ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova

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ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
N O V I TA S
Original sketch by Sou Fujimoto
for Architetti Notizie

ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015
Poste Italiane S.P.A.
Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003
(conv. in legge 27/02/2004 - n.46) - Art. 1 - Comma 1 NE/PD
TRIMESTRALE
ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
N
                                                                                                                                                             O
                                                                                                                                                             V
                                       IN COPERTINA Sou Fujimoto

                                       Schizzo originale di Sou Fujimoto
                                       per Architetti Notizie.

                                       SEI DOMANDE A SOU FUJIMOTO

                                                                                                                                                              I
                                       (pag. 10)

                                                                                                Photo: UIG/Getty Images

                                                                                                                                                              T
                                                                                                                                                              A
                                       ARCHITETTI NOTIZIE
                                       Periodico edito dal Consiglio
                                       dell’Ordine degli Architetti,
                                                                           CONSIGLIO DELL’ORDINE
                                                                           Presidente
                                                                              Giuseppe Cappochin
                                                                           Segretario
                                                                                                                                                              S
                                       Pianificatori, Paesaggisti e           Liliana Montin
                                       Conservatori della Provincia
                                       di Padova                           Tesoriere
                                                                              Giacomo Lippi
                                       Iscrizione al ROC n. 21717
                                       Aut. Trib. Padova n. 1697           Consiglieri                                       DIREZIONE, REDAZIONE E
                                       del 19 maggio 2000                    Alberto Andrian, Nicla Bedin, Doris Castello,   AMMINISTRAZIONE
                                                                             Gianluca De Cinti, Andrea Gennaro, Roberto
                                                                             Meneghetti, Giulio Muratori, Gloria Negri,
                                                                             Giovanna Osti, Paolo Stella, Alessandro                     Ordine degli Architetti
                                                                             Zaffagnini, Ranieri Zandarin.                               Pianificatori Paesaggisti
                                                                                                                                         e Conservatori
                                       Grafica ed impaginazione
                                                                           Direttore Responsabile
                                                                                                                                         della Provincia di Padova
                                       Felice Drapelli
                                       felicedrapelli@gmail.com               Alessandro Zaffagnini
                                                                           Comitato di Redazione
                                       Stampa                                                                                35131 Padova - Piazza G. Salvemini. 20
                                       Grafiche Turato sas                   Giovanni Furlan, Michele Gambato,
                                                                                                                             tel. 049 662340 - fax 049 654211
Sou Fujimoto,                          Rubano (PD)                           Massimo Matteo Gheno, Pietro Leonardi,
                                                                                                                             e-mail: architettipadova@awn.it
padiglione della Serpentine Gallery,                                         Edoardo Narne, Paolo Simonetto,
                                       Stampato su carta ecologica
Londra, 2013                           certificata FSC 100% reciclata        Paolo Stella, Alessandro Zaffagnini             www.pd.archiworld.it
                                                                                                                                                                      3
ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
URBANITÀ
                                                                                                                                            PAG. 22
INDEX

                                                                                 INCONTRI
                                                                                               PAG. 9

                                                                                                                                                                                                                            LIBRERIA
                                                                                                                                                                                                                                       PAG. 45
                                                                                                                                                                             PILLOLE
                                                                                                                                                                                         PAG. 35
GLI ARTICOLI E LE
NOTE FIRMATE
ESPRIMONO
L'OPINIONE DEGLI
AUTORI.
LA RIVISTA E'

                                    EDITORIALE
                                                 PAG. 6
APERTA A QUANTI,
ARCHITETTI E NON
INTENDANO
OFFRIRE LA LORO
COLLABORAZIONE.
LA RIPRODUZIONE
DI TESTI E
IMMAGINI E'                                                                                              SE TUTTO CAMBIA
CONSENTITA                                                SOU FUJIMOTO                                   Strategie emergenti
CITANDO LA FONTE.                                         interview                                      per hackerare la
                                                          a cura di Edoardo Narne                        professione.
                                                                                                                                                      a cura di Massimo Matteo Gheno               a cura della redazione
                                                                                                         abacO
                                                                                                         a cura di Elena Ostanel e Enrico Lain

                                                                                 INNOVAZIONE
                                                                                               PAG. 17

                                                                                                                            MONDO
                                                                                                                            VOCI DAL
                                                                                                                                            PAG. 27

                                                                                                                                                                             ANTEPRIMA
                                                                                                                                                                                         PAG. 39

                                                                                                                                                                                                                      DALL’ORDINE
                                                                                                                                                                                                                      NOTIZIE
                                                                                                                                                                                                                                       PAG. 47
                    VOGLIO ESSERE
                    LIBERO.
                    E VIVERE UNA VITA
                    SENZA RIMPIANTO.
                    Alessandro Zaffagnini

                                                                                                                                                                                                   Per notizie dell’ultima ora
                                                                                                                                                      a cura di Paolo Simonetto
                                                                                                         HERMAN                                                                                    consigliamo di visitare il nostro
                                                                                                                                                                                                   sito internet
                                                          AUTOPRODUTTORI                                 HERTZBERGER                                                                               www.pd.archiworld.it
                                                          IN TUTTO E PER                                 E RALPH ERSKINE
                                                          TUTTO                                          I maestri raggiungibili
                                                          Izmade                                         Massimiliano Botti
                                                          a cura di Alessandro Zaffagnini                 a cura di Giovanni Furlan
ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
EDITORIALE

VOGLIO ESSERE LIBERO.
E VIVERE UNA VITA SENZA
RIMPIANTO.
Alessandro Zaffagnini

“… Conosco le statistiche, so che ci solo 5 start-up su 100 che   Novìtas sono pertanto i cambiamenti che andremo ad in-                                                                                        st’anno
riescono a sostenersi e a produrre quello per cui sono nate,      dagare. Innovazioni che forse fanno capo a quel Massimo                                                          espe-                         la cogliamo fin dalla copertina. Quattro IN-
ma a me basta pensare che la probabilità di prendere un           Branzi che già dieci anni fa inventando la scheda elettro-                          rienze per un verso originali e asso-                        CONTRI con autorevoli professionisti del
terno secco al lotto è una su 11.478: piuttosto che sperare       nica Arduino e permettendo di creare rapidamente proto-                    lutamente nuove, al contempo coraggiose e                              nostro tempo daranno vero e proprio presti-
nella fortuna, preferisco puntare sulle mie capacità, sulla       tipi, ha dato una svolta epocale al mondo del progetto.                   vincenti.                                                                gio alla nostra rivista; oltre a rispondere ad
mia passione, sulla mia determinazione, sul mio coraggio:         Novìtas sono i termini che ‘da Branzi in poi’ si sono di                                                                                            una nostra intervista - che per tutti i nu-
sono cose su cui posso sempre lavorare per migliorarle. Vo-       forza impadroniti del mondo tecnico e non di solo quello:                E Novìtas sarà anche VOCI DAL MONDO dove si                                 meri vorremmo esporre ai quattro in ma-
glio essere libero. E vivere una vita senza rimpianto.”           la cultura dei makers, dell’imparare facendo in modalità di             darà uno sguardo al di fuori del nostro paese per ve-                         niera pressoché identica al fine di
                                                                  accesso condiviso (open source), della ricerca di fondi at-            rificare ambiti ai più di noi ancora sconosciuti. Per far                       individuarne le naturali distinzioni
Lorenzo Di Ciaccio, fondatore di Pedius, la start-up nata         traverso donazioni a progetto (crowdfunding). Termini                 ciò, accompagnati da prestigiosi redattori - Botti per                             nell’approccio professionale – essi fir-
per permettere a chi è sordo di utilizzare il telefono, vinci-    che stanno ad indicare nuovi approcci metodologici al               l’Europa, Tamassociati per l’Africa, Cacciatore per il Sud                            meranno le quattro copertine con un
trice del premio nazionale della GSVC (Global Social Ven-         mondo del lavoro; un lavoro inteso secondo nuove logiche           America, Mehrotra per l’Asia - ci accosteremo a nuovi           loro schizzo. Iniziamo l’anno ospitando il noto architetto
ture Competition).                                                di scambi di conoscenze. Novìtas sono i nuovi soggetti            modi di affrontare il lavoro professionale con un con-           giapponese Sou Fujimoto che, a dispetto della giovane età,
                                                                  tecnologici coi quali, volenti o nolenti, dovremmo prestis-       fronto a distanza con metodologie operativa di maestri di        è già riconosciuto come uno dei principali e più interes-
Ho trafugato questo breve scritto scoperto sul sito di In-        simo convivere: droni, stampanti 3D o robot umanoidi              ieri e di oggi.                                                  santi progettisti del nostro tempo.
novAction Lab (uno dei cinque casi di maggior successo            (iCub). Novìtas sono i luoghi deputati al nuovo lavoro, e
mondiale nel campo della formazione imprenditoriale)              penso ai coworking e ai fabLab, ossia fab-rication Lab-ora-       E ancora Novìtas saranno le PILLOLE che il lettore ad            Buona lettura.
per anticipare ai lettori di Architetti Notizie quello che        tory, praticamente dei laboratori di pura creatività, degli       ogni numero troverà a sottolineare brevi notizie d’architet-
sarà il nuovo corso editoriale: il filo conduttore del 2015       spazi di innovazione sociale, dove l’affitto della scrivania e    tura e non solo, che la Redazione valuterà tra le più inte-
sarà legato alla Novìtas. L’innovazione, il mutamento, la         l’avere libero accesso ai più disparati e innovativi stru-        ressanti. Una sorta di rassegna stampa o meglio, proprio
trasformazione saranno i vocaboli che si ripeteranno              menti tecnologici di ultima generazione sia alla portata di       per la loro brevità, di re-tweet del meglio di.
spesso nei redazionali che presenteremo nei prossimi              tutti. In definitiva siamo di fronte a nuove realtà – novìtas
mesi, come pure originale, insolito, singolare; tutto appar-      - dove al centro di tutto, in tutti i casi, c’è e rimane sempre   URBANITA’ sarà un’altra importante Novìtas; una rubrica
terrà alla sfera della novità, sia essa professionale piuttosto   l’individuo, con tutte le sue straordinarie aspettative e sor-    dove verranno analizzati gli innovativi rapporti tra la Rete
che produttiva, letteraria, artistica, scientifica. E alla base   prendenti voglie di crescere, svilupparsi ed emergere,            e la Città, rapporti che dal 1995 (anno di liberalizzazione
di tutto ciò ci sarà quella voglia di emergere con coraggio,      senza rimpianto.                                                  di Internet) hanno portato a un nuovo tipo di società ur-
quella voglia di libertà, quella necessità di vivere senza                                                                          bana (quella che Lefebvre chiama appunto “urbanità”).
alcun rimpianto che Lorenzo Di Ciaccio ha saputo tra-             Novìtas sarà quindi anche la nuova rubrica di Architetti          Verranno esaminati alcuni filoni di ricerca e di azione che
smettere nella start-up da lui creata che gli ha permesso         Notizie che abbiamo chiamato INNOVAZIONE, dove an-                stanno determinando occasioni di lavoro e proposti temi
non solo di vincere il già citato premio ma di recarsi in se-     dremo ad indagare esempi concreti costituiti da nuovi             che aiutino il professionista a costruirsi una “mappa del
guito negli Stati Uniti, in California, per presentare il suo     studi, collettivi, associazioni che in Italia, in questo pe-      possibile” per poter lavorare con il mondo che ci circonda.
lavoro alla finale mondiale della GSVC.                           riodo così particolare per la nostra economia e produtti-
                                                                  vità, stanno riuscendo con non poca fatica a portare avanti       Ma la più importante novità di Architetti Notizie que-           Sou Fujimoto, padiglione della Serpentine Gallery, Londra, 2013
                                                                                                                                                                                                     Photo: George Rex
6                                                                                                                                                                                                                                                                      7
ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
INCONTRI
                                                                                                            a cura di Edoardo Narne

                                                   (Hokkaido, 4 agosto 1971), si laurea nel 1994
                                                   presso il Dipartimento di architettura della Facoltà
                                                   di Ingegneria dell’Università di Tokyo.
                                                   Nel 2000 apre il proprio studio, la “Sou Fujimoto
                                                   Architects”, lavorando, a inizio carriera, su piccoli progetti
                                                   che caratterizzarono immediatamente la sua cifra stilistica.
                                                   Contemporaneamente si dedica alla didattica all’Università
                                                   delle Scienze di Tokyo (2001-), all’Università femminile Showa
                                                   (2004-2008),all’Università di Kyoto (2007-), la Keio University
                                                   (2009-) e alla stessa Università di Tokyo ( 2009-).

                                                   I suoi lavori iniziano a essere riconosciuti nel 2005, quando vince
                                                   l‘“Architectural Review Awards” nella categoria “Giovani architetti
                                                   internazionali”, un premio che gli viene assegnato per tre anni
                                                   consecutivi. Nel 2008 fa parte della giuria per l’assegnazione degli
                                                                                         stessi “Architectural Review

    Sou Fujimoto
                                                                                         Awards” e, sempre nel 2008,
                                                                                         vince il “premio AIJ” (organizzato
                                                                                         dall’Architectural Institute of Japan)
                                                                                         e il più alto riconoscimento al
                                                                                         “World Architecture Festival” nella
                                                   categoria “Abitazioni private”. Nel 2009 la rivista Wallpaper lo fregia
                                                   del “Design Award”. Nel 2011 vince il primo premio nel concorso
                                                   organizzato dal Beton Hala Waterfront Center, mentre nel 2012 fa
                                                   parte del team che si aggiudica il Leone d’oro alla Mostra di
                                                   Architettura di Venezia.

                                                   I suoi progetti sono caratterizzati da un approccio fresco e
                                                   innovativo nel rapporto tra spazio architettonico e corpo umano.
                                                   Nello sviluppo della sua ricerca, in gran parte ispirata alla
                                                   natura, alcuni elementi e luoghi archetipi, quali grotte, foreste, o
                                                   nidi, rivestono un ruolo chiave. Semplificabili a diagrammi, le
                                                   sue proposte aspirano ad una chiarezza assoluta :”
                                                   Desidero creare architetture che anche un bambino possa
                                                   disegnare.” Questa stessa dimensione leggera,
                                                   flessibile e per alcuni aspetti carica di ambiguità ce lo
                                                   consegna come uno dei più interessanti progettisti
                                                   del panorama contemporaneo.

                                                                                                                            >
Sou Fujimoto, padiglione della Serpentine Gallery, Londra, 2013
Photo: George Rex

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ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
Sou Fuijimoto, portrait - Photo: Jeremie Souteyrat

                         SEI DOMANDE A SOU FUJIMOTO
                         Edoardo Narne

                                                                              iniziato ad accostarmi ai progetti con      cliente, è importante. Ma al tempo
                            1                                                 strategie più diversificate e globali. Mi   stesso, a livello macro, le domande
                                                                              risulta anche di grande ispirazione il      che tengo sempre a mente riguardano
                         Com’è cambiato il lavoro all’in-                     fatto di avere vari gruppi di progetta-     come disporre ciascun progetto nella
                         terno del suo Studio da quando                       zione in un grande spazio aperto.           grande storia dell’architettura e come
                         ha iniziato la professione ad                        Membri appartenenti a gruppi diversi        renderlo adatto ai nostri tempi. Poi,
                         oggi?                                                interagiscono e a volte collaborano, il     ciò che ho cercato di conseguire è la
                                                                              che secondo me rappresenta una ri-          creazione di un’architettura in cui pia-
                         Quando ho fondato il mio studio, la-                 sorsa essenziale che conduce a nuove        nificazione, materiali e tecnologia –
                         voravo per conto mio. Senza dubbio                   idee e intuizioni.                          elementi considerati micro – interagi-
                         traevo piacere dal tempo speso pro-                                                              scano non solo con il concetto proget-
                         gettando da solo, ma con il crescere                                                             tuale ma anche con ciò che si trova a
                         dello studio e l’assunzione di più per-                2                                         livello macro. Il design di un dettaglio
                         sonale, ho trovato una maggiore fonte                                                            accessorio finirebbe così per reinven-
                         d’ispirazione per il design nel con-                 Cos’è importante per lei in un              tare lo schema generale; il concetto
                         fronto con il mio organico. Lavo-                    progetto, e a cosa non rinunce-             progettuale ridefinirebbe anche un
                         rando con il mio team negli anni ho                  rebbe?                                      materiale e i suoi significati intrinseci.
                         imparato ad apprezzare maggior-                                                                  E, ben oltre quanto citato finora, io
                         mente i frutti dell’impegno di gruppo                Per quanto riguarda l’architettura,         alla fine voglio arrivare a qualcosa di
                         per ciò che spazia oltre il mio campo                direi che tutto è importante. Ovvia-        nuovo e innovativo: un nuovo valore,
                         d’azione progettuale.                                mente il concetto progettuale, cui          un nuovo stile di vita, o forse una
                         Inoltre, visto che negli ultimi tempi il             giungiamo dopo una sintesi rigorosa         nuova visione del mondo.
                         mio staff ha acquisito caratteristiche               delle condizioni del sito, del contesto
Sou Fujimoto, House NA   demografiche più internazionali, ho                  del progetto e delle richieste del
                                                                                                                                                                 11
ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
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Quali progettisti-maestri del                                                            Quali architetture, romanzi,
passato, che lei considera forte-                                                        film, opere d’arte considera la
mente attuali per il contempo-                                                           abbiano influenzata maggior-
raneo, consiglierebbe ai                                                                 mente nella messa a fuoco
giovani di approfondire nei                                                              della sua idea di architettura?
prossimi anni? e perché?                                                                 Ce ne citi pure alcuni esempi a
                                             Jorge Luis Borges                           lei cari.
In sostanza io ritengo che, in un
modo o nell’altro, possiamo imparare         sentirebbe di creare un nuovo futuro.       Per un certo periodo sono stato molto
dalla storia o dall’architettura e trarne    Inoltre rappresenta la ragione per cui      influenzato dalle teorie fisiche di Al-
beneficio, che si tratti dell’architettura   mi prefiggo di osservare le opere ar-       bert Einstein, nella fattispecie il po-
dell’antica Roma, di quella gotica, di       chitettoniche nella storia dell’architet-   tere di mettere in radicale discussione
quella regionale più legata al locus, o      tura senza pregiudizio alcuno.              e di spiegare come noi sperimentiamo
di quella contemporanea. Sono tutte                                                      il mondo, il tempo e lo spazio. Leg-
degne di nota di per sé e, al tempo          Se dovessi nominare i maestri dell’ar-      gere le opere di Jorge Luis Borges mi
stesso, ricche di significato per genti      chitettura di tempi più volubili, direi     ha permesso di meditare su ciò che è
diverse in modi diversi, se non infi-        Le Corbusier, Mies van Der Rohe,            finito e infinito, temporale e perpe-
niti. Io credo che al di là di ciò che       Louis Kahn, Frank Lloyd Wright. Na-         tuo, sulla storia e sul suo significato.
l’architettura sia e di quanto essa          turalmente oltre a questi quattro ci        Anche la musica mi ha influenzato in
possa sembrare irrilevante, se la os-        sono molti altri grandi architetti le cui   un qualche modo: quella dei Beatles e
serviamo da vicino e con un obiettivo        opere mi hanno anche ispirato e inco-       di Glenn Gould che suona le opere di
più creativo, scopriremo dunque              raggiato a creare ciò che io definisco      Bach.
qualcosa di nuovo. Per me, ciò con-          un futuro nuovo.

                                                                                                                                    <       Musashino Art University Museum and Library. Photo: Marcello Galiotto

                                                                                                                                        <
                                                                                                                                               5                                                                                           6

                                                                                                                                            Qual è l’opera architettonica                    e 21. secolo, con la loro epoca e il loro   Ultima domanda… quali sugge-
                                                                                                                                            che, a suo avviso, meglio rap-                   contesto nel complesso. Forse ciò che       rimenti offrire a chi intraprende
                                                                                                                                            presenta il XX-XXI secolo? e                     rappresenta lo spirito del 20. e 21. se-    oggi il percorso professionale di
                                                                                                                                            perché?                                          colo risulterebbe più evidente se lo        architetto?
                                                                                                                                                                                             guardassimo nel suo insieme.
                                                                                                                                            Questa è una domanda difficile.                                                              Fate un giro e guardate tutti i grandi
                                                                                                                                            Certamente potrei nominare le opere                                                          edifici della storia dell’architettura.
                                                                                                                                            di Mies o Le Corbusier, o il Guggen-                                                         Fate un giro e guardate varie città del
                                                                                                                                            heim Museum di Bilbao di Frank                                                               mondo.
                                                                                                                                            Gehry che per me rappresenta un                                                              Fate un giro e guardate l’abbondanza
                                                                                                                                            nuovo capitolo dell’architettura.                                                            della natura e i suoi paesaggi.
                                                                                                                                            Tuttavia risponderei: tutto il corpus di                                                     Siate appassionati di architettura ma
                                                                                                                                            opere architettoniche generato nel 20.                                                       siate umili davanti a essa.

                                                                                                                                            Guggenheim Bilbao                               Edificio Benetton a Teheran                  Gleen Gould
12                                                                                                                                                                                                                                                                            13
ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
>   Alcuni ringraziamenti
                               doverosi da parte della
                               redazione di Architetti Notizie
                               a chi ha contribuito a questa intervista:
                               Marcello Galiotto, Hugh Hsu e Nikki
                               Minemura dello Studio Sou Fujimoto
                               Architects e Giuseppe Tommaso Gervasio
                               per la traduzione delle risposte.

                                                                           Musashino Art University
House NA, plastico                                                         Museum and Library,
Photo: Katrin Wißkirchen                                                   Photo: Marcello Galiotto

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ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
INNOVAZIONE
                                                                                                 a cura di Alessandro Zaffagnini

     Izmade
     è un collettivo torinese che,
     dal 2012, opera nel campo
     dell'ecodesign autoprodotto,
     realizzando arredi e
     complementi d'arredo in
     piccole serie o in edizioni
     limitate.
     Composto da cinque soci
     fondatori con provenienze e
                                           Autoproduttori
     competenze diverse
     (Giuseppe Vinci, architetto;
     Pasquale Onofrio, laurea in
                                           in tutto e per tutto
     disegno industriale; Alberto
     Rudellat, laurea in
                                           Izmade
     giurisprudenza; Alessandro
     Grella, architetto; Andrea
     Pasquarelli, ingegnere),
     Izmade gestisce direttamente
     l'intero processo produttivo,
     dalla definizione dell'idea
     fino alla sua realizzazione e
     distribuzione.

                                           Il nostro percorso inizia nel 2012 con     voro, che ha posto grossi vincoli alla
                                           l’obiettivo di sviluppare un comune        scelta degli spazi in cui produrre, o
                                           interesse legato ai temi del design e      all’ambito fiscale, particolarmente
                                           della sostenibilità. Siamo partiti da      complicato nel nostro Paese, in cui la
                                           un’idea e abbiamo cercato di concre-       figura del “designer autoproduttore”
                                           tizzarla, trasformandola in un’attività    non è prevista fiscalmente. A ciò si
                                           vera e propria. Volevamo creare ar-        sono aggiunte le difficoltà tipiche
                                           redi utilizzando materiali sostenibili     dell’avvio di qualsiasi attività, quali la
                                           e, quando possibile, direttamente ma-      necessità di predisporre un business
                                           teriali di riuso, e volevamo seguire       plan, di attribuire un prezzo ai pro-
                                           l’intero processo produttivo, dalla        dotti, di scegliere le occasioni mi-
                                           progettazione alla realizzazione, sino     gliore per promuoverli.
                                           alla comunicazione e alla vendita. In      Siamo andati avanti a testa bassa, di-
                                           una parola, volevamo essere “auto-         videndoci i compiti e cercando di oc-
                                           produttori” in tutto e per tutto.          cuparci di tutti gli aspetti, senza
                                           Questa scelta ha comportato delle          ovviamente togliere troppo tempo
                                           grosse difficoltà iniziali, perché ci ha   alla progettazione e alla produzione.
                                           costretto a fare i conti con un serie di   In questo, essere un gruppo piuttosto
                                           elementi dei quali sapevamo poco o         numeroso e multidisciplinare ha aiu-
                                           nulla: penso ad esempio alla norma-        tato molto: alcuni di noi si sono po-
                                           tiva sulla sicurezza nei luoghi di la-     tuti concentrare sugli aspetti
     self-made furniture and accessories

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ARCHITETTI NOTIZIE 01/2015 - Ordine Architetti Padova
MARTA, tavolino

amministrativi e promozionali, men-         spazi e design di interni e workshop
tre gli altri hanno “continuato a fare i    di autocostruzione, che rappresen-
designer”.                                  tano una parte importante del nostro
                                            lavoro e ci consentono di sperimen-
A distanza di quasi tre anni, la nostra     tare nuovi materiali e nuove soluzioni
collezione è oggi composta da 11            tecnologiche.
prodotti che rispecchiano il “manife-       Abbiamo ad esempio realizzato una
sto di Izmade”, sono il risultato di una    parete divisoria composta di porte e
ricerca sull’uso di materiali sostenibili   finestre di recupero per Ombradifo-
(certificati, innovativi, di recupero e     glia, atellier specializzato in abiti da
sottoprodotti) e sono realizzati con        sposa, e allestito gli spazi interni del
tecnologie artigianali.                     centro di aggregazione giovanile Fal-
Tutti i nostri oggetti hanno caratteri-     klab, entrambi a Torino. Abbiamo
stiche peculiari che li rendono unici e     inoltre organizzato e condotto diversi
sono personalizzabili per colore o di-      workshop durante i quali abbiamo la-
mensioni, in base alle indicazioni          vorato insieme ai partecipanti alla co-
emerse nel corso del processo di            struzione di arredi sostenibili o, in un
ascolto del cliente. La cura che riser-     caso, alla costruzione di una fresatrice
viamo ai dettagli e alle finiture fa si     a controllo numerico, assemblando i
che anche i materiali meno pregiati         diversi componenti dell’utensile.
risultino nobilitati e in grado di tra-
smettere tutta la passione che met-         Non siamo ancora pronti per trac-
tiamo nella realizzazione dei nostri        ciare un bilancio di questi primi anni
prodotti.                                   di attività, ma senz’altro possiamo
Alla produzione di arredi affian-           dire che abbiamo imparato molto, sia
chiamo le attività di allestimento di       dal punto di vista della produzione
                                                                                                         ETTORE-SECONDO, cuccia
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LILLI, mobiletto

                 vera e propria che rispetto a tutti gli   viste del settore, siti di e-commerce       delle persone che li porti a compren-
                 aspetti collaterali ma altrettanto im-    specializzati e organizzatori di eventi     dere il lavoro e la fatica che stanno
                 portanti, come il marketing e la co-      e fiere: nei limiti delle disponibilità     dietro a questo tipo di prodotti e ad
                 municazione.                              economiche non ci siamo mai tirati          apprezzare il valore aggiunto della so-
                 Negli anni, abbiamo avuto modo di         indietro e per promuovere Izmade ab-        stenibilità.
                 conoscere e collaborare con altre re-     biamo partecipato a numerose fiere
                 altà che operano in questo stesso         ed eventi nazionali (tra i quali Paratis-   www.izmade.com
                 campo e che come noi stanno fatico-       sima e Turna a Torino e MeMe Ma-
                 samente cercando di trasformare la        kers Exposed a Ferrara). I nostri
                 propria passione in lavoro. Il nostro     prodotti, oltre che direttamente dal
                 laboratorio è a Torino, all’interno       nostro sito sono acquistabili in alcuni
                 della falegnameria delle Officine         negozi e su alcuni siti di e-commerce
                 Creative presso l’Hub Multiculturale      specializzati in design e autoprodu-
                 Cecchi Point, un luogo legato alla va-    zione, di cui è possibile trovare una
                 lorizzazione dell’artigianato e della     lista sul nostro sito.
                 manualità, aperto e in continuo colle-
                 gamento con il quartiere e la cittadi-    Per il futuro ci auguriamo un’unica
                 nanza.                                    cosa: una maggiore riconoscibilità di
                 Riteniamo che il confronto e la colla-    chi lavoro nel campo del design auto-
                 borazione siano fondamentali in un        prodotto. Riconoscibilità in termini
                 settore ancora in divenire e che ha bi-   giuridici e fiscali, che rende più age-
                 sogno di idee innovative, di compe-       vole districarsi tra le maglie della bu-
                 tenze diverse e di sempre nuovi           rocrazia italiana. E, soprattutto,
                 stimoli.                                  riconoscibilità di quella che è a tutti
                 Sin dall’inizio abbiamo ricevuto          gli effetti un’attività lavorativa: un
DAMA, libreria   molto supporto da parte di blog e ri-     cambiamento profondo nell’ottica            PINOCCHIO, appendiabiti

                                                                                                                                            21
URBANITÀ
                                                                                                                                                                                                           a cura di Elena Ostanel e Enrico Lain
                       abacO | collaborative design studio |
                       è uno studio di design e architettura, fondato da Alice Braggion e Alessandro Carabini.
                       Nato nel 2013, a Parigi, dalla volontà di esplorare e connettere un flusso crescente di
                       persone, idee, informazioni ed esperienze, abacO si distingue per un approccio
                       transdisciplinare fortemente creativo e collaborativo. E’ cofondatore/organizzatore dei
                       workshop formativi “Reaction” a Parigi, dove inoltre sta sviluppando il polo e la
                       community d’architettura e design all'interno di Volumes, un nuovo spazio di
                       coworking. abacO fa parte dell’equipe di WeWoW, un collettivo che lavora su
                       comunicazione visiva e strategie grafiche al servizio dell’architettura.

                       www.abaco.me
                       Twitter: @abacOllab
                       Facebook: /abacOllab

     SE TUTTO CAMBIA
     Strategie emergenti per hackerare
     la professione.
     abacO                                                                                                       L’abbiamo pensato,
                                                                                                                 detto e scritto in
                                                                                                                 tanti: il momento in
                                                                                                                 cui ci troviamo oggi
                       URBANITÀ
                                                                                                                 è caratterizzato dalla
                       s. f. [dal lat. urbanĭtas -atis (der. di urbanus «urbano»),
                                                                                                                 parola cambiamento.
                       propr. «che appartiene al vivere in città»]
                                                                                                                 Ci siamo dentro.
                                                                                                                 Se lo leggiamo in
                       Poche parole per presentarvi questa rubrica, che nasce oggi
                                                                                                                 termini positivi, evi-
                       dall’idea di raccontare frammenti di un cambiamento nel-
                                                                                                                 tando l’accezione di
                       l’ideare, gestire e reinventare la città come opera.
                                                                                                                 crisi cui spesso è af-
                       Vi proponiamo quindi di seguirci in una piccola esplorazione                                                                                              REINVENTARSI
                                                                                                                 fiancato, possiamo ritenerci fortunati ad essere coinvolti in
                       della nostra urbanità, fatta di edifici e di abitanti.                                                                                                    Dopo aver messo in tasca una laurea magistrale in archi-
                                                                                                                 una rivoluzione che molto probabilmente sta cambiando
                       Per semplicità abbiamo posto nel 1995 il nostro ‘zero’, la nostra                                                                                         tettura, abbiamo letteralmente scoperto che non può es-
                                                                                                                 totalmente i modi - di comunicare, di fare relazione, di
                       partenza ideale: quando Internet divenne ufficialmente un                                                                                                 sere una laurea a decidere che lavoro farai ma il lavoro che
                                                                                                                 progettare, di abitare.
                       bene comune, in grado, nel tempo, di catalizzare effetti econo-                                                                                           vuoi (e che puoi fare) a suggerirti cosa devi studiare.
                                                                                                                 Design significa risolvere problemi. Il nostro mestiere - ci
                       mici, sociali e urbani.                                                                                                                                   L’apprendimento non termina il giorno della laurea, ma
                                                                                                                 riteniamo designer globali - ci dà la possibilità di essere
                       Anche grazie alla società dell’informazione oggi assistiamo ad                                                                                            comincia. E la propria professione, e professionalità, la si
                                                                                                                 molto più che spettatori.
                       un susseguirsi di prototipi, strategie e fenomeni diffusi che                                                                                             crea ogni giorno.
                       hanno come contesto le città. Per noi si tratta di novità emer-                                                                                           Primo perchè implica una forte dose di curiosità. Proprio
                                                                                                                 abacO ha raccolto la sfida. Non sapevamo bene da dove
                       genti mirate alla gestione di uno spazio urbano che oggi è in                                                                                             come le città in cui viviamo e progettiamo evolvono in
                                                                                                                 partire, quindi abbiamo cominciato con gli strumenti che
                       contrazione (economica e sociale) e simultanea espansione (si                                                                                             maniera continua, noi dobbiamo essere i primi ad esplo-
                                                                                                                 avevamo a disposizione: la nostra creatività, la nostra cu-
                       prevede che nel 2050 il 70% della popolazione mondiale risie-                                                                                             rare e captare i rumori emergenti.
                                                                                                                 riosità, la nostra rete di relazioni e una connessione a In-
                       derà in aree urbane).                                                                                                                                     Secondo perchè è necessario avere coraggio. Mettere da
                                                                                                                 ternet.
                       URBANITA’ intende così presentarvi un piccolo set di strategie                                                                                            parte ogni certezza e in dubbio lo status quo è la chiave
                                                                                                                 Il nostro progetto abacO è nato così, dalla nostra volontà
                       progettuali, culturali e di impresa che stanno cambiando il                                                                                               per entrare in collisione con l’innovazione.
                                                                                                                 ma soprattutto dalla contingenza di dover far convergere
                       modo di vedere (e fare) città, con l’obiettivo ambizioso di rac-                                                                                          Infine bisogna essere creativi. Specialmente quando i para-
                                                                                                                 le nostre idee in un’unica box che le potesse contenere e
                       contarvi qui (grazie ad alcuni ospiti) un panorama positivo, in                                                                                           digmi, ad ogni livello, perdono consistenza e richiedono
                                                                                                                 organizzare.
                       cui inventare nuovamente anche le nostre professioni.                                                                                                     un update, diventano fondamentali l’intuizione e la capa-
                                                                                                                 Secondo noi, per hackerare la città è necessario hackerare
                                                                                                                 la professione. Ovvero ripensare un modello obsoleto e, at-     cità d’immaginare nuovi scenari e costruire nuovi modelli.
                       (Elena, Enrico e il collettivo di Be City Smart).                                         traverso la combinazione e l’incrocio di input e feedback
                                                                                                                 provenienti dall’intersezione di spazi, persone e tecnolo-
                                                                                                                 gie, in-formare il processo creativo.

22                                                                                                                                                                                                                                           23
ESSERE ONLINE/OFFLINE
                                                                                                                                                                                               Un altro aspetto su cui abbiamo sempre
                                                                                                                                                                                               posto molta attenzione e che quotidiana-
                                                                                                                                                                                               mente analizziamo criticamente è la nostra
                                                                                                                                                                                               presenza, la nostra identità, le relazioni che
                                                                                                                                                                                               stabiliamo dentro e fuori la rete. abacO è on-
                                                                                                                                                                                               line/offline.
                                                                                                                                                                                               Nonostante sappiamo quanto sia necessario
                                                                                                                                                                                               mantenere un legame con la realtà fisica, la
     FARE RICERCA                                                                                                                                                                              maggior parte del nostro lavoro avviene on-
     Ci siamo chiesti come un professionista possa                                                                                                                                             line. Attraverso gli strumenti di comunica-
     continuare il suo percorso di apprendimento e                                                                                                                                             zione che abbiamo a disposizione riusciamo
     aggiornamento, e la risposta che ci siamo dati                                                                ESSERE IMPRENDITORI                                      non soltanto a curare i contatti con clienti e colleghi ma so-
     risiede nell’importanza che riveste per noi il                                                                Quando abbiamo deciso di investire tempo ed ener-        prattutto a sviluppare una comunità attorno a noi e al nostro
     fare ricerca.                                                                                                 gie in questo che è un progetto nostro sapevamo che      lavoro. Il valore di questo network risiede nel fatto che la geo-
     Certo la ricerca è sempre esistita nella nostra                                                               avremmo dovuto gestire autonomamente un pro-             grafia e le distanze non esistono e abbiamo la possibilità di
     professione, tanto da fondersi nel lavoro e ren-                                                              cesso molto complesso. Stabilire gli obiettivi, le       stabilire delle collaborazioni o scambiare conoscenze, anche
     derne ambigui e sfumati i confini. Ma oggi, e                                                                 tappe di sviluppo della nostra attività, scrivere        con persone che non potremmo incontrare nella nostra città.
     ciò è dovuto alle molteplicità potenziali che        CONTAMINARSI
                                                                                                                   un’agenda. La responsabilità del fallimento o del        Inoltre, il valore aumenta esponenzialmente quando le rela-
     quotidianamente invadono il sistema molto            Se tutto cambia, cambiano anche il modo e i luoghi
                                                                                                                   successo dipende esclusivamente – o quasi – dalla        zioni virtuali ritrovano una loro “fisicità” permettendoci di
     spesso sotto forma di innovazione                    del lavoro.
                                                                                                                   nostra capacità di individuare i giusti percorsi da      incontrare e lavorare offline con i nostri colleghi.
     scientifico/tecnologica, la ricerca trova sempre     Le idee abbandonano le università per contaminarsi
                                                                                                                   intraprendere, dalla nostra volontà e capacità di ge-    Essere in rete offre inoltre l’opportunità di sfruttare una
     più rifugio in strutture fortemente ibride, aperte   all’interno di spazi residuali della città e a piatta-
                                                                                                                   stione, e da una buona dose di coraggio a mettersi       quantità di strumenti e di avere a disposizione una quantità
     e responsive.                                        forme virtuali transdisciplinari, abbracciando nuovi
                                                                                                                   in gioco. Sempre. Questo tipo di atteggiamento si        di dati e informazioni che fino a qualche anno fa erano im-
     Sempre di più sono gli studi che investono nella     modelli collaborativi.
                                                                                                                   può maturare soltanto nel momento in cui si co-          pensabili e ogni giorno diventano più accessibili.
     ricerca e lavorano in maniera collaborativa          Lo studio d’architettura come siamo stati abituati a
                                                                                                                   mincia a creare un proprio progetto d’impresa. Per       Il nostro lavoro non può prescindere da tutti questi fattori
     coinvolgendo una moltitudine di menti e pro-         concepirlo è oggigiorno obsoleto, la prova è che solo
                                                                                                                   noi è oramai abitudine pensare in termini di busi-       che ci indicano la strada per una progettazione più aperta,
     fessionalità.                                        i grossi studi riescono a sopravvivere. Diventa indi-
                                                                                                                   ness plan. Cerchiamo continuamente di trasfor-           partecipata, collaborativa e dinamica.
     Per noi, ad esempio, significa convincere l’am-      spensabile ripensare queste strutture verso un’orga-
                                                          nizzazione e un’infrastruttura più leggera.              mare le nostre idee in prodotti, di rendere proficui i
     ministrazione a finanziare degli studi urbani                                                                 nostri progetti dotandoli di un ciclo di vita e pen-     Reinventarsi. Fare ricerca. Contaminarsi. Essere imprenditori.
     che crediamo possano portare a costruire un          Da questo punto di vista, abacO ha una struttura
                                                                                                                   sando al modello e alle figure necessarie per realiz-    Essere online/offline.
     catalogo di soluzioni abitative ottimizzate. Op-     flessibile, mobile, economica. Lavora in spazi condi-
                                                                                                                   zarli. Essere architetti oggi vuol dire essere           Queste sono le nostre chiavi di lettura per interpretare la con-
     pure significa ottenere da un’industria un robot     visi e iperconnessi come i coworking e può potenzial-
                                                                                                                   imprenditori.                                            temporaneità. Vivere il cambiamento, non rifiutarlo. E pro-
     per realizzare un allestimento.                      mente spostarsi laddove è necessario, secondo i
                                                                                                                                                                            prio come la città e il territorio, il progettista del nuovo
                                                          diversi progetti in cui è coinvolto. Funziona esatta-
                                                                                                                                                                            millennio deve saperlo assorbire e integrare nella quotidia-
                                                          mente come un network, i cui nodi e le risorse della
                                                                                                                                                                            nità.
                                                          rete sono ovunque e si possono attivare in ogni mo-
                                                                                                                                                                            Ciò è fondamentale per poter guidare nuovi processi e imma-
                                                          mento.
                                                                                                                                                                            ginare nuove direzioni.
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VOCI DAL MONDO
                                                                                                                                                                   a cura di Giovanni Furlan

                                                   Herman Hertzberger
                                                   e Ralph Erskine
                                                   I maestri raggiungibili
                                                   Massimiliano Botti

     Massimiliano Botti                            Herman Hertzberger e Ralph Erskine                    ma lo è meno se si ammette che è più       in un linguaggio autografo, ma che ri-
     (Udine, 1971), architetto e dottore di        rappresentano due casi di maestri                     facile prendere a prestito modelli che     mane disponibile per assumere con-
     ricerca, insegna Caratteri morfologici,       “raggiungibili”. Non inarrivabili leg-                apprendere, soppesandoli, dei prin-        notazioni formali sempre differenti.
     tipologici e distributivi dell’Architettura
     presso l’Università degli Studi di
                                                   gende dell’architettura, ma riferimenti               cipi. Vocazione didattica, si è detto.     A ben vedere, l’architettura stessa di
     Brescia. Ha al suo attivo                     utili per mettere mano al proprio pro-                Uno dei contributi più evidenti in tal     Hertzberger, “antigraziosa”1, mutevole
     pubblicazioni e partecipazioni a              getto, e il cui insegnamento – sottile,               senso lo dobbiamo a Herman Her-            negli anni, ha sempre incarnato al-
     convegni internazionali. Un’intensa           arguto e permeato di umanità – è                      tzberger. Lezioni di architettura (edito   cune caratteristiche (di attenzione alla
     attività professionale lo ha portato a
     lavorare su numerosi progetti, tra i          pronto all’uso, come un pratico uten-                 in Italia da Laterza nel 1996, a cura di   ricerca sul tipo, di consapevolezza in
     quali la Casa protetta per anziani            sile che non tradisce. Sono anche due                 Michele Furnari, e ora non più dispo-      merito alla necessità della sostenibi-
     "Nuovo Roverella" a Cesena, la                maestri non troppo noti, la cui le-                   nibile in commercio, il che dovrebbe       lità economica degli interventi, ecc.)
     Cittadella della giustizia e la sede
     dell’Autorità portuale a Venezia, il
                                                   zione sottotraccia emerge con chia-                   dare luogo a qualche sollevazione po-      che la rendevano, più che replicabile
     restauro dell’ex Pretura a Sacile e           rezza in alcuni autori nostri                         polare per riportarlo sugli scaffali       nelle forme, esemplificativa di alcune
     l'aeroporto de L'Espérance a Saint            contemporanei ma che, non essendo                     delle librerie) è un volume di grande      istanze, sociali prima e progettuali
     Martin (Antille francesi).                    legata alla codifica di un linguaggio                 chiarezza, con un apparato iconogra-       poi. Le residenze sperimentali e le
                                                   evidente, è nel tempo risultata di dif-               fico mai banale, che nasce e si pro-       scuole realizzate in Olanda nel corso
                                                   ficile trasmissione. Il che sarebbe ab-               pone in forma di sequenza di               del tempo, gli edifici per anziani o gli

VOCI
                                                   bastanza sorprendente, se si pensa                    “lezioni” come un manifesto di poe-        uffici, sono altrettanti esempi di una
                                                   alla vocazione didattica dei Nostri,                  tica, in grado di tradursi ovviamente      continua osmosi tra l’indagine tipolo-

DAL
MONDO
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                                                   R. Erskine, Edificio e Wall, Svappaara. Fronte sud

                                                                                                                                                                                         27
H. Hertzberger, Scuola Montessori,
                                                                   Del. Ingresso

                                                                   H. Hertzberger, Scuole Apollo,
                                                                   Amsterdam. Scala / gradonata
                                                                   polifunzionale
                                                                                                                                         H. Hertzberger, Scuola Montessori, Del. Piattaforma / teatro

gica e la riflessione sull’uso degli edi-   aspetti su cui si esercita il lavoro di in-     mento a una residenza di Alberto             dei mezzi espressivi.                              ma un riferimento – perfettibile – è       le condizioni climatiche peggiori;
fici e degli spazi all’intorno, uso pen-    dagine di Herman Hertzberger. Un                Campo Baeza); al contrario, dal pro-         La vocazione didattica di Ralph Er-                testimoniato da almeno due fattori:        spazi serviti, aperture e terrazze verso
sato per le persone, e che dalle            lavoro che parte con l’osservazione e           getto è assorbita e da questa raffor-        skine procede per strade più acciden-              nonostante le dimensioni inusuali          sud e l’intorno urbano), si difende er-
attitudini, desideri e atteggiamenti        la prefigurazione degli usi possibili di        zato, in una sorta di ju-jitsu               tate, ma non è meno chiara.                        non ha mai fatto la sua comparsa in        gendo una barriera fisica la quale,
delle persone parte.                        uno spazio, o di un suo singolo ele-            architettonico6. Un lavoro, infine, che      E soprattutto, permea il suo lavoro.               nessun elenco di capi d’accusa contro      proprio perché tipologicamente inec-
Come cambiano lo sguardo e lo               mento, da parte delle persone. Un la-           interviene incessantemente sulla tipo-       Quasi che il timore di essere frainteso            l’architettura moderna, al contrario di    cepibile, può svolgere il suo ruolo con
scambio di saluti a seconda della po-       voro che mira costantemente a offrire           logia: la scala-gradinata delle scuole7,     porti l’architetto a donarsi in toto a             altri complessi che incarnando l’uto-      efficacia e semplicità. Diventando ra-
sizione che si ha (eretta, seduta) o        opportunità a chi vivrà gli edifici pro-        il nocciolo duro dei servizi che rende       chi, da sempre, rappresenta il deute-              pia e inseguendo l’autosufficienza         pidamente un simbolo.
della quota alla quale ci si trova in re-   gettati, per poter intervenire sull’ar-         il resto degli spazi abitativi modifica-     ragonista in ogni avventura architet-              (anche linguistica) dimenticavano di       Donarsi al proprio committente, si di-
lazione al proprio interlocutore, come      chitettura. Questo è un punto                   bile senza interferire sulla struttura, le   tonica: il destinatario dell’opera, sia            svolgere la propria funzione di “case”;    ceva. Ralph Erskine inventa la figura
si possono accogliere i genitori che at-    decisivo: Hertzberger non pretende di           variazioni sul sistema degli accessi         esso un privato o una comunità.                    non rappresenta un caso isolato, nem-      dell’architetto condotto. Durante
tendono l’uscita dei propri figli da        “disegnare la vita degli altri”, ma com-        alla residenza per rendere condivisi –       Ralph Erskine ha progettato molti                  meno nella produzione del suo au-          l’epopea di Byker, in cui progetta la
una scuola2, quali spazi imprevisti of-     bina gli elementi dei suoi edifici per-         e quindi curati – alcuni spazi di            riusciti edifici nella sua carriera, ma il         tore. Ralph Erskine ha realizzato altri    sequenza della demolizione di decine
frire perché i bambini possano co-          ché offrano molteplici possibilità di           norma abbandonati a se stessi8, la           suo nome rimane legato all’esperienza              due Wall Building, in Lapponia e in        di edifici e la loro sostituzione siste-
struire una socialità per così dire         utilizzo, e intervento, all’interno di          grande copertura come elemento uni-          di Byker, il quartiere nei pressi di               Canada, come altrettante soluzioni         matica, si preoccupa che le persone
segreta («anche i bambini hanno i           una serie ragionata di alternative. In          ficatore che offre senso e misura al-        Newcastle-upon-Tyne costruito come                 alle questioni poste dal contesto, e dai   “non vivano troppo a lungo in un
loro incontri e i loro appuntamenti»),      parte prevedibili (e su questa “previ-          l’esuberanza degli episodi funzionali o      la paziente ricucitura di un tessuto               suoi dati climatici11. Nel Regno Unito     cantiere”. Per avviare e rendere stabile
come si riesce a rendere disponibile al     sione” si costruisce il sistema delle va-       assume il ruolo di segno identitario di      esistente e degradato10. Il simbolo più            così come nel profondo nord del            e organizzato il dialogo con gli abi-
cambiamento un appartamento sulla           riazioni possibili) e in parte                  un intero quartiere9 sono il risultato       appariscente del quartiere, l’edificio             mondo, occorreva difendersi e difen-       tanti, suddivisi in gruppi riferiti ai
scorta delle esigenze – mutevoli nel        imprevedibili. Tuttavia, e il caso delle        di quell’osservazione e prefigurazione,      noto come The Wall, ha costituito un               dere (dal traffico di una superstrada,     nuovi nuclei residenziali in fase di de-
tempo – di un nucleo famigliare3,           case Diagoon a Delft è esemplare in             che arriva – poiché pure deve arrivare       paradigma (spesso mal compreso) di                 dai venti dominanti). A queste due         finizione, installa il suo studio, dotato
come permettere di guardare quando          questo senso, l’aggressione gentile             – al linguaggio. Linguaggio che non          come si possa edificare una “grande                istanze basiche Erskine offre risposte     di grandi vetrate, al piano terra di un
serve (magari proprio figlio che gioca      degli abitanti non sfigura il progetto          offre appigli perché sempre trasfor-         casa” per molti, anche se rappresenta              tipologiche: ci si difende operando        edificio nei locali prima occupati da
in terrazza mentre si sta cucinando4)       (come accadrebbe in un edificio dise-           mativo, e in quanto tale                     a tutti gli effetti una risposta perfino           scelte chiare e rispolverando categorie    un’impresa di pompe funebri12. E ap-
e non essere visti quando non lo si         gnato con altri presupposti: pensiamo           costringe(rebbe) un adepto acritico a        ovvia a una serie di questioni non ri-             kahniane spesso ignorate (spazi ser-       pende i disegni ai vetri delle finestre,
vuole, e così via5: sono alcuni degli       a un volume autocostruito in amplia-            un continuo e faticoso aggiornamento         mandabili. Che non sia un unicum                   venti e piccole chiusure verso nord e      in modo che le persone li possano ve-
28                                                                                                                                                                                                                                                                           29
R. Erskine, Byker, Edificio e Wall,
                                                                                                                                     Newcastle-upon-Tyne. Fronte nord

                                           H. Hertzberger,       H. Hertzberger, Diagoon                                             R. Erskine, Byker, Edificio e Wall,   R. Erskine, Byker, Newcastle-upon-Tyne.
                                           Diagoon Houses,       Houses, Del. Dettaglio di                                          Newcastle-upon-Tyne. Fronte sud        Planimetria generale
                                           Del. Interno         un ingresso

dere e si possano tenere aggiornate su     corte per le residenze, la separazione
quanto sta per accadere ai propri luo-     dei flussi di traffico, i passaggi porti-
ghi. Studio che diventa il fulcro per la   cati che mettono in comunicazione
realizzazione del nuovo insediamento,      spazi pubblici e semi-privati, la co-
letteralmente la costruzione di una        struzione o meno di edifici accessori,
porzione di città su se stessa. Questa     ecc.). Cerca insistentemente il coin-
volontà di ricostruzione appare oggi       volgimento degli abitanti nelle scelte
una forma di rigenerazione urbana          alle diverse scale (quali adottare tra
ante litteram, le cui mosse partono da     strade a tracciato continuo o a cul-de-
una comprensione profonda e disin-         sac, che tinte adoperare, quali essenze
cantata degli insegnamenti derivanti       piantare, che versi di apertura delle
da precedenti esperienze “rivoluzio-       porte preferire, ecc.) e definisce con
narie” per costituirne, al termine del     cura il disegno degli spazi esterni, di-
processo, l’antitesi13.                    stinguendo ciò che si deve conside-            H. Hertzberger, Diagoon Houses,            R. Erskine, Edificio e Wall,
                                                                                          Del. Vista delle terrazze                 Resolute Bay. Fronte nord
Ralph Erskine inventa un metodo di         rare permanente (i materiali di
lavoro che si basa sul confronto con le    pavimentazione, le recinzioni, ecc.) e
Istituzioni (definite più volte da lui     quello che gli abitanti stessi possono         modo che apparissero complete –
stesso “abbastanza illuminate”) e sul      installare o sostituire (alberature mi-        anche le aree vacanti destinate a es-
dialogo con gli abitanti. Mette a punto    nute e siepi, panchine, ecc.). La durata       sere ristrutturate in una fase più avan-
un disegno con un buon grado di            dei lavori, il tema della sicurezza nelle      zata»14. Sulla base delle osservazioni
adattabilità che prende la mosse dalla     zone limitrofe a quelle in corso di de-        sulle parti già costruite corregge il
realizzazione dal progetto-pilota del      molizione, suggeriscono di terminare           progetto di quelle la cui realizzazione
nucleo di Janet Street per testare pregi   le opere esterne «parallelamente, e            è prevista successivamente, mettendo
e difetti di alcune delle soluzioni pre-   qualche volta in anticipo, rispetto alle       a punto un sistema di monitoraggio
viste. Investiga i pro e i contro delle    opere di costruzione; e anche di siste-        dei risultati, basato anche sull’uso di
decisioni progettuali (l’impianto a        mare – provvisoriamente, ma in                 questionari e gruppi di lavoro, che an-                                           R. Erskine, Resolute Bay. Planimetria generale

30                                                                                                                                                                                                                           31
cora oggi in Italia viene auspicato – e      fra loro»18.                              e pazienza. E implica che l’altro mi in-                                                                                          H. Hertzberger,
in altri paesi attuato – in ogni pro-        Il lavoro dei progettisti è cambiato, e   teressi. La buona notizia è che, non                                                                                              Complesso
                                                                                                                                                                                                                         residenziale, Duren.
cesso di rinnovamento urbano consa-          da molti indizi non in meglio. Vo-        consegnando un abbecedario di                                                                                                     Dettaglio di un
pevole15. E se oggi osserviamo con           lendo sintetizzare, dalla nota defini-    forme, una volta che lo si è accolto si                                                                                           ingresso agli alloggi
giusta ammirazione gli esempi di pia-        zione lecorbusieriana dell’attività       piega al volere del singolo progettista,
nificazione che provengono dal nord          dell’architetto come di una “ricerca      e diventa il propellente per la formu-
dell’Europa, sarà utile ricordare che        paziente” l’aggettivo dovrebbe proba-     lazione di invenzioni linguistiche non
appartengono a un filone di ricerca          bilmente essere espunto19. Il lavoro di   più arbitrarie ma fondate su un pro-
mai realmente interrotto, che Erskine        Hertzberger ed Erskine (e di Fathy) è,    cesso di concatenazioni causali, a par-
stesso – dopo aver collaborato molto         al contrario, un lavoro che necessita     tire da un assunto libero e fortemente
                                                                                                                                                                                                                         H. Hertzberger,
giovane al progetto per la città giar-       di una grande disponibilità di tempo      etico.                                                                                                                            Complesso
dino di Welwyn – affronterà trasfe-                                                                                                                                                                                      residenziale, Duren.
rendosi per anni in Svezia sulle orme                                                                                                                                                                                    Vista aerea
dei vari Asplund, Markelius e Lewe-
rentz, e che altri oggi stanno prose-        H. Hertzberger, Complesso residenziale,
guendo16.                                    Haarlem. Vista d'insieme
In breve: Ralph Erskine non attiva
vaghe e salvifiche (e paternalistiche)
forme di partecipazione dal basso, ma
cerca il confronto – e se necessario lo
scontro – costante, da cui viene la co-
noscenza puntuale dei problemi dei
singoli. In questo raccogliendo il te-
stimone da Hassan Fathy (di cui si è
scritto qualche tempo fa su queste pa-
gine17), il quale sottolineava come i
dati statistici la cui raccolta precede la
costruzione degli insediamenti «si li-
mitano a dire quanti figli ha Zeid o se
Ebeid ha un asino e non sanno indi-
care se Zeid e Ebeid vanno d’accordo                                                                                              NOTE

                                                                                                                                  1
                                                                                                                                      Il termine viene qui usato per assonanza, re-            99).                                                       di riqualificazione (a opera della società/collet-
                                                                                                                                      stando il suo significato autentico legato alla     8
                                                                                                                                                                                               Cfr. il complesso residenziale a Duren                     tivo Urban Splash) che ha operato tuttavia un
                                                                                                                                      critica d’arte. Si intende quindi la programma-          (1993-97).                                                 robusta gentrification del complesso, gli altri
                                                                                                                                      tica rinuncia alla piacevolezza, che comporta il    9
                                                                                                                                                                                               Cfr. il teatro Chassé e la biblioteca pubblica e           due hanno subito un ben più mesto destino.
                                                                                                                                      delegare molte scelte formali all’utente, porta-         centro per la musica e la danza a Breda (rispet-      14
                                                                                                                                                                                                                                                          R. Erskine e V. Gracie, Housing, Byker, in «Spa-
                                                                                                                                      tore di una sua propria idea di “bello” connessa         tivamente 1995 e 1991-96) e le residenze a                 zio e Società», n. 2, aprile 1978, pp. 24-27.
                                                                                                                                      anche al variare dell’uso.                               Duren.                                                15
                                                                                                                                                                                                                                                          Cfr. AA.VV., Rigenerazione urbana sostenibile
                                                                                                                                  2
                                                                                                                                      Cfr. la scuola Montessori a Delft (1960-81).        10
                                                                                                                                                                                               La lezione di Ralph Erskine viene accolta in Ita-          ed eco quartieri / Sustainable Urban Regenera-
                                                                                                                                  3
                                                                                                                                      Cfr. le residenze sperimentali Diagoon a Delft           lia da Giancarlo De Carlo, che nel 1978 dedica             tion and European Eco-districts, in G. Cappo-
                                                                                                                                      (1967-71).                                               al progetto di Byker, allora in fase di realizza-          chin, M. Botti, G. Furlan, S. Lironi (a cura di),
                                                                                                                                  4
                                                                                                                                      Cfr. le residenze Haarlemmer Houttuinen ad               zione, buona parte del secondo numero della ri-            Ecoquartieri / EcoDistricts, strategie e tecniche di
                                                                                                                                      Amsterdam (1978-82).                                     vista trimestrale «Spazio e Società», da lui               rigenerazione urbana in Europa / Strategies and
                                                                                                                                  5
                                                                                                                                      Louis I. Kahn affrontava la questione delle di-          diretta.                                                   Techniques for Urban Regeneration in Europe,
                                                                                                                                      mensioni di un pianerottolo tra due rampe di        11
                                                                                                                                                                                               I due Wall Building a Svappaara in Lapponia                Marsilio, Venezia 2014.
                                                                                                                                      scale in questo modo: se un bambino e suo                (1963-64) e a Resolute Bay in Canada (1973-77)        16
                                                                                                                                                                                                                                                          Klas Tham, il capo-progetto del quartiere Bo01
                                                                                                                                      nonno salgono assieme il bambino sarà più ve-            costituiscono altrettanti “muri di case” destinati         a Malmö, è stato per anni allievo e collaboratore
                                                                                                                                      loce, ma se il pianerottolo è grande a suffi-            a contribuire alla protezione degli insediamenti           di Ralph Erskine (per un approfondimento del
                                                                                                                                      cienza, e c’è lo spazio per una piccola panca e          da condizioni climatiche estreme.                          progetto cfr. G. Rosberg, C. Larsson, Malmö:
                                                                                                                                      magari per qualche libro, il nonno potrà ripo-      12
                                                                                                                                                                                               Sulle cui pareti esterne fa dipingere delle mon-           Western Harbour. La città del domani / Malmö:
                                                                                                                                      sarsi un attimo guardando con il nipote qualche          golfiere colorate.                                         Western Harbour. City of tomorrow, in ivi, pp.
                                                                                                                                      illustrazione in un volume. Lo spirito di questo    13
                                                                                                                                                                                               Per restare al solo ambito inglese, dall’inizio            49-57).
                                                                                                                                      aneddoto che Kahn proponeva ai suoi studenti             degli anni Sessanta agli anni Settanta del Nove-      17
                                                                                                                                                                                                                                                          M. Botti, Hassan Fathy, i punti fermi di una
                                                                                                                                      è il medesimo che ritroviamo nelle oltre 260 pa-         cento vengono realizzati tra gli altri i quartieri         frontiera mobile, in «Architetti Notizie», n.1,
                                                                                                                                      gine delle Lezioni di Architettura del maestro           di Park Hill a Sheffield (Jack Lynn e Ivor                 gennaio-marzo 2012.
                                                                                                                                      olandese.                                                Smith), Runcorn tra Liverpool e Manchester            18
                                                                                                                                                                                                                                                          H. Fathy, Costruire con la gente, Jaca Book,
                                                                                                                                  6
                                                                                                                                      Da questo deriva l’aspetto di “semilavorati” di          (James Stirling e Michael Wilford) e Thame-                Milano 1985, p. 91.
                                                                                                                                      alcuni progetti di Herman Hertzberger, il che            smead a Londra (GLC/Robert Rigg), che nel             19
                                                                                                                                                                                                                                                          Per tacere del mutamento di senso del
                                                                                                                                      costituisce un’interessante anticipazione della          tempo in seno all’opinione pubblica hanno rap-             sostantivo.
                                                                                                                                      ricerca di Alejandro Aravena sulle case a bassis-        presentato per l’edilizia residenziale “progres-
                                                                                                                                      simo costo Elemental in Cile.                            siva” quello che Brasilia ha significato per
                                                                                                                                  7
                                                                                                                                      Cfr. le scuole Apollo e il collegio Montessori ad        l’architettura “moderna”. E se il primo dei tre in-
                                                                                                                                      Amsterdam (rispettivamente 1980-83 e 1993-               terventi citati vive da tempo un’interessante fase

32                                                                                                                                                                                                                                                                                                        33
pillole
                                                                                                                       PILLOLE
                                                                                                     a cura di Massimo Matteo Gheno

     EXPO 2015
     AQUAE VENEZIA
     Come oramai è ben noto dal primo            dal Comitato                                                              mente,
     Maggio al 31 Ottobre avrà luogo la          Expo Venezia, si                                                       mentre 8
     prossima Esposizione Universale con         sta sviluppando a                                                    sosterranno le
     tema: “Nutrire il pianeta, energia per      pochi passi dalla La-                                            pareti perimetrali
     la vita”. A Milano, la città designata ad   guna uno “spin-off ” di                                     avvolte da un guscio
     accogliere l’evento internazionale, fer-    Expo dedicato all’acqua, localizzato               metallico. Gli eventi che vi si
     vono giorno e notte i lavori per ulti-      sui sedimi delle aree dismesse di          svolgeranno faranno parte di “Aquae
     mare i padiglioni che ospiteranno le        Porto Marghera, in prossimità del          Venezia 2015” e del programma “Ve-
     145 nazioni invitate a declinare il         Parco Scientifico Tecnologico VEGA         nice to Expo” e saranno curati da Da-
     tema di Expo, attraverso la propria         e del Ponte della Libertà. Si tratta di    vide Rampello, il quale, oltre ad
     espressione locale. Il nostro Paese, che    un padiglione, all’oggi in fase avanzata   occuparsi del Padiglione Zero e del
     in questa manifestazione gioca con          di realizzazione su progetto dell’archi-   palinsesto degli eventi milanesi, ha
     tutta evidenza un ruolo cruciale, ha        tetto Michele De Lucchi (progettista       ispirato le scenografie interne del pa-
     sviluppato diverse attività collaterali     del Padiglione Zero a Milano), rap-        diglione veneziano, progettate dallo
     ad Expo, promosse come occasioni            presentato da un edificio che si esten-    Studio Gris e Dainese.
     nazionali di rilancio, non solo per le      derà per 14.000 mq e potrà contare su      Terminata la kermesse espositiva in-
     tematiche al centro dell’esposizione,       10.000 mq di area espositiva per una       ternazionale il padiglione resterà alla
     ma anche per le città e gli spazi che le    superficie, compreso lo spazio             Città gestito da Expo Venice S.p.a. e al
     ospitano. Tra gli obiettivi di queste       esterno, di 50.000 mq in affaccio sul-     suo interno verranno ospitate fiere,
     iniziative vi è dunque anche quello di      l’acqua. La struttura, una volta ulti-     esposizioni, eventi culturali e sportivi,
     cogliere un’opportunità internazionale      mata, sarà costituita da 12 pilastri che   i quali rappresenteranno un’ulteriore
     per dare nuovi orizzonti, prospettive       sorreggeranno una maglia metallica         opportunità di rilancio per una delle
     capaci di innescare occasioni di rige-      situata a 14 metri d’altezza rispetto ad   aree più complesse della Città lagu-
     nerazione economica, urbana e so-           un basamento rialzato; di questi 12        nare.
     ciale. Con questo spirito, promosso         pilastri: 4 saranno collocati central-

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IN CINA IL PIÙ GRANDE                                                                                                                LA CITTÀ AZIENDALE 2.0
EDIFICIO STAMPATO IN 3D                                                                                                              DI ZUCKERBERG

Alcune settimane fa, tra gli articoli      dell’espres-                                                                   largo                                                                                           tetti giardino coperti di querce, i quali
delle più importanti teste giornalisti-    sione archi-                                                                  10 e                                                                                             nel loro insieme restituiscono un
che nazionali ed interazionali, è ap-      tettonica,                                                                  alto 6,60,                                                                                         lungo manto verde interamente svi-
parsa con un certo risalto una notizia     quanto invece                                                             stratifica,                                                                                          luppato al disopra degli spazi abitati.
più che spiazzante per i progettisti       per la potenzialità                                                     con movi-                                                                                              Il progetto di questa città, parallela-
cresciuti nella tradizione costruttiva     delle tecniche di pro-                                               menti elaborati                                                                                           mente ad iniziative analoghe svilup-
che ha caratterizzato fino ad oggi il      duzione edilizia che                                            informaticamente,                                                                                              pate da altre grandi aziende nel
nostro tempo. A Suhzou, metropoli di       stanno muovendo passi signifi-                           una gittata principal-                                                                                                mondo, si appresta a riabilitare il con-
10 milioni di abitanti nella Cina          cativi, non solo in estremo oriente,       mente composta da cemento a presa                                                                                                   cetto delle città aziendali (company
orientale, distante poco meno di 100       ma un po’ in tutto il mondo.               rapida, materiali di scarto ed additivi.                                                                                            town) che hanno fatto la storia indu-
km da Shanghai, è stato infatti co-        Nello specifico l’esperimento realiz-      I robots sono così in grado di ripro-                                                                                               striale statunitense, salvo poi dissol-
struito, o per meglio dire assemblato,     zato in Cina ha riguardato una palaz-      durre, strato dopo strato, le compo-                                                                                                versi nel cambio dei modelli di vita e
il più alto edificio interamente realiz-   zina di 5 piani per una superficie         nenti dell’edificio con una precisione                                                                                              lavoro della società americana dei
zato con processi robotizzati di           totale di 1100 mq, le cui componenti       pressoché totale. Le varie parti sono                                                                                               primi del ‘900. La possibilità di un ri-
stampa tridimensionale. Non si tratta      strutturali e strutturanti sono state      poi assemblate manualmente in loco,                                                                                                 torno a questo paradigma rappresenta
del primo esperimento completato a         prodotte con un metodo definito            con tecniche del tutto analoghe a                                                                                                   l’opportunità per rileggere e rinnovare
scala globale, ma di un’evoluzione         come countour crafting, analogo a          quelle utilizzate per il montaggio di                                                                                               in chiave contemporanea un modello
delle tecniche fino ad ora sviluppate      quanto sperimentato negli Stati Uniti      strutture prefabbricate, completate            Menlo Park, a circa 50 chilometri da       perficie di 80 ettari recentemente ac-    di relazione tra società e spazi del la-
che ha consentito di comporre la           dai ricercatori dalla Southern Califor-    poi con l’installazione di rinforzi in         San Francisco in California, è la citta-   quisita a poca distanza dal campus, su    voro, rivolto a garantire una maggiore
prima struttura abitabile multipiano.      nia University ad inizio dello scorso      acciaio, isolanti, cavi elettrici e le altre   dina che dal 2011 ospita la sede di Fa-    progetto dello studio Californiano ca-    qualità della vita per chi contribuisce
La costruzione, di modeste caratteri-      anno. In sostanza, mediante una serie      componenti impiantistiche. In questi           cebook, colosso dell’economia “social”     pitanato da Frank O. Gehry.               al successo economico su scala glo-
stiche progettuali e al più anonima,       di ugelli robotici di estrusione, un im-   termini la proposta cinese si presenta         da oltre di 1,3 miliardi di utenti         L’idea discussa tra l’Architetto cana-    bale dell’azienda di cui è parte attiva.
non stupisce per le particolari qualità    ponente macchinario, lungo 40 metri,       come una soluzione ibrida, capace di           iscritti. Mark Zuckerberg, il trentenne    dese ed il CEO di Facebook consiste
                                                                                      catalizzare ulteriormente i processi           fondatore della società con più di         nel realizzare un complesso urbano
                                                                                      già rapidi che caratterizzano le tecni-        6500 collaboratori alle dipendenze,        autosufficiente, dotato di spazi com-
                                                                                      che di prefabbricazione ed assemblag-          sta da qualche tempo ragionando sul        merciali, ricreativi e strutture ricet-
                                                                                      gio disponibili attualmente,                   come coniugare l’impegno lavorativo        tive. Le architetture immaginate
                                                                                      dimezzando rispettivamente i mate-             dei suoi impiegati con una vita privata    sono accomunate dalla predo-
                                                                                      riali di scarto, i tempi di costruzione        che possa essere più agevole e confor-     minanza della vegetazione,
                                                                                      ed i costi totali per la realizzazione di      tevole. Con questo incipit ha preso        posta come elemento
                                                                                      un progetto. In un Paese come la               piede l’idea di far progettare, dopo       fondativo degli spazi
                                                                                      Cina, ma del resto anche nella mag-            aver trasformato la vecchia sede ope-      pubblici localizzati a
                                                                                      gior parte dei paesi in via di sviluppo,       rativa in un campus multifunzionale,       quota strada, ma so-
                                                                                      dove le città si popolano a ritmi frene-       una vera e propria città aziendale ca-     prattutto individuata
                                                                                      tici, non vi è dubbio che le prospettive       pace di associare uffici, abitazioni,      come protagonista
                                                                                      date dalla stampa 3D siano più che un          servizi e spazi pubblici per un’ipote-     delle sommità degli
                                                                                      semplice esperimento: esse infatti si          tica popolazione di 10.000 abitanti.       edifici previsti.
                                                                                      attestano a rappresentare la possibile         La vasta area residenziale, sopranno-      I plastici preparatori
                                                                                      risposta per un’immanente necessità,           minata “Zee Town” per via del co-          mostrati da Gehry ri-
                                                                                      soluzione destinata a prassi sulla             gnome del fondatore del noto sito          producono, infatti, strut-
                                                                                      scorta delle concrete aspettative fu-          web, dovrebbe svilupparsi in una su-       ture sovrastate da ampi
                                                                                      ture.

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