Tt ii cc ii nn oo - L'ancestrale fascino dei predatori - No. 6, novembre 2005 - Pro Natura Ticino
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2 EDITORIALE Aprirsi a una dimensione nuova «Natura interiore» è la nuova rubrica to ciò! La protezione della natura, anzi che inauguriamo in questo numero la nostra stessa vita di ospiti su questo della rivista con l’articolo qui accanto. pianeta, vuole misurarsi, direi, a qual- Una dimensione, questa, che la nostra cosa di più grande di noi. Vi fa parte il cultura, magneticamente affascinata nostro pianeta interiore, questo mondo dagli oggetti esteriori, sta così palese- segreto che travalica di molto la sog- mente trascurando. gettività dell’individuo per aprirsi Natura interiore: un nuovo lusso d’una sull’altra faccia, quella nascosta e Luca Vetterli, segretario di Pro Natura Ticino. società che può permettersi ogni bene spesso sacra, di una realtà oggettiva. materiale? Egocentrismo? Nulla di tut- Luca Vetterli Indice Il segreto potere dei predatori 3 Pastorizia ticinese in difficoltà al cospetto del lupo 7 Sulle tracce di orso e lince 8 Storie di lupi – intervista a Luigi Boitani 9 La protezione dei pipistrelli 12 Sì agli alimenti senza manipolazioni genetiche 13 In breve 14 Uscite per i giovani 15 Impressum Bollettino trimestrale della Sezione Ticino di Pro Natura. Viene allegato alla Rivista nazionale di Pro Natura. Nuova squadra Editrice: Pro Natura Ticino Segreteria: Vl. Stazione 10, c.p. 2317, 6500 Bellinzona Tel.: 091 835 57 67 Fax: 091 835 57 66 E-mail: pronatura-ti@pronatura.ch CCP: 65-787107-0 Commissione redazionale: Albero Spinelli, Fiorenzo Dadò, Andrea Persico, Luca Vetterli Redattore responsabile: Luca Vetterli Produzione e stampa: AZ, Aarau Tiratura: 2400 Foto di copertina: I leoni raffigurati nella grotta preisto- rica di Chauvet. Foto tratta da: Grotte Chauvet: altsteinzeitliche Höhlen- kunst im Tal der Ardèche. Sigmarin- Pro Natura Ticino ha rinnovato la sua squadra di professionisti e l’ha rinforzata da 1,15 a 1,75 posti gen: Thorbecke (ulteriori ragguagli a tempo pieno. Nel corso dell’estate Andrea Persico (primo a sinistra) ha ripreso da Davide Conconi nella didascalia della copertina po- (terzo) il settore giovanile; da novembre Nicola Schoenenberger (a destra) lavora per il settore steriore). progetti; responsabile della sede è Luca Vetterli (secondo da sinistra; foto Pro Natura Ticino).
NATURA INTERIORE 3 Il segreto potere dei predatori Un lupo mitico conduce vita propria nel nostro immaginario e inter- ferisce tanto più sulle nostre attitudini quanto meno teniamo conto della sua presenza. Per capire il fenomeno, diamo la parola a Brigit- te Egger, biologa e psicologa del profondo, autrice di uno studio sul significato profondo dei predatori. Perché il lupo incute maggior timore, ad esempio dell’automobile, di cui la nostra ragione sa perfettamente che miete molte più vittime? Manifestamente il lupo e l’automobile sono messaggeri d’un signi- ficato implicito assai differente. Le idee sul lupo mostrano in modo particolar- mente palese come le premesse psicolo- giche, in gran parte sotterranee, possono influenzare le nostre rappresentazioni an- cor più che le conoscenze razionali che abbiamo dei fatti esteriori concreti. Come possiamo abbordare questi segreti aspet- ti? Quel che ci può insegnare La biologia ci insegna che l’embrione del La dea-orsa Artio offre dei frutti all’aspetto la psicologia del profondo singolo individuo transita nel suo svilup- animale di sé stessa. Bronzo del II secolo d.C. Se una notte un cane ti aggredisce in po attraverso stadi analoghi a quelli rinvenuto a Muri, BE. sogno e all’indomani ne incontri uno dell’evoluzione delle singole specie. In Orso e lupo sono i predatori simbolici più per strada, con ogni probabilità il so- modo analogo la psicologia del profondo significativi del sostrato culturale europeo. gno influirà sulla tua reazione. Incon- ci svela che l’essenza delle fasi attraversa- L’orso risale ad uno strato ancora più antico trerai il cane esteriore con la tua pro- te dall’evoluzione culturale sono conser- che il lupo e si avvale ancor oggi d’una pria equazione personale e culturale. vate in strati successivi del nostro imma- tonalità più positiva. L’arte e la scienza che si china su ginario e contribuiscono a formare il (Fonte: Dea Artio, die Bärengöttin von Muri. questo recondito aspetto del nostro nostro bagaglio psichico innato. Si può Bern, Historisches Museum, 2002. Pag. 51). modo di pensare ed agire, è la psico- peraltro osservare nei bambini come nel logia del profondo. Essa è imperniata loro proprio sviluppo attraversano succes- sullo studio della simbologia poiché sivamente simili fasi. il linguaggio spontaneo dell’anima Per capire meglio il significato dei preda- – immaginativo, associativo e mitico – tori dobbiamo quindi chinarci sullo spa- è simbolico. zio che fu loro attribuito attraverso i tempi L’immagine simbolica, ad esempio il e le civilizzazioni, sforzandoci al contem- cane del sogno o la parola d’un poe- po di tradure il loro significato mitico in ma, ha una propria vita il cui signifi- un linguaggio comprensibile odierno. cato va ben oltre la forma concreta at- traverso la quale si esprime nel singolo L’uomo cacciatore, caso. lui stesso predatore Ascoltare questa dimensione interio- Agli albori dell’umanità l’uomo diviene re, collettiva o personale che sia, rad- cacciatore, quindi predatore tra predatori. doppia la visione del mondo e ci met- Non vi è fisiologicamente predestinato te all’ascolto della voce stessa della poiché gli mancano grinfie, forza e rapi- natura. dità, che egli compensa tuttavia con l’in-
4 NATURA INTERIORE telligenza, la creazione d’attrezzi e l’imi- metà umani e per l’altra animali, nelle ca- tazione degli animali. verne preistoriche, ne sono un primo indi- La stessa coscienza che gli da la facoltà di zio. Accanto ad esso la cultura delle ca- creare attrezzi per affermarsi come preda- verne ci ha tramandato pure statuette tore, gli permette al contempo di realizza- femminili. re che egli è anche preda: così l’uomo Questa venerazione iniziale degli animali prende coscienza della morte. L’appari- suggerisce una spiccata percezione della zione della sepoltura di spoglie umane, e straordinaria saggezza ed energia vitale poco dopo d’ossa d’orsi, ne è il primo in- dell’istinto animale. Essa cela la preoccu- dizio. Esso rivela un riflettuto distacco pazione di attingere alla conoscenza rispetto alla vita e alla morte come pure dell’istinto, dal quale la coscienza ci al- Lupo preistorico raffigurato su una parete all’al di qua e all’al di là e coinvolge le lontana per definizione. della grotta di Font-de-Gaume (Francia) 16 fondamenta stesse della spiritualità e del- mila anni or sono. la morale. Principi complementari Quanto più una civiltà vive prossima alla Di conseguenza il nostro immaginario è del cacciatore e della dea-madre natura, tanto più le sue storie di animali profondamente marcato dall’animale Predatore e preda sono complementi in- illustrano oggettivamente sia le implicazioni come pure dal dramma predatore/preda e dissociabili. Il cacciatore tuttavia s’identi- per la psiche che la biologia dell’animale. dalle implicazioni etiche che ne derivano. fica solo con il predatore. Il suo ruolo illu- (Fonte: http://donsmaps.com/images/ stra la lotta per la sopravvivenza e la wolffontdegaume.jpg). Venerazione iniziale necessità d’uccidere ed esigere il sangue universale per gli animali altrui per campare. Vi corrisponde il Quanto più una cultura è prossima alla dramma stesso della coscienza, dell’affer- natura tanto più il mondo esteriore e quel- mazione di sé stessi e dello sviluppo lo interiore dell’uomo formano un tutt’u- dell’Io che ci condanna a infrangere conti- no. In queste civiltà primordiali le storie nuamente l’unità della vita e ci fa sentire di animali esprimono attraverso le stesse sacrilegio e senso di colpa. Il principio del immagini tanto la psiche umana quanto la cacciatore è quindi necessariamente lega- biologia dell’animale; uomini e animali to al principio complementare della rige- sono considerati talmente prossimi da po- nerazione e della nascita, del ricollega- tersi trasformare l’un nell’altro. Orso e mento con l’unità primordiale e la lupo o altri animali sono così divinità, spi- dimensione transpersonale (quindi con riti che assistono lo sciamano o avi. Ucci- l’al di là o l’inconscio). Si può riassumere dere un essere talmente stimato richiede questo principio della fertilità, nella sua ovviamente una riparazione speciale. più larga accezione, nella figura della Gli animali fanno universalmente parte «dea-madre» in reverenza alle statuette dei primi esseri venerati. Le sepolture preistoriche. La sua essenza è la trasfor- d’ossa d’orso e gli innumerevoli animali mazione che, come il parto, esige letteral- raffigurati, talvolta assieme a esseri per mente e figurativamente il proprio sangue. I due lupi del porticato esterno di Santa Maria delle Grazie a Bellinzona: uno assale una persona, l’altro, al quale viene offerto da mangiare, appare miracolosamente ammansito. In linguaggio odierno: le nostre emozioni o le nostre pulsioni istintive potenzialmente creatrici – illustrate in modo così appropriato con il lupo – rischiano di assalirci nella loro espressione grezza. Se tuttavia troviamo e curiamo il contatto con esse e offriamo loro quanto è dovuto, esse possono essere ammaestrate come il lupo di Bellinzona o quello, più rinomato, di Gubbio. (Foto: Marzio Barelli).
NATURA INTERIORE 5 Così i riti della fertilità sono spesso sel- vaggi e violenti fino al sacrificio umano, poiché la rigenerazione sarà tanto più ra- dicale quanto prima lo è stata la morte. Siccome, uccidendo, i predatori preludo- no alla rigenerazione e alla nuova nascita, in tempi remoti si attribuivano loro qua- lità materne e un ruolo guida per l’anima degli sciamani e le pericolose peregrina- zioni dei defunti nell’al di là. L’universale e più antico mezzo per ac- cantonare attivamente la consapevolezza Guerriero in veste di lupo mannaro raffigurato allo scopo di rigenerarsi nella conoscenza su una piastra d’elmo del VI secolo rinvenuto oggettiva della natura istintiva, è l’estasi: a Torslunda (Svezia). è letteralmente un rapimento che mette Il furor guerriero, così difficile da tenere sotto fuor di sé. La si può favorire attraverso controllo e capace di sfociare nei peggiori l’imitazione di un animale. Il viaggio crimini, ha certamente favorito il terrore del nell’al di là tuttavia è irto di pericoli; esta- lupo in Europa. si, furore e follia sono prossimi parenti. (Statens Sjöhistoriska Museum, Stoccolma). Quindi paradossalmente cacciatore e dea- madre – ossia affermazione e rigenerazio- ne, progresso e ritorno alla fonte, prende- re ed esser presi, giorno e notte – sono e sui valori maschili, portano alla rimo- riuniti, nell’immagine del predatore. E in- zione del principio della dea fino alla de- Il predatore personale dissociabili la reggono. monizzazione della parte sotterranea e in- Riconducendo il significato simboli- troversa del ciclo vitale. Accedervi co del predatore a un livello perso- Origini dell’immagine diviene quindi rischioso; la sua irruzione nale concreto, possiamo dire che tro- negativa del lupo pericolosa. Il necessario e fecondo lega- vare un buon contatto con tutti gli Il lupo è l’animale selvatico con la mag- me tra gli opposti, tra luce e ombra, spiri- aspetti del predatore in sé stessi si- gior carica simbolica in Europa. Il terrore to e materia e soprattutto tra bene e male gnifica affermarsi in modo sponta- del lupo è legato al lupo mannaro e alla viene così reciso. neo e convincente, concentrarsi sul- guerra, ossia ai micidiali abissi dell’ani- Nelle culture guerriere l’estasi iniziatica l’essenziale e su quanto è creativo, mo umano. Difatti con lo sviluppo della diviene furor guerriero e la confraternita liberarsi radicalmente da ogni cosa civilizzazione il ruolo del cacciatore si iniziatica si trasforma in una muta di superata e superflua, essere franco e trasforma in quello del guerriero-eroe. La guerrieri, i cui membri vengono identifi- personale, affrontare le situazioni progressiva presa di coscienza dello spiri- cati, specialmente nell’ambito indo-euro- nuove in modo aperto e sapersi in- to, l’accento crescente posto su un dio peo, con i lupi mannari. Amputato della serire in un contesto più vasto. chiaro e buono, come pure sull’individuo connessione femminile con la totalità, il lupo mannaro diviene vieppiù asociale e criminale se non folle. L’odierno fascino inaudito per il motivo del lupo mannaro illustra la sfida che corrisponde a questa realtà psichica. La nostra civiltà rivela un’ombra gigante- sca di lupo mannaro quale conseguenza della perdita della cura consapevole degli aspetti femminili iniziatici e rigeneratori della vita: essa si esprime in una mania di conquista e fattibilità e in un eccesso di concorrenza e potere che sfociano nella distruzione dell’ambiente, nel terrorismo e quant’altro ancora. La paura di questo lupo, dall’avidità senza limiti, pare più che giustificato (essa alimenta forse la diffusa credenza che i lupi siano stati libe- rati dall’uomo).
6 NATURA INTERIORE motivo delle belve che Dante incontra alla soglia dell’Inferno. In termini moder- ni si parla di analisi e sintesi. I miti del predatore insistono sull’importanza di una rinnovata nascita della coscienza, pa- ragonabile ad una nuova creazione del mondo. Significato del predatore simbolico Per riassumere: il predatore del nostro immaginario raffigura in modo appro- priato l’energia creatrice istintiva nella sua spinta verso una realizzazione massi- ma, inserita nella totalità. Dotata di vita propria, quest’energia non può essere i- gnorata o rimossa senza incorrere in gravi pericoli. La si può solo trasformare, ossia I due dormienti, il monaco e la sua tigre. Occuparsi del significato del lupo condu- darle un’espressione cosciente e dignito- Questo motivo zen, oltremodo popolare, ce quindi ad esplorare i problemi morali e sa. Essa può condurre alle più sublimi rappresenta l’obiettivo buddista supremo: spirituali non risolti della nostra società. creazioni come ai peggiori crimini, a di- l’uomo e l’animale selvaggio conciliati, pendenza della qualità dell’Io. Cruciale a espressione del pacifico rapporto con la Motivo basilare del predatore tal proposito è riconoscere lo stretto lega- natura interiore ed esteriore tanto difficile da e delle tenebre rigeneratrici me di tale energia vitale con una dimen- conseguire. Il tesoro dell’esperienza umana accumu- sione transpersonale e autonoma che (Tokio: Museo nazionale. Fonte: Zen Meister lato per superare la deriva tra consapevo- quindi relativizza la posizione e la libertà der Meditation in Bildern und Schriften. lezza e istinti e per istaurare un rapporto dell’Io. Una sfida questa, che una volta Museum Rietberg, Zürich, 1993, pag. 213). fecondo tra creazione e distruzione, si assunta, conduce ad un approfondimento esprime nelle innumerevoli storie di pre- della personalità. datori. Si può riassumere questo motivo Il predatore riunisce tanto l’aspetto affer- fondamentale della mitologia dei preda- mativo maschile quanto l’aspetto rigene- tori come dramma cosmico tra luce e te- rativo femminile. È dignità umana riunire nebre. Si tratta né più né meno del tema i due su un piano più elevato. Dove l’im- di fondo della maggior parte dei miti, del- presa riesce, il predatore rivela le sue qua- le iniziazioni e – d’ogni lavoro terapeuti- lità positive di autolimitazione e di sacrifi- co. cio a favore d’un valore più elevato; dove Una figura luminosa del più elevato valo- fallisce, il predatore assume invece con- re, astro, uccello o eroe culturale, si lascia notati negativi e divoratori, in quanto divorare, talvolta volontariamente, dalle l’energia si scarica inconsapevolmente in forze sotterrane e della notte o della mor- aggressione o avidità. Così il predatore te, da un predatore, serpente o mostro gi- simbolico tocca sempre la questione etica gante. Quest’eroe deve poi attraversare fondamentale della forma adeguata da at- una specie di passione alfine di assicurare tribuire all’energia creatrice grezza e, in la sua resurrezione su un piano superiore, ultima analisi, la questione del bene e del Per saperne di più: se non il rinnovamento del mondo. L’e- male e del rapporto con una dimensione Egger Brigitte 2001: Raubtiere, my- vento centrale è la felice nascita della che ci trascende. thologisch und tiefenpsychologisch «nuova luce». Le proposte che la psicologia del profon- betrachtet. For. Snow Landsc. Res. Una tale peregrinazione può corrisponde- do può formulare in relazione ai predatori 76, 1/2: 53-90 (tedesco). Ottenibile re all’esplorazione della propria anima e superano di gran lunga la protezione di- in sede inviando una busta C4 indi- dei suoi oscuri recessi, che oggi ricorre retta di questi animali poiché investono rizzata e affrancata. più spesso ai sogni che all’estasi. Essa una dimensione fondamentale: considera- WWF, Servizio pedagogico, 1998: Il esige una qualità di coscienza e coraggio re cioè la natura psichica interiore e la sua lupo interiore. Simboli, miti e fiabe degna del predatore, poiché bisogna far saggezza integrante alla stessa stregua sul lupo. 50 p. Ottenibile al prezzo di fronte agli aspetti del pericoloso predato- della natura esteriore! Fr. 20.– presso il WWF, c.p. 2799, re che sono l’inconscio e la vita, passibili Brigitte Egger 6500 Bellinzona. di imporre trasformazioni radicali. E’ il
PROTEZIONE ATTIVA 7 Pastorizia in difficoltà al cospetto del lupo Il ritorno del lupo non rappresenta il problema maggiore per l’alleva- mento ovi-caprino ticinese ma destabilizza ulteriormente un settore già colpito dal calo dei prezzi della carne d’agnello, dalla scarsità di superfici agricole, dalle infrastrutture vetuste e dalle perdite di ani- mali attaccati dai cani. E’ questo il risultato principale di un recente studio sulle prospettive dell’allevamento del bestiame minuto in Ti- cino di fronte al ritorno del lupo. In Ticino vivono circa 12 mila capre e Perdite rilevanti 21 mila pecore che danno lavoro e red- Attualmente ogni anno vanno persi il dito a 877 aziende. Due terzi d’esse 5% delle pecore e il 4 % delle capre. fruiscono di sussidi pubblici. Mentre In metà dei casi è possibile risalire per l’allevamento ovino la posizione alle cause e tra queste le malattie e le del nostro cantone è piuttosto margi- aggressioni dei cani sono le principa- nale (450 mila capi in Svizzera) diver- li. Ogni anno i cani lasciati liberi uc- sa è la situazione dei caprini di cui uno cidono circa 200 pecore e 80 capre. su 5 vive nel nostro Cantone. Stando Una protezione contro il lupo, re- allo studio, effettuato in comune dalla sponsabile nel 2004 dell’uccisione di Sezione dell’agricoltura e dall’Ufficio 25 capi, permetterebbe di ridurre caccia e pesca del nostro Cantone, sensibilmente anche questi danni. gran parte di questo bestiame minuto è lasciato al libero pascolo o tenuto in Diversi scenari recinti semplici, ad eccezione del peri- Lo studio propone diversi scenari di odo di stabulazione invernale: un siste- sviluppo ma rigetta i due più estremi, ma economico che però espone le il declassamento dello statuto di pro- greggi a molti pericoli tra cui gli tezione del lupo e la cessazione del Il settore ovi-caprino ticinese sta incontrando attacchi di cani e lupi. Il pascolo con- sostegno pubblico all’agricoltura di numerose difficoltà: la sua sopravvivenza trollato e la sorveglianza delle greggi è montagna, in quanto li reputa impra- richiede molto impegno e idealismo invece oneroso e risulta attualmente ticabili e conflittuali con la legge. (foto: Chiara Solari) praticabile solo per le greggi maggiori. Opta invece per una soluzione inter- media che ora dovrà ancora essere precisata e approfondita, che compor- ta in sostanza un maggior sostegno pubblico al settore in difficoltà. Pro Natura concorda con quest’indirizzo e spera che le difficoltà legate alla presenza del lupo possano d’altra par- te favorire come in Abruzzo un turi- smo naturalistico che produce un maggior plusvalore locale. Luca Vetterli Fonte: «Allevamento ovi-caprino e ritorno del lupo nel Canton Ticino» (dicembre 2004, 83 p.), riassunto in: «Vivere con il lupo» di Piermaria Piattini e Chiara Solari (ottobre 2005, 16 p.) ottenibile presso il Ser- vizio romando di volgarizzazione agricola, Losanna.
8 RITRATTO Sulle tracce di orso e lince La puntata estiva dell’orso in Engadina indica che il plantigrado po- trebbe, un giorno non troppo lontano, tornare anche da noi, mentre la lince è già di casa. Due fugaci incontri con questi discreti preda- tori sulla via del ritorno nelle nostre Alpi. Calma. È autunno e un’orsa risale un Nevica. Il bosco è ammantato di bianco pendio boscato. Presto sarà l’ora del le- e silenzioso. Il sole non tarderà a farsi targo e la tana, dove perderà fino a un vedere. Nella neve si disegnano soffici terzo del proprio peso, è già trovata: lì impronte a tratti regolari, a volte sepa- nasceranno, a gennaio o febbraio, da rate da ampi balzi o lasciate su tronchi uno a tre minuscoli orsacchiotti di circa innevati usati come fossero ponti. Sono 400 grammi! tracce di lince, animale agile ed elegan- Con i suoi 120 chili di peso (il maschio te. È affamata, non mangia da un paio può raggiungerne 350!) quest’orsa è di giorni e gli ultimi sette agguati sono una giovane in ottima forma. Dall’a- andati a vuoto (si stima che solo un de- spetto goffo, si sposta lentamente anche cimo dei tentativi vada a segno). Com- se può correre in modo incredibilmente plice la neve, la prossima volta sarà più Malgrado la sua mole, l’orso bruno è un ottimo rapido (fino a 50 km/h); è molto agile e facile prendere un camoscio o un ca- arrampicatore (foto: Foto-Agentur Sutter). pure buona arrampicatrice e nuotatrice. priolo e per una settimana ci sarà cibo. Si tratta comunque di un animale tran- Ad inizio giugno, nasceranno i cuccioli, quillo e solitario senza una vera territo- da uno a quattro, e allora bisognerà es- rialità come è invece il caso per la lince. sere in forma. I giovani resteranno con Gli orsi possono vivere fino a 30 anni e la madre fino all’aprile seguente quan- sono onnivori. Si nutrono principal- do saranno ormai capaci di procacciarsi mente di frutti, bacche, radici, funghi e il cibo da soli. La situazione in Ticino diverse specie di erbe ma si cibano pure Una vita fatta di lunghe attese e attimi Da una decina di anni la lince viene di carne di animali morti in inverno o intensi. Un animale affascinante, indi- saltuariamente segnalata anche nel da loro catturati e gradiscono anche lar- pendentemente che piaccia o no il suo nostro cantone che ospita tuttavia ve di insetti, vermi, api e… miele! stile di vita! Andrea Persico solo i pochi individui che hanno osato superare le Alpi. Il territorio ticinese, solcato da selvagge vallate, offre un ambiente ideale a questo predatore che riuscirebbe facilmente a sopravvi- vere senza farsi troppo notare. Non sono finora segnalati casi ufficiali di predazione sulle greggi. L’orso, scomparso in Ticino già nel XIX secolo è giunto l’estate scorsa nel Parco nazionale svizzero, ad un centinaio di chilometri dal nostro cantone in linea d’aria. Il suo ritorno nella nostra regione è quasi certo ma il suo arrivo è rallentato da molti fat- tori quali lo sviluppo delle popolazio- ni d’orso in Trentino, la conformazio- ne del territorio e il suo sfruttamento da parte dell’uomo. Per chi volesse saperne di più: http://www.kora.unibe.ch/ La lince europea, un felino discreto (foto: Foto-Agentur Sutter).
A QUATTR’OCCHI CON… 9 Luigi Boitani, professore all’Università «La Sapienza» di Roma. Storie di lupi Raccontate a ruota libera da Luigi Boitani, il più profondo conosci- tore del lupo in Europa, professore di Zoologia dei Vertebrati e diret- tore del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo all’Università «La Sapienza» di Roma. Luigi Boitani è autore o coautore di oltre 300 rapporti e pubblicazioni, tra cui la nota opera «Dalla parte del lupo» (Mondatori 1986); siede in numerose commissioni, tra cui quella del- la Confederazione elvetica sui grandi predatori. Domanda di Luca Vetterli: Professor Quella appenninica: una popolazione Boitani, quando ha visto l’ultima volta che sta bene? un lupo in libertà? Sì. Lo stato è medio-buono; definitiva- Risposta: Mah… [esita]… ci devo mente migliore di 10 anni fa. Il lupo si pensare… Morto o vivo? è espanso rapidamente dalla Toscana alla Liguria, poi alle Alpi Marittime e Vivo! ora anche in Svizzera. Due lupi italiani L’ultimo l’ho manipolato con le mie si trovano ora a Barcellona, uno è ri- mani, un esemplare giovane rimasto masto a lungo sopra Bergamo un altro impigliato in un tombino nell’Appen- nei Vosgi. Avere un lupo però non si- nino centrale. Gli abbiamo messo la gnifica avere il lupo, avere un branco. trasmittente radio e poi l’abbiamo li- Non significa nulla, perché il lupo va berato. ovunque; ha un’enorme dispersione.
10 A QUATTR’OCCHI CON… Perché il lupo sta meglio rispetto, ad deve lasciare un po’ del suo. Sarebbe esempio, alla lince e all’orso? cretino pensare alle soluzioni estreme. Per via della sua flessibilità. Non solo di quella biologica ma anche di quella Dunque si va verso la gestione del lupo? comportamentale, che sta peraltro Sì… [esita] meglio: verso la gestione all’origine della domesticazione a par- del conflitto. L’Europa potrebbe per- tire da circa 11 mila anni fa. Solo altri mettersi d’avere lupi quasi dappertut- due mammiferi avevano in origine un to. Potremmo averne molti di più, for- areale di distribuzione altrettanto gran- se in densità inferiore ma con una de: il ratto e l’uomo. La lince invece è maggiore distribuzione. molto meno dispersiva; non si sposta; e l’orso ha comunque una bassa densità C’è una soglia biologica per la gestio- e una grande inerzia demografica. La ne del lupo? Da noi vengono uccisi i sua espansione richiede tempi lunghi. lupi sul fronte della loro frangia espansiva… Cosa l’ha maggiormente colpita nei La gestione deve considerare tutta la suoi numerosi incontri con i lupi? popolazione biologica del lupo nelle La ricerca biologica sul lupo è stata Alpi con tutta la sua dinamica. E’ stata per me motivo di stupore. Per la stra- una mia battaglia degli ultimi anni e ordinaria flessibilità del lupo che è in ora vedo uno sbocco. Proprio domani a Lupo europeo (foto: Foto-Agentur Sutter). grado di vivere nei giardini dietro casa Roma [l’intervista è stata fatta il 12 e mangiare di tutto. M’ha colpito an- settembre], si incontrano per la secon- cor di più, perché non me l’aspettavo, da volta i responsabili della fauna d’I- che i lupi sono grandi giocatori, anche talia, Francia e Svizzera per discutere gli adulti, con la sola eccezione dei di queste cose. Per la Svizzera ci sarà momenti seri della predazione. Li ho Willy Geiger, [vicedirettore del Ufficio potuti osservare per un mese intero federale dell’ambiente]. La prima ri- sull’isola canadese di Ellesmere, vici- unione si era svolta a Lione e in futuro na al Polo Nord. Non un albero, non questi incontri dovrebbero succedersi un cespuglio, solo tundra grigia e in ogni sei mesi. Conservare lupo, lince e questa tundra vedi un coniglio o un stambecco richiede approcci radical- lupo - bianchissimi entrambi – a dieci mente diversi: per lo stambecco basta chilometri. Li ho potuti osservare 24 il punto di vista del guardiacaccia del ore al giorno perché sono stato lì in paese sotto; per la lince lo spazio da estate quando il sole non tramonta considerare è già più grande, ad esem- mai. Dopo aver mangiato fanno tanto pio l’Oberland bernese; per il lupo ci relax, anche tre giorni, e giocano con- vuole una scala europea o, se non altro, tinuamente. interregionale. Anche «Bruxelles» sta ora lentamente orientandosi verso la Pro Natura è favorevole tanto alla gestione del lupo su scala continentale presenza dei grandi predatori quanto e col tempo dovrebbe arrivare una di- al mantenimento dell’agricoltura di rettiva europea. Ma voi Svizzeri…? montagna, obiettivi conflittuali… Sicuramente c’è un conflitto. Ci sono Di solito in questi casi ci adeguiamo al tre tipi di soluzioni. Primo: si fanno diritto europeo… ma cambiamo tema: fuori tutti i lupi, secondo: si fanno fuo- il lupo scalda gli animi. Sarebbe stato ri tutti i pastori, terzo si cerca una so- liberato dagli ambientalisti; secondo le luzione, un compromesso. Ci sono fantasie più ferventi: calato nottetempo tanti tipi di compromesso ma le due da elicotteri. Come rispondere alle parti devono comunque rinunciare a tenaci insinuazioni di questo tipo? qualcosa. Il pastore accetta e tollera Tecnicamente non è fattibile; non ci è una certa quantità di danni – che do- mai riuscito nessuno. L’unica reintro- vrebbero venirgli risarciti –, il lupo ac- duzione del lupo è stata fatta dal Go- cetta e tollera che ogni tanto uno dei verno americano nel Parco nazionale loro – gli individui che fanno i danni dello Yellostone ed è costata, solo nella maggiori – venga ucciso. Ognuno sua prima fase, 3 milioni e mezzo di
A QUATTR’OCCHI CON… 11 dollari. E d’altra parte non c’è nessun tie ancor maggiori che la lince e l’orso: bisogno di reintrodurre il lupo. Il lupo come spiegarsi questo risultato? cammina sui suoi piedi e torna da solo. Il lupo è «similissimo» al cane... e il cane è comunque amico dell’uomo. Quali possibilità vede per un dialogo Credo si faccia questa lettura. Il lupo fecondo tra le parti, che sembra più esiste nella nostra cultura attraverso necessario che mai? 3000 simboli e il suo nome, Wolf ad Il dialogo è indispensabile ma le solu- esempio, lo si incontra dappertutto. E’ zioni non vanno imposte. Bisogna se- il predatore per eccellenza. Anche nel- dersi ad una tavolo: pastori, cacciatori la cultura del Nord America è il vero e conservazionisti; e trovare un com- predatore, non l’orso, che attacca di promesso; tutti devono sentirsi com- più. Un predatore che solo dal Me- partecipi della decisione. Col tempo dioevo è visto in termini negativi; pri- sono diventato talmente pragmatico ma la sua immagine era ambigua o an- che mi direi: se il Vallese accetta di te- che positiva… nersi cinque lupi, o anche tre soltanto, sarebbe un primo passo verso il com- Un’ultima domanda: In un suo recente promesso. libro sulle taglie pagate in passato per la cattura dei predatori in Ticino, Per i pastori può essere cosa dura… Marzio Barelli, un autore ticinese, so- Sì anche drammatica. Ho visto una stiene che il lupo in Europa sarebbe volta un pastore e il suo gregge di 180 stato antropofago e ipotizza che lei pecore ammazzate. Sono cose che non correggerebbe oggi il suo giudizio op- devono accadere. Evitarle costa lavoro, posto di vent’anni fa… ci vogliono recinzioni elettriche, i cani Non ho mai detto il contrario! Negli pastore. Ma le pecore… e il lupo… ultimi 100 anni non abbiamo prove di sono un po’ anche una cosa mia perché attacchi di lupi a persone in Europa. pago le imposte che sostengono i pa- Ma abbiamo ottime prove del contra- stori… E la gente vuole il lupo. rio fino al Sei-Ottocento. Il lupo è un animale intelligente e culturale. Il suo Sì, stando alle inchieste d’opinione comportamento non sta solo iscritto svolte in Svizzera effettivamente la nei geni ma la mamma lo insegna ai maggioranza della popolazione è fa- suoi cuccioli a seconda delle cir- vorevole alla presenza dei tre grandi costanze. Sa che un uomo con una for- predatori: tra di essi il lupo – strana- ca è pericoloso e che uno con il fucile mente tenderei a dire – gode di simpa- lo è ancor di più. In origine il lupo era diverso ed era attivo di giorno, l’atti- Al sicuro con la preda! (Foto: Foto-Agentur Sutter). vità notturna è un suo adattamento ai pericoli. Se più nessun uomo torcesse un capello ad un lupo, in una sola ge- nerazione lupina, cinque anni quindi, il lupo potrebbe nuovamente provare ad attaccare anche le persone, almeno dove se lo può permettere. Abbiamo i primi bagliori in Canada da dove ci vengono segnalati tre casi. Ma in Eu- ropa non abbiamo ancora alcun segno di questo tipo, finora. Comunque meglio star cauti in questo caso. Cautela sì, il lupo è un predatore! Quante persone muoiono ogni anno in Italia aggredite da un cane? Grazie per l’intervista.
12 CON GLI ALTRI La protezione dei pipistrelli Da alcuni anni la salvaguardia Si protegge quel che si conosce dei pipistrelli è uno degli obietti- Per far fronte a questa tendenza nega- vi comuni di Pro Natura Ticino e tiva nel 1989 nasce il Centro protezio- del Centro protezione chirotteri. ne chirotteri Ticino. Esso opera su più Insieme le due associazioni si fronti, dall’informazione alla ricerca. impegnano soprattutto sul fron- Da sette anni è sostenuto da Pro Natu- te della divulgazione. ra Ticino con un contributo annuo destinato principalmente alle attività di sensibilizzazione del pubblico, in particolare dei giovani. A questo scopo vengono organizzate lezioni presso le scuole, conferenze ed escursioni. Inol- tre il Centro offre la sua consulenza gratuita a tutti i privati, oltre 200 all’anno, che desiderano maggiori in- formazioni sui pipistrelli. Giornata europea dei pipistrelli Uno degli eventi informativi più noti e importanti sostenuti da Pro Natura Ticino è la BatNight, la giornata euro- pea dei pipistrelli. Anche l’edizione di quest’anno, ospite presso l’Aula sul- l’acqua a Muzzano, è stata un enorme successo con 150 giovani partecipanti entusiasti. L’evento segue di un mese «Ciak si vola», la manifestazione che ha permesso a oltre 200 persone di co- noscere da vicino una delle colonie più importanti del Cantone (vedi foto). Il Centro protezione chirotteri Ticino (CPT) presenta al pubblico le spettacolari immagini infrarosse in diretta dalla colonia del Vespertilio maggiore, un pipistrello assai raro che nidifica sotto il tetto I rifugi, un caposaldo della Collegiata a Locarno (foto: CPT). Un altro compito importante del Cen- Vittime di pregiudizi tro protezione chirotteri è l’applicazio- Nell’immaginario collettivo i pipistrel- ne dell’Inventario dei rifugi di pipi- li vengono ancora oggi spesso associa- strelli. Ogni anno, in collaborazione ti a immagini negative: si attaccano con numerosi volontari, vengono sorve- nei capelli, succhiano il sangue, sono gliati i rifugi più importanti del Canto- creature del diavolo. Molte delle spe- ne. Inoltre il Centro offre la sua consu- cie indigene dipendono però stretta- lenza in caso di lavori di ristruttu- mente dall’uomo. Infatti tante trovano razione e di manutenzione dei nume- rifugio nelle nostre case (sottotetti, so- rosi edifici che ospitano colonie, se- lai, cassonetti delle tapparelle ecc.). Il guendo da vicino tutte le tappe dei la- conflitto è quindi preventivato e oltre vori. In questo modo tanti rifugi hanno il 90% delle specie indigene è iscritto potuto essere salvaguardati, primo tra nella Lista rossa degli animali minac- tutti quello della Collegiata di Locar- ciati per ragioni spesso da imputare no. In effetti spesso bastano piccoli ac- all’uomo: distruzione dei rifugi, degra- corgimenti per conservare una colonia do degli ambienti di caccia, utilizzo di importante! insetticidi, intolleranza. Marzia Rösli, CPT
CON GLI ALTRI 13 Sì agli alimenti senza manipolazioni genetiche Nelle inchieste d’opinione e nei negozi di generi alimentari la ri- sposta è già data, alle urne spetta ora confermarla: che i consuma- tori non vogliono cioè saperne di alimenti geneticamente modificati! Associazioni ambientaliste e agricol- Incognite sull’impiego degli OGM tori sono uniti in difesa di un’agricol- Negli Stati Uniti e in Canada, dove gli tura senza manipolazioni genetiche. agricoltori coltivano piante transgeni- La scelta di prodotti genuini e geneticamente che resistenti agli erbicidi impiegati incontaminati resta possibile solo se sul Per un’agricoltura di qualità per combattere le malerbe, si osserva nostro esiguo territorio si rinuncia a culture La produzione agricola svizzera e tici- che l’intensità dei trattamenti e con OGM (foto: Agricoltore Ticinese). nese è confrontata oggi alla difficoltà essi l’impatto sull’ambiente aumenta- degli elevati costi di produzione. Essa no continuamente. Li impongono le re- non può concorrere con la produzione sistenze sviluppate ai trattamenti dalle d’altri stati che fruiscono di condizioni malerbe. Numerose ricerche mettono più propizie per l’agricoltura, se non inoltre in luce effetti collaterali indesi- puntando decisamente alla qualità. derati come la diminuzione di farfalle e Non v’è spazio, in questo quadro, per uccelli in seguito alla riduzione della organismi geneticamente modificati loro base alimentare. (OGM), che peraltro consumatrici e Una moratoria all’impiego di OGM in consumatori respingono, a massiccia pieno campo appare quindi utile anche maggioranza, in tutte le inchieste d’o- per acquisire nuove conoscenze sulla pinione fatte finora. prevenzione dei rischi che il loro im- Bisogna quindi eliminare alla fonte il piego comporta. Una volta dispersi rischio di contaminazione di OGM e nell’ambiente non è difatti più possibi- l’unico modo sicuro per riuscirvi è di le recuperare gli OGM per cui qui an- evitarne la messa in circolazione, cor più che altrove vale il detto: meglio come previsto dall’iniziativa. prevenire che guarire. Cosa vuole l’Iniziativa SENZA OGM Per la durata di 5 anni dal voto, l’agricoltura svizzera non potrà uti- lizzare organismi geneticamente mo- dificati. Questo divieto concerne in particolare le sementi e le piante che possono riprodursi come pure gli animali geneticamente modificati destinati all’alimentazione. L’Iniziativa non limita invece la ri- cerca, disciplinata già oggi in modo relativamente restrittivo dalla Legge Sì ai prodotti genuini: diciamolo non solo al mercato ma anche alle urne il 27 novembre! sull’ingegneria genetica. (Foto: Istituto di ricerca per l’agricoltura biologica, Frick).
14 IN BREVE Giovani all’opera Falchi in pausa L’iniziativa 72 Ore ha coinvolto, da gio- Nel mese di luglio Pro Natura si era vedì 15 a domenica 18 settembre, circa opposta alla legalizzazione di una serie 20 000 giovani in tutta la Svizzera che di costruzioni abusive allestite per gli si sono impegnati nella realizzazione di spettacoli della falconeria nel bosco ben 700 progetti di pubblica utilità: una protetto dell’Arbostora sopra Carona. vera sfida! Si trattava tra l’altro di voliere in bosco Anche il gruppo giovanile di Pro Na- per ospitare i dodici rapaci presenti (tra tura Ticino ha aderito a questo avveni- essi: quattro falchi, due poiane e due mento riuscendo a creare dal nulla una aquile). In settembre il Municipio di decina di cartelli informativi in legno Carona ha negato l’autorizzazione, alla con i relativi testi. Più di 20 volontari quale si era nel frattempo pure opposto hanno lavorato all’Aula sull’acqua il Cantone, per cui gli spettacoli, do- presso il laghetto di Muzzano, dove vessero ancora svolgersi anche nei sono infine stati installati i pannelli. prossimi anni, dovranno ricorrere a lo- In quest’occasione il sistema energetico calità più idonee e meno sensibili per dell’Aula, basato su una stufa a legna e la protezione della natura. La contro- su pannelli fotovoltaici e termici ha su- parte ha tuttavia impugnato la decisio- perato la prova del fuoco: l’impianto ne del Comune. elettrico autonomo (1 kW) ha alimenta- to senza problemi l’illuminazione, seg- hetti elettrici, levigatrici, trapani, com- Motoslitte puter, stampante e radio, spesso in simultanea. a riposo Un grazie di cuore a tutti i volontari Dopo aver messo in vigore un decreto Iniziativa 72 Ore a Muzzano: sopra uno per lo stupendo risultato raggiunto e a sulla circolazione delle motoslitte per dei cartelli fatti e finiti, posato in riva al lago, tutte le persone che con il loro aiuto un periodo di prova da febbraio a mag- sotto; il gruppo di giovani che li ha creati hanno permesso la realizzazione di gio, il Cantone intende ora varare una (foto: Pro Natura Ticino). questa idea. norma definiva. Pro Natura Ticino si è espressa sulla proposta cantonale in- sieme a una dozzina di altre associa- zioni (con quasi 40 mila aderenti in Ticino): Pro Natura condivide la limi- tazione del traffico delle motoslitte alle sole strade innevate e l’esclusione dei percorsi fuori strada; ritiene che la proposta rappresenti un buon compro- messo visto che ha ottenuto l’adesione degli stessi motoslittisti e propone al Cantone di disciplinare in modo re- strittivo anche la circolazione dei mez- zi fuori strada nelle altre stagioni te- nendo conto della tutela ambientale e della valorizzazione turistica del pae- saggio. Altro in breve Vedasi il sito Internet di Pro Natura Ticino che riprende anche tutti i comu- nicati stampa: www.pronatura.ch/ti (cliccare su Novità).
ZERO-SEDICI 15 Prossime attività del gruppo giovani I sotterranei Animali di del Museo pastadolce Natura strana, ricca, affascinante. Ma Cari ragazzi, quante novità ci nasconde ancora? è ormai gradita abitudine organizzare Una giornata al Museo cantonale di per il freddo dicembre un’attività dedi- storia naturale, con la possibilità di vi- cata alla cucina con ingredienti natura- sitare i laboratori ed i ripostigli segreti li e biologici. Quest’anno abbiamo de- dove si conservano animali strani e ciso di preparare gli animali di rari, potrebbe darci una risposta a que- pastadolce. Come? Non sapete che sta domanda... Un’occasione unica per cosa sono? Allora iscrivetevi in fretta scoprire quello che non è esposto al perché i posti (25 al massimo, età pubblico e… confermare che la natura 6–13 anni) sono ambiti e si esaurisco- avrà sempre modo di stupirci! no presto! L’attività, aperta ai giovani dai 6 ai 10 L’attività si svolgerà con qualsiasi anni, si svolgerà con qualsiasi tempo. tempo. Seguirà un aperitivo aperto a Data: sabato 19 novembre. tutti gli amici del gruppo giovani. Iscrizione: entro il 9 novembre. Data: sabato 10 dicembre. I biscotti di Natale: un attività che proponiamo Costo: Fr. 5.– (da versare ai monitori). Iscrizione: entro il 1° dicembre. tutti gli anni (Foto: Pro Natura Ticino). Agli iscritti sarà data conferma e ver- Costo: Fr. 5.– (da versare ai monitori). ranno fornite indicazioni sui luoghi, Agli iscritti sarà data conferma e ver- gli orari e il materiale da prendere. ranno fornite indicazioni sui luoghi, gli orari e il materiale da prendere. Talloncino d’iscrizione Mi iscrivo a: ■ I sotterranei del museo ■ Animale di pastadolce Nome: Cognome: Figlio di: Nato il: Via: NAP e luogo: Aperitivo di Telefono: E-mail: fine anno Allergie, malattie particolari: Tutti gli amici di Pro Natura Giovani sono invitati ad un aperitivo che avrà Membro di Pro Natura: Sì ■ No ■ Conferma per E-mail? Sì ■ No ■ luogo il 10 dicembre alle 17. Verranno offerti tra l’altro dei biscotti fatti dai Data: Firma di un genitore: bimbi lo stesso giorno (vedi: «Animali www.pronatura.ch/ti/giovani dove potete iscriveri online di pastadolce»). Attenzione: l’assicurazione è a carico dei partecipanti Agli iscritti verrà comunicato il luogo Rispedire a Giovani + Natura, Pro Natura Ticino, c.p. 2317, 6500 Bellinzona. esatto dell’incontro.
Benché i leoni preistorici della nostra copertina, ancor presenti in Europa verso la fine dell’ultima glaciazione, siano da tempo scomparsi, l’esperienza millenaria dei nostri antenati con i predatori – e con sé stessi in qualità di predatori – s’è accumulata nel nostro sostrato immaginario da dove continua a influenzare le nostre rappresentazioni. Foto di copertina: leoni preistorici raffigurati sulle pareti della grotta di Chauvet-Pont-d’Arc (Ardèche, Francia) 30 mila anni or sono: testimonianza di una cono- scenza oggettiva dell’animale impressionante (fonte: vedi Impressum a pag. 2). Qui sopra: l’uomo-leone preistorico ritrovato in fondo alla grotta di Hohlenstein-Stadel (Baden-Württemberg, Germania) scolpito in una zanna di Mammut 30 mila anni or sono. Mettersi nella pelle di un animale significa entrare in contatto con le energie istintive, dotate d’una conoscenza che oltrepassa quella consapevole. Questa scultura, una delle più antiche in assoluto, è testimonianza di una conoscenza soggettiva animale impressionante (foto: Thomas Stephan, © Ulmer Museum, riprodotta per gentile concessione del Museo di Ulm). Avviamoci alla scoperta di questi predatori del mondo interiore e di quanto hanno da dirci, oggi più che mai.
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