ANIEM Rassegna Stampa del 12/02/2015

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ANIEM
   Rassegna Stampa del 12/02/2015

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INDICE

ANIEM
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ANIEM WEB
   11/02/2015 www.guidaedilizia.it                                                     6
   Aniem: massima severità con chi viola le regole, ma le troppe norme alimentano la
   corruzione

SCENARIO EDILIZIA
   12/02/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                          8
   Restauri in città? Tutti fermi (e le ditte pagano per i cantieri)

   12/02/2015 Il Sole 24 Ore                                                           9
   «Sostegno a Montante, squadra legalità non arretra»

   12/02/2015 La Repubblica - Nazionale                                                10
   Sottotetti più spazio e più luce

   12/02/2015 La Repubblica - Nazionale                                                12
   Ristrutturazioni primavera di saldi

   12/02/2015 La Repubblica - Palermo                                                  13
   Nuovi negozi, l'ufficio che non c'è: paralisi al Comune

   12/02/2015 La Stampa - Nazionale                                                    14
   Commissariato il cantiere per cementificare le scorie radioattive

   12/02/2015 La Stampa - Novara                                                       15
   Restauri al Castello sforzesco Corsa per finire entro l'anno

   12/02/2015 La Stampa - Vercelli                                                     16
   "Affaire Expo" Commissariato il cantiere Cemex

   12/02/2015 Il Messaggero - Civitavecchia                                            17
   Crolla il solaio di un asilo in costruzione

   12/02/2015 QN - Il Giorno - Milano                                                  18
   Non scioperate, lo stipendio è in arrivo

   12/02/2015 QN - Il Giorno - Brianza                                                 19
   Ecomostro, incontro con la società
12/02/2015 ItaliaOggi                                                                     20
  Buone notizie dal Mise: la burocrazia italiana si sta svegliando. Brava Guidi

  12/02/2015 ItaliaOggi                                                                     21
  Gli immobiliaristi cinesi puntano sulla California

  12/02/2015 QN - La Nazione - Firenze                                                      22
  I commercianti pretendono i fatti«Sconti? Aspettiamo di vederli»

  12/02/2015 QN - La Nazione - Massa Carrara                                                23
  Tute blu di Nca: sciopero e sit-in in tribunale

  12/02/2015 QN - La Nazione - Umbria Terni                                                 24
  Permessi di costruire, si cambia. In arrivo i nuovi moduli

  11/02/2015 Nigrizia                                                                       25
  VENTI DI SACCHEGGIO

  11/02/2015 Nigrizia                                                                       28
  LO SVILUPPO PUÒ ATTENDERE

  11/02/2015 Vita                                                                           30
  Costruttori di comunità, questo è il trampolino che fa per voi

  11/02/2015 GT Il Giornale del Termoidraulico                                              31
  L'esperienza dell'installatore

SCENARIO ECONOMIA
  12/02/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                34
  Padoan: con nuove riforme più tempo ad Atene

  12/02/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                36
  Mps, maxiperdita di 5,4 miliardi e aumento più pesante

  12/02/2015 Il Sole 24 Ore                                                                 37
  Ghizzoni: «UniCredit aumenta i profitti anche in Italia Più crediti alle imprese»

  12/02/2015 Il Sole 24 Ore                                                                 38
  Commissariata Banca Etruria: «Gravi perdite del patrimonio»

  12/02/2015 Il Sole 24 Ore                                                                 40
  Fisco, più tempo per la delega Slitta a maggio il decreto sui reati con la norma del 3%

  12/02/2015 Il Sole 24 Ore                                                                 42
  Vegas (Consob): «Scambi anomali sulle Popolari»

  12/02/2015 Il Sole 24 Ore                                                                 44
  Viola: «Premessa per tornare alla normalità»
12/02/2015 La Repubblica - Nazionale                                                46
  Braccio di ferro all'Eurogruppo "Si lavora per un compromesso" Troika, cambiano i
  controllori

  12/02/2015 La Repubblica - Nazionale                                                48
  Mercoledì nero del credito Mps, 5,3 miliardi di perdita Etruria commissariata
  Bankitalia:"Conti pesanti"

  12/02/2015 La Stampa - Nazionale                                                    50
  L'INEGUAGLIANZA CHE AGGRAVA LA CRISI GRECA

  12/02/2015 La Stampa - Nazionale                                                    51
  TROPPE "BAD BANK" IN CASA

  12/02/2015 Il Giornale - Nazionale                                                  52
  «Banca Generali non ha finito con lo shopping»

  12/02/2015 MF - Nazionale                                                           53
  La Consulta cancella la Robin Tax Utility in festa a Piazza Affari

  12/02/2015 MF - Nazionale                                                           55
  I pm ci riprovano con Ubi Banca ma è la solita storia delle deleghe all'assemblea
  2013

  12/02/2015 MF - Nazionale                                                           56
  E il 2015 sarà migliore

  12/02/2015 MF - Nazionale                                                           57
  Maxi-pulizia per Banco Popolare

  12/02/2015 Panorama                                                                 58
  Perché quest'uomo non riuscirà mai a restituirci i soldi

  12/02/2015 Panorama                                                                 61
  avevano una banca

SCENARIO PMI
  12/02/2015 ItaliaOggi                                                               65
  Nexive, spazio all'e-commerce
ANIEM WEB

1 articolo
11/02/2015                                  www.guidaedilizia.it                                            Sito Web

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 Aniem: massima severità con chi viola le regole, ma le troppe norme
 alimentano la corruzione
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 Dino Piacentini: "E' indispensabile espellere dal mercato i soggetti coinvolti in fenomeni di infiltrazioni mafiose
 e criminalità organizzata"
 "Nei giorni scorsi - afferma Dino Piacentini, Presidente di Aniem - abbiamo avuto modo di esprimere alle
 istituzioni parlamentari e ministeriali le nostre impressioni sulla riforma degli appalti. Un buon codice degli
 appalti è sicuramente lo strumento più utile per mettere in campo una vera lotta alla corruzione - prosegue
 Piacentini - e per garantire una selezione degli operatori più efficace ed in grado di valorizzare i soggetti
 realmente più qualificati. Come sistema edile delle piccole e medie imprese auspichiamo fortemente un
 sistema di 'soft regulation', una qualificazione delle imprese più dinamica e rapportata alla specifica opera da
 realizzare, sistemi di gara diversificati in base all'importo in un contesto di massima trasparenza e
 responsabilizzazione degli operatori e delle stazioni appaltanti".
 "E' indispensabile - prosegue il Presidente di Aniem - espellere dal mercato i soggetti coinvolti in fenomeni di
 infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata, che ledono profondamente qualsivoglia principio di trasparenza
 del mercato e tutela della concorrenza e che, soprattutto, frenano la crescita di quella parte del Paese, la
 maggioranza peraltro, che crede, in un sistema economico trasparente e legale. Ma l'esperienza ha
 ampiamente dimostrato che la bulimia di norme, regolamenti, procedure, passaggi burocratici costituisce il
 terreno più fertile per il radicamento della corruzione e crea tutta una serie di disfunzioni, anomalie e
 distorsioni che hanno portato il nostro settore ad essere fortemente arretrato rispetto agli altri Paesi".
 "Il recepimento delle direttive europee, quindi, - conclude Piacentini - deve essere l'occasione, non più
 rinviabile, per un passo in avanti coraggioso nella direzione di un sistema legislativo chiaro, leggero e fondato
 sul concetto della responsabilizzazione e della severità per coloro che sbagliano con dolo".

ANIEM WEB - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                                 6
SCENARIO EDILIZIA

20 articoli
12/02/2015                                  Corriere della Sera                                            Pag. 26
                                         (diffusione:619980, tiratura:779916)

                                                                                                                         La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 La polemica
 Restauri in città? Tutti fermi (e le ditte pagano per i cantieri)
 Virginia Piccolillo

 P ratiche e lavori fermi, ma le tasse no. Sempre peggio per gli aquilani. Le imprese lamentano: erano in 300 a
 evadere le pratiche per l'avanzamento lavori (sal) e i relativi stanziamenti. Ora sono in 7. E 4.500 cantieri del
 centro storico sono fermi. Ma la tassa sul suolo pubblico corre: aumentata ad agosto dal Comune del 600%:
 0,41 euro al mq occupato. Uno scandalo che sta strangolando tecnici e ditte costrette a pagare fornitori e
 interessi alle banche. E il sindaco Massimo Cialente? Conferma: «Vero, la ricostruzione è ferma». Ma gira le
 colpe al governo: «Non nomina il nuovo responsabile dell'ufficio speciale ricostruzione che dovrebbe
 riassumere i 300. Delrio ci ha detto firmate voi, ma c'è la responsabilità erariale». E le tasse? «Più basse che
 in Emilia. Se non le aumentavo arrivava la Corte dei conti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                       8
12/02/2015                                         Il Sole 24 Ore                                               Pag. 8
                                           (diffusione:334076, tiratura:405061)

                                                                                                                             La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 Confindustria Sicilia
 «Sostegno a Montante, squadra legalità non arretra»
 Nino Amadore

 PALERMO
 «Nessuno pensi di bloccare la squadra aggredendo l'attaccante». A parlare sono gli imprenditori siciliani
 attraverso le voci di chi li rappresenta negli organi di Confindustria Sicilia. Tutti: dai cosiddetti senior ai
 rappresentanti della Piccola industria, dai giovani industriali ai vertici dell'Ance Sicilia. Tutti al fianco del
 presidente Antonello Montante, dopo la pubblicazione di articoli giornalistici che lo riguardano e in cui si
 sostiene che sarebbe indagato per mafia. «Il paradosso di tutta questa vicenda - dicono gli imprenditori
 siciliani - è che nessuno sa di cosa stiamo parlando. Quella riportata dai giornali non è una vicenda giudiziaria
 ed è per questo che ribadiamo la piena fiducia nell'operato del nostro presidente».
 Il comunicato, redatto al termine della riunione che si è tenuta l'altroieri a Palermo, porta la firma degli
 dirigenti della classe imprenditoriale dell'isola: da Ivan Lo Bello (vicepresidente nazionale) a Giorgio Cappello
 (presidente della Piccola industria), da Silvio Ontario (presidente dei giovani) a Salvo Ferlito che guida l'Ance,
 a Ornella Laneri presidente di Confindustria Alberghi e turismo. E poi tutti gli altri, alcuni dei quali al fianco di
 Montante da sempre nella battaglia contro mafia e illegalità: Marco Venturi oggi presidente di Confindustria
 Centro Sicilia, Rosario Amarù che è vicepresidente nazionale della Piccola industria, l'agrigentino Giuseppe
 Catanzaro. Una ventina di firme in calce al documento per dire che al fianco di Montante «c'è un intero
 sistema, fatto di imprese sane e di imprenditori onesti, che si muove in un'unica direzione. Un gruppo affiatato
 che condivide tutto, ansie e strategie, da quando, nel 2005, partendo proprio da Caltanissetta, ci si è resi
 conto dell'importanza di realizzare una seria azione di contrasto di ogni pratica illecita».
   Gli imprenditori siciliani ribadiscono ancora che il lavoro fatto finora da questa classe dirigente di
 Confindustria rappresenta «una rigenerazione frutto di un vero e proprio braccio di ferro, di un accidentato
 percorso di guerra, irto di trappole e intimidazioni mafiose, come lo hanno definito alti magistrati, che ha
 portato all'espulsione di alcuni potentissimi colleghi, imprenditori non sulla base di semplici sospetti». Il
 messaggio che vogliono lanciare è chiaro: «Sul modello di legalità in cui ciascuno di noi ha messo la faccia,
 anche nelle aule dei tribunali, non siamo disposti a trattare - dicono -. L'azione portata avanti in questi anni da
 Montante con tutti noi è un patrimonio che non può essere disperso. Continueremo a lavorare, al fianco della
 magistratura e delle forze dell'ordine, perché riteniamo sia l'unica strada percorribile».
 © RIPRODUZIONE RISERVATA

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                           9
12/02/2015                                        La Repubblica                                                Pag. 46
                                           (diffusione:556325, tiratura:710716)

                                                                                                                         La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 RCasa &Design interni Chi ha un solaio da recuperare ha l'opportunità di ricavare un locale in più. Ma prima
 di partire ci sono alcune cose che è importante conoscere
 Sottotetti più spazio e più luce
 Camera per un bebè in arrivo o per gli ospiti, studio o secondo bagno. Le soluzioni sono diverse per ogni
 scelta
 FRANCESCA GUGLIOTTA

 Sos mi si è ristretta la casa: ho acquistato un bilocale", scrive un lettore del nostro sito design.repubblica.it ,
 "ma adesso, dove sistemiamo il bebè in arrivo?". Comprare un'abitazione nuova? Un miraggio. Costruire da
 zero? Oneroso: nel 2015 si prevede già un meno 8,8% di investimenti in nuove costruzioni, a fronte di un più
 2% in ristrutturazioni (dati Ance, Associazione nazionale costruttori edili). La soluzione c'èe nonè dietro
 l'angolo, bensì in alto: il sottotetto.
  Basta alzare gli occhi al soffitto per scoprire come ottenere i metri quadrati preziosi: una stanza in più, un
 livello non abitabile ma da sfruttare con armadiature e, perché no, anche con un'altezza aggiuntiva per
 organizzare uno spazio outdoor.
  La prima cosa da fare, come spesso accade, è districarsi nella confusione burocratica perché le normative
 variano da regione a regione: «Il recupero dei sottotetti è permesso su tutto il territorio nazionale», afferma il
 Centro studi e ricerche di Casa.it , «ma spesso cambiano le concessioni a livello regionale. Diverse, infatti, le
 tipologie di edifici ammessi in base all'anno di costruzione, alle destinazioni d'uso e ad altri requisiti come
 altezza media richiesta e rapporto aria/luce».
  «Ci sono comunque alcuni standard igienico-sanitari che devono essere rispettati per rendere abitabile il
 sottotetto», fa notare l'architetto Rita Campana, «come l'altezza del locale, che per molte regioni è fissata a
 2,4 metri rispetto ai 2,7 metri delle normali abitazioni, con deroghe per bagni, corridoi e comuni montani (nel
 box in alto a destra, una lista di normative regionali, ndr )». Superate le lungaggini burocratiche, è bene
 sanare il tetto, se presenta dei problemi, e coibentarlo. È importante, quando si vuole creare un sottotetto
 abitabile, provvedere alla ventilazione: questa stanza, infatti, è esposta al calore prodotto dall'irraggiamento
 solare. «Bisogna quindi pensare non solo a materiali isolanti di qualità», dicono all'azienda AERtetto , che
 sarà presente a Made Expo (il salone dell'architettura, design ed edlizia, dal 18 al 21 marzo presso
 Fieramilano Rho-Pero), «ma anche a un sistema per lo smaltimento del calore, come il nostro AERcoppo ,
 che permette il ricircolo dell'aria» (per saperne di più www.aertetto.it ).
   Un altro fattore da tenere ben presente è il rapporto aeroilluminante, cioè la proporzione tra le aperture
 (finestre e lucernari) e la superficie del locale. Meglio dunque scegliere finestre per tetto tecnologiche come
 quelle Velux: tra le novità dell'azienda, la finestra elettrica Velux Integra , che grazie a un sensore si chiude
 automaticamente quando piove.
   Detto ciò, passiamo alla destinazione del sottotetto: «Ci sono infatti moltissime possibilità di utilizzo»,
 suggerisce l'architetto Campana, «come una camera in più per la famiglia che si allarga oppure una stanza
 d'appoggio per gli ospiti. Un altro modo di usare lo spazio potrebbe essere come ufficio o studio per chi
 lavora in casa. Si dovrà ovviamente integrare l'impianto elettrico con nuove prese e punti luce, e dotare la
 stanza di riscaldamento collegandosi all'impianto già esistente; se però l'ambiente è poco usato o molto
 piccolo, potrebbe bastare un riscaldamento elettrico. Se invece si vuole usare il sottotetto come ulteriore
 bagno o locale lavanderia, è necessario verificare il posizionamento delle colonne di scarico dell'edificio. Nel
 caso non si potesse inserire un nuovo scarico, si dovrà inserire un wc con dispositivo trituratore. Infine, chi
 fosse pronto a un intervento più consistente, potrebbe ricavare anche uno spazio all'aperto nel sottotetto,
 semplicemente sostituendo una terrazza a una parte della falda di copertura».
 Foto: COMFORTE SOLE ALL'ULTIMO PIANO Nella foto grande, lo spazio mansardato è molto luminoso
 grazie all'ampio lucernario di Velux, azienda specializzata in finestre per tetti. In alto a sinistra, living con
 libreria realizzata su misura dall'architetto Luigi Fragola, per un progetto di ristrutturazione dell'ultimo piano in

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                      10
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                                          (diffusione:556325, tiratura:710716)

                                                                                                                       La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 una casa d'epoca a Firenze. In alto, uno studio in mansarda arredato con scrivania, sedia e cassettiera
 Calligaris. Qui sopra, una camera da letto con travi a vista ricavata dall'architetto Enrico De Mori nel sottotetto
 di un edificio storico a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso

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12/02/2015                                       La Repubblica                                               Pag. 49
                                          (diffusione:556325, tiratura:710716)

                                                                                                                       La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 RCasa &Design È il momento ideale per fare partire i lavori. Risparmiando dal 50 al 65 per cento per edilizia,
 arredamento ed efficienza energetica con le detrazioni confermate anche per il 2015 muri e mobili
 Ristrutturazioni primavera di saldi
 CHICCA AGOSTINI

 Febbraio: preparare la casa alla bella stagione. Non si butta via nulla, anzi si recupera. E oggi rifare il look
 alla propria abitazione è ancora più conveniente. La legge di Stabilità ha confermato detrazioni del 50 per
 cento per le ristrutturazioni edilizie (fino a un massimo di 96mila euro di spese) e del 65 per cento per gli
 interventi di efficienza energetica. Prorogato anche il bonus mobili, che prevede la detrazione fiscale del 50
 per cento, fino a un massimo di 10 mila euro, per l'acquisto di nuovi arredi, lampade, materassi e grandi
 elettrodomestici di classe A+ o superiore. Il requisito fondamentale è che si facciano lavori di ristrutturazione;
 per poter ottenere la detrazione si devono indicare le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello
 730 o modello Unico persone fisiche). Sul sito www.casa.governo.it/guida.html è possibile conoscere quanto
 si può detrarre e da quali tipi di lavori.
  Molte le novità: in particolare, per quanto riguarda la detrazione del 65 per cento, la legge di Stabilità ha
 allargato il campo di applicazione inserendo anche tende, schermature solari e gli interventi edilizi che
 prevedono l'adeguamento antisismico.
  Coibentare, sostituire gli infissi, cambiare la vecchia caldaia: è davvero il momento di migliorare l'aspetto e le
 prestazioni della propria abitazione.
  Per chi vuole conoscere e toccare con mano i più innovativi sistemi per ristrutturare "facile e veloce", l'evento
 da non perdere è Made Expo - il salone dell'architettura, design ed edilizia -, dal 18 al 21 marzo alla
 Fieramilano Rho-Pero, che nella giornata di sabato sarà aperta anche al pubblico.
 DOVE &QUANDO MADE EXPO dal 18 al 21 marzo Fieramilano Rho-Pero apertura al pubblico sabato 21
 marzo www.madeexpo.it/it/ informazioni.php I SITI UTILI GUIDA ALLE DETRAZIONI
 www.casa.governo.it/guida.html BONUS MOBILI www.federlegnoarredo.it/it/servizi/ bonus-mobili/istruzioni-
 per-l-usoe-faq RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA www. efficienzaenergetica.
  acs.enea.it

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12/02/2015                              La Repubblica - Ed. palermo                                              Pag. 5
                                            (diffusione:556325, tiratura:710716)

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 Nuovi negozi, l'ufficio che non c'è: paralisi al Comune
 SARA SCARAFIA

 CINQUANTA tra concessioni e autorizzazioni edilizie che riguardano le attività commerciali bloccate: il
 motivo? Da qualche giorno devono essere presentate alle Attività produttive e non più all'Edilizia privata.
 Peccato però che gli uffici di via Ugo La Malfa non siano attrezzati per riceverle. A creare l'impasse è stata
 una circolare firmata dal segretario generale Fabrizio Dall'Acqua che, citando la normativa sulla
 "sburocratizzazione" dei servizi al cittadini, ha diffidato l'attuale dirigente dell'ufficio Sportello unico edilizia,
 Domenica Verona, «al rilascio di qualsivoglia titolo abilitativo per l'edilizia afferente alle attività produttive»
 minacciando provvedimenti disciplinari. Le pratiche che riguardano le attività commerciali secondo il
 segretario devono essere seguite tutte dallo stato ufficio per evitare che il cittadino salti da uno sportello
 all'altro. Ma quella che nelle intenzioni sarebbe dovuta essere una buona pratica si è trasformata in un
 boomerang: al momento quarantacinque pratiche che erano già arrivate alla firma si sono arenate, senza
 contare tutte quelle che attendono di essere visionate.E chissà quando lo saranno: il capo area dello
 Sportello unico Attività produttive Maria Mandalà ha messo nero su bianco l'impossibilità per il suo ufficio di
 farsi carico di questa nuovo incombenza. «Non abbiamo il personale tecnico necessario», ha risposto a
 Dall'Acqua.
  In mezzo alla querelle su quale sia l'ufficio competente ci sono i commercianti che attendono risposte.
 «L'obiettivo dell'amministrazione dovrebbe essere quello di far lavorare i cittadini - dice Gigi Mangia,
 presidente della Fipe Confocommercio - le regole sono fondamentali per la trasparenza ma vanno applicate
 senza che diventino un ostacolo: perché non trasferire immediatamente il personale tecnico alle Attività
 produttive e rendere lo Sportello unico efficiente?». «Il diktat di Dall'Acqua rischia di paralizzare un ufficio, il
 Suap, che è già in grosse difficoltà- dice il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo - prima di bloccare il
 servizio danneggiando le imprese, bisognerebbe organizzare una conferenza di servizi sull'argomento tra gli
 uffici interessati e la giunta».
  Martedì intanto la questione sarà affrontata dalla commissione Urbanistica.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA I PUNTI Case popolari IACP L'assegnataria di un appartamento Iacp al
 Villaggio Santa Rosalia stava realizzando un secondo alloggio abusivo all'interno della casa In centro
 AMPLIAMENTI Nella lista nera anche il salotto della città. Sequestri in via Mariano Stabile, via Ruggero
 Settimo, via XX Settembre e zona Libertà Periferia LE "ZONE ROSSE" Tra le aree più colpite dalle violazioni
 quella di Montepellegrino, Partanna, Falsomiele e Conca d'Oro
 Foto: CAPO AREA Maria Mandalà, capo area dello Sportello unico

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12/02/2015                                         La Stampa                                             Pag. 15
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 SALUGGIA, IPOTESI DI TURBATIVA D'ASTA
 Commissariato il cantiere per cementificare le scorie radioattive
 GIUSEPPE ORRÙ SALUGGIA

 Una rete di contatti sfociata in «doni, collusioni e condizionamenti» tra Sogin e la Giuseppe Maltauro
 Costruzioni affinché il gruppo di imprese di cui fa parte potesse accaparrarsi gli appalti dello smantellamento
 degli impianti nucleari vercellesi in cambio di appoggi all'ex amministratore delegato Giuseppe Nucci. Il
 prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, ha commissariato per turbativa d'asta il cantiere per la costruzione del
 «Cemex» al sito nucleare Eurex di Saluggia, a Vercelli, un impianto per cementificare le scorie liquide
 radioattive. Nel dicembre 2012 il raggruppamento di imprese guidato dalla Saipem con la Maltauro e la
 francese Areva, aveva vinto un appalto da 98 milioni di euro. Due anni dopo il presidente dell' Autorità
 anticorruzione, Raffaele Cantone, ha chiesto al prefetto di Roma «l'adozione della più grave misura del
 commissariamento dell'Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro spa». Ad amministrare la società nei lavori a
 Saluggia saranno Mario De Salve, docente di Centrali termoelettriche e nucleari e di Tecnologia degli impianti
 nucleari al Politecnico di Torino, e il commercialista Giovanni Grazzini. Il presidente della società
 anticorruzione sostiene che l'attività criminosa avrebbe coinvolto anche i futuri appalti programmati da Sogin
 per lo smantellamento e la decontaminazione della centrale nucleare di Trino Vercellese.

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12/02/2015                                 La Stampa - Ed. novara                                               Pag. 41
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 la giunta fa marcia indietro sul trasferimento della biblioteca
 Restauri al Castello sforzesco Corsa per finire entro l'anno
 marco piatti

 Si torna a parlare del Castello Visconteo Sforzesco, il cui destino sembrava incerto fino a pochi anni fa.
 «Vogliamo restituire il castello ai novaresi e lo faremo presto. È un viaggio in diverse tappe che ci condurrà al
 ripristino di questa struttura destinata a diventare uno spazio aperto e usufruibile da tutti i cittadini». Il sindaco
 Andrea Ballarè osserva con cura, all'interno del cortile, come procede la ristrutturazione, facendosi illustrare
 dal direttore dei lavori tutte le migliorie in corso e che andranno completate. «Oggi abbiamo un progetto serio
 e intendiamo portarlo avanti - spiega il sindaco -. Ma a una condizione: che stia in piedi da solo. Non deve e
 non può gravare sul bilancio del Comune». Cantiere aperto
  All'interno della struttura però i lavori sembrano ben lontani dall'essere conclusi. È un cantiere aperto tra
 grossi tubi e impalcature che avvolgono la struttura. Si intravede il ponte in legno creato nel 2003 e
 attualmente chiuso. A breve, stando al direttore dei lavori, è in fase conclusiva la costruzione dell'ala Ovest,
 oltre al recupero dell'ala Sud. Entro settembre di quest'anno dovrebbero essere completati gli impianti
 meccanico, idrico, sanitario, fognario, adduzione reti, antincendio, elettrico. Le prossime tappe
  Sta per partire la parte più importante dell'opera, ossia la sistemazione degli spazi all'aperto e dei lavori di
 finitura all'interno che dovrebbero consentire l'accesso al pubblico. «Tengo a chiarire un passaggio - spiega il
 vicesindaco Nicola Fonzo - il discorso del trasferimento della biblioteca non è praticabile almeno "tout court".
 Abbiamo verificato la possibilità del trasloco ma ci sono vari limiti che impediscono l'operazione, pur potendo
 contare sul sostegno di fondi europei. Nel castello si potranno invece creare sale di lettura, una biblioteca dei
 ragazzi e sarà possibile organizzare proiezioni cinematografiche. A inizio 2016 contiamo di aprire
 progressivamente altri spazi come un bar o punti di ristoro».
  L'assessore Paola Turchelli: «La biblioteca Negroni è molto frequentata grazie a iniziative come la tessera
 gratuita e c'è necessità di spazi nuovi. Il castello può rispondere a queste esigenze, può diventare un luogo
 dove fare cultura».

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12/02/2015                                La Stampa - Ed. vercelli                                            Pag. 39
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 all'eurex di saluggia
 "Affaire Expo" Commissariato il cantiere Cemex
 giuseppe orrù

 E' stato commissariato il cantiere del Cemex di Saluggia. Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro ha accolto la
 richiesta di Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, di azzerare gli organi sociali
 per l'appalto da 98 milioni di euro, vinto da un gruppo di imprese tra cui la Giuseppe Maltauro Costruzioni. La
 gara è quella per la progettazione esecutiva e realizzazione dell'impianto di cementazione di liquidi radioattivi:
 il Cemex all'Eurex di Saluggia, assegnato dalla Sogin a dicembre 2012 al raggruppamento guidato dalla
 Saipem con la Maltauro e la francese Areva. Turbativa d'asta
  Cantone ha chiesto il commissariamento nel dicembre 2014 per il reato di turbativa d'asta, come ricostruito
 dal gip di Milano, che parla delle tangenti per i vertici di Sogin ed Expo. Il prefetto Pecoraro ha nominato due
 amministratori che «sostituiranno - scrive nell'ordinanza - i titolari degli organi sociali dotati di omologhi
 poteri» solo per questo cantiere: sono Mario De Salve, docente di Centrali termoelettriche e nucleari e di
 Tecnologia degli impianti nucleari al Politecnico di Torino, e il commercialista Giovanni Grazzini.
   In sette pagine Cantone chiede «l'adozione della più grave misura del commissariamento dell'Impresa
 Costruzioni Giuseppe Maltauro spa». Oltre all'affaire Expo 2015, Cantone ricorda che «gli indagati hanno
 posto in essere attività criminosa, mirata a favorire l'assegnazione di appalti indetti dalla Sogin alla Giuseppe
 Maltauro spa, come nel caso dell'impianto Cemex di Saluggia, ma anche in una prospettiva futura, come nel
 caso delle attività programmate dalla stessa Sogin per lo smantellamento e la decontaminazione della
 centrale nucleare di Trino Vercellese». Per questo Enrico Maltauro, «amministratore e dominus indiscusso»,
 lo definisce Cantone, è finito in carcere. Sostegno e protezioni
  Sotto di lui una rete di incontri e contatti sfociata in «doni, collusioni e condizionamenti in favore dei pubblici
 ufficiali, a cui sono stati versati 600 mila euro ancora prima dell'appalto». Tra questi anche Giuseppe Nucci,
 ex ad di Sogin, a cui venivano assicurati «sostegno e protezioni politiche in vista di una futura collocazione in
 società pubbliche». Il presidente di Legambiente Vercelli, Giampiero Godio, torna a sottolineare come «i
 cittadini che bevono l'acqua prelevata appena a valle degli impianti nucleari hanno il diritto di pretendere che
 venga affidato loro il compito di vigilare sui pericoli del nucleare e sulle sospette omissioni e furberie degli
 esercenti».

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12/02/2015                          Il Messaggero - Ed. civitavecchia                                          Pag. 44
                                           (diffusione:210842, tiratura:295190)

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 Crolla il solaio di un asilo in costruzione
 IL MUNICIPIO DI OSTIA POTRÀ USUFRUIRE DI CIRCA DUE MILIONI E MEZZO PERCHÈ HA IL
 MAGGIOR NUMERO DI ALUNNI

 I FONDI
 Durante la costruzione del nuovo asilo nido di Isola Sacra crolla una parte del solaio. E' accaduto ieri mattina,
 verso le ore 9,30, mentre gli operai della ditta QM srl di Campagnano erano intenti a eseguire la colata di
 calcestruzzo sul tetto a nord del plesso che sorge su via Coni Zugna. La posa del cemento era stata da poco
 ultimata quando improvvisamente la copertura ha ceduto: circa 30 metri quadrati di solaio sono rovinati a
 terra, tra lo stupore degli operai, rimasti indenni, intenti a completare le operazioni di gettata sull'ultimo tratto
 di copertura poco distante da quella franato. In base alle prime indiscrezioni sulla dinamiche dell'incidente
 sembra che abbiano ceduto alcuni puntelli in legno che sostenevano i pannelli in cemento del soffitto e il
 solaio è finito per collassare. Proprio per stabilire le cause il sindaco del comune di Fiumicino si è recato nel
 cantiere e predisposto «l'immediata sospensione dei lavori e la messa in sicurezza» dello stesso. Non solo ha
 poi deciso di istituire una «Commissione tecnica d'inchiesta» composta da membri esterni all'amministrazione
 comunale presieduta da un delegato che indicherà la Presidente dell'Ordine degli ingegneri della Provincia.
 Emanata anche un'ordinanza attraverso cui si procedere al «blocco cautelativo dei lavori». «Dopo la lettere al
 direttore dei lavori - precisa il primo cittadino Esterino Montino - ho predisposto l'ordinanza, che avrà termine
 il 28 febbraio e sarà prorogabile, per non rimuovere le cause del crollo e accertare tutte le responsabilità». E'
 chiaro che la parte di cantiere interessata ala crollo verrà sottoposta a sequestro per consentire ai tecnici una
 perizia e stabilire le cause del cedimento strutturale. La costruzione del nido a Isola Sacra è un'opera attesa
 da anni e si è resa necessaria a causa del notevole aumento delle nascite in un comprensorio in cui risiedono
 32 mila abitanti. Il plesso doveva essere consegnato il prossimo settembre, ma dopo l'incidente certamente
 subirà ritardi.
 SOLDI ALLE SCUOLE
 Manutenzioni e messa in sicurezza, dalla Regione un maxi assegno per sistemare le scuole del Lazio. A
 beneficiarne ogni comune con almeno una scuola funzionante e degli studenti e per il litorale romano, al netto
 di Ostia, circa 4 milioni di euro. Ostia, in quanto municipio di Roma, riceverà da solo 2.5 milioni di euro. I fondi
 sono assegnati in base al numero degli studenti e la "medaglia d'oro" spetta a Fiumicino che con 10.458
 allievi riceverà 755 mila euro, segue Pomezia con 722.000 ed Anzio, 691.000. Staccato, poi Nettuno che avrà
 490 mila euro, Ladispoli 487.000, Cerveteri 365.000, Ardea 320.000 e Lanuvio 99.000.
 I finanziamenti potranno essere spesi liberamente ma i Comuni dovranno svolgere i lavori in tempi certi e con
 una rendicontazione esatta degli interventi. Solo in questo modo i Municipi potranno ottenere il
 completamento degli stanziamenti.
 GLI APPALTI
 Inoltre dalla Regione è stata data anche la possibilità di pubblicare gli appalti come unione di comuni,
 potendo quindi condividere le risorse ed eventualmente stabilire delle priorità. Elaborando subito i progetti
 dalla Regione stimano che i primo lavori possano partire già alla fine di questo mese.
 «È uno sforzo immenso - ha detto il presidente della regione Nicola Zingaretti -. Abbiamo deciso di salvare
 nel bilancio di dicembre scorso i fondi per la scuola e per la manutenzione, cioè per affrontare i problemi che
 vivono spesso le scuole di tetti, di agibilità, di messa in sicurezza degli edifici» .
 Umberto Serenelli
 e Fulvio Ventura
 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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12/02/2015                              QN - Il Giorno - Ed. milano                                           Pag. 7
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 SESTO ACMAR SI APPELLA AGLI OPERAI CHE LAVORANO GRATIS PER IL METRÒ
 Non scioperate, lo stipendio è in arrivo

 SESTO SAN GIOVANNI NESSUN RITORNO al passato recente, il ritardo degli stipendi è stato solo dovuto a
 una difficoltà di liquidità. Difficoltà momentanea e non sedimentata. Insomma, Acmar pagherà le spettanze
 arretrate entro settimana prossima. La dirigenza del gruppo lo ha garantito l'altro giorno durante un incontro
 ufficiale, richiesto da Metropolitana Milanese, la stazione appaltante dei lavori per il prolungamento della
 Linea rossa fino a Bettola. UNA RIUNIONE per monitorare uno dei cantieri più importanti e delicati che già ha
 dovuto subire uno stop di otto mesi a causa della liquidazione di Coestra, la vecchia capofila vincitrice
 dell'appalto. Ogni settimana, infatti, Metropolitana Milanese effettua una ricognizione dello stato di
 avanzamento dell'intervento su viale Gramsci. QUESTA VOLTA è stata l'occasione anche per fare il punto
 con Acmar sui pagamenti dei 23 operai, 7 diretti e gli altri in subappalto attraverso altre due ditte. Fino a oggi,
 infatti, la squadra dei 7 ha lavorato gratis. Manca all'appello uno stipendio e il 15 febbraio sarà maturato il
 secondo. Per questo motivo, già settimana scorsa era stato minacciato uno sciopero, poi sospeso lunedì e
 ipotizzato per oggi. Dopo le rassicurazioni di Acmar, date a Metropolitana Milanese e ai sindacati, le gru e le
 ruspe non si fermeranno. Tra fornitori e subappaltatori, pagati tra novembre e dicembre, Acmar si è trovata in
 difficoltà di liquidità. QUESTO ha spiegato l'azienda, che promette ora di versare gli stipendi al massimo
 settimana prossima: un ritardo che, oltretutto, riguarderebbe tutti i 450 dipendenti della cooperativa, impiegati
 e dirigenti compresi, e non solo gli operai del cantiere sestese. Tuttavia, rimane aperto il nodo degli
 straordinari: il sindacato Fillea-Cgil chiede infatti che si arrivi a definire con Acmar un accordo per i turni
 notturni. A oggi non esiste infatti nessuna intesa, nonostante il cantiere venga messo in moto anche fino alle
 22, durante le chiusure speciali di viale Gramsci (come quelle di oggi e martedì nel tratto Puccini-Bellini) per
 affrettare una tabella di marcia che ha già conosciuto uno stop di quasi un anno. Dalla ripresa dell'opera, i
 lavori non si sono mai fermati se non a causa della neve. Se il cronoprogramma sarà rispettato, si prevede di
 ristabilire la normale viabilità su viale Gramsci entro dicembre. La.La.

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12/02/2015                            QN - Il Giorno - Ed. brianza                                         Pag. 11
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 VILLASANTA INTANTO CAMBIA LA VIABILITÀ ATTORNO
 Ecomostro, incontro con la società

 VILLASANTA IN ATTESA di trovare un accordo con la società Malaspina per la sistemazione del cantiere del
 Villasanta Village, il Comune accontenta i residenti di via Fieramosca, istituendo un senso unico e il divieto di
 sosta nella strada vicina all'ecomostro del paese. Ora potranno circolare unicamente verso piazza
 sant'Alessandro. Vietato anche il posteggio, pena la rimozione forzata, su entrambi i lati della carreggiata.
 «Stiamo cercando una soluzione che vada bene a entrambe le parti - spiega l'assessore all'Edilizia, Carlo
 Natalizzi -. La società Malaspina ha fatto sapere che non intende più realizzare l'albergo e il centro natatorio.
 Per noi invece, la palestra è indispensabile in quella zona del paese. Inoltre abbiamo chiesto alla ditta
 costruttrice di compiere opere di manutenzione al cantiere. Ci sono tutte le basi per il raggiungimento di un
 accordo. Intanto però, abbiamo voluto venire in contro ai residenti, sistemando la viabilità». R.B.

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12/02/2015                                             ItaliaOggi                                                Pag. 2
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 IL PUNTO
 Buone notizie dal Mise: la burocrazia italiana si sta svegliando. Brava
 Guidi
 Progetti R&D fi nanziati in soli quattro mesi
 EDOARDO NARDUZZI

 In Italia quattro mesi per valutare ed erogare un finanziamento per un progetto di ricerca non si erano mai
 visti. Se fate una domanda al Tekes, l'agenzia governativa finlandese che gestisce i finanziamenti alla ricerca
 ad Helsinki, oppure alle analoghe colleghe olandesi o tedesche, dal momento della presentazione della
 domanda a quello del pagamento del contributo da parte della pa passano al massimo 60/70 giorni. In Italia,
 finora, un anno di ritardo era la media, ma sono la normalità progetti di ricerca presentati al ministero dello
 sviluppo economico nel 2009 che vedranno liquidati i contributi di competenza nel 2015. Follia pura da
 burocrazia fi glia del solo formalismo delle circolari che nel corso degli anni ha trasformato l'utilizzo, anche dei
 fondi comunitari in un inutile esercizio di carte e timbri. Oggi, nell'intervallo di tempo che serve alla burocrazia
 del Mise per chiudere la valutazione di un progetto di R&D, Apple lancia tre diversi modelli di iPhone sul
 mercato mondiale. Il lavoro della ministra Federica Guidi ha già prodotto delle novità che meritano di essere
 segnalate. Il Fondo per la crescita sostenibile del Mise sta per chiudere, in soli quattro mesi, la procedura
 relativa ai progetti di R&D negli ambiti tecnologici di Horizon 2020. Il bando è di fine ottobre e per fine
 febbraio dovrebbero essere ultimate le graduatorie e a quel punto, persi i soliti 45 giorni per i solo italici certifi
 cati antimafia e Durc, le imprese prescelte dovrebbero ricevere i fi nanziamenti ed essere messe in
 condizione di fare ricerca pro pil. Certo, siamo ancora a qualche mese di distanza dai tempi medi di
 finanziamento degli altri stati membri dell'Eurozona, con le cui imprese italiane dovrebbero poter competere
 ad armi pari, ma indubbiamente la gestione Guidi ha dato una spallata vera ai cronici e ingiustifi cabili ritardi
 della burocrazia verso l'innovazione. Altra buona notizia viene dal nuovo bando Smart&Start, sempre del
 Mise e affi dato in gestione operativa a Invitalia. La prima versione dello stesso bando aveva sofferto di inutili
 orpelli burocratici fi gli della gestione di Corrado Passera al ministero. Ora alle startup del Bel Paese non
 viene più richiesto di riempire formulari mai neppure pensati in Silicon Valley ed è stato eliminato un inutile
 comitato di valutazione ministeriale che pare che sapesse poco o nulla di startup vere e molto di slide per
 stereotipati convegni. Invitalia è stata messa nella condizione di poter lavorare al meglio e defi nire, inclusa
 l'erogazione dei fondi, tutte le pratiche nel tempo massimo di quattro mesi. Per far ripartire lo sviluppo serve
 una burocrazia degna dell'Eurozona, il vero spread che ci condanna a un pil anemico. Senza fare inutili tweet
 e lavorando in silenzio la ministra Guidi sta ridando opportunità alla ricerca made in Italy. © Riproduzione
 riservata

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 Sotto la lente i mercati di Los Angeles e San Francisco
 Gli immobiliaristi cinesi puntano sulla California
 Le due pagine di «Estero - Le notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi
 ELISABETTA IOVINE

 La California è al centro dell'attenzione degli investitori immobiliari cinesi. In particolare, la società China
 Oceanwide Holdings Group ha speso negli ultimi due anni centinaia di milioni di dollari nell'edilizia
 commerciale residenziale sulla costa occidentale degli Stati Uniti, diversificando la propria attività che era
 tradizionalmente concentrata su città cinesi come Pechino e Wuhan. Ma non ha intenzione di fermarsi. Il
 progetto faraonico nel quale China Oceanwide è attualmente impegnata riguarda Los Angeles: si tratta di un
 complesso di tre grattacieli nei quali troveranno posto appartamenti, negozi e un albergo. In cantiere c'è
 anche la realizzazione del secondo edifi cio più alto di San Francisco, alto 277 metri e ideato da Norman
 Foster. Non solo: sono state accumulate parecchie proprietà immobiliari nell'elegante città di Atherton, nella
 Silicon Valley. In quest'ultimo caso il presidente di China Oceanwide, Lu Zhiqiang, ha messo sul piatto negli
 ultimi due anni 76 milioni di dollari (67,3 mln euro). Oltre a essere protagonista in patria, il gruppo cinese
 crede molto nell'industria fi nanziaria, avendo rilevato quote azionarie di banche e assicurazioni, ma anche
 nell'energia, nella pubblicità e nei media. L'ingresso negli Stati Uniti serve anche a compensare un mercato
 immobiliare cinese in fase di rallentamento dopo anni di boom. In generale i cinesi hanno rilevato nel 2014
 edifici commerciali americani per la cifra record di 3,9 miliardi di dollari (3,45 mld euro), piazzandosi subito
 dietro il Canada e la Norvegia. Le società cinesi hanno manifestato e continuano a manifestare un forte
 interesse per gli Stati Uniti, seguendo una strategia di prezzi aggressiva. Così ad Atherton i tre quarti degli
 acquirenti sono stranieri, in gran parte cinesi, in un mercato che soltanto dieci anni fa era occupato per lo più
 da attori locali. Molte case, però, rimangono vuote perché frutto di puri investimenti. Ad Atherton c'è chi si
 preoccupa per la sorte dei pompieri, che tendono a correre notevoli rischi nel caso di incendi, dando per
 scontato che gli appartamenti siano abitati. Spesso, invece, non è così e la vita dei vigili del fuoco viene
 messa inutilmente a rischio. © Riproduzione riservata
 Foto: Il rendering di un grattacielo di San Francisco proposto da China Oceanwide Holdings

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                  21
12/02/2015                            QN - La Nazione - Ed. firenze                                           Pag. 2
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 I commercianti pretendono i fatti«Sconti? Aspettiamo di vederli»
 Tari più bassa: prevale lo scetticismo dopo la promessa di Nardella

 di CHRISTIAN CAMPIGLI PERPLESSITÀ, scarsa fiducia e tanta paura. Soprattutto quella di non farcela a
 mantenere in vita le proprie attività commerciali fino al termine dei cantieri della tramvia. Sono questi i
 sentimenti predominanti nei negozianti di via di Novoli il giorno dopo l'annuncio del sindaco di volere applicare
 una riduzione alla tassa dei rifiuti per le attività coinvolte nei lavori dell'importante infrastruttura. «Mezzo
 milione di riduzione Tari per venire incontro ai negozianti danneggiati dai lavori delle linee 2 e 3», ha detto
 martedì Nardella. Aggiungendo che i danneggiati dovranno dimostrare di esserlo davvero, con denuncia dei
 redditi alla mano. «Ma noi siamo persone concrete, gli annunci non ci interessano», replica Sergio Landini,
 titolare dell'omonima copisteria. «Quando vedremo, carte alla mano, questo sgravio fiscale ne prenderemo
 atto. E saremo felici di questa manovra della nostra amministrazione. Per ora son solo parole e le parole, si
 sa, le porta via il vento». Tra i numerosi dubbi sollevati dagli esercenti non c'è tanto la quantità di fondi messi
 a disposizione, quanto la difficoltà, a livello burocratico, di disporre realmente di tali agevolazioni. «Non sono
 in grado di dire se questa cifra sia sufficiente o meno spiega Nicola Rocchi di Baby Bazar Se sarà confermata
 questa volontà politica, saremo tutti contenti. Ovvio, i mancati introiti sono certamente maggiori di questa
 riduzione, ma sono, in ogni caso, mediamente soddisfatto di questa idea perché dimostra la voglia di
 ascoltarci». In molti sollevano la questione dei parcheggi e della lentezza con la quale stanno andando avanti
 i cantieri. «Sono questi i veri problemi», dice Gianni Cabrini, titolare del garage situato al civico 77. «La
 riduzione è una nota positiva, ma purtroppo a fronte di una buona notizia ce ne sono altre dieci negative. La
 nostra amministrazione non ci ascolta. Avevamo chiesto di potere mettere dei cartellonati lungo il cantiere. Ci
 avevano detto di sì, ma sono tre mesi che aspettiamo invano. Inoltre sono sempre pochi gli operai al lavoro e,
 da quello che ci risulta, siamo già in ritardo di almeno settanta giorni. Troppi: qui rischiamo di chiudere». A
 PROPOSITO di operai, prosegue il nostro quotidiano controllo sul cantiere di via di Novoli: ieri alle 15,18
 minuti e alle 17,11 - al momento del nostro doppio controllo - erano quindici i dipendenti della ditta
 appaltatrice presenti nell'area transennata. «Senza parcheggi non abbiamo la forza per andare avanti
 sottolinea Gabriella Parrini, titolare dell'omonima ottica Va bene questa riduzione ma solo se il Comune
 decide, finalmente, di ascoltarci davvero. Il parcheggio di San Donato non serve a nulla. Dobbiamo rendere
 gratuita la sosta nelle strade laterali. Sennò al termine dei lavori non resterà un solo negozio aperto in via di
 Novoli».

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                    22
12/02/2015                      QN - La Nazione - Ed. massa carrara                                         Pag. 17
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 LA PROTESTA PRESIDIO A PALAZZO DI GIUSTIZIA PER IL PROCESSO PER DI MARIA
 Tute blu di Nca: sciopero e sit-in in tribunale
 Giulio Marchi, testimone, in quattro ore ha ripercorso le fasi del licenziamento

 CARRARA PIÙ DI QUATTRO ore per ripercorrere minuto per minuto i fatti dello scorso agosto, quando
 Gianni Di Maria insieme ad altri tre colleghi venne licenziato dai Nuovi cantieri Apuania. Quattro lettere di
 licenziamento che determinarono l'estate calda del 2014 con una vertenza sindacale, fra tute blu e azienda di
 Giovanni Costantino, che è finita in Tribunale. Ieri mattina davanti al giudice Erminia Agostini il teste nominato
 dalla difesa di Di Maria, il compagno e collega Giulio Marchi che in una lunga deposizione ha ripercorso
 momenti, cause e conseguenze del licenziamento suo (poi ritirato dall'azienda per un accordo) e del collega
 della rsu accusati di aver convocato una conferenza stampa dentro l'azienda. Presentato dal legale di Di
 Maria, l'avvocato Michela Cerù, Marchi ha effettuato una deposizione fiume rispondendo accuratamente a
 tutte le domande del giudice che vuole vedere chiaro su una contestazione disciplinare che è la punta di un
 iceberg dell'eterno conflitto fra maestranze e azienda ai Nuovi cantieri Apuania. Intanto ieri mattina un gruppo
 di lavoratori solidali con Di Maria, hanno presidiato con un sit-in e bandiere il palazzo di giustizia dove
 l'udienza si è svolta a porte chiuse e hanno indetto 4 ore di sciopero per manifestare l'ennesima protesta
 contro l'azienda diretta da Costantino. La prossima udienza del processo, voluto dallo stesso Di Maria che
 non ha firmato l'accordo con l'azienda come i tre colleghi, perché vuole che sia un giudice a stabilire se si sia
 più o meno comportato correttamente, si terrà il 23 marzo. In quella data sfilerà davanti al giudice come teste
 dell'azienda, uno dei vertici, Stefano Pacciani. Poi sarà la volta di un altro teste dell'avvocato Cerù, Emanuele
 Peselli, già nella rsu di Nca e dipendente del cantiere. Di Maria, che con il processo chiede il reintegro nel
 suo posto di lavoro, ha sempre ricondotto il suo comportamento al ruolo di rappresentante sindacale
 all'interno della rsu. Cristina Lorenzi

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                   23
12/02/2015                         QN - La Nazione - Ed. umbria terni                                         Pag. 20
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 EDILIZIA SARANNO DISPONIBILI SUL SITO INTERNET. IL COMUNE AL LAVORO
 Permessi di costruire, si cambia. In arrivo i nuovi moduli

 CITTA' DI CASTELLO IN ARRIVO i nuovi moduli per l'edilizia privata e e per lo Sportello unico per le attività
 produttive e edilizia (Suape). Con l'entrata in vigore della nuova legge regionale, infatti, le domande di
 «permesso di costruire», delle «Scia» e delle «agibilità», subiranno importanti variazioni. Nei prossimi giorni
 la documentazione predisposta per il deposito allo Sportello unico potrebbe quindi non risultare compatibile
 con le indicazioni della nuova disciplina. Il «Suape» e l'ufficio «Edilizia privata» del Comune tifernate sono già
 al lavoro per redigere i nuovi modelli di presentazione ed assicurare, quanto prima, agli operatori del settore e
 ai cittadini il ripristino del funzionamento regolare del front-office. I nuovi modelli saranno disponibili sul sito
 internet istituzionale non appena possibile e, nel frattempo, si invita gli interessati a non tentare di effettuare
 la presentazione di documenti non allineati al testo normativo in vigore, al fine di garantire un più fluido ed
 efficiente ripristino delle condizioni di normalità del servizio. Senza contare che con l'introduzione dei nuovi
 modelli quelli vecchi non saranno più validi. Per informazioni o avere ulteriori chiarimenti in merito, chiunque
 può rivolgersi al servizio «Edilizia private» e Suape, chiamano ai numeri 075 8529276 oppure 075/8529277,
 senza dimenticare che è anche possibile inviare una mail a edilizia.priv@cittadicastello.gov.it.

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                     24
11/02/2015                          Nigrizia - Ed. n.2 - febbraio 2015                                         Pag. 31

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 Pale eoliche in Africa / A chi giovano
 VENTI DI SACCHEGGIO
 Servirebbe un eolico appropriato, cioè piccolo, di uso e gestibile localmente. Invece il continente sta subendo
 la carica degli ecomostri, capitanata dalle multinazionali dell'energia. Con il supporto della Banca africana di
 sviluppo e anche dell'Ue che sventola la bandiera dei cambiamenti climatici. I parchi eolici concentrati in
 Egitto, Sudafrica, Marocco e Kenya.
 ANGELO TURCO

 C'è un'Africa dei parchi naturali, fatti di alberi, erbe e animali, conosciuti da tutti: Serengeti e Ngorongoro,
 Kruger, Niokolo-Koba, Kalahari. E c'è un'Africa che pochi conoscono, quella dei "parchi eolici", fatta di torri e
 ruotanti pale d'acciaio. Il primo in ordine di tempo? Un prototipo costruito negli anni '80 a Ras Gharib, presso
 il Golfo di Suez, in Egitto. E il più grande? Beh, questo è un po' più difficile da dire, perché c'è una corsa
 all'annuncio. C'è chi dice che sia Ashegoda, sul nudo e petroso altopiano tigrino, 800 km a nord di Addis
 Abeba, con 84 torri. Ma altri notano che quello in costruzione in Kenya, sul Lago Turkana, è davvero al top,
 con la sua selva di 365 pale. Nel frattempo, però, lo scorso dicembre è stato messo in funzione il "parco"
 marocchino di Tarfaya. Si tratta di una selva di 131 pale, distribuite su qualcosa come 9.000 ettari di terreno
 nel deserto atlantico meridionale debordante, si sospetta, nello spazio sahrawi. E a chi sostiene che è il
 complesso di Zafarana, 150 km a sud del Cairo, a detenere il primato in base a una potenza installata di 600
 megawatt, doppia rispetto a quella marocchina si obietta che no, a Zafarana, si tratta di un vasto complesso
 costituito da 8 distinti progetti realizzati nel corso di molti anni. In Africa ci sono molte zone ventose, nel
 complesso. Ma sono relativamente poche e localizzate prevalentemente lungo le coste quelle che, per
 costanza e velocità del vento, sono adatte alla produzione di energia eolica, una delle forme energetiche a
 più rapida crescita mondiale negli ultimi due decenni. È detta rinnovabile, giustamente, perché non distrugge
 le sue fonti, esaurendole. E ritenuta altresì "pulita" in quanto non rilascia emissioni di CO² nell'atmosfera. Il
 parametro emissivo tuttavia non basta a considerare una fonte "pulita". I "parchi eolici", o "fattorie del vento"
 come astutamente pure vengono chiamate nella comunicazione del marketing energeti1% del totale
 mondiale installato. L'Africa è l'ultima venuta sul mercato della wind energy . Rappresenta meno dell' co, nel
 mentre contribuiscono a preservare l'atmosfera, producono rumore ed inquinano fortemente e
 irreversibilmente un'altra configurazione delicata e preziosa della territorialità: il paesaggio. L'inquinamento
 paesaggistico non è solo un fatto estetico: è anche una predazione emotiva e uno scempio identitario.
 Questo accade ovunque ed è perciò che in ogni parte del mondo si susseguono riflessioni e studi in
 argomento, leggi che regolano la materia, movimenti ambientalisti o di semplici cittadini che contestano le
 pale, organi di giustizia che si esprimono con sentenze e pareri, dalle procure della repubblica ai tribunali
 amministrativi, ai consigli di stato. In Africa, niente di tutto questo: il paesaggio, così come la volontà delle
 popolazioni insediate, sono semplicemente ignorati dagli ordinamenti giuridici e dagli apparati istituzionali che
 decidono in materia. Sicché l'energia eolica entra nel mare magnum dei discorsi manichei sulle energie
 buone e quelle cattive. In questo tritatutto si distinguono le retoriche fiorite attorno al Protocollo di Kyoto,
 fortemente voluto e sostenuto dall'Unione europea, volto a ottenere una drastica riduzione delle emissioni
 responsabili dell'effetto serra, tra l'entrata in vigore del trattato (2005) e la sua fine, attualmente fissata al
 2020. I conti non tornano. L'eolico africano, sulla scena mediale e nei discorsi politici nazionali, assume pari
 pari le fraseologie e le pseudo-argomentazioni costruite a tavolino dalle global narratives, ignorando le
 specificità del continente e i diritti dei suoi abitanti. Da un lato, si dice, le energie non emissive tengono pulita
 l'aria del paese che le produce. Dall'altro lato, e soprattutto, esse contribuiscono a tenere pulita l'atmosfera
 terrestre, a contenere l'effetto serra, a riparare il buco nell'ozono e a frenare l'aggressività del cambiamento
 climatico. Tutto giusto se vogliamo: ma cosa c'entra l'Africa col famigerato climate change ? Tutti lo sanno: un
 niente tondo tondo. Essa, anzi, ne è una vittima. Il verminaio sta altrove. Sta nei paesi industrializzati e
 particolarmente in quelli che ne costituiscono la leadership : gli Usa, che si rifiutano di ratificare il Protocollo,
 pur avendolo firmato; i paesi del Bric, assieme a Messico e Indonesia, tutti con posizioni, comportamenti o

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 12/02/2015                                                                      25
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