Apm Terminal avvia programma "Truck Safety"
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8 Aprile 2020 - Apm Terminal avvia programma «Truck Safety» L’AIA – Apm Terminals ha annunciato l’ avvio del nuovo programma denominato “Truck Safety” che ha comportato lo studio e il test di procedure operative standard rivolte ai camionisti che consegnano o caricano container nei terminal del network Apm e che andranno in vigore entro la fine di quest’anno. «Il nostro obiettivo è quello di garantire la sicurezza delle operazioni. Il concetto base è quello di eliminare il rischio di incidenti o lesioni ai camionisti che quotidianamente accedono nelle nostre strutture. Ci dovrà essere il rigoroso rispetto delle norme legate allo “Stay in the Cab”, lo stare il più possibile nella cabina di guida identificando al contempo quelle aree “sicure”, “non operative” (Designate Safe Zone) i cui gli autisti potranno, quando è necessario, scendere dal loro mezzo» ha spiegato Kevin Furniss, vice presidente Apm Terminals “Health, Safety, Security & Environment”, per le questioni legate a salute, sicurezza e ambiente. «Questo programma è frutto di un lavoro di squadra tra i vari responsabili operativi dei terminal, della loro collaborazione mirata a sviluppare un approccio di sistema sul tema della sicurezza». Un programma pilota è stato già sperimentato nei terminal di Rotterdam, Los Angeles, Mumbai, Callao (Perù), e Apapa (Nigeria). Sono state raccolte oltre 100 ore di osservazioni e identificate 160 diverse situazioni di rischio in modo da analizzare e rivisitare le procedure attualmente in uso. Sono state analizzate le situazioni e i motivi che inducono i conducenti a lasciare le cabine di guida e che purtroppo aumentano il rischio di incidenti, di impatti con i mezzi dedicati alla movimentazione container o altri veicoli. Valutata anche la fase della gestione dei documenti, quella della ricerca dei contenitori, della richiesta di indicazioni, l’ ispezione del telaio, il fissaggio del carico. «Questo progetto da una risposta concreta a ciò che ogni struttura deve garantire e alle procedure che dovranno essere messe in atto per conseguire maggior sicurezza. E’ un invito ad agire» ha dichiarato il vicepresidente di Apm Terminals Jack Craig. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - Conftrasporto ha incontrato ministro Calenda ROMA – Una delegazione di Conftrasporto – Confcommercio guidata dal presidente di Conftrasporto e vice presidente di Confcommercio, Paolo Uggè, è stata ricevuta dal ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. Del gruppo ricevuto al Mise facevano parte anche il segretario generale di Conftrasporto Pasquale Russo, il presidente di Fercargo Giancarlo Laguzzi, l’amministratore delegato di Tirrenia Massimo Mura, il direttore delle Relazioni istituzionali del gruppo Onorato Annamaria Barrile, il responsabile dell’Area Trasporti di Confcommercio Enrico Zavi e il Policy Advisor per le Politiche dei Trasporti di Confcommercio presso l’Unione europea Stefano Spennati. La delegazione ha portato all’attenzione del ministro le proposte confederali per lo sviluppo del cabotaggio marittimo con le isole minori, con particolare riferimento ad un piano strategico per l’ammodernamento e la riconversione sostenibile della flotta, per la competitività del trasporto ferroviario e dell’autotrasporto. Nell’ottica della creazione di un “Sistema Italia” sempre più riconosciuto a livello europeo, il presidente Uggè ha proposto a Calenda di portare all’attenzione dell’intero Governo la creazione di un tavolo istituzionale a Bruxelles con le istituzioni Ue, alla presenza di tutte le realtà confederali di rappresentanza delle piccole e medie imprese, di tutti i settori produttivi italiani. Shipping strategico per rilancio https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - economia GENOVA – “L’economia del mare quale risorsa per lo sviluppo: innovazione strategica e rilancio” è il titolo di un workshop che si terrà a Genova il 17 Giugno per iniziativa del Consiglio nazionale in collaborazione con l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Genova e con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati e dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Genova. Per tutta l’economia nazionale, spiega una nota dei promotori dell’iniziativa, il settore armatoriale è un importante fattore strategico di rilancio. L’Italia è infatti tra i paesi leader dell’armamento mondiale, grazie a una flotta di 1.500 navi, seconda per numero di navi tra quelle dell’Unione europea e quarta a livello mondiale. Dopo un periodo di forte crescita, in concomitanza con le riforme introdotte nel 1998 – quali il Registro Internazionale e la Tonnage Tax – oggi il settore si confronta con la crisi mondiale, che ha provocato il crollo dei noli e del valore delle navi. Gli armatori hanno dunque dovuto affrontare cambiamenti drastici negli assetti patrimoniali, nella governance e nella strategia d’impresa, supportati dagli strumenti messi a disposizione dalla legislazione italiana per fronteggiare la crisi. In programma due tavole rotonde. Alla prima, dedicata allo scenario geopolitico, alle nuove strategie, alla governance e alle innovazioni normative per l’industria armatoriale, prenderanno parte esponenti di spicco dello shipping a livello internazionale: Carlo Cameli (Fratelli d’Amico), Gian Enzo Duci (presidente Federagenti), Stefano Messina (presidente Gruppo Messina), Luigi Negri (presidente Finsea), Alessandro Pitto (presidente Spediporto), Ugo Salerno (presidente del Rina) e Luca Trabattoni (consigliere dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Genova). La seconda parte della tavola rotonda, più tecnica e dedicata ad argomenti quali il risanamento dell’impresa armatoriale, il ruolo della finanza, il private equity e la quotazione in borsa, vedrà la partecipazione di Mariano Bruno (Deloitte), Aldo Campagnola (commercialista in Napoli), Francesco Fuselli (amministratore delegato di Banchero e Costa), Gaudenzio Bonaldo Gregori (Pillarstone), Massimo Miani (Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili), Francesco Vettosi (managing director di Venice Shippng and Logistics). Moderatore delle tavole rotonde sarà Achille Coppola, segretario del https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili. Stretti legami tra Cma Cgm e Singapore SINGAPORE – Diventano sempre più stretti i legami tra il gruppo armatoriale francese Cma Cgm e Singapore. Temasek la società di investimenti controllata dal governo della città Stato ha già deciso di cedere la sua quota di maggioranza (il 67%) di Neptune Orient Lines (Nol), e quindi della sussidiaria Apl, alla famiglia Saadè e proprio in questi giorni è arrivata anche la notizia di un accordo di joint venture raggiunto tra Cma Cgm e il terminalista Psa (Port Singapore Authority) per lo sviluppo e la gestione di un hub container. Il joint sarà partecipato al 49% dal vettore francese e al 51% da Psa che è detenuta al 100% da Temasek. Una novità che i commentatori indicano dettata dalla volontà del governo di Singapore di riappropriarsi di quella fetta di traffici, specialmente legati ai servizi in transhipment, che in questi ultimi anni si sono spostati sui vicini porti concorrenti malesi di Port Kelang e Tanjung Pelepas. Di tutti i traffici in trasbordo operati nella regione del sud-est asiatico Singapore ne deteneva nel 2000 un quota pari all’ 89%. Nel 2015 è scesa al 62%, Inoltre nei primi quattro mesi di quest’ anno è stato registrato un calo della movimentazione container del – 7,8% che conferma il trend negativo di tutto il 2015 (- 8,7%). Secondo alcuni analisti, come riporta Alphaliner, l’accordo prevede la gestione di quattro nuovi accosti per una capacità totale annua di circa tre milioni di teu che dovrebbe essere in buona parte messa a servizio della nuova alleanza, “Ocean Alliance”, che nell’ Aprile del 2017 vedrà insieme Cma Cgm, China Cosco, Evergreen e Oocl. Attualmente il gruppo Cma Cgm gestisce un suo terminal a Port Kelang in cui un 20% dei traffici proviene proprio dai suoi servizi di linea. Nei colloqui intercorsi con Temasek, e che hanno portato all’ accordo di cessione di Nol, la famiglia Saadè ha avvertito la necessità di rassicurare il governo di Singapore circa il mantenimento e lo sviluppo delle attività container. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - Cma Cgm ha già annunciato che stabilirà a Singapore la sede del suo ufficio regionale per il Sud Est asiatico. Inoltre ha confermato che verranno non solo mantenute le stesse quote movimentate fino ad adesso da Apl ma che ci sarà anche un significativo aumento dei traffici. Anche il gruppo Cosco, ed in particolare la sua controllata Cosco Pacific, operante nel settore terminalistico, sta costruendo a Pasir Panjang, sempre a Singapore, insieme a Psa i nuovi accosti previsti dalle fasi di espansione 3 e 4 di quella struttura che dovrebbero essere completati il prossimo anno. Quindi è prevedibile che anche Cosco, che attualmente utilizza Port Kelang, possa spostare quote di traffico a Singapore. Oocl già utilizza quale porto base proprio Singapore mentre Evergreen ha nel porto malese di Tanjung Pelepas il suo hub regionale. Con l’inizio dell’operatività di Ocean Alliance è però molto probabile che Singapore diventi il porto base dei servizi delle quattro compagnie alleate. «Codice di buone pratiche» dell’Espo BRUXELLES – Un codice di buone pratiche per i porti passeggeri. A presentarlo, giorni fa, è stata “Espo” l’Organizzazione dei porti europei, che da Bruxelles mantiene contatti diretti con circa 500 porti del vecchio continente attraverso loro delegati nell’Assemblea generale. Il codice, che è stato promosso e redatto con il contributo fattivo di Assoporti, con l’ausilio di due Autorità portuali italiane, quella di Livorno e quella di Napoli, uniche, tra le istituzioni italiane, a partecipare alla redazione dello studio, ha come obiettivo quello di affrontare al meglio le sfide che attendono i porti passeggeri europei per il prossimo futuro. La relazione tra il porto e la città; le infrastrutture; la cooperazione tra i porti; le sinergie da attivare con le compagnie di navigazione e la sicurezza. Sono questi i cinque ambiti su cui l’Espo ha concentrato le proprie attenzioni. Il “Code of good practices”, un volume di 44 pagine consultabile on line sul sito Espo (www.espo.be) e al link del sito di Assoporti (http://www.assoporti.it/node/59051), ha lo scopo di elaborare una serie di buone pratiche in modo da affrontare le sfide che i porti passeggeri europei https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - si trovano davanti ogni giorno. Lo studio prende le mosse dalla consapevolezza che ogni anno più di 400 milioni di passeggeri viaggiano per mare usando i porti europei, andando a bordo delle love boat o di traghetti, per andare in vacanza o per raggiungere un’isola. Per elaborarlo la Sea Port Organization si è avvalsa del Cruise and ferry network, nato nel 2014 dall’evoluzione del Comitato passeggeri di Espo e all’interno del quale sono confluite le associazioni più rappresentative del settore: Cruise Baltic, Cruise Europe, Cruise Norway, Med Cruise e Cruise Britain. L’Autorità portuale di Livorno, da tempo presente quale ausilio tecnico di Assoporti all’interno del passenger committee della European Sea Port Organisation è ora un membro attivo del Cruise and ferry network. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto sino ad oggi all’interno dell’Associazione, lavoro che per altro vede nel “Code of good practises” il suo frutto più evidente. L’Espo si è avvalsa dell’esperienza ormai decennale che la Port Authority labronica ha acquisito nel campo della cultura dell’accoglienza e dei servizi al turista e al crocierista per redigere buona parte del codice, e questo per noi è motivo di enorme soddisfazione. Ringrazio Assoporti per l’opportunità, essendo la nostra Associazione nazionale lo snodo delle idee e delle iniziative in sede Espo», ha detto la responsabile relazione esterne dell’Authority labronica, Francesca Morucci. Firmato accordo Arcese-Grimaldi Un mezzo Arcese pronto per l’imbarco su una nave Grimaldi MONZA – Da diversi anni Arcese si impegna a sviluppare il trasporto multimodale come soluzione integrata strada, rotaia, mare, con l’obiettivo strategico di rendere sempre più robusta, flessibile, performante e competitiva la propria offerta di servizi di trasporto. Nell’ambito di questa strategia si collocano i recenti accordi siglati con il Gruppo Grimaldi che hanno l’obiettivo sfidante di collegare l’attuale network https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - stradale e combinato treno di Arcese con il network short sea di Grimaldi, arrivando quindi a collegare con soluzioni multimodali i mercati di Italia, Spagna e Grecia, non solo fra loro ma anche con il Centro e Nord Europa. Nell’ambito di questa collaborazione si pone anche la recente acquisizione da parte del Gruppo Arcese di Sarlog, società specializzata nei traffici intermodali fra Italia e Spagna. «Il nostro obiettivo è creare una rete integrata mare-rotaia-strada che colleghi i principali porti e interporti europei, sul modello di quanto già avviene nei mari del Nord. Per farlo, la collaborazione tra Arcese e Grimaldi risulta altamente strategica. Arcese, infatti, può vantare una rete intermodale in Europa estesa e altamente integrata, mentre Grimaldi è uno tra i principali operatori ro-ro a livello internazionale. L’obiettivo comune è di collegare i due network e di svilupparli poi in maniera sinergica» afferma Marco Manfredini, responsabile della Divisione Ftl di Arcese. «Sempre più clienti – ha aggiunto Manfredini – richiedono affidabilità, flessibilità e sostenibilità delle soluzioni di trasporto. Questi aspetti, uniti alla complessità delle supply chain moderne, comportano per noi operatori importanti sfide logistiche in termini di transit time e livello di servizio offerto. Una soluzione multimodale è intrinsecamente più robusta e flessibile di una monomodale, e naturalmente più sostenibile per l’ambiente. Su questi temi il Gruppo Arcese e il Gruppo Grimaldi si trovano perfettamente allineati». Cciaa Livorno a sostegno delle start up LIVORNO – Domani (10 Giugno per chi legge) alle ore 11, nella sala Capraia della Camera ci Commercio di Livorno, sedici nuove start up che hanno partecipato lo scorso anno al percorso formativo “A scuola di impresa” riceveranno un attestato e il contributo economico per la loro nuova impresa. Le imprese che hanno partecipato alle sessioni formative e/o laboratoriali https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - per un totale di 52 ore sono state complessivamente 38 di cui 16 hanno già avviato una nuova attività tra la fine del 2015 e il 2016. Business plan, procedure di avvio dell’attività, forme giuridiche e regimi fiscali, marketing, gestione con profitto dell’impresa, agevolazioni, rapporti con le banche: queste le materie affrontate nel percorso formativo. Le imprese avviate sono localizzate in vari comuni della provincia tra cui Bibbona, Castagneto Carducci, Cecina, Livorno, Rosignano e Marciana; le attività spaziano: estetista, parrucchiera, pizzeria, aziende agricole, sartoria, libreria, aziende di servizi o commerciali. Le risorse erogate sono state stanziate dal “Bando 2015 per il sostegno dello start up imprenditoriale e delle start up innovative” al quale hanno potuto partecipare anche le imprese iscritte al Registro imprese dal 1° Gennaio 2015 per un totale di 94 imprese beneficiarie. In occasione della cerimonia che consentirà ai nuovi imprenditori di presentarsi e raccontarsi, la Cciaa annuncerà anche le iniziative a favore delle start up per il 2016. Orsini responsabile per l’Europa di Petronas TORINO – Petronas Lubricants International (Pli) ha annunciato la nomina di Alessandro Orsini, chimico industriale originario di Cascina (Pisa), nel ruolo di nuovo Regional Head of Europe, per guidare e definire la strategia di business dell’azienda e la crescita nella Region. Essa implicherà lo sviluppo di nuove partnership commerciali nonché di piani di crescita all’interno dei principali mercati europei. Alessandro Orsini, che nel 2016 si è sposato con Federica, proviene da un’esperienza Shell di 17 anni nella quale ha maturato esperienze manageriali nei settori: chimica, lubrificanti, commercial fuel, retail e tecnologie. Prima ancora, aveva iniziato la carriera in Eni nel settore Raffinazione. https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - A Napoli Forum su funzioni Guardia Costiera NAPOLI – Si svolgerà a Napoli dal 30 Giugno al 2 Luglio, il “Forum delle Funzioni di Guardia Costiera del Mediterraneo” (MedCGFF). L’evento, organizzato dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera con il supporto della Direzione marittima della Campania, su specifico mandato della Commissione europea -Direzione generale per gli Affari marittimi e la Pesca (Dg Mare), avrà luogo alla Stazione marittima di Napoli in concomitanza con la Naples Shipping Week. Il MedCGFF, che nasce da un’iniziativa avviata proprio dalla Guardia Costiera italiana nel 2009 a Genova e proseguita con Marsiglia nel 2012), Palma di Maiorca nel 2013) e Vilamoura nel 2014, è un Forum di dialogo non vincolante, volontario, indipendente ed apolitico che riunisce i rappresentanti delle Istituzioni ed Agenzie con competenze relative a funzioni di Guardia Costiera nell’ambito del bacino del Mediterraneo (Paesi Ue ed extra-Ue) così come rappresentanti delle Istituzioni europee, di omologhi Forum internazionali di Guardia Costiera ed organizzazioni Internazionali marittime di riferimento. La Guardia Costiera italiana, per l’edizione 2016, si propone di massimizzare il rilancio del dialogo all’interno del bacino del Mediterraneo, con particolare riguardo ai rapporti tra la sponda europea ed africana, interessando i rappresentanti di circa 95 organizzazioni internazionali tra cui l’ Organizzazione mondiale marittima (Imo); le direzioni generali Home, Mare, Move della Commissione europea; l’Agenzia europea per il coordinamento e il pattugliamento delle frontiere (Frontex); l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (Emsa); l’Agenzia europea di controllo della pesca (Efca); l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo); l’Associazione internazionale delle Autorità per i fari e di aiuto alla navigazione (Iala) e la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (Gfcm). La scelta del tema cardine del MedCGFF “Mediterranean: Sharing experiences among Coast Guard Functions”, propone con forza il termine Condivisione come parola chiave per rilanciare il ruolo strategico ed al contempo storico del Mar Mediterraneo quale luogo di interscambio per la reciproca conoscenza tra https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - le differenti Organizzazioni, tese a renderlo un luogo più sicuro, più pulito, più tutelato. In particolare, il 1° Luglio, nel corso della Conferenza Plenaria del Forum, vedrà altresì la partecipazione del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio; il giorno seguente si svolgerà la cerimonia ufficiale per il passaggio di consegne tra la Guardia costiera italiana e la Guardia costiera turca, che in tale consesso presenterà formalmente la sua candidatura ad ospitare l’edizione 2017. Il Forum rappresenta, dunque, un’eccellente occasione per rinforzare la cooperazione tra tutte le agenzie operanti nel Mediterraneo, per questo la Guardia Costiera Italiana si propone di agevolare la cooperazione multilaterale attraverso la condivisione di esperienze e prassi, in modo cooperativo e consensuale per affrontare i cambiamenti che interessano il settore marittimo (protezione dell’ambiente marino e sicurezza della navigazione in primis). Toscana chiede Iva 10% per marina resort FIRENZE – La Regione Toscana si impegni affinché ai cosiddetti “marina resort”, ovvero strutture organizzate per il pernottamento dei turisti all’interno di barche ormeggiate, sia applicata un’aliquota Iva agevolata al 10%. Lo chiede una mozione, primo firmatario il capogruppo Pd Leonardo Marras, che è stata approvata ieri a maggioranza dal Consiglio regionale. La mozione impegna il Consiglio regionale ad effettuare, già entro il periodo della stagione estiva, un intervento normativo a livello regionale per dettare una specifica disciplina per i marina resort, rendendo possibile a queste strutture di beneficiare dell’Iva agevolata al 10%. Il documento impegna inoltre la Giunta regionale «a porre la questione dei marina resort e di una loro definizione in sede di Conferenza Stato – Regioni affinché, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale 21/2016, si determini un quadro normativo chiaro, omogeneo e applicabile sull’intero territorio https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
8 Aprile 2020 - nazionale». Marras ha spiegato che alcune Regioni, a seguito di una normativa nazionale poi impugnata davanti alla Corte Costituzionale, hanno già proceduto a recepire l’equiparazione tra marina resor e strutture ricettive all’aperto, come i camping. Secondo il consigliere «l’applicazione dell’Iva al 10% anziché al 22% rilancerebbe le imprese della filiera nautica dopo un periodo di grave crisi». https://www.messaggeromarittimo.it/category/archivio-articoli/page/476/ | 8 Aprile 2020 -
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