Adhd e adolescenza Strategie di intervento a scuola - Dott.ssa Barbara Coppola - IIS Carafa ...

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Adhd
  e adolescenza
Strategie di intervento a scuola
             Dott.ssa Barbara Coppola
 Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
Cosa faremo oggi insieme!
• Adhd e adolescenza
• La necessità di un lavoro organizzato e
 sistematico
• La prevedibilità e l’organizzazione come base
 per gestire adolescenti con adhd
• Analisi funzionale: osservare sistematicamente
• Tecniche di intervento efficaci
 tecniche comportamentali
 tecniche cognitive
 tecniche metacognitive
Dai 13 ai 18 anni circa il mondo assume
forme di significato interno che all’esterno
appaiono solo come proteste
La difficoltà è data
         proprio
dal dover trovare uno
         spazio
       che non sia
né il mondo dei grandi
      né dei piccoli

ma il MIO di MONDO
•   “Non potete neanche immaginare quanto vasto,
    complesso e disordinato sia il mondo di un
    adolescente. Prendete in considerazione la
    camera tipo di un ragazzo di quindici, sedici
    anni: è disordinata; ci sono vestiti ovunque,
    libri, penne e quaderni che giacciono sulla
    scrivania, il letto dismesso, e una stanza
    immersa nel caos che invade le nostre vite.
    Potreste non crederci ma noi viviamo così!”
Dicono che serve…
                                           A scoprire in quali
                                           progetti vale la pena
                                           impegnarsi

Ad imparare a
decidere per se
stessi

                  A scoprire il meraviglioso mondo delle emozioni
I cambiamenti evolutivi
     • Il corpo cambia
     • L’Autostima è minacciata
     • Il conflitto con i genitori inizia a
       manifestarsi chiaramente
     • Aumenta la difficoltà a mantenere
       la motivazione nei progetti a lungo
       termine
     • Il rapporto con i coetanei diventa
       centrale
     • La ricerca della propria identità
       diventa la priorità assoluta
Nel frattempo
disregolazione
e caos
diventano
padrone
assolute del
cambiamento
in atto
E se l’adolescente ha anche
l’adhd ????

  Il caos raddoppia
  perché alla
  disregolazione
  fisiologica si aggiunge
  la disregolazione
  tipica dell’adhd.
Organizzazione
                                                       dei processi
                                                         cognitivi
ADHD
                     Attenzione e                                                      Pianificazione e
                    concentrazione                                                       soluzione di
                                                                                          problemi

    Impulsività:
  comportamentale
     e cognitiva                                       Deficit di                                           Autostima

                                                      regolazione

        Motivazione al
                                                                                                    Competenze
          lavoro e
                                                                                                      sociali
        autoefficacia

                                     Gestione delle                    Comportamento
                                       emozioni                           motorio
Nel passaggio dall’infanzia
all’adolescenza si inizia ad osservare che :

     Diminuisce l’impatto generale
     dell’iperattività

         Permane una generale tendenza
         all’impulsività

              Si intensificano e si rinforzano le
              difficoltà attentive, cognitive e
              metacognitive
Le conseguenti problematiche emotive e
relazionali rendono il quadro più complesso

     Il circolo vizioso                Difficoltà di
                                      cooperazione
                                           e di
                                      condivisione
                                        empatica

                       Difficoltà
                           alla
                      costruzione
                      di un senso
                      di sé stabile

                                                    Autostima
                                                 costantemente
                                                 minacciata da
                                               fallimenti e rifiuti
Vista la complessità del
quadro diagnostico non vi
chiediamo di fare i clinici, ma
di diventare consapevoli delle
difficoltà specifiche di un
adolescente con adhd, in
modo da applicare strategie
più efficaci e anche più utili
per tutti (ragazzo-insegnati-
classe intera)
Quando si affrontano situazioni
complesse come un ragazzo con
adhd l’ideale è

     AVERE UNA RETE
      COORDINATA DI
        PERSONE E
       INTERVENTI
LA RETE
   L’intervento multimodale

                  Genitori

                               Psicologo
       Scuola   Adolescente      NPI
                                Medico

                   Terapisti
                   Educatori
Iniziamo prima da ciò che
abbiamo……

      La rete degli
       insegnati
INTERVENTI
                     Generali:
             contesto/classe/materiale
                     di lavoro

                    Specifici:
                comportamentali,
             cognitivi, metacognitivi
Parola d’ordine :
Prevedibilità e sistematicità

                                 Tecniche di
         Stanza,posizione        gestione dei
            e materiale        comportamenti
          organizzati per      disfunzionali in
              materia               classe

                 Tecniche di gestione
               cognitive e metacognitive
                delle difficoltà attentive
                      ed esecutive
Qualsiasi intervento si voglia fare
prima di tutto è importante
osservare
                •Maggiore possibilità di
                 interpretazioni personali
 Osservazione   •Minore possibilità di lavoro di rete
                 tra insegnati
  intuitiva e
 senza regole

                •Minore probabilità di
 Osservazione    interpretazioni personali (credenze,
                 giudizi, intuizioni errate)
 sistematica:   •Maggiore probabilità di comunicare
                 tra insegnati differenti per applicare
    analisi      strategie comuni
  funzionale
Osservare sistematicamente

     Un comportamento per essere
     oggetto di modificazione funzionale
     deve essere misurabile,
     quantificabile, osservabile in maniera
     oggettiva

        Analisi funzionale
La relazione funzionale

      A                  B                   C
• Antecedente o   • Risposta o         • Conseguenza o
  stimolo           comportamento        rinforzatore
                    bersaglio/target
STIMOLO: precede la risposta ed è capace di provocare,
facilitare e costituire l’occasione per una risposta specifica.
Può fungere da stimolo qualsiasi oggetto o evento specifico
presente nell’ambiente.

RISPOSTA: il comportamento che fa seguito allo stimolo.

CONSEGUENZA: un avvenimento che fa seguito alla
risposta. A volte è un evento naturale; può essere positivo
o negativo, ed influenza il nostro comportamento.
Esempi:

           A                          B                             C
•Ora di matematica,       •Paolo chiede di uscire 5      •Gli dico di stare fermo
 lezione di aritmetica     volte, fa cadere il            continuamente
                           quaderno 3 volte, chiede      •Mi arrabbio e gli dico che
                           la matita a Sergio 2 volte.    lo dirò ai genitori
                                                         •Sergio ride e gli chiede
                                                          delle figurine di calcio

           A                       B                                C
• Ora di matematica,     • Paolo chiede di uscire        • Finisce il compito in
  lezione di geometria     solo una volta, chiede          tempo
                           aiuto a Sergio sulla          • Sergio gli sorride e si
                           matita da usare una             congratula con lui
                           sola volta
Il comportamento bersaglio
• Mette a rischio il benessere del bambino e degli
 altri
• Ostacola sia l’adattamento che l’apprendimento

• È utile osservarlo, isolandolo, con osservazione
 sistematica per una o due settimane, con griglie
 predisposte.
Se osservate bene accade che:

         A                             B                          C
• Antecedente o               • Risposta o               • Conseguenza o
  stimolo                       comportamento              rinforzatore
                                bersaglio/target

  •Analisi delle situazioni    •Una misura               •Una misura di stimoli
   stimolo elicitanti           quantitativa di           rinforzanti per quel
   (individuali o di            frequenza dei             comportamento o
   gruppo)                      comportamenti             difficoltà cognitiva
  •Analisi delle materie o      disfunzionali
   specifici impegni           •Una misura di ciò che
   cognitivi attivanti          può cambiare e ciò che
                                non può cambiare
Strategie di intervento

 • Antecedenti          • Conseguenze
 Strategie proattive:   Strategie reattive:
  modificare
                         modificare i
  l’ambiente per
                         rinforzatori e/o le
  ridurre i
                         conseguenze per
  comportamenti
                         ridurre la
  disfunzionali
                         manifestazione del
                         comportamento
                         disfunzionale
Quello che si ottiene nella
osservazione sistematica sono
informazioni molto specifiche su una
serie di comportamenti disfunzionali
di un singolo ragazzo che abbiamo in
classe
Esistono regole generali derivanti da studi
scientifici e osservazione clinica che
valgono per una alta percentuale di
adolescenti con adhd
Interventi antecedenti generali

• Ambiente prevedibile: routine
  di lavoro, organizzazione del
  materiale, feedback operativi
• Disposizione dei banchi
• Regole della classe
• Organizzazione del tempo
  libero
Regole generali con un
adolescente adhd

• Controllare i potenziali distrattori

• Per ogni ragazzo il posto adatto

• Orologio e immagini troppo colorate o complesse

• Evitare posti troppo vicine alle finestre

• Sotto l’osservazione costante dell’insegnante

• Meglio di fianco ad un ragazzo che può fare da
  ‘tutor’
Cè bisogno di metodi didattici
differenti…
• Il deficit di pianificazione e il
 parallelo deficit di attenzione
 rendono necessaria una
 programmazione diversa,
 volta alla facilitazione
 programmata degli
 apprendimenti
Alcune tecniche cognitive e
metacognitive utili per un programma
individualizzato con adhd

    • Consapevolezza del disturbo/disagio: per quale materia, in
      quale impegno cognitivo specifico
    • Pianificazione graduale e “conseguenziale” del compito

    • Autoistruzione verbale (esplicite vs implicite)

    • Automonitoraggio

    • Autovalutazione verbale e cognitiva

    • Autorinforzo
Prima di tutto consapevolezza e dialogo
empatico:

     Si crea in tal modo la motivazione di base al lavoro

            Un ragazzo con adhd non possiede la
            naturale capacità di internalizzare i
           modelli efficaci di regolazione cognitivi,
             comportamentali e metacognitivi e
          necessita di aiuti esterni adeguatamente
          guidati per accedere a tale processo, con
              ritmi e tempi differenti dagli altri
La motivazione   L’utilizzo di        L’applicazione
aumenta la       strategie            di metodi
probabilità di   efficaci ad hoc      efficaci rende
impegnarsi nel   rendono meno         possibile un
compito          intenso il           vissuto
programmato      ripetersi di         soggettivo di
                 circoli viziosi di   aumento del
                 fallimento e         senso di
                 frustrazione         autoefficacia
Il senso di autoefficacia
continua a rinforzarsi e
riorganizzarsi durante
tutto il ciclo della vita
attraverso nuove
esperienze, rimodulazioni
emozionali e biochimiche
e ridefinizione delle
credenze cognitive
personali e sociali
Le persone considerano gli
  effetti delle loro azioni e le
 interpretazioni di tali effetti
contribuiscono a creare le loro
   convinzioni di efficacia:
    il successo incrementa
l’autoefficacia, l’insuccesso la
            riduce!!
Organizzazione del lavoro scolastico
con un adolescente adhd

                    Pianificazione del
                        compito

                   Segmentazione delle
                       procedure

                      Protocolli di
                   automonitoraggio e
                        feedback
Alcune tecniche cognitive e
metacognitive utili per un programma
individualizzato con adhd

    • Consapevolezza del disturbo/disagio: per
     quale materia, in quale impegno cognitivo
     specifico
    • Pianificazione graduale e
     “conseguenziale” del compito
    • Autoistruzione verbale (esplicite vs
     implicite)
    • Automonitoraggio
    • Autovalutazione verbale e cognitiva
    • Autorinforzo
Autoistruzioni,automonitoraggio ,
autorinforzo (tecniche)

• Queste tecniche attingono all’uso strategico, guidato
  e graduale del dialogo interno
• Il ragazzo diventa gradualmente protagonista del suo
  comportamento
• I tempi e la quantità di risposte e/o modalità
  comportamentali impulsive si riducono
• L’autostima e l’autonomia si rinforzano in maniera
  progressiva e tangibile
Training di autoistruzione verbale e
cognitiva

   • 1) scelta del compito
   • 2)modeling cognitivo: definizione e
    comprensione della natura del compito,
    individuazione dei vari possibili modi di
    risolvere il problema, scelta e
    applicazione della strategia,
    automonitoraggio dei progressi verso la
    soluzione, auto-valutazione ed auto-
    rinforzo, scelta di un approccio
    alternativo in caso di insuccesso.
Quando si sceglie il compito:
  Si lavora con il ragazzo focalizzando la sua
  attenzione soprattutto sulla prima
  istruzione che consiste nel capire i termini
  esatti del compito da risolvere.
  L’insegnante si alterna con il ragazzo
  nell’esecuzione degli esercizi vari in modo da
  offrire un “MODELING” per la procedura
  da seguire e le soluzioni da trovare.
   In questa occasione si introduce e si
  esamina lo “STILE DI ATTRIBUZIONE” del
  ragazzo che dovrà diventare, se non lo è gia,
  “interno”.
. Fare un’attribuzione significa decidere chi o che cosa sia
responsabile di quanto accade nell’esperienze di vita.
La teoria dell’attribuzione sostiene che gli individui interpretano
regolarmente le cause degli insuccessi e dei successi e questo
accade anche per le prestazioni scolastiche.
 Le interpretazioni di questa responsabilità formano degli schemi
stabili e rigidi che influiscono sull’impegno e sulla risposta che gli
studenti danno di fronte ai compiti scolastici.
Studenti competenti attribuiscono buoni risultati al loro impegno e
se hanno qualche brutto voto si impegnano nella prestazione.
studenti con scarsi risultati interpretano un voto alto come frutto di
fattori esterni, come risultato della facilità della prova o della
fortuna.
Il fallimento viene imputato a fattori interni ritenuti incontrollabili.
Questo è il caso dei bambini o adolescenti con adhd che ritenendo
di possedere scarse capacita possono arrivare a concludere che
l’impegno attivo non abbia nessuna relazione con i risultati e che
quindi sia del tutto inutile in quanto l’abilità è ritenuta una causa
stabile e dunque non influenzabile dalla volontà.
Pianificazione graduale del
compito
SUDDIVIDERE IL
 COMPITO IN
 DIFFERENTI STEP
 GRADUALI

es: LO STEP IN CINQUE FASI
Ogni volta che svolgerai un compito o
un problema userai 5 passaggi o fasi,
come ti ho mostrato io direttamente, e
dopo faremo insieme la scheda di
valutazione di come è andata !!
Strumenti di applicazione

• Guida esterna esplicita

• Autoistruzione esplicita

• Modeling di autoistruzioni esplicite ridotte

• Pratica dell’autoistruzione esplicita ridotta

• Modeling di autoistruzioni implicite (interne)

• Pratica dell’autoistruzione implicita
Autovalutazione
Lavorare sui feedback del
   lavoro svolto è molto
importante per motivare e
       ristrutturare
 cognitivamente pensieri
     rigidi e bloccanti
Motivazione, credenze e stile di
attribuzione:

                • stabile
     intrinseco • controllabili

                • stabile
     estrinseco • non
                  controllabili
Quindi…
La nostra valigia per
questo viaggio:
CONOSCENZA DEL
DISTURBO,PREVEDIBILI
TA’, SISTEMATICITA’,
STRUMENTI COGNITIVI
E METACOGNITIVI
SPECIFICI,ANALISI
COMPORTAMENTALE.
Quando scrivo un obiettivo comportamentale
‘prestazionale’ mi domando
    • Quale comportamento dovrà eseguire
      l’alunno?
    • Che livello qualitativo o quantitativo dovrà
      raggiungere nell’esecuzione del
      comportamento atteso?
    • In quali circostanze lo studente dovrà
      eseguire tale comportamento?
    • Quale rinforzatori posso utilizzare?

    • Che facilitatori contestuali e materiali dovrò
      utilizzare in questo caso specifico?
Quando si presentano dei problemi
 nell’attività di insegnamento essi
 possono dipendere da:

 Uno stimolo non efficace (ad esempio una consegna
 non comprensibile al ragazzo).

 Scelta di un obiettivo troppo facile o troppo difficile
 per il ragazzo (es: troppo facile può favorire
 distraibilità, troppo difficile richiede tempi attentivi o
 pianificazioni che il ragazzo non possiede ancora)

 Scelta di rinforzi inefficaci.

  E’ consigliabile osservare costantemente il
 comportamento del ragazzo e registrare dati
 precisi ed affidabili sui suoi progressi o
 insuccessi
STRUMENTI DI COOPERAZIONE
SU DIFFICOLTA’ COGNITIVE E
METACOGNITIVE

 • Tutoring
 • Apprendimento cooperativo
Le tecniche cooperative sono utili al
singolo ragazzo e al gruppo stesso

  Integrazione
    del singolo
   ragazzo con
     difficoltà
                       Aumento
                     dell’empatia,
                       dello stile
                    cooperativo sia
                     comunicativo
                    che relazionale
    Sviluppo di
   competenze
   di aiuto e di
   autoefficacia
Tutoring
Si assegnano ad una coppia di
ragazzi due ruoli diversi:
• tutee (chi riceve
 l’insegnamento)
• tutor( chi fornisce
 l’insegnamento)
Procedura del tutoting
   • L’insegnante sceglie un ambito di insegnamento

   • L’insegnante spiega in 2-3 incontri di circa 20 minuti
    cosa è il tutoring, utilizzando se necessario delle
    simulate
   • Gli studenti vengono divisi in coppie

   • Viene stabilita la cadenza settimanale e la struttura
    operativa del tutoring
   • Il tutee guadagna punti se risponde esattamente

   • Dopo un certo tempo si scambiano i ruoli e i punti
    finali si sommano per coppia
   • Ogni settimana le coppie cambiano
Vantaggi del tutoring
  • I compagni diventano risorsa attiva
  • Il ragazzo ottiene feedback continui e
   graduali che aumentano l’automonitoraggio
  • Si può utilizzare su vari argomenti
  • Aumenta la cooperazione e l’autostima
   sociale
  • Anche gli alunni ‘normodotati’ aumentano
   le competenze cooperative e l’empatia
  • Tutti rivedono e riflettono sulle strategie
   metacognitive
Apprendimento cooperativo
 • Si uniscono gli studenti in piccoli gruppi di
  lavoro su argomenti specifici
 • Si preparano con un incontro preliminare al
  lavoro da svolgere
 • Si formano gruppi più eterogenei possibili

 • I gruppi non restano sempre uguali per
  evitare faziosità o competizioni eccessive
 • Si possono associare punti e premi di gruppo
Vantaggi
per un adhd
                        Motivazione: diventa
                     parte attiva di un gruppo
                     e riceve aiuto dallo stesso

       Socialità: percezione            Stimolo cognitivo:
        di appartenenza ad              feedback operativi
        un gruppo, con un              concreti, necessità di
          ruolo preciso e              prestare attenzione,
             paritario                   modeling positivo
Queste tecniche hanno maggiore
effetto se associate a sistemi
rinforzanti o premi, sia individuali
che di gruppo

       Maggiore è l’età cronologica più efficaci
   risultano i sistemi rinforzanti di gruppo, ma nel
  caso di presenza in classe di un ragazzo con adhd
    è spesso necessario associare e questi sistemi
  rinforzanti individuali, in accordo con la famiglia
        e/o alle figure specialistiche coinvolte
Intervento sui conseguenti

  Rinforzi:
  tutto rinforza,
  cosa rinforza?
I Rinforzi sono virtualmente infiniti
I rinforzi sono primari e secondari:
                          ↓
PRIMARI: legati alla sopravvivenza (es:cibo)
 SECONDARI: appresi nel corso della vita
                       ↓
A livello più basso: consumatori e tangibili.
A livello più alto: sociali e informativi (feedback)
• Tipologia dei Rinforzi Positivi

Rinforzi tangibili: premi materiali (ad es. giochi, dolciumi,
vestiti,)

Rinforzi sociali: manifestazioni di approvazione e di affetto
(ad es. complimenti, sorrisi, carezze, elogi, riconoscimenti,
ecc.)

Rinforzi simbolici: bollini o gettoni premio che una volta
accumulati vengono scambiati con premi tangibili o rinforzo
dinamici

Rinforzi dinamici: consistono in attività gratificanti o
privilegi particolari che hanno una valenza positiva per la
persona che ne beneficia(es. usare il computer, andare al
cinema, ecc.)
• È necessario utilizzare un rinforzatore che
 sia efficace per l’individuo con cui si sta
 lavorando
• Un oggetto o un evento viene definito
 rinforzatore solo per i suoi effetti sul
 comportamento
• È utile comunque effettuare un’analisi dei
 rinforzatori soggettivi prima di ogni
 attività di modificazione funzionale
• Il rinforzo va emesso immediatamente dopo
 il comportamento che si vuole incentivare
Token economy o
gratificazione a premi
 E’ una tecnica di passaggio da rinforzatori più o meno
 concreti a rinforzatori meno concreti
 Consiste nel rinforzare il ragazzo con gettoni ( o con dei
 punti sotto qualsiasi forma) che, in seguito, possono
 essere scambiati con rinforzatori di livello più alto (es:
 dallo smile adesivo alla possibilità di andare a giocare
 alla play station..)
 La token economy prevede la definizione di un premio
 finale, di valore rinforzante per quel ragazzo, con la
 definizione dei ‘punti gettoni’ ed il valore numerico utile.
 Può essere individuale e di gruppo
TOKEN ECONOMY

   Permette di Affrontare Difficoltà non Superabili con altri metodi
 più tradizionali
    Il programma deve avere una Durata Circoscritta
    Specificare i Comportamenti da Rinforzare.
   Definire Quale Rinforzatore utilizzare (I token devono essere facilmente
 manipolabili e conteggiabili :gettoni, cartoncini, bottoni)
      Scegliere i premi

 Azioni più semplici compenso
 più basso
 Azioni più difficili - compensi
 più alti per incentivare la
 motivazione
Token economy di gruppo
• Condivisione
• Incitazione reciproca
• Competizione positiva
• Incentiva comportamenti d’aiuto e
 cooperativi all’interno del gruppo.
• Economicità
Il contratto può prevedere:
• L’assegnazione di rinforzatori simbolici differenziata per

   comportamenti diversi o uguale per tutti.
• Rinforzatori di sostegno individualizzati o uguali per tutti.

• Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del comportamento di
  un singolo soggetto.
Quando Luca esegue il compito di matematica per intero e senza
 parlare ad alta voce tutta la classe riceve 3 gettoni e i compagni lo
 inciteranno ignorando comportamenti disfunzionali
• Conseguenze che derivano al gruppo sulla base del comportamento
  dell’intero gruppo.
Quando tutti i ragazzi portano a termine la verifica di matematica , la
 classe ha diritto a 10 gettoni
La token economy può essere molto
 utile con ragazzi che manifestano
comportamenti iperattivi, impulsivi
  o con difficoltà attentive, perché
   rinforza in maniera semplice e
concreta comportamenti funzionali,
 estinguendo quelli disfunzionali ,
    utilizzando stimoli e simboli
 adeguati alla sua età cronologica.
COSTO DELLA RIPOSTA:
si perdono punti all’emissione di un
comportamento disfunzionale

In associazione ad una token di gruppo
riduce i rischi di esclusione e
svalutazione ed utilizza il gruppo come
risorsa integrativa
Usato sempre in associazione all’utilizzo
strategico di rinforzatori
Altre tecniche
 comportamentali specifiche
      per le difficoltà di
apprendimento utili nel lavoro
           con adhd

  •Shaping o modellaggio
   •Apprendimento senza
    errori o prompting
Shaping

• Che facciamo se un ragazzo non emette mai il
 comportamento da rinforzare??

Rinforziamo quei comportamenti che
 più si avvicinano all’obiettivo
LE FASI DEL PROCESSO DI
SHAPING
1.   Scelta del comportamento meta.
2.   Scelta di un comportamento iniziale che lo studente sia
     in grado di eseguire e che si avvicini in qualche modo a
     quello meta.
3.   Scelta di rinforzatori efficaci con cui rinforzare il
     comportamento iniziale, le successive approssimazioni
     ed il comportamento meta.
4.   Rinforzo del comportamento iniziale fino a che non
     viene emesso con un’alta frequenza.
5.   Rinforzo delle approssimazioni successive al
     comportamento meta a ogni loro verificarsi.
6.   Rinforzo del comportamento meta a ogni sua
     esecuzione.
7.   Rinforzo del comportamento meta secondo uno schema
     intermittente.
Apprendimento senza errori
(prompting and fading)
  È una tecnica di insegnamento e di riabilitazione
  cognitiva che consiste nell’inserire nella situazione
  didattica uno stimolo con funzione di aiuto (prompt).

 Serve per non sbagliare

 Lo stimolo di aiuto viene gradualmente eliminato

  Insieme generalmente si usano metodi di dissolvenza
E soprattutto ricordiamo che il nostro
più grande alleato è il modeling…..

  Apprendimento
      per
  osservazione
Modeling
• Il modeling viene anche definito “apprendimento per
 osservazione” ed è il più potente strumento di
 apprendimento che bambini e adolescenti utilizzano
 naturalmente e semplicemente osservando i
 comportamenti degli adulti.
• Il bambino possiede fin da molto piccolo la capacità di
 introiettare ed emettere comportamenti adulti osservati,
 adattandoli alla fase evolutiva che attraversa
• Il modeling diventa uno strumento di cambiamento quando
 “intenzionalmente” mostriamo al ragazzo comportamenti
 adeguati con lo scopo di farci imitare
Procedura per l’insegnamento dell’imitazione:

 • Fornire un modello o una combinazione di modello
   e prompting, anche fisico, sul comportamento che
   lo studente deve imitare

 • Osservare per verificare l’imitazione del modello

 • Rinforzare il comportamento imitato
COGNITIVO

COMPORTAMENTALE               EMOTIVO

                  Modeling
Suggerimenti generali per l’applicazione di
tecniche cognitive e metacognitive
     • Chiarezza nella comunicazione del compito:
      poche parole semplici e facili da comprendere
     • Utilizzo di strumenti visivi di supporto (in
      associazione a prompting e shaping, ma anche
      alla costruzione guidata di mappe concettuali)
     • Dilatare il tempo sezionando la quantità di
      impegno previsto ogni giorno in piccole
      porzioni di impegno programmato
     • Usare se necessario strumenti compensativi (pc-
      tablet..)
     • Usare timer

     • Organizzare preventivamente le pause e i tempi
      ‘morti’ fornendo al ragazzo compiti di gestione
      pratica o piccoli compiti manuali
Tutti hanno risorse…..

 • Una buona osservazione aperta e senza
  pregiudizi, ma consapevole ed orientata, ci
  permette di capire che una diagnosi e le
  difficoltà associate non fanno di quella persona
  un involucro problematico.

 • Quella persona possiede risorse, talenti, punti
  di forza e parti sane esattamente come tutti gli
  altri e quindi….

 • Diventa tutto più semplice e fattibile se ci
  impegniamo a trovarle e farcele alleate!
Cosa so fare io….
Grazie
per
l’attenzione
Per contatti
 Dott.ssa Barbara Coppola
        Studi professionali:
   Napoli, Piazzale Tecchio 33
Telese Terme (BN), c/so Trieste 46
              barcopp@tin.it
              www.cepicc.it
        cell: 3382951072
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