Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore

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Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Valentina De Poli
                                                       Un’educazione
                                                       paperopolese
                                                       Dizionario sentimentale
                                                       della nostra infanzia
                                                       In ogni casa ce n’è almeno uno, basta solo guardare bene:
                                                       sono nascosti sugli scaffali della sala, con le coste gialle che
                                                       si intravedono dietro a tomi seriosi e capolavori della lette-
                                                       ratura; spuntano fuori a sorpresa da un portariviste, tra un
                                                       quotidiano e un settimanale politico. Da quelle pagine tra-
                                                       boccano becchi e orecchie tonde, investigatori improvvisati
                                                       e criminali da strapazzo, ghette e cappelli a cilindro, bretelle
                                                       e giubbe alla marinara, risate e sganassoni; tutti i «quack» e
                                                       gli «yuk» di cui è fatta la nostra vita.
                                                       Valentina De Poli, che della rivista è stata prima assidua let-
                                                       trice, per poi diventare per un trentennio redattrice e infi-
                                                       ne direttrice, ci racconta la sua lunga storia d’amore con il
     In libreria dal 5 maggio                          mondo dei Paperi e dei Topi. Dagli episodi memorabili, co-
                                                       me «L’inferno di Topolino», i «Promessi Paperi» o la serie di
                                                       Pk, ai riti degli appassionati – l’attesa del nuovo numero il
                                                       mercoledì, le lettere dei lettori, i numeri del passato scovati
€ 19,00 | pp. 264                                      sulle bancarelle –; dai grandi maestri, quali Romano Scarpa
                                                       e Giovan Battista Carpi, Giorgio Cavazzano e Silvia Ziche,
Valentina De Poli (Milano, 1968) è una gior-na-        all’indimenticabile lessico topolinese fatto di onomatopee,
lista specializzata in editoria per ragazzi e edito-   italiano desueto e neologismi.
ria a fumetti. Ha lavorato per trent’anni a Topoli-    Di avventura in avventura De Poli ci conduce attraverso i
no, di cui è stata direttrice dal 2007 al 2018. Nel    corridoi e le scrivanie degli autori che hanno scritto e di-
2019 ha realizzato con storielibere.fm il podcast      segnato i nostri personaggi del cuore, facendoci rivivere da
Vita tra i paperi
                                                       tutti i punti di vista l’epopea del giornalino più amato d’Ita-
                                                       lia e della sua infinita galassia di personaggi. Un’educazione
                                                       paperopolese è il diario personale e collettivo di un sogno a
                                                       colori sognato da un paese intero. Un’opera sulla nostra in-
                                                       fanzia e i suoi eroi, e su come ci hanno fatto diventare quelli
                                                       che siamo oggi: un ritratto unico delle piume e delle codine
                                                       che, sotto a giacche eleganti, tailleur e cravatte, portiamo
                                                       ancora oggi tutti i giorni con noi.
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Marco Granata
                                                  Bestiario invisibile
                                                  Guida agli animali delle nostre città
                                                  Non siamo soli nelle nostre città. Confuse tra i fiori dei bal-
                                                  coni volteggiano farfalle variopinte; al limitare della strada,
                                                  volpi furtive sgusciano e si nascondono fra gli arbusti dei
                                                  parchi, scomparendo nel loro labirintico sottobosco in cer-
                                                  ca di cibo; nel buio della notte metropolitana, una civetta va
                                                  a caccia, padrona delle ombre.
                                                  Per quanto impressionante ci possa sembrare, ognuno di
                                                  loro – zanzare e topi compresi – contribuisce a mantenere
                                                  in equilibrio un ecosistema unico e che perlopiù ci è igno-
                                                  to, sebbene proliferi sotto i nostri occhi. Il biologo Marco
                                                  Granata ci apre le pagine di questo sorprendente bestiario
                                                  urbano. Il suo è un inedito manuale illustrato dell’ecosiste-
                                                  ma cittadino, che ci porta alla scoperta degli animali che
                                                  abitano gli spazi a noi più prossimi, raccontandoci in che
                                                  modo si siano adattati alla nostra presenza: dalle cornac-
    In libreria dal 5 maggio                      chie, che hanno imparato a riconoscere le luci dei semafori
                                                  per farsi aprire le noci dalle automobili, alle vespe, la cui
                                                  femmina dopo la fecondazione inizia da sola la costruzione
                                                  del proprio nido nei sottotetti o nelle cavità dei muri in ce-
€ 22,00 | pp. 312                                 mento; dai grandi scarabei eremiti che profumano di pesca
                                                  alle testuggini dalle orecchie rosse, alieni che hanno invaso
Marco Granata (Rivoli, 1995), biologo, si oc-     i laghetti dei nostri parchi. Un racconto scientifico in prima
cupa di ecologia e conservazione degli animali.   persona dei misteriosi collegamenti che la biologia intesse
                                                  tra la sala e il tetto, tra le grondaie e le fognature, tra i campi
                                                  di periferia e le grandi piazze.
                                                  Bestiario invisibile ci svela i segreti delle città selvatiche,
                                                  dell’universo che vive silenziosamente accanto a noi. Un’o-
                                                  pera che ci mostra come in ogni momento e in ogni conte-
                                                  sto sia possibile trovare qualcosa di straordinario nascosto
                                                  nelle pieghe dell’ordinario, perfino sotto la terra di un vaso
                                                  o tra i fili d’erba al centro di una rotonda.
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Il libro della memoria
                                                      Dimore, stanze, oggetti.
                                                      Dove abitano i ricordi
                                                      Entriamo nelle pagine di questo libro come si entra in un
                                                      paesaggio, in una casa, in una stanza. Riscopriamo, nei
                                                      punti in cui il nostro sguardo si posa, nei luoghi del passato
                                                      e negli oggetti, i paradossi della memoria, ci aggrappiamo
                                                      a tutto ciò che testimonia il passato, e lasciamo che sia il
                                                      passato a disegnare senza requie il presente e il futuro. An-
                                                      tonella Tarpino ci guida in questo processo di riscoperta del
                                                      valore memoriale delle cose, in un libro fluido e in movi-
                                                      mento, che si costruisce come un contrappunto tra le paro-
                                                      le della curatrice e le parole dei grandi della letteratura che
                                                      hanno raccontato la memoria, il suo incessante divenire.
                                                      Niente più della letteratura è infatti in grado di rivelare la
                                                      verità originaria che si nasconde negli oggetti, nelle dimore,
                                                      e nelle rovine del nostro comune passato. Ponendo in dialo-
                                                      go gli scritti dei grandi autori di ogni tempo – da Cicerone
                                                      a Kafka, da Stendhal a Sebald, da Henry James a DeLillo –
    In libreria dal 10 maggio                         con la propria voce autoriale, Antonella Tarpino ci invita a
                                                      riscoprire il potere della memoria di salvare ciò che crede-
                                                      vamo perso.
€ 19,00 | pp. 312                                     Il libro della memoria è il racconto collettivo di un incessan-
                                                      te divenire: un viaggio alla ricerca del tempo perduto attra-
A cura di Antonella Tarpino                           verso i luoghi dell’anima e i simboli universali della vita, per
                                                      trovare le radici di ciò che siamo diventati.
Antonella Tarpinio (Ivrea, 1953) è storica e
scrittrice, cofondatrice della fondazione Nuto                                                          DAL LIBRO
Revelli. Tra i suoi ulitmi libri ricordiamo Geogra-
fie della memoria (Einaudi, 2008). Spaesati (Ei-
                                                      Nel punto di incrocio tra memoria breve dell’individuo e me-
naudi, 2012), Il paesaggio fragile (Einaudi, 2016)    moria collettiva finiscono per essere proprio gli oggetti, che
e Memoria imperfetta (Einaudi, 2020)                  ci osservano nei luoghi domestici, a riportare nel presente il
                                                      tempo perduto del passato. Così che, investite di emozioni
                                                      e simboli, le cose non sono soltanto cose ma recano tracce
                                                      umane, costituiscono il nostro stesso prolungamento.
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Giuliana Sgrena
                                                        Donne ingannate
                                                        Il velo come identità, religione e libertà
                                                        Ci sono donne che non sanno cosa significa sentire il vento
                                                        tra i capelli. E sono costrette a coprire il volto con un dop-
                                                        pio velo: uno fatto di tessuto e imposto da una tradizione
                                                        religiosa fondamentalista; l’altro, metaforico, che racconta
                                                        l’ipocrisia – culturale e ideologica – con cui le loro battaglie
                                                        vengono frenate. Il vento che ti scompiglia entrando dal fi-
                                                        nestrino, la sorpresa nello scoprirsi diverse dopo un nuovo
                                                        taglio, sono per loro sensazioni sconosciute.
                                                        È partendo dalla riflessione sul tema del velo, tra scelta e
                                                        imposizione, che Giuliana Sgrena affronta uno dei nodi
                                                        cruciali del contemporaneo: il rapporto tra libertà e religio-
                                                        ne. Lo fa attraverso la voce delle donne che ha incontrato
                                                        durante i suoi reportage in Medio Oriente: ragazze e donne
                                                        meno giovani, guerrigliere e prigioniere politiche, che rac-
                                                        contano qui la storia delle loro lotte, delle loro detenzioni e,
    In libreria dal 12 maggio                           in alcuni casi, delle violenze che hanno subito a causa dei
                                                        loro desideri e della loro voglia di indipendenza. Sgrena ci
                                                        conduce nell’Afghanistan dei taleban, nell’Iran di Khame-
                                                        nei, nel Maghreb delle rivoluzioni fallite, rivelando il volto
€ 18,00 | pp. 192                                       più reazionario di una società che impedisce alle donne di
                                                        esprimersi, con diktat che vanno dal vestiario al rapporto
Giuliana Sgrena (Masera, 1948) è giornalista e          con gli altri, dal sesso fino all’amore. La sua critica si spinge
scrittrice. Storica inviata del manifesto, ha realiz-   però molto oltre, puntando il dito contro chi in Occidente
zato numerosi reportage dai teatri di guerra del        afferma di fatto, in nome del relativismo culturale, la legitti-
Medio Oriente e dell’Africa, tra cui l’Iraq, l’Afgha-   mità dell’oppressione femminile nelle scuole e per le strade;
nistan, l’Algeria e la Somalia. Per il Saggiatore ha    e questo, nonostante i tanti femminicidi perpetrati ai danni
pubblicato Rivoluzioni violate (2014), Dio odia le      di donne musulmane di seconda generazione.
donne (2016) e Manifesto per la verità (2019).
                                                        Donne ingannate è un pamphlet lucido e sferzante, che ci ri-
                                                        vela quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste
                                                        dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell’imam. Quello di
                                                        Giuliana Sgrena è un accalorato invito ad aprire gli occhi, a
                                                        rifiutare l’inganno e a squarciare il velo.
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Piergiorgio Bellocchio
                                                        Diario del Novecento
                                                        Quante pagine servono per contenere un secolo? Da più di
                                                        quarant’anni il critico Piergiorgio Bellocchio tiene un diario
                                                        in cui raccoglie appunti di lettura e confessioni soggettive,
                                                        analisi e ritagli di giornali, foto e immagini di ogni tipo: una
                                                        mole disorganica di riflessioni sul contemporaneo e sul pas-
                                                        sato meno recente che è arrivata a riempire nel tempo oltre
                                                        duecento quaderni. Duecento quaderni nei quali è tracima-
                                                        to tutto ciò che ha catturato la sua attenzione, dai necrologi
                 COPERTINA
                                                        di sconosciuti agli annunci pubblicitari, dalle recensioni di
              IN LAVORAZIONE
                                                        film alle citazioni dai Vangeli, in una totale commistione di
                                                        alto e basso, centrale e marginale che rappresenta una sum-
                                                        ma della sua riflessione intellettuale.
                                                        Diario del Novecento è una selezione critica dei suoi tac-
                                                        cuini, una miscellanea di immagini e testi dalla quale si può
                                                        ricavare una lettura quanto mai inedita e originale del se-
                                                        colo appena trascorso. Tra letteratura e politica, storia e fi-
                                                        losofia, momenti privati ed eventi pubblici, ogni pagina si
    In libreria dal 19 maggio                           riempie di un disordine che è tale solo apparentemente; di
                                                        una vertiginosa sequenza di accostamenti inusuali –ma mai
                                                        del tutto casuali –, all’interno della quale ci si può muovere
€ 28,00 | pp. 500                                       a piacimento avanti e indietro come dei flâneur: da Marcel
                                                        Proust a Giorgio Morandi, da Collodi a Tangentopoli, da
                                                        Marlon Brando a Mussolini, da Umberto Eco a Bernardo
Piergiorgio Bellocchio (Piacenza, 1931) è un            Bertolucci, da Pasolini a papa Giovanni Paolo II, dall’arte
critico letterario e scrittore. Ha fondato le riviste   contemporanea al trash, dalla riflessione sulla lingua alla
Quaderni piacentini (nel 1962, insieme a Grazia
                                                        crisi della sinistra, dal viso etereo di Alida Valli alle rughe
Cherchi) e Diario (nel 1985, insieme ad Alfonso
Berardinelli) e ha collaborato con Panorama,            di una contadina.
Tempo illustrato, l’Unità e altre testate. Tra le sue   Piergiorgio Bellocchio strappa, ritaglia e incolla pezzi di
numerose pubblicazioni ricordiamo la raccolta           presente assemblandoli con sguardo critico in una forma
di racconti I piacevoli servi (Mondadori, 1966) e       nuova: un’immagine del Novecento composta dai volti,
le opere saggistiche Dalla parte del torto (Einau-      dalle parole, dai gesti, dalle fotografie, dai disegni, dalle se-
di, 1989), L’astuzia delle passioni (Rizzoli, 1995),    quenze di chi lo ha attraversato. Un affascinante resoconto
Oggetti smarriti (Baldini&Castoldi, 1996), Al di
                                                        personale di una storia collettiva.
sotto della mischia (Scheiwiller, 2007), Un seme
di umanità (Quodlibet, 2020).
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Luciano Canova
                                                         L’elefante invisibile
                                                         Come affrontare l'inatteso
                                                         ed evitare di esserne travolti
                                                         Un’antica leggenda indiana racconta di un elefante giunto
                                                         un giorno in un villaggio sperduto. I saggi ciechi della co-
                                                         munità gli andarono incontro per capire che cosa fosse e
                                                         ognuno di loro, toccando una parte diversa del pachider-
                                                         ma, ne ottenne una diversa descrizione: chi aveva toccato la
                                                         proboscide credette a un serpente, chi la zanna a una lancia,
                                                         chi le zampe pensò di trovarsi davanti a un tempio. Nessuno
                                                         però seppe dire correttamente di cosa si trattava, nonostan-
                                                         te l’animale si trovasse proprio davanti a loro, in tutta la sua
                                                         imponenza.
                                                         Ciò di cui forse non ci rendiamo conto è che quei ciechi sia-
                                                         mo tutti noi, ogni giorno, di fronte all’inatteso della nostra
                                                         vita, pronto a schiacciarci se non sappiamo identificarlo.
                                                         Luciano Canova ci conduce a un confronto con le pericolo-
    In libreria dal 19 maggio                            se trappole mentali che da sempre ci impediscono di rico-
                                                         noscere e affrontare i grandi problemi del nostro tempo. Il
                                                         suo è un illuminante manuale che, alternando scienze com-
                                                         portamentali ed economia, psicologia e cultura pop, ci svela
€ 19,00 | pp. 208
                                                         le fallacie mentali e i bias che ci costringono all’incertezza
                                                         verso il futuro, aiutandoci a ribaltarne gli effetti: dal ragio-
Luciano Canova (Sondrio, 1978), economista e             namento binario, che inibisce il nostro immaginare sistemi
divulgatore scientifico, insegna economia com-           complessi, all'euristica dell'ancoraggio, che in base alle in-
portamentale alla Scuola Enrico Mattei, ed è do-
                                                         formazioni parziali già in nostro possesso ci spinge a scelte
cente a contratto presso l’Università Bocconi e
l’Università di Pavia. Collabora con Il Sole 24 Ore,
                                                         errate; dall'overconfidence, all'istinto alla negatività.
lavoce.info e Gli Stati Generali. Tra le sue pubblica-   L'elefante invisibile ci sfida a rivoluzionare la nostra visione
zioni ricordiamo Il metro della felicità (Mondadori,     del mondo e di noi stessi, aiutandoci a prendere consapevo-
2019) e Favolosa economia (HarperCollins, 2021).         lezza dei nostri limiti e ad affrontare con una nuova speranza
                                                         il domani. Perchè la prossima volta che ci troveremo davanti
                                                         a una minaccia travolgente, sia possibile prevederla, preve-
                                                         nirla e, al suo passaggio, spostarci tranquillamente di lato.
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Olivia Laing
                                                     Everybody
                                                     Un libro sui corpi e sulla libertà
                                                     Tutto è corpo, il corpo è tutto. Il corpo ci rende potenti e
                                                     vitali, ci umilia e ci offende. Il corpo è una vittima. Il corpo
                                                     è un oppressore. Il corpo è violato, straziato, ucciso. Il corpo
                                                     è arma di protesta, strumento di piacere. Il corpo nasce, sof-
                                                     fre, gode, muore. Il corpo è vulnerabile; ma la vulnerabilità
                                                     del corpo è una forza di liberazione.
                                                     Olivia Laing ha capito di essere corpo innumerevoli volte nel
                                                     corso della sua vita: ogni volta che è scesa in piazza a manife-
                                                     stare, in ogni rapporto sessuale, ogni volta che ha temuto per
                                                     la sua incolumità. Soprattutto, però, lo ha capito grazie alla
                                                     scrittura: Everybody è un viaggio personale, letterario e poli-
                                                     tico attraverso i corpi, nell’incontro e confronto con chi pri-
                                                     ma di lei e accanto a lei ne ha subito i limiti e sperimentato le
                                                     possibilità, da Susan Sontag a Nina Simone, dall’arte femmi-
                                                     nista di Ana Mendieta alle perversioni del marchese de Sade,
   In libreria dal 19 maggio                         fino alle proteste di Black Lives Matter. Quella di Olivia Laing
                                                     è una grande narrazione collettiva sul corpo come motore
                                                     di unione e trasformazione: perché è solo nel corpo, e con il
                                                     corpo, che esiste sulla Terra il mutamento.
€ 19,00 | pp. 348
Traduzione di Alessandra Castellazzi                                                                     DAL LIBRO
Olivia Laing (Chalfont St Peter, 1977) è una         «L'elemento del corpo che più mi interessava era l'esperienza di
scrittrice e critica letteraria inglese. Collabo-    viverci dentro, di abitare un veicolo fragile, preda inaffidabile
ra con The Guardian, New Statesman e Fireze          di piacere e dolore, odio e desiderio. Ero cresciuta in una
ed è stata responsabile della sezione «Libri»        famiglia gay negli anni ottanta, sotto il grigio malevolo
dell'Observer. Il Saggiatore ha pubblicato il best
                                                     della sezione 28, una legge omofoba che vietava alle scuole
seller internazionale Città sola (2018), Viaggio a
Echo Spring (2019), Gita al fiume (2020) e Crudo     di insegnare "l'omosessualità come presunta relazione
(2021).                                              familiare". Sapere che lo Stato teneva in tal considerazione
                                                     la mia famiglia mi ha insegnato una lezione potente sulla
                                                     posizione assegnata ai corpi in una scala di valori, su come le
                                                     loro libertà siano garantite o limitate in base ad attributi più o
                                                     meno ineluttabili, dal colore della pelle alla sessualità.»
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
I posti sinceri di Milano
                                                         Trattorie, bocciofile e altri luoghi
                                                         che ancora resistono
                                                         Conoscete Milano? La città affascinante, liberty e cosmopo-
                                                         lita, glamour e luccicante dei lustrini e degli aperitivi a 20
                                                         euro? Bene, dimenticatela. Sotto le paillettes e le luci, lonta-
                                                         no dalla gentrificazione e dalle sfilate, dai grattacieli e dalla
                                                         finanza, batte il cuore di un mondo arcaico. Trattorie con
                                                         muri perlinati e menù scritti a mano giorno dopo giorno.
                                                         Bocciofile in cui il silenzio è rotto solo dalle imprecazioni
                                                         quando qualcuno sbaglia un lancio. Bar dai tavolini in le-
                                                         gno, sui quali si giocano sfide a carte senza fine. Un univer-
                                                         so brulicante di vita che convive nascosto fianco a fianco al
                                                         glamour e alle luci della città.
                                                         I posti sinceri di Milano ci fa scoprire locali che hanno at-
                                                         traversato il tempo rimanendo integri nei loro riti e arredi,
                                                         nei loro prezzi, piatti e gestori. All’interno del libro, il lettore
                                                         troverà decine di luoghi da visitare e dove bere un bianchi-
                                                         no o mangiare un piatto di polpette. Un libro da portare con
    In libreria dal 26 maggio                            sé in ogni momento, quando si è a Milano, per scoprire che
                                                         dietro ogni angolo può nascondersi un pezzetto, più che di
                                                         una città, di una civiltà dimenticata. Un'opera che è, assie-
€ 14,90 | pp. 304                                        me, una cartografia e un'esortazione: a perderci tra questi
                                                         rifugi di un mondo lontano che continua, nonostante tutto,
                                                         a resistere al presente.
Posti sinceri è un collettivo anonimo nato nel
2018 con la pagina Instagram @postisinceri,
che si pone come obiettivo quello di mappare
i bar, le trattorie e i circolini di Milano allo scopo
di far conoscere questi luoghi nella loro impor-
tanza sociale e umana.
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Dave Goulson
                                                       La terra silenziosa
                                                       Come possiamo, e perché dobbiamo,
                                                       evitare che gli insetti scompaiano
                                                       A guardarli da lontano possono sembrare creature spaven-
                                                       tose, composte da zampette formicolanti, orride antenne e
                                                       piccole ali ronzanti, che passano la loro esistenza guizzando
                                                       e svolazzando tra la polvere e il buio. Eppure se solo si prova
                                                       ad avvicinarsi, ecco che appaiono iridescenze arcobaleno,
                                                       corpi color smeraldo e ali blu violaceo maculate di crema.
                                                       Ecco che i loro movimenti si fanno ordinati e organizza-
                                                       ti come quelli di un esercito, le loro strategie rivelano un
                                                       acume geniale, la loro forza si mostra sorprendente. Ecco
                                                       che davanti ai nostri occhi si manifesta un microcosmo af-
                                                       fascinante e meraviglioso, del cui ruolo fondamentale nella
                                                       sopravvivenza della vita sul nostro pianeta non ci rendiamo
                                                       sufficientemente conto.
                                                       David Goulson ci porta a scoprire l'universo degli insetti, in
    In libreria dal 26 maggio                          tutta la sua complessività e vulnerabilità: dalla loro impor-
                                                       tanza evoluzionistica e di tutela degli ecosistemi, fino alle
                                                       loro sorprendenti abilità: come i bruchi delle licene azzurre
€ 23,00 | pp. 388                                      del timo, che si fingono larve di formica rossa per farsi nu-
                                                       trire con l'inganno, o i paffuti bombi, in grado di memo-
Traduzione di Emiliano R. Veronesi                     rizzare le posizioni di punti di riferimento e tappeti fioriti.
Dave Goulson (Shropshire, 1965) è professore           Tra storia e biologia, confronto dei dati e proposte concrete,
di Biologia presso l'Università del Sussex. Spe-       quella di Goulson è una dettagliata analisi dei gravi pericoli
cializzato nello studio dei bombi, nel 2006 ha         che gli insetti stanno correndo – basti pensare che in soli
fondato il Bumblebee Conversation Trust allo           cinquant'anni l'impoverimento dei terreni e l'uso massiccio
scopo di monitorare le varietà inglesi e preser-
varne l'ecosistema. Nel 2015 per il suo impegno
                                                       di pesticidi ne hanno ridotto la popolazione del 75% – delle
è stato nominato «conservation hero» dalla rivi-       ripercussioni che questo ha sulla nostra stessa esistenza e
sta Bbc Wildlife. Ha pubblicato diversi libri di di-   delle azioni che ognuno di noi può compiere personalmen-
vulgazione sulla vita degli insetti, tra i quali Bee   te e attraverso le istituzioni, per invertire la tendenza fatale.
Quest (2017), The Garden Jungle (2019) e Garde-        Terra silenziosa ci spinge a guardare con rinnovato interes-
ning for Bumblebees (2021).                            se e partecipazione ai piccoli esseri che si muovono in ogni
                                                       istante attorno a noi e ai modi in cui siamo interconnessi:
                                                       perchè dare vita a un ambiente più verde, variegato e bruli-
                                                       cante di insetti non è solo possibile, è necessario.
Un'educazione paperopolese - Il Saggiatore
Yeo-Sun Kwon
                                                     Lemon
                                                     Nell'estate del 2002 la Corea del Sud è un paese in festa: sta
                                                     ospitando i Mondiali di calcio e nell'aria vibrano eccitazio-
                                                     ne ed entusiasmo. L'incantesimo si spezza quando viene ri-
                                                     trovato il corpo senza vita della bellissima studentessa Kim
                                                     Hae-on. Vengono subito fermati due sospettati: un ricco
                                                     compagno di scuola, sulla cui macchina la ragazza è stata
                                                     vista poche ore prima del delitto, e un ragazzo delle conse-
                                                     gne, che pare sia stato l'ultimo a vederla viva, ma non ven-
                                                     gono trovate prove, e il caso resta insoluto. Passano dicias-
                                                     sette lunghi anni, in cui il dolore e la mancanza di giustizia
                                                     crescono come un cancro nei cuori di chi voleva bene a Kim
                                                     Hae-on: la sorella Da-on in particolare non riesce ad andare
                                                     avanti con la propria vita e decide di scoprire la verità una
                                                     volta per tutte.
                                                     Con Lemon, il Saggiatore presenta un best seller internazio-
                                                     nale, un thriller conturbante e mozzafiato che è anche una
                                                     profonda riflessione sul dolore e la perdita, sull'ingiustizia
   In libreria dal 26 maggio                         e il privilegio, e che ricorda le atmosfere del film premio
                                                     Oscar Parasite. Un libro che, come ogni grande storia del
                                                     mistero, si legge in fretta ma non si può più dimenticare.
€ 17,00 | pp. 136
Traduzione di Benedetta Merlini                                                                         DAL LIBRO
                                                     Il dettaglio di una testa piccola dai capelli mossi, morbidi
Yeo-Sun Kwon è una delle più apprezzate scrit-
                                                     e lucenti non avrebbe certamente modificato il fatto che
trici sudcoreane. Ha vinto numerosissimi premi,
tra cui il Sangsang Literary Award, l'Oh Yeongsu     era stata colpita al capo con un mattone. Era logico che
Literature Award, lo Yi Sang Literary Prize,         quel tipo di dettaglio non fosse preso in considerazione dal
l'Hankook Ilbo Literary Award, il Tong‑ni Litera-    poliziotto intento a interrogare il sospettato nella sala degli
ture Prize e il Lee Hyo-seok Literary Award. Le-     interrogatori. Era più normale che il suo pensiero andasse
mon, suo primo libro a essere tradotto all'estero,   alla bellezza ammaliante di mia sorella e al suo corpo privo di
è stato pubblicato negli Stati Uniti da Penguin,     vita. Non riesco ancora a liberarmi di tutto ciò. Anche se sono
diventando immediatamente un bestseller.
                                                     passati sedici anni sono ancora legata a quei dettagli chiari,
                                                     nitidi e superflui. Non riesco a sottrarmi al ricordo perenne
                                                     della bellezza di mia sorella che mi ha portato a sottopormi
                                                     a una plastica al viso tanto da assomigliare a un’opera
                                                     rudimentale.
Pamela Paul
                                                      100 cose che abbiamo perso
                                                      per colpa di internet
                                                      C’era una volta una cosa chiamata noia: una sensazione uni-
                                                      versale che avvolgeva gli esseri umani ogni volta che si tro-
                                                      vavano bloccati in una situazione – in una fila, nel traffico,
                                                      nella sala d’attesa del medico – senza avere nulla da fare, e
                                                      dalla quale potevano nascere idee sbalorditive. Era un tempo
                                                      in cui ci si poteva smarrire con facilità sconcertante in ogni
                                                      città, perfino nella propria, e in cui non sapere se domani ci
                                                      sarebbe stato sole o pioggia era del tutto normale: un tempo
                                                      fatto di numeri di telefono imparati a memoria e appunta-
                                                      menti al buio, messaggi lasciati in segreteria e rullini di foto
                                                      sfocate. Poi qualcuno ha inventato internet, e da allora tutto
                                                      ciò che credevamo eterno ha smesso rapidamente di esistere.
                                                      Pamela Paul ci riporta nel «Preinternettiano», l’epoca in cui
                                                      nessuno aveva idea di che cosa fosse un sito, uno smart-
                                                      phone o un’app digitale, per farci scoprire che cosa abbiamo
   In libreria dal 26 maggio                          perso o stiamo perdendo con l’avvento dell’online. Il suo è
                                                      un affascinante inventario degli oggetti, delle emozioni e
                                                      delle consuetudini che, senza che nemmeno ce ne accor-
                                                      gessimo, sono sparite dalle nostre vite, attraverso il quale
€ 16,00 | pp. 296                                     ritrovare una parte di noi che abbabiamo dimenticato: dal
                                                      telefono in cucina al timore che nessuno si ricordasse il no-
Traduzione di Fabio Galimberti                        stro compleanno, dalle lettere scritte a mano alla libertà di
                                                      non avere i genitori sempre addosso, dalle enciclopedie in
Pamela Paul (1971) è giornalista e scrittrice. Edi-   volumi allo spostarsi in un luogo ignoto armati solo di una
tor di The New York Times Book Review e editoria-     mappa sbrindellata, dall'incubo di perdere un biglietto ae-
lista di The New York Times, ha collaborato con le    reo al fare conversazione con uno sconosciuto su un treno,
riviste Time e The Economist. Tra le sue pubblica-    dopo essersi guardati intensamente negli occhi.
zioni ricordiamo My Life with Bob (2018), How to
                                                      100 cose che abbiamo perso per colpa di internet ci mostra
Raise a Reader (2019), Pornified (2021) e il libro
per bambini Rectangle Time (2021).                    con ironia e profondità di analisi come appariva il mondo
                                                      prima che chiudessimo il nostro sguardo e le nostre emo-
                                                      zioni dentro al rettangolo di uno schermo. Un'opera illu-
                                                      minante, che ci invita a ripensare le nostre giornate iper-
                                                      connesse perchè possano tornare a riempirsi di creatività e
                                                      smarrimento, lentezza ed empatia.
Giorgio Strehler
                                                      Shakespeare Goldoni Brecht
                                                      «Shakespeare, Goldoni, Brecht. Essi sono le voci che, con
                                                      maggiore continuità, mi hanno guidato mentre attraversa-
                                                      vo l’universo immenso del teatro.» Il rapporto di Giorgio
                                                      Strehler con le opere di William Shakespare, Carlo Goldoni
                                                      e Bertold Brecht è qualcosa di molto più intimo e molto più
                                                      alto del consueto dialogo tra un autore e i testi teatrali. So-
                                                      no infatti il cuore della sua intera vita artistica: è nella loro
                                                      messa in scena, nel ragionamento su copioni e adattamenti,
                                                      nel confronto stesso con le figure di questi tre grandi mae-
                                                      stri provenienti da tre secoli diversi, che Strehler è riuscito a
                                                      portare la sua ricerca e il suo sguardo verso territori prima
                                                      inesplorati.
                                                      Questo volume raccoglie le riflessioni di Strehler sul teatro
                                                      e il proprio mestiere espresse in cinquant’anni di carriera
                                                      durante la rappresentazione di dodici opere di Shakespeare,
                                                      otto di Goldoni e sette di Brecht. Un filo ininterrotto di pen-
                                                      sieri e bilanci, analisi e dubbi disseminati tra conferenze,
    In libreria dal 19 maggio                         libretti discografici, appunti e presentazioni di programmi
                                                      teatrali: dal complesso rapporto tra traduttore e regista alla
                                                      scelta del punto di vista con cui raccontare una storia sul
€ 16,00 | pp. 288                                     palco, dai rovelli su come si possa trasformare in sceneg-
                                                      giatura televisiva un’opera nata in una forma estremamente
Prefazione di Maurizio Porro                          distante, come i Mémoires di Goldoni, alle funzioni dram-
Giorgio Strehler (Trieste, 1921 - Lugano, 1997),      maturgiche dei costumi in una trasposizione teatrale
maestreo del teatro del Novecento, ha diretto         Shakespeare Goldoni Brecht ci offre l’occasione unica di
oltre duecento spettacoli di prosa e lirica, pre-     guardare all’interno della cassetta degli attrezzi di uno dei
diligendo autori come Goldoni, Shakespeare e          più grandi registi del xx secolo: un libro che, attraversan-
Brecht e compositori quali Verdi e Mozart. Nel
1947, con Paolo Grassi e Nina Vinchi, ha fondato
                                                      do maschere e ombre, armigeri vestiti di tutto punto e pal-
il Piccolo Teatro di Milano. Nei primi anni no-       chi innevanti, ci mostra passo dopo passo la maturazione
vanta e Parigi ha dato vita all'Unione dei Teatri     artistica di Strehler e i suoi molteplici tentativi di non so-
d'Europa. È stato parlamentare europeo per il         vrapporsi agli autori ma anzi di completarli. Un’opera delle
Psi (1983-1984) e senatore nelle file della Sini-     opere, che rivela il lavoro senza fine necessario a raggiunge-
stra Indipendente (1987-1992). Nel 2021 il Sag-       re la piena espressione di quello che lui chiamava il «teatro
giatore ha pubblicato le sue Lettere agli italiani.   umano».
Pascal Rambert
                                                        Due amici
                                                        Charles e Stan, una coppia di attori e amanti, si stanno pre-
                                                        parando per mettere in scena Molière utilizzando, come lui
                                                        stesso faceva, solo un tavolo, un bastone e due sedie. Le pro-
                                                        ve avanzano tra sublimi dichiarazioni sul potere del teatro e
                                                        attimi in cui l’eros li domina trascinandoli in una passione
                                                        animale e violenta. La loro fede nel valore della bellezza e la
                                                        loro ferocia carnale sono due espressioni, simili e opposte,
                                                        di una condivisione di principi e ideali; una compartecipa-
                                                        zione umana e artistica che però è meno solida di quanto i
                                                        due credano.
                                                        Così quando Charles legge sul cellulare di Stan un messag-
                                                        gio che non avrebbe dovuto vedere, inviato da un altro uo-
                                                        mo, tutto ciò su cui hanno costruito il loro sodalizio inizia
                                                        a crollare. Ciò che seguirà sarà la messa in scena di una de-
                                                        flagrazione: uno scontro in cui gli orizzonti che separano
                                                        aspirazioni universali e limiti individuali esploderanno, e al
                                                        termine del quale Charles e Stan dovranno fronteggiare una
    In libreria dal 19 maggio                           differenza di prospettive forse insuperabile.
                                                        Due amici racconta, in un fulminante atto unico, la crisi di
                                                        due volti dell’amore: l’intangibile afflato per l’arte e il de-
€ 12,00 | pp. 80                                        siderio possessivo e carnale. Introdotta dalla prefazione di
                                                        Chiara Elefante, l’opera di Rambert è una riflessione lirica
Traduzione e prefazione                                 attorno al rapporto tra cultura, politica e passionalità con-
di Chiara Elefante                                      dotta con una lingua elettrica e innovativa. Una sfida aperta
Pascal Rambert (Nizza, 1962) è scrittore, coreo-        sul senso dell’esistenza, e di tutto ciò con cui arricchiamo la
grafo e regista teatrale e cinematografico. Part-       nostra vita.
ner e artista residente di alcuni teatri europei
(tra gli altri, il Théâtre des Bouffes du Nord di Pa-
rigi, il Teatro Nazionale di Strasburgo e il Piccolo
Teatro di Milano), ha creato spettacoli presenta-
ti in Europa, Centro e Sud America, Nord Africa,
Russia, Asia, Medio Oriente. I suoi testi hanno
ricevuto moltissimi premi e sono stati tradotti e
pubblicati in più di trenta paesi.
Marcus Lindeen
                                                     Trilogia dell’identità
                                                     L’aventure invisible - Orlando et Mikael -
                                                     Wild Minds
                                                     Margareta è rimasta sposata per undici anni senza raccon-
                                                     tare nulla del proprio cambio di sesso al marito, mentre Mi-
                                                     kaela nella sua transizione da uomo a donna ha cercato le-
                                                     gittimazione per una sensibilità considerata dagli altri poco
                                                     virile. Ora che i loro nomi sono tornati a essere Orlando e
                                                     Mikael – quelli con cui sono nati –, i due si confessano a vi-
                                                     cenda il rimpianto per la scelta fatta e riflettono assieme su
                                                     chi siano oggi, sulle speanze di essere amati e sul desiderio
                                                     di trovare se stessi.
                                                     La storia di Orlando e Mikael è forse la più emblematica
                                                     delle tre opere teatrali raccolte nella Trilogia dell’identità di
                                                     Markus Lindeen: un’esplorazione del complesso rapporto
                                                     tra psiche e identità sul piano intimo, sociale ed esistenzia-
                                                     le. In questi testi, onirici ed estremamente veri, è sempre
   In libreria dal 26 maggio                         il dialogo a costruire ponti tra i protagonisti, portandoli a
                                                     interrogarsi e a confrontarsi in una riflessione collettiva in
                                                     cui la visione di ognuno è sempre e solo un punto di arrivo
€ 17,00 | pp. 160                                    in uno spettro di possibilità. Così per esempio avviene per
                                                     i «sognatori» a occhi aperti di Wild Minds, che si inventano
Traduzione di Chiara Elefante                        complessi mondi fittizi disegnati nei minimi dettagli fino al
                                                     punto di non riuscire più a riconoscere il confine tra sogno
Prefazione di Jonathan Bazzi                         e realtà e a dover ricorrere a un supporto psicologico. Così
Marcus Lindeen è uno scrittore e regista svede-      accade anche in L’avventura invisibile, dove il primo uomo
se che lavora sia nel campo teatrale sia in quello   al mondo a subire un trapianto totale di faccia, una neuroa-
cinematografico. Dal 2021 Marcus è artista as-       natomista che perde la memoria dopo un ictus e un regista
sociato alla Comédie de Caen in Normandia in-        queer che usa l’arte come rituale di morte dialogano attorno
sieme alla sua collaboratrice artistica Marianne
Segol-Samoy.
                                                     al corpo e a come esso ci definisce.
                                                     Introdotta da una prefazione di Jonathan Bazzi, la Trilogia
                                                     delle identità raccoglie tre drammaturgie scritte a partire da
                                                     interviste reali e situazioni realmente accadute. Un’opera
                                                     che attraversa il genere e il corpo, l’interiorità e le azioni
                                                     individuali per tentare di illuminare il labirinto che si spa-
                                                     lanca al termine della frase «Io sono…».
Tiago Rodrigues
                                                     Teatro
                                                     Figlio di una madre medico e di un padre giornalista, Tia-
                                                     go Rodrigues si è domandato spesso perchè avesse scelto di
                                                     raccontare il mondo piuttosto che cambiarlo intervenendo
                                                     in modo più concreto. Dobbiamo salvare il mondo o ro-
                                                     manzarlo? Dobbiamo buttarci nella battaglia o denunciar-
                                                     la? Agire direttamente sulla realtà o raccontarla? Queste
                                                     riflessioni emergono dalle drammaturgie qui raccolte, so-
                                                     spese tra amore, solidarietà, empatia e lotta politica.
                                                     Per scrivere Dans la mesure de l’impossibile, Tiago Rodri-
                                                     gues si immerge nella Ginevra internazionale per incontra-
                                                     re gli uomini e le donne che hanno fatto del lavoro umanita-
                                                     rio la loro professione. Incontra le equipe della Croce Rossa
                                                     internazionale e di Medici senza frontiere, tenta di guardare
                                                     il mondo attraverso gli occhi di queste persone impegna-
                                                     te. Nasce per lui in questo modo la necessità di scrivere un
                                                     testo che attraversi il loro intimo come un prisma. «Tutte
                                                     le professioni sono importanti – spiega Rodrigues – ma ai
   In libreria dal 26 maggio                         miei occhi quelle basate sulla cura sono le più sacre. La vi-
                                                     cinanza alla violenza, al pericolo, alla sofferenza, ma anche
                                                     alla dignità e alla resilienza, conferisce a chi le pratica una
€ 16,00 | pp. 100                                    lettura del mondo di cui noi siamo incapaci».
                                                     Ispirato dalle loro testimonianze, questo spettacolo multi-
A cura di Vincenzo Arsillo                           lingue espone i dilemmi di donne e uomini che vanno e
Traduzioni di Vincenzo Arsillo                       vengono tra tormentate zone di intervento e un pacifico ri-
e Valeria Illuminati                                 torno «a casa». Cosa spinge un essere umano a scegliere di
                                                     rischiare la propria vita per aiutare gli altri? Come affron-
Prefazione di Yves Daccord
                                                     tare la questione dell'appartenenza e della «casa»? Quando
Tiago Rodrigues è drammaturgo, coreografo e          tutto ciò rappresenta un problema di fronte al caos globale?
insegnante di teatro. È stato direttore del Teatro   Come, questa doppia vita fra zone di crisi e di conflitto e il
Nacional D. Maria II di Lisbona dal 2015 al 2021
                                                     ritorno in un Paese in pace modifica lo sguardo sul mondo
ed è stato nominato prossimo direttore del
prestigioso Festival di Avignone (da settembre       e sulla propria vita personale?
2022).
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