Tra le pietre e le stelle - Suore della Carità di Santa Giovanna ...
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EDITORIALE Tra le pietre e le stelle di Sr Marie Jacqueline Munnier, sdc srmjacqueline@yahoo.com Sappiamo che dopo che la spingono in avanti. gli eventi tragici della “Nel mio “camminare”, ci dice Passione e della Morte di sr Aurelia, ho incrociato tanti Gesù, due discepoli lasciano visi, tante storie di persone Gerusalemme, la città che ha toccate della malattia, di visto svanire tutte le loro speranze persone senza fissa dimora, per dirigersi verso la campagna. Sulla private di relazioni, di affetto, strada mentre discutono vivacemente, un tante donne sole, abbandonate, viaggiatore sconosciuto li raggiunge. vittime di violenza. Le ho “raggiunte”, ed io ho camminato con loro.” In questo momento della storia della nostra famiglia religiosa Dunque, camminare vuole dire andare al e della storia movimentata del nostro mondo, anche noi ritmo dell’altro, fare con lui un pezzo di strada. È una delle Suore e Amici di Giovanna Antida siamo in cammino verso la mete del progetto Iren che, a Malta, aiuta le donne ad uscire nostra Emmaus che è il Capitolo generale delle Suore della della prostituzione. Carità che sarà celebrato nel prossimo mese di luglio. “Camminare, un imperativo! La Vita stessa l’esige, non è Ci siamo, dunque, messi in viaggio con il nostro bagaglio di possibile fare diversamente… Ma perché camminare? Suor fatiche, di speranze deluse proprio come i due discepoli ma Elvira, dalla RCA si fa questa domanda e ci consegna anche con il segreto desiderio che si affianchi a noi il viaggiatore la sua risposta. discreto ed attento. Lui solo può offrirci il senso delle scritture e, nell’incontro prolungato della cena condivisa, rivelarsi come Giovanna Antida Thouret è un esempio di donna in cammino, l’Amico, il Risorto. Un incontro, dunque, che sconvolge la vita “in uscita” direbbe Papa Francesco. e che segna una nuova partenza che resta sempre attuale. Per fare la Volontà di Dio, ha camminato tanto sulle strade Tutti siamo viaggiatori sulle strade della vita. Camminiamo dell’esilio e della missione. al passo degli avvenimenti; i nostri piedi calpestano la terra Abbiamo scelto di ricordare una tappa della sua vita nel e quando il terreno è pietroso, soffrono e noi ci sentiamo tempo della Rivoluzione francese. stanchi. Tuttavia il nostro cuore e i nostri occhi sono orientati A completamento di questo numero, un libro ed un film verso le stelle, verso ciò che apre alla speranza, alla novità, ci sono proposti in sintonia col tema scelto come pure alla bellezza. un’iniziativa di volontariato per lanciare nuovi progetti di promozione delle persone che hanno bisogno di aiuto e di Il tema della strada, dunque, ci ha affascinate e ci ha ispirato fraternità e per avanzare sulle strade della vita. il titolo e gli articoli di questo numero della rivista. Durante il cammino, il Signore ci riserva delle sorprese. Per Le prime pagine attirano la nostra attenzione sul significato il direttore della nostra rivista, Padre Bruno Secondin, fu e sulla spiritualità del viaggio. veramente una sorpresa, sentire al telefono Papa Francesco Alcuni pellegrini, amici della nostra rivista, ci condividono la che gli chiedeva di guidare gli esercizi spirituali di tutta la loro scoperta di nuovi percorsi verso la Montagna di Dio: il Curia romana. Una pagina è dedicata a questo fatto di vita Sinai; altri ci raccontano la loro esperienza sui sentieri che della Chiesa. conducono a San Giacomo di Compostela. Sulle strade di Francia e d’Italia, suore dell’Oriente ritrovano Il tempo di Pasqua è particolarmente favorevole per percorrere ricordi e persone che hanno marcato il loro cammino di nuove strade di fede e di missione. Il Signore ci manda formazione degli anni giovanili. ovunque… teniamo dunque gli occhi alzati verso la volta del Da Palermo, sr Thi Ann, da poco stabilita in questa città cielo costellato di stelle mentre i nostri passi di pellegrino della Sicilia, ci racconta la nuova tappa della sua strada con ritmano la nostra marcia su una terra seminata di pietre e di le insicurezze, le inevitabili incertezze ma anche gli appelli erba fresca. Alleluia! 3
PAROLA E VITA Verso la montagna di Dio, legge… Siamo partiti a mezzanotte per arrivare al sorgere del sole… La luna piena illuminava i nostri passi e abbiamo potuto camminare senza l’aiuto delle torce. … Siamo arrivati presenza… Lui ed io da soli… Ma il nostro programma prevedeva un’altra tappa, dovevamo raggiungere il monastero di Santa Caterina prima con Mosè alle cinque quando era ancora buio, e vigilanti abbiamo atteso l’aurora… Essendo sulla cima della montagna il sole è sorto proprio di fronte a noi, ce lo siamo trovato davanti senza di mezzogiorno, quando il convento chiude le porte per celebrare la preghiera liturgica, durante la quale i monaci «Greco Ortodossi» danno la benedizione con la reliquia di dover guardare in alto, … un’esperienza sorprendente! S. Caterina, e io ho anche avuto la fortuna di toccare la Con noi c’era anche una moltitudine di turisti venuti a reliquia. Il convento custodisce anche il «roveto ardente». di Sr Hoda Chebly, sdc – libanese in Alto Egitto Dopo la celebrazione della Luce, nella notte di veglia immortalare l’incredibile spettacolo del sole che sorge. srdoudi@hotmail.com alla “Luna Piena”, la luce delle candele ha continuato Tornando ci ha sorpreso la bellezza della montagna, che Esodo 3, 1-6: «L’angelo del Signore gli apparve in a illuminare i nostri passi verso il Sinai. Dieci ore di non avevamo potuto ammirare nel buio della notte, e il una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli Ogni anno, i Padri Gesuiti organizzano un pellegrinaggio marcia… per essere lì all’alba; infine un ultimo sforzo per nostro cuore non poteva che gridare: «Quanto sono belle le guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma al Monte Sinai, alla scoperta dei testi biblici sui luoghi raggiungere la cima della montagna e celebrare la messa, là tue opere Signore, tu ci colmi di goia…» quel roveto non si consumava…» d’origine. Vivendo in una comunità di suore della carità, dove Mosè pregava e intercedeva per il suo popolo. Anche in Alto Egitto, non lontano da questi luoghi ho deciso di noi abbiamo pregato, soprattutto per i paesi in guerra e per Esodo 34, 29-33: «Quando Mosè scese dal Alla fine del pellegrinaggio abbiamo goduto una giornata partecipare a questa avventura. tutti coloro che si raccomandano alle nostre preghiere… monte Sinai… – non sapeva che la pelle del di riposo lungo il Mar Rosso ammirando la bellezza Il convento dei Padri Gesuiti al Cairo, ha visto arrivare una suo viso era diventata raggiante, poiché aveva del fondo marino e mangiando del buon pesce prima di cinquantina di giovani, che zaino in spalla erano pronti a Esodo 17, 10-12: «Giosuè eseguì quanto gli conversato con lui. … riprendere la via del ritorno. partire alla scoperta di questa Storia che risale a migliaia aveva ordinato Mosè per combattere contro Quando Mosè ebbe finito di parlare a loro, si Per descrivere tutte le emozioni e le esperienze vissute d’anni fa, … tuttavia una storia ancora attuale: quella di Dio Amalek, mentre Mosè, Aronne, e Cur salirono pose un velo sul viso.» durante questa marcia verso la Santa Montagna di Dio che incontra il suo popolo grazie alla mediazione di Mosè. sulla cima del colle. Quando Mosè alzava le occorrerebbero molte pagine, tuttavia spero di avervi mani, Israele era il più forte, ma quando le Abbiamo compreso allora perché Mosè tardava a scendere fatto gustare un po’ della bellezza che ho contemplato e Esodo 12, 11 e 15: «Ecco in qual modo lo lasciava cadere, era più forte Amalek. Poiché dalla montagna, quando si è di fronte a tale bellezza non si sperimentato e di aver suscitato anche in voi il desiderio di mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, Mosè sentiva pesare le mani dalla stanchezza, desidera che continuare a contemplare… rimanere alla Sua poter vivere questa esperienza unica! il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la presero una pietra, la collocarono sotto di lui pasqua del Signore!» ed egli vi sedette, mentre Aronne e Cur, uno da una parte e l’altro dall’altra, sostenevano le sue mani. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole.» Io desideravo stabilire un patto con il Signore, così ho raccolto un frammento di roccia che ho posto sul mio cuore, come segno di questo patto, e che ancora custodisco come un tesoro, sapendo che il resto di questa roccia dimora nella montagna. Nel pomeriggio ci siamo dedicati allo studio dei testi biblici… lo straordinario è di poterli collocare nel luogo esatto. Abbiamo aggirato una montagna per raggiungere il luogo dove Mosè fece sgorgare l’acqua per il popolo. Esodo 17, 5-6: «Il Signore disse a Mosè: “Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani di Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e và! Ecco, io starò davanti a te sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà”.» Al culmine del pellegrinaggio siamo saliti sul monte dove Mosè passò i giorni in preghiera e dove ricevette le tavole della 4 5
Annuncio della Buona Notizia PUNTO DI VISTA Sulle strade del mondo: “ Qual è il posto dove Gesù era più spesso, dove lo si poteva trovare con più facilità? Sulle strade! Poteva sembrare che fosse un senzatetto, perché sempre era sulla strada! La vita di Gesù viaggiatori e pellegrini era nella strada.” Papa Francesco con il clero della diocesi di Roma di Gabriele Rossi 6 marzo 2014 rossileleg@virgilio.it “ Dio ha un progetto su ciascuno: scoprirlo, rispondere alla propria vocazione è camminare verso la realizzazione felice di se stessi. Dio ci chiama tutti alla santità, a vivere la sua vita, ma Cosa significa essere oggi “pellegrini in un mondo che cambia”? Quale valore diamo in particolare noi Amici di Santa Giovanna Antida alla parola “pellegrinaggio”? Le parole evangeliche “Andate ed annunciate il Vangelo ha una strada per ognuno.” sino ai confini della terra” ne racchiudono e spiegano Gesù e i discepoli di Emmaus (Chiesa di Incontro con i volontari della GMG pienamente il significato. La nostra stessa vita di cristiani Sancey: cappella della 28 luglio 2013 in questo mondo terreno è un pellegrinaggio verso la meta “ Vergine Maria). più ambita, come hanno fatto gli Apostoli. Siamo pellegrini Non possiamo restare chiusi nella parrocchia, in quanto testimoni della Parola di Dio, siamo chiamati ad “ nelle nostre comunità, nella nostra istituzione essere sempre pronti per camminare sulle strade del mondo parrocchiale o nella nostra istituzione annunciando a tutti il Vangelo. Sono la Via, la Verità, la Vita.” diocesana, quando tante persone sono in Riflettendo sulla figura della Fondatrice, possiamo vederla San Giovanni 14,6 attesa del Vangelo! Non è semplicemente come il simbolo, l’icona del pellegrino. Una vita, la sua, “ aprire la porta perché vengano, per accogliere, tutta vissuta “in cammino” seguendo sempre il misterioso Gesù se ne andava per le città e i villaggi, ma è uscire dalla porta per cercare e disegno che Dio aveva realizzato per Lei. predicando e annunziando la buona novella incontrare!” Così pure noi, oggi in un mondo che cambia dell’iperconnessione che in realtà ci rende più soli, isolati del regno di Dio.“ Eucaristia della GMG continuamente, in cui i valori sono rovesciati e le in un mondo virtuale che ci allontana dalla realtà. San Luca 8,1 27 luglio 2013 nostre sicurezze cancellate, dobbiamo sentirci in Il pellegrinaggio costituisce anche un momento di vita in cammino continuo, lasciandoci guidare dalla mano di comune, in cui il confronto quotidiano con i compagni di “ Dio, accogliendo sempre con fiducia e con fede i suoi viaggio ci porta a conoscere meglio noi stessi. Se qualcuno vuole venire dietro a me, progetti, anche e soprattutto quelli che ci risultano più Come ha raccomandato papa Benedetto XVI a Colonia, in rinneghi se stesso, prenda la sua croce incomprensibili. occasione della giornata mondiale della gioventù, “come e mi segua.” Viaggiatori – testimoni: questo il compito che Gesù ci ha i Magi d’Oriente che seguendo la stella hanno camminato San Matteo 16, 24 affidato con il dono della Fede. fino alla capanna di Betlemme, cerchiamo di cogliere nella “ Cosa significa iniziare un pellegrinaggio? Significa meta dei nostri pellegrinaggi non il punto di arrivo, di La Chiesa “in uscita” è una Chiesa con le porte riprendere per mano la nostra vita: fermandoci ad ascoltare termine percorso, ma l’inizio di un nuovo pellegrinaggio aperte. Uscire verso gli altri per giungere il nostro cuore, cercando l’essenza e la radice del nostro interiore che cambia tutta la nostra vita. alle periferie umane non vuol dire correre essere cristiani. Per vivere pienamente un pellegrinaggio I santi e i beati sono tali, non perché hanno cercato in tutta verso il mondo senza una direzione e senza occorre prepararsi spiritualmente, nella preghiera, la loro vita la propria felicità ma perché hanno fatto dono senso. Molte volte è meglio rallentare il passo, conoscere e comprendere la vita del Santo, incardinandola della loro vita a Dio e agli altri, hanno vissuto pienamente mettere da parte l’ansietà per guardare negli nella cultura del suo tempo e dei luoghi dove ha vissuto. fino all’ultimo l’essenza del Vangelo, guidati dalla Fede. occhi e ascoltare, o rinunciare alle urgenze Così il pellegrinaggio diventa davvero lodare Dio e per accompagnare chi è rimasto al bordo “camminare sulle strade che hanno percorso i Santi tuoi” La rivoluzione vera consiste unicamente nel volgersi senza della strada. A volte è come il padre del figlio come si cantava tanti anni or sono. Seguendo le orme dei riserve a Dio che è la misura di ciò che è giusto e allo prodigo, che rimane con le porte aperte Santi, i loro passi per ci sentiamo davvero in cammino stesso tempo è l’amore eterno.Egli è presente come allora perché quando ritornerà possa entrare senza con loro. E calpestando queste orme, riacquistiamo forza in Betlemme. Ci invita a quel pellegrinaggio interiore che difficoltà.“ e fiducia, spogliandoci di tutte le nostre insicurezze e si chiama adorazione. Mettiamoci ora in cammino per Comunità cristiana in Evangelii Gaudium n°46 Indonesia. paure, liberandoci almeno per un giorno dalla tecnologia questo pellegrinaggio e chiediamo a Lui di guidarci”. 6 7
PUNTO DI VISTA L’arte di camminare di Mamre, “scossero la terra dai loro calzari”, una donna ha unto i piedi di Gesù con del profumo, Gesù stesso ha lavato i piedi ai discepoli, ecc. … I profeti camminavano instancabilmente, per aprire e annunciare le vie di Dio. di sr Christine Walczak, sdc christine.walczak@laposte.net Mosaico (Basilica di Fourvière, a Lione - Con sorpresa ho scoperto che Papa Francesco, nel suo Francia). discorso del 7 giugno 2013, ha utilizzato questa immagine “Camminare è un’arte” diceva Papa Francesco agli dell’equilibrio del camminare rivolgendosi agli educatori: studenti e professori delle scuole gestite dai gesuiti in Italia “l’educazione, è come una bilancia, occorre equilibrare i e in Albania, il 7 giugno 2013 a Roma. passi. Un piede sta fermo al sicuro mentre l’altro affronta Un’arte, una filosofia per alcuni, uno sport per altri, un modo il rischio. E quando la zona di rischio è sicura, l’altro piede di manifestare le proprie opinioni e sfortunatamente anche un rischia. Non si può educare solo restando nella zona sicura…” esilio forzato per i molti che vivono nei paesi in guerra, … Secondo il Dizionario francese Larousse, il cammino/la “Spostarsi mantenendo il contatto con il marcia “è l’azione di camminare/marciare”. Camminare suolo”: una questione di umiltà significa “spostarsi mettendo un piede davanti all’altro” e Il suolo, la terra… i piedi stanno a contatto col suolo, anche “spostarsi mantenendo il contatto con il suolo”. ma tutto l’essere è a contatto con la terra, la natura, il Un grande classico sul cammino fu scritto più di 30 anni fa paesaggio. I piedi come radici ci permettono di lanciare da Jacques Lacarrière (scrittore-giornalista, con la passione i nostri corpi e i nostri cuori verso la creazione, verso il del camminare), con il bel titolo: “cammin facendo”. Creatore, guardando tutto in modo nuovo, contemplando, Un’evocazione della natura, dello spazio, dell’orizzonte, meravigliandoci, scoprendo le gioie semplici e profonde del sole, della Francia profonda, dell’ospitalità. Molti altri che ci fanno lodare: “Mio Dio, sei grande, sei meraviglioso, libri sono stati scritti negli ultimi anni su questo soggetto, Dio vivente, Dio altissimo… in tutto il creato”. a seguito di una rinnovata passione per il camminare/ Il contatto con la terra e la fatica fisica, ci permettono di fare marciare. Nuovi percorsi sono stati individuati, sono sorti esperienza dei nostri limiti ma anche delle nostre capacità luoghi di accoglienza, associazioni di appassionati, e talvolta sconosciute. Non è questo un atteggiamento di materiale sofisticato è apparso nelle riviste sportive, perfino grande umiltà? (Umiltà deriva da “humus”, che significa GPS per camminatori… Camminare è diventato uno dall’orologio. Una distanza da percorrere, che invita a un dall’inizio dei tempi percorrendo tutta la terra.» “terra” appunto). Sentirsi parte della terra, … quando la sport, ma sempre più è diventato un approccio personale movimento non solo topografico ma anche interiore. Una Nel camminare i movimenti dei piedi assumono un moda corrente spinge al “virtuale e a ciò che è bionico e che permette di ‘staccare la spina’, ritrovare il ritmo distanza che invita a un’itineranza geografica e interiore, a significato su cui si potrebbe meditare a lungo. Infatti, asettico”, camminare è un modo di tornare alle fonti, di del proprio respiro e se stessi, o anche ritrovare Dio. Le spostarsi, a camminare lasciandosi trasformare dai luoghi, un passo si compie usando entrambi i piedi, in un ritrovare il proprio posto, e ritrovare se stessi. strade classiche degli antichi pellegrinaggi (Santiago de dalla natura, gli incontri. movimento in due fasi: Compostela, Gerusalemme, la via francigena, i sentieri La strada percorsa è l’umile luogo della Trasfigurazione il piede che avanza è instabile perché cerca un nuovo Il contatto con la terra che, al ritmo del respiro e dei passi, di Stevenson, i percorsi di San Benedetto, ecc. …) sono delle esperienze umane più ordinarie. Partire, è lasciare il equilibrio, cerca un cambiamento, un “più”, un invita a pensare, a meditare, a rileggere la propria vita, le tornati di attualità e sono ormai molto frequentati. proprio ambiente, separarsi da ciò che è familiare; è morire superamento… Un piede instabile cerca un nuovo scelte, ad andare all’essenziale, per poi riprendere la via del Ma cosa significa camminare? alle proprie abitudini, abbandonare il quotidiano modo di passo, attraverso un infinitesimale istante di squilibrio… vivere quotidiano. Se torniamo alla definizione del Dizionario Larousse, e vivere; è rispondere a un desiderio, è aprirsi all’ignoto e il secondo piede resta stabile appoggiato saldamente Nella sua vita, talvolta circondata dalla violenza della prendiamo le parole chiave troviamo… diventare altro. Uno spostamento esterno per un viaggio alla memoria del passato, del vissuto, dell’esperienza, storia, anche Giovanna Antida ha camminato per interiore e un nuovo inizio. dei punti di riferimento. chilometri. Ha cercato e ha trovato il senso della sua Spostarsi: una distanza da percorrere… vocazione profonda camminando, seguendo Cristo, Un punto di partenza e uno di arrivo… in un certo tempo. Mettere un piede davanti all’altro: una Quando il piede che avanza trova stabilità il secondo piede si e avanzando, anche in terre straniere, un passo dopo Un tempo che rallenta, che assume un ritmo più ampio e questione di equilibrio… stacca, in uno scambio continuo e armonioso. A ogni passo un l’altro, correndo dei rischi, a costo di perdere l’equilibrio magari ripetitivo, il ritmo dei passi, che danno una diversa I piedi che sostengono il peso del nostro corpo e ci portano piede resta fermo e stabile, mentre l’altro si solleva nel vuoto. ma trovando certezza in “Dio Solo”. Camminare fu per misura del tempo. Un ritmo che può dare l’impressione lontano, fin dalla notte dei tempi hanno portato l’umanità Giovanna Antida un’esperienza spirituale, che ha rinforzato che la durata di una giornata è più lunga e più pienamente alla ricerca di altri luoghi, di se stessi e dell’Altro. Jacques I piedi ci fanno pensare, meditare… I piedi sono il segno il suo abbandono e la sua disponibilità. vissuta, a causa della lentezza e della sua semplicità. Lacarrière scriveva: «Spesso mi capitava alla sera dei primi dell’uomo in cammino, della sua agilità, della sua libertà, Un invito a riflettere personalmente su cosa significhi Camminare è osare la lentezza, osare di andare contro giorni di questa lunga marcia, di contemplare i miei piedi fino a quando mantengono il contatto con il suolo… nella nostra vita “mettere un piede davanti all’altro”. corrente, contro l’inesorabile trascorrere del tempo segnato con meraviglia: è grazie a loro, mi dicevo, che camminiamo I piedi sono evocati spesso nella Bibbia: i tre visitatori Un’arte vera! 8 9
UN RACCONTO In cammino verso Santiago L’essenzialità del viaggio fa rilucere della propria finitezza, si è disposti a la ricchezza dell’arrivo: l’ingresso metterla in gioco perché si distrugga a Santiago, dopo 490 km a piedi, e si ricrei, si espanda. Virgilio diceva di Letizia Giltri è durato un istante che non potrò dic nobis errores tuos e San Girolamo letizia.giltri@gmail.com scordare. La cattedrale, superba ricordava che errare humanum est. nel suo barocco spagnolo, al mio Niente è più pertinente all’uomo che la Ore 16.05, primo giorno, 22 luglio arrivo era impacchettata e impalcata: peregrinazione, intellettuale e spirituale. 2014. Mi tolgo delicatamente ma incorniciava nella piazza Ad oggi, più di 200 mila persone la calza impolverata e dell’Obradoiro in fronte a sé, come all’anno sembrano pensarla così: il scopro una minuscola raccolti nel perimetro di uno sguardo cammino di Santiago continua ad vescica sul mignolo benevolo, tutti i volti di chi avevo attirare persone da tutto il mondo che, sinistro. Ecco cos’era incontrato nel cammino e che, ormai, disposte ad errare, vogliono arrivare. il fastidio avvertito potevo chiamare amico. Arrivare è per quasi tutti i 30 km lombare e uno zaino di soli 5 kg: due paia di magliette, stato straordinario. Ma camminare, Attributi del pellegrino: del giorno. È piccola, pantaloncini e calzini, un sacco a pelo e un cappello. col desiderio incontenibile di arrivare, la conchiglia di san mi dico, passerà. Sono divisa fra la noia della vita in provincia e l’ansia di è stato ancora più straordinario. Giacomo – la zucca per la bevanda – il conoscenza; mi prefiggo degli obiettivi, voglio farcela Partire per una meta lontana è una bastone per la marcia. Ore 14.35, terzo da sola, sono convinta di dover ottenere delle cose. In 23 sfida autenticamente umana: consci giorno, 25 luglio giorni di marcia a piedi, con una media di 23.5 km al dì Basilica di san Giacomo a Compostela. 2014. Immobile da Burgos a Santiago, ne otterrò tutt’altre e tornerò con i nel cerchio d’ombra piedi distrutti da un numero incredibile di vesciche (più di dell’unico cespuglio a vista 5 per ciascun piede) e il cuore ricolmo di gioia. La paura d’occhio, osservo il piede rosso e gonfio che ho affrontato ogni giorno e il dolore fisico mi hanno che ho steso nel sole bruciante, la pelle che scotta, e reso magra e fragile e bisognosa di chi, sconosciuto e automaticamente cerco la borraccia. L’acqua è finita, non la straniero, si è preso cura della mia fragilità con un pezzo di metterò né sul piede né la berrò. Ho sete e, fin dove arriva cioccolato, una parola di incoraggiamento, un momento di il mio sguardo, ci sono solo polvere e distese di girasoli. silenzio condiviso. Un impercettibile sapore di ferro in bocca: qualcosa di simile al panico prende forma dentro di me. Quella del cammino è un’esperienza di incredibile umanità, che accomuna uomini, ragazzi, donne e Quando Suor Wandamaria, la Preside della scuola anziani spinti da un’inquietudine varia e dolente, curiosi presso la quale lavoro, mi ha chiesto di stendere un articolo dell’altro, di Dio e del mondo. Nell’attraversare le sull’esperienza fatta durante il cammino di Santiago, ho mesetas bruciate dal sole e gli umidi boschi galiziani pensato di scrivere qualcosa a titolo informativo, una di eucalipti, camminando più di otto ore in solitaria sorta di resoconto oggettivo. Ma nell’iniziare, ho avuto la a partire dalle cinque del mattino, nel cono della luce chiara percezione che così facendo non avrei detto nulla di lunare, per fermarsi a riposare davanti a una tienda interessante a nessuno: il cammino, oggettivamente, non spoglia ed essenziale, il confine con il diverso si attenua esiste. Prende questo nome il percorso che parte da Saint-Jean- fino a diventare pallido tracciato astratto. Un tempo i Pied-de-Port, in Francia, e dopo 800 km si conclude di fronte pellegrini, come San Francesco 800 anni fa, partivano alla cattedrale di Santiago de Compostela, in Galizia. Ma il in saio e sandali, certi della carità di chi avrebbero cammino che attraversa il cuore della Spagna da un millennio incontrato. Tutto cambia, ma quella carità è rimasta non è una strada, è un’esperienza di vita personalissima, unica, viva e pulsante fino ad oggi e prende la forma di una che solo come tale può essere raccontata. pesca regalata dall’alto di un trattore rumoroso o della preghiera comunitaria e incomprensibile con coetanei Il mio cammino inizia nell’estate 2014, quando alla soglia coreani, americani, argentini e irlandesi. Quando ho dei trent’anni, provata dal primo anno di insegnamento avuto sete, là perduta in mezzo al campo di girasole, al Liceo, decido di partire con un principio di ernia qualcuno mi ha dato da bere. 10 11
ALLE SORGENTI DEL CARISMA Fammi conoscere le tue vie, aveva preso posizione contro la Costituzione civile del clero. Il cammino era tracciato. Giovanna di Dio, non mi accadeva nulla di spiacevole”4. una vita religiosa dura e austera. Poco tempo dopo il suo arrivo, la comunità deve partire: la popolazione Signore! Antida non cambia il suo modo di pensare. Adotta l’atteggiamento intransigente della gente della Giovanna Antida svolge il ruolo di curato e di vicario, di maestra e di infermiera, sostiene il morale dei preti di Friburgo la scaccia. Giovanna Antida si unisce al corteo di questi «Solitari», così sono chiamati, che “Giovanna Antida durante la rivoluzione” Franca Contea che non può perdonare ai preti che hanno che vivono nascosti perchè ricercati. procede con la croce in testa. Con loro va errando attraverso la Svizzera Rivista: La tradizione vivente p.13-16 giurato, o ai patrioti di venire a Certamente è una delle «cittadine» più tedesca: Berna, Zurigo, poi entra con patti con il governo rivoluzionario. attive e più stimate della popolazione. essi in Germania, da Costanza ad Non rifiuta di rendere servizio a Asburgo, arrivano vicino a Salzburg, chi glielo chiede anche se fosse un in Austria ma sono stati rifiutati… e Nel 1787, dopo un tempo lungo di Cappella di Rivoluzione diventa sempre più Dopo un soggiorno abbastanza lungo prete «giurato» che la chiama, come finalmente, dopo una sosta a Passau, Le Vègre (Svizzera) discernimento, Giovanna Antida dove Giovanna Antida antimonarchica e anticlericale. È a Besançon, può rientrare nel paese effettivamente un giorno accadrà. la piccola truppa affamata si ferma a Thouret ha la convinzione che Dio la ha pregato con la informata del decreto di deportazione natale, Sancey, dove rimarrà dalla Wiesent, borgata situata a una ventina comunità di Padre chiama a seguirlo totalmente nella vita Receveur nel 1795. dei preti che non hanno giurato fine del 1794 alla festa dell’Assunta Non è il coraggio degli apostoli che di chilometri da Ratisbona. «Il signore religiosa e al servizio dei poveri. (agosto 1792) freme quando viene 1795. Sapeva quello che era successo l’animava quando seppe tener fronte di questa città fece loro la carità di ucciso il re (gennaio 1793) e, al suo paese. A Sancey c’erano state ai patrioti durante un interrogatorio alloggiarli» (3). “Il parroco di Sancey conosceva una quindici giorni dopo la morte della rivolte controrivoluzionarie, chia nel quale le si rimproverava di non La comunità dei «Solitari» ha comunità ma si sarebbe dovuto dire regina, morte che ha sconvolto tutto mate «piccola Vendée», in occasione conformarsi alle leggi rivoluzionarie? un’esistenza difficile: raramente addio al villaggio, perché si trovava il popolo di Francia, anche lei è della mobilitazione generale e della possono sfamarsi, il tasso di mor lontano. Giovanna Antida replicò che colpita direttamente dal decreto di requisizione del grano. Gli abitanti Due anni di peregrinazioni talità è elevato. “Avevo una sorella in era disposta a tutto, anche a recarsi, scioglimento delle Congregazioni erano rimasti traumatizzati dalle (1795-1797) quel sodalizio: mori nella cittadina se necessario, alle estremità della religiose (fine ottobre 1793). È cosi rappresaglie seguite alla disfatta Robespierre che ha condannato a di Neustadt, non molto lontano di terra. Qualche tempo dopo, le rivelò costretta, esattamente sei anni dopo la totale: ci furono esecuzioni capitali morte molte persone, a sua volta Weiden ed il signore di quella località che la comunità si trovava a Parigi e ‘ sua entrata tra le Figlie della Carità, la a Belvoir, deportazioni e numerose sale la ghigliottina. Al «Terrore» ordinò che si facessero funerali molto vi sarebbe stata ricevuta!”1 festa dei Santi 1793, a ritornare al suo partenze per la Svizzera. succede una certa tregua. La calma solenni; io fui presente”5 paese natale. ritorna. Il Direttorio è impegnato a Le difficoltà si moltiplicano al punto … “Era disposta a non ritornarvi parole: «Niente da segnalare». Di Dovunque si vive nel terrore: nelle organizzare la guerra e l’economia nel che Giovanna Antida non arriva a mai più per seguire fedelmente la fatto gli inizi del movimento non Ma come confida alla nipote Suor province come a Parigi. Giovanna tentativo di sanare le finanze. Il curato curare efficacemente gli ammalati che santa vocazione, avere il merito di erano ancora la Rivoluzione e non Rosalia, “uscendo da Parigi, Antida impegna tutte le sue forze ad «refrattario» torna a Sancey. Giovanna le sono affidati. lasciare tutto per amore di Gesù erano diretti nè contro la Chiesa, nè rimanevo nell’intenzione di ritirarsi insegnare il catechismo e la lettura ai Antida può finalmente realizzare il suo Dopo un anno difficile, non tanto per Cristo e seguirlo secondo il consiglio contro la monarchia. Tutto cambia in un paese straniero per vivere bambini, a visitare e curare gli ammalati: desiderio più caro: quello di vivere da le austerità alle quali era preparata, del santo Vangelo!”2 quando i preti sono obbligati a nel nascondimento e nella santa “Dopo la scuola del mattino mi religiosa, e come pensava fin dalla sua quanto per le molte discussioni, si prestare il giuramento richiesto dalla povertà”3 recavo a trovare gli ammalati partenza da Parigi, passa in Svizzera interroga sull’opportunità della sua Mentre si preparano gli Stati Generali «Costituzione civile del clero». della parrocchia; dopo quella del per unirsi al gruppo dei «Solitari», presenza tra queste religiose. che si raduneranno il 5 maggio Due anni pericolosi pomeriggio, andavo a visitare altri religiosi fondati dal Padre Receveur di Di fronte a una tale situazione, cerca 1789, Giovanna Antida è novizia a Giovanna Antida scopre la divisione (1793-1795) ammalati, percorrendo la distanza Fontenelles, che aveva già attirato la di spiegarsi con la superiora e chiede Parigi, tra le Figlie della Carità di S. che esiste tra il clero a Braysur- Fin dal suo arrivo a Besançon, sulla da due a tre leghe. Arrivata da loro sua sorella minore, Giovanna Barbara. di essere dispensata dalla sua funzione Vincenzo de Paoli. Se avesse tenuto Somme, in Picardia: i costituzionali che strada del ritorno da Parigi, Giovanna alla sera, distribuivo le medicine Non è difficile passare dalla Franca di infermiera: per lei è una questione un diario – ora che stava imparando hanno giurato e i refrattari che hanno Antida rifiuta decisamente il giuramento e prestavo le mie cure; in seguito, Contea in Svizzera. Così Giovanna di coscienza. Presto “si sente fortemente a scrivere – avrebbe certamente rifiutato… Se la distinzione tra curato di fedeltà alla nazione e nello stesso prendevo due o tre ore di riposo e Antida non ha nessuna difficoltà a ispirata a uscire in segreto da questa fatto come il re Luigi XVI che il scismatico e curato legittimo è chiara, la tempo respinge un’offerta da parte del ripartivo la notte per giungere a raggiungere Neuchâtel, ad attraversare società, nella certezza che Dio le farà 14 luglio dello stesso anno, quando scelta non fu facile per il clero. governo, che pure le farebbe comodo: casa all’alba ed accogliere i miei il lago per raggiungere al Vegre, cantone conoscere ciò che vuole da lei.” veniva occupata la Bastiglia, aveva una pensione per le ex religiose. scolari. Camminavo da sola nella di Friburgo quella società composta da Eccola di nuovo errante, nomade laconicamente scarabocchiato queste Il decreto di ottobre 1793 Pio VI, anche se in ritardo, notte durante l’estate e l’inverno uomini, donne e bambini, che aveva come un pellegrino che cerca la sua l’obbliga a lasciare Parigi attraverso le foreste, le montagne, le lasciato la Francia per poter condurre via. Pensierosa ma decisa, addolorata 1 Manoscritto di sr. Rosalia p.487 Giovanna Antida assiste 3 Manoscritto di sr. Rosalia p.516 valli, in mezzo alla neve, al ghiaccio 2 Manoscritto di sr. Rosalia p.488 all’evoluzione della situazione: la ed alla pioggia; andando in nome 4 Memoriale di pure verità SGA - LD p.463 5 Memoriale di Pura Verità - LD p. 466 12 13
PREGHIERA ma agguerrita, attraversa di nuovo, teme la loro influenza sul popolo. Contea e nello stesso tempo attac e questa volta da sola, la Germania, Le persecuzioni dei «patrioti» contro cati al vecchio regime, ricordano a ripercorre le rive del Danubio e, dopo gli antirivoluzionari, riprendono con Giovanna Antida la sua promessa. molte prove e pericolo, dopo molti incontri con persone di cui ignora la vigore nel paese e questo brusco risveglio non è senza una ragione. E l’11 aprile 1799, per Giovanna Antida incomincia un’era nuova. La prima icona dei 21 santi copti lingua, arriva al santuario ben noto alla gente della Franca Contea: Einsiedeln, Nel cantone di Sancey e altrove si nascondono molti preti e poichè Dal momento della sua partenza a di Samalout martiri in Libia Nostra Signora degli Eremiti, non Giovanna Antida è un’emigrata, Langres e a Parigi, nel mese di luglio lontano da Zurigo, in Svizzera. Infine rischia la morte. Le si consiglia quindi 1787, fino al suo arrivo nel 1799 a arriva a Landeron, nel cantone di di nascondersi. Grazie a Dio trova Besançon, una sola preoccupazione È certamente un copto emigrato negli USA che ha dipinto questa Neuchâtel. Erano passati quasi due ospitalità, alquanto precaria, presso abitava il cuore di Giovanna Antida: icona poiché viene da New York; è un’icona copta. anni dalla sua partenza da Sancey. una povera vedova, probabilmente a la fedeltà alla voce del Signore. Non La Grange, villaggio a una decina di ha cercato altro che di conoscere e di Ancora due anni di chilometri dal suo paese. compiere la sua volontà. Notate i dettagli: la spiaggia sulla quale sono stati martirizzati; sullo sfondo si persecuzione (1797-1799) La Francia è ormai esangue, il paese L’ha compiuta durante il postulato e intravede il mare. Una nuova tappa si svolge dunque si laicizza, l’economia e le finanze il noviziato dalle Figlie della carità, ancora una volta nel suo paese natale si deteriorano: la sola speranza, l’ha compiuta a Sancey sostituendo perché di nuovo sorgono difficoltà di con tutti i rischi che comporta, è la il curato in fuga, l’ha compiuta sulle Tutti i volti assomigliano a Gesù del Quale hanno pronunciato il nome fino carattere politico. Nell’autunno, del vittoria dell’armata condotta da un strade dell’esilio per raggiungere e al loro ultimo respiro. 1797 «si rianima la Rivoluzione» come giovane generale corso: Bonaparte. per lasciare i «Solitari», l’ha compiuta dice lei. È la rivoluzione di fruttidoro, Il Direttorio perde il controllo della rientrando a Landeron e di nuovo a Le tuniche arancio ricordano quelle che i terroristi islamici mettono alle loro così chiamata a motivo del decreto situazione e la Francia esce a poco Sancey poi a Besançon. vittime prima di decapitarle. del 17 ottobre che impone un nuovo a poco dalla Rivoluzione. Giovanna Questa donna poco più che trentenne, giuramento – è il terzo – di odio alla Antida può farsi vedere e muo è pronta per una nuova tappa. monarchia. I monarchici e tra loro i preti, versi liberamente. I Vicari generali L’avventura è ben lontana dall’essere Sopra hanno la stola rossa del martirio, simile a quella dei diaconi copti sono rientrati dall’esilio e il Direttorio preoccupati dei fedeli della Franca terminata. portata qui dagli angeli e da Cristo. Notate la pioggia di corone che gli angeli fanno scendere su di loro. 14 15
PREGHIERA Italia CAMMINI DELLA MISSIONE “Raccontaci, Maria: Nella periferia di Palermo che hai visto sulla via?” di Sr Thi Ann Nguyen, sdc hai.nga7@gmail.com «La tomba del Cristo vivente, Mi chiamo Sr Thi An e sono stata chiamata per una nuova la gloria del Cristo risorto, missione in Sicilia, a Palermo dopo la mia Professione Perpetua celebrata nel settembre scorso. Ora da quattro e gli angeli suoi testimoni, mesi sono qui a Palermo. Sono contenta di poter fare questa nuova esperienza di vita il sudario e le sue vesti. comunitaria fuori dalla Francia.. una nuova scoperta, una nuova avventura, una nuova realtà, una nuova mentalità, Cristo, mia speranza, è risorto; una nuova lingua, una nuova comunità… tutto si deve ricominciare da capo… e vi precede in Galilea. La gente di questa zona, via Conte Federico, mi ha riservato una accoglienza affettuosa e fraterna. Subito mi sono sentita a casa mia anche perché già c’erano le suore Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto». che ci hanno preparato la strada… La gente è stata contenta Sequenza del tempo di Pasqua di aver due nuove suore giovani… per la loro parrocchia l’offerta della nostra preghiera per tutte le persone che abitano e per il loro quartiere. Il parrocco ci ha presentate ai qui, facendoci voce anche di coloro che credono di non saper parrocchiani e l’emozione è stata piena… per me… pregare. Noi, le loro suore, preghiamo anche per loro! La nostra è una parrocchia abbastanza giovane… e non Poi ci caratterizza la collaborazione con la Parrocchia: molto numerosa,ci sono anche gli Scouts. Ciò che mi l’animazione delle celebrazioni eucaristiche con il canto e tocca molto è vedere la fede delle persone e la loro fiducia la liturgia, le Catechesi agli adulti e la Lectio divina per chi in Dio… si affidano alla Provvidenza e pregano tanto desidera un incontro più profondo con la parola di Dio, gli chiedendo a Dio di aiutarli nei momenti difficili. Inoltre incontri con i giovani e le visite domiciliari alle famiglie e non dimenticano mai di ringraziare Dio per tutto ciò che persone anziane e malate. Dio ha fatto per loro! Il contatto con la gente è stato subito Un grosso impegno apostolico con gli adulti, i giovani e i un rapido e affettuoso scambio! È stata una grazia per me! bambini è dedicato al quartiere Ciaculli, uno dei quartieri Ho scoperto presto la solitudine delle persone anziane e più problematici, vera periferia geografica ed esistenziale malate; fra loro tante vedove! Le persone anziane hanno di Palermo. Là andiamo anche per il dopo scuola dal bisogno di visite fraterne piuttosto che ricevere regali! martedi al giovedi pomeriggio. C’è una grossa povertà a Spesso abitano in alto su scale ripide e non possono livello materiale sociale e spirituale. Le famiglie hanno scendere se la loro salute non glielo permette! Facciamo tante difficoltà, problemi con la giustizia, e ci sono tanti loro visita per portare un po’ di aria fresca… ascoltandole e bambini che ancora in questi tempi non sanno leggere, essere loro vicine soprattutto nei momenti diffcili! Questo scrivere senza dimenticare che alcuni di loro non sanno mi permette di conoscere meglio la gente del quartiere, neppure parlare bene… e con le mamme che non sanno la loro vita e la realtà del posto! Ho anche già imparato leggere e scrivere… non possono essere aiutati. alcune parole siciliane che sono una bellezza e insieme Noi Suore abbiamo incontrato le maestre per conoscere all’accoglienza e alla simpatia della gente mi sento a casa mia! meglio i bambini che hanno bisogno di aiuto. Si prendono In comunità, siamo cinque suore venute da luoghi diversi: i nomi e quando i bambini arrivano per il dopo scuola, Sr Anna Gabriella (sorella Servente), Sr Damiana (come accompagnati dai loro genitori, si nota la loro presenza… me venuta a Palermo nel settembre scorso) e Sr Melania per poterli meglio seguire! Sono tanti i bambini che sono del Nord d’Italia, Sr Cristina di Napoli ed io dalla hanno bisogno di aiuto, ma spesso non lo vogliono perché Francia (vietnamita d’origine). purtroppo non ne sentono il bisogno e non sono stimolati La prima missione in assoluto della nostra Comunità è dalla loro famiglia. 17
Italia CAMMINI DELLA MISSIONE Una sera la settimana già dai primi anni le suore seguono un gruppo di giovani di Ciaculli per un cammino di fede. Vorrei ringraziare le nostre suore per la loro Ora io sono in attesa di iniziare una presenza apostolica nell’Ospedale Fatebenefratelli della nostra zona. Questa sarà una opportunità che mi prende molto: avvicinare le Camminare con… accoglienza, per la strada aperta e preparata anche persone in momenti delicati in cui la loro salute le rende faticosamente in questi primi anni… inserirsi a Palermo più fragili e più bisognose della fiducia nel Signore di Ivan e Ilaria con sr. Aurelia Suriano, sdc non è semplice! Però con la grazia di Dio e con tanta Vi chiedo una preghiera per la nostra comunità, per aurelia.suriano@tin.it pazienza e umiltà pian piano, conosceremo sempre la gente di Palermo in particolare quelle della nostra meglio la nostra gente e potremo fare qualcosa di bello parrocchia di Conte Federico e Ciaculli! con loro per la Gloria di Dio secondo il carisma di Che il Signore ci aiuti a crescere sempre nell’amore per Il termine “camminare” mi riporta con la mente al lungo carisma di Sainte Jeanne-Antide! Lui e per tutti! peregrinare del popolo Ebreo, un camminare verso una meta, un camminare con Qualcuno, un camminare faticoso, a volte nel buio. Camminare è anche andare incontro al fratello che ha bisogno di essere accompagnato e sostenuto, per condividere un pezzo di strada. Spesso la persona sperimenta, nell’ambito delle relazioni interpersonali e sociali, la mancanza di punti di riferimento precisi che le restituiscano la speranza di un cambiamento e le offrano autentica solidarietà. Pertanto l’accompagnamento diventa fondamentale perché aiuta la persona in difficoltà a sviluppare o riscoprire le potenzialità perse o dimenticate, la sua autonomia, la sua consapevolezza rispetto alla propria situazione, alle opportunità offerte dall’ambiente e alla possibilità di operare scelte “nuove”. Accompagnare significa stabilire Non che non fossimo soddisfatti: eravamo riusciti a una relazione con la persona, ricercare insieme delle creare una meravigliosa famiglia, pur sacrificando risposte, sostenendola nei tentativi di soluzione. i nostri anni di studi; la nostra vita è sempre stata Nel mio “camminare” ho incrociato tanti volti, tante “felice” o quantomeno senza infamia né lode, ma ci storie di persone affette da HIV, malate di AIDS, persone accontentavamo di ciò che avevamo. senza dimora, senza relazioni, senza affetti, donne Lo scorso settembre Ivan perde improvvisamente il sole, abbandonate, vittime di violenza. Mi sono messa lavoro, ma non siamo rimasti soli: le nostre famiglie “accanto” ed ho camminato con loro… ci sostengono moralmente ed economicamente e ci Oggi sono chiamata ad accompagnare tante famiglie, danno la possibilità di rimetterci alla affannata ricerca come quella di Ivan ed Ilaria. di un lavoro, sebbene avessimo potuto sopravvivere tranquillamente con il loro sostegno economico. “Accompagnare: “Andare insieme a qualcuno per Fortunatamente in breve tempo Ivan trova un altro amicizia, cortesia o protezione; scortare”. Ci incuriosiva lavoro, ma qualcosa oramai è cambiato in noi. Non proprio conoscere il significato di questo termine, ed ecco riusciamo ancora a capire cosa. Durante la settimana che subito il Garzanti ci è venuto in aiuto. frequentiamo corsi di formazione per operatori Centro di No. Accompagnare non è solo questo. C’è ben altro. Ce Ascolto Caritas; la responsabile della formazione è Suor lo raccontano Ivan e Ilaria, 32 anni, sposati da 7 con due Aurelia Suriano conosciuta un anno prima. C’è alchimia bellissime bambine di 6 e 3 anni. tra di noi, unione. È estremamente naturale per noi condividere con lei i “Siamo entrambi cresciuti in famiglie che hanno sempre nostri dubbi, le paure che precedono sempre un grande appoggiato, anche se non sempre condiviso, le nostre cambiamento. Le chiediamo aiuto. Anzi no! Senza sapere scelte e che ci hanno resi liberi nell’anima. come e perché Suor Aurelia ci apre la strada, la mente, il Con due lauree in lingue e cultura islamica credevamo di cuore, dà un nome a questo nostro sentimento. Ci infonde riuscire a spaccare il mondo. Ci siamo ritrovati, invece, la giusta dose di coraggio per portare avanti questo ad essere rispettivamente rappresentante e casalinga. progetto, sogno, o perlomeno la voglia di provarci. Ci 18 19
Malta CAMMINI DELLA MISSIONE Il progetto IRENE uno spazio di pace lontano dalla dura realtà della prostituzione di Sr M. Salvina Bezzina, sdc e Nora Macelli sistersalvina@gmail.com macen.sjaf@gmail.com – St Jeanne Antide Foundation Il padre di Joyce cominciò a violentarla quando aveva solo Joyce è solo una delle molte donne vittime della 7 anni. A 12 anni anche un fratello e una sorella del padre prostituzione sostenute da un nuovo servizio della cominciarono ad abusare di lei. Il padre la teneva sotto Fondazione St Jeanne Antide di Malta, lo abbiamo controllo impedendole ogni forma di gioco a parte quelli chiamato Progetto IRENE – contatto e servizi di base sessuali con lui. Joyce si isolò dai compagni di scuola nel per donne coinvolte nella prostituzione. Il progetto ha timore che anch’essi potessero diventare vittime della sua avuto inizio nel 2014 grazie al finanziamento ricevuto dal famiglia. A 13 anni fuggì da casa e finì col vivere con un Fondo per Malta dell’Area Economica Europea (EEA), uomo che a sua volta la obbligò a prostituirsi. Oggi Joyce gestito da SOS Malta. Il progetto offre tre livelli di ha 34 anni e 6 figli, avendo cercato di rimanere incinta il sostegno a donne vittime della prostituzione: più spesso possibile per potersi periodicamente sottrarre alla prostituzione e sta cercando di ricostruirsi una vita Servizi di base: la Fondazione ha aperto la Casa Osea, lontano dagli orrori sperimentati. dove le donne possono fare una doccia, riposare, aiuta così a capire che avremmo voluto cambiare stile in terra canadese alla ricerca di lavoro; la difficoltà di vita, migliorarci e migliorare il futuro delle nostre più grande non consiste nell’organizzare il viaggio, ma bambine; avremmo voluto volare via dall’Italia… nell’ammettere che desideriamo altro dalla vita. Questa Finalmente lo abbiamo detto, ci siamo riusciti! Scegliamo vita sarà piena di sacrifici, sconfitte e vittorie, ma tutto come meta il Canada. Noi stentiamo ancora a crederci. sarà in virtù di un enorme premio: una vita migliore per Suor Aurelia invece è già lì che ci accompagna nelle le nostre figlie. A noi basta questo. questioni pratiche, ci aiuta a trovare qualcuno che Non sappiamo come andrà, cosa il Signore abbia in serbo possa ospitare Ivan per i primi tempi. Tira fuori il nostro per noi ma grazie a Suor Aurelia abbiamo finalmente coraggio, risveglia il desiderio sopito di mettersi in capito che la cosa più importante è provarci, senza gioco, la voglia di farcela per le nostre bambine. Staccare lasciare spazio ai “se” e ai “ma”. il cordone ombelicale dalla famiglia di origine non è Secondo noi l’accompagnare implica uno stile di vita, facile, specie per Ilaria, figlia unica; Suor Aurelia ci donarsi completamente all’altro, ma allo stesso tempo accompagna anche in questo: a guardare nel profondo fare un passo indietro quando ci si trova ad un bivio e di noi stessi, ad essere onesti con i nostri sentimenti, e bisogna per forza compiere una scelta. Al momento di quindi anche con gli altri. comprare quel biglietto eravamo con Suor Aurelia nel Camminiamo insieme, alternando a momenti di euforia cuore, ma soli. E la scelta spettava a noi. totale, momenti di puro pessimismo. Ma lei dice Lei ci ha accompagnato, e continuerà a farlo ma ha avuto “Proviamo, vediamo dove il Signore ci porterà”. cura di rispettare i nostri spazi e le nostre scelte. Tra pochi giorni Ivan partirà per primo, metterà piede Semplicemente Grazie”. 20 21
Francia CAMMINI DELLA MISSIONE cambiare e lavare gli abiti e parlare a qualcuno servizio ad oggi sono state vittime di abusi e violenza e liberamente e senza condizionamenti. L’ambiente creato spesso hanno problemi di salute mentale, e sono facilmente da volontari e operatori è accogliente e rispettoso. manipolabili. Assistenza Sociale, finalizzato all’accesso ai servizi di cui le donne possono usufruire e beneficare: gli assistenti sociali mettono le donne in contatto con altri Gli operatori del progetto traggono forza dalla fede che li rende aperti alla volontà di Dio e misericordiosi nei confronti di queste donne che sono affamate di affetto e Cammin facendo servizi, le accompagnano in tribunale e in ospedale, le benevolenza ma che stentano a credere qualcuno possa incoraggiano a seguire corsi di formazione rispondenti ancora offrire loro qualcosa di buono. di Sœur Christiane Marmy, sdc ai loro interessi e bisogni. Vari corsi sono organizzati chne.marmy@gmail.com anche nella Casa Osea e una biblioteca ben fornita offre la possibilità di letture riguardanti vari soggetti interessanti per le donne. La nostra comunità vive in determinazione quando mi raccontano Educazione alla salute sessuale e analisi mediche per un quartiere popolare dalle il loro appuntamento alla Prefettura malattie sessualmente trasmissibili: le donne che si diverse origini. Mi è stato di Montpellier, accompagnate da rivolgono alla Casa Osea possono accedere ai servizi assegnato il compito di due persone di una associazione di medici disponibili, e possono parlare della loro salute avvicinarmi ad una famiglia solidarietà. Ed anche, dopo tante con i medici che svolgono servizio volontario. centroafricana arrivata qui, ore di attesa nel freddo del mese di a Bagnols-sur-Cèze (sud gennaio, la loro fierezza di essere Gli operatori che partecipano al progetto contattano le della Francia) nel 2013. felici per aver ottenuto il loro primo donne sulla strada, visitano le prigioni settimanalmente permesso di soggiorno rinnovabile dove incontrano le donne coinvolte nella prostituzione e le Sono fuggiti ai sei mesi, la loro domanda d’asilo invitano a visitare Casa Osea quando vengono rilasciate. dal loro Paese è stata accolta. Il team collabora anche con altri servizi sociali che a loro La mamma è sola nel crescere volta indirizzano le donne a rivolgersi al Progetto Irene. i suoi 4 figli che vanno dai 4 ai Al momento del loro racconto tanto La maggioranza delle donne seguite dall’apertura del 14 anni. Giulia e Alessandra, doloroso e terrificante, io le affido le due più grandi, sono rimaste alla Comunità, perché le portino al Paese per cercare di finire nella preghiera. Ricevo come i loro studi. Ma nel dicembre una perla, la scintilla di vita e di scorso fuggirono dal loro speranza che si legge nei loro occhi Il Cristo Salvatore e Paese in guerra, dopo essere l’abate Mena – eremita quando parlano del loro psicologo state violentate e maltrattate. Hanno 19 e 21 anni. Oggi e martire (285-309). che le ascolta, le comprende, le beneficiano di un permesso di soggiorno per asilo politico, Icona dell’inizio del VII secolo, proveniente dal aiuta. La loro grande dignità e la riguardante la protezione delle donne. Questo è un monastero di Baouit in felicità di vivere in famiglia, il loro avvenimento traumatizzante sopravvenuto nella famiglia e Egitto (Parigi, Louvre). senso di responsabilità e la loro l’augurio e che queste giovani possano trovare attraverso gioia di assaporare una vita senza noi un sostegno; mi incammino con loro e per loro. violenza con dei progetti di futuro, chiedono un profondo rispetto. Accanto a loro La famiglia ha trovato un alloggio e vive con il minimo, Per me, accompagnare… beneficando di qualche aiuto umanitario (mense, aiuti “È ascoltare il loro grido di rivolta, ma anche il loro dalla Chiesa…) e la mamma sta facendo uno stage entusiasmo quando vedono avanzare i loro obiettivi. d’inserimento. Con l’arrivo inaspettato di Giulia e È accogliere la loro fede, i loro dubbi, le loro notti… Alessandra, è ancora più dura economicamente, poiché lei Tocco qualche cosa della notte dell’umanità e di non guadagna niente e non hanno il diritto al lavoro. Cristo, ma anche assaporo questi momenti di pace e di gioia che fanno e rendono la vita accettabile ed anche Semplicemente, accanto a lei vivo una presenza fraterna e desiderabile” (Noёl Roncet). discreta. Sono presa dalla compassione quando la madre mi racconta in lacrime, il calvario delle sue figlie e anche Vivere un tale spirito di unione è un dono. È a volte quando mi confida la tristezza di vedere Alessandra e purificatorio, è esigente e fonte di benessere. Lo vivo in Giulia chiudersi nella loro stanza il giorno dell’attentato una dinamica evangelica, contemplando Cristo amico degli a Parigi. In altri momenti accolgo le loro risa e il loro uomini e loro Servitore. coraggio, la loro grande fede. Condivido anche la loro Cammin facendo, noi diamo molto reciprocamente. Sono 22 23
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