TrasfOrmazIOne Urbana - IL SETTIMANALE 24521 LUGLIO 2018 - Il Quotidiano Immobiliare

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Forum S. Margherita

245
                                      i temi della 26° edizione
                                                    Tecnologia
                                                   Blockchain
                                            L’innovazione per
 21 LUGLIO 2018                                  il real estate

IL SETTIMANALE
       de il Quotidiano Immobiliare

    Trasformazione
        urbana
      CDP rigenera il patrimonio immobiliare italiano
TrasfOrmazIOne Urbana - IL SETTIMANALE 24521 LUGLIO 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
ilQI      CONVEGNO          ilQI

 i servizi protagonisti del real estate
L’evoluzione del settore dei servizi guida i processi di trasformazione delle attività di gestione e valorizzazione del building

    GIOVedì 6 settembre - Innovation Campus Milano                                                scopri di più

                                      PROGETTARE UN EDIFICIO

               Roberto Cereda                                    Gabriele Scicolone
                  lombardini22                                         ARTELIA ITALIA
                                         Maurizio Milan                                     Emanuela Recchi
                                           MILAN INGEGNERIA                                  RECCHIENGINEERING

                                    IL PROPERTY MANAGEMENT

                                                        Claudio Sposato
                                                              ENGIE
                                David Vichi                                         Giorgio Da Rold
                                   REVALO                                       bnp paribas repm italy

                                     la gestione dell’edificio

             Alberto Albertazzi                                    Luca Verpelli
                    svicom                                            odosgroup
                                       Nicolò Tarantino                                     Valerio Fonseca
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                           riqualificazione e manutenzione

    Valerio                                Giovanni Cipolla                                 Gaetano
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valutazione e due diligence

          Piercarlo Rolando                           Micaela Musso
               AXIA.RE                                      ABACO TEAM
                                Maurizio Negri                                Emanuele Bellani
                                    PRAXI                                          REAAS

                                    la committenza

                               Luciano Manfredi              Filippo Maria
                                  investire sgr                Carbonari
                                                       adr - aeroporti di roma

                         il punto sui servizi immobiliari

 Massimo                           Marina                                    Giuseppe
   Roj                             Concilio                                   Bonomi
PROGETTO CMR                         AGIRE                                  colliers
                  Vincenzo         GRUPPO IPI            Paola           international       Michele
                  Albanese                              Ricciardi                            Candeo
                    SIGEST                          DUFF & PHELPS REAG                           YARD

                              conclusioni                      Emanuele Caniggia
                                                               DEA CAPITAL
               CONVERSAZIONE CON                               REAL ESTATE SGR

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sommario
      articoli
                                     rubriche
pagina 12
riqualificare il passato Per
                                     editoriale
conoscere il futuro

                                     deals
pagina 18
Tutti i cambiamenti del mondo
                                     report

pagina 24
                                     qitv
La Blockchain e il Real Estate

pagina 31
arrivederci a settembre

   SOMMARIO                      S                4
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       SERVIZI & REAL ESTATE
Distribuita al convegno I servizi protagonisti del real estate del 6 settembre a Milano
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                   Deadline: 27 LUGLIO
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EDITORIALE         di Guglielmo Pelliccioli

Siamo tutti vetero-
immobiliaristi
Per almeno 50 anni il colore delle transazioni immobi-
liari in Italia è stato il nero. Questo colore ha macchiato
l’anima del mercato ma soprattutto ha reso tutti ‘immo-
biliaristi’. Ora che di nero ce n’è molto meno si sconta-
no i peccati che per mezzo secolo e passa hanno fatto
di ogni italiano che possedesse una casa un evasore
fiscale, nel senso che i conti non tornano più e qualche-
duno ha deciso che i patrimoni vanno tassati in modo
diverso dal lavoro. Se facessimo il conto di quanto è
stato sottratto allo Stato dagli anni 50 ad oggi in ma-
teria di fiscalità sulla casa, il conto da saldare sarebbe
ancora alto per i vari proprietari, consulenti e interme-
diari. Diciamocela tutta, la colpa non sta tutta da una
parte: uno Stato efficiente in tutta la sua lunga artico-
lazione avrebbe potuto intervenire e colpire gli evasori.
Se non è stato fatto è perché in parte (ma solo in mi-
nima parte) non è stato capace di scovare gli evasori;
il grosso è scappato perché lo si è voluto lasciar scap-
pare. Il disegno politico della vecchia Dc di dare una
casa a tutti, anziché muoversi nella direzione di un
sistema prevalentemente pubblico, ha lasciato spa-
zio alla grande speculazione edilizia privata di fine
anni 50 e anni 60. È qui che sono saltate tutte le re-
gole e il mercato è diventato un Far West in cui tut-
ti sono corsi a comperare una Colt sentendosi pi-
stoleri dell’immobiliare. Ciò ha creato le più orrende
realizzazioni immobiliari della storia d’Italia e creato
le condizioni dell’odierna situazione di un mercato

     EDITORIALE                                               S   6
TrasfOrmazIOne Urbana - IL SETTIMANALE 24521 LUGLIO 2018 - Il Quotidiano Immobiliare
talmente parcellizzato da renderlo di fatto ingoverna-
bile. Nel mattone si sono gettati tutti con eguale cu-
pidigia e i pubblici amministratori hanno capito che
più che una buona legge servivano tante leggi che
permettessero di ingarbugliare le cose e tirare avan-
ti con l’andazzo delle bustarelle e dei soldi in nero.
Ora che tutto si è compiuto è estremamente difficile
tornare indietro e mettere a posto le cose. Se l’80 per
cento delle case (e quindi della popolazione italiana) è
a rischio sismico o idrogeologico la colpa non è certo
della terra che provoca più terremoti o del cielo che fa
venire giù più acqua ogni volta che piove. Siamo noi
che abbiamo costruito male, in posti dove non si do-
veva costruire, rubando permessi che non andavano
dati, non facendo i controlli che servivano. È un intero
Paese sotto accusa, nessuno si senta innocente per-
ché nessuno lo è. Il nero, da modo di dire per defini-
re una pratica economica, spesso si è trasformato in
nero come il colore dei funerali: non ce la sentiamo di
dire che è stato giusto così per rispetto alla memoria
di tante vittime, ma è comunque un dato di fatto che
infinite disgrazie sono successe per l’irresponsabilità
di chi ha costruito, di chi ha dato i permessi, di chi ha
avallato, di chi purtroppo ha creduto di fare un affare.
Ora tutti dicono che servono meno tasse per far ripar-
tire il mercato. NOOO, servono case migliori, più sicure,
più efficienti, più moderne. Questo e solo questo farà
ripartire il mercato, altrimenti torniamo a imbrogliare
la gente, a fingere di tutelare i loro risparmi quando
invece così si tutelano gli interessi solo di una clas-
se economica, i proprietari, il cosiddetto popolo de-
gli ‘immobiliaristi’ anni ‘60, quelli del “visto e piaciuto”,
quelli della misura a corpo, quelli dei condoni e delle
sanatorie, quelli del “mordi e fuggi”. Quelli di un’Italia
con gli archibugi in spalla nell’era della mitragliatrice a
canne rotanti che spara 6.000 colpi al minuto.

     EDITORIALE                                                 S   7
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           La rivista verrà presentata e distribuita al convegno

          italy: new
     development projects
    organizzato presso MAPIC 2018 dal CNCC in collaborazione con ilQI

Giovedì 15 Novembre - Palais des Festivals, Cannes
            per maggiori informazioni, visita il sito www.ilqi.it/convegni/1811c-map
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         milano                                         milano
       78,9 milioni                                    22 milioni
COIMA SGR ha perfezionato l’atto di           Colliers International Italia ha assisti-
compravendita delle due aree comu-            to Marino Golinelli & C. Sapa in qualità
nali localizzate in Porta Nuova tra le        di advisor nella cessione dell’immo-
vie Melchiorre Gioia, Pirelli e Sassetti,     bile, sito in Viale Sarca 223, ad AXA
e dei relativi diritti edificatori per un     Investment Managers – Real As-
ammontare di complessivi 32.208               sets, che ha agito per conto di un suo
mq, già oggetto di un’asta pubblica           cliente. L’ asset, che verrà riqualifica-
aggiudicata a COIMA SGR. La strate-           to in chiave LEED, è localizzato nell’ex
gia prevede lo sviluppo entro il 2022         area industriale di Bicocca, dispone
di due edifici di nuova generazione,          di una GLA totale di circa 14.200 mq
per un investimento complessivo di            e si sviluppa su 10 piani fuori terra e
oltre 270 milioni di euro.                    2 piani interrati.

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      deals                                                   S            9
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report                                                                                                                    a cura di
                                                                                                                          RE/MAX

              il mercato delle case in sardegna
              Le compravendite nel 2017 hanno toccato il 2,3% sul totale nazionale

                                      N.COMPRAVENDITE 2007 -2017
              9.000

              8.000
                                                                 CAGLIARI       NUORO       ORISTANO    SASSARI

              7.000

              6.000

              5.000

              4.000

              3.000

              2.000

              1.000

                  0
                      2007    2008     2009    2010     2011    2012        2013    2014      2015     2016    2017
          CAGLIARI    8.248   7.091    6.786   6.643    6.302   4.782       4.053   4.210     4.606    5.360   5.732
          NUORO       2.643   2.292    2.083   2.119    1.851   1.494       1.288   1.087     1.137    1.432      1.410
          ORISTANO    1.294   1.110    1.075   963       926     817        702     659        739     803        802
          SASSARI     8.042   7.395    6.739   6.065    5.650   4.235       3.728   3.471     3.699    4.442      4.518

                                                       Fonte: RE/MAX

La quota regionale del numero di compravendite registrate in Sardegna nel 2017 ha toc-
cato il 2,3% del numero totale di compravendite registrate in Italia.
Nel 2017 a livello regionale il numero di compravendite ha subito un incremento del 6%
rispetto all’anno precedente, dato che risulta essere inferiore a quello rilevato nel 2015 e
2016 (+18%), mostrando quindi ancora una dinamicità del mercato sempre positiva ma
più contenuta.
Analizzando le singole province si riscontra un mercato maggiormente attivo soprattut-
to nelle provincie storiche di Cagliari e Sassari e nei rispettivi capoluoghi. Solo Oristano
registra una lieve diminuzione rispetto al 2016.
Nel 2017 sono state 12.462 le transazioni immobiliari concluse in Sardegna. Analizzando
questo dato in base alle dimensioni degli immobili emerge che il 21,2% delle compraven-
dite si riferisce ad immobili fino a 50mq, il 30,6% tra i 50 e gli 85 mq, il 20,15% tra gli 85
e 115 mq, il 19,3% a immobili superiori ai 145 mq mentre sono l’8,75 a immobili con una
superficie compresa tra i 115 e i 145 mq.

     report                                                                                   S                    10
Se analizziamo la fotografia dell’offerta immobiliare attuale dell’isola con il compra-
venduto 2017, possiamo stimare che, se il trend di quest’anno dovesse riproporre quello
registrato l’anno scorso, in alcuni casi l’offerta potrebbe non riuscire a soddisfare le ri-
chieste degli acquirenti.
è il caso di immobili di piccole dimensioni, inferiori ai 50 mq, e di medie dimensioni
(85
riqualificare il passato
  Per conoscere il futuro
                Intervista al Presidente di CDP Immobiliare
                                Matteo Melley
                                    di Kevin Massimino

Riqualificare. Per il mondo del real estate italiano, e non solo, questa è la parola
del decennio. Il patrimonio immobiliare del Paese è per buona parte vecchio e bi-
sognoso di voltare pagina. Purtroppo quello del recupero immobiliare e territoriale
è un percorso lastricato di ostacoli che rallentano le operazioni, ma nonostante
questo gli investitori non vogliono smettere di puntare forte sull’Italia, soprattutto
quelli istituzionali. Tra questi grandi soggetti c’è CDP Immobiliare, particolarmen-
te attiva nel ripristino degli immobili collocati su diverse destinazioni del territorio
nazionale. Per comprendere meglio questa situazione abbiamo scambiato qual-
che parola con l’avv. Matteo Melley, che da ormai un anno - giugno 2017 - è alla
guida della società.

    riqualificare il passato Per conoscere il futuro           S            12
Partiamo dal presente: si è ormai chiusa la prima
metà dell’anno. Quali sono i risultati e i primi bilan-
ci di CDP Immobiliare al giro di boa del 2018?
Nei primi mesi del 2018 la Società ha concentrato
le attività di business sui filoni strategici del Piano
Industriale portando avanti i principali progetti di ri-
generazione urbana di Napoli, Genova e Palermo in
chiave di Urban Transformation a supporto del ter-               persona
ritorio, con un ruolo proattivo sul mercato e con in-
terventi rivolti all’ampliamento e ammodernamento
dei settori immobiliari nello smart housing/working/
education&innovation, uffici moderni per la Pubblica
Amministrazione e turismo. Tra gli obiettivi principali
del 2018, sempre più importanza è stata data ai con-
tatti con nuovi investitori con competenze specifiche
ed idee innovative per rendere attrattivo il comples-
so patrimonio immobiliare della Società (portafoglio           matteo melley
under management di oltre 1,1 miliardi di euro, per
oltre 629.000 mq da sviluppare). Inoltre, è anche pro-
seguito il processo di ristrutturazione delle 14 Joint
Venture immobiliari.

    riqualificare il passato Per conoscere il futuro       S         13
Tra le ultime operazioni di riqualificazione ci sono
quelle alle ex manifatture in alcune principali città
italiane. Come avanzano questi progetti?
Il Gruppo CDP vuole proporsi quale grande operato-
re di sviluppo immobiliare e di trasformazione urba-
na, colmando le carenze del mercato e mettendo a
disposizione delle città una rilevante capacità ope-
rativa su grande scala, supportata da una struttu-                società
ra finanziaria adeguata per risorse e duration. Tra
le operazioni principali ricordiamo le ex Manifattu-
re Tabacchi di Napoli e Firenze. Il progetto di trasfor-
mazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Napoli ha
avuto inizio con la ristrutturazione di una porzione di
un edificio realizzando, per l’Università Parthenope,
una residenza per studenti da 180 posti letto e un
parcheggio pertinenziale. La valorizzazione dell’inte-
ro Complesso – la cui cubatura assentita è pari a              cdp immobiliare
circa 600.000 mc - prevede un quartiere moderno
integrato con funzioni prevalentemente residenzia-
li, terziarie e commerciali, servizi pubblici e grandi
spazi verdi, per una superficie totale di 125.000 mq.
Il progetto recupera i manufatti di maggior pregio
dell’ex-sito industriale e prevede la demolizione degli
edifici privi di interesse storico-architettonico (circa
il 70% delle volumetrie totali). Gli investimenti nella
prima fase della valorizzazione sono nell’ordine dei
60 milioni di euro: la sottoscrizione della convenzio-
ne urbanistica per l’area dovrebbe avvenire nel se-
condo semestre dell’anno.

    riqualificare il passato Per conoscere il futuro       S          14
Il promotore della riqualificazione dell’ex Manifattu-
ra Tabacchi di Firenze è la JV costituita nel 2016 da
CDP Immobiliare e dal fondo di investimento PW Real
Estate III LP che fa capo a Aermont (al suo primo
progetto in Italia). Con un investimento complessivo
stimato in oltre 200 milioni di euro, il progetto pre-
vede il recupero di una serie di edifici industriali per
un totale di circa 100.000 mq di superficie coperta.
Un innovativo intervento di rigenerazione urbana che
trasformerà un’ex area dismessa in un polo di aggre-
gazione. Il futuro di questi spazi avviene recuperan-
do la tradizione della piazza italiana e rifacendosi alla
storia della Manifattura, promuovendo così un piano
che si prefigge di mantenere l’organicità dell’impian-
to originario e di valorizzare gli edifici esistenti.
Questi due esempi di rigenerazione urbana hanno
l’obiettivo di stimolare gli investimenti privati per le
vaste aree ex industriali attualmente dismesse ed in-           Il futuro di questi spazi
nescare quindi un processo virtuoso che può fare da
                                                                 avviene recuperando
volano per le città.
                                                                  la tradizione della
                                                                   piazza italiana e
Rispetto a una grande metropoli come Milano, il
                                                                rifacendosi alla storia
processo di rigenerazione in una città secondaria è
più semplice o più complesso?                                     della Manifattura,
Sicuramente nei centri come Milano il processo di               promuovendo così un
rigenerazione urbana ha maggiori complessità lega-              piano che si prefigge di
te alla grande scala della città, e spesso anche ad             mantenere l’organicità
una sovrapposizione degli strumenti urbanistici. Il             dell’impianto originario
vantaggio di operare in una grande metropoli è quel-              e di valorizzare gli
lo comunque di avere una domanda di mercato che                     edifici esistenti
consente di individuare con maggiore certezza le de-
stinazioni d’uso premianti per la valorizzazione degli
immobili. Quasi tutte le città secondarie invece, sof-
frono di un mercato molto rarefatto, ma spesso gli
interventi di rigenerazione urbana vengono visti con

    riqualificare il passato Per conoscere il futuro        S                15
favore dalle amministrazioni locali come opportuni-
tà di investimento sul territorio. Significativi sono gli
interventi che CDP Immobiliare sta effettuando a Mi-
lano sull’area dell’ex Manifattura Tabacchi (in JV con
Focus Investments) dove grazie alla forte domanda
di mercato si sta modificando in accordo con l’Ammi-
nistrazione Comunale il Piano Integrato d’Intervento
del 2007 con destinazioni d’uso innovative, e sull’ex
Manifattura Tabacchi di Palermo per la quale la So-
cietà ha deciso di anticipare alcuni interventi proprio
per consentire di ridurre il “time to market”.

Alcuni esperti però dicono che a volte è meglio de-
molire che riqualificare, spesso anche a causa degli
iter burocratici relativi a queste operazioni. Quale
metodo risulterebbe più efficace? E quali sarebbero
le soluzioni per semplificare le operazioni di svilup-
po immobiliare?
Innanzitutto non sempre è possibile demolire gli edi-
fici, soprattutto se di interesse storico-artistico (beni
oggetto di tutela da parte delle Soprintendenze). Que-
sta tipologia di vincolo può limitare la valorizzazione
degli immobili per una serie di motivazioni che van-
no da una maggiore incidenza dei costi di recupero
fino alla scelta delle destinazioni d’uso che dovranno
essere preventivamente autorizzate dalla Soprinten-
denza. Da non sottovalutare anche la reale possibili-
tà di riconvertire edifici vincolati, nati per destinazioni

     riqualificare il passato Per conoscere il futuro         S   16
d’uso diverse rispetto a quelle perseguite dai proces-
si di valorizzazione. L’esempio di alcune Manifattu-
re Tabacchi vincolate (Firenze, Milano, Modena) è
significativo: la larghezza delle “maniche” e la tipo-
logia della struttura portante degli edifici industriali
dismessi non sempre si presta alla riconversione in
destinazioni d’uso di rango urbano (residenziale, uf-
fici, commerciale etc): certamente la demolizione e
ricostruzione consente una serie di vantaggi da que-
sto punto di vista. L’accelerazione delle operazioni
di sviluppo immobiliare passa sicuramente per una
semplificazione degli iter urbanistici nonché per una
minore discrezionalità delle Soprintendenze nell’e-
sercizio della tutela sui beni vincolati.

Oltre alle Ex-Manifatture, ci sono altri progetti di ri-
generazione in cantiere per CDP Immobiliare?
Una in particolare è la valorizzazione della storica
Villa Ollandini di Sarzana (SP) che nasce come resi-
denza privata dei Marchesi Ollandini, per poi essere
negli anni ‘80 adibita ad uffici e laboratori dalla USL.
Il programma di valorizzazione prevede il recupe-
ro e la cessione al Comune di Sarzana del giardino
storico, il ripristino dell’azienda agricola (con la fi-
nalità anche di incentivare le attività produttive nel
campo della produzione agricola sul territorio comu-
nale) e, infine, il recupero dell’originaria funzione re-
sidenziale della Villa e dei fabbricati ad essa funzio-
nalmente connessi.

    La logistica ingrana
    riqualificare il passato
                          la marcia
                             Per conoscere il futuro        S   17
Tutti
i cambiamenti
del mondo
I temi del Forum di Scenari
a S. Margherita il 14-15 settembre
di Mario Breglia

                                Al termine della scorsa edizione del Forum Scenari i
                                partecipanti hanno compilato un questionario dove
                                indicavano quali potevano essere i temi più impor-
        società                 tanti per i prossimi anni per il real estate. I risultati
                                sono stati interessanti, dalla politica dei suoli all’im-
                                migrazione, al clima.
                                Il 2018 si sta rivelando decisamente più tumultuoso
                                di quanto si potesse immaginare. Da Trump e una
                                politica americana del tutto nuova in economia e nei
                                rapporti tra i Paesi. Alla frammentazione dell’Europa
                                davanti a temi importanti (ma non vitali) come l’im-
                                migrazione. La Brexit che allontana la più grande iso-
        scenari                 la dal continente Europa, alle decise picconate date
      immobiliari               alla globalizzazione. Con Paesi in forte crisi (Brasile,
                                Venezuela, ad esempio) ad altri che non riescono a
                                riprendersi, come la Russia.

     tutti i cambiamenti del mondo                              S            18
Il tema del Forum, che ogni anno cerca di anticipare
                           i trend non solo di mercato (oggi un esercizio molto
                           diffuso), ma le trasformazioni profonde, è diventato
                           così il Cambiamento stesso: CHANGE THE WORLD.
                           Non si tratta di dare un giudizio di valore, ma di indi-
                           care (nei limiti di una due giorni di incontri e semina-
                           ri) i punti dell’agenda del settore.
                           Il primo punto è sicuramente il cambiamento clima-
                           tico che sta condizionando il nostro modo di vivere e
                           di abitare. Molti rischi connessi ai cambiamenti cli-
                           matici sono presenti nelle aree urbane, dove risiede
                           gran parte della popolazione e dove si concentra la
                           maggior parte del patrimonio culturale e delle attivi-
                           tà economiche. Gli impatti dei cambiamenti climatici
                           includono: l’aumento della temperatura e le ondate
   persona                 di calore, l’inquinamento dell’acqua, l’innalzamen-
                           to del livello dei mari e le mareggiate, le condizioni
                           meteorologiche più estreme, le piogge e i venti for-
                           ti nell’entroterra, le inondazioni, con il conseguente
                           peggioramento dell’accesso ai servizi urbani e della
                           qualità della vita della popolazione.
                           Emerge chiaramente la necessità di agire. L’inerzia
                           può avere costi più alti di quanto necessario per pro-
                           gettare infrastrutture resistenti ai cambiamenti cli-
mario breglia              matici. Si stima che i costi per costruire un nuovo
                           edificio, un ponte o una rete elettrica che sia in grado
                           di confrontarsi con i cambiamenti climatici per il suo
                           intero ciclo di vita richiederanno fino a un massimo
                           del cinque per cento in più dei costi di costruzione,
                           un valore irrisorio rispetto a quanto sarebbe neces-
                           sario per riparare i danni.

tutti i cambiamenti del mondo                             S            19
In risposta a questi eventi, da qualche anno si è
                             diffusa l’attenzione al livello di sostenibilità dell’e-
                             dificio, con proposte di modelli innovativi di edilizia,
                             dalle case a basso consumo alle case passive, fino
 L’edilizia in legno ha      alle case a emissioni zero. Si definisce casa ecologi-
registrato una crescita      ca un’abitazione progettata, costruita e arredata con
 costante negli ultimi       materiali naturali, con attenzione all’efficienza ener-
anni e si parla di circa     getica e alla riduzione dei consumi. In queste costru-
tremila edifici costruiti    zioni ci si concentra anche sull’uso di energie rinno-
in Italia ogni anno. Le      vabili e di elettrodomestici sempre più intelligenti.
 imprese edili sono le       In Italia si sta procedendo allo smaltimento dell’a-
 prime a promuovere
                             mianto, si calcola ad oggi la presenza di due miliardi
                             di metri cubi, ma emergono dati positivi dal settore
   l’uso di materiali
                             della bioedilizia. In particolare, l’edilizia in legno ha
naturali, il cui utilizzo
                             registrato una crescita costante negli ultimi anni e
 risulta anche meno
                             si parla di circa tremila edifici costruiti in Italia ogni
  oneroso in termini
                             anno. Le imprese edili sono le prime a promuovere
       di spesa              l’uso di materiali naturali, il cui utilizzo risulta anche
                             meno oneroso in termini di spesa.
                             Gran parte del lavoro di adattamento della realtà ur-
                             bana è in mano alle amministrazioni locali, che ope-
                             rano attraverso la pianificazione (PAESC) e la gestio-
                             ne delle emergenze. L’Unione Europea ha destinato
                             il venti per cento del suo bilancio ad azioni di sup-
                             porto alle città e ai Paesi che desiderano prevenire

  tutti i cambiamenti del mondo                               S           20
i cambiamenti climatici e mettere in atto interventi
                             di adattamento. In Europa molte città hanno avviato
                             un processo di riconversione del loro territorio, dove
                             necessario, generando possibilità interessanti per gli
                             investitori e offrendo ai cittadini prospettive di vita
                             migliori. È il caso di Brema in Germania, Copenaghen,
                             Parigi e Madrid, solo per citarne alcune.
   In Europa molte           In Italia, molte amministrazioni, specie nelle realtà
 città hanno avviato
                             più piccole, non sanno neanche che tali fondi sono
                             stati messi a disposizione. Tuttavia, a livello regio-
    un processo di
                             nale si possono segnalare alcune iniziative in questa
  riconversione del
                             direzione: la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Trenti-
 loro territorio, dove
                             no-Alto Adige e la Valle d’Aosta hanno adottato un
necessario, generando        piano regionale o una strategia di adattamento. E
possibilità interessanti     anche al Sud si stanno muovendo i primi passi, con
  per gli investitori e      Sardegna, Calabria e Puglia che hanno riconosciuto
 offrendo ai cittadini       un ruolo importante all’adattamento infrastruttura-
  prospettive di vita        le nel loro modello di governance. Abruzzo e Molise
        migliori             stanno riesaminando le loro misure di regolamen-
                             tazione e strumenti di pianificazione in prospettiva
                             dell’adattamento. Il Lazio e lo stesso Abruzzo pro-
                             muovono l’adattamento a livello locale agevolando i
                             PAESC.
                             In questo panorama, anche un’edilizia di buona qua-
                             lità, di prezzo accessibile e ben posizionata, può for-
                             nire una solida base di adattamento ai cambiamenti
                             climatici per tutta la città tramite l’abitazione privata

  tutti i cambiamenti del mondo                              S            21
di nuova costruzione, oppure adattando il patrimonio
                             edilizio esistente. Un green building può interagire in
                             maniera meno aggressiva con l’habitat, perché pre-
                             sta attenzione al mantenimento dell’integrità e delle
                             caratteristiche naturali del sito, progettando anche
                             il paesaggio in maniera appropriata e selezionando
   Limitare l’uso di         materiali che hanno un basso contenuto di energia
  risorse durante il         inglobata, possibilmente prodotti localmente. Limi-
processo costruttivo         tare l’uso di risorse durante il processo costruttivo
 è possibile, e anche
                             è possibile, e anche il mercato mostra un apprezza-
                             mento per questo tipo di abitazioni, con un assorbi-
  il mercato mostra
                             mento del nuovo in costante aumento, se di quali-
 un apprezzamento
                             tà, e una forte spinta alla ristrutturazione strutturale
  per questo tipo di
                             dell’esistente. Anche il valore delle quotazioni bene-
  abitazioni, con un
                             ficia degli avanzamenti tecnologici in questo cam-
  assorbimento del           po, con un aumento compreso tra il dieci e il ven-
  nuovo in costante          ti per cento rispetto a un’abitazione con prestazioni
aumento, se di qualità,      energetiche di classe F o G. Sul tema generale non
  e una forte spinta         c’è grande discussione, ma c’è, eccome, sui tempi e
 alla ristrutturazione       sulle conseguenze. Scienziati ed economisti hanno
    dell’esistente           pensieri molto diversi e questo ovviamente impatta
                             sul mercato e sui comportamenti delle imprese.
                             Un approfondimento particolare, nel corso del Fo-
                             rum, sarà dato al rapporto tra mercato delle famiglie
                             e delle imprese, e prodotti nuovi o comunque ade-
                             renti alle nuove normative. I costi aggiuntivi sono
                             congrui? Saranno accettati dalla domanda? Quesiti
                             centrali per chi lavora.

  tutti i cambiamenti del mondo                             S            22
Questo del cambiamento climatico e delle sue tante
                             conseguenze su economia e mercati sarà il tema del
                             venerdì, primo giorno di Forum. Il sabato è dedicato
                             a nuovi cambiamenti: nei prodotti e nei soggetti. Nel
     Questo del              primo caso si vedranno le innovazioni realizzate (non
cambiamento climatico        i progetti) in segmenti innovativi dei mercati immo-
   e delle sue tante         biliari: dalle nuove residenzialità al commercio all’al-
   conseguenze su            bergo. Poi un panel dedicato ai “nuovi leader”, im-
 economia e mercati          prenditori e manager che stanno lavorando in questo
sarà il tema del primo       nuovo ciclo con costanza e serietà.
   giorno di Forum
                             Al cambiamento non poteva essere immune il Fo-
                             rum Scenari dove, rispetto alla scorsa edizione, sono
                             cambiati oltre tre quarti dei relatori. Infine un partico-
                             lare ringraziamento a Emanuele Caniggia, Manfredi
                             Catella, Giuseppe Roma e Aldo Mazzocco che hanno
                             accettato di essere moderatori/stimolatori di panel e
                             non relatori come in tante altre edizioni.

  tutti i cambiamenti del mondo                               S           23
SECONDA PARTE

                La Blockchain
                e il Real Estate
                   Una rivoluzione per l’immobiliare:
                         logistica, IoT, gestione
                             di Filippo Maria Carbonari

         Ecco la seconda parte dell’approfondimento di Filippo Carbo-
         nari sul tema della Blockchain e le sue implicazioni per il mer-
         cato immobiliare. Dopo il primo articolo (che potete leggere dal
         link qui di seguito) andiamo a vedere ed analizzare alcuni tra i
         nuovi possibili modelli di business. Nel primo articolo Carbona-
         ri portava alcuni esempi di applicazione virtuosa della tecnolo-
         gia nell’ambito dei centri commerciali.

                        scarica il pdf della prima parte

         A seguire può cambiare il processo logistico. Superan-
         do il castrante fenomeno del procurement presso il ne-
         gozio e di tutto il turnover di merce relativo, cambie-
         rebbero i paradigmi dello stoccaggio e della rotazione
         dei prodotti… ergo costi e spazi dei magazzini. La GLA
         del negozio corrisponderebbe in pratica alla superficie
         di vendita.

la blockchain e il real estate                               S              24
persona

                                 filippo maria
                                  carbonari

         Il proprietario non venderebbe più il metro quadrato a
         prezzi che spesso sono più una scommessa o un inutile
         esercizio muscolare di potere contrattuale, ma potreb-
         be incassare royalties su token di vendite in giro per il
         mondo, come per esempio per i negozi di un aeropor-
         to dove transitano passeggeri provenienti da ogni parte
         del pianeta. La produttività al metro quadrato sarebbe
         teoricamente illimitata, e non più ricondotta alla sola
         merce nel negozio.
         Retail e customer experience in Italia, richiamano ine-
         vitabilmente il Food&Beverage. All’offerta tradizionale
         delle catene che vendono un prodotto standardizzato,
         si può affiancare una nuova offerta qualitativa che fa
         della biodiversità, tipicamente made in Italy, il proprio
         punto di forza ed elemento di valore. Esistono già pro-
         duttori di vino che su piattaforme Blockchain e, grazie
         all’ampio uso di sistemi IoT, garantiscono al compra-
         tore della bottiglia di conoscere in modo certo da qua-
         le vitigno deriva, a che temperatura è stata colta l’uva,
         quanti giorni è durata la lavorazione, e così via. Ogni
         bottiglia è rappresentata da un Token labelled. Chi ha
         avuto la possibilità di acquistarlo in sede di emissio-
         ne, potrà scambiarlo successivamente. Il controvalore
         del Token rappresenterà il vero valore di quel vino. Se

la blockchain e il real estate                         S             25
l’annata sarà particolarmente buona il valore del Token
         si alzerà. Il negozio fisico dove si può solo assaggiare
         questo vino e vivere la sua storia (contribuendo quindi
         alla valorizzazione del Token) può anche offrire Smart
         Contract che garantiscono l’arrivo a casa del compra-
         tore di un numero di bottiglie che non si sarebbero mai
         comprate in negozio. Lo Smart Contract traccia la con-
         segna dal produttore al vettore, il trattamento delle bot-
         tiglie con le dovute precauzioni e la consegna finale al
         compratore. Se questo avviene secondo le regole con-
         venute, lo Smart Contract, in automatico, trasferisce il
         denaro dall’emittente del Token al produttore.

         Tanti altri ambiti di applicazione si possono immagina-
         re. Ampliando a 360° la tracciatura del vino di cui sopra,
         si può estendere il modello di business alla creazione
         di un farmer market (vero) all’interno di un centro com-
         merciale, eventualmente in collegamento con la Food
         Court, in una sorta di offerta verticale, dove si può con-
         sumare quello che si assaggia nella bottega dell’agricol-
         tore. Anche in questo caso l’offerta dell’Agricoltore (che
         guarda caso sa fare l’agricoltore e non il commerciante)
         può essere temporanea e limitata alla conoscenza e dif-
         fusione del proprio prodotto unico ad un’ampia schie-
         ra di persone, che frequentano un centro commerciale
         o transitano in un hub di trasporto. In questo mondo

            Gli ambiti di applicazione si estendono a
            tutti i settori. Penso ad un aeroporto come
            ad un imbuto in cui una fetta consistente
            della popolazione mondiale è costretta
            a passare

la blockchain e il real estate                          S             26
il proprietario immobiliare non vende o affitta solo me-
         tri quadrati di cemento, ma può vendere anche cluster
         di consumatori, categorizzati per abitudini di consumo
         o provenienza geografica, abitudini di spesa e dwelling
         time nel luogo di transito. Cambiano i paradigmi del tra-
         dizionale modello di agency retail, in cui il proprietario
         è debole con i forti e forte con i deboli ed è costretto,
         per remunerare il capitale investito, a chiedere al picco-
         lo negozio di pagare la parte di canone (che spesso di-
         venta insostenibile) che non paga la grande catena che
         gestisce una media superficie.

         Gli ambiti di applicazione si estendono a tutti i setto-
         ri. Penso ad un aeroporto come un imbuto in cui una
         fetta consistente della popolazione mondiale è costret-
         ta a passare. Un’esperienza di viaggio è una somma-
         toria di “transazioni”. Transazioni significa scambio di
         informazioni, tempo e denaro: scelta della destinazione,
         scambio di informazioni con chi ti assiste nella scel-
         ta della destinazione, emissione biglietti, arrivo in aero-
         porto, drop off auto, parcheggio, booking hotel, check
         in, controllo sicurezza, controllo passaporto, controllo
         boarding gate, taxi, ncc, noleggio auto, dogana… il tutto
         anche ripetuto più volte (sia all’andata sia al ritorno).
         Questa filiera ha un solo risultato: tempo e denaro con-
         sumati. Il marketplace-blockchain potrebbe permettere
         la gestione di tutte queste transazioni in modo più effi-
         ciente rispetto ad oggi, se non altro in quanto proces-
         so unico senza intermediazioni. Ma non solo. Questo
         è il risultato minimo. La vera innovazione consiste nel
         poter aggiungere servizi a valore aggiunto oggi impen-
         sabili. Per esempio una assicurazione sul viaggio con
         tanto di cartella clinica automaticamente ricevibile da
         qualsiasi dottore in qualsiasi parte del mondo, il tutto
         sicuro, crittografato e “trusted”.

la blockchain e il real estate                           S             27
Associare flussi di dati a Smart Contract
            che attivano dei processi consentirebbe
            di spingere la scalabilità di molti servizi
            di facility management a livello di
            microattività

         Un altro ambito per nuovi modelli di creazione di valore
         è la gestione immobiliare.
         Mentre gli spunti legati all’attività che si possono svol-
         gere all’interno di immobili, soprattutto quelli commer-
         ciali, sono più astrazioni da utilizzare come spunti da
         sviluppare, l’applicazione della tecnologia Blockchain
         al mondo del property e facility management è già alla
         portata di tutti.

         L’IoT (Internet of Things) è già una realtà tecnologi-
         ca consolidata. Attraverso gli oggetti autonomamente
         connessi ad Internet possiamo già vedere e sentire tut-
         to quello che succede dentro un edificio. Una analogia
         molto esplicativa di questo concetto è il corpo umano. Il
         sistema nervoso è assimilabile alla rete oggetti IoT. Mag-
         giore è la ramificazione del sistema nervoso, maggiori
         saranno i segnali in ingresso al cervello da elaborare, da
         cui poter estrapolare informazioni, che permetteranno
         di decidere eventuali reazioni o azioni in risposta, così
         da preservare il corpo e ottimizzarne il funzionamento
         e relativo confort. Maggiore è la ramificazione dei com-
         ponenti IoT, maggiori saranno i dati di input da elabo-
         rare ed analizzare e così da prendere decisioni al fine di
         ottimizzare il processo e massimizzare la produttività
         e redditività dello stesso. Ma qual è il limite? Fino a che
         punto conviene spingersi? Qual è la soglia sotto la quale
         il costo marginale del trattamento del dato è superiore
         al suo valore?

la blockchain e il real estate                           S             28
La tecnologia Blockchain, gli smart contract, con l’ag-
         giunta di Intelligenza Artificiale (IA) per l’elaborazione
         dei dati e l’adattamento automatico e immediato delle
         azioni conseguenti, potrebbero aprire infinite opportuni-
         tà. Associare flussi di dati a Smart Contract che attiva-
         no dei processi, consentirebbe di spingere la scalabilità
         di molti servizi di facility management a livello di mi-
         croattività. Grazie alla crittografazione e alla oggettività
         delle transazioni su piattaforme Blockchain, si potrebbe
         unire ai dati tradizionali ulteriori dati più attinenti ai pro-
         fili personali, permettendo un innalzamento ulteriore del
         livello qualitativo dei servizi resi, e come tale, un vantag-
         gio competitivo rispetto offerte immobiliari concorrenti.
         Il livello di confort atteso nel proprio ufficio potrebbe es-
         sere garantito dall’auto che già dal momento in cui vie-
         ne parcheggiata è in grado di comunicare con i sistemi
         di edificio, predisponendo luci, climatizzazione, etc. etc.
         Smart metering (i contatori connessi) termici, elettrici,
         aeraulici, per le frigorie, eccetera, che comunicano di-
         rettamente con smart contract attivando direttamente
         e automaticamente la fatturazione, il pagamento attra-
         verso token, e la contabilizzazione. Si ridurrebbero i co-
         sti di gestione e si garantirebbe tempestività di fattura-
         zione e di incasso.

la blockchain e il real estate                              S              29
La piattaforma Blockchain a garantire l’attendibilità,
         l’affidabilità, la riservatezza la sicurezza dei dati e la
         scalabilità ed efficienza delle analisi, l’IA per spingere
         al massimo la capacità di sfruttamento dei dati dispo-
         nibili, la tecnologia IoT per alimentare la generazione di
         un dataflow costante. Gli ingredienti per spingere l’in-
         dustria Real Estate a ripensare i propri modelli di busi-
         ness in modo anche radicale ci sono tutti, bisogna solo
         cogliere questa opportunità.

la blockchain e il real estate                          S             30
arrivederci
                    a settembre
            Le sfide dell’immobiliare di cui torneremo
                       a parlare in autunno
                                di Patrizio Valota

         È ancora corretto pensare al mercato immobiliare come
         semplice contenitore di trattative che si concludono con
         l’acquisto della propria abitazione, oppure le nuove pro-
         spettive in ambito tecnologico e sociale porteranno un
         cambiamento anche in questo settore? Per quest’ulti-
         mo numero de il Settimanale, prima della pausa estiva,
         ci siamo interrogati sui futuri sviluppi di un comparto,
         quello del mattone che, statico per natura, può invece
         guadagnare quel dinamismo utile a consolidare la ri-
         presa del mercato e delle transazioni fin dal prossimo
         autunno.
         L’avanzare del fenomeno digitale e le nuove tendenze
         sociali stanno lentamente modificando l’orizzonte del
         real estate legandolo sempre più all’evoluzione tecno-
         logica e ai nuovi stili di vita.
         Nell’ambito delle locazioni di breve periodo, ad esempio,
         piattaforme come Airbnb ad oggi gestiscono richieste da
         parte di soggetti che mettono a disposizione una o più
         stanze della propria abitazione a persone che le ricerca-
         no, risultando a tutti gli effetti tra i più grandi fornitori di

arrivederci a settembre                                      S              31
alloggi al mondo senza possedere neppure un immobi-
         le. Tra queste realtà esistono poi società che integrano
         alla propria offerta tutti quei servizi orientati al property
         management, eliminando in questo modo l’ostacolo di
         una gestione in capo al proprietario dell’appartamento.
         L’affitto breve, oltre a garantire un ritorno economico ai
         proprietari di un’abitazione priva di inquilini, elude i ca-
         nonici problemi di una classica locazione di lungo pe-
         riodo; pensiamo solo alla garanzia di maggiore flessibi-
         lità rispetto ad un contratto standard, che in media ha
         una durata di circa otto anni, o il reddito da locazione,
         che nel contesto degli affitti brevi molto spesso risulta
         superiore grazie anche alla possibilità di impostare ta-
         riffe differenti a seconda del periodo dell’anno.
         In questo scenario si inseriscono i condhotel (Condo-
         minium Hotel), una nuova tipologia di struttura ricettiva
         che si posiziona a metà strada tra un classico hotel e
         un appartamento, unendo i servizi tipici di una struttu-
         ra alberghiera alla proprietà di singoli appartamenti che
         possono essere affittati dal gestore unico dell’hotel nel
         momento in cui i proprietari non li utilizzano. Nato negli
         Stati Uniti, in Italia è stato recentemente normato con
         un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri entrato
         in vigore il 21 marzo 2018. La normativa ha un duplice
         scopo: oltre a definire le caratteristiche di un condho-
         tel, chiarisce come solo strutture già esistenti possono
         godere di questa denominazione, agevolando in que-
         sto senso la riqualificazione di strutture già in essere. Il
         condhotel diventa quindi un’occasione per l’albergatore
         di reperire capitali da destinare alla ristrutturazione e al
         miglioramento dell’offerta della propria struttura, oltre a
         permettergli l’ingresso nel mercato degli affitti brevi.
         Oltre al contesto degli affitti brevi, la spinta fornita da
         nuovi modelli sociali sta facendo emergere settori che,
         se fino a poco tempo fa ricoprivano un ruolo marginale

arrivederci a settembre                                    S             32
nell’industria immobiliare, ora tendono invece ad esse-
         re considerati come vere e proprie asset class: student
         housing e senior living su tutte. Se la prima tipologia si
         rivolge ad una platea di giovani studenti, perlopiù univer-
         sitari, in cerca di un alloggio in grado di soddisfare una
         domanda che richiede spazi flessibili e dotati di funzioni
         accessorie come bar, palestre, cinema, biblioteche, aree
         comuni; i secondi, non da meno, offrono ad una popo-
         lazione che vede allungarsi la propria aspettativa di vita
         una soluzione abitativa che integri quelle facility neces-
         sarie a garantire un certo livello di indipendenza e uno
         stato di benessere anche in età avanzata.
         Spostando poi l’attenzione sul settore terziario, notia-
         mo come recentemente si stiano affermando nuove
         modalità lavorative che portano ad una riorganizzazio-
         ne degli spazi direzionali; concetti come smart working
         e coworking sfruttano quindi la rivoluzione tecnologica
         per ripensare profondamente il concetto di ufficio. Nel
         corso di questi ultimi anni abbiamo infatti visto nuovi
         edifici ad uso terziario modificare le proprie strutture

arrivederci a settembre                                  S             33
integrando al loro interno soluzioni in grado di aumen-
         tare il comfort e di conseguenza la produttività dei di-
         pendenti. Al centro di questa “rivoluzione” non troviamo
         più quindi strutture chiuse e impersonali, ma ambienti
         collaborativi e digitalizzati, dove lo spazio non soffre più
         di una gestione rigida e separata dei ruoli ma integra
         varie funzioni in chiave “orizzontale” all’interno dell’uf-
         ficio.
         Se pensiamo inoltre alle trasformazioni che il settore lo-
         gistico ha dovuto affrontare sull’onda della rivoluzione
         in seno all’e-commerce, possiamo notare come il com-
         parto si stia radicalmente modificando per accogliere le
         nuove richieste del mercato. L’“ultimo miglio”, ovvero la
         consegna della merce al consumatore finale, è a caccia
         di piccole strutture presenti all’interno dei centri abita-
         ti, sempre più vicini all’utente finale. Il nuovo prodotto
         logistico si orienterà quindi sempre più verso strutture
         flessibili e adattabili alle esigenze del cliente, dalle di-
         mensioni ridotte e altamente informatizzate.
         Come non citare poi l’Internet of Things, con l’annessa
         questione della privacy, in passato forse sottovalutata e
         che oggi risulta invece centrale nell’economia di gestio-
         ne dei dati in capo ad ogni singolo utente e consumato-
         re. In ambito retail, ad esempio, la digitalizzazione e la
         crescita di fattori, quali l’utilizzo di sensoristica avanza-
         ta, infatti, permette oggi di profilare ogni singolo utente,
         analizzandone acquisti e spostamenti all’interno di uno

l’innovazione
arrivederci a nel
              settembre
                  prodotto immobiliare                     S             34
spazio a destinazione retail. L’utilizzo sempre maggiore
         dei big data porta quindi in dote una problematica non
         indifferente: la tutela di informazioni sensibili. La sfida
         per il futuro prossimo del retail, ma non solo, non riguar-
         derà quindi esclusivamente i nuovi format commerciali,
         laddove i grandi centri commerciali stano già modifi-
         cando la propria offerta orientandosi su servizi ancillari
         al commercio in senso stretto e dedicati alla persona,
         ma anche in ambito tecnologico e di cyber-security.
         Possiamo quindi immaginare come le infrastrutture in
         grado di erogare e gestire i servizi dedicati che abilitano
         l’implementazione “sicura” di queste nuove tecnologie
         assumeranno sempre più un ruolo centrale all’interno
         dei nuovi sviluppi, non solo commerciali.
         Vi diamo quindi appuntamento al prossimo settembre
         con un nuovo numero de il Settimanale. Noi de il Quoti-
         diano Immobiliare seguiremo questi processi dandone
         una cronaca puntuale e analizzandone gli sviluppi sulle
         testate che compongono la nostra galassia editoriale. A
         voi una buona lettura!

arrivederci a settembre                                  S             35
qitv

       copernico 40   Lo spazio fisico nel retail: casistica italiana

                      Come in Europa, anche in Italia prosegue il trend di
                      sviluppo, ampliamento e ammodernamento dei cen-
                      tri commerciali. In questa nuova puntata di E-Lear-
                      ning per il Retail Real Estate, Clara Garibello di Sce-
                      nari Immobiliari mostra una casistica italiana relativa
                      alla trasformazione dello spazio fisico nel retail, ana-
                      lizzando un totale di 15 iniziative per una superficie
 formazione           d’intervento complessiva di quasi 400.000 mq.

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