Duci propone ticket Stella - Messineo

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25 Aprile 2020 -

Duci propone ticket Stella – Messineo

GENOVA – «La soluzione di Paolo Emilio Signorini presidente dell’Autorità di
sistema portuale di Genova non mi dispiace, così come penso che Sandro
Biasotti abbia le caratteristiche adatte per ricoprire il ruolo, se
affiancato da un segretario generale esperto amministrativo», esordisce cauto
il presidente di Federagenti, la federazione degli agenti marittimi italiani
Gian Enzo Duci, ma la “sua” soluzione sarebbe un’altra per la guida del
porto, dichiara alla vigilia dell’approvazione definitiva della legge di
riforma nazionale che darà il via alle nomine.
«Con il massimo rispetto per tutti i nomi fatti – aggiunge – resto dell’idea
che avrebbe più senso ragionare su un combinato presidente-segretario: un
ticket Orazio Stella – Francesco Messineo, presidente e segretario generale,
sarebbe la combinazione su cui aprire una seria discussione. Con un modello
di questo tipo e i nomi di Stella e Messineo si metterebbero in campo alla
guida dello scalo ligure due figure di primo piano e non solo una». Una idea
di questo tipo è già stata perseguita a Trieste.
Ad oggi il favorito è Signorini, già dirigente al ministero delle
Infrastrutture nel governo Berlusconi e oggi segretario generale della
Regione Liguria, anche se il governatore Giovanni Toti insiste sulla
candidatura di Biasotti. Il nome di Signorini potrebbe ottenere il via libera
del ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, cosa che
appare difficile per Biasotti, parlamentare di Forza Italia ed ex presidente
della Regione Liguria. Stella, ex amministratore delegato di Maersk, secondo
Duci avrebbe la giusta visione e conoscenze internazionali, mentre Messineo,
presidente del porto di Marina di Carrara, di cui si parla anche per guidare
l’Autorità di sistema La Spezia – Carrara, «conosce la macchina
amministrativa dei porti come pochi in Italia».

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25 Aprile 2020 -

A Spezia 30,9 mln di euro dalle
crociere

  LA SPEZIA – Da oltre dieci anni il porto della Spezia accoglie navi da
crociera e dal 2013 è stabilmente presente nella geografia dei principali
porti crocieristici italiani. La rilevanza e gli impatti economici generati a
partire dalla presenza della crocieristica nello scalo, sono stati analizzati
nello studio realizzato in questi mesi da Risposte Turismo su incarico
dell’Autorità portuale guidata da Lorenzo Forcieri.
Venerdì mattina i principali risultati dello studio sono stati presentati
alla stampa ed ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria,
ed agli intervistati da Risposte Turismo, alla presenza di Forcieri e
Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo.
Con soddisfazione il presidente dell’Authority ha evidenziato come, a partire
dai 30,9 milioni di euro di ricadute dirette per il territorio spezzino
generate nel 2015 dall’attività crocieristica alla Spezia, lo studio abbia
elaborato stime riferite agli effetti indiretti ed indotti del comparto
indicando in 96 i milioni di euro generati a livello nazionale sempre a
partire dalla presenza delle navi da crociera.
«Finalmente oggi si conoscono più precisamente i positivi effetti sul
territorio prodotti dal settore crociere – ha detto Forcieri -. I valori
economici oggi presentati sono la base su cui rinnovare l’impegno che da
diversi anni Autorità portuale spezzina ed i vari operatori profondono
nell’ampliamento e miglioramento continuo dei servizi offerti alle compagnie
ed ai passeggeri. Ora lavoriamo per fornire ancora maggiori certezze agli
armatori con la realizzazione del molo e della stazione crocieristica».
Il contributo dato dall’attività crocieristica alla Spezia, oltre che per la
regione Liguria, che ha rafforzato la sua leadership ed il suo ruolo nel
panorama nazionale per movimentazione di passeggeri crocieristi, viene esteso
a livello economico all’intero territorio nazionale. Un porto quello della
Spezia, che conta su numerose opportunità di scoperta proposte ai passeggeri
dentro e fuori i confini comunali.
Le stime riferite alla spesa dei 667mila crocieristi movimentati alla Spezia
nel 2015 hanno superato i 41 milioni di euro a terra, 22,7 dei quali possono
essere riferiti alle spese trattenute dal territorio spezzino. Si tratta di

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un valore medio di circa 34 euro per ogni crocierista (siano essi in
sbarco/imbarco o transito). Oltre alla spesa diretta dei crocieristi a terra
è stato stimato un contributo di quasi 1,96 milioni di euro quale ricaduta
diretta delle spese sostenute dai membri degli equipaggi scesi a terra
durante le soste delle navi.
Il valore di spesa delle compagnie di crociera, terzo elemento di spesa
diretta considerato nello studio e spesso sottovalutato, si è stimato essere
di poco superiore ai 6,25 milioni di euro.
Francesco di Cesare, dopo aver illustrato i risultati ha concluso la
presentazione dichiarando che «gli oltre 40 interlocutori locali ascoltati in
questi mesi hanno fatto emergere come, oltre ai risultati appena citati, il
fermento attorno alla crocieristica si sia inserito nel tessuto economico
locale e ne abbia favorito una rivitalizzazione dando nuovi impulsi alla
destinazione che si aggiungono alle già rilevanti ricadute economiche oggi
illustrate».
A chiusura della conferenza è stato ricordato come l’Autorità portuale,
assieme a Discover La Spezia, sia partner della sesta edizione di Italian
Cruise Day, la giornata della crocieristica italiana, in programma quest’anno
proprio alla Spezia il prossimo 30 Settembre.

Corso per italiani su Autostrade del
mare

BARCELLONA – La Scuola Europea di Short Sea Shipping (2E3S), centro di
formazione di Barcellona, avvia la stagione 2016 di corsi per professionisti
con il corso-workshop “Most” (Motorways of the Sea Training) Italia.
Questi corsi, altamente specializzati, offrono una formazione completa in
logistica intermodale, short sea shipping e Autostrade del mare. Nel 2015 la
scuola ha previsto per la prima volta l’edizione pilota di questo corso
indirizzata esclusivamente a professionisti italiani, estendendo così le sue
lezioni in un nuovo mercato europeo. A seguito del primo successo, la seconda
edizione del corso avrà luogo quest’anno dal 17 al 20 Settembre a bordo della

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nave ro/pax Cruise della Grimaldi Lines in navigazione tra Civitavecchia e
Barcellona, una delle più importanti Autostrade del mare in Europa.
Il corso è sponsorizzato dal porto di Barcellona, porti di Roma e Lazio,
Grimaldi Lines, Grandi Navi Veloci, Autorità portuale di Genova e
International Propeller Club di Palermo ed organizzato in collaborazione con
alcune associazioni italiane tra cui Rete Autostrade Mediterranee, Assoporti
e Confitarma. Sarà condotto da esperti e professionisti del settore sia
italiani che spagnoli che offriranno un alto profilo alla didattica. Andrea
Campagna, professore italiano e consulente in trasporti e logistica ha
spiegato che: «La capacità di confrontarsi in un ambiente internazionale su
tematiche innovative e con un approccio interdisciplinare al trasporto rende
i corsi per professionisti del settore un’opportunità per aggiornarsi e
acquisire elementi di competitività».
Sono circa 50 i posti disponibili e sono aperte ad un ampio spettro di
profili professionali provenienti dal settore dei trasporti marittimi e della
logistica, incluso spedizionieri, manager logistici, operatori portuali,
agenti marittimi, freight forwarders, etc. Il corso offrirà inoltre ai
partecipanti la possibilità di estendere la propria rete di contatti e di
mantenere durature relazioni con altri professionisti ed esperti del settore.
Il programma completo del corso è disponibile sul sito della 2E3S, con tutte
le informazioni su come iscriversi: www. 2e3s. eu/course/160917mm/. Durante i
quattro giorni di svolgimento, i partecipanti acquisiranno conoscenze
teoriche e pratiche che contribuiranno ad accrescere le loro competenze
nell’ambito delle catene di distribuzione e nelle Autostrade del mare.
Avranno l’opportunità di vedere dal vivo le operazioni intermodali attraverso
visite all’interno delle navi (ponti di comando, sala macchine e stiva).
Grazie allo studio di casi pratici gli iscritti saranno anche in grado di
poter elaborare soluzioni ed offerte di trasporti.
Durante l’autunno 2016, la scuola offrirà corsi MostT anche per
professionisti del mercato spagnolo (22-25 Ottobre), portoghese (5-8
Novembre) e francese (26-29 Novembre).

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Ue: tariffe delle compagnie più
trasparenti

  BRUXELLES – Nessuna infrazione che comporti sanzioni ma in compenso le
quattordici compagnie marittime su cui si è posata, a partire dal Novembre
2013, la lente di ingradimento della Commissione antitrust europea si sono
impegnate a rendere più trasparente la loro politica tariffaria.
Questa in estrema sintesi la conclusione della vicenda incentrata sugli
annunci di aumento dei noli, i comunicati di “General Rate Increase”, che
secondo la Ue potevano creare una specie di cartello.
I responsabili dell’ Autorità antitrust si erano soffermati sul fatto che gli
annunci “Gri” (General ate increase) non indicano una tariffa totale ma solo
l’aumento che viene applicato per “teu”, anche di diverse centinaia di
dollari, su una specifica rotta e da una data in poi.
La loro pubblicazione – secondo Bruxelles – che avviene tra tre e cinque
settimane prima della loro entrata in vigore potrebbe far sì che durante
questo periodo tanti vettori marittimi si adeguino alla situazione
annunciando a catena analoghi incrementi a quelli indicati con una tempistica
quasi identica agli altri armatori. Un annuncio che non è un impegno
tassativo che potrebbe essere variato anche nelle settimane seguenti fino a
renderlo praticamente uguale a quello degli altri.
In base a queste considerazioni l’Antitrust europea aveva così aperto una
indagine che riguardava i seguenti vettori: Cma Cgm (Francia), Cosco (Cina),
Evergreen (Taiwan), Hamburg Süd (Germania), Hanjin (Corea del Sud), Hapag
Lloyd (Germania), Hyundai Merchant Marine (Corea del Sud), Maersk
(Danimarca), Mol (Giappone), Msc (Svizzera), Nyk (Giappone), Oocl (Hong
Kong), Uasc (Emirati Arabi Uniti) e Zim (Israele).
Naturalmente le compagnie marittime hanno accolto con favore la conclusione
dell’indagine della Commissione «che non ha riscontrato violazioni del
diritto comunitario sulla concorrenza».
Per Maersk Line ha parlato Camilla Jain Holtse, capo consulente legale del
settore concorrenza. «Siamo molto lieti che la Commissione europea abbia
chiuso il caso senza accertare una violazione del diritto comunitario sulla
concorrenza. Noi, cosi come gli altri vettori coinvolti, ci siamo impegnati a
far sì che ci sia il massimo rispetto del diritto comunitario».

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Come nello specifico? Maersk Line e le altre compagnie di navigazione
cambieranno il loro modo di fare annunci rivolti ai clienti riguardani i
prezzi del trasporto. In particolare, ci saranno cambiamenti nell’ attuale
modalità con cui vengono resi noti i “Gri”. Maersk Line fa sapere inoltre
«che continuerà, attraverso gli stessi canali di comunicazione, ad annunciare
ai propri clienti gli aumenti di prezzo 30 giorni prima che vengano
introdottii. Però, invece di annunciare solo l’importo dell’ aumento, renderà
noto il prezzo totale del trasporto compresa la maggiorazione e anche
ulteriori elementi che possano rendere più trasparente il rapporto con i
cariactori».
Il commissario europeo Antitrust, Margrethe Vestager, ha evidenziato quanto
importante sia l’impegno preso dalle quattordici compagnie considerato che
«il trasporto container rappresenta uan fetta importante dei traffici via
mare da e per l’Europa. E’ quindi essenziale per le imprese europee e per
l’economia della Ue che ci sia vera competizione. Gli impegni assunti dai
quattordici vettori renderanno i prezzi di questi servizi marittimi più
trasparenti e aumentaranno la concorrenza».

A New York prima nave da nuovo canale
Panama

NEW YORK – (M. B.) Dopo aver attraversato il primo Luglio il nuovo canale
di Panama, la nave “Mol Benefactor” da 10.000 teu è puntualmente arrivata al
Global Container Terminals (GCT) di Bayonne, venerdì 8 Luglio a mezzogiorno.
L’Autorità portuale di New York & New Jersey insieme a GCT Usa hanno quindi
accolto con una cerimonia di benvenuto al GCT Bayonne, la nave container più
grande che abbia finora scalato il porto di New York e New Jersey e la prima
Neo-Panamax ad arrivare in un porto della East Coast dopo aver transitato nel
nuovo canale di Panama. Come si sa, la via navigabile inaugurata lo scorso 26
Giugno, consentirà il passaggio anche alle porta contenitori da 14.000 teu
che potranno così scalare il porto di New York e quando saranno conclusi i
lavori per l’innalzamento del Bayonne Bridge, previsti a fine 2017, anche i

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terminal del New Jersey.
Durante la cerimonia appositamente allestita dalla Port Authority of New York
& New Jersey per celebrare l’evento, è stato consegnato al comandante della
nave il tradizionale crest a ricordo del maiden call.
Ma “Mol Benefactor”, nuova unità consegnata alla Mitsui O. S. K. Lines a
Marzo di quest’anno, lunga 337 metri e larga 48 metri, detiene anche un altro
record. Per transitare dalle chiuse di Cololì ha pagato 829.468 dollari Usa,
secondo quando dichiarato dalla Panama Canal Authority, superando quindi la
cifra di 575.545 dollari dovuta dalla “Cosco Shipping Panama” che aveva
inagurato il nuovo canale.
“Mol Benefactor” è impiegata nel nuovo NYX service operato dalla G6 Alliance
che collega direttamente Qingdao, Ningbo, Shanghai e Busan con New York,
Norfolk e Savannah, offrendo anche connessioni da/per l’America Latina via
Manzanillo.

Record di movimentazioni al Molo VII

                          Lavoro portuale a banchina

TRIESTE – In questi giorni il Trieste Marine Terminal ha visto un consistente
aumento del traffico.
La società che gestisce il settore contenitori al Molo VII di Trieste, ha
infatti registrato il record di movimentazioni e la partenza di nuovi treni
verso l’Est, reagendo però positivamente allo stress test al quale è stato
sottoposto il terminal triestino.
Anche in conseguenza dello sciopero allo scalo di Capodistria, il terminal ha
dovuto affrontare un picco di traffico che ne ha messo alla prova strutture e
maestranze.
Una prova superata brillantemente con un nuovo record di movimentazioni su
nave singola che ha raggiunto la cifra di 4.000 container (il precedente si
fermava a 2600). Il picco improvviso di traffico ha generato anche la
necessità di creare nuovi treni per le destinazioni della merce, facendo così
aumentare da tre a cinque i convogli che in settimana sono partiti per la

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destinazione ungherese di Budapest.
Una nuova traccia verso la Repubblica Slovacca è stata invece creata ad hoc
in tempo record, proprio per smaltire i contenitori diretti alla nuova
destinazione.
«Nessuno ruba i traffici ai vicini e nessuno sciaccallaggio come abbiamo
dichiarato alla stampa slovena, per lo sciopero di Capodistria» ha commentato
il commissario dell’Autorità portuale, Zeno D’Agostino. Desidero solo
ringraziare le nostre maestranze per aver lavorato con professionalità e
rapidità in una situazione potenzialmente critica, che se non gestita
adeguatamente, avrebbe bloccato per assurdo anche l’operatività del nostro
scalo. Il porto di Trieste ha dato una prova eccellente, segno che
l’organizzazione del lavoro funziona e questi risultati lo dimostrano» ha
concluso D’Agostino.
Il presidente di Trieste Marine Terminal, Fabrizio Zerbini, ha sottolineato
che «La concentrazione di traffico è stata debitamente gestita anche grazie
alle capacità ed alla disponibilità di tutto il personale di Tmt, Deltauno e
Minerva Servizi».

Pesatura dei container, siamo alla
farsa!

CUNEO – Sono passati pochi giorni dall’entrata in vigore delle nuove
disposizioni sulla pesatura dei container, ma Assotrasporti denuncia che il
settore dell’autotrasporto è già in ginocchio.
Dal 1° luglio 2016 per il caricamento su una nave da esportazione di un
container confezionato è obbligatorio che quest’ultimo abbia un peso
verificato (Vgm), da esibire sia all’operatore della nave sia al terminale
marittimo.
Fin qui nessun problema, sostiene l’associazione di categoria, non fosse che
mancano strutture adeguate per adempiere ai nuovi obblighi. Sembra di essere
tornati indietro di 40 anni per ciò che concerne i servizi agli
autotrasportatori, quando per le operazioni di carico/scarico delle merci

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containerizzate si stava tutti in fila ad aspettare il proprio turno con i
documenti in mano.
Tutto dovrebbe essere gestito per via telematica molto rapidamente, con
l’utilizzo delle ultime tecnologie disponibili e di adeguate tecniche
“aziendali” di organizzazione, ma non è così.
Il certificato Vgm giunge spesso in ritardo agli operatori delle navi,
addirittura dopo l’arrivo del camion stesso. Il documento, poi, deve essere
mandato al terminale marittimo, causando un ulteriore prolungamento dei tempi
di attesa. Per non parlare dei giorni festivi, che potrebbero accentuare il
problema. E gli autotrasportatori?
Sono costretti ad aspettare ore e ore al porto, in condizioni di estremo
disagio, prosegue Assotrasporti. Spesso non viene neppure fatta distinzione
tra chi deve effettuare la pesatura presso il porto e chi invece possiede già
il certificato, avendola effettuata in altra sede. Ciò comporta un
prolungamento dei tempi di consegna e, di conseguenza, un aumento esorbitante
delle spese del servizio di trasporto.
Basti pensare a coloro che, terminate le ore di impegno giornaliere a causa
delle code ai porti, hanno dovuto lasciare il camion parcheggiato nel
piazzale a lungo prima di poter ripartire.
Il tutto determina stress per i trasportatori e ritardi nelle consegne,
mettendo a rischio anche la sicurezza stradale.
Il caso più eclatante c’è stato al porto di La Spezia: code fino a 4 ore e
tempi di attesa infiniti. Il problema interessa tutta Italia e occorre agire
celermente.
Assotrasporti ritiene che si debbano trovare soluzioni immediate. All’interno
delle automobili moderne, dopo pochi metri si aziona la chiusura automatica e
nessuno può più accedere dall’esterno, fino all’arrivo. Così dovrebbe
funzionare anche con i camion che giungono presso il porto: merce caricata,
pesata, controllata. Rapidamente e senza intoppi, in modo che il
trasportatore non debba più pensarci fino alla destinazione finale (a meno di
controlli doganali a campione).
I tempi sono mutati e se le Istituzioni non si sono adeguate al cambiamento,
è bene che corrano presto ai ripari per dirimere la questione.
Perché a pagare, alla fine, è sempre il piccolo autotrasportatore.
Anche gli operatori del settore marittimo, in particolare Assagenti, sono già
intervenuti per denunciare il problema. È auspicabile un’unione di forze e
intenti per supportare la Pubblica amministrazione nel risolvere questa
situazione.

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Assotrasporti con i propri tecnici sta lavorando per proporre soluzioni
innovative per arginare il disagio, l’ennesimo che, ancora una volta,
colpisce un settore già in grande crisi come quello dell’autotrasporto.

Livorno: riparte attività Grandi
Molini Italiani

LIVORNO – Buone notizie per l’occupazione nell’area livornese. La società
Grandi Molini Italiani ha infatti confermato la volontà di far ripartire le
attività dello stabilimento di Livorno, entro il termine previsto per la
scadenza della cassa integrazione straordinaria, sulla base di una
prospettiva che preveda l’uso di navi di maggiore dimensione per
l’approvigionamento del grano.
La decisione è stata annunciata al termine dell’incontro che si è svolto a
Firenze nella sede della presidenza della Regione per fare il punto sullo
stato di avanzamento della procedura di concordato fallimentare in continuità
ammessa il 20 Maggio scorso, cui hanno partecipato il consigliere del
presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini, l’assessore al Lavoro
del Comune di Livorno Francesca Martini, il segretario dell’Autorità portuale
labronica Massimo Provinciali, i vertici dell’azienda e delle organizzazioni
sindacali.
L’Autorità portuale ha ribadito la disponibilità, a fronte della certezza
della ripresa dell’attività, a ritenere prioritari gli interventi necessari
alla riqualificazione della banchina ed ha presentato una tempistica
ipotizzabile per la progettazione e realizzazione delle opere, a partire dal
mese di Luglio.
Il tavolo ha quindi condiviso la consapevolezza del fatto che, durante i
lavori di rifacimento della banchina, Grandi Molini Italiani utilizzerà il
trasporto su gomma e rotaia per gli approvvigionamenti. L’azienda ha inoltre
informato di avere attivato interventi per il miglioramento del collegamento
tra la rete ferroviaria e lo stabilimento.
Nel mese di Ottobre si svolgerà, in sede sindacale, il confronto per

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                                   2020 -
25 Aprile 2020 -

verificare quali ammortizzatori sociali potranno essere utilizzati durante la
fase di realizzazione delle opere, al termine del periodo di cassa
integrazione straordinaria.
La Regione ha dato la propria disponibilità a seguire e velocizzare, per la
parte di propria competenza, i tempi dell’iter autorizzativo, confermando che
il tavolo di confronto regionale rimane aperto e potrà essere attivato, se
necessatrio, su richiesta dei soggetti coinvolti.
L’assessore al Lavoro del Comune di Livorno, Francesca Martini, ha espresso
la propria soddisfazione al termine dell’incontro che si è concluso con la
firma di un accordo che consentirà alla Grandi Molini Italiani, di riprendere
l’attività dello stabilimento di Livorno, seppur non a pieno regime, già a
partire dal Dicembre prossimo. «Finalmente dopo mesi di incertezza sembra
essersi accesa una luce di speranza nella vicenda della Grandi Molini
Italiani». «Sicuramente l’accordo segna una tappa positiva verso la ripresa
dell’attività – ha concluso l’assessore Martini -. Ora però i tempi sono
strettissimi: il 7 Dicembre scade la cassa straordinaria e per quella data lo
stabilimento dovrà essere in funzione per garantire la continuità
occupazionale ai lavoratori. L’ostacolo principale, a questo punto, è
determinato dall’incertezza sui tempi necessari ad avere le autorizzazioni
regionali e ministeriali».

Scalo inaugurale della “Performance”
al Cict

  CAGLIARI – La portacontenitori “Performance” ha fatto il suo scalo
inaugurale al Cagliari International Container Terminal (Cict) nei giorni
scorsi.
La nave capace di trasportare 6.400 teu, è Impiegata all’interno dell’Asia
Suez Express (AZX), il servizio che mette in collegamento la Sardegna con la
costa orientale degli Stati Uniti ed il Far East tramite due toccate
settimanali westbound ed eastbound rispettivamente.
La nave, battente bandiera maltese, è operata dalla linea giapponese Nippon

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25 Aprile 2020 -

Yusen Kabushiki Kaisha (Nyk), una delle più antiche linee di navigazione
attualmente attive sul mercato.
Prima della conclusione delle operazioni, avvenuta lo stesso giorno
dell’arrivo, la tradizione è stata come sempre rispettata. Al primo ufficiale
Glukharev Alexander, in rappresentanza di tutti i membri dell’equipaggio, è
stato fatto omaggio di una targa personalizzata, con la cerimonia che si è
tenuta in plancia. Per l’occasione, la consegna della targa ha assunto un
significato più importante in quanto si è salutato anche il gradito ritorno
di navi della Nyk al terminal cagliaritano del Grupo Contship Italia. Era
infatti dal 2010 che navi della linea giapponese non facevano scalo presso
l’hub sardo. Una seconda nave Nyk, la “Maule”, è anch’essa impiegata nel
servizio AZX.

Rossi: aeroporto Firenze è priorità
assoluta

FIRENZE – «C’è una priorità assoluta: aeroporto, aeroporto, aeroporto». Lo ha
detto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, a proposito delle
grandi opere infrastrutturali da realizzare, parlando a margine
dell’assemblea annuale di Confindustria Firenze.
Dello stesso avviso il presidente di Toscana Aeroporti, Marco Carrai, che in
una nota ha affermato: «Nel più assoluto rispetto delle procedure e delle
leggi in materia, ci auguriamo che l’iter autorizzativo sia completato con la
massima celerità: lo aspettano i nostri imprenditori ma anche i nostri
lavoratori». Carrai ha poi ricordato che la società «è in attesa della
valutazione d’impatto ambientale» per il progetto di potenziamento dello
scalo fiorentino di Peretola. Carrai ha voluto rispondere «ai numerosi
appelli lanciati dagli imprenditori fiorentini», riuniti oggi all’assemblea
di Confindustria Firenze, a favore delle grandi opere infrastrutturali.
«Siamo consapevoli – ha concluso – che l’aeroporto non è solo un beneficio
per la società aeroportuale ma per tutta l’economia toscana e per il suo
positivo impatto occupazionale».

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Anche Roberto Naldi, presidente di Corporacion America Italia, azionista di
maggioranza di Toscana Aeroporti, ha accolto con favore gli appelli a
sostegno del potenziamento dell’aeroporto di Firenze arrivati dall’assemblea
annuale di Confindustria Firenze, esprimendo «Soddisfazione per l’unità
d’intenti dimostrata dal mondo politico e imprenditoriale intorno alla
realizzazione di un’opera strategica per la Toscana». «In qualità di
azionista di maggioranza di Toscana Aeroporti – ha affermato – stiamo
esprimendo ed esprimeremo il massimo impegno alla realizzazione
dell’infrastruttura nel miglior modo possibile, nei tempi e nei modi che
saranno dettati dalle approvazioni ministeriali. L’obiettivo è quello di
poter creare il prima possibile una nuova struttura aeroportuale moderna ed
efficiente, all’altezza dei migliori standard internazionali».

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