Adhd e adolescenza Strategie di intervento a scuola - Dott.ssa Barbara Coppola - IIS Carafa ...
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Adhd e adolescenza Strategie di intervento a scuola Dott.ssa Barbara Coppola Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Cosa faremo oggi insieme! • Adhd e adolescenza • La necessità di un lavoro organizzato e sistematico • La prevedibilità e l’organizzazione come base per gestire adolescenti con adhd • Analisi funzionale: osservare sistematicamente • Tecniche di intervento efficaci tecniche comportamentali tecniche cognitive tecniche metacognitive
Dai 13 ai 18 anni circa il mondo assume forme di significato interno che all’esterno appaiono solo come proteste
La difficoltà è data proprio dal dover trovare uno spazio che non sia né il mondo dei grandi né dei piccoli ma il MIO di MONDO
• “Non potete neanche immaginare quanto vasto, complesso e disordinato sia il mondo di un adolescente. Prendete in considerazione la camera tipo di un ragazzo di quindici, sedici anni: è disordinata; ci sono vestiti ovunque, libri, penne e quaderni che giacciono sulla scrivania, il letto dismesso, e una stanza immersa nel caos che invade le nostre vite. Potreste non crederci ma noi viviamo così!”
Dicono che serve… A scoprire in quali progetti vale la pena impegnarsi Ad imparare a decidere per se stessi A scoprire il meraviglioso mondo delle emozioni
I cambiamenti evolutivi • Il corpo cambia • L’Autostima è minacciata • Il conflitto con i genitori inizia a manifestarsi chiaramente • Aumenta la difficoltà a mantenere la motivazione nei progetti a lungo termine • Il rapporto con i coetanei diventa centrale • La ricerca della propria identità diventa la priorità assoluta
Nel frattempo disregolazione e caos diventano padrone assolute del cambiamento in atto
E se l’adolescente ha anche l’adhd ???? Il caos raddoppia perché alla disregolazione fisiologica si aggiunge la disregolazione tipica dell’adhd.
Organizzazione dei processi cognitivi ADHD Attenzione e Pianificazione e concentrazione soluzione di problemi Impulsività: comportamentale e cognitiva Deficit di Autostima regolazione Motivazione al Competenze lavoro e sociali autoefficacia Gestione delle Comportamento emozioni motorio
Nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza si inizia ad osservare che : Diminuisce l’impatto generale dell’iperattività Permane una generale tendenza all’impulsività Si intensificano e si rinforzano le difficoltà attentive, cognitive e metacognitive
Le conseguenti problematiche emotive e relazionali rendono il quadro più complesso Il circolo vizioso Difficoltà di cooperazione e di condivisione empatica Difficoltà alla costruzione di un senso di sé stabile Autostima costantemente minacciata da fallimenti e rifiuti
Vista la complessità del quadro diagnostico non vi chiediamo di fare i clinici, ma di diventare consapevoli delle difficoltà specifiche di un adolescente con adhd, in modo da applicare strategie più efficaci e anche più utili per tutti (ragazzo-insegnati- classe intera)
Quando si affrontano situazioni complesse come un ragazzo con adhd l’ideale è AVERE UNA RETE COORDINATA DI PERSONE E INTERVENTI
LA RETE L’intervento multimodale Genitori Psicologo Scuola Adolescente NPI Medico Terapisti Educatori
Iniziamo prima da ciò che abbiamo…… La rete degli insegnati
INTERVENTI Generali: contesto/classe/materiale di lavoro Specifici: comportamentali, cognitivi, metacognitivi
Parola d’ordine : Prevedibilità e sistematicità Tecniche di Stanza,posizione gestione dei e materiale comportamenti organizzati per disfunzionali in materia classe Tecniche di gestione cognitive e metacognitive delle difficoltà attentive ed esecutive
Qualsiasi intervento si voglia fare prima di tutto è importante osservare •Maggiore possibilità di interpretazioni personali Osservazione •Minore possibilità di lavoro di rete tra insegnati intuitiva e senza regole •Minore probabilità di Osservazione interpretazioni personali (credenze, giudizi, intuizioni errate) sistematica: •Maggiore probabilità di comunicare tra insegnati differenti per applicare analisi strategie comuni funzionale
Osservare sistematicamente Un comportamento per essere oggetto di modificazione funzionale deve essere misurabile, quantificabile, osservabile in maniera oggettiva Analisi funzionale
La relazione funzionale A B C • Antecedente o • Risposta o • Conseguenza o stimolo comportamento rinforzatore bersaglio/target
STIMOLO: precede la risposta ed è capace di provocare, facilitare e costituire l’occasione per una risposta specifica. Può fungere da stimolo qualsiasi oggetto o evento specifico presente nell’ambiente. RISPOSTA: il comportamento che fa seguito allo stimolo. CONSEGUENZA: un avvenimento che fa seguito alla risposta. A volte è un evento naturale; può essere positivo o negativo, ed influenza il nostro comportamento.
Esempi: A B C •Ora di matematica, •Paolo chiede di uscire 5 •Gli dico di stare fermo lezione di aritmetica volte, fa cadere il continuamente quaderno 3 volte, chiede •Mi arrabbio e gli dico che la matita a Sergio 2 volte. lo dirò ai genitori •Sergio ride e gli chiede delle figurine di calcio A B C • Ora di matematica, • Paolo chiede di uscire • Finisce il compito in lezione di geometria solo una volta, chiede tempo aiuto a Sergio sulla • Sergio gli sorride e si matita da usare una congratula con lui sola volta
Il comportamento bersaglio • Mette a rischio il benessere del bambino e degli altri • Ostacola sia l’adattamento che l’apprendimento • È utile osservarlo, isolandolo, con osservazione sistematica per una o due settimane, con griglie predisposte.
Se osservate bene accade che: A B C • Antecedente o • Risposta o • Conseguenza o stimolo comportamento rinforzatore bersaglio/target •Analisi delle situazioni •Una misura •Una misura di stimoli stimolo elicitanti quantitativa di rinforzanti per quel (individuali o di frequenza dei comportamento o gruppo) comportamenti difficoltà cognitiva •Analisi delle materie o disfunzionali specifici impegni •Una misura di ciò che cognitivi attivanti può cambiare e ciò che non può cambiare
Strategie di intervento • Antecedenti • Conseguenze Strategie proattive: Strategie reattive: modificare modificare i l’ambiente per rinforzatori e/o le ridurre i conseguenze per comportamenti ridurre la disfunzionali manifestazione del comportamento disfunzionale
Quello che si ottiene nella osservazione sistematica sono informazioni molto specifiche su una serie di comportamenti disfunzionali di un singolo ragazzo che abbiamo in classe Esistono regole generali derivanti da studi scientifici e osservazione clinica che valgono per una alta percentuale di adolescenti con adhd
Interventi antecedenti generali • Ambiente prevedibile: routine di lavoro, organizzazione del materiale, feedback operativi • Disposizione dei banchi • Regole della classe • Organizzazione del tempo libero
Regole generali con un adolescente adhd • Controllare i potenziali distrattori • Per ogni ragazzo il posto adatto • Orologio e immagini troppo colorate o complesse • Evitare posti troppo vicine alle finestre • Sotto l’osservazione costante dell’insegnante • Meglio di fianco ad un ragazzo che può fare da ‘tutor’
Cè bisogno di metodi didattici differenti… • Il deficit di pianificazione e il parallelo deficit di attenzione rendono necessaria una programmazione diversa, volta alla facilitazione programmata degli apprendimenti
Alcune tecniche cognitive e metacognitive utili per un programma individualizzato con adhd • Consapevolezza del disturbo/disagio: per quale materia, in quale impegno cognitivo specifico • Pianificazione graduale e “conseguenziale” del compito • Autoistruzione verbale (esplicite vs implicite) • Automonitoraggio • Autovalutazione verbale e cognitiva • Autorinforzo
Prima di tutto consapevolezza e dialogo empatico: Si crea in tal modo la motivazione di base al lavoro Un ragazzo con adhd non possiede la naturale capacità di internalizzare i modelli efficaci di regolazione cognitivi, comportamentali e metacognitivi e necessita di aiuti esterni adeguatamente guidati per accedere a tale processo, con ritmi e tempi differenti dagli altri
La motivazione L’utilizzo di L’applicazione aumenta la strategie di metodi probabilità di efficaci ad hoc efficaci rende impegnarsi nel rendono meno possibile un compito intenso il vissuto programmato ripetersi di soggettivo di circoli viziosi di aumento del fallimento e senso di frustrazione autoefficacia
Il senso di autoefficacia continua a rinforzarsi e riorganizzarsi durante tutto il ciclo della vita attraverso nuove esperienze, rimodulazioni emozionali e biochimiche e ridefinizione delle credenze cognitive personali e sociali
Le persone considerano gli effetti delle loro azioni e le interpretazioni di tali effetti contribuiscono a creare le loro convinzioni di efficacia: il successo incrementa l’autoefficacia, l’insuccesso la riduce!!
Organizzazione del lavoro scolastico con un adolescente adhd Pianificazione del compito Segmentazione delle procedure Protocolli di automonitoraggio e feedback
Alcune tecniche cognitive e metacognitive utili per un programma individualizzato con adhd • Consapevolezza del disturbo/disagio: per quale materia, in quale impegno cognitivo specifico • Pianificazione graduale e “conseguenziale” del compito • Autoistruzione verbale (esplicite vs implicite) • Automonitoraggio • Autovalutazione verbale e cognitiva • Autorinforzo
Autoistruzioni,automonitoraggio , autorinforzo (tecniche) • Queste tecniche attingono all’uso strategico, guidato e graduale del dialogo interno • Il ragazzo diventa gradualmente protagonista del suo comportamento • I tempi e la quantità di risposte e/o modalità comportamentali impulsive si riducono • L’autostima e l’autonomia si rinforzano in maniera progressiva e tangibile
Training di autoistruzione verbale e cognitiva • 1) scelta del compito • 2)modeling cognitivo: definizione e comprensione della natura del compito, individuazione dei vari possibili modi di risolvere il problema, scelta e applicazione della strategia, automonitoraggio dei progressi verso la soluzione, auto-valutazione ed auto- rinforzo, scelta di un approccio alternativo in caso di insuccesso.
Quando si sceglie il compito: Si lavora con il ragazzo focalizzando la sua attenzione soprattutto sulla prima istruzione che consiste nel capire i termini esatti del compito da risolvere. L’insegnante si alterna con il ragazzo nell’esecuzione degli esercizi vari in modo da offrire un “MODELING” per la procedura da seguire e le soluzioni da trovare. In questa occasione si introduce e si esamina lo “STILE DI ATTRIBUZIONE” del ragazzo che dovrà diventare, se non lo è gia, “interno”.
. Fare un’attribuzione significa decidere chi o che cosa sia responsabile di quanto accade nell’esperienze di vita. La teoria dell’attribuzione sostiene che gli individui interpretano regolarmente le cause degli insuccessi e dei successi e questo accade anche per le prestazioni scolastiche. Le interpretazioni di questa responsabilità formano degli schemi stabili e rigidi che influiscono sull’impegno e sulla risposta che gli studenti danno di fronte ai compiti scolastici. Studenti competenti attribuiscono buoni risultati al loro impegno e se hanno qualche brutto voto si impegnano nella prestazione. studenti con scarsi risultati interpretano un voto alto come frutto di fattori esterni, come risultato della facilità della prova o della fortuna. Il fallimento viene imputato a fattori interni ritenuti incontrollabili. Questo è il caso dei bambini o adolescenti con adhd che ritenendo di possedere scarse capacita possono arrivare a concludere che l’impegno attivo non abbia nessuna relazione con i risultati e che quindi sia del tutto inutile in quanto l’abilità è ritenuta una causa stabile e dunque non influenzabile dalla volontà.
Pianificazione graduale del compito SUDDIVIDERE IL COMPITO IN DIFFERENTI STEP GRADUALI es: LO STEP IN CINQUE FASI
Ogni volta che svolgerai un compito o un problema userai 5 passaggi o fasi, come ti ho mostrato io direttamente, e dopo faremo insieme la scheda di valutazione di come è andata !!
Strumenti di applicazione • Guida esterna esplicita • Autoistruzione esplicita • Modeling di autoistruzioni esplicite ridotte • Pratica dell’autoistruzione esplicita ridotta • Modeling di autoistruzioni implicite (interne) • Pratica dell’autoistruzione implicita
Autovalutazione
Lavorare sui feedback del lavoro svolto è molto importante per motivare e ristrutturare cognitivamente pensieri rigidi e bloccanti
Motivazione, credenze e stile di attribuzione: • stabile intrinseco • controllabili • stabile estrinseco • non controllabili
Quindi…
La nostra valigia per questo viaggio: CONOSCENZA DEL DISTURBO,PREVEDIBILI TA’, SISTEMATICITA’, STRUMENTI COGNITIVI E METACOGNITIVI SPECIFICI,ANALISI COMPORTAMENTALE.
Quando scrivo un obiettivo comportamentale ‘prestazionale’ mi domando • Quale comportamento dovrà eseguire l’alunno? • Che livello qualitativo o quantitativo dovrà raggiungere nell’esecuzione del comportamento atteso? • In quali circostanze lo studente dovrà eseguire tale comportamento? • Quale rinforzatori posso utilizzare? • Che facilitatori contestuali e materiali dovrò utilizzare in questo caso specifico?
Quando si presentano dei problemi nell’attività di insegnamento essi possono dipendere da: Uno stimolo non efficace (ad esempio una consegna non comprensibile al ragazzo). Scelta di un obiettivo troppo facile o troppo difficile per il ragazzo (es: troppo facile può favorire distraibilità, troppo difficile richiede tempi attentivi o pianificazioni che il ragazzo non possiede ancora) Scelta di rinforzi inefficaci. E’ consigliabile osservare costantemente il comportamento del ragazzo e registrare dati precisi ed affidabili sui suoi progressi o insuccessi
STRUMENTI DI COOPERAZIONE SU DIFFICOLTA’ COGNITIVE E METACOGNITIVE • Tutoring • Apprendimento cooperativo
Le tecniche cooperative sono utili al singolo ragazzo e al gruppo stesso Integrazione del singolo ragazzo con difficoltà Aumento dell’empatia, dello stile cooperativo sia comunicativo che relazionale Sviluppo di competenze di aiuto e di autoefficacia
Tutoring Si assegnano ad una coppia di ragazzi due ruoli diversi: • tutee (chi riceve l’insegnamento) • tutor( chi fornisce l’insegnamento)
Procedura del tutoting • L’insegnante sceglie un ambito di insegnamento • L’insegnante spiega in 2-3 incontri di circa 20 minuti cosa è il tutoring, utilizzando se necessario delle simulate • Gli studenti vengono divisi in coppie • Viene stabilita la cadenza settimanale e la struttura operativa del tutoring • Il tutee guadagna punti se risponde esattamente • Dopo un certo tempo si scambiano i ruoli e i punti finali si sommano per coppia • Ogni settimana le coppie cambiano
Vantaggi del tutoring • I compagni diventano risorsa attiva • Il ragazzo ottiene feedback continui e graduali che aumentano l’automonitoraggio • Si può utilizzare su vari argomenti • Aumenta la cooperazione e l’autostima sociale • Anche gli alunni ‘normodotati’ aumentano le competenze cooperative e l’empatia • Tutti rivedono e riflettono sulle strategie metacognitive
Apprendimento cooperativo • Si uniscono gli studenti in piccoli gruppi di lavoro su argomenti specifici • Si preparano con un incontro preliminare al lavoro da svolgere • Si formano gruppi più eterogenei possibili • I gruppi non restano sempre uguali per evitare faziosità o competizioni eccessive • Si possono associare punti e premi di gruppo
Vantaggi per un adhd Motivazione: diventa parte attiva di un gruppo e riceve aiuto dallo stesso Socialità: percezione Stimolo cognitivo: di appartenenza ad feedback operativi un gruppo, con un concreti, necessità di ruolo preciso e prestare attenzione, paritario modeling positivo
Queste tecniche hanno maggiore effetto se associate a sistemi rinforzanti o premi, sia individuali che di gruppo Maggiore è l’età cronologica più efficaci risultano i sistemi rinforzanti di gruppo, ma nel caso di presenza in classe di un ragazzo con adhd è spesso necessario associare e questi sistemi rinforzanti individuali, in accordo con la famiglia e/o alle figure specialistiche coinvolte
Intervento sui conseguenti Rinforzi: tutto rinforza, cosa rinforza?
I Rinforzi sono virtualmente infiniti I rinforzi sono primari e secondari: ↓ PRIMARI: legati alla sopravvivenza (es:cibo) SECONDARI: appresi nel corso della vita ↓ A livello più basso: consumatori e tangibili. A livello più alto: sociali e informativi (feedback)
• Tipologia dei Rinforzi Positivi Rinforzi tangibili: premi materiali (ad es. giochi, dolciumi, vestiti,) Rinforzi sociali: manifestazioni di approvazione e di affetto (ad es. complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti, ecc.) Rinforzi simbolici: bollini o gettoni premio che una volta accumulati vengono scambiati con premi tangibili o rinforzo dinamici Rinforzi dinamici: consistono in attività gratificanti o privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la persona che ne beneficia(es. usare il computer, andare al cinema, ecc.)
• È necessario utilizzare un rinforzatore che sia efficace per l’individuo con cui si sta lavorando • Un oggetto o un evento viene definito rinforzatore solo per i suoi effetti sul comportamento • È utile comunque effettuare un’analisi dei rinforzatori soggettivi prima di ogni attività di modificazione funzionale • Il rinforzo va emesso immediatamente dopo il comportamento che si vuole incentivare
Token economy o gratificazione a premi E’ una tecnica di passaggio da rinforzatori più o meno concreti a rinforzatori meno concreti Consiste nel rinforzare il ragazzo con gettoni ( o con dei punti sotto qualsiasi forma) che, in seguito, possono essere scambiati con rinforzatori di livello più alto (es: dallo smile adesivo alla possibilità di andare a giocare alla play station..) La token economy prevede la definizione di un premio finale, di valore rinforzante per quel ragazzo, con la definizione dei ‘punti gettoni’ ed il valore numerico utile. Può essere individuale e di gruppo
TOKEN ECONOMY Permette di Affrontare Difficoltà non Superabili con altri metodi più tradizionali Il programma deve avere una Durata Circoscritta Specificare i Comportamenti da Rinforzare. Definire Quale Rinforzatore utilizzare (I token devono essere facilmente manipolabili e conteggiabili :gettoni, cartoncini, bottoni) Scegliere i premi Azioni più semplici compenso più basso Azioni più difficili - compensi più alti per incentivare la motivazione
Token economy di gruppo • Condivisione • Incitazione reciproca • Competizione positiva • Incentiva comportamenti d’aiuto e cooperativi all’interno del gruppo. • Economicità
Il contratto può prevedere: • L’assegnazione di rinforzatori simbolici differenziata per comportamenti diversi o uguale per tutti. • Rinforzatori di sostegno individualizzati o uguali per tutti. • Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del comportamento di un singolo soggetto. Quando Luca esegue il compito di matematica per intero e senza parlare ad alta voce tutta la classe riceve 3 gettoni e i compagni lo inciteranno ignorando comportamenti disfunzionali • Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del comportamento dell’intero gruppo. Quando tutti i ragazzi portano a termine la verifica di matematica , la classe ha diritto a 10 gettoni
La token economy può essere molto utile con ragazzi che manifestano comportamenti iperattivi, impulsivi o con difficoltà attentive, perché rinforza in maniera semplice e concreta comportamenti funzionali, estinguendo quelli disfunzionali , utilizzando stimoli e simboli adeguati alla sua età cronologica.
COSTO DELLA RIPOSTA: si perdono punti all’emissione di un comportamento disfunzionale In associazione ad una token di gruppo riduce i rischi di esclusione e svalutazione ed utilizza il gruppo come risorsa integrativa Usato sempre in associazione all’utilizzo strategico di rinforzatori
Altre tecniche comportamentali specifiche per le difficoltà di apprendimento utili nel lavoro con adhd •Shaping o modellaggio •Apprendimento senza errori o prompting
Shaping • Che facciamo se un ragazzo non emette mai il comportamento da rinforzare?? Rinforziamo quei comportamenti che più si avvicinano all’obiettivo
LE FASI DEL PROCESSO DI SHAPING 1. Scelta del comportamento meta. 2. Scelta di un comportamento iniziale che lo studente sia in grado di eseguire e che si avvicini in qualche modo a quello meta. 3. Scelta di rinforzatori efficaci con cui rinforzare il comportamento iniziale, le successive approssimazioni ed il comportamento meta. 4. Rinforzo del comportamento iniziale fino a che non viene emesso con un’alta frequenza. 5. Rinforzo delle approssimazioni successive al comportamento meta a ogni loro verificarsi. 6. Rinforzo del comportamento meta a ogni sua esecuzione. 7. Rinforzo del comportamento meta secondo uno schema intermittente.
Apprendimento senza errori (prompting and fading) È una tecnica di insegnamento e di riabilitazione cognitiva che consiste nell’inserire nella situazione didattica uno stimolo con funzione di aiuto (prompt). Serve per non sbagliare Lo stimolo di aiuto viene gradualmente eliminato Insieme generalmente si usano metodi di dissolvenza
E soprattutto ricordiamo che il nostro più grande alleato è il modeling….. Apprendimento per osservazione
Modeling • Il modeling viene anche definito “apprendimento per osservazione” ed è il più potente strumento di apprendimento che bambini e adolescenti utilizzano naturalmente e semplicemente osservando i comportamenti degli adulti. • Il bambino possiede fin da molto piccolo la capacità di introiettare ed emettere comportamenti adulti osservati, adattandoli alla fase evolutiva che attraversa • Il modeling diventa uno strumento di cambiamento quando “intenzionalmente” mostriamo al ragazzo comportamenti adeguati con lo scopo di farci imitare
Procedura per l’insegnamento dell’imitazione: • Fornire un modello o una combinazione di modello e prompting, anche fisico, sul comportamento che lo studente deve imitare • Osservare per verificare l’imitazione del modello • Rinforzare il comportamento imitato
COGNITIVO COMPORTAMENTALE EMOTIVO Modeling
Suggerimenti generali per l’applicazione di tecniche cognitive e metacognitive • Chiarezza nella comunicazione del compito: poche parole semplici e facili da comprendere • Utilizzo di strumenti visivi di supporto (in associazione a prompting e shaping, ma anche alla costruzione guidata di mappe concettuali) • Dilatare il tempo sezionando la quantità di impegno previsto ogni giorno in piccole porzioni di impegno programmato • Usare se necessario strumenti compensativi (pc- tablet..) • Usare timer • Organizzare preventivamente le pause e i tempi ‘morti’ fornendo al ragazzo compiti di gestione pratica o piccoli compiti manuali
Tutti hanno risorse….. • Una buona osservazione aperta e senza pregiudizi, ma consapevole ed orientata, ci permette di capire che una diagnosi e le difficoltà associate non fanno di quella persona un involucro problematico. • Quella persona possiede risorse, talenti, punti di forza e parti sane esattamente come tutti gli altri e quindi…. • Diventa tutto più semplice e fattibile se ci impegniamo a trovarle e farcele alleate!
Cosa so fare io….
Grazie per l’attenzione
Per contatti Dott.ssa Barbara Coppola Studi professionali: Napoli, Piazzale Tecchio 33 Telese Terme (BN), c/so Trieste 46 barcopp@tin.it www.cepicc.it cell: 3382951072
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