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fondato e diretto da Santo Strati IL PIÚ AUTOREVOLE QUOTIDIANO WEB-DIGITALE DEI CALABRESI NEL MONDO SPECIALE FESTA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE DI REGGIO – www.calabria.live – 12 Settembre 2020 – ISSN 2611-8963 - ROC 33726 - Reg. Trib. di CZ 4/2016 VIVA MARIA
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE LA FESTA SALTA, LA DEVOZIONE RIMANE D ifficile spiegare a un gine Santa, la Mamma celeste che di SANTO STRATI non-reggino il significa- richiede la presenza dei suoi figli. to della festa mariana di Per questa ragione, la Festa di settembre, della devozione della avviene molto più spesso di quel- quest’anno intristisce i reggini, Madonna della Consolazione. È lo che si possa pensare. Non esiste perché è – giustamente – impedi- naturalmente un problema di fe- reggino che non senta il bisogno di to loro di celebrare la loro Mamma de: chi ce l’ha crede nell’immenso inginocchiarsi davanti alla Madon- secondo la tradizione: niente pro- amore che la Madonna dell’Eremo na della Consolazione per avvertire cessione, nemmeno l’esposizione ha verso questa città e chi la abita. il suo abbraccio, quella carezza che sul sagrato del Duomo. Troppo È il simbolo di una sensibilità e di solo una mamma riesce a dare in pericoloso per l’insidia del conta- una devozione senza eguali che fa maniera inconfondibile ai propri gio nell’inevitabile e prevedibile as- battere forte il cuore ai credenti e figli. sembramento che ci sarebbe. ispira un qualche dubbio tra laici Sì, perché, nella magia della Fe- Ciononostante, i reggini devoti sono e indifferenti. Pochi, per la verità, sta, c’è lei, protagonista assoluta, con la preghiera e lo spirito presen- al cospetto della Vergine, tanto da la Madonna della Consolazione ti in una processione immaginaria, suscitare invidiabili sentimenti di nel quadro del 1547 che un reggino nel ricordo di quelle passate e nel- cristianità e amore per una così devoto commissionò al pittore reg- la speranza di poter tornare prima lampante dimostrazione di fede as- soluta. La carezza della Vergine celeste che tutti cercano, soprattutto nella settimana della Festa, è un senti- mento che travalica ogni ragione: è l’espressione di una fede che viene allo scoperto, con orgoglio e devo- zione, secondo un’innata attitudine tramandata dalle famiglie, di gene- razione in generazione. Festa di Madonna – come dicono a Reggio – è in realtà una festa della famiglia che si riunisce nel suo atto genuino di devozione verso la Pa- gino Nicolò Andrea Capriolo. Il vol- possibile alla normalità perduta. trona, non solo della città, ma del to, bellissimo, di una mamma che È l’anima di una città che, nella cuore dei suoi abitanti. Secondo “consola” ma soprattutto invita alla tradizione, accompagna in Catte- la leggenda, per gli agnostici, ma fede e alla venerazione. drale la Sacra Effigie, per poterla più precisamente secondo la storia Quella, per esempio, straordinaria, venerare nei tre mesi in cui sarà raccontata la Madonna della Con- unica, eccezionale, dei portatori sull’altare centrale del Duomo, e solazione ha salvato la città dalla della pesantissima Vara che si fan- poi la riaccompagna, a novembre peste, dalle guerre, dalle incursio- no carico di portare la Madonna in nel suo Eremo, nella casa dei Frati ni saracene e turche, da mille altre processione da e per l’Eremo e lun- Cappuccini, dove svetta nella bel- avversità, ed è diventata un simbo- go il corso principale, tra una marea lissima pala dorata dello scultore lo irrinunciabile e straordinario di di folla indescrivibile e spaventosa- Alessandro Monteleone per i rima- Reggio. La Festa è un momento di mente affascinante. nenti nove mesi. commozione intensa, la chiamata a Partecipare alla processione ha un Quest’anno, la Sacra Effigie arri- raccolta per esibire la fede e trasci- significato particolare per tutti i reg- verà, dunque, in Duomo di notte, a nare anche il più lontano dei non gini, ancor di più per i tantissimi che bordo di un’auto, la notte di vener- credenti ad avvicinarsi alla Sacra tornano apposta da ogni parte del dì 11 settembre, in forma privata, Effigie e lasciarsi conquistare. E mondo per celebrare Maria, la Ver- >>> •2•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE senza pubblicizzare il momento del trasporto, per evitare gli inevitabili e pericolosi assembramenti dei fede- li. E sabato mattina la Sacra Effigie, LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO recata a mano da due portatori, sarà consegnata dal Padre provinciale GIUSEPPE FIORINI MOROSINI dei Cappuccini all’Arcivescovo. La situazione attuale è quella che è e si presenta ancora come una Non sarà la stessa cosa, ma la devo- minaccia pendente, la pandemia non è finita e la minaccia del Coro- zione rimane immutata e immuta- navirus ancora è incombente su di noi e questo ci deve responsabiliz- bile, il popolo reggino ha capito la zare. E’ la prima cosa che a cuore aperto dico a tutti, lo diciamo noi gravità della situazione e ha accet- istituzioni che ci siamo responsabilizzati nei giorni precedenti incon- tato di rinunciare alla processione. trandoci tra di noi, oggi lo diciamo a tutti e invitiamo tutta la popola- Andranno in tantissimi – con la zione a sentire questo senso di responsabilità che alla fine ritorna su mascherina, per il dovuto rispetto ciascuno di noi perchè è una responsabilità che tocca il bene comune delle norme anticovid - a venera- e il bene comune non è qualcosa di estraneo al bene individuale. re il Quadro, con una preghiera in Abbiamo cercato di salvare tutto ciò che era salvabile delle nostre più: che finisca quest’incubo e che tradizioni, tradizioni che i rappresentanti attuali delle istituzioni che si ritorni alla vita normale. non sono reggini, già l’anno scorso hanno saputo e hanno voluto ap- prezzare e sanno che sono tradizioni radicate nel cuore della gente, abbiamo cercato tutti assieme di salvaguardare ciò che era salva- bile e vorrei dire ai fe- deli che tutto ciò che non abbiamo potuto salvare vorrei che fos- se preso non come una proibizione o un impe- dimento. Le istituzioni quest’anno non proi- biscono o impediscono nulla ma dicono sola- mente alla cittadinanza che è un atto di amore verso tutti i cittadini non fare certe cose perchè la città non piombi nella situazione di disagio e paura dei mesi scorsi. Attraverso questo discorso a cuore aperto chiediamo una collaborazione a tutti i citta- dini per quelle indicazioni che daremo, collaborazione che deve essere Del poeta dialettale Ciccio Errigo un atto di amore verso la città e verso noi stessi perchè se passeremo restano - a suggello dell’orgoglio indenni questa festa e impediremo che Reggio piombi in una situa- dei fedeli – le sue rime: zione di focolai che si riaccendono, penso che sarà merito di tutti noi Cu terremoti, cu guerra, cu paci perchè abbiamo amato noi stessi e la nostra città anche se il contesto sta festa si fici, sta festa si faci è diverso però ricordo una celebre frase “I Romani non hanno amato L’aveva scritta il poeta reggino sul Roma perchè è grande ma i romani hanno reso grande Roma perchè muro di una vecchia casa che si af- l’hanno amata”, vorrei che nella nostra mente rimanesse questo pen- faccia sul percorso della processio- siero. Tutto ciò che faremo e che non faremo e che dovremo accettare, ne, in una delle tante fermate della le modalità all’interno delle quali noi vivremo la Festa quest’anno sia vara issata sulle spalle di oltre 100 un atto di amore per la nostra città, perchè la nostra città rimanga devotissimi portatori. La cui voce nella serenità senza tornare a vivere la paura dei mesi scorsi. Ci ten- ,che quest’anno non si potrà ascol- go anche a correggere certe affermazioni che arrivano e che non sono tare, si alza forte lungo tutto il per- legittime dal punto di vista della fede “facciamo tutto come gli altri corso della processione: anni tanto la Madonna ci protegge”, non è giusto dire questo e un è Gridamulu cu’ tuttu u cori: un atto di fede questo. ¢ (12 luglio 2020) oggi e sempre Viva Maria •3•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO DIGITALE ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DI CALABRIA.LIVE LA GRANDE DEVOZIONE FILIALE CERCANDO LA CAREZZA DELLA MADONNA L a devozione del popolo reg- Si è cercato, per esempio, di ac- di Padre GIUSEPPE SINOPOLI gino verso la Vergine Maria, certare l’epoca di realizzazione, lo Madre della Consolazione, è stile, la postura, le dimensioni e davvero singolare. Sono tantissime Quel viso dolcissimo e teneramen- l’autore dell’originale piccolo qua- le persone che, nel corso dell’anno, te materno della Vergine seduce ed dro, di cui si sa solo che si trovava salgono, alla spicciolata o in grup- incanta da sempre chiunque lo in- nella cappelletta di Giovan Bernar- po, al Santuario dell’Eremo per so- contra, provocando emozioni indi- do Mileto, il primo benefattore dei stare un po’ con Lei e chiedere una menticabili. cappuccini, allorquando il vescovo carezza consolatrice per sé o per Un incontro che perpetua questo Gerolamo Centelles li aveva invi- i propri cari. Preghiere semplici, coinvolgente, speciale e fruttuoso tati, nel 1532-33, a trasferirsi da formulate, quasi sempre, nella più legame spirituale e umano, e che, Sant’Angelo di Valletuccio a Reggio assorta intimità dello sguardo e del sovente, allarga l’orizzonte dell’ap- Calabria, allo scopo di contribuire cuore, e, qualche vol- alla rinascita spiritua- ta, anche su un appo- le del clero e della po- sito Registro. polazione, come viene In occasione dei tra- evidenziato nelle ope- dizionali sette sabati re, rispettivamente, di il flusso dei devoti Tommaso Vitriolo (ed. e dei pellegrini, che 1840) e di Mons. Anto- ricorrono alla Ma- nio Maria De Lorenzo donna della Con- (ed. 1885). solazione, aumenta Non si conosce ancora progressivamente al né l’esatta provenienza punto da non trovare e né la destinazione fi- posto nella Basilica. nale, dopo che Camillo Impressionante, poi, Diano l’aveva ottenuto la folla che accompa- in dono per aver fatto gna la sacra Effigie, realizzare una copia, portata a spalla, nella con l’aggiunta - in se- sontuosa cornice del- gno di gratitudine la vara, da circa 110 verso gli umili frati portatori, dal San- cappuccini che con tuario dell’Eremo al- ammirevole zelo e la Cattedrale. spirito d’abnegazione Si rivivono, in questo servivano il popolo commovente pelle- reggino nei loro biso- grinaggio, i momen- gni spirituali, umani e ti più significativi della storia del profondimento e della ricerca, sociali - di san Francesco d’Assisi popolo reggino, specie quelli meno anche dal punto di vista storico, e di sant’Antonio di Padova, corri- felici (peste, terremoti, carestie, in- figurativo ed artistico, forse per un spondente al quadro attuale, le cui vasioni, tumulti, guerre, malattie…), maggiore bisogno di appartenenza. misure non s’identificano con quel- durante i quali la Vergine Maria ha Specialisti, studiosi e semplici de- le riportate nei testi degli specialisti svolto un ruolo così premuroso e voti si sono già cimentati in meri- e degli studiosi, e cioè 120 cm per provvidenziale che il popolo reggi- to, scoprendo notizie interessanti lato, disegnando un quadrato. In no l’ha voluta eleggere sua Patrona e controverse e ipotizzandone altre e Protettrice. da verificare. >>> •4•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE segue dalla pagina precedente • Sacra Effigie realtà il quadro accusa cm 129,50 di larghezza e cm 135,00 di altezza, esclusa la cornice protettiva in fer- ro (con la cornice in ferro, infatti, esso misura cm 137,06 di larghezza e cm 143,00 di altezza). Interessante la lettura iconografica che sta elaborando Caterina Mar- ra, la quale da tempo si impegna in questo settore. Una lettura a tutto campo, senza naturalmente trascu- rare l’elemento ispiratore sia arti- stico che devozionale. Nella circostanza - convenuta ella, con il marito, qui all’Eremo e chie- staci un’immagine, la più grande possibile, della Vergine della Con- solazione per meglio ri-osservarla nei particolari, in quanto, come già detto, stava ultimando nuove ricer- che per uno studio ben definito e di nelle braccia il Bambino Gesù; e, no rivelato che non si tratterebbe alta qualità contributiva nel campo subito dopo, su nostra proposta, del libro della Regola, come pa- della lettura conoscitiva e artistica anche sulla scritta che appare sulle re si sia tramandato, per iscritto del sacro dipinto - ci si è soffermati, due pagine del libro che sorregge, e oralmente, fino ai nostri giorni, inizialmente, su quanto si riesce a con la mano destra, san Francesco bensì della Bibbia. D’altronde l’ac- leggere sul cartiglio, posto sotto la d’Assisi. costamento della Regola, anziché base del trono, sul quale siede la Le parole scritte sulle pagine del del libro della Parola biblica, alla Madonna della Consolazione con libro in mano a san Francesco han- >>> Ore 2 del 12 settembre 2020: l’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini davanti alla Sacra Effigie che sarà portata in auto in Cattedrale (courtesy ReggioTv) •5•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE segue dalla pagina precedente • Sacra Effigie del Signor nostro Gesù Cristo, che e l’inesattezza grafica e stilistica, abbiamo fermamente promesso”. trascrive, infatti, il primo versetto figura del fondatore riusciva, all’e- Salvo il fatto che l’autore del dipin- del primo capitolo del Libro della poca del nuovo Quadro, abbastan- to non abbia inteso, di sua spon- Genesi. za naturale, alla luce delle ragioni tanea iniziativa, raffigurare il libro La trascrizione è stata, quindi, per cui, da qualche anno, anche in della Regola e scrivervi una delle sottoposta, dalla prof.ssa Marra, Calabria, era nata una nuova rami- citazioni bibliche più popolarmen- all’attenzione del noto studioso e ficazione del Primo Ordine, e cioè te conosciute, e cioè: In Principio specialista in lingua greca e latina quella dei cappuccini, il cui tenore Creavit Deus Celum. Terra Auctem prof. Franco Mosino, il quale, do- di vita era fedelmente improntato Erat Inanis Et Vacua. po averla attentamente esaminata, al rigore del primitivo spirito della Tale decodificazione è stata pos- ha controfirmato l’esattezza della regolare osservanza. Per cui la cita- sibile concretizzarla grazie all’au- lettura, che in italiano si traduce: zione rilevata sembrerebbe non in silio di idonei strumenti tecnici. E “In principio Dio creò il cielo (e la perfetta simbiosi con il contesto, e dopo alcuni passaggi multimediali terra). Ma la terra era informe e de- specificamente con la Regola, la cui ed opportuni ingrandimenti grafici serta”. ispirazione e il cui fondamento so- e cartacei, la scritta, pur con qual- Riguardo al contenuto del cartiglio, no comunque e da sempre radicati che lettera indecisa e qualche altra si evidenziano - usando medesi- nella Parola di Dio, come si legge al quasi scomparsa, si è presentata me tecnico-metodologiche e ricor- capitolo primo della stessa: “La Re- allo sguardo non secondo i dettami rendo a qualche foto d’archivio in gola e la vita dei Frati Minori è que- dell’immaginario comune o secon- bianco e nero - tre righe (poste, sta, cioè osservare il santo Vangelo do gli usuali segni convenzionali, peraltro, sulla parte angolare di del Signore nostro Gesù Cristo, vi- ma con caratteri grafici di chiara sinistra in alto), di cui alla prima vendo in obbedienza, senza nulla natura biblica, individuati pronta- si legge con chiarezza: “Opus fieri di proprio e in castità”; e al capito- mente, nella loro esatta citazione con…; alla seconda: Andria C...; e lo dodicesimo: “... soggetti ai piedi testuale, dall’esperto in materia p. alla terza: pitturi; poco più in basso, della medesima santa Chiesa, stabi- Michele Mazzeo. e spostata un tantino sulla destra, li nella fede cattolica, osserviamo la L’autore dell’opera, pur con l’evi- la data: 1547. Si sta cercando di ri- povertà, l’umiltà e il santo Vangelo dente approssimazione selettiva >>> •6•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE Uno dei momenti più intensi delle Feste Mariane di Reggio: la Sacra Effigie lascia l’altare della Basilica dell’Eremo per avviarsi in processione al Duomo segue dalla pagina precedente • Sacra Effigie tale richiesto, assicurandoci che riprodotto dall’originale veramente avrebbe continuato a cercare tra le dal pittore Nicolò Andrea Capriolo. costruire, attraverso accorgimenti numerosissime minute che il papà È una domanda che continua a strumentali e ricerche scientifiche, aveva raccolte in alcune cartelle. provocare la mente dello scrupolo- la parte mancante del contenuto La “C”, che segue il nome Andria so ricercatore, dell’attento studio- dello stesso cartiglio. (oggi Andrea), corrisponderebbe, so e di alcuni prudenti esperti, ma Nella “copia conforme all’origi- pertanto, alla lettera iniziale del che, quasi per incanto, si dissolve nale eseguita dal Pittore Vakalis cognome del pittore reggino, le cui se pensiamo al valore storico e, so- Dem. (Demetrio) nell’anno 1972 notizie sul paese natio, sulla da- prattutto, spirituale che lo sguardo per ordinazione del Superiore del ta di nascita e di morte e sulla sua del cuore popolare, affascinato ed Convento P. Mariano Stilo”, sul identità artistica si rivelano ancora estatico, sa cogliere e custodire, cartiglio si legge Andria Capriolo. scarsissime, frammentarie e ipote- come uno dei tesori più prezio- Di tale riproduzione e del conte- tiche, e quindi, tutte da verificare. si, nel silenzio della sua anima o stuale restauro (di quest’ultimo ci C’è, inoltre, da precisare che il di- nell’esultanza della sua emozionata stiamo occupando da qualche anno pinto, contrariamente a quanto preghiera verso la cara Patrona e con una ricerca scientifica mirata) affermato da alcuni studiosi, non Protettrice. ¢ abbiamo chiesto notizie, apposita è stato realizzato su un’unica tavo- relazione ed eventuale materia- la, bensì su un piano composto da (Padre Giuseppe Sinopoli, francescano cap- le fotografico alla figlia, la signora quattro tavole, non di dimensioni puccino, già Guardiano alla Basilica dell’E- Sofia Vakalis, la quale, espletate le perfettamente uguali. remo, è oggi è Superiore e Rettore del ricerche anche nella casa paterna Rimangono, pertanto, pressoché Santuario di Sant’ Antonio a Lamezia Ter- romana, ci ha comunicato, dopo intatte le perplessità sull’autore del me. Ha pubblicato diversi libri dedicati alla qualche settimana, l’inesistenza, al Quadro attuale, tanto caro al cuore Madonna della Consolazione di Reggio) momento, del materiale documen- dei reggini, e cioè se sia stato o no •7•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO DIGITALE ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DI CALABRIA.LIVE 30 MAGGIO 1533, IN GINOCCHIO I CAPPUCCINI DI FRONTE ALLA MADONNA L a prima volta che i cappuc- cini s’inginocchiarono da- vanti al piccolo quadro della Vergine della Consolazione situato nell’omonima chiesetta dell’Eremo a circa tre chilometri dal centro cit- tadino, fu il 30 maggio del 1533. Il convento era stato fondato un anno prima e i fratelli, lasciata la comunità di Sant’Angelo di Val- letuccio (definita il “Rivotorto dei Cappuccini calabresi, come riferi- sce Francesco Russo in un libro del 1961), andarono in quel luogo po- vero e angusto, quasi ignorato, con al centro a sovrastare l’altare, una piccola immagine mariana. Quella Sacra Effigie ha catturato, seducendoli come un colpo di ful- mine, gli occhi e i cuori di religiosi Un disegno che raffigura il primo convento con la “Chiesicciola” nell’area denominata in seguito “Eremo” e laici di cui narrano gli storici, già nei primi anni di vita del convento. colo quadro raffigurante la Madon- e costruire una nuova chiesa, grazie Accanto al convento era sorta una na col Bambino seduta sul trono anche alle donazioni di quello che “chiesicciola” detta “Porziuncola regale, incoronata da due angeli in sarebbe stato definito il “Monte dell’Eremo” “dono del nobil uomo atteggiamento di Madre di Conso- della Madonna”. Roberto Monsolini, cui la figlia di lazione verso i suoi figli. Il vecchio quadretto che era vene- ser Giovanni Mileto lo aveva reca- In seguito giunsero in quel luogo rato nella cappella dei cappuccini, to in dote”. I frati calabresi l’hanno di preghiera sette sacerdoti Cap- venne poi sostituito nel 1547, per accolta come un vero e proprio te- puccini e cinque conversi, su invito iniziativa del “gentiluomo reggi- soro da amare, da custodire e con- dell’Arcivescovo Mons. Gerolimo no, il signor Camillo Diano” con dividere nel segno della santità e Centelles, per formare una nuova quello dipinto da un altro reggino della provvidenza divina. comunità. Su ispirazione e modello Nicolò Andrea Capriolo, il quale Gli uomini del piccolo drappello di San Francesco d’Assisi, i primi ritrasse da un lato San Francesco spirituale vennero chiamati dal po- fraticelli cappuccini hanno eletto la d’Assisi con le sacre stimmate e con polo Romiti e il luogo Eremo dove chiesetta cuore e centro della loro in mano il libro aperto della rego- nel corso dei secoli passati trova- devozione, erigendovi all’intorno, la e una croce di legno e dall’altro rono adeguata risonanza le espe- per loro abitazione, in omaggio allo Sant’Antonio di Padova col giglio e rienze grecaniche e la spiritualità spirito della povertà e della peni- il libro della scienza teologica, con bizantina nella solitudine e nel si- tenza, piccole capanne con vimini due angeli librati in aria che sosten- lenzio del sito. e fango, avendo per letto una du- gono con le loro destre una corona Venne costruita una piccola Chie- ra tavola o una ruvida stuoia e per sul mio capo e nell’altra mano una sa (a Cresiola) nel verde del bosco guanciale una tegola o un pezzo di palma. È la Sacra Effigie che viene denominata all’origine Chiesetta legno. portata in processione dall’Eremo della Presentazione e in seguito Il loro stile di vita suscitò l’ammira- al Duomo e viceversa e raccoglie la Chiesetta della Consolazione. In zione e la simpatia della gente, tan- devozione di tutta la città. ¢ Essa infatti veniva venerato un pic- to che si poté allargare il convento •8•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO DIGITALE ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DI CALABRIA.LIVE LA TRADIZIONALE PROCESSIONE UNA REGOLA SOSPESA PER IL COVID-19 I festeggiamenti di settembre sorretto dalle sue braccia materne, di Padre BERNARDINO GUALTIERI in onore della Madonna della incoronati entrambi di aurei diade- Consolazione a Reggio Calabria mi incastonati di pietre preziose, con hanno la loro massima espressio- essere presente per incontrarsi per a fianco, in piedi, le devote figure di ne nella tradizionale, solennissima le strade cittadine con la Madon- S. Francesco d’Assisi e S. Antonio di processione. na dell’Eremo, che dalla nascita ha Padova, collocato sull’artistica Vara Essa si sviluppa in due giorni e mo- imparato a considerare come par- di bronzo e d’argento, non si muova menti diversi: la mattina di sabato te integrante della sua vita. Senza sospinta, oltre che dalle braccia ro- dopo l’8 settembre, il primo; il po- peraltro trascurare di dire che nei buste dei “cento marinai”, dal grido meriggio del martedì successivo, il quattro giorni suddetti affluisce a lacerante di mille gole, di mille cuori, secondo. Reggio Calabria gente dalla Sicilia, che grideranno per tutto il percor- Tutto il resto, che i vari Comitati or- particolarmente da Messina, che so, dall’Eremo al Duomo: “...e ora e ganizzatori dei festeggiamenti set- con Reggio condivide una fortissi- sempre, evviva Maria!”. Sentirle gri- tembrini hanno saputo preparare, ma passione mariana, e da tutti i dare queste poche parole nel dialetto Un’immagine della processione dello scorso anno: nel 2019 nessuno poteva immaginare che si sarebbe potuta interrompere una tradizione di secoli è stato sempre, ed è ancora, un bel paesi della Diocesi e dalla Provincia reggino, somigliano all’inno di gioia corollario a quanto il popolo reggi- reggina. più grande e più festoso che possa no sa tributare alla sua Madonna Alle 8 di mattina di quell’ormai sto- mai riecheggiare nel cielo dalla Città nei quattro giorni che vanno, come rico sabato la Basilica della Madon- della Fata Morgana. detto sopra, dalla mattina di saba- na all’Eremo della Consolazione è Fuori della Chiesa, in tutti gli spa- to dopo l’8 settembre, alla sera del gremita fino all’inverosimile di gen- zi, gente assiepata con gli occhi ri- martedì successivo. La festa della te, che, per tutta la notte, ha veglia- volti a quella porta da dove, da un Madonna della Consolazione, dun- to e pregato in attesa del momento momento all’altro, dovrà apparire que, sono questi quattro giorni, ed magico in cui, il sacro quadrato di Lei, la Madre della Consolazione. È in essi i due momenti processiona- tavola del Capriolo, raffigurante la gente che piange, che implora, che li, in cui, forse anche nu-merica- Madonna in trono col Bambino Gesù spera, che esulta nella beatitudine mente, il popolo di Reggio, al di là di quel momento da sempre atteso: persino di una personale convin- Questo testo di padre Gualtieri è presente sul sito “a scinduta do Quatru”. zione religiosa, sente il bisogno di www.madonna della consolazione.com >>> •9•
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO DIGITALE ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DI CALABRIA.LIVE segue dalla pagina precedente • Processione E lungo la strada, non breve, che dall’Eremo porta al Parco Caserta, altre folle che aspettano, e man ma- no che la Vara avanza, una fiumana di teste di uomini, donne, bambini, giovani, anziani costituisce lo spet- tacolo più bello in una cornice di mandorli e fichi d’india, di luce e di trasparenze nel cielo settembri- no a Reggio, che si specchia nelle acque glauche del mare dello stret- to. È una colata di lava umana che scende pacifica verso il piano, qua- si a far concorrenza a quella rossa dell’Etna che le colline dell’Eremo hanno di fronte. Il fragore di mille mortaretti, per chi dovesse trovarsi lontano ad aspettare, lo avvertirebbe che anco- ra la processione è a S. Giovannel- consegnano simbolicamente al Ve- amato e venerato come custode lo, il quartiere periferico di Reggio scovo, il quale provvederà a custo- della loro Riforma, la quale par- lungo il percorso che accoglie così il dirlo per due mesi e più nella sua torirà grandi figure di Religiosi, passaggio della Madonna. Cattedrale, dove i reggini, in tutto apostoli di carità e maestri di vita La domenica dopo il 21 novem- questo tempo, andranno a lodare cristiana eroica: B. Molizzi, L. Co- bre, quella gente sarà sempre lì ad Dio per le cose belle e grandi che mi, Gesualdo Malacrinò, Antonino aspettare la Madonna che ritorna nel tempo ha operato a loro favore Tripodi, alcuni tra i tanti. alla sua casa, pronta ad accoglierla per mezzo dell’intercessione della Sono giorni in cui questa gente vuo- allo stesso modo, come sta facendo Vergine SS.ma della Consolazione. le così ricordare quante volte nel adesso. Ciò che abbiamo brevemente rac- passato ha goduto della protezione L’arrivo della Vara in fondo al Par- contato va al di là di ciò che gli oc- della Madonna in tempi di carestia, co Caserta, al punto in cui la via chi possono vedere o la mente di di guerra, di pestilenza, di terremo- Cardinale Portanova incrocia viale chi non sa possa immaginare. E’ ti e tante altre calamità naturali. Amendola, prolungamento di Cor- la città di Reggio che racconta uno Sono giorni in cui questa Città rin- so Garibaldi, è quanto di meno si scorcio non breve della sua storia nova il suo patto alla Vergine di possa dire di questa tradizionale, ad imperitura memoria, perché attenta, filiale devozione e consa- secolare processione per ciò che tutti sappiano che la Madonna del- crazione, sicura di essere ancora da esprime: gioia piena di una popola- la Consolazione è sua Madre, Pa- Lei benedetta in tutte le attese della zione intera, perché la sua Madon- trona e Avvocata, e in questi giorni propria esistenza. na, la Madre della Consolazione, è i reggini si stringono a Lei in modo Continuerà questa processione fi- finalmente arrivata nel vivo della particolare, come popolo devoto e no a trasformare il Corso Garibal- sua Città, in mezzo al suo popolo. fedele. di, arteria principale e magnifica Ad accoglierla è l’Arcivescovo con Sono giorni in cui la fede di questa di questa città, in un chilometrico tutti i suoi Canonici, Curiali e rap- gente si esalta, ma la stessa rimane fiume di teste ondeggianti, che si presentati del Clero Diocesano; le fresca, profonda ed autentica: fede esaurisce man mano fino a quando Autorità civili e militari e questa im- in Dio Padre, che si fa Madre degli le canne dell’organo della Catte- mensa marea di gente devota, oran- uomini anche attraverso il mistero drale non si sostituiranno alla gola te e plaudente alla celeste Regina. della divina Maternità di Maria. stanca degli uomini per proseguire Il Superiore dei Cappuccini e i frati Sono giorni in cui questa gen- nel canto di lode a Maria, Avvocata tutti dell’Eremo, che lì sono arriva- te racconta ai posteri la storia dei del popolo reggino. ¢ ti accompagnando il venerato Qua- Cappuccini a Reggio, che questa (courtesy Santuario Basilica Madonna dro nella sua discesa trionfale, lo immagine, essi per primi, hanno della Consolazione di Reggio Calabria) • 10 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE LA FESTA E IL CULTO DI MARIA I l culto della Madonna della Consolazione a Reggio, si fa ri- salire ad una famiglia genovese L’ASSOCIAZIONE PORTATORI DELLA VARA che tra la dine del 1400 e l’inizio del Ha finalità di carità e solidarietà su 1500 si trasferì nella nostra città ispirazione della Madonna della Con- portandovi un’immagine di questa solazione, l’Associazione dei Portato- Madonna, alla quale era molto de- ri della Vara. ormai un’istituzione a voto. Reggio che raccoglie i portatori di ieri Per custodire questo quadro, fu co- e quelli futuri. Ci sono alcune cen- struita una cappelletta sulla collina tiaia di aderenti, tutti portatori della detta “La Botte”, e i terziari france- Vara. Alla processione partecipano in scani ne ebbero la custodia (i ter- cento, divisi in gruppi di quattro che ziari furono detti Romiti e da qui il si danno il cambio a a ognuna delle nome di Eremo al luogo che acco- quattro “stanghe” (ovvero le fermate che il sacro Quadro compie durante il glieva la cappella). percorso dall’Eremo alla Cattedrale). In seguito alla venuta dei Cappuc- Di grande suggestione il momento cini a Reggio, la custodia del qua- in cui, davanti al sagrato del Duomo dro fu affidata ad essi. la pesante Vara viene girata di 360 Nel 1547 il pittore reggino Niccolò gradi per entrare in Cattedrale. Andrea Capriolo riprodusse, per in- carico del nobile Camillo Diano, la primitiva immagine della Madonna, Questo testo è stato realizzato da alcune insegnanti del Plesso Elementare di Trapezi (Croce Valanidi in un quadro di dimensioni notevol- - R. C.) e pubblicato nel sito della Madonna della Consolazione a cura di padre Giuseppe Sinopoli. Gli mente maggiori, e vi inserì le figure insegnanti che hanno partecipato alle ricerche sono: Vittoria Landro, Rachele Liotta, Teresa Chirico, di S. Antonio e S. Francesco. Giovanna Belmonte e Gabriele Napolitano. Il quadro originario venne tratte- nuto dalla famiglia Diano e di que- Nel 1569 sorge la prima chiesa sulla La festa della Madonna della Con- sto si persero le tracce in occasione collina dell’Eremo e il culto si dif- solazione ricorre la seconda dome- del suo trasferimento a Malta. fonde. nica di settembre. Negli anni successivi tante calamità Nei tempi più antichi i festeggia- minacciano la popolazione: terre- menti cominciavano col primo dei Festa ‘i Maronna moti, assalti dei Turchi, pestilenze sette sabati precedenti la data sta- di Ciccio Errigo gravissime, ma Reggio è sempre sal- bilita. Cu terremoti, cu guerri, cu paci vaguardata per la protezione di Maria Gran parte della popolazione si re- Sta festa si fici e sta festa si faci. che viene invocata con tanta fede e cava all’Eremo per onorare la Ver- che, nei momenti di maggior pericolo gine nel suo santuario. Sta gran festa riggitana viene portata in città, facendola scen- Nella mattinata la città era anima- Fatta i luci e d’armonia dere dal suo Eremo. ta dal suono dei tamburi, mentre Quando all’eremu si nchiana Già nel 1576 i Reggini avevano procla- a sera era illuminata tutta da luci Para tutta puisia mato Maria della Consolazione patro- sospese ai balconi e da fuochi piro- na della città, nel 1752 se ne conferma tecnici chiamati “palombelle”. Ciò Addiu cresia da vecchia matrici solennemente il patrocinio. avveniva anche per tutti i sabati Quando u mundu era tuttu na paci. Il terremoto del 1908 distrugge la successivi, fino a che si arrivava al- Era u tempu du fusu e telaru chiesa dell’Eremo e il convento che, la festa. Ciaurrina, schiticchi e nzuddaru, subito dopo, vengono ricostruiti in Venditori di giocattoli, di cappelli, era u tempu di quando a crianza dava fedi… curaggiu e spiranza, maniera provvisoria. di vasellame arrivavano da fuori era u tempu di quandu Maria Solo nel 1965 viene inaugurato il e schieravano la loro merce nelle era a luci di st’anima mia… nuovo santuario, fatto costruire da piazze e lungo i due lati del corso. Mons. Giovanni Ferro. >>> • 11 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE segue dalla pagina precedente • La Festa In particolare la piazza Vittorio Emanuele veniva occupata da que- sti venditori. Ad una estremità del corso si po- neva un grande dipinto, che la se- ra veniva illuminato, che mostrava alcuni dei più celebri prodigi della Madonna. Il venerdì precedente il primo gior- no della festa,il santuario diventava meta di una gran quantità di gente che da posti vicini e lontani arriva- va cantando e suonando. Spesso al suono si univa la danza sul sagrato del Santuario. Per tutta la notte era un continuo movimento: lucerne e fuochi di le- Da Ricordi della vecchia Reggio Viniti furisteri gna illuminavano i posti di vendita di Guido Miggiano sutt’a stu celu d’oru di bibite, frutta e altri cibi, mentre nda sta Città ncantata una gran folla di gente cantava, Festa ‘i Maronna ch’è mugghiu’i’nu trisoru. suonava, ballava. All’interno del Santuario l’immagi- Addiu cresia da vecchia matrici Quandu spunta a bagnarota ne di Maria era vegliata dai fedeli quando u mundu era tuttu na paci. già la festa è incominciata in preghiera, tra centinaia di ceri Era u tempu du fusu e telaru ca suttana fatta a rrota ardenti. ciaurrina, schiticchi e nzuddaru, e a candila consumata. La mattina di sabato, tutta la gran era u tempu di quando a crianza folla accompagnava Maria che la- dava fedi… curaggiu e spiranza, … vegli all’Eremu nda notti sciava il suo Eremo per raggiunge- era u tempu di quandu Maria pirchì chistu è lu so vutu re la città. era a luci di st’anima mia. e si batti’u pettu forti… Reggio accoglieva la sua patrona in pi sso’ figghiu surdu e mutu. un’atmosfera di gran festa: alle due O ch’è bella ‘sta jornata, estremità del corso si ponevano simu tutti ‘ncumpagnia, Pacchiani e cardoleddhi due archi di trionfo che venivano, simu figghi di Maria vistiti di villutu la sera, illuminati ad olio (questi e Maria ‘ndavi a jutari. scindunu a frotti a Riggiu stavano ad indicare le due antiche e scindunu pi vutu. porte della città: porta Mesa e por- O ch’è bellu ‘stu mazzettu ta S. Filippo). chi Maria si porta ‘mmanu Nda Piazza d’a Matrici Mentre gli strati sociali più modesti manda sciauru sovranu ch’è tutta illuminata, accompagnavano a piedi (a volte a ‘p’addurari sta città. Rosa, Meluzza e Turi piedi nudi, per grazia ricevuta) la s’a fannu ‘na ballata. Madonna, le classi nobili e ricche O ch’è bellu stu cannistru sfilavano sulle loro carrozze, che, ch’ndi gira tutt’antornu Stu mari ‘mbrillantatu per l’occasione, venivano infiorate quando veni lu’ so jornu di sti riflessi i luna mirabilmente. chi gran festa chi si fà! viniri ccà a settembri Un’altra usanza particolare era la è propri una fortuna. consegna della sacra Immagine, da Azzurru è tutt’u celu parte dei cappuccini al clero reggi- u suli sprinduria Pari chi ogni stidda no; questa avveniva alla fine della sta festa settembrina cchiù forti sprinduria via Cardinale Portanova, alla pre- è tutta fantasia. pi dari luci ‘nterra senza di un notaio che stipulava un p’a festa di Maria. vero e proprio atto di consegna. ¢ • 12 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE IL PRIMO SETTENARIO IN ONORE DELLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE I l primo settenario in onore del- la Madonna della Consolazione, si deve alla «creativa intuizione dell’intelligenza – ha detto mons. Antonino Denisi nella concelebra- zione del 6 settembre 2006 - del nuovo superiore e parroco padre Giuseppe Sinopoli. Questo settena- rio ci prepara alla processione del quadro della nostra Patrona dalla Basilica dell’Eremo alla Cattedra- le». Era la prima volta, infatti, che si celebrava un settenario all’interno dei sette Sabati e la risposta dei fe- deli è stata davvero imponente. La celebrazione della Messa è stata presieduta ogni sera, alle ore 19, da un sacerdote diocesano o religioso diverso ed è stata animata, a turno, dai Cori polifonici o da una Schola cantorum parrocchiale, alcuni dei quali hanno omaggiano la Vergine mora abituale, il Santuario dell’E- del nostro culto un impegno di vita di un concerto, deliziando gli ap- remo dei cappuccini. (cfr. MC 21). Accompagnandoci a passionati di musica sacra. La materna protezione della Madre Lei con cuore penitente ed orante, Ma i devoti non hanno mancato della Consolazione ci poniamo sotto la Sua materna di far visita alla sacra Effigie an- È stata una provvidenziale ispira- protezione e testimoniamo al mon- che durante il giorno. In centinaia, zione quella di intensificare la pre- do la gioia di essere cristiani”. infatti, si sono portati nel Santua- ghiera mariana con un settenario, In migliaia, alla spicciolata o a folti rio per una preghiera, un omaggio che ha preso il via il 3 settembre gruppi, sono convenuti nella Basi- floreale, molti dei quali, vista la 2006 e si è concluso la sera del 9 lica per un momento d’intimità con premurosa disponibilità dei padri con la solenne veglia di preghie- la Madre della Consolazione per cappuccini, si sono accostati al sa- ra, presieduta dal nostro Pastore, una carezza, uno sguardo di tene- cramento della Riconciliazione. mons. Vittorio Modello. “Per me- rezza, un’ispirazione rigenerante. Il settenario ha registrato il punto glio prepararci alla tradizionale Ammalati, accompagnati dai fa- culminante con la solenne celebra- «discesa» dell’Effigie della Madon- miliari, anziani, giovani, coniugi, zione della Veglia di preghiera ma- na della Consolazione – così nel mamme, da sole o con i loro figli, riana, presieduta da mons. Vittorio manifesto pubblicato per l’occasio- e, quasi tutte, con un cero od una Mondello, Arcivescovo metropolita ne - e per rinvigorire la nostra fe- composizione di fiori, da deporre ai di Reggio Calabria-Bova, all’inizio de nel Cristo Gesù, il Figlio del Dio suoi piedi. della quale il presidente dei Porta- vivente, vogliamo onorare la nostra Struggente il volto di una giovane tori della vara, a nome dell’Asso- Protettrice con la celebrazione di mamma con stretta sul cuore la sua ciazione omonima, ha offerto un un Settenario, durante il quale La bambina aggredita da un cancro cero votivo alla Madonna, il quale contempliamo come maestra di implacabile: “Guariscimila!”, ha rimarrà acceso fino al ritorno della vita spirituale, per fare, come Lei, implorato, guardando fissa negli Protettrice e Patrona nella sua di- della nostra vita un culto a Dio e >>> • 13 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE segue dalla pagina precedente • Settenario cerdoti, ad incominciare da mons. Giovanni Latella, che, a turno, han- occhi della Vergine e la voce con- no presieduto l’Eucaristia durante il sunta dal dolore. “Non puoi spe- Settenario e, in modo ancor più au- gnere la luce della mia maternità. torevole, dalla parola magisteriale Dìllo al tuo figlio Gesù, che tieni di mons. Mondello durante la veglia sulle ginocchia”. mariana. Qualche ora più tardi, ed ecco un’al- Lo zelo dei Ministri di Cristo è stato tra mamma entrare nel Santuario davvero edificante, segno della pro- con un fascio di settanta rose nelle fonda devozione che nutrono verso mani e gli occhi accerchiati da un la Protettrice, come pure quello dei alone nero, come la sua sofferenza. fedeli e pellegrini, a dimostrazio- Senza pronunciare una parola, ha ne di quanto sia “cara” al cuore di deposto sull’altare della Madonna ognuno tale dolce presenza di Ma- il fascio di rose, sostando per alcuni dre consolatrice. Non posso sorvo- minuti in assorta orazione. “Padre, lare, nel concludere questa breve dite una preghiera per mia figlia testimonianza, su un’altra singolare gravemente ammalata”. iniziativa che ha suscitato generali Accanto a queste singolari ed esem- consensi: l’offerta di un cero votivo plificative testimonianze di vita, a cura dell’Associazione Portatori fortemente provata dalla sofferen- il banchetto nuziale, si è portata della Vara nella persona dell’allora za, ve ne sono state tantissime altre in chiesa per offrire alla Madon- suo Presidente, Agostino Cacur- di visibile esultanza, come quella na il mazzetto floreale, mentre i ri. Un cero, acceso dalla veglia fino di un giovane che, per ringraziare presenti, inizialmente sorpresi, si alla “salita” dell’Immagine della la Madonna di una grazia ricevuta, scioglievano, poi, in un lungo e ca- Madonna della Consolazione, a ha salito l’ultimo tratto di scale in loroso applauso. simboleggiare, nello specifico, la fe- ginocchio; o quel bambino di cin- L’affidamento a Maria, Madre de e l’amore devozionale mariano di que anni che ha condotto per mano della Consolazione, è stato sensi- ogni portatore. ¢ il suo papà davanti all’Immagine bilmente incoraggiato da tutti i sa- della Madonna dicendogli: “Papà, io voglio che tu mi porti la Dome- nica a trovare la Madonna, come mi porti ogni sabato pomeriggio a vedere nonna. Promettimelo” – diceva il bambino al papà, strat- tonandolo dalla mano; o, ancora, quell’anziano che, liberatosi dalla morsa dell’emarginazione, è ve- nuto a ringraziare la Madonna per avergli fatto incontrare delle perso- ne che lo hanno aiutato a sorridere nuovamente alla vita e a sentirsi utile agli altri. Piccole storie che brillano nel fir- mamento delle meraviglie di Dio. L’importante è affidarsi a Colei, la cui materna e tenera premura ci av- volge di serenità e di sicuro punto di riferimento, specie nei momenti di particolare disagio spirituale e materiale. Affidarsi con cuore do- cile e festante, come quella coppia di giovani sposi, che, terminato Padre Giuseppe Sinopoli anche lui tra i portatori della Vara: è stato Padre Guardiano della Basilica • 14 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DEL QUOTIDIANO WEB-DIGITALE CALABRIA.LIVE CENACOLO MARIA CONSOLATRICE NELLA DEVOZIONE DEGLI ANTICHI PADRI L ’istituzione del Cenacolo Ma- sa universale, perché essa possa as- a ciò delegato, con il quale concor- ria Consolatrice, costituito solvere, accompagnata dalla Beata dano i momenti di approfondimen- presso la Parrocchia basili- Vergine Maria, madre della Chiesa, to evangelico-dottrinale secondo cale dell’Eremo dei Cappuccini in al ministero apostolico di condurre un itinerario di catechesi aperto a Reggio Calabria, voluta da padre l’universo umano a Cristo in modo mirate iniziative di evangelizzazio- Giuseppe Sinopoli, serviva a intra- che si faccia “un solo gregge e un ne e di carità sul territorio, in per- prendere il cammino di formazione solo pastore” (Gv 10,16). Al Cena- fetta sinergia con il piano pastorale e perfezione evangelico-mariana colo vi possono aderire, mediante della Chiesa nazionale, regionale, col fine di promuovere la devozione domanda scritta, tutti i fedeli che particolare e foraniale” . e il culto della Madre della Conso- intendono far proprio nella concre- Inizialmente il gruppo era costitui- lazione, secondo le direttive della tezza della vita, infuocati e fortifi- to da 12 iscritti, i quali convenivano Chiesa, facendone un modello della cati dallo Spirito Santo, l’esempio presso la Basilica dell’Eremo o in propria vita. Il Cenacolo è partito il della primitiva comunità cristiana, luogo idoneo tre giorni la settima- 13 maggio del 2012. la quale era assidua: na, dalle ore 20.45 alle ore 23.00 Esso si è voluto porre, “con cuore umile e docile, in continuità con la fervente devozione che i nostri an- tichi padri, frati Cappuccini (tra i quali il ven. padre Gesualdo) e po- polo reggino, hanno nutrito verso la Vergine Maria, fino ad eleggerla – come si legge nello Statuto all’art. 1 - a Patrona e Protettrice della Cit- tà dello Stretto”. “Ne deriva l’impegno di sensibi- lizzare nella comunità cristiana e civile i valori della famiglia, sul modello della famiglia di Nazareth, della pace, del perdono, della mise- ricordia, della gioia dello stare in- sieme, nell’ascolto e nel farsi dono soprattutto a chi è più abbandona- to ed emarginato, della salvaguar- dia del creato e della cultura della legalità. - nell’ascoltare l’insegnamento de- circa, per le prove dei canti allo Onde rendere più credibile ed ef- gli apostoli scopo di animare con devozione e ficace tale ministero diaconale - nell’unione fraterna competenza le sacre Azioni liturgi- occorre farsi guidare dalla Parola - nella frazione del pane che, le Veglie di preghiera e la reci- biblica, dal magistero della Chiesa, - e nelle preghiere (cfr. At 2,42). ta del santo Rosario meditato. Tale dalle testimonianze umane e cri- I componenti del Cenacolo, pertan- momento formativo si concludeva stiane di san Francesco d’Assisi e to, s’impegnano nella cura scrupo- con la Compieta, il Padre nostro, dei suoi figli, tra i quali il ven. padre losa della loro formazione umana, per le persone sofferenti nel corpo Gesualdo. spirituale, liturgica e pastorale, e nell’anima e per le famiglie in dif- Gli iscritti si prodigano nel pro- partecipando agli incontri mensili ficoltà, e la preghiera di Affidamen- muovere in se stessi e negli altri la curati dal parroco o da un sacerdote to a Maria Consolatrice. ¢ gioia di essere e sentirsi con la Chie- • 15 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO DIGITALE ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DI CALABRIA.LIVE REGGIO E LA SUA CONSOLATRICE IL MISTERO DEL QUADRO DELLA VERGINE L e prime notizie dell’arrivo del quadro di S. Maria le loro povere capanne Madre della Consolazione in Reggio Calabria, in attorno alla Cappelli- dimensioni molto più ridotte e senza le immagi- na dell’Eremo, offerta ni di san Francesco d’Assisi e di sant’Antonio di Pado- loro in dono dal nobile va, pare siano avvolte dal mistero. Bernardo Mileto. A ta- le pregevole donazio- ne si aggiungono, nel corso degli anni, quelle di Giovanni Domeni- co Cumbo, Francesco Mantica e Paolo Cum- bo. A invitare, sul finire del 1532, i cappuccini a Reggio Calabria era stato l’Arcivescovo Mons. Gerolamo Centelles, vedendo in essi dei validi collaboratori al suo progetto pastorale di rinascita spirituale, sociale e culturale del clero e del popolo. Al momento le ipotesi formulate dagli storici si collo- 1547 – Il nobile Camillo Diano commissiona al pittore cano nella fascia temporale tra la fine del secolo XV e Niccolò Andrea Capriolo la riproduzione dell’immagine l’inizio del secolo XVI. Secondo alcuni il piccolo Quadro della Madon- è stato portato da una famiglia, la cui identità continua na della Con- a rimanere misteriosa, trasferitasi da Genova nella città solazione su dello Stretto. Secondo altri, tra i quali l’autorevole Pa- tavole telate di risio, pare sia stato Elia lo Speleota a donarlo alla fa- dimensioni più miglia Laboccetta, nel cui territorio è stata eretta una grandi, così co- cappellina eremitica, all’interno della quale si è costrui- me le vediamo to l’altare dove è stato collocato il piccolo Quadro. oggi. Successivamente, per via ereditaria, la cappellina, con 1548 – il 6 annesso la proprietà territoriale, è passata alla famiglia gennaio il nuo- Diano. vo Quadro vie- 1518 – I padri Ludovico Comi o Cumi e Barnardino ne benedetto, Molizzi, dell’Ordine degli Osservanti di san Francesco nella Chiesa d’Assisi, danno inizio alla Riforma cappuccina. La loro Cattedrale, fama di scienza e di santità inducono diversi confratelli dall’Arcivesco- a seguirli nell’esperienza religiosa secondo la genuina vo Mons. D’Agostino, alla presenza dei Duchi Gonzaga forma della Regola dettata dal Fondatore. di Monza. Terminato il rito, il nuovo Quadro viene por- 1533 – Sette sacerdoti cappuccini: Ludovico Comi, tato processionalmente alla chiesetta dell’Eremo. Bernardino Molizzi detto il Girgio, Francesco Palemo- 1569 – l’Arcivescovo Mons. Gaspare Del Fosso (Ric- ne e Ludovichello (tutti nativi di Reggio), Michele da ciullo) consacra la nuova chiesa. Castrovillari e Francesco da San Martino cinque fra- 1576 – Reggio viene contagiata dal morbo della peste. telli non chierici lasciano Velletuccio; e cinque fratelli Circa settecento persone perdono la vita. non chierici: f. Angelo da Calanna, e i reggini f. Matteo 1577 – l’annuncio della cessazione della peste è dato Sacco, f. Giovanni Candela, f. Antonino Tripodi e f. Bo- dalla Vergine della Consolazione a fra Antonino Tripo- naventura, lasciano l’eremo di Valletuccio per piantare >>> • 16 •
VIVA MARIA - LA FESTA DELLA MADONNA DI REGGIO EDIZIONE SPECIALE SUPPLEMENTO DIGITALE ALL’EDIZIONE DEL 12 SETTEMBRE 2020 DI CALABRIA.LIVE segue dalla pagina precedente • Reggio e la sua Consolatrice sionalmente il quadro della Vergine della Consolazione in città e con penitenze e orazioni continue la invocano di, religioso di santa vita, invitandolo a recarsi dall’Au- perchè li preservi dalla peste. La grazia è concessa. Per torità cittadina per un pellegrinaggio di ringraziamento l’occasione si rinnova il voto del cero. alla chiesa dell’Eremo. Nella circostanza si offre un 1672 – Una terribile carestia s’abbatte sulla città. La grosso cero alla Madonna. Fra Giacomo Foti da Reg- gente arriva a cibarsi di carne di cavallo e di cane. Si gio, padre Geronimo Migliore da S. Giorgio Morgeto e porta il Quadro in Cattedrale e mentre si prega giunge padre Girolamo da Montesoro cadono vittime di carità la notizia dell’arrivo di navigli carichi di grano. nell’assistere gli appestati. 1693 – La terra torna ripetutamente a tremare. Il po- 1592 – Le Autorità cittadine, con atto pubblico, deli- polo si reca in processione penitenziale alla chiesetta berano che la festa del 21 novembre in onore della Ma- dell’Eremo e mentre vi si celebra la Messa una poderosa donna della Consolazione sia festa cittadina. scossa tellurica fa emettere un urlo di panico dai pre- senti. Un padre cappuccino esorta alla calma e all’ab- bandono nella bontà misericordiosa divina. Quindi si scende il Quadro in Duomo, ornandolo di una corni- ce d’argento, con le offerte del popolo. E di due corone d’argento. Si trasferisce la festa da novembre a settem- bre, preceduta da sette sabati, da celebrarsi all’Eremo. 1696 – ltra carestia, che viene scongiurata con l’arrivo di bastimenti in giorno di sabato. 1706 - Nuovi terremoti flagellano la Calabria. Il Qua- dro viene accompagnato in Cattedrale, dando inizio ad una fervente testimonianza di fede popolare con segni penitenziali. 1719 - L’ufficiale dell’esercito tedesco, colpito alle gam- be nella battaglia contro gli spagnoli, viene trasporta- to nell’ospedale di Reggio. Guarisce dalle gravi ferite, ma non può camminare che con le stampelle. Saputo 1594 – Il 4 settembre attracca al molo di Pellaro una dei prodigi della Vergine della Consolazione, si porta al flotta ottomana, invadendo la città. I frati cappuccini, Santuario e, con le lacrime agli occhi, implora la guari- aiutati da un gruppo di reggini, si pongono a difesa del gione, che gli è accordata da Dio per intercessione della venerato Quadro anche a rischio della vita. Alla fine de- Madonna. Lascia le grucce in voto al Santuario. cidono di nasconderlo, fino al ritiro definitivo del ne- 1722 – Il 15 settembre si pongono, donate dal Capitolo mico. della Basilica di S. Pietro in Vaticano, sul capo di Gesù 1602 – Si rinnova il voto del pellegrinaggio. Bambino e della Madonna due splendide corone d’oro. 1606-1607 – la regione è sconvolta da continue scos- Con le due precedenti si disegna la grande M che si vede se telluriche con danni ingenti. La città dello Stretto, sul retro della Vara. grazie alla protezione di Maria della Consolazione, non soffre alcuna perdita umana e non accusa danni. 1636 - Un’epidemia mortale stringe nella morsa mol- ti paesi; appena si evidenzia qualche caso nella nostra Città, vi si porta subito il Quadro della Vergine e l’epi- demia cessa. 1638 – È un anno in cui la forza tellurica si scatena, se- minando morte e distruzione in circa 150 centri urbani e rurali. Si contano circa dodicimila vittime umane. Il Qua- dro è condotto in Cattedrale e collocato nella Cappella del Santissimo Sacramento, rimanendovi per due anni. Reg- gio ha il dono dell’incolumità. Le Autorità cittadine, con due atti pubblici, a firma notarile, del 26 e del 30 aprile, istituzionalizzano l’offerta del cero e un pellegrinaggio an- nuale da farsi il 26 aprile d’ogni anno. 1657 – Ancora una volta i reggini conducono proces- >>> • 17 •
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