Un nuovo calice in dono per don Francesco Massa
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Un nuovo calice in dono per don Francesco Massa di Monica De Santis Un nuovo calice, è stato il dono che la comunità di Santa Maria delle Grazie e San Bartolomeo ha regalato a don Francesco Massa, il nuovo sacerdote che ieri mattina alle 11 ha preso possesso della sua nuova parrocchia. Con una santa messa concelebrata insieme con il Vescovo di Salerno Andrea Bellandi, e davanti a tutta la comunità, agli ospiti della vicina casa di riposo, ai suoi familiari e a diversi sacerdoti della diocesi, don Francesco, nel corso del suo discorso finale, si è detto felice del nuovo incarico e pronto a stare al fianco dei suoi fedeli… “Abbiamo tanto da fare e sono pronto ad ascoltare ognuno di voi. La mia porta sarà sempre aperta”. Poi simpaticamente scherza… “Vi do un mese di tempo per venire a parlarmi delle vostre idee, delle problematiche e delle iniziative, poi dobbiamo metterci a lavoro”. A seguire, subito dopo la funzione nel vicino quadriportico i fedeli hanno poi festeggiato don Francesco con un piccolo rinfresco con tanti canti intonati dai giovanissimi della parrocchia. “Siete davvero una bella comunità, faremo tante belle cose insieme”, ha detto poi salutando gli intervenuti, tra questi anche l’assessore alla cultura del comune di Salerno Antonia Willburger che ha portato a don Francesco i saluti e gli auguri del sindaco Napoli e dell’intera amministrazione comunale.
De Fazio: “Puntiamo sul recupero del patrimonio edilizio e architettonico” Una campagna elettorale all’insegna della concretezza e lontana da ogni polemica, con l’ambizione di contribuire alla costruzione di una prospettiva di medio periodo per la città di Salerno. Massimo De Fazio, in corsa sotto il simbolo di “Popolari e moderati”, ha fatto una scelta netta, all’indomani di una riflessione che lo ha portato ad abbandonare il centrodestra ed a sostenere la candidatura del primo cittadino Enzo Napoli. “C’è una lunga storia, familiare e personale, che mi lega a Salerno, anche sotto il profilo dell’impegno politico ed è proprio per non tradire il senso profondo di questo impegno che ho maturato una scelta che ha sorpreso qualcuno: dinanzi alla crisi del centrodestra salernitano, alla completa mancanza di proposta e visione, ho cercato uno spazio che mi consentisse di portare avanti una proposta costruttiva. Perché il senso vero del mio impegno è sempre stato quello di lavorare per la nostra comunità. Questa è la coerenza che rivendico con forza, non certo il restare acriticamente schierato su una posizione solo perché lì sventola una bandiera che, a prescindere dai contenuti, pretende di rappresentare una storia ed una tradizione politica”. Lei ha fatto una scelta precisa: poche proposte, ma ben articolate, su una rosa di temi ristretta. Una posizione originale in una compagna elettorale in cui, a tratti, sembra di assistere ad una gara a chi presenta la soluzione in grado di risolvere tutti i problemi della città. “Ho sempre pensato che essere “tuttologi” significhi, in realtà, comprendere ben poco dei tanti temi di cui si parla. Le proposte “impossibili” preferisco lasciarle ad altri, nessun volo pindarico da parte mia, piuttosto la scelta di mettere sul tavolo interventi mirati e, soprattutto, realizzabili, in grado di incidere
realmente nella realtà cittadina. Questo nella consapevolezza che l’azione di governo dell’amministrazione Napoli in questi ultimi cinque anni non è stata esente da pecche e ritardi, dunque necessitava di essere rivista ed integrata. La disponibilità al dialogo costruttivo da parte di Enzo Napoli mi è parso un segnale importante, un’occasione da cogliere nel tentativo di costruire insieme una prospettiva credibile di medio periodo per Salerno. Che è quello che sto cercando di fare al meglio anche attraverso le proposte messe in campo in queste settimane. Tre, in particolare, sono i settori su cui si è concentrata la mia attenzione: sicurezza, riqualificazione urbana, sviluppo dei circuiti turistici culturali come voce forte dell’economia cittadina”. Partiamo dal primo punto “È di tutta evidenza che la sicurezza, declinata in diversi aspetti, resti il presupposto su cui fondare ogni ipotesi di sviluppo economico, oltre che adeguati livelli di vita per i cittadini. Di qui la proposta di una diversa articolazione della presenza della Polizia Municipale sul territorio cittadino, anche attraverso l’istituzione di presidi fissi nelle zone meno centrali, ad esempio nelle frazioni collinari; in un’azione coordinata con le altre forze dell’ordine. Il presupposto è, ovviamente, quello di un adeguamento di organici e dotazioni. Ma sicurezza significa anche verificare il rispetto di norme e regolamenti da parte degli operatori della movida, così da bilanciare esigenze ed interessi di operatori e residenti”. La riqualificazione urbana è un cavallo di battaglia delle amministrazioni che si sono susseguite in questi ultimi trent’anni, come si inserisce la sua proposta in questo contesto? “La mia idea è che l’attenzione debba ora spostarsi sul recupero del patrimonio edilizio ed architettonico esistente, piuttosto che sulle nuove costruzioni. Possiamo trasformare il centro storico in un grande cantiere d’avanguardia, impegnando professionalità di alto profilo e, perché no, costruendo un partenariato con l’Università. Le ricadute in termini di qualità della vita ed occupazioni sono evidenti, il tutto ottenuto senza consumo di suolo, uno dei grandi problemi con cui siamo chiamati a
confrontarci”. Qualche esempio? “Una delle grandi sfide è il recupero delle ex carceri, per cui finalmente sono arrivate delle risorse, ma necessitano idee e progetti sostenibili. C’è poi il grande tema della rifunzionalizzazione degli spazi, ad iniziare da contenitori come il complesso di Santa Sofia per arrivare, uscendo dal centro storico, al vecchio tribunale e al forte La Carnale. Il primo potrebbe essere l’embrione di un museo civico, destinato ad esporre opere e documenti storici già in possesso del Comune, mentre il secondo potrebbe ospitare degnamente il Museo dello Sbarco e di Salerno capitale”. Sul fronte turismo? “Una città che nutre ambizioni in questo campo deve essere in grado di offrire servizi efficienti e, soprattutto, di rendere facilmente accessibili i suoi tesori. Per questo proposito abbiamo messo a punto l’ideala proposta del Sistema Museale Salernitano: una rete dei siti d’interesse storico/artistico/culturale gestiti direttamente dal Comune di Salerno. Bigliettazione unica, card promozionali, infopoint con materiale aggiornato e multilingue, iniziative promozionali integrate i primi passi da muovere per la costruzione della nuova città turistica”. La lotta alla violenza del Rotary Club Salerno Duomo Una giornata dedicata alla lotta alla violenza, martedì 28 settembre, promossa dal Rotary Club Salerno Duomo, con due iniziative volte a contrastare un fenomeno che è ancora molto presente nella comunità. Pertanto il Rotary Club Salerno Duomo, inserisce in linea strategica un progetto molto più ampio, in collaborazione con più realtà sul territorio per agire compatti verso la sensibilizzazione e l’aiuto concreto per le vittime della violenza. Una lotta alla violenza in
tutte le sue forme, a partire da quella domestica, alla violenza di genere ma anche rivolta a tutte le fasce vulnerabili che molto spesso, finiscono nel vortice di abusi, come i minori che hanno un rapporto molto delicato con la rete. Così, martedì 28 settembre alle 16.30 sarà inaugurato con taglio del nastro, la Sala ascolto antiviolenza presso la Caserma “Pezzuto – Arena” sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno in via Raffaele Mauri 99 a Salerno. Un primo passo per aiutare le vittime di violenza di vario genere, dalla domestica, agli anziani o gli imprenditori che subiscono intimidazioni, per poter denunciare attraverso un protocollo di protezione la propria situazione. La sala sarà utilizzata anche per audizioni protette per minori e per incidenti probatori. La sala ascolto, voluta fortemente dall’Arma, nasce con l’obiettivo di sensibilizzare e invogliare alla denuncia attraverso un filtro preliminare che possa tutelare i cittadini ed è stata realizzata, grazie al supporto del Rotary Club Salerno Duomo e da Confindustria Salerno, Ikea Italia, Lutech Spa e Comsud Srl. Ma la lotta alla violenza per il Rotary Club Salerno Duomo non si ferma e alle ore 20.30 presso il Saint Joseph Resort in via Salvatore Allende, si terrà la conviviale su “Internet e minori”, con l’intervento del giornalista Eduardo Scotti e del Consigliere di Stato Giovanni Sabbato. Un progetto che nasce con la presidenza Cimmino e che è stato portato avanti dai successivi Presidenti del Club, per affrontare una tematica delicata ed importante che coinvolge le famiglie e la nuova generazione tutta, in un contesto storico particolare. “L’elemento fondante della mia presidenza è la prossimità con il territorio e non può non esserci l’aspetto della tolleranza e della lotta alla violenza – dice Vincenzo Abate presidente del Rotary Club Salerno Duomo – per contrastare la violenza e l’intolleranza è fondamentale fare leva sulla sensibilizzazione, sulla prevenzione e sul monitoraggio. La violenza è un fenomeno culturale e abbiamo bisogno di momenti culturali per combatterlo, affinché si possa scardinare l’elemento iniziale, dove poi prendono il sopravvento
abitudini malsane, anticipandone gli accadimenti, con un’analisi sociologica ed intervenendo su famiglie e scuole. Molto delicata è la questione poi, dei minori e di internet, dove è sempre più frequente per la nuova generazione, il fenomeno di crearsi il proprio mondo, che spesso diventa virtuale, con la creazione di avatar che prendono il posto della persona e tutto questo sfocia poi, in comportamenti morbosi e fuori controllo”. Don Francesco Massa da oggi nuovo parroco di Santa Maria delle Grazie di Monica De Santis Si terrà questa mattina alle ore 11 la santa messa d’ingresso del nuovo parroco della comunità parrocchiale di San Maria delle Grazie e San Bartolomeo Apostolo, nel cuore del centro storico a Salerno. Da oggi infatti, la comunità avrà come sacerdote don Francesco Massa, che sarà accolto, oltre che dai fedeli, anche da Monsignor Andrea Bellandi, vescovo della diocesi di Salerno, Campagna e Acerno, che con lui concelebrerà la Santa Messa e dal gruppo di giovanissimi, che per tutta la giornata di ieri si sono impegnati per rendere la chiesa il più accogliente possibile e per scrivere diversi manifesti di benvenuto al nuovo sacerdote, che subentra dopo tre anni di regenza da parte di diversi sacerdoti che si sono alternati nella piccola parrocchia della zona alta del centro storico. Dal Francesco Massa dal 1 Febbraio 2014 al 31 Maggio 2016 è stato Addetto all’Economato Sezione legale dal 2 Febbraio 2005 al 12 Settembre 2012 è stato parrocco di
Parrocchia S. Maria di Cost. e Santa Maria a Favore e Santa Barbara ad Aiello e Camp. di Castel S. Giorgio dal 29 Giugno 2004 è stato Vicario parrocchiale di Parrocchia S. Pietro in Camerellis, mentre dal 24 Settembre 2012 è stato Parrocco di Parrocchia S. Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino a Piano di Montoro; dal 10 Luglio 2015 è stato Commissario Arcivescovile della Confraternita del Pio Monte dei Morti in Misciano di Montoro; dal 1 novembre 2015 è stato Commissario Arcivescovile della Confraternita Arco dello Spirito Santo in Solofra, della Confraternita S. Maria della Pietà in S. Chiara in Solofra e della Confraternita di Maria Santissima Annunziata in Solofra; dal 26 Febbraio 2016 è stato Vice Assistente Spirituale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unitalsi) della Sottosezione di Salerno, mentre dal 1 Aprile 2016 è stato Cancelliere presso il Tribunale Metropolitano Salernitano di Seconda Istanza, presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Salernitano e presso il Tribunale Ecclesiastico Diocesano. Il parco abbandonato di via Sorgente ripulito da genitori e bambini di Lucia D’Agostino Una iniziativa dal basso, un esempio di cittadinanza attiva e partecipata, che cerca di coinvolgere le istituzioni comunali per ottenere la fruizione di spazi pubblici rendendoli accessibili a tutti e, soprattutto, ai bambini, trattandosi di un’area che potrebbe diventare un parco giochi destinata agli abitanti del quartiere. A via Camillo Sorgente, nella zona
alta di Salerno, l’unico parco che darebbe respiro ai cittadini con un po’ di verde e un ambiente adibito ai giochi per piccoli è da anni in stato di totale abbandono per l’incuria delle persone e dell’amministrazione che, dopo la cessione da privati, lo ha abbandonato rendendolo inaccessibile anche alle passeggiate. Sabato mattina gli abitanti del quartiere hanno dato vita ad una manifestazione organizzata di protesta civile ed ecologica pulendo gli spazi dall’immondizia e coinvolgendo i bambini in una iniziativa che insegna e invoglia anche alla cura consapevole dei luoghi pubblici e, dunque, di tutti. Questo appuntamento è stato preceduto da due petizioni, finalizzate al recupero del parco, l’ultima ideata da Vanni De Rosa che, partendo dal bar “Rendez Vous”, ha raccolto molte firme ed è stata inviata al sindaco Vincenzo Napoli e all’assessore allo sport Angelo Caramanno. I cittadini, nella richiesta formale al comune, hanno dato la loro disponibilità a contribuire alla riqualificazione e alla manutenzione dell’area, pur di poter godere di un luogo di svago dove trascorrere il tempo libero insieme ai bambini, senza dover spostarsi in auto per raggiungere altre zone della città. Tra l’altro non si tratta solo di fruire di uno spazio accessibile e dignitoso per i più piccoli, diritto tra l’altro di tutti, ma di mettere in sicurezza un’area dove il degrado materiale espone al pericolo i minori a due passi da casa. Va ricordato, con un breve excurus temporale, che l’interesse dei cittadini per ridare dignità a questo parco nasce nel 2017 da parte di un’associazione sportivo-dilettantistica, a cui sono seguite due petizioni nel 2021 una su change.org da parte del Comitato Centro Storico Alto con 450 firme e un’altra promossa, appunto, da Vanni De Rosa e sottoscritta da genitori e nonni residenti in via Sorgente. Così sabato mattina sono stati riempiti quindici sacchi di bottiglie di plastica, rimosso un vecchio chiosco in legno distrutto e risalente all’inaugurazione ed effettuata una raccolta differenziata di altri rifiuti. «L’iniziativa di stamattina – dichiara De Rosa – era nata in sordina su un gruppo di whatsapp e doveva coinvolgere poche persone. In realtà abbiamo trovato persone
sconosciute che sono arrivate qui con attrezzi, genitori e quindici bambini, continuando una pulizia incominciata, addirittura, ieri. Ciò che accomuna tutti noi è l’indignazione e la delusione che un’area del genere debba essere abbandonata a sé stessa, proprio in un contesto, come quello del centro storico alto, dove spazi all’aria aperta, che accolgano bambini ed adulti, non esistono e i più vicini sono il Parco Pinocchio o il parco nei pressi della piscina comunale di Torrione. Auspichiamo una maggiore sensibilità da parte dell’amministrazione comunale che favorisca un circolo virtuoso, accogliendo e sostenendo le iniziative dei cittadini per innescare il gene culturale del senso di responsabilità civica, con gli strumenti forniti dall’Art. 118 della Costituzione». Al via il laboratorio “Sotterranei di eccellenza” al Liceo Tasso Lunedì 27 settembre alle 10:30, si terrà la conferenza stampa di presentazione del laboratorio “Sotterranei di eccellenza” promosso dal Liceo Classico Torquato Tasso di Salerno nell’ambito del progetto “EduCare – Ricreare Socialità”. Il Laboratorio, organizzato dal Liceo Tasso in partnership con il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano e Medaarch – Accademia Mediterranea di Architettura è finalizzato alla promozione e comprensione dell’arte attraverso la tecnologia. Gli studenti che saranno coinvolti nelle attività, grazie al supporto di esperti del settore archeologico e all’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e di strumenti innovativi, quali scanner e stampanti 3D, avranno l’opportunità di
riprodurre i manufatti esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano. Ci saranno il Presidente di Fondazione Saccone, Carmela Santarcangelo – Dirigente del Liceo “T. Tasso”, Luigina Tomay – Direttrice Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Faiano e Amleto Picerno Ceraso. Operazione Delice: Droga per “pezzi grossi” e commercianti Il supermercato delicius di Pagani quartier generale: “Da lì porta cento grammi di cocaina a uno della Gori a quel bar di Nocera “Prima ‘a pezz, poi ‘o sapone”, ovvero prima i soldi e dopo la droga. E poco interessa l’importanza del cliente: pusher o un “pezzo grosso”. Non c’è differenza. E’ sempre Giacomo De Risi a impartire ordini per il carico di stupefacente proveniente da Torre Annunziata e diretto a Pagani. Dalla città di Sant’Alfonso, poi, servendosi di altri pusher si inondavano di cocaina e hashish piazze del Salernitano quali Cava de’ Tirreni, Baronissi, Costiera Amalfitana, Salerno e Piana del Sele, Battipaglia in particolar modo. Ma prima dell’acquisto bisogna sborsare i soldi. Nessun credito. Ad aprile di quest’anno un’intercettazione ambientale nell’abitazione paganese di De Risi ci sono Raffaella
Attianese, il fratello Santo e la madre. Sono in casa per prendere le ultime istruzioni da De Risi circa l’acquisto di una moto da andare a ritirare a Salerno. Santo Attianese chiede se è possibile prendere stupefacente hashish “quello con la foglia impressa sopra, quello con la foglia d’oro”. De Risi ha nelle sue disponibilità la merce ma… “Se lo vuole mi deve dare prima i soldi, altrimenti non se ne fa nulla. Digli 4500 euro, meno non si può fare, anche se noi lo vendiamo duecento euro più”. Attianese infastidito replica. “E per me non ci sta nulla?”. “A te ti vengono 50/100 euro… Io lo pago 4mila euro. “Santo Attianese va a Salerno a ritirare la moto e per concordare la vendita del chilo di hashish. Il marito della sorella Raffaella, Giacomo De Risi , lo chiama. “Vedi che sono riuscito a prenderlo per 4800 euro, meno di tanto non può farmi l’amico (Angorato, ndc)”. La risposta: “Procedi, tutto a posto”. Argentina Varone, che entra in scena come corriere dopo l’arresto del volontario del 118 Ignazio Oro, si lamenta a fine dicembre 2020 di non avere soldi e di guadagnare appena “quattro soldi” per andare a prendere la droga a Torre Annunziata. De Risi la tranquillizza. “Non ti preoccupare, appena si sblocca tutto (causa coronavirus) ti faccio fare due o tre giri facendoti guadagnare oltre mille euro… In un mese recupererai 2mila euro, stai serena”. La Varone non solo si sarebbe recata a Torre Annunziata a prendere lo stupefacente ma si sarebbe occupata di vendere la droga al dettaglio sempre per conto di Giacomo De Risi. E lo fa spesso con la figlia di 14 anni. De Risi ha come base per la vendita della droga il supermercato della moglie, il Delicius a Pagani: un etto di cocaina che De Risi consegna a Ferdinando Pepe il quale lo dovrà portare al “magazzino e poi dopo un po’ al bar Vergati di Nocera Inferiore dove c’è uno della Gori che arriva direttamente da San Cipriano d’Aversa che ti deve dare 4900 euro in contanti. Fatti dare prima i soldi…”.
Tentato omicidio di Castagna e la security, pene definitive Ricorsi respinti, diventano definitive le pene a sette anni e mezzo a testa di reclusione per il tentato omicidio nei confronti dei buttafuori di una discoteca: volevano vendicarsi per avere avuto la peggio in una rissa e di essere stati messi alla porta. Colpi di pistola esplosi per uccidere secondo i giudici che in primo grado avevano condannato a nove anni di reclusione Pasquale Langella, Vincenzo Auricchio e Alessandro Mohamed Taha, di Scafati e Boscoreale. L’episodio avvenne nel febbraio del 2007 davanti alla discoteca “Gola” sulla litoranea di Pontecagnano. Tutto nacque da una rissa che Langella e Auricchio avevano avuto con due membri della security del locale, dalla quale Langella era uscito con il volto tumefatto. Un affronto che decisero di lavare col sangue, tornando poco dopo davanti al locale armati di pistola e iniziando a sparare all’impazzata. I primi colpi sfiorarono Walter Castagna , in quel periodo buttafuori della discoteca, che salì in auto per fuggire. I tre però lo inseguirono e secondo la ricostruzione degli inquirenti esplosero verso di lui sette o otto colpi, uno dei quali si fermò nel sedile dove era seduto. Solo quando lo persero di vista i tre tornarono davanti al locale per continuare l’opera, sparando altri colpi ad altezza d’uomo e conficcandone uno nella vettura di un buttafuori. D’altronde le minacce al personale del locale erano state esplicite: «Voi non sapete con chi avete a che fare… vi sparo, vi uccido» avrebbe detto Langella, rivendicando l’appartenenza al clan Paglietta. I colpi sparati furono in tutto diciotto, una sfuriata che secondo gli inquirenti avrebbe potuto provocare una strage. “La ricostruzione, ragionevolmente accreditata dalla sentenza impugnata, è in ogni caso quella di una concentrazione di fuoco, che si diresse al bersaglio umano prescelto prima e
dopo l’ingresso della vittima sull’automobile, e non già in aria a mero scopo di intimidazione. Le ragioni, per cui nessuno dei colpi sparati andò a segno, possono essere le più varie, ma è un salto logico inferire dalla mera constatazione del fallimento del piano delittuoso”, scrive la Cassazione. Nuova sede zonale U.Di.Con, nel rione Carmine U.Di.Con Regionale Campania informa che il prossimo lunedì 27 settembre, alle ore 19.00, avrà luogo l’inaugurazione della nuova sede zonale U.Di.Con, nel rione Carmine in via Demetrio Moscato n. 13. La tutela dei consumatori a 360 gradi è il nostro must, afferma l’avvocato Henny Di Domenico, Commissario zonale della nuova sede U.Di.Con. I settori di intervento spaziano dal commercio (pratiche commerciali scorrette, garanzia qualità e sicurezza del prodotto), alle pratiche scorrette di E-commerce (truffe in rete, falsi annunci), al ramo delle banche e delle assicurazioni (contratti di credito al consumo e polizze assicurative), a quello della sanità (infortunistica, sinistri, insidie e pericoli, incidenti sul lavoro, malasanità). L’Ufficio fornirà informazioni, consulenza e assistenza attraverso gli strumenti della Conciliazione e della Class Action. Tra i servizi offerti anche lo SPID, strumento di dialogo efficace tra cittadino/consumatore e le pubbliche amministrazioni. La sede zonale U.Di.Con. del rione Carmine svolgerà anche attività informativa e di raccolta dati nei settori CAF e PATRONATO. Gli orari di apertura sono: dal lunedì al venerdì, la mattina dalle ore 9.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle ore 16.30 alle ore 19.00. Per informazioni e contatto: whatsapp 338/2869848; email: salerno13@udicon.org
Maria Napoli, dal negozio di ottica alla sfida della Berlin Marathon L’imprenditrice salernitana Maria Napoli è pronta a vincere la sua sfida più importante: portare a termine la Berlin Marathon in programma domenica 26 settembre. Maria Napoli, titolare di una nota azienda ottica del capoluogo, è pronta a macinare i 42,192 chilometri della celebre maratona nella capitale tedesca. Un traguardo sportivo che per Maria assume un significato esistenziale dopo tante avversità tra interventi chirurgici ed il Covid 19. “I limiti sono nella nostra testa – dichiara con orgoglio Maria Napoli – ed io voglio dimostrare che è possibile con la volontà e l’allenamento superarli. Sono stata operata al legamento crociato ed al menisco del ginocchio sinistro, il ginocchio destro ha gravi alterazioni alla cartilagine. Non avevo mai corso e fatto agonismo in vita mia. Gli scettici mi dicevano: dove vai? Non potrai mai correre”. Maria Napoli ha 43 anni, è sposata con Bruno Cancro ed è mamma di Antonio. Si è allenata duramente ritagliando tempo in giornate lavorative piene di appuntamenti e responsabilità. Oltre all’impegno agonistico, l’imprenditrice salernitana vuole dimostrare che possiamo superare i nostri limiti mentali depotenzianti. La maratona è una metafora della vita, un obiettivo arduo e difficile come i tanti che abbandoniamo senza averci mai provato realmente. “Con costanza, disciplina e determinazione – continua Maria Napoli – insieme con le giuste strategie si può costruire la Strada che ti porta alla meta, gestendo anche le diverse interferenze che si presentano. La più difficile per me è stata la positività al Covid, con sintomi piuttosto noiosi, che mi ha
tenuta ferma in casa per ben 27 giorni e poi la ripresa successiva degli allenamenti non certo facile”. Il 3 Settembre Maria Napoli ha corso un lungo di 37 km a Maspalomas di Gran Canaria. Adesso è pronta per Berlino con la guida dell’amico preparatore il cardiologo Lino Marrazzo plurimaratoneta.
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