Politica di Difesa della Francia
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PANORAMA INTERNAZIONALE Politica di Difesa della Francia C.V. Jean François Pinget SMD - Ufficiale di collegamento francese Il 1 ottobre u.s. in occasione dell’apertura della 57^ sessione dell’“Institut des Hautes Etudes de Dèfen- se Nationale”, Jean-Pierre Raffarin, primo ministro della Repubblica francese, ha pronunciato un discor- so sul tema delle sfide alla sicurezza internazionale ed europea rappresentate dagli Stati “canaglia” e dalle problematiche della ricostruzione degli Stati. In questo articolo sono riportati brani del discorso che accen- nano ad alcuni aspetti d’interesse inerenti la politica di difesa francese nel contesto delle Alleanze. La sicurezza internazionale ed europea, oltre che la sicurezza dei concittadini, sono oggi al centro del- l’attenzione delle autorità pubbliche della Francia, del Presidente della Repubblica e del Governo. Que- sta sicurezza internazionale ci porta a considerare la problematica del posto e del ruolo dell’Europa nel mondo ma anche del ruolo della Francia in Europa. IL MONDO HA BISOGNO grande stabilità, giustizia e libertà. In primo luogo, ad DI EUROPA esempio, l’Europa rappresenta un eccezionale succes- so, unico nella storia, fondato sulla riconciliazione di Una Europa protagonista principale circa mezzo miliardo di essere umani, una volta divisi, nell’edificazione di un mondo nuovo dilaniati, che possono oggi giustamente inorgoglirsi dei successi economici, monetari, commerciali, politi- C i si accorge oggi che il mondo ha bisogno del- ci e che aspirano a condividere il loro ideale europeo l’Europa per assicurare i suoi equilibri. Un’Eu- di libertà, di tolleranza e di fraternità. ropa che deve quindi essere protagonista prin- Ma anche attraverso la sua azione, l’Europa, impe- cipale nella necessaria edificazione di un mondo gnandosi sulla strada della globalizzazione che inten- nuovo, il cui profilo è ancora incerto e nel quale va diamo controllare, inquadrare, preservando le specifi- riconosciuta la diversità dell’umanità. cità e gli ideali che assicurano la coesione dell’Unione Certo, la vicenda europea è piena di interrogazio- Europea, contribuisce a correggere gli squilibri, a risol- ni, di insidie e, talvolta, ha difficoltà a soddisfare tutte vere i conflitti e ad assicurare uno sviluppo che auspi- le aspettative e le ambizioni che nutriamo nei suoi chiamo equo e durevole. confronti. Però l’Europa – come esempio ma anche L’Europa sa che il rispetto della diversità, ormai attraverso la sua azione – già contribuisce e contribuirà presente dappertutto, è indispensabile per evitare i in futuro all’evoluzione del mondo verso una più fenomeni di tensione relativi all’identità. Ad esempio, 29
Politica di Difesa della Francia il rafforzamento della propria identità attraverso il La nostra responsabilità attuale è di sfruttare que- rigetto dell’altro e la traslazione dell’incertezza verso se sta forza viva per costruire una zona di crescita dure- stessi in odio verso gli altri. L’Europa – ed è forse la sua vole capace di favorire l’impiego ed il progresso socia- missione principale – è il migliore baluardo contro il le, parti dei nostri valori, al servizio dei cittadini per concetto di scontro delle civiltà. rafforzare lo spazio di libertà, di sicurezza e di giusti- Sono convinto che il mondo abbia bisogno sempre zia, e anche per dare all’Europa il suo giusto posto più di “Europa”. Il mondo ha bisogno della coscienza, sulla scena internazionale. dell’esperienza e della visione europea. Quando si vede il caos nel mondo, le tensioni in prospettiva, l’inco- Le risposte europee alla sfida che rappresenta la sicu- scienza - oggi globale - che ci fa dubitare della capacità rezza mondiale di imporre il diritto di fronte ad un ONU ancora esi- tante, che ci fa dubitare della capacità del OMC di L’Europa deve portare le sue risposte alla sfida della imporre la giustizia negli scambi commerciali, che ci sicurezza mondiale. Il mondo sembra oggi in balia di fa dubitare della capacità che può avere il pianeta di tutte queste minacce, polimorfe e spesso imprevedibi- rendersi conto della sua fragilità, è importante che li, brutali e cieche: terrorismo, proliferazione, deca- l’Europa faccia sentire le sue voci per gli equilibri del denza di Stati, criminalità organizzata, conflitti regio- mondo. L’Europa è un’esigenza urgente. nali. La situazione in Iraq, dove si moltiplicano gli attentati e i rapimenti, è ovviamente preoccupante. Un’Europa unità nella diversità Con Michèle Alliot-Marie viviamo quotidiana- mente questa situazione e misuriamo la profondità del L’Europa respira di nuovo con i suoi due polmoni, caos e delle rivalità politiche, religiose, partigiane, l’Ovest e l’Est. Aldilà della speranza che porta l’Unio- mafiose che sono le conseguenze di tale caos. Valutia- ne allargata, si esprimono certe preoccupazioni: alcuni mo quanto sia pericolosa tale situazione nel mondo. si interrogano a proposito di una “vecchia Europa” e Non è pericolosa solo in Iraq. Numerosi focolai di di una “nuova Europa” le cui visioni sarebbero incon- inquietudine esistono nel mondo. La crisi nel Darfur ciliabili e le scissioni insuperabili. Altri si preoccupano minaccia migliaia e migliaia di vite umane. Il massa- di una diluizione delle identità nazionali, di una buro- cro di Gatumba nel Burundi ha svegliato tremendi crazia opprimente. Qualcuno anche parla dell’affanno demoni. La tragedia di Beslan, nella quale centinaia di del progetto europeo dei padri fondatori. Siano rassi- bambini innocenti sono morti, allarga ancora di più i curati, l’Europa di domani non sarà come la descrivo- limiti della barbarie di cui possono essere capaci i ter- no. Lontano da una semplice unione economica senza roristi. Le risposte a questo tipo di aggressione di una un progetto condiviso, lontano da un crogiolo comu- violenza estrema non possono essere esclusivamente ne nel quale si sceglierebbero le identità nazionali, militari. Vanno mobilitate, accanto all’uso della forza, l’Europa allargata, l’Europa rinnovata che intendiamo le risorse diplomatiche, ma anche commerciali, eco- costruire attraverso il Trattato Costituzionale, è un’Eu- nomiche e ovviamente umanitarie. ropa unita e ricca delle sue diversità, un’Europa umana Il valore aggiuntivo dell’Unione risiede appunto e di cittadinanza, un’Europa giovane e intraprendente. nella sua capacità di coniugare questi diversi aspetti dell’azione internazionale. L’Europa ha vocazione a condividere la responsabilità della sicurezza interna- zionale. Ha l’ambizione di diventare protagonista della sicurezza globale in un ambiente internazionale che diventa sempre più complesso. L’Europa deve pro- muovere la sua concezione del mondo, ossia un pro- getto che offra all’umanità vere prospettive di pace, di stabilità ma anche di prosperità. LA POLITICA EUROPEA DI SICUREZZA E DI DIFESA Per raggiungere questo obiettivo, intendiamo pro- gredire nella Politica Europea di Sicurezza e di Difesa Elicottero SA 321G - appontaggio sulla Fregata leggera Surcouf 30
Politica di Difesa della Francia (PESD) che ha già permesso la creazione di strumen- un mondo più equo, più sicuro e anche più unito. ti e di capacità civili e militari. La PESD è fin da ora Questa Europa, garante di pace e di democrazia, una realtà. intendiamo trasmetterla alle generazioni future. I militari qui presenti, che sono andati recente- Chiarezza e coerenza debbono anche esprimersi nel- mente in Macedonia, in Ituri e che andranno domani l’ambito delle relazioni tra UE e NATO. Disegno in Bosnia per un’operazione dell’UE, lo sanno. Tutt’al- europeo e solidarietà atlantica sono e debbono rima- tro che un processo di militarizzazione, la PESD costi- nere complementari. Ciascuna delle organizzazioni tuisce una vera dinamica di costruzione europea, una ha il suo ruolo da sostenere secondo la situazione da dinamica auspicata dai nostri concittadini e ormai affrontare. Difendiamo così la coerenza nella comple- irreversibile. La PESD va dotata di capacità civili e mentarietà; perchè l’Europa può aver bisogno dei militari permettendo all’UE di assumere le sue proprie mezzi della NATO alla quale contribuisce, pertanto responsabilità. esistono gli accordi “Berlin Plus” tra l’Unione Europea e l’Alleanza. Nella misura in cui l’Unione ha gia a disposizione delle risorse significative per la gestione delle crisi, siamo capaci di agire da soli e di più in tempi spesso brevissimi. Poi, perchè vogliamo in qualsiasi circostanza poter ribadire il primato del poli- tico e garantire l’autonomia di decisione di entrambi le organizzazioni, siamo attenti a mantenere il con- trollo politico e la direzione strategica di un operazio- ne al livello più idoneo. Efficacia Per essere credibili e riconosciuti tali, le azioni del- Reparto corazzato l’Unione Europea debbono evidentemente essere effi- Deve anche essere compresa dai nostri alleati, caci. In particolare l’Unione ha acquisto questi ultimi accettata dai nostri connazionali; deve essere credibile anni una credibilità operativa incontestabile nel con- per il mondo; deve progredire ancora. Questi obietti- durre con successo le sue due prime operazioni milita- vi saranno raggiunti con l’attuazione di una politica ri. E non era dato per scontato. chiara e coerente, con azioni efficaci e un procedi- L’operazione “Concordia” ha portato a stabilizzare mento ambizioso ma anche pragmatico. la Macedonia e ha dimostrato che gli accordi di coo- perazione tra Unione Europea e NATO sono efficien- Chiarezza e coerenza ti. Il successo dell’operazione “Artemis” nella Repub- blica democratica del Congo ha dimostrato la capacità E’ questo il doppio principio nell’elaborazione dell’Unione a rispondere rapidamente ad un appello della Strategia europea di sicurezza e l’andamento delle delle Nazioni Unite e ad agire in modo autonomo relazioni tra UE e NATO. Per la prima volta, al Con- fino a migliaia di chilometri dai nostri confini. In tutte siglio Europeo di Bruxelles, il 12 dicembre ultimo queste crisi la Francia ha fatto la propria parte. scorso, i Capi di Stato e di Governo dei 25 Stati mem- Siamo stati efficaci e questo ci spinge ad andare bri definivano insieme il loro quadro di sicurezza e sta- avanti. Ne avremo tra poco l’opportunità visto che bilivano obiettivi strategici comuni cioè una visione l’avvicendamento della SFOR in Bosnia rappresen- europea del mondo e del ruolo dell’Unione nel terà, per la sua portata e il suo doppio carattere mili- mondo. La Francia fa sua questa strategia basata su un tare e civile ma anche per la sua visibilità, un salto approccio globale della sicurezza fondato sulla costru- maggiore qualitativo per l’Unione Europea. Rappre- zione di un multilateralismo efficace, su di un impe- senterà una nuova opportunità di dimostrare la nostra gno preventivo, e anche sulla difesa e lo sviluppo del credibilità in operazioni e anche la qualità della coo- diritto internazionale. perazione tra la NATO e l’Unione Europea. L’Europa diventa oggi un attore globale, capace di L’Unione Europea ha dimostrato la sua determina- mobilitare le risorse civili e militari per un’azione zione nella sfida del terrorismo. Subito dopo gli atten- esterna, allo scopo di contribuire all’edificazione di tati di Madrid, l’Unione ha reagito e si è dotata di un 31
Politica di Difesa della Francia coordinatore europeo nella persona del Signor de te che permettono a certi Stati di procedere più velo- Vries, ma anche di una struttura di sintesi delle infor- cemente e più oltre in materia di Difesa. mazioni strategiche. Questi provvedimenti manifesta- Sul piano delle capacità, l’ambizione risiede nel- no la determinazione dell’Unione a combattere le l’Obiettivo Globale 2010. Esso esprime la volontà di minacce che pesano sui nostri concittadini e la sua disporre a questa scadenza di forze armate europee che capacità di agire e di mobilitarsi rapidamente; fatto possano agire insieme, dal livello strategico fino al tea- che qualcuno aveva messo in dubbio. tro delle operazioni; l’ambizione è anche un’Europa capace di pianificare e di condurre delle operazioni e Ambizione e pragmatismo di schierare rapidamente forze interoperabili. Il prag- matismo sta anche in un approccio che mira alla crea- Per continuare a crescere, la PESD va iscritta in zione di organismi, di procedure, di mezzi utili ed effi- questa doppia logica. Sul piano politico, l’ambizione caci. In particolare, è la creazione di una cellula civile- rappresenta la visione di un’Europa “potenza tranquil- militare e di un nucleo centrale delle operazioni euro- la” che “si afferma come uno dei pilastri dell’ordina- pee nello stato maggiore dell’Unione Europea. mento di un mondo nuovo, più solidale e più libero, Il pragmatismo è anche la creazione dei gruppi tat- più giusto e più sicuro, di un mondo che, alla fine, sta tici interforze, forti di 1500 uomini a disposizione del- nel cuore del progetto europeo”, per ripetere i termini l’Unione Europea; è la creazione di una forza di gen- usati da Javier Solana. L’ambizione risiede nell’idea di darmeria europea. Infine, è anche uno sforzo per una un’Europa capace di condividere la responsabilità della condivisione più forte delle informazioni, particolar- sicurezza internazionale; un’Europa che abbia acquisi- mente per lottare contro il terrorismo, quotidiana- to un’autonomia strategica su tutte le questioni relati- mente e nell’ambito della sicurezza civile. ve alla sua difesa e alla sua sicurezza. Sul piano delle risorse, la nostra ambizione non può consistere nel rivaleggiare con il bilancio della difesa degli Stati Uniti, ma di impiegare meglio i quasi 160 miliardi di euro dedicati alla difesa dai 25 Stati membri. La Francia, sotto impulso del Presidente della Repubblica, ha compiuto fin dal maggio 2002 uno sforzo notevole in questo ambito. Non è stato rimesso in discussione malgrado le difficoltà finanzia- rie. Il pragmatismo, si traduce anche nella creazione dell’Agenzia Europea di Difesa che consentirà la coor- dinazione tra obiettivi nel campo delle capacità euro- pee, programmi di cooperazione negli armamenti ed aspetti relativi alla ricerca e all’industria. Questa Agenzia ha vocazione a diventare uno degli Elicottero da trasporto NH 90 strumenti dell’autonomia strategica europea che costi- tuisce per noi un traguardo di maggiore importanza. Il pragmatismo si esprime in obiettivi strategici alla Sul piano industriale, la nostra ambizione è di dispor- portata dell’Unione Europea, nella nomina di un re di una industria di difesa strutturata a livello euro- ministro degli Affari Esteri dell’Unione, incaricato di peo, che permetta di salvaguardare i nostri acquisti e concepire ma anche di animare una politica estera di mantenere un vantaggio nel campo degli equipag- comune. Il pragmatismo si esprime nell’instaurazione giamenti. all’interno del Trattato Costituzionale di una clausola Il pragmatismo è infine espresso nelle ristruttura- di solidarietà in caso di catastrofe naturale ovvero di zioni che si sono già concretizzate nell’ambito aero- un attacco terroristico; si esprime anche nell’instaura- nautico e spaziale ossia nell’elettronica e che vanno zione di una clausola di assistenza in caso di aggressio- estese nell’ambito degli equipaggiamenti navali e ter- ne armata contro il territorio di uno Stato membro restri. Sul piano della formazione, l’ambizione risiede conformemente alla Carta delle Nazioni Unite e nel anche nello sviluppo di una propria cultura europea di rispetto degli impegni presi nell’ambito dell’Alleanza. sicurezza e di difesa. E’ la visione di Europei coscienti Il pragmatismo è anche il provvedimento del Trattato delle loro responsabilità nei confronti dell’umanità, di Costituzionale che istituisce le cooperazioni struttura- Europei pronti a impegnarsi, con la maturità conferi- 32
Politica di Difesa della Francia ta dalla loro storia dolorosa, sulla via di un mondo di euro alle spese per gli equipaggiamenti delle Forze bilanciato e rispettoso dell’uomo. Il pragmatismo è Armate. anche creazione…di un Collegio Europeo di Sicurez- za e di Difesa appoggiato ad una struttura in rete, snel- la ed evolutiva…. LA FRANCIA PROPULSIVA PERCHÈ CREDIBILE La Francia deve essere propulsiva e credibile nella logica di questa strategia. L’Europa costituisce per la Francia un formidabile moltiplicatore di influenza. L’Europa è cosa buona per la Francia. Nella costru- zione di questa Europa nella quale verranno radicati la pace e la democrazia, la Francia agisce, e agirà nel futu- ro, con un ruolo propulsivo. E’ un’esigenza di fronte alle scadenze storiche poste davanti a noi dall’Europa. F-8P Crusader in decollo Le spese di funzionamento cresceranno anche in La Francia credibile grazie al suo maniera sensibile, a causa del forte impegno in opera- strumento di difesa zioni ma anche per la necessita di gestire le conse- guenze della professionalizzazione delle Forze Armate. La Francia tuttavia potrà giocare questo ruolo solo Questo sforzo sostenuto mette la Francia, con il se lei stessa afferma la sua risolutezza, cioè la capacità a Regno Unito, al primo posto tra i Paesi europei. convincere gli altri circa il suo impegno a mobilitare L’adeguamento del nostro strumento militare per conseguire una coerenza tra gli apparati di difesa, risponde prioritariamente ad un fabbisogno in quei pur assicurando un giusto equilibrio tra le funzioni campi nei quali gli Europei sono oggi deficitari, penso strategiche definite da “Dissuasione, Protezione, al trasporto strategico, all’intelligence o alle strutture di Proiezione”. comando e controllo. La dissuasione nucleare è mantenuta a un livello La Francia contribuisce anche all’emergenza di una credibile di stretta sufficienza; gli sforzi di protezione potenza europea, dotandola di uno strumento credi- del nostro territorio e della nostra popolazione e anche bile e completo al servizio della sua politica generale. La Francia credibile grazie al suo impegno nella NATO Però, la credibilità della Francia nel progetto euro- peo si pone anche sul nostro impegno nell’Alleanza. Tengo qui, davanti a voi tutti, a ricusare con forza il processo alle intenzioni che ci è spesso rivolto. No, la Francia non ha un disegno nascosto! No, la Francia non cerca di scalzare i fondamenti dell’Allean- za nel sviluppare la PESD! No, la Francia non vuole spaccare le due sponde dell’Atlantico! Un pilota di Crusader 028 E’ tutto il contrario. La Francia è particolarmente le capacità di proiezione sono stati incrementati. attiva nel suo contributo alla NATO; così, la Francia Lo sforzo finanziario notevole che rappresenta la si pone tra i primi contributori di unità e le due ope- legge di programmazione militare 2003-2008 esprime razioni dell’Alleanza, in Afganistan e in Kosovo, sono la volontà del Capo dello Stato di permettere alla attualmente guidate da ufficiali generali francesi. Francia di assumere pienamente il suo ruolo effettivo Incoraggiamo il movimento di trasformazione del- sulla scena internazionale. l’Alleanza e siamo uno degli elementi propulsivi della Nel 2005, la Francia dedicherà più di 15 miliardi Forza di Reazione Rapida della NATO. 33
Politica di Difesa della Francia Siamo ampiamente coinvolti nel- l’attuazione della nuova struttura di comando della NATO, nella quale la presenza di ufficiali francesi sarà accre- sciuta. Le capacità di cui disporranno allora i Paesi europei saranno coerenti con il nuovo contesto di sicurezza. Potranno anche essere impiegate per le operazioni dell’Unione Europea nell’ambito della PESD. In questa maniera, dando prova quotidiana- mente del nostro attaccamento all’Al- leanza, potremo continuare a ispirare la PESD. Vogliamo veramente man- tenere questa rotta, e non autorizzia- mo nessuno a dubitare della nostra Portaelicotteri sincerità nel proseguimento di questa strategia. E’ la ragione per la quale ho desiderato rendere più dinamico il Comitato Interministeriale dell’Intelligen- La Francia è credibile attraverso una politica di ce. Poi prevenzione e preparazione. Ho chiesto l’at- sicurezza e di difesa globale tuazione e la modernizzazione dei piani governativi di sicurezza. Infine, per la sua credibilità, la Francia si è dota- La nuova pianificazione “Vigipirate” permette di ta di una politica di sicurezza globale. Come già associare più strettamente la popolazione attraverso i accennato un anno fa in questa sede, i terroristi non propri rappresentanti eletti, ma anche attraverso gli si fermano ai confini. Per questo, la mobilitazione operatori dei grandi servizi pubblici che sono i part- del Governo nel suo insieme per la sicurezza e la ner privilegiati dallo Stato per questa iniziativa. difesa dei nostri concittadini rimane una priorità Infine, protezione e precauzione: sicurezza aerea e permanente. marittima, vigilanza degli impianti nucleari, rischi La protezione dei nostri connazionali e dei nostri NRBC, infrastrutture di trasporto e di energia, gran- interessi, sia in Francia che all’estero, è un obbligo di complessi industriali e sistemi di informazione: il nazionale. Significa per noi, prima un dovere di valu- Governo ha selezionato e gerarchizzato queste diver- tazione, di prevenzione, poi di preparazione, di prote- se priorità. zione e di precauzione. La valutazione rappresenta una Questi provvedimenti sono stati condotti insieme sfida fondamentale. a un rilancio della politica delle esercitazioni e dalla E’ per quello che il Presidente della Repubblica ha riduzione a sistema dello sfruttamento delle espe- voluto migliorare il nostro dispositivo con la creazione rienze. del Consiglio di Sicurezza interna. Il nostro sistema di risposta è volontariamente gra- duale, adattato, snello, operativo, per facilitare la comunicazione governativa e formalizzare le procedu- re e le responsabilità. E’ articolato intorno a livelli di allerta e di rischio credibili, facilmente comprensibili per i protagonisti ma anche comprensibili per i nostri concittadini. In tale contesto, le nostre Forze hanno un ruolo di primo piano, sia per quando riguarda la polizia, la gendarmeria o le forze armate. A titolo di esempio, la mobilitazione, fino a 20.000 uomini, è stata decisiva, per assicurare la sicurezza durante le cerimonie del ses- santesimo anniversario degli sbarchi di Normandia e Imbarco di marines sul ponte della PA Clemenceau di Provence. 34
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