A Tropea "sapori" orientali
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n. 2 FITP - Sede legale: Box 001 Centro Uffici (T) Viale Ammiraglio Del Bono, 20 - 00122 roma ANNO XVI Segreteria del Presidente nazionale: Via San Nicola, 12 - 71013 - S. Giovanni rotondo - Tel. e fax 0882 441108 marzo / aprile 2014 Rivista bimestrale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari A Tropea “sapori” orientali www.fitp.org
Federazione Italiana Tradizioni Popolari Consulta Scientifica MArCHE EMILIA rOMAGNA Mario Borroni Sauro Casali PrESIDENTE (commissario) Mario Atzori MOLISE Antonio Giuliani FrIULI VENEZIA VICEPrESIDENTE GIULIA Patrizia resta PIEMONTE Giampiero Crismani Bernardo Beisso COMPONENTI LAZIO Leonardo Alario PUGLIA Ivo Di Matteo Gian Luigi Bravo Fedele Zurlo Pino Gala Nino Agostino LIGUrIA Ignazio Macchiarella Milena Medicina Vincenzo Spera SArDEGNA Vittorio Fois LOMBArDIA Mario Pau Fabrizio Nicola Consiglio Luigi Usai Nazionale Daniel Meloni MArCHE Pamela Trisciani SEGrETErIA COOrDINATOrE SICILIA PrESIDENZA NAZIONALE NAZIONALE MOLISE Antonella Castagna Michele Castrilli Via San Nicola, 12 Maria L. De Dominicis Santo Gitto 71013 San Giovanni rotondo (FG) PIEMONTE Tel. e Fax: 0882.441108 TOSCANA benitoripoli@tiscali.it Consiglieri Marco Fini Andrea Flamini ABrUZZO PUGLIA UFFICIO TESSErAMENTO Maria L. De Dominicis TrENTINO Tommaso russo Via San Sebastiano, 16/18 ALTO ADIGE 98122 Messina BASILICATA Attilio Gasperotti SArDEGNA Tel. e Fax: 090.771398 Pasquale Casaletto Giommaria Garau tesseramento@fitp.org UMBrIA CALABrIA Francesco Pilotti SICILIA Carmine Gentile Alfio russo SEGrETArIO GENErALE Valle d’Aosta Contrada Chiusa Lotto 4/b Maria Teresa Portella Susi Lillaz TOSCANA Loc. Simeri Mare Villaggio Santa Lucia CAMPANIA Francesco Castelli 88050 Simeri Crichi (CZ) Fabio Del Mastro VENETO Tel.: 0961.881609 - 0961.794388 Leonardo Bianco Gianni Marini TrENTINO Fax: 0961.881491 ALTO ADIGE francomegna@email.it EMILIA rOMAGNA Attilio Gasperotti Sauro Casali Presidenti UFFICIO TESOrErIA Comitati Regionali UMBrIA C.da Conca d’Oro, FrIULI VENEZIA Floriano Zangarelli Garden Ville, 16 GIULIA ABrUZZO Mario Srebotuyak Fidio Bianchi Valle d’Aosta 98168 Messina Susi Lillaz Tel.: 090.355604 LAZIO (commissario tobiarinaldo@virgilio.it BASILICATA Giuseppe d’Alessandro Pietro Basile straordinario) LIGUrIA CALABrIA UFFICIO STAMPA Luciano Della Costa Michele Putrino VENETO Cdp Service - San Severo (FG) Adriano Bissoli www.cdpservice.it LOMBArDIA CAMPANIA Tel. e Fax: 0882 375761 Luigi Sara Francesco Coccaro ufficiostampa@fitp.org Giovanni Bossetti
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 6 Il Fanciullo e il Folklore L’edizione di Tropea fa il pieno di numeri e consensi IL FOLKLORE D’ITALIA Bimestrale d‘informazione Anno XVI n. 2 - MARZO / APRILE 2014 Registrazione al Tribunale di Foggia n. 9 dell’8 aprile 2008 DIRETTORE RESPONSABILE Benito Ripoli 20 COORDINAMENTO RED.LE Antonio d’Amico Leo Conenno Elvira La Porta Rita Laguercia FOTOGRAFIE Ilaria Fioravanti Il musical PROGETTO GRAFICO Nel racconto di Michele Putrino Sinkronia studio lo spettacolo ideato da Luigi Stabile STAMPA Grafiche Lucarelli - Ariano Irpino 22 FEDERAZIONE ITALIANA TRADIZIONI POPOLARI PRESIDENTE NAZIONALE Benito Ripoli VICE PRESIDENTI Nino Indaimo, Luigi Scalas La ricerca ASSESSORI EFFETTIVI Donatella Bastari, Gerardo Bonifati Viaggio in Lucania per conoscere Fabrizio Cattaneo, Enzo Cocca Fabio Filippi, Gesualdo Pierangeli la storia del matrimonio ASSESSORI SUPPLENTI 26 Giuliano Ierardi, Renata Soravito SEGRETARIO GENERALE Franco Megna VICE SEGRETARIO GENERALE Giancarlo Castagna TESORIERE Tobia Rinaldo Carnevale di Castrovillari VICE TESORIERE Adelio Gilardi Tanti colori e divertimento COLLEGIO SINDACI REVISORI anche nell’appuntamento del 2014 Francesco Fedele (presidente) Giovanni Soro (vicepresidente) 30 Ancilla Cornali (membro effettivo) Giampiero Cannas (membro supplente) 3 Francesco De Meo (membro supplente) COLLEGIO PROBIVIRI Gavino Fadda (membro effettivo) Franco Folzi (membro effettivo) Dionigi Garofoli (membro effettivo) Sauro Casali (membro supplente) Pietro Prencipe (membro supplente) La medicina popolare COMITATO D’ONORE FITP Past President Un percorso di ricerca Lillo Alessandro lungo la superstizione Presidente Onorario Luciano Della Costa Comitato Dei Saggi Luciano Della Costa Aldo Secomandi Staff del Presidente Bruno Bordoni, Mario Borroni, Monica Castrilli, Francesca Grella, www.fitp.org Ivo Polo, Concetta Masciale Cerimoniere Michele Putrino
editoriale La Cultura è ormai un fiore che si disseta solo di lacrime vani ricercatori italiani, entrambi que è difficile, ma in Italia, lo è mol- con il bagaglio di una formazione to di più. Assistiamo, da tempo, ad all’estero. Le loro pagine documen- una campagna mediatica, che ten- tano uno dei nodi irrisolti e più de a dipingere il ricercatore quasi gravi che la classe dirigente, degli come una professione inutile per ultimi decenni, non ha saputo scio- la società. L’Accademia stessa viene gliere per risolverne le varie e com- rappresentata come un’inutile fon- plesse questioni derivate, soprat- te di spreco di risorse pubbliche, un di Benito Ripoli tutto, dal non aver investito nella luogo popolato da Baroni che met- Presidente Nazionale Fitp scuola e nella valorizzazione della tono in cattedra familiari e amanti. cultura. Poveri i miei giovani..! A Purtroppo si tratta di scelte diffuse volte mi vergogno nel dir loro di e fatte, attualmente, in molti settori studiare, di fare ricerca, ma con e non soltanto nell’ambito accade- «E’vero che la vita è viaggio e l’uo- mo, per sua natura e missione, appare creatura che si muove, che erra, che esplora, che si avventu- ra, con modalità che investono la mente e il corpo, ma quando si è costretti a viaggiare per realizzare e concretizzare il sogno della vita, il viaggio perde il suo aspetto poe- tico e l’entusiasmo lascia lo spazio all’esigenza». Sono le parole di un 4 illustre professore dell’Università di Palermo, in occasione della pre- sentazione dell’opera “Prima Etno- grafia d’Italia”. Gli studi di folklore tra ‘800 e ‘900 nel quadro europeo, a cura di Gian Luigi Bravo, pubbli- cato dalla Franco Angeli, Editore quali prospettive…? Ma… il mon- mico; quello forense e della magi- per volontà della Federazione ita- do va cambiato e i giovani devono stratura non sono esenti da conta- liana tradizioni popolari. cambiarlo (Benedetto XVI). gi; nell’imprenditoria è, da sempre, Ho ripensato a questa frase, sere fa, Fare il ricercatore, in qualsiasi cam- un fatto normale tramandare da intento a leggere il libro di France- po, è sicuramente un lavoro entu- padre in figlio l’impresa di famiglia. sco Sylos Labini e Stefano Zappe- siasmante. Tutti i giovani ne sono Lo stesso avviene in politica con ri “I ricercatori non crescono sugli affascinati e sognano orizzonti la consegna della carriera da un alberi”, al cui titolo aggiungerei, di imperscrutabili, affatto scoraggiati parente ad un altro. Nella scuola questo paese. E’ la storia di due gio- dalla durezza del “mestiere”. Ovun- e nel mondo universitario, è risa-
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 Alcuni momenti della Rassegna “Il Fanciullo e il Folklore” svoltasi a Tropea cercare nei meandri della vita dei nostri avi. Tutti corrono, ognuno vuole piazzarsi ai primi posti. C’è una gara ad essere primi ad ogni cosa, si ha fretta e non si ha tempo da perdere. L’orologio al polso, pos- sibilmente di marca e di valore, è lo strumento che regola la vita e tutto deve rientrare nei limiti del qua- drante. Correre, correre… perché il tempo e prezioso e ogni occasione persa, non torna più. puto, che il corpo docente italiano tuale. Ciò determina un’incapacità Arrivare prima degli altri, magari sia composto da anziani; questo è, nella programmazione economica bruciarli sul traguardo è quanto di di fatto, il risultato di una politica e politica. Non viene investito quasi più bello oggi si ritiene ci possa es- di mancati investimenti da circa niente nella scuola e nella ricerca. sere. Nella giungla di tutti i giorni, un ventennio, con esiti di riforme Da qui deriva che è in atto un vero bisogna correre per essere presen- inadeguate e stravolgenti istituzio- e proprio massacro epocale. ti al momento opportuno, appro- ni scolastiche, pedagogicamente e “La Cultura, cari rappresentanti fittare del momento favorevole, didatticamente da secoli affermate, dello Stato, arricchisce sempre, essa spingere per dimostrare di esserci, con il semplice intento di plagiare permette di superare i più impensa- di contare qualcosa, anche se si è sistemi di tipo anglosassone, per- ti limiti umani. Chi ama la Cultura meno del nulla. Ma cosa avranno ché “ce lo chiede l’Europa” e chi ci desidera conoscere tutte le Culture, tutti da correre…? Quale impel- rimette sono le nuove generazioni. quindi è contro il razzismo. La Cul- lente bisogno li spinge? Corrono e Nell’Iliade, si narra dell’olocausto tura è contro la volgarità e permet- non vedono chi gli sta vicino, con di Ifigenìa, figlia di Agamennone, te di distinguere il bene dal male. La la mente prefissata a chissà quali uccisa per placare gli dei e permet- Cultura è lo strumento per giudica- obiettivi. tere la partenza delle falangi greche re anche chi ci governa. La Cultura Fermiamoci per un momento… gi- alla volta di Troia. Oggi il sacrificio è libertà di espressione e di parola. riamo gli occhi verso la pianta agi- delle nuove generazioni avviene Si pensa sempre alla Cultura come tata dal vento, il sorriso di un bimbo sull’altare dell’austerità o della di- un bene astratto, super�luo, ma essa che fa boccacce, l’incedere solenne vinità della efficienza funzionale al è come le fondamenta di una casa di un anziano. C’è sempre un fer- sistema dello sfruttamento, al fine per la nostra società e quando si ta- mento misterioso nel fiore che sta 5 di placare le turbolenze dei mer- gliano le fondamenta, la casa crolla! per sbocciare, nella nuvola che vola cati finanziari. Purtroppo sarà un Con la Cultura si scon�igge il disagio alta nel cielo, nello sguardo di una sacrificio vano, perché la perdita di sociale delle persone. La Cultura fanciulla che passa, nel sorriso di risorse umane, di giovani, sarà un è far si che un giorno i nostri �igli un bimbo in cerca di coccole. C’è danno che verrà pagato nei decen- e nipoti possano andare a teatro e sempre qualcosa da scoprire anche ni a venire. vivere la magia della musica, del dove tutto l’orizzonte sembra piat- La Cultura è ormai un �iore che si canto e del ballo. La Cultura è un to. E allora, ragazzi, il nostro deve disseta solo di lacrime… bene comune come l’acqua. I teatri, i essere un atto di fede, una ferma Abbiamo imprenditori e politici musei, le biblioteche sono come tan- convinzione, nel rincorrere quello che, in Europa, risultano fra i meno ti acquedotti. La Cultura è come la in cui crediamo… La Cultura e la colti e dinamici: evanescenti come vita… e la vita è bella!”. ricerca di nuovi risultati scienti- gli effluvi dei liquami che inghiotto- Oggi, alleata della corsia preferen- �ici. Sono questi i nostri obiettivi, i no un inerme corpo, che non han- ziale dell’autostrada dell’incultura programmi e le prospettive future no alcun interesse nell’incentivare è la fretta, la frenesia di vita. che potranno salvare l’Italia e l’Eu- la formazione e lo sviluppo intellet- Non ci si ferma più a meditare a ri- ropa. www.fitp.org
il fanciullo e il folklore speciale tropea Tropea non si smentisce Bilancio positivo per la trasferta in terra calabrese la “Perla del Tirreno” va in archivio alcuni componenti del Gruppo folk con un “pieno” di soddisfazioni. Sul “Le Chiazzarole”, Radio Lattemie- palco allestito presso il parcheg- le, Pasticceria Cicciò e Interflora gio della Marina del Vescovado i dei fratelli Chiapparo per i servizi protagonisti della manifestazione offerti. Ma anche i volontari della (venti gruppi) hanno cantato e bal- Croce Azzurra Tropea-Ricadi Pro- lato, raccontando storie di vita dei tezione Civile, il presidente della luoghi di provenienza. Rappresen- Consulta, Pino Lonetti e Salvatore di Leo Conenno tati anche i giochi popolari. Alcu- Rizzo (Organizzazione Partita del redazione Fitp ni gruppi hanno portato in scena Cuore), il commissario Anna Auro- il tema della nona edizione della ra Colosimo e don Francesco Sicari, Rassegna del documentario etno- don Ignazio e mons Luigi Renzo». grafico. (pagg. 8-9). La gioia dei Di particolare impatto visivo e cul- TROPEA (Vibo Valentia) - Qualità partecipanti alla manifestazione e consensi: la 30.ma edizione de ha soddisfatto la macchina orga- “Il Fanciullo e il Folklore - Incontro nizzativa curata a livello locale dal con le nuove generazioni”, svoltasi Gruppo folklorico “Città di Tropea”, a Tropea, in provincia di Vibo Va- presieduto da Andrea Addolorato. lentia, sarà ricordata tra le più riu- Che ha messo in campo uno staff scite in tutti questi anni. Un cammi- giovane e voglioso di regalare mo- no iniziato dalla Fitp a Roma e che menti indimenticabili ai protagoni- ogni anno fa tappa negli angoli più sti della Rassegna. Sempre vicini ai suggestivi d’Italia. E la Calabria è sodalizi durante la “tre giorni”. Le 6 uno di questi. Lo certificano l’ospi- realtà associative di Tropea hanno talità e il calore mescolati alla qua- fatto squadra. «Siamo orgoglio- lità degli spettacoli, impreziositi si - evidenzia Addolorato - di aver dalla presenza di due gruppi folk- ospitato a Tropea “Il Fanciullo e il lorici stranieri, uno proveniente Folklore - Incontro con le nuove ge- dalla Yakutia, una Repubblica auto- nerazioni”. E’ stata una “tre giorni” noma della Russia situata nella Si- indimenticabile per il mio gruppo, beria orientale, l’altro dall’India (a per la città e per tutti quelli che questo gruppo è stato assegnato il hanno contribuito alla buona riu- riconoscimento Vict Iov-Italia con scita della manifestazione. Un tra- la seguente motivazione: valore guardo importante reso possibile culturale identificato tradizionale da uno staff operativo ben compo- negli abiti e ornamenti). sito. E per questo voglio ringrazia- La Rassegna di folklore giovanile re tutti i ragazzi del mio Gruppo ma internazionale andata in scena nel- anche Tonino, Luana, Aldo, Angela;
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 Gruppi partecipanti turale è stata la Mostra “C’era una volta Tropea» di Franco Cimino e “Kore” di Enna Foto Antonello. “La Provenzana” di San Bartolomeo in Galdo (Benevento) Ottima la cornice di pubblico pre- sente agli spettacoli. Sono stati “Pacchianeddra Sansustisa” di San Sosti (Cosenza) davvero in tanti a seguire i vari “Canterini di Serrastretta” (Catanzaro) appuntamenti in programma. Fino “I Tencitt” di Cunardo (Varese) alla Parata internazionale della gio- “Città di Tropea” (Vibo Valentia) ia. Una “tre giorni” che ha entusia- “Le Chiazzarole di Tropea” (Vibo Valentia) smato tutti. Dirigenti nazionali in “I Piccoli dell’Eco” di San Giovanni Rotondo (Foggia) primis. Con in testa il presidente “Città di Milazzo” (Messina) nazionale Benito Ripoli. «La con- “Asprumunti” di Cardeto (Reggio Calabria) ferma – sottolinea il massimo re- “Lu Chicchirichì” di Viggiano (Potenza) sponsabile della Federazione – che “Francesco Bande” di Sassari il lavoro di squadra premia. Come Giunta abbiamo avuto molta fidu- “Rang Surghi” (India) cia nelle potenzialità che Addolora- “Eyerik” (Yakutia) to e il suo staff garantivano per la “I Puricini-Città di Vibo Valentia” riuscita della manifestazione. E coì “Miromagnum” di Mormanno (Cosenza) è stato. Dall’accoglienza all’ospita- “Pro Loco del Pollino” di Castrovillari (Cosenza) lità, tipica della gente di Calabria. “Ortensia” di Ortezzano (Fermo) Senza dimenticare lo straordinario “Città di Sant’Onofrio” (Vibo Valentia) scenario delle strutture ricettive “Pizzeche & Muzzeche” di Vieste (Foggia) che hanno ospitato la nostra caro- vana. Dai nostri affiliati abbiamo raccolto solo commenti positivi, dalla qualità dei servizi alla bel- lezza degli scenari naturali che le ospitano. E non poteva essere altri- menti per una terra che fa del turi- 7 smo la sua cultura di vita». Parole di elogio sono state espres- se anche da Anna Aurora Colosi- mo, commissario straordinario del Comune di Tropea. «Una manife- stazione di grande significato e di grande spessore culturale. Per Tro- pea è stato un privilegio e un onore ospitarvi. Manifestazioni del gene- re aprono il cuore alla speranza, alla voglia di vivere meglio». Tropea e la Calabria intera hanno riabbracciato il folklore. Un bilan- cio più che positivo per la Fitp e per tutti. www.fitp.org
il fanciullo e il folklore speciale tropea I pellegrinaggi e la religiosità popolare documentati i fedeli conservano lito. Tutto è stato raccontato così la serenità dei tempi lunghi di un com’è. Nella maggior parte dei la- antico passato. Alcuni gruppi han- vori si è documentata la realtà evi- no riprodotto come si svolgevano tando le ricostruzioni recitate. La una volta e come attualmente sono fede e la devozione sono risultate compiuti i pellegrinaggi. Spesso, i le protagoniste di lunghi percorsi documentari, da un punto di vista compiuti a piedi per raggiungere di Francesca R. Grella filmico mostrano forti carenze do- i santuari. Di particolare interesse Staff del Presidente Nazionale vute all’inesperienza soprattutto è stato il documentario del gruppo nelle riprese e nel montaggio delle siberiano della Jakutzia nel quale immagini. Per esempio, sono evi- vengono documentati i riti propi- Pellegrinaggi e �iere nella religiosità popolare è stato il tema della nona Rassegna del documentario et- nografo organizzata quest’anno dalla Fitp. Numerosi i partecipan- ti. Questo successo fa orientare la Federazione a dedicare in futuro un evento a parte. Sono giunti cor- tometraggi da diverse regioni oltre che da un gruppo della Repubblica della Jakutzia. Forse il particolare coinvolgimento è stato determina- 8 to soprattutto dall’argomento pro- posto. Ogni zona ha la sua storia e la sua tradizione; però, questa si colloca nelle specificità identitarie espres- se soprattutto dalle tradizioni denti le assenze di “effetti speciali” ziatori compiuti nel solstizio esti- religiose. Nei filmati proposti, si e di ritrovati tecnologici innovativi vo, nei quali vengono sacralizzati i coglie che non bisogna andare lon- per il montaggio. Tuttavia, si deve cavalli da tempo allevati da quelle tano per trovare luoghi ameni dove sottolineare, come già avvenuto popolazioni. sorgono santuari e dove le popo- nelle edizioni precedenti, il notevo- Nella maggior parte dei filmati, c’è lazioni compiono pellegrinaggi le impegno dei gruppi che si sono il giusto compromesso tra visione per devozione a santi protettori impegnati nel produrre i filmati. e narrazione; pertanto essi pre- e miracolosi. In un periodo come Pertanto nei risultati si è dato spa- sentano le specificità locali: a volte questo in cui tutto è veloce, tutto zio a ciò che è, e non a come po- esclusivamente religiosa, a volte è automatizzato, nei pellegrinaggi trebbe essere. Nulla è stato abbel- no. Si deve rilevare che soltanto po-
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 Gruppi partecipanti “Eyerik” (Yakutia) “Ortensia” di Ortezzano (Fermo) “Pizziche e Muzzeche” di Vieste (Foggia) “La Compagnia degli Zanni” di Pescorocchiano (Rieti) “I Tencitt” di Cunardo (Varese) “Kore” di Enna “Le Contrade” di Spigno Saturnia (Latina) “Staphilè” di Staffolo (Ancona) “Santa Lucia” di Bagnarola di Sesto al Reghena (Pordenone) “Miromagnum” di Mormanno (Cosenza) Il prof. Mario Atzori chi hanno affrontato il tema delle fiere sebbene fosse stato richiesto nel bando. Nei cortometraggi partecipanti viene messo in risalto soprattutto l’aspetto devozionale, tralasciando l’atto penitenziale come intrinse- co. Alcuni sono la testimonianza di Commissione ciò che avviene nel proprio paese; Presidente in un caso, per esempio, viene de- Mario Atzori (Università di Sassari) scritta una pietanza tipica dedicata alla festa e al pellegrinaggio. In altri Componenti casi il pellegrinaggio è attualmente Leonardo Alario (Presidente Irsdd) diventato una semplice processio- Fabio Filippi (Assessore Fitp) 9 ne cerimoniale dedicata al santo. Simone Ligas (Università di Sassari) Attualmente la Rassegna è connes- Gianfranco Donadio (Antropologo) sa alla manifestazione Il Fanciullo e il Folklore; poiché ha raggiunto un certo successo potrebbe avere una specifica organizzazione con una più ampia divulgazione del bando. Gli argomenti proposti per le prossime rassegne sono, per il 2015, il fuoco, per il 2016, l’acqua. Anticipare i temi è molto impor- tante, in quanto la realizzazione di documentari etnografici richiede tempo per effettuare le riprese e il montaggio. www.fitp.org
il fanciullo e il folklore speciale tropea Quel ponte ideale con Roma «Che bellezza, che spirito gioio- so». Ha esordito così mons. Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera- Tropea, nel celebrare, presso la Cattedrale di Tropea, la messa in occasione della 30.ma edizione de “Il Fanciullo e il Folklore - Incontro con le nuove generazioni”. Durante l’omelia si è creato un ponte ideale con Roma, dove Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII sono stati procla- 10 mati santi. «Una giornata speciale per la Chiesa - ha evidenziato il ve- scovo - e per la città di Tropea. Gra- zie per questo regalo. L’opera che fate ci richiama alla nostra identità». I gruppi folklorici, coordinati come sempre da Miche- le Putrino, presidente del Comitato Fitp-Calabria, hanno partecipato attivamente alla celebrazione eu- caristica. Una festa di giovinezza e di bellezza. Al termine del rito reli- gioso, mons. Renzo è stato salutato a suon di tamburelli e dallo svento- lio dei fazzoletti.
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 Pizzica, taranta e musiche tradizionali La 30.ma edizione de “Il Fanciullo e il Folklore è stata arricchita dalla serata di musica popolare etnica. Presso il parcheggio della Marina del Vescovado protagonisti sono stati la pizzica, la taranta, le taran- telle calabresi e le musiche tradi- zionali del Sud Italia. I gruppi folklorici tolti gli abiti tipici hanno ballato e cantato sulle note de “I Gargarensi” di San Giovanni Rotondo (Foggia) e “Etno Citra” di Morano Calabro (Cosenza). Due ensemble apprezzati nelle ri- spettive terre d’origine e all’inter- no della Fitp. 11 Una serata speciale che ha coin- volto anche i tropeani. Un clima disteso in cui la musica, vera pro- tagonista della manifestazione, ha trasformato lo spazio antistante il palco in una vera e propria pista. Le chitarre, le fisarmoniche, i tambu- relli e altri strumenti hanno scan- dito per alcune ore un’atmosfera di magia. www.fitp.org
il fanciullo e il folklore speciale tropea Pizzeche & Muzzeche tta nterini di Serrastre Ca La Provenzana agnum Mirom Ortensia
Kore Eyerik I Puricini Città di Vib o Valentia Città di Milazzo ea Città di Trop
il fanciullo e il folklore speciale tropea Città di Sant’Onofrio g Surghi Francesco ran Bande Le Chiazzarole di Tropea chirichì ic Lu Ch
Asprumunti I Piccoli gano el Gar dell’Eco d I Tencitt a Sansustisa aneddr Pacchi Pro Loco d el Pollino
Con la Nazionale Fitp spettacolo in campo e sugli spalti gremiti tita di calcio, con la partecipazio- Longo, Marcello Perrone, Giusep- ne di tanti gruppi folklorici e del pe Apollonio, Antonio De Cata, Gran complesso bandistico “Città Nicola Di Maggio, Marco Megna, di Zungri”. Presenti anche i bam- Giuseppe Trapaso, Basilio Penne- bini della scuola calcio “Sporting si ed Emanuele Pulcini. Questa la Club Tropea”. Il calcio d’inizio formazione della Consulta delle è stato dato dal sindaco di Par- Associazioni di Tropea: Onofrio ghelia, Maria Brosio. Al termine Lorenzo, Antonio Crai, Antonio dell’incontro medaglia per tutti Godano, Pasquale Vasinton, Sal- i protagonisti. La Nazionale Fitp, vatore Rizzo, Tommaso Belve- La Consulta delle Associazioni di Tropea guidata in panchina dal segretario dere, Saverio Muscia, Umberto generale Franco Megna, ha schie- Collia, Domenico Lorenzo, Tonino rato Benito Ripoli, Antonio Ripoli, D’Aloi, Mimmo Buttafuoco, Ugo 16 PARGHERIA - In Calabria è tor- Luca Donadio, Sergio Pagliami- Cesari, Angelo Mattonelli, Cristian nata in campo la Nazionale Fitp. nuta, Paolo Latiano, Saverio Cota, Saturno, Vito Ceravolo e Pasquale Presso il campo sportivo di Par- Francesco Gurgoglione, Michele Scidà. ghelia, il team del folklore capita- nato dal presidente nazionale Be- La Nazionale Fitp nito Ripoli ha sfidato la Consulta delle Associazioni di Tropea. La Nazionale Fitp l’ha spuntata solo dopo i calci di rigore: 4-3 il risul- tato finale. I tempi regolamentari si sono conclusi sullo 0-0. Ma è stato, comunque, un match emo- zionante nonostante le reti invio- late. Da registrare la cornice di pubblico degna di una vera par-
l’appuntamento La Fitp alla partita mundial Italia-Brasile ROMA - Zico - Ze Maria - Criba- emozioni che suscitano eventi del ri - Zaco - Demilson - Emerson genere, ove, i nostri gruppi, sono - Junior - Cafù e poi ancora Zoff protagonisti attivi di indescrivi- - Gentile - Cabrini - Oriali - Toldo bili emozioni. Saranno in tanti - Schillaci - Tommasi - Di Biagio, (spero) e porteranno il calore, il sono solo alcuni dei grandi cam- colore, l’entusiasmo e, soprattut- pioni che, per beneficenza, si esi- to, il grande spirito umanitario, di Benito Ripoli biranno nello stadio “Olimpico” che caratterizza l’attività della Presidente Nazionale Fitp di Roma il 20 di maggio 2014. gente che opera nel campo del Ancora una volta, come ormai folklore. 18 avviene da quattro anni, i gruppi L’entusiasmo che si respirerà allo della Fitp, questa volta insieme stadio olimpico di Roma, sarà a tanti gruppi brasiliani, saran- quello delle grandi occasioni, no attori-protagonisti, sul sug- dei grandi eventi. Cinquantamila gestivo anello del magico stadio e forse più, spettatori, festanti, capitolino, all’evento benefico faranno da fantasmagorica cor- dell’anno, organizzato dalla Nuo- nice allo storico appuntamento va Nazionale Attori, diretta dal sportivo-mondano ma soprat- “grande” Livio Lozzi. tutto solidale, della capitale, tra i A me preme, come presidente grandi calciatori del passato della della Federazione italiana tra- Nazionale italiana, vincitrice del dizioni popolari, ringraziare gli mondiale del 1982 e i “grandi” organizzatori per l’invito e par- del Brasile. Quest’anno, lo stra- lare, in questa breve presenta- ordinario appuntamento si fregia zione dell’evento, del groviglio di del fascinoso, incantevole e pre-
stigioso appellativo di “Partita Mundial del cuore Italia-Brasile”, in concomitanza con il Mondiale brasiliano di calcio. Lo sapete, ho sempre sognato, sin dai primi momenti della nasci- ta della Nazionale Fitp di calcio (costituita per scopi puramente benefici), di presenziare, con i gruppi della nostra Federazione, ai grandi eventi negli storici stadi italiani (“Olimpico” – “Meazza”, etc.). Partecipare ed essere pro- tagonisti in una manifestazione di sì grande portata mediatica, d’inimmaginabile visibilità, d’in- confutabile interesse sociale e di rimarchevole coinvolgimento de- gli Enti istituzionali, è il massimo che ci si potesse aspettare. E’ in via di realizzazione il progetto e il sogno sta diventando realtà. I gruppi, certamente, sfoggeran- no i costumi più belli e le musiche scrivibile. Lo stadio è diventato “Exempla trahunt”, scriveva il e i canti più coinvolgenti, in una l’anima di tanti cuori pulsanti, sommo Sant’Agostino (Sermoni). sinfonia di avvenente bellezza. figli di uno stesso popolo, unito Non disdegniamo di essere im- Creeranno il giusto clima di fe- nella gioia, nell’amicizia e nella magine attiva di vita solidale con sta in tono con la manifestazione, solidarietà, nella speranza di un la gioia e l’entusiasmo dei nostri inonderanno lo stadio, traboc- mondo migliore, ove trionfi, si sentimenti. Io sarò, sempre, al cante di giovanile entusiasmo, spera, sempre, una “pace senza vostro fianco e, per quanto mi di un profumo di conturbante tramonto”. sarà possibile, cercherò di essere bellezza folklorica, ove l’anima di La mia rilettura emotiva dell’in- esempio e specchio per il Vostro tanti popoli si rigenera di nuova tensa giornata, mi porta a ripen- futuro. 19 vita. Musica, danza, calore uma- sare e ad alimentare la speranza Chiudo questo mio breve e sem- no, poesia, arti, che trascinano di veder arrivare allo stadio ca- plice messaggio, invitando tutti i sentimenti e allietano il cuore, pitolino tantissimi gruppi. Solo a Roma il 20 maggio. E voi, pre- evocatrici di sensazioni dolci e loro potranno trasmettere, com- sidenti e dirigenti dei gruppi, of- commoventi, capaci di risveglia- piutamente, le giuste emozioni, frite questa ulteriore occasione re anche sopite passioni, saranno che porteranno il popolo della ai vostri giovani, di mostrare la gli ingredienti con i quali, i grup- solidarietà, ad essere fortemen- propria bravura, la bontà d’ani- pi, conquisteranno il popolo della te vicino alle associazioni che mo e il giovanile entusiasmo che solidarietà dell’appuntamento usufruiranno dei proventi della contraddistingue l’appartenenza capitolino. manifestazione. Mi raccomando, al nostro mondo. Vi trasmetto il Ancora oggi il mio pensiero vola ragazzi, ancora una volta, mo- mio appello con immensa gioia e alla magica sera dell’“Olimpico” striamo il nostro volto più bello. con particolare commozione. An- del maggio scorso. All’apparire Dimostriamo, ove ce ne fosse an- cora una volta, la Fitp segnerà la dei gruppi, come per incanto, si cora bisogno, la finalità educativa storia di un eccezionale, pregevo- è scatenato un entusiasmo inde- della Fitp e dei suoi iscritti. le e importante evento. www.fitp.org
il musical T’arricordisi?! Frammenti di vita passata MORANO CALABRO (Cosenza) rendere omaggio al grande Lui- - Musical “T’arricordisi?!” Fram- gi Stabile, oltre ai suoi affettuosi menti di vita passata di Luigi Sta- compaesani, grandi e piccoli, con bile. Recita così la copertina del a capo il sindaco e l’assessore depliant-invito all’evento vissuto alla cultura del comune ospitan- con passione ed intensità sia dai te, grandi personalità della cul- protagonisti, sia dal numeroso tura popolare, studiosi di quelle di Michele Putrino pubblico presente, durante le due tradizioni alle quali ogni popolo Presidente Comitato Fitp - Calabria esibizioni serali. Due esibizioni deve riferirsi per poter crescere. sul palco di un teatro bombonie- Hanno reso omaggio, unendosi ra dove il grande artista, polie- a quanti hanno nel cuore il caro drico nel suo essere ha incantato “Gino” responsabili del folklore 20 quando hanno affollato e riempi- europeo ed extra-europeo del- to le rosse e comode poltrone. la Federazione Igf nelle persone Un pubblico plaudente che ha del presidente mondiale, Dorel gareggiato, nell’esplosione frago- Cosma, del presidente Igf della rosa degli applausi, fino a copri- Romania, Pop Pahone, di Benito re, alcune volte il suono dei tanti Ripoli presidente nazionale Fitp strumenti di una orchestra che e vicepresidente Igf, di Fabrizio ha mostrato una grande profes- Cattaneo, presidente Iov Italia, e sionalità. del sottoscritto, presidente Comi- Un pubblico eccezionale e diver- tato regionale Fitp Calabria. so nella sua eterogenea compo- “T’arricordisi?!” voleva essere sizione, fatto di varie eccellenze un “Amarcord”, un rievocare sul nel mondo della politica e della palcoscenico frammenti di vita cultura, sia locale che interna- vissuta, e far ricordare agli anzia- zionale. Infatti, hanno voluto ni il loro passato fatto di sudata
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 A sinistra, Luigi Stabile; in basso, due momenti del musical fatica ed ai giovani dare spunti di necessarie considerazioni su quale sia stato il passato dei no- stri padri. “T’Arricordisi?!”, mu- sical che riguarda tutti noi, non voleva solo essere una domanda, una sollecitata richiesta di torna- re indietro con la memoria, ma soprattutto un invito a pensare a tutto quello che appartiene al passato e trarre da questo motivi a meglio operare. Un popolo senza memoria non ha diritto di cittadinanza in nessuna società – qualcuno dice che biso- gna avere il culto delle memoria. Ed è proprio quello che sostiene la Fitp. Ed è proprio questo che ci ha aiutato a capire “T’arricor- disi?!” con sulla scena un Gruppo folklorico eccezionale, “Calabria Citra” con un presidente, Remo Chiappetta, che si è rivelato un ottimo padrone della scena, pre- studio approfondito di eventi, le stagioni della mietitura e del- sentando e cantando in un modo ricorrenze, modi di fare, di una la vendemmia, il tutto offerto in molto professionale. vita vissuta di un mondo conta- un crescendo di musiche e danze Ma “T’arricordisi?!” che doveva dino dove il popolo, la gente dei travolgenti dove giovani e meno essere omaggio a Luigi Stabile campi ha dovuto sopravvivere giovani, sorridenti e mai stanchi, nella ricorrenza dei suoi 32 anni vittima dei soprusi dei padroni, sotto l’attenta regia del nostro di impegno e studio nel mondo dei baroni, del caporalato. Rivive- Luigi. Questo è stato “T’arricor- del folklore è diventato, ed è que- re il Natale di una volta, la festa disi?!”. sto un suo grande merito, uno di fidanzamento, il carnevale e Mai merito è stato così grande per le cose manifestate perché 21 fosse quasi un obbligo fare omag- gio al grande artista. Tutto scorre e scivola, caro Lu- igi, ma la melodia della tua voce e le fascinose sinfonie dei tuoi strumenti musicali, resteranno sempre nella casa della memoria della Fitp. Così ha salutato Luigi Stabile il presidente nazionale Fitp, Benito Ripoli. Così si è con- gedato il pubblico presente dal suo “Gino” stringendo in un ab- braccio caloroso diventando esso stesso cuore ed anima dello stes- so corpo. www.fitp.org
la ricerca Il matrimonio in Lucania Tradizione e modernità Nella vita delle comunità tradi- sociale totale”, privato e pub- zionali lucane, così come più in blico, laico e religioso, festoso e generale in ogni società, il rito solenne, economico e culturale, del matrimonio costituisce un dalle evidenti funzioni di integra- momento centrale di particolare zione e di coesione sociale, oltre significatività emotiva, sociale che di produzione simbolica e di ed economica, che coinvolge non scambio materiale. di Enzo Vinicio Alliegro soltanto gli sposi ma anche le re- Abiti e oggetti, prodotti enoga- Docente Aggregato lative famiglie e parentele, il vici- stronomici del territorio e della Università di Napoli “Federico II” nato e il paese tutto. tradizione locale, saperi e sapori, Proprio perché non vi è unione danze, canti e musiche, vengono 22 Vincenzo Defina e Rachele Solimando 27/4/1930 coniugale che non preveda lo messi “in scena” in un palcosceni- svolgimento di riti e di partico- co ludico-cerimoniale che fanno, lari festeggiamenti, è possibile ad esempio, del “Ball ra zit” un definire il matrimonio come fatto momento festoso di particolare privato che si svolge in una corni- suggestione, incentrato su pre- ce collettiva capace di mobilitare stazioni non soltanto mercantili svariati aspetti che caratterizza- ma anche di mutuo aiuto. Il rito no la vita di una comunità. Così nuziale, in quanto cerimonia re- concepito il rito del matrimonio ligiosa dalle evidenti manifesta- può essere assunto quale “fatto zioni civili, prevede in effetti al
suo interno una serie di altri riti e azioni cerimoniali, come quelli della preparazione degli abiti e della vestizione degli sposi, del corteo e del pranzo nuziale, della festa e del ballo, la cui osservazio- ne consente di accedere a tradi- zioni locali altrimenti taciute. L’analisi ravvicinata dei riti ma- trimoniali lascia venire alla luce tutto un orizzonte culturale som- merso, costituito da credenze e pregiudizi, timori magici legati al malocchio e all’invidia, in cui specifici sistemi normativi, etici e valoriali prodotti storicamen- te, orientano un’azione che più o meno rigidamente finisce per essere vissuta seguendo i binari tracciati dalle consuetudini do- minanti, in perenne rivisitazione. E’ come se, in certo qual modo, si decidesse di seguire in un territo- rio ostile, l’alveo protetto traccia- to dallo scorrere secolare di un fiume. E’ come se, in altre parole, in un momento particolarmente critico e problematico che richie- de capacità decisionale, la tradi- zione pensasse per noi, venendo in soccorso con il suo cestino già culturale delle comunità lucane, stesso, che lasciavano ben affio- pronto di buone azioni già codifi- con il passare degli anni ha su- rare i tratti salienti di una cultura cate ed ampiamente sperimenta- bito dei mutamenti sostanziali. arcaica. 23 te, suscettibili comunque di adat- Non soltanto sono cambiati gli Quale esempio di una radica- tamenti e personalizzazioni. orizzonti culturali più ampi in le inversione di tendenza, sarà Anche il rito nuziale, tuttavia, cui il rito si colloca, ma anche le sufficiente vedere come alcuni come ogni altra manifestazione pratiche cerimoniali legate al rito aspetti rituali si siano in parte modificati: non ci si preoccupa Filippo Martino e Rosanna Marchese 22/10/1959 più di preparare il “primo letto” e di esporre “le lenzuola” quale segno dell’illibatezza della sposa e dell’onorabilità e virilità dello sposo; non vengono più mostrati i vari elementi del corredo, quale testimonianza del prestigio eco- nomico delle famiglie. Inoltre il corteo prematrimoniale, in cui la sposa è accompagnata dal padre www.fitp.org
sino in Chiesa dove ad attenderla troverà il suo sposo, non assume più il significato di “passaggio e di consegna simbolica” di una don- na da un nucleo familiare patriar- cale ad un altro. Anche i festeggiamenti sono mu- tati. Questi non si svolgono più nelle abitazioni, ma si “consuma- no” nelle strutture alberghiere dove ad essere servite sono tal- volta pietanze del tutto slegate dalle produzioni tipiche locali, se- condo menù “mare e monti”, con intermezzo al sorbetto di Amalfi, che richiedono in taluni casi mol- te ore di paziente attesa. Mentre ad allietare la cornice festosa Corteo nuziale. C.so V. Emanuele. 24/4/1963 sono finanche dispositivi musi- cali elettronici con tanto di balli caraibici, e gli inviti non sono più abiti degli sposi in alcuni casi ac- nia (americane) noleggiate in consegnati a mano in una relazio- quistati su Amazon, delle costose regioni vicine, dei viaggi di nozze ne face to face, ma annunciati su sale di ricevimento ricavate in “all inclusive” a Sharm el Sheikh facebook e notificati non soltan- dismesse masserie pugliesi o in o a Dubai, che segnano i confini to con posta ordinaria ma anche alberghi barocchi campani, delle extraregionali e ormai globali di elettronica. Cosa dire poi degli lussuose automobili da cerimo- una nuova geografia dei consumi e dei ricordi? Visto da questa prospettiva, il rito matrimoniale, con i suoi nes- si e connessi festivi e festosi, può essere pensato quale meccani- smo che concorre al mutamento culturale a cui non sono estranee 24 dinamiche di disancoraggio iden- titario. In quanto finestra solen- ne che le comunità locali aprono sul mondo extralocale, i riti oggi sembrano assumere la funzione di possente motore capace di so- stenere la messa in circolazione di processi di istituzionalizza- zione di una pervicace e costosa corsa “all’inedito e all’inusuale”, basata sull’introduzione di nuo- vi cibi -quindi di nuovi gusti-, di nuovi abiti -quindi di nuove mode-, di nuove acconciature - Sposi. Via Roma. 10/9/1947 quindi di nuovi stili -, giungendo
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 riequilibrata e rallentata dalla ni simboliche sottese più recon- forza di resistenza della tradi- dite, significa infilare decisamen- zione. Ecco, dunque, che molto te le dita in una ferita profonda del passato sopravvive ancora ancora sanguinante, che il muta- oggi, secondo rapporti specifici re dei tempi ha prodotto e che i tra modernità e tradizione in cui nuovi assetti sociali, economici e quest’ultima risulta rifunziona- culturali stentano a rimarginare. lizzata in un quadro sincretico I riti matrimoniali di oggi, in ulti- che provvede a diversamente mi- ma analisi, possono essere pen- Corteo nuziale. Via S. Basile. 16/3/1947 scelare ciò che viene dal passato e quanto invece sembra precor- finanche a sostituire gli oggetti rere il futuro. dell’artigianato locale con sfavil- Il rito matrimoniale oggi, pertan- lanti bomboniere “made in Chi- to, può essere inteso quale formi- na”. dabile microcosmo in cui andare E’ questo il prezzo più alto che le a vedere una serie di variabili che comunità locali sono chiamate a attestano un mondo posto sotto pagare nei riti matrimoniali. La tensione. Analizzarne le compo- spinta all’entropia culturale, tut- nenti strutturali e fondative più tavia, risulta in certo qual modo appariscenti, quanto le dimensio- Anna Maria Ierardi e il padre Giuseppe Antonio 24/4/1952 Sposi. Largo S. Giuseppe. 11/9/1948 sati come straordinarie macchine del tempo che sollecitano i prota- gonisti e i partecipanti a prende- 25 re coscienza di quanto il presente sia meglio comprensibile se as- sunto quale inevitabile intreccio di temporalità multiple. Macchine del tempo dagli ingra- naggi possenti che, come ma- schere, mediante performance pubbliche altamente impattanti sul piano economico e sociale, culturale ed identitario, si ren- dono partecipi (oggi come sem- pre), del gioco della vita, fatta di dissimulazioni e mistificazioni che mostrano nascondendo e na- scondono mostrando. www.fitp.org
l’evento Carnevale di Castrovillari Maschere e folklore dal sapore internazionale nomia allo sport la musica, i colori e il divertimen- senza dimentica- to sono state le note predominan- re la cultura. 56 ti dell’intera kermesse carnascia- edizioni ininter- lesca. L’epilogo si è avuto con il rotte organizzate “Gran Galà” del folklore. Usi, co- dalla Pro loco, stumi, tradizioni, saperi e sapori diretta dal presi- si sono intrecciati a coreografie dente Giovanni attraverso canti e balli tipici, delle Amato e dal vul- tradizioni culturali ed etniche del canico direttore proprio Paese di origine. Tra gli artistico, Gerar- appuntamenti caratteristici che do Bonifati. Nato vedono la partecipazione attiva ufficialmente nel dei castrovillaresi, l’incoronazio- 1959, sebbene le ne di “ Re Carnevale” che apre di sue radici sem- fatto la manifestazione. Questo e brerebbero ri- molto altro ancora è il Carnevale salire al lontano di Castrovillari che si vive ai piedi 1635 (quando, del Massiccio del Parco naziona- 26 CASTROVILLARI (Cosenza) - proprio a Carnevale, fu messa in le del Pollino. Un ringraziamen- Bilancio più che positivo per la scena la farsa dialettale di Cesare to particolare Amato e Bonifati 56.ma edizione del Carnevale di Quintana “Organtino”, che diede (più che soddisfatti della riuscita Castrovillari e Festival Interna- origine al teatro popolare in ver- della manifestazione) lo hanno zionale del Folklore, organizzata nacolo calabrese). voluto fare a tutti i partecipanti, dalla Pro loco cittadina, con il Ancora oggi, infatti, il Carnevale attori principali della manifesta- contributo della locale Ammi- di Castrovillari è connotato da zione carnascialesca, e in modo nistrazione comunale, del Parco una fortissima partecipazione particolare a tutte le scuole che Nazionale del Pollino, delle isti- popolare, la caratteristica, che è hanno preso parte all’evento, tuzioni calabresi e di numerosi anche il suo punto di forza, è quel- rendendolo frizzante, colorato, sponsor. lo di coniugare maschere e folklo- allegro, vivace; ingredienti questi Dieci giorni di allegria e spensie- re internazionale. Grande è stata che hanno fatto del Carnevale di ratezza, 100 appuntamenti che la partecipazione delle scuole di Castrovillari una punta di “dia- hanno spaziato dal maschera- ogni ordine e grado della città di mante” degli eventi invernali del mento al folklore, dalla gastro- Castrovillari all’evento; l’allegria, Mezzogiorno d’Italia.
il personaggio Francesco Bande La sua opera tra ricerca e spettacoli SASSARI - E’ sempre vivo il ri- cordo di Francesco Bande, fisar- monicista scomparso 25 anni fa. Una nuova edizione del Festival a lui dedicato è stata arricchita dal convegno “L’attualità dell’o- pera di Francesco Bande a 25 anni dalla scomparsa. 150.mo anniversario della fondazione dell’industria italiana della fisar- monica della Ditta Paolo Soprani di Castelfidardo (Ancona) 1863- 2013”. All’incontro, coordinato da Enrico Porqueddu, sono in- tervenuti Beniamino Bugiolacchi, direttore del Museo internazio- nale della fisarmonica di Castel- Da sinistra, Giuliano Cameli e Inoria Bande fidardo, Umberto Giordano, già presidente dell’Esit della regione sarda, e mons. Pietro Melonicaro, Italia e all’estero per promuove- consuetudine, è stata affidata alla amico della famiglia Bande. re la Sardegna. Mons. Meloni ha figlia di Francesco, Inoria, la cui Bugiolacchi ha evidenziato come parlato degli aspetti più umani di direzione artistica ha fatto centro la nascita e diffusione di questo Francesco e della vicinanza alla anche in questa edizione, condot- strumento musicale abbia cam- famiglia Bande alla moglie e alla ta da Carlo Valle. biato completamente l’economia figlia Inoria. Spazio anche ai co- Tanti gli artisti che si sono av- della città marchigiana da agri- lori, alle voci e ai suoni della Sar- vicendati sul palco. Tra questi cola a città industriale, e come gli degna con il Festival “Francesco Giuliano Cameli, campione del 27 stessi marchigiani abbiano con- Bande”, giunto alla 25.ma edizio- mondo (1988), che su su de- tribuito nel mondo a diffondere ne. In questo appuntamento si è lega di Beniamino Bugiolacchi fabbriche per la costruzione e voluto dare risalto agli strumenti ha consegnato a Inoria la targa l’assistenza tecnica per la messa ad ancia libera in serie (fisarmo- della Regione Marche realizzata a punto dello strumento stesso nica e organetto). per i festeggiamenti dei 150 anni che ha nel tempo conosciuto alti e La manifestazione tende a valo- (1863/2013), della fondazione bassi nella produzione. Giordano rizzare il folklore nelle sue più dell’industria italiana della fisar- ha parlato come esperto organiz- alte espressioni e ogni anno par- monica, della famiglia di Paolo zatore di manifestazioni turisti- tecipano tra i migliori esecutori Soprani, con la seguente moti- che, come può ormai classificarsi, del settore folklorico isolano. Per vazione: “Alla rappresentante di la “Cavalcata Sarda”, e di come la 25.ma edizione hanno avuto un una dinastia di musicisti sardi ha conosciuto Francesco Bande posto di riguardo alcuni momen- che ha dato lustro alla ditta Paolo e dei viaggi che lo hanno visto ti dedicati a dei musicisti prove- Soprani nel mondo”. protagonista con i suoi gruppi nienti dalle Marche e dall’Umbria. quando si recavano in tournèe in L’apertura della serata, come di
vita dei gruppi Gli Alfieri di Cava de’ Tirreni festeggiano i 45 anni di attività CAVA DE’ TIRRENI (Salerno) ufficiali da quattro diversi presi- seno all’Associazione per la pro- - Cava de’ Tirreni è una delle ca- denti della Repubblica per le nu- mozione e la diffusione del patri- pitali nazionali del folklore e fra merose attività culturali di cui è monio storico-culturale di Cava le numerose associazioni che la stata protagonista e per i nume- de’ Tirreni nel mondo. L’Associa- animano, una delle più longeve è rosi spettacoli folklorici tenuti a zione Sbandieratori “Città de la quella degli Sbandieratori “Città livello mondiale: dal presidente Cava” dal 1988 è, inoltre, editore de la Cava”. Giunto al suo 45.mo della Repubblica Francesco Cos- della testata giornalistica La Cava anno di attività il Gruppo Sban- siga in occasione dell’Expo Uni- News, periodico di informazione, dieratori “Città de la Cava”, fon- versale di Brisbane - Australia cultura e folklore cittadino, ed è dato da Luca Barba nel 1969, rap- - nel 1988; dal Presidente della stata promotrice di numerose 28 presenta in pieno la tradizione Repubblica Oscar Luigi Scalfaro pubblicazioni artistiche come degli Alfieri che la Città de la Cava in occasione dell’Expo Universa- l’ultimo volume “40 anni, una forniva alla corte partenopea. Il le di Siviglia - Spagna - 1992; dal bandiera” edito in occasione del gruppo è stato ambasciatore del- presidente della Repubblica Carlo 40.mo anniversario della fonda- la storia e delle tradizioni cavesi Azeglio Ciampi in occasione della zione. Fra le numerose attività esibendosi su tutto il territorio Mostra Internazionale del Costu- culturali la più impegnativa resta nazionale, oltre che in Arabia me di cinema, teatro e televisione la Mostra internazione del costu- Saudita, Australia, Austria, Fin- - 2003; dal presidente della Re- me di cinema teatro e televisio- landia, Francia, Germania, Inghil- pubblica Giorgio Napolitano nel ne, una manifestazione di livello terra, Jugoslavia, Malta, Polonia, 2009 come riconoscimento per il internazionale che ha portato a Portogallo, Russia, Spagna, Stati 40.mo anno di attività. Cava de’ Tirreni i più importanti Uniti, Svizzera e Turchia. L’As- Riconoscimenti a cui si aggiun- costumisti del panorama euro- sociazione Sbandieratori “Città ge, nel 2010, il titolo di Cavaliere peo e che visto i suoi natali nello de la Cava” è inoltre l’unica Asso- Emerito della Repubblica Italia- splendido scenario delle cata- ciazione della Campania ad aver na conferito al presidente Feli- combe dell’Abbazia Badia Bene- ricevuto quattro riconoscimenti ce Abate, per le attività svolte in dettina di Cava de’ Tirreni.
IL FOLKLORE D’ITALIA n. 02 / 2014 La Murgia torna a raccontare le bellezze di un territorio unico anno di inattività, è rinato sotto la all’abbacchiatura delle noci e si guida di Vincenzo Palattella, ere- conclude con i canti e balli sull’aia de di suo nonno e fondatore don al termine della giornata lavora- Vito Palattella, e dopo un anno e tiva. Lo sbocciare dei primi amori mezzo di attività, annovera esibi- tra contadini viene ricordato con zioni nell’ambito di programmi struggenti serenate all’innamo- televisivi e di importanti inizia- rata e divertenti scenette, come di Michele Pettinato tive come quella tenutasi a San quella che rievoca l’usanza, assai Direttore mensile Nocigazzettino Giovanni Rotondo nel dicembre diffusa a Noci e dintorni, di con- 2013 per l’Omaggio a Padre Pio. cordare tra suocere la dote dei Tra i nuovi progetti in cantiere la promessi sposi. Non manca un realizzazione di un cd e la ripro- brano tipico del folklore puglie- NOCI (Bari) - La Murgia come posizione al pubblico nel 2014 se, “Mamme u’ zite vene”, esila- espressione di un territorio, dello storico Festival internazio- rante duetto tra madre e figlia come pietra nuda su cui nasco- nale del folklore. Lo spettacolo alla presenza dello spasimante no e si sviluppano le città di quel del gruppo intitolato “Del lavoro, di quest’ultima. Gli amori spesso sud-est che dalla provincia di Bari guarda al mar Ionio. La Mur- gia come sinonimo di una festa che ritorna e che porta il pensie- ro a quel gruppo folklorico che rappresenta la città di Noci e che da un anno è ritornato a calca- re le scene regionali e nazionali del folklore. E’ una storia molto lunga quella del Gruppo folklori- 29 co “La Murgia”. Fu costituito nel 1965 dalla Pro loco e da un grup- po di sognatori che condivisero la necessità di trasmettere ai più giovani l’importanza dei valori della festa, dell’amore” si svilup- sfociavano in matrimoni e, dun- legati alle tradizioni locali: don pa attorno a questi tre aspetti con que, in festa. Vito Palattella, Ottavio Lopinto, canti e coreografie pensate ed Proprio alla festa è dedicato l’ul- Giuseppe Curci, Nino Caldaralo, ideate da Anna Maria Vallin che timo momento dello spettacolo Vito Liuzzi e Gianni Mottola, pre- seguono lo svolgimento della vita che inizia con il passaggio del sidente del gruppo fino al 1991 così come si caratterizzava a Noci banditore nelle strade del paese quando la presidenza passò a sul finire del XIX secolo. Il pri- per passare attraverso l’imman- Vincenzo Sansonetti. Anima ar- mo momento, quello del lavoro, cabile quadriglia e la divertente tistica e culturale del gruppo fu comincia con l’impegno mattuti- scenetta “I vestie ‘a massarie” e Don Vito Palattella. no nei campi, rappresentato dal si conclude con una indiavolata Nel 2012 il gruppo, dopo qualche ballo “U Scotla Nusce”, ispirato “Pizca-Pizca”.
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