BENVENUTA!! - IO SALVATORELLI MONETA
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ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO “ SALVATORELLI-MONETA” LICEO SCIENTIFICO – ISTITUTO PROFESSIONALE PER I SERVIZI COMMERCIALI E MECCANICI – ISTITUTO TECNOLOGICO– SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ANNO XI NUMERO 1 DICEMBRE 2016 BENVENUTA!! L’anno scolastico 2016/2017 si è aperto con una graditissima novità: dopo aver festeggiato, lo scorso giugno , il pensiona- mento del Dirigente Scolastico dott.ssa Gisella Pugliano, dal 1° settembre, al “timone” dell’Omnicomprensivo Salvatorelli– Moneta, c’è un nuovo “capitano”, la prof.ssa Rita Albani. Dopo una lunga carriera ricca di riconoscimenti e successi, cul- minata con l’esperienza estremamente positiva dell’Istituto “Italo Calvino” di Città della Pieve, di guidare la nostra grande famiglia. Per conoscerla meglio le abbiamo rivolto alcune domande riguardanti la sua esperienza come studentessa, docente e dirigente scolastica. Che tipo di studentessa è stata? Come studentessa sono stata un disastro, alla scuola media ero una ragazzina molto timi- da. Venivo da un ambiente povero, quello della campagna, me ne vergognavo e mi sentivo svantaggiata rispetto ai bambini che abitavano in città. In classe ero molto agitata e prote- stavo spesso, tantoché mi chiamavano la ―cittadina protestante‖. Mia madre e mio padre, anche se molto poveri, hanno fatto studiare me e mia sorella, in un istituto privato. Ho fatto le magistrali anche se non sono molto portata per fare l‘insegnante. Sono diventata una ―studentessa modello‖ in 4° superiore. Grazie al presidente della commissione del mio esame di maturità che è riuscito a mettermi a mio agio e ha compreso il motivo della mia agitazione, ho potuto iniziare un processo di profonda crescita personale. Agli esami di maturità ho preso 56/60, un voto molto alto. Da quel momento ho sempre cercato di imita- re questo presidente. Che tipo di docente è stata? Come docente ho avuto non poche difficoltà, ma per fortuna sono una persona che non molla e che fa le cose con coraggio e passione. Non ero portata per svolgere questa profes- sione, ma credo di essere stata una brava insegnante. Mi sono impegnata a far capire ai miei studenti i motivi per i quali è importante studiare. Qual è il ricordo più brutto e quello più bello della sua carriera da studentessa e do- cente? Come studentessa il ricordo più brutto è l‘incapacità di superare il mio disagio e il più bello il momento in cui mi sono sentita capita e accolta (dal presidente della commissione d‘esame). Come insegnante è difficile trovare brutti ricordi; la cosa più brutta è stata forse la fatica di praticare una professione che non mi apparteneva. Cosa Le sarebbe piaciuto fare se non fosse diventata insegnante? Sicuramente la giornalista. Ho fatto un po‘ di pratica giornalistica ma ho scoperto, a mie spese, che essere figlia di contadini non mi avrebbe portato molto lontano.Quali saranno le maggiori novità che ha intenzione di introdurre all’interno della scuola? In questo istituto mancano in particolare tre cose: il digitale, una cultura dell‘alternanza scuola-lavoro e un efficace orientamento per i ragazzi. Le prime cose da fare in una scuola sono far sentire tutti accolti innanzitutto come persone e poi come studenti, stabilire un patto con le famiglie e aprire la scuola al territorio. Per quanto riguarda l‘aspetto del digitale già da quest‘anno doteremo tutte le scuole di banda larga per favorire la navigazione. Dal prossimo anno doteremo le classi prime di proiettore interattivo (che si può usare come fosse touch). Per il liceo pensavo di trasformare la biblioteca in una classe 3.0. Vorrei inoltre procurare un carrello multimediale dotato di lavagna interattiva e altro materiale per svolgere ad esempio degli incontri, o altri tipi di attivi- tà.Cercherò poi di allestire una classe 3.0 alle medie e un laboratorio linguistico che permetta di svolgere anche prove d‘ a- scolto. Vorrei poi allestire un ambiente co-working, dove ragazzi e aziende possono progettare insieme e quindi preparare gli allievi verso un futuro sempre più tecnologico e automatizzato. In questa aula ci sarà una stampante 3D per stampare prototipi e un braccio robotico, tutto questo per simulare il processo lavorativo del futuro.
PAGINA 2 A NNO X I N U ME R O 1 LA VOCE DEGLI STUDENTI Quali sono secondo Lei tre cose che nella nostra scuola funzionano bene? Devo dire che la professionalità del personale docente è più che buona, mi ha fatto piacere leggere i risultati delle ricerche della fondazione Agnelli che nell‘anno scolastico appena concluso hanno collocato il nostro Liceo al primo posto nella Me- dia Valle del Tevere e al quarto tra le scuole che si trovano in un raggio di 30 km da Perugia. Secondo me c‘è comunque bisogno di un po‘ d‘innovazione per i docenti. Sono buoni anche gli edifici delle scuole sia come edilizia sia come vicinanza dell‘amministrazione comunale. Per quanto riguarda gli istituti superiori apprezzo che li stiano dotando dei laboratori di fisica e chimica. Ci dica tre caratteristiche che dovrebbe avere il professore ideale. Deve essere prima di tutto un educatore; avere una preparazione sia disciplinare ma anche pedagogica e di tipo organizzati- vo. Un professore deve inoltre saper lavorare in gruppo. Spero di aver risposto in maniera esauriente alle vostre domande. Buon lavoro a tutti! Sara Possanzini Luigi Margutti Luca Capociuchi BUON FUTURO!! La fine dell‘anno scolastico è sempre tempo di saluti...ma alcuni sono più significativi del solito. Infatti ben tre persone hanno festeggiato con noi il loro pensionamento e, ognuno di loro, pur essendo soddisfatto di aver raggiunto questo tra- guardo importante, non ha nascosto la commozione di congedarsi dai colleghi e amici che quotidianamente (e per anni) han- no condiviso la loro vita. Lo stesso vale per chi rimane, i sorrisi, sinceri, si sono mescolati con qualche lacrimuccia traditri- ce.. Cominciamo: il nostro saluto va in primis alla Dirigente Scolastica, dott.ssa Gisella Pugliano, alla quale auguriamo un felice futuro di nonna, di moglie e di cantante ( abbiamo scoperto le sue qualità canore in occasione della cena di saluto, durante la quale la sua esibizione in ―Montagne verdi‖ ha riscosso grande successo). Salutiamo con lei anche suo marito Ugo che ha saputo integrarsi alla perfezione nell‘ambiente marscianese e ha dimostrato, in tutte le occasioni, la sua simpati- a e disponibilità. Buon rientro in Calabria ad entrambi!! Un grande saluto va poi al prof. Carlo Ridolfi, che sarà finalmente libero di dedicarsi alla sua vocazione di storico, rimania- mo in attesa delle sue pubblicazioni!! Potrà inoltre dedicarsi alla sua biblioteca, mettendo a frutto la pluriennale esperienza in merito e… infine, potrà anche godersi il meritato riposo, dopo tanti anni passati in classi di liceali insopportabili!! Infine un caro abbraccio va ad Elvia Marchetti, la nostra inossidabile e inarrivabile applicata di segreteria, che tanta pazien- za (!) ha sempre dimostrato nei confronti delle richieste sempre più strane fatte dai docenti. Ci mancheranno le sue battute e la sua schiettezza ma soprattutto la sua estrema competenza nel risolvere anche le matasse più ingarbugliate. Detto questo, ringraziamo tutti per gli allegri fairwell party che ci hanno offerto, dove si è mangiato, riso e soprattutto ri- cordato i momenti più belli di questo nostro cammino comune...Buona pensione e soprattutto BUON FUTURO da parte di tutti noi!!! Docenti, ATA e studenti I.O. Salvatorelli– Moneta
A NNO X I N U ME R O I B ABEL E L A VO CE DEG LI S TUDE NTI PAGINA3 SPECIALE ELEZIONI 2016/2017 IPC-IPIA-ITIS Quest'anno il nostro istituto ha una nuova rappresentate … eh si ragazzi è pro- prio lei, Elisabeta Zeka. Una ragazza che frequenta il 4 A/C, che ha deciso di intraprendere questo viaggio come rappresentate del nostro Istituto. Abbiamo deciso così di farle qualche domandina per farvela conoscere Come ti chiami? Elisabeta Zeka però mi potete chiamare tranquillamente Beta. Se avessi potuto scegliere un altro rappresentante chi avresti scelto di mette- re al tuo fianco ? Eheheh bella domanda… penso che avrei scelto l'Esmeralda Adesso iniziamo con le domande serie… Come mai ti sei candidata? Me lo sto chiedendo tutt'ora HAHAHA scherzo. Mi sono candidata perché mi è sempre piaciuto questo ruolo, il poter fare qualcosa per il nostro Istituto. Nono- stante sia un incarico che ricopre molte responsabilità, spero di esserne all'altez- za e di rappresentare al meglio i ―miei‖ 209 studenti. Cosa hai provato durante le elezioni? Ansia...Tanta ansia. Non mi aspettavo di essere l'unico rappresentante e per que- sto sono rimasta un po‘male. Allo stesso tempo sono felice di essere stata vota- ta. Ti aspettavi questo risultato? Modestamente l'aspettavo e ci speravo. Come ti senti ora che ti sei assunta tutte queste responsabilità? Si sente il peso di essere da sola ma fortunatamente tutti mi stanno dando un aiuto nel gestire le cose. Non è semplice cercare di organizzare assemblee con temi che attirino l'attenzione di tutti e che possano piacere. Come pensi di migliorare il nostro istituto? Non penso! Scherzi a parte, spero di poter lasciare un segno nei più piccoli, saranno loro i prossimi a dover prendere il mio po- sto. Vorrei organizzare attività in cui partecipino tutti, non sentendosi obbligati. Il tuo motto? ―Student's power‖ ovviamente! NEWS!!!!!! IDEE PER IL TUO REGALO DI NATALE?? VIENI DA NOI!! Quest‘anno, noi ragazzi della 2°AC dell‘istituto Professionale Servizi Commerciali, siamo coinvolti in una nuova esperienza scolastica, che ha a che fare con il diploma di qualifica professionale che speriamo di conseguire il prossimo anno. Poiché il percorso di qualifica che abbiamo scelto quasi tutti è quello di ―operatore ai servizi di vendita‖, saremo coinvolti direttamente nelle attività di vendita in un negozio ―didattico‖ apposi- tamente studiato per darci la possibilità di acquisire competenze reali in questo settore. Il negozio si trova nel centro storico di Marsciano e resterà aperto dal 19 al 24 dicem- bre, di pomeriggio. Nel negozio vi saranno tre reparti: l‘artigianato, con prodotti realiz- zati appositamente per il Natale da insegnanti e genitori volenterosi e appassionati del ―fai da te‖, il commercio, con vendita di oggetti usati di vario genere, donati sempre da docenti e genitori, e, infine, l‘industria con la vendita di un prodotto realizzato in offi- cina dagli studenti del corso ―manutenzione e assistenza tecnica‖. Abbiamo curato la promozione dell‘iniziativa con la creazione di materiale pubblicitario; poi, diventeremo i diretti responsabili del punto vendita insieme agli studenti della 3A/C: ci occuperemo della disposizione dei vari prodotti nel punto vendita, del rapporto con il cliente, della gestione degli incassi. Sicuramente questo è un modo nuovo di apprendere che ci farà sentire un po‘ imprenditori!! Classe 2°AC
PAGINA 4 A NNO X I N U ME R O I BABELE LA VOCE DEGLI STUDENTI Liceo RAPPRESENTANTI CHE VANNO….RAPPRESENTANTI CHE VENGONO un punto di riferimento per tutti gli studenti e i loro problemi Prima di partire subito col parlare dei nuovi rappresentati -Ci potete fornire delle anticipazioni sulle assemblee future? facciamo un saluto e i nostri più vivi complimenti ai dimissio- LLS:Tanti sono i progetti,tante sono le idee, sta tutto nel met- nari Cristina Mariani (attuale rappresentante della Consulta terle in pratica. degli studenti) e Luca Bellini, che ci sono stati di grande aiuto Vi lasciamo nella suspance! per affrontare lo scorso anno scolastico. -E ora se potete dare un consiglio ai ragazzi che affrontano Andiamo a sentire cosa dicono e cosa pensano sulle ultime quest'anno il primo liceo vicende scolastiche e se sono felici del lavoro svolto durante il LLS:Prendete sul serio questa scuola, ma allo stesso tempo periodo della loro candidatura. cercate di godervi questi anni. In fondo lo sanno tutti che i momenti vissuti tra i banchi sono i Siete rimasti soddisfatti delle attività svolte l'anno passato? migliori. C&L: Siamo molto contenti delle attività che abbiamo svolto e -Ora invece un augurio ai ragazzi che affronteranno l'esame di di quelle che abbiamo promosso, speriamo che tutti abbiano stato apprezzato il nostro impegno nello svolgere questo incarico LLS:Un grande in bocca al lupo a tutti i ragazzi che quest'anno importante all'interno della scuola. affronteranno gli esami di maturità. -Quest'anno sono stati eletti i nuovi rappresentanti, cosa ne DAJE TUTTA MA- pensate di loro? TURANDI!!! C&L: Ci sembrano ragazzi molto in gamba e faranno sicura- mente valere le loro idee, auguriamo loro un grande in bocca al Chiara Luchetti lupo!! Rendeteci fieri di voi! III BL Ora presentiamo i nostri tre nuovi Rappresentanti d'Istitu- to, appena insediati nel loro incarico: Sara Possanzini e Luca Capociuchi della IVBL e Luigi Margutti IVCL. -Il tuo nome affiancato ad un aggettivo che ti rappresenta LM:Luigi estroverso LC:Luca energetico LUIGI MARGUTTI SP:Sara solare -Quali sono i vostri hobbies? LM:Vado al cinema con gli amici e pratico il calcio LC:Pratico calcetto SP:pratico anche io il calcet- LUCA CAPOCIUCHI to,ascolto molta musica e mi piace il basket -Ultimo film visto/serie tv? LM: The young pope LC:Gomorra 2 SP:Fight Club -Cosa o chi vi ha spinto a candidarvi? LM: Mi ha sempre interessato fin dagli anni precedenti dare una mano alle attività che riguardano la scuola LC:Perché era un incarico che mi interessava e volevo anche dire la mia sulle questioni interne della scuola SP:Perché mi è sempre piaciuto e in più c‘è stata la spinta della mia amica Giulia Binaglia, che ringrazio. -Come vi siete sentiti nel momento in cui siete stati eletti? LM:Molto contento e soddisfatto LC:Soddisfatto per aver raggiunto l'obiettivo che mi ero ripro- posto di raggiungere SP:Contenta, emozionata e allo stesso tempo ansiosa di iniziare a svolgere questo incarico -Cosa vi prefiggete di fare quest'anno? LLS:Organizzare assemblee interessanti e piacevoli ed essere
A NNO X I N U ME R O 1 B ABEL E A TTUALI TÀ PAGINA 5 MEDIE VS ELEMENTARI Ciao a tutti, siamo delle alunne della prima media sezione musicale e vi volevamo raccontare il nostro impatto con la media e le differen- ze che abbiamo trovato tra elementari e medie. Cominciamo con il parlarvi del primo giorno di scuola. Stavamo tutti sul piazzale, la preside ci ha salutato, ha fatto un bel discorso e ci ha chiamati uno ad uno, cosa che alle elementari non era mai successo. Poi finalmente nella nuova classe è arrivata la ―professoressa‖, e non più la ―maestra‖: ci siamo alzati in piedi e le abbiamo detto buongiorno dandole del lei ! Dopodiché ci siamo presentati e abbiamo parlato fino alla ricreazione e... miracolo si poteva uscire in corridoio! Alle elementari la ricreazione durava un po' di più, ma si doveva rimanere in classe, mentre qui alle medie dura 15 minuti. Il nuovo istituto è molto grande, perché è a tre piani, con perfino le tapparelle tecnologiche e un personale scolastico più numeroso. Certo, queste sono state soltanto le prime impressioni, ci sono molte altre differenze rispetto alle elementari, ma magari ne riparleremo più in là. Ora diciamo soltanto che ci troviamo tanto bene! Alessandrelli Anna Camilla Volpi IA Scuola Media ACCOGLIENZA IN BALLO Sopravvissuti ai primi giorni di scuola, incoscienti di ciò che ci sarebbe accaduto nell'imminente futuro, una mattina ci presentia- mo all'ingresso della scuola con sorrisi smaglianti che neanche i calciatori hanno sulle figurine. Ci era già giunta notizia da chi è passato su quei banchi prima di noi, del famigerato giorno dell'accoglienza. Dopo un sublime rinfresco divorato da più di 500 studenti, i ragaz- zi del triennio iscritti al corso di teatro hanno messo in scena uno spettacolo interattivo di grande attualità con il tema dei fantasma- gorici Pokemon, i mostriciattoli tascabili protagonisti dell'ultima malattia di noi giovani: Pokemon Go. Subito dopo lo spettacolo ci siamo trasformati noi in protagonisti indossando i panni (decisamente buffi e diversamente moder- ni) dei cacciatori, con i quali abbiamo intrapreso, guidati dai colleghi più grandi, uno schola tour durante il quale erano previsti giochi divertenti e degni del repertorio di un nido d‘infanzia. Nella pia illusione che il battesimo del fuoco fosse terminato, nei giorni seguenti abbiamo invece avuto una nuova iniziazione durante la nostra prima assemblea d'Istituto, che aveva come ordine del giorno la presentazione dei candidati per l'elezione dei rappresentanti. Subito dopo un brevissimo momento serio ed istituzionale, i ragazzi più grandi ci hanno coinvolto con giochi, balli di gruppo, penitenze e dichiarazioni d'amore, se così si possono definire, da proferire con le parole più strambe possibili. Nonostante fossimo intimoriti da questi ancestrali riti di affiliazione, ci siamo divertiti molto, abbiamo capito l‘ironia e lo scher- zo che stava dietro l‘averci messo in ridicolo e abbiamo usato questi primi momenti di condivisione come scaramantici per al- lontanare da noi l‘incombenza dei compiti di matematica e delle versioni di latino (che auspichiamo siano pochi e saltuari) per sopravvivere a questi cinque anni di scuola, che speriamo siano stupendi. Valentina Antonelli I BL UGUALI E DIVERSI ALLO STESSO TEMPO Lunedì 28 novembre la nostra dirigente ha radunato le classi terze della scuola media per conoscerci più a fondo e per parlare di un argomento che ci riguarda in questa fase della crescita: la diversità. Il suo modo di dialogare con noi è molto coinvolgente, le sue domande sono così dirette che ci spingono a dare delle risposte più che sincere e profonde e ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Quando ci ha fatto vedere il cortometraggio: ―Il circo della far- falla‖, in cui viene esposto molto bene il concetto della diversità, abbiamo provato molte emozioni, tra le quali compassione e stupore. Infine ha la- sciato la parola a noi studenti chiedendoci quale intelligenza (come la logi- co-matematica, la cinetica o la naturalista) pensiamo prevalga nel nostro inconscio, pur non essendo totalmente sicuri della risposta definitiva. Pen- so che questa nuova preside tenga molto al suo lavoro, uno dei tanti esem- pi è la sua grande volontà per venire ad incontrarci pur essendo influenza- ta. Katalina Bulancia IIIB Scuola Media
PAGINA 6 BABELE ATTUALITA’ A NNO X I N U ME R O 1 Inaugurazione del fondo Salvatore Salvatorelli Sabato 19 Novem- primi a parlare sono stati il sindaco e l'assessore per poi lascia- bre,alla sala Aldo Capi- re la parola al soprintendente Mario Squadroni. Quest'ultimo si tini del comune di Mar- è dilungato molto riguardo al ruolo della soprintendenza e sciano, c'è stata la pre- sull'importanza della memoria storica, anche e soprattutto a s e n t a z i o n e livello locale. Un esempio del valore del ―ricordo‖ è stato sicu- dell‘acquisizione da ramente l‘ intervento per mettere in salvo l‘archivio storico parte della Biblioteca dell‘ex convento di San Francesco a Norcia dopo gli ultimi comunale del fondo tragici avvenimenti sismici. Il soprintendente ha poi minuzio- Salvatore Salvatorel- samente illustrato i contenuti dei 264 fascicoli del fondo archi- li,nipote di Luigi Salva- vistico Luigi Salvatorelli, portato a Marsciano già nel 2003. torelli, lo storico a cui è Nell‘ultima parte della conferenza, Gustavo Salvatorelli ha dedicato il nome del illustrato l‘albero genealogico e la storia della sua famiglia, nostro istituto. Questo soffermandosi sulle figure più rilevanti come suo padre Salva- patrimonio librario e discografico è stato do- nato dai figli di Salvatore,Gustavo e Vanda già nel 2009, ma per vari motivi solo da oggi la comunità marscianese ne può usufruire.A questa cerimonia hanno partecipato il sindaco Al- fio Todini,l‘assessore alla cultura Valentina Bonomi, alcuni esponenti della famiglia Salvatorelli, il direttore della soprain- tendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e delle Mar- che Mario Squadroni e qualche operatore della biblioteca. I- noltre hanno potuto assistere alla presentazione anche tutta la classe 4C, alcuni studenti delle classi 4A e 4B che avevano svolto l‘alternanza scuola-lavoro in comune,e la classe 4A/C dell‘istituto professionale. Dopo un'introduzione musicale, offerta dalla incredibile voce del soprano di Francesca Salvato- relli, figlia di Gustavo, è iniziata l‘interessante conferenza. I tore, il prozio più famoso, Luigi lo storico e quello che può essere considerato il capostipite, l‘orologiaio Gustavo Salvato- relli, artefice dell'orologio del campanile della Chiesa di San Giovanni Battista di Marsciano. La conferenza si è conclusa con altri due pezzi musicali cantati da Francesca Salvatorelli, accompagnata al pianoforte dal maestro Francesco Andreucci. La cantante appariva commossa per il ricordo tributato anche a sua sorella Marta, morta nel 2003, anch‘essa esempio di a- more per lo studio e la cultura, alla quale è stata dedicata una sala di lettura all‘interno della Biblioteca di Marsciano. Kevin Ciano Luigi Margutti IVCL BIBLIOTECA...MON AMOUR!! Da qualche anno a questa parte c‘è una stretta collaborazione tra liceo e biblioteca che vede protagonisti noi studenti dell‘ Isti- tuto Omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta che impiegano le ore di alternanza scuola-lavoro aiutando nella riorganizzazione dei volumi sugli scaffali. In particolare quest‘anno abbiamo contribuito alla disposizione del patrimonio librario marscianese del nuovo fondo Salvatorelli, inaugurato il giorno 19 Novembre. La nuova ala vanta circa 2.200 testi che costituivano parte della biblioteca personale dell‘intellettuale concittadino. I volumi furono donati nel 1984 all‘Amministrazione Comunale dai figli Franco e Mario Salvatorelli. Della donazione, inoltre, fa parte un archivio fotografico contenente scatti storici di Marscia- no e frazioni. Durante la prima settimana hanno partecipato Luca Capociuchi, Matteo Biagioli dell‘ attuale classe 4B, Leonar- do Palomba della classe 4C, mentre nella seconda settimana abbiamo partecipato noi insieme a Maria Chiara Cricco e Giada Vescio della 4B.Questa esperienza ci è stata utile per comprendere il mondo lavorativo tra orari precisi e responsabilità, inoltre ci ha permesso di instaurare nuovi rapporti con nostri coetanei. Alla fine del progetto in ricordo di questa esperienza ci è stato regalato un libro e, grazie alla nostra nuova tessera di iscrizione alla biblioteca , avremo l‘opportunità di frequentarla spesso! Arianna Boncio, Elisa Travaglini IVAL
A NNO X I N U ME R O I B ABEL E A TTUAL I TÀ ’ PAGINA 7 VETRINA DI ESPOSIZIONE Non sapete quante cose ci sono nel ripostiglio di una scuola. La classe 3DM, nel risistemare alcuni spazi del laboratorio di tecnologia mec- canica, ha rinvenuto pezzi meccanici di particolare interesse che sono stati rea- lizzati dagli studenti che hanno frequentato l'istituto negli anni precedenti. È così nata l'idea di esporli a tutti gli studenti della scuola progettando una vetri- na. Abbiamo iniziato con varie discussioni per stabilire l'ubicazione, i materiali e le misure. L'attività si è sviluppata poi attraverso la realizzazione di alcuni disegni grafici con Autocad 3D. Si proseguirà con l'acquisto dei materiali e alla successiva realizzazione in offi- cina che prevedrà le seguenti lavorazioni: taglio del materiale a misura, salda- ture, forature, assemblaggio, verniciatura . Classe 3°DM La Dama Da qualche settimana gli studenti dell'Istituto Omnicomprensivo ―Salvatorelli-Moneta‖, stanno lavorando a un progetto che pre- vede la realizzazione della ―Dama‖. Questo è un gioco da tavola, come tutti sanno, per due giocatori. La Dama del Salvatorelli non verrà commercializzata solamente a scopo di lucro, infatti è un progetto pensato per dimostrare lo spirito d'unione del giovanissimo Istituto che comprende diversi ordini scolastici:la Scuola Media,il Liceo Scientifico,il Mecca- nico,il Commerciale e il Tecnico Meccatronico. A scopo puramente divulgativo stiamo organizzando questo progetto per l'orientamento, per invogliare i giovani ad iscriversi al Salvatorelli e dimostrare che qui vediamo concretizzarsi le nostre idee. Tutto l'Istituto è all'opera affinché il progetto venga completato entro Nata- le. Ad ogni classe è stato assegnato un ruolo inerente al proprio programma di studi. Io e i miei compagni della classe quarta del Tecnico Meccatronico, stiamo elaborando al computer il progetto della Dama. Può sembrare sem- plice, ma è una parte fondamentale: dal progetto si determinano i costi e il tempo per realizzare un pezzo completo. Dobbiamo pensare a una Dama a basso costo e tempo di produzione, che abbia un bell‘aspetto. Insomma, un lavoro che mette alla prova le capacità degli alunni ma anche dei professori, che avrà come risultato un prodotto ideato e costruito da noi ragazzi. Andrea Mattei 4°AT intento, parla con il padre e ne ottiene l'approvazione. In con- Progetto David Giovani temporanea gli alleati decidono di liberare tutti i prigionieri per In tutta Italia alcuni cinema vengono scelti per il progetto Da- avere più supporto dai cittadini del paese, tutto ciò crea un raf- vid Giovani. Questo progetto è rivolto agli studenti che hanno forzamento nei confronti della mafia che, piano piano, ottiene compiuto 18 anni o che li compiranno entro il 25 agosto. I ra- sempre più potere, riuscendo a contaminare sempre di più il gazzi guardano dei film italiani e scrivono delle recensioni su- mondo politico. Il luogotenente Catelli cerca di fermare questo gli stessi. Alla fine delle programmazioni, per ogni regione, fenomeno, ma sfortunatamente viene assassinato, riesce però a verrà scelto un rappresentante che farà parte della giuria del scrivere una lettera, che avrebbe dovuto spedire al Presidente Leoncino d'oro alla mostra di Venezia. degli Stati Uniti, in cui spiega cosa sta accadendo. Arturo, ac- Il film che ci ha coinvolti di più è stato sicuramente ― In guerra cecato dall'amore, non vede tutto quello che sta accadendo in- per amore‖ diretto da Pierfrancesco Diliberto, che ne è anche il torno a lui, ma, dopo la morte dell'amico Catelli, riesce ad apri- protagonista. re gli occhi e a vedere che i poteri della malavita stanno pren- Il film è ambientato nella seconda guerra mondiale. Il nostro dendo il sopravvento nel paese. Per questo motivo decide di protagonista Arturo Giammaresi, un ragazzo siciliano che vive portare una lettera al Presidente degli Stati Uniti, per informar- a New York, racconta la sua storia d'amore con Flora, che è lo su ciò che gli alleati stanno creando, ovvero uno Stato che stata promessa in sposa ad un altro uomo dallo zio della ragaz- viene comandato da criminali. L'ultima scena del film ritrae za. Arturo così decide di andare fino in Sicilia per chiedere al Arturo e Flora seduti su una panchina davanti alla Casa Bianca padre di Flora la mano della figlia. L'unico modo che ha per che aspettano di poter consegnare la lettera, insieme, per amore raggiungere la Sicilia è arruolarsi nell'esercito americano, per- del loro paese. ché c‘era la guerra e non si poteva raggiungere il nostro paese in altro modo. Dopo vari avvenimenti e avventure comiche che coinvolgono i personaggi del film, il protagonista riesce nel suo Monia Ez-Zahar 4°AC
PAGINA 8 BABELE ATTUALITA’ A NNO X I N U ME R O I Per non dimenticare… rogativi riflettendo insieme. Questi, in sintesi, alcu- Lo scorso 4 novembre, oltre a ricordare i caduti di ni dei nostri pensieri condivisi: tutte le guerre, si è celebrata in Italia la festa • Conoscere gli eventi del passato ci permette dell‘Unità Nazionale e delle Forze Armate. di dare una spiegazione al presente e di creare un ―Perché proprio in questo giorno?‖ - ci ha chiesto la futuro migliore (Maria Letizia) prof. di italiano. • La Storia costituisce uno dei pilastri fonda- ―Boh!!!‖ - abbiamo risposto in coro. mentali per costruire il senso di appartenenza di un E così ci siamo ―guadagnati‖ un compito aggiunti- popolo e la commemorazione di eventi importanti è vo: una ricerca su questa ricorrenza. un‘occasione per alimentare la memoria collettiva Ora sappiamo che il 4 novembre 1918 segnò per il (Chiara) nostro Paese la fine della Prima guerra mondiale. E‘ • Molti giovani non sono interessati alla storia proprio in quella data, infatti, che entrò in vigore perché nati in un‘epoca di benessere che li proietta l‘armistizio di Villa Giusti (Padova), firmato il gior-solo verso il futuro, con il rischio di dimenticare le no prima tra Italia ed impero austro-ungarico, dopo proprie radici (Sara) la risolutiva battaglia di Vittorio Veneto. Diretta • La Memoria del passato deve essere colletti- conseguenza fu l‘annessione al Regno d‘Italia dei va, perché tutti devono conoscere la Storia del pro- prio popolo (Riccardo) territori di Trento e di Trieste, oltre all‘Alto Adige e all‘Istria, portando a compimento l‘Unità Naziona- • Conoscere la Storia può aiutare a risolvere le. problemi che oggi affliggono i popoli (Sibora) La festività del 4 novembre è stata istituita nel 1919 • La Memoria storica diventa il collante che ed è durata ininterrottamente fino al 1976: sul ca- unisce le diverse generazioni; infatti l‘identità di un lendario era segnato come giorno non lavorativo. popolo si forma consolidando la conoscenza delle Ma dal 1977, a seguito di una riforma volta ad au- proprie origini trasmessa alle generazioni future mentare i giorni lavorativi per via dell‘austerity, (Giorgia B.) tale ricorrenza veniva festeggiata la prima domeni- • Lo studio della Storia è importante anche ca di novembre. Negli anni successivi l‘importanza nella vita del singolo individuo, perché riceve da di questa festa piano piano diminuì, finché il Presi- essa dei valori di riferimento (Giulia) dente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la • La conoscenza della Storia permette riportò in auge. all‘uomo di valutare la realtà e di non commettere In occasione del 4 novembre le massime cariche dello Stato rendono omaggio al Milite Ignoto presso l‘Altare della Patria a Roma; inoltre si recano in visita al sacrario militare di Redipuglia, in Friuli Venezia Giulia, dove riposano le salme di oltre 100.000 caduti italiani della Prima guerra mondiale. Analoghe cerimonie si svolgono in tutte le città ed i comuni d‘Italia. Anche la nostra classe, insieme ad altre dell‘Istituto Omnicomprensivo ―Salvatorelli-Moneta‖, avrebbe dovuto partecipare alla commemorazione del 4 no- vembre presso il Monumento ai caduti in piazza Karl Marx, a Marsciano: la chiusura della scuola a causa degli eventi sismici non lo ha reso possibile. Appuntamento al 4 novembre 2017! Questa ricorrenza è stata anche l‘occasione per ri- flettere sull‘importanza della Storia e sulla necessità gli stessi errori compiuti in passato (Francesca). della Memoria. Cos‘è la Storia? Una noiosa materia scolastica o un utile strumento di conoscenza? Che Quindi tutti d‘accordo con la famosa massima lati- valore ha per noi giovani lo studio e il ricordo del na…historia magistra vitae! passato? Perché celebrare date che hanno rappre- sentato momenti significativi nella storia di un po- polo? Abbiamo cercato di rispondere a questi inter- Classe 2°AL
A NNO X I N U ME R O I BABELE: ATTUALITA’ PAGINA 9 STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE Il 25 Novembre è stata la giornata internazionale per l'elimi- nazione della violenza sulle donne. Per la ricorrenza si è de- ciso questo giorno in ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal nel 1960. Queste ultime sono considerate un esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tenta- rono di contrastare il regime di Rafael Léonidas Trujillo, che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. In Italia solo dal 2005 si è incominciato a celebrare questa giornata, attraverso iniziative politiche e culturali e dal 2007 ad oggi ci sono state moltissime manife- stazioni di donne che volevano ottenere i propri diritti. Nono- stante tutte queste iniziative la violenza sulle donne è aumen- tata. Voi potreste chiedervi... ma cos'è la violenza sulle don- ne? Molti penseranno subito ad aggressioni fisiche, ma io vi dico che non si tratta solo di questo. Sebbene la violenza fisica sia la più evidente ne esistono molti atri tipi, come: la violenza sessuale, la violenza economica, lo stalking oppure quella che sem- bra creare meno danni, ma al contrario è quella che ne causa di più... la violenza psicologica. Quest'ultima molto spesso non viene tenuta in considerazione oppure non è vista come una forma di violenza, mentre è proprio questa che riesce a distruggere un individuo. La violenza psicologica molte volte precede quella fisica, ma anche di per sé causa sofferenza e disagio. Con il termine ―violenza psicologica‖ci riferiamo a tutte quelle parole e a tutti quei gesti che hanno lo scopo di rendere l'altro insicuro, così da poterlo sottomettere. Ora non fraintendete, a volte presi da un momento d'ira può capitare di offendere senza volerlo. Questa non è una forma di violenza; diventa tale quando l'offendere comincia ad essere abituale e quando comincia a bloccare chi riceve le offese. Questo articolo nasce per fare un invito a voi che state leggendo... collaborate affinché la vio- lenza sulle donne finisca, perché tutti hanno diritto alla vita e ad ua vita degna di essere chiamata tale. Ludovica Ciurnelli IICL All'inizio non ci si farà caso, ma sarà evidente solo quando sarà DOVE SI TROVA LA MAFIA troppo tardi... Quest'anno una delle attività progettuali del nostro istituto: ―Ma prof., se andiamo a Palermo, non c'è pericolo chi ci succe- “LegALI per crescere liberi”, ci farà capire il mostro con cui da qualcosa a causa della mafia?‖ conviviamo giorno dopo giorno per aiutarci a sconfiggerlo. ―Ma se la mafia è presente anche in questa classe!‖. Un progetto pieno di ambizioni da parte sia dei docenti che È questa la risposta che la nostra prof. ha dato ad un nostro degli alunni, un progetto pieno di attività che ci faranno cono- compagno di classe. scere noi stessi e le persone che ci stanno intorno. Quando chiediamo ad un italiano qualunque dove si trova la Grazie ai professori che ci danno l'opportunità di conoscere mafia, questo risponderà:‖In Sicilia!‖,questo perché non sa che meglio tale argomento: questo sarà l'anno in cui sapremo con la mafia è presente persino in casa sua o nel bar in cui va a certezza contro cosa dobbiamo combattere. prendere il caffè la mattina. Rebecca Stefan In questo articolo non si parlerà della mafia come la conoscia- Katalina Bulancia mo noi: cioè del mafioso che spaccia la droga o che uccide gli IIIB Scuola Media innocenti, ma del nostro silenzio che farà solo del male a noi stessi. Il silenzio...è questa l'arma che può ucci- dere chiunque partendo dalla mente, in poche parole se ci si vuol uccidere piano piano basta rimanere in silenzio senza mai far uscire dalla nostra bocca la verità. La mafia è rappresentata come un mostro che si nasconde in ogni angolo della Ter- ra, è senza volto e si sveglia solo quando noi facciamo ciò che lui vuole, cioè resta- re in silenzio davanti ad una colpa, uno degli esempi più banali è quando non si dice la verità alla mamma dopo aver com- binato un guaio. Quando la bestia si sveglia lo fa attraverso il nostro silenzio e fa molto più male di qualsiasi pistola o coltello esistente, feri- sce noi e quelli che ci stanno intorno.
PAGINA 10 A NNO X I N U ME R O I B ABEL E A TTUALI TA’ PER IMPARARE…NON SOLO SUI BANCHI DI SCUOLA Alternanza scuola-lavoro: perdita di tempo o opportunità di cresci- ta? Si è discusso anche di questo durante l‘incontro che lo scorso 17 novembre ha visto protagoniste le classi terze del Liceo. Ha pre- so così il via, per 59 studenti del ―Salvatorelli‖, questa esperienza che li vedrà impegnati per almeno 200 ore distribuite nel prossimo triennio. Ma cos‘è l‘alternanza scuola-lavoro? E‘ una nuova modalità didat- tica realizzata in collaborazione fra scuola, imprese, enti e associa- zioni per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro, favorendone l‘orientamento. Insomma, dovrebbe contribui- re a realizzare il profilo educativo, culturale e professionale dello studente, affinché al termine del percorso liceale egli «trovi la sua strada»! La pratica dell‘alternanza scuola-lavoro, diffusa da tempo negli Istituti tecnici ed ancor più nei professionali, dall‘anno scorso è stata estesa anche ai licei. E‘ la legge n. 107 del 13 luglio 2015 che all‘art. 1, comma 33, prevede: ―Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studen- ti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel se- condo biennio e nell'ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio”. Quindi, anche il mondo dei Licei, da sempre considerato in Italia il regno del sapere teorico, viene coin- volto in questa nuova e moderna forma di insegnamento/apprendimento, in linea con gli altri paesi europei. Tale scelta dipende certamente anche dal fatto che, a causa della grave crisi economica che ha investito il mondo intero, il tema del lavoro ha assun- to il carattere di una vera e propria emergenza: c‘è il rischio reale che le nuove generazioni non riescano a raggiungere la loro piena realizzazione umana e professionale. Ecco allora la necessità di ripensare i percorsi di istruzione e di formazione, con un‘attenzione particolare alla cultura del lavoro. Del resto, non è forse vero che nel sistema di valori del nostro Paese il lavoro occupa un posto di primo piano? ―L‘Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro‖, recita il primo articolo della no- stra Costituzione! L‘alternanza scuola-lavoro non si esaurisce nell‘esperienza del percorso lavorativo, cioè dello stage in azienda, ma prevede an- che alcune ore di orientamento, incontri formativi con esperti esterni ed insegnamenti di istruzione generale, in preparazione allo stage stesso, quali sicurezza sul posto di lavoro, primo soccorso, presentazione del panorama delle offerte lavorative ed altro ancora. In questa ottica, molto importante per ogni singolo studente è anche il conseguimento delle cosiddette SOFT SKILLS, vale a dire di quelle "competenze trasversali‖ di carattere cognitivo e relazionale molto richieste in ambito lavorativo quali la leadership, l'efficacia relazionale, il teamwork, il problem solving, ma anche la flessibilità, la creatività, la capacità organizzati- va, lo spirito di gruppo, le attitudini multitasking. Creare dei percorsi di apprendimento che impegnino gli studenti anche fuori dalle aule scolastiche, a diretto contatto con il mondo del lavoro, può di certo aiutare i giovani a capire le proprie attitudini e a compiere scelte consapevoli per il proprio futu- ro. L‘alternanza scuola-lavoro, dunque, può e deve diventare uno strumento su cui impostare una riflessione finalizzata innanzi- tutto alla conoscenza di sé e alla individuazione delle attitudini, capacità e competenze di ognuno: in altre parole, dovrebbe es- sere un‘opportunità per riflettere sul proprio percorso futuro di studio, di 20 lavoro e sul proprio progetto di vita professionale. Diventa però una per- 15 dita di tempo se il diretto interessato non ne coglie le opportunità e gli 10 stimoli che essa può offrire; è per- tanto necessario comprenderne 5 l‘importanza e sfruttarne appieno ogni potenzialità. 0 Risultato del questionario nel quale i 59 studenti delle classi terze hanno espresso le proprie preferenze ri- guardo allo svolgimento dello stage in azienda. 3°AL 3°BL 3°CL
A NNO X I N U ME R O I BABELE: ATTUALITA’ PAGINA 11 Da Perugia a Assisi... perchè crediamo in un mondo migliore! Il nove ottobre, come ormai da tanti anni è abitudine, si è svolta la Marcia della Pace Perugia– Assisi. L‘unica grande novità è che, tra le centomila persone presenti, c‘era anche una folta delegazione dell‘IO Salvatorelli– Moneta. I nostri ragazzi, arrivati a Santa maria degli Angeli, sono saliti sul palco per gridare che gli studenti di Marsciano credono nella PACE!!! Poche parole...lasciamo parlare le foto!!
PAGINA 12 A NNO X I N U ME R O I B ABEL E CUL TURA ELSA MORANTE.La Storia. "Io la felicità, l'ho sempre amata!" Venerdì 25 Novembre, come è ormai tradizione da qualche anno, le classi quinte del Liceo si sono recate al convegno, organiz- zato da DIESSE Toscana, a Scandicci. Come al solito, il teatro Aurora traboccava di giovani provenienti da molte regioni d‘Italia arrivati lì tutti per lo stesso motivo: approfondire la figura di qualche grande del- la Letteratura. Dopo Calvino, Buzzati, Campana e Rebora quest‘anno è stato il turno della scrittrice Elsa Morante. Il convegno ha analizzato tutta la sua produzione letteraria, soffermandosi però, in modo partico- lare, sul romanzo ― La storia‖, ambientato nella Roma sconvolta dal secondo conflitto mondiale. Si ripropone un estratto del relatore, pro- fessor Diego Picano. ―Un grande narratore, saggista e lettore del Novecento, Jorge Luis Bor- ges, amava affermare ―Sono molto più fiero dei libri che ho letto che di quelli che ho scritto‖ per sottolineare l‘importanza che aveva per lui la lettura. Leggere veramente significa entrare nel ―mondo scritto‖ del testo, nelle pieghe del linguaggio, nell‘involucro delle parole, nella dimensione immaginaria a cui esse alludono, nei mondi possibili a cui rimandano. Leggere più che un esercizio ottico, è un processo che coinvolge cuore e occhi insieme per rinvenire nella pagina il ―mondo non scritto‖ che lo scrittore tenta di conquistare e di tradurre. Scopo del lettore è avvici- narsi al vero intento narrativo dell‘autore di un libro, di accostarsi a quelle verità che lo scrittore rivela o che cerca di scoprire. Ognuno di noi è lettore, e ha l‘opportunità, mentre sfoglia un libro, di indagare, di interrogare il mondo interiore dello scrittore, racchiuso misteriosamen- te nel cuore del testo. L‘ordito narrativo è costituito, come affermava Italo Calvino, dall‘ ―approccio all‘esperienza, più che dal senso dell‘esperienza raggiunta; (…)‖ è dominato dalla ―forza del deside- rio‖ (I. Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto) dello scrittore stesso. Nelle parole e nella mobile complessità della scrittura c‘è qual- cosa che cerca d‘uscire dal silenzio, di significare attraverso il linguag- gio. L‘autore ha bisogno del lettore per aprire le porte del suo linguaggio, per far emergere la profondità intima in esso nasco- sta. Il lettore ha il compito di rompere quel muro di silenzio e far parlare le parole che hanno qualcosa da dire ad ognuno di noi, che ci ricordano chi siamo e cosa desideriamo. Leggere è come guardarsi allo specchio e vedere riflesso il nostro mondo, i no- stri sentimenti, le nostre passioni. La vera lettura ―apre spazi di interrogazione e di meditazione e di esame critico, insomma di libertà; la lettura è un rapporto con noi stessi e non solo col libro, col nostro mondo interiore, attraverso il mondo che il libro ci apre‖ (I. Calvino, Mondo scritto e mondo non scritto). Questa è l‘esperienza che si vive, leggendo anche i libri di Elsa Morante. Con i suoi romanzi, la scrittrice ha raggiunto il punto più alto della narrativa femminile italiana; la sua voce è una delle straor- dinarie rivelazioni del secondo dopoguerra. L‘opera della scrittrice condensa la sua esperienza del mondo in una messa in sce- na di affetti, sentimenti, emozioni assolutamente umani, e nella rappresentazione di personaggi alla ricerca della felicità. Leg- gendo la Morante è possibile fare esperienza di un valore che ci appartiene. Il tema della felicità, ad esempio, è molto sentito dalla scrittrice e diviene nella pagina una conquista indispensabile, anche se a volte impossibile. L‘uomo per vivere ha bisogno di essere felice, trascorre la sua esistenza sperando di farne esperienza. Proprio come scriveva Giacomo Leopardi in una lettera a André Jacopssen del 23 giugno 1823: ―Qu‘est-ce donc que le bonheur, mon cher ami? Et si le bonheur n‘est pas, qu‘est-ce donc que la vie?‖. L‘inchiostro di Elsa Morante si abbandona prevalentemente a tracciare le linee labirintiche di questa assil- lante ricerca di significato, all‘interno della storia a lei contemporanea, in modo particolare quella del Fascismo, del secondo dopoguerra e degli anni della contestazione. L‘instancabile penna della scrittrice continua a scrivere e a cercare in un contesto che diviene sempre più difficile e complicato da vivere e da comprendere. Più aumenta la sua insoddisfazione per il mondo e nei confronti della crisi dei valori in esso presente, più si infittisce la sua scrittura. ―(..) La scrittrice investe la struttura narrativa tradizionale svuotandola della rappresentazione oggettiva del mondo e piegandola ad esprimere una realtà ―altra‖, una realtà fiabesca e remota, fuori dal tempo e dallo spazio contingente della storia, intrisa di ma- gia, di superstizione, di fantasia. La sua parola dà voce non alla macrostoria del tempo, ma alla microstoria dei suoi personag- gi, non alla realtà fittizia, ma al mondo interiore, attraverso un punto di vista prevalentemente femminile. I suoi romanzi metto- no al centro della scena l‘insoddisfazione esistenziale, il bisogno di fuggire nelle zone libere dell‘immaginario, nella dimensio- ne interiore del sogno e della memoria. (…) Nel pomeriggio, approfittando di uno splendido sole, abbiamo fatto un rapido tour di Firenze, privilegiando soprattutto le zone che hanno avuto un significato particolare a cavallo tra otto e novecento, come ad esempio il Caffè delle Giubbe Rosse, la Piazza dell‘Unità d‘Italia e, soprattutto, le tombe di Santa Croce cantate da Foscolo nei Sepolcri.
A NNO X I N U ME R O I PAGINA 13 B ABEL E CUL TURA Come da consuetudine, nella nostra scuola, è tradizione consoli- data, che si tenga un'assemblea di istituto al mese. Normalmente gli studenti decidono quale argomento trattare in quella sede: si tratta per lo più di tematiche molto vicine all'am- biente giovanile. L'ultima assemblea, tenutasi il giorno 30 novembre, ha avuto luogo presso i locali dell'oratorio Santa Maria assunta di Mar- sciano e ha avuto quale tematica quella dell'aumento vertigino- so dell'uso di sostanze tossiche o stupefacenti e il loro spaccio. Il tutto è stato trattato attraverso la visione di un film dal titolo ―Blow‖. Blow è anche una grande testimonianza della trasfor- mazione della cultura americana negli anni '70 e '80': in tutto il film vi è un'accurata descrizione delle mode, degli stili di vita, dei sogni e dei desideri dei giovani che esplodono negli States che, in particolare con l'espansione della coca, si diffondono e arrivano a colpire tutta la società del sogno americano, da Hol- lywood alla cittadina di provincia. Il tutto è contornato da una colonna sonora che include nomi molto in voga del periodo, come Bob Dylan e Rolling Stones. Blow svela la storia dell'ascesa e caduta di George Jung, la sto- ria di un uomo che ha usato la sua ingenuità e la sua ambizione per bruciare tutti i suoi sogni nell'avidità divenendo il braccio destro di Pablo Escobar, maggiore importatore di cocaina negli USA durante gli anni 70 e 80. Il messaggio che questo film vuole trasmetter ai giovani è sfata- re il mito secondo cui fare soldi facili è una via da perseguire, perché la storia dei protagonisti dimostra che il rischio di essere messi al fresco è più che reale. Oltre tutto, nell'adoperarsi in queste attività illecite si diventa ―venditori di morte‖ oltre che assuntori cronici. La via dei soldi facili è la scorciatoia più breve per finire dietro le sbarre. Classe 3°AC “The impossible” Il giorno 26 Novembre si è svolta la seconda assemblea d'istituto . Tutte le classi si sono recate a Teatro per la visione del film ―The impossible‖ che narra la storia di una tragedia avvenuta il 26 Dicembre 2004, quando uno tsunami, provocato da un terremoto, si è abbattuto sulle spiagge della Thailandia causando migliaia di vittime. Il film, ispirato ad una storia ve- ra, racconta in particolare la vicenda di una famiglia che è riuscita a ritro- varsi dopo molte vicissitudini perché i componenti erano stati portati in ospedali diversi e la madre, in fin di vita, non aveva potuto dare le sue genaralità . Questa storia ha commosso veramente tutti, anche perché il nostro territorio è stato duramente colpito da un violento terremoto che ha causato molti morti per le numerose scosse di agosto nel Lazio e nelle Marche. Le scosse di novembre, invece, hanno provocato solo tanti danni al patrimonio artistico e alle abitazioni, soprattutto nella nostra regione. I rappresentanti d'istituto hanno scelto questo film proprio per affrontare in modo anche scientifico cosa sia un terremoto e cosa significa vivere in una zona sismica. Infatti, dopo la proiezione, è intervenuto il geologo Mauro Rossi del IRPI CNR , che ha spiegato in modo accurato i principi base della sismologia, le cause dei terremoti e la prevenzione da parte dell‘uomo per difendersi da questa tragica forza della natura. L‘intervento è stato seguito con molta attenzione e ha sollecitato domande e interventi da parte di noi ragazzi. Natascia Presciuttini Giorgia Carboni Marri Francesca Coppola 5°BL
PAGINA 14 B ABEL E FUO RI LE MURA A NNO X I N U ME R O I Aspice coelum ludeque! Vi è mai capitato di ritrovarvi in una notte qualsiasi a contem- plare un cielo gocciolante di stelle? Beh, a me e ai miei compa- gni di classe, insieme ai genitori e ai professori, sì. Grazie alla nostra ex professoressa di Scienze e all‘ospitalità di Ludovica che ci ha accolto nel suo agriturismo, abbiamo organizzato in poco tempo una serata d‘intrattenimento all‘insegna di musica, immagini, poesie di autori famosi insieme a spiegazioni scien- tifiche, il tutto accompagnato da un grande buffet. L‘iniziativa, intitolata ―Aspice coelum ludeque‖, ha avuto inizio con una breve presentazione da parte della professoressa Carmela Isa ed è proseguita con l'ascolto di canzoni famose eseguite da una piccola band nata proprio grazie a questa iniziativa. La serata è continuata con la presentazione delle costellazioni visibili nel periodo di Settembre rappresentate su uno schermo e con la lettura di poesie, inerenti al tema, di autori come Pascoli, Leo- pardi e Rodari oltre che di brani in lingua inglese. Per conclu- dere, tutti insieme, grazie ad un‘applicazione sul telefonino, abbiamo osservato e riconosciuto in quell‘immensità puntifor- me ciò che era stato precedentemente spiegato. L‘esperienza è stata bellissima, all‘insegna della cultura , dell'amicizia e del di- vertimento, per avvicinarci allo spazio infinito e cercare di comprendere da dove veniamo perché, in fondo, noi siamo materia stellare e contempliamo stelle che non fanno altro che brillare sopra le nostre teste per ricordarci che loro sono ―le margherite che riempono i campi del cielo.‖ Ludovica Trovarelli 2°CL IL NOSTRO PRIMO REFERENDUM Finalmente 18 anni! Qualche parte però era troppo complicata per le nostre cono- Quest'anno oltre alla patente, agli esami e all'euforia di essere scenze in campo giuridico e così con la professoressa abbiamo adulti, possiamo votare su qualcosa di veramente importante. deciso di invitare per un incontro il professore di diritto Cor- Infatti il 4 Dicembre 2016 siamo stati chiamati per scegliere il radino Luigi dell'Istituto Tecnico e Professionale Salvatorelli- futuro del nostro Paese con il Referendum Costituzionale. Moneta. Siamo stati bombardati dai mass-media e da qualsiasi fonte di Grazie al suo intervento noi e le altre quinte del liceo siamo propaganda… ma nonostante tutto la domanda è rimasta sem- riusciti ad entrare pienamente nel cuore del referendum per pre la stessa: SI o NO? essere pronti a votare con consapevolezza. Perciò abbiamo sentito il bisogno di approfondire l'argomento Questa esperienza ci ha insegnato che votare non è solo un accogliendo la proposta del lavoro di gruppo della professo- diritto, ma soprattutto un dovere per ogni cittadino italiano! ressa Cannata Michela. É stato difficile addentrarci nella poli- Desirée Bellucci tica italiana e spiegare in modo comprensibile il tutto alla Asia Ficola classe, ma dopo un lungo e sofferto lavoro siamo riuscite a Marta Mencarelli esporre esaustivamente la riforma in tutti i suoi punti. Chiara Tomassi 5°CL PIOVONO PREMI PER I NOSTRI STUDENTI!! Il mese scorso gli studenti del Liceo hanno ricevuto due importanti riconosci- menti, uno a livello regionale e l‘altro addirittura europeo. A Perugia, presso Palazzo Murena, si è svolta infatti la premiazione del XXIX Concorso del Par- lamento europeo " Maternità 2.0". Il Magnifico Rettore e il Responsabile Nazionale giovani del Movimento per la vita, hanno premiano gli studenti umbri tra cui ben cinque nostri ragazzi. Tra i vincitori spicca Rachele Ci- cioni (VBL), mentre, tra i segnalati per merito, Giulia Binaglia, Martina Montecuc- co, Sara Possanzini (IVBL) e Lorenzo Toniaccini (VCL), ben motivati a ripetere l‘esperienza anche quest‘anno!! ... Ancora premiati nell‘ambito della manifestazione " I talenti dello sport Umbro 2015" i liceali Alessandro Galletti e Lavinia Paliani. Complimenti ai nostri ragazzi da tutto l'Omnicomprensivo!! La Redazione
A NNO X I N U ME R O I PAGINA 15 B ABEL E FUO RI LE MURA UNA “DOLCE” LEZIONE Lo scorso 28 novembre noi alunni delle classi 1 A/C e 1 D/M abbiamo partecipato ad una ―lezione‖ davvero speciale: ci siamo recati in visita presso l‘Azienda ―Perugina‖ di San Sisto. Come tutti sanno, è un‘azienda alimentare specializzata nel set- tore della produzione e commercializzazione di cioccolato in particolare e di prodotti dolciari in generale. La storia di questa azienda, fondata a Perugia il 30 novembre 1907 come fabbrica di confetti, è stata resa nota al grande pubblico grazie alla fiction televisiva su Luisa Spagnoli, trasmessa dalla RAI lo scorso feb- braio. Fu proprio l‘intraprendente imprenditrice, alla ricerca di un modo per usare la granella di nocciola rimanente dalla lavora- zione di altri prodotti, a inventare il Bacio, cioccolatino famoso in tutto il mondo, al quale inizialmente, per la sua forma tozza, era stato dato un nome molto meno romantico: cazzotto! Qual- che anno dopo la fabbrica venne spostata a Fontivegge e nel 1963 nel quartiere di San Sisto. Dopo alterne vicende, dal 1988 la Perugina è entrata a far parte del gruppo svizzero Nestlè. Queste notizie le abbiamo apprese grazie ad un filmato riguardante appunto la storia dell‘azienda, che ci è stato mostrato all‘inizio. Successivamente, abbiamo visitato il museo, addirittura il secondo dell‘Umbria per numero di visitatori. In partico- lare la guida ci ha illustrato la storia del cacao e della sua lavorazione, a partire dall‘uso che ne facevano i Maya e gli Aztechi, passando per l‘utilizzo da parte degli europei dopo la sua introduzione nel vecchio continente, agli inizi del 1500, ad opera del- lo spagnolo Hernàn Cortez, fino ad arrivare ai giorni nostri. Durante la visita ai reparti di produzione, abbiamo potuto constatare che la lavorazione è diretta: si passa infatti dall‘utilizzo della materia prima, il cacao, alla realizzazione del prodotto finito. In particolare abbiamo visto alcune fasi della lavorazione di prodotti quali il bacio e le uova di cioccolato, che troveremo nei negozi la prossima Pasqua. Un aspetto di questa lavorazione che ci ha molto colpito è il fatto che il lavoro dell'uomo è alquanto ridotto: si limita infatti per lo più al controllo dei macchina- ri, dei vari ingredienti e dei prodotti finiti. Mentre ci aggiravamo per i reparti, la guida ci ha spiegato che la Perugina è un'azienda che punta molto alla internazionalizza- zione. Esporta in tutto il mondo, in particolare in America, Australia ed Asia: da qualche tempo, infatti, il bigliettino con la frase romantica del bacio perugina è scritto addirittura in giapponese. Siamo quindi passati a visitare il negozio che si trova all‘interno dell‘azienda, dove i vari prodotti vengono commercializzati direttamente: scaffali assai forniti sui quali coloratissime confezioni fanno bella mostra di sé, pronte per essere acquistate. Tutto molto interessante, ma la parte della visita che ci ha maggiormente entusiasmato è stata la ricca degustazione: davvero un dolce momento per il nostro palato! Abbiamo mangiato con gusto sotto l'occhio vigile della guida che controllava affinché non trasformassimo una semplice degustazione in una scorpacciata gratis!!! Un ringraziamento vogliamo rivolgerlo alle insegnanti, che hanno organizzato questa visita davvero interessante, e al Comune di Marsciano, che ha messo gratuitamente a disposizione il mezzo per raggiungere l‘azienda Perugina a San Sisto. Classi 1AC e 1DM BOTTLE FILP CHALLENGE La ―Bottle Filp Challenge‖ è una sfida tra gli adolescenti di oggi, che consiste nel lanciare la bottiglia con dell‘acqua dentro e farla ricadere in piedi. La bottiglietta non deve essere né del tutto piena nè piena a metà, ma riempita a tre quarti, per rendere positivo ―l‘atterraggio‖. La botti- glia più usata è quella della Levissima, perché grazie al fondo alquanto piatto ci sono molte più probabilità di farla cadere in piedi. Molti ragaz- zi oggi passano il loro tempo facendo questa nuova sfida che ha sbanca- to sul web. Si può fare in qualsiasi posto, in camera da letto, in salotto , nel giardino di casa in piazza, in qualsiasi luogo, la cosa importante è la soddisfazione che si prova quando magari fai una bottle flip impossibile e rimani stupito anche tu, ci riprovi altre cento, duecento volte e non ti riesce. Molti ragazzi ci giocano anche durante le pause tra una lezione e l'altra, quando si annoiano, e soprattutto a ricreazione cercando di fare cose veramente impossibili davanti ai compagni di classe, per far rima- nere stupiti e increduli anche loro. Chi si esercita di più, ha molte più probabilità di farla rimanere in equilibrio perché diciamo che con il pas- sar del tempo ci si abitua e si diventa ―esperti‖ nella sfida. La maggior parte degli adolescenti fa il video di queste scene e lo carica in rete, per avere più visibilità e sentirsi al centro dell‘attenzione, riuscendo ad ot- tenere migliaia di visualizzazioni da tutto il web. Cosmin Craciun IIDM
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