GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci

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GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci
MELANIA E LE ALTRE - I BUCHI NELLE INDAGINI

GLI IMPUNITI

                                                                                            e innocenti come Melania Rea. Un classi-
Moventi illogici, che non reggono, eppure diventano pro-                                    co, la vicenda giudiziaria sul suo tragico
                                                                                            destino: corpo ritrovato solo grazie ad un
ve. Armi del delitto mai trovate. E quell’ombra dei clan                                    telefonista rimasto anonimo, arma (in
                                                                                            questo caso un coltello da punta e taglio)
che lasciano una firma sul cadavere, senza che nessu-                                       finita chissà dove, movente assurdo. E in
                                                                                            carcere con l’accusa di omicidio, ovvia-
no voglia vederla. Lontane dalla prontezza delle Dire-                                      mente, il marito. Senza che nessuno (o
                                                                                            quasi, come vedremo) dei tanti inquirenti
zioni Antimafia, molte Procure di provincia seguono per                                     succedutisi intorno a questa atroce vicen-
                                                                                            da abbia saputo - o più probabilmente,
mesi ed anni piste passionali, ruotando intorno a gelo-                                     potuto - rispondere ai mille interrogativi
                                                                                            lasciati aperti dalla pista passionale. Un
sie familiari, storie a luci rosse o al massimo sballi da                                   quadro da manuale che accontenta tutti,
                                                                                            quella moglie gelosa accoltellata dal
balordi di periferia. Ma ecco come, da Melania alle al-                                     coniuge innamorato pazzo dell’altra. Così
                                                                                            nessuno solleverà più il velo su eventuali
tre, è possibile ricostruire una storia ben diversa.                                        traffici della malavita organizzata all’in-
                                                                                            terno dell’esercito. E forse cala una pietra
RITA PENNAROLA
                                                                                            tombale sulle vere ragioni dell’assassinio.

M
                ANCA L’ARMA del delitto. Op-    elementare buon senso.
                pure è lo stesso cadavere           Restano così per sempre senza giusti-   LA LEZIONE DI IMPOSIMATO
                che non viene ritrovato, se     zia le ragazze sgozzate e lasciate dentro   «Accade talvolta - dice Ferdinando
                non per circostanze del tut-    un bosco seminude, con gli occhi ancora     Imposimato, giudice istruttore nelle più
                to fortuite. O ancora, il mo-   spalancati a guardare il cielo, le mani     scottanti vicende della storia italiana, da
vente risulta illogico anche rispetto al più    giunte come in preghiera. Le donne belle    Aldo Moro a Emanuela Orlandi - che il

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GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci
L’INCHIESTA

Nel fotomontaggio di apertura, il primo piano    cui viene ritrovata, la competenza passa
del bel volto di Melania Rea. Sullo sfondo, il   da Ascoli a Teramo. Dove Salvatore, già
bosco delle Casermette in cui è stata trovata    in carcere, si trova di fronte al giudice per
uccisa e il marito Salvatore Parolisi.           le indagini preliminari Giovanni Cirillo.
Qui a destra, il giudice Giovanni Cirillo.            Non un magistrato qualsiasi, lui. Basti
                                                 pensare a quel Premio Borsellino assegna-
                                                 togli nel 2008 durante un incontro pub-
movente di un crimine risulti illogico,          blico a Roseto degli Abruzzi. Accanto a
non congruente. Ciononostante taluni             Cirillo, come relatori, ci sono Luigi de
investigatori continuano a perseguire lo         Magistris e Clementina Forleo. Entrambi
stesso filone d’indagini, che poi o viene        erano stati colpiti da punizioni “esempla-
smontato in fase processuale, oppure tra-        ri” ad opera del Consiglio Superiore della
volge con accuse pesantissime persone            Magistratura. La storia di de Magistris e
risultate poi innocenti».                        Forleo è nota. Per loro oggi gli effetti di
     La tesi di Imposimato - che qui non         una giustizia non condizionata dai poteri
parla in riferimento al delitto Rea, ma          forti stanno finalmente arrivando.
risponde ad una nostra domanda sui                    Non così nel 2008. Il fatto che in quel
moventi “illogici” - è stata confermata fra      tumultuoso periodo Cirillo fosse schiera-
l’altro nel caso della contessa Alberica         to al fianco dei due coraggiosi colleghi, la
Filo della Torre: attraverso una rigorosa        dice lunga sulla rigorosa volontà di non         stretto fra moglie e amante, non corri-
ricostruzione dei fatti, sulla Voce di aprile    lasciarsi condizionare dai ranghi “alti”         sponde alla sua condizione». Di più:
2009 Imposimato smontava la solita pista         del potere, quand’anche essi fossero             «Parolisi non era un uomo disperato, lui
passionale seguita per vent’anni dagli           all’interno della stessa magistratura.           con i piedi in due scarpe ci stava a mera-
inquirenti, indicando le responsabilità               Cirillo, che conosce a fondo le indagi-     viglia e non avrebbe mai lasciato entram-
del cameriere filippino, sbrigativamente         ni sul caso Rea, è il gip che il 2 agosto        be. I pianti continui con l’amante erano
scagionato nei primi giorni successivi al        convalida l’arresto di Parolisi richiesto        finti, lo scrivono anche i carabinieri nelle
delitto. Ed arrestato solo ad aprile 2011,       dal pm ascolano Umberto Gioele Monti.            intercettazioni: “Finge di piangere”. Inol-
dopo la scoperta del suo Dna in una mac-         Ed è grazie a Cirillo che le attività investi-   tre, ha avuto fino all’ultimo rapporti con
chia di sangue nel letto della vittima.          gative cominciano ad assumere una                la moglie. Il movente è un altro».
     «Ero stato colpito - spiega Imposimato      diversa fisionomia. Non solo la ricerca               Non può spingersi oltre, Cirillo, con-
- non solo dalla mancata valutazione di          spasmodica fra storie di corna a luci rosse      sapevole com’è di dover rispettare il lavo-
indizi che portavano univocamente in             e chat per transessuali, ma qualcosa di          ro che ha ormai lasciato ai colleghi. Ma
direzione del filippino, ma anche da             più solido, quello sfondo inconfessabile         uno scenario ampiamente logico e credi-
quella che consideravo l’ingiusta incrimi-       di traffici che forse vedono al centro,          bile prende corpo dalle sue parole:
nazione di alcune persone contro cui non         assieme all’istruttore delle soldatesse          «Melania - dice il gip - è stata uccisa per-
esistevano indizi gravi, precisi e concor-       Parolisi, interi pezzi della caserma Cle-        ché aveva scoperto un segreto inconfessa-
danti». Come Roberto Jacono, accusato,           menti di Ascoli Piceno.                          bile, forse legato alla caserma dove Paroli-
arrestato e poi prosciolto, una vita avvele-          Sembra di essere ad una svolta. Il gip      si lavorava. In tutta l’indagine resta un
nata da indagini miopi.                          non tralascia alcuna ipotesi, tanto che          margine di dubbio sul fatto che Parolisi
     Perciò ripartiamo da qui. Dalla grande      viene ascoltato il magistrato romano             abbia accompagnato la moglie nel
lezione di Imposimato sulla necessità di         Paolo Ferraro, l’uomo che aveva detta-           boschetto e lì sia intervenuta una persona
un solido movente. Che non pare essere           gliato l’esistenza di riti satanici dentro       che, però, non ha lasciato tracce di sé».
un amore folle, per il marito di Melania         alcuni complessi militari italiani.                   Questo, aggiunge Cirillo, «sposterebbe
Salvatore Parolisi. Ma una motivazione                Il 9 agosto Giovanni Cirillo lascia da      tutto su un piano di premeditazione a
forte, come vedremo, manca anche nella           un giorno all’altro il tribunale di Teramo.      aprirebbe scenari inquietanti, se Salvatore
ricostruzione giudiziaria attuale di altre       A sorpresa, nel pieno delle indagini sul         Parolisi stava rendendo conto a qualcuno
vicende che tengono da mesi col fiato            delitto di Melania, il Csm lo manda a pre-       di qualcosa che non sappiamo, se la
sospeso gli italiani. Casi per lo più irrisol-   siedere la Corte d’Assise di Giulianova.         moglie aveva scoperto qualcosa e lui è
ti, che nell’immaginario collettivo misu-             Ma lui non molla del tutto. Ed affida a     stato costretto a portarla lì».
rano quanto la nostra magistratura sia in        Vanity Fair un’intervista che avrebbe                 Non sapremo mai come sarebbero
grado di dar pace alle vittime e ai familia-     dovuto imprimere la giusta accelerazione         andate avanti le indagini se fosse stato il
ri con sentenze e prove definitive.              alle indagini. E invece è caduta nel vuoto.      gip Cirillo a condurle in porto nei lunghi
                                                 Il giudice parla con la giornalista di           mesi che hanno preceduto il rito abbre-
IL GIP CHE SAPEVA TROPPO                         Vanity appena due ore dopo aver lasciato         viato per Parolisi, iniziato a febbraio e tut-
A disporre l’arresto di Salvatore Parolisi è     l’incarico: «da due ore - esordisce - non        tora in corso. Di sicuro, però, nel numero
la Procura di Ascoli Piceno, che indaga          me ne occupo più, quindi non ho il dove-         di luglio 2011 la Voce aveva ricostruito
fin dal quel giorno (era il 18 aprile 2011),     re del silenzio». Cirillo ha ragionato a         questa vicenda in maniera assai simile,
prima per la scomparsa e poi per                 lungo sulle ragioni alla base del delitto.       con un Salvatore Parolisi costretto dalle
l’omicidio di Melania, dopo il ritrova-          Sa che la pista della gelosia traballa. E        sue stesse attività illecite prima a rendersi
mento del cadavere, avvenuto due giorni          spiega perché: «il movente passionale            complice (non sappiamo con quale grado
dopo a Ripe di Civitella. Quest’ultima           ipotizzato dai magistrati di Ascoli (su cui      di consapevolezza) dell’assassinio di sua
località è in provincia di Teramo. Perciò,       è interamente basata l’ordinanza di custo-       moglie, e poi a tacere, per evitare che
quando a giugno l’autopsia rivela che la         dia cautelare del pm Monti, ndr), l’idea         dopo la prima, orrenda ritorsione nei suoi
donna è stata uccisa nello stesso luogo in       che Parolisi fosse finito in un “imbuto”,        confronti, ce ne fossero altre.

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GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci
MELANIA E LE ALTRE
LA FIRMA DEI CASALESI
Sì, su quel corpo straziato della giovane
mamma di Somma Vesuviana c’è una
firma a lettere di fuoco. La firma della
camorra. Dopo l’atroce fine di Melania -
moglie di un caporalmaggiore che era
stato in Afghanistan, e sul cui conto cor-
rente erano stati trovati 100mila euro
durante le prime indagini - più nessuno
potrà azzardarsi ad agire “in proprio” per
trarre profitto da commerci sui canali          anche stavolta, è salva. Anche perché          A sinistra Laura Titta, arrestata per camorra
“esclusivi” di gente come i Casalesi. Un        nessuno fra i tanti militari che erano in      mentre era in servizio alla Clementi di Ascoli.
linguaggio, quello degli omicidi di camor-      quell’area il 18 aprile, a quell’ora, per      Qui sopra Alessandra Gabrieli al tempo in cui
ra, ben noto a pubblici ministeri e gip che     esercitazioni, ha sentito nulla, neppure       era in Afghanistan. Nel box della pagina
abitualmente si confrontano con corpi           un gemito della donna colpita con 37 col-      accanto, Roberta Ragusa.
“incaprettati” o mutilati in zone particola-    tellate. E per tutti va bene così.
ri, proprio per lanciare un avvertimento                                                       tanto l’arte di arrangiarsi. Fatto sta che
agli altri. Storie rimaste sepolte nei fasci-   DA KABUL A TOLMEZZO                            nessuno si presenta a ritirare quei fucili,
coli giudiziari, o sottaciute nel buio del-     Poi c’è un’altra donna. La cui storia, ben     benché la notizia delle indagini non fosse
l’omertà per decenni, poi portate alla luce     al di là di tutte le vere o presunte amanti    stata ancora diffusa. Unico indagato, un
per la prima volta da Roberto Saviano e         di Parolisi, serve a chiarire i contorni       militare nato a Capua, che però nega ogni
Matteo Garrone. Oggi sono patrimonio di         degli inconfessabili traffici che probabil-    addebito.
una certa letteratura, eppure risultano         mente andavano avanti da tempo in quel-             Ad oggi non si sa nulla né dell’inchie-
ancora lontane dalla mentalità e dalle atti-    la, come forse in altre caserme italiane.      sta aperta dalla Procura militare, né di
tudini di taluni investigatori, «special-            Il 13 agosto del 2011 Alessandra          quella condotta dalla magistratura ordina-
mente - dice un pm antimafia con lunghi-        Gabrieli, 28 anni, caporalmaggiore dei         ria, dopo che i fascicoli erano stati trasfe-
sima esperienza, oggi in pensione - se          parà nell’esercito italiano, viene arrestata   riti da Tolmezzo a Roma.
parliamo delle Procure di provincia del-        a Genova, la sua città, per spaccio di eroi-        Indizi, solo indizi. Ma come non sof-
l’Italia centrale o del Nord, dove le Dire-     na. Il volto segnato dalla droga, la ragazza   fermarsi sulla loro evidenza? Perché osti-
zioni Distrettuali Antimafia sono lontane       racconta agli investigatori: «mi hanno ini-    narsi a considerare un “depistaggio” quel-
e così pure i metodi investigativi, soprat-     ziato all’eroina alcuni militari della mis-    la siringa conficcata sul petto dilaniato di
tutto la tempestività delle prime ore, o la     sione Isaf di ritorno dall’Afghanistan. È      Melania, con accanto un laccio emostati-
conoscenza approfondita di quei dettagli        successo nel 2007 ed eravamo nella caser-      co? «Quasi un marchio - commenta un
che immancabilmente conducono alle              ma della Folgore a Livorno. Ritengo che        avvocato del vesuviano da sempre alle
organizzazioni di stampo camorristico».         quello stupefacente, molto probabilmen-        prese con omicidi di camorra - quella
Ma gli indizi, tanti, che nel delitto di        te, venisse portato direttamente dall’A-       siringa sul petto. Interpretando bene certi
Melania Rea potrebbero portare ai clan,         sia». La giovane, che a settembre è stata      segnali, farebbe pensare più ad una tre-
pare non abbiano trovato spazio in alcuna       condannata in primo grado a tre anni e         menda punizione per il marito, con relati-
attività investigativa specifica. Eppure        mezzo di reclusione, aveva raccontato          vo avvertimento per gli altri, che alla
sono tutti là, a formare una impressionan-      agli inquirenti che quanto capitato a lei      necessità di sopprimere un testimone sco-
te sequenza.                                    era già successo ad altri colleghi. Apren-     modo, cosa che generalmente i clan fanno
     Nei primi giorni di giugno 2011 al         do di fatto la strada ad un’indagine della     con modalità meno appariscenti». E tutto
235esimo Reggimento Piceno fa ritorno la        magistratura militare sui traffici nelle       questo, spiegherebbe anche le frasi che
soldatessa Laura Titta, napoletana, che         caserme italiane di droga proveniente          Parolisi dice nei primi minuti dopo aver
proprio presso quel reparto di stanza alla      dall’Afghanistan, che ne è notoriamente il     denunciato la scomparsa della moglie
caserma Clementi era stata addestrata nel       primo produttore al mondo, con un fattu-       («me l’hanno presa»), o le frasi che bofon-
2009. Dopo un anno di servizio a Napoli,        rato salito alle stelle dopo l’arrivo delle    chia con rabbia da solo in macchina («gli
ormai congedata, stranamente fra aprile e       forze Isaf.                                    devo strappare il cuore dal petto, mi devo
maggio fa domanda per tornare ad Ascoli.             Altra centrale di smercio per hashish     fare trent’anni ma lo devo fare»), e infine
Tanto nel 2009 quanto nel giugno 2011,          e dintorni in arrivo dalle “missioni di        lo scambio di battute con la sorella Fran-
dentro quella caserma l’addestratore delle      pace” deve poi essere stata un’altra caser-    cesca (lei: «ora esce fuori tutto». E lui:
reclute femminili è il caporal maggiore         ma, quella degli Alpini a Tolmezzo, dove       «mi dispiace che ci ha rimesso Melania»).
Parolisi. Ma quando il 14 giugno le forze       ha peraltro prestato servizio a lungo Sal-          Salvatore sa. Conosce il volto degli
dell’ordine inviate dalla Dda partenopea        vatore Parolisi di ritorno dall’Afghanistan    assassini, di cui è stato in qualche modo
arrivano alla Clementi per arrestare la         e prima di arrivare ad Ascoli.                 complice. Ma sa ancor meglio che non
Titta nell’ambito delle indagini sul boss            Un anno fa, ad aprile 2011, proprio       può e non deve parlare. E’ la “legge” fer-
Michele Zagaria, il fresco vedovo Parolisi      nello stesso periodo in cui Melania viene      rea della camorra. Se parli, tu o i tuoi
dichiarerà agli inquirenti ascolani che lui     assassinata, dentro la caserma di Tolmez-      familiari prima o poi farete la stessa fine.
la Titta non la ricorda, non l’ha mai fre-      zo qualcuno scopre che le canne dei fuci-
quentata. E tanto basterà, tanto sarà suffi-    li rientrati dall’Afghanistan sono imbotti-    L’ARMA BIANCA
ciente ad allontanare l’immagine dei boss       te di hashish. Un ritrovamento casuale,        E a proposito di morti improvvise nell’e-
che estendono il loro potere nei reparti        che porta alla scoperta di 360 grammi di       sercito, sempre in quella tarda primavera
delle caserme, infiltrandosi tra le nostre      sostanza stupefacente contenuta nei fuci-      del 2011, il 4 giugno, a Kabul viene ucci-
forze armate. La reputazione dell’esercito,     li. Un metodo ingegnoso, che ricorda           so il tenente colonnello Cristiano Congiu

                         6                MAGGIO 2012
GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci
L’INCHIESTA

                                          Roberta e la linea del fuoco
                                          Giuliano, fra boschi, anfratti e grot-   lievi picchi relativi ai residui di azo-   le”, che quindi chiaramente rientra
C  ONCETTA     SERRANO, madre della
    piccola Sarah Scazzi, era ed
è un fervente Testimone di Geova.
                                          te. Con un via libera dai Carabinieri
                                          che non arrivava mai. Ma la do-
                                                                                   to (sostanza derivante da materia-
                                                                                   li organici): alle 2 di notte, quando
                                                                                                                              fra le materie da smaltire nel gi-
                                                                                                                              gantesco “forno” di Ospedaletto.
E pare che volesse spingere la fi-        manda è un’altra: era proprio ne-        l’indice NOX sale a 113,46, e alle         Ma quali sono state le opere di
glia ad abbracciare la stessa fede.       cessario attendere i volontari? Quel-    10 del mattino (125,51).                   restyling? «Abbiamo finalizzato la-
     Allucinanti coincidenze che si       le battute non dovevano essere or-             Un balzo lo si riscontra il 18       vori di manutenzione straordinaria
rincorrono nella vita di giovani don-     ganizzate dagli stessi inquirenti e      gennaio quando, in confronto alla          - si legge ancora nel documento -
ne scomparse o massacrate. C’è            andare avanti senza sosta fin dal        media del periodo - che si mantie-         sulla linea uno e sulle relative tu-
un’altra Sara Testimone di Geova          giorno della scomparsa?                  ne per le 24 ore intorno ai 93 mi-         bazioni. Abbiamo cambiato 420 fil-
al centro di un giallo tuttora so-              E’ slittato più volte, intanto,    crogrammi - i valori degli ossidi di       tri a manica sulla linea uno e al-
speso fra l’allontanamento volon-         l’interrogatorio di Giovanni Logli,      azoto salgono ad una media di              trettanti sulla linea due, anticipan-
tario e il delitto passionale. Stiamo     fratello di Antonio, di professione      101,29. «Ci auguriamo che questi           do i lavori di manutenzione straor-
parlando di Sara Calzolaio, la gio-       dentista, che abita nello stesso edi-    ed altri dati, che forse potrebbero        dinaria, che erano stati previsti per
vane amante di Antonio Logli, al-         ficio di famiglia in via Ulisse Dini,    essere ancor più significativi - dice      il mese di giugno 2012».
lontanata dalla sua chiesa proprio        frazione di Gello. Qui ha sede an-       una donna della zona che da tem-                 Tutto questo avviene tra fine
in seguito alla scoperta della rela-      che Idea Plast, una società perso-       po segue attentamente tutta la vi-         dicembre 2011 e inizio gennaio
zione adulterina. Nessuno forse ne        nale di Antonio Logli della quale        cenda - siano già stati passati al         2012.
sarebbe mai venuto a conoscen-            non si è mai parlato. Si occupa di       setaccio dagli investigatori, perché             Quali e quanti tecnici della Geo-
za. Se non fosse stato per la             elettronica e produce principal-         in caso contrario rischiamo che            for - o esterni - hanno avuto ac-
scomparsa di Roberta Ragusa,              mente interfono per caschi da mo-        quella esile traccia dell’incenerito-      cesso straordinario al termovalo-
la bella mamma di San Giuliano di         tocicletta o per altri usi.              re per la scomparsa di Roberta re-         rizzatore nel periodo dei lavori per
Pisa, moglie di Logli, che aveva                Un particolare che potrebbe ri-    sti per sempre a turbare i nostri          rimetterlo a norma?
preso in casa come baby sitter la         sultare interessante, anche perché       sonni».                                          Fra quei tecnici della Geofor
stessa Sara, dandole poi anche un         le conversazione via interfono sfug-           A febbraio, rispondendo alle         c’era anche Antonio Logli?
lavoro nell’autoscuola di famiglia        gono alle intercettazioni telefoniche    accuse degli ambientalisti sui pic-              Sarebbe importante saperlo,
che lei stessa dirigeva.                  tradizionali e richiedono altre tec-     chi di diossina emessi dall’impian-        anche solo allo scopo di allonta-
     Roberta scompare nella notte         niche investigative. Da capire an-       to, la Geofor diffonde una nota nel-       nare da lui l’ombra lunga del so-
fra il 13 e il 14 gennaio di que-         che per quale motivo il sito web di      la quale spiega che la società «sul        spetto aperta dal biglietto lanciato
st’anno. Da allora il caso fa parla-      Idea Plast sia stato cancellato do-      finire del 2011, ha chiuso i propri        ai giornalisti.                   R. P.
re quasi ogni giorno i media di tut-      po la sparizione di Roberta.             impianti non appena resasi
ta Italia. Aveva scoperto quella not-           Niente trapela, poi, su quella     conto del superamento dei
te (la stessa, fra l’altro, in cui nau-   traccia investigativa lasciata da        livelli di diossina. (...) Ab-
fraga a poca distanza il Costa Con-       un’auto in corsa ai giornalisti più di   biamo presentato agli
cordia) che l’amante del marito da        un mese fa. Un biglietto: “andate        enti competenti un pia-
anni era proprio Sara?                    a vedere nell’inceneritore”. E’ quel-    no di esecuzione di
     La Procura di Pisa, che si di-       lo di Ospedaletto, poco distante         lavori per il ripristino
chiara sotto organico da tempo, è         dalla casa dei Logli, e fa capo al-      della funzione del-
retta da Ugo Adinolfi, napoletano,        la Geofor, la stessa ditta di servi-     l’impianto a norma e
classe 1945. Le indagini sulla            zi comunali per la quale Antonio         siamo stati autoriz-
scomparsa di Roberta vengono af-          Logli lavora come elettricista.          zati a ripartire dal-
fidate al sostituto Aldo Mantova-               Quell’impianto ai primi di gen-    l’Amministrazione
ni, che disporrà il sopralluogo dei       naio 2012 stava subendo alcune           Provinciale, previa
Ris nella casa della donna e nel-         opere di manutenzione particolar-        verifica dei lavori
l’auto del marito ben 47 giorni do-       mente delicate. Prova ne sia il fat-     svolti».
po quel 13 gennaio. Ricerche che          to che nella notte fra il 13 e il 14           Nella medesi-
ovviamente, a quel punto, non pro-        gennaio funzionava una sola linea        ma nota la Geofor
durranno alcun esito.                     su due, la seconda, visto che la         rende note le cam-
     Così come sono rimaste per           prima risultava ferma.                   pionature di materia-
mesi al palo perfino le battute nei             Le medie semiorarie di emis-       li residui, anche quel-
dintorni organizzate da gruppi di         sione del 14 gennaio sembrano            li derivanti dal confe-
volontari nella vasta zona di San         nella norma. Da notare solo due          rimento di rifiuto “tal qua-

in circostanze che lasciano aperta la stra-             e consegnare alla giustizia gli artefici dei            alla sua pagina Facebook: «Qualcuno mi
da a molti dubbi. Se infatti l’esercito si              traffici di stupefacenti, forte di una lunga            vuol far tacere». Scrive il Messaggero
affretta a precisare che si è trattato di un            esperienza in materia. La aveva acquisita,              all’indomani dell’agguato che «la sua
delitto di criminalità comune (avrebbe                  forse, nei lunghi anni in cui era stato in              morte potrebbe quindi essere legata alla
difeso una donna dagli “scippatori” in                  servizio a Napoli, caserma del Rione                    sua attività di investigatore, un agguato
suolo afgano...), va ricordato subito che in            Traiano.                                                studiato nei minimi particolari per farlo
quel bollente contesto mediorientale Con-                    Un’ombra si allunga, inoltre, su quel-             tacere». Sono state aperte ben due inchie-
giu si occupava precisamente di segnalare               l’ultimo messaggio di Cristiano affidato                ste su quei fatti, una della magistratura e

                                                                                           MAGGIO 2012                                7
GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci
MELANIA E LE ALTRE - I BUCHI NELLE INDAGINI
                                                                                               Sarah Scazzi. Sullo sfondo, il Tribunale di Taranto.

                                                                                               Sebastio nonché collega dell’aggiunto Pie-
                                                                                               tro Argentino e del sostituto Mariano
                                                                                               Buccoliero, cioè ex colleghi facenti parte
                                                                                               del collegio che sostiene l’accusa nel
                                                                                               medesimo processo sul delitto di Sarah
                                                                                               Scazzi dalla Trunfio presieduto?». «Qual-
                                                                                               siasi decisione finale sarà presa - rincara la
                                                                                               dose l’avvocato - sarà sempre adombrata
                                                                                               dal dubbio che essa sia stata influenzata
                                                                                               dalla colleganza funzionale e territoriale».
                                                                                                   C’è solo Giangrande a ricordare come
                                                                                               nel 2004, in quella stessa zona, le indagi-
                                                                                               ni sul delitto di una coetanea di Sarah,
                                                                                               Giusy Potenza, avessero avuto come sfon-
                                                                                               do quella prostituzione minorile che nei
                                                                                               territori fra Taranto e Foggia vede da sem-
l’altra dell’Arma dei carabinieri. Ad oggi,    «l’hanno presa...».                             pre all’opera la Sacra Corona, orrenda
esattamente un anno dopo, nulla è stato             Chi aveva preso Sarah? E perché?           gemmazione della camorra in terra
reso noto sui risultati.                       Anche qui, la cortina di silenzio sulle         pugliese, e come vittime centinaia di
     Congiu, che era balzato alle cronache     tante incongruenze della ricostruzione          bambine innocenti, cui la natura aveva
per aver arrestato un pericoloso esponen-      ufficiale, è diventata di piombo. Cristalliz-   donato una bellezza senza pari.
te dei Casalesi, quel giorno a Kabul aveva     zata, per giunta, dalle mille sequenze rea-         Abbandonata subito, infine, anche la
ricevuto la visita di una donna america-       lizzate per la tv ripercorrendo quasi esclu-    pista del delitto di camorra nel caso di
na. Così sintetizza Peacereporter i contor-    sivamente le carte dell’inchiesta giudizia-     Yara Gambirasio, benché entrambi i tito-
ni finali del giallo: «Rimane senza rispo-     ria. Nessuno, insomma, che provi almeno         lari della ditta per la quale lavorava il
sta da parte del ministero della difesa        una volta a porre apertamente domande           padre della ragazza siano stati arrestati
l’interrogativo della presenza in quella       sugli stessi investigatori. I quali spesso      dalla Direzione Distrettuale Antimafia di
zona del militare e della sua ospite statu-    non guardano dentro quei piccoli squarci        Napoli. E così, mentre si continuano ad
nitense, in visita a una miniera di smeral-    rivelatori, illuminanti di un’altra verità.     eseguire gli oltre diecimila esami del Dna
di a cinque ore da Kabul».                     Quella che non si può dire. Forse qualcu-       ad interi paesi, sperticandosi fino alla
     L’informatissimo Corsera.it ha da         no è disposto a scontare 30 anni di carcere     ricerca di possibili “figli naturali” dei pre-
tempo messo in relazione l’elementare          piuttosto che svelare i veri mandanti. Un       sunti assassini, nessun rilievo è stato dato
puzzle tra l’atroce fine di Melania,           terrore imposto a chi ben conosce logiche       dagli inquirenti alle voci che fin dai primi
l’omicidio Congiu, la presenza di Laura        e linguaggi della malavita organizzata.         giorni si rincorrevano in paese, a Bremba-
Titta alla Clementi e perfino il “suicidio”         «Cosa accomuna i casi di Elisa Claps       te, su quella droga che circolava a fiumi
di Marco Callegaro, che a metà 2010            a Potenza, di Sarah Scazzi ad Avetrana e        nelle zone periferiche, gestita - come
aveva denunciato sprechi e strani movi-        di Yara Gambirasio di Brembate di               ormai ovunque in Lombardia e in tutto il
menti nel battaglione dell’esercito di stan-   Sopra? L’inadeguatezza, se non il falli-        Nord - da uomini che portano cognomi
za a Kabul. Tutti elementi che, a parte il     mento, del sistema investigativo. Ritardi       calabresi o campani. E che in zona vivono
coraggioso giudice per le indagini preli-      ed errori delle indagini e delle ricerche.      e lavorano da tempo anche con attività
minari Giovanni Cirillo, nessuno fra gli       Per Elisa e Sarah si indicò la fuga volonta-    imprenditoriali alla luce del sole.
inquirenti ad Ascoli o a Teramo ha messo       ria come motivo della scomparsa. Per                Per Yara insomma, proprio come per
in connessione fra loro per dare una spie-     Yara si incarcerò un innocente, il maroc-       Melania e Sarah, ad essere privilegiata
gazione al massacro di Melania e trovare       chino Mohammed Fikri, il primo extra-           rimane la strada del delitto passionale, o
un movente ben più convincente rispetto        comunitario a portata di mano». Lo sfogo        al massimo di un balordo. E a ricordarci
a quello del presunto folle amore per la       è di Michele Giangrande, avvocato di            qualcosa sulla principale investigatrice
soldatessa: un sentimento che le stesse        Avetrana e personaggio noto del web             del caso Brembate, il pm Letizia Ruggeri,
intercettazioni mostrano invece fragile, se    attraverso la sua battagliera associazione      era stato solo il quotidiano Libero. Che il
non addirittura inesistente («ma chesta è      “Contro tutte le mafie”.                        9 marzo 2011, con il corpo della bambina
scema?», dice Salvatore parlando con se             Nel monumentale dossier dedicato           appena ritrovato, ricorda come quel 26
stesso di Ludovica).                           alle tragiche vicende di queste giovani         novembre 2010, quando Yara scompare,
                                               donne, Giangrande è forse l’unico che           sia lo stesso giorno in cui va in pensione
LA VOCE DEL SILENZIO                           non teme di indicare con chiarezza ele-         il procuratore capo di Bergamo Adriano
E c’è ancora una frase, detta a botta calda,   menti che riguardano gli stessi investiga-      Galizzi. E che il sostituto Ruggeri, cui era
che accomuna Parolisi ad un’altra prota-       tori. E a chiedersi, per esempio, «come è       stato assegnato il fascicolo, il 4 dicembre
gonista di un caso recente, anche lei          possibile che a presiedere la Corte             parte per due settimane di vacanze sulla
imputata per omicidio. Salvatore Parolisi      d’Assise di Taranto per il processo di          neve. Situazione: «Nei 40 giorni cruciali
la dice, subito dopo la scomparsa di           Sarah Scazzi, in violazione al principio        per le indagini - sintetizza Libero - il pub-
Melania, all’allora amico Raffaele Paciol-     della terzietà ed imparzialità del giudice,     blico ministero era in vacanza».
la: «me l’hanno presa...». Pari pari           sia il giudice Cesarina Trunfio, ex sostitu-        Finale: a tutto aprile 2012, mandanti
l’esclamazione di Sabrina Misseri dopo         to procuratore di Taranto, già sottoposta       ed assassino di Yara Gambirasio sono
la sparizione della cugina Sarah Scazzi:       del Procuratore Capo di Taranto Franco          ancora senza volto.

                         8               MAGGIO 2012
GLI IMPUNITI - La voce Delle Voci
Al centro, la carica dei Mastrapasqua

                                                                                  DI GIULIETTO CHIESA

Se esistesse un Don Abbondio dei nostri tem-                                                                       tiplicazione, si manifestano sul-
                                                                                                                   lo schermo di un computer,
pi, alla domanda: “Chi è Antonio Mastra-                                                                           dando l’impressione di precipi-
pasqua?”, non potrebbe rispondere come a                                                                           tare nell’infinitamente piccolo.
                                                                                                                   Ecco, Antonio Mastrapasqua è
proposito di Carneade. Potrebbe, incro-                                                                            probabilmente un dendrite uma-
                                                                                                                   no, anzi disumano. Una specie
ciando le braccia                                                                                                  di virus capace di insinuarsi in
dietro la schiena, ri-                                                                                             ogni piega della pubblica am-
                                                                                                                   ministrazione e dei suoi deriva-
spondere soltanto co-                                                                                              ti parassitari, succhiando da ogni
sì: “beato lui”.                                                                                                   cellula qualche cosa. Esistono
                                                                                                                   virus di questo tipo, che si rad-
                                                                                                                   doppiano ogni venti minuti e

A  NTONIO     MASTRAPASQUA è in-
    fatti, fino a prova contraria,
un recordsman, un imbattibile.
                                                                                                                   che possono addirittura evol-
                                                                                                                   versi, raddoppiando. Ma temo
                                                                                                                   che nemmeno questa escursio-
Non per il reddito che, dicia-                                                                                     ne matematica sia adeguata alla
mocelo francamente, non è                                                                                          fantasmagorica capacità di Ma-
nemmeno paragonabile a quel-
lo della ministra guardasigilli        UOMINI E FORCONI                                                            strapasqua. Il quale è anche nel
                                                                                                                   consiglio di amministrazione, o
Paola Severino, che vanta cir-                                                                                     forse revisore dei conti, o maga-
ca 7 milioni all’anno. Ottenuti
spellando vivi i suoi clienti di
                                     MASTRAPASQUA                                                                  ri presidente onorario (sempre a
                                                                                                                   gettoni, s’intende, come imma-
cause legali variopinte. I quali,         E fanno cinque. Invito i let-   tima natura? Altro che Carnea-           gino probabile) di Mediterranean
potendo pagare quel po pò di         tori a immaginare quante pol-        de! Qui ci vuole uno studioso            Nautilus Italy, di ADR Enginee-
parcelle, devono essere, a loro      trone possono essere distribui-      di antropologia. Siamo di fron-          ring, di Consel, di Groma, di
volta, degli spellatori dei ri-      te stando in posti come quelli,      te a un personaggio epico, leo-          EMSA Servizi, di Telecontact
spettivi clienti.                    quante prebende se ne possono        nardesco, poliedrico, fantastico.        Center, di Idea Fimit SGR. E fan-
     Il povero Antonio Mastra-       ricavare, quante alleanze si pos-    A vederlo non sembra un su-              no ventiquattro (24).
pasqua guadagna soltanto 1,2         sono inventare e gestire. Sareb-     peruomo, anche se si sa che fre-              Da questo approdo, nel qua-
milioni di euro all’anno, circa      be interessante, ma non abbia-       quenta associazioni di canottie-         le ci si può gettare in mare,
4,4 miliardi di vecchie lire. Ma     mo tempo di farlo noi, andare        ri sulle rive del Tevere, avendo         sconsolati, si potrebbe anche ten-
la differenza sta nel fatto che      a vedere quali gettoni e quanti      come vicino di armadietto Pao-           tare di salpare verso altri lidi.
gran parte dei suoi redditi il no-   ricava dalle riunioni dei rispet-    lo Garimberti in persona. Con            Ma da quale abisso d’indecenza
stro ex Carneade la spilla dal       tivi consigli di amministrazio-      queste capacità, infatti, dev’es-        proviene questo quadro? Non
denaro pubblico, o semipubbli-       ne. Ma ancora più interessante       sere in grado di condurre, da            parlo del dendrite Mastrapasqua.
co. Anzi la spilla utilizzando i     sarebbe fare i conti del tempo       solo, un “otto con timoniere”,           Egli altro non è che il ritratto
denari del pubblico, in prima        che impiega nel partecipare agli     poiché deve avere, sotto la giac-        dell’individuo infelice e avido,
battuta: in qualità di Presidente    stessi. Non sono noccioline, si-     chetta, non due ma sedici brac-          afferrato dalla coazione al dena-
dell’Inps. Benemerita e perfet-      curamente. La cosa più invero-       cia, capaci di firmare simulta-          ro e al potere. Pensate alla tri-
tamente legale attività, per la      simile è il tempo. Quante ore        neamente assegni bancari, do-            stezza sconfinata di uno che ha
quale è stato nominato dal go-       ha il giorno di Antonio Mastra-      cumenti riservati, relazioni di          a che fare con tutta quella gen-
verno. Da quale governo non          pasqua? Dobbiamo chiedercelo,        attività, dare ceffoni ai figli, se      te; che deve vivere in mezzo
importa, essendo stati, in que-      perché, altrimenti, dovremmo         ne ha, sorreggere la moglie (che,        agli squali; che non ha neanche
sti decenni, tutti uguali. Se non    giungere alla conclusione che        a sua volta, controlla i conti del-      un minuto di tempo per fare un
fosse che l’elenco delle sue pre-    Mastrapasqua è un banale truf-       la Rai, cioè porta a casa un al-         sudoku in bagno; che morirà
sidenze, vice-presidenze, inclu-     fatore, che prende stipendi a tra-   tro sontuoso stipendio e ulte-           straricco senza poter confessare
de anche Equitalia, la nota im-      dimento. E noi questo non osia-      riori gettoni di qualche altro           a nessuno di avere vissuto.
presa cacciatrice di evasioni, an-   mo neppure pensarlo.                 consiglio di amministrazione di               Penso a chi ha permesso tut-
ch’essa di fatto pubblica, poi            Ma continuare nell’elenco       ente benefico). Ma voi non pen-          to questo. A chi ha messo al ver-
Equitalia Nord, Equitalia Cen-       offre amene sorprese. Perché         serete che sia finita qui, spero.        tice dell’Inps, cioè a tutela del
tro, Equitalia Sud.                  Antonio Mastropasqua è anche         L’elenco dell’infaticabile molti-        lavoro di milioni e milioni di
                                     dirigente di Italia Previdente, di   plicazione dei pani e dei pesci          italiani, un manichino di questa

‘‘
            Penso a chi ha           Eur Spa, di Eur Tel, di Eur Con-     di questo divo del lavoro non si         fatta. Mastrapasqua è il ritratto
            permesso tutto           gressi Roma, di Coni servizi         ferma a tredici. Lui è anche nel         fedele di una classe dirigente.
                                     Spa, di Autostrade per l’Italia,     consiglio di amministrazione di          Da questa gente non potremo ri-
ciò. A chi ha messo al verti-        di Fandango, di Telecom Italia       Quadrifoglio, di Telenergia, di          cavare nulla di buono per noi.
ce dell’Inps, a tutela del la-       Media. E fanno tredici. Allora       Loquendo, di Aquadrome. E                     Questi non sono riformabi-
                                     uno si pone questioni che scon-      fanno diciassette.                       li, non sono emendabili, non so-
voro di milioni e milioni di         finano dalla finanza alla filoso-        Avete presenti i dendriti?           no nemmeno scusabili. Sono
italiani, un mani-

                         ’’
                                     fia. Ma quali sono le caratteri-     Sarebbero quelle strutture ra-           soltanto pericolosi. Vanno cac-
                                     stiche morfologiche del signor       mificate dei cristalli, che ripro-       ciati via. A forconate, se non c’è
chino di questa fatta.               Mastrapasqua? Qual è la sua in-      ducono processi di infinita mol-         altro modo.

                                                                                MAGGIO 2012                               9
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