IL TELESCOPIO MERZ-REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO - UN PROGETTO DI RESTAURO E VALORIZZAZIONE
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01 IL TELESCOPIO MERZ-REPSOLD AL MUSEO LA SUA NUOVA CASA Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e l’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF - Osservatorio Astronomico di Brera presentano il progetto di restauro e valorizzazione del telescopio Merz–Repsold ora esposto nell’area Astronomia e Spazio del Museo. Il recupero dello strumento è stato realizzato grazie al lavoro di ARASS - Brera (Associazione per il Restauro degli Antichi Strumenti Scientifici Onlus) Si tratta del telescopio rifrattore più grande che abbia mai operato in Italia e uno dei più grandi al mondo. Viene così offerto agli occhi del pubblico un bene culturale simbolo della storia dell’astronomia e della scienza italiana nel mondo, in linea di continuità con gli attuali progetti in cui gli scienziati italiani sono protagonisti. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
02 GLI STUDI DI MARTE UN FORTUNATO ABBAGLIO “OTTICO” Fortemente voluto da Giovanni Virginio Schiaparelli, direttore A questo strumento sono legate le osservazioni del Pianeta Rosso che, dell’Osservatorio Astronomico di Brera dal 1862 al 1900, il telescopio per la loro precisione e dettaglio, segnano un punto di svolta nella studio dei Merz-Repsold viene utilizzato tra il 1886 e il 1890 per approfondire gli pianeti. In questo frangente Schiaparelli definisce per la prima volta una studi su Marte che l’astronomo aveva avviato qualche anno prima con un rigorosa metodologia osservativa dalla quale discende la planetologia altro telescopio Merz di dimensioni inferiori, primo strumento scientifico moderna. ad essere stato acquistato grazie al finanziamento dell’appena costituito governo italiano. Questo telescopio, dopo essere stato esposto al Museo Le mappe di Marte disegnate da Schiaparelli nei suoi “Diari di per oltre 30 anni, è stato ricollocato nella sua cupola originaria sui tetti osservazione” mostrano la presenza di “canali”, che danno vita ad di Brera. un acceso dibattito tra gli scienziati sull’esistenza di acqua, vegetazione e addirittura di vita intelligente sul pianeta e, per traslato, nell’Universo. Il più grande telescopio Merz–Repsold viene costruito da una collaborazione tra le officine tedesche Merz (per la parte ottica) e Repsold Questo dibattito va ben oltre l’ambito scientifico, per invadere quello (per la montatura), con una lente obiettiva di diametro pari a 49 centimetri sociologico e di costume a livello internazionale. (oggi non più presente), una lunghezza focale di 7 metri e una colonna Ad esso è anche indissolubilmente legata la nascita del mito dei marziani di supporto alta circa 5 metri. Il peso totale del telescopio si aggira intorno e di un nuovo filone letterario che, a partire da quel momento, ha grande alle 7 tonnellate. fortuna: la fantascienza. Gli studi di Schiaparelli saranno anche una forte motivazione per i progetti finalizzati all’esplorazione del Sistema Solare mediante sonde interplanetarie alla ricerca di forme di vita extraterrestri. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
03 IL PROGETTO ESPOSITIVO E LA VALORIZZAZIONE Per il Museo valorizzare ed esporre per la prima volta al pubblico uno Data la natura e la provenienza della collezione di strumenti astronomici degli strumenti che hanno scritto la storia dell’astronomia moderna del Museo, la storia dell’Osservatorio di Brera è presentata all’interno ha un significato molto importante nei confronti dei visitatori di ogni età, dell’esposizione permanente Astronomia e Spazio come esempio formazione e provenienza. paradigmatico per raccontare lo sviluppo dell’astronomia contemporanea. Particolare rilievo riveste il periodo ottocentesco, momento cruciale Il fascino di questo oggetto e le vicende ad esso legate sono infatti potenti nel quale si è avuta la prima grande esplosione delle conoscenze attuali. strumenti per coinvolgere ogni tipo di pubblico in un racconto rilevante che In questo contesto la possibilità di esporre all’ingresso dell’area parla di passato, presente e futuro. Il telescopio entrerà a far parte degli Astronomia il telescopio Merz–Repsold usato da Schiaparelli si highlight del Museo, gli oggetti imperdibili segnalati ai visitatori. configura come una straordinaria opportunità di salvaguardia e di valorizzazione di un bene nei confronti del quale ognuno ha un profondo Per le sue imponenti dimensioni, questo oggetto costituisce un segno visivo debito culturale ma anche come strumento per indurre nuove fascinazioni forte della presenza dell’esposizione dedicata al tema dello Spazio nei confronti della scienza, in particolare nelle generazioni più giovani. e dell’Astronomia, catturando l’attenzione dei visitatori e contribuendo ad ampliare un’importante collezione presente al Museo sin dai suoi primissimi Foto, video e testi di accompagnamento permettono di scoprire la sua anni di fondazione. storia e di contestualizzarlo rispetto ai temi affrontati poi nell’esposizione permanente. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
04 IL RESTAURO Nel 2010, in occasione del centenario della morte di Schiaparelli, l’Osservatorio Astronomico di Brera ha avviato un progetto per il restauro del grande telescopio Merz-Repsold, reso possibile da un finanziamento approvato dalla Commissione Bilancio della Camera, poi integrato con contributi di altre realtà pubbliche e private. L’intento primario è stato quello di far conoscere al pubblico uno strumento di straordinaria importanza storica che parla di una Milano scientifica ancora sconosciuta ai più. Il recupero e il complesso restauro funzionale dello strumento sono stati realizzati grazie al lavoro volontario di ARASS - Brera (Associazione per il Restauro degli Antichi Strumenti Scientifici Onlus), la quale ha curato lo studio del restauro, le ricerche storiche e la ricostruzione di tutte le parti mancanti. Il progetto e le fasi di lavoro si sono svolte in accordo con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
05 L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI BRERA E IL LAVORO DI SCHIAPARELLI A MILANO Schiaparelli, laureato al Politecnico di Torino, a quel tempo capitale Chiamò le zone scure “mari”, le zone più chiare “continenti”, ma d’Italia, aveva avuto modo di conoscere di persona alcuni dei personaggi anche per comodità “canali” una rete di linee scure. politici più influenti dell’epoca tra cui Francesco De Sanctis e Quintino Sella (Ministro delle Finanze dal 1862 al 1873), di cui fu allievo. A seguito di questi risultati, nel 1878 Schiaparelli ottenne dal Parlamento Arrivato a Milano, fu nominato direttore dell’Osservatorio nel 1862, a soli 27 italiano un finanziamento per acquistare un altro telescopio rifrattore: anni. Qui sfruttò la sua reputazione scientifica già consolidata e il consenso il Merz-Repsold. da parte delle autorità politiche e accademiche per ottenere finanziamenti da destinare a nuovi strumenti affinché i suoi studi potessero contribuire Il nuovo strumento (allora uno dei più grandi e potenti in Europa) alla crescita del Paese. giunse a Brera nel 1882 e fu usato su base regolare a partire dal L’attività osservativa di Schiaparelli era estesa: comete, asteroidi, 1886. L’ingente investimento di 250 mila lire (equivalenti a 1 miliardo stelle doppie, superfici dei pianeti principali del Sistema Solare. di euro di oggi), approvato malgrado le difficoltà economiche del Paese Nel 1866 divenne famoso a livello internazionale con la sua teoria all’indomani dell’Unità, rese l’Osservatorio di Brera fra i più avanzati sulle stelle cadenti (meteore). del mondo. Il primo telescopio “moderno”, il Merz, fu consegnato nel 1865, 3 anni dopo essere stato ordinato da Schiaparelli, e fu collocato alla fine del 1874 La descrizione di Marte realizzata da Schiaparelli suscitò reazioni nella nuova cupola costruita sulla torre a Nord-Est dell’Osservatorio. contrastanti in tutto il mondo scientifico: alcuni astronomi Dopo un periodo dedicato alla verifica delle proprietà dello strumento, confermarono le osservazioni mentre altri le negarono. il Merz divenne operativo dal 1875. Solo molti anni dopo ci si rese conto che i dettagli della superficie del pianeta erano solo frutto di illusione ottica. La qualità ottica del Merz spinse Schiaparelli a usare il telescopio per studiare in dettaglio la superficie di Marte ed eseguire il primo vero Schiaparelli fu infatti vittima di un fenomeno percettivo oggi ben noto rilievo cartografico accurato del pianeta. per il quale il cervello umano tende a dare una struttura geometrica definita L’osservazione utile di Marte può avvenire quando è “in opposizione”, anche ai particolari che sono colti dall’occhio in modo vago e indistinto. ovvero ogni 2 anni circa quando la Terra si trova tra il Sole e il pianeta, Così le sue mappe si popolarono di strutture sottili e rettilinee che vennero quindi in un momento di massima vicinanza. chiamate canali. Questi canali non corrispondono a strutture realmente Il lavoro basato sulle osservazioni effettuate da Schiaparelli durante esistenti ma, all’epoca, le osservazioni vennero interpretate come l’opposizione del 1877 – 1878, presentato all’Accademia dei Lincei, rilevazioni fedeli della topografia marziana suscitando grande interesse suscitò enorme impressione. e accesi dibattiti. Per la prima volta si vedevano dettagli della superficie del pianeta fino Mentre Schiaparelli fu cauto nell’ipotizzare quale potesse essere la natura ad allora sconosciuti e non riportati in nessuna delle mappe disponibili dei canali, altri astronomi si sbilanciarono in interpretazioni ardite. all’epoca. Per riconoscerli e catalogarli Schiaparelli introdusse una nomenclatura che è ancora oggi riconosciuta a livello internazionale. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
05 Un altro aspetto meno conosciuto della produzione scientifica di Schiaparelli Infatti Quintino Sella , politico, mineralogista, fondatore del Club Alpino è quello legato alla Geografia e alla Meteorologia. Nella sua autorevole Italiano, in una lettera scritta a Schiaparelli gli riconosceva il merito di aver veste di direttore dell’Osservatorio decise di proseguire nella raccolta dei aperto, con i suoi studi marziani, un campo amplissimo alle investigazioni dati meteorologici che l’Osservatorio aveva iniziato a ottenere già dal 1763, dei geologi. anche se avrebbe preferito la creazione di un istituto apposito per lo studio della Fisica terrestre (meteorologia, magnetismo). Quelle osservazioni Anche la Meteorologia terrestre avrebbe potuto avvantaggiarsi di quella meteorologiche costituiscono oggi la più estesa banca dati relativa al clima marziana. Secondo Schiaparelli, sulle nevi polari di Marte si sapevano molte della Lombardia nonché una delle più importanti serie storiche mondiali. più cose di quelle dei poli terrestri e sebbene il sistema meteorologico Oggi questi dati sono fondamentali per lo studio dei cambiamenti climatici generale del pianeta sia diverso da quello terrestre, non vi era dubbio che e i barometri della collezione del Museo Nazionale della Scienza e della potendo osservare Marte in un sol colpo d’occhio, esso avrebbe potuto dare Tecnologia, anch’essi provenienti da Brera, testimoniano questa importante informazioni che sulla Terra richiedevano il concorso di molti uomini attività in cui era impegnato l’Osservatorio. e di complessi sistemi telegrafici. Marte era, infatti, secondo l’astronomo, una piccola terra con mari, atmosfera, nuvole, venti, e ghiacci polari: Fu il primo astronomo che studiò la composizione fisica dei pianeti un buon telescopio utile all’osservazione di Marte sarebbe stato meno del Sistema Solare seguendo un metodo rigoroso e basandosi sulle Scienze costoso di una rete di osservatori meteorologici terrestri e avrebbe dato della Terra (Geodesia, Geofisica e Meteorologia) per l’interpretazione informazioni addirittura più complete. dei dati. Nella prima memoria pubblicata negli Atti della Real Accademia dei Meno noto ma non meno importante fu l’interesse che Schiaparelli dimostrò Lincei, Schiaparelli sottolineò l’importanza che lo studio accurato nei confronti del patrimonio storico di cui l’Osservatorio di Brera della superficie di Marte aveva non solo per la storia delle formazioni era custode dai tempi della sua fondazione nel 1764 da parte del padre planetarie, ma anche per la geologia terrestre. La Luna è un corpo troppo gesuita Ruggero Giuseppe Boscovich. La Specola di Brera, così si diverso dalla Terra per poter ricavare informazioni utili sul nostro pianeta; chiamava allora, possedeva infatti una ricca biblioteca e un prezioso lo studio del pianeta rosso era invece molto più promettente. archivio, testimonianza dell’attività scientifica degli astronomi. Grazie alla passione per la storia e l’impegno in ambito archivistico di Schiaparelli, l’intero patrimonio cartaceo della Specola di Brera, tra i più importanti a livello europeo, è giunto fino a noi. Alla sua morte, nel 1910, volle che la propria vasta biblioteca privata andasse ad arricchire quella della Specola in cui aveva studiato e lavorato per quasi 40 anni. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
06 IL TRASFERIMENTO A MERATE L’ATTO FINALE Agli inizi del 1900, le condizioni osservative di Brera stavano rapidamente peggiorando a causa dello sviluppo della città e il conseguente inquinamento luminoso e atmosferico. Emilio Bianchi, direttore dell’Osservatorio dal 1922, ottenne come nuova sede villa San Rocco a Merate. Dopo i necessari lavori di adattamento, nel 1936 il telescopio Merz-Repsold venne collocato nella nuova sede anche se il suo utilizzo divenne via via più sporadico. All’inizio degli anni ‘60 lo strumento venne definitivamente smantellato perché diventato obsoleto e poco efficiente. La cupola dove era alloggiato fu in seguito modificata per poter ospitare un nuovo e più potente strumento. Nel successivo tentativo di riutilizzare l’obiettivo del telescopio, la lente venne irrimediabilmente danneggiata. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
07 L’ASTRONOMIA AL MUSEO UNA LUNGA STORIA Al Museo il primo allestimento di una sezione dedicata all’astronomia Fra gli strumenti più importanti che giunsero al Museo negli anni ’60 risale al 1961 quando, a seguito delle celebrazioni per il 50° anniversario vi furono il settore equatoriale di Sisson del 1774, il quadrante murale della morte di Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910), arrivarono di Ramsden del 1789 e il quadrante mobile di Megele, anch’esso della al Museo alcuni tra i più antichi e preziosi strumenti del patrimonio storico fine del XVIII secolo. Alcuni di questi strumenti erano ancora in funzione dell’Osservatorio Astronomico di Brera (oggi parte dell’Istituto Nazionale quando Schiaparelli arrivò all’Osservatorio di Brera e sono strettamente di Astrofisica, INAF). collegati alla sua attività scientifica. Il settore equatoriale, ad esempio, fu da lui utilizzato per lo studio delle stelle doppie e per misure di Data l’importanza e l’omogeneità di tale patrimonio, il progetto museologico astrometria. Con esso Schiaparelli scoprì nel 1861 il pianetino Esperia della sezione venne sviluppato non solo con l’intento di illustrare e spiegare e successivamente osservò la cometa denominata “1862 II” grazie alla ai visitatori nozioni astronomiche di base ma anche con il desiderio di quale poté sviluppare la sua interpretazione sulla natura e sull’origine celebrare la storia del più antico istituto scientifico di Milano e di ricordare delle stelle cadenti poi rivelatasi corretta e, ancora oggi, valida. la lunga e proficua attività di ricerca compiuta dagli astronomi in città. Tra i beni esposti, ne troviamo uno unico e straordinario: il modello originale in legno della Specola di Brera, così come fu progettata da Boscovich nel 1764. Nel corso degli anni l’esposizione è stata aggiornata più volte potendo identificare, negli oltre 50 anni intercorsi dalla sua apertura, almeno quattro importanti riallestimenti. L’ultimo di questi risale al 2014 quando, a seguito di un progetto museologico rinnovato, si è proceduto ad un ampliamento dei temi trattati andando a comprendere l’esplorazione dello Spazio. IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
08 L’AREA ESPOSITIVA SPAZIO E ASTRONOMIA L’esposizione permanente dedicata allo Spazio e all’Astronomia, da Galileo ai giorni nostri con uno sguardo anche al futuro, accompagnando che si trova all’interno dell’edificio monumentale del Museo, tra la Galleria il visitatore in un’esplorazione cosmica secondo una modalità immersiva, Leonardo e l’area Telecomunicazioni, permette oggi ai visitatori di immerger- interattiva e fortemente suggestiva. si in storie e tecnologie relative all’esplorazione del cosmo. L’esposizione, curata da Giovanni Caprara, è stata realizzata con il contributo È strutturata secondo due nuclei principali, Osservare lo Spazio dalla di partner istituzionali e privati tra cui ESA e aziende italiane leader Terra e Andare nello Spazio. Affascinanti oggetti originali e inediti, nel settore aerospaziale. esperienze interattive, approfondimenti e curiosità affiancano l’unico In questo contesto il telescopio Merz-Repsold é un’icona di indubbio valore frammento di roccia lunare presente in Italia, raccolto nel 1972 dal e fascino. comandante della missione Apollo 17, Eugéne Cernan, ultimo uomo ad aver messo piede sulla Luna. In quest’area sono inoltre esposti alcuni oggetti di incredibile valore che hanno segnato la storia dell’astronautica. Fra questi la consolle di comando e il seggiolino della navetta Soyuz, la rarissima tuta Krechet, progettata dai russi per arrivare per primi sulla luna, ma mai utilizzata, lo scudo termico dell’Apollo 15, materiali d’archivio originali, propulsori a razzo e serbatoi della capsula Apollo. L’esposizione racconta quattro secoli di ricerca astronomica e spaziale, IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
09 EVENTI SPECIALI DURANTE MeetMeTonight - Notte europea dei Ricercatori VENERDÌ 29 SETTEMBRE 2017 INGRESSO LIBERO ore 19 Inaugurazione del telescopio Merz-Repsold ore 19.30 / Sala delle Colonne Incontro “150 anni con il naso all’insù: dal telescopio di Schiaparelli agli strumenti astronomici di prossima generazione”. Ne parleranno il Presidente dell’INAF, il responsabile tecnico del progetto europeo dell’ESO che costruirà in Cile il telescopio più grande e sofisticato mai realizzato e alcuni scienziati che collaborano alla sua realizzazione e che lo utilizzeranno per indagare sempre più a fondo i segreti dell’universo. Intervengono Fiorenzo Galli Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Nicolò D’Amico Presidente INAF Roberto Tamai Programme Manager di E-ELT, ESO (European Southern Observatory) Gianpiero Tagliaferri Direttore INAF - Osservatorio Astronomico di Brera John Robert Brucato INAF - Osservatorio Astrofisico di Arcetri Modera Giovanni Caprara editorialista scientifico Corriere della Sera IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
10 COLOPHON DEL PROGETTO PARTNER DI PROGETTO Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Istituto Nazionale di Astrofisica INAF - Osservatorio Astronomico di Brera CON LA COLLABORAZIONE DI A.R.A.S.S. - Brera (Associazione per il Restauro degli Antichi Strumenti Scientifici Onlus) CON IL CONTRIBUTO DI Fondazione Cariplo, Prodotti Gianni, Auriga, Fondazione Rocca, Esprinet, EIE Group, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Finanziamento statale promosso con Risoluzione della Commissione Bilancio della Camera 25.11.2010 PARTNER TECNICO Sice Previt PARTNER ISTITUZIONALE Regione Lombardia SI RINGRAZIA Open Care – Servizi per l’Arte, Lino Duilio IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
11 INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO MUSEO NAZIONALE SCIENZA E TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI Via San Vittore 21 - 20123 Milano GIORNI DI APERTURA aperto da martedì a domenica. ORARI da martedì a venerdì 9.30 - 17 | sabato e festivi 9.30 - 18.30 BIGLIETTI D’INGRESSO intero 10,00 € | ridotto 7,50 € per bambini e giovani da 3 a 26 anni; persone oltre i 65 anni; gruppi di almeno 10 persone; giornalisti in visita personale dietro presentazione del tesserino dell’Ordine dei Giornalisti in corso di validità e compilando il form di accredito; docenti delle scuole statali e non statali; convenzioni | speciale 4,50 € per gruppi di studenti accompagnati dall’insegnante previa prenotazione. INGRESSO GRATUITO PER visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni; giornalisti che stanno realizzando un servizio sul Museo, accreditati in precedenza. BIGLIETTI ONLINE Sul sito del Museo è possibile acquistare il biglietto d’ingresso al Museo – intero o ridotto, il biglietto per il sottomarino Enrico Toti. È possibile prenotare altresì alcune attività interattive e visite guidate (max. 1 attività per persona), al costo di prevendita di 1 euro. MUST SHOP da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00; lunedì chiuso. www.museoscienza.org | info@museoscienza.it | T 02 48 555 1 IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
12 CONTATTI PER LA STAMPA MUSEO NAZIONALE SCIENZA E TECNOLOGIA UFFICIO STAMPA Deborah Chiodoni T +39 02 48555 450 / C +39 339 1536030 Paola Cuneo T +39 02 48555 343 / C + 39 338 1573807 stampa@museoscienza.it INAF - OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI BRERA Ufficio POE Stefano Sandrelli C +39 3387317748 Ilaria Arosio T +39 02 72320 304 stefano.sandrelli@brera.inaf.it; ilaria.arosio@brera.inaf.it All’indirizzo museoscienza.org/areastampa è disponibile un’ampia selezione di immagini, il comunicato stampa e la cartella stampa IL TELESCOPIO MERZ – REPSOLD DI SCHIAPARELLI AL MUSEO
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