Se volessimo ancora tentare di salvare la Terra
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...Se volessimo ancora tentare di salvare la Terra “Il creato non è una proprietà, di cui possiamo spadroneggiare a nostro piacimento; né, tanto meno, è una proprietà solo di alcuni, di pochi: il creato è un dono, è un dono meraviglioso che Dio ci ha dato, perché ne abbiamo cura e lo utilizziamo a beneficio di tutti, sempre con grande rispetto e gratitudine.” Papa Francesco 1
Tivoli, Scuderie Estensi 6 settembre / 16 settembre 2022 2 3
Roma, Palazzo Santa Chiara 22 settembre / 23 ottobre 2022 4 5
Roma, Sala Spadolini, Ministero della Cultura Convegno Internazionale 30 settembre 2022 6 7
Un ringraziamento al direttivo del Centro Antinoo: Luigi Romiti, presidente Centro Antinoo per l’Arte - M. Yourcenar Vincenzo Parma, presidente onorario Laura Monachesi, fondatrice - vice presidente vicario Massimo Domenicucci, architetto - socio fondatore Paolo Saluzzi, tesoriere - vice presidente e primo accademico per le arti visive Con il patrocinio di: Accademia Romana delle Arti Daniela Nonnis, consigliere artistico Giovanni De Santis, fondatore - direttore culturale Corrado Sabato, fondatore - consigliere Gemma Umani Ronchi, segretario Lina Lo Giudice Sergi, consigliere culturale Monica Paletti, responsabile Archivio Centro Antinoo - M. Yourcenar Giulio Lotti, coordinamento editoriale Un particolare ringraziamento per la preziosa collaborazione a Paolo Zacchera, Roberto Meomartini, Sabrina Bertoldi, Gabriele Amici Presentano: Le foto delle opere di Mario Moretti sono di Massimo Rossi ...Se volessimo ancora tentare di salvare la Terra Tivoli, Scuderie Estensi - 6 settembre / 16 settembre 2022 Roma, Palazzo Santa Chiara - 22 settembre / 23 ottobre 2022 Roma, Sala Spadolini, Ministero della Cultura - 30 settembre 2022 da un’idea di Laura Monachesi catalogo a cura di Laura Monachesi e Michele Amici organizzazione generale Michele Amici con il prezioso contributo di Pierluigi Sassi progetto allestimento mostra Arch. Massimo Domenicucci - Chiara Domenicucci editor grafica digitale Carmine Di Stefano
— Introduzione Presentazione di Luigi Romiti Nell’inedita lettera di Paolo Zacchera all’universale scrittrice francese Margueri- Il titolo di questa importante mostra “...Se volessimo ancora tentare di salvare la te Yourcenar vi sono elementi fondanti di un naturalismo e di un rispetto per la Terra” è tratto dal discorso della scrittrice Marguerite Yourcenar del 30 settembre bellezza del paesaggio: quasi un novello “Cantico delle Creature” con parole che 1987, da Lei stessa pronunciato, presso l’Università Laval (Canada) Facoltà di Di- “toccano sempre le corde più risposte nell’animo”. ritto: “diritto alla qualità dell’ambiente, un diritto in divenire, un diritto da definire”. Il testo integrale, è stato pubblicato dal Centro Antinoo - Marguerite Yourcenar La Mostra “...Se volessimo ancora tentare di salvare la Terra” onora il nostro Co- per la prima volta in Italia nel volume “Come l’ombra - inseparabilità di vita e am- mune di Tivoli e le sue Ville patrimonio dell’UNESCO, per “dare al nostro respiro biente in Marguerite Yourcenar” nell’anno 2004 per interessamento del Professor una dimensione umana e universale”. Yvon Bernier al quale, ancora oggi, va tutta la nostra gratitudine. Un messaggio di notevole importanza per il senso più profondo dell’altissima ani- La mostra di cui sopra è composta dalle opere pittoriche dedicate all’ambiente ma ambientale, nel più autentico significato comunicativo. del Maestro Mario Moretti (1937 - 2017), e ha luogo nelle Scuderie Estensi - Ti- voli, territorio ricco di fauna, flora con ville patrimonio UNESCO: Villa d’Este, Vil- la Gregoriana, Villa Adriana, quest’ultima molto amata dalla scrittrice Marguerite Giuseppe Proietti Yourcenar che ne rimase affascinata durante la visita con il padre Michel René de Sindaco di Tivoli Crayencour nel 1924, ed oggetto dei suoi studi negli anni che seguirono, viag- giando nei luoghi percorsi dall’imperatore, consultando biblioteche e, ciò che ap- profondiva la personalità colta e controversa dell’uomo, governatore del mondo antico. “Memorie di Adriano” è senza dubbio il romanzo storico considerato più famoso nel mondo, tradotto in oltre 35 lingue e dal quale sono stati assegnati premi pre- stigiosi: Femina Vacaresco, Erasmo, Combat, ecc. Nel 1981 la scrittrice è stata eletta “Accademica di Francia”, prima donna a con- seguire detto titolo voluto nel 1635 dall’allora potente Cardinale de Richelieu, en- trando così a far parte degli “Immortali” della letteratura. I nostri ringraziamenti al Sindaco di Tivoli Dott. Giuseppe Proietti che, con sensibi- lità, ha accolto il progetto ospitandoci negli spazi delle Scuderie Estensi; alla Dott. ssa Carla Mazzoni, compagna nella vita del Maestro Mario Moretti che ha messo a disposizione le opere pittoriche dell’artista per la mostra; al Dott. Pierluigi Sassi, presidente Earth Day Italia, al nostro Dott. Michele Amici e a tutti coloro che con il loro prezioso contributo hanno fatto sì che l’evento si realizzasse, rafforzando lo scopo principale posto “sensibilizzare più persone possibile al rispetto dell’am- biente”. Luigi Romiti Presidente Centro Antinoo - Yourcenar 10 11
Testo di Pierluigi Sassi Cara Marguerite, ad una donna che ha saputo incantare il mondo con la lucida pas- sione per la realtà della vita non posso certo nascondere la veri- tà. Quando mi sono addentrato nella tua conoscenza pensavo di trovare “solo” un’abile scrittrice, maestra indiscussa nella capacità di ridare vita al passato, esplorando al contempo aspetti profondi dell’esistenza umana. Capirai quindi la mia sorpresa quando ho scoperto soprattutto una Sezione 1 donna capace, come pochi altri, di vivere l’incanto del Creato, verso Ambiente il quale ha dimostrato di provare un amore travolgente. Forse qualcuno potrà giudicarmi ambientalista fazioso, ma sono addirittura arrivato a “leggere” nell’amore per la Natura la fonte stessa del tuo genio letterario. Leggendoti, o meglio ancora sen- tendoti, percepivo infatti una grande e naturale intimità; non dovuta unicamente alla profondità del testo, quanto piuttosto ad un amore per l’altro, per la creatura che suscitava e nutriva la tua esplorazione spirituale e letteraria. E così per offrire un umile omaggio al tuo spirito di fratellanza uni- versale, ho pensato di scrivere “a te” anziché scrivere “di te”. Mi hanno colpito molto le parole che il presidente del Centro Inter- nazionale Antinoo per l’Arte ti ha dedicato nel centenario della tua nascita. Parlando del Parco Nazionale di Acadia, negli Stati Uniti, dove hai scelto di vivere, il professor Carlo Savini ha dipinto per te questo affresco incantevole: “un mondo di foreste, di fioriture, di animali selvatici in piena libertà e fertilità. Un luogo che si fa angolo intimo della specie umana e al tempo stesso osservatorio incom- parabile, in senso orizzontale e verticale, fra terra e cielo, in cui si immerge partecipe l’esistenza di Marguerite … Qui lei si concentra, si libera, riflette, si ispira, ama. Sono i suoi momenti più belli, che confiderà considerare più significativi di quelli dei grandi riconosci- “Per anni i miei occhi hanno contemplato le scene mutevoli menti internazionali”. dell’Autunno ho parlato a sufficienza al chiaro di luna. Non mi domandate più niente. Prestaste ascolto alle voci dei pini e dei cedri In questo difficile 2022, funestato da guerre e pandemie che fanno quando il vento tace”. fare tanti passi indietro nella lotta al cambiamento climatico e ai di- sastri umanitari che ne conseguono, abbiamo voluto ricordare il ru- vido discorso che hai pronunciato in difesa della Natura, in occasio- ne della quinta Conferenza Internazionale di Diritto Costituzionale. Poema di Rio Nan, letto alla cerimonia funebre di Marguerite Yourcenar Tre passaggi di quel testo appassionato, mi sono rimasti particolar- mente impressi. Nel primo mostravi all’assemblea un Atlante del 1903 – proprio l’an- no della tua nascita – nel quale uno scienziato concludeva il volume 12 13
— Ambiente Testo di Pierluigi Sassi esortando le generazioni a non lasciarsi mai sopraffare dall’avidità strato tu stessa in quel consesso - in parte presi da un assurdo sen- nella gestione delle risorse naturali, perché questo avrebbe certa- timento di concorrenza economica, in parte travolti da ritmi sociali e mente messo a rischio la sopravvivenza stessa del genere umano, lavorativi ogni giorno più incalzanti, in parte spaventati – e questo è privandolo di quegli elementi che gli sono vitali. Sottolineavi così forse il dato più tragico – da un’emergenza che si fa sempre più ur- l’oggettività di un dato sconvolgente quale la perfetta consapevo- gente e che tendiamo più comodamente a considerare inesorabile lezza che la scienza aveva dei rischi ambientali già all’inizio del ‘900. e indipendente dalle nostre scelte. Nel secondo passaggio, dopo aver ripercorso i disastri ecologici Forse per ritrovare il senso delle cose, avremmo tutti bisogno di un più drammatici del tuo tempo - dei quali rilevavi soprattutto la di- pizzico di quel tuo “amore sacro” per la Natura. sarmante indifferenza con la quale erano stati trattati dall’opinione Forse nel cuore di alcuni esseri umani questo “amore sacro” è già pubblica mondiale - rivolgevi a tutti una domanda che considero vivo e sta generando la speranza di cui abbiamo bisogno. Come fu fondamentale: “Da dove proviene realmente questo smarrimento un tempo per il tuo amato San Francesco. Come è oggi per que- della coscienza umana?” sto Papa straordinario il quale, senza mai stancarsi, rivolge il suo Qui la tua risposta è stata di quelle che fanno correre un brivido profetico sguardo di padre all’umanità smarrita, sempre intento a lungo la schiena. scongiurarne l’infelicità. In primo luogo certamente dalla bramosia dell’uomo, che vuole Forse un giorno tutti noi faremo nostro l’auspicio con il quale quel sfruttare al massimo ogni ricchezza. Quindi dalla concorrenza spie- giorno volesti concludere il tuo coraggioso discorso: “la Terra ap- tata che questo atteggiamento genera, trasformando l’altro in un partiene a tutti gli organismi viventi e noi dipendiamo da questi. Ci rivale, piuttosto che nel fratello con il quale si condivide l’unica casa salveremo o moriremo con lei. Se siamo Cristiani allora, pensiamo comune. che Dio ha fatto di noi i custodi e non gli approfittatori e i distrut- Ma quello che davvero spaventa è che questo sentimento, dal quale tori del pianeta. Se apparteniamo alle grandi religioni non cristiane, nascono guerre e devastazioni, tende a peggiorare nel tempo con pensiamo a non distruggere l’armonia della Natura. E anche a sal- l’avvicinarsi del pericolo e con il timore di non poter più trovare vare questa falda acquifera che è la nostra Anima, nella quale Cielo insieme le migliori soluzioni. Esiste dunque un “effetto paradosso” e Terra si contemplano”. per il quale più si avvicina l’irreparabile più tendiamo umanamente ad allontanarci dal problema e dalle sue soluzioni. Come fossimo Con devota stima attratti da una spirale egoistica distruttiva, ogni giorno più fatale e Pierluigi Sassi ineludibile. Il terzo toccante passaggio infine, riguarda la tua amara considera- zione sulla memoria sempre più corta della società moderna: “Gli avvenimenti si succedono così rapidamente che l’interesse non si accresce, ma le diverse emozioni sembrano annullarsi a vicenda”. Mia preziosa Marguerite, a distanza di 35 anni dal tuo storico di- scorso mi trovo purtroppo a constatare l’impressionate esattezza della tua “impietosa” analisi. Mi piacerebbe davvero tanto poterti deliziare con il racconto di un’umanità finalmente ravveduta, che sta ponendo fine al suo folle comportamento predatorio verso la Natura. Ma la drammatica verità è che, per l’avidità di pochi e l’in- differenza di molti, abbiamo lasciato che il cambiamento climatico superasse la soglia dell’irreversibilità, generando strazianti disastri ecologici ed umanitari. Sappiamo perfettamente che continuare su questa strada metterà presto a rischio anche la nostra stessa sopravvivenza, eppure con- tinuiamo ad aumentare le emissioni di gas-serra - come ci hai mo- 14 15
Testo di Michele Amici “Comunicare un’espressione che non si potrà più dimenticare” Marguerite Yourcenar — Michele Amici L’occasione di una mostra può essere veicolo di molteplici obiettivi: di memoria storica, di approfondimento tematico, di denuncia, di ricerca, di linguaggi appassionati, di visioni e contenuti. Tutti elementi presenti in questo evento, il cui titolo “…se volessimo ancora tentare di salvare la Terra” riprende uno dei tanti “messag- gi” lasciati dall’attività letteraria e dall’impegno sociale di Marguerite Yourcenar. La mostra apre questo evento con l’opera pittorica di Mario Moretti, ospitata nel territorio del Comune di Tivoli, luogo a noi del Centro Antinoo molto caro per tutto quello che riconduce alla storia della nostra associazione, dove il nostro archivio e le nostre attività ci hanno visti attivi presso gli spazi di Villa Adriana, luogo dove è nota e sentita la “presenza” di Marguerite Yourcenar. La relazione fra l’imperatore Adriano e il giovane Antinoo ha del leggendario e Villa Adriana è forse uno dei territori che meglio rac- conta questa leggenda. La storia dell’imperatore con Antinoo è divenuta leggendaria grazie anche al bellissimo racconto che ne fa Marguerite Yourcenar nel suo romanzo “Memorie di Adriano”. Un grazie al Comune di Tivoli nella persona del Sindaco Dott. Giu- seppe Proietti per averci concesso uno spazio mostra così straor- dinario come le seicentesche Scuderie Estensi di Tivoli ed in occa- sione del nostro incontro per la preparazione dell’evento, oltre a condividere un momento di piacevole confronto, ho avuto il piacere di conoscere una persona con una sensibilità culturale non facile da incontrare. Grazie per il Suo tempo e per la gradevole conver- sazione tra noi, la disponibilità, e ovviamente con la partecipazione e coinvolgimento dei suoi collaboratori, ha reso più facile il nostro lavoro organizzativo. È motivo di orgoglio essere ospiti di una città che può vantare, avendo un territorio relativamente piccolo, ben due siti UNESCO su un totale di 55 in Italia, quali: - Villa Adriana, costruita a partire dal 117 d.C - Villa d’Este, realizzata per volere del cardinale Ippolito II d’Este. Villa d’Este - Tivoli 16 17
— Ambiente Testo di Michele Amici La preparazione della mostra mi ha visto a confronto con Carla Maz- Èva Peron o le scarpe della signora Marcos, il piccolo titillamento zoni (gallerista e compagna nella vita dell’artista), la quale, è riuscita sessuale prodotto dall’annuncio del decimo matrimonio di una star, a contagiarmi con il suo entusiasmo e con la capacità di tramettere la tutto ciò sembra interessare molto più le folle che questo dramma sua conoscenza del mondo dell’arte. della terra, dell’aria e dell’acqua del quale ci occupiamo. Tutto ciò Cara Carla, è un piacere lavorare con te. occupa la prima pagina dei giornali e dei media e poca gente, leg- La mostra proseguirà a Roma, Palazzo Santa Chiara e il 30 settembre gendo queste notiziole del giorno, pensa alla distinzione irreparabile, 2022 avrà luogo un convegno internazionale presso il Ministero della che prosegue nel momento stesso in cui parlo, di migliaia di specie Cultura (Sala Spadolini), che coincide con la ricorrenza storica che animali e vegetali che hanno impiegato secoli a nascere e svilupparsi vede protagonista Marguerite Yourcenar, da sempre impegnata a de- con la forma che avevano ancora ieri. Tutti quelli che hanno cercato nunciare e a portare in evidenza i temi della salvaguardia del pianeta. di richiamare l’attenzione e di dare l’esempio al livello della nostr a vita quotidiana, che è così importante, nella quale possiamo tanto, Ricorso storico è il discorso pronunciato il 30 settembre 1987 in tanto bene o tanto male, si sono accorti che la maggior parte delle occasione dell’apertura della V Conferenza Internazionale di Diritto menti su questo argomento mostra una sorta di inerzia. Ma come! Costituzionale che verteva sulla qualità dell’ambiente. Usare solo un foglio di Kleenex laddove eravamo soliti prenderne Tra i vari passaggi del suo intervento evidenziava che: una manciata; separare con cura i resti del nostro cibo per restituire per anni, abbiamo visto in ogni paese, o quasi, il timore della guerra, alla terra ciò che appartiene alla terra; non servirsi, noi donne, di il timore delle rivoluzioni, o a volte l’auspicio delle rivoluzioni, ab- prodotti cosmetici ottenuti spesso grazie ad inutili sofferenze ani- biamo sofferto per il dramma delle classi e delle razze. Questi vari mali; non tagliare l’albero che bonifica l’aria senza sostituirlo con un timori sono per così dire sospesi ad altro timore, infinitamente più altro albero che avremo la gioia di veder crescere, impedire all’ac- vasto, che va crescendo: quello della distruzione della Terra stessa, qua di scorrere inutilmente nell’acquaio perché quest’acqua è la vita sfruttata e inquinata da noi; quello dell’acqua, della superficie mari- stessa del mondo! na circa tre volte più grande della superficie terrestre, che inquinia- Così poco, eppure è a partire da questo poco che l’ecologia si radica mo ogni giorno di più; nella vita di ciascuno di noi, e che abbiamo imparato ad essere dei quello delle falde acquifere che penetrano sempre più nel suolo e vi consumatori riflessivi invece che dei predatori che non riflettono. si esauriscono o, per effetto di uno sfruttamento deplorevole, quel- Mi direte che questo argomento è di tutti i tempi. Sì, certo. Ma noi di- lo dell’acqua che ricade sotto forma di pioggia trascinando con sé sponiamo oggi di mezzi tecnici infinitamente più potenti di un tem- gli acidi devastatori prodotti da civiltà industriali mal gestite; quello po che potrebbero servire al bene, che servono a volte al bene, ma dell’aria, con i suoi allarmi per l’ozono, dei climi e dei terreni che de- la cui potenza è anche abusata a fin di male, mentre i nostri avi cono- vastiamo con la distruzione delle foreste umide della zona tropicale; scevano per lo più solo errori limitati, a volte, non sempre, riparabili… e infine quello della sovrappopolazione sfrenata della razza umana, che spinge inevitabilmente verso nuovi conflitti, essi stessi fautori di Marguerite Yourcenar fu la prima donna ad essere stata eletta mem- distruzione, e rende la nostra competitiva pace pericolosa quanto bro dell’Académie Française, spalancando le porte al cambiamento. la guerra. Dalle foreste canadesi alla campagna tedesca o francese, E proprio come il suo amato Adriano ha conquistato molto e lascia- dall’India al Senegai, dal Marocco alla Cina, ovunque ritroviamo l’im- to altrettanto. menso avanzare dei deserti, la sparizione del villaggio a favore delle Ella è ricordata come una donna che amava camminare, esplorare. città che non elimina, non per molto almeno, certi problemi tipici Per tutta la vita fu viaggiatrice appassionata e instancabile della dei villaggi, come la scarsità o l’inquinamento dell’acqua, che molti- geografia del mondo, delle idee e della storia. Nei suoi Taccuini di plica gli effetti di una società di consumo che di fatto è una società appunti si rinvengono «mattinate a Villa Adriana; sere innumerevoli di spreco, e sfocia non solo in un deterioramento della condizione trascorse nei piccoli caffè attorno all’Olympieion; andirivieni inces- sociale e psicologica dell’uomo, ma anche del deterioramento della sante sui mari della Grecia; strade dell’Asia Minore. terra. Ho sempre l’impressione che questo dramma tocchi poche perso- “Noi abbiamo una sola vita: se anche avessi fortuna, se an- ne, anche se la vostra presenza benevola testimonia l’esistenza in che raggiungessi la gloria, di certo sentirei di aver perdu- tutti i paesi di individui preoccupati da questo dramma nuovo che to la mia, se per un solo giorno smettessi di contemplare non è, si potrebbe dire che non è stato finora, a misura dell’uomo. l’universo” Il minimo scandalo di un uomo politico, il piccolo lusso barbaro ed eccessivo di qualche moglie di uomini celebri, come le “toilette” di Marguerite Yourcenar 18 19
— Ambiente Testo di Michele Amici Ebbene, i temi e gli obiettivi di questo evento non potevano vedere mi ritrovo dopo un lungo periodo ad essere in prima linea nell’or- al nostro fianco un partner migliore e più qualificato di Earth Day ganizzazione di un evento. La mia assenza per motivi professionali Italia, che mi vede partecipe nel ruolo di collaboratore del comitato in questo periodo è stata solo fisica in quanto la mia amica e impa- direttivo degli eventi. gabile socia fondatrice Laura Monachesi, aggiornandomi sulla vita dell’associazione, mi ha fatto sentire sempre parte attiva di ogni La mia presenza in Earth Day nasce da una vecchia amicizia con il iniziativa. presidente Pierluigi Sassi, per il quale nutro profonda stima perso- Su Laura faccio fatica a trovare gli aggettivi giusti per descrivere nale e professionale, oltre a sincero affetto. l’impegno che da sempre mette in campo per il Centro Antinoo. La prima volta che ho parlato con Laura di questo evento ho impie- Tutti noi siamo consapevoli che dobbiamo a Lei l’esistenza e la vita gato un decimo di secondo per pensare che questo appuntamento di questa associazione. L’amore per i progetti, la caparbietà e la ca- non poteva non essere concepito con un partner al fianco del Cen- pacità di perseguire gli obiettivi sono pregi di persone speciali. La tro Antinoo come Earth Day Italia. Oltretutto conoscendo le perso- gioia nelle cose che fa la si legge sempre nei suoi occhi ed è sempre ne che ne fanno parte e i valori che caratterizzano il loro pensiero e contagiosa… le loro finalità, la scelta era a dir poco semplice ed inevitabile. A te mia cara amica di sempre va tutto il mio grande affetto e tutta Dirlo a Pierluigi è stato poi facilissimo… Grazie mio caro amico e la mia stima. Sei unica. grazie al mondo Earth Day. Grazie Laura. Ovviamente questa mia doppia veste associativa mi rende partico- larmente soddisfatto e consapevole dell’importanza strategica di “Lo scopo di ogni scrittore: comunicare un’espressione che aver trovato un dialogo tra mondo dell’arte e movimento di sensi- non si potrà più dimenticare” bilizzazione ambientale. Insieme possiamo rafforzare e promuovere le tematiche legate alla salvaguardia del pianeta. Marguerite Yourcenar In questa occasione la denuncia e la presa di posizione di Margueri- te Yourcenar con l’intervento del 30 settembre 1987 e il messaggio attraverso le opere di Mario Moretti sono stati occasione per creare delle opportunità di sinergie future. Per questo lavoro un grazie a Rosa Aulisa, collega, amica e collabo- ratrice da anni, che in occasione di questo evento si è avvicinata al Centro Antinoo. È bastato “l’impatto” con Laura e tutto quanto ruota intorno al mon- do Antinoo per sentirsi coinvolta con entusiasmo all’iniziativa. Quel sentirsi uniti e partecipi in un contesto di sana pazzia, di sano pro- tagonismo del fare e di promuovere momenti per il mondo dell’arte. Grazie Rosa, benvenuta tra noi. Un ringraziamento speciale a Carmine Di Stefano, mio amico da sempre, compagno di tante iniziative culturali e persona sempre di- sponibile per ogni giusta causa. La nostra proverbiale capacità di lavorare senza budget è ormai a noi nota… Il suo contributo nella realizzazione grafica e nel montaggio della mostra digitale è stato importante e come sempre il prodotto rea- lizzato è di altissima qualità. Un caro abbraccio Carmine e grazie per il tuo consueto e prezioso supporto. Lascio in ultimo un pensiero speciale per Laura Monachesi. E qui per me è difficile trovare le parole e gli aggettivi giusti. Come socio fondatore del Centro Internazionale Antinoo per l’Arte 20 21
Testo di Massimo Domenicucci COME L’OMBRA Inseparabilità tra vita e ambiente in Marguerite Yourcenar MOSTRA ALL’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO — Massimo Domenicucci Tra l’anno 2000 ed il 2010, esordiva il secondo millennio, si instaura una proficua collaborazione tra il Centro Internazionale Antinoo per l’Arte - Marguerite Yourcenar e la Camera di Commercio di Roma, che porterà alla realizzazione di numerose mostre, ricerche e pub- blicazioni, eventi che la distanza temporale e la partecipazione di esclusive testimonianze da parte di illustri studiosi internazionali rendono ancora più unici. Grazie alla sensibilità ed al mecenatismo della dirigenza della Ca- mera di Commercio furono ospitati, nella prestigiosa sede del Tem- pio di Adriano, una serie di originali esposizioni dedicate all’opera della grande scrittrice a poco più di un decennio dalla sua scompar- sa avvenuta nel 1987. Con la realizzazione di eventi espositivi non destinati solo a studiosi ed appassionati lettori, il Centro allargherà al grande pubblico la conoscenza di un personaggio la cui statura travalica le seppur stra- ordinarie qualità letterarie, la cui esistenza sarà il manifesto di una visione globale del proprio tempo, denunciando con grande antici- po i disastri ambientali, ed operando concretamente per la tutela e salvaguardia della natura. Manifesto e denuncia che porteranno al famoso discorso, forse l’ul- timo, il più sentito “…Se volessimo ancora tentare di salvare la ter- ra…” (Québec 30 settembre 1987 - Quinta conferenza internaziona- le di diritto costituzionale dedicato, per la prima volta, all’Ambiente. Pochi mesi prima dalla scomparsa della scrittrice). Questo ulteriore aspetto consente di delineare la portata di un per- sonaggio di levatura internazionale, che anche grazie al proprio im- pegno civile assumerà una dimensione che solo raramente accade di incontrare. Le sue denunce e battaglie per la salvaguardia dell’ambiente, forse un tempo ritenute “stravaganze di intellettuali” oggi, come è sotto gli occhi di tutti, sono divenute emergenze ormai non più recupera- bili con danni globali incalcolabili. Rocca Pia - Tivoli 22 23
— Ambiente Testo di Françoise Fiquet Contemporaneamente agli eventi che hanno riguardato la valoriz- zazione dell’opera letteraria, proprio per delinearne in modo più La sensibilità ecologica di Marguerite Yourcenar completo la figura, il Centro Internazionale Antinoo per l’Arte, pro- pose nel 2004, al Ministero peri Beni Culturali ed Ambientali, la rea- — Françoise Fiquet lizzazione della mostra “COME L’OMBRA - Inseparabilità tra vita ed ambiente in Marguerite Yourcenar” Titolo di rara efficacia. L’esposizione di oltre mille metri quadri, progettata da chi scrive, fu realizzata a Roma presso l’Archivio Centrale dello Stato, istituzio- ne preposta alla conservazione, divulgazione e valorizzazione del- “Chiudere entro il 2030 le industrie legate alle fonti fossili di energia” la memoria storica del nostro Paese. L’Istituto conserva tra le sue è la richiesta più rivoluzionaria che è uscita dalla Youth4Climate, la carte numerosi documenti e leggi sui temi ambientali, tra tutte la conferenza dei giovani sul clima1 tenutasi a Milano alla fine di set- Costituzione Italiana - art. 9 “…la Repubblica tutela l’ambiente, la tembre2. La richiesta figura nel documento finale, presentato il 30 biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future ge- settembre all’apertura della Pre-Cop26, sempre a Milano, il meeting nerazioni…” ma anche opere artistiche tra le quali la straordinaria preparatorio della conferenza annuale dell’ONU sul clima, la Cop263, collezione ideata per gli spazi monumentali dell’Esposizione Uni- alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e versale Romana del 1942 (in buona parte mai realizzate a causa del Presidente del Consiglio, Mario Draghi. degli eventi bellici), tra queste opere di Funi, Basaldella, Capizzano, Il surriscaldamento del pianeta, la desertificazione di intere regioni, Saetti e numerosi altri. Per questo evento furono scelte le “attività l’estinzione di migliaia di forme di vita ci preoccupano sempre di umane e sociali” di Siro Penagini (“cartoni preparatori” dei mosaici più e molti si sono convinti che è “arrivato il momento di inverti- del sottoportico dello stesso edificio). re la rotta passando dalle pratiche di sfruttamento distruttivo della Nella mostra insieme ad inserti letterari, fotografici e video, per natura ai comportamenti virtuosi, alle terapie per la guarigione del dare testimonianza del tema furono selezionati alcuni artisti. L’in- pianeta”.4 troduzione fu affidata ad una ampia riflessione sull’opera di Jose- Molte delle opere di Marguerite Yourcenar (1903-1987), scrittrice di ph Beuys. Furono esposte installazioni di land art di Randoll Coate, origini francesi, e cittadina americana dal 1947, testimoniano la sua arazzi di Enrico Accatino, quadri di Akalay Akim, Giuseppe Calonaci, profonda sensibilità ecologica e la salvaguardia della natura è stata Bertina Lopes, Adriano F. Manocchia, Leonella Masella, Luca Maria al centro del suo ultimo intervento pubblico, quando ha riaffermato Patella, Giuseppe Ragazzini, George Van Hook, Alberto Zanazzo, che “se l’umanità continua a violentare la terra, si troverà in estremo una monumentale installazione di Arnaldo Pomodoro. pericolo e forse ad un punto di non ritorno”. 5 Opere che insieme agli autorevoli testi furono pubblicate in uno ma- gnifico catalogo, curato da Laura Monachesi e Claudio Crescentini, 1#Youth4Climate: Driving Ambition (Milano, 28 set 2021 – 30 set 2021). la cui copertina e l’inserto ritraggono una composizione di giacinti, i fiori preferiti dalla Yourcenar, ripresi in una suggestiva opera foto- 2#“La Provincia” (Cremona), 30 settembre 2021, p. 38, corrispondenza da Roma. grafica appositamente realizzata dallo studio Face2Face di Abbre- 3#La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, scia – Santinelli. conosciuta anche come COP26, è la XXVI Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, programmata a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre 2021, sotto la presidenza del Regno Unito. 4#FRANCESCA SANTOLINI, “Dieci anni per guarire il pianeta”, in “Un cuore Verde per terra”, p. 2; supplemento a “La Stampa”, 5 giugno 2021. Lo slogan dell’Earth Day 2021 è stato: Restore Our Earth™, which focuses on natural processes, emerging green technologies, and innovative thinking that can restore the world’s ecosystems. 5#MARGUERITE YOURCENAR, “…Si nous voulons encore sauver la terre”, in NICOLE DUPLÉ (éd.), Le droit à la qualité de l’environnement: un droit en devenir, un droit à définir, Vieux-Montréal, Québec, éditions Québec-Amérique, 1988, pp. 23-33. Questo discorso pronunciato dalla scrittrice il 30 settembre 1987 a Québec, in occasione della Quinta Conferenza di Diritto Costituzionale, dedicata per la prima volta all’ambiente, è stato pubblicato in edizione bilingue dal Centro Internazionale Antinoo per l’Arte, con il Preambolo di Yvon Bernier, nel catalogo della mostra Come l’ombra. Inseparabilità di vita e ambiente in 24 25
— Ambiente Testo di Françoise Fiquet La romanziera soffriva nel vedere le città inquinate, i litorali cosparsi Marguerite Yourcenar si è impegnata a favore dell’ambiente ricor- di olio, la riduzione delle specie animali e il comportamento degli rendo ad ogni mezzo legale, non esitando a mandare lettere e tele- esseri umani,che seguono regole sempre più deprecabili e, sin dagli grammi agli eletti del suo stato. anni 1970, ha denunciato con forza, in diverse interviste radiofoni- Ha dato il suo sostegno ad un centinaio di associazioni umanitarie11, che o televisive, l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua, la e ha firmato la petizione del gennaio 1954 che tentava di mettere distruzione delle grandi foreste tropicali e la sovrappopolazione che un termine alla rovina della via Appia a Roma. Il suo nome figu- trasforma il pianeta in un vero termitaio6. ra accanto a quelli di Corrado Alvaro, Riccardo Bacchelli, Vitaliano Lei non aveva una grande propensione per l’azione diretta, ma era Brancati, Emilio Cecchi, Ugo La Malfa, Carlo Levi e Alberto Moravia, convinta che uno scrittore può intervenire ed avere una certa in- per citarne soltanto alcuni. fluenza sui suoi lettori. In un passo di Souvenirs pieux, il primo vo- Nel 1968, ha scritto una lunga lettera all’attrice Brigitte Bardot, pre- lume delle sue “cronache familiari” edito nel 1974 (in Italia l’opera è gandola di far leva sul suo nome e sulla sua fama per mettere fine uscita nel 1981 con il titolo: Care memorie), la scrittrice evoca una al massacro delle baby-foche in Canada e, qualche anno più tardi, stampa del Castello di Flémalle7. Sembra che sia stata questa stam- ha sollecitato l’intervento del Presidente della Repubblica Georges pa – appartenuta a sua madre – a darle l’idea di visitare questa lo- Pompidou, per impedire il declassamento di una parte del Parco calità della regione di Liegi in occasione di un suo ritorno in Belgio. della Vanoise nel sud della Francia.12 Al posto del castello, appartenuto a lungo a dei parenti della madre La particolare attenzione che la scrittrice aveva per l’ambiente è Fernande, e passato nell’Ottocento alla potente Compagnia carbo- sicuramente legata, credo, alla sua scelta di stabilirsi, nel 1950, a nifera, non ha trovato che rovine. La descrizione che fa del suo viag- Northeast Harbor, un piccolo paese dell’isola di Mount Desert, al lar- gio da Liegi a Flémalle, nel 1956, e l’evocazione dell’“interminabile go delle coste del Maine, negli Stati Uniti. Su quell’isolotto roccioso, strada di periferia operaria, grigia e nera, senza un albero o un filo coperto di betulle. di pini e ancora popolato di cervi, di capretti e di d’erba”8 , suggeriscono i danni causati dallo sfruttamento del carbo- diversi tipi di scoiattoli, si sentiva vicina alla natura e al “primordiale”. ne nella regione. Del Castello di Flémalle, che è stato privato del suo La sua casa “Petite Plaisance”, era modesta ma molto accoglien- parco e, delle aiuole ideate sul modello di quelle dei giardini di Ver- te e circondata da un giardino e da un piccolo bosco. La scrittrice sailles, non rimane più niente: “La bella vista sulla Mosa era ostruita: amava curare l’orto e gli alberi da frutta, come traspare dalla sua l’industria pesante metteva tra il fiume e l’agglomerato operaio la corrispondenza. sua topografia infernale”.9 In una lettera indirizzata a Jeanne Carayon, correttrice delle bozze La scrittrice non esita a confessare la profonda amarezza che prova dei suoi libri presso l’editore Gallimard, Marguerite Yourcenar par- davanti ad uno spettacolo così desolante: “Rimpiangevo non tanto la della raccolta delle ciliegie, alla quale ha provveduto con l’aiuto la fine di una casa e dei viali alberati di un giardino quanto la fine dell’amica Grace Frick, con la quale condivideva la casa di “Petite della terra, uccisa dall’industria come per effetto di una guerra di Plaisance”. Nell’evocare la scena la scrittrice precisa che Grace era logoramento, la morte dell’acqua e dell’aria, altrettanto inquinate a sulla scala e lei a terra con un lungo ramo di bambù “per avvicinare Flémalle come a Pittsburgh, a Sidney o Tokyo”.10 delicatamente il rami sovraccarichi”.13 Nella stessa lettera aggiunge che per il giardino non usano prodotti chimici salvo qualche ferti- Marguerite Yourcenar (Archivio Centrale dello Stato, Roma, Piazzale degli Archivi, lizzante dei più innocui. Per lei “si tratta[va] di proteggere non so- dal 24 giugno al 15 luglio 2004), a cura di CLAUDIO CRESCENTINI e LAURA lamente le persone ma anche i nostri amici non umani, le bestiole MONACHESI; traduzione di RITA JOSÉ SCANDALIATO, Roma, Tipografica del bosco, gli uccelli, le api, Zoé [si riferisce al suo cane] e i cani in Artigiana, 2004, pp. 21-32. visita”.14 6#JEAN CHALON: “Seule une ‘fatalité du bien’pourrait sauver le monde”, Le Marguerite Yourcenar era convinta della necessità di restare vicini Figaro Littéraire, n° 1460, 11-18 mai 1974, p. 1. 7#Questa stampa di Flémalle, tratta da Les Délices du pays de Liège [Le delizie della regione di Liegi], pubblicato nel Settecento (in 5 volumi, 1738-1744), che 11#Sono elencate nel Bulletin n. 2 del CIDMY (ottobre 1990) faceva parte dell’eredità della madre è conservata nella sua casa di “Petite Plaisance”. 12#MARGUERITE YOURCENAR, Lettere ai contemporanei, Edizione stabilita e annotata da MICHÈLE SARDE e JOSEPH BRAMI. Introduzione di LIDIA STORONI 8#MARGUERITE YOURCENAR, Care memorie, Torino, Einaudi, 1981, p. 86. MAZZOLANI, edizione italiana a cura di VALERIA GIANOLIO, Torino, Einaudi, 1995, Traduzione di GRAZIELLA CILLARIO. p. 154-158. 9#Ibidem, p. 73. 13#Ibid., p. 238. 10#Ibidem, p. 74. 14#Ibid. 26 27
— Ambiente Testo di Françoise Fiquet a tutto quanto collega gli esseri umani al loro destino planetario 1984, scritta in francese dove la scrittrice evoca il suo recente viag- ed è, credo, una delle ragioni per le quali si è sentita molto in sin- gio in Kenya: “Le paysage – savanes, montagnes, rivières – entourées tonia con Paolo Zacchera, un giovane floricoltore di Pallanza-Ver- de grands arbres tropicaux, est admirable et les lacs entourés de bania sul Lago Maggiore, che è venuto a farle visita nel febbraio buissons de papyrus [cespugli di papiri] et peuplés d’hippopotames 1979, un anno prima della sua elezione all’Académie française. Con et d’oiseaux m’ont donné de l’Égypte antique une image plus exacte lui ha scambiato un’abbondante corrispondenza, della quale 13 do- que la vue de l’Égypte d’aujourd’hui” [l’Egitto odierno]. cumenti (lettere e cartoline postali) sono finora stati pubblicati nel volume Un’amicizia particolare. Corrispondenza e incontri con Mar- L’amore di Marguerite Yourcenar per gli alberi guerite Yourcenar, racconto di Paolo Zacchera pubblicato nel 2013 dalle edizioni Apeiron (Sant’Oreste-Roma). Marguerite Yourcenar era cosciente dei pericoli che minacciano la Nelle missive indirizzate a Paolo ricorre spesso l’argomento “natu- terra, sempre più inquinata e si preoccupava della distruzione delle ra”. Citerò di seguito alcuni esempi tratti da lettere ancora inedi- grandi foreste tropicali. Affronta l’argomento in un’intervista realiz- te, che Zacchera mi ha recentemente affidato prima di farne dono zata per una radio canadese nel 1981, rimpiangendo il tempo in cui alla Société Internationale d’Études Yourcenariennes, presieduta da “uno scoiattolo poteva percorrere il continente dal Canada all’Ame- Rémy Poignault,professore di Studi latini presso l’Università di Cler- rica centrale”.17 mont-Ferrand.15 Quando nomina le grandi foreste americane, ha sicuramente in Per esempio, alla fine della lettera del 26 novembre 1981, redatta mente quella dell’Amazzonia, una terra in grave pericolo, e non in italiano, la scrittrice augura a Paolo: “molti belli vesperi per lui e c’è dubbio che avrebbe apprezzato la mostra “Sebastião Salgado, belle albe sul suo giardino”. Amazônia”, aperta dal 1 ottobre 2021 al MAXXI (Museo Nazionale In una missiva del primo aprile 1982, gli scrive che la camelia che lui delle arti del XXI secolo) di Roma, dove sono esposte più di 200 le aveva regalata alla fine di febbraio, quando gli ha fatto visita a opere dell’artista, che documentano “l’Amazzonia brasiliana, la fo- Pallanza e Stresa (al ritorno da una crociera in Egitto) è stata pian- resta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano”.18 tata a Saint-Paul-de-Vence, nel giardino di un suo amico, e che “sta benissimo”. Precisa: “L’amico [si tratta di James Baldwin, come pre- Marguerite Yourcenr era giunta alla convinzione che “ogni civiltà ciserà nella sua lettera del 7 luglio] mi ha telefonato l’altra settimana spinta all’eccesso porta con sé la sua Nemesi, la distruzione dei luo- che ha cinque grandi fiori. Spero che dovenera (sic) un vero albero”. ghi” 19, e cita l’esempio della costa dalmata disboscata dalla Repub- Darà ancora notizie di questa camelia in altre due lettere: il 7 lu- blica di Venezia, che aveva bisogno di materiali per costruire la città, glio 1982 precisa che la camelia cresce bene “e porta molti fiori nel “una città che sta per morire a causa dell’inquinamento industriale”. 20 giardino di James Baldwin a Saint-Paul de Vence” e il 20 marzo 84 Certo, questo sfruttamento sfrenato della terra non è nuovo, ne era (lettera in francese) scrive a Zacchera: “Votre camélia […] est bien soigné et couvert de bourgeons”.16 17#JEAN FAUCHER, Propos et confidences, Production Société Radio-Canada, Nella lettera del primo aprile 1982 troviamo una notizia che riguarda 1981, seconda puntata dedicata all’ecologia. direttamente Firenze. Yourcenar, che amava molto la città, dice che 18#Dal testo di presentazione della mostra sul sito del Maxxi: è molto contenta che le azalee di Paolo siano state scelte per ralle- https://www.maxxi.art/events/sebastiao-salgado-con-mario-calabresi/ grare la piazza della Signoria; cito le sue parole, scritte in italiano: La mostra, a cura di LÉLIA WANICK SALGADO, moglie dell’artista “ci immerge nell’universo della foresta mettendo insieme le impressionanti fotografie di “Mi piace pensare che la bella ma sombra (è un francesismo) piazza Salgado con i suoni concreti della foresta che saranno riprodotti in mostra. Il della Signoria è tutta rallegrata per i azalei suoi (sic!)”. fruscio degli alberi, le grida degli animali, il canto degli uccelli o il fragore delle Citerò ancora un passo che fa capire quanto la scrittrice amasse i acque che scendono dalla cima delle montagne, raccolti in loco, compongono un paesaggi naturali e gli alberi. È tratto da una lettera del 20 marzo paesaggio sonoro, creato da Jean-Michel Jarre”, si legge sul sito del Maxxi. Sono stata colpita in particolare dalle seguenti foto: Arcipelago fluviale di Mariuá. Rio Negro. Stato di Amazonas, Brasile, 2019; Indigeni Marubo. Stato di Amazonas, Brasile, 1998; Sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte 15#La donazione è avvenuta durante l’Assemblea Generale della società, che si Pico da Neblina. Stato di Amazonas, Brasile, 2014. è tenuta all’inizio di novembre a Napoli in occasione del Convegno “Marguerite Yourcenar et les passions de l’âme ” (Napoli-Sorrento, 5-6-7 novembre 2020), 19#Intervista con JEAN FAUCHER, Propos et confidences, cit. organizzato dall’Università Federico II di Napoli, in collaborazione con l’Università della Basilicata (4-6 nov. 2021), il Centro Internazionale “Antinoo per l’Arte” e 20#Ibid.; alla fine di Archivi del Nord, pubblicato nel 1977 e tradotto in italiano l’Istituto “Torquato Tasso” di Sorrento. nel 1982 da GABRIELLA CILLARIO, la scrittrice evoca i danni arrecati a Venezia “imputridita dai residui chimici”, Archivi del Nord, Torino, “Einaudi Tascabili. 16#La sua camelia è curata bene ed è coperta di gemme. Letteratura”, n° 89, 1992, p. 239. 28 29
— Ambiente Testo di Françoise Fiquet ben cosciente, ma si assiste oggi ad una accelerazione preoccupan- Nonostante le sue preoccupazioni per lo stato della terra, non si è te del fenomeno, che viene evocata alla fine di Archivi del Nord, in lasciata scoraggiare e ha continuato a credere fino in ultimo che, per un passo che è una vera denuncia della follia umana: salvaguardare la bellezza e la diversità dell’universo, bisogna cessa- re di essere dei predatori, diventare dei consumatori consapevoli ed Centinaia di specie animali riuscite a sopravvivere fin dal iniziare a ricostruire, come ad esempio piantare un albero nuovo al tempo della giovinezza del mondo, in pochi anni saran- posto di ogni albero tagliato26. no annientate per motivi di lucro o per semplice brutalità; La scrittrice ha sostenuto fortemente la creazione di una fondazione l’uomo sradicherà i suoi propri polmoni, le grandi foreste franco-belga di protezione della natura nei “Monts-de-Flandre”, che verdi. L’acqua, l’aria, e lo strato protettivo di ozono, prodi- è stata istituita grazie alla collaborazione della Regione Nord-Passo gi quasi unici che hanno permesso la vita sulla terra, sa- di Calais e di alcuni Comuni del Nord della Francia e del Belgio, fon- ranno contaminati e dispersi. Si afferma che in certe epo- dazione che porta il suo nome. che Shiva danzi sul mondo, abolendo le forme. Ciò che Una prima riserva, creata al Mont-Noir in due terreni alberati, è stata oggi danza sul mondo è la stupidità, la violenza e l’avidità inaugurata nella cittadina di Bailleul il sabato prima di Pasqua alla dell’uomo. 21 presenza della scrittrice, tornata in Europa per alcuni mesi. Ho ri- letto recentemente il discorso pronunciato in quell’occasione dalla Turbata dai mutamenti del paesaggio italiano che aveva potuto os- scrittrice e mi è sembrato significativo che, oltre a rivolgersi agli an- servare durante i suoi viaggi, non ha esitato ad affermare in una ziani della comunità di Saint-Jans-Cappel che avevano conosciuto i conversazione con il giornalista Matthieu Galey: “ora che l’Italia dei suoi genitori e si ricordavano ancora di lei bambina, ha ringraziato i Romantici, l’Italia di cui si amava ancora l’immagine trent’anni fa, giovani, dicendo: “Ringrazio soprattutto i giovani che accettano di non è più che un mito, e che al posto degli alberi ci sono dei tralicci, occuparsi di quest’opera, che importa ancora di più a loro che a noi si vede un mondo che sta per morire”. 22 perché dovranno vivere in questa natura che noi dobbiamo “rénov- er” se non vogliamo morire con lei”. La scrittrice aveva una vera venerazione per gli alberi, come fa capi- Il verbo “rénover” - usato dalla scrittrice -, che si può tradurre “rin- re, per esempio, il breve saggio “Scritto in un giardino”23, pubblicato novare” in italiano è l’equivalente del verbo “restore” dell’espressio- nel 1980 presso una piccola casa editrice francese, con una stampa ne “restore our earth”, scelta come slogan della giornata della terra di Pierre Albuisson che rappresenta un albero24. del 2021. Marguerite Yourcenar era molto sensibile alla bellezza degli alberi, Dopo aver espresso le sue preoccupazioni per la grave situazione che si può osservare soprattutto in autunno, quando rivelano i loro della terra27, Marguerite Yourcenar ha terminato il suo discorso con colori specifici. Nel Maine, dove risiedeva gran parte dell’anno, era un messaggio di speranza, ricordando alcune frasi di un filosofo ci- affascinata dal color biondo dorato delle betulle, dal rosso-arancio nese. Mi limito a citare l’ultima: “Una foresta inizia da un piccolo degli aceri e dal color di bronzo e di ferro delle querce. Ammirava seme (une toute petite graine) che si mette nella terra”. Lei stessa la maestà degli alberi che le davano l’impressione di alzarsi al cielo ha piantato diversi alberi nel terreno che circondava la sua casa e come fiamme. Le radici affondate nel suolo, i rami tutelari dei giochi del- 1980), Il tempo, grande scultore, Torino, Einaudi, p. 186. Traduzione di GIUSEPPE lo scoiattolo, del nido e dei cinguettii degli uccelli, l’ombra GUGLIELMI. concessa alle bestie e agli uomini, la cima che si leva nel 26#JACQUES CHANCEL, Radioscopie, cit., 2a puntata; cfr. anche LAURENCE cielo. Conosci una maniera più saggia e benefica di esi- COSSÉ, op. cit., intervista in cui Marguerite Yourcenar accenna alla creazione di stere?25 una riserva naturale nella regione dei “Monts-de-Flandres”, dove ha trascorso la sua infanzia. 27#“Sappiamo che la biosfera, che l’acqua presentata da San Francesco come 21#MARGUERITE YOURCENAR, Archivi del Nord, cit., p. 259-260. la cosa più umile e la più preziosa al mondo, che le piante, gli animali, la terra 22#MATTHIEU GALEY, “C’est une reine Yourcenar...”, Réalités, 1974, p. 73. stessa della quale viviamo, sono mortali”, come le civiltà la scrittrice si riferisce ad una frase di Valéry]. Sappiamo che dipende da noi se distruggerli ancora di 23#Evoca già gli alberi in un testo dedicato ad una mostra su Poussin allestita a più di quanto abbiamo fatto sinora oppure, al contrario, se fare marcia indietro New York nel 1940. e riprendere contatti amichevoli con ciò che ci circonda, con tutto ciò che ci fa 24#Il testo è stato ristampato nel volume Le Temps, ce grand sculpteur (Paris, vivere e ricostituire una terra dove vivremo più felici”. Discorso citato in Marguerite Gallimard, 1983). Yourcenar, pubblicazione bilingue (francese e fiammingo) senza indicazioni tipografiche, distribuita al “Petit Musée Yourcenar”, Saint-Jans-Cappel nel Nord 25#MARGUERITE YOURCENAR, “Scritto in un giardino” (“Écrit dans un jardin”, della Francia, paese d’origine di Marguerite Yourcenar. 30 31
— Ambiente Testo di Rémy Poignault un tiglio a Kemmel, davanti alla segreteria della sede belga della Fondazione che porta il suo nome. Deux lettres, naturellement: Riforestare terreni è quello che ha fatto anche – su terreni molto più vasti – il fotografo Sebastião Salgado. Alla fine degli anni ’90, assie- Marguerite Yourcenar et Paolo Zacchera me alla moglie Lélia Deluiz Wanick Salgado, ha lanciato un grande progetto: ripiantare una parte di foresta nello stato di Minas Gerais — Rémy Poignault nel Sud-est del Brasile, per ridare vita al suo luogo d’origine. Il pro- getto ha avuto un grande successo28: sono stati recuperati quasi 1502 ettari di foresta pluviale nella fattoria Bulcão ad Aimorés, Mi- nas Gerais e piantate oltre due milioni di piantine di 290 specie di alberi, dando così una risposta forte alla deforestazione e ai cam- En 1980, avec «Écrit dans un jardin» (Le Temps, ce grand sculpteur, biamenti climatici. Inoltre “è stato creato un Centro per l’educazione Essais et Mémoires, p. 404-407), Marguerite Yourcenar compose e il restauro ambientale (CERA), che ha come obiettivo quello di un véritable hymne à la louange de l’arbre, qui «inclut dans son sensibilizzare l’opinione pubblica verso uno sviluppo sostenibile”. 29 hiéroglyphe» les quatre éléments; «Accroché au sol, abreuvé d’air et d’eau, il monte pourtant au ciel comme une flamme; il est flamme verte avant de finir un jour, flamme rouge, dans les cheminées, les incendies de forêts, et les bûchers». Qu’elle se soit liée d’amitié avec Paolo Zacchera, pépiniériste et lettré, habitant à Pallanza-Verbania, près du Lac Majeur et consacrant sa vie aux plantes et aux arbres, semble ainsi tout à fait dans l’ordre des choses. Lecteur conquis par Mémoires d’Hadrien et L’Œuvre au Noir, il a rendu, jeune homme, vi- site à Marguerite Yourcenar, l’année précédente, en janvier 1979. Ce fut le début d’une solide amitié: c’est, d’ailleurs, lui que Marguerite Yourcenar, après la mort de Jerry Wilson, avait choisi pour l’accom- pagner en Inde dans un voyage de deux mois qui devait commencer le 23 décembre 1987; mais la mort de l’écrivain empêcha la réalis- ation de ce projet. Paolo Zacchera a fait le récit cette expérience exceptionnelle, «De l’île des Monts-Déserts au Monterosso. Corre- spondance et rencontres avec Marguerite Yourcenar» dans le Bul- letin de la Société Internationale d’Études Yourcenariennes n° 30 (déc. 2009). Pendant les huit dernières années de sa vie, Marguerite Yourcenar échangea avec Paolo Zacchera plus d’une trentaine de lettres et cartes postales, ce qui fait de lui un correspondant privilégié. Paolo Zacchera a eu la générosité d’offrir l’ensemble de cette correspon- dance à la Société Internationale d’Études Yourcenariennes (SIEY) grâce à l’entremise de Françoise Bonali Fiquet, fervente chercheuse yourcenarienne qui a publié une partie des lettres de Marguerite 28#L’idea di questo progetto gli è venuta quando, tornando in patria dopo un periodo trascorso all’estero, “ha scoperto che non restava che una minima Yourcenar à Paolo Zacchera dans un ouvrage édité chez Apeiron percentuale, lo 0,5 della foresta pluviale, che pochi decenni prima occupava più en 2013 en langue italienne (Paolo Zacchera, Un’amicizia particola- della metà di quel territorio, e allora ha deciso di piantare una foresta in Brasile re. Corrispondenza e incontri con Marguerite Yourcenar 1978-1987), per ridare vita al suo luogo d’origine: il ranch che il padre aveva gestito fino al avec une version en langue française (Paolo Zacchera, Une amitié momento della sua morte, vicino alla città di Aimorés, nello stato di Minas Gerais. Una terra impoverita, deforestata, con pascoli ormai brulli e sabbiosi dove un particulière. Correspondance et rencontres avec Marguerite Your- tempo verdeggiava uno dei più estesi polmoni verdi del pianeta”. Informazioni cenar 1978-1987); elle va, en outre, faire paraître intégralement cet- tratte dal sito: https://www.greenme.it/approfondire/buone-pratiche-a-case- te correspondance croisée, dans le Bulletin de la SIEY n°43 (déc. history/salgado-riforestazione/ 2022), en y incluant les lettres écrites par Paolo Zacchera. 29#Ibid. Les deux lettres qui sont publiées ici sont révélatrices de la sympa- 32 33
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