Un nuovo calice in dono per don Francesco Massa

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Un nuovo calice in dono per
don Francesco Massa
di Monica De Santis

Un nuovo calice, è stato il dono che la comunità di Santa
Maria delle Grazie e San Bartolomeo ha regalato a don
Francesco Massa, il nuovo sacerdote che ieri mattina alle 11
ha preso possesso della sua nuova parrocchia. Con una santa
messa concelebrata insieme con il Vescovo di Salerno Andrea
Bellandi, e davanti a tutta la comunità, agli ospiti della
vicina casa di riposo, ai suoi familiari e a diversi sacerdoti
della diocesi, don Francesco, nel corso del suo discorso
finale, si è detto felice del nuovo incarico e pronto a stare
al fianco dei suoi fedeli… “Abbiamo tanto da fare e sono
pronto ad ascoltare ognuno di voi. La mia porta sarà sempre
aperta”. Poi simpaticamente scherza… “Vi do un mese di tempo
per venire a parlarmi delle vostre idee, delle problematiche e
delle iniziative, poi dobbiamo metterci a lavoro”. A seguire,
subito dopo la funzione nel vicino quadriportico i fedeli
hanno poi festeggiato don Francesco con un piccolo rinfresco
con tanti canti intonati dai giovanissimi della parrocchia.
“Siete davvero una bella comunità, faremo tante belle cose
insieme”, ha detto poi salutando gli intervenuti, tra questi
anche l’assessore alla cultura del comune di Salerno Antonia
Willburger che ha portato a don Francesco i saluti e gli
auguri del sindaco Napoli e dell’intera amministrazione
comunale.
De  Fazio:   “Puntiamo   sul
recupero   del   patrimonio
edilizio e architettonico”
Una campagna elettorale all’insegna della concretezza e
lontana da ogni polemica, con l’ambizione di contribuire alla
costruzione di una prospettiva di medio periodo per la città
di Salerno. Massimo De Fazio, in corsa sotto il simbolo di
“Popolari e moderati”, ha fatto una scelta netta, all’indomani
di una riflessione che lo ha portato ad abbandonare il
centrodestra ed a sostenere la candidatura del primo cittadino
Enzo Napoli. “C’è una lunga storia, familiare e personale, che
mi lega a Salerno, anche sotto il profilo dell’impegno
politico ed è proprio per non tradire il senso profondo di
questo impegno che ho maturato una scelta che ha sorpreso
qualcuno: dinanzi alla crisi del centrodestra salernitano,
alla completa mancanza di proposta e visione, ho cercato uno
spazio che mi consentisse di portare avanti una proposta
costruttiva. Perché il senso vero del mio impegno è sempre
stato quello di lavorare per la nostra comunità. Questa è la
coerenza che rivendico con forza, non certo il restare
acriticamente schierato su una posizione solo perché lì
sventola una bandiera che, a prescindere dai contenuti,
pretende di rappresentare una storia ed una tradizione
politica”. Lei ha fatto una scelta precisa: poche proposte, ma
ben articolate, su una rosa di temi ristretta. Una posizione
originale in una compagna elettorale in cui, a tratti, sembra
di assistere ad una gara a chi presenta la soluzione in grado
di risolvere tutti i problemi della città. “Ho sempre pensato
che essere “tuttologi” significhi, in realtà, comprendere ben
poco dei tanti temi di cui si parla. Le proposte “impossibili”
preferisco lasciarle ad altri, nessun volo pindarico da parte
mia, piuttosto la scelta di mettere sul tavolo interventi
mirati e, soprattutto, realizzabili, in grado di incidere
realmente nella realtà cittadina. Questo nella consapevolezza
che l’azione di governo dell’amministrazione Napoli in questi
ultimi cinque anni non è stata esente da pecche e ritardi,
dunque necessitava di essere rivista ed integrata. La
disponibilità al dialogo costruttivo da parte di Enzo Napoli
mi è parso un segnale importante, un’occasione da cogliere nel
tentativo di costruire insieme una prospettiva credibile di
medio periodo per Salerno. Che è quello che sto cercando di
fare al meglio anche attraverso le proposte messe in campo in
queste settimane. Tre, in particolare, sono i settori su cui
si è concentrata la mia attenzione: sicurezza,
riqualificazione urbana, sviluppo dei circuiti turistici
culturali come voce forte dell’economia cittadina”. Partiamo
dal primo punto “È di tutta evidenza che la sicurezza,
declinata in diversi aspetti, resti il presupposto su cui
fondare ogni ipotesi di sviluppo economico, oltre che adeguati
livelli di vita per i cittadini. Di qui la proposta di una
diversa articolazione della presenza della Polizia Municipale
sul territorio cittadino, anche attraverso l’istituzione di
presidi fissi nelle zone meno centrali, ad esempio nelle
frazioni collinari; in un’azione coordinata con le altre forze
dell’ordine. Il presupposto è, ovviamente, quello di un
adeguamento di organici e dotazioni. Ma sicurezza significa
anche verificare il rispetto di norme e regolamenti da parte
degli operatori della movida, così da bilanciare esigenze ed
interessi di operatori e residenti”. La riqualificazione
urbana è un cavallo di battaglia delle amministrazioni che si
sono susseguite in questi ultimi trent’anni, come si inserisce
la sua proposta in questo contesto? “La mia idea è che
l’attenzione debba ora spostarsi sul recupero del patrimonio
edilizio ed architettonico esistente, piuttosto che sulle
nuove costruzioni. Possiamo trasformare il centro storico in
un grande cantiere d’avanguardia, impegnando professionalità
di alto profilo e, perché no, costruendo un partenariato con
l’Università. Le ricadute in termini di qualità della vita ed
occupazioni sono evidenti, il tutto ottenuto senza consumo di
suolo, uno dei grandi problemi con cui siamo chiamati a
confrontarci”. Qualche esempio? “Una delle grandi sfide è il
recupero delle ex carceri, per cui finalmente sono arrivate
delle risorse, ma necessitano idee e progetti sostenibili. C’è
poi il grande tema della rifunzionalizzazione degli spazi, ad
iniziare da contenitori come il complesso di Santa Sofia per
arrivare, uscendo dal centro storico, al vecchio tribunale e
al forte La Carnale. Il primo potrebbe essere l’embrione di un
museo civico, destinato ad esporre opere e documenti storici
già in possesso del Comune, mentre il secondo potrebbe
ospitare degnamente il Museo dello Sbarco e di Salerno
capitale”. Sul fronte turismo? “Una città che nutre ambizioni
in questo campo deve essere in grado di offrire servizi
efficienti e, soprattutto, di rendere facilmente accessibili i
suoi tesori. Per questo proposito abbiamo messo a punto
l’ideala proposta del Sistema Museale Salernitano: una rete
dei siti d’interesse storico/artistico/culturale gestiti
direttamente dal Comune di Salerno. Bigliettazione unica, card
promozionali, infopoint con materiale aggiornato e
multilingue, iniziative promozionali integrate i primi passi
da muovere per la costruzione della nuova città turistica”.

La lotta alla violenza del
Rotary Club Salerno Duomo
Una giornata dedicata alla lotta alla violenza, martedì 28
settembre, promossa dal Rotary Club Salerno Duomo, con due
iniziative volte a contrastare un fenomeno che è ancora molto
presente nella comunità. Pertanto il Rotary Club Salerno
Duomo, inserisce in linea strategica un progetto molto più
ampio, in collaborazione con più realtà sul territorio per
agire compatti verso la sensibilizzazione e l’aiuto concreto
per le vittime della violenza. Una lotta alla violenza in
tutte le sue forme, a partire da quella domestica, alla
violenza di genere ma anche rivolta a tutte le fasce
vulnerabili che molto spesso, finiscono nel vortice di abusi,
come i minori che hanno un rapporto molto delicato con la
rete. Così, martedì 28 settembre alle 16.30 sarà inaugurato
con taglio del nastro, la Sala ascolto antiviolenza presso la
Caserma “Pezzuto – Arena” sede del Comando Provinciale dei
Carabinieri di Salerno in via Raffaele Mauri 99 a Salerno. Un
primo passo per aiutare le vittime di violenza di vario
genere, dalla domestica, agli anziani o gli imprenditori che
subiscono intimidazioni, per poter denunciare attraverso un
protocollo di protezione la propria situazione. La sala sarà
utilizzata anche per audizioni protette per minori e per
incidenti probatori. La sala ascolto, voluta fortemente
dall’Arma, nasce con l’obiettivo di sensibilizzare e
invogliare alla denuncia attraverso un filtro preliminare che
possa tutelare i cittadini ed è stata realizzata, grazie al
supporto del Rotary Club Salerno Duomo e da Confindustria
Salerno, Ikea Italia, Lutech Spa e Comsud Srl. Ma la lotta
alla violenza per il Rotary Club Salerno Duomo non si ferma e
alle ore 20.30 presso il Saint Joseph Resort in via Salvatore
Allende, si terrà la conviviale su “Internet e minori”, con
l’intervento del giornalista Eduardo Scotti e del Consigliere
di Stato Giovanni Sabbato. Un progetto che nasce con la
presidenza Cimmino e che è stato portato avanti dai successivi
Presidenti del Club, per affrontare una tematica delicata ed
importante che coinvolge le famiglie e la nuova generazione
tutta, in un contesto storico particolare. “L’elemento
fondante della mia presidenza è la prossimità con il
territorio e non può non esserci l’aspetto della tolleranza e
della lotta alla violenza – dice Vincenzo Abate presidente del
Rotary Club Salerno Duomo – per contrastare la violenza e
l’intolleranza      è   fondamentale     fare    leva   sulla
sensibilizzazione, sulla prevenzione e sul monitoraggio. La
violenza è un fenomeno culturale e abbiamo bisogno di momenti
culturali per combatterlo, affinché si possa scardinare
l’elemento iniziale, dove poi prendono il sopravvento
abitudini malsane, anticipandone gli accadimenti, con
un’analisi sociologica ed intervenendo su famiglie e scuole.
Molto delicata è la questione poi, dei minori e di internet,
dove è sempre più frequente per la nuova generazione, il
fenomeno di crearsi il proprio mondo, che spesso diventa
virtuale, con la creazione di avatar che prendono il posto
della persona e tutto questo sfocia poi, in comportamenti
morbosi e fuori controllo”.

Don Francesco Massa da oggi
nuovo parroco di Santa Maria
delle Grazie
di Monica De Santis

Si terrà questa mattina alle ore 11 la santa messa d’ingresso
del nuovo parroco della comunità parrocchiale di San Maria
delle Grazie e San Bartolomeo Apostolo, nel cuore del centro
storico a Salerno. Da oggi infatti, la comunità avrà come
sacerdote don Francesco Massa, che sarà accolto, oltre che dai
fedeli, anche da Monsignor Andrea Bellandi, vescovo della
diocesi di Salerno, Campagna e Acerno, che con lui
concelebrerà la Santa Messa e dal gruppo di giovanissimi, che
per tutta la giornata di ieri si sono impegnati per rendere la
chiesa il più accogliente possibile e per scrivere diversi
manifesti di benvenuto al nuovo sacerdote, che subentra dopo
tre anni di regenza da parte di diversi sacerdoti che si sono
alternati nella piccola parrocchia della zona alta del centro
storico. Dal Francesco Massa dal 1 Febbraio 2014 al 31 Maggio
2016 è stato Addetto all’Economato Sezione legale dal 2
Febbraio 2005 al 12 Settembre 2012 è stato parrocco di
Parrocchia S. Maria di Cost. e Santa Maria a Favore e Santa
Barbara ad Aiello e Camp. di Castel S. Giorgio dal 29 Giugno
2004 è stato Vicario parrocchiale di Parrocchia S. Pietro in
Camerellis, mentre dal 24 Settembre 2012 è stato Parrocco di
Parrocchia S. Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino a
Piano di Montoro; dal 10 Luglio 2015 è stato Commissario
Arcivescovile della Confraternita del Pio Monte dei Morti in
Misciano di Montoro; dal 1 novembre 2015 è stato Commissario
Arcivescovile della Confraternita Arco dello Spirito Santo in
Solofra, della Confraternita S. Maria della Pietà in S. Chiara
in Solofra e della Confraternita di Maria Santissima
Annunziata in Solofra; dal 26 Febbraio 2016 è stato Vice
Assistente Spirituale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unitalsi) della
Sottosezione di Salerno, mentre dal 1 Aprile 2016 è stato
Cancelliere presso il Tribunale Metropolitano Salernitano di
Seconda Istanza, presso il Tribunale Ecclesiastico
Interdiocesano Salernitano e presso il Tribunale Ecclesiastico
Diocesano.

Il parco abbandonato di via
Sorgente ripulito da genitori
e bambini
di Lucia D’Agostino

Una iniziativa dal basso, un esempio di cittadinanza attiva e
partecipata, che cerca di coinvolgere le istituzioni comunali
per ottenere la fruizione di spazi pubblici rendendoli
accessibili a tutti e, soprattutto, ai bambini, trattandosi di
un’area che potrebbe diventare un parco giochi destinata agli
abitanti del quartiere. A via Camillo Sorgente, nella zona
alta di Salerno, l’unico parco che darebbe respiro ai
cittadini con un po’ di verde e un ambiente adibito ai giochi
per piccoli è da anni in stato di totale abbandono per
l’incuria delle persone e dell’amministrazione che, dopo la
cessione da privati, lo ha abbandonato rendendolo
inaccessibile anche alle passeggiate. Sabato mattina gli
abitanti del quartiere hanno dato vita ad una manifestazione
organizzata di protesta civile ed ecologica pulendo gli spazi
dall’immondizia e coinvolgendo i bambini in una iniziativa che
insegna e invoglia anche alla cura consapevole dei luoghi
pubblici e, dunque, di tutti. Questo appuntamento è stato
preceduto da due petizioni, finalizzate al recupero del parco,
l’ultima ideata da Vanni De Rosa che, partendo dal bar “Rendez
Vous”, ha raccolto molte firme ed è stata inviata al sindaco
Vincenzo Napoli e all’assessore allo sport Angelo Caramanno. I
cittadini, nella richiesta formale al comune, hanno dato la
loro disponibilità a contribuire alla riqualificazione e alla
manutenzione dell’area, pur di poter godere di un luogo di
svago dove trascorrere il tempo libero insieme ai bambini,
senza dover spostarsi in auto per raggiungere altre zone della
città. Tra l’altro non si tratta solo di fruire di uno spazio
accessibile e dignitoso per i più piccoli, diritto tra l’altro
di tutti, ma di mettere in sicurezza un’area dove il degrado
materiale espone al pericolo i minori a due passi da casa. Va
ricordato, con un breve excurus temporale, che l’interesse dei
cittadini per ridare dignità a questo parco nasce nel 2017 da
parte di un’associazione sportivo-dilettantistica, a cui sono
seguite due petizioni nel 2021 una su change.org da parte del
Comitato Centro Storico Alto con 450 firme e un’altra
promossa, appunto, da Vanni De Rosa e sottoscritta da genitori
e nonni residenti in via Sorgente. Così sabato mattina sono
stati riempiti quindici sacchi di bottiglie di plastica,
rimosso un vecchio chiosco in legno distrutto e risalente
all’inaugurazione ed effettuata una raccolta differenziata di
altri rifiuti. «L’iniziativa di stamattina – dichiara De Rosa
– era nata in sordina su un gruppo di whatsapp e doveva
coinvolgere poche persone. In realtà abbiamo trovato persone
sconosciute che sono arrivate qui con attrezzi, genitori e
quindici bambini, continuando una pulizia incominciata,
addirittura, ieri. Ciò che accomuna tutti noi è l’indignazione
e la delusione che un’area del genere debba essere abbandonata
a sé stessa, proprio in un contesto, come quello del centro
storico alto, dove spazi all’aria aperta, che accolgano
bambini ed adulti, non esistono e i più vicini sono il Parco
Pinocchio o il parco nei pressi della piscina comunale di
Torrione. Auspichiamo una maggiore sensibilità da parte
dell’amministrazione comunale che favorisca un circolo
virtuoso, accogliendo e sostenendo le iniziative dei cittadini
per innescare il gene culturale del senso di responsabilità
civica, con gli strumenti forniti dall’Art. 118 della
Costituzione».

Al   via   il   laboratorio
“Sotterranei di eccellenza”
al Liceo Tasso
Lunedì 27 settembre alle 10:30, si terrà la conferenza stampa
di presentazione del laboratorio “Sotterranei di eccellenza”
promosso dal Liceo Classico Torquato Tasso di Salerno
nell’ambito del progetto “EduCare – Ricreare Socialità”. Il
Laboratorio, organizzato dal Liceo Tasso in partnership con il
Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano e Medaarch –
Accademia Mediterranea di Architettura è finalizzato alla
promozione e comprensione dell’arte attraverso la tecnologia.
Gli studenti che saranno coinvolti nelle attività, grazie al
supporto di esperti del settore archeologico e all’utilizzo
delle nuove tecnologie digitali e di strumenti innovativi,
quali scanner e stampanti 3D, avranno l’opportunità di
riprodurre i manufatti esposti nel Museo Archeologico
Nazionale di Pontecagnano. Ci saranno il Presidente di
Fondazione Saccone, Carmela Santarcangelo – Dirigente del
Liceo “T. Tasso”, Luigina Tomay – Direttrice Museo
Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano e Amleto Picerno
Ceraso.

Operazione Delice: Droga per
“pezzi grossi” e commercianti

Il supermercato delicius di Pagani
quartier generale: “Da lì porta
cento grammi di cocaina a uno della
Gori a quel bar di Nocera

“Prima ‘a pezz, poi ‘o sapone”, ovvero prima i soldi e dopo
la droga. E poco interessa l’importanza del cliente: pusher
o un “pezzo grosso”. Non c’è differenza. E’ sempre Giacomo
De Risi a impartire ordini per il carico di stupefacente
proveniente da Torre Annunziata e diretto a Pagani. Dalla
città di Sant’Alfonso, poi, servendosi di altri pusher si
inondavano di cocaina e hashish piazze del Salernitano quali
Cava de’ Tirreni, Baronissi, Costiera Amalfitana, Salerno e
Piana del Sele, Battipaglia in particolar modo.     Ma prima
dell’acquisto bisogna sborsare i soldi. Nessun credito. Ad
aprile di quest’anno un’intercettazione          ambientale
nell’abitazione paganese di De Risi ci sono Raffaella
Attianese, il fratello Santo e la madre. Sono in casa per
prendere le ultime istruzioni da De Risi circa l’acquisto di
una moto da andare a ritirare a Salerno. Santo Attianese
chiede se è possibile prendere stupefacente hashish “quello
con la foglia impressa sopra, quello con la foglia d’oro”. De
Risi ha nelle sue disponibilità la merce ma… “Se lo vuole mi
deve dare prima i soldi, altrimenti non se ne fa nulla. Digli
4500 euro, meno non si può fare, anche se noi lo vendiamo
duecento euro più”. Attianese infastidito replica. “E per me
non ci sta nulla?”. “A te ti vengono 50/100 euro… Io lo pago
4mila euro. “Santo Attianese va a Salerno a ritirare la moto e
per concordare la vendita del chilo di hashish. Il marito
della sorella Raffaella, Giacomo De Risi , lo chiama. “Vedi
che sono riuscito a prenderlo per 4800 euro, meno di tanto non
può farmi l’amico (Angorato, ndc)”. La risposta: “Procedi,
tutto a posto”. Argentina Varone, che entra in scena come
corriere dopo l’arresto del volontario del 118 Ignazio Oro, si
lamenta a fine dicembre 2020 di non avere soldi e di
guadagnare appena “quattro soldi” per andare a prendere la
droga a Torre Annunziata. De Risi la tranquillizza. “Non ti
preoccupare, appena si sblocca tutto (causa coronavirus) ti
faccio fare due o tre giri facendoti guadagnare oltre mille
euro… In un mese recupererai 2mila euro, stai serena”. La
Varone non solo si sarebbe recata a Torre Annunziata a
prendere lo stupefacente ma si sarebbe occupata di vendere la
droga al dettaglio sempre per conto di Giacomo De Risi. E lo
fa spesso con la figlia di 14 anni. De Risi ha come base per
la vendita della droga il supermercato della moglie, il
 Delicius a Pagani: un etto di cocaina che De Risi consegna a
Ferdinando Pepe il quale lo dovrà portare al “magazzino e poi
dopo un po’ al bar Vergati di Nocera Inferiore dove c’è uno
della Gori che arriva direttamente da San Cipriano d’Aversa
che ti deve dare 4900 euro in contanti. Fatti dare prima i
soldi…”.
Tentato omicidio di Castagna
e    la    security,    pene
definitive
Ricorsi respinti, diventano definitive le pene a sette anni e
mezzo a testa di reclusione per il tentato omicidio nei
confronti dei buttafuori di una discoteca: volevano vendicarsi
per avere avuto la peggio in una rissa e di essere stati messi
alla porta. Colpi di pistola esplosi per uccidere secondo i
giudici che in primo grado avevano condannato a nove anni di
reclusione Pasquale Langella, Vincenzo Auricchio e Alessandro
Mohamed Taha, di Scafati e Boscoreale. L’episodio avvenne nel
febbraio del 2007 davanti alla discoteca “Gola” sulla
litoranea di Pontecagnano. Tutto nacque da una rissa che
Langella e Auricchio avevano avuto con due membri della
security del locale, dalla quale Langella era uscito con il
volto tumefatto. Un affronto che decisero di lavare col
sangue, tornando poco dopo davanti al locale armati di pistola
e iniziando a sparare all’impazzata. I primi colpi sfiorarono
Walter Castagna , in quel periodo buttafuori della discoteca,
che salì in auto per fuggire. I tre però lo inseguirono e
secondo la ricostruzione degli inquirenti esplosero verso di
lui sette o otto colpi, uno dei quali si fermò nel sedile dove
era seduto. Solo quando lo persero di vista i tre tornarono
davanti al locale per continuare l’opera, sparando altri colpi
ad altezza d’uomo e conficcandone uno nella vettura di un
buttafuori. D’altronde le minacce al personale del locale
erano state esplicite: «Voi non sapete con chi avete a che
fare… vi sparo, vi uccido» avrebbe detto Langella,
rivendicando l’appartenenza al clan Paglietta. I colpi sparati
furono in tutto diciotto, una sfuriata che secondo gli
inquirenti avrebbe potuto provocare una strage. “La
ricostruzione, ragionevolmente accreditata dalla sentenza
impugnata, è in ogni caso quella di una concentrazione di
fuoco, che si diresse al bersaglio umano prescelto prima e
dopo l’ingresso della vittima sull’automobile, e non già in
aria a mero scopo di intimidazione. Le ragioni, per cui
nessuno dei colpi sparati andò a segno, possono essere le più
varie, ma è un salto logico inferire dalla mera constatazione
del fallimento del piano delittuoso”, scrive la Cassazione.

Nuova sede zonale U.Di.Con,
nel rione Carmine
U.Di.Con Regionale Campania informa che il prossimo lunedì 27
settembre, alle ore 19.00, avrà luogo l’inaugurazione della
nuova sede zonale U.Di.Con, nel rione Carmine in via Demetrio
Moscato n. 13. La tutela dei consumatori a 360 gradi è il
nostro must, afferma l’avvocato Henny Di Domenico, Commissario
zonale della nuova sede U.Di.Con. I settori di intervento
spaziano dal commercio (pratiche commerciali scorrette,
garanzia qualità e sicurezza del prodotto), alle pratiche
scorrette di E-commerce (truffe in rete, falsi annunci), al
ramo delle banche e delle assicurazioni (contratti di credito
al consumo e polizze assicurative), a quello della sanità
(infortunistica, sinistri, insidie e pericoli, incidenti sul
lavoro, malasanità). L’Ufficio fornirà informazioni,
consulenza e assistenza attraverso gli strumenti della
Conciliazione e della Class Action. Tra i servizi offerti
anche lo SPID, strumento di dialogo efficace tra
cittadino/consumatore e le pubbliche amministrazioni. La sede
zonale U.Di.Con. del rione Carmine svolgerà anche attività
informativa e di raccolta dati nei settori CAF e PATRONATO.
Gli orari di apertura sono: dal lunedì al venerdì, la mattina
dalle ore 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle ore 16.30 alle
ore 19.00. Per informazioni e contatto: whatsapp 338/2869848;
email: salerno13@udicon.org
Maria Napoli, dal negozio di
ottica   alla   sfida  della
Berlin Marathon
L’imprenditrice salernitana Maria Napoli è pronta a vincere la
sua sfida più importante: portare a termine la Berlin Marathon
in programma domenica 26 settembre. Maria Napoli, titolare di
una nota azienda ottica del capoluogo, è pronta a macinare i
42,192 chilometri della celebre maratona nella capitale
tedesca. Un traguardo sportivo che per Maria assume un
significato esistenziale dopo tante avversità tra interventi
chirurgici ed il Covid 19. “I limiti sono nella nostra testa –
dichiara con orgoglio Maria Napoli – ed io voglio dimostrare
che è possibile con la volontà e l’allenamento superarli. Sono
stata operata al legamento crociato ed al menisco del
ginocchio sinistro, il ginocchio destro ha gravi alterazioni
alla cartilagine. Non avevo mai corso e fatto agonismo in vita
mia. Gli scettici mi dicevano: dove vai? Non potrai mai
correre”. Maria Napoli ha 43 anni, è sposata con Bruno Cancro
ed è mamma di Antonio. Si è allenata duramente ritagliando
tempo in giornate lavorative piene di appuntamenti e
responsabilità. Oltre all’impegno agonistico, l’imprenditrice
salernitana vuole dimostrare che possiamo superare i nostri
limiti mentali depotenzianti. La maratona è una metafora della
vita, un obiettivo arduo e difficile come i tanti che
abbandoniamo senza averci mai provato realmente. “Con
costanza, disciplina e determinazione – continua Maria Napoli
– insieme con le giuste strategie si può costruire la Strada
che ti porta alla meta, gestendo anche le diverse interferenze
che si presentano. La più difficile per me è stata la
positività al Covid, con sintomi piuttosto noiosi, che mi ha
tenuta ferma in casa per ben 27 giorni e poi la ripresa
successiva degli allenamenti non certo facile”. Il 3 Settembre
Maria Napoli ha corso un lungo di 37 km a Maspalomas di Gran
Canaria. Adesso è pronta per Berlino con la guida dell’amico
preparatore il cardiologo Lino Marrazzo plurimaratoneta.
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