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AVVERTENZE NOTE TECNICHE NORME PER LA MISURAZIONE DELLE OPERE AV Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
MANUALE DELLE COLLANA CONSOLIDAMENTO FACCIATE cat. 3111 euro 38,00 f.to 15,5x23 EDIZIONE 2020 Autori G. Roberto Farruggio S. Farruggio Download su www.build.it In omaggio con l'acquisto del volume: esempi di calcolo e progettazione, schede tecniche di esecuzione, voci di capitolato ed elenco prezzi, norme sul- le detrazioni fiscali e successivi aggior- namenti on-line Nel volume vengono affrontati tutti i diversi aspetti degli interventi Il volume è arricchito da numerose risorse aggiuntive on-line che in facciata, con indicazioni molto dettagliate dall’analisi dei degra- includono riferimenti normativi, documenti ed esempi necessari di alla progettazione dei lavori, dalle check list per il posatore fino alla corretta gestione della commessa. Tra questi un’appendice all’esecuzione delle opere - con tutte le illustrazioni per la can- è dedicata alle diverse tipologie di agevolazioni, chiarendone gli tierizzazione, comprese diverse illustrazioni che chiariscono le modalità operative delle attività da eseguire. ambiti applicativi, le eventuali limitazioni per la fruizione dei bene- Vengono esaminati, in particolare, gli aspetti che riguardano Il fici nonché le procedure per le cessioni del credito, sia per il Sistema d’isolamento termico “a Cappotto”, anche in zona Sismi- Superbonus 110% sia per il Bonus Facciate al 90%, e le altre ca, con tutte le fasi del Project Life Cycle, quali: verifiche prelimi- agevolazioni fiscali attualmente in vigore. Ancora, segnaliamo le nari in situ, progettazione del sistema, scelta e applicazione dei voci di capitolato e di elenco prezzi, necessari alla redazione dei componenti, rischio sismico, preventivazione. contratti, per gli interventi con intonaco o con pannelli isolanti sia Gli aspetti propri delle attività di Ristrutturazione, Restauro e di tipologia ordinaria sia con materiali rispondenti ai requisiti CAM Recupero delle facciate degradate, vengono esposti attraverso – Criteri Ambientali Minimi – la cui osservanza è obbligatoria per analisi delle patologie e anomalie del degrado, analisi dei mate- l’accesso ai benefici fiscali del Superbonus 110%, opportuna- riali e attrezzature, scelta del tipo d’intervento rispetto alla nor- mativa, gestione tecnico-commerciale dalla pre-vendita alla post- mente richiamata nel testo, al fine di sottolinearne il requisito, fon- vendita. damentale al buon fine delle agevolazioni massime ottenibili. Per informazioni: DEI Tipografia del Genio Civile tel. 064416371 fax 064403307 dei@build.it www.build.it Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
AV AVVERTENZE 1) I prezzi riportati nei singoli capitoli sono ottenuti median- 6) Salvo diverse indicazioni, riportate nelle singole voci, i prez- te analisi ricavate dalla composizione delle risorse elementari zi dei materiali sono indicati franco cantiere e non comprensivi (mano d’opera e materiali), dei noli e dei semilavorati e com- di spese generali ed utili d’impresa. prendono l’uso di trabattelli o scale fino ad una altezza dal pia- 7) (Capitolo 01-02 Materiali) Per i tubi in rame, il prezzo ripor- no di lavoro pari a 3,00 m. tato è puramente indicativo, essendo il rame un materiale sog- Inoltre si intendono inclusi nei prezzi tutte quelle dotazioni che getto a quotazione giornaliera. l’impresa specializzata nell’esecuzione delle attività di lavoro de- 8) Nei prezzi esposti nei capitoli del prezzario non sono mai in- ve necessariamente avere nella propria organizzazione di can- clusi i costi della sicurezza relativi alle varie tipologie di lavoro tiere. in oggetto se non quelli che, da sempre, sono stati considerati Nei prezzi esposti nei capitoli del prezzario non sono mai inclu- come inclusi nelle spese generali (Determinazione Autorità di si i costi della sicurezza relativi alle varie tipologie di lavoro in Vigilanza LL.PP. n. 4 del 26 luglio 2006). oggetto se non quelli che, da sempre, sono stati considerati co- Per una esatta valutazione di ciò che dovrà essere compreso me inclusi nelle spese generali (Determinazione Autorità di Vi- nei costi della sicurezza si dovrà fare riferimento a quanto sta- gilanza LL.PP. n. 4 del 26 luglio 2006). bilito nel punto 4 dell’allegato XV del DLgs 9 aprile 2008 n. 81. Il costo della mano d’opera è una media rilevata presso le Asso- 9) Nelle opere compiute sono evidenziate le incidenze percen- ciazioni di categoria delle province italiane. tuali dei componenti Mano d'opera (MO), Noli e trasporti (NO) I costi dei materiali sono una media rilevata dalla elaborazione e Materiali (MT); tali incidenze percentuali sono arrotondate, per dei listini forniti dalle maggiori case produttrici, distribuite su tut- eccesso o per difetto, all'unità. to il territorio nazionale. Per questo motivo componenti con incidenze inferiori allo 0,5%, Qualora si tratti di macchine di grandi dimensioni non è consi- seppure presenti in analisi, non vengono evidenziati. derato il tiro in alto, il calo in basso e il prezzo del trasporto in cantiere. NO NOLI I costi dei noli sono, invece, calcolati mediante analisi ricavate dall’elaborazione di tutti i costi di consumo, manutenzione, assi- Questo capitolo è stato chiamato "Noli" in quanto storicamente curazione e ammortamento del mezzo. nei capitolati d'appalto venivano riportati i noli delle macchine pre- senti in cantiere che la Direzione Lavori si riservava di poter uti- I prezzi, quindi, si intendono informativi e medi per forniture e lizzare per lavori in economia. Tali noli erano calcolati aggiun- lavori normali di una certa consistenza. gendo le spese generali e l'utile d'impresa al costo orario deri- 2) Come suggerito dall’art. 32 del DPR 207/10, nelle opere com- vante dall'analisi, cosi come calcolato nel presente capitolo. Ne- piute sono stati valutati i compensi per spese generali ed uti- gli ultimi anni si è però sviluppata enormemente un'attività eco- li dell’appaltatore per tener conto dei maggiori oneri derivanti nomica di noleggio delle macchine operatrici da parte di aziende da una conduzione organizzata e tecnicamente qualificata del specializzate. Tali noleggi sono sostanzialmente diversi da quel- cantiere, nella misura complessiva del 28,70% (spese gene- li da noi calcolati poiché rispondono a regole di mercato e a co- rali 17% ed utili il 10% sul totale pari all’11,7%), l’IVA è a carico sti aziendali diversi. Per tale motivo e per evitare confusioni pre- del committente. feriamo riservare il termine "Noli" a questi ultimi rinominando il 3) Per i lavori da eseguirsi in edifici carcerari, i costi dei mate- presente capitolo "Noli-Costi Orari". riali e delle opere compiute, potranno essere maggiorati fino ad Nel prezzo dei noli è compresa ogni spesa di carburanti, assicu- un massimo del 10% per tenere conto delle particolari condi- razioni RC, lubrificanti, il carico e discarico, nonché le spese ge- zioni di lavoro. nerali e gli utili dell’Impresa pari al 28,7%. 4) Forniture in sub-appalto: quando all’Impresa sia richiesta In particolare, per quanto riguarda il noleggio degli automezzi, ol- una qualsiasi fornitura che esuli dalla sua attività specifica e per tre a comprendere le prestazioni del personale di manovra, il prez- la quale debba rivolgersi ad operatore di altra categoria, le quo- zo viene fornito in tre modi: a caldo, a freddo con operatore, a tazioni riportate non comprendono gli oneri per corresponsabi- freddo senza operatore. lità e garanzie, le spese generali ed utili relativi alla sub-fornitu- ra. Tali oneri, spese ed utili sono suscettibili di valutazioni diffe- La suddivisione ha lo scopo di calcolare il costo del macchinario renziate, in rapporto alla loro entità assoluta e relativa, alla cor- durante le pause di lavoro, le soste forzate, il deposito, ecc. responsabilità e garanzie ed alle pattuizioni particolari: in gene- re variano dal 15% al 26,50%. 03 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO 5) Revisione dei prezzi: qualora sia prevista la revisione dei Il paragrafo relativo alle CONDOTTE AERAULICHE è stato rea- prezzi, si ritiene che la più corretta impostazione sia quella che lizzato in collaborazione con l’AS.A.P.I.A. (Associazione nazio- fa riferimento ai prezzi elementari (mano d’opera, noli, traspor- nale aziende produttrici di condotte e componenti per impianti ae- ti, materiali, ecc.) e non ai prezzi delle opere compiute. raulici). Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
AVVERTENZE CAP PREZZI INFORMATIVI 12 AV DELL’EDILIZIA Il paragrafo relativo alla BONIFICA E SANIFICAZIONE DEGLI temente indicati, ovvero le caratteristiche di pericolo non pos- IMPIANTI AERAULICI è stato realizzato in collaborazione con sono essere determinate, il rifiuto si classifica come pericoloso. l’A.I.I.S.A. (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici). Solo nel caso in cui, a seguito della corretta attribuzione del C.E.R. sul rifiuto, questo rientri nell’elenco e rispetti le restrizio- 10 IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO ni riportate nella Tab. 1 del D.M. 27.9.2010, art. 5 così come mo- Il capitolo è stato realizzato in collaborazione con la Commissio- dificata dal Decreto del Ministero dell’Ambiente 24 giugno 2015, ne Ascensori dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma il rifiuto potrà essere avviato in discarica per rifiuti inerti senza e l’ANACAM (Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e la preventiva caratterizzazione. Se trattasi di rifiuto classificato Manutenzione Ascensori). con voce a specchio (C.E.R. speculari) si dovrà comunque ef- fettuare l’analisi di non pericolosità di cui ai Regolamenti nn. 11 RIMOZIONI E ASSISTENZE MURARIE 1342 e 1357/2014/UE e della Decisione 2014/955/UE e s.m.i. Si riportano qui di seguito alcune indicazioni utili per lo smalti- La documentazione predetta (caratterizzazione di base, sem- mento di rifiuti provenienti da costruzioni e demolizioni. pre, e verbale di campionamento ed analisi, ove necessarie o comunque richieste) deve essere effettuata e trasmessa al ge- Per lo smaltimento in discarica di rifiuti speciali il produttore/de- store della discarica prima del primo conferimento ovvero dopo tentore del rifiuto deve sempre presentare all’impianto riceven- l’ultimo trattamento effettuato, e ripetuta ad ogni variazione si- te la “Caratterizzazione” di base del rifiuto completa delle ana- gnificativa del processo che origina i rifiuti, e comunque alme- lisi di caratterizzazione, nel rispetto degli articoli 2 e 5 del D.M. no una volta l’anno. 27.9.2010. Nella caratterizzazione si dovrà dichiarare che il ri- fiuto non è recuperabile e che le analisi allegate sono state svol- Il gestore della discarica procederà alle verifiche in loco al mo- te nel rispetto delle informazioni raccolte, pertinenti e disponi- mento del ricevimento dei rifiuti, ai sensi dell’art. 4 al DM. bili, su tutte le possibili proprietà di pericolo del rifiuto, rigorosa- 27.9.2010 ed alle verifiche di conformità di cui all’art. 3 dello stes- mente valutate con l’analisi ai fini della classificazione, nonché so DM 27.9.2010. dei Regolamenti nn. 1342 e 1357/2014/UE e della Decisione In ogni caso, prima di effettuare l’eventuale caratterizza- 2014/955/UE e s.m.i. che prevedono, nei casi in cui un rifiuto sia zione del rifiuto, è consigliato contattare direttamente gli classificato dal produttore con codici CER speculari, uno peri- impianti prescelti e farsi indicare la corretta procedura per coloso ed uno non pericoloso, quali siano le indagini da svol- la cosiddetta omologa del rifiuto. gere, necessarie per determinare le proprietà di pericolo che Per lo smaltimento in discarica è previsto il pagamento di un esso potrebbe possedere e stabilire se il rifiuto sia pericoloso o contributo per il ristoro ambientale, comunemente chiamato Eco- non pericoloso. La caratterizzazione va fatta prima che il rifiuto tassa, che la discarica corrisponderà all’amministrazione regio- venga allontanato dal luogo di produzione e andrà ripetuta al- nale di competenza. In ogni regione il calcolo per l’applicazione meno ogni anno e comunque quando varia la rappresentatività dell’Ecotassa è diverso, sia per l’importo che per il criterio di ap- del rifiuto. plicazione, anche in questo caso per sapere maggiori dettagli Alle analisi andrà allegato il verbale di campionamento, per i ma- si consiglia di consultare i canali ufficiali. teriali da sottoporre ad analisi, compilato da un tecnico abilita- Per quanto riguarda le procedure necessarie per il conferimen- to. Il verbale deve qualificare il tecnico per competenza ed espe- to presso impianti diversi dalle discariche, in questa sede è sta- rienza, indicare il metodo di campionamento UNI 10802, indi- to deciso di non affrontare il problema in quanto, a questi im- care la natura del rifiuto, le sue caratteristiche fisiche, la qualità pianti, in genere, le autorità addette al rilascio delle autorizza- e la quantità del materiale rappresentato dal campione prele- zioni impongono condizioni troppo diverse tra loro. vato (in alcune regioni vengono richieste indicazioni aggiuntive Ricordiamo inoltre che il D.lgs 152/2006 (T.U. Ambiente) preve- rispetto a quanto richiesto dalla normativa nazionale). de che determinati rifiuti, quali le terre e rocce, in particolari con- Quando le sostanze presenti in un rifiuto non sono note o non dizioni, possano essere trattati al di fuori del campo di applica- sono determinate con le modalità stabilite nei modi preceden- zione dei rifiuti. Codice Descrizione Restrizioni 10 11 03 Scarti di materiali in fibra a base di vetro (**) Solo se privi di leganti organici 15 01 07 Imballaggi in vetro 17 01 01 Cemento Solamente i rifiuti selezionati da costruzione e demolizione (*) 17 01 02 Mattoni Solamente i rifiuti selezionati da costruzione e demolizione (*) 17 01 03 Mattonelle e ceramiche Solamente i rifiuti selezionati da costruzione e demolizione (*) 17 01 07 Miscugli di cemento, mattoni, mattonelle e Solamente i rifiuti selezionati da costruzione e demolizione (*) ceramiche 17 02 02 Vetro 17 05 04 Terra e rocce (***) Esclusi i primo 30 cm di suolo, la torba e purché non prove- nienti da siti contaminati 19 12 05 Vetro 20 01 02 Vetro Solamente vetro raccolto separatamente 20 02 02 Terre e rocce Solo rifiuti di giardini e parchi, eccetto terra vegetale e torba (*) Rifiuti contenenti una percentuale minoritaria di metalli, plastica, terra, lose, eccetera, a meno che non sia possibile escludere che la costruzione sostanze organiche, legno, gomma, ecc., ed i rifiuti di cui al codice 170904. L’o- demolita fosse contaminata in misura significativa. rigine dei rifiuti deve essere nota. - Esclusi i rifiuti prodotti dalla costruzione e dalla demolizione provenienti da - Esclusi i rifiuti prodotti dalla costruzione e dalla demolizione provenienti da costruzioni da costruzioni trattate, coperte o dipinte con materiali contenenti costruzioni contaminate da sostanze pericolose inorganiche o organiche, ad sostanze pericolose in quantità notevole. esempio a causa dei processi produttivi adottati nell’edificio, dell’inquinamento (**) Inclusi gli scarti di produzione del cristallo. del suolo, dello stoccaggio e dell’impiego di pesticidi o di altre sostanze perico- (***) Inclusi i i rifiuti di cui al codice 010413. Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
AV NOTE TECNICHE 03 IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO de e la cui inclinazione sull'orizzontale è superiore a 15°, de- stinato al trasporto: La produzione e l’utilizzo dei CFC (Cloro-Fluoro-Carburi) ovve- 1) di persone; ro R11, R12 e R502 e dei HCFC tra quali il più diffuso è R22, sono vietati già da qualche anno. 2) di persone e cose; Il Regolamento (UE) n. 517/2014, mantiene l’obiettivo di prote- 3) soltanto di cose, se il supporto del carico è accessibile, os- zione dell’ambiente rafforzando e introducendo specifiche di- sia se una persona può entrarvi senza difficoltà, ed è munito sposizioni volte alla riduzione delle emissioni dei gas fluorurati di comandi situati all'interno del supporto del carico o a porta- a effetto serra (F-gas) che riguardano l’installazione e la gestione ta di una persona all'interno del supporto del carico. di un impianto di condizionamento in particolare attraverso: Ascensore elettrico - Obbligo di controllo di eventuali perdite all’interno di un im- È un ascensore, come sopra definito, con il supporto del carico pianto di refrigerazione sospeso a mezzo di funi (o raramente catene) in cui l’energia - Obbligo di realizzazione di sistemi di individuazione perdite necessaria al sollevamento è fornita da un argano azionato da - Obbligo di formazione per installatori e manutentori un motore elettrico. La normativa UNI EN 378-1/2/3/4 definisce requisiti di sicurez- Ascensore idraulico (o oleodinamico) za e ambientali per i locali in cui sono presenti impianti di refri- gerazione con all’interno gas fluorati. Ascensore, come sopra definito, in cui l’energia necessaria al sollevamento del supporto del carico è fornita da una pompa azionata elettricamente, che invia il fluido idraulico al gruppo ci- 10 IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO lindro-pistone il quale agisce direttamente o indirettamente sul supporto del carico (possono essere usati più motori, pompe NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO e/o gruppi cilindro-pistone). Direttiva 2014/33/UE Tali ascensori sono generalmente: UNI EN 81-1: 2010 e UNI EN 81-2:2010 - ad azione diretta: ascensore idraulico in cui il pistone è fissa- UNI 10411-1: 2014 e UNI 10411-2: 2014 to direttamente alla cabina o alla sua intelaiatura per corse EN 81-1: 2010 e EN 81-2: 2010 generalmente non superiori a 6-9 m; - ad azione diretta: con pistone telescopico a 2-3 stadi per cor- NORMATIVE CORRELATE se anche superiori ai 10 m; DM 22 gennaio 2008 n. 37 (regolamento installazione impianti) - ad azione indiretta: ascensore idraulico in cui il pistone è col- Legge 9 gennaio 1989 n. 13 e successive disposizioni (supera- legato alla cabina o alla sua intelaiatura con mezzi di so- mento barriere architettoniche) spensione (funi, catene) per corse fino a circa 25 m. DM 16 maggio 1987 n. 246 e disposizioni collegate (sicurezza Ascensore merci antincendio per gli edifici di civile abitazione) Ascensore destinato principalmente al trasporto di merci, che DPR 30 aprile 1999 n. 162 e s.m. e i. (regolamento d’attuazio- sono generalmente accompagnate da persone. ne della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascen- Locale macchinario sori e montacarichi, nonché della relativa licenza d’esercizio). È il locale dove si trova il macchinario per il sollevamento (ar- DPR 30 ottobre 2010 n. 214 (regolamento recante modifiche al gano o centralina oleodinamica) e le relative apparecchiature. DPR 30/4/99 n. 162 per la parziale attuazione della Direttiva 2006/42/CE relativa alle macchine che modifica la Direttiva Locale pulegge di rinvio 95/16/CE relativa agli ascensori). È il locale dove si trovano le pulegge per il rinvio delle funi alla cabina e/o al contrappeso. DEFINIZIONI Riteniamo utile fornire alcune definizioni desunte dalla norma- Macchinario tiva vigente ed adattate allo scopo del presente prezzario. È il complesso degli organi motori che assicurano il movimen- to e l’arresto dell’ascensore (comprende il gruppo motore-ar- Ascensore gano-freno per gli ascensori elettrici o la centralina oleodinami- Un apparecchio di sollevamento che collega piani definiti, me- ca, costituita da motore-pompa-valvole di comando, per gli ascen- diante un supporto del carico e che si sposta lungo guide rigi- sori idraulici). Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
AVVERTENZE NOTE TECNICHE CAP PREZZI INFORMATIVI 14 AV DELL’EDILIZIA Montacarico – Scorrimento automatico (in caso di adeguamento di edifici esi- È un apparecchio di sollevamento a motore, di portata non in- stenti la porta di piano può essere del tipo ad anta incernie- feriore a 25 kg, che collega piani definiti mediante un supporto rata purché dotata di sistema per l’apertura automatica); del carico che si sposta lungo guide rigide, o che si sposta lun- – Idoneo meccanismo automatico in caso di ostruzione; go un percorso perfettamente definito nello spazio, e la cui in- – Tempo di apertura almeno 8 secondi; clinazione sull’orizzontale è superiore a 15°, destinato al tra- – Tempo di chiusura almeno 4 secondi; sporto di sole cose, inaccessibile alle persone o, se accessibi- le, non munito di comandi situati all’interno del supporto del ca- – Stazionamento a porte chiuse; rico o a portata di una persona all’interno del supporto del ca- Dimensione porta cabina rico. – Nuovo edificio: 80 cm posta sul lato corto; – Adeguamento edifici esistenti: 75 cm posta sul lato corto; Montautomobili Ripiano di fermata o piattaforma È un ascensore la cui cabina è dimensionata per il trasporto di autovetture. – Nuova edificazione: 150 x 150 cm davanti alla porta della ca- bina; Vano corsa – Adeguamento di edifici esistenti: 140 x 140 cm davanti alla È il volume entro il quale si sposta la cabina e il contrappeso (se porta della cabina; esiste). Questo volume è materialmente delimitato dal fondo fos- Arresto ai piani sa, dalle pareti e dal soffitto. Porte a scorrimento automatico; Il fondo fossa o fossa è la parte del vano corsa situata sotto il li- Autolivellamento con tolleranza massima ± 2 cm; vello del piano più basso servito dalla cabina. La profondità del- la fossa è la distanza fra il piano di calpestio del piano più bas- Segnalazione sonora arrivo; so servito dalla cabina ed il pavimento della fossa. Placca riconoscimento piano in Braille; La testata è invece la distanza fra il piano di calpestio del piano Attrezzatura di cabina più alto servito dalla cabina ed il soffitto del vano corsa. Bottoniera interna ed esterna altezza da 110 a 140 cm; Per la regolamentazione vigente, tranne alcuni casi specifici (ad Campanello di allarme, citofono ad altezza da 110 a 130 cm; esempio nuovi elevatori installati in edifici preesistenti con ben Luce di emergenza con autonomia 3 ore; determinate caratteristiche), il vano corsa ed il locale del mac- Segnale luminoso di avvenuta ricezione allarme; chinario devono essere isolati dagli altri ambienti per mezzo di pareti cieche di materiale incombustibile e perciò gli ascensori Pulsanti con numerazione in rilievo scritte con traduzione in Braille; installati negli edifici di nuova realizzazione si muovono sempre Segnalazione sonora di arrivo al piano e, ove possibile, sedile in un vano proprio chiuso. ribaltabile con ritorno automatico. Per quanto sopra riportato non esistono più gli ascensori di ca- tegoria A, B, C, D ed E ma solo ascensori e/o montacarichi co- 05 IMPIANTI ANTINCENDIO me sopra definiti. Per gli ascensori elettrici azionati da motori asincroni trifasi è Estintori possibile avere impianti ad una o due velocità. È possibile otte- Gli estintori, in relazione all’agente estinguente in esso conte- nere un livellamento graduale della velocità in partenza ed in ar- nuto, si distinguono in: rivo mediante una regolazione della velocità stessa (es. siste- - Estintori a base d’acqua (compresi quelli a schiuma) ma VVF-Voltage Variable Frequency). Gli ascensori elettrici con - Estintori a polvere velocità di 1 m/sec o superiore sono particolarmente indicati in edilizia non residenziale (uffici, ospedali, ecc). - Estintori a biossido di carbonio (C02) - Estintori a idrocarburi alogenanti ASCENSORI PER PORTATORI DI HANDICAP Manutenzione estintori Normativa tecnica di riferimento: La manutenzione delle attrezzature antincendio è un obbligo a DM 14 giugno 1989 n. 236 carico del datore di lavoro ed è sancito dal Dlgs 81/2008. DPR 24 luglio 1996 n. 503 La norma tecnica di riferimento (anche per gli addetti delle dit- te esterne di manutenzione) per la manutenzione degli estin- Requisiti essenziali tori è la norma UNI 9994:2013, “Apparecchiature per estinzio- Dimensioni minime della cabina ne incendi; estintori d’incendio; manutenzione”. Questa norma – Nuova edificazione: indica la periodicità degli interventi di manutenzione e le mo- dalità di esecuzione. • non residenziale 140 x 110 cm; porta con luce netta mini- ma di 80 cm posta sul lato corto; Sono previste 6 distinte fasi di manutenzione: • residenziale 130 x 95 cm; porta con luce netta minima di - Controllo iniziale (art. 4.3); 80 cm posta sul lato corto; - Sorveglianza (art. 4.4); – Adeguamento di edifici esistenti: - Controllo periodico (art. 4.5); • tutti 120 x 80 cm; porta con luce netta minima di 75 cm po- - Revisione programmata (art. 4.6); sta sul lato corto; - Collaudo (art. 4.7); Porta cabina - Manutenzione straordinaria (art. 4.8). 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IMPIANTI CAP AVVERTENZE NOTE TECNICHE TECNOLOGICI AV 15 La persona responsabile delle misure di sicurezza antincendio, La persona responsabile delle misure di sicurezza antincendio, deve predisporre e tenere aggiornato un registro estintori, fir- deve predisporre e tenere aggiornato un registro, firmato dallo mato dallo stesso, in cui sono annotati gli interventi svolti e in stesso, in cui sono annotati gli interventi svolti e in cui sono al- cui sono allegati i documenti di manutenzione redatti dal ma- legati i documenti di manutenzione redatti dal manutentore. nutentore. Manutenzione idranti Simboli e Classificazione di resistenza al fuoco Le norme tecniche di riferimento per la manutenzione degli idran- Il DM del 16 febbraio 2007 riguardo i prodotti e gli elementi co- ti sono le UNI 10779:2014 e UNI EN 671-3:2009. struttivi prevede delle classificazioni in base alle loro caratteri- Sono previste 3 fasi di manutenzione: stiche di resistenza al fuoco secondo i simboli e le classi indi- cate nelle tabelle dell'allegato A al presente decreto, in confor- - sorveglianza dell'impianto; mità alle decisioni della Commissione dell'Unione europea - manutenzione dell'impianto; 2000/367/CE del 3 maggio 2000 e 2003/629/CE del 27 agosto - verifica periodica dell'impianto; 2003. ALLEGATO A - Simboli e classi SIMBOLI Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
AVVERTENZE NOTE TECNICHE CAP PREZZI INFORMATIVI 16 AV DELL’EDILIZIA CLASSI A5 - Prodotti destinati ai sistemi di ventilazione (esclusi i sistemi di estrazione del fumo e del ca- lore) A7 - Prodotti da utilizzare nei si- stemi di controllo del fumo e del calore Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
IMPIANTI CAP AVVERTENZE NOTE TECNICHE TECNOLOGICI AV 17 segue A7 Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
AV NORME PER LA MISURAZIONE DELLE OPERE 11 RIMOZIONI E ASSISTENZE MURARIE - lavori in quota con avvicinamento al castello di tiro per il calo in basso con elevatore meccanico; Demolizioni - trasporto, al piano di carico, fino alla zona deputata alla rac- Le demolizioni saranno valutate adottando l’unità di misura com- colta dello stesso (quando questa sia espressamente indica- patibile con l’operazione in oggetto: m3, m2, m, kg, cad. ta dalla Direzione Lavori o necessiti comunque, per la sicu- Nei prezzi delle opere sono compresi oltre gli oneri relativi alle rezza e l’igiene del lavoro, di un area appropriata di raccolta) spese generali ed agli utili di impresa, anche quelli concernen- I criteri di applicazione di queste stime, relativamente al tipo di ti l’esecuzione con modalità e precauzioni idonee a garantire la movimentazione analizzata, dovranno seguire i seguenti crite- sicurezza e l’igiene dei lavori, a non danneggiare le opere e ma- ri: nufatti limitrofi, a non arrecare disturbi o molestie ed a bagnare i materiali di risulta per non sollevare polveri. Non sono altresì movimentazione con mezzi meccanici di piccole dimensioni: per inclusi gli oneri relativi alle opere provvisionali. trasporti effettuabili con piccole macchine di portata fino a 1 Le movimentazioni orizzontali o verticali del materiale di risulta m3 (dumperini, carrelli elevatori equipaggiati con benna,...) (scarriolamenti, calo in basso, trasporti), quando non inclusi nei su percorsi percorribili con questi tipi di mezzi; prezzi riportati, saranno valutate al metro cubo. Nelle stime ri- scarriolatura: per trasporti con carriola, o mezzi simili condotti a portate È GIÀ INCLUSO l’incremento relativo all’aumento di vo- mano, su percorsi non transitabili da mezzi meccanici di pic- lume del materiale sciolto. cole dimensioni, considerando complessivamente sia l’e- La stima del calo in basso con elevatore meccanico con porta- ventuale tragitto fino al mezzo deputato al calo in basso sia ta fino a 500 kg, quando non inclusa nei prezzi riportati, andrà quello, effettuato sul piano di carico, fino al luogo di raccolta applicata solo quando si verificherà l’utilizzo dell’attrezzatura in del materiale di risulta; oggetto con la presenza di due operatori deputati al carico ed allo scarico dei materiali di risulta (manodopera compresa nel scofanatura e/o insacchettatura: per trasporti a mano, a mezzo prezzo). di secchi o sacchetti, del materiale di risulta quando, pre- La stima dell’avvicinamento al luogo di deposito provvisorio, in scindendo dalla capacità operativa dell’appaltatore, non ri- attesa del trasporto allo scarico, quando non inclusa nei prezzi sultino praticabili altri tipi di movimentazione (percorsi non riportati, potrà essere applicata solo nel caso di materiale sciol- carriolabili ed impossibilità di sfruttare, per il calo in basso, to proveniente da demolizioni e nelle seguenti situazioni: alcun tipo di mezzo meccanico). Copyright©DEI Tipografia del Genio Civile – Tutti i diritti sono riservati per tutti i Paesi
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