A ottobre il Sinodo per l'Amazzonia Mons.Franco - Missionari Cappuccini
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Anno LVII n.4 ottobre-dicembre 2019 Spedito nel mese di novembre 2019 Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nº 46) - art. 1, comma 2, BERGAMO A ottobre il RICORDO DI RICORDO DI Sinodo per Mons.Franco P. Marcello l’Amazzonia Cuter Rota
Sommario Ricordo di padre Marcello Rota La sua grande passione Editoriale Per questo non possiamo Editoriale di essere frate missionario39 Per questo non possiamo Era considerato il nonno della missione38 dimenticare dimenticare1 Padre Marcello Rota: di fra Marino Pacchioni Emmecinotizie breve biografia 39 I Presepi dal Mondo. La mostra 2 Una grande passione per l’evangelizzazione40 n un mondo che viaggia celermente Crea il tuo presepe. Il concorso 3 come il nostro, corriamo sempre il rischio di dimenticarci di ciò che è Un diario dal Camerun Il calendario 2020: appena stato e passare rapidamente Quasi un bollettino di guerra! 43 Incontri. Volontariato in missione 4 ad altro. Abbiamo vissuto un periodo molto intenso e carico di iniziative Dalla Costa d’Avorio e forti richiami. Il Mese missionario SPECIALE AMAZZONIA Il carisma francescano straordinario, denso di riflessioni, Nuove strade per la Chiesa in fermento 47 preghiera e iniziative; il Sinodo e per un’ecologia integrale 6 Ventun frati in festa 48 per l’Amazzonia con tutte le sue Amazzonia: grande polmone Fratelli nella preghiera 49 preoccupazioni e speranze; l’avvicinarsi della madre terra 11 del Natale con i vari preparativi e Un cenno sul frate predicatore 51 sempre vibrante di forti emozioni. Non La nostra casa comune 14 deve cadere tutto nel nulla. Ci attende La Missione della Thailandia un altrettanto impegnativo periodo Il verbale dell’Assemblea perché ciò che abbiamo vissuto non sia IN MEMORIA DI MONS. CUTER della Delegazione 52 dimenticato ma inizi a portare frutto. Un pastore timido, semplice e di grande coraggio: un uomo di pace 17 Scriveva il Papa nel suo messaggio per la Aiuti per il terremoto Giornata missionaria mondiale: “io sono Una guida spirituale e umana Lettera di sempre una missione; tu sei sempre una per il popolo brasiliano 18 Mons. Giovanni D’Ercole 56 missione; ogni battezzata e battezzato è Il messaggio dei Vescovi una missione”. in Brasile 20 Ricette dalle missioni Sempre! Per questo non possiamo Devo impegnarmi Feijoada. Specialità brasiliana 58 dimenticare. oggi in prima linea in situazioni a volte per il Regno di Dio 21 Noi siamo… “in missione nel mondo: difficili ed è per noi un richiamo. Mons. Franco Cuter: Progetti la fede in Gesù Cristo ci dona la giusta Nei mesi scorsi ci hanno lasciato due una piccola biografia 25 dimensione di tutte le cose facendoci missionari: Mons. Franco Cuter e fra Per Natale ho scelto la generosità60 vedere il mondo con gli occhi e il cuore Marcello Rota. Di loro si parla in questo Mi ricordo di Mons. Franco, numero perché ciò che sono stati e ciò di Dio; la speranza ci apre agli orizzonti maestro, missionario e sacerdote 26 Spiritualità eterni della vita divina di cui veramente che hanno fatto non sia dimenticato. Un Vescovo missionario Il Vangelo della missione: partecipiamo; la carità, che pregustiamo Così come parliamo della situazione saggio e lungimirante 27 “Ero forestiero e mi avete ospitato” 63 nei Sacramenti e nell’amore fraterno, ci delle nostre missioni perché non Da te non me l’aspettavo 29 spinge sino ai confini della terra”. dimentichiamo che siamo chiamati a Aveva qualcosa di speciale Editore: MISSIONI ESTERE CAPPUCCINI ONLUS A ciascuno di noi vivere, dove e come il camminare insieme, coinvolti e partecipi nel suo sguardo 30 P.le Cimitero Maggiore, 5 - 20151 Milano Aut. Trib. di Milano n. 6113 del 30-11-62 Signore dona, la nostra missione. dell’opera di evangelizzazione accanto Direttore editoriale: Marino Pacchioni Per questo non possiamo dimenticare. a chi lavora in prima linea, perché ”solo Il nostro Vescovo Franco Caporedattore: Alberto Cipelli Redattori: Emilio Cattaneo, Mauro Miselli Né possiamo dimenticare chi l’annuncio e la carità del Signore Gesù, celebra la sua Pasqua 31 Paoletta Bonaiuto, Patrizia Boschi, Lorenzo Mucchetti, certamente ha vissuto fino in fondo la diffusi con la santità della vita e con Marina Renna, Alessandra Rossetti Direttore responsabile: Giulio Dubini Fotografie: Archivio Cappuccini, Elena Bellini propria missione e rimane per noi una le buone opere, sono la ragione della Grafica: Anna Mauri testimonianza, né chi si sforza di viverla missione”. Realizzazione e stampa a cura della Editrice Velar, Gorle (BG) 1
Emmecinotizie Crea il tuo presepe. Il concorso L o scorso anno la mostra Presepi dal Mondo è stata visitata soprattutto dalle classi di catechismo delle scuole vicine a noi. Quest’anno l’iniziativa è stata estesa a tutte scuole attraverso il Provveditorato, abbinandovi un CONCORSO DI PRESEPI aperto a tutti i bambini delle scuole materne e primarie e del catechismo dell’Iniziazione cristiana. Il titolo del concorso è CREA IL TUO PRESEPIO. All’interno della mostra Presepi dal mondo vi è un’area dedicata ai presepi allestiti dai bambini che rimarranno in mostra per tutto il periodo dell’evento fino al 6 gennaio. In questi ultimi anni nell’ambito della nostra festa ASPETTANDO NATALE abbiamo sempre fatto dei laboratori con i bambini, costruendo con loro dei piccoli presepi da poter portare a casa. Abbiamo visto che i bambini ne sono rimasti entusiasti, per questo abbiamo pensato di coinvolgerli maggiormente proponendo questo concorso. In occasione della premiazione, avvenuta 1 dicembre nell’ambito della festa Aspettando Natale, è stato consegnato a tutti i bambini presenti un catalogo fotografico di tutti i presepi pervenuti. I Presepi premiati sono stati votati da una giuria presieduta dal giornalista Paolo Brosio in base a criteri di in stoffa, in terracotta, in argil- Missionario. Lungo le tre corsie originalità e di utilizzo di materiali Presepi dal mondo. la, altre ancora con aghi di pino centrali realizzate nel salone si di recupero. Naturalmente sono La mostra o con semplici fogli di giornale possono ammirare vari presepi state stabilite tre diverse fasce di arrotolati. Sono la dimostrazio- etnici che rappresentano le cre- età: fino alla seconda elementare, A nche quest’anno l’iniziativa ne che i valori della tradizione azioni tipiche dei 5 continenti. fino alla quinta, oltre la quinta del presepe possono essere in- La tradizione del presepio è (per le classi di catechismo). del Centro di animazione La tradizione del presepio è missionaria dei Cappuccini di terpretati e incarnati da tutte le universale, ha varcato i confini universale, ma noi francescani vi Milano per il Natale è la Mostra culture. Non manca una sezio- del nostro paese e della nostra siamo particolarmente legati perché intitolata “Presepi dal Mondo” ne della mostra dedicata ai dio- cultura e si è diffusa in tutti i si fa risalire a S. Francesco la prima con delle novità rispetto alla rami, delle rappresentazioni di continenti e presso tutti i po- rappresentazione della nascita di scorsa edizione. Un suggestivo scene evangeliche, dall’annun- poli. Perché il Natale richiama Gesù, attraverso la quale Francesco percorso composto da rappre- ciazione alla nascita di Gesù, valori universali quali la pace, voleva sentire (e far sentire anche sentazioni della Natività insoli- che per risultato di prospettiva la serenità, la solidarietà e la ai presenti) con tutti i suoi sensi te, diverse per dimensioni, ma- e giochi di luce offrono al visita- condivisione, la gratuità, l’amo- l’infinita grandezza del mistero teriali e ispirazione. Ve ne sono tore degli effetti molto affasci- re… valori che tutti gli uomini, di di un Dio che si fa uomo, e uomo piccolino, un bambino nato in una alcune realizzate con statue in nanti. La Mostra è allestita nel- ogni cultura, possono cogliere stalla. resina, altre in legno, in carta, lo spazio espositivo del Centro e vivere. 2 3
CALENDARIO 2020 di Alberto Cipelli Il calendario 2020 di Missionari Cappuccini INCONTRI Volontariato in missione contri Calendario 2020 In VOLONTARIATO IN MISSIONE FOTOGRAFIE DI ELENA BELLINI e attenzione per i luoghi e le persone che si incontrano. Tutto quello che era Fotografie Q fonte di preoccupazione prima della di Elena Bellini A cura di Alberto uanti sorrisi e quanta gioia!” È que- tro fra culture e civiltà lontane, incontro fra partenza acquista nuovi significati e Cipelli, Lorenzo sto uno dei sentimenti più ricorren- persone diverse che si guardano e scopro- la missione, spesso, diventa anche Mucchetti e Paoletta Bonaiuto ti nelle testimonianze che i volon- no di avere qualcosa in comune e soprat- un percorso interiore di scoperta e ri- tari che fanno esperienza in terra tutto qualcosa da dirsi. La missione spesso flessione. La paura dell’ignoto riesce di missione riportano nelle parole una volta sintetizzata come mero luogo di povertà, a generare accoglienza e ascolto. Il timo- rientrati a casa propria. Si è partiti da qui per invece, in maniera sorprendente, in nessuna re per la nuova esperienza diventa stupore, realizzare il calendario missionario 2020 delle testimonianze raccolte viene percepita ricchezza e grazia. Il mettersi in discussio- 12 Mesi dando la voce, presentando il volto di alcuni esclusivamente in questo modo; l’indigenza ne e l’inquietudine e il ribaltamento interio- dei numerosi volontari che ogni anno chie- sembra quasi essere la cosa meno impel- re diventano stimolo a fare bene e meglio 12 Frasi raccontate dono ai frati cappuccini di poter intrapren- lente al confronto di più urgenti sentimenti a essere più aperti e generosi. La povertà fra i volontari delle missioni dere questa importante esperienza di vita. che focalizzano l’attenzione del volontario: si trasforma in gioia e sorriso. Le relazioni Dapprima seguono un percorso formativo e la bellezza, la verità, la spontaneità, la sem- umane acquistano significati inaspettati. E 12 Modi per avvicinarsi poi raggiungono la missione. Sono stati in- plicità, l’attenzione alla persona, lo scoprire soprattutto il sentimento più forte dei volon- al lavoro dei missionari contrati al ritorno chiedendo loro di donare con stupore quanto sia importante guardar- tari è che la convinzione di poter donare che una riflessione su ciò che avevano vissuto si anche solo negli occhi per far nascere un li anima al momento della partenza si tra- 12 Occasioni per essere vicini permettendoci di entrare in incontro sincero senza bar- sforma sul campo in una profonda consa- ai missionari cappuccini una parte intima della loro L’incontro diretto riere o pregiudizi. In tutte le pevolezza del continuo ricevere: “pensavo di vita. I pensieri emersi sono con l’altro permette di testimonianze raccolte non poter portare qualcosa ma ho avuto molto Un modo per conoscere da vicino la stati visualizzati attraverso abbattere muri e emerge da parte di nessuno di più di quello che ho dato”. L’incontro di- missione e capire che anche tu puoi le meravigliose fotografie di costruire ponti. la presunzione di potere o retto con l’altro permette di abbattere muri fare questa esperienza di grande di Elena Bellini che offrono dovere cambiare il mondo, e di costruire ponti. Una diversa prospetti- umanità e arricchimento personale. un toccante spaccato delle missioni. Ogni di essere dei salvatori, di arrivare a risolve- va offerta al mondo contemporaneo in cui mese è accompagnato da un volontario, re le situazioni. E mai neppure si insinua la l’altro e il diverso spesso incutono solo rab- Puoi richiedere al Centro Missionario il calendario 2020 disponibile mentre la foto principale è dedicata alla presunzione di recarsi in quelle terre lon- bia e paura. Forse, ci insegnano i volontari, nel formato da parete (cm 35x24) missione, vera protagonista di tutta questa tane con lo scopo di insegnare o di dover è sufficiente sapersi guardare negli occhi e e nel formato da tavolo (cm 15x10,5) solidarietà e generosità. L’accostamento di mostrare la propria superiorità o ricchez- ascoltarsi, il segreto di un incontro impor- questi due elementi diventa incontro: incon- za. Al contrario c’è sempre molto rispetto tante è tutto qui. 4 5
SPECIALE AMAZZONIA a cura di fra Marino Pacchioni A ottobre il Sinodo per l’Amazzonia Nel mese di ottobre la Chiesa che non è più il tempo della discussione e del confronto Nuove strade tutta si è posta in ascolto del “grido dell’Amazzonia” e non è ancora il tempo dei risultati e delle decisioni. attraverso le voci e le Credo che anzitutto oc- testimonianze che si sono corra ribadire il vero signifi- per la Chiesa e per alternate durante l’Assemblea speciale del Sinodo dell’Amazzonia. cato di questo Sinodo, il motivo per cui è stato convocato e l’obiettivo che si prefig- ge, al di là delle amplificazioni mediatiche un’ecologia integrale Fatto singolare, perché è la prima che in questi ultimi mesi alcune questioni volta che un Sinodo si occupa di relative, seppur importanti, hanno avuto. una “porzione specifica del popolo In effetti, in questi ultimi mesi i media di Dio” riconoscendo in essa un hanno dato grande risalto alla questione riverbero di ciò che in fondo riguarda amazzonica, anche grazie alle polemiche e la chiesa tutta e il mondo intero, e di al dibattito infuocato (è il caso di dirlo) cui abbiamo assistito durante l’estate a causa un problema specifico come quello dei numerosi e vasti incendi che sono stati dell’“ecologia integrale”. registrati nella regione. Certamente un fenomeno di portata e C di interesse mondiale cui quest’anno, gra- osì il Papa ha concluso la sua zie anche all’imminenza del Sinodo, giu- omelia nella Messa di apertura del stamente è stata data grande importanza. Sinodo dei Vescovi per l’Amazo- Anche se non è certo una novità. In occa- nia: “Cari fratelli, guardiamo insie- sione di Expo 2015 avevamo già parlato me a Gesù Crocifisso, al suo cuore squar- della deforestazione dell’Amazzonia, do- ciato per noi. Iniziamo da lì, perché da lì è cumentando che dopo un breve periodo in scaturito il dono che ci ha generato; da lì cui il processo di deforestazione era stato è stato effuso lo Spirito che rinnova. Da drasticamente ridotto, c’è stato un vergo- lì sentiamoci chiamati, tutti e ciascuno, a gnoso passo indietro. Dati accertati rive- dare la vita. Tanti fratelli e sorelle in Amaz- lavano allora che la deforestazione aveva zonia portano croci pesanti e attendono la ripreso a crescere nell’Amazzonia; tra il consolazione liberante del Vangelo, la ca- 2012 e il 2013 l’aumento era stato quasi rezza d’amore della Chiesa. Tanti fratelli e sorelle in Amazzonia hanno speso la loro vita… Per loro, per questi che stanno dando la vita adesso, per quelli che hanno speso la propria vita, con loro, camminiamo in- sieme”. Da qui hanno avuto inizio i lavori del Sinodo, con questi sentimenti di parte- cipazione, di condivisione da parte di tutta la Chiesa verso una porzione della Chiesa che soffre una situazione difficile, per ave- re su di essa uno sguardo profetico che possa restituire dignità all’Amazzonia. Cer- to, è obiettivamente difficile parlare del Si- nodo per l’Amazzonia in questo frangente 6 7
SPECIALE AMAZZONIA del 30%, e si riteneva che in seguito la si- nario Straordinario: “Trovare nuovi cammi- tre adolescenti indigeni messicani il 15 quando ancora era Cardinale Arcivescovo tuazione sarebbe diventata ancor più allar- ni per l’evangelizzazione di quella porzione ottobre 2017: “Accogliendo il desiderio di di Buenos Aires. mante. E così è stato. E di anno in anno del Popolo di Dio, in particolare degli indi- alcune Conferenze Episcopali dell’America Da allora inizia a farsi luce l’idea di una si assommano gli effetti negativi di questo geni, molto spesso dimenticati e privi di Latina, così come la voce di diversi Pastori riunione di tutti i vescovi dell’Amazzonia, processo che si espande a macchia d’olio. prospettive di un futuro sereno, anche a e di fedeli di altre regioni del mondo, ho de- anche se questa stava già germinan- Di questo passo si stima che nell’arco di 30 causa della crisi della foresta amazzonica, ciso di convocare una Assemblea Speciale do. Era stato infatti papa Benedetto XVI, anni il bioma più ricco della terra potrebbe polmone di fondamentale importanza per del Sinodo dei Vescovi per proprio nel 2007, in un di- essere trasformato in un immenso pa- l’intero nostro pianeta”. l’intera regione Pan-Amaz- L’obiettivo primario è scorso rivolto ai giovani in scolo, con conseguente distruzione della L’obiettivo primario è trovare nuovi cam- zonica, che sarà realizzata trovare nuovi cammini occasione appunto della fauna e della flora e la perdita di controllo mini per l’evangelizzazione con attenzione a Roma nel mese di ottobre per l’evangelizzazione Conferenza di Aparecida del regime delle piogge, con un devastante particolare alle popolazioni e alla situazio- del 2019”. con attenzione a richiamare l’attenzione impatto globale del quale iniziamo a speri- ne della regione dell’Amazzonia. In realtà l’interesse del particolare alle sulla «devastazione am- mentare gli effetti. Una delle grandi novità di questo Si- Papa a questo riguardo popolazioni e alla bientale dell’Amazzonia e Tutto questo è certamente drammati- nodo è che si è occupato in maniera spe- affonda le radici in un pre- situazione della regione sulle minacce alla dignità co e allarmante, ma forse ha contribuito a cifica di una “porzione del popolo di Dio”, cedente discorso rivolto ai dell’Amazzonia. dei popoli che là vivono», catalizzare l’attenzione unicamente sulla manifestando un interesse specifico che vescovi brasiliani presenti e a chiedere «un maggiore questione ecologica, relegando in secondo raramente finora la chiesa aveva espresso alla Giornata Mondiale della Gioventù del impegno nei più diversi ambiti di azione». piano l’obiettivo primo del Sinodo. per aree e popolazioni particolari. 2013, in cui diede un forte risalto alla Chie- Per tutti questi motivi, l’annuncio di un È necessario quindi ristabilire la corret- Perché questa attenzione? sa presente in Amazzonia, citando anche Sinodo Speciale per l’Amazzonia è stato ta proporzione tra gli elementi. Ripartiamo È il Papa stesso a spiegarne il motivo il documento della Quinta Conferenza Ge- di per sé un evento storico estremamen- dal titolo e dalle intenzioni manifeste del quando ne fa il primo annuncio pubblico nerale dell’Episcopato Latino Americano e te importante, soprattutto perché carico di Papa quando nel 2017 ha indetto il Sinodo al termine della Messa solenne di cano- dei Caraibi tenutosi ad Aparecida, in Brasi- speranze. Si tratta per la Chiesa di pensare da celebrarsi nell’ambito del Mese Missio- nizzazione dei protomartiri brasiliani e di le, nel 2007, alla quale egli pure partecipò a nuovi cammini specifici per questa por- 8 9
SPECIALE AMAZZONIA zione particolare del suo corpo, di immagi- l’amore di Dio è stato riversato nei nostri nare una chiesa dal volto amazzonico, con cuori dallo Spirito Santo che ci ha dato”. le sue specificità. Non solo nelle strutture, Il richiamo forte alla fede, e alla fede soprattutto nel rinnovamento della fede, che parte dalla Croce di Cristo, permette di perché senza conversio- evitare il rischio di accon- ne in senso stretto non c’è tentarsi di ingenue utopie, È vero, occorre avvicinarsi futuro per l’Amazzonia. di speranze “penultime”, Amazzonia: alla realtà amazzonica In sostanza i due im- “piccole” per quanto giu- “in punta di piedi” portanti obiettivi sotto- ste, di moralistici consigli rispettando la storia e la grande polmone lineati sono quelli della sulla necessità di mante- cultura nativa, che può conversione missionaria nere l’animo e l’entusia- però, come lo è stato in e della speranza, cioè ac- smo. Il rischio di limitarsi passato per altre culture, della madre terra crescere, rinnovare la fede all’esaltazione di una for- essere illuminata dalla luce così da renderla missio- ma di vita in armonia con del Vangelo e riscaldata dal naria e dare speranza per la natura, specialmente fuoco dello Spirito. affrontare la stanchezza, con il “buon vivere” o la lo scoraggiamento, la de- “terra senza il male”; è la lusione, la tristezza e la mancanza di slan- “nostalgia del totalmente Altro” che rimane cio in così tanti evangelizzatori tutt’ora pre- però inaccessibile, nel grido di desiderio senti in Amazzonia. senza risposta della storia universale e di Anzitutto cosa è l’Amazzonia? sono 3 milioni di indigeni suddivisi in 382 Riaccendere quindi le speranze fru- tutta la creazione. popoli o “nazioni”, ognuna con la sua lin- strate e superare i sentimenti di scorag- È vero, occorre avvicinarsi alla realtà È un territorio, una macro regione di ol- gua, la sua cultura, il suo territorio. Molte giamento, non arrendersi alla paura, né al amazzonica “in punta di piedi” rispettando tre 7 milioni di kmq (7,8 per l’esattezza) che sono in contatto con il mondo esterno da disincanto, né al lamento, né al sentimento la storia e la cultura nativa, che può però, contiene il 34% delle foreste primarie di tut- più di 500 anni o vivono ormai nel tessuto di una stagione perduta perché sembra come lo è stato in passato per altre culture, ta la terra (vale a dire un terzo!) e fornisce urbano; alcuni restano riconoscibili mentre che stia esaurendosi il raccolto di secoli di essere illuminata dalla luce del Vangelo e l’habitat al 30% della flora e della fauna del altri, in quel contesto, tendono a dissolversi missione. riscaldata dal fuoco dello Spirito. È il com- mondo (anche qui quasi un terzo!). L’Amaz- e per questo sono chiamati ‘invisibili’. Altre Ma questo è possibile solo attraverso pito che questo Sinodo si è dato sognan- zonia racchiude in sé giacimenti minerari nazioni indigene invece, le tribù “incontat- la conversione della fede. Paolo ci ricorda: do nuovi cammini di evangelizzazione, e tra i più importanti del mondo. Ogni giorno tate”, non hanno mai avuto rapporti con le “Essendo stati giustificati dalla fede, siamo proponendosi come profezia che ha sapu- sono esportate più di 100 mila tonnellate società che li circondano; sono circa 120 e in pace con Dio ... e in cui (fede) ci trovia- to raccogliere il grido di questa terra con di ferro solo dal porto di Itaqui. La conca vivono in un isolamento volontario, sono i mo e gioiamo nella speranza nella gloria amore pastorale e preghiera, con il corag- amazzonica contiene il 20% di tutta l’acqua cosiddetti ‘popoli liberi’. “Ognuno di que- di Dio ... e la speranza non delude perché gio delle donne e degli uomini di Dio. dolce non ghiacciata del pianeta. Ogni 5 sti popoli rappresenta un’identità culturale bicchieri d’acqua che beviamo, uno viene dai fiumi dell’Amazzonia. Sono nove i paesi che compongono questo grande territorio, chiamato Panamazzonia, o semplicemente Amazzonia: Brasile, cui appartiene il 67% della regione, Perù con il 13%, Bolivia con il 11%, Colombia con il 6%, , Ecuador con il 2%, mentre Venezuela, Guyana, Suriname e Guyana francese si dividono il restante 1%. Ma l’Amazzonia è anche la terra in cui vivono 33 milioni di persone, alcune delle quali aspettano ancora di ricevere il primo annuncio cristiano. Tra questi 33 milioni vi 10 11
SPECIALE AMAZZONIA particolare, una ricchezza storica specifica bù sono nomadi o seminomadi. Queste espansione dell’allevamento e delle impre- come anonimo, asfissiante, senza madre, e un modo peculiare di guardare la realtà tribù, che spesso includono gruppi isola- se agricole con enormi estensioni di mo- ossessionato soltanto dal consumo e dagli e ciò che li circonda, nonché di rapportar- ti, tendono a vivere nel folto della foresta, noculture. Dagli anni ottanta c’è stato un idoli del denaro e del potere. Si impongono si con tutto questo a partire da una visione lontano dai fiumi. In alcuni casi coltivano boom nello sfruttamento della foresta plu- nuovi colonialismi ideologici mascherati del mondo e da un’appartenenza territoriale qualche vegetale ma si sostengono princi- viale amazzonica per l’estrazione mineraria dal mito del progresso, che distruggono le specifiche” (Documento Preparatorio Amaz- palmente con la caccia e la raccolta di ciò e per l’allevamento intensivo del bestiame, identità culturali proprie” (DPA n.5) Queste zonia - DPA n.3). Questi dati fanno com- che la natura offre in abbondanza. che costituiscono una grave sono le parole pronunciate prendere che non siamo di fronte ad una Un giorno, il Signore Iddio inviò i suoi minaccia per le popolazioni Per loro, infatti, la da Papa Francesco durante regione omogenea; l’Amazzonia ha al suo angeli fuori dalle porte del cielo. Li munì di indigene. I coloni invadono terra non è un bene il Discorso ai partecipanti interno molti tipi di “Amazzonie” che hanno pesanti sacchi contenenti ogni ben di dio: illegalmente i territori indige- economico, ma è un alla conferenza internazio- come elemento articolante e unificante l’ac- acque, sementi, insetti, animali, piante..., e ni continuando a distrugge- dono di Dio e degli nale in occasione del terzo qua, i fiumi, i laghi, le vallate, tutti in qualche li inviò perché andassero e spargerli sulla re l’ambiente da cui dipende antenati che in essa anniversario dell’enciclica modo collegati al grande fiume, il Rio delle terra. Mentre sorvolavano un tratto di terra, la sopravvivenza delle tribù, riposano, uno spazio Laudato si’ (6 luglio 2018). Amazzoni, “il fiume che è madre e padre di all’improvviso i sacchi si ruppero e tutto que- provocando violenti scontri sacro con il quale hanno “Dall’altro lato, è indispen- tutti” (DPA n.1). sto bene si sparse su quel fortunato pezzo e diffondendo tra i gruppi il bisogno di interagire sabile prestare speciale at- di terra. Era I’Amazzonia!!!” (da un racconto malattie infettive. …Oggi, per alimentare la loro tenzione alle comunità abo- indigeno) cinque secoli dopo l’arrivo identità e i loro valori. rigene con le loro tradizioni Come vivono le popolazioni dei primi europei in Amaz- Si tratta quindi di una terra ricca di ri- Quanto possiamo culturali (Laudato si’, 146). È indigene? sorse, in parte non ancora sfruttate e che zonia, moltissimi indios imparare da loro! triste vedere le terre dei po- La maggior parte dei popoli amazzoni- proprio per questo fanno gola a molti. Qua- continuano a morire per poli indigeni espropriate e le ci vive in comunità stanziali lungo i fiumi. si tutti i problemi degli indios amazzonici mano degli invasori e interi popoli devono loro culture calpestate da un atteggiamento Normalmente coltivano piccoli orti intorno derivano dalla terra e dalle sue risorse, di affrontare ogni giorno la minaccia dell’an- predatorio, da nuove forme di colonialismo, ai villaggi garantendosi una grande varietà cui molti ‘stranieri’ vogliono impadronirsi a nientamento. Dal 1988 la costituzione bra- alimentate dalla cultura dello spreco e dal di frutta e verdura tra cui manioca, fagioli, ogni costo. In passato, oggetti del desiderio siliana riconosce il diritto ai popoli indigeni consumismo. Per loro, infatti, la terra non grano e banane. Inoltre cacciano e pesca- erano l’oro, la gomma (chiamata anche “oro di perseguire i loro modi di vita tradizionali è un bene economico, ma è un dono di Dio no, spesso utilizzando veleni vegetali per bianco”) e il legno - tutti molto abbondanti in e il possesso permanente ed esclusivo delle e degli antenati che in essa riposano, uno stordire i pesci. Oggi alcune tribù cacciano Amazzonia. Oggi, le minacce più gravi sono loro “terre tradizionali”, che sono delimitate spazio sacro con il quale hanno il bisogno con i fucili, molte altre, invece, utilizzano legate al boom del petrolio (“l’oro nero”), alle come “terre indigene”. Tuttavia, i popoli in- di interagire per alimentare la loro identità ancora archi e frecce, lance o cerbottane prospezioni di gas nell’Amazzonia orientale, digeni sono ancora costretti ad affrontare e i loro valori. Quanto possiamo imparare con dardi intinti nel curaro. Solo poche tri- al taglio illegale della foresta e alla rapida una serie di minacce esterne e le sfide per da loro! Le vite dei popoli indigeni sono una la loro sopravvivenza e la conservazione memoria vivente della missione che Dio ha del loro patrimonio culturale. In Perù e in affidato a tutti noi: la protezione della nostra Colombia, questi diritti sono riconosciuti casa comune”. Questo aiuta a comprende- da decenni ma vengono regolarmente cal- re quanto la questione amazzonica non sia pestati da aziende e governi conniventi. Gli solo amazzonica, ma riguardi uno stile ed interessi economici e politici contano di più un modo di vivere che interessa da vicino gli dei riconoscimenti ufficiali dei diritti! “La si- uomini di tutto il mondo. tuazione del diritto al territorio dei popoli in- Mentre leggi questi dati, nella foresta digeni in Panamazzonia ruota intorno a una amazzonica si taglia e si brucia un ettaro di problematica costante, quella della manca- foresta ogni dieci secondi! Allora è facile ca- ta regolarizzazione delle terre e del manca- pire che – anche se sembra lontana (8.700 to riconoscimento della loro proprietà an- Km), l’Amazzonia è così influente nella no- cestrale e collettiva” (DPA n.5). “La cultura stra vita, che sembra dietro l’angolo… anche imperante del consumo e dello scarto tra- per noi italiani… e anche per il resto del mon- sforma il pianeta in una grande discarica. Il do (Mons. Eugenio Coter, Vescovo di Pando Papa denuncia questo modello di sviluppo – Bolivia – Coordinatore REPAM). 12 13
SPECIALE AMAZZONIA per altri importanti ambiti ecologici della ter- ra e conta come polmone verde. Se questo non può più respirare correttamente, anche per l’Europa va male. È importante per tutti mantenere la regione dell’Amazzonia come polmone verde e ambiente vitale per le po- polazioni indigene. Per questo il Sinodo si è dato come obiettivo primario, accanto allo sviluppo di nuove strade per una chiesa dal volto amazzonico, quello di riflettere e proporre una ecologia integrale. Anche se ancora qualcuno tenta di negarlo, è indub- bio che Il nostro pianeta è entrato, in questi ultimi decenni, in una grave situazione di crisi climatica ed ecologica. Ed è necessa- rio un grande impegno per superare questa crisi, è urgente agire, prima di giungere al punto di non ritorno. Certamente in questi ultimi tempi si è risvegliata una coscienza mondiale su questi gravi problemi, anche in seguito alla pubblicazione da parte di Papa Francesco dell’enciclica Laudato si’ e La nostra casa comune del cosiddetto Accordo sul clima siglato a memoria viva della missione che Dio ha affi- Parigi. Documenti che nascono dalla con- dalo a tutti noi: avere cura della casa comu- statazione ormai consolidata che il clima a ne. La difesa della terra è difesa della vita… P livello mondiale è peggiorato in modo pre- Amici, le nostre società molte volte hanno aradossalmente un Sinodo che si ni e misure politiche che riguardano il loro occupante e che la natura viene devastata, bisogno di correggere la rotta e voi, giovani prefigge di occuparsi solo di “una ambiente vitale. E il Sinodo è stato indetto contaminata e degradata a un ritmo sempre dei popoli originari - ne sono sicuro -, potete porzione del popolo di Dio” ha finito proprio per impegnarsi per loro. Gli uomini e crescente. Il Pianeta Terra non è più in grado aiutare moltissimo in questa sfida, soprat- per interessare e coinvolgere, forse le donne che vivono là sono nostri fratelli e di sopportare tante distruzioni e l’intervento tutto insegnandoci uno stile di vita che si come non mai, tutto il mondo. È lecito quin- nostre sorelle. Ed è quindi giusto che noi ci irresponsabile e predatorio da parte di un’at- basi sulla cura e non sulla distruzione di tut- di chiedersi, al di là dell’interesse universa- preoccupiamo di loro. Inoltre l’Amazzonia è tività umana irresponsabile. Papa France- to quello che si oppone alla nostra avarizia. le per i temi ambientali e dell’ecologia, che particolarmente importante per il clima, che sco, durante la sua visita in Mai come oggi i popoli in- senso ha per noi il Sinodo sull’Amazzonia, non conosce confini; i cambiamenti climati- Perù (2018), a Puerto Mal- Il Pianeta Terra non è più digeni e i loro territori sono dato che i paesi che compongono la regio- ci in Amazzonia interessano anche noi. La donado, ha fatto un’appas- in grado di sopportare tante minacciati, e incombe la ne amazzonica sono molto lontani; perché chiesa dell’Amazzonia si riconosce come sionata difesa della natura, distruzioni e l’intervento necessità che le popola- il Sinodo sull’Amazzonia interessa anche gli voce per la salvezza dell’ambiente vitale in della vita e della famiglia irresponsabile e predatorio zioni indigene debbano altri continenti? Da un punto di vista cristia- Amazzonia, in particolare per le popolazioni dei popoli originari. “Ho da parte di un’attività essere ascoltate. II movi- no non possiamo dimenticare che dove un indigene, ma il suo grido travalica i confini voluto venire a visitarvi e umana irresponsabile. mento indigeno è ancora membro soffre, soffre tutto il corpo; dove un della regione stessa, ed è un grido che scuo- ascoltarvi, per stare insie- forte e vive un momento membro gioisce, gioisce tutto il corpo (1Cor te tutto il mondo perché riguarda questioni me nel cuore della chiesa, unirci alle vostre decisivo, portando avanti un’idea alternativa 12). Questo vale per la Chiesa da sempre, globali quali il surriscaldamento del pianeta, sfide e con voi riaffermare un’opzione since- di modello di vita - il Bien Vivir - e un modello perché tutta la chiesa diffusa in tutto il mon- la produzione di CO2 ecc, con tutte le con- ra per la difesa della vita, per la difesa della economico e sociale diverso fondato sulla do forma un solo corpo. In Amazzonia le seguenze oggi ampiamente documentate e terra e per la difesa delle culture. Se da qual- difesa della vita integrale”. Comprendiamo popolazioni primitive soffrono per i cam- che sono sotto gli occhi di tutti. La regione cuno voi siete considerati un ostacolo o un bene quindi come la questione amazzonica biamenti climatici così come per decisio- amazzonica è paradigmatica quindi anche “ingombro”, in verità, con la vostra vita siete non sia solo amazzonica ed è necessario un 14 15
SPECIALE AMAZZONIA In memoria di Mons. Cuter cambio di rotta in cui ciascuno nel suo pic- cumulo di rifiuti non adeguatamente tratta- colo fa la sua parte, senza aspettare le so- ti: tutte queste realtà manifestano la gravità luzioni della politica e dei massimi sistemi. della crisi ecologica. La crisi climatica, dal Da questo punto di vista, come suggerisce canto suo, si manifesta con picchi di tem- Il ricordo il Papa, le popolazioni indigene dell’Amazzo- perature estreme - inverni molto freddi ed di Mons. nia possono indicarci un modello di vita più estati troppo calde con precipitazioni violen- Franco Cuter sostenibile e rispettoso della “casa comune” te e inondazioni sempre più pesanti, periodi che ormai è necessario intraprendere. “Quel- di siccità più lunghi e sempre più estremi, la che è in atto è una crisi ecologica mon- acqua potabile e sicura sempre più scarsa, diale grave. Basti considerare il drastico e uragani e cicloni devastanti, scongelamen- crescente riscaldamento climatico globale to allarmante dei ghiacciai, innalzamento avvenuto negli ultimi decenni. Di pari passo del livello degli oceani”, scrive il Card. Hum- alla crisi climatica, è sempre più evidente la mes, relatore generale al Sinodo. Per questo crisi ecologica, effetto della devastazione, è necessario non solo ascoltare il grido di della contaminazione e del conseguente de- chi ci obbliga a guardare in faccia questa grado della Terra. Il crescente abbattimen- drammatica realtà, ma anche attuare scel- to di vaste aree di foresta, soprattutto delle te concrete e porsi degli obiettivi realistici foreste tropicali, l’inquinamento con agenti che contano qui come là; e se li abbiamo a tossici per l’agricoltura dei terreni coltivabili, cuore possiamo invertire la rotta climatica la devastazione e la contaminazione causa- che oggi, e ancor più in futuro, influiscono in ta dallo sfruttamento minerario, l’inquina- modo negativo per gli uomini e per tutta la mento idrico dei fiumi, dei laghi, dei canali creazione. Per questo ciascuno è chiamato navigabili, l’inquinamento atmosferico, l’ac- a fare scelte, e le può fare! Un pastore timido, semplice e di grande coraggio: un uomo di pace 16 17
In memoria di Mons. Cuter di Frei Silvio do Socorro Almeida Pereira OFMCap – Ministro Provinciale Dal Brasile impegno nella formazione dei giovani frati. Tuttavia nel suo cuore ardeva il fuoco della Missione. Ottenuto il permesso di essere missionario in Brasile, qui arrivò in 1982. Ri- manendo in São Luis do Maranhão , subito fu destinato alla Fraternità Nostra Signora della Concezione in Anil, nella quale fu in- caricato della formazione dei giovani postu- lanti che entravano nella schiera dell’Ordine, nel tanto amato Centro Vocazionale “Vieni e Seguimi”. Dopo, la Fraternità dell’allora Vi- ce-Provincia del Maranhão gli affidò, in due circostanze, l’incarico di animatore della vita fraterna e di sostenere i confratelli nella esperienza esistenziale della Vita Religiosa in queste terre, impegnandosi con corag- gio e da intrepido nel servizio di Ministro Vice-Provinciale. Terminato il suo governo, ritornò, per un breve periodo, nella Parroc- chia di Anil, fino al giorno in cui il Signore gli affidò la missione d’essere il pastore delle pecorelle della Chiesa di Grajaú, suc- cedendo come Vescovo a tanti fratelli cap- Una guida spirituale puccini che si fissarono nella pagine della meravigliosa storia della Chiesa in queste momento si rese partecipe come Buon Pa- store, che dà la vita per le sue pecorelle (cf e umana per il popolo terre. Con assoluta fiducia nella misericor- Gv 10,11). Dom Franco rimane per sempre dia divina, guidò il suo gregge con molta presente nella storia della nostra Provincia saggezza e impegno pastorale. Favorì la e della Diocesi di Grajaú: sarà ricordato per brasiliano formazione dei responsabili, la crescita del la testimonianza e il coraggio, per il dina- clero locale, fondò nuove parrocchie e co- mismo e, specialmente per la timidezza e di missione in Brasile. La Provincia Cappuc- struì seminari. Guidò la Chiesa di Grajaú in semplicità che rappresentavano la sua uni- cina Nostra Signora del Carmo si unisce ai una epoca di profonde trasformazioni poli- ca personalità, guadagnandosi la stima di Un frate, un Vescovo che rimarrà cari confratelli lombardi e anche al presbite- tiche e sociali, preoccupandosi del rispetto tutti coloro che lo conoscevano. In questa sempre presente nella storia della rio e fedeli diocesani della Diocesi di Grajaú di ciascuna persona, per il bene della comu- sua semplicità egli diviene modello per noi. Provincia e della Diocesi di Grajaú nella persona del Signor Vescovo Dom Ru- nità cattolica e, specialmente, per conser- Come scrisse Nicolão de Chamfort: “Nelle in Brasile: sarà ricordato per la bival Cabral Brito, in questa ora nella quale vare viva la fede nei cuori dei fedeli. Come grandi cose gli uomini si mostrano come a le nostre preghiere salgono a Dio, in un inno fratello cappuccino, Dom Franco fu forma- loro pare più conveniente; nelle piccole cose, testimonianza e il coraggio, per il di azione di grazie per la vita e l’impegno pa- tore sollecito e presente, aiutando nella for- però, si mostrano come sono”. Dom Franco dinamismo e per il suo carattere umile. storale di questo grande pastore e fedele di- mazione di vari frati della nostra Provincia; si mostrò nelle piccole cose. Conservò la C spensatore dei ministeri divini. Dom Franco come Vice-Proviciale fu fedele formatore pace in ogni tempo della sua vita terrena. on molta afflizione, ieri abbiamo fu sempre considerato un uomo di profonda della vita fraterna e grande animatore delle Adesso gode delle Pace eterna del Risorto, ricevuto la notizia della morte del riflessione e intelligenza. A partire dai suoi possibilità delle vocazioni native; come Ve- come Lui collocò nel suo stemma episco- nostro confratello Dom (Vescovo studi primari, passando per la formazione scovo, non dimenticò il suo vincolo con la pale: “Ipse est Pax nostra” “Egli stesso è la ndr) Franco Cuter, Vescovo emerito iniziale e permanente ricevuti dalla Provin- Provincia, amministrando l’Ordinazione di Pace” (Ef 2,14). A tutti i confratelli, parenti, e della Diocesi di Grajaú - Maranhão, già resi- cia Madre e in più altri complementari stu- vari confratelli ed essendo presenza garan- amici di Dom Franco, saluti di Pace e Bene dente nella materna patria, dopo tanti anni di accademici a Roma, si dedicò con serio tita nei nostri capitoli e assemblee. In ogni del Signore. 18 19
In memoria di Mons. Cuter di Mons. Serafino Spreafico ofmcap, emerito della Diocesi di Grajaú- Brasile L’omelia di Mons. Serafino Spreafico ai funerali Devo impegnarmi per il Regno di Dio Il messaggio dei Vescovi in Brasile Nota di condoglianze della CNBB sulla morte di Mons. Franco Cuter C Nell’omelia pronunciata durante i aro Fratello, Mons. Rubival Cabral laici per servire meglio le nostre comunità. denza che ci scambiammo tra noi due, da Britto, Vescovo di Grajaú (MA), Inviamo il nostro abbraccio a tutti e le no- funerali a Gazzaniga, Mons. Serafino studenti di filosofia e con la quale egli con- la Conferenza nazionale dei Vescovi stre preghiere per l’eterno riposo di Mons. Spreafico rilegge con profonda cordò. La reciproca confidenza partì da me, del Brasile (CNBB) esprime rammarico per Franco Cuter. In Cristo. fede, ma anche con atteggiamento quando un giorno gli chiesi: “Fra Franco, tu la morte di Mons. Franco Cuter, vescovo L’Arcivescovo Walmor Oliveira affettuoso e fraterno il lungo percorso sei dotato di una intelligenza straordinaria emerito di Grajaú sabato 28 settembre. de Azevedo Belo Horizonte (MG) e, caso raro, anche di una memoria feno- di Mons. Franco Cuter ricostituendo Desideriamo unirci nella preghiera e nella Presidente del CNBB menale. Quale attività pastorale penseresti solidarietà a Lei, ai parenti e a tutto il popo- la figura di un grande frate e di un sia confacente ai tuoi desideri?”. Ed egli mi L’Arcivescovo Jaime Spengler lo di Dio di questa Chiesa particolare, nel di Porto Alegre (RS) Vescovo a servizio della gente. rispose: “Dato il mio carattere, mi impegnerei P ricordo del nostro fratello. Mons. Franco Primo vicepresidente del CNBB in uno studio teologico scientificamente alto, si è distinto per il suo lavoro missionario Mons. Mário Antônio da Silva er questa celebrazione della Spe- nel quale penso di riuscire bene, e più ancora e la sua dedizione all’evangelizzazione con Vescovo di Roraima (RR) ranza di Mons. Franco Cuter, che è con intima tranquillità! Ma questa scelta mi missioni popolari. Nelle sue lettere pasto- Secondo vicepresidente della CNBB certezza della sua Risurrezione, ho rinchiuderebbe in un angolo stretto, quanto rali ha sollecitato e apprezzato la presenza Mons. Joel Portella Amado scelto tre letture che rappresenta- al rapporto pastorale con il Popolo di Dio. Per e la testimonianza dei laici cristiani e ha Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di no, a mio modo di vedere, un aspetto carat- cui deciderò di accettare qualsiasi pastorale invitato ogni diocesi a intraprendere co- San Sebastiano di Rio de Janeiro (RJ) teristico della figura di Mons. Franco Cuter. che il Signore vorrà!”. Ebbene questa valuta- raggiosamente la creazione di veri ministri Segretario Generale del CNBB Questa constatazione si fonda sulla confi- zione che Mons. Franco fece di se stesso, 20 21
In memoria di Mons. Cuter con l’aggiunta della sua disponibilità alle missione c’era un estremo bisogno. Anche Sapienza” che è quello di Giobbe e che qui che mi spinge a farci suggerire sommessa- decisioni dei superiori, rappresenta il suo qui egli si distinse nella formazione intellet- sotto riporto, lasciando a ciascuno la perso- mente e in profonda risonanza la FONTE da eroismo nell’affrontare il duplice confronto: tuale e ancora più in quella spirituale; sem- nale applicazione al nostro carissimo Mons. cui Mons. Franco attinse la divina forza di il primo con la realtà-verità oggettiva che lo pre con una certa difficoltà, con se stesso, Franco: “Oh, se le mie parole si scrivessero, realizzare il Volere di Dio su se stesso e con renderebbe molto esigente, il secondo è il nella conclusione pratica della problemati- se si fissassero in un libro, fossero impres- i Fratelli tutti: “Questo è il mio comandamen- confronto dinanzi alle opinioni di ogni tipo ca. In seguito, la Fraternità della missione lo se con stilo di ferro sul piombo, per sempre to: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho di persone o gruppo di persone, con cui la- scelse come Vice-Provinciale, quale massi- s’incidessero sulla roccia! Dopo che questa amati. Nessuno ha un amore più grande di vorerebbe. Mons. Franco, pur riconoscendo ma carica in funzione di servizio, richiestagli mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, questo: dare la vita per i propri amici. Voi sie- i suoi limiti caratteriali, manifestò la sua ma- dal Signore. Il nuovo compito, che su di lui vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, e i miei oc- te miei amici, se farete ciò che io vi coman- turata, direi eroica decisione! Praticamente, pesò enormemente dato che, tra le tante e chi lo contempleranno non da straniero” (Gb do” (Gv 15,12-14). Mons. Franco, quando nel suo intimo aveva, da tempo, già scelto altre responsabilità decisionali, con questa 19,23.27). terminò il suo mandato di Vice-Provinciale, di servire la verità esigente e il superamento funzione doveva creare tutte le condizioni In realtà, le testimonianze offerte dai con- si distese in un tenue riposo, bene meritato della sua timidezza nel confronto con i col- perché si preparasse il passaggio della Mis- fratelli su Mons. Franco sono molto chiare che lo riempì di soddisfazione, specialmente laboratori. L’intimo suo conflitto lo visse già sione da Vice-Provincia alla erezione a Pro- nel riconoscere che la sua persona diede nell’azione pastorale. Provvidenzialmente, in Italia da inserito nella Provincia cappuc- vincia. Per vari incontri confidenziali che io la bella testimonianza (Gv 3,2) di una esi- la sua prima esperienza fu la pastorale della cina, specialmente come responsabile della ebbi con lui su tale periodo della sua vita, stenza radicalmente consacrata al Regno famiglia! E questa avvenne nelle parrocchie direzione degli studi. Conflitto che si portò avvertii che egli viveva, nel segreto della sua di Dio e alla autentica evangelizzazione dei nelle quali, dal sottoscritto si era iniziato dentro sia con i confratelli insegnanti e non anima, un conflitto considerevole, umana- fratelli. Basta leggere la relazione del padre l’ISC, Incontro di sposi con Cristo e che si era meno con gli alunni. Gli uni e gli altri, tuttavia mente parlando. Il suggerimento offertogli Provinciale della Fraternità cappuccina del impiantato con tanta ricchezza per nume- lo stimavano tanto, anche per la “passione” da confratelli e da lui accettato, fu il ricorso Brasile, circa la intensa e appassionata at- rose famiglie. Queste, successivamente, si con cui si donava e per l’ampia ”scienza” alla grazia di Dio e alla fiducia incondiziona- tività di Mons. Franco in questa epoca nel- impegnarono per la evangelizzazione della che rivelava ogni volta più. Come professo- ta in Lui. Ed io aggiungo che Mons. Franco la vita della sua fraternità. Infine si può e si propria parrocchia che è la Grande Famiglia re, specie in filosofia, attraeva l’attenzione visse, questa ed altre situazioni, ad esempio deve concludere che Mons. Franco (e tutte come la definì il Santo Papa Giovanni Paolo degli alunni perché comunicava la materia di Giobbe. E egli compì l’opera voluta dal Si- le persone che ebbero l’occasione di viverci II. Seppi poi, attraverso alcuni confratelli ma rivestita di esistenza vissuta, e in questo gnore, con dedizione fino in fondo. Perciò, insieme lo riconoscono) fu e trasmise tanta anche personalmente dallo stesso Mons. era esigente con se stesso e, naturalmen- al carissimo mio Mons. Franco, dedico e, grazia di Dio. Grazia questa data e ricevuta Franco, che tale pastorale gli fu di aiuto, as- te, con gli altri. Giunto in Brasile fu richiesto più ancora, gli applico – ora da più vivente come timbro indelebile del concreto amore sai alto e profondo. Infatti la pastorale della da subito di impegnarsi come direttore nella in cielo, ciò che gli applicavo mentre era tra cristiano, in forma di gratuità. Sarà naturale famiglia vive la struttura umana e spirituale, formazione dei giovani candidati alla vita re- noi fisicamente – il passo biblico tratto dal riconoscere, insieme, che Mons. Franco la- di persona e di sposi cristiani; impegnati a ligiosa e sacerdotale. Di questo servizio in primo libro della serie biblica di “Poesie e sciò un ricordo profondo nel nostro cuore. Il trattare con molta intelligenza e ancora più con tenerezza naturale i rapporti coniugali tra loro e di genitori con i figli, e nella vita comunitaria con tutto il prossimo, gli altri. Fu questo il clima umano-cristiano il più adatto alla intelligenza e timidezza di Mons. Franco, aiutandolo enormemente quale ministro di Dio, e rapportandosi quindi con lui con il dovuto rispetto sia come persona che come sacerdote. Durante il suo eserci- zio apostolico nella Diocesi di Grajaú, che si protrasse per quasi 19 anni, Mons. Franco soffrì non poco, forse un po’ più di prima. E ciò, credo che ancora avvenne sia per il suo carattere sia perché le problematiche con le quali dovette confrontarsi erano più diffi- coltose, in se stesse e per le persone con 22 23
In memoria di Mons. Cuter Per Mons. Franco arrivò finalmente il gior- no del suo arrivo in Italia, dopo vari tentativi di affrettare un po’, presso la Nunziatura, l’accettazione della sua rinuncia all’eserci- zio pastorale della Diocesi. Poi ci abbrac- ciammo qui in Italia, continuando insieme l’esercizio della nostra singolare fraternità di vescovi emeriti. Il nostro successore, Mons. frei Rubival Cabral Britto cappuccino, si in- tese subito e profondamente con Mons. Franco e con me. A tre incominciammo a creare le basi della nostra comunione orante e intercedente, e ci impegnammo col nostro ministero apostolico a sostenere l’intensa azione pastorale lasciata da Mons. Franco nella diocesi di Grajaù, considerata nostra a tre: salvo la distinzione delle funzioni. Infine noi tre ci intendemmo sull’impegno di vivere Mons. Franco Cuter: le quali dovette intendersi. Infatti, in tante per Mons. Franco arrivò il tempo della sua insieme ciò che troviamo in S. Paolo e che problematiche ecclesiali di fronte alle quali rinuncia a vescovo di Grajaù e che egli ini- appartiene a tutti i nostri DODICI GRANDI una piccola biografia I Mons. Franco si confrontò c’erano in gioco ziò, un po’ lontano nel tempo, a sognare per APOSTOLI. Patto questo formulato a tre, di- l corpo del Vescovo emerito della diocesi di sia il vero bene delle persone, specialmen- uscire definitivamente dalla problematica nanzi i due santuari di Santa GIANNA Beret- Grajaú Mons. Franco Cuter, è stato sepolto te consacrate, sia la conveniente soluzione della diocesi. In questa ultima tappa Mons. ta Molla a Mesero, e del (presto) Venerabile mercoledì 2 ottobre nel cimitero dei cappuccini di Bergamo. Il Vescovo aveva 79 anni ed è morto delle problematiche secondo la divina natu- Franco – si può dire – che si rinchiuse in FRA ALBERTO Beretta a Bergamo. E dinanzi sabato 28 settembre all’ospedale di Varese per ra della Chiesa. E non meno considerando una intimità col suo Signore e si pose a pre- ai DUE: Fratelli di sangue, Santi da Altare, un colpo - dopo una caduta in camera da letto. che, come vescovo, doveva risolvere, dicia- gare intensamente, come egli sapeva, per Medici del corpo e delle anime, Missionari Il funerale si è svolto lunedì 30 settembre alle mo così, secondo il Vangelo e il pensiero e la sua diocesi: persone, impegni, program- del Vangelo della Salvezza, perciò radicati ore 18 presso il Convento dei Frati Cappuccini di Varese, con la celebrazione della Santa Messa. la norma della Chiesa. In varie occasioni, il mi, problemi… Quando, in questo periodo, lo quali Cittadini-Protettori-Vissuti a tutto titolo Nato il 28 luglio 1940 a Gazzaniga, in Italia, membro più delle volte a sua richiesta, ritenni come chiamavano dicendogli che ero io a volergli Morale e Vero nella e della Diocesi di Grajaú, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Mons. dovere di carità entrare in sintonia con lui, parlare per telefono, tralasciava subito ogni ma anche di tutto il Brasile! “Ricordati che Franco ha risieduto in Brasile ed è stato il settimo quanto mi fu possibile, per solidarizzare altro impegno e ci confidavamo un po’ su Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risusci- vescovo della diocesi di Grajaú. Mons. Franco è stata a capo della diocesi di Grajaú tra il 1998 con le sue decisioni. Mai fu facile intender- tutto, sostenendoci vicendevolmente. Mai tato dai morti, secondo il mio vangelo, a cau- e il 2016. La sua ordinazione sacerdotale ebbe lo circa il suo pensiero quanto a soluzione gli mancò la giusta parola e fraterna for- sa del quale io soffro fino a portare le catene luogo il 26 marzo 1966. Sospinto dalla chiamata dei problemi, ma a me mai fu difficile pro- ma di dimostrarmi incoraggiamento e, su come un malfattore; ma la parola di Dio non missionaria, chiese ai superiori dell’Ordine di porgli delle domande mirate, affinché poi gli delicati problemi personali, di suggerirmi la è incatenata! Perciò sopporto ogni cosa per essere inviato alla missione cappuccina in Brasile, arrivando a São Luís nel 1982. Per diversi anni è suggerissi il mio modesto parere – mai in buona e giusta soluzione. Insomma: anche gli eletti, perché anch’essi raggiungano la stato attivo nella formazione dei postulanti e vicario forma di imposizione – ma riprendendo il tra noi due vivemmo la carità apostolica. salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla della parrocchia di Nostra Signora della Concezione suo pensiero e sottolineandone la migliore Con Mons. Franco, in quell’epoca, anch’io ri- gloria eterna”(2Tm 2,8-10). di Anil nell’Arcidiocesi di Sao Luis. Nel gennaio via di decidere. Il che fu per me, non solo vissi certe situazioni somiglianti, per cui, in- Mons. Franco ora nella definitiva Pace del 1989, è stato eletto viceprovinciale della Viceprovincia di Maranhão-Pará e ha svolto questo missione a lui dovuta come suo vescovo sieme meditavamo la Parola di Dio, al quale cielo, compie questo impegno missionario, servizio di animazione per sei anni. Nel 1995 viene emerito, ma perché ciò rappresentò l’intima affidavamo noi stessi, il nostro popolo quale non solo insieme a noi due, ma anche per nominato parroco di Anil. L’intensa vita sacerdotale e vera ricchezza evangelico-francescana tra gregge del Signore e continuavamo questo noi due. Mons. Franco si manterrà sem- lo ha portato alla nomina episcopale del 21 gennaio noi due. Che è quella del donare e ricevere clima di supplica e di offerta di noi stessi, pre impegnato dinanzi a Dio per le sue 1998, quando è stato nominato Vescovo della diocesi di Grajaú da Papa Giovanni Paolo II. reciprocamente con l’amicizia voluta e pra- esercitando il nostro Ministero Apostolico, Famiglie, quelle: Cuter, dei Cappuccini di Il 19 marzo 1998 ha preso possesso della diocesi ticata a noi da Cristo, suoi veri amici e chia- di offerta sacrificale e di risurrezione nostra Lombardia, del MA-PA-AM, della Diocesi di di Grajaú. ramente richiesta da Cristo tra di noi. Anche e, in forma strutturale, per la nostra diocesi. Grajaú! 24 25
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