Persone abbandonate a casa - New Media Press
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Codacons su emergenza Covid-19: centinaia di persone abbandonate a casa Cronaca Milano e Lombardia: Sono dati scioccanti quelli apparsi sul Fatto Quotidiano di venerdì scorso: 9 persone su 10 muoiono per Coronavirus, direttamente ed indirettamente, fuori dalle terapie intensive (a casa, in posti di fortuna, negli ospedali). L’87% del totale dei decessi. Centinaia di persone sono completamente abbandonate a loro stesse, con sintomi anche gravi (febbre alta, problemi respiratori ecc.) nelle loro case, senza possibilità di fare tamponi e senza alcuna assistenza medica, nella speranza che i loro sintomi non si aggravino tanto da dover essere ricoverati nelle terapie intensive. Così facendo al momento del ricovero il paziente presenta un quadro clinico fortemente compromesso, che diminuisce la possibilità di salvarsi, e occupa un prezioso posto in terapia intensiva per parecchi giorni e settimane. “E’ il momento delle decisioni estreme. Stiamo abbandonando persone al loro destino. Lanciamo il nostro appello al Comune di Milano, alla Regione Lombardia ed al Governo, requisiamo gli alberghi, le strutture turistiche e le strutture private,
ricoveriamo tutti i sintomatici che necessitano assistenza e cure mediche, forniamogli aiuti, è un circolo vizioso. Se lasciamo aggravare i malati nelle loro abitazioni il ricovero avverrà sempre troppo tardi, occupando posti nelle terapie intensive, già prossime al collasso. Ogni giorno di ritardo costa vite umane. Non possiamo abbandonare nessuno.” L’Associazione conclude ringraziando tutti gli operatori sanitari, i medici, gli infermieri, i poliziotti, i cassieri, e tutti coloro che ancora stanno ancora lavorando per tutti noi rischiando la propria salute. Vi siamo vicini. (c.s.) Codacons Coronavirus: come riconoscere le fake news I consigli degli esperti di Eo Ipso, agenzia giornalistica di comunicazione (www.eoipso.it) La paura aiuta a diffondere le fake news. Lo abbiamo visto in questi giorni. Sul Coronavirus ne sono circolate di più
diverse: dallo sconto sui funerali alla pericolosità degli animali domestici, dal passaggio di elicotteri per spruzzare disinfettante alla creazione di medicine e cure già disponibili. Sono girate talmente tante fake news che la Corte dei conti europea (European court of auditors, Eca) ha aperto un’inchiesta sulla resilienza delle misure intraprese dall’Ue con lo “Eu Action plan against disinformation” per arginare la diffusione di fake news che possono causare un grave danno pubblico. Vi ricordiamo che in Italia sono già state arrestate delle persone per “diffusione di notizie false e provocatorie” Che cosa possiamo fare noi per difenderci dalle fake news, dalle notizie false, che trovano terreno facile sui social e nel web? Parlano Marino Pessina e Chiara Porta, Ceo e direttore responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica Eo Ipso (www.eoipso.it) “Le fake news fanno leva sul sensazionalismo, sulla falsa esclusività della notizia veicolata e sono caratterizzate da titoli creati ad arte per invogliare a cliccarci sopra. Come smascherare una fake news? Prima di tutto controllate la fonte. Sembrerà banale, ma non lo è. La notizia arriva da un giornale, da una testata on line, dal blog di un giornalista conosciuto? Possiamo stare tranquilli, perché i giornalisti hanno l’obbligo di controllare la veridicità di quello che pubblicano. Se, invece, chi pubblica non è un organo di informazione, ma un sito generico, meglio proseguire con i controlli. E due sono quelli da fare: o 1) risalire dalla news alla fonte originaria? Facciamo un esempio: se una notizia parla di un’azienda, normalmente quell’informazione è reperibile anche sul sito istituzionale della stessa industria; se parla di un provvedimento istituzionale, certamente deve essere stato pubblicato anche
sul sito dell’ente in questione. Se non si trova la corrispondenza, meglio dubitare. o 2) controllare se la stessa news è data da più fonti attendibili: se una notizia clamorosa è vera, infatti, in poco tempo viene ribattuta da tutte le agenzie di stampa e dai media. Quindi, se il presunto «scoop» si trova solo su un sito generico, meglio dubitare. Cosa fare se vedete una notizia “clamorosa” sui social? Controllate che la persona che l’ha postata sia reale, un trucco può essere controllare da quanto esiste il profilo. Quanti post ha? Se sono molto pochi, tipo due o tre, il rischio che sia un falso esiste. Ci sono almeno tre o quattro immagini della persona di quel profilo? Anche questo è dato indicativo: spesso i fake hanno una foto sola o non ne hanno. E sono pochi i profili reali senza una foto rispetto a quelli che la mettono. Succede spesso anche quando rubano l’identità di una persona. Su Facebook si può vedere se il profilo partecipa a dei gruppi e, anche, se non sono riservati, che amici ha. Sono tutte informazioni che ci aiutano a fare un quadro di chi sta dietro la notizia che ci viene data. Se ci si accorge che la notizia proviene da un fake, meglio segnalarlo, così da aiutare l’intera comunità a non farsi trarre in inganno. Non condividete una notizia se non siete sicuri della sua veridicità. Non mettete reazioni a un post se non siete sicuri della fonte: le fake news spesso si diffondono facendo leva proprio sull’emozione di poter essere tra i primi a condividere con gli amici una notizia estremamente positiva o molto negativa. Cosa fare, infine, se le fake news attaccano la nostra organizzazione o la nostra azienda? In questo caso è determinante agire velocemente, per fare in modo che la diffusione di notizie false su voi e il vostro mondo venga arginata con delle notizie vere.
Ancora prima di fare una denuncia per diffamazione, chiedete che le notizie vengano rimosse, segnalatele sui social come false, e fate fare la stessa segnalazione dai vostri collaboratori. Contemporaneamente, preparate e diffondete il più velocemente possibile un comunicato stampa per denunciare l’attacco, spiegare quale sia realmente la situazione e illustrare le azioni che sono state intraprese, o che si intende mettere in atto, per fermare l’attacco. Così facendo, nel 90% dei casi, la verità soppianta le fake. Se siete sotto attacco serve un monitoraggio costante di ciò che viene pubblicato sui social, sul web e sui media in generale, in modo da poter agire istantaneamente la situazione”. “Mai come in questi tempi il giornalismo rigoroso e imparziale è così importante. Ed è essenziale la cosiddetta “stampa”: dai portali web locali ai grandi giornali – concludono Marino Pessina e Chiara Porta, Ceo e direttore responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica Eo Ipso (www.eoipso.it) -. Con meno della metà dei reporter che avevano una volta, le organizzazioni giornalistiche stanno aiutando le comunità a superare una crisi senza precedenti. E stanno riuscendo a svolgere l’altra funzione chiave della libera stampa in una democrazia: dare conto e commentare le azioni dei politici e dei funzionari pubblici”.
Protezione Civile: al momento 46.638 persone risultano positive al virus Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 46.638 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 59.138 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 17.885 in Lombardia, 6.390 in Emilia-Romagna, 4.644 in Veneto, 4.127 in Piemonte, 2.231 nelle Marche, 2.144 in Toscana, 1.351 in Liguria, 1.272 nel Lazio, 866 in Campania, 738 in Friuli Venezia Giulia, 885 nella Provincia autonoma di Trento, 648 nella Provincia autonoma di Bolzano, 748 in Puglia, 596 in Sicilia, 539 in Abruzzo, 500 in Umbria, 354 in Valle d’Aosta, 327 in Sardegna, 260 in Calabria, 81 in Basilicata e 52 in Molise.
Sono 7.024 le persone guarite. I deceduti sono 5.476, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Aggiornamento delle ore 18.00 “Edèra” il nuovo album de Le Fasi/Video Anticipato dal singolo “Via Roma”, esce in cd ed in digitale, il 20 marzo 2020, il nuovo ed atteso album “Edèra” della band partenopea Le Fasi, produzione artistica Michele Guberti di Massaga Produzioni, distribuito da Alka Record Label. Durante la composizione di “Edèra”, la band ha sperimentato generi e parole nuove, spesso accompagnati da un disagio tipico di chi sta cambiando pelle. Il nome nasce dalla tenacia che, proprio come la pianta rampicante, cresce su muri, rocce, nei boschi senza curarsi di “dove” ma di “come” e soprattutto
restando sempre verde. Tracklist: 01 Camelia, 02 Via Roma, 03 Dint e man, 04 Ibrido, 05 Nient a’ perdere, 06 Solo, 07 Centro commerciale, 08 O stupure du munno, 09 Connola senza mamma. Le Fasi sono un gruppo pop rock formatosi nel giugno 2012 a Napoli. Nella primavera del 2013 pubblicano il singolo d’esordio “Ricordi Di Un’Estate”, che apre le porte del circuito alternativo campano portando alla pubblicazione dell’EP “LE FASI 1.0”. Dal 2013 al 2016 partecipano a numerosi festival nazionali tra cui Meeting del Mare, PummarockFest, vincitori del Festival di Napoli con il brano “O Stupure do Munno” e finalisti all’Hit Week Music Contest. Nell’autunno 2015, grazie alla partecipazione al programma televisivo Amici di Maria De Filippi, conoscono Fabrizio Moro. L’artista permette al gruppo di aprire i suoi concerti. Nel Dicembre 2016 pubblicano l’album “Lucida Follia”, 9 inediti che anticipano 2 tour nazionali e svariati opening act di concerti, tra cui i Rio, Clementino, Foja, Almamegretta ed Arisa (in collaborazione con Radio Marte, presentata dai The Jackal). Il 18 gennaio 2019 esce “Ultima pagina”, bonus track dell’album “Lucida follia” che chiude l’omonimo ciclo per affacciarsi ad una sperimentazione di generi e parole totalmente differente. Le Fasi sono: Genny Arienzo (Voce e piano) Ernesto Borruto (chitarra e cori) Enzo Servo (batteria) Antonello Amoroso (basso). Produzione artistica: Michele Guberti per Massaga Produzioni Registrato e mixato: da Federico Viola e Michele Guberti presso Animal House Studio di Ferrara Distribuzione: Alka Record Label
Promozione/ufficio stampa: Alka Record Label e Rossella Vetrano Edizioni a cura di Materiali Musicali La trasmissione RAI “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio , dedicata all’emergenza Coronavirus Domenica 22 marzo 2020 su Rai2 torna Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio con un’altra puntata di grande servizio pubblico e informativo ampiamente dedicata all’emergenza Coronavirus: diversi contributi e collegamenti sul tema sono previsti sia nell’appuntamento delle ore 21.00 sia in quello precedente delle ore 19.40 con Che Tempo Che Farà. Ospiti della puntata, che vede gli interventi di Luciana Littizzetto, Filippa Lagerbåck, Gigi Marzullo, Mago Forest, Nino Frassica: il sindaco di Milano Giuseppe Sala; il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli; il virologo Roberto Burioni; il sindaco di Bergamo Giorgio Gori; l’economista Carlo Cottarelli; il primario del reparto di Terapia Intensiva cardiovascolare e generale dell’ospedale San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo; il direttore dell’Istituto di
ricerche farmacologiche Mario Negri e primario emerito dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo Giuseppe Remuzzi; il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale civile di Urbino Filippo Mezzolani, il sindaco di Delia Gianfilippo Maria Bancheri, il sindaco di Medicina Matteo Montanari; il CT della Nazionale italiana di calcio Roberto Mancini che con la FIGC ha lanciato sui social network la campagna di comunicazione #leregoledelgioco. Prosegue lo spazio con l’aggiornamento dal mondo, con il direttore di Rai News Antonio Di Bella e i corrispondenti Rai Claudio Pagliara da New York, Iman Sabbah da Parigi, Rino Pellino da Berlino, Marco Varvello da Londra e Giammarco Sicuro da Madrid. E ancora: Andrea Bocelli, che ha appena promosso una raccolta fondi per l’ospedale di Camerino; Fedez, che con la moglie Chiara Ferragni ha lanciato una raccolta fondi per il San Raffaele; Federica Brignone, vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo di sci; Mahmood, che eseguirà una versione speciale dell’ultimo singolo “Rapide” con Dardust al pianoforte; il mattatore Enrico Brignano. Che Tempo Che Fa è realizzato da Rai2 in collaborazione con l’OFFicina e va in onda dagli studi del Centro di Produzione Rai di Milano con la regia di Cristian Biondani. Che Tempo Che Fa è scritto da: Gianluca Brullo, Fabio Fazio, Walter Fontana, Arnaldo Greco, Veronica Oliva e Piero Guerrera, con la consulenza di Stefano Faure, Giacomo Freri, Giacomo Papi e Antonietta Zaccaro. La scenografia è di Marco Calzavara. Produttore esecutivo Rai Luisa Pistacchio, Produttore esecutivo L’OFFicina Max Giammarrusti.
Coronavirus: sono 37.860 i positivi Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 37.860 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 47.021 i casi totali. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 15.420 in Lombardia, 5.089 in Emilia-Romagna, 3.677 in Veneto, 3.244 in Piemonte, 1.844 nelle Marche, 1.713 in Toscana, 1.001 in Liguria, 912 nel Lazio, 702 in Campania, 555 in Friuli Venezia Giulia, 600 nella Provincia autonoma di Trento, 530 nella Provincia autonoma di Bolzano, 551 in Puglia, 379 in Sicilia, 422 in Abruzzo, 384 in Umbria, 257 in Valle d’Aosta, 288 in Sardegna, 201 in Calabria, 39 in Molise e 52 in Basilicata. Sono 5.129 le persone guarite. I deceduti sono 4.032, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Aggiornamento delle ore 18.00
Campania: il Governatore De Luca fa il punto sulla situazione Coronavirus /Video http://www.regione.campania.it/assets/videos/6oiu12ukncz4nzy1. m4v “Mancini Maldestri”, nuovo singolo del cantautore
Daniele Fortunato Dal 20 marzo sarà in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali e nei digital stores “MANCINI MALDESTRI”, nuovo singolo del cantautore DANIELE FORTUNATO. Un valzer folk intimo e carico di vissuto, voce, chitarra acustica e armonica, colorato dalle tinte jazz di Milko Merloni al contrabbasso e Gianluca Nanni alla batteria: “Mancini maldestri” è nata così. Questa canzone narra l’incontro, dopo vent’anni, del primo tormentato amore dell’adolescenza. Due adulti, si ritrovano così ad avere una seconda occasione per scrivere “nello stesso verso” una nuova pagina della propria vita. «“Mancini maldestri” è, prima di tutto, una storia vera divenuta canzone – spiega Daniele Fortunato a proposito del suo nuovo singolo – racconto un profondo legame intriso di poesia, fatica quotidiana e lampi di ricordi. I miei protagonisti si sono amati la prima volta appena affacciati sul mondo, in quella complicata età dell’adolescenza per poi ritrovarsi dopo vent’anni, immersi in responsabilità, cambiamenti significativi e forti consapevolezze». Biografia Daniele Fortunato è un cantautore e maestro elementare: due strade che si intrecciano e si completano. Nasce a Novara e vive a Rimini, città in cui intraprende un’intensa attività live. Ha pubblicato due album: “Ad occhi chiusi” e “Nuvole di cartapesta” prodotti dal musicista Paolo Pizzimenti e distribuiti da Believe Digital. Collabora come compositore per le library Soundiva e Preludio (Disney Channel, Fox, La7). Il suo nuovo singolo, “Mancini maldestri”, sarà in rotazione radiofonica e disponibile in digitale a partire dal prossimo 20 marzo.
Coronavirus/IDO: disagio si amplifica, in aiuto 8 videotutorial al giorno ROMA – Ansia, attacchi di panico, stress, rabbia, frustrazione, paura e bisogno di chiarimenti sul decreto per capire quali sono i limiti imposti dalle restrizioni ad uscire. Ogni giorno sono circa 7.000 le richieste di aiuto e informazione che arrivano dagli adolescenti sul portale Diregiovani.it, dove l’Istituto di Ortofonologia (IdO) ha attivato uno sportello di supporto psicologico on line gestito da un team di 30 psicoterapeuti esperti dedicati esclusivamente ad aiutarli ad affrontare al meglio l’emergenza Coronavirus. Il servizio online si chiama ‘Lontani ma vicini’, ma l’impegno dell’IdO non finisce qui, perché oltre ai giovani ci sono le famiglie con bambini che possono presentare difficoltà più o meno rilevanti. Per loro il Centro di diagnosi e riabilitazione ha attivato sul sito Ortofonologia.it lo sportello clinico ‘IdO con Voi’, a cui risponde un’equipe di medici, pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e psicoterapeuti dell’età evolutiva, logopedisti, psicomotricisti. Entrambi gli sportelli stanno ricevendo un numero straordinario di contatti, e per questo motivo ogni pagina web sarà arricchita con 4 video-tutorial al giorno, relativi ad attività ludico-ricreative e laboratoriali
da proporre in casa e sulle terapie riabilitative suddivise per aree di intervento e fasce d’età. A disposizione delle famiglie anche l’indirizzo email riabilitazioneminori@ortofonologia.it e il numero 3450391519 (solo sms o whatsapp). “I giovani dentro casa risentono la forzata residenzialità- spiega Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell’IdO- una chiusura che alla lunga potrà far aumentare quelle situazioni difficili di cui sono già portatori. Il disagio si è amplificato. A tutto ciò si aggiunge il panico degli adulti, che accresce la paura nei figli. È vero che nessun giovane sia morto di Coronavirus, però non è sufficiente dire questo per fugare dubbi e timori, anche perché tanti nonni nel frattempo se ne sono andati”. La scuola sicuramente è un importante sostegno. “La didattica a distanza ha dato grandi risultati- conferma lo psicoterapeuta- ma non è semplice per gli studenti mantenere l’attenzione senza avere un contatto visivo o fisico diretto con il docente o i compagni di banco”. Nei bambini, invece, “aumentano le crisi di pianto, le alterazioni del ritmo sonno- veglia e i manierismi. I genitori sono sempre più preoccupati- continua lo psicologo- nervosi, litigano con maggiore facilità e questo malumore ricade sui figli. Per non parlare poi della paura se un bambino piccolo manifesta un pochino di febbre- aggiunge Castelbianco- ecco che si risveglia nella madre o nel padre l’incubo del Coronavirus con tutte le sue conseguenze”. A complicare il tutto c’è il lavoro da casa. “Non è così semplice per i genitori lavorare a distanza-rimarca lo psicologo- passare da una convivialità lavorativa a una solitudine totale davanti al Pc e questa frustrazione va compresa e non giudicata. Adesso stanno tutti dentro casa e c’è un confronto che purtroppo sta diventando troppo spesso uno scontro tra i familiari. Sono tutti nervosi, ragazzi e genitori- spiega Castelbianco- perché vivere insieme non è facile, ma questa incapacità è vecchia seppure se ne parli solo ora”. L’Istituto di Ortofonologia affronta quotidianamente le
problematiche connesse al mondo della famiglia, perché sono decine di anni che lavora accanto ai giovani, ai genitori e agli insegnanti , anche per questo per gli adolescenti ha attivato sul portale Diregiovani.it gli sportelli di supporto psicologico online ‘Chiedilo agli esperti’ e ‘Se so è meglio’ (focalizzato sulle problematiche sessuali). Inoltre, l’IdO è presente nelle scuole con sportelli di ascolto gestiti sempre da un team di psicoterapeuti esperti. L’emergenza Coronavirus ha, quindi, spinto l’Istituto a far sentire la sua presenza ancor più forte con le iniziative ‘Lontani ma vicini’ e ‘IdO con voi’. “Se il bisogno di aiuto si manterrà alto, come sta avvenendo, facilmente manterremo attivi i servizi anche dopo l’emergenza- conclude Castelbianco- perché abbiamo visto che hanno una loro funzione ed è corretto aiutare tutti”. Marco Bonvicini Drops Music Video for “Tell Me Your Lies” Watch the first music video from the folk-rock singer’s new album “Colors”
Tell Me Your Lies is the first video from folk rock singer and songwriter Marco Bonvicini’s new album Colors, out today. Shot by Anthony Armaroli at El Garaje, in Bologna, Italy it features professional dancer Cecilia Despini. The video depicts the metaphorical journey in the mind of a man who has been lied to. Lights and shadows, this song is the darkest chapter in the album Colors, out March now digitally available everywhere. Coronavirus: aggiornamento Protezione Civile, sono 33.190 i casi di positività in Italia Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 33.190 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 41.035 i casi totali.
Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 13.938 in Lombardia, 4.506 in Emilia-Romagna, 3.169 in Veneto, 2.754 in Piemonte, 1.622 nelle Marche, 1.422 in Toscana, 883 in Liguria, 741 nel Lazio, 605 in Campania, 522 in Friuli Venezia Giulia, 491 nella Provincia autonoma di Trento, 421 nella Provincia autonoma di Bolzano, 449 in Puglia, 321 in Sicilia, 366 in Abruzzo, 328 in Umbria, 209 in Valle d’Aosta, 204 in Sardegna, 164 in Calabria, 38 in Molise e 37 in Basilicata. Sono 4.440 le persone guarite. I deceduti sono 3.405, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Aggiornamento delle ore 18.00 Coronavirus: istruzioni sul rientro degli italiani dall’estero Autoisolamento e sorveglianza sanitaria per 14 giorni I connazionali che rientrano in Italia da altri Paesi verranno sottoposti ai controlli aeroportuali previsti e attivati, fin dall’inizio dell’emergenza, grazie al supporto e alla disponibilità del volontariato di protezione civile e del
personale sanitario. La Polizia di Stato effettuerà i consueti controlli di frontiera agevolando la compilazione della prevista autocertificazione per il rientro presso il proprio domicilio, residenza o abitazione. In ottemperanza alle misure vigenti per la mobilità delle persone all’interno del territorio nazionale, sarà consentito ad una sola persona raggiungere lo scalo aereo, ferroviario o marittimo, per agevolare il rientro verso la residenza o il domicilio del connazionale. Lo spostamento in questione rientrerà tra le fattispecie di “stato di necessità” che dovrà essere autocertificato con il modulo messo a disposizione del Viminale, compilato in tutte le sue parti indicando, in particolare, il tragitto percorso. Inoltre, come previsto dal Decreto 120/2020 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero della Salute, i connazionali che rientrano dall’estero, anche in assenza di sintomi riconducibili al Covid-19, dovranno obbligatoriamente comunicare il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda Sanitaria locale. Saranno inoltre sottoposti alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni. (c.s.) Protezione civile nazionale
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