Daniele Gatti 13 maggio 2019 - Filarmonica della Scala

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Daniele Gatti 13 maggio 2019 - Filarmonica della Scala
Daniele Gatti
 13   maggio 2019
Daniele Gatti 13 maggio 2019 - Filarmonica della Scala
FONDAZIONE DI DIRITTO PRIVATO

                                      S TAG I O N E D I C O N C E R T I 2 018 | 2 019

       Lunedì 12 novembre 2018, ore 20                Lunedì 25 marzo 2019, ore 20                               Lunedì 29 aprile 2019, ore 20
                Inaugurazione                                 Lorenzo Viotti                                        Riccardo Chailly
            Riccardo Chailly                             Sol Gabetta, violoncello                              Emmanuel Tjeknavorian, violino
          Maxim Vengerov, violino                                 Ravel                                                     Sibelius
                 Šostakovič                               Alborada del gracioso                                Finlandia, poema sinfonico op. 26
 C      Concerto n. 1 per violino op. 77                           Lalo                                           Concerto per violino op. 47
                    Bartók                               Concerto per violoncello                                           Brahms
                                                                                                                      Sinfonia n. 1 op. 68
 M

           Concerto per orchestra                                Wagner
                                                            Tristan und Isolde,
 Y

CM
                                                          Vorspiel und Liebestod                                Lunedì 13 maggio 2019, ore 20
MY      Lunedì 4 febbraio 2019, ore 20                           Debussy                                               Daniele Gatti
             Valery Gergiev                                 La mer; Printemps                                               Mozart
CY
                                                                                                                      Sinfonia n. 29 K 201
       Orchestra del Teatro Mariinskij
                                                                                                                          Šostakovič
                    Debussy
CMY

                                                                                                                      Sinfonia n. 5 op. 47
 K
       Prélude à l’après-midi d’un faune
                                                      Lunedì 1 aprile 2019, ore 20
                Mendelssohn
         Sinfonia n. 4 op. 90 Italiana
                                                                  Fabio Luisi                                   Lunedì 27 maggio 2019, ore 20
                                                                    Weber                                           Michele Mariotti
             Musorgskij - Ravel
                                                               Oberon, Ouverture                                  Arcadi Volodos, pianoforte
           Quadri da un’esposizione                                                                                       Beethoven
                                                                  Bruckner
                                                                 Sinfonia n. 7                                 Concerto per pianoforte n. 3 op. 37
                                                                                                                              Ives
         Lunedì 11 marzo 2019, ore 20                                                                                    Sinfonia n. 2
           Edward Gardner
            Igor Levit, pianoforte                    Lunedì 15 aprile 2019, ore 20                            Domenica 13 ottobre 2019, ore 20
                    Janáček                          Myung-Whun Chung                                                Daniel Harding
      Jealousy, Preludio dall’opera Jenufa            Sergey Khachatryan, violino                                  Isabelle Faust, violino
                  Beethoven                                     Bruch                                                      Britten
       Concerto per pianoforte n. 4 op. 58              Concerto per violino n. 1                                 Concerto per violino op. 15
                    Dvořák                                      Mahler                                                     Berlioz
              Sinfonia n. 7 op. 70                         Sinfonia n. 1 Titan                                   Symphonie fantastique op. 14

        I programmi possono subire variazioni per ragioni artistiche e tecniche. Si prega di verificare sul sito www.filarmonica.it
                                                                    Main Partner

                                           www.filarmonica.it tel. 02 72023671

                                                      Impaginazione e stampa Leva srl - Via Arbe 77 - Milano
Daniele Gatti 13 maggio 2019 - Filarmonica della Scala
Teatro alla Scala
Lunedì 13 maggio 2019, ore 20

Concerto sinfonico della

Filarmonica della Scala
Direttore

Daniele Gatti

                                                                                    Main Partner

                                    Il concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3

       Siamo lieti di offrire ai nostri abbonati e a tutti gli spettatori questo programma, disponibile
            anche in digitale sul sito filarmonica.it a partire da una settimana prima del concerto.
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PROGR

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Wolfgang Amadeus Mozart
[1756 – 1791]

Sinfonia n. 29 in la maggiore K. 201
Allegro moderato
Andante
Minuetto
Allegro con spirito

Composizione: Salisburgo, 6 aprile 1774
Organico: due oboi; due corni; archi
Durata: 28 minuti circa
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AMMA

                                               2            Dmitrij Šostakovič
                                                                                     [1906 – 1975]

                           Sinfonia n. 5 in re minore op 47
                                                                                           Moderato
                                                                                           Allegretto
                                                                                               Largo
                                                                                  Allegro non troppo

                                                           Composizione: Leningrado, 20 luglio 1937
 Prima esecuzione: Leningrado, Opernaja Studija Konservatorii (Filarmonica), 21 Novembre 1937
 Organico: due flauti, ottavino, due oboi, due clarinetti, clarinetto piccolo, due fagotti, controfagotto;
     quattro corni, tre trombe, tre tromboni; timpani, percussioni; due arpe, pianoforte, celesta; archi
                                                                                Durata: 44 minuti circa
Daniele Gatti 13 maggio 2019 - Filarmonica della Scala
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Wolfgang Amadeus Mozart
                                 Sinfonia n. 29 in la maggiore K. 201

Testi di                         Nel suo fertile periodo salisburghese (compreso fra il marzo 1773 e il dicembre 1774),
Gianluigi Mattietti
                                 Mozart compose un gran numero di sinfonie. Si trattava di un genere che non aveva
Laureato a Roma sotto            ancora assunto quel rilievo che conquistò solo un decennio più tardi, e all’interno dei
la guida di Pierluigi
                                 concerti le sinfonie erano considerate lavori minori, funzionali ad introdurre delle
Petrobelli si è diplomato
in Composizione al               composizioni solistiche che catalizzavano l‘attenzione del pubblico. Ma Mozart dedicò
Conservatorio di Santa
                                 molte energie a esplorare le possibilità di questo genere musicale, e dopo un primo
Cecilia. Ha concluso un
dottorato in discipline          gruppo di sinfonie del 1773, ne compose tre che sono considerate le più importanti di
musicologiche con una            quel periodo creativo: la Sinfonia in sol minore K. 183, la Sinfonia in do maggiore K.
tesi su Aldo Clementi,
pubblicata dalla Lim.            200 e la Sinfonia in la maggiore K. 201. Nonostante le critiche del padre Leopold (in
È docente di Storia della        una lettera del 1778 scriveva a Wolfgang: «Ciò che non ti fa onore è meglio che non
Musica all’Università di
Cagliari. Ha pubblicato          venga conosciuto. Perciò io non ho dato a nessuno le tue Sinfonie, sapendo fin d'ora
monografie e saggi sulla         che tu stesso, per quanto potessi esserne soddisfatto quando le scrivesti, col passar
musica del Novecento
e contemporanea, con             degli anni, quando ti sarai maturato e avrai acquistato discernimento, sarai ben lieto
particolare attenzione al        che nessuno le abbia vedute. Si diventa sempre più esigenti»), Mozart tenne sempre in
nuovo teatro musicale.
Collabora, come critico          grande considerazione quei lavori, che inserì anche in un volume di pezzi da eseguire
musicale, con le riviste         nei suoi concerti viennesi.
Amadeus, Classic Voice,
Il Corriere musicale.            Datata 6 aprile 1774, la Sinfonia in la maggiore K. 201 riprende le conquiste stilistiche
                                 della K. 183, composta solo sei mesi prima, e dimostra la personalità del compositore,
                                 allora diciottenne, che riuscì ad operare una sintesi di influenze diverse (i modelli
                                 haydniani, il linguaggio sinfonico della scuola di Mannheim, lo stile galante) in un
                                 lavoro di grande maturità formale e stilistica. Alla drammatica densità della Sinfonia
                                 K. 183, in sol minore, subentra qui una dimensione più leggiadra e gaia. Ma è anche
                                 una sinfonia dalla struttura rigorosa, nella quale Mozart riprende tutti gli artifici
Edita Broglio
Bottiglie, 1927. Olio su tela    tecnici appresi da Haydn, applica i principi della forma sonata non solo al primo
                                 movimento, crea sviluppi tematici e trame contrappuntistiche che tendono a dilatare
In copertina: Kazimir Malevič
Casa Rossa, 1932. Olio su tela   le forme, mette in gioco una grande varietà di motivi, e di umori contrastanti. La

                                                                                                                        7
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trasparente scrittura orchestrale (con un organico di dimensioni contenute: solo archi,
due oboi e due corni) permette di dare grande risalto ai diversi temi e strumenti,
grazie anche a un sofisticato gioco di imitazioni e di scarti dinamici (come quelli che
caratterizzano il celebre tema iniziale, con i suoi salti di ottava e le crome ribattute) e
a raffinate invenzioni timbriche (ad esempio nell'Andante, dove violini suonano "con
sordina"). Insomma è una partitura già lontana dallo stile galante («lo stile galante
è superato – osserva Giorgio Pestelli –, ma dall'interno, con tecnica omeopatica,
spingendolo a estremi ignoti di squisitezza melodica, di sofisticazione tematica e di
fascinosa sensualità di combinazioni») e da una certa superficialità che governava
la musica di corte salisburghese («Ci troviamo di fronte a una sensibilità nuova –
scrive Alfred Einsein – che avverte la necessità di approfondire la sinfonia mediante
una tecnica imitativa ravvivante, di salvarla da una funzione puramente decorativa
trattandola con finezza cameristica. (...) Come siamo già infinitamente lontani dalla
sinfonia italiana!»).
La ricchezza di materiale tematico, il sottile gioco di mutazioni, la varietà delle
soluzioni compositive padroneggiate da Mozart, emergono già nell’esposizione del
primo movimento (Allegro moderato), che evita la retorica di gesti appariscenti,
giocando su tre temi raffinati e contrastanti: l’aggraziato primo tema, esposto (in
piano) dai violini e modellato su un semplice tetracordo ascendente (la-si-do#-re), è
subito ripreso (in forte) con un gioco imitativo tra violini e archi gravi; il secondo è
una luminosa melodia affidata agli archi; il terzo è presentato in forma imitativa dai
violini. Introdotto da un breve elemento cromatico discendente di archi e oboi, il breve
sviluppo gioca su un fitto dialogo, fatto di scale e arpeggi, tra viole e bassi, e su una
progressione modulante dei violini, con un nuovo elemento tematico che si frantuma
in rapide sequenze di crome sul pedale di dominante. Nella coda il primo tema viene
ripresentato in un ardito fugato a quattro parti tra violini primi, violoncelli, corni e
viole. Applicando una struttura sonatistica anche al secondo movimento (Andante),
in re maggiore, Mozart sviluppa una forma piuttosto ampia, nella quale gioca anche
con alcuni cliché tipici dello stile galante. E sfruttando la polifonia imitativa della
scrittura a quattro parti, maturata nella sua produzione quartettistica, crea un ordito
tematico concentrato, caratterizzato dalle tinte pastello degli archi con sordina,
colorati da delicate pennellate dei fiati. Il primo tema, con un ritmo puntato che
gli dà un carattere insieme carezzevole e solenne, è esposto dai primi violini, e poi

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ripreso dai secondi sullo sfondo di preziosi arabeschi; il
                                                         secondo è una melodia serena e cantabile, in la maggiore,
                                                         screziata da trilli, languidi cromatismi, pause sospirose,
                                                         e conclusa da un solare ritornello degli archi, poi ripreso
                                                         dagli oboi. La breve sezione centrale intreccia elementi
                                                         secondari, motivi decorativi e trilli dei violini nel registro
                                                         grave, in un gioco armonico di modulazioni che creano
                                                         ombre misteriose e notturne. Dopo la ripresa, dove
                                                         il secondo tema viene esposto dai violini nel registro
                                                         grave, il movimento si conclude con una coda brillante,
                                                         con il primo tema esposto dall’oboe nel registro acuto,
                                                         echeggiato dai violini e accompagnato dagli archi senza
                                                         più sordina.
                                                         Il terzo movimento, un Minuetto in la maggiore,
                                                         brillante e fantasioso, inizia in piano ma mostra subito
                                                         un grande vigore, con due temi caratterizzati da ritmi
                                                         puntati, note ribattute, disegni staccati che conferiscono
                                                         al movimento un tono nervoso e un po’ aggressivo,
                                                         accentuato dal gioco di botta e risposta cui partecipano
                                                         tutti gli strumenti dell’orchestra. L’atmosfera diventa più
                                                         delicata e introversa nel trio, in mi maggiore, che ha una
Carlo Carrà                carattere più cameristico, con i fiati che fanno solo delle note pedale. Il carattere
Le figlie di Loth, 1919.
Olio su tela               puntuto del Minuetto emerge anche nel finale (Allegro con spirito), pagina carica di
                           energia, con echi venatori dati dall’uso insistito dei corni, e una struttura compatta,
                           ancora imperniata sulla forma sonata. Dopo il primo tema pieno di slancio, che
                           imprime, con i suoi salti d’ottava e le rapide scale, un carattere incalzante a tutto
                           il movimento, il secondo tema, in mi maggiore, affidato ai violini secondi, ha un
                           carattere più aggraziato, ricco di acciaccature. Dopo una decisa cadenza e una rapida
                           scala ascendente dei violini ha inizio lo sviluppo, assai più ampio rispetto a quello del
                           primo movimento, e costruito come una grande variazione sul primo tema, in una
                           trama contrappuntistica ricca di imitazioni, di contrasti dinamici, di modulazioni,
                           che le conferiscono una grande varietà espressiva.

                                                                                                                     9
Daniele Gatti 13 maggio 2019 - Filarmonica della Scala
Dmitrij Šostakovič
                              Sinfonia n. 5 in re minore op 47

                              La carriera compositiva di Dmitrij Šostakovič fu insieme precoce e travagliata. Già la
                              sua Prima Sinfonia, composta a 19 anni come saggio per il diploma di composizione al
                              Conservatorio di Pietroburgo, ed eseguita a Leningrado il 12 maggio 1926, conquistò
                              una fama immediata, nazionale e internazionale. Ma mentre la sua celebrità nel mondo
                              rimase intatta, le sue fortune in Unione Sovietica furono altalenanti. Nel 1930 l’opera
                              Il Naso fu denunciata dall'Associazione russa dei musicisti proletari per la sua "decadenza
                              borghese", si arenò dopo 15 rappresentazioni, e Šostakovič riuscì a riscattarsi solo nel
                              1933 con il Concerto per pianoforte n.1. Nel 1936 Stalin assistette all’allestimento
                              dell’opera Lady Macbeth del distretto di Mcensk, ne fu scandalizzato, l’opera fu censurata
                              e il compositore poté riabilitarsi solo l’anno successivo con la Sinfonia n.5, definita
                              (non da Šostakovič) «La risposta creativa di un artista sovietico alle giuste critiche». Il
                              compositore ottenne in seguito anche il Premio Stalin, per due volte (nel 1940 e nel
                              1941), ma nel 1945 cadde ancora in disgrazia a causa della Sinfonia n.9, giudicata
                              troppo semplice per celebrare la vittoria della Russia sui nazisti, quasi un affronto alla
                              memoria dei caduti per la patria, ferocemente criticata Andrej Ždanov, arbitro della
                              linea culturale del Partito Comunista. Ma arrivò anche in questo caso, tardivamente, la
                              riabilitazione.
                              L’attacco contro Lady Macbeth del distretto di Mcensk era avvenuto nel pieno delle
                              purghe staliniane. Il 29 Gennaio 1936, dopo la rappresentazione cui assistette Stalin,
                              appare sulla Pravda un articolo, intitolato Confusione anziché musica, che biasimava
                              il «formalismo piccolo borghese» dell’opera, il «confuso accavallarsi dei suoni», la
                              «volontà di allontanarsi dall'opera classica». Fortemente colpito da queste accuse,
                              Šostakovič temette per la sua vita (considerando anche la tragica fine che avevano
Kazimir Malevič               fatto in quel periodo molti letterati e musicisti, e altri suoi amici come il generale
Premonizione complessa        Michail Tuchacevskij, violinista dilettante che fu accusato di tradimento e passato per
(torso con camicia gialla),
1928-32                       le armi), ritirò immediatamente la sua Sinfonia n.4, già pronta per l’esecuzione ma

                                                                                                                      11
troppo sperimentale, e si dedicò a un nuovo lavoro sinfonico che rispettasse, almeno in
superfice, i dettami del realismo socialista. Nel 1932 il Comitato centrale del Partito
Comunista aveva cominciato a imporre le linee della vera arte sovietica, che doveva
esprimere forza e ottimismo per contribuire alla realizzazione del socialismo. Maxim
Gor'kij chiarì questa estetica (poi ripresa da Ždanov), stabilendo che l'arte poteva essere
utile soltanto «dipingendo la realtà nel suo sviluppo rivoluzionario […] doveva essere
ottimista. Nessun eroe tragico, nessun finale tragico […] gli individui potevano essere
trattati solo come simboli delle qualità umane». Tutto ciò che si allontanava da questi
canoni veniva bollato come «formalismo», e condannata ogni forma di introspezione,
di pessimismo, di individualismo, e ogni traccia di modernismo. In questa prospettiva
estetica, la sinfonia rappresentò un genere musicale molto apprezzato, veicolo ideale di
una dimensione spettacolare e comunicativa che ben si addiceva alle funzioni celebrative
ed ideologiche postrivoluzionarie.
Šostakovič completò la sua Quinta Sinfonia, in re minore, tra il 18 aprile e il 30 luglio
del 1937, e la presentò al pubblico il 21 novembre di quell’anno, in cui si celebrava         Nikolaj Terpsikhorov
                                                                                                First Motto, 1924.
anche il ventennale della Rivoluzione. La sinfonia fu diretta da Evgenij Mravinskij             Olio su tela, Mosca
sul podio dell'Orchestra Filarmonica
di Leningrado, ottenendo un successo
strepitoso, che valse a Šostakovič la
completa riabilitazione. Probabilmente
spronato dall’influente poeta Aleksej
Tolstoj, il compositore non mancò di
elaborare un'interpretazione “ufficiale”
del contenuto ideologico del suo nuovo
lavoro sinfonico, che fu pubblicata sulla
Vecernaja Moskva il 25 gennaio 1938:
«Il nucleo ispiratore della mia Sinfonia
è il divenire, la realizzazione dell’uomo.
Poiché è lui, l'individuo umano con tutte
le sue emozioni e le sue tragedie, che io
ho posto al centro della composizione,
concepita liricamente da capo a fondo; il
Finale risolve gli impulsi del primo tempo,

12
e la loro tragica tensione, in ottimismo e in gioia di vivere […] Il mio nuovo lavoro può
esser definito una sinfonia lirico-eroica. La sua idea principale si fonda sulle esperienze
emozionali dell'uomo e sull'ottimismo che vince ogni cosa».
Il linguaggio di questa sinfonia è certamente più semplice rispetto allo stile della Quarta,
che sperimentava anche nuove soluzioni formali. Anche senza considerare alcuni
elementi fortemente innovativi della produzione cameristica, in tutti i lavori orchestrali
compositi prima della Quinta, Šostakovič si era spinto molto avanti nella rottura della
sintassi tonale, nell’uso delle dissonanze, nella proliferazione delle idee tematiche, nella
dissociazione delle strutture armoniche e melodiche, nella ricerca di timbri aspri e
violenti. La Quinta rispetta invece i canoni del sinfonismo classico, ricorre a strutture e
forme della tradizione, con frequenti intrecci polifonici, mostra una grande economia di
mezzi, soprattutto nell’elaborazione tematica (che scaturisce sempre dalla trasformazione
di poche cellule intervallari), e un forte legame con la tradizione sinfonica russa e con le
sinfonie dell’amato Mahler (che Šostakovič aveva scoperto grazie all’amico musicologo
Ivan Sollertinskij). Non mancano tuttavia alcuni tratti originali, elementi di complessità,
affinità tematiche con la Quarta, oltre all’abilità nel sintetizzare gesti diversi in uno stile
molto personale, nel fondere cliché sinfonici con “vocaboli” tipici della musica sovietica
(una marcia dei giovani Pionieri nel secondo movimento, una marcia funebre nel terzo,
una musica militare nel finale), nel far trapelare sottotraccia un tono tragico, venature
spettrali, accenti dolenti, anche negli episodi più magniloquenti, che tanto piacquero
agli apparati di Partito («Il potere è capriccioso e distratto – osserva Franco Pulcini - e
forse qualche fuorviante accento bandistico, scambiato per ottimismo, le era stato di
aiuto»).
La Sinfonia si apre con un monumentale Moderato, una limpida forma sonata, dove
compaiono però delle strutture esatonali e un impulso, non convenzionale, alla
dissoluzione del materiale, che dà un tono livido e minaccioso all’insieme. Il primo
tema, con un gesto al tempo stesso energico e interrogativo, viene imitato a canone tra
archi gravi e violini. Il suo ritmo puntato prosegue come accompagnamento dell’ampio
melodizzare dei violini primi, in un contesto scarno, che si espande fino a un climax
sottolineato dall’innesto di un breve disegno puntato delle trombe. Subito dopo, su una
sorda pulsazione degli archi in ritmo dattilico, i violini primi dipanano il secondo tema,
una melodia distesa, dagli ampi intervalli, prolungata da brevi appendici “bucoliche”
del flauto e del clarinetto, in una texture orchestrale sfilacciata. L’atmosfera cambia

                                                                                            13
improvvisamente con l’ingresso di un disegno ostinato del pianoforte, che introduce lo
sviluppo. La sezione centrale del movimento (Allegro non troppo), marziale e percussiva,
culmina in una marcia grottesca (Poco sostenuto) sottolineata da tamburo, xilofono e
piatti, caratterizzata da un incedere meccanico, con il tipico piglio “sovietico”. In questa
marcia il passo pesante di tromboni e tuba si mescola con intermittenti fanfare delle
trombe, e una ripresa del primo tema, a canone tra archi e legni, si combina con il
secondo tema (sempre in forma di canone) intonato con forza dagli ottoni, come un
solenne cantus firmus. La sezione si chiude con un graduale rallentamento, dove le parti
strumentali si ricongiungono in una lunga perorazione all’unisono (Largamente). Nella
ripresa, assai compressa, il primo tema viene riproposto con forza da archi gravi, fagotti,
tromboni e tuba, e subito dopo risuona il secondo tema, in una dimensione sonora lenta
e ovattata, in forma di canone tra flauto e corno. L’atmosfera si fa ancora più rarefatta
nella breve coda (Moderato) con le linee spoglie di flauto e ottavino, i sussurri degli
archi, i gemiti del violino solo con sordina, le spettrali scale cromatiche della celesta.
Il secondo movimento (Allegretto) è uno scherzo dalla struttura e dall’eloquio molto
semplici, che ammicca allo humour grottesco di Prokofiev e ai Ländler di Mahler. Questi
richiami emergono immediatamente, nel rustico tema affidato ai bassi, nei graffianti
disegni dei fiati, sempre più fitti e aspri, con i loro profili ascendenti e pieni di trilli,
nelle seriose fanfare dei corni, che suonano come un monito. Nel Trio prende corpo
un valzer filiforme del primo violino, dal gusto stravinskijano, con glissati, staccati
e sapide modulazioni, che viene ripreso dal flauto e degli altri legni, e ritorna poi,
affidato all’oboe, prima della chiusa finale. Ma il cuore della Quinta Sinfonia è il terzo
movimento (Largo), una delle pagine orchestrali più ispirate di Šostakovič, composta
in soli tre giorni. Qui il compositore esclude dall’organico gli ottoni, gioca su continue
trasformazioni del materiale (come nel primo movimento), concatenando quattro diverse
idee tematiche, quasi derivate una dall’altra, e innestate in un fitto intreccio polifonico,
dall’incedere ieratico, come di un corale religioso (alcuni commentatori vi hanno visto
una sorta di canto funebre in memoria del maresciallo Tuchacevskij), in modo da formare
un tutto organico: «II terzo movimento mi ha particolarmente soddisfatto – scrisse il
compositore - penso d'esser riuscito a presentare un lento e costante processo evolutivo
dall'inizio alla fine». I primi due motivi emergono in una morbida texture a otto parti
(ottenuta suddividendo i violini in tre leggii, le viole e i violoncelli in due ciascuno):
il primo, dal carattere intimistico ed espressivo, affidato ai violini III, si distende in

14
un’ampia melodia arricchendosi via via di
                                                                      accenti drammatici; il secondo, introdotto
                                                                      da quattro note ribattute, è affidato ai violini
                                                                      I. La terza idea appare al flauto solo, che
                                                                      poi duetta con l’altro flauto accompagnato
                                                                      dall’arpa. Il quarto motivo, dal tono triste
                                                                      ed interrogativo, è esposto dall’oboe e
                                                                      poi ripreso dal flauto. Dopo un grande
                                                                      crescendo, il secondo tema viene scandito
                                                                      da tutta l’orchestra, in fortissimo, su un
                                                                      lungo pedale, sottolineato dallo xilofono
                                                                      e dai tremoli del pianoforte. Quindi i
                                                                      violoncelli, nel registro acuto, riprendono
                                                                      il quarto tema, che riecheggia ancora alla
                                                                      fine nell’arpa e nella celesta, in un’atmosfera
El Lissitzky              quasi metafisica, su un lungo accordo (“morendo”) degli archi.
Sbattere gli albumi con   Nel Largo, come detto, Šostakovič esclude gli ottoni, che però dominano, per contrasto,
il cuneo rosso, 1919.
Litografia                nel finale (Allegro non troppo): l’orchestra si presenta al completo sin dall’inizio, con
                          una costante presenza dei timpani, e con un poderoso ritmo di marcia, insieme algido
                          e trionfalistico. Il tema principale, esposto dagli ottoni e ritmato dai timpani, genera
                          una sorta di corsa a perdifiato di grande vitalità, un turbinio da festa popolare, dove lo
                          stesso tema affiora in continuazione con colori diversi, con slittamenti tonali, trattato
                          anche in forma canonica. In questa fitta trama si innesta un tema secondario, dal
                          carattere più cantabile, che rimanda al secondo tema del Moderato iniziale, e che viene
                          esposto con ampiezza dalla tromba, poi dagli archi e quindi dal corno. Questo vortice
                          si arresta su un episodio calmo (Poco animato), un’oasi lirica strumentata con grande
                          finezza, in un ordito cromatico, pieno di mistero, dove viene ripreso il tema del Largo
                          che si mescola con frammenti del tema principale, sottoposto a diverse metamorfosi.
                          La pulsazione del timpano segna la ripresa del tema iniziale, in un tempo più lento
                          che sfocia in un lungo pedale (sottolineato dal repentino passaggio da re minore a re
                          maggiore), un’apoteosi finale radiosa, con una nota ripetuta ossessivamente da archi e
                          legni, e il tema scandito con forza da tutti gli ottoni e sottolineato da tutto l’arsenale
                          delle percussioni.

                                                                                                                   15
Wolfgang Amadeus Mozart

     1756   Nasce a Salisburgo da Johann Georg Leopold, violinista               e a trasferirsi a Vienna. Qui Mozart vive dando lezioni
            di corte, e Anna Maria Pertl.                                        private e concerti e praticando come libero artista
     1760   Viene avviato dal padre allo studio del cembalo e in                 la professione di compositore: decisione che doveva
            seguito del violino e della composizione.                            rivelarsi alla lunga fatale al musicista, che fu da quel
     1762   Compie con il padre e con la sorella Nannerl il primo                momento angosciato dalle preoccupazioni economiche
            viaggio artistico a Monaco e a Vienna, dove suona                    e da una condizione sempre più precaria, ma che allo
            dinanzi alla corte di Maria Teresa. L’anno successivo                stesso tempo rappresentava un rivoluzionario proclama
            intraprende il primo grande viaggio europeo che lo                   di indipendenza ideale dell’artista dalla classe detentrice
            conduce attraverso la Germania, l’Olanda e il Belgio                 del potere.
            alla volta di Parigi, dove il fanciullo prodigio suscita      1782   Mozart sposa Costanza Weber, dalla quale avrà cinque
            il curioso interesse del mondo musicale e compone la                 figli. A contatto con il fiorente ambiente culturale di
            prima pagina sacra, il Kyrie K 33.                                   Vienna, Mozart acquista sempre maggior consapevolezza
     1766   I Mozart tornano a Salisburgo, dove Wolfgang si                      sul piano culturale e politico e su quello estetico.
            dedica sistematicamente alla composizione, portando                  Nascono i grandi capolavori della maturità: accanto alle
            su un piano di consapevolezza i molteplici influssi e le             maggiori opere sinfoniche, cameristiche e religiose, le
            stimolanti esperienze compiute durante il lungo viaggio.             grandi prove drammatiche quali Le nozze di Figaro, Don
     1768   Mozart affronta a Vienna le prime prove drammatiche,                 Giovanni (eseguito per la prima volta a Praga nel 1787)
            componendo l’opera buffa La finta semplice e il Singspiel            e Così fan tutte, tutte su libretto di Lorenzo da Ponte.
            intitolato Bastien und Bastienne.                             1787   Mozart ottiene la nomina a compositore di corte con un
     1769   Viene nominato maestro dei concerti presso la corte                  modesto stipendio. Dopo la morte di Giuseppe II chiede
            arcivescovile. Verso la fine dello stesso anno intraprende,          invano il posto di secondo maestro di cappella presso la
            in compagnia del padre, il primo viaggio in Italia,                  corte viennese.
            destinato ad avere un’importanza fondamentale nello           1791   Mentre le sue condizioni di salute peggiorano, Mozart
            sviluppo della sua personalità estetica. Verona, Mantova,            compone nell’ultimo anno di vita gli estremi capolavori:
            Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli sono le                       Die Zauberflöte, La clemenza di Tito e il Requiem.
            principali tappe del viaggio.                                        I suoi funerali, modestissimi, sono seguiti solo da pochi
     1777   Arriva a Parigi, ma la città lo accoglie freddamente. Alla           intimi: la sua salma viene sepolta nella fossa comune del
            delusione sul piano professionale si aggiunge la tragica             cimitero di S. Marco a Vienna.
            perdita della madre che lo aveva seguito in Francia.
     1781   Dopo la trionfale esecuzione di Idomeneo, re di Creta
            a Monaco di Baviera, un ennesimo scontro con
            l’arcivescovo Colloredo, che aveva usato nei suoi
            confronti un atteggiamento sprezzate e umiliante,
            induce Mozart a rinunciare agli incarichi salisburghesi

16
Dmitrij Šostakovič

1906   Nasce a Pietroburgo il 25 novembre.                                      al poema Lenin di Majakovskij. La prima esecuzione in
1919   Inizia lo studio sistematico della musica presso il                      novembre, a Leningrado.
       Conservatorio della sua città, rivelando ben presto doti          1941   Asserragliato nella città assediata, Šostakovič, oltre
       di straordinario pianista. Convinto sostenitore degli ideali             aprestare la sua opera umanitaria come pompiere e
       rivoluzionari, Šostakovič frequenta in questo periodo il                 barelliere scrive la Settima Sinfonia, nota appunto come
       fervido ambiente della cultura sovietica della sua città, che            Sinfonia di Leningrado che raggiunge fama internazionale
       nel frattempo ha mutato nome in Leningrado.                              grazie all’interpretazione di Toscanini alla testa della NBC
1926   Il clamoroso esordio della Prima Sinfonia colloca subito                 Symphony. La lettura toscaniniana, trasmessa dalla radio,
       Šostakovič tra i compositori più noti, e non solo in patria,             fa della musica di Šostakovič un simbolo della lotta dei
       dell’avanguardia socialista.                                             popoli dell’Europa contro l’invasione nazista.
1930   Già direttore del Teatro della Gioventù Operaia di                1948   Alcune concessioni “formaliste” nelle sinfonie Ottava
       Leningrado, Šostakovič si dedica alle scene con due                      (1943), Nona (1945) e, forse ancor più, nelle composizioni
       capolavori: Il naso (1930) da Gogol’, che mira a deridere                da camera, gli valgono una seconda censura da parte del
       i valori della borghesia capitalista, e Una Lady Macbeth                 Comitato centrale del Partito Comunista al 1° Congresso
       del distretto di Mszensk, rappresentata nel 1934, opera di               dei Musicisti Sovietici. La risposta è Il canto delle foreste,
       sconvolgente brutalità e dagli espliciti risvolti sessuali. Nel          del 1949, dedicato al programma di rimboschimento
       1932 aveva abbozzato l’opera satirica Orango, che si è a                 promosso da Stalin, in cui l’assenza di qualsiasi pregio
       lungo creduta perduta. La partitura parzialmente ritrovata e             creativo sembra cinicamente premeditata.
       restaurata è stata eseguita da esa-Pekka Salonen nel 2011.        1953   Negli anni del disgelo seguiti alla morte di Stalin,
1934   Il rapporto di Ždanov, commissario alla cultura, fa                      Šostakovič rimane comunque fedele alla poetica del
       calare la scure della censura sullo stile di Šostakovič,                 realismo socialista. Nell’arco di 18 anni comporrà altre sei
       accusato di non attenersi ad un linguaggio semplice ed                   sinfonie delle quali la Quattordicesima (1969) per voce sola
       immediatamente comprensibile al popolo. Lady Macbeth                     e orchestra da camera e la Quindicesima (1971) sembrano
       viene stroncata dopo anni di repliche da un articolo sulla               riepilogare il percorso creativo dell’intero periodo.
       Pravda dietro il quale si cela lo stesso Stalin; la Quarta        1960   In un periodo di cupa depressione, connessa tra l’altro alla
       Sinfonia, composta tra il 1935 e il 1936, è vietata alla                 diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica, Šostakovič scrive,
       vigilia del debutto.                                                     in tre giorni, il Quartetto n.8, che suona come un omaggio
1937   Scrive la Quinta Sinfonia col sottotitolo: “Risposta                     alle vittime dei totalitarismi ma anche, in un momento di
       pratica di un compositore ad una giusta critica”. L’anno                 fantasie suicide, come un epitaffio per se stesso.
       seguente compone il primo dei 15 quartetti per archi,             1968   Compone il Concerto per violoncello e orchestra,
       che comprenderanno alcuni dei vertici assoluti della                     dedicandolo all’amico Mstislav Rostropovič e la sonata
       produzione per questo organico.                                          per violino e pianoforte per David Ojstrach.
1939   Confermando la tendenza verso una concezione                      1975   Si spegne a Mosca, la città in cui aveva deciso di vivere ed
       monumentale della sinfonia compone la Sesta, ispirata                    insegnare fin dal 1948.

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Daniele Gatti
Direttore
Daniele Gatti è Direttore Musicale del Teatro dell'Opera di Roma            Nella scorsa stagione ha diretto i Berliner Philharmoniker alla
e Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra (MCO). È              Philharmonie di Berlino, l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala, la
stato Direttore Principale della Royal Concertgebouw Orchestra di           Royal Concertgebouw Orchestra in Europa, Corea del Sud, Giappone e
Amsterdam e precedentemente ha ricoperto ruoli di prestigio presso          alla Carnegie Hall di New York, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale
l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic               di Santa Cecilia a Roma, la Symphonieorchester des Bayerischen
Orchestra, l’Orchestre National de France, la Royal Opera House             Rundfunks a Monaco, la Filarmonica della Scala a Milano e la
di Londra, il Teatro Comunale di Bologna, l’Opernhaus di Zurigo.            Philharmonia Orchestra di Londra.
Dirige regolarmente Berliner e Wiener Philharmoniker, Bayerischer           Daniele Gatti ha ricevuto il Premio Abbiati quale miglior direttore nel
Rundfunk, Filarmonica della Scala.                                          2015 e nel 2016 l’onorificenza di Chevalier de la Légion d’honneur
In campo operistico sono da segnalare le direzioni di Falstaff, Parsifal    della Repubblica Francese.
(con cui ha inaugurato l’edizione 2008 ai Bayreuther Festspiele) Don        Per Sony Classical si ricordano le incisioni con l’Orchestre national de
Carlo, Otello, Lulu, Boris Godunov, Fidelio, Lohengrin e, ai Salzburger     France dedicate a Debussy e Stravinskij e il DVD di Parsifal andato
Festspiele, Elektra, La Bohème, Die Meistersinger von Nürnberg, Il          in scena alla Metropolitan Opera di New York. Per l’etichetta RCO
Trovatore. Alla Scala ha diretto La traviata, Don Carlo, Lohengrin, Lulu,   Live ha inciso la Symphonie fantastique di Berlioz, la Seconda Sinfonia
Die Meistersinger von Nürnberg, Falstaff e Wozzeck.                         di Mahler, Le sacre du printemps di Stravinskij abbinato al Prélude à
Tra i recenti impegni si segnalano Pelléas et Mélisande al Maggio           l'après-midi d'un faune e a La mer di Debussy.
Musicale Fiorentino, Tristan und Isolde al Théâtre des Champs-Élysées
di Parigi e le inaugurazioni di stagione del Teatro dell’Opera di Roma
con La damnation de Faust e Rigoletto.

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Filarmonica della Scala
Orchestra
La Filarmonica della Scala viene fondata da Claudio Abbado        È ospite regolare delle principali istituzioni concertistiche
e dai musicisti scaligeri nel 1982. Carlo Maria Giulini guida     internazionali. Da cinque anni è protagonista del Concerto
le prime tournée internazionali; Riccardo Muti, Direttore         per Milano, il grande appuntamento sinfonico gratuito in
Principale dal 1987 al 2005, ne promuove la crescita              Piazza Duomo, tra le iniziative Open Filarmonica nate per
artistica e ne fa un’ospite costante nelle più prestigiose sale   condividere la musica con un pubblico sempre più ampio,
da concerto internazionali. Da allora l’orchestra ha instaurato   di cui fanno parte anche le Prove Aperte, il cui ricavato è
rapporti di collaborazione con i maggiori direttori tra i         devoluto in beneficenza ad associazioni non profit milanesi
quali Leonard Bernstein, Giuseppe Sinopoli, Seiji Ozawa,          che operano nel sociale, e il progetto didattico Sound,
Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, Riccardo Chailly, Yuri            Music! dedicato ai bambini delle scuole primarie milanesi.
Temirkanov, Daniele Gatti, Fabio Luisi, Gustavo Dudamel.          Particolare attenzione è rivolta al repertorio contemporaneo:
Profonda è la collaborazione con Myung-Whun Chung e               la Filarmonica della Scala commissiona ogni anno un
Daniel Harding. Daniel Barenboim, Direttore Musicale del          nuovo lavoro orchestrale ai compositori del nostro tempo.
Teatro dal 2006 al 2015, e Valery Gergiev, sono membri            Consistente la produzione discografica per Decca, Sony ed
onorari, così come lo sono stati Georges Prêtre, Lorin Maazel,    Emi. Da gennaio 2017 è disponibile il nuovo CD Decca
Wolfgang Sawallisch. Nel 2015 Riccardo Chailly ha assunto         diretto da Riccardo Chailly con Ouvertures, Preludi e Intermezzi
la carica di Direttore Principale.                                di Opere che hanno avuto la “prima” al Teatro alla Scala.
La Filarmonica realizza la propria stagione di concerti ed è      Un nuovo CD diretto da Chailly e dedicato a Nino Rota è in
impegnata nella stagione sinfonica del Teatro alla Scala. Sono    uscita nel 2019.
oltre 800 i concerti all’estero tenuti durante le numerose        L’attività della Filarmonica della Scala non attinge a fondi
tournée. Ha debuttato negli Stati Uniti con Riccardo Chailly      pubblici ed è sostenuta da UniCredit, Main Partner istituzionale
nel 2007 e in Cina con Myung-Whun Chung nel 2008.                 dell’Orchestra, e dallo Sponsor Allianz.

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Musicisti
Violini Primi                             Viole                    Flauti                    Tuba
Francesco De Angelis (Spalla)             Enrico Celestino*        Marco Zoni*               Javier Castano Medina
Gianluca Turconi*                         Matteo Amadasi           Massimiliano Crepaldi
Andrea Pecolo*                            Carlo Barato                                       Timpani
Elena Faccani                             Thomas Cavuoto           Ottavino                  Andrea Scarpa*
Agnese Ferraro                            Emanuele Rossi           Giovanni Paciello
Gianluca Scandola                         Giuseppe Russo Rossi                               Percussioni
Alois Hubner                              Luciano Sangalli         Oboi                      Gianni Arfacchia
Lucia Zanoni                              Federica Isidori         Fabien Thouand*           Giuseppe Cacciola
Damiano Cottalasso                        Federica Mazzanti        Gianni Viero              Gerardo Capaldo
Francesco Borali                          Marcello Schiavi                                   Francesco Muraca
Elitza Demirova                           Monica Spatari           Clarinetti
Claudio Mondini                           Adriana Tataru           Fabrizio Meloni*          Pianoforte
Francesca Monego                                                   Christian Chiodi Latini   Andrea Rebaudengo
Na Li                                                              Francesco Giardino
                                          Violoncelli
Enrico Piccini                            Massimo Polidori*                                  Arpe
                                                                   Fagotti
Magdalena Valcheva                        Gabriele Garofano                                  Olga Mazzia
                                                                   Valentino Zucchiatti*
                                          Gianluca Muzzolon                                  Dahba Awalom
                                                                   Nicola Meneghetti
Violini Secondi                           Marcello Sirotti
Giorgio Di Crosta*                        Massimiliano Tisserant   Controfagotto             * prima parte
Anna Longiave                             Ilario Fantone           Marion Reinhard
Anna Salvatori                            Adriano Melucci
Emanuela Abriani                          Costanza Persichella     Corni
Stefano Dallera                           Andrea Scacchi           Jorge Monte De Fez*
Silvia Guarino                            Leonardo Sesenna         Sandro Ceccarelli
Stefano Lo Re                                                      Roberto Miele
Paola Lutzemberger                                                 Piero Mangano
                                          Contrabbassi
Gabriele Porfidio                                                  Fiorenzo Ritorto
                                          Alessandro Serra*
Alexia Tiberghien                         Attilio Corradini
Rita Mascagna                                                      Trombe
                                          Omar Lonati              Marco Toro*
Susanna Nagy                              Claudio Nicotra
Marta Nahon                                                        Gianni Dallaturca
                                          Emanuele Pedrani         Nicola Martelli
Gabriele Schiavi                          Claudio Pinferetti
                                          Eustasio Cosmo           Tromboni
                                          Carmelo La Manna         Edvar Torsten*
                                          Stefano Morelli          Renato Filisetti
                                          Claudio Schiavi          Giuseppe Grandi

I contrabbassi della Filarmonica montano corde

                                                                                                                     21
Madrid, 23 gennaio 2019
Filarmonica della Scala
Riccardo Chailly
Tournée

Ph. G.Hänninen
UniCredit & Filarmonica della Scala
un comune impegno per la musica
a shared commitment to music

UniCredit sostiene la cultura, e la musica in particolare,          UniCredit supports culture – and music in particular – because
perché crede nel loro valore e considera fondamentale il loro       it believes in their importance and feels that they make a
apporto per favorire il dialogo e lo sviluppo economico e           significant contribution to community spirit and sustainable
sociale sostenibile delle comunità.                                 economic and social development.

Con questo spirito, UniCredit affianca come Main Partner la         In keeping with this belief, UniCredit is proud to be the Main
Filarmonica della Scala e l’accompagna in tutte le sue attività,    Partner of the Filarmonica della Scala and supports all its
dalla Stagione di concerti in Teatro, alle tournée in Italia e      activities: from the concert season at La Scala, to tours in Italy
all’estero, ai progetti di Open Filarmonica, alla produzione        and abroad, and from Open Filarmonica projects to record
discografica.                                                       production.

Grazie alla condivisione di importanti obiettivi, la Banca e la     UniCredit and the Filarmonica have built a strong partnership
Filarmonica hanno costruito nel tempo una solida partnership,       over the years thanks to their shared objectives, working together
che ha coinvolto un pubblico sempre più ampio e nuovo in            to engage a new and broader audience in exciting musical
esperienze musicali di grande impatto e in rilevanti progetti       experiences and major charity initiatives.
di solidarietà.
                                                                    The world-class Filarmonica orchestra is deeply committed to
Attraverso le attività della Filarmonica, Orchestra d’eccellenza,   social issues and also has a significant profile on the world stage.
impegnata nel sociale e molto presente anche sulla scena            Its activities embody UniCredit’s aim of building close bonds
internazionale, UniCredit esprime, in linea con la sua natura       with the people it serves as a pan-European bank and help it to
paneuropea, la vicinanza alle persone e promuove il benessere       improve the quality of life and togetherness of the communities
e la coesione delle comunità per cui opera.                         where it operates.

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Associazione Filarmonica della Scala

Fondatore                              Coordinatore artistico                 Consiglio di Amministrazione            Collegio dei revisori dei conti
Claudio Abbado                         organizzativo                          Fabrizio Saccomanni, Presidente         Tullio Turri, Presidente
                                       Damiano Cottalasso                     Renato Duca, Vicepresidente             Giovanni Cucchiani
Presidente                                                                    Carlo Barato                            Paolo Lazzati
Fabrizio Saccomanni                    Comunicazione e edizioni               Damiano Cottalasso
                                       Marco Ferullo                          Maurizio Devescovi
                                                                              Carla Mainoldi
Presidente onorario
                                                                              Andrea Manco
Alexander Pereira                      Segreteria artistica
                                                                              Piero Mangano
Sovrintendente del                     Alessandra Radice
                                                                              Francesco Micheli
Teatro alla Scala
                                                                              Daniele Morandini
                                       Coordinamento                          Roberto Parretti
Direttore principale                   generale                               Luisa Prandina
Riccardo Chailly                       Hetel Pigozzi                          Cesare Rimini
                                                                              Severino Salvemini
Soci onorari                           Organici e coordinamento               Ernesto Schiavi
Daniel Barenboim                       della produzione                       Gabriele Screpis
Valery Gergiev                         Renato Duca                            Francesco Tagliavini

Soci Orchestra Filarmonica
Emanuela Abriani, Matteo Amadasi, Gianni Arfacchia, Giorgio Baiocco, Carlo Barato, Duccio Beluffi, Riccardo Bernasconi, Andrea Bindi, Lorenzo
Bonoldi, Simonide Braconi, Giuseppe Cacciola, Maddalena Calderoni, Gerardo Capaldo, Alice Cappagli, Stefano Cardo, Javier Castano Medina,
Cavuoto Thomas, Christian Chiodi Latini, Rodolfo Cibin, Attilio Corradini, Damiano Cottalasso, Massimiliano Crepaldi, Stefano Curci, Gianni
Dallaturca, Stefano Dallera, Francesco De Angelis, Giorgio Di Crosta, Renato Duca, Brian Earl, Mauro Edantippe, Torsten Edvar, Giuseppe Ettorre,
Alessandro Ferrari, Agnese Ferraro, Renato Filisetti, Gabriele Garofano, Marco Giubileo, Olga Gonzalez Cardaba, Giuseppe Grandi, Simone Groppo,
Silvia Guarino, Francesco Guggiola, Alois Hubner, Joel Imperial, Sandro Laffranchini, Francesco Lattuada, Fulvio Liviabella, Stefano Lo Re, Omar
Lonati, Anna Longiave, Martina Lopez, Jakob Ludwig, Paola Lutzemberger, Francesco Manara, Andrea Manco, Piero Mangano, Nicola Martelli, Claudio
Martini, Laura Marzadori, Antonio Mastalli, Olga Mazzia, Fabrizio Meloni, Nicola Meneghetti, Michelangelo Mercuri, Augusto Mianiti, Roberto Miele,
Filippo Milani, Roberta Miseferi, Jorge Monte De Fez, Daniele Morandini, Francesco Muraca, Gianluca Muzzolon, Pierangelo Negri, Leila Negro,
Claudio Nicotra, Roberto Nigro, Kaori Ogasawara, Maurizio Orsini, Giovanni Paciello, Roberto Parretti, Daniele Pascoletti, Tatiana Patella, Andrea
Pecolo, Emanuele Pedrani, Alfredo Persichilli, Suela Piciri, Massimo Polidori, Cosma Beatrice Pomarico, Gabriele Por dio, Luisa Prandina, Marion
Reinhard, Danilo Rossi, Emanuele Rossi, Giuseppe Russo Rossi, Anna Salvatori, Luciano Sangalli, Gianluca Scandola, Gabriele Screpis, Alessandro Serra,
Enkeleida Sheshaj, Estela Sheshi, Eugenio Silvestri, Francesco Siragusa, Gaetano Siragusa, Marcello Sirotti, Dino Sossai, Danilo Stagni, Evgenia Staneva,
Francesco Tagliavini, Francesco Tamiati, Fabien Thouand, Alexia Tiberghien, Massimiliano Tisserant, Marco Toro, Eriko Tsuchihashi, Gianluca Turconi,
Corinne Van Eikema, Gianni Viero, Olga Zakharova, Lucia Zanoni, Marco Zoni, Valentino Zucchiatti.

                                                                                                                                                        25
Mecenati                              Paola Banducci
                                      Antonio Banfi
                                                                                      Giovanna Bologna
                                                                                      Marina Bonacina
                                      Nice Barberis                                   Sciake Bonadeo
                                      Gianni Barberis Canonico                        Cesare Bonadonna
Atelier Emé                           Antonella Barbier Randolfi                      Lidia Bonatelli
Esselunga S.p.A.                      Giuseppina Barbier Meroni                       Enrico Bonatti
Etro                                  Jenny Barbieri                                  Kinina Bonatti
                                      Milena Barbieri Oppizzio                        Maria Enrica Bonatti
Fondazione Bracco                     Giuseppina Barboni Rocca                        Giuseppe Bonfardeci
Fratelli Prada S.p.A.                 Orsina Baroldi                                  Giancarlo Bongioanni
Heracles Srl                          Ignazio Giorgio Basile                          Maria Pia Bonomelli
Rosetti Marino S.p.A.                 Andreina Bassetti Rocca                         Ada Borella
                                      Nicolò e Maria Vittoria Bastianini Carnelutti   Federica Borella
                                      Fabrizio Battanta                               Emilio Borra
                                      Matteo Bay                                      Giuliana Bortolazzi
Sostenitori                           Lucia Beato Borradori
                                      Rosa Bedoni
                                                                                      Andrea Bosetti
                                                                                      Luciana Bottoli
*promotore                            Antonio Belloni                                 Stefano Bottoli
                                      Enrico Belloni                                  Amelia Boveri Puni
                                      Giancarlo Belloni                               Andrea Bracchetti
Mario Joseph Abate                    Giulia Barbara Belloni                          Marco Bracchetti
Carlo Luigi Acabbi                    Massimo Belloni                                 Roberto Bracchetti
Ludovica Acerbi                       Giorgio Giovanni Bellotti                       Alvise Braga Illa
Camilla Achilli                       Carla Beltrami Zasso                            Gerardo Braggiotti
Emilia Acquadro Folci                 Jacob Benatoff                                  Sebastiano e Bianca Maria Brenni
Noris Agosta                          Giuseppe Bencini                                Corinna Brenta del Bono
Emilio Aguzzi de Villeneuve           Enrica Bencini Ascari                           Guido Brignone
Carlo Giuseppe Aguzzi de Villeneuve   Dina Berardi Terruzzi                           Ennio Brion
Giuliana Albera Caprotti              Paola Berardo Castelli                          Francesco Roberto Riccardo Brioschi
Adalberto e Anna Alberici             Ernesto Beretta                                 Roberta Brivio Sforza
Simona Alberizzi Fossati              Roberto Beretta                                 Christopher Broadbent
Luigi e Juliana Albert                Camilla Beria di Argentine                      Maria Grazia Brunelli Pizzorno
Stefano Alberti de Mazzeri            Paolo Berlanda                                  Titta Bruttini
Alberto Albinati                      Lina Bruna Bernardini                           Carlo Buora
Alberto Alemagna                      Fabio Bernasconi                                Claudio Emilio Buzzi
Ali Group Srl                         Fabrizio Bernasconi                             Cesare Buzzi Ferraris
Guido Carlo Alleva                    Mercedes Bernasconi                             Gregorio Luigi Maria Caccia - Dominioni
Alvise Alverà                         Mirella Bernasconi Vivante                      Giovanni Caizzi
Silvia Amati Bassani                  Maria Luisa Bernini                             Gabriella Calabrese
Amici della Scala                     Giuseppe Bernoni                                Gabriella Calori
Ennio Amodio                          Maria Luisa Bertacco                            Vincenzo Caltabiano
Emilia Amori Mosca                    Umberto Bertelé                                 Antonietta Calvasina
Steel Consulting Amulio Cipriani      Marina Bertoli Sirtori                          Vittoria Calvi
Lamberto Andreotti                    Milena Bertuzzi Rustioni                        Laura Camagni
Cristina Angé Festorazzi              Allegra e Dino Betti van der Noot               Claudio Camilli
Annas Srl                             Gloria Biagi                                    Maria Teresa Camisasca
Elisabetta Arrigoni                   Francesca Bianchi                               Lucia Campisi Borra
Erica Astesani                        Barbara Bianchini                               Silvana Cannavale Viola
Anna Maria Aureli                     Anna Bianchini d’Alberigo                       Gregorio Cappa
Rina Baderna                          Luigi Binaghi                                   Luisa Cappelli
Francesco Baggi Sisini                Roberta Binda                                   Emilia Capponi
Stefano Baia Curioni                  Nicole Blanga Fouques                           Francesco Arnaldo Caridei
Giovanna Balestreri                   Daniele Blei                                    Antonella Carnelli de Micheli Camerana
Carla Ballabio                        Stefano Boeri                                   Dora Carpaneda
Gian Piero Bandera                    Silvia Bohm                                     Silvia Casalino Rivetti

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Lucia Cassani Arrigoni                       Gianfilippo Cuneo                                Paola Formenti Tavazzani
Guglielmo Castelbarco Albani Verri           Anna Cuppini                                     Alberto Fossati
Laura Castelli Rebay                         Vittore Curti                                    Maurizio Foti
Gigliola Castellini Curiel                   Antonella Dainotto                               Cesare Pietro Franzi
Maria Pia Cattaneo                           Maria Danielli Brambilla                         Laura Frassani Catanese
Mario Cattaneo                               Andrea Daninos                                   Letizia Frezzotti
Enzo Sergio Antonio Cattaneo                 Gianfranco De Giusti                             Maria Frosi Merati
Lidia Cavaggioni                             Elena Maria Giuseppina De Hierschel de Minerbi   Giulia Frosi Venturini
Gisella Cavaggioni Introini                  Vincenzo De Luca                                 Simone Fubini
Giovanni Cavalli                             Giacomo De Marini                                Carla Melissa Gabardi
Tommaso Cavallini                            Margot De Mazzeri                                Irene Gaetani D Aragona
Enrica Cebulli                               Lorenza De Medici                                Giorgio Gagliardini
Achille Cecchi                               Sergio De Micheli                                Fiorenzo Galli
Adolfo Cefis                                 Anna De Simone                                   Elvira Gamba Busnelli
Luigi Cella e Piera Ferraris                 Margherita Del Favero                            Antonio Gandolfi
Centro del Funerale di Gheri Merlonghi Srl   Gianni e Rita Ostini Dell’Orto                   Carlo Garbagnati
Carlo Cerami                                 Giovanni Desimoni                                Gian Maria e Anna Garegnani
Lionel Ceresi                                Marco Di Guida                                   Mario Garraffo *
Elisabetta Ceschi Caprotti                   Leda Di Malta Demuru                             Carla Gaslini Trotter
Matteo Francesco Enrico Chiapasco            Maria Carla Discalzi                             Marina Gasparotto Curti
Elisabetta Chiesa                            Rosanna Dompieri                                 Romolo Genghini
Enrico e Alessandra Chiodi Daelli            Donatella Donati                                 Francesco Gerla
Sergio Chiostri                              Maria Grazia Donelli                             Elena e Angela Gerosa
Simonetta Ciampi                             Elena Du Chéne de Vére                           Gustavo Ghidini
Gianfranco Ciboddo                           Maria Caterina Du Chéne de Vére                  Ambretta Ghio
Anna Cima                                    Anna Du Chéne de Vére                            Federico Ghizzoni
Cima 1915 Srl                                Margherita Du Chéne de Vére Villa                Roberto Giacomelli
Marina Cimbali                               Lorenzo e Anna Enriques                          Bianca Maria Giamboni
Giovanni Ciocca                              Adriana Ercole                                   Paolo Giannini Mochi
Letizia Cipolat                              Bruno Ermolli                                    Camilla Ginori Conti
Franca Cocchetto                             Giuseppe Faina                                   Alberto Giordanetti
Emilio Cocchi                                Marco Fantini ed Ermella Zanieri                 Antonio Eugenio Giuliani
Vittorio Codecasa                            Giorgio Fantoni                                  Fernanda Giulini
Giulia Maria Teresa Cogoli                   Rita Farina                                      Vittorio Giulini
Mario Colasurdo                              Enrico Farsura                                   Marina Gnecchi Ruscone Agostini
Liliana Collavo                              Ariberto Fassati                                 Paola Gnesutta
Valeria Collini                              Gian Giacomo Faverio                             Nicoletta Gola e Giulia Larrieu
Laura Franca Colombo                         Gloria Favretti                                  Gaetana Gola Jacono
Giulio Federico Colombo                      Grazia Fedi Gariboldi                            Silvio Golia
Colombo E C. Ascensori Srl                   Anna Feltri                                      Marino Golinelli
Renata Colorni                               Maria Pia Ferrari                                Micaela Goren Monti
Comitalia – Compagnia Fiduciaria             Paolo Ferrario                                   Tiziana Gosce
Fedele Confalonieri                          Silvia Ferriani                                  Alessandra Greco
Luigi Consiglio                              Giuliana Ferrofino                               Claudio e Luisa Grego
Monica Coretti                               Cesarina Ferruzzi                                Marva Griffin Wilshire
Elisa Corsi Tettamanti                       Anna Maria Fiorelli Mariani                      Milvia Groff
Carlo e Angela Corsi                         Riccardo Fiorina                                 Stefania Grunzweig
Maura Cortese Pacchioni                      Maria Cristina Fioruzzi                          Patrizia Gualtieri
Maurizio Corvi Mora                          Adriana Florit                                   Federico Guasti
Maria Laura Cozzi Lazzati                    Respublica Fondazione                            Francesca Maria Guidobono Cavalchini
Bianca Maria Cozzi Luzzatto                  Fiera Internazionale Milano Fondazione E.A.      Massimo Guzzoni
Adolfo Cremonini                             Alberto Fontana                                  Jacopo Guzzoni
Alfredo e Marialuisa Cristanini              Maria Luisa Fontana                              Enrique e Maria Luisa Hausermann
Cristina Cristiani                           Paola Maria Formenti                             Alessandra Maria Heukensfeldt Slaghek Fabbri
Giovanni Cucchiani                           Mirella Formenti Pio                             Mania Hruska

                                                                                                                                             27
Alberta Bianca Imperiali                     Roberto Marchesi                        Albino Moretti
Investitori Sgr S.p.A.                       Josepha Marchetti                       Giovina Moretti di Noia
Giovanni Iudica e Maria Lorenza Sibilia      Piergaetano Marchetti                   Tono Morganti
Giustina Jaeger                              Angelo e Alessandra Marchiò             Marzia Mori Ubaldini
Victoria Josefowitz                          Alessandra Marcora                      Alberto Moro
Giacomo Jucker                               Daniela Mari                            Alberto Moro Visconti
Annalisa Kahlberg                            Floriana Maris                          Franco Mosca
Francesca King                               Fernanda Marzoli Guy                    Liliana Moscheri
Carla Klinghofer                             Andrea Attilio Cesare Marzorati         Claudio Murgia
Enrico Lainati                               Mario Marzorati                         Musical Viaggi Sas
Giovanni Lalatta                             Paola Marzorati Polar                   Massimo Napolitano
Paolo Alberto Lamberti                       Gianni e Marialuisa Massardo            Delly Napolitano Perenze
Guido Landriani                              Antonella Massari                       Giulia Natoli
Pier Luigi Lanza                             Maria Consolata Massone                 Federico Nordio
Neda Lapertosa                               Silvana Mattei                          Mario Notari
Antonia Lareno Faccini                       Maria Pia Matteoni                      Nucci Notari Lanzi
Mariateresa Lazzari Giorgetti                Donatella Maveri                        Gian Battista e Chiara Origoni della Croce
Paolo Lazzati                                Corrado Franco Maveri                   Francesco Orombelli
Elisabeth Le Van Kim                         Gaia Maveri                             Roberto Orsi e Bianca Maria Giamboni
Augusta Lebano                               Maura Maveri Rota                       Giovanni Ortolani
Filippo Lebano e Maria Debellich Goldstein   Roberto Mazzotta                        Thierry Oungre
Pasquale Lebano e Bianca Maria Ranzi         Mediaset S.p.A.                         Gasparino Padovan
Viviana Lecchi                               Maria Pia Medolago Albani della Beffa   Paolo Pagliani
Benjamin Lerner                              Jacques Megevand                        Gabriella Pagliani Torrani
Elisabetta Levoni                            Filippo Menichino e Orietta Tonini      Roberto Pancirolli e Simona Valsecchi
Graziella Levoni                             Brunella e Andrea Mennillo              Angela Panzeri
Libreria Antiquaria Mediolanum               Massimo Menozzi                         Roberto Paoli
Bianca Lisi Lanzoni                          Anna Rosa Meoni                         Maria Luisa Paolucci Vittorelli
Cristina Litta Modigliani                    Merati Cartiera di Laveno S.p.A.        Giancarla Papa
Franca Lo Bianco                             Hillary Mary Merkus                     Angelo Pasini
Claudio Locatelli                            Srl Mia                                 Maria Luisa Pasti
Flavio Locatelli                             Francesco Micheli                       Michelangelo Pastore
Pompeo Locatelli                             Paolo Vittorio Michelozzi               Giovanni Pavese
Maria Giovanna Lodigiani                     Francesco Migiarra                      Laura Pavese
Giampaolo Longhin                            Mario e Lisetta Miglior                 Elena Pavesi Tegami
Marzio Longo                                 Rosa Milesi                             Marco Pecori e Carla Comelli
Giampaolo Lottaroli                          Alberto Milla                           Pascale Pederzani
Pietro Stefano Lucchini                      Carl Emil Minder                        Valeria Pella
Ester Luciano Codagnoni                      Marco e Letizia Mirabella Roberti       Maria Amedea Pelle
Giacomo Umberto Lunghini                     Luigi Augusto Miserocchi                Bruno Pennino
Laura Lungo                                  Rosita Missoni Jelmini                  Linda Perini
Riccardo Luzzatto                            Vittorio Moccagatta                     Silvia Peruzzotti
Elio Maestri                                 Ermete Molinari                         Marino Piacitelli
Carla Magnoni Pessina                        Alfredo e Isabella Molteni Corbellini   Maria Piera Pigorini
Umberto Maiocchi                             Vincenzo Monaci                         Carlo Piona
Guglielmo Maisto                             Renata Monico                           Cecilia Pirelli
Luigi Majnoni D Intignano                    Maddalena Montagnani                    Ferruccia Plaj Caldana
Maria Pia Malugani                           Marina Montel                           Roberto Poli
Giovanni Mameli                              Matilde Monti                           Francesco Pomati
Adriana Manara                               Michele Monti                           Alessandro Pontiggia
Guglielmo Manetti                            Fosca Montibelli                        Janine Simone Potherat
Rocco Mangia                                 Giovanni Morandi                        Roberto Pratesi
Silvana Mangiameli                           Noris Morano Orsi                       Stefano Preda e Elena Gambini
Beatrice Mangiameli Molinari                 Warly Moreira Tomei                     Adalberto Predetti e Paola Caprotti
Michele Mantero                              Valentina Ippolita Moretti              Emanuela Predetti

28
Santina Prina Mariani                      Claudia Salvi Henry                          Emanuele Torrani
Giorgio e Anita Quagliolo                  Marialuisa Sangalli                          Flavio Torrini
Riccardo Quarti                            Stefano Sangalli                             Albert Totah
Liliana Querci Innocenti                   Studio Legale Associato Santa Maria          Roberto Tramarin
Brunella Radici                            Barbara Santoli                              Laura Tremelloni
Marcella Raggi                             Carlo Sarasso                                Giovanni Trocano
Carla Ratti di Desio Pragliola             Silvia Sardi                                 Francesca Trucchi
Marco Rayneri                              Srl Sarge                                    Annamaria Turri
Dino Rebay                                 Gabriella Sarogni                            Tullio Turri
Giovanni Rebay                             Gianluca Sarto                               Alessandro Turri
Antonio Recalcati                          Laura Sartori di Borgoricco                  Marina Vaglio
Angelo Recalcati                           Giuseppe Sbisà e Valentina Favretto Sbisà    Alberto Valentini
Beno Antonio Reverdini                     Iris Scaccabarozzi Tarter                    Olivia Valli Collini
Emma Ricci Saraceni                        Luciana Scaramella                           Ombretta Valli Musiani
Cesare Rimini                              Guglielmo Scattaro                           Maria Luisa Vanin Tarantino
Luigi e Teresa Rinaldi                     Manuela Vicky Schapira                       Attilio Ventura
Fabrizio Rindi                             Carlo Schiavoni                              Franco e Marialuisa Veroner
Pia Ripamonti                              Peter Antonio Schilling                      Giovanni Viani
Gilda Ripamonti                            Giuseppe e Giovanna Scibetta, Lucia Pamara   Miriam Vicentini Rusconi
Giovanna Risso Bianchi                     Carlo Luigi Scognamiglio Pasini              Maria Savina Vigilante
Flavio Riva                                Daniela Scolari Codecasa                     Roberto ed Elda Villani
Emma Rivolta Sala                          Giuliana Seccafieno Dall’Ora                 Piera Visconti
Carla Bruna Rizzani                        Liliana Servi                                Luchino Visconti di Modrone
Gabriella Annunziata Rizzi                 Sandra Severi Sarfatti                       Antonio Visentin
Gianni Rizzoni e Carla Ghellini Sargenti   Anna Sikos                                   Vitale&Co. S.p.A.
Luisa Robba                                Silvio Fossa S.p.A.                          Enrico Vitali
Maria Antonia Robbiani                     Paola Siniramed                              Franca Vitali
Giorgio Rocco                              Antonio Somaini                              Camillo Vitali Mazza
Ghilla Roditi                              Massimo Sordi                                Paolo Vitali Mazza
Roberta Rodolfi Gabaldo                    Luisa Sormani Cortesi                        Michela Vitali Scarpa
Silvia Maddalena Romagnoli                 Giuseppe e Giovanna Spadafora                Karin Wachtel
Patrizia Romani                            Mirella Sparaci e Lucia Formenti             Weber Shandwick Srl
Cesare Romiti                              Decio e Cristina Spinelli Ressi              Ruth Westen
Federico Ronzoni                           Monica Cristiana Maria Staffico              Carlo Winchler
Carol e David Ross                         Stanza del Borgo Srl                         Gianbruno Zamaretti
Maria Angela Rossi Boccalero               Lionello Stock                               Paolo M. Zambelli e Giulia Cocchetti Zambelli
Mercedes Rossi Sandron                     Vlasta Strassberger Blei                     Chiara Zambon
Maria Angela Rossini Morini                Lorenzo Stucchi                              Margherita Elena Maria Zambon
Anna Rosso                                 Studio Giovanni Terruzzi                     Marta Zambon Ghirardi
Annamaria Rota                             Studio Associato Rovella                     Claudio Zampa
Luigi Roth                                 Studio Legale Discepolo                      Annalisa Zanni
Maria Cecilia Rovetta                      Studio Legale Majorana                       Franco Zanoletti
Roberto Ruozi                              Studio Legale Zambelli - Luzza               Alberto e Nadia Zanolla
Elisabetta Rusconi Clerici Bassetti        Federico Sutti                               Annalisa Zanotti
Virginia Russo                             Rosalba Tabanelli Mariani                    Umberto Zanuso
Renzo Rustici                              Boguslawa Targetti Kinda                     Elisabetta Zevi
Juanita Sabbadini                          Giorgio Tarzia                               Franco Zito
Emilia Sacchi Spinelli                     Tecnet S.p.A.                                Chiara Zoppelli
Rossana Sacchi Zei                         Anna Laura Tedeschi Somaini                  Cenzi Zorzoli Pigorini
Giovanni Saibene                           Giuseppe Tedone
Paolo Saibene                              Marco Francesco Testa
Floreana Saldarini                         Eugenio Tettamanti
Elsa Saltamerenda                          Daria Tinelli di Gorla
Severino Salvemini                         Carlo Tivioli
Stefano Salvetti                           Francesca Torelli

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