RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L'ANNO 2022 - Camera ...

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RELAZIONE PROGRAMMATICA PER L’ANNO 2022

SCENARI E CONTESTO DI RIFERIMENTO

La riforma del sistema camerale

Le Aziende Speciali delle Camere di Commercio sono pienamente inserite nel processo di
revisione del sistema camerale disegnato dal D.lgs 219/2016 e precisato negli aspetti di
razionalizzazione dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico in data 16/2/2018. Le
Camere di Commercio sono infatti passate da 105 a 60 ed è stata costituita la Camera di
Commercio unificata di Arezzo e Siena con sede legale ad Arezzo. Il piano di riassetto del
sistema camerale investe con forza anche le aziende speciali che vengono ridotte da 96 a 58 a
livello nazionale e da 6 a 4 in Toscana. L'efficacia di Arezzo Sviluppo, misurata in base alla
quantità di risorse economiche gestite, ha fatto sì che l'Azienda figurasse tra quelle rimaste
attive. L'art. 6 del D.M. citato prevede poi che i primi consigli camerali istituiti ai sensi del D.lgs
219/2016 procedano ad un'ulteriore riduzione del numero delle Aziende tenendo conto della
necessità di accorpare strutture che svolgono compiti simili e di pervenire alla costituzione di
una unica Azienda Speciale regionale. Devono inoltre essere ricercate collaborazioni ed
integrazioni con analoghe strutture su scala territoriale. Arezzo Sviluppo si è presentata
preparata all’appuntamento della riforma delle Camere di Commercio avendo portato a regime
il proprio iter di fusione che ha determinato significativi risparmi sulle spese di struttura. Nel
corso del 2019 è stato delineato il progetto di integrazione dei laboratori camerali operanti nel
settore dei metalli preziosi coordinato da Unioncamere, con l’obiettivo di giungere alla
costituzione di un unico soggetto nazionale al cui interno verrebbe assorbito il laboratorio
dell'Azienda. Si è anche confermato l'inserimento di Arezzo Sviluppo tra i soggetti deputati a
svolgere attività formativa all'interno delle azioni finanziate dal Fondo Perequativo e più in
generale dal sistema camerale.
L’aspetto istituzionale rileva altresì per la definizione dell’ambito delle competenze camerali,
che viene circoscritto dalla riforma, come precisato dal D.M. del 07/03/2019 che ha individuato
i servizi che il sistema camerale è tenuto a fornire su tutto il territorio nazionale. L’attività di
Arezzo Sviluppo si è pertanto integrata nei filoni principali delle funzioni camerali più attinenti
al proprio know-how: conformità dei prodotti, supporto alla creazione di impresa, preparazione
ai mercati internazionali, formazione obbligatoria e professionalizzante, orientamento al lavoro
ed alle professioni. Ci sono poi le attività oggetto di convenzione con soggetti pubblici e privati
in materia di qualificazione dei prodotti e di risoluzione alternativa delle controversie. Infine
può essere offerta assistenza alle imprese in regime di libero mercato.
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D’altro canto, la Camera di Commercio necessita di maggiore supporto alle proprie attività, al
fine di sopperire al sottodimensionamento del proprio organico e utilizzare le esperienze
maturate dal personale dell’Azienda nel settore amministrativo e promozionale.

Destinazione programmatica delle risorse

La presente relazione si conforma alle linee di indirizzo fissate per l’Azienda speciale Arezzo
Sviluppo dalla relazione previsionale e programmatica per il 2022 recentemente approvata dal
Consiglio Camerale. Gli obiettivi assegnati fanno riferimento alle seguenti direttrici di
intervento:

   1. Formazione imprenditoriale e professionale
   2. Formazione in convenzione ed a libero mercato
   3. Servizi per le filiere distrettuali.
   4. Servizi per la Camera di Commercio ai sensi dell’articolo 2, comma 5,
        L.580/93.

   1.   Formazione      imprenditoriale     e   professionale      compresa      nelle   Aree    di
        competenza primaria della CCIAA.
        L’Azienda, in quanto agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana, erogherà la
        formazione prevista per i soggetti da abilitare all’attività di agenti e rappresentanti ed
        agenti di affari in mediazione ramo beni immobili.
        L’Azienda è capofila del progetto “@pprendo: percorsi per apprendisti 3.0” in materia di
        apprendistato professionalizzante, in partnership con le agenzie formative delle
        principali organizzazioni di categoria e sindacali della provincia di Arezzo. E’ previsto il
        coinvolgimento di circa 240 soggetti da orientare e formare con n. 12 corsi. Nel 2022 le
        attività formative vedranno il termine del progetto iniziato nel 2018, anche in
        modalità FAD sincrona oltre alla classica formazione in aula. I compiti
        dell’Azienda si riferiscono al coordinamento, ad alcune attività di orientamento e alla
        rendicontazione.

   2.   Formazione in convenzione ed a libero mercato.
        Proseguirà l’attività in collaborazione con l’ordine dei giornalisti per l’organizzazione di
        seminari di aggiornamento in favore degli iscritti. Verranno proposti e organizzati
        almeno tre eventi formativi e un seminario deontologico.
        Continuerà, la formazione in collaborazione con gli Ordini Professionali e l'Università di
        Siena con la realizzazione di un corso di formazione per Esperti di composizione
        negoziata della crisi d’impresa rivolto ai professionisti da organizzare a seguito
        dell’emanazione del    Decreto Legge 118/2021 convertito in Legge n. 147                del
        21/10/2021.
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Sono inoltre previsti corsi di aggiornamento rivolti ai soggetti abilitati alla mediazione
       per la conciliazione civile e commerciale ed un corso per giudice arbitro.
       Sono infine previste iniziative formative nel campo della creazione di impresa,
       dell’orientamento al lavoro e della preparazione all’internazionalizzazione delle PMI, in
       attuazione di programmi finanziati nell'ambito del sistema camerale.
       Infine, proseguirà l'impegno per la programmazione di corsi di aggiornamento e
       specializzazione rivolti ai professionisti anche per l’area senese, come già sperimentato
       con successo nei primi mesi del 2020.

3) Servizi per le filiere distrettuali

Nell’anno 2020, gravemente condizionato dalla pandemia Covid-19, l’industria orafa-
argentiera-gioielliera (di seguito O-A-G) accusa il contraccolpo e, similmente agli altri comparti
del “Tessile, Moda e Accessorio”, archivia un bilancio con perdite di rilievo con riferimento a
tutte le principali variabili settoriali monitorate. I motivi principali sono: l’incremento registrato
dalle quotazioni dei metalli preziosi, il calo della domanda mondiale, le misure di contenimento
adottate (chiusura delle aziende durante il primo lockdown, chiusura del canale retail fisico in
tutti i vari lockdown non solo in Italia ma anche in molti tradizionali mercati di sbocco), lo stop
forzato dei viaggi sia per turismo sia d’affari, i quali hanno portato ad una riduzione del giro
d’affari, che, sulla base delle stime elaborate dal Centro Studi di Confindustria Moda, si
traduce in un decremento del 27,6% su base annua. Nel 2020, dunque, il turnover settoriale,
da ricondurre nello specifico alle aziende più strettamente manifatturiere/trasformatrici, cala
sui 5,7 miliardi, ovvero 2,2 miliardi in meno rispetto ai livelli del 2019. La produzione fisica,
come certifica l’indice ISTAT corretto per gli effetti di calendario, archivia una contrazione pari
al -28,1%. La domanda nazionale di oro destinata all’oreficeria-gioielleria arretra del 24,6%
(dati World Gold Council), nel caso dell’argento la domanda italiana destinata alla gioielleria e
quella destinata all’argenteria cedono rispettivamente il -18,6% e il -35% (The Silver
Institute).
Visto lo scenario prima ricordato, nel 2020 anche il commercio con l'estero, come più
ampiamente dettagliato nel proseguo dell'analisi, registra decrementi significativi rispetto
all’anno precedente. L’export arretra del 27,8% su base annua, scendendo a poco più di 5
miliardi dagli oltre 6,9 raggiunti nel 2019. La propensione all’export del settore si mantiene
elevata e si porta all’88,2%. Nel corso del 2020 le aziende attive sono complessivamente
calate di circa 170 unità (-2,3%). In tema “lavoro”, per tutto il 2020, inoltre, le aziende hanno
fatto ampio ricorso agli ammortizzatori sociali.
L’analisi dei partner commerciali evidenzia che la Svizzera cede il primo posto agli Stati
Uniti; mentre la Svizzera accusa infatti una flessione di particolare intensità, pari al -41,1%,
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l’export verso gli USA vede un contenimento della flessione al -2,3%; gli Stati Uniti
superano, quindi, ampiamente la Svizzera, nonché Francia ed Emirati Arabi.
La prima provincia per valore di export di settore è risultata Arezzo, che già nel 2019
aveva superato Alessandria; la provincia toscana registra tuttavia un decremento del 29,1%
su base annua, passando a un totale di 1,5 miliardi di euro. Alessandria presenta la flessione di
maggior gravità, archiviando il 2020 in calo del 44,0% e scendendo così al di sotto di 1,2
miliardi di euro. Nonostante ciò, Arezzo copre il 28,3% dell’export italiano di O-A-G, mentre
Alessandria il 21,8%; Arezzo assiste, quindi, ad una sostanziale stabilità dell’incidenza segnata
nel 2019 (28,5%), Alessandria perde, invece, 6 punti quota (era a 27,8% nel 2019). In terza
posizione si conferma sempre Vicenza, il cui export, in arretramento del 21,4%, sfiora 1.090
milioni di euro, incidendo così per il 20,4% delle complessive esportazioni nazionali (con un
guadagno di 1,9 punti quota rispetto all’anno precedente).
Il trend di fine 2020, positivo su alcuni mercati, è continuato nei primi mesi 2021 atteso il fatto
che le esportazioni nei primi due mesi del corrente anno si sono quasi allineate a quelle del
2020.
Nel gennaio-marzo 2021 il 24% del panel presenta un fatturato in crescita rispetto ai livelli del
primo trimestre del 2020. Tra queste, un 10% cresce oltre il 20%; un 5% sperimenta un
aumento tra il «+10% e il +20%» e ancora un 5% «tra il +5% e il +10%». Infine, il 4%
registra una variazione positiva compresa «tra il +1% e il +5%». Il 22% del campione, invece,
mostra vendite invariate rispetto ai primi tre mesi del 2020. Resta, tuttavia, prevalente la
quota del campione ancora interessata da contrazioni del fatturato, ma nella misura del
54%(quota, quindi, ben più contenuta rispetto all’incidenza registrata nelle rilevazioni
precedenti, 89% nell’anno 2020). La flessione del fatturato trimestrale dell’OAG risulta,
pertanto, pari al -211,6%. La dinamica registrata «a consuntivo» è meno intensa rispetto alla
previsione del -16,0%, che le aziende avevano formulato ad inizio periodo (ovvero in occasione
della rilevazione di gennaio). Nel primo trimestre 2021 la quota di aziende a campione che ha
fatto ricorso agli ammortizzatori sociali passa al 51%, in lieve calo, dunque, rispetto a quanto
emerso nella rilevazione precedente (56% nel quarto trimestre 2020). Con riferimento alle
imprese che ne hanno fruito, nel 42%dei casi gli addetti coinvolti dalla CIG non superano il
20% del totale, segnando un vero e proprio balzo rispetto al 9% rilevato nel 4° trimestre
2020; all’opposto, il 16%ha usufruito degli ammortizzatori sociali per «oltre l’80%» dei
dipendenti totali dell’azienda, in calo di 10 punti percentuali rispetto al 26% rilevato nel
trimestre ottobre-dicembre. Guardando al secondo trimestre, il 49% delle aziende in esame
prevede di far ricorso ancora alla CIG, percentuale in debole contrazione, dunque, rispetto a
quanto registrato nel gennaio-marzo 2021. Alla data della rilevazione, la metà circa del
campione (48%) segnala un certo «risveglio» del mercato estero con riferimento ad alcuni
Paesi-partner strategici, che si stanno dimostrando più dinamici in questo periodo. Tra questi,
si collocano ai primi posti (per il maggior numero di segnalazioni da parte delle aziende) Stati
Uniti, Francia, Emirati Arabi/Qatar.
Nel primo semestre 2021 il valore delle vendite in USA di oreficeria, argenteria e gioielleria
made in Italy è aumentato del 118,9% rispetto al primo semestre 2020, superando i 500
milioni di euro e raggiungendo così un’incidenza del 15,7% sul totale. I dati Istat sul primo
semestre 2021 elaborati dal Centro Studi di Confindustria Moda per Federorafi ne confermano i
presupposti: gli Stati Uniti guidano la ripresa delle esportazioni, confermandosi primo mercato
di destinazione a livello nazionale.
È comunque tutto l’export italiano di settore ad essere in ripresa, soprattutto in termini di
valore (+84% sul primo semestre 2020 e +4,9% sul 2019). Mentre le quantità, seppure in
crescita rispetto al terribile 2020, sono ancora al di sotto di quelle pre-pandemia (-10% sul
2019).
L’aumento del valore delle vendite è influenzato non solo dall’impatto sul prezzo finale
dell’aumento dei costi delle materie prime come i metalli preziosi, ma anche dal fatto che il
Made in Italy si concentra sull’offerta a maggior valore aggiunto: oreficeria e argenteria di
fascia medio-alta e alta gioielleria. Quindi, in sostanza, meno pezzi ma più valore del venduto.
Il trend generale è positivo ma i dati sui volumi suggeriscono ancora cautela.
Rilevante crescita tendenziale del valore dell’export del primo semestre 2021 per il distretto di
Arezzo: +110,9% a 1,2 miliardi di euro.
L’attività di analisi dei metalli preziosi del Laboratorio S.A.G.OR. ha subito una battuta
d’arresto, inizialmente determinata dal fermo di produzione subito dalle aziende del comparto,
e, in seguito, nel corso del 2021, dalla necessità di rinnovare completamente i locali e le
apparecchiature. A tal riguardo si ricorda l’impegno economico dell’Ente, proprietario
dell’immobile sede del laboratorio SAGOR, che, in tal modo, ha salvaguardato un’attività posta
al servizio delle imprese del comparto orafo-argentiero dell’area vasta di Arezzo-Siena, estesa
anche a tutto il territorio nazionale. Inoltre, in tale investimento è ricompreso l’ottenimento
dell’importante Certificazione di Qualità ACCREDIA UNI EN ISO/IEC 17025:2018, che
caratterizza il Laboratorio SAGOR dell’Azienda Speciale Arezzo Sviluppo, come unica struttura
pubblica sul territorio nazionale, a poter offrire una certificazione della qualità dei prodotti in
metallo   prezioso   che   permetta    alle   aziende   di   muoversi   agevolmente   nel   mercato
internazionale. A tale scopo l’Azienda ha anche sostenuto il costo per l’acquisto di nuove
attrezzature e per l’adeguamento agli standard di qualità di tutta la strumentazione.
Nonostante la produzione orafa destinata all’export sia in costante ripresa, l’attività del
laboratorio non è ancora ritornata ai medesimi numeri precedenti al periodo di chiusura.
Inoltre, rimangono deboli nel territorio le dinamiche inerenti il marchio dell’Italia Turrita, la cui
attività è stata svolta avvalendosi di un laboratorio esterno accreditato alla norma UNI EN ISO
17025.
L'attività sopra descritta, a seguito dell'accreditamento del Laboratorio SAGOR alla norma UNI
EN ISO 17025 avvenuto in data 28/10/2020, nel 2022 potrà essere svolta interamente
dall’Ente camerale avvalendosi del proprio laboratorio aziendale.
L’allocazione delle risorse viene subordinata al perseguimento degli obiettivi che la Camera di
Commercio di Arezzo-Siena ha assegnato all’Azienda, seguendo un indirizzo che si è definito e
rafforzato negli ultimi anni.
Tali indicazioni possono riassumersi nella valorizzazione della qualità della produzione orafa
locale e nel deciso inserimento nel filone dello sviluppo di certificazione di prodotto e della
tracciabilità.
Nel frattempo sono stati completamente risolti gli ostacoli (il veto) che si erano frapposti
all’ingresso dell’Italia all’interno della Convenzione di Vienna per il Marchio Comune di Controllo
e siamo in attesa della legge di ratifica, che dovrebbe intervenire a breve.
Tale adesione permetterà la libera circolazione dei prodotti certificati dai laboratori accreditati
all’interno dei mercati firmatari dell’accordo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha designato i laboratori che saranno operanti, sia ai fini
dell'applicazione del marchio “Italia Turrita” che per l'applicazione del marchio Comune di
Controllo della Convenzione di Vienna, incaricando, per tali attività, i Laboratori
appartenenti alle Camere di Commercio di Vicenza, Arezzo-Siena e Alessandria.
Inoltre, il processo di integrazione dei Laboratori di analisi citati e la costituzione di
una struttura unitaria comune al sistema camerale, sotto la cabina di regia di
Unioncamere Nazionale, consentirà di offrire alle imprese orafe specifici servizi di analisi in
grado di favorire una più facile commercializzazione internazionale dei prodotti in metallo
prezioso.
Tra l’Unioncamere e il MISE è allo studio una collaborazione istituzionale diretta a sviluppare
azioni di promozione e di diffusione del marchio Italia Turrita, costituito dall'immagine di profilo
della testa dell’“Italia Turrita”, come simbolo di italianità da apporre come saggio facoltativo e
distintivo richiesto dalle imprese del settore orafo.
L’ adesione dell’Italia alla Convenzione di Vienna andrà ad affiancare quanto stabilito dal
“principio di equivalenza” sancito per il Marchio “Italia Turrita” (DPR n°168 del 4 agosto 2015),
e consentirà di rafforzare in modo significativo la competitività delle imprese del settore orafo
italiano, la sicurezza dei controlli effettuati e il loro ingresso nei mercati dei paesi aderenti alla
Convenzione e degli altri Paesi europei non aderenti alla Convenzione di Vienna.
L'Ente Camerale, per il tramite dell'Azienda Speciale, intende raggiungere, da una parte, le
imprese del settore che già esportano, sulle quali saranno concentrate azioni di informazione e
promozione dei vantaggi dell’apposizione del Marchio IT e dell’utilizzo della Convenzione di
Vienna e dall’altra, promuovere percorsi di assistenza personalizzata per quelle imprese
considerate come potenziali esportatrici.
Questo progetto rappresenta un passo avanti nella tutela della qualità dei prodotto orafo–
argentiero e una spinta alla crescita e al consolidamento del settore.
In via prudenziale, il preventivo 2022, causa il perdurare dell’emergenza sanitaria, è ad oggi
valutabile in circa 3.000 analisi.
L’insieme dei servizi effettuati in favore dei produttori del settore orafo-argentiero che si sono
avvalsi di Certificati di analisi sui metalli preziosi, Certificazione di lotto, Certificazione
mediante Saggio Facoltativo (art 13 D.lgs 251/99) e Certificazione Aggiuntiva (art.19 D.lgs
251/99) garantirebbe, in linea di principio, notevoli opportunità.
Questo tipo di attività è infatti prevista per legge ed è assolutamente peculiare del Laboratorio
S.A.G.OR., ma non risulta comunque immune alla crisi del settore.
Una prudente stima previsionale consente di ipotizzare una riduzione del 50% delle analisi
richieste dalle aziende attualmente aderenti ai sistemi di certificazione sopra descritti.
Ulteriore filone dell’attività principale è riconducibile all’insieme dei servizi analitici e certificativi
a supporto degli Uffici Metrici previsti nell'ambito di apposite convenzioni stipulate con le
Camere di Commercio della Toscana, Umbria, Liguria, Emilia Romagna, Valle d’Aosta nonché
della CCIAA di Alessandria. Da queste Camere di Commercio vengono inviati al laboratorio
S.A.G.OR. i campioni da sottoporre ad analisi sui quali determinare il titolo rilasciando i
conseguenti Rapporti di Prova. Nel 2021 non si sono riscontrati sviluppi significativi: le
dimensioni dell’attività rimangono, pertanto, al di sotto delle potenzialità e si evidenzia la
necessità di progetti più ambiziosi e diffusi sulla materia. Nel 2021 non è stato rilevato un
incremento del suddetto numero di servizi, a causa del fermo causa pandemia, e pertanto si
evidenzia la necessità di individuare ulteriori progetti utili a incrementare l’attività del
laboratorio attualmente sottoutilizzato.
Dopo la sistemazione e l’inaugurazione dei nuovi locali del laboratorio S.A.G.OR., avvenuta nel
mese di settembre 2021, a cui hanno partecipato le principali autorità istituzionali, la ripresa
attività di analisi di metalli preziosi ha determinato anche una riorganizzazione dei profili
interni, con la ridistribuzione delle competenze al personale sia tecnico che amministrativo.
Nel 2022 si perseguiranno i seguenti obiettivi:
      Rinnovo della Certificazione di Qualità ACCREDIA UNI EN ISO/IEC 17025:2018.
      Sviluppo dell’offerta di certificazione dei prodotti di oreficeria, anche attraverso
       l’adeguamento delle procedure interne alla normativa della qualità.
      Realizzazione analisi ed attività certificativa per conto dello Stato, di altri Enti pubblici e
       privati.
      Sviluppo di progetti all’interno della normativa che regola il settore dei metalli preziosi e
       degli accordi internazionali, tra cui la Convenzione di Vienna.
      Sviluppo di progetti a livello nazionale in collaborazione con i centri operativi di Vicenza
       e di Alessandria.

4 Servizi per la Camera di Commercio ai sensi dell’articolo 2, comma 5, L.580/93.

Sulla scorta di quanto indicato nella relazione previsionale e programmatica per il 2022
approvata dal Consiglio Camerale, la CCIAA di Arezzo-Siena intende attribuire all’Azienda
Speciale la realizzazione di iniziative funzionali al perseguimento delle proprie finalità
istituzionali ai sensi dell'art. 2 della L. 580/93 e s.m.i. e del proprio programma di attività,
assegnando alla stessa le risorse finanziarie e strumentali necessarie.
A tale proposito è previsto il coinvolgimento del personale aziendale nella realizzazione dei
progetti inerenti l’internazionalizzazione delle PMI, l’Alternanza Scuola-Lavoro e l’orientamento,
la digitalizzazione delle PMI, lo start-up di impresa, curando in particolare gli aspetti inerenti la
formazione.
Inoltre sono programmate attività di supporto da parte dell'Azienda Speciale che riguardano
procedimenti operativi standardizzati, svolti anche con l'utilizzo di applicativi informatici per
l'inserimento di dati già predisposti ed il supporto ad attività operative non strategiche di
natura amministrativa.
Restano, comunque, in capo alla Camera di Commercio le direttive in ordine all'organizzazione
delle attività svolte, l'individuazione e definizione di modifiche ed innovazioni procedurali,
l'esercizio della discrezionalità amministrativa e tecnica nell'ambito dei procedimenti, l'esame,
elaborazione,   valutazione,   verifica,   riscontro   e   monitoraggio     di   dati   e   procedimenti,
l'organizzazione e coordinamento delle attività di supporto.
Gli ambiti di intervento principali vengono individuati come segue.

Attività Promozionale
Collaborazione ai progetti approvati all'interno degli ambiti prioritari del sistema camerale ed a
quelli finanziati dal fondo nazionale di perequazione.
Azioni per la realizzazione di iniziative a sostegno formativo ed informativo alle imprese in
preparazione all'internazionalizzazione delle aziende del territorio, anche tramite la diffusione
delle iniziative dell'ICE, della Regione Toscana e del sistema camerale in collaborazione con
PromoSienArezzo.
Supporto alle iniziative di sostegno alla creazione di impresa, ai progetti territoriali di
orientamento e placement e ad eventuali progetti speciali.

Servizio Metrico
Il personale dell’Azienda Speciale collabora stabilmente con il Servizio Metrico per attività di
supporto   inerenti   procedimenti    amministrativi       quali:   allestimenti/restituzione   punzoni,
assegnazione marchi, comunicazioni messa in servizio/fine utilizzo strumenti metrici, nonché
collabora all'inserimento di dati, già elaborati, nell'applicativo informatico Eureka.

Commercio estero
Il personale dell’Azienda Speciale collabora stabilmente con il Servizio Commercio Estero per la
produzione di certificati di origine, indispensabili per esportare in alcuni paesi. Tale attività
fornisce un supporto efficace agli uffici camerali, che riescono così ad evadere nei tempi
previsti dal sistema di qualità tutte le richieste delle imprese, malgrado agli ostacoli generati
dalla pandemia in atto.

Digitalizzazione e Servizi alle imprese
Verifiche di back office su deposito dei bilanci e altre pratiche telematiche di deposito ed
iscrizione al Registro Imprese.
Rilascio di prodotti e servizi al pubblico quali, ad esempio, Smart Card, CNS, Spid.
Collaborazione al progetto di E-Governement.
Collaborazione per attività istruttorie quali, ad esempio, commercio estero, procedure d'ufficio,
sanzioni, vidimazioni.

L’Azienda si impegna anche, con ragionevole flessibilità, a recepire eventuali indicazioni di
dettaglio e parziali integrazioni che, ai sensi della Relazione Previsionale e Programmatica, la
Camera di Commercio potrà emanare in corso di esercizio.

Funzionamento interno
La voce di dettaglio è finalizzata a stimare i costi relativi al puro mantenimento in efficienza ed
esercizio della struttura di Arezzo Sviluppo.
Nella costruzione del preventivo economico si è tenuto infatti conto delle indicazioni contenute
nella circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n.3612 del 26/7/2007. In particolare,
sono state fornite alcune precisazioni sul dettato dell’articolo 65 comma 2 del D.P.R. 254/05
secondo il quale le Aziende speciali perseguono l’obiettivo di assicurare la copertura dei costi
strutturali con acquisizione di risorse proprie. La circolare citata chiarisce che i costi di
struttura, da pareggiare con le risorse ottenute dall’esterno, non coincidono tout-court con gli
oneri relativi al personale, al funzionamento, agli ammortamenti. Parte non indifferente di tali
spese può infatti essere impiegata nella realizzazione di progetti ed iniziative e come tale
rientrare nei costi di tipo istituzionale. E’ stata pertanto operata una stima che ha isolato i costi
relativi al mero funzionamento interno di Arezzo Sviluppo, in modo da evidenziarli accanto alle
altre aree di attività nel quadro di destinazione programmatica delle risorse.
Diventa così agevole riscontrare il requisito della copertura degli effettivi costi di struttura con
le risorse raccolte dall’esterno. Nel caso specifico i costi di funzionamento interno ammontano
ad € 39.035,22 a fronte di risorse proprie pari ad € 296.103,00.
Passando ad un’analisi delle voci di bilancio del preventivo economico si rileva che i ricavi
previsti ammontano ad € 714.714,02.
In dettaglio risultano così costituiti:
   1.   i proventi dagli utilizzatori dei corsi gestiti direttamente, dalle prestazioni di laboratorio,
   e dalla gestione delle aule didattiche sono previsti in € 87.783,00 classificati come “Proventi
   da servizi”;
   2.   gli “altri proventi e rimborsi” ammontano ad € 208.320,00 e risultano così articolati:
- proventi derivanti dal progetto “@apprendo: Percorsi per apprendisti 3.0” promosso dalla
   Regione Toscana nella misura di € 204.970,00;
   - quote associative laboratorio, rimborsi oneri bancari per € 2.850,00;
   - interessi attivi su depositi bancari e rimborsi diversi per € 500,00;
   3. il contributo della Camera di Commercio in conto esercizio è previsto in € 418.611,02.
Di seguito grafico relativo alla ripartizione del contributo in conto esercizio per programmi di
intervento.

Gli oneri altresì previsti dal preventivo economico ammontano ad € 714.714,02 e in dettaglio
risultano così costituiti:
   1    i costi per gli Organi istituzionali sono previsti in € 12.500,00;
   2    i costi relativi al personale in servizio sono stati previsti in € 374.817,37;
   3.   i costi di funzionamento sono stati previsti in €118.115,18;
   4.   gli ammortamenti e accantonamenti sono stati previsti in € 10.281,47;
   5.    i costi per iniziative istituzionali sono previsti in € 199.000,00 e sono classificati come
   “Spese per progetti e iniziative”.
Relativamente al piano degli investimenti è stata preventivata una somma di € 25.000,00 da
destinare alle manutenzioni che saranno necessarie al ripristino della torre di abbattimento,
nonché altre eventuali spese di manutenzione della strumentazione in uso. A tali oneri si farà
fronte attraverso i flussi di cassa generati dall’esercizio.
Il Preventivo Economico, relativo all’esercizio 2022 dell’Azienda speciale Arezzo Sviluppo,
chiude in pareggio nell’importo previsto di € 714.714,02.
I valori complessivi risultano in linea con quelli del pre-consuntivo 2021. Riveste un peso
notevole il progetto apprendistato, i cui proventi ammontano ad € 199.000,00. In tale attività
l’Azienda svolge compiti di impulso, coordinamento e controllo ma intercettando la totalità dei
flussi finanziari provenienti dalla Regione Toscana, riversando poi la massima parte alle
Agenzie Formative che collaborano alla la gestione dei corsi rivolti agli apprendisti. Il contributo
in conto esercizio dalla Camera di Commercio previsto per il 2022 risulta leggermente
superiore a quello del 2021. Questo soprattutto a causa della difficoltà di imputazione dei ricavi
del laboratorio di analisi, valutati in maniera prudenziale, stante la lenta ripresa del comparto
orafo-argentiero di cui si è fatto cenno. Al riguardo, maggiori speranze sono poste nelle
opportunità commerciali fornite alle imprese orafe italiane con la definitiva approvazione delle
norme derivanti dalla Convenzione di Vienna che dovrebbe produrre vantaggi per tutto il
sistema in quanto verrebbero effettuate sul territorio nazionale tutti quei controlli e marcature
effettuati nei paesi di destinazione dove è applicata la Convenzione di Vienna: in tal caso le
risorse impiegate per l’effettuazione delle attività previste resterebbero appannaggio dei
laboratori italiani.
Le imprese interessate, trattandosi di un'opzione volontaria e non obbligatoria, avranno un
servizio a “km 0” che verrà svolto dai laboratori accreditati presso le Camere di commercio.

Arezzo, 2 dicembre 2021                                        L’AMMINISTRATORE UNICO
                                                                    Ferrer Vannetti
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