto controllo!
DELLY:            Cardio-elettrogramma agitato. Sovraccarico di pressione.
                  Surriscaldamento eccedente i parametri. Prescrivo riposo
                  con assenza di stimoli esterni. Suggerisco spegnimento
                  temporaneo macchine.
LADY:             Riposerò quando sarò morta! (risata)
DELLY:            Preparo iniezione di siero DiLady per ripristino temporaneo
                  dei valori normali.
         Lady si calma. Sophy è preoccupata. Delly va in stand by.
SOPHY:            Lady? Sta bene?
MANGY:            (a Sophy) MiLady è di Ferro. Non basta certo un attacco di
                  2 Hacker da strapazzo per corrodere la sua potenza.
LADY:             Cara ragazza ci vuole altro per scuotere le mie fondamenta.
                  Ma parliamo di te: ti consiglio di riflettere bene su quello che
                  hai sentito e di non farti troppo coinvolgere dal fascino
                  bohémien di questa cricca.
SOPHY:            All'università ho studiato la materia e ...
LADY:             Si capisce lontano un miglio che hai una certa ammirazione
                  per questi Robin Hood!
SOPHY:            Le loro idee sono interessanti e credo che qualcosa possa
                  essere stimolante anche per lei.
MANGY:            Più di qualcosa, mia cara! DiLady ha attinto a piene mani ai
                  codici liberi e li possiamo usare a nostro piacimento.
SOPHY:            Pensavo li disprezzasse?!
LADY:             Hanno sempre proclamato la neutralità dei codici e adesso
                  vengono a farci la lezione che non possiamo usare la
                  tecnologia come pare a noi. La libertà vale per tutti, vero
                  Mangy?
MANGY:            Come darle torto Milady, e noi la sappiamo valorizzare
                  anche meglio. (estrae dal carrello d'oro un oggetto e lo
                  porge a Lady) Ecco Milady, stavo per donarle questo,
                  quando siamo stati interrotti: Ultimo ritrovato tecnologico a
                  marchio DiLady. Dispositivo di riconoscimento dei pensieri,
                  programmabile a piacimento a seconda delle caratteristiche
                  ricercate. I servizi segreti di tutto il mondo ne hanno
                  comprato milioni di esemplari e hanno aperto la caccia a
                  ogni tipo di pensiero non gradito.
SOPHY:            Vede che ha ragione Coraline. La tecnologia se usato male
                  può ledere i Diritti Umani ed essere pericolosa per la libertà
                  individuale. A questo serve la Licenza Ippocratica che
                  afferma l'obbligo morale ed etico di impedire che i codici
                  vengano utilizzati per il male.

                                                                               16
MANGY:             Utopia! La tecnologia è neutra, mia cara. E il suo uso non è
                   un problema di chi la produce. Ma vuoi sapere la cosa più
                   buffa in tutta questa vicenda?
SOPHY:             C'è qualcosa di buffo?
MANGY:             Il sistema di controllo si basa proprio sull'open source.
                   (risata)
LADY:              (risata fragorosa) Caro Mangy, questa è musica per le mie
                   orecchie!
MANGY:             Musica rigorosamente protetta da copyright! (ride )

Sugli schermi appare lo spot del dispositivo. Sophy è sempre più sconcertata.
Alla fine dello spot sugli schermi appare il logo DiLady. Le luci si abbassano.
   Lady riposa, Mangy si sistema in una sorta di “cuccia” ai piedi di Lady.

Scena 4
  Sophy approfitta del momento di calma per mettersi in contatto con gli Hacker
       tramite chat di Linkedin ed elabora insieme a loro una strategia di
 comunicazione per far sapere che la free culture è viva e lotta contro Lady con
l'hashtag #nonDiLady. L’azione è trasmessa sugli schermi. Un suono di notifica
risveglia Delly dallo standby. Sophy chiude velocemente il collegamento e esce
                                    di scena.

DELLY:             Confermato Red Carpet di apertura dell'AllMediaFestival
                   per la prima del film “Ladyland”.
MANGY:             Milady, si prepari al trionfo anche nel mondo del cinema!
                   Chi è il fortunato stilista scelto per il suo outfit?
LADY:              Lo farò decidere “democraticamente” ai miei follower.
                   Stanno già impazzendo per la mia apparizione sul Red
                   Carpet. Hanno la possibilità di guadagnarsi il posto in prima
                   fila con i punti fedeltà DiLady.
DELLY:             Cancellati 10 film in concorso. Per defezione di autori, attori
                   ed artisti. In programma rimangono le produzioni della
                   Diladyproduction&distribuition&broadcast.
LADY:              Perché si sarebbero tirati indietro?
MANGY:             (leggendo dal tablet) Gli artisti non hanno voluto firmare la
                   cessione totale dei diritti.
LADY:              Ho sempre detto che le clausole dei contratti sono scritte
                   troppo in grande! Nessuno mi da mai retta!
MANGY:             Guardi, Lady, hanno appena messo in rete un comunicato
                   (legge velocemente) “….. le opere sono nostre e non
                   DiLady. Parteciperemo al festival se saranno rispettati i
                   diritti “Creative Commons”.
LADY:              Creative che?

                                                                               17
DELLY:              Cerco definizione: “Le licenze CC consentono di modificare
                    facilmente i termini di copyright dal default di "tutti i diritti
                    riservati" ad "alcuni diritti riservati"; non sono un'alternativa
                    al copyright ma lavorano a fianco del copyright e
                    consentono di modificare i termini di copyright per
                    soddisfare al meglio le esigenze degli autori di opere
                    creative per permettere vari usi ai fruitori a seconda delle
                    esigenze e circostanze. Fonte Wikipedia.
LADY:               Wiki... Questa è anarchia! Alto tradimento!
MANGY:              E stato lanciato un hashtag #nondilady. E' ormai su tutti i
                    social.
DELLY:              #nondilady è trending topic su Twitter.
MANGY:              Sta toccando tutti i nostri prodotti!
LADY:               Maledizione! Chi l'ha lanciato?
DELLY:              Pare sia stata la community del K-pop su tik tok.
LADY:               Fate qualcosa! Delly! Mangy!
DELLY:              Chiamo reparto IT!
MANGY:              Chiamo gli avvocati! (esce)
LADY:               Bloccate gli account! Bannateli dalla rete! Mettete al lavoro i
                    nostri bot. Abbiamo influenzato elezioni, fatto assaltare
                    parlamenti e cadere governi. Ce la faremo a distruggere 4
                    paladini della cultura libera!
DELLY:              Rilevo anomalie in tutti i settori. Allerta! Cervelli in
                    agitazione!
LADY:               Alto tradimento!

 Una sirena segnala lo stato di allerta, spie rosse si accendono. Sullo schermo
 appare l'immagine dei cervelli DiLady che prendono fuoco. Le immagini sugli
  schermi mischiano gli spot DiLady con cartelli e slogan degli Hacker. Lady
comincia a “rompersi”. Gli schermi si stabilizzano: con il logo di Free Culture su
uno schermo, su un altro la frase di Jimmy Wales: “Immagina un mondo in cui
  ciascuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza
        umana” sul terzo schermo “Fair use has a posse”. Sophy rientra

LESSIG:             Lady! Siamo tornati!
LADY:               Ah il supereroe della cultura libera!
EHMKE:              Le avevo detto che ci saremo rivisti!
LADY:               Strega!
EHMKE:              Le presento un'altra attivista, Emma Irwin. Che guida il
                    movimento contro la discriminazione nelle comunità ed è al
                    fianco delle categorie svantaggiate. Emma lotta per
                    l'empowerment femminile e il superamento del gender gap
                    nelle comunità e nel mondo della scienza e della
                    tecnologia.

                                                                                  18
LADY:       Un'altra strega aizza popolo!
LESSIG:     Siamo arrivati agli insulti come ultima arma, da degna
            padrona di troll e hater! Mi sta deludendo, Lady!
LADY:       (insulta pesantemente Lessig) Pidocchio odioso, brutto
            verme strisciante e puzzolente.
IRWIN:      Vole intimidirci? Offenderci? Sappia che non glielo
            permetteremo. La nostra comunità trova la sua forza per
            resistere proprio nell'essere comunità con le sue differenze
            e il rispetto per gli altri! Lei esclude, noi includiamo! E' per
            questo che tutta il nostro mondo libero si oppone al suo
            dominio! Siamo tanti e pronti a lottare!
LADY:       Volete la guerra? E guerra sia! Ho messo in campo i miei
            eserciti con tutta l'artiglieria a disposizione. Sarete
            annientati in un batter' d'occhio. Come il vostro amichetto
            Aaron Swartz. Ricordate? Anche quella è opera mia!
CORALINE:   Maledetta assassina! Te la faremo pagare!
LADY:       E come? Con le chiacchiere dagli schermi? Io ho infiniti
            mezzi e i miei follower sono i miei soldati in prima linea.
            Non avete scampo!
LESSIG:     Potrà vincere qualche battaglia, ma alla fine avrà la meglio
            il pensiero libero, la condivisione, il senso comune. E nel
            nome di Aaron le vostre regole folli saranno cancellate e
            dovranno cedere il passo a leggi ragionevoli.
EHMKE:      Solo così possiamo assicurarci che la tecnologia non
            diventi lo strumento che mette a rischio i fondamenti sociali
            e democratici.
IRWIN:      I giovani, le donne e gli uomini insieme vogliono poter
            scegliere l'opportunità di creare, di essere coinvolti, di
            partecipare.
LADY:       Fate proprio un bel coretto! E queste idee sarebbero le
            vostre armi? Un po' poco per conquistare il mio mondo.
            Cosa offrite voi alle persone che ogni giorno sognano di
            diventare come me?
SOPHY:      La libertà di pensare con la propria testa, Lady!
LADY:       Eccola qua, la piccola partigiana! Me lo sentivo che eri una
            sovversiva. Dovevo cacciarti subito.
LESSIG:     Saranno la libertà di scelta e il bene comune a convincere
            le persone ad abbandonare lei e seguire i principi
            democratici di una cultura condivisa.
LADY:       Loro scelgono liberamente di sottostare alle mie regole e
            alle mie leggi solo per far parte del mio mondo. Io sono il
            loro cuore e loro dipendono da me. Senza di me sono morti.
LESSIG:     È evidente che lei non riesce a vedere il cambiamento, che
            si aggrappa allo status quo per sopravvivere. Ma il
            cambiamento è in atto.

                                                                         19
IRWIN:             Le nostre schiere si stanno ingrossando. La coscienza civile
                   sta crescendo. Programmatori, artisti, scienziati, scrittori,
                   ambientalisti, musicisti, singoli cittadini e movimenti stanno
                   ripensando il mondo per renderlo più equo e più giusto.
EHMKE:             Il sapere condiviso nutre le coscienze e torneremo a fare
                   scelte coraggiose come le grandi menti del passato ci
                   hanno insegnato.
LADY:              Che noia! Insegnare, sapere, pensare non è di tendenza.
                   Provate a dire la parola magica consumare. C o n s u m a r
                   e. ripetete con me “Siamo perché consumiamo”.
DELLY:             (ripete insieme a Lady)“Siamo perché consumiamo”.
SOPHY:             Quello che siamo è frutto della cultura del passato e della
                   sua libera elaborazione di ognuno nel proprio tempo. E'
                   solo leggendo, ascoltando, vedendo e conoscendo
                   liberamente che ci evolviamo.
IRWIN:             Costruiamo una comunità migliore basata sul rispetto
                   dell'altro. Provi a ripetere questo.
DELLY:             (ripete) “Costruiamo una comunità migliore basata sul
                   rispetto dell'altro”.
SOPHY:             “Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti.” Il
                   principio della filosofia Ubuntu.
DELLY:             Conosco Ubuntu. È davvero affascinante. In passato
                   abbiamo scambiato qualche stringa.
Sugli schermi appare Nelson Mandela che spiega cosa significa Ubuntu. Lady
     prova disperatamente ad interrompere il discorso ma non ci riesce e
lentamente si sgretola. Mangy entra trafelato e prova a staccare e riattaccare
  spine, cerca di oscurare gli schermi coprendoli con dei teli. Delly canta la
                        canzone dedicata a Ubuntu.

                                     FINE

                                                                              20
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