RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L'ANNO 2022 - Camera ...
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RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L’ANNO 2022 SCENARI E CONTESTO DI RIFERIMENTO La riforma del sistema camerale Le Aziende Speciali delle Camere di Commercio sono pienamente inserite nel processo di revisione del sistema camerale disegnato dal D.lgs 219/2016 e precisato negli aspetti di razionalizzazione dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico in data 16/2/2018. Le Camere di Commercio sono infatti passate da 105 a 60 ed è stata costituita la Camera di Commercio unificata di Arezzo e Siena con sede legale ad Arezzo. Il piano di riassetto del sistema camerale investe con forza anche le aziende speciali che vengono ridotte da 96 a 58 a livello nazionale e da 6 a 4 in Toscana. L'efficacia di Arezzo Sviluppo, misurata in base alla quantità di risorse economiche gestite, ha fatto sì che l'Azienda figurasse tra quelle rimaste attive. L'art. 6 del D.M. citato prevede poi che i primi consigli camerali istituiti ai sensi del D.lgs 219/2016 procedano ad un'ulteriore riduzione del numero delle Aziende tenendo conto della necessità di accorpare strutture che svolgono compiti simili e di pervenire alla costituzione di una unica Azienda Speciale regionale. Devono inoltre essere ricercate collaborazioni ed integrazioni con analoghe strutture su scala territoriale. Arezzo Sviluppo si è presentata preparata all’appuntamento della riforma delle Camere di Commercio avendo portato a regime il proprio iter di fusione che ha determinato significativi risparmi sulle spese di struttura. Nel corso del 2019 è stato delineato il progetto di integrazione dei laboratori camerali operanti nel settore dei metalli preziosi coordinato da Unioncamere, con l’obiettivo di giungere alla costituzione di un unico soggetto nazionale al cui interno verrebbe assorbito il laboratorio dell'Azienda. Si è anche confermato l'inserimento di Arezzo Sviluppo tra i soggetti deputati a svolgere attività formativa all'interno delle azioni finanziate dal Fondo Perequativo e più in generale dal sistema camerale. L’aspetto istituzionale rileva altresì per la definizione dell’ambito delle competenze camerali, che viene circoscritto dalla riforma, come precisato dal D.M. del 07/03/2019 che ha individuato i servizi che il sistema camerale è tenuto a fornire su tutto il territorio nazionale. L’attività di Arezzo Sviluppo si è pertanto integrata nei filoni principali delle funzioni camerali più attinenti al proprio know-how: conformità dei prodotti, supporto alla creazione di impresa, preparazione ai mercati internazionali, formazione obbligatoria e professionalizzante, orientamento al lavoro ed alle professioni. Ci sono poi le attività oggetto di convenzione con soggetti pubblici e privati in materia di qualificazione dei prodotti e di risoluzione alternativa delle controversie. Infine può essere offerta assistenza alle imprese in regime di libero mercato.
D’altro canto, la Camera di Commercio necessita di maggiore supporto alle proprie attività, al fine di sopperire al sottodimensionamento del proprio organico e utilizzare le esperienze maturate dal personale dell’Azienda nel settore amministrativo e promozionale. Destinazione programmatica delle risorse La presente relazione si conforma alle linee di indirizzo fissate per l’Azienda speciale Arezzo Sviluppo dalla relazione previsionale e programmatica per il 2022 recentemente approvata dal Consiglio Camerale. Gli obiettivi assegnati fanno riferimento alle seguenti direttrici di intervento: 1. Formazione imprenditoriale e professionale 2. Formazione in convenzione ed a libero mercato 3. Servizi per le filiere distrettuali. 4. Servizi per la Camera di Commercio ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93. 1. Formazione imprenditoriale e professionale compresa nelle Aree di competenza primaria della CCIAA. L’Azienda, in quanto agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, erogherà la formazione prevista per i soggetti da abilitare all’attività di agenti e rappresentanti ed agenti di affari in mediazione ramo beni immobili. L’Azienda è capofila del progetto “@pprendo: percorsi per apprendisti 3.0” in materia di apprendistato professionalizzante, in partnership con le agenzie formative delle principali organizzazioni di categoria e sindacali della provincia di Arezzo. E’ previsto il coinvolgimento di circa 240 soggetti da orientare e formare con n. 12 corsi. Nel 2022 le attività formative vedranno il termine del progetto iniziato nel 2018, anche in modalità FAD sincrona oltre alla classica formazione in aula. I compiti dell’Azienda si riferiscono al coordinamento, ad alcune attività di orientamento e alla rendicontazione. 2. Formazione in convenzione ed a libero mercato. Proseguirà l’attività in collaborazione con l’ordine dei giornalisti per l’organizzazione di seminari di aggiornamento in favore degli iscritti. Verranno proposti e organizzati almeno tre eventi formativi e un seminario deontologico. Continuerà, la formazione in collaborazione con gli Ordini Professionali e l'Università di Siena con la realizzazione di un corso di formazione per Esperti di composizione negoziata della crisi d’impresa rivolto ai professionisti da organizzare a seguito dell’emanazione del Decreto Legge 118/2021 convertito in Legge n. 147 del 21/10/2021.
Sono inoltre previsti corsi di aggiornamento rivolti ai soggetti abilitati alla mediazione per la conciliazione civile e commerciale ed un corso per giudice arbitro. Sono infine previste iniziative formative nel campo della creazione di impresa, dell’orientamento al lavoro e della preparazione all’internazionalizzazione delle PMI, in attuazione di programmi finanziati nell'ambito del sistema camerale. Infine, proseguirà l'impegno per la programmazione di corsi di aggiornamento e specializzazione rivolti ai professionisti anche per l’area senese, come già sperimentato con successo nei primi mesi del 2020. 3) Servizi per le filiere distrettuali Nell’anno 2020, gravemente condizionato dalla pandemia Covid-19, l’industria orafa- argentiera-gioielliera (di seguito O-A-G) accusa il contraccolpo e, similmente agli altri comparti del “Tessile, Moda e Accessorio”, archivia un bilancio con perdite di rilievo con riferimento a tutte le principali variabili settoriali monitorate. I motivi principali sono: l’incremento registrato dalle quotazioni dei metalli preziosi, il calo della domanda mondiale, le misure di contenimento adottate (chiusura delle aziende durante il primo lockdown, chiusura del canale retail fisico in tutti i vari lockdown non solo in Italia ma anche in molti tradizionali mercati di sbocco), lo stop forzato dei viaggi sia per turismo sia d’affari, i quali hanno portato ad una riduzione del giro d’affari, che, sulla base delle stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda, si traduce in un decremento del 27,6% su base annua. Nel 2020, dunque, il turnover settoriale, da ricondurre nello specifico alle aziende più strettamente manifatturiere/trasformatrici, cala sui 5,7 miliardi, ovvero 2,2 miliardi in meno rispetto ai livelli del 2019. La produzione fisica, come certifica l’indice ISTAT corretto per gli effetti di calendario, archivia una contrazione pari al -28,1%. La domanda nazionale di oro destinata all’oreficeria-gioielleria arretra del 24,6% (dati World Gold Council), nel caso dell’argento la domanda italiana destinata alla gioielleria e quella destinata all’argenteria cedono rispettivamente il -18,6% e il -35% (The Silver Institute). Visto lo scenario prima ricordato, nel 2020 anche il commercio con l'estero, come più ampiamente dettagliato nel proseguo dell'analisi, registra decrementi significativi rispetto all’anno precedente. L’export arretra del 27,8% su base annua, scendendo a poco più di 5 miliardi dagli oltre 6,9 raggiunti nel 2019. La propensione all’export del settore si mantiene elevata e si porta all’88,2%. Nel corso del 2020 le aziende attive sono complessivamente calate di circa 170 unità (-2,3%). In tema “lavoro”, per tutto il 2020, inoltre, le aziende hanno fatto ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. L’analisi dei partner commerciali evidenzia che la Svizzera cede il primo posto agli Stati Uniti; mentre la Svizzera accusa infatti una flessione di particolare intensità, pari al -41,1%,
l’export verso gli USA vede un contenimento della flessione al -2,3%; gli Stati Uniti superano, quindi, ampiamente la Svizzera, nonché Francia ed Emirati Arabi. La prima provincia per valore di export di settore è risultata Arezzo, che già nel 2019 aveva superato Alessandria; la provincia toscana registra tuttavia un decremento del 29,1% su base annua, passando a un totale di 1,5 miliardi di euro. Alessandria presenta la flessione di maggior gravità, archiviando il 2020 in calo del 44,0% e scendendo così al di sotto di 1,2 miliardi di euro. Nonostante ciò, Arezzo copre il 28,3% dell’export italiano di O-A-G, mentre Alessandria il 21,8%; Arezzo assiste, quindi, ad una sostanziale stabilità dell’incidenza segnata nel 2019 (28,5%), Alessandria perde, invece, 6 punti quota (era a 27,8% nel 2019). In terza posizione si conferma sempre Vicenza, il cui export, in arretramento del 21,4%, sfiora 1.090 milioni di euro, incidendo così per il 20,4% delle complessive esportazioni nazionali (con un guadagno di 1,9 punti quota rispetto all’anno precedente). Il trend di fine 2020, positivo su alcuni mercati, è continuato nei primi mesi 2021 atteso il fatto che le esportazioni nei primi due mesi del corrente anno si sono quasi allineate a quelle del 2020. Nel gennaio-marzo 2021 il 24% del panel presenta un fatturato in crescita rispetto ai livelli del primo trimestre del 2020. Tra queste, un 10% cresce oltre il 20%; un 5% sperimenta un aumento tra il «+10% e il +20%» e ancora un 5% «tra il +5% e il +10%». Infine, il 4% registra una variazione positiva compresa «tra il +1% e il +5%». Il 22% del campione, invece, mostra vendite invariate rispetto ai primi tre mesi del 2020. Resta, tuttavia, prevalente la quota del campione ancora interessata da contrazioni del fatturato, ma nella misura del 54%(quota, quindi, ben più contenuta rispetto all’incidenza registrata nelle rilevazioni precedenti, 89% nell’anno 2020). La flessione del fatturato trimestrale dell’OAG risulta, pertanto, pari al -211,6%. La dinamica registrata «a consuntivo» è meno intensa rispetto alla previsione del -16,0%, che le aziende avevano formulato ad inizio periodo (ovvero in occasione della rilevazione di gennaio). Nel primo trimestre 2021 la quota di aziende a campione che ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali passa al 51%, in lieve calo, dunque, rispetto a quanto emerso nella rilevazione precedente (56% nel quarto trimestre 2020). Con riferimento alle imprese che ne hanno fruito, nel 42%dei casi gli addetti coinvolti dalla CIG non superano il 20% del totale, segnando un vero e proprio balzo rispetto al 9% rilevato nel 4° trimestre 2020; all’opposto, il 16%ha usufruito degli ammortizzatori sociali per «oltre l’80%» dei dipendenti totali dell’azienda, in calo di 10 punti percentuali rispetto al 26% rilevato nel trimestre ottobre-dicembre. Guardando al secondo trimestre, il 49% delle aziende in esame prevede di far ricorso ancora alla CIG, percentuale in debole contrazione, dunque, rispetto a quanto registrato nel gennaio-marzo 2021. Alla data della rilevazione, la metà circa del campione (48%) segnala un certo «risveglio» del mercato estero con riferimento ad alcuni Paesi-partner strategici, che si stanno dimostrando più dinamici in questo periodo. Tra questi, si collocano ai primi posti (per il maggior numero di segnalazioni da parte delle aziende) Stati Uniti, Francia, Emirati Arabi/Qatar.
Nel primo semestre 2021 il valore delle vendite in USA di oreficeria, argenteria e gioielleria made in Italy è aumentato del 118,9% rispetto al primo semestre 2020, superando i 500 milioni di euro e raggiungendo così un’incidenza del 15,7% sul totale. I dati Istat sul primo semestre 2021 elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi ne confermano i presupposti: gli Stati Uniti guidano la ripresa delle esportazioni, confermandosi primo mercato di destinazione a livello nazionale. È comunque tutto l’export italiano di settore ad essere in ripresa, soprattutto in termini di valore (+84% sul primo semestre 2020 e +4,9% sul 2019). Mentre le quantità, seppure in crescita rispetto al terribile 2020, sono ancora al di sotto di quelle pre-pandemia (-10% sul 2019). L’aumento del valore delle vendite è influenzato non solo dall’impatto sul prezzo finale dell’aumento dei costi delle materie prime come i metalli preziosi, ma anche dal fatto che il Made in Italy si concentra sull’offerta a maggior valore aggiunto: oreficeria e argenteria di fascia medio-alta e alta gioielleria. Quindi, in sostanza, meno pezzi ma più valore del venduto. Il trend generale è positivo ma i dati sui volumi suggeriscono ancora cautela. Rilevante crescita tendenziale del valore dell’export del primo semestre 2021 per il distretto di Arezzo: +110,9% a 1,2 miliardi di euro. L’attività di analisi dei metalli preziosi del Laboratorio S.A.G.OR. ha subito una battuta d’arresto, inizialmente determinata dal fermo di produzione subito dalle aziende del comparto, e, in seguito, nel corso del 2021, dalla necessità di rinnovare completamente i locali e le apparecchiature. A tal riguardo si ricorda l’impegno economico dell’Ente, proprietario dell’immobile sede del laboratorio SAGOR, che, in tal modo, ha salvaguardato un’attività posta al servizio delle imprese del comparto orafo-argentiero dell’area vasta di Arezzo-Siena, estesa anche a tutto il territorio nazionale. Inoltre, in tale investimento è ricompreso l’ottenimento dell’importante Certificazione di Qualità ACCREDIA UNI EN ISO/IEC 17025:2018, che caratterizza il Laboratorio SAGOR dell’Azienda Speciale Arezzo Sviluppo, come unica struttura pubblica sul territorio nazionale, a poter offrire una certificazione della qualità dei prodotti in metallo prezioso che permetta alle aziende di muoversi agevolmente nel mercato internazionale. A tale scopo l’Azienda ha anche sostenuto il costo per l’acquisto di nuove attrezzature e per l’adeguamento agli standard di qualità di tutta la strumentazione. Nonostante la produzione orafa destinata all’export sia in costante ripresa, l’attività del laboratorio non è ancora ritornata ai medesimi numeri precedenti al periodo di chiusura. Inoltre, rimangono deboli nel territorio le dinamiche inerenti il marchio dell’Italia Turrita, la cui attività è stata svolta avvalendosi di un laboratorio esterno accreditato alla norma UNI EN ISO 17025. L'attività sopra descritta, a seguito dell'accreditamento del Laboratorio SAGOR alla norma UNI EN ISO 17025 avvenuto in data 28/10/2020, nel 2022 potrà essere svolta interamente dall’Ente camerale avvalendosi del proprio laboratorio aziendale.
L’allocazione delle risorse viene subordinata al perseguimento degli obiettivi che la Camera di Commercio di Arezzo-Siena ha assegnato all’Azienda, seguendo un indirizzo che si è definito e rafforzato negli ultimi anni. Tali indicazioni possono riassumersi nella valorizzazione della qualità della produzione orafa locale e nel deciso inserimento nel filone dello sviluppo di certificazione di prodotto e della tracciabilità. Nel frattempo sono stati completamente risolti gli ostacoli (il veto) che si erano frapposti all’ingresso dell’Italia all’interno della Convenzione di Vienna per il Marchio Comune di Controllo e siamo in attesa della legge di ratifica, che dovrebbe intervenire a breve. Tale adesione permetterà la libera circolazione dei prodotti certificati dai laboratori accreditati all’interno dei mercati firmatari dell’accordo. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha designato i laboratori che saranno operanti, sia ai fini dell'applicazione del marchio “Italia Turrita” che per l'applicazione del marchio Comune di Controllo della Convenzione di Vienna, incaricando, per tali attività, i Laboratori appartenenti alle Camere di Commercio di Vicenza, Arezzo-Siena e Alessandria. Inoltre, il processo di integrazione dei Laboratori di analisi citati e la costituzione di una struttura unitaria comune al sistema camerale, sotto la cabina di regia di Unioncamere Nazionale, consentirà di offrire alle imprese orafe specifici servizi di analisi in grado di favorire una più facile commercializzazione internazionale dei prodotti in metallo prezioso. Tra l’Unioncamere e il MISE è allo studio una collaborazione istituzionale diretta a sviluppare azioni di promozione e di diffusione del marchio Italia Turrita, costituito dall'immagine di profilo della testa dell’“Italia Turrita”, come simbolo di italianità da apporre come saggio facoltativo e distintivo richiesto dalle imprese del settore orafo. L’ adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna andrà ad affiancare quanto stabilito dal “principio di equivalenza” sancito per il Marchio “Italia Turrita” (DPR n°168 del 4 agosto 2015), e consentirà di rafforzare in modo significativo la competitività delle imprese del settore orafo italiano, la sicurezza dei controlli effettuati e il loro ingresso nei mercati dei paesi aderenti alla Convenzione e degli altri Paesi europei non aderenti alla Convenzione di Vienna. L'Ente Camerale, per il tramite dell'Azienda Speciale, intende raggiungere, da una parte, le imprese del settore che già esportano, sulle quali saranno concentrate azioni di informazione e promozione dei vantaggi dell’apposizione del Marchio IT e dell’utilizzo della Convenzione di Vienna e dall’altra, promuovere percorsi di assistenza personalizzata per quelle imprese considerate come potenziali esportatrici. Questo progetto rappresenta un passo avanti nella tutela della qualità dei prodotto orafo– argentiero e una spinta alla crescita e al consolidamento del settore. In via prudenziale, il preventivo 2022, causa il perdurare dell’emergenza sanitaria, è ad oggi valutabile in circa 3.000 analisi.
L’insieme dei servizi effettuati in favore dei produttori del settore orafo-argentiero che si sono avvalsi di Certificati di analisi sui metalli preziosi, Certificazione di lotto, Certificazione mediante Saggio Facoltativo (art 13 D.lgs 251/99) e Certificazione Aggiuntiva (art.19 D.lgs 251/99) garantirebbe, in linea di principio, notevoli opportunità. Questo tipo di attività è infatti prevista per legge ed è assolutamente peculiare del Laboratorio S.A.G.OR., ma non risulta comunque immune alla crisi del settore. Una prudente stima previsionale consente di ipotizzare una riduzione del 50% delle analisi richieste dalle aziende attualmente aderenti ai sistemi di certificazione sopra descritti. Ulteriore filone dell’attività principale è riconducibile all’insieme dei servizi analitici e certificativi a supporto degli Uffici Metrici previsti nell'ambito di apposite convenzioni stipulate con le Camere di Commercio della Toscana, Umbria, Liguria, Emilia Romagna, Valle d’Aosta nonché della CCIAA di Alessandria. Da queste Camere di Commercio vengono inviati al laboratorio S.A.G.OR. i campioni da sottoporre ad analisi sui quali determinare il titolo rilasciando i conseguenti Rapporti di Prova. Nel 2021 non si sono riscontrati sviluppi significativi: le dimensioni dell’attività rimangono, pertanto, al di sotto delle potenzialità e si evidenzia la necessità di progetti più ambiziosi e diffusi sulla materia. Nel 2021 non è stato rilevato un incremento del suddetto numero di servizi, a causa del fermo causa pandemia, e pertanto si evidenzia la necessità di individuare ulteriori progetti utili a incrementare l’attività del laboratorio attualmente sottoutilizzato. Dopo la sistemazione e l’inaugurazione dei nuovi locali del laboratorio S.A.G.OR., avvenuta nel mese di settembre 2021, a cui hanno partecipato le principali autorità istituzionali, la ripresa attività di analisi di metalli preziosi ha determinato anche una riorganizzazione dei profili interni, con la ridistribuzione delle competenze al personale sia tecnico che amministrativo. Nel 2022 si perseguiranno i seguenti obiettivi: Rinnovo della Certificazione di Qualità ACCREDIA UNI EN ISO/IEC 17025:2018. Sviluppo dell’offerta di certificazione dei prodotti di oreficeria, anche attraverso l’adeguamento delle procedure interne alla normativa della qualità. Realizzazione analisi ed attività certificativa per conto dello Stato, di altri Enti pubblici e privati. Sviluppo di progetti all’interno della normativa che regola il settore dei metalli preziosi e degli accordi internazionali, tra cui la Convenzione di Vienna. Sviluppo di progetti a livello nazionale in collaborazione con i centri operativi di Vicenza e di Alessandria. 4 Servizi per la Camera di Commercio ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93. Sulla scorta di quanto indicato nella relazione previsionale e programmatica per il 2022 approvata dal Consiglio Camerale, la CCIAA di Arezzo-Siena intende attribuire all’Azienda
Speciale la realizzazione di iniziative funzionali al perseguimento delle proprie finalità istituzionali ai sensi dell'art. 2 della L. 580/93 e s.m.i. e del proprio programma di attività, assegnando alla stessa le risorse finanziarie e strumentali necessarie. A tale proposito è previsto il coinvolgimento del personale aziendale nella realizzazione dei progetti inerenti l’internazionalizzazione delle PMI, l’Alternanza Scuola-Lavoro e l’orientamento, la digitalizzazione delle PMI, lo start-up di impresa, curando in particolare gli aspetti inerenti la formazione. Inoltre sono programmate attività di supporto da parte dell'Azienda Speciale che riguardano procedimenti operativi standardizzati, svolti anche con l'utilizzo di applicativi informatici per l'inserimento di dati già predisposti ed il supporto ad attività operative non strategiche di natura amministrativa. Restano, comunque, in capo alla Camera di Commercio le direttive in ordine all'organizzazione delle attività svolte, l'individuazione e definizione di modifiche ed innovazioni procedurali, l'esercizio della discrezionalità amministrativa e tecnica nell'ambito dei procedimenti, l'esame, elaborazione, valutazione, verifica, riscontro e monitoraggio di dati e procedimenti, l'organizzazione e coordinamento delle attività di supporto. Gli ambiti di intervento principali vengono individuati come segue. Attività Promozionale Collaborazione ai progetti approvati all'interno degli ambiti prioritari del sistema camerale ed a quelli finanziati dal fondo nazionale di perequazione. Azioni per la realizzazione di iniziative a sostegno formativo ed informativo alle imprese in preparazione all'internazionalizzazione delle aziende del territorio, anche tramite la diffusione delle iniziative dell'ICE, della Regione Toscana e del sistema camerale in collaborazione con PromoSienArezzo. Supporto alle iniziative di sostegno alla creazione di impresa, ai progetti territoriali di orientamento e placement e ad eventuali progetti speciali. Servizio Metrico Il personale dell’Azienda Speciale collabora stabilmente con il Servizio Metrico per attività di supporto inerenti procedimenti amministrativi quali: allestimenti/restituzione punzoni, assegnazione marchi, comunicazioni messa in servizio/fine utilizzo strumenti metrici, nonché collabora all'inserimento di dati, già elaborati, nell'applicativo informatico Eureka. Commercio estero Il personale dell’Azienda Speciale collabora stabilmente con il Servizio Commercio Estero per la produzione di certificati di origine, indispensabili per esportare in alcuni paesi. Tale attività fornisce un supporto efficace agli uffici camerali, che riescono così ad evadere nei tempi
previsti dal sistema di qualità tutte le richieste delle imprese, malgrado agli ostacoli generati dalla pandemia in atto. Digitalizzazione e Servizi alle imprese Verifiche di back office su deposito dei bilanci e altre pratiche telematiche di deposito ed iscrizione al Registro Imprese. Rilascio di prodotti e servizi al pubblico quali, ad esempio, Smart Card, CNS, Spid. Collaborazione al progetto di E-Governement. Collaborazione per attività istruttorie quali, ad esempio, commercio estero, procedure d'ufficio, sanzioni, vidimazioni. L’Azienda si impegna anche, con ragionevole flessibilità, a recepire eventuali indicazioni di dettaglio e parziali integrazioni che, ai sensi della Relazione Previsionale e Programmatica, la Camera di Commercio potrà emanare in corso di esercizio. Funzionamento interno La voce di dettaglio è finalizzata a stimare i costi relativi al puro mantenimento in efficienza ed esercizio della struttura di Arezzo Sviluppo. Nella costruzione del preventivo economico si è tenuto infatti conto delle indicazioni contenute nella circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n.3612 del 26/7/2007. In particolare, sono state fornite alcune precisazioni sul dettato dell’articolo 65 comma 2 del D.P.R. 254/05 secondo il quale le Aziende speciali perseguono l’obiettivo di assicurare la copertura dei costi strutturali con acquisizione di risorse proprie. La circolare citata chiarisce che i costi di struttura, da pareggiare con le risorse ottenute dall’esterno, non coincidono tout-court con gli oneri relativi al personale, al funzionamento, agli ammortamenti. Parte non indifferente di tali spese può infatti essere impiegata nella realizzazione di progetti ed iniziative e come tale rientrare nei costi di tipo istituzionale. E’ stata pertanto operata una stima che ha isolato i costi relativi al mero funzionamento interno di Arezzo Sviluppo, in modo da evidenziarli accanto alle altre aree di attività nel quadro di destinazione programmatica delle risorse. Diventa così agevole riscontrare il requisito della copertura degli effettivi costi di struttura con le risorse raccolte dall’esterno. Nel caso specifico i costi di funzionamento interno ammontano ad € 39.035,22 a fronte di risorse proprie pari ad € 296.103,00. Passando ad un’analisi delle voci di bilancio del preventivo economico si rileva che i ricavi previsti ammontano ad € 714.714,02. In dettaglio risultano così costituiti: 1. i proventi dagli utilizzatori dei corsi gestiti direttamente, dalle prestazioni di laboratorio, e dalla gestione delle aule didattiche sono previsti in € 87.783,00 classificati come “Proventi da servizi”; 2. gli “altri proventi e rimborsi” ammontano ad € 208.320,00 e risultano così articolati:
- proventi derivanti dal progetto “@apprendo: Percorsi per apprendisti 3.0” promosso dalla Regione Toscana nella misura di € 204.970,00; - quote associative laboratorio, rimborsi oneri bancari per € 2.850,00; - interessi attivi su depositi bancari e rimborsi diversi per € 500,00; 3. il contributo della Camera di Commercio in conto esercizio è previsto in € 418.611,02. Di seguito grafico relativo alla ripartizione del contributo in conto esercizio per programmi di intervento. Gli oneri altresì previsti dal preventivo economico ammontano ad € 714.714,02 e in dettaglio risultano così costituiti: 1 i costi per gli Organi istituzionali sono previsti in € 12.500,00; 2 i costi relativi al personale in servizio sono stati previsti in € 374.817,37; 3. i costi di funzionamento sono stati previsti in €118.115,18; 4. gli ammortamenti e accantonamenti sono stati previsti in € 10.281,47; 5. i costi per iniziative istituzionali sono previsti in € 199.000,00 e sono classificati come “Spese per progetti e iniziative”.
Relativamente al piano degli investimenti è stata preventivata una somma di € 25.000,00 da destinare alle manutenzioni che saranno necessarie al ripristino della torre di abbattimento, nonché altre eventuali spese di manutenzione della strumentazione in uso. A tali oneri si farà fronte attraverso i flussi di cassa generati dall’esercizio. Il Preventivo Economico, relativo all’esercizio 2022 dell’Azienda speciale Arezzo Sviluppo, chiude in pareggio nell’importo previsto di € 714.714,02. I valori complessivi risultano in linea con quelli del pre-consuntivo 2021. Riveste un peso notevole il progetto apprendistato, i cui proventi ammontano ad € 199.000,00. In tale attività l’Azienda svolge compiti di impulso, coordinamento e controllo ma intercettando la totalità dei flussi finanziari provenienti dalla Regione Toscana, riversando poi la massima parte alle Agenzie Formative che collaborano alla la gestione dei corsi rivolti agli apprendisti. Il contributo in conto esercizio dalla Camera di Commercio previsto per il 2022 risulta leggermente superiore a quello del 2021. Questo soprattutto a causa della difficoltà di imputazione dei ricavi del laboratorio di analisi, valutati in maniera prudenziale, stante la lenta ripresa del comparto orafo-argentiero di cui si è fatto cenno. Al riguardo, maggiori speranze sono poste nelle opportunità commerciali fornite alle imprese orafe italiane con la definitiva approvazione delle norme derivanti dalla Convenzione di Vienna che dovrebbe produrre vantaggi per tutto il sistema in quanto verrebbero effettuate sul territorio nazionale tutti quei controlli e marcature effettuati nei paesi di destinazione dove è applicata la Convenzione di Vienna: in tal caso le risorse impiegate per l’effettuazione delle attività previste resterebbero appannaggio dei laboratori italiani. Le imprese interessate, trattandosi di un'opzione volontaria e non obbligatoria, avranno un servizio a “km 0” che verrà svolto dai laboratori accreditati presso le Camere di commercio. Arezzo, 2 dicembre 2021 L’AMMINISTRATORE UNICO Ferrer Vannetti
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