Dall'Unione riconoscimento denominazione geografica
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Vermouth, via libera dall’Unione Europea al riconoscimento della denominazione geografica Tutto pronto per il disciplinare dello storico vino aromatizzato torinese, il Vermouth, che ha incassato il via libera dall’Unione Europea al riconoscimento della denominazione geografica “Vermouth di Torino”. Un iter, del quale fanno parte 18 produttori, durato 20 anni per il Vermouth un prodotto della tradizione piemontese che nasce a Torino nella metà del 1700 e a partire dalla fine del 19imo secolo è esportato in tutto il mondo.
CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 21/11/2019 Quindi un grandissimo risultato, quello raggiunto dallo storico prodotto, in quanto fino ad oggi, il Vermouth, non era mai stato associato, né a livello italiano tantomeno a livello mondiale all’origine territoriale con la conseguenza che i consumatori non disponevano di un riferimento specifico riguardo la chiara associazione territoriale che ora vede l’importante tutela dell’origine territoriale, a livello legislativo, nel capoluogo piemontese che sarò portato conseguentemente ad essere associato come nome nel mondo quindi affiancato a questo prodotto sulle etichette di Vermouth. L’iter per il disciplinare ha visto nel marzo 2017 il Ministero delle Politiche Agricole accogliere la richiesta della Regione Piemonte e ha riconosciuto l’Indicazione Geografica. “L’obiettivo – ha spiegato Roberto Bava,
presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino – era posizionare il Vermouth in cima alla piramide qualitativa, tutelandone anche gli aspetti di origine, dal campo di coltivazione delle erbe officinali fino all’imbottigliamento. Abbiamo voluto realizzare un disciplinare coraggioso che lo distinguesse dagli altri vini aromatizzati, dettagliandone il grado alcolico e la provenienza geografica degli ingredienti.” La Commissione Europea terminata la valutazione del fascicolo tecnico dell’Indicazione Geografica nei prossimi mesi, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, approverà il disciplinare dello storico vino aromatizzato torinese, bevuto come aperitivo in tutto il mondo.
Meetic: a Roma ci si conosce a ritmo di salsa “Vuoi ballare con me?” Questo invito con il gesto iconico di porgere la mano per procedere insieme verso il centro della pista da ballo è una scena che accompagna da sempre il nostro immaginario romantico. La danza, ballare insieme alla persona che si sta corteggiando è un ottimo modo di rompere il ghiaccio che aumenta l’intimità, la confidenza e crea un momento di condivisione speciale, allegro e sensuale allo stesso tempo. Secondo una ricerca condotta da Kantar TS il 52% dei single europei sono soliti cercare una persona speciale online tramite servizi di dating, mentre il 25% preferisce incontrare un possibile partner nei club, magari sfruttando proprio il dancefloor. Ed è con questa premessa che Meetic, il servizio di incontri più affidabile in Italia, ha voluto favorire sia quei single che amano uscire per una serata danzereccia, sia quelli più avvezzi ai sistemi di dating online, proponendo un simpatico evento che si svolgerà proprio in un club per imparare a ballare una delle discipline più sensuali di sempre: la salsa. Appuntamento per tutti gli aspiranti ballerini sabato 23
novembre per una super festa a ritmo latino presso la discoteca Dancing Zanussi, il tempio della salsa nel cuore di Roma organizzata in partnership con il Barrio della Salsa. L’evento è stato pensato non solo per chi ama questo tipo di musica, ma soprattutto per avvicinare i partecipanti alle movenze più calienti e dare a tutti l’opportunità di conoscere tante persone nuove in un contesto unico e divertente. La serata avrà inizio intorno alle 21:00 e, ad aprire letteralmente le danze, sarà una ballerina professionista, maestra di salsa, che guiderà gli ospiti insegnando i passi base e aiutandoli a prendere confidenza con questa disciplina. Sarà l’occasione ideale per scegliere il proprio partner con cui danzare tutta la notte. Dopo la lezione, infatti, ci si rilasserà di fronte a un ottimo drink così da prendere fiato e scambiare qualche chiacchiera con i propri compagni di ballo. Per tornare poi a scatenarsi in pista per tutto il resto della serata, ripassando insieme quanto appreso durante la lezione. Un ottimo modo per conoscersi, fare amicizia e chissà che, tra un passo e l’altro, oltre a pestarsi i piedi, possa nascere qualcosa di più! L’evento è gratuito, ma su prenotazione. Per partecipare basterà compilare il form a questo link e preparare il proprio outfit più colorato per farsi notare sulla pista da ballo. Ed è così che Meetic coccola i suoi carissimi single, rimanendo al loro fianco non solo online, ma anche nella vita reale: l’obiettivo, in fondo, è dare inizio a qualcosa di vero. Non è un caso se, ad oggi, gli eventi targati Meetic hanno superato di gran lunga
quota 600, con un totale di almeno 18mila single coinvolti in tutta la Penisola. Appassionanti viaggi, ottime cene e aperitivi di ogni tipo, corsi di cucina e show cooking, eventi culturali, mostre, film, quiz game e spettacoli di cabaret, sono tantissime le occasioni che permettono agli utenti della community di incontrare persone nuove in un’atmosfera unica che valorizza le passioni individuali. F.P.L.
Il Mondo dell’Arte: l’esclusiva galleria capitolina spegne 45 candeline e prepara i festeggiamenti La galleria “Il Mondo dell’Arte” spegne 45 candeline e prepara
i festeggiamenti. Sabato 30 Novembre, dalle 18 fino alle 22 a Roma in via dei Castani, 193 sarà possibile brindare insieme al direttore artistico Elvino Echeoni e al direttore commerciale Remo Panacchia oltre che poter ammirare le varie opere esposte. Per l’occasione è stato previsto anche un pizza party. “Il Mondo dell’Arte”, nel corso di quasi mezzo secolo di attività, è diventato un importante punto di riferimento per molti artisti e collezionisti. Un successo che riflette sicuramente la mission e lo spirito aziendale che è sempre stato quello di costituire una struttura capace di proporsi come polo di incontro e d’attrazione in grado di accogliere le diverse realtà artistiche e di orientare i suoi partecipanti nella complessa trama dell’Arte.
Tutte le strade portano a Roma… ma anche in Puglia Uno stile di vita autentico, naturale, accogliente è tra le leve del successo turistico della Puglia. Lo hanno compreso bene le istituzioni regionali che hanno intrapreso un percorso strategico in questa direzione già da diversi anni. Ora, la sfida possibile è mettere a sistema il ‘modello Puglia’, rendendolo capace di generare ancora maggiore valore economico ed occupazione, partendo dalla sua storia, cultura e bellezza, ma anche dalla creatività e dalla passione dei suoi talenti. La Puglia piace e fa registrare un trend in crescita di tutti gli indicatori del settore turistico. Negli ultimi cinque anni, gli arrivi sono aumentati del 27,5% con una crescita dall’estero del 71%. A salire è anche il gradimento verso la regione: nell’ultimo anno, le recensioni online (+46%) palesano un sentimento positivo di oltre l’86%.
È stato questo il tema del workshop ‘Puglia, uno stile di vita ‘(a way of life’) che ha avuto luogo presso la Sala della Stampa Estera a Roma nell’ambito della rassegna ‘Tutte le strade portano a Roma’. È intervenuto Giorgio Palmucci, Presidente ENIT, per il quale: “Come Agenzia nazionale del turismo, il nostro ruolo è promuovere l’Italia, lavorando a stretto contatto con le regioni. Con la Regione Puglia c’è un rapporto straordinario, poiché la Puglia ha puntato su un turismo lento, ‘dedicato’ non solamente alle destinazioni conosciute ma anche a quelle meno note che hanno altrettanto da offrire da un punto di vista culturale, naturalistico, eno-gastronomico, esperienziale. Tutti aspetti che il turista cerca fortemente”.
“Siamo impegnati, Istituzioni e cittadini pugliesi, per costruire un modello che si basi soprattutto sull’identità della nostra regione e che punti a far rimanere i nostri giovani”, ha dichiarato l’Assessore regionale al Turismo, Loredana Capone. Perché “puntare proprio sull’indotto turistico“, è stata lei stessa a spiegarlo, “non esiste altro settore economico che genera lavoro delle persone quanto quello del turismo fatto di accoglienza, buona cucina, conoscenza dei luoghi. Se è vero che occorre dare ai nostri giovani ‘ali e radici’, in Puglia possiamo farlo con questo modello di sviluppo dalla fortissima dimensione umana” ha concluso citando un proverbio mediterraneo. Per Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Cultura e Turismo di Regione Puglia, il tema della programmazione di medio-lungo periodo è il nodo cruciale per sviluppare delle linee di intervento strutturale ed efficaci. “La Puglia è virtuosa anche in questo, dal momento che ha sviluppato piani strategici decennali e sta mettendo in atto politiche che produrranno risultati andando anche oltre la durata di una legislatura. Questa è la chiave per ‘andare lontano’, per andare oltre i provincialismi, per consolidare una destinazione turistica ancora giovane e sviluppare un modello diverso di sviluppo del Mezzogiorno che guarda al Mediterraneo come culla di civiltà e non tomba di
migranti”, ha detto nel suo intervento in cui ha citato diversi esempi di eccellenze pugliesi. Di creatività e impresa ha parlato approfonditamente Vincenzo Bellini, Presidente del Distretto produttivo ‘Puglia Creativa’: “L’impresa culturale creativa oggi in Puglia cresce di oltre il 4% di anno in anno, in un momento in cui l’economia nazionale è in completa stagnazione”. Fabio Viola, uno dei pionieri del gioco digitale in Italia e fondatore del progetto digitale ‘TuoMuseo’, dal workshop ha lanciato una proposta: luoghi di cultura che siano essi stessi produttori di cultura: “Avete mai pensato al fatto che un museo, ad esempio, non produce direttamente cultura? La rivoluzione potrebbe essere, invece, siti che siano in grado di creare contenuti oltre che di promuoverli”. Ha completato i lavori della mattinata Guido Guerzoni, docente del corso di laurea ‘Museum Management’ dell’Università Bocconi il cui intervento è stato incentrato sull’impatto dei processi di internazionalizzazione della presenza turistica della Puglia: “È la regione italiana che è cresciuta più di ogni altra negli interessi di pubblici internazionali. E questo grazie a due driver importanti: investimenti su Cinema e Audiovisivo e promozione dedicata a target specifici.”
I lavori sono continuati anche nel pomeriggio con una sessione interamente dedicata alle esperienze di Puglia. A testimoniarle sono stati Franco Punzi, Presidente del Festival della Valle d’Itria, fra i più antichi di Puglia e più importanti d’Europa, Enrico Romita, ideatore di ‘Hell in the Cave’ che, portando l’Inferno di Dante nelle grotte di Castellana, è oggi l’unico spettacolo stanziale della regione Puglia e uno dei pochi in Italia, Giuseppe Teofilo, Presidente della ‘Fondazione Pino Pascali’ di Polignano a Mare, attualmente in mostra alla Biennale di Venezia, Claudia Poggi, responsabile del settore museale dell’Accademia Cittadella Nicolaiana, Nancy Dell’Olio, avvocata newyorkese nata a Bisceglie nominata ambasciatrice della Puglia nel mondo. È stata quest’ultima a concludere la serie di interventi pomeridiani e a tirare le fila dei lavori della giornata: “oggi è emerso che la Puglia è un marchio che ha tutte le carte in regola per stare sulla scena internazionale, attraverso le carte vincenti del turismo e della cultura”. A moderare il dibattito di entrambe le sessioni, la giornalista Paola Moscardino.Il workshop si svolgeva nell’ambito della rassegna ‘’Tutte le strade portano a Roma’, incontro nazionale del turismo lento e del patrimonio culturale che gode dell’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo ed è
inserito nel Partenariato globale delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Ci vediamo a via Veneto, l’appuntamento è con l’ex “Bond Girl” Olga Bisera “Ci Vediamo a via Veneto. L’appuntamento con Chiara Rai dall’Harry’s Bar di Roma. L’intervista a Olga Bisera attrice cinematografica, giornalista e scrittrice jugoslava naturalizzata italiana, interprete di diversi film tra i quali “La spia che mi amava” dove ha recitato come Bond girl. Ha anche posato come modella per la rivista maschile Playmen
Trento, la città del Natale: tutto pronto per luci, addobbi e il tradizionale mercatino TRENTO – La Città di Trento si trasforma nella Città del Natale e, tra luci e addobbi e con il tradizionale mercatino che quest’anno spegne 25 candeline, farà vivere ai numerosi visitatori un’autentica atmosfera natalizia degna delle migliori tradizioni. Dal prossimo 23 novembre 2019 fino al 6 gennaio del nuovo anno Piazza Battisti, Piazza Fiera e, da quest’anno anche Piazza Santa
Maria Maggiore, faranno da cornice alle 92 bancarelle del Mercatino di Natale di Trento. CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 14/11/2019 Un’esperienza indimenticabile, resa possibile grazie all’impegno di tutta la città e degli espositori che di anno in anno sono sempre più numerosi. Tra le tante novità previste per questa edizione 2019 il coinvolgimento di una nuova piazza, Piazza Santa Maria Maggiore dedicata ai bambini, alle famiglie e alla produzione agricola del territorio: nelle casette di legno gli operatori associati a Coldiretti esporranno i loro prodotti
affiancando i numerosi laboratori didattici e ricreativi che si svolgeranno in una struttura dedicata e riscaldata. E per chi utilizza i treni storici per raggiungere Trento, troverà all’arrivo in Piazza Dante una grande ruota panoramica dalla quale ammirare la città da una particolare angolatura e il presepe in legno. Il Mercatino di Natale di Trento regala dunque un’esperienza indimenticabile, non solo esposizione e vendita di prodotti, ma un viaggio nel territorio alla scoperta delle eccellenze trentine con degustazioni e dimostrazioni dal vivo. Le 92 casette sistemate nelle tre piazze di Trento sono pronte ad accogliere i visitatori in un turbinio di colori, sapori e musiche tradizionali e vecchie armonie di bande cittadine e gruppi itineranti. Ma il mercatino è anche il regno dei bambini, Babbo Natale, infatti li aspetterà nella sua casa per regalare loro una piccolo dono, li aiuterà a scrivere la letterina o a fare un piccolo lavoretto. Non mancheranno laboratori e attività educative nei musei cittadini o in Piazza S. Maria Maggiore. Infine in piazza Duomo il maestoso albero di Natale illuminerà tutta
la piazza e il tradizionale Trenino di Natale aspetterà i più piccoli per un divertente giro nel centro storico alla scoperta di splendidi palazzi.
Cinema a Natale, nelle sale cinematografiche arriva il capolavoro di Guillaume Maidatchevsky: AILO- Un’Avventura tra i Ghiacci Ailo, il viaggio di un piccolo cucciolo di renna tra le meraviglie della Lapponia Fabio Volo, con il suo inconfondibile timbro vocale è il narratore di “AILO – Un’Avventura tra i Ghiacci“, primo lungometraggio firmato da un grande autore di documentari sugli animali: il francese Guillaume Maidatchevsky, arrivato nelle sale il 14 novembre. Immagini meravigliose di una natura incontaminata e ricca di fascino, fanno da sfondo alla storia di Ailo, un film emozionante e coinvolgente.. “Ho deciso di raccontare la storia di Ailo perche è un bel film, perché sono genitore e voglio che i miei figli vedano film emozionanti ed educativi come questo. Ailo non è solo la storia di una splendida avventura, è un film che ci fa capire anche come la natura e il pianeta debbano diventare temi centrali ora, siamo già in
ritardo.” Scrittore, attore, sceneggiatore, conduttore radiofonico e televisivo l’artista, fervido sostenitore della salvaguardia del pianeta, torna al doppiaggio dopo 3 anni dall’esperienza di Kung Fu Panda 3, con un ruolo tutto nuovo: il narratore di un viaggio fantastico tra le nevi della Lapponia finlandese, la magica terra di Babbo Natale, di un piccolo cucciolo di renna e della sua mamma. “Ho diretto moltissimi documentari sugli animali. Ma un giorno i miei figli mi hanno detto: “Non hai mai fatto un film sulle renne di Babbo Natale!” Così è nato AILO, un’opera di finzione basata sulla realtà della natura.” Guillaume spiega la sua scelta di questa forma narrativa dopo una lunga esperienza come documentarista e biologo, esperto conoscitore delle caratteristiche fondamentali del comportamento degli animali, assoluti protagonisti di Ailo. Il film è stato presentato in anteprima durante la recente Festa del Cinema di Roma, nella sezione Alice nella Città, con la presenza del regista e di Volo. Dice il regista, che abbiamo incontrato durante l’anteprima: “Abbiamo girato 600 ore di giornalieri. Non le ho riviste tutte… ma quasi! In fase di montaggio si comincia un terzo tipo di scrittura. È lì che cerchiamo le espressioni e la mimica degli animali. Abbiamo davanti una sorta
di grande puzzle con tutte le interazioni che si sono verificate durante le riprese. Non si tratta di un documentario o di un bestiario. Non mostro dieci scene con un animale, e poi altre dieci con un altro. No, l’imperativo è la storia, la storia, la storia… Il mio obiettivo è quello di creare un legame con lo spettatore”. Maidatchevsky ha evitato di cadere in un pedagogismo ambientalista ormai alquanto invasivo e spesso fuori tono. Conferma infatti che “ il discorso ambientalista a forza di sentirlo tutti i giorni diventa sterile, perde forza. Bisogna trovare un altro modo per sensibilizzare la gente, anziché dire ‘Non è bello quello che gli esseri umani fanno al pianeta e agli animali’. Da questo punto di vista, appartengo alla scuola di Miyazaki: meravigliando lo spettatore lo si stimola a proteggere l’ambiente. La presa di coscienza avrà luogo perché i bambini si affezioneranno ad Ailo, all’ermellino e al ghiottone, e penseranno: ‘sarebbe davvero un gran peccato se tutto questo sparisse’. Del resto, funziona così anche con gli adulti”. L’educazione alla vita, alle sue gioie e dolori, alle sue conquiste e pericoli, è. in fondo, un percorso comune a tutti gli esseri viventi, e l’itinerario di Ailo costituisce la metafora di un’avventura che coinvolge ed impegna tutte le creature di questo pianeta.
Sinossi Ailo – Un’avventura tra i ghiacci racconta con la voce unica di Fabio Volo, l’incredibile viaggio di un piccolo cucciolo di renna tra le meraviglie della Lapponia. Un percorso alla scoperta di strepitosi paesaggi immersi in una natura incontaminata e primitiva in cui vivono animali stupendi. Una storia narrata da immagini uniche – raccolte in sedici mesi durante le quattro stagioni – che mostrano la crescita di Ailo, la piccola renna che imparerà ad affrontare con coraggio i pericoli della natura e a superare straordinarie sfide alla scoperta di un mondo bellissimo. La renna Ailo è una piccola renna, un animale originario della Lapponia. Se ne trovano a decine di migliaia in questa regione, più numerose degli stessi abitanti Le renne hanno delle corna che si rinnovano ogni anno. Le loro particolari caratteristiche permettono loro di sopravvivere in un ambiente glaciale, la loro pelliccia, infatti, le rende capaci di sopportare delle temperature prossime ai -40 gradi centigradi. Diversamente dagli altri erbivori, le renne riescono a spostarsi facilmente sulla neve grazie ai loro grandi zoccoli. Si nutrono di erba e di muschio, ma il loro nutrimento
preferito sono senza alcun dubbio i licheni. Ailo – Un’avventura tra i ghiacci è un’esclusiva per l’Italia di Lucisano Media Group e Adler Entertainment, distribuito da Adler Entertainment , ed è stato realizzato grazie ad un cast tecnico d’eccezione che ha trascorso su un set difficile per le condizioni climatiche quattro stagioni, da maggio del 2017 a giugno del 2018. Un film diretto da Guillaume Maidatchevsky, raccontato da Fasbio Volo, nei cinema dal 14 novembre 2019
Cast tecnico Regia: Guillaume Maidatchevsky Voce narrante: Fabio Volo Prodotto da: Laurent Baudens, Laurent Flahault, Gaël Nouaille Co-prodotto da: Marko Röhr In coproduzione con Borsalino Productions, Gaumont MRP, Matila Röhr Production
Produttori associati: Stephan Giger, Ralph Dietrich, Karin Dietrich Kjetil Jensberg, Svein Andersen Direttore della fotografia: Daniel Meyer Direttore della fotografia in Finlandia: Teemu Liakka Musiche originali: Julien Jaouen Musiche originali aggiuntive: Panu Aaltio 1° Ass.te alla regia: Mélanie Caudron Montaggio: Laurence Buchmann Coordinatrice animali: Tuire Kaimio Tecnico del suono: Juha Hakanen Direttore di produzione: Eric Salemi Direttrice di produzione in Finlandia: Hanna Järvinen Canzone: “Ailo: une odyssée en Laponie”, composta e interpretata da Aldebert.
Debora Caprioglio a Montopoli per “Piccoli Comuni incontrano la cultura” RIETI – Debora Caprioglio è la protagonista di CALLAS D’INCANTO, scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, la storia di Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977, in scena il 16 novembre ore 21 al Teatro S. Michele Arcangelo di Montopoli nell’ambito degli appuntamenti gratuiti pensati per la provincia di Rieti di Piccoli comuni incontrano la cultura. Progetto della Regione Lazio realizzato da ATCL in collaborazione con LazioCrea vede per ogni tappa il supporto dei Comuni ospiti, attivando un percorso virtuoso di sostegno alla cultura. Bruna, è stata l’ombra della Callas e come una Vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice esistere. Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale si venera l’immensità di pensiero, la vastità delle imprese. Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo. Cos’è un mito? Nelle religioni, è la narrazione sacra di gesta e origini di Dei ed Eroi. Può essere l’esposizione di un idea sotto forma allegorica: il mito della caverna in Platone. Può essere un utopia, illusione: la sua fortuna è solo un mito. Per estensione è l’immagine idealizzata di un evento o di un personaggio che svolge un ruolo determinante nel comportamento
di un gruppo umano. Una leggenda. Maria Callas è tutto ciò. La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità di interpretazione ha strappato la scena operistica all’affettazione dei gorgheggi fini a se stessi, ed è riuscita a dare un armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui palcoscenici di tutto il mondo un anima in una voce. La Callas nel nostro racconto non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce. Così la sua vita aldilà della legenda si consumò nella tragedia, vissuta in maniera totale da eroi. Esattamente questa dimensione mitica ha Bruna della Callas. La racconta con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi maggiormente sul tormento della sua anima. Una grande storia d’amore, dopo l’incontro con Aristotele Onassis. La loro relazione, ed il triste epilogo concorrono ancora di più a dare alla vicenda una sacralità mitica che pare sussurrarci a tutti come la felicità non è di questa terra se due dei come loro non hanno potuto essere felici. Loro erano imperscrutabili, ignoti anche al fato che ineluttabilmente, senza clemenza, si attua. Bruna durante tutto lo spettacolo attende il ritorno della sua Madame. L’aspetterà per sempre, perché si sente come la tessera di un puzzle che completa un mosaico. Alla fine il desiderio di vedere entrare Maria Callas si fa irresistibile: “Madame – cioè la signora Callas non c’è, sta per arrivare.” La divina non può entrare. Il suo corpo non è più tra noi anche se lei è ancora in mezzo a noi come un idea, una legenda, un mito.. per una serata d’incanto. Il progetto PICCOLI COMUNI INCONTRANO LA CULTURA della Regione Lazio realizzato da ATCL in collaborazione con LazioCrea, è pensato per 47 piccoli comuni, comunità al di sotto di 5000 abitanti, per il quale si sono sviluppate tante importanti collaborazioni: Teatro di Roma, Conservatorio di Santa Cecilia, Roma Lazio Film Commission, Progetti Speciali-ABC
della Regione Lazio, ma soprattutto tutte le amministrazioni locali. Per poco più di 2 mesi, dal 28 settembre al 30 novembre, l’intero territorio sarà attraversato da concerti, spettacoli, attività per bambini, danza, incontri per un totale di 25 compagnie, 110 tra attori e tecnici, 20 tra studiosi e scrittori: un caleidoscopico calendario di eventi che disegnerà un itinerario “fantastico” di riscoperta del piccolo/grande territorio. I Comuni coinvolti nelle 5 Province: BARBARANO ROMANO, BASSIANO; CALCATA, CAMERATA NUOVA, CAMPOLI APPENNINO, CANEPINA, CANTALICE, CAPRANICA PRENESTINA, CARBOGNANO, CASPERIA, CASTEL SAN PIETRO ROMANO, CASTELFORTE, CASTROCIELO, CELLENO, CERRETO LAZIALE, COLLEVECCHIO, COLONNA, CONTIGLIANO, FILACCIANO, FONTANA LIRI, GERANO, GIULIANO DI ROMA, GRADOLI, GUARCINO, MAENZA, MONTOPOLI DI SABINA, NORMA, ORIOLO ROMANO, PIANSANO, PICINISCO, POGGIO BUSTONE, POGGIO MOIANO, POLI, POSTA FIBRENO, PROSSEDI, ROCCA GIOVINE, ROCCA MASSIMA, ROCCA SANTO STEFANO, ROCCASECCA DEI VOLSCI, ROIATE, SAMBUCI, SAN DONATO VAL DI COMINO, SAN GIORGIO A LIRI, SANT’APOLLINARE, SANT’ORESTE, VALLERANO, VICOVARO. Castello Baronale Piazza del Duomo, Maenza info ingresso gratuito www.atcllazio.it info@atcllazio.it tel. 06 45426982
Al festival della fotografia di Lishui arriva “Soccus”: la mostra sui costumi ciociari Questo veramente grande ed unico Paese, la Cina, che a dispetto di tragedie e catastrofi sociali e politiche durate anni e anni che l’hanno insanguinata e sconvolta, è riuscita a trovare la sua fisionomia autentica e il suo volto pubblico nonché la sua congenita conformazione politica e sociale che offre al mondo, dove gradita e dove no. Certo è che tutto quanto la riguarda, fornisce l’idea del gigantismo e dello straordinario: tutto quanto è di livello superiore all’immaginario comune! E in questo mondo il cui volto immediato è la possanza industriale e militare e finanziaria e umana, una accelerazione permanente, spazio enorme, più di quanto si immagini, è riservato anche alle altre emanazioni dell’uomo quali la cultura, l’arte, la scienza, la bellezza… cioè anche per lo spirito e l’anima. E se si scorrono le notizie di cronaca, ci si rende conto della incredibile fioritura di esposizioni e manifestazioni d’arte, di convegni scientifici e letterari, della nascita di musei e di
pinacoteche, dell’interesse per l’arte e la ricerca e la cultura, delle attività didattiche e accademiche. E in siffatto contesto culturale e artistico dinamico e in continua evoluzione si inserisce una manifestazione di arte fotografica che si tiene ogni due anni a quasi duemila Km da Pechino, a Lishui, significativa città universitaria. E’ una iniziativa dedicata esclusivamente alla fotografia, sia in Cina sia all’estero, fondata nel 2004 e promossa dalle autorità municipali e accademiche della città, proprio con la finalità di sviluppare e stimolare ma soprattutto confrontare le ricerche e sperimentazioni di tutti i fotografi artisti nazionali e stranieri e quindi la istituzione di un Festival biennale internazionale. E la presente edizione, la nona che si sta svolgendo dall’8 al 12 del mese è quella dove la rappresentanza internazionale è particolarmente vistosa. Una manifestazione sia espositiva e sia informativa del massimo livello in quanto parallelamente al festival vero e proprio, ha luogo un simposio sulla fotografia di proporzioni anche questo inimmaginabili per gli argomenti affrontati, il numero delle sessioni e la rilevanza degli oratori: tutti i temi connessi con l’arte fotografica sono discussi e dibattuti. Mentre gli espositori al festival vero e proprio sono oltre cinquemila fotografi da tutto il mondo, le esposizioni oltre
duemila, i paesi partecipanti 108 e le istituzioni e organismi nazionali e stranieri 155 e le università ed atenei 112: e nella ciclopica e impressionante manifestazione è presente anche una associazione italiana Expophoto il cui socio fondatore è un artista fotografo ciociaro di Sora, Rocco de Ciantis, il quale nell’ambito del festival espone un progetto fotografico intitolato SOCCUS che parte da una sua iniziativa consistente in una serie di riproduzioni di qualità non comune che illustrano dei personaggi che vogliono richiamare il costume ciociaro dei quartieri di Arpino da lui stesso fotografati, organizzati e promossi da una istituzione locale, la Fondazione Mastroianni. Per dare un’idea delle proporzioni basti tener presente che i pannelli che illustrano le immagini presentate dalla associazione di Rocco de Ciantis sono 180×130: tutto dunque gigantesco e di proporzioni incredibili, a sottolineare il significato altissimo del festival di Lishui. Naturalmente il progetto SOCCUS è stato illustrato dalla rappresentante italiana in lingua cinese ed inglese e presentato con le parole redatte appositamente dallo scrivente. Dalle prime impressioni raccolte, le immagini dei ciociari fotografati magistralmente dal Sig. Rocco de Ciantis sono state moltissimo apprezzate e considerate: non è esclusa qualche reazione di turismo dalla Cina destinazione Arpino per ammirare da vicino questa umanità con questi costumi. Imperdonabile, ci si consenta la nota polemica, che nella patria del costume ciociaro si continui ad ignorare tale fenomeno al contrario conosciuto dovunque, da sempre.
Ci vediamo a via Veneto, direttamente da “I fatti vostri” Silvia Squizzato “Ci Vediamo a via Veneto. L’appuntamento del sabato, in diretta dall’Harry’s Bar il locale per eccellenza della Dolce Vita capitolina, con Chiara Rai. Ospite della puntata Silvia Squizzato, inviata speciale insieme alla sorella gemella Laura del programma targato RAI2 “I fatti vostri” condotto da Giancarlo Magalli. In studio anche la criminologa Immacolata Giuliani.
Napoli, torna l’appuntamento con la Fiera di Natale a San Gregorio Armeno e ai Decumani 2019, la più antica e conosciuta in tutto il mondo NAPOLI – Al nastro di partenza la più antica e partecipata Fiera di Natale d’Italia e del mondo. Oggi, a Napoli, sarà infatti inaugurata la 148ima edizione della Fiera di Natale ai Decumani, che ogni anno richiama milioni di visitatori che si riversano, a partire dall’inizio di novembre, nelle strade del Centro Antico della città per convergere nel cuore dell’Arte Presepiale e respirare l’autentica atmosfera del Natale, colori, sentimenti, sensazioni ed emozioni che nessun altro luogo del Mondo riesce a far rivivere.
L’inimitabile Fiera, quest’anno, sarà dedicata al grande artista e filosofo Luciano De Crescenzo scomparso recentemente e a ricordarlo sarà presente all’inaugurazione la figlia Paola De Crescenzo. CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO Il video servizio trasmesso nel corso della puntata di Officina Stampa del 7/11/2019 Quest’anno, nell’ambito del percorso San Gregorio Armeno in Tour, alcuni presepisti di via San Gregorio Armeno, a partire dalla metà del mese di novembre, saranno ospitati nella bellissima città di Siena, dove sarà realizzato un presepio dedicato alla città, ciò è stato possibile grazie al prezioso lavoro della dottoressa Claudia Palmieri direttrice artistica della manifestazione senese. L’appuntamento con i maestri presepisti quest’anno assiste dunque a quello che un gemellaggio tra il capoluogo campano e la città del palio.
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