Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali

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Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
10
esperienze personali
con i bilaterali

               aperta
              sovrana
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
PERCHÉ ABBIAMO BISOGNO DEI BILATERALI

Abbiamo incontrato dieci persone molto diverse tra
loro, ma che hanno una cosa in comune: tutte sanno,
per esperienza personale, quanto siano importanti gli
accordi bilaterali. Questi accordi equilibrati, conclusi
tra la Svizzera e l’UE, sono importanti perché gettano
le basi di un partenariato solido, da pari a pari, oltre
a portare molti vantaggi al nostro paese; non solo nel
commercio, ma anche nel campo della ricerca e della
cultura. Ringraziamo di cuore tutti i nostri partner
e tutti i nostri interlocutori per queste discussioni
interessanti.
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
3                                                                  INDICE

PANORAMICA DELLE ESPERIENZE

     DANIEL KÜNZLER                    4   PHILIPPE                         6
                                           CUDRÉ-MAUROUX
     è un gruista e si occupa della
     fluidità del trasporto di merci       è un professore di informatica
     presso il porto sul Reno              di Friburgo che lavora in
                                           collaborazione con una rete
                                           europea di ricercatori

     JEANINE WILLIAMS                  8   NORBERT PRATT                   10
     nel reparto operatorio della          è il CEO della funicolare del
     Hirslandenklinik di Zurigo            Titlis ed è felice che i suoi
     può contare su un team inter­         ospiti possano viaggiare senza
     nazionale                             ostacoli

     CAROLINE FORSTER                12    IVAN MADEO                      16
     grazie ai ricami di San Gallo         vorrebbe che i suoi film
     ha conquistato Milano, Parigi         fossero proiettati più spesso
     e Londra                              nei c­ inema di tutta Europa

     ANDREAS HINTERBERGER 18               NATHALY BACHMANN                20
     vende con successo le sue             è un’imprenditrice che ancora
     specialità casearie di Gais           oggi trae vantaggi dalla sua
     in Germania e in Francia              esperienza di un anno come
                                           studentessa Erasmus

     DANIEL WEDER                    22    DANIEL STRAUMANN                24
     è a capo di Skyguide e lavora         ha realizzato il suo sogno di
     per superare i confini dello          aprire un proprio centro ippico
     spazio aereo europeo                  in Francia

TEMI GENERALI

     PANORAMICA                      14    PANORAMICA SUGLI                26
     SU DATI E CIFRE                       ACCORDI BILATERALI

     PER UNA SVIZZERA                29    PARTNER E SOSTENITORI           30
     APERTA E SOVRANA                      DELLA CAMPAGNA
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
4                                                             10 ESPERIENZE PERSONALI

IMPILARE CONTAINER DESTINATI ALL’ESPORTAZIONE
 I container destinati all’importazione e all’esportazione
 sono impilati uno sopra l’altro nel porto renano di
 Basilea, come delle immense costruzioni di mattoncini
 Lego. Ma anche la torre di container più alta di tutte
 sembra minuscola vicino all’enorme gru gialla che Daniel
­Künzler manovra con estrema precisione.

ACCORDO IN                      «La mia gru pesa 700 tonnellate ed è lunga 135 metri.
QUESTIONE:                      La cabina – ossia la mia postazione di lavoro – si trova a
                                ben 25 metri d’altezza. Per spostare questi pesanti con‑
                                tainer guardo attraverso il pavimento in vetro della cabina
        OSTACOLI TECNICI
        AL COMMERCIO
                                e utilizzo due joystick. La precisione nel mio lavoro è
                                tutto, perché ogni container ha delle cerniere angolari che
                                devono essere infilate esattamente in quattro perni e
                                il carico dev’essere sollevato con delicatezza, in modo tale
                                che non oscilli. Le merci provenienti da tutto il mondo
                                raggiungono Basilea via nave risalendo il Reno. I c­ ontainer
                                vengono scaricati direttamente sui camion o sui vagoni
                                ferroviari, oppure stoccati temporaneamente nel nostro
                                terminal. Quando invece si tratta di merci per l’esporta­
                                zione, il percorso è al contrario. Attraverso un monitor
                                vedo dove devo spostare ciascun container e in seguito
                                confermo che il compito è stato svolto. Esistono anche
                                dei container refrigerati, all’interno dei quali possono
                                essere trasportati alimenti freschi o plasma sanguigno.
                                Ogni giorno da qui transitano centinaia di container e
                                questo mi colpisce sempre molto, perché dimostra quanto
                                la Svizzera sia interconnessa con l’Europa e con il mondo
                                intero. Fin da bambino ho sempre sognato di lavorare con
                                dei grandi macchinari e qui, sulla gru della mia azienda,
                                Contargo SA, posso svolgere il lavoro dei miei sogni.»

                                52   milioni di tonnellate
P RINCIPALI PRODOTTI
 ESPORTATI:
                                Volume delle merci importate dalla Svizzera nel 2015,
Prodotti farmaceutici e         di cui 5 milioni di tonnellate sono arrivate nel nostro
chimici, strumenti di preci­    paese in nave attraverso il Reno.
sione, orologi e bigiotteria,

                                109      miliardi di franchi
macchine, apparecchi ed
elettronica.
                                Valore delle merci esportate verso l’UE durante lo
                                stesso periodo.
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
5   ACCESSO AL MERCATO INTERNO
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6   10 ESPERIENZE PERSONALI
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
7                                                                   PROGRAMMI DI RICERCA

FARE RICERCA A LIVELLO MONDIALE
Philippe Cudré-Mauroux, professore di informatica, ha
gli occhi che brillano mentre parla del suo progetto di
ricerca e spiega come in futuro, grazie alle analisi dei big
data, sarà possibile risolvere molti problemi quotidiani.

ACCORDO IN                         «Sono l’esempio vivente di come la Svizzera tragga
QUESTIONE:                         vantaggi dalla collaborazione con l’Europa nel campo
                                   della ricerca. Il Consiglio europeo della ricerca (CER)
                                   quest’anno mi ha assegnato una borsa di studio di
       ORIZZONTE 2020
       (RICERCA)
                                   due milioni di euro per il mio progetto di ricerca nel
                                   campo dei big data. Grazie a questi fondi potremo esami­
                                   nare dei metodi per analizzare ed estrarre informazioni
                                   a partire da grandi volumi di dati non strutturati. L’obiet­
                                   tivo è in seguito di sviluppare dei modelli pertinenti e
                                   di effettuare delle previsioni affidabili. Questi modelli
                                   potranno essere applicati alle quotazioni di borsa, alle
                                   condizioni del traffico o al comportamento dei consu‑
                                   matori. Il mio team è composto da ricercatrici e ricerca­
                                   tori di tutto il mondo e sono particolarmente fiero che
                                   tutti noi possiamo svolgere il nostro lavoro per la Svizzera
                                   e in Svizzera. I ricercatori svizzeri, quindi, potranno
                                   continuare a candidarsi ai prestigiosi ‹ERC Consolidator
                                   Grants› soltanto se il nostro paese continuerà a far parte
                                   dell’attuale programma quadro Orizzonte 2020.
                                   Escludere il nostro paese da questo programma sarebbe
                                   un po’ come se Roger Federer potesse giocare solo a
                                   Gstaad. Le università si trovano oggi a dover combattere
                                   contro una feroce concorrenza a livello mondiale e noi
                                   vogliamo continuare a misurarci con i migliori, per por-
                                   tare qui i migliori talenti. Per un piccolo paese come la
                                   Svizzera, il cui successo si basa principalmente sul suo
                                   potere di innovazione, questo è vitale.»

                                   80 miliardi di euro
QUOTA DI SUCCESSO:

La quota di successo dei           Budget totale del programma quadro europeo
progetti presentati dalla          di ricerca Orizzonte 2020.
Svizzera nell’ambito del 7°

                                   9° posto
programma quadro europeo
è del 23,8 percento mentre
la media di tutti gli altri pae­   Posizione occupata dal PF di Zurigo nella classifica
si si situa all’11 percento.       mondiale delle università redatta dal «Times». Il PF
                                   di Losanna occupa invece il 30° posto.
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8                                                   10 ESPERIENZE PERSONALI

AFFARI DI CUORE
All’interno delle sale operatorie della Clinica Hirslanden
lavorano professionisti di molte nazionalità diverse,
ma tutti hanno un unico obiettivo: il bene dei pazienti.
Jeanine Williams è uno dei professionisti qualificati di
origine straniera che lavora con dedizione nella struttura.

ACCORDO IN             «Sono arrivata in Svizzera per seguire mio marito, che è
QUESTIONE:             originario della Germania come me ma lavora qui da
                       molto tempo. Grazie alla mia qualifica come tecnico di
       LIBERA          sala operatoria, ottenuta in Germania e riconosciuta
       CIRCOL AZIONE   in Svizzera, ho trovato rapidamente un impiego. Oggi sono
       DELLE PERSONE   re­sponsabile supplente delle cure pre- e postoperatorie
                       presso la Clinica Hirslanden di Zurigo e continuo ad
                       assistere regolarmente a interventi cardiaci e alla colon-
                       na vertebrale. Amo il mio lavoro e mi piacerebbe che
                       un numero maggiore di giovani, sia svizzeri che stranieri,
                       scegliessero di intraprendere una carriera nel mondo
                       sanitario. Ciò che i pazienti ci danno quotidianamente
                       compensa ampiamente i periodi di stress e gli orari di
                       lavoro irregolari. Nel mio team collaboro con persone
                       dalle origini molto diverse, siamo un team internazionale
                       e questo crea un’atmosfera molto particolare. La mano­
                       dopera straniera è indispensabile, senza di essa gli
                       ospedali e le cliniche svizzere non potrebbero andare
                       avanti. Nella quotidianità di una clinica, la nazionalità
                       non ha alcuna importanza: per noi al centro c’è sempre
                       il paziente. All’inizio ho avuto qualche difficoltà perché
                       con il mio carattere estroverso, tipico della Germania
                       del sud da cui provengo, mi sono dovuta abituare
                       all’atteggiamento riservato degli svizzeri, ma ora sono
                       perfettamente integrata e non vorrei vivere e lavorare
                       da nessun’altra parte.»

                       65    fino al 75 percento
                       La quota di manodopera straniera dei team che
                       lavorano nelle sale operatorie della Clinica Hirslanden.

                       10'000           persone
                       Il numero di lavoratori che gli ospedali svizzeri
                       devono reclutare ogni anno all'estero per garantire
                       l’assistenza dei pazienti.
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
9   PERSONALE QUALIFICATO
Esperienze personali - aperta sovrana con i bilaterali
10                                                             10 ESPERIENZE PERSONALI

TURISTI ASIATICI:

Nel 2009 la Svizzera ha
                                Il   45 percento
                                dei turisti indiani che nel 2015 hanno soggiornato in un
completato l’attuazione
                                hotel svizzero sono saliti sul Titlis con la funivia.
dell’Accordo di Schengen.
Da allora il numero di
turisti provenienti dall’Asia
è raddoppiato.
                                Da      2 a 3 giorni
                                Il periodo di permanenza in Svizzera dei turisti asiatici
                                che fanno un viaggio organizzato attraverso l’Europa.
11                                               VIAGGIARE SENZA BARRIERE

INCONTRO IN VETTA CON L’ASIA

È indescrivibile l’entusiasmo che si legge sui volti dei
turisti asiatici quando la cabina rossa sbuca dalla col-
tre di nebbia e all’improvviso si staglia davanti ai loro
occhi la vetta possente. Il direttore della funicolare del
Titlis, Norbert Pratt, ogni volta condivide con loro lo
stesso stupore.

ACCORDO IN          «Le funicolari sono infrastrutture costose. Per garantirne
QUESTIONE:          la redditività, quindi, è necessario assicurarsi un numero
                    di visitatori sufficiente per tutto l’anno. Noi della funico‑
                    lare del Titlis ci stiamo riuscendo decisamente bene.
     SCHENGEN       In inverno trasportiamo ogni giorno fino a 11’000 persone
                    sulla vetta, mentre in primavera, estate e autunno sono
                    in media 3’000. Rispetto ad altre funicolari svizzere, ciò è
                    eccellente. Soprattutto in estate possiamo contare sui
                    gruppi organizzati di turisti cinesi e indiani in tour per
                    l’Europa: questi gruppi ci garantiscono il 50 percento del
                    nostro fatturato. Per questi ospiti raggiungere la sommità
                    del Titlis con i suoi 3’020 metri significa scoprire il mondo
                    della montagna e spesso vedere la neve per la prima
                    volta nella loro vita. La gioia di questo ‹primo incontro› è
                    sempre toccante, anche per me. Il nostro lavoro con i
                    mercati asiatici è sistematico: pro­poniamo pacchetti com-
                    pleti con pernottamento nei nostri hotel e pranzi e cene
                    nei nostri ristoranti. Frontiere aperte e formalità semplici
                    per l’ottenimento dei visti sono essenziali per il settore
                    dei viaggi organizzati in gruppo. Grazie all’Accordo di
                    Schengen la Svizzera è una tappa fissa e interessante
                    dei tour europei. L’anno scorso, però, ci siamo fatti un’i­
                    dea di cosa potrebbe significare per noi un ade­guamento
                    o addirittura la disdetta di tale accordo. A seguito delle
                    modifiche all’accordo il numero di visitatori provenienti
                    dalla Cina è improvvisamente calato del 50 percento.»
12                                                     10 ESPERIENZE PERSONALI

I RICAMI DI SAN GALLO E L’ALTA MODA
Quando Caroline Forster sfoglia i libri dei modelli
contenuti nell’archivio della sua azienda, ripercorre
oltre 100 anni di storia dell’alta moda. E ancora oggi
molti stilisti conosciuti in tutto il mondo si affidano
ai raffinati ricami di San Gallo.

ACCORDO IN              «Il nostro gruppo aziendale si occupa dei settori abbiglia­
QUESTIONE:              mento femminile, intimo femminile e tessuti tecnici.
                        Non produciamo capi di abbigliamento finiti, ma forniamo
                        ricami e componenti tessili high-tech con i quali i nostri
     OSTACOLI TECNICI
     AL COMMERCIO       clienti impreziosiscono i loro prodotti. Il Gruppo Forster
                        Rohner può contare su una tradizione ultracentenaria
                        nel settore dei ricami. Tra i nostri clienti vi sono da decenni
                        i più famosi stilisti di tutto il mondo e di questo siamo
                        molto orgogliosi. Oggi l’azienda è guidata dalla quarta
                        genera­zione della nostra famiglia, ovvero da me e mio
                        fratello.
                        Da sempre la produzione viene svolta a San Gallo e qui
                        formiamo ogni anno da 15 a 20 apprendisti. A questo
                        centro produttivo si aggiungono anche uno stabilimento
                        in Romania e uno in Cina. Circa il 60 percento dei nostri
                        prodotti è destinato all’UE. Il nostro marchio si posiziona
                        a livelli estremamente elevati di qualità, assistenza,
                        creatività e innovazione. Attraverso i nostri stabilimenti
                        produttivi esteri riusciamo a compensare gran parte
                        degli svantaggi derivanti dal cambio e dal costo dei salari.
                        Essendo un’azienda tessile orientata alle esportazioni
                        abbiamo bisogno che il flusso delle merci sia il più possi-
                        bile semplice, senza ostacoli tecnici e burocratici. Gli
                        accordi bilaterali facilitano notevolmente la nostra
                        attività e fanno in modo che possiamo continuare ad
                        affermarci in un contesto internazionale fortemente
                        concorrenziale.»

                        70 fino all’ 80 percento
                        Tasso d’esportazione dell’industria tessile svizzera.

                        Fino        a 300 milioni
                        L’importo in franchi che ogni anno i produttori svizzeri
                        risparmiano grazie alla semplificazione della certifica­
                        zione dei prodotti e allo smercio più rapido sui mercati.
13   ELIMINAZIONE DEGLI OSTACOLI AL COMMERCIO
ANDAMENTO DEL PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL) PRO CAPITE

Grazie agli accordi bilaterali il PIL svizzero pro capite è
superiore di 4400 franchi all’anno nel 2015.
                                  120

                                  115

                                  110

                                  105

                                  100

                                   95
                                         2000                 2005           2010             2015

ESPORTAZIONI DI MERCI DALLA SVIZZERA IMPORTAZIONI DI MERCI IN SVIZZERA
(2015) VERSO ...                     (2015) DA ...

UE        109 miliardi di franchi (53,7%)

                                                   UE          120,5 miliardi di franchi (72,4%)

USA       27,4 miliardi di franchi (13,5%)         USA          11,6 miliardi di franchi (7,0%)

CINA      8,9 miliardi di franchi (4,1%)           CINA         12,3 miliardi di franchi (7,4%)
INVESTIMENTI DIRETTI SVIZZERI                  INVESTIMENTI DIRETTI DEGLI STATI
NELL’UE (2014)                                 MEMBRI DELL’UE IN SVIZZERA (2014)

                      509
                  miliardi di euro
                                                              632
                                                          miliardi di euro

EVOLUZIONE DEL NUMERO DI IMPIEGHI IN SVIZZERA (2002 – 2016)

+ 707’000
        Dipendenti

                               49,8% dei posti sono occu­     50,2% dei posti sono
                               pati da lavoratori originari   occupati da lavoratori
                               degli Stati dell’UE/AELS.      svizzeri.

VIVERE E LAVORARE ALL’ESTERO (2015)

Numero di cittadini degli Stati dell’UE/AELS                  Numero di cittadini
in Svizzera: 1’361’600                                        svizzeri negli Stati
                                                              dell’UE/AELS: 455’862

GRADO DI FORMAZIONE DEGLI ABITANTI SVIZZERI ORIGINARI DELL’UE/AELS

    Grado terziario            33%                            57%

    Grado secondario II       30%                            28%

    Grado secondario I        36%                            15%

                               immigrati prima del 2002       immigrati dopo il 2002
16                                                      10 ESPERIENZE PERSONALI

UNA PANNE DOLOROSA
Il cinema zurighese Riffraff inserisce regolarmente
nella sua programmazione film svizzeri. Qui sono state
proiettate anche le opere di successo «Der Kreis» e
«Heimatland» del produttore cinematografico ­svizzero
Ivan Madeo. Dal 2014, però, le sue produzioni hanno
ricevuto un trattamento diverso in Europa.

ACCORDO IN                 «Insieme a Contrast Film negli ultimi anni siamo riusciti
QUESTIONE:                 a realizzare in Svizzera diversi film e documentari di
                           successo, tra cui ‹Der Kreis›, che ha vinto il Premio del
      MEDIA /EUROPA        cinema svizzero nel 2015 ed è stato il primo film svizzero
      CREATIVA
      (PROMOZIONE DELL A
                           a essere nominato ai Golden Globes dopo 20 anni.
      CULTURA)             Il cinema è la forma d’arte più costosa. Sono necessari
                           anni prima di riuscire a finanziare interamente un pro­
                           getto. Per fare in modo che i nostri film garantiscano dei
                           guadagni che coprano il più possibile gli investimenti,
                           le pellicole devono essere proiettate anche all’estero
                           ed essere commercializzate in modo attivo. Fino al 2014
                           siamo stati aiutati nel collocamento delle opere svizzere
                           presso i distributori cinematografici europei dal pro­
                           gramma europeo di promozione cinematografica MEDIA.
                           Oggi non possiamo più contare su tali fondi e questo
                           è un grosso ostacolo. Per i distributori europei, infatti,
                           in questo momento è più conveniente inserire in program­
                           mazione film provenienti da altri paesi. Inoltre, stiamo
                           incontrando sempre più difficoltà anche ad avviare delle
                           collaborazioni con partner europei per delle co-produzioni.
                           L'industria cinematografica svizzera rischia di non
                           più riuscire a vendere i suoi eccezionali prodotti. E non
                           prendo in considerazione la possibilità di trasferirmi
                           all'estero perché credo nel cinema e nella cultura
                           svizzere e lotterò per loro.»


                           73 film e documentari svizzeri
                           Numero di opere che il programma europeo MEDIA ha
                           promosso sugli schermi europei tra il 2006 e il 2013.

                           1,46      miliardi di euro
                           Budget del programma “Europa creativa” per promuo­
                           vere film, opere letterarie e la collaborazione culturale
                           fino al 2020.
17   PROMOZIONE DEL CINEMA E DEI DOCUMENTARI
18   10 ESPERIENZE PERSONALI
19                                                                 AGRICOLTURA

DA UNA FORMA ALL’ALTRA
Gais, Cantone di Appenzello Esterno. Un paesaggio da
favola con prati verdeggianti sui quali pascolano felici
mucche e capre. Qui è dove vengono prodotte le specialità
casearie di Andreas Hinterberger della Berg-Käserei Gais,
che sfrutta in modo coerente il mercato e l’innovazione.

ACCORDO IN          «In questo momento siamo nel pieno delle attività,
QUESTIONE:          stiamo per consegnare i primi formaggi per raclette per
                    la stagione invernale. All’interno della Berg-Käserei
                    Gais produciamo esclusivamente i cosiddetti formaggi
      AGRICOLTURA   liberi, perché non facciamo parte di nessuna organizza­
                    zione di categoria. Ci assumiamo quindi interamente il
                    rischio imprenditoriale e non abbiamo nessuna garanzia
                    su quante forme potremo vendere e a quale prezzo. Ho
                    rilevato questa azienda 16 anni fa. Da allora siamo riusciti
                    a triplicare le quantità di latte lavorato fino a raggiungere
                    9,5 milioni di litri all’anno. Grazie all’aiuto di 8 dipendenti,
                     ogni giorno riusciamo a produrre fino a 500 forme di
                     formaggio a pasta semidura, soprattutto per raclette, e
                     il formaggio del nostro marchio, il Säntis Bergkäse.
                    Le forme rimangono nei nostri stabilimenti completamen­te
                    automatici per tre mesi e mezzo, fino a raggiungere la
                    stagionatura perfetta per il consumo. Il 40 percento della
                    ­nostra produzione, compresa l’intera produzione di
                     formaggi bio, è destinata all’esportazione in Germania e
                     in Francia. I nostri prodotti, però, grazie alla loro qualità
                     e regionalità si posizionano bene anche in Svizzera e sono
                     presenti nell’assortimento di tutti i grandi distributori.
                     Oggi siamo il più importante caseificio dell’Appenzello.
                     Senza la liberalizzazione del mercato del latte e gli accordi
                     bilaterali in materia di agricoltura con l’UE questa storia
                     di successo non sarebbe stata possibile.»

                    25 percento
                    Aumento del volume delle esportazioni di formaggio
                    svizzero tra il 2002, prima dell’introduzione degli
                    accordi bilaterali, e il 2015.

                    5,4      miliardi di franchi
                    Cifra d’affari generata grazie alle esportazioni di derrate
                    alimentari verso l’UE nel 2015.
20                                                10 ESPERIENZE PERSONALI

TORNARE A CASA CON DELLE PROSPETTIVE
Affacciandosi dalla terrazza del Politecnico federale di
Zurigo, lo sguardo si posa sulla città vecchia, il lago
di Zurigo e le Alpi. Guardare lontano. Nathaly ­Bachmann,
imprenditrice e consulente in comunicazione di ­Essence
Relations GmbH, parla spesso di visione quando ­rammenta
il suo soggiorno a Madrid come studentessa Erasmus.

ACCORDO IN           «Grazie al programma Erasmus ho avuto la possibilità
QUESTIONE:           di studiare per alcuni semestri a Madrid e questa
                     esperienza mi ha arricchito enormemente. Scoprire un
                     mondo nuovo, immergersi in un’altra cultura, imparare a
      ERASMUS+       vivere in un ambiente sconosciuto con, almeno all’inizio,
      (FORMAZIONE)
                     conoscenze linguistiche limitate, sono tutte esperienze
                     che ti formano. Successivamente, nel mondo del lavoro,
                     ho volontariamente ricercato queste sfide, dedicandomi
                     al private banking internazionale e lavorando attivamen­
                     te per la rete per l’innovazione Swiss­nex a Singapore. In
                     Spagna ho conosciuto persone straordinarie provenienti
                     da tutta Europa. A Madrid ho conosciuto una ragazza
                     svedese con la quale sono ancora in contatto. E da que­
                     sta esperienza sono nate anche delle sinergie professio­
                     nali. Chi ha vissuto, studiato o lavorato almeno una volta
                     all’estero è in grado di comprendere meglio quanto
                     siamo fortunati a vivere in un paese con un sistema di
                     democrazia diretta e un’economia liberale come la Svizzera.
                     Per affermarci a livello politico ed economico in tutto il
                     mondo dobbiamo mantenere la nostra curiosità e avere la
                     capacità di guardare oltre il nostro naso. Un programma
                     come l’Erasmus favorisce questo atteggiamento e gli
                     studenti svizzeri dovrebbero assolutamente continuare
                     ad avere questa possibilità.»

                     16’000          studenti
                     che hanno utilizzato le possibilità di scambio offerte dal
                     programma in entrambe le direzioni quando la Svizzera
                     ha partecipato direttamente all’Erasmus (2011 – 2013).

                     Oltre       3 milioni
                     Numero di studenti europei che hanno effettuato uno
                     scambio dopo la creazione del programma Erasmus.
21   SCAMBIO DI STUDENTI
22   10 ESPERIENZE PERSONALI
23                                                              TRAFFICO AEREO

IMPOSTARE IL RITMO NEL CIELO
Seduti di fronte ai grandi monitor del centro di controllo
aereo di Skyguide a Dübendorf, i piloti dirigono gli aerei
passeggeri conducendoli a destinazione in sicurezza.
Il CEO di Skyguide, Daniel Weder, ci ricorda che gli spazi
aerei controllati sono molto più vasti rispetto ai confini
territoriali.

ACCORDO IN            «I nostri collaboratori dirigono ogni anno circa 1,2 milioni
QUESTIONE:            di aerei attraverso lo spazio aereo sopra la Svizzera e i
                      paesi esteri vicini, garantendo la loro sicurezza. In cielo i
                      confini nazionali non contano. Un jet che parte da Ginevra
     TRAFFICO AEREO
                      dopo appena dieci secondi è in volo sopra il territorio
                      francese. Gli aerei che si dirigono verso Zurigo da nord
                      devono essere intercettati quando si trovano ancora nella
                      Germania meridionale. Il 40 percento dei voli che gestiamo
                      sono diretti nei paesi vicini alla Svizzera. Queste cifre
                      dimostrano perché è importante collaborare a stretto
                      contatto con i paesi confinanti e perché sono necessari
                      degli standard omogenei. Grazie ai bilaterali la Svizzera ha
                      potuto partecipare attivamente al progetto ‹Single Europe­
                      an Sky› (SES) che mira a semplificare e standardizzare la
                      sicurezza aerea in tutta Europa. La novità più importante
                      introdotta dal SES è la creazione di grandi blocchi di spazio
                      aereo in Europa. In futuro la Svizzera formerà insieme a
                      Germania, Francia e Stati del Benelux un unico blocco di
                      spazio aereo nell’Europa centrale. L’attuazione di questa
                      iniziativa richiede molte risorse economiche e l’UE
                      probabilmente non ci sosterrà finanziariamente. Questa
                      diversità di trattamento è nuova e insolita per noi. Se non
                      fosse possibile mettere in pratica il SES, i passeggeri
                      purtroppo sarebbero i primi a sentirne gli effetti negativi
                      sotto forma di ulteriori ritardi.»

                      Circa       3300 aerei
                      Numero di aerei che la sicurezza aerea svizzera guida
                      quotidianamente attraverso lo spazio aereo elvetico. Circa
                      il 40 percento di questi decollano o atterrano in Svizzera.

                      169    destinazioni
                      Numero di destinazioni servite direttamente nel 2015,
                      contro soltanto 142 nel 2002.
24                                                    10 ESPERIENZE PERSONALI

ALLA CONQUISTA DELL’OVEST
Campi, prati e boschi si estendono quasi sconfinati tra i
deliziosi villaggi di campagna dell’Alsazia. Qui, a pochi
chilometri dal confine svizzero, Daniel Straumann ha
realizzato il suo sogno di aprire la sua Horse Academy.

ACCORDO IN             «L’equitazione americana è sempre stata una mia
QUESTIONE:             grande passione. Il ‹reining›, questo il nome della nostra
                       disci­plina, deriva dal tipo di cavalcata di chi lavorava
                       con il bestiame in America. Volendo fare un confronto si
       LIBERA
       CIRCOL AZIONE   potrebbe paragonare al classico dressage: cavallo e
       DELLE PERSONE   cavaliere devono completare un percorso al galoppo
                       e vengono valutati dai giudici di gara. Per realizzare
                       insieme a mia moglie la Horse Academy qui in Alsazia,
                       nel 2011 ho lasciato il mio lavoro in Svizzera, all’interno
                       di quella che allora era la mia azienda di prestampa
                       e che poi nel 2014 ho inserito all’interno di una partner­
                       ship di agenzie. Oggi gestiamo il più grande centro
                       sportivo di equitazione americana in Europa.
                       Ogni giorno alleniamo circa 40 cavalli dei nostri clienti
                       svizzeri e di tutta Europa e ogni anno organizziamo
                       diverse competizioni. In Svizzera non avremmo potuto
                       realizzare la nostra Horse Academy in questo modo.
                       Non soltanto per motivi di spazio. I costi elevati e le
                       complicate procedure burocratiche da espletare per
                       far entrare i cavalli nel paese avrebbero scoraggiato i
                       clienti europei. Qui in Alsazia tra il nostro personale
                       vi sono molte persone della regione, ma anche alcuni
                       transfrontalieri dalla Svizzera. Il fieno e il mangime
                       lo acquistiamo dai produttori locali, paghiamo le tasse e
                       il 65 percento della disponibilità dell’hotel vicino solita­
                       mente è occupato grazie a noi. Entrambi i paesi quindi
                       traggono vantaggio dal nostro progetto transnazionale.»

                       190’000          persone
                       Numero di persone che vivevano in Francia in perma­
                       nenza nel 2014 – è più di un quarto di tutti gli svizzeri
                       all’estero.

                       828     matrimoni
                       Numero di coppie franco-svizzere che si sono sposate
                       nel 2015 presso gli uffici di stato civile svizzeri.
25   VIVERE E LAVORARE ALL’ESTERO
26                                                       10 ESPERIENZE PERSONALI

PANORAMICA SUI BILATERALI
Gli accordi tra Svizzera e UE (Accordi bilaterali I) appro-
vati nel 2000 dai cittadini svizzeri con il 67,2 percento di
voti favorevoli sono giuridicamente legati tra loro. Se
uno di questi accordi venisse annullato, vengono soppressi
anche tutti gli altri. Nel 2005 sono stati sottoscritti demo-
craticamente altri accordi (Accordi bilaterali II). I temi più
importanti trattati da questi due pacchetti di accordi sono:

          LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE PERSONE

          I cittadini svizzeri e dell’UE possono scegliere di vivere o di lavorare nei
          paesi firmatari degli accordi usufruendo di pari diritti, purché abbiano
          un contratto di lavoro valido o sufficienti mezzi economici e possiedano
          un’assicurazione sanitaria. La libera circolazione delle persone
          ha dato un forte slancio alla crescita economica in Svizzera. Sono stati
          creati numerosi nuovi posti di lavoro, in particolare anche per i citta‑
          dini svizzeri. Agli accordi sulla libera circolazione delle persone sono
          lega­ti anche gli accordi di Schengen e di Dublino. Nel caso fosse
          revocata la libera circolazione delle persone anche questi ultimi due
          accordi sarebbero sospesi.

          SCHENGEN

          Nello spazio Schengen, che comprende quasi tutti gli Stati dell’UE e
          dell’ AELS, vengono effettuate solo verifiche a campione sulle persone,
          mentre sono intensificati i controlli alle frontiere esterne dello spazio.
          Chi è in ­possesso di un «visto Schengen» può viaggiare per 90 giorni
          nello spazio Schengen, quindi il turismo svizzero ha tratto molti
          vantaggi da questa semplificazione. Un sistema informativo condiviso
          facilita la collaborazione transnazionale nel settore dell’asilo e tra i
          diversi organi di polizia nazionali.

          OSTACOLI TECNICI AL COMMERCIO

          Grazie a questo accordo le aziende possono sottoporre i loro prodotti ad
          un controllo unico, in Svizzera o nell’UE. Le industrie svizzere possono
          accedere al mercato europeo più rapidamente e non hanno bisogno
          di aspettare delle autorizzazioni nazionali. In questo modo le aziende
          sono più competitive e mantengono degli impieghi.
27                                                PANORAMICA SUI BILATERALI

     AGRICOLTURA

     Il commercio di prodotti agricoli è semplificato in numerosi settori.
     L’UE e la Svizzera aboliscono i dazi doganali e riconoscono reciproca­
     mente i prodotti con denominazione di origine protetta (ad es. per il
     Gruyère o la Zuger Kirschtorte). I caseifici svizzeri dal 2002 ogni anno
     vendono 10’000 tonnellate di prodotti in più all’interno del mercato
     europeo.

     APPALTI PUBBLICI

     Stati, province e città in Europa ogni anno investono oltre 400 miliardi
     di franchi in progetti infrastrutturali. Grazie ai bilaterali le aziende
     svizzere possono partecipare agli appalti per la realizzazione di queste
     opere con pari diritti. Questo accordo favorisce quindi l’industria ferro­
     viaria e i loro fornitori, ma anche gli architetti e gli ingegneri svizzeri.

     TRASPORTI TERRESTRI

     I settori dei trasporti stradali e ferroviari sono liberalizzati e la politica
     svizzera in materia di trasferimento del traffico su rotaia è garantita
     dal riconoscimento da parte dell’UE della tassa sul traffico pesante com­
     misurata alle prestazioni (TTPCP). L’accordo, inoltre, stabilisce che
     l’UE e la Svizzera si mettano d’accordo sulla loro politica di protezione
     delle Alpi.

     TRAFFICO AEREO

     L’accordo garantisce alle compagnie aeree il reciproco accesso al mer­
     cato. L’accordo sul traffico aereo è importante per le compagnie aeree, gli
     aeroporti, i passeggeri, la società di controllo del traffico aereo Skyguide,
     il produttore di aerei Pilatus e molte altre aziende fornitrici. Chi viaggia
     per motivi privati o di lavoro avrà a disposizione un’offerta migliore e prezzi
     più bassi.

     ORIZZONTE 2020 (RICERCA)

     Il programma quadro per la ricerca e l’innovazione «Orizzonte 2020» è
     il principale strumento con il quale l’Unione europea promuove scienza,
     sviluppo tecnologico e innovazione. Gli scienziati svizzeri approfittano
     certo di questi fondi, ma anche della rete. In questi ultimi anni, le uni­
     versità elvetiche sono riuscite a finanziare numerosi progetti prestigiosi
     e a portare in Svizzera le menti più brillanti.
28                                               10 ESPERIENZE PERSONALI

     ERASMUS+ (FORMAZIONE)

     L’«Erasmus» è il programma di cooperazione europeo tra le università.
     Gli elementi fondamentali di questo programma sono il riconoscimento
     degli studi effettuati all’estero, il sostegno finanziario agli studenti
     che partecipano allo scambio e la cooperazione diretta tra le università
     europee. A causa delle incertezze che circondano la libera circolazione
     delle persone, dal 2014 la Svizzera è rimasta fuori dal programma
     ampliato Erasmus+ e ha dovuto accontentarsi di misure compensative.

     MEDIA/EUROPA CREATIVA (PROMOZIONE DELLA CULTURA)

     La Svizzera dal 2014 non ha più accesso neppure a «Europa creativa»,
     il progetto che ha sostituito il programma europeo di promozione
     cine­matografica MEDIA. Negli anni precedenti, grazie ai fondi messi a
     disposizione dall’UE e alle possibilità di promozione offerte, è stato
     possibile realizzare molti film e documentari svizzeri di successo, ma
     anche coproduzioni internazionali, che sono stati poi proiettati nei
     cinema di tutta Europa.

     ALTRI ACCORDI

     I bilaterali comprendono tutta una serie di altri accordi. L’accordo di
     Dublino, ad esempio, regolamenta la cooperazione europea nel settore
     dell’asilo. L’accordo in materia di statistica stabilisce che i principali
     rilevamenti statistici in Europa e in Svizzera debbano poter essere con­
     frontati tra loro in modo diretto. Inoltre, grazie all’accordo in materia
     di ambiente, dal 2006 la Svizzera fa parte dell’Agenzia europea dell’am­
     biente (AEA), la quale su incarico di 33 paesi raccoglie i dati sulle
     condizioni dell’ecosistema.
29                                                PANORAMICA SUI BILATERALI

PER UNA SVIZZERA APERTA E SOVRANA
L’interconnessione internazionale ha reso la Svizzera
più forte dal punto di vista economico, politico,
scien­tifico e culturale. Le persone presentate in questo
documento sanno bene perché è importante mantenere
una buona partnership con l’Europa e perché l’isola-
mento e la chiusura non sono alternative possibili per
un paese di successo e consapevole del proprio valore.

         La via bilaterale crea una base solida e collaudata per una buona
         partnership tra Svizzera ed Europa, da cui traggono vantaggio non
         soltanto gli operatori economici ma tutti coloro che vivono in Svizzera.
         Ogni giorno. Curiamo questi rapporti in modo tale che

         → la Svizzera rimanga c­ ompetitiva
            a livello economico grazie al
            completo accesso ai mercati;

         → la Svizzera rimanga un polo
            innovativo di portata mondiale;

         → la Svizzera rimanga un paese
           multiculturale, aperto e forte.
30                                                               PARTNER

PARTNER E SOSTENITORI DELLA CAMPAGNA

       Associazione d’imprese svizzere in Germania | Associazi­one
       delle Banche Private Svizzere | Associazione delle Società
       Svizzere di Pubblicità | Associazione Svizzera d’Assicurazioni |
       auto-schweiz | Camera di commercio dei due Cantoni di
       Basilea | Camera di commercio del Canton Glarona |
       Camera di commercio del Canton Zurigo | Camera di commercio
       e Associazione degli imprenditori dei Grigioni | Camera
       di commercio e d’industria del Canton Argovia | Camera di
       commercio e d’industria del Canton Berna | Camera
       di commercio e d’industria del Canton Friburgo |
       Camera di commercio e d’industria del Canton Giura |
       Camera di commercio e d’industria del Canton Neuchâtel |
       Camera di commercio e d’industria del Canton San Gallo –
       Appenzello | Camera di commercio e d’industria del Canton
       Turgovia | Camera di commercio e d’industria del Canton
       Vallese | Camera di commercio e d’industria del Canton Vaud |
       Camera di commercio e d’industria della Svizzera centrale |
       Camera di commercio, d’industria e dei servizi del Canton
       Ginevra | Chocosuisse | Commercio Svizzera | economiesuisse |
       Europaplattform | Expertsuisse | Federazione delle imprese
       romande | fial | Giovani liberali radicali | Giovani Verdi liberali
       svizzeri | GomS | Helvezin | Hotelleriesuisse | Interpharma |
       KPMG | Metrobasel | Novartis | Numes | Operation Libero | PBD |
       PLR | PPD | Promarca | PwC | Roche | scienceindustries |
       Società degli impiegati del commercio (KV Schweiz) |
       Società svizzera degli impresari costruttori SSIC |
       StrategieDialog 21 | Swico | Swiss Biotech | Swiss Textiles |
       SwissBanking | Swisscleantech | SwissHoldings | Swissmem |
       swissuniversities | Unione delle città svizzere | Unione svizzera
       degli imprenditori | Verdi liberali svizzeri | Viscom | YES
Abbiamo bisogno dei bilaterali perché

   → la Svizzera rimanga competitiva
                           ­­
      a livello economico grazie al
      completo accesso ai mercati;

   → la Svizzera rimanga un polo
      innovativo di portata mondiale;

   → la Svizzera rimanga un paese
     multiculturale, aperto e forte.

L’interconnessione internazionale ha reso la
Svizzera più forte dal punto di vista economico,
politico, scientifico e culturale. Dobbiamo curare
i rapporti con i nostri vicini europei e impegnarci
tutti insieme per una politica europea costruttiva.

Partecipate anche voi su www.aperta-sovrana.ch
IMPRESSUM

Editore                    aperta+sovrana
Responsabili di progetto   Karin Mateu, Oliver Steimann
Concetto e realizzazione   GEYST AG, Zürich
Redazione                  Emanuel Scheidegger
Fotografia                 Mount Harbor – Christian Brandes, Daniel Infanger
Stampa                     DAZ Druckerei Albisrieden AG, Zürich

© aperta+sovrana, 2016
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