L'ABC PER GLI OPERATORI DI CASA ALBERGO - Lendinara - RO

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L'ABC PER GLI OPERATORI DI CASA ALBERGO - Lendinara - RO
CASA ALBERGO PER ANZIANI                            sistema qualità certificato

         via del Santuario n.31 - 45026 Lendinara (RO)
        Tel.0425/641015 – 600370 -o- Fax.0425/604336
     E-mail: info@casalendinara.com-info@casalendinara.it
          Cod.Fisc..91002520293 - P.IVA 01052690292

      L’ABC
PER GLI OPERATORI
 DI CASA ALBERGO
   Lendinara – RO
L'ABC PER GLI OPERATORI DI CASA ALBERGO - Lendinara - RO
CASA ALBERGO PER ANZIANI                                sistema qualità certificato

                            via del Santuario n.31 - 45026 Lendinara (RO)
                           Tel.0425/641015 – 600370 -o- Fax.0425/604336
                        E-mail: info@casalendinara.com-info@casalendinara.it
                             Cod.Fisc..91002520293 - P.IVA 01052690292

Nel ricordare come risulti fondamentale che tutto il personale che
opera all’interno dell’organizzazione, sia consapevole del percorso
intrapreso, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, la Casa
Albergo propone uno strumento informativo-orientativo capace di
agevolare l’iniziativa personale dell’operatore in cerca di risposte,
attraverso alcune chiare, semplici ed immediate informazioni utili a
chiunque presti la propria attività professionale nell’ambito della
struttura.
“L’ABC per gli operatori di Casa Albergo” pertanto            vuol essere
un’ulteriore opportunità offerta all’operatore,per poter meglio
comprendere il significato dei servizi che la Casa eroga e di come
ciascuno di noi può contribuire al miglioramento continuo dei medesimi.
Settembre 2010                                                                 A cura del RISQ

Rev.02 del 23/09/2010                                                                                            2
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HACCP

E’ un sistema di autocontrollo alimentare che ogni operatore nel settore
della produzione deve mettere in atto al fine di valutare e stimare pericoli
e rischi e stabilire misure di controllo.
Il sistema HACCP nasce dall’ esigenza di garantire la salubrità delle preparazioni
alimentari per prevenire l’insorgere di problemi igienici e sanitari. Il sistema di
autocontrollo mira a valutare in ogni fase della produzione i rischi che
possono influenzare la sicurezza degli alimenti, attuando in questo modo
misure preventive.

D.Lgs.81/2008 e DPI (dispositivi di protezione individuale)
La Casa ha ottemperato agli obblighi contenuti nel Decreto Legislativo riguardante
la sicurezza dei lavoratori e dei residenti in struttura, provvedendo ad elaborare
il documento di valutazione del rischio e di seguito predisponendo idoneo piano di
emergenza, mantenuti periodicamente aggiornati.
A tutti i dipendenti è stata data e viene data informazione generale sui rischi a cui sono
sottoposti, sulle misure di prevenzione e protezione da adottare, sulle procedure
da seguire in emergenza, sull’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI).

Datore di Lavoro: Dr. Damiano Mantovani
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione: Geom. Federica Lezziero
Rappresentante dei Lavoratori: Luisa Forin
Medico competente: Dr. Flavio Toniato

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PIANO DI EMERGENZA E PIANO DI EVACUAZIONE
EMERGENZA: fatto, situazione, circostanza diversa da tutti gli avvenimenti che normalmente si presentano ad ogni
lavoratore.
Solo l ’esistenza di un piano d’azione programmato consente di agire con una serie di
scelte che il soggetto consapevole dell’emergenza in atto potrà valutare rapidamente per
promuovere contromisure adeguate alla risoluzione degli imprevisti con il minimo danno
per sé e per gli altri.
PIANO DI EMERGENZA: è un’ indicazione sui comportamenti che vanno assunti
da ogni lavoratore o soggetto, presente nel luogo ove si verifica l’emergenza, nel mentre si
va a verificare il fatto anomalo fuori dall’ordinario e le sue possibili conseguenze.
Ogni piano ha delle schede illustrative su cui sono riportati i simboli corrispondenti alle
attrezzature di difesa e di soccorso esistenti.
I simboli impiegati servono anche ad indicare i percorsi da seguire in caso di necessità di
uscita verso l’esterno o verso luoghi sicuri.
Questi simboli vengono riportati sulle planimetrie che rappresentano il luogo di lavoro e
rendono immediatamente comprensibile il loro posizionamento e le possibili vie d’uscita.
Lo schema, esposto a tutti i frequentatori della zona interessata ripropone costantemente
e con semplicità come e dove occorre indirizzarsi per raggiungere l’allarme, l’estintore,
l’idrante ecc. nonché la direzione di uscita più affidabile per ogni punto.

PIANO DI EVACUAZIONE:
In tutte le stanze degli ospiti sono stati affissi dei piccoli piani di evacuazione, evidenzianti
la planimetria di tutto il soggiorno, l’ubicazione della stanza, le indicazioni delle vie di esodo,
e le avvertenze da seguire in caso di incendio per consentire di portare le persone in zone
sicure. In esecuzione all’ordine di evacuazione tutto il personale, esclusi gli elementi attivi
dell’emergenza i cui incarichi specifici sono descritti nel piano, deve dirigersi verso le uscite di
sicurezza del settore occupato come indicato nelle planimetrie del piano.
- Lasciare il proprio posto di lavoro con calma e senza oggetti voluminosi;
- Non tornare indietro;
- Coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti;
- Proteggersi anche il capo con indumenti;

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LAVORO PER PROGETTI FINALIZZATI
Lavorare per progetti finalizzati è una modalità che vede tutta l’organizzazione impegnata
nel lavoro per “obiettivi e risultati” e non più per prestazioni. Il primo momento
consiste nella rilevazione dei bisogni degli anziani per accertare la loro situazione fisica,
psicologica e relazionale. Dopo la fase valutativa effettuata all’interno dell’Unità Operativa
Interna, si definisce un progetto operativo per raggiungere un preciso risultato al fine di
prevenire, rallentare od impedire il decadimento funzionale. Si procede, infine, alla
verifica dei risultati conseguiti grazie alla quale si ridefinisce un nuovo intervento. Tutte le
figure professionali facenti parte dell’organizzazione lavorano in modo integrato e
coordinato per avere un risultato di salute sugli ospiti, tramite un approccio funzionale e
globale ove l’Ente si attiva come efficace strumento capace di intervenire su più livelli, da
quello della malattia a quello del benessere fisico, psichico e sociale della persona.

U.O.I. (UNITA’ OPERATIVA INTERNA)
L’Unità Operativa Interna è un modello operativo che permette una lettura dei
“bisogni” in termini di globalità nella “presa in carico” di un ospite che coinvolge più
figure professionali e che ha come finalità la formulazione di un Piano Assistenziale
Individualizzato(PAI). L’UOI è un’équipe di lavoro multiprofessionale composta da figure
tecniche e gestionali.La compongono stabilmente: il Direttore o suo delegato, Medico di
Medicina Generale, Medico Coordinatore dell’ULSS, Coordinatore Servizi Socio-
Assistenziali, Responsabile di Soggiorno, Assistente Sociale, Infermiere Professionale,
Operatore Addetto all’Assistenza; possono altresì farne parte il Fisioterapista, l’Educatore
Animatore, la Logopedista e la Psicologa. All’UOI partecipano anche i familiari (2 al
mese) al fine di condividere con il gruppo il PAI. Prima della UOI viene raccolto da parte
della Psicologa, attraverso i familiari la biografia e il genogramma che riassume in
un’immagine visiva i diversi piani generazionali e il loro rapporto. L’UOI, elemento
essenziale dell’organizzazione, si riunisce settimanalmente (mercoledì o lunedì dalle
ore 13.00 alle ore 15.00). Tutti i PAI formalizzati dalla UOI, sono periodicamente verificati
secondo il calendario delle valutazioni stabilito dalla UOI al momento della definizione del
progetto individuale. La verifica del PAI può derivare non solo dalla programmazione
prevista, ma anche per l’evoluzione della condizione dell’ospite.

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Al fine di ottenere una sempre maggior personalizzazione degli interventi, sono stati definiti quattro percorsi distinti, in base
alle caratteristiche degli ospiti:

          -   PERCORSO VERDE: per quegli ospiti che hanno ancora buone potenzialità
              di recupero o che necessitano di un mantenimento delle abilità residue.
              Per questi ospiti le verifiche saranno più frequenti, in modo da non perdere
              di vista importanti cambiamenti;

          -   PERCORSO ARANCIONE: per quegli ospiti per i quali non è possibile
              nessun intervento di recupero ma che per le loro condizioni generali è
              possibile solamente un mantenimento delle attività di base (alimentazione,
              igiene, bagno, vestizione…);

          -   PERCORSO BLU: mirato all’individuazione di strategie per la gestione di
              problemi comportamentali dovuti principalmente a demenza, limitando il più
              possibile la contenzione fisica e farmacologia; per gli ospiti del soggiorno
              dalia non verranno più fatte UOI a 6 mesi ma i vari casi verranno discussi in
              incontri mensili di èquipe con gli operatori. In questa sede, dove saranno
              coinvolti anche gli infermieri, verranno elaborate strategie di gestione dei
              problemi comportamentali e verranno sempre affrontati i problemi in
              soggiorno. Il percorso verrà validato da un’UOI annuale. Faranno fede i
              verbali che saranno redatti nei vari incontri;

          -    PERCORSO ROSSO (percorso di accompagnamento):
              Proprio per rispondere al cambiamento dell’utenza, che sempre più spesso
              ha un’aspettativa di vita breve, è stato individuato un percorso che prevede
              la presa in carico di familiari che si trovano ad accudire un ospite morente e
              che devono elaborare l’idea del distacco dal proprio caro. L’obiettivo è
              quello di preparare un “buon saluto”, sostenendo i familiari e fornendo loro
              tutto ciò di cui hanno bisogno.
              Questo percorso inizia nella fase di ammissione, se assistente sociale e
              responsabile di soggiorno rilevano una condizione grave dell’ospite che sta
              per entrare, contattano la psicologa che nel giorno dell’ingresso prenderà
              i primi contati con i familiari e f isserà un primo appuntamento finalizzato a
              raccogliere alcune informazioni utili.

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QUESTIONARIO DI INDAGINE SUL TRATTAMENTO DI FINE VITA

Di fronte al sempre maggiore interesse verso le cure di fine vita, un gruppo ha
elaborato un questionario, traendo spunto da quello studiato dal Professor Spinsanti
per malati oncologici (questionario ELPI), con lo scopo di dar voce ai familiari e a
ospiti lucidi con buona capacità decisionale, sul delicato tema delle cure di fine vita;
Nel questionario,i familiari o gli ospiti stessi potranno esprimere la propria preferenza
rispetto a particolari presidi (quali sondino naso-gastrico, PEG …), all’uso di farmaci
oppioidi e all’informazione sul decorso della malattia, oltre che ad esprimere la loro
volontà rispetto al sostegno nella fede e ai rituali religiosi.
Il questionario sarà consegnato dall’assistente sociale in fase di inserimento e sarà
restituito dal familiare alla psicologa in sede di colloquio, dove verranno discussi i
dati in esso contenuti.
Si fa presente che il questionario non ha valenza legale ma l’impegno della Casa
Albergo è quello di poter rispettare il più possibile le indicazioni in esso contenute.

UVMD / SCHEDA SVAMA
PROFILO DI AUTONOMIA

Il grado di autonomia di un ospite viene stabilito dalla UVMD (Unità di Valutazione
Multidimensionale Distrettuale) dell’Azienda ULSS 18 sulla base della compilazione
della Scheda Regionale (SVAMA) che valuta le seguenti variabili: mobilità, situazione
cognitiva, situazione funzionale (attività di base), necessità di assistenza sanitaria ed
il supporto della rete sociale. Si tratta di una sorta di scala di misura che determina un
profilo finale di autonomia. I profili sono 17(1 profilo di autonomia, dal 2 al 15 rispetto al
carico socio-assistenziale e sanitario,16 17 problemi comportamentali rilevanti).
In base alle indicazioni della UVMD l’ospite viene accolto in uno dei soggiorni funzionali
ed omogenei di Casa Albergo.

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SOGGIORNO DALIA
Il progetto del “prendersi cura” delle persone con patologie della memoria e delle
demenze si inserisce all’interno di un percorso, già iniziato nel 1997, con l’obiettivo
dichiarato di migliorare la qualità delle cure e della vita delle persone e delle
relazioni con le loro famiglie, puntando principalmente sul perfezionamento,
potenziamento ed alla qualificazione delle “azioni” dei servizi offerti.
Il soggiorno accoglie 24 persone affette da demenza che presentano disturbi
del comportamento, deambulanti e non con problemi cognitivo-mentali.
Obiettivi specifici sono:
- accoglienza della persona e del nucleo familiare;
- personalizzazione dell’ambiente e degli interventi;
- riduzione delle contenzioni fisica e farmacologia;
- favorire il wandering;
- riduzione irritabilità;
- migliorare la qualità di vita della persona.

GIARDINO DELLE STAGIONI (GIARDINO SENSORIALE)
Servizio destinato agli anziani della Casa, con particolare riferimento
alle persone con problemi cognitivo mentali. Si tratta di un luogo
studiato per stimolare l’attività motoria e sensoriale degli ospiti. Luogo
dove i residenti possono svolgere passeggiate, tramite percorsi realizzati
in modo circolare e privi di pendenze,al fine di non creare disorientamento
e per non ostacolare gli spostamenti di chi riesce a muoversi solamente
con l’ausilio della carrozzina.
All’esterno, inoltre, sono stati predisposti spazi per l’ortoterapia.
All’interno,nei locali adiacenti al giardino, è possibile trovare diversi setting
di lavoro, come la cucina terapeutica, ed il soft corner con la parete
multisensoriale, luogo dove promuovere la quiete ed il rilassamento,
tramite l’ausilio di diverse tecniche, come la cromoterapia, l’aromoterapia
e la musicoterapia.

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INFORMATIZZAZIONE CARTELLA MULTIDIMENSIONALE

E’ stato necessario per la Casa Albergo, passare dallo strumento cartaceo
ad uno strumento flessibile e dinamico ad uso di tutte le professionalità
operanti nella struttura: la “cartella socio-sanitaria informatizzata”, in quanto
l’informatizzazione delle informazioni permette la gestione degli aspetti
sanitari ed assistenziali integrando i processi e le attività che vengono
quotidianamente svolte. Le informazioni inserite nelle singole aree dalle
diverse figure professionali, interagiscono fra di loro, così da essere a tutti
gli effetti uno strumento multidimensionale. Data l’entità delle informazioni
da trattare, si è scelto di suddividere l’applicativo in vari moduli. Nel 2009 è
stato attivato il software, effettuata formazione di base al personale,
adottata l’informatizzazione dell’area sanitaria, che governa tutti gli aspetti
sanitari legati all’ospite, partendo dalla registrazione del suo ingresso in
struttura, andando a ritroso nel tempo grazie ai dati di anamnesi e,
sviluppandosi poi attraverso diari e consegne, ha la possibilità di
generare automaticamente dei warming, quindi controllare, in tempo reale,
 la situazione dell’ospite. Nel 2010 il progetto ha previsto la traduzione
 informatizzata del PAI effettuando un’analisi dettagliata per aspetto
 sanitario, assistenziale, riabilitativo, animativo, psico-cognitivo, definendo le
problematiche e sviluppandone gli obiettivi. Gli obiettivi in tal modo saranno
misurabili,in quanto il programma permette di inserire dei valori di riferimento
numerici, quali ed esempio i risultati dei test,oppure dei valori di efficacia che
il personale potrà gestire autonomamente. Valutati i problemi e definiti gli
obiettivi è possibile programmare delle strategie di azione studiandone le
attività specifiche ad esso legate (area attività) per poi confrontare i risultati
attesi con quelli ottenuti dai successivi test; in pratica il PAI diventa uno
strumento quotidiano dei vari processi organizzativi della struttura.

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PET-THERAPY
La pet-therapy è una metodologia innovativa che utilizza i benefici
naturalmente insiti nella relazione uomo-animale come ausili e rinforzo
 nell’applicazione delle terapie convenzionali, la presenza dell’animale
facilita il raggiungimento degli obiettivi previsti, rende maggiormente
gradevole per la persona l’adesione alla terapia e contribuisce a creare
un clima familiare ed emotivamente stimolante; le attività e terapie con
gli animali possono essere un ottimo ausilio per molteplici patologie.
A tal fine la Casa essendo costantemente attenta a comprendere e
a rispondere ai bisogni degli utenti, nel 2009 ha inteso avviare la pet-
therapy residenziale. La dottoressa Daniela Miniggio, psicologa ed
educatrice cinofila,si è occupata dell’inserimento, e dell’addestramento
di Penny (cane Labrador), che ha dimostrato grande capacità interiore
nel rapportarsi con le persone. Nel 2010 il progetto ha previsto
l’inserimento di Penny in attività riabilitative e ricreative coinvolgendo
gruppi di ospiti o realizzando l’intervento individualmente.
Possono beneficiare della pet-therapy gli ospiti affetti da: alzheimer,
afasia,apoplessia,depressione, epilessia, persone con disturbi psichici
e motori, sclerosi multipla, ictus, morbo di parkinson, problemi legati
alla sfera sensoriali per esempio udito
alla vista , malati terminali, ecc.;

BILANCIO SOCIALE
Nasce come esigenza alla necessità di dare più compiuta leggibilità ai dati del
conto consuntivo ma soprattutto all’azione complessiva dell’Ente in relazione ai
suoi obiettivi, con particolare attenzione ai suoi interlocutori, siano essi istituzioni,
associazioni, o privati cittadini, al fine di permettere agli stessi di esprimere un
giudizio sull’andamento della gestione della Casa Albergo.La redazione del bilancio
sociale è azione che contemporaneamente riguarda la trasparenza, la comunicazione,
le relazioni interne ed esterne, la riflessione e la valutazione; divenendo pertanto
sintesi di una pluralità di azioni, dati e riflessioni finalizzate a comunicare meglio
l’organizzazione nella sua interezza e complessità. L’obiettivo è quello di offrire un
documento che da un lato consenta anche ai “non addetti ai lavori” di capire in modo
chiaro come sono stati spesi i soldi amministrati da Casa Albergo; dall’altro di
aggiungere informazioni sulle attività, sui progetti intrapresi ed i risultati ottenuti.
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CERTIFICAZIONE

L’adozione di un sistema qualità porta ad avere un metodo uniforme ed efficace di
comportamento anche in situazioni imprevedibili.
Slogan della Certificazione: “scrivere quello che si deve fare, fare quello che si è
scritto, controllare quello che si è fatto e registrarlo” in quanto il Sistema Qualità è
un sistema documentale.
La certificazione implica, soprattutto, che il sistema qualità sia mirato al miglioramento
progressivo dei propri processi, al fine di risultare sempre in grado di cogliere gli
eventuali mutamenti nelle aspettative degli utenti, non sempre esplicitamente
richieste, ed a garantire l’adeguamento del servizio offerto.
I documenti inseriti nel sistema della qualità sono riconoscibili nella loro stesura con la
data e numero revisione.
RISQ: Responsabile Interno Sistema Qualità

Manuale della qualità
Contiene e descrive il Sistema di gestione per la qualità dell‘organizzazione.

Procedure (insieme di più attività inserite nel manuale della qualità)
Forniscono una linea guida, descrivono in modo dettagliato gli atti da compiere per eseguire
determinate operazioni e consentono di raggiungere un elevato grado di omogeneità nei componenti.
Sono un punto di riferimento e di orientamento per tutto il personale poiché definiscono le attrezzature
necessarie ed i vari passaggi da eseguire nelle fasi dell’espletamento.

Istruzioni Operative
Descrivono le modalità di esecuzione della singola attività. Esse sono state suddivise in amministrative,
assistenziali, sociali, sanitarie ecc.

La modulistica
Si rende necessaria per la registrazione ed il controllo delle attività svolte.

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AMMISSIONE
L’ingresso dell’anziano in Casa Albergo viene preceduto dalla “fase di Ammissione
(colloquio con familiare o care-giver)”. Scopo della valutazione di ammissione è quello
di dare un primo Orientamento operativo rispetto al caso. In particolare il Gruppo per la
valutazione di ammissione (Assistente Sociale, Responsabile di Soggiorno e Familiare):
- effettua una prima valutazione delle condizioni dell’anziano e ne condivide gli esiti;
- individua i principali rischi esistenti associati alla situazione;
- definisce un primo orientamento operativo sul caso, che comprenda l’indicazione delle
  precauzioni e degli atteggiamenti da tenere, delle modalità operative di intervento, delle
  prime ipotesi di risultati attesi (PAI), utilizzando il report della valutazione di ammissione
  come strumento.
Al termine del periodo di inserimento (20-60 giorni dall’ingresso) viene effettuata l’UOI di
inserimento, durante la quale si valuta l’andamento del processo di inserimento, e si
definisce o conferma il PAI per l’ospite. All’attenzione della UOI di inserimento sono portate
eventuali osservazioni, approfondimenti e proposte effettuati dalle figure professionali,
nonché eventuali programmi e interventi attivati nel periodo e inizialmente non previsti in sede
di valutazione di ammissione.
In particolare la UOI di inserimento, ha la responsabilità di:
- effettuare la valutazione multidimensionale e multiprofessionale dell’anziano accolto,con
     il contributo di tutte le figure coinvolte, supportate dalla somministrazione degli strumenti
    di assessment;
- redigere il PAI , verificando, integrando e sviluppando le linee e le ipotesi definite dal
    gruppo che ha effettuato la valutazione di ammissione;
- definire la data in cui si effettuerà la verifica dei risultati raggiunti.

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INSERIMENTO
 L’accoglienza dell’ospite e dei familiari è realizzata dall’Assistente Sociale e dal
 Responsabile di Soggiorno, che avranno il compito di accompagnare l’ospite e la
 famiglia al soggiorno individuato, presentando il personale e , per quanto
 possibile, gli altri anziani. L’ospite viene, poi, sottoposto a visita medica, in presenza
 dei familiari, per poter reperire dati anamnestici, allo scopo di acquisire informazioni
 per rendere l’inserimento dell’ospite il più agevole possibile, per raccogliere
 informazioni sullo stato cognitivo e comportamentale di particolare importanza nei
 casi di persone con demenza o disturbi comportamentali, nonchè per conoscere la
 famiglia stessa al fine di verificarne il grado di coinvolgimento nel progetto
 assistenziale e riabilitativo.
 In questa fase si pone particolare attenzione al supporto familiare.

VERIFICHE ISPETTIVE
 Le verifiche ispettive costituiscono uno strumento di importanza fondamentale da un lato,
 per la valutazione da parte della Direzione dello stato e dell’adeguatezza del proprio sistema
 qualità; dall’altro, per l’effettivo miglioramento del modo di lavorare della struttura e per tenere
 sotto controllo i processi aziendali.Lo scopo primario delle verifiche ispettive interne è quello
 di monitorare con una certa continuità le attività dell’organizzazione che maggiormente
 impattano sulla Qualità dei processi di erogazione dei servizi. L’attività di verifica serve quindi
 a controllare e prevenire, eventuali situazioni di non conformità.Secondo questa impostazione,
 si adottano azioni correttive ad ogni non conformità accertata e si prescrivono azioni preventive.

CARTA DEI SERVIZI
Descrive dettagliatamente i servizi offerti dall’Istituto e le modalità di erogazione, è
intesa anche come formalizzazione del contratto tra utente e Casa Albergo.In essa
sono indicate le modalità di accesso e tutte le notizie che possono interessare
 gli ospiti, i familiari e gli operatori.

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CANALE 11
Il sistema Tv a circuito chiuso, collegato a tutte le tv di cui l’Ente dispone,ha contribuito ad una
strategia di orientamento alla realtà, rendendo l’anziano consapevole del proprio presente,
partecipe agli avvenimenti della vita comunitaria informato degli eventi sociali della Casa.
Valorizzando in tal modo le risorse sensoriali come strumento di comprensione e conoscenza
della realtà. Favorendo un’informazione semplice, immediata e soprattutto utile. Stimolando le
capacità critiche e di mantenimento degli ospiti.

INFORMARSI INSIEME
Rivista di informazione curata dal servizio animazione con la collaborazione,
oltre che degli ospiti, di tutti quelli che vivono o hanno a che fare con la struttura
(dipendenti, volontari, familiari ecc.), fornendo loro un mezzo di espressione e di
confronto con le diverse realtà della Casa.

“RILEVAZIONE PROCESSI SSISTENZIALI E SANITARI/INFERMIERISTICI
(controllo di gestione)”
La misurazione dei carichi socio-assistenziali e sanitari attraverso i piani delle attività
assistenziali e infermieristiche e loro elaborazione/costi per singolo ospite, consente ad una
riprogettazione di interventi socio-assistenziali e sanitari;

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“BUSTERSPID (attivazione del sistema)”
Consente ad una precisa presa in carico delle terapie farmacologiche
da parte del personale sanitario sia per la loro registrazione che per il
loro approvvigionamento;

HOSPICE
Centro Residenziale di Cure Palliative, denominato “Casa del Vento Rosa”,
destinato a persone affette da patologia neoplastica terminale in Convenzione
con l’Azienda ULSS 18 di Rovigo. Si tratta di un progetto per l’assistenza e
l’ accompagnamento al malato oncologico grave ed alla sua famiglia.
L’ Hospice è in grado di accogliere fino a 8 persone. Inoltre, è prevista la
possibilità di assistenza diretta da parte del familiare che può usufruire di
tutti i confort presenti. Gli obiettivi del Centro Residenziale non pongono
l’attenzione solo sui bisogni fisici della persona assistita ma anche su quelli
emozionali, psicologici, sociali e spirituali. L’attività psicologica svolta presso
il centro è stata improntata al miglioramento della qualità della vita del malato
e dei suoi familiari,finalizzata a sostenere,accompagnare, e favorire il recupero
della dignità e dell’umanità alla persona morente. Obiettivo costantemente
perseguito anche da tutti gli operatori dell’èquipe .L’èquipe che si riunisce
settimanalmente lavora per il miglioramento della qualità della vita del
malato e dei suoi familiari. L’hospice è un servizio integrativo al domicilio,
non alternativo all’abitazione o all’ospedale, ma ad essi complementare.

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SOGGIORNO TEMPORANEO

Il servizio è rivolto ad anziani non autonomi che si trovano, a causa di eventi straordinari,
sprovvisti del supporto assistenziale necessario alla permanenza al domicilio. Ha pertanto
la funzione di sopperire con tempestività a tale situazione di emergenza offrendo ospitalità,
mantenimento o protezione. Ha inoltre lo scopo di consentire ai familiari delle persone
non autonome di allentare momentaneamente lo stress derivato dal                carico socio-
assistenziale. Agli ospiti accolti temporaneamente vengono garantiti gli stessi servizi
previsti per gli accoglimenti definitivi.

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