BILANCIO SOCIALE DEI GIOVANI IMPRENDITORI - MAGGIO 2014 - APRILE 2015 - Giovani Imprenditori Confindustria
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CONVIDIVERE PER CRESCERE di Marco Gay Presidente Giovani Imprenditori Confindustria “ Condividere l’esperienza di bilancio sociale significa condividere qualcosa in più di un’esperienza di comunicazione. della crescita economica, della creazione opportunità per le nuove generazioni. Ed è la società civile che motiva ancora una volta la nostra di Non si tratta, infatti, soltanto di utilizzare un nuovo volontà di trasparenza. strumento, ma di far leva su un sentimento. Ma è anche una storia di crescita associativa. Quello che da sempre ci contraddistingue come Che significa condivisione: essere Giovani Giovani Imprenditori. Quello di responsabilità. Imprenditori comporta sostituire nelle nostre relazioni il sentimento della competizione, tipico La storia del nostro Movimento è la storia di una del fare impresa, con quello della cooperazione. coscienza critica. Quando andiamo sui mercati esteri, quando ci Che significa contaminazione: innovazione, confrontiamo con le istituzioni, quando entriamo cultura d’impresa, salvaguardia dell’ambiente, nelle scuole lo facciamo come squadra, con spirito legalità, rischio e merito non esisterebbero oggi per di collaborazione. il Movimento se non avessimo saputo comunicarli e portarli all’attenzione, dentro e fuori Confindustria. Una crescita associativa che ha portato dentro al Movimento donne e uomini che si sentono gli Una coscienza che si è sviluppata dall’incontro, imprenditori di oggi e non solo quelli di domani, talvolta scontro, con la società civile, che è stata giovani che hanno responsabilità di impresa, che CONVIDIVERE destinataria e mittente di un percorso dialettico e sono sempre più “padri” delle proprie aziende e propositivo, nei confronti delle riforme istituzionali, non “figli” di papà. PER CRESCERE E E E E E 2 3
RSI E BILANCIO SOCIALE Ed è, infine, la storia di ognuno di noi. Che le racconta e, nel raccontarle, spinge ciascuno NOTA METODOLOGICA p. 7 Che significa consapevolezza: il bilancio sociale del di noi ad arricchirle. Movimento non è che la naturale conseguenza del Sottoporre al giudizio critico i nostri progetti di GRUPPO DI LAVORO p. 9 bilancio sociale che, come imprenditori, facciamo ieri, confrontandoli con i risultati di oggi, è infatti alla fine di ogni giorno, alla chiusura di ogni essenziale e necessario per immaginare un futuro 1. IDENTITÀ p. 11 contratto, alla definizione di ogni investimento, alla migliore domani. 1.1 Ci presentiamo p. 12 assunzione di ogni collaboratore. Un futuro costruito sulla responsabilità. Grazie 1.2 La nostra mission: cambiare (tutto) per restare noi stessi p. 13 Il bilancio sociale - personale e intimo, che scriviamo alla contaminazione, alla condivisione e alla 1.3 La nostra storia: figli di papà a chi? p. 14 nella nostra testa e leggiamo negli occhi di chi ci consapevolezza. 1.4 Il nostro presente: essere Giovani Imprenditori oggi p. 6 osserva - è quello che fa dell’imprenditore un attore 1.5 Il nostro futuro: le linee strategiche della Presidenza Gay p. 6 sociale essenziale per lo sviluppo e il benessere Fiero di essere parte di questa storia, voglio dire 1.6 Come siamo organizzati p. 6 della società. grazie a ogni singolo giovane imprenditore che 1.7 I principali stakeholder p. 6 ha reso possibile tutto quello che leggerete nelle ” Ci assumiamo ogni giorno il rischio di impresa pagine di questo bilancio sociale. 2. ATTIVITÀ REALIZZATE NEL PERIODO E OBIETTIVI FUTURI p. 6 e sappiamo che la responsabilità delle nostri 2.1 Cosa facciamo p. 6 azioni non ricade solo su noi stessi ma su tutte le 2.2 Le attività istituzionali p. 6 persone che in un modo o in un altro partecipano 2.3 I progetti e le idee p. 6 a quel rischio: che sia il socio unico della startup #Giovani: sostenere e promuovere i giovani in Italia e all’estero p. 6 o l’amministratore delegato di colossi con 5mila #Merito: sviluppare gli imprenditori di domani p. 6 operai non conta, quel che conta è lo spirito con cui #Responsabilità: l’impresa sociale, l’etica, la sostenibilità imprenditoriale p. 6 si affronta questa responsabilità. #Cambiamento: ripartire in Italia, vincere all’estero, innovare il Made in Italy p. 6 Uno spirito che fa di noi dei civil servant, a servizio #Futuro: le start up di oggi, le imprese di domani p. 6 dell’impresa, del suo territorio e, quindi, del Paese. #Competenze: far emergere skill e leadership degli imprenditori p. 6 2. 4 La nostra voce: #comunichiAMO p. 6 Il bilancio sociale del Movimento è, insomma, 2. 5 Il territorio al centro: #noicisiamo p. 6 quello che dà un senso a tutte queste storie. 2.6 La Governance: #semplificare p. 6 Personali e collettive. 3. CONCLUSIONI p. 6 Postfazione, Laura Tinari e Stefania Zuccolotto p. 6 4 5
FINALITÀ DEL BILANCIO SOCIALE Per la prima volta nel 2015 il Movimento Nazionale ha deciso di intraprendere un percorso di trasparenza e coinvolgimento che ha portato alla redazione del Bilancio sociale. Obiettivo del progetto è far si che la redazione di questo documento non sia fine a se stessa, ma diventi una policy del Movimento, da estendere, nel tempo, a tutte le territoriali. Il Bilancio sociale è un documento consuntivo ma con un forte orientamento al futuro: permette di rendicontare le attività svolte e i risultati raggiunti in un dato lasso di tempo, per confrontarli con quelli precedenti e con gli obiettivi formulati, e, al contempo, per contribuire a definire le linee programmatiche. Il Bilancio sociale consente una gestione trasparente dell’organizzazione, necessaria per legittimare e rafforzare il rapporto di fiducia con i propri interlocutori, configurandosi così anche come ottimo strumento di controllo, comunicazione e marketing associativo. Ha partecipato alla redazione del documento un gruppo di lavoro molto ampio costituito, oltre che dal vertice del Movimento, dai referenti dei vari Comitati. RIFERIMENTI METODOLOGICI Nella rendicontazione è stato fatto riferimento a: • Linee guida per il reporting di sostenibilità Global Reporting Initiative - GRI, Linee guida per il reporting di NOTA METODOLOGICA • sostenibilità, 2000-2011, version 3.1;GRI, G4 Sustainability Reporting Guidelines, 2013; Principi di redazione del bilancio sociale del Gruppo di studi per il bilancio sociale - GBS, Gruppo di studio per il bilancio sociale, Principi di redazione del bilancio sociale (2001), Giuffrè 2005, 2007, 2013 e documento di ricerca n. 10, La rendicontazione sociale per le aziende non profit, 2009; NOTA METODOLOGICA • Standard della serie AA1000 AccountAbility - AccountAbility, AA1000 Series, 2008, 2011. 6 7
IL COMITATO GUIDA DEL BILANCIO SOCIALE E IL GRUPPO DI LAVORO Il processo di rendicontazione è stato presidiato da un Comitato Guida composto dal Presidente del Movimento Giovani Imprenditori e dalle Responsabili dei Comitati RSI e politiche di genere e Policy e convegni. Questo bilancio è stato redatto dalla Segreteria del Movimento insieme al Comitato Guida sulla RSI con il coinvolgimento di numerosi referenti sia per la raccolta dei dati sia per la descrizione delle attività. COMITATO GUIDA GRUPPO DI LAVORO Michela FANTINI, Laura TINARI, Direttore Segreteria Nazionale GI Responsabile Comitato RSI e politiche di genere Linda CECCONI, Stefania ZUCCOLOTTO, Segreteria Nazionale GI Responsabile Comitato Policy e convegni Patrizia CAMILLETTI, Angela VALENTE, Comitato RSI e politiche di genere Segreteria Nazionale GI Maria MARANGONI, Comitato Policy e convegni GRUPPO DI LAVORO NOTA METODOLOGICA Andrea STELLA, Comitato RSI e politiche di genere 8 9
“ A caratterizzare più di tutto il Movimento è l’essere un’associazione di persone, una peculiarità che permette ai Giovani Imprenditori di esaltare, nella propria azione, la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore. A differenziare le due anime di Confindustria è infatti la consapevolezza che da un lato ci sia un’associazione di imprese con strutture a cui sono iscritte aziende che versano i contributi; mentre dall’altro ci sia un’associazione di imprenditori ” la cui presenza è legata alle singole persone che contano un voto a testa. 1. IDENTITÀ Innocenzo Cipolletta “Le due anime di Confindustria” Qualeimpresa n. 9-10/00 10 11
1.1 CI PRESENTIAMO Il Movimento è espressione di un’imprenditoria giovanile consapevole del proprio ruolo, orientata e aperta al nuovo, impegnata a incoraggiare il diffondersi di iniziative che possano portare alla nascita di nuovi soggetti imprenditoriali e a uno sviluppo autentico. GIOVANI IMPRENDITORI B 60% Essere un Movimento di persone e non Movimento di persone un’Associazione di aziende è quello che, come Giovani Imprenditori, ci distingue e ci rende 75% unici all’interno del Sistema Confindustria. Età compresa Essere Movimento significa, infatti, valorizzare PRESIDENTE tra 30 e 35 anni la consapevolezza del ruolo dell’imprenditore, “liberandolo” dal condizionamento degli interessi Marco GAY DIRETTORE 75% Ricopre un aziendali particolari. Michela 40% incarico di FANTINI vertice Fanno parte di questo Movimento quasi 13mila 60% associati, organizzati in 95 Gruppi territoriali e 20 SEDE Comitati Regionali. Viale dell’Astronomia 30 ISCRITTI ROMA 12.500 Giovani, perché di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Imprenditori, perché per iscriversi è necessario 20% Lorem ipsum ad his avere responsabilità di gestione in aziende iscritte C scripta blandit partiendo, eum fastidii accumsan euripidis in, alle associazioni territoriali aderenti a Confindustria. www.giovanimprenditori.org 20% Ma soprattutto Giovani Imprenditori, che non indica solo uno status anagrafico o sociale ma 41% prima di tutto una condivisione di valori e obiettivi. 74% 62% Imprenditori 85% di prima generazione 12 13
1.2 LA NOSTRA MISSION: 1.3 LA NOSTRA STORIA: FIGLI DI PAPÀ A CHI? CAMBIARE (TUTTO) PER RIMANERE NOI STESSI “ “ I Giovani Imprenditori sono la “coscienza critica” di Confindustria, ” Combattere le rendite di posizione e lo status quo, il “laboratorio dell’innovazione” nei confronti della società civile o dei “figli di papà”? migliorare le condizioni sociali e lavorative dei giovani, promuovere una economia innovativa, inclusiva, meritocratica. La mission dei Giovani Imprenditori si sintetizza in una parola: ” cambiamento A rileggere la storia dei Giovani Imprenditori si scopre che la loro capacità di porsi nel breve termine come forza “contro” - contro le rendite di posizione, il capitalismo di relazione e la corruzione - è stata sempre uno strumento strategico per posizionarsi sul lungo periodo come forza “a favore” - a favore della libertà, dell’uguaglianza delle condizioni di partenza, della meritocrazia e dell’eccellenza. L’Italia, per tanti, troppi anni, è stata raccontata da una famosa frase: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi” (Il Gattopardo, Tomasi di Il Movimento dei Giovani Imprenditori nasce sulla spinta dei cambiamenti che investono la società italiana Lampedusa). alla fine degli anni ‘60, contestualmente alla prima grande riforma dell’organizzazione di Confindustria con lo I Giovani Imprenditori la pensano esattamente all’opposto: è essenziale cambiare Statuto Pirelli. quello che non funziona e, per riuscirci, è necessario rimanere se stessi. Ossia giovani, imprenditori, innamorati del proprio Paese. Il primo Presidente, Lorenzo Vallarino Gancia, segna la propria autonomia da Confindustria, sulla quale i Giovani La spinta verso il cambiamento è una costante per i GI. Imprenditori costruiscono la loro identità: i temi che vengono portati all’attenzione sono quelli di una direzione confederale troppo verticistica e di troppo stretto legame con la politica, dell’innovazione e dell’apertura verso Innovare presuppone sapere guardare oltre il presente e le sue difficoltà, avere la società, della trasparenza. capacità di analisi, sapersi posizionare in maniera strategica su temi di attualità Nei decenni successivi i Giovani Imprenditori acquistano maggiore peso e visibilità, con la diffusione dei gruppi e di medio-lungo termine. territoriali, regionali e provinciali, in tutta Italia. Innovare significa però anche tener fede ad alcuni principi: responsabilità, rischio e merito, attraverso i quali il Movimento esprime una forza capace di ascoltare e E con l’istituzionalizzazione, negli anni, dei Convegni nazionali di Santa Margherita Ligure e di Capri che pongono farsi ascoltare, sia all’interno che all’esterno del sistema associativo. questioni di rinnovamento in ambito economico e sociale: le riforme istituzionali, la questione morale, la Fra innovazione e attaccamento ai valori, si dispiega la mission dei Giovani modernizzazione, la cultura d’impresa, la salvaguardia dell’ambiente. Temi che si legano alle vicende Imprenditori: dalla conoscenza degli aspetti economici, sociali, politici ed storiche che segnano l’Italia: tangentopoli, la globalizzazione, la crisi economica. aziendali per favorire la crescita, allo sviluppo dello spirito associativo come Alcuni presidenti dei Giovani Imprenditori sono stati in seguito eletti al vertice di Confindustria: Luigi Abete, consapevolezza della funzione economica ed etico-sociale dell’impresa, fino alla Antonio D’Amato e Emma Marcegaglia. diffusione della cultura d’impresa nella società civile. 14 15
1.4 IL NOSTRO PRESENTE: 1.5 IL NOSTRO FUTURO: ESSERE GIOVANI IMPRENDITORI OGGI LE LINEE STRATEGICHE DELLA PRESIDENZA GAY “ Le sfide devono essere affrontate con la capacità di una organizzazione reattiva e viva, “ Giovani, responsabilità, futuro, merito, competenza e cambiamento: queste le parole d’ordine della Presidenza Marco Gay. ” che non si limita a subire le trasformazioni ambientali ma cerca di anticiparle. Un sguardo al futuro: quello di imprenditori giovani che non si rassegnano a dare per scontato che i figli vivranno peggio dei padri. Una assunzione di responsabilità verso le proprie aziende e i propri collaboratori: Negli ultimi anni la crisi e l’emergere di nuovi modelli di business hanno ridefinito la cultura imprenditoriale e, quella della classe dirigente di oggi e di domani, che vuole liberare le energie positive con essa, i modelli associativi. Per rispondere a questi nuovi paradigmi, Confindustria ha avviato una complessa che ancora esistono e favorire sviluppo e crescita. e stimolante fase di riforma, aprendo una riflessione sulla governance, sul perimetro associativo e sui servizi agli associati. Una sfida: quella di coinvolgere le forze più vitali del Paese ” I Giovani Imprenditori, dal canto loro, hanno interpretato lo “spirito del tempo” cercando di dare risposta alle per costruire un nuovo modello competitivo di crescita. nuove esigenze sorte non soltanto per le imprese ma per la stessa società: alle spinte recessive create dalla crisi finanziaria, alla forte disoccupazione giovanile, alla costante desertificazione industriale e all’incidenza sempre maggiore di fenomeni come corruzione ed economia criminale. Il Movimento ha avanzato proposte coraggiose per sostenere le imprese in difficoltà, promuovere il Made in Italy nel mondo, attrarre i nuovi imprenditori e le startup, migliorare la competitività imprenditoriale del Paese Durante il primo anno di Presidenza, particolare attenzione è stata data a 4 macrotemi: e favorire una politica industriale lungimirante. LAVORO, POLITICA INDUSTRIALE, INNOVAZIONE E LEGALITÀ. 16 17
LAVORO POLITICA INDUSTRIALE IL CONTRASTO ALLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE È UNA EMERGENZA SOCIALE RIPORTARE LA MANIFATTURA AL CENTRO DELLE POLITICHE PUBBLICHE ED ECONOMICA A CUI È NECESSARIO RISPONDERE CON MISURE INCISIVE. E DELLE STRATEGIE PRIVATE, PER UN “NUOVO RINASCIMENTO INDUSTRIALE”. INVASIONE PACIFICA DELLE SCUOLE RESHORING Lo scopo è quello di sviluppare e avviare Il «reshoring» è il fenomeno opposto stabilmente la formazione dei ragazzi all’«offshoring». facendo entrare nelle scuole i Giovani Imprenditori come orientatori, con Sempre più aziende che negli ultimi lo scopo anche di trasmettere i valori anni, soprattutto durante la crisi, dell’autoimprenditorialità, l’impegno e la avevano delocalizzato, ora scelgono di responsabilità. rimpatriare, spinte dall’aumento dei costi del lavoro in Asia e Est Europa, dalla Il progetto vuole promuovere azioni ripresa della domanda interna, dalla Per rimettere l’uomo al centro delle politiche del di cultura imprenditoriale, sia A lungo si è pensato che nelle economie avanzate il semplificazione logistica e, negli USA, lavoro e per incentivare la convivenza generazionale, sistematizzando le tantissime esperienze destino della manifattura fosse segnato e che ci si invogliate anche da politiche fiscali e di è indispensabile investire sul capitale umano. di formazione e orientamento fatte dai dovesse concentrare esclusivamente nei servizi ad semplificazione ad hoc. Gruppi Giovani territoriali e regionali alto valore aggiunto. Il lavoro si crea a partire dalla scuola: dalla presso le scuole - affiancando a questi A contare molto anche il fattore branding istituzionalizzazione della alternanza scuola-lavoro alcuni strumenti di riconoscibilità Oggi siamo invece consapevoli che uno sviluppo e il valore del capitale umano. L’Italia alla diffusione di cultura di impresa, tramite quella nazionale e diffondendo le best practices durevole è possibile solo attraverso sistemi produttivi è il secondo Paese per incidenza del che è stata definita una invasione pacifica delle - sia sperimentando forme nuove di che tengano insieme tutte le diverse fasi della catena fenomeno: l’università Uni-Club MoRe scuole, nella quale gli imprenditori svolgono funzione diffusione e valorizzazione della cultura del valore. ha contato 79 casi di aziende rientrate di mentoring e tutoring verso gli studenti. di impresa. in patria a cui si aggiungono altre 12 Da qui l’importanza del reshoring, delle condizioni aziende che, pur non tornando in Italia, Sul mercato del lavoro va ribaltato il rapporto fra L’invasione dà inoltre attuazione al del fare impresa in Italia - certezza della giustizia, hanno ridotto la distanza tra la località politiche attive e passive, semplificate le fattispecie Protocollo d’intesa MIUR Confindustria infrastrutturazione materiale e immateriale, di produzione e la Penisola (un fenomeno contrattuali, aperta una riflessione su principi e “Adotta una scuola per Expo” siglato il 28 semplificazione P.A. - e di una politica industriale che è stato definito di «nearreshoring”) garanzie comuni a livello europeo. novembre 2014. decennale, che valorizzi le potenzialità e i driver di sviluppo del sistema produttivo. 18 19
INNOVAZIONE LEGALITÀ INVESTIRE IN RICERCA E SVILUPPO PER FAVORIRE LA NASCITA UN SISTEMA CHE FUNZIONA NON È SOLO ETICAMENTE DI NUOVA IMPRENDITORIA E LA CRESCITA DELLE IMPRESE TRADIZIONALI. MA ANCHE ECONOMICAMENTE VANTAGGIOSO. Lo sviluppo imprenditoriale italiano non può passare solo per l’ICT: è necessario favorire la nascita di nuove Fare le riforme è essenziale per stimolare coraggio imprenditoriale e “capitale civico” e far sentire gli imprese nei settori in cui il Paese è competitivo - agroalimentare, tessile, beni culturali, meccanica - e allo imprenditori, finalmente, azionisti di un sistema che funziona. stesso tempo cercare di integrare le start up con le imprese tradizionali. Per questo è essenziale sostenere il processo di riforma delle istituzioni e della legge elettorale. Servono investimenti: i Giovani hanno proposto in Europa la guerra del 3%, ovvero un impegno dell’Italia Per ritrovare credibilità è necessario, inoltre, rivedere il rapporto pubblico-privato: il contrasto alla corruzione a investire il 3% del PIL in R&S, come previsto da “Europa 2020”, senza conteggiare le risorse nei vincoli di è prioritario ed è perseguibile non soltanto individuando le responsabilità dei singoli ma anche prevedendo Maastricht. politiche di sistema che sradichino fenomeni di collusione e disincentivino tutti quei comportamenti che Serve semplificazione: delle norme per l’avvio di attività, delle regole sulla gestione e crescita delle imprese, inquinano l’economia. Gli imprenditori onesti hanno tutto l’interesse che il sistema sia sano. delle pratiche per l’accesso al credito e all’internazionalizzazione. 20 21
Consiglio Consiglio Centrale: Nazionale: il “foro” dei Giovani Imprenditori Comitati il “Parlamento” del tecnici: Movimento le “fabbriche” dei Presidenza progetti Nazionale: Consulta dei il “Governo” del Assise presidenti: Movimento generali: il luogo di confronto il momento di analisi fra territorio 1.6 COME SIAMO ORGANIZZATI e di riflessione e centro “ Ogni buona governance si dà obiettivi e, attraverso la propria organizzazione, dispiega la sua strategia. Il Movimento dei Giovani Imprenditori lavora verso un rafforzamento del rapporto tra centro e territorio capace di aumentare SEGRETERIA NAZIONALE il senso di appartenenza e di promuovere la più ampia partecipazione La Segreteria Nazionale dei Giovani Imprenditori coordina le attività dei Segretari dei Gruppi Giovani territoriali e ” dell’universo associativo. regionali; supporta l’attività della Presidenza e degli altri organi del Movimento; contribuisce all’elaborazione delle linee strategiche del Movimento e alla loro attuazione in coordinamento con le aree tecniche di Confindustria. 22 23
MARCO GABRIELE GAY Torinese, nato nel 1976, è sposato e ha tre Presidente della Federazione Regionale, Marco figli. membro del Consiglio Centrale, delegato GI per la diffusione dei Servizi Digitali Le sue radici provengono da una Evoluti, promotore del primo G8 Young Gabriele famiglia industriale operante nel settore metalmeccanico che, all’insegna dei valori e Business Summit a Stresa nel 2009: una ricca esperienza associativa culminata il 6 GAY dell’etica, ha formato la sua visione della vita. maggio 2014 con l’elezione a Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria e Vice Una formazione arricchita successivamente Presidente Confindustria. dalle esperienze imprenditoriali avviate in Presidente Nazionale proprio: da “WebWorking” che si occupa Giovani Imprenditori di Business Strategy e Web Marketing, a “Ottovolante”, specializzata in Digital Project; Accanto all’impegno confindustriale quello sul territorio: la collaborazione con la di Confindustria dall’agenzia pubblicitaria “GSW WorldWide Regione Piemonte, per l’attuazione del Piano Italy” alla startup innovativa “AD2014”, Giovani, e con il Politecnico di Torino, per il operante nel settore Internet of Things, e la trasferimento tecnologico e l’alta formazione; “Torino1884” che promuove prodotti della la docenza presso l’Istituto Europeo di Design, tradizione locale. la Presidenza del Rotary Club Torino Superga. Marco Gay inizia il suo percorso nel Sistema confederale nel 2004 entrando nel Gruppo Giovani dell’Unione Industriale di Torino; Alcuni uomini vedono le cose così come sono e dicono: “Perché?” Io sogno le cose come non sono mai state e dico: “Perché no?” 24 25
VINCENZO CAPUTO BIOGRAFIA OBIETTIVI Nato a Napoli nel 1975, laureato in Economia Ripartire dalle persone e dalla formazione, e Commercio, è stato Presidente del Gruppo nella convinzione che l’Education e le risorse Vincenzo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Napoli nel triennio 2008-2011. umane rappresentino le leve strategiche per accrescere la competitività nazionale. CAPUTO La sua carriera imprenditoriale si è sviluppata L’avvicinamento del mondo universitario- scolastico e di quello del lavoro è un nel settore immobiliare, turistico ricettivo traguardo da raggiungere attraverso percorsi Education e e residence office, con la società Garn, che di formazione mirata all’occupazione: è solo Capitale Umano gestisce l’Hotel di lusso “Palazzo Caracciolo”, con la società Generalfincap e la M.E.D. facendo perno su questa leva che potremo contrastare il fenomeno dei NEET, la costante Consulting, operante nel settore dei servizi fuga dei migliori cervelli, la crescente alle imprese. percentuale di disoccupazione tra i laureati. Accanto alla formazione dei più giovani, è urgente realizzare un vero e proprio welfare del lifelong learning: le competenze, infatti, vanno curate, incrementate, aggiornate. “People first” non è solo uno slogan, è un valore, un principio guida per valorizzare un capitale sociale variegato, ricco, indispensabile, insostituibile. “People first” 26 27
FRANCESCO FERRI BIOGRAFIA OBIETTIVI Nato a Parma nel 1975, laureato in Economia Nell’esercizio della sua delega gli obiettivi Politica all’Università Bocconi di Milano. fondamentali da perseguire riguardano il Francesco rafforzamento del ruolo fondamentale dei Dopo l’esperienza in Dale Carnegie e in GI nel nostro sistema economico: crescere FERRI Procter&Gamble, fonda Innext, società di nella rappresentanza, promuovere la nascita consulenza strategica e change management, di nuove imprese, dare ai giovani del nostro e Innext Solutions. Paese - e non solo ai Giovani Imprenditori - la possibilità di realizzarsi in Italia, superando la Organizzazione, Dal 2011 al 2013 è vicepresidente di Europa Investimenti Aziende, società che rilancia disuguaglianza tra i pochi che ce la fanno e i tanti che rimangono ai margini. Sviluppo Movimento e aziende in Special Situation. Il suo impegno associativo comincia nel 2004 con il gruppo Il ruolo istituzionale del Movimento deve Relazioni Interne GI di Confindustria Monza e Brianza, di cui procedere di pari passo con il pragmatismo nel 2012 diventa Presidente; nel 2011 è dei progetti concreti, per aiutare i GI a consigliere incaricato con delega Leadership migliorare il business nelle proprie imprese e & Management nella Squadra di Presidenza tra le imprese associate, promuovendo quelle d Jacopo Morelli. sinergie ormai indispensabili per competere. Le parole chiave: Rappresentare i GI, Rappresentare i giovani, Formazione e knowledge sharing, Organizzazione del Movimento. “Non solo io, ma gli altri. Non solo qui, ma altrove. Non solo oggi, ma domani” 28 29
GIAN GIACOMO GELLINI BIOGRAFIA OBIETTIVI Aretino, 39 anni, laureato in Ingegneria I suoi obiettivi per il mandato sono di Gian presso il Politecnico di Milano e con un MBA dare valore e concretezza all’innovazione con focus su PMI presso la SDA Bocconi. e all’internazionalizzazione attraverso collaborazioni fattive con enti, società e Giacomo Dopo un periodo di lavoro nel settore fashion in cui si è occupato di controllo finanziario, istituti come Sace, varie ambasciate straniere e l’Università Sant’Anna di Pisa. GELLINI entra nell’azienda di famiglia, la Gellini Costruzioni, che si occupa di costruzioni Ma anche tramite la promozione di un stradali ed ingegneria civile e oggi è AD della costante confronto interno tra imprenditori e C.A.B., impegnato nello sviluppo dell’attività Istituzioni per trasferire un valore aggiunto ai Innovazione in Ghana. nostri Associati. e Internazionalizzazione Il suo percorso associativo vede l’elezione, nel 2008, a Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Arezzo e nel 2011 a Presidente del Gruppo GI di Confindustria Toscana. “Tutto è possibile per chi ci crede e per chi è disposto a sacrificarsi per ottenerlo” 30 31
GIUSEPPE DI MARTINO BIOGRAFIA OBIETTIVI Una laurea in Ingegneria e un Dottorato di L’energia e l’ambiente non sono solo un “costo” ricerca in materia di energia e ambiente: ma hanno un valore altamente strategico, il tema della sostenibilità ambientale e sia per le aziende sia come comparto per le Giuseppe delle energie rinnovabili è ricorrente nella sua carriera, iniziata nel campo della politiche di sviluppo del Paese. DI MARTINO ricerca accademica, per poi proseguire in Accrescere questa consapevolezza all’interno ambito associativo, con il Gruppo Giovani delle aziende e della cittadinanza, anche Imprenditori di Palermo, e imprenditoriale, tramite campagne informative mirate, è dando vita a diverse start up innovative. importante per essere pronti e attivi nel cogliere le innovazioni tecnologiche e le Energia e ambiente Da Erre Group, che opera nel campo della nuove opportunità di business. produzione di energia da fonti rinnovabili, a RE-WASTE, start up che si occupa del Accanto a ciò il tema delle fonti rinnovabili, trattamento e della valorizzazione dei un settore che dà lavoro a molti giovani, rifiuti speciali e degli scarti delle produzioni che rappresenta una valida opportunità per industriali. gli start upper e che spinge a privilegiare nuovi modelli di business data la continua evoluzione normativa e del sistema di incentivi. “La vita, amico, è l’arte dell’incontro” 32 33
EMILIANO NOVELLI BIOGRAFIA OBIETTIVI Laurea in Economia e CTU del Tribunale Civile EXPO per i Giovani Imprenditori è un punto di di Milano occupandosi di Borsa, Finanza e partenza e non di arrivo. Usura. Presidente di Idea Link, Yui Group e Universitybox, società leader in Italia nella Obiettivo è organizzazione di uno o più Emiliano comunicazione verso il target universitario. eventi di business matching sviluppando relazioni con EXPO, le delegazioni dei NOVELLI Nel 2012 è co-fondotare di iYSMA il primo Paesi partecipanti e le realtà che stanno network a livello mondiale di agenzie di supportando l’Esposizione Universale per il comunicazione a target Young. Presidente business to business. del Gruppo Giovani Imprenditori di Expo 2015 Assolombarda e Consigliere delegato per EXPO del GGI Confindustria e membro del Relativamente ai new media la strategia è quella di sfruttare al meglio le potenzialità e new media Gruppo Tecnico Confindustria EXPO 2015. delle nuove tecnologie e dei canali social (top-down e bottom-up) per massimizzare Co-fondatore di social2business, l’evento di la comunicazione interna ed esterna del business matching dei GI dentro “Far volare movimento. Milano”. “L’Italia crescerà quando i giovani verranno considerati come valore per il presente e non solo come futuro del Paese!” 34 35
MARCO CAMUCCIO BIOGRAFIA OBIETTIVI 38 anni, vive e lavora a Pordenone, ha studiato Valorizzare il Made In attraverso due approcci alla Cà Foscari di Venezia e alla Jonkoping distinti: Made in Italy per l’Italia, un percorso International Business School in Svezia, un di conoscenza e approfondimento attraverso Marco MBA al MIB di Trieste. visite, incontri e confronti con gli attori e le eccellenze dell’industria italiana; e Made in CAMUCCIO È imprenditore di prima e seconda Italy per i nostri interlocutori internazionali, generazione: dall’azienda di famiglia, la un insieme di attività ed iniziative per Premek Hi Tech, specializzata in lavorazioni valorizzare il brand italiano nel nostro Paese meccaniche di precisione, alla HITT Srl, ma soprattutto all’estero. settore medicale, e BEST Srl, servizi per Made in l’internazionalizzazione. Lo scopo è dare voce ai settori emblema del Made in Italy e a quelle eccellenze che La sua esperienza associativa risale al 2003, hanno avuto successo in Italia e nel mondo con il Gruppo GI di Unindustria Pordenone affinché attraverso un continuo confronto di dove dal 2011 è Presidente. esperienze possano fungere da esempio e stimolo ai nostri associati. Oggi siede nel Consiglio della Camera di Commercio di Pordenone e nel CdA dell’università cittadina. “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa” 36 37
ALESSIO ROSSI BIOGRAFIA OBIETTIVI Inizia il suo percorso all’interno del Sviluppare diversi progetti dedicati alla Movimento dei Giovani Imprenditori nel “nuova imprenditoria” e, tema meno 2006, nei GI di Roma, dove ha svolto pubblicizzato dai media, al “restart” Alessio molti incarichi: Consigliere delegato, Vice aziendale, attraverso: creazione di un format Presidente e Presidente di Unindustria. nazionale per i convegni a tema “start up”; ROSSI promozione degli investimenti nel capitale di Anni intensi, vissuti condividendo problemi rischio delle start up, sia creando un veicolo e prospettive insieme al Gruppo. ad hoc, sia attraverso eventi itineranti per fare matching tra investitori e startuppers; Nuova Imprenditorialità Crede fortemente che sia questo il vero valore del Movimento, fatto di personenon far partire almeno una operazione di “restart” di PMI che hanno bisogno di nuove idee, & ReStart solo di aziende, e consiglia a tutti gli nuovo apporto organizzativo e finanziario imprenditori giovani di non lasciarsi per rilanciare la propria attività d’impresa; scappare l’opportunità preziosa dei Giovani istituzione di un premio nazionale che Imprenditori, per crescere come persone e possa valorizzare le migliori imprese (start far crescere le proprie aziende. up e restart). Per realizzare tutto questo sarà necessario l’impegno di tutti e sarà fondamentale concentrare forze e risorse verso obiettivi comuni. “Sempre operativi!” 38 39
GIANNI BALISTRERI BIOGRAFIA OBIETTIVI Gianni Nato ad Augusta nel 1979, sposato e con Rinnovare la linea editoriale e la veste grafica un figlio, entro nel Consiglio Direttivo dei di Quale Impresa, rendendola uno strumento Giovani di Confindustria Siracusa come Vice per raccontare un’Italia migliore, quella del BALISTRERI Presidente nel 2011. L’anno dopo divento Presidente del Gruppo coraggio degli imprenditori e delle eccellenze dei nostri territori. Giovani della Territoriale di Siracusa. Riportare lo spirito della rivista a quello Direttore Laureato in economia all’Università Cattolica di mezzo di comunicazione che esprima QualeImpresa di Milano, sono a capo dell’azienda di famiglia anche verso l’esterno i posizionamenti del Nico S.p.A. (insieme a mio fratello Pietro), Movimento e della Presidenza. azienda leader in Italia nei servizi ambientali per l’industria chimica, petrolchimica e della raffinazione dove rivesto la carica di AD. Le mie passioni sono il golf, il kitesurf surf e le auto. “Essere sempre posiviti” 40 41
MATTEO GIUDICI BIOGRAFIA OBIETTIVI Imprenditore di prima generazione ha Coinvolgere i GI come protagonisti grazie a fondato nel 2005 MESA, società di consulenza idee, critiche e testimonianze di vita lavorativa direzionale e innovazione tecnologica con e associativa estendendo la presenza di Quale Matteo sede principale nel Campus Universitario di Impresa sui territori e oltre la rivista stessa. Savona. Implementare una versione online interattiva GIUDICI Ha lavorato e insegnato in varie Università e nel 2014 ha avviato due start up. di QI, integrata nell’app dei Imprenditori, che consenta di superare il confine della comunicazione cartacea Giovani Si sente fortunato perché ha costruito il divenendo uno strumento social e 2.0. Vice Direttore suo lavoro intorno alle passioni, sempre in QualeImpresa evoluzione! La sua creatura più bella si chiama Stella ed è nata il giorno del Convegno di Santa Margherita Ligure, una vera Giovane Imprenditrice. “Non puntare al successo se lo desideri; fai soltanto ciò che ami e in cui credi, e il successo verrà naturalmente” 42 43
STEFANIA ZUCCOLOTTO BIOGRAFIA OBIETTIVI Veronese, classe 1979, laureata all’Università Creare un coordinamento fra le attività Bocconi, ha lavorato a Roma prima in organizzate a livello territoriale, regionale Presidenza del Consiglio dei Ministri poi e nazionale, per far emergere le tematiche Stefania all’Autorità Antitrust. comuni, contribuire a dare reale voce all’impegno ed alle tesi che il Movimento ZUCCOLOTTO Tornata nel 2007 a Verona lavora nell’azienda sostiene, generare una spinta partecipativa di famiglia Bi.Car, specializzata in sistemi ed e rispondere concretamente alle esigenze accessori per la movimentazione interna, specifiche dei GI. seguendo le funzioni commerciali, la comunicazione e l’organizzazione generale. Condividere i temi di riflessione, un Policy e Convegni calendario dei progetti e i format più riusciti, Dal 2007 nel Gruppo Giovani Imprenditori in modo da aiutare a crescere il Sistema nel Confindustria Verona, prima come suo complesso, pur rispettando sempre le Consigliere, poi come Vice Presidente con autonomie delle organizzazioni locali. delega al marketing e dal 2013 Vice Presidente GI Veneto con delega al marketing. Di grande importanza sarà strutturare un forte dialogo tra nazionale, regionali e territoriali per creare una comunicazione bi-direzionale che possa servire da stimolo per la comune discussione, e che permetta di coinvolgere maggiormente la base associativa. “Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se abbiamo il coraggio di perseguirli” 44 45
NICOLA ALTOBELLI BIOGRAFIA OBIETTIVI Nicola Classe 1979, ha studiato Relazioni Industriali Sul tema dei rapporti internazionali e all’università di Firenze e conseguito un comunitari l’obiettivo è rafforzare le executive MBA al MIP Politecnico di Milano. piattaforme che il Movimento ha contribuito ALTOBELLI a costruire con passione, impegno, visione ed Vice Presidente GGI Foggia, da Nizza 2011 un pizzico di follia. segue attivamente il progetto G20YEA divenendo Sherpa della delegazione Italiana Questi network sono strumento di lobby Rapporti internazionali a giugno 2015. positiva verso i policy maker, un’occasione e comunitari - È socio e direttore commerciale della Eceplast di collaborazione con altre associazioni, ma soprattutto un’opportunità di networking Strategic Alleances srl, azienda manifatturiera fortemente per migliorare come persone e come internazionalizzata e orientata alla filosofia imprenditori. del “continuous improvement”, che dal 1995 fornisce imballaggi per la Chimica, il Food, lo Smaltimento rifiuti e l’Automotive. “Some wait for time to change, others seize the moment and act” 46 47
LUCA GIOVANNI DONELLI BIOGRAFIA OBIETTIVI Luca Classe 1982, laureato presso l’Università Dalla certezza della G20 Young Entrepreneurs’ Bocconi, ha trascorso diversi periodi di studio Alliance (@G20_YEA), al nuovo impulso allo e lavoro all’estero. YES – European Confederation of Young Giovanni Entrepreneurs (@YESforEurope) anche Dopo un’esperienza come business analyst attraverso la collaborazione con altre DONELLI in McKinsey&Co., nel 2008 ha deciso di associazioni europee, fino alle opportunità contribuire allo sviluppo dell’azienda di offerte dalle relazioni in essere nel famiglia, dove si è occupato di incrementare Mediterraneo, Africa e Medio Oriente. la propensione all’internazionalizzazione Rapporti internazionali verso Albania, Bulgaria, Nigeria ed Arabia Oltre al contributo dei delegati, spina dorsale Saudita, e di introdurre nuove tecnologie e del Comitato, c’è la forte volontà di rafforzare e comunitari - soluzioni per il risparmio energetico. la rete di antenne GI in aree geografiche di Strategic Alleances interesse e identificare persone di riferimento Nel 2011 è stato eletto Presidente del GGI a livello regionale in grado di diffondere di Confindustria Alto Milanese e nominato iniziative ed opportunità ed essere di Sherpa della delegazione Italiana alla G20 supporto a progettualità regionali/territoriali. Young Entrepreneurs’ Alliance “Ad astra per aspera” 48 49
MASSIMO GRANDE BIOGRAFIA OBIETTIVI Classe 1975, General manager della Grande È necessario individuare strategie e Costruzioni, dal 2003 ad oggi ha assunto proposte per la reindustrializzazione delle diversi incarichi associativi fino a ricoprire, aree produttive in crisi e per favorire dal 2012 a marzo 2015, la carica di Presidente la competitività delle imprese italiane, Massimo del Gruppo Giovani di Unindustria Frosinone. rafforzando il valore dell’alta specializzazione, promuovendo poli di eccellenza, esaltando GRANDE le vocazioni e le specializzazioni storiche industriali dei territori. Partendo dalla mappatura delle aree Reindustrializzazione, industriali, in collaborazione dei Gruppi territoriali, degli Enti locali e dell’Ance, infrastrutture verranno individuate le infrastrutture e competitività necessarie alla crescita e verrà pianificato un programma di sviluppo nazionale unitario. Ma anche competitività: agire sulla leva fiscale per favorire processi di ammodernamento industriale, incentivare investimenti innovativi e tecnologici, facilitare l’assunzione di operai seniores o giovani apprendisti: saranno questi alcuni dei settori su cui i GI faranno sentire la propria capacità di elaborazione programmatica. “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” 50 51
LAURA TINARI BIOGRAFIA OBIETTIVI 32 anni, è nel Movimento da otto: prima Vice Definire la “dimensione sociale dell’impresa” Presidente dell’Aquila, oggi di Confindustria attraverso due concetti chiave per la Gran Sasso (L’Aquila-Teramo). creazione di una nuova cultura d’impresa. Imprenditrice di prima generazione, ha Studiare quel modello di governance Laura intrapreso il percorso imprenditoriale nel dell’impresa chiamato Responsabilità sociale, campo della comunicazione mentre ancora costruendo un percorso che indaghi i rapporti terminava quello di studi proprio in Scienze che legano l’azienda al suo territorio; focalizzi TINARI della Comunicazione. Un’importante esperienza lavorativa extra- l’attenzione su quel capitale umano che le permette di crescere; sostenga quanto legato al rispetto delle regole. aziendale presso il Dipartimento per le Pari Responsabilità opportunità, Presidenza del Consiglio dei Innovare vuol dire anche rendere le donne sociale d’impresa Ministri. protagoniste del cambiamento: incentivare l’occupazione femminile per accelerare la e politiche di genere Oggi affronta un’altra sfida con “Elle”, una ripresa economica; “non è importante solo nuova attività che intende accostare la cosa si fa e da dove, ma anche come lo si fa” comunicazione alla RSI e alle politiche di per consentire all’azienda di crescere e alle genere. donne di essere qualificate e in equilibrio tra vita e lavoro. Immaginare uno stile di leadership femminile che crei nuova cultura d’impresa, sottolineando la differenza, affinchè diventi una risorsa in virtù dell’integrazione tra professionalità, competenze, punti di vista e sensibilità differenti. “Essere donna è un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai” 52 53
GIORGIO BELLUCCI BIOGRAFIA OBIETTIVI 36 anni, laureato in Economia e Commercio La formazione ha un ruolo chiave nel presso l’Università di Modena, Master in Movimento, non solo come attività volte a Finanza e Controllo di Gestione. migliorare gli individui singoli ma soprattutto come fattore aggregante per essere ancora Vice Presidente della Territoriale di Modena, più uniti e coesi. Giorgio coordina la Commissione di Economia e Finanza. In questa prospettiva si inserisce il Progetto BELLUCCI AltaScuola, corso di formazione che Imprenditore di terza, ma anche di seconda e Confindustria dedica ai futuri protagonisti del prima generazione. Il gruppo familiare opera Movimento, e il Network formativo, un nuovo dagli anni ‘30 nel settore lattiero-caseario e progetto basato sulla valorizzazione degli Skills imprenditoriali più recentemente in quello immobiliare. eventi formativi organizzati dalle Territoriali per ottimizzare le attività e fornire format e associativi È co-fondatore di NVS Europe srl, società che consolidati agli associati. commercializza equipaggiamento per sport acquatici. Accanto a questi, il progetto “Centrali Formativi”, incontri mensili a margine dei Frequenta il Movimento da dieci anni Consigli Centrali con imprenditori, politici, considerandolo un’insostituibile fonte di personaggi del mondo della cultura e conoscenze, capacità e valori manageriali. dello sport, il cui obiettivo è accrescere la visibilità del Movimento, dare ispirazione e apprendere dalle best practices, strategie e idee di successo. “Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia venti o ottant’anni. Chi continua a imparare rimane giovane. La cosa più importante nella vita è mantenere la propria mente giovane” 54 55
GIAN GUIDO RIVA BIOGRAFIA OBIETTIVI Innovazione e ricerca sono elementi chiave Innovare non vuol dire solo tecnologizzare i nel suo percorso professionale: nel 2002 ha prodotti ed i processi, bensì rivedere l’impresa fondato, in partnership con Politecnico di stessa nel contesto spazio temporale. Gian Guido Milano e SAMO, Nanosurfaces, startup per lo sviluppo di nanotecnologie. Operando una trasformazione continua RIVA che possa garantirne la competitività sui Ceduta la business unit al Fondo mercati globali. Innovare significa soprattutto d’Investimento Warburg Pincus, dal 2009 utilizzare le invenzioni di Università, Centri ha curato la riorganizzazione di SAMO, di Ricerca e leader di settore, adattandole ai Trasferimento con focus sul business ortopedico: nuova squadra di giovani manager e nuovi prodotti, prodotti e ai processi in base alla convenienza temporale ed economica. tecnologico e ricerca tecnologie, mercati. Attraverso un percorso di incontro con Ora sta fondando una startup in campo imprenditori, responsabili di TTO universitari, medtech implementando i concetti base professori, che possa aiutare a cambiare il “industry 4.0”, digitalizzazione ed advance punto di vista ed implementare paradigmi manufacturing. strategico-organizzativi diversi, si declinerà il concetto di innovazione applicandolo a tutti gli aspetti dell’organizzazione dell’impresa, sviscerando i punti di forza e di debolezza del rapporto Ricerca - impresa nel trasferimento tecnologico. “L’innovazione è lo strumento specifico di imprenditorialità. L’atto che conferisce risorse a una nuova capacità di creare ricchezza” 56 57
Sindacati Confindustria Imprenditori Istituzioni Startupper UE, Parlamento, Governo, Enti Locali 1.7 I PRINCIPALI STAKEHOLDER Giovani Gruppi Giovani Gli stakeholder dei Giovani Imprenditori, ossia tutti quei soggetti o gruppi di soggetti in grado di influenzare Studenti delle Associazioni la gestione del Movimento o esserne influenzati, sono numerosi e variegati. Ci confrontiamo, infatti, con di Categoria il Sistema confindustriale, parliamo ai giovani e agli imprenditori di domani, ci coordiniamo con gli altri gruppi Giovani delle associazioni di categoria e con le Associazioni giovanili europee e internazionali, collaboriamo e Neet Nazionali e internazionali stimoliamo le istituzioni locali e nazionali e i sindacati. Professionisti YES e G20 Società civile 58 59
2.1 COSA FACCIAMO “ Promuovere la diffusione della cultura d’impresa e costruire opportunità per le nuove generazioni. Sostenere l’affermazione del libero mercato e della concorrenza, del merito e della mobilità sociale, per favorire la competitività del Sistema Italia. Valorizzare il ruolo dell’imprenditore come soggetto attivo e responsabile della crescita e dello sviluppo economico, sociale e civile. ” Questi, in sintesi, i tre principi che guidano, da sempre, le attività dei Giovani Imprenditori. I progetti dei Giovani Imprenditori nascono dall’incontro delle linee strategiche della Presidenza con le idee e le esperienze sviluppate sui territori. I Comitati tecnici individuano best practices e nuove proposte e le trasformano in attività concrete. Tante e, soprattutto, di qualità! ATTIVITÀ SVOLTE NEL 1° ANNO PRESIDENZA GAY Convegni Nazionali Consigli Centrali Conferenza internazionale Conferenze stampa 2. ATTIVITÀ REALIZZATE di cui 4 itineranti (scaleupeurope) NEL PERIODO 2 11 11 1 1 7 2 E OBIETTIVI FUTURI Consigli di Presidenza Consiglio Nazionale Visite aziendali (Guzzini, Peroni, Bosch, Gts, Divella, Illy, Dompè) 60 61
SAPERE.FARE.IMPRESA Santa Margherita Ligure, 5 e 6 giugno 2014 Organizzato in collaborazione con il Comitato Trireg (Liguria, Piemonte, Lombardia Toscana e Valle d’Aosta) nel mese di giugno, il più storico convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, è giunto nel 2014 alla 44° edizione. Dedicato al “Sapere.Fare.Impresa”, il Convegno ha affrontato la discussione su come rimettere l’uomo al centro dell’economia, della produzione, della ricerca, delle istituzioni, per dare vita ad un rinascimento industriale capace di superare le difficoltà del presente e di disegnare l’Italia di domani. Innanzitutto attraverso una seria politica industriale, ossia un progetto- Paese a lungo termine che sappia orientare gli investimenti pubblici e privati verso i driver di sviluppo principali. Si è parlato di lavoro, del costo economico e sociale della disoccupazione, delle professioni del futuro e di politiche attive. E, infine, le riforme - istituzionali, costituzionali ed elettorali - che non sono più rimandabili se vogliamo ricostruire il rapporto di fiducia tra classe imprenditoriale e mondo politico. 2.2 LE ATTIVITÀ ISTITUZIONALI Fra le proposte concrete fatte al Governo, quella di adottare uno “scudo industriale”, che premi fiscalmente chi riporta in Italia la produzione, e, nell’ambito del Semestre Europeo, la “guerra del 3%”, per trasformare il Gli appuntamenti annuali di Santa Margherita Ligure e di Capri rappresentano da sempre due strategiche vincolo di Maastricht in un piano di investimenti in ricerca e sviluppo. E poi occasioni di dibattito di altissimo livello, sia per l’intero sistema che per il Paese. una proposta fatta direttamente ai Giovani Imprenditori: l’impegno a creare Sedi di confronto con autorevoli rappresentanti istituzionali, della società, del mondo imprenditoriale e della “10mila nuove imprese” incubando ciascuno una start up, una operazione comunicazione: le riflessioni del Movimento diventano posizioni politiche e pubbliche. che creerebbe, in prospettiva, migliaia di posti di lavoro. Sedi di crescita interna: grazie ai workshop tematici duranti i quali i GI interagiscono con grandi esempi del fare impresa italiano e internazionale ed esperti del mondo finanziario che rendono ciascuno protagonista. 100 78 1.295 giornalisti accreditati 240 50 uscite stampa partecipanti partecipanti ai workshop uscite tv/audio 1.112 1.500 tematici accessi Web TWITTER #saperefareimpresa #sml2014 62 63
FATTI. IN. ITALIA Napoli, 24 e 25 ottobre 2014 Il più grande evento autunnale del Movimento, organizzato dal Comitato Interregionale G.I. del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia) ha compiuto, nel 2014, 29 anni e si è svolto per il secondo anno a Napoli, presso il Museo di Città della Scienza, per manifestare vicinanza a un simbolo di ricerca e innovazione distrutto l’anno precedente da un terribile rogo. GLI INCONTRI Rinsaldare la forza della classe imprenditoriale passa anche da una dialettica che sia di stimolo nei confronti Partendo dal fatto che le nostre materie prime sono le eccellenze produttive e culturali e che il motore grazie al quale abbiamo superato anche le crisi ISTITUZIONALI delle Istituzioni. Gli incontri al Parlamento europeo e i tavoli di lavoro presso i Ministeri, la consultazione per più profonde è il Made in Italy, sono state presentate le ricette per rilanciare la riforma della scuola e la partecipazione alle audizioni il tessuto produttivo italiano. Ribadendo che gli imprenditori sono la forza parlamentari. che tiene in piedi l’Italia, è stato evidenziato come in passato siano stati commessi errori anche da parte del capitalismo italiano, nella paura di Un Movimento “autonomo”, “apartitico”, “agovernativo” crescere dimensionalmente, di investire, di aprire al management esterno. AUDIZIONE ma che fa politica, nel senso più ampio di impegno per Ma questo stesso capitalismo non si è arreso, ha imparato a cambiare il CAMERA DEI la polis. proprio modo di lavorare e, insieme, vuole cambiare il Paese. DEPUTATI TAVOLO sulla legge 24 ASSOCIAZIONI Al Governo è stata riconosciuta una progettualità su tanti cantieri delle gennaio 2015 DATORIALI riforme strutturali - scuola, giustizia, lavoro, istituzioni - ma è stata denunciata CONFRONTO n.3 GIOVANILI la mancanza di un cantiere fondamentale per la ripresa: il cantiere CON MINISTRO dell’impresa. Che significa politica industriale, essenziale per risolvere casi DEI TRASPORTI “Misure presso MISE, INCONTRO concreti, definire una visione di futuro, valorizzare il nostro patrimonio. Per E DELLE urgenti per Miur (tema CON AGENZIA poter dire, finalmente, che abbiamo FATTI IN ITALIA: i nostri prodotti, le INFRASTRUTTURE il sistema Labuonascuola) NAZIONALE nostre scelte. CONFERENZA bancario e gli e Ministero del GIOVANI Min. YOUNG 140 investimenati” Lavoro (tema giornalisti 160 160 1.000 160 Garanzia Giovani) MAURIZIO LUPI su Semestre EUROPEAN 1.350 accreditati partecipanti uscite accessi Web 1.200 partecipanti presso il Consiglio Centrale di europeo di LEGISLATORS NETWORK partecipanti stampa alla serata ai workshop TWITTER conviviale Presidenza tematici tv/audio gennaio #fattinitalia e agli Studi #capripernapoli2014 Rai presso Camera dei Deputati 64 65
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